Digital Video Giugno 2011
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dv prove di Gian Piero Matarazzo Sistema multicanale Se i costruttori più seri si misurano sulla ricerca e sulla sperimentazione che si concretizza sulle ammiraglie della loro produzione, quelli più grandi riescono a sperimentare ed immettere sul mercato diffusori di fascia economica dotati di accorgimenti inusuali che ne massimizzano alcuni aspetti. Nella fascia dei diffusori multicanale una delle maggiori richieste del mercato è rappresentata dalle dimensioni che comunque non devono ridurre le prestazioni. Per contenere la dimensione della profondità i progettisti della KEF hanno studiato un driver per le frequenze mediobasse molto particolare e lo hanno fatto con tutta la “potenza di fuoco” di un grande costruttore. I risultati non si sono fatti attendere… n.134 Giugno 2011 KEF T105 l nuovo sistema T 105 recentemente immesso sul mercato dalla KEF si compone di quattro diffusori da stand, un canale centrale di aspetto e prestazioni simili e di un subwoofer di buone dimensioni caricato in sospensione pneumatica. La caratterizzazione di questo sistema è intuitiva una volta vista la foto di apertura: minimizzare la dimensione della profondità dei satelliti con un design di notevole impatto che li fa assomigliare più ad una cornice da foto che ad un diffusore. La prima conseguenza di questa scelta progettuale ricade ovviamente sulla capacità da parte dei satelliti di emettere le frequenze mediobasse, I KEF T105 SISTEMA DI ALTOPARLANTI HT da 150 Hz in giù. Per ottenere comunque un risultato credibile i progettisti hanno dovuto disegnare un driver che consentisse di ridurre enormemente la profondità del complesso magnetico ed in genera- dv 69 dv LE PRESTAZIONI RILEVATE NEL NOSTRO LABORATORIO Sensibilità: RISULTATO 88,2 dB COMMENTO E VOTO (da 1a10) Media. Sistema di altoparlanti KEF T 101. Matricola n. HT10101831C35N1G Peso convenzionale unitario MOL livello massimo di uscita: (per distorsione di intermodulazione totale non superiore al 5%) Per quanto spiegato, sulla costruzione del midwoofer da 120 mm era lecito non aspettarsi delle grandi prestazioni in gamma bassa. Comunque sia a 200 Hz si superano i 100 decibel ed occorre salire di poco più di una ottava per notare un aumento di 10 decibel e superare quota 110. Oltre tale frequenza la massima pressione indistorta continua a salire con un andamento modulato più che altro dalla risposta. Le limitazioni al di sotto dei 250 Hz sono date dalla distorsione di terza armonica e da qualche evidente problema di compressione dinamico. In buona sostanza fornendo potenza all’altoparlante per le note basse questi “clippa” come se si trattasse di un amplificatore. Va notato comunque il livello di pressione molto elevato raggiunto in gamma medioalta ed alta. 8 8 Peso convenzionale pari a 3 Risposta in frequenza con 2,83 V / 1 m La risposta in frequenza è condizionata dalla superficie emissiva e dal ridottissimo volume di carico. Come buona tradizione del costruttore l’andamento delle basse frequenze è modellato anche dal filtro crossover. In gamma media notiamo più di una esitazione attorno al centro del grafico ed un andamento delle alte frequenze che decresce in gamma altissima. Buono il dato di sensibilità misurato. Peso convenzionale pari a 2 8 voto finale prove TEST 8 Uno dei satelliti col guscio posteriore rimosso. Notate la particolare costruzione del woofer, che alle misure ha dimostrato una tenuta in potenza notevole. Il crossover è affollato di componenti nel classico stile KEF. 70 dv n.134 Giugno 2011 C a r ta d ’ i d e nt i t à Marca: KEF Modello: T 2 Tipo: subwoofer a sospensione pneumatica Dimensioni (LxAxP): 370x380x177 mm Peso: 13 kg Caratteristiche principali dichiarate - Potenza massima: 250 watt rms. Tipo di amplificatore: classe D. Risposta in frequenza: 30-250 Hz ±3 dB. Numero delle vie: una. Massima