Riflessi… per Marta! Personale di pittura e muralismo di Edoardo

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Riflessi… per Marta! Personale di pittura e muralismo di Edoardo Mulas
Venerdì 7 marzo alle 18 nella Sala della
Terrazza del Centro Comunale d’Arte e
Cultura Exmà di Cagliari inaugura
Riflessi… per Marta, la personale di
Edoardo Mulas, noto Mulase, dedicata alla
piccola nipotina Marta, visitabile sino a
domenica 23 marzo.
In Riflessi… per Marta l’artista propone
cinque opere pittoriche eseguite con
tecniche ad olio e tempera acrilica, dalle
quali trae ispirazione per “clonare” le
immagini da queste ritratte (Riflessi),
creando opere grafiche
(calcografie/linoleum grafie) eseguite
totalmente a mano con la “manopressione”.
Si tratta di una tecnica di incisione e grafica
personalizzata dall’artista che arricchisce
l’esecuzione di ciascuna opera calcografica
per mezzo di cromie eseguite a mano.
In questa mostra di pittura, grafica e
muralismo l’artista si cimenta in aspetti
espressivi che mirano comunque a trasferire
sensazioni, emozioni e stati d’animo
differenti.
BIOGRAFIAEdoardo Mulas nasce come
pittore apprendendo i rudimenti dell’arte sin
da giovanissimo, vivendo a stretto contatto e
sotto la guida di pittori e artisti affermati
quali Guido Cavallo, Romano Antico e Anna Atzeri. Nato a Cagliari, egli viene stimolato dagli
studi e ricerche sui pittori sardi del ‘900, dai quali rimane affascinato per l’uso del colore, da questi
espresso proponendo le differenti tematiche in omaggio alla Sardegna del secolo scorso. Il suo
“figurativo” di tendenza espressionista, tendente a slegarsi oramai dai contenuti tradizionali del
luogo, si esprime con l’uso del segno e del colore in maniera libera e spesso di getto.Apprezzato sia
in occasione di concorsi di pittura in estemporanea, che nelle sue diverse mostre collettive e
personali, egli ha l’opportunità di scoprire nel corso della sua attività artistica il fascino dei
“murales” che realizza sui muri delle vie di paesi sardi oltreché in spazi privati, “costringendo” il
passante a dialogare con esso. Diversi i suoi murales eseguiti in vari paesi della Sardegna,
contribuendo a colorare le pareti, assieme ad altri artisti muralisti, su invito delle amministrazioni
comunali.Nel suo percorso artistico recente, ha intensificato l’attività di incisore/grafico utilizzando
la tecnica della “manopressione” personalizzando e arricchendo l’esecuzione di ciascuna opera
calcografica per mezzo di cromie eseguite a mano.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.camuweb.it o contattare il Centro
Comunale d’Arte e Cultura Exmà.
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Da venerdì 7 a domenica 23 marzo, il Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà
ospita la personale di pittura, grafica e muralismo di Edoardo Mulas
Pittura: A Cagliari i Riflessi… per Marta!
CAGLIARI - Venerdì 7 marzo, alle ore 18, nella “Sala della Terrazza” del “Centro Comunale
d’Arte e Cultura Exmà” di Cagliari inaugura “Riflessi… per Marta”, la personale di Edoardo Mulas
(noto “Mulase”) dedicata alla piccola nipotina Marta, visitabile fino a domenica 23 marzo.
In Riflessi… per Marta, l’artista propone cinque opere pittoriche eseguite con tecniche ad olio e
tempera acrilica, dalle quali trae ispirazione per “clonare” le immagini da queste ritratte
(“Riflessi”), creando opere grafiche (calcografie/linoleum grafie) eseguite totalmente a mano con la
“manopressione”. Si tratta di una tecnica di incisione e grafica personalizzata dall’artista che
arricchisce l’esecuzione di ciascuna opera calcografica per mezzo di cromie eseguite a mano.
