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.IT La prima non-rivista che sceglie il meglio della musica in circolazione - www.musicletter.it - Anno III - Update N. 53 Interviste a BAUSTELLE e JENNIFER GENTLE M USICA N I CK CAV E & TH E BAD SEED S, RAN D Y N EW MAN, THE M OUN TAI N GOATS, BAUSTELLE, AUTECHRE, ROBERT PLAN T, W I LD SOUN D FROM TH E PAST D I M EN SI ON ( V V.AA.), TH E GUTTER TW I N S, EELS, LOVE I S TH E SON G W E SI N G ( VV.AA.) , RIP KC, BAN D OF H ORSES, 2 4 GRAN A, JEN N I FER GEN TLE, STACY CLARK, CLOCKCLEANER, SM ASH I N G PUM PKI N S, EVERLAST, CESARE BASI LE, LIGABUE, THE BAND OF BLACKY RANCHETTE. ALTRI PERCORSI: LIBRI INTERVISTA A PAOLA DE ANGELIS ALTRI PERCORSI: SCACCHI BOBBY FISCHER © ML 2008 - FREE musicletter.it chi siamo Lu ca D Am br osio Domenico De Gasperis Nicola Guerra Jori Cherubin i Massimo Bernardi Marco Archilletti Manuel Fiorelli Pier Angelo Cantù Pasquale Boffoli Franco Dimauro Gianluca Lamberti Luigi Farina Luca Mezzone Daniele Briganti Domenico Marcelli Massimo Imbrosciano Michele Camillò Luca Rea Claudia De Luca Fedr a Grillotti Alessandro Busi Gianfranco Alessi Massimo Megale musicletter.it webmaster / progetto grafico Lu ca D Am br osio musicletter.it informazioni e contatti È davvero fantastico che alla gente www.musicletter.it [email protected] piaccia quello che stiamo facendo Kjartan Sveinsson musicletter.it copertina update n. 5 3 / 2008 - 0 4 - 07 BAUSTELLE photo by Gianluca Moro JENNIFER GENTLE photo by Andrea Raiteri photo by Luka ML 2 musicletter.it update n. 53 sommario Special Interview 4 JENNIFER GENTLE by Alessandro Busi 8 BAUSTELLE by Jori Cherubini Recensioni 1 2 THE MOUNTAIN GOATS Heretic Pride (2008) by Fedra Grillotti 1 3 THE GUTTER TWINS Saturnalia ( 2008) by Pasquale Boffoli 1 4 NICK CAVE & THE BAD SEEDS Dig!!! Lazarus Dig!!! (2008) by Massimo Bernardi 1 5 CESARE BASILE Storia di Caino (2008) by Luca D Am brosio 1 6 24 GRANA Ghostwriters (2008) by Nicola Guerra 17 AUTECHRE Quaristice (2008) by Massimo Bernardi 1 8 RIP KC Spinguölf (2007 ) by Nicola Guerra 19 STACY CLARK Apples & Oranges (2007) by Claudia De Luca 20 VV.AA. Love is the Song We Sing (2007) by Pasquale Boffoli 2 1 CLOCKCLEANER Babylon Rules (2007) by Alessandro Busi 22 VV.AA. Wild Sound From The Past Dimension (2007) by Pasquale Boffoli 2 3 TH E BAN D OF BLACKY RAN CH ETTE St ill Look in Good To M e (2003) by Luca D Am brosio 2 4 EVERLAST Ea t a t W h it e y s ( 2000) by Manuel Fiorelli 2 5 ROBERT PLANT Now a nd Zen ( 1988) by Manuel Fiorelli 2 6 RANDY NEWMAN Good Old Boys ( 1974) by Domenico De Gasperis Live Review 27 BAND OF HORSES Milano, Musicdrome ( 12.03.2008 ) by Fedra Grillotti 28 EELS Roma, Auditorium ( 08.0 3 .2008 ) by Marco Archilletti 29 BAUSTELLE Montepulciano, Teatro Poliziano ( 24.02.2008) by Jori Cherubini 3 0 SMASHING PUMPKINS Assago, Datch Forum ( 02.02.2008 ) by Nicola Guerra Something to Remember 3 1 INTERVISTA A LUCIANO LIGABUE: RICORD I D I ROCK N ROLL ( 1992) by Luca D Am brosio Altri Percorsi/ Libri 3 4 INTERVISTA A PAOLA DE ANGELIS by Nicola Guerra Altri Percorsi/ Scacchi 3 9 BOBBY FISCHER by Massimo Megale © ML 2005-2008 BY L UCA D AMBROSI O ML non ha scopi di lucro, il suo unico obiettivo è la diffusione della buona musica www.musicletter.it non contiene informazioni aggiornate con cadenza periodica regolare, non può quindi essere considerato "giornale" o "periodico" ai sensi della legge 62/01. Non esiste un editore e il webmaster non è responsabile di quanto scritto, pubblicato e contenuto nel sito e in ciascun pdf (vedi privacy e note legali su www.muscletter.it) ML 3 musicletter.it update n. 53 special interview JENNIFER GENTLE Intervista © 2008 di Alessandro Busi Sono, su per giù, le due di not t e e il concert o dei Jennifer Gent le, un super live che ha m esso in m ost ra quei lat i più rum orosi subpoppiana, e è grezzi finit o della da band m ezz ora. Tut t o il giorno a inseguirci per fare l int ervist a e, alla fine, siam o arrivat i a farla dopo l esibizione. E così, sfidando olt ret ut t o il freddo not t urno, ci sediam o sul m uret t o fuori dal locale con Marco Fasolo, m ent e e fondat ore dei JG, per una chiacchierata musicale. Pot r e m m o in izia r e pa r la n do de l con ce r t o di st a se r a . Sin ce r a m e n t e m i a spe t t a vo l a spe t t o, dicia m o così, psych e de lic- folk , m e n t r e n on m i a spe t t a vo pe r n u lla l a t t it u din e più n oise , n e l se n so m e n o du r o de l t e r m ine . Com e spie gh i qu e st a diffe r e n za r ispe t t o a i dischi? Beh perché i dischi nascono, di v olt a in volt a, con un idea ben precisa diet ro. Per esem pio, Valende v oleva essere un disco fiabesco, sognant e, acust ico, leggiadro, m ent re Midnight room voleva essere più sanguigno, più got ico, più m acabro, più carnale, che et ereo. Dal vivo, invece, olt re ai pezzi, port i anche il t uo st at o d anim o e il t uo gruppo, per cui non sei solo t u e, per forza di cose, è una fest a. Quindi c è un t aglio più bizzarro/ allegro anche nei pezzi più cupi. Poi, se sono cupi rim angono t ali, non è che facciam o le parodie, però