pressione: 110 dB. Frequenza di incrocio: fissa a 250 Hz 12 dB/oct. Woofer: da 250 mm. Volume effettivo: 12,7 litri. Ingressi: RCA. Finitura: nero Alla base del subwoofer una larga vaschetta contiene i pochi pulsanti di cui il sub ha bisogno. Oltre al connettore di ingresso a basso livello troviamo il deviatore per la fase assoluta e quello per il rinforzo della gamma bassa. Notare la membrana piatta del trasduttore da dieci pollici. le del cestello. Per poter ridurre in maniera significativa la profondità di un altoparlante occorre partire dalla membrana e dal supporto della bobina mobile, che devono essere espressamente pensati per questo scopo. Una membrana piatta molto leggera è stata fissata su un supporto di bobina molto largo, giusto per contenere al suo interno il complesso magnetico. Per ottenere una membrana piatta e molto leggera sono state utilizzate delle nervature radiali e perpendicolari alla membrana piatta, molto rigide rispetto alle sollecitazioni, con una nervatura circolare su cui viene fissato il supporto della bobina mobile, un supporto cortissimo visto che il complesso magnetico in neodimio ha uno spessore di qualche millimetro. Il centratore è completamente svincolato dal fondo del cestello, in modo da avere sufficiente spazio di azione all’interno di quest’ultimo. L’analisi ad elementi finiti, una tecnologia adottata dal costruttore sin da quando fece la sua comparsa sul mercato sotto forma di software costosissimo, ha consentito di rendere l’equipaggio mobile estremamente compatto e rigido, con un comportamento molto vicino a quello teorico. Il tweeter è un bel trasduttore da 25 millimetri con la cupola rigida in alluminio, un complesso magnetico in neodimio ed una flangia anteriore accortamente dimensionata in modo da tenere sotto controllo sia la dispersione che la risposta alle frequenze medioalte. Un accorto disegno del polo centrale consente un utile scambio di calore con l’esterno, mentre il rifasatore anteriore dalla forma molto particolare, denominato “Tangerne”, ottimizn.134 Giugno 2011 za la resa alle frequenze alte. Ne viene fuori una risposta di livello più elevato alle frequenze in genere interessate dall’incrocio. Non a caso il progettista ha attuato un incrocio acustico a 1700 Hz, pur contando su un filtro a pendenza elevata. Un incrocio eseguito ad una frequenza così bassa ci toglie da un sacco di “impicci” dovuti alla geometria del pannello frontale massimizzando la dispersione verticale e quella orizzontale sui canali centrali. All’interno dei due gusci che costituiscono i satelliti notiamo il supporto per il filtro crossover abbastanza affollato, con le “solite” induttanze dal filo cementato spira per spira e qualche condensatore elettrolitico di troppo. I morettini micromignon posti alla base del pannello posteriore consentono la connessione con cavi di sezione più che adeguata alle potenze ed alle correnti in gioco. Il subwoofer è realizzato partendo da un box abbastanza solido. Il pannello frontale è realizzato con del rigido MDF da ben tre centimetri di spessore, col woofer da dieci pollici e 208 millimetri di diametro effettivo. Come per il sistema satellite anche il woofer ha la membrana piatta. Rimuovendo le viti dalla filettatura metallica con madrevite annegata nel baffle notiamo come l’originalità della membrana non sia legata affatto ad un disegno originale del trasduttore. Il cestello è realizzato in lamiera stampata mentre il complesso magnetico è costituito da due discreti anelli di ferrite incollati l’uno sull’altro più un terzo anello di diametro leggermente inferiore incollato dietro il fondello di chiusura con funzioni di limitatore del flusso magnetico disperso. All’interno del KEF T105 SISTEMA DI ALTOPARLANTI HT PREZZI € 1.549,00 Modello: T 101 Tipo: diffusore da stand in sospensione pneumatica Dimensioni (LxAxP): 140x330x35 mm Peso: 1 kg Caratteristiche principali dichiarate - Potenza massima applicabile: 10-100 watt rms. Sensibilità: 87 dB con 2,83 V ad 1 metro in spazio libero – 90 dB montato a parete. Risposta in frequenza: 80-30 kHz ±3 dB. Massima pressione: 107 dB. Impedenza: 8 ohm. Numero delle vie: due. Frequenza di incrocio: 1700 Hz. Tweeter: cupola da 25 mm in alluminio. Woofer: da 120 mm dual layer. Modello: T 101 C Tipo: canale centrale in sospensione pneumatica Dimensioni (LxAxP): 140x330x35 mm Peso: 1 kg Caratteristiche principali dichiarate - Potenza massima applicabile: 10-100 watt rms. Sensibilità: 87 dB con 2,83 V ad 1 metro in spazio libero – 90 dB montato a parete. Risposta in frequenza: 80-30 kHz ±3 dB. Massima pressione: 107 dB. Impedenza: 8 ohm. Numero delle vie: due. Frequenza di incrocio: 1700 Hz. Tweeter: cupola da 25 mm in alluminio. Woofer: da 120 mm dual layer. Distribuiti da: Eurosell, Via Nazionale 33/4, 33040 Pramadano (UD). Tel. 0432 670605 – www.eurosell.it CI È PIACIUTO - Estetica - Prestazione in ambiente - Smorzamento del subwoofer NON CI È PIACIUTO - Tutti peccati veniali: limiti fisici di estensione in gamma bassa dei satelliti e larghezza della gamma bassa riprodotta dal subwoofer dv 71 dv LE PRESTAZIONI RILEVATE NEL NOSTRO LABORATORIO MOL livello massimo di uscita: (per distorsione di intermodulazione totale non superiore al 5%) RISULTATO COMMENTO E VOTO (da 1 a 10) Il subwoofer dedicato per questo sistema offre una prestazione notevole in gamma bassa, con la misura che è stata effettuata avendo i controlli posizionati sullo zero. I 105 decibel a 64 Hz mostrano una escursione abbastanza gagliarda con la sola seconda armonica intervenuta a rovinare la festa del massimo livello raggiungibile. Bassa, molto bassa la compressione dinamica del trasduttore, con l’andamento in gamma mediobassa condizionato dalla risposta in frequenza e dalla sua filtratura. 8 Peso convenzionale pari a 3 Risposta in frequenza con 2,83 V / 1 m La risposta in frequenza come di consueto è stata effettuata con tutte le posizioni ottenibili. Come possiamo notare dalla curva rossa la frequenza di taglio superiore è abbastanza elevata per non affaticare i satelliti, mentre l’andamento in gamma bassa mostra la pendenza classica della sospensione pneumatica. La differente pendenza nelle due posizioni di bass boost ci fa capire che il controllo ed il rinforzo alle basse frequenze è stato ottenuto con un passa-alto del secondo ordine a cui viene fatto variare lo smorzamento, un’operazione che fa aumentare la pendenza rendendola in tutto e per tutto simile a quella di un bass reflex. Peso convenzionale pari a 2 8 voto finale Subwoofer KEF T 2. Matricola n. HT201265C35N1G prove TEST 8,0 l’ascolto sto ascoltando un sistemino multicanale o la voce delle grandi KEF? dv Ma G li altoparlanti KEF sono stati sistemati con attenzione una volta conosciute le capacità di dispersione orizzontale e verticale. I canali posteriori infatti, viste le buone caratteristiche di risposta ai vari angoli, sono stati posti una decina di gradi al di sopra della posizione assunta per l’ascolto, abbastanza addossati alle pareti laterali, ricevendo da queste ultime il giusto rinforzo in gamma mediobassa. Rispetto ai canali frontali e al centrale, ben distaccati dalla parete di fondo, quelli posteriori offrono una prestazione leggermente più piena e meglio diluita in tutta la porzione di spettro interessata dalle voci maschili, dall’effettistica sempre abbondante nei film di azione e dallo spettro musicale della musica compreso tra i 150-200 Hz e la gamma media. Ho regolato strumentalmente i livelli per un leggero favore del sistema frontale, e ho ritoccato ancora la partizione dei volumi sul segnale multicanale. Giunto a questo punto ho dato voce anche al subwoofer cercando una posizione che ne massimizzasse la convivenza col sistema satellite. In verità non ho faticato molto, notando come il posizionamento nelle vicinanze