In questa mostra di pittura, grafica e muralismo, l’artista si cimenta in aspetti espressivi che mirano
comunque a trasferire sensazioni, emozioni e stati d’animo differenti. Per ulteriori informazioni, è
possibile visitare il sito internet del Camù, oppure contattare il Centro Comunale d’Arte e Cultura
Exmà.
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Riflessi… per Marta! Personale di pittura e muralismo di Edoardo Mulas
Cagliari, Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà
Autore: Redazione Casteddu Online
Venerdì 7 marzo alle 18 nella Sala della Terrazza del
Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà di Cagliari
inaugura Riflessi… per Marta, la personale di
Edoardo Mulas, noto Mulase, dedicata alla piccola
nipotina Marta, visitabile sino a domenica 23 marzo.
In Riflessi… per Marta l’artista propone cinque opere
pittoriche eseguite con tecniche ad olio e tempera
acrilica, dalle quali trae ispirazione per “clonare” le
immagini da queste ritratte (Riflessi), creando opere
grafiche (calcografie/linoleum grafie) eseguite
totalmente a mano con la “manopressione”. Si tratta di
una tecnica di incisione e grafica personalizzata
dall’artista che arricchisce l’esecuzione di ciascuna
opera calcografica per mezzo di cromie eseguite a
mano.
In questa mostra di pittura, grafica e muralismo
l’artista si cimenta in aspetti espressivi che mirano
comunque a trasferire sensazioni, emozioni e stati
d’animo differenti.
BIOGRAFIA
Edoardo Mulas nasce come pittore apprendendo i
rudimenti dell’arte sin da giovanissimo, vivendo a stretto contatto e sotto la guida di pittori e artisti
affermati quali Guido Cavallo, Romano Antico e Anna Atzeri. Nato a Cagliari, egli viene stimolato
dagli studi e ricerche sui pittori sardi del ‘900, dai quali rimane affascinato per l’uso del colore, da
questi espresso proponendo le differenti tematiche in omaggio alla Sardegna del secolo scorso. Il
suo “figurativo” di tendenza espressionista, tendente a slegarsi oramai dai contenuti tradizionali del
luogo, si esprime con l’uso del segno e del colore in maniera libera e spesso di getto.
Apprezzato sia in occasione di concorsi di pittura in estemporanea, che nelle sue diverse mostre
collettive e personali, egli ha l’opportunità di scoprire nel corso della sua attività artistica il fascino
dei “murales” che realizza sui muri delle vie di paesi sardi oltreché in spazi privati, “costringendo”
il passante a dialogare con esso. Diversi i suoi murales eseguiti in vari paesi della Sardegna,
contribuendo a colorare le pareti, assieme ad altri artisti muralisti, su invito delle amministrazioni
comunali.
Nel suo percorso artistico recente, ha intensificato l’attività di incisore/grafico utilizzando la tecnica
della “manopressione” personalizzando e arricchendo l’esecuzione di ciascuna opera calcografica
per mezzo di cromie eseguite a mano.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.camuweb.it o contattare il Centro
Comunale d’Arte e Cultura Exmà.
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Classifica sindaci più graditi, Zedda assente: non è tra i primi 36
L'unico sindaco sardo è Gianfranco Ganau, Sassari, al tredicesimo
posto secondo i dati forniti da Monitorcittà di Datamedia
Autore: Federica Lai
Zedda grande assente tra i sindaci più graditi in Italia. Nella classifica diffusa da Monitorcittà di
Datamedia, che fornisce i dati relativi al secondo trimestre del 2013, il primo cittadino di Cagliari
non rientra tra i primi 36 sindaci dei capoluoghi di provincia italiani. L’unico sardo presente è
Gianfranco Ganau, il sindaco di Sassari, eletto consigliere regionale nelle ultime elezioni del 16
febbraio con oltre 10 mila preferenze.
Ganau si posiziona al 13esimo posto, insieme ai sindaci di Belluno, Jacopo Massaro, e di Pesaro,
Luca Ceriscioli. Tra i primi cittadini più apprezzati Paolo Perrone , sindaco di Lecce, Alessandro
Cattaneo, Pavia, Michele Emiliano, Bari, Piero Fassino, Torino, e Giuliano Pisapia, a Milano.