è chiaro che vivendo il m om ent o in m aniera più fisica e ludica, vengono fuori aspet t i diversi. Cert e cose rasent ano il punk, cert e cose sono più prog, nel senso più blando del t erm ine perché il prog non è nelle m ie corde, però cert e cose sono più pacat e, cert e alt re sono più psichedeliche. Si accent uano alcuni aspet t i che su disco non vengono fuori o che, per lo m eno, non si è m ai provat o a t irare fuori. Già l ep che abbiam o regist rat o dal v ivo in st udio e che uscirà ad aprile per un et ichet t a inglese ha più quest a dim ensione e infat t i il prossim o disco lo vorrò regist rare con t ut t a la band, proprio per sviluppare quest o aspet t o: provare a port are la dim ensione del live nello st udio, che, secondo m e, con questa formazione, questo spirito, questa voglia, può dare i suoi risultati. Quindi state già lavorando al nuovo disco che, da quello che ho capito, sarà un progetto m a ggior m e n t e colle t t ivo r ispe t t o a M idn ight r oom ? I n m aniera ancora blanda. I n fase di scrit t ura, scrivo m usica e t est i sem pre io port ando dei provini già sviluppat i, com plet i di quasi t ut t o. Poi ovv io che assiem e le cose cam biano. Com unque adesso m i m et t erò a scrivere, dat o che ho un periodo di libert à v igilat a , quindi cercherò di raccogliere le idee stando a casa, in un ambiente più tranquillo. ML 4 musicletter.it update n. 53 special interview D a t o ch e pa r la vi di libe r t à vigila t a , im m a gin o ciò sign ifich i ch e in t e r r om pe r e t e i con ce r t i. La t e n de n za di m olt i gr u ppi, pe r ò, m i pa r e qu e lla di fa r e de lle t ou r n e e pe r m a n e n t i. Se con do t e pot r e bbe e sse r e sin t om o di un ce r t o ca m bia m e n t o de l m on do musicale? Guarda, dipende t ant o da che gruppi. Secondo m e, sono sem pre esist it e le band che hanno suonat o t ant o, per esempio gli Acid m ot hers t em ple, che conosco da quando abbiamo fat t o The wrong cage assiem e, cioè dal 2002, da anni, anni e anni avevano quest a logica del sem pre in t our, perché di dischi ne fanno t ant i, m a non in t ant e copie, per et ichet t e piccole, che m agari non pagano Quindi dev i suonare dal vivo per m angiare. Allora, al di là del m angiare che, finché si è giovani e in salut e, chi se ne frega, il problem a è: che t ipo di bersaglio ha il gruppo? Ok sem pre in t our, m a i dischi quando li scriv i? E poi, nel caso specifico dei Jennifer Gent le, c è una sala prove/ st udio da t enere in vit a, così com e t ut t o un m ondo parallelo Suonare v a benissim o, m a se io non avessi quest o paio di m esi quasi t ranquilli e non pot essi com inciare a scrivere qualche pezzo, com e farei? Pot rei anche provare a scrivere in t our, però io m e lo devo vivere il disco e credo molto nella dimensione dello studio. Rispe t t o, in ve ce , a llo scon t r o su ppor t o VS n on suppor t o, t u com e t i pon i? Cioè , cr e di n e llo st r u m e n t o t e le m a t ico com e futuro musicale? No, io non credo assolut am ent e in t ut t a quest a cosa. I o credo che i dischi si facciano in st udio, più o m eno professionale, anche in una cucina, anche in un soggiorno, però credo nel fare un disco, che poi è un support o. Credo nell ogget t o che rappresent a una fat ica. Non credo in un click I nt ernet è un m ezzo, quindi, se devo fare prom ozione, ben venga, se devo far arriv are l esist enza del m io disco a un m ilione di persone, ben venga int ernet , però non credo sia quello il fut uro della m usica. Credo sia la rovina, ret rocedere, m orire. Ovvio, si st a chiaram ent e rischiando di andare a finire così, però ci sono già st at i esem pi di dischi uscit i solo in v ia t elem at ica che, alla fine, il cd l han fat t o. Quindi, forse, è t roppo prest o per una svolt a del genere e spero non avvenga m ai. Piut t ost o un cd, anche di scarsa qualit à, m a quest o dev e rim anere, perché è l ult im o baluardo di fet icism o io m i t engo i bigliet t i dell aut obus usat i, quindi figurat i ML 5 musicletter.it update n. 53 special interview An ch e pe r ch é , va lor izza t o se con do m a ggior m e n t e m e, vie n e il disco r ispe t t o a l br a n o sca r ica t o Ovvio, perché l ogget t o t est im onia la fat ica. Test im onia l operat o um ano. Un pezzo scaricat o non è una cosa che hai in m ano. Ok, lo m ast erizzi, però no, no, no è una bufala t ot ale. È com e usare il pod, invece che un am pli, dipende dal genere che fai, però, non prendiam oci per il culo. Se io devo fare un pezzo dove non serve che una chit arra suoni com e una chit arra, m i st a bene, m a se devo avere un suono di chitarra, io voglio una chitarra e un ampli. Pa ssa n do a lla st or ia de i Je n n ife r Ge n t le . D a Aba n o a Se a t t le . M i in dich i t r e t a ppe ch e sono state fondamentali? Abano è dove t ut t o è iniziat o con Alessio ( Gast aldello, NdA) che hai v ist o st asera com e Mam ut hones. I l prim o st ep è che lì abbiam o regist rat o due dischi aut oprodot t i. I l secondo è che sono st at i rist am pat i da un et ichet t a aust raliana, che li ha fat t i girare in