dei satelliti e quindi abbastanza distante dalla parete di fondo da un lato toglie qualcosa alle frequenze profonde ma dall’altro si integra perfettamente con i canali frontali. La prima impressione è quella di un sistema assai ben bilanciato nell’equilibrio delle parti, con una timbrica appena aperta sulle voci ma comunque presente, abbastanza particolareggiata e ben disposta sul palcoscenico virtuale. La gamma bassa non è molto estesa verso le frequenze profonde ma è molto naturale, energica quando ci vuole e pronta ad entrare in campo quando necessario. Vista la frequenza di incrocio elevata potrebbe sembrare che ci sia “d’ufficio” qualche coda di troppo ed in effetti sul segnale musicale si nota una certa propensione del sub al protagonismo che magari poteva essere ridotta con un filtro a doppia e più decisa pendenza. Ma con l’audio dei film questa caratterizzazione scompare del tutto, lasciando il posto ad un comportamento globale del sistema sufficientemente bilanciato. Le voci femminili appaiono leggermente più avanzate rispetto a quelle maschili, con una sensazione di presenza e di articolazione maggiore, mentre quelle maschili in qualche passaggio appaiono piatte e poco incisive. In generale però sul parlato anche concitato delle azioni ad alto contenuto adrenalinico questa leggera velatura della gamma mediobassa si lascia dimenticare anche per la sua caratteristica discontinuità. Ah, ho verificato attentamente anche la fase all’incrocio, lasciando il subwoofer senza inversione di fase assoluta ma avendo appurato che per sua natura questo sub è invertente. La gamma alta è gradevole, a volte leggermente caratterizzata più che altro dalle fissazioni e dalle manie dei fonici, e comunque svolge il suo lavoro con una buona scioltezza, aiutata certamente da un incrocio ben riuscito. L’estremo alto non soffre di protagonismo e non brilla per alcuna componente fredda o particolarmente in evidenza. Al contrario in qualche passaggio sono stato portato a desiderare una maggiore incisività dell’estremo altissimo, almeno nella riproduzione della musica jazz ed in generale delle percussioni registrate con naturalezza, mentre sull’audio dei film non ho mai pensato né sentito l’esigenza di alcun tipo di controlli in questa porzione di frequenza. La delle consonanti soffiate nella riproduzione delle voci non ne risente affatto, rimanendo sempre ai massimi livelli di chiarezza e di comprensibilità. La dinamica è buona e devo dire che non mi aspettavo una resa così pronta ed affatto compressa nei sali-scendi di livello dei film di azione. Il sistema sembra digerire tutto con una notevole indifferenza e facilità, invitando spesso ad aumentare il livello. I suoni impulsivi, gli spari e le esplosioni di suono nei momenti importanti della scena video sono riportati con la naturalezza caratteristica dei sistemi KEF di una volta, senza particolari incertezze. Certo, la potenza limitata non consente escursioni mostruose di dinamica, ma ciononostante posso dire di essere rimasto meravigliato dal fronte di suono creato da questi diffusori, esili, eleganti ma decisi. Alla fine del test mi sono accorto di non aver affatto sentito il bisogno del bass boost, che una volta attivato per pura curiosità ha avuto un comportamento controverso, almeno per me. Il basso profondo è salito prepotentemente di livello, ma ha perso, secondo me, la genuinità ed il realismo annotato prima. Anche lo smorzamento, come è ovvio, ne risente, ma sui DVD è sembrata spesso una mano santa per l’effettistica concentrata alle bassissime frequenze. dv LE PRESTAZIONI RILEVATE NEL NOSTRO LABORATORIO Sensibilità: RISULTATO 88,0 dB COMMENTO E VOTO (da 1a10) 8 Media. Peso convenzionale unitario Come per i satelliti il canale centrale di questo sistema si produce in una MOL notevole rispetto alla costruzione soltanto al di sopra della gamma mediobassa. Grazie ad un andamento leggermente più bilanciato il canale centrale mostra comunque una progressione notevole sfiorando i 110 decibel a 500 Hz ed i 115 un’ottava più in alto. Anche in questo caso le performance in gamma media e alta sono state limitate dall’apporto delle armoniche pari con quelle dispari di ordine elevato che solo sui picchi di potenza massima si facevano notare. 