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Cagliari, c'è solo un mini tesoretto
per un Sant'Efisio low cost
Appello alla Regione: servono 300mila euro
Autore: Federica Lai
Il Comune di Cagliari si prepara alla 358esima
edizione della festa di Sant’Efisio, la manifestazione
religiosa e folkloristica che come ogni anno avrà il
suo culmine il primo maggio. L'amministrazione
anche quest'anno metterà in campo poco più di
200 mila euro, che andranno ad aggiungersi ai 300
mila richiesti alla Regione “per coprire parzialmente
le spese dell’evento e delle manifestazioni
collaterali”. Si preannuncia quindi un Sant’Efisio
2014 low cost così come le due precedenti edizioni:
nel 2013 il tesoretto messo a disposizione dal
Comune ammontava a 250 mila euro, e 370 mila
nel 2012.
La Giunta, con una delibera datata 25 febbraio,
chiede alla Regione un contributo di 300 mila euro
per coprire parzialmente le spese dell’evento e
delle manifestazioni collaterali. E nel frattempo dovrà anticipare le risorse per garantire la riuscita
della manifestazione religiosa, attingendo da quelle disponibili nel bilancio comunale. Un importo di
512 mila euro, 300 dei quali dovrebbero essere poi rimborsati dalla Regione. “Il contributo
regionale – si legge nelle delibera - viene liquidato a consuntivo, dietro presentazione di idonea e
documentata rendicontazione, e comunque solo successivamente all’approvazione del programma
generale di contribuzione. Tenuto conto dell’esperienza maturata dal 2006 al 2013, la suddetta
attività è sempre stata definita dalla Regione successivamente allo svolgimento dell’evento, fatto
che ha comportato di fatto l’anticipazione di tutti i fondi necessari all’organizzazione ed allo
svolgimento della manifestazione. Il Comune di Cagliari, pertanto, al fine di garantire la perfetta
riuscita dell’evento, dovrà anticipare tutte le risorse necessarie all’organizzazione dell’evento, fino
alla concorrenza della somma massima indicata nel bilancio preventivo (512 mila euro), attingendo
dalle risorse disponibili sul bilancio comunale”. I numeri e il programma degli eventi collegati ai
festeggiamenti di Sant'Efisio verranno definiti nelle prossime settimane. Foto dal web.
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Alla Vetreria apre Spazio Kuntra, una nuova casa per
la musica
Un nuovo spazio per la musica a Cagliari. Alla Vetreria, a Pirri, apre lo Spazio
Kuntra. Quattro associazioni, che hanno vinto il bando predisposto dal
Comune, daranno vita a un luogo dove organizzare showcase, concerti,
workshop e mostre.
CAGLIARI - Dal mese di marzo c’è un nuovo spazio per la musica in città. È la nuova casa di
Kuntra live&events che si trasferisce alla Vetreria di Pirri, nelle nuove sale organizzate per ospitare
showcase, concerti, workshop, mostre e gli altri eventi connessi con le attività dell’associazione
che pochi mesi fa ha compiuto i suoi primi dieci anni di vita.
L’associazione, nata nel 2003 a Siniscola, ha trasferito la sua sede organizzativa a Cagliari nei
primi mesi del 2012 e ha sviluppato la sua attività prevalentemente attraverso l’organizzazione di
concerti ed eventi musicali, non solo nel capoluogo. Ora la nuova location: Kuntra, insieme a Cada
Die Teatro (capofila), alla compagnia teatrale Il Crogiulo e alla cooperativa sociale Cemea, ha
infatti vinto il bando indetto dal Comune di Cagliari lo scorso anno per l’affidamento
dell’intera struttura che ha finalità culturali e di spettacolo. Gli obiettivi dell’associazione di
imprese sono di "far nascere progetti che rendano il centro culturale di Pirri snodo per lo sviluppo
di attività culturali a tutto campo: dal teatro alla musica, passando per l’integrazione e la
promozione sociale".