Am erica m olt o bene. Terzo st ep: Sub Pop ci scrive una m ail dicendo abbiam o t rovat o il vost ro disco a Seat t le, ci è piaciut o. Propongo i Jennifer Gent le a t ut t o lo st aff. Dopo una set t im ana hanno det t o è piaciut o a tutti. Dopo un m ese è arrivat o il cont rat t o. Quest i sono i t re passi, poi ovviam ent e nient e è così sem plice, perché non t i dico lo sbat t im ent o per riuscire ad aut oprodurre i prim i t re dischi, oppure quello del nost ro m anager Marco Dam iani, per riuscire a far uscire la nost ra m usica fuori dai confini t rist i e inut ili d I t alia però i tre passi sono questi. Pr opr io il vost r o e sse r e con Su b Pop, vi ch ia m a fu or i da l pa n or a m a it a lia n o. D a ll e st e r n o come vedi la scena italiana? I o non credo neanche che esist a un panoram a, non solo in I t alia. Non credo in nulla che risponda al nom e di m assa. Non credo in nulla che sia scena, o congrega di più gruppi. Difficilm ent e credo all unit à e alla coesione all int erno del gruppo. Sono felice di pot er credere nell unit à del m io gruppo e t ant o m i bast a e m i sorprende allo st esso t em po. Sarò egoist a m a bado a m e, alle m ie idee e cerco di t rovare persone che ci credano quant o m e Ecco, io int endo per scena una serie di gruppi che riescono a non darsi addosso e, in I t alia, quest o non lo vedo. Non vedo l aiut arsi, non vedo una st im a, oppure anche solo il dire a un alt ro che t i piace quello che fa. Si fa t ut t o via int ernet , Myspace e la persona la faccia non ce la m et t e; quindi per m e, se t ut t o inizia e m uore lì e non conosco la persona, è veramente una sega. ML 6 musicletter.it update n. 53 special interview Pa r la n do de lla vost r a m u sica . M olt e volt e , pe r ch i de dica , com e voi, t a n t a a t t e n zion e a ll a r e a st r u m e n t a le , i t e st i pa ssa n o in secondo piano. Voi come vi approcciate alle liriche? Per m e, una volt a com e adesso, il t est o è principalm ent e m elodia e suono, quindi: m elodia per quant o riguarda la linea vocale, suono per quant o riguarda la scelt a delle parole. Che so, se dico una parola con una R, m ent re st o bisbigliando una cosa che dovrebbe essere et erea e dolce, non ci st a. Preferisco una S, o una L Prim a di t ut t o c è la m elodia, quindi t rovo la linea e la m usicalit à che cerco, poi blat ero qualcosa, im provviso, invent o; poi, con vocabolario e pazienza provo a t rovare delle parole che hanno quel suono, m a cercando anche di cost ruire qualcosa Midnight room Valende e sono gli esem pi più riuscit i, da quest o punt o di v ist a, perchè sono riuscit o a lavorare al t est o, m ant enendo il suono, m a anche creando im m agini. Ovvio, non scriverò m ai di attualità, però cerco di evocare delle immagini, che siano di rinforzo al suono. Tu pa r la vi pr im a di u n a spe t t o fia be sco de lla vost r a m u sica e t i dico ch e se n t e n do M idn igh t r oom m i son o ve n u t e spe sso in m e n t e im m a gin i di Tim Bu r t on . C è st a t a u n a qualche forma di ispirazione, oppure è solo una suggestione mia? Ci può st are perché è fiabesco, got ico e m acabro allo st esso t em po. I n realt à Tim Burt on non m i piace più di t ant o, però capisco i riferim ent i. A m e, più che lui, com e im m aginario di film , piacciono molto Dario Argento, Bava, oppure vari registi di horror anni Settanta come Wes Craven e Sam Raimi. Ok , dir e i ch e pot r e m m o ve de r e di ch iu de r e , qu in di com e u lt im a dom a n da t i ch ie do: qu a li son o i pr oge t t i de i Je n n ife r Ge n t le pe r il fu t ur o più o m e n o pr ossim o? Poi un a post illa fina le : t i ch ie do di consiglia r ci u n libr o, u n film e u n disco ch e de von o r ie n t r a r e , secondo te, in un bagaglio culturale. Per il libro t i dico che purt roppo non leggo. Com e film Parlando per m e, un film senza il quale non riesco a im m aginarm i, pot rebbe essere Suspiria di Dario Argent o, non t ant o a livello narrat ivo, perché è inconsist ent e, m a com e im m aginario. Dischi è ancora peggio qualunque cosa degli anni cinquant a, da Chuck Berry a Elv is Presley, poi classica, t ut t o, da Mozart al più sconosciut o, c è solo da im parare. Poi i classici, Beach boys, Queen, Pink Floyd, Beat les ecco, io consiglio i classici. E i pr oge t t i Allora, c è quest o EP che esce ent ro aprile per la Eron recordings di Londra, al quale seguirà un t our a m aggio. E poi si vedrà. Mi m et t o da dopodom ani a scrivere pezzi nuovi, anche per provarli e port arli un po in giro per rodarli un m inim o. Poi disco nuov o, t our nuov o e poi chi vivrà vedrà. photo studio by Andrea Raiteri photo live by Serena Pea ML 7 musicletter.it update n. 53 special interview BAUSTELLE Intervista © 2008 di Jori Cherubini È con est rem o piacere che, per la seconda volt a nel giro di due anni, ci t roviam o a int ervist are i Baust elle. Nella precedent e occasione abbiam o preso di m ira Rachele Bast reghi ( t ast iere, gom m a) . Quest a voce volt a di siam o ghiaccio e andat i a rom pere le scat ole al chit arrist a Claudio Brasini. È salt