8 Peso convenzionale pari a 3 Anche la risposta in frequenza è molto simile a quella rilevata sul sistema satellite. Possiamo notare comunque delle leggere differenze dovute probabilmente ad una diversa interazione all’interno del box oppure, probabilmente, ad una diversa filtratura. La gamma altissima appare meno contenuta e leggermente più “rugata”, mentre in gamma media l’esaltazione appare più contenuta. La minima variazione della risposta sul piano verticale mostra una relativa insensibilità del canale centrale alla quota da terra, potendo spaziare a 2,5 metri di distanza dal punto di ascolto di oltre sessanta centimetri sia sopra che sotto la quota considerata standard, ovvero col tweeter all’altezza delle orecchie. La risposta fuori asse, ad una angolazione in linea con la posizione estrema su un ipotetico divano posto alla distanza vista prima dal punto di ascolto, rivela una leggera e prevedibile caduta delle alte frequenze ed un notevole incremento della gamma medioalta. Risposta in frequenza con 2,83 V / 1 m 8,0 Peso convenzionale pari a 2 box non ci sono rinforzi particolari visto lo spessore notevole delle pareti larghe e la limitata profondità. Non c’è traccia nemmeno del materiale assorbente per la gamma mediobassa, pur operando questo trasduttore in un range di frequenze abbastanza più largo della norma. Seguendo i corti ed esili cavi di collegamento troviamo due schede elettroniche disposte sui lati del mobile. Su quella più piccola ci sono gli operazionali che tradiscono il controllo del segnale di ingresso, la sua filtratura ed il controllo dello smorzamento del passa-alto del secondo ordine. Noto anche due trimmer che il costruttore avrà previsto per qualche leggero ritocco della risposta globale, così come sulle gloriose 107 e 105 di venticinque anni fa. La piastra posta a destra, di dimensioni maggiori, costituisce l’amplificatore in classe D con una potenza di 250 W rms. Con questo tipo di elettroniche dal rendimento elevatissimo non c’è dunque bisogno né di alette di raffreddamento né di trasformatori grossi e pesanti. Il connettore di ingresso a livello di segnale è posizionato alla base del subwoofer nell’incavo di una vaschetta di materiale plastico, assieme al deviatore di fase assoluta ed al deviatore del rinforzo dei bassi che può operare su altre due posizioni oltre a quella flat. n.134 Giugno 2011 8 voto finale Sistema di altoparlanti KEF T 101 C. MOL livello massimo di uscita: (per distorsione di intermodulazione totale non superiore al 5%) prove TEST Conclusioni Un prezzo di 1549 euro è proporzionato alla qualità ed alle prestazioni ottenibili da questo sistema? Se assegniamo un terzo di questo importo al subwoofer (detto così sembra un discreto affare) ci rendiamo conto che i diffusori costano a spanne circa 200 euro cadauno. Non è malvagio come prezzo specialmente se si tiene conto dell’ottima prestazione dinamica fornita. KEF, a parte l’eccessiva insistenza nel proporre il trasduttore Uni-Q, ha dimostrato comunque di avere le capacità di realizzare oggetti molto interessanti e di farlo a prezzi ragionevoli. dv dv KEF T105 COMMENTO Prestazioni Di buon livello. Notevole ed inaspettata la riserva dinamica e la timbrica generale. VOTO 8 8 Costruzione Abbastanza accurata quella del subwoofer. Rapporto qualità/ prezzo Buona la qualità del sistema e contenuto il prezzo di vendita. 8 Buona la dinamica del sistema frontale e del subwoofer. Bassa distorsione ed andamento in ambiente mediamente lineare. 8 Misure dv 73
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