Indirizzi IP - www3 - Università di Bologna
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Indirizzi IP Vittorio Maniezzo Università di Bologna Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 1/17 Indirizzi IP • Un aspetto fondamentale delle reti virtuali è l'utilizzo di un formato di indirizzo univoco e condiviso • Non si può utilizzare l'indirizzo HW perché tecnologie diverse hanno formati di indirizzo diversi • Il formato dell'indirizzo deve essere indipendente da ogni particolare formato di indirizzo HW • L'host trasmettitore inserisce l'indirizzo del destinatario in ogni pacchetto • Ogni router intermedio può interpretare l'indirizzo, inoltrando il pacchetto verso la destinazione Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 2/17 1 Indirizzi TCP/IP •L'indirizzamento TCP/IP é specificato dall'Internet Protocol (IP) •Ad ogni host, in accordo alle specifiche IPv4, é assegnato un numero di 32 bit, chiamato indirizzo IP o indirizzo internet •L'indirizzo é unico sull'intera internet Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 3/17 Gerarchia indirizzi IP Ogni indirizzo IPv4 é suddiviso in un prefisso e un suffisso Il prefisso identifica la rete alla quale é collegato il computer Il suffisso identifica il computer all'interno della rete Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 4/17 2 Identificativi della rete e dell'host Ogni rete in una internet TCP/IP ha assegnato un numero di rete univoco Ogni host in una rete specifica ha assegnato un numero dell'host o indirizzo dell'host univoco all'interno della rete L'indirizzo IP dell'host é la combinazione del numero di rete (prefisso) e dell'indirizzo dell'host (suffisso) Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 5/17 Proprietà degli indirizzi IP Gli indirizzi di rete sono unici I numeri degli host possono essere riutilizzati su reti diverse, comunque la loro combinazione col prefisso identificativo della rete resta univoca L'assegnazione dei numeri di rete deve essere coordinata globalmente, l'assegnazione dei numeri degli host può essere gestita localmente Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 6/17 3 Formato degli indirizzi IP Gli indirizzi IPv4 sono definiti su 32 bit Bisogna allocare alcuni bit per il prefisso e i rimanenti per il suffisso • Prefissi lunghi, suffissi brevi: molte reti, pochi host per rete • Prefissi brevi, suffissi lunghi: poche reti, molti host per rete Data la varietà di tecnologie in internet, é necessario poter gestire sia prefissi brevi che lunghi Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 7/17 Classi di indirizzi Compromesso: più classi di indirizzi, sono possibili sia prefissi lunghi che brevi La classe di un indirizzo é identificata dai primi 4 bit Non é banale riconoscere la classe dall'indirizzo. La si può ricavare dal primo numero decimale come segue: Classe A B C D E Valori 0 - 127 128 - 191 192 - 223 224 - 239 240 - 255 Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 8/17 4 Notazione decimale Le classi A, B e C hanno il taglio fra prefisso e suffisso corrispondente alla fine di un byte La Notazione decimale (dotted decimal notation) é una convenzione per rappresentare gli indirizzi a 32 bit con numeri decimali Si converte ogni byte dell'indirizzo in decimale e si separano i numeri risultanti con dei punti Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 9/17 Indirizzi IP in CSR CSR si appoggia su una rete di classe B: 137.204.0.0 Tutti gli host in csr hanno il prefisso 137.204: 137.204.72.8 - zeus 137.204.72.24 - anchise 137.204.72.123 - vm I suffissi determinano la sottorete (72 o 74) e l'host Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 10/17 5 Definizione indirizzi Internet Gli indirizzi su Internet non sono usati efficientemente: Alcune società hanno indirizzi di rete che permettono di indirizzare molti più elaboratori di quanti ne possiedano Altre società non riescono ad avere tutti gli indirizzi che servirebbero (es. UPS deve indirizzare milioni di macchine) Soluzione: attivare internet private (intranet) e allocare indirizzi su tutto lo spazio a 32 bit Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 11/17 Classe vs. num. host Selezionare la classe di ogni rete a seconda del numero di host atteso Assegnare numeri di rete delle classi appropriate Assegnare i suffissi degli host per formare indirizzi internet per ogni host Classe A: 126 reti di 16 milioni di host Classe B: 16.382 reti di ca. 64.000 host Classe C: 2 milioni reti di 254 host Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 12/17 6 Indirizzi IP speciali Prefisso Suffisso Tipo tutti 0 tutti 0 questo computer Utilizzo bootstrap # rete tutti 0 rete identifica la rete # rete tutti 1 broadcast broadcast sulla rete tutti 1 tutti 1 broadcast limitato broadcast su LAN 127 qualsiasi loopback test Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 13/17 Router e indirizzi IP Gli indirizzi IP dipendono dalla rete cui é connessa la macchina I router sono connessi a due (o più) reti Gli indirizzi IP specificano un'interfaccia, o network attachment point, non un computer Ogni router ha più indirizzi IP - uno per ogni interfaccia Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 14/17 7 IPv6 Versione 6: Successiva a IP versione 4 (IPv4) Obiettivo principale: • Aumento del numero di indirizzi • Maggiore efficienza nei router (tavole più piccole, routing più veloce) • Miglior supporto del traffico real time • Maggiore sicurezza dei dati riservati Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 15/17 IPv6 Principali differenze rispetto a IPv4: Indirizzi di 16 byte: 2128 (3x1038) indirizzi IP Header semplificato: 7 campi contro 13 Funzioni di autenticazione e privacy, basate su crittografia Gestione della QoS attraverso il campo flow label, possibilità di istituire connessioni negoziate in anticipo Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 16/17 8 IPv6 Vittorio Maniezzo – Università di Bologna 12 – IPaddr - 17/17 9