at a nost ro avviso, fuori un int ervist a, a davvero m olt o int eressant e. Buona lettura! Un eccellente quarto posto nella classifiche di vendita. Ve lo aspettavate? No, sinceram ent e non ce lo aspet t avam o. Eravam o - e siam o - m olt o cont ent i dell album che abbiam o fat t o, non credevam o che sarebbe st at o accolt o in quest o m odo. I l disco è com e lo volevam o e non abbiam o subit o pressioni di nessun t ipo da part e della nost ra casa discografica, del rest o com e per il disco precedent e. Doppia soddisfazione quindi, e speriam o che cont inui. Dobbiamo ringraziare tutti per questo. Pe r ch é Am e n ? Ad un cert o punt o delle regist razioni ci siam o accort i che in quasi t ut t i i t est i c era la presenza di Dio, una t ensione al sacro, un guardare verso l alt o , una sort a di ricerca di aiut o ult rat erreno, per cui abbiam o pensat o ad Am en e ci è piaciut o subit o. A m e piace anche perché può essere int erpret at o: può essere anche un beccat ev i quest o! A m io pa r e r e si t r a t t a di u n la vor o in cr e dibile , u n a Voce de l Pa dr on e de i gior n i n ost r i. L im pr e ssion e , t r a le a lt r e , è qu e lla di u n in t e r a zione pe r fe t t a t r a i m u sicist i. I n qua le atmosfera si sono svolte le sessioni di registrazione? Grazie per il paragone! L at m osfera era di com plet o relax, anche perché siam o arriv at i in st udio prat icam ent e con il disco già pre- prodot t o e arrangiat o. Lo st udio di Carlo Rossi è una villa nelle colline t orinesi con t ant o di piscina, quindi regist ravam o t ra un bagno e l alt ro. I o e Francesco lo abbiam o fat t o anche di aprile, c è m ancat o poco che ci rim anessim o! L int egrazione con i m usicist i è stata ottima, abbiamo avuto a che fare con bellissime persone nonché grandi musicisti. Alcuni di quest i ( Alessandro Maiorino al basso e Sergio Carnevale alla bat t eria) ce li siam o port at i in t our. Abbiamo vissuto insieme per mesi, come alla Factory, bello. ML 8 musicletter.it update n. 53 special interview I t e st i, in lin e a di m a ssim a , lambiscon o le cu lt u r a r a dici de lla contemporanea italiana. Si va da lla P2 fin o a cit a r e pe r son a ggi fon da m e n t a li qu a li Pa solin i o Lu igi Tenco. È u n a sce lt a volu t a o una d ispir a zion e Penso che fonte n a t u r a le ? sia st at o t ut t o nat urale. Av evam o le canzoni, int ese com e arm onia e m elodia, e Francesco ha scrit t o i t est i di get t o, in un lasso di t em po m olt o rist ret t o. Ha fot ografat o bene l epoca in cui viviamo, ci sono delle analogie con il passato recente, quello più buio. Pa r lia m o a n cor a de lle lir iche . Spe sso a ffr on t a t e tem i ch e pr e n don o com e ogge t t o il m on do giova n ile . Cr e di ch e le nu ove ge n e r a zion i som iglin o t u t t e a Ch a r lie ? Non è una visione troppo pessimistica? Charlie è una vit t im a del sist em a, è un prodot t o, senza rendersene cont o. Om ologat o, cat alogat o, fint o ribelle, fint o t rasgressore. Spero che le nuove generazioni inizino a ragionare con la loro t est a, si inform ino, non credano a t ut t o ciò che la t elev isione e i m edia gli danno in past o com e modelli. Io sono dalla loro parte, sono il nostro futuro. An dia m o in die t r o n e l t e m po, pr im i a n n i 9 0 . Tu e Fr a n ce sco vi dive r t iva t e a da r e il la a n u m e r ose ba n d di M on t e pu lcia n o e dintorni. M i r a ccon t i qu a lcosa de lle a vve n t u r e musicali pre- Baustelle? I n realt à la band era la solit a, solt ant o abbiam o cam biat o nom e 2 o 3 v olt e. Sai, in provincia non è facile quando sei adolescent e. I o sent ivo la necessit à di fare qualcosa per dist inguerm i, per essere diverso dagli alt ri, in più avev o quest a cosa che m i veniva da dent ro, quest a passione per la m usica. Ho iniziat o da solo a st rim pellare la chit arra, non conoscevo una not a. Non sapevo neanche che la chit arra doveva essere accordat a, suonavo una corda alla volt a, con accordat ure casuali av evo anche t irat o giù dei riff! La prim a volt a che ho vist o fare un accordo ad un chit arrist a ho det t o wow! Suona 6 corde cont em poraneam ent e! ! ! ! ! . Dopo un po di t em po, un giorno, un mio amico di scuola mi ha dett o che conosceva un alt ro st rano com e m e che suonava anch egli la chit arra: era Francesco. Ci ha fat t o conoscere e abbiam o iniziat o a suonare insiem e. Facevam o cover dei Velvet Underground, degli St ooges, di Neil Young and Crazy Horse, pessim e. Adesso eccoci qua. ML 9 musicletter.it update n. 53 special interview M olt i m e n e st r e lli son o t r a n sit a t i pr e sso la cor t e Baustelliana. Alla fine la r osa t it ola r e è for m a t a da t e , Fr a n ce sco e Ra ch e le . Un m io a m ico giu st ifica l in scin dibilit à con i vostri cogn om i ch e com in cia n o con la le t t e r a B . In realtà? Si dipende t ut t o dalle 3 B! ! ! Sai non è che quest e sono cose che si program m ano, parliam o di em ozioni, di pelle , di persone. Tra noi 3 c è un filo condut t ore che ci lega, che ci accom una. Siam o part it i insiem