Scambio, innovazione, sperimentazione e creatività le parole d’ordine del nuovo corso.
"Grazie agli spazi della Vetreria sarà possibile programmare un’attività annuale che non sia solo
ed esclusivamente focalizzata sull’organizzazione di concerti, con artisti locali e nazionali, che si
esauriscono in poche ore", sottolinea il presidente Fabio Carta, "stiamo preparando un programma
di lunga scadenza basato su produzioni originali, favoriremo lo scambio tra i musicisti,
incentiveremo l’approfondimento e lo studio di aspetti particolari legati al mondo della musica,
creeremo momenti di incontro tra gli operatori e i giovani che intendono sviluppare percorsi
professionali in questo ambito".
A inaugurare il nuovo Spazio Kuntra, nei mesi di marzo e aprile, sarà un ciclo di tre laboratori
sperimentali. Un viaggio attraverso gli aspetti artistici, creativi e professionali con alcune guide
d’eccezione scelte tra gli artisti migliori del panorama isolano. Il numero zero di Kuntra Lab, così si
chiama il nuovo settore formazione dell’associazione, sarà riproposto a partire dal prossimo
autunno con altri seminari e workshop tenuti da esperti nazionali. "Il nostro sogno è che Spazio
Kuntra possa trasformarsi in un luogo aperto, una casa dove i creativi (musicisti, attori, video
maker, fotografi ) possano trovare sfogo per la loro arte e gli appassionati e i curiosi siano
protagonisti attivi dei progetti", conclude Carta.
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Foglio 1 di 2
Cagliari dalle bianche mura [di Franco
Masala e Maria Antonietta Mongiu]
/
E’ passato un anno dalla pubblicazione di quest’articolo in La Nuova Sardegna il 25/01/2013 e, due
giorni dopo, in Sardegna Democratica. Eravamo convinti che l’amministrazione comunale di
Cagliari avrebbe fatto un passo indietro dalla follia di voler manomettere le mura occidentali di
Cagliari ed un paesaggio tutelato dal PPR del 2006. Ebbene non è accaduto. Pare invece che il
progetto dei parcheggi in via del Cammino Nuovo proceda nel suo iter in poca coerenza con
l’auspicio che Cagliari diventi Capitale europea della cultura (ndr).
“Ha tre sobborghi questa città, come dichiara la dipintura qui aggiunta ed è cinta di fortissime
mura”, così Sigismondo Arquer accompagna la veduta di Cagliari, edita a Basilea nel 1550. La
xilografia “Calaris Sardiniae Caput “, nella ” Cosmographia Universalis” di Sebastiano Munster, è
la prima rappresentazione realizzata a stampa della forma urbis. E’ precisa nella suddivisione della
città murata in Castello e nei tre sobborghi Gliapola o Marina, Stampace, Nova Villa o Villanova.
Arquer correda la Carta con una legenda in cui lettere indicano i più importanti manufatti della città.
Malgrado le modifiche della forma urbana, da Filippo II di Spagna, re di Sardegna dal 1556 al 1598,
fino ai Piemontesi, è il palinsesto costantemente riprodotto in Atlanti e pubblicazioni in Italia ed in
Europa.
All’indomani della battaglia di Lepanto, si ripensarono le mura di Karalis, città fortificata fin dal
munitus vicus di età punica. I Pisani nel 1217, con la concessione del Castellum castri de Kalleri da
parte di Benedetta, giudicessa di Cagliari, avevano iniziato di fatto l’urbanizzazione di Castello fino
a quel momento marginale nelle diverse fasi storiche. La configurazione di allora perdura. Con la
caduta di Santa Igia, ad opera dei Pisani nel 1258, fu trasferita la sede vescovile nel versante
orientale di Castello e completata la chiesa di Santa Maria a cui fu aggiunto il titolo di Santa Cecilia
già della cattedrale giudicale. Dopo la concessione del “Regnum Sardiniae” a Giacomo II
d’Aragona (1297), i Pisani corredarono Castello di mura e torri inglobando manufatti preesistenti
(punici, romani, tardo antichi, medioevali).