e, forse siam o com plem ent ari, m a non ci siam o m ai ferm at i a pensarci. C è m olt a st im a art ist ica reciproca e un bel rapport o um ano. Siam o cresciut i m olt o, passiamo molto tempo insieme, siamo persone umili venute dalla gavetta nera. La Malavita h a sa n cit o l a ppr odo pr e sso le ca r e zze voli fa u ci di una major (la Warner). A giu dica r e da i r isu lt a t i se m br a e sse r e st a t a u n a bu on a sce lt a . N e lla pr a t ica vi se n t ite liberi o con le mani, più o meno, legate? La nost ra esperienza è st at a posit iva: l unica differenza, rispet t o a quando non avevam o un cont rat t o m aj or, è che per fare dischi dovevam o cavare i soldi di t asca nost ra! A livello art ist ico non è cam biat o nulla, abbiam o int rapreso il nost ro percorso art ist ico e lo st iam o port ando avant i, sviluppandolo, senza subire pressioni alcune. Pensa che la prim a volt a che è venut a la Warner in studio, a sentire le registrazioni di Amen, è stato durante i mix.. I l 2 4 fe bbr a io e r o pr e se n t e a lla da t a ze r o de ll Am e n t ou r . I m m a gin a vo l e m ozion e di gioca r e in ca sa , da va n t i a d a m ici e pa r e n t i. La se r a t a , n on ost a n t e l a ppa r e n t e ost a colo affett ivo di cu i sopr a , si è svolt a in m odo im pe cca bile . Qu a l è il vost r o r a ppor t o con Montepulciano, adesso che siete un gruppo famoso? Non avevam o m ai suonat o a Mont epulciano e sinceram ent e, prim a di adesso, ci avevano sem pre considerat o il giust o... Com unque fa piacere vedere che adesso che siam o più visibili e un po più famosi, si accorgano di noi e ci appoggino. D i r e ce n t e a ve t e su on a t o a l Fe st iva lba r e a l con ce r t on e de l Pr im o m a ggio r om a n o. I l pr ossim o 2 2 giu gno sa lir e t e sul pa lco de ll H e in e k e n Jammin Fe st iva l. Tu t t i e ve n t i di grandi pr opor zion i. Com è il m on do visto da lassù? Personalm ent e ci st arei una giornat a sopra palchi di quel t ipo, adrenalina pura! Che dire, sono soddisfazioni, è il sogno che avevo da ragazzino e m olt o probabilm ent e il m ot ivo principale per il quale ho iniziato a suonare. ML 1 0 musicletter.it update n. 53 special interview Cosa m i dici in ve ce di Sa n Re m o? So ch e se i u n fa n de lla coppia Giò di Tonno & Lola Pon ce , cr e di ch e m e r it a sse r o la vit t or ia . N on e r a m e glio, chessò Tricarico? pa r t e , n on Sch e r zi pu oi a ne ga r e ch e il lu ogo, a lm e no u n po , vi si a ddica . Qu a n d è che ve dr e m o i Ba u st e lle esibirsi tra i fior i de l Teatro Ariston? Sincerament e non ho vist o San Rem o, non conosco i v incit ori. Mi piacev a il San Rem o degli anni 50/60, ovvero la festa della canzone italiana e non un luogo di raccolta pubblicitaria e nulla di più. Noi allo stato attuale delle cose al massimo ci proponiamo per condurlo. M olt i a r t ist i it a lia n i pe n so a Lu cio Ba t t ist i in pa ssa t o o più di r e ce n t e Aft e r h our s, Cr ist in a D on à e Ca r m e n Con soli h a n n o pr ova t o a sfon da r e a ll e st e r o in t e r pr e t a n do, con risultati altalenanti, canzoni pr opr ie in lin gu a in gle se . E t r a i vostri progetti? Guarda, abbiam o ancora t ant o da im parare e da fare per l I t alia che non ci abbiam o m inim am ent e pensato. Quali consigli ti sentiresti di dare a un chitarrista, mediamente sbarbatello, intenzionato a fare della musica il proprio mestiere? Crederci, non mollare, vivere il sogno con tutte le proprie forze. Photo by Gianluca Moro ML 1 1 musicletter.it update n. 53 recensioni ARTIST: THE MOUNTAIN GOATS TITLE: Heretic Pride LABEL: 4AD RELEASE: 2008 WEBSITE: www.mountain- goats.com MLVOTE: 7 /10 I l nuovo album di Joh n D a r n ie lle , cuore e voce dei M ou n t a in Goa t s, arriva com e una brezza d aria fresca sul viso: H e r e t ic Pr ide si pot rebbe definire un album prim averile, delicat o com e un germ oglio, fresco com e l aria di Marzo, inaspet t at o com e la prim a giornat a di sole dopo un lungo inverno. I l folk- pop dei M ou n t a in Goa t s, pur m ant enendo le carat t erist iche che lo hanno cont raddist int o negli album precedent i ( c è m olt o di Ge t Lon e ly nella ballat a acust ica So Desperate) si arricchisce e si rinnova soprat t ut t o nelle m elodie e negli arrangiam ent i: possiam o parlare di un processo di m at urazione, e dove prim a la chit arra acust ica reggeva da sola l int era com plessit à st rum ent ale delle canzoni, eccola ora accom pagnat a dagli archi ( San Bernardino) , dal pianofort e della t it le t rack o dai suoni elet t rici di Lovecraft in Brooklyn. È senza dubbio una st oria di crescit a quella narrat a dal percorso m usicale di Darnielle, uno dei giovani cant aut ori am ericani più sinceri in circolazione, capace di raccont arsi con la st essa grazia che cont raddist ingueva Elliott Smith e Nick Drake. Se già in passato si era messo a nudo attraverso due dei suoi album più st ruggent i e aut obiografici, Su n se t Tr e e ( 2005) e Ge t Lon e ly ( 2006) , quest o rit orno ci rassicura con una grint a rit rovat a, quella che esplode all'im provviso nella bellissim a Sax Rohmer#1, incipit di un album che nonost ant e alcuni cali di t ensione suona t ant o com e una dichiarazione d'int ent i, e che fiorisce senza preavviso com e un ram o di ciliegio ai prim i accenni di bella stagione. Fedra Grillotti ML 1 2 musicletter.it update n. 53 recensioni ARTIST: THE GUTTER TWINS TITLE: Saturnalia LABEL: Sub Pop RELEASE: 2008 WEBSITE: www.myspace.com/theguttertwins MLVOTE: 8 /10 Da t em po aspet t avam o il lavoro della coppia Greg Dulli & Mark Lanegan, Th e Gu t t e r Tw in s. Saturnalia non delude cert o le nost re aspet t at ive, anzi le sublim a: in m olt e occasioni chiari i ret aggi del grunge. Quasi un m onum ent o al suono dark e int roverso che lo carat t erizzò, soprat t ut t o grazie all'egregio lavoro di un t eam form idabile di collaborat ori. I dle Hands, The Stations, All Misery/ Flowers si st agliano possent i con le voci dei due grandi songwrit er che si sovrappongono delicat am ent e ( com e nella m aggior part e delle song) . Rassegnat a disperazione e caut a speranza si alt ernano nella vena com posit iva dei due, sino a fondersi com e per incant o at t raverso le loro st esse voci: profonda e nera quella di Lanegan, delicat a porcellana quella di Dulli. Diversità sfocianti in preziosi e impagabili equilibrismi stilistici: magnifico Lanegan nel blues t rasfigurat o di Who will lead us? e Seven St ories Underground, sussurri st rappat i a una resa esistenziale quasi incondizionata. Inarrivabile Dulli in Front St., ballata intrisa di acuta nostalgia e I Was In Love With You, ricca di string quasi barocchi! Un'opera prima sorprendent e per ricchezza cromatica, attanagliante per ispirazione. Pasquale Boffoli ML 13 musicletter.it update n. 53 recensioni ARTIST: NICK CAVE & THE BAD SEEDS TITLE: Dig!!! Lazarus Dig!!! LABEL: Mute RELEASE: 2008 WEBSITE: www.nickcaveandthebadseeds.com MLVOTE: 7 /10 È da quasi un quindicennio che, pur avendo sem pre a disposizione le pre- releases dei nuov i album dei Ba d Se e ds, non m i capit a di scriverne ( da Live Se e ds, per l esat t ezza) , per varie ragioni che evit o di spiegare per non t ediare il let t ore. Tut t avia m i em oziona di nuovo parlare di un art ist a che ha significat o m olt o non solo per m e m a anche per un oceano di persone, non foss alt ro che, con gli anni 90, il livello di vendit e dei suoi dischi si decuplicat o fino a renderlo una icona anche nella pat ria dei Baglionism i, com e del rest o in t ut t o il m ondo occident ale. Da allora sono passate tante ere di Nick Cave, diversi libri, molti dischi, dalla qualità alta, a tratti altissima, al punt o che robe in effet t i un po debolucce ( m et t iam o Nocturama) fanno com unque la loro porca figura in una discografia cert am ent e affascinant e. La sua vit a, a quant o pare, cam bia spesso e pure dal punto di vista artistico, recentemente, ci sono state un paio di diversificazioni di valore enorm e, com e l abbandono del grande ant ipat ico Blix a Ba r ge ld e il part o di una nuova creatura, Grinderman, che non scalza dalla st oria i Ba d Se e ds m a segna un nuovo capit olo in una parabola art ist ica m ult iform e e, generalm ent e, non m olt o lineare. Grinderman è il proget t o in cui m olt i hanno v ist o la rinascit a di un quasi cinquant enne sem pre in form a m a un poco ossidat o e ripet it ivo, un disco eponim o che lo scorso anno è st at o salut at o da ( quasi) t ut t i in t erm ini a volt e persino ent usiast ici. Molt o v igore, m olt a forza, m olt a voglia di m enare le m ani. I n realt à, per chi scrive, non un capit olo esalt ant e, se non fosse che la farina di quel sacco è t racim at a in m isura decisiva nel nuovo capit olo biblico dell aust raliano. Facile che fondere la lira di Orfeo coi Grinderman dia, come risultato, Dig!!! La za r u s Dig!!!, vale a dire un disco m olt o m eno m edit at o dei precedent i dei Ba d Se e ds, pregni di ballat e dai t oni oscuri, un po m ort uari, sicuram ent e avvolgent i. E m eno irruent o, alcolico, invet t ivo del prim o Grinderman. Più ascolt o Lazzaro e più penso che l avvent ura Grinderm an farà m olt o bene ai Bad Seeds, al punt o che i prim i t orneranno al livello di side- proj ect se av rem o sem pre sementi com e quelli sot t errat i dal buon Lazzaro escavat ore. La title track che fa da incipit , in effet t i, non è la cosa m igliore del disco di facile presa m a pure dalla benzina scarsa ( non è Deanna , insom m a) . Probabile che st ia lì per avvert ire l ascolt at ore che t rat t asi di un nuovo disco diverso dei Bad Seeds, che in effet t i si dipana poi piuttosto sveltamente attraverso la tastierina ritmata di Today s lesson, che è un brano rock e bast a, di buona fat t ura, per t enere i t em pi, prim a dell arrivo di Moonland che è la prim a cosa davvero buona, un po Red Right Hand (da Le t Love in ) , scivolosa e rot olant e, ot t im a. Non dura molto e lascia il posto a una Night of the lotus eaters che, più di Grinderman, richiama From H e r t o Eternità ( l album , non necessariam ent e la canzone) , sensazione di cost rizione e declam at o at t oriale. Ma era un disco