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Foglio 2 di 2
L’architetto Giovanni Capula disegnò e realizzò, tra il 1305 ed il 1307, tre torri di cui due (San
Pancrazio, Elefante) connotano ancora oggi il paesaggio urbano. Ciò malgrado nel 1326 Castello
cadde nelle mani dei Catalani che urbanizzarono ulteriormente il colle trasformandolo nel cuore
amministrativo, politico, economico di Cagliari, ruolo mantenuto fino agli inizi del 1900 con la
costruzione del nuovo Palazzo Comunale in via Roma.
Sigismondo Arquer documenta dunque nel 1550 un processo plurisecolare. Nel versante occidentale
indica il torrion di santa Croce, di età pisana, che forse corrisponde alla torre interna del basso
fianco di San Giovanni, meglio conosciuto come basso fianco di Santa Croce, messo in opera, nel
suo attuale assetto, a partire dal 1727. E’ di evidenza il Fosso di San Guglielmo da un originario
Sant’Andrea all’eremo. Si tratta della porzione di un habitat rupestre di cospicue dimensioni, di
lunga frequentazione, di varie destinazioni d’uso.
L’habitat si riconosce anche nei toponimi Sa Cova de San Gulielmo e Sa Costa riportati da Rocco
Cappellino (1577). Sa Costa corrisponde alla direttrice dalle attuali vie Spano/Manno fino al viale
Buon Cammino ed include una ramificata rete di cavità naturali ed artificiali (oggi occultate in
abitazioni, locali pubblici, porzioni di mura etc.). Le più note e quelle visibili sono le cripte di
Sant’Efisio e di Santa Restituta ma fino ai recenti interventi si riconoscevano la chiesa fuori terra di
Sant’Andrea (posta da Arquer all’ingresso del Fosso omonimo), arcosolii tardo antichi scavati in
roccia, un eremo articolato ed arredato persino da bacili, ed infine un ospedale in grotta messo in
opera durante la seconda guerra mondiale.
Nella “Calaris Sardiniae Caput ” di Arquer è evidenziato un terrapieno sottostante l’attuale Cortina
di Santa Croce che attutisce il salto di quota tra Castello e Stampace, ancora cinto da fortificazioni
di cui residua in via Ospedale la torre pisana degli Alberti, inglobata nel complesso dei Gesuiti. Il
muro a scarpa del terrapieno, risistemazione di una preesistenza altomedievale, è visibile in via
Santa Margherita dopo lo sventramento del secondo dopoguerra. Nello spazio dell’attuale strada
insisteva infatti una spina di edifici, tra cui la chiesa di Santa Margherita demolita nel 1947. Ad est
ciò che rimaneva di un’ulteriore spina, inglobante la chiesa di San Giorgio (attuale via Fara), è stato
ripetutamente oggetto di demolizioni fino all’abbattimento ultimo nel 1994.
In questo stratificato e delicatissimo contesto è stato a più riprese proposto un parcheggio
sotterraneo (precisamente tra il basso fianco di Santa Croce e le case ed il terrapieno di via Santa
Margherita). Più volte rigettato, è stato riproposto ed approvato dall’attuale amministrazione di
Cagliari che ha bandito “velocemente” per la sua realizzazione un bando per un appalto “integrato
complesso”. Le mura di Castello ultimo brano di una delle più poderose cinte fortificate del
Mediterraneo, vistosamente aggredite dopo la cancellazione di Cagliari dall’Elenco delle Piazzeforti
(1866) devono essere solo conservate nel loro contesto e rese fruibili nella loro residua interezza.
Tutto il resto non è compatibile né con la sensibilità dei cittadini né con le leggi di tutela vigenti. A
maggior ragione dopo la Sentenza n. 33 del 2013 del Tar Sardegna su Tuvixeddu.