rock, no? Ecco Albert goes w est , ovvero il r n r con t ant o di uh- uuuh- uh sixt ies dei coret t i, che ogget t ivam ent e fa una figura m igliore dell incipit . Bello, soprat t ut t o se doppiat o da We call upon t he author, con chit arra abrasa su rit m o new wave prim i 80 s, non lont ana dal genere di schiaffo rock di Lie down here, che a t rat t i esalt a. Bene, bene, Nicholas è in form a ed eccoli i Bad Seeds in Jesus on t he m oon, che è una ballat a m ezzo t em po, ausiliat a da un inaspet t at o azzeccat issim o flaut o, di quelle che hanno un apert ura m elodica senza t em po e che rim ane nel t em po st esso. Hold on t o yourself vert e su un t appet o noise nei bassifondi, con sovrast rut t ure di parca chit arra e m andolino m olt o west ern- st yleè, l inquiet o Cave che conosciamo e che abbiamo imparato ad apprezzare, alla fine una delle cose più belle del disco tutto. Che m et t e in fila una Midnight m an com unque godibile, prim a della chiusura di More news from nowhere, la quale pur richiam ando nel refrain alm eno una dozzina di classici del rock n roll e collezionando accordi com unissim i di chit arra rock sopra un handclapping d alt ri t em pi, riesce nell int ent o di non infast idire ed encom iabilm ent e persino di farsi assai apprezzare. Divent erà, il disco di Lazzaro, un classico di Cave, com e lo divennero in alt re ere Eternity, Kicking, Tender Prey, Le t Love in e M u r de r Ba lla ds? I o non credo, non ne ha la forza dist urbant e, la furbizia accat t ivant e, l urgenza int eriore, la necessit à espressiva, la capacit à at t rat t iva. Ma funziona. Altre banalit à da dire non ne ho, m i rim ane solo un disco nel let t ore che ascolt o e riascolt o e che m i piace m olt o, m ent re m et t o via definit ivam ent e quello di Grinderman. Tra i due ho com unque già fatto la mia scelta. Massimo Bernardi ML 1 4 musicletter.it update n. 53 recensioni ARTIST: CESARE BASILE TITLE: Storia di Caino LABEL: Urtovox RELEASE: 2008 WEBSITE: www.myspace.com/cesarebasile MLVOTE: 7 /10 A dist anza di quat t ordici anni dall esordio ( Pelle, 1994) e dopo due m eraviglie che non sm et t erem o m ai di ascolt are com e Gr a n Ca la ve r a Ele t t r ica del 2003 e H e lle qu in Son g del 2006, Ce sa r e Ba sile quest a volt a t orna a solleticare le coscienze um ane con un album ben più dinam ico e st erzant e dei lavori precedent i. Forse l opera più diret t a e im m ediat a dell art ist a siciliano che, pur non perdendo di un solo grammo di amara e struggente poesia, mette in mostra dodici t racce dai t rat t i prevalent em ent e blues consacrandolo, definit ivam ent e, com e fuoriclasse indiscusso del cant aut orat o nost rano. Con una t im brica v ocale che a t rat t i pot rebbe ricordare quella di Fa br izio D e An dr è e una scrit t ura quasi alla N ick Ca ve , il v iandant e cat anese srotola canzoni intimiste che intrecciano passione, sofferenza e una fatale elettricità in grado di toccare le corde del cuore. Gli agnelli, All uncino di un sogno e Sul m ondo e sulle luci sono gioielli d infinit o lirism o cust odit i all int erno di un disco capace, com e pochi in giro, di fondere t radizione e spirit o rock. Una fat ica che vede la com plicit à di Giorgia Poli, Daniel Ardit o, Manuela Malfit ano, Micol Martinez, Tazio I acobacci, Massim o Ferrarot t o, Fabio Rondanini e nient em eno che Robe r t Fisher (Willard Grant Conspiracy) che cant a in What else have I t o spur m e in t o love. Prodot t o ancora una volt a dall inseparabile John Parish, St or ia di Ca in o è un album che, in poco più di m ezz ora, st ordisce, appassiona e non sm et t e m ai di infondere speranza perché autore com e dice lo st esso Credere è sem pre l at t o più grande della prom essa d am ore . Lu ca D Am br osio ML 15 musicletter.it update n. 53 recensioni ARTIST: 24 GRANA TITLE: Ghostwriters LABEL: Sintesi 3000 RELEASE: 2008 WEBSITE: www.lacanzonetta.com MLVOTE: 7 ,5/10 Li preferivo ai t em pi di Loop i 2 4 Gr a n a . Ma anche io m i preferivo nel 1997, quando fum avo le canne, ascolt avo dub m ischiandolo al rock n roll accusandone posit iv it à. Sono passat i 11 anni, io sono cam biat o ( più o m eno) e anche loro sono cam biat i. Dal dub dell esordio, dicevo, al rock int enso di Metaversus ( 1999) , passando per l int rospet t iva elet t ronica del K a lbu m ( 2001) , fino al pop cont em poraneo di Underpop ( 2003) . A cinque anni di dist anza dall ult im o e variopint o disco arriva nei negozi Ghostwriters e m i sbat t e in faccia quello che i m iei genit ori, il t em po, l am ore e la vit a si sono dim ent icat i di dirm i. Che si cresce, in m odo nat urale, e se ne t raggono vant aggi, svant aggi e com unque st orie da raccont are. Molt o più cant aut orale dei precedent i lavori, il nuovo disco di Fr a n ce sco D i Be lla , Ar m a n do Cot u gn o, Re n a t o M in im a le e del grande Giu se ppe Fon t a n e lla si nut re di st orie vissut e, di fant asm i nascost i nei casset t i e di problem at iche sociali difficili da decant are. Un disco di appena t rent a m inut i m a di quelli int ensi, poet ici, che vorrest i non finissero m ai. Pieno di ospit i com e Riccardo Se n iga glia ( anche in fase di produzione) present e nelle due voci della m alinconica Av ere una vit a davant i, M a r in a Re i nei cori del m oderno t ango napolet ano di Sm ania e cagna e l ex Elettrojoyce Filippo Gat t i nella delicat a e soffusa Le Verit à, quello che fuoriesce è innanzit ut t o il carat t ere spiccat o del gruppo napolet ano che oram ai alt erna la lingua dialet t ale ad un it aliano int riso di pat hos e speranza; delicate canzoni elettroacustiche che svariano dalla tarantella in chiave POP di Sbaglio e Parole, al raccont o cruent o di Carcere ( m olt o vicino al passat o, diciam o del K a lbu m ) fino alla spensierat ezza svolazzant e di Accireme che chiam a l am ore a gran voce. Forse il passat o lo preferivo, m a quest o present e lo am o. Perché nonost ant e avanzi l et à adult a, quest a port a consigli e soprattutto belle canzoni. Nicola Guerra ML 1 6 musicletter.it update n. 53 recensioni ARTIST: AUTECHRE TITLE: Quaristice LABEL: Warp RELEASE: 2008 WEBSITE: www.autechre.ws MLVOTE: 6,5/10 I n qualunque m odo la si voglia vedere è sem pre part icolarm ent e difficile definire se il nuovo disco di uno dei m igliori nom i, da una vent ina d anni a quest a part e, della scena elet t ronica int ernazionale sia all alt ezza sua st oria. Che significa, poi, essere all alt ezza ? Essere capaci di em ozionare com e un t em po per la capacit à di reit erare il già ascolt at o con la st essa freschezza ( difficile, m olt o difficile) di un t em po oppure avere la capacit à di sorprendere e spiazzare a venti anni di dist anza? C è un evident e difficolt à per la scena elet t ronica st essa a proporre qualcosa di realm ent e nuovo ed eccit ant e ed è indubbio che, com e per il rock int eso nella sua accezione più larga, sono i nom i poco conosciut i e quelli nuov i che riescono in quest o int ent o. Se poi si parla di Warp, forse l et ichet t a più im port ant e dell elet t ronica m oderna, bisogna anche decidere se si appart iene alla scuola che vede nei suoi alfieri un m odello dei t em pi che furono m a anche un elem ent o di m et ast asi degli at t uali o, al cont rario, se si vuol st are in quella che vede, nel duo Sean Booth/ Robe r t Br ow n , un punt o di riferim ent o oram ai st abile ( e perenne, quest o il punt o) dal quale è opport uno non prescindere m ai. Fat t a di addet t i ai lavori part icolarm ent e ost ici alle definizioni tonali mezzane e di un pubblico volitivo che a tratti si imbibisce totalmente di Qualcuno salvo poi rinnegarlo a pochi anni, se non m esi, di dist anza, la com unem ent e- cosiddet t a scena elet t ronica int ernazionale si arricchisce ogni giorno di nuovi personaggi all ult im o grido non sem pre capaci di spingerla un po più in là. Nel 2008 il duo di Sheffield dà alle st am pe un album che al solit o, com e il precedent e e com e t ut t i i proget t i che li han vist i all opera negli ult im i periodi, non m et t erà d accordo prat icam ent e nessuno. E, t ut t o som m at o, anche chi scrive non ha proprio voglia di appart enere necessariam ent e a una delle due scuole di pensiero, scuole che, lungi dall essere m era m ast urbazione m ent ale, in realt à non fanno alt ro che riaccendere ogni volt a, parlando di Autechre, la discussione su quant o di realm ent e innovat ivo possa l elet t ronica dare alla m usica e se invece t ut t o, con gli st rum ent i a disposizione, sia st at o già det t o in t erm ini di propost a st ilist ica, cont enut ist ica ed em ozionale. Cert o, Autechre m et t e m olt a m ent e nel proprio lavoro e non è cert o una novit à che il cuore nella m usica elet t ronica sia un concet t o da riatt ualizzare rispet t o al sudore e alla pancia del rock n roll. Volendo analizzare con le orecchie apert e alla passione il nuovo Quaristice non ci facciam o cert o un fav ore cert e follie rit m iche rim angono, seppur am pi spazi sono privi di rit m o t out - court in m odo da avvicinare lo st ile e la propost a degli Au a cert o am bient m ai t ot alm ent e digerit o da quant i, nell elet t ronica, vedono com unque un elem ent o da dancefloor, evolut o quant o si vuole, t ut t av ia sem pre propedeut ica alle danze di un era t roppo repent inam ent e definit a post at om ica. Le apert ure sono fram m ent at e e apparent em ent e casuali, i brani 20, troppi, anche se l'int enzione sarebbe quella di dare cont inuit à alle diverse anime dell'album ognuna di esse rimane volontariamente a far storia a sé. Se si cerca unit ariet à in una qualche direzione si rim arrà delusi. Ciò che sem bra piut t ost o chiaro è che sarà un po difficile per cert i vecchi ( ???) leoni rinnovare a ogni nuovo capit olo della sua st oria quell est ro prepot ent e di cui furono capaci agli albori dei 90 ( i prim i, direi eccellent i, t re album ) , vent i anni di lavoro non sono passat i in m aniera indolore ed è im possibile per gli Autechre avere lo st esso im pat t o che ebbero in una epoca in cui i riferim ent i erano obbligat i ( chessò, loro concit t adini erano i Cabaret Voltaire, i cui prim i lavori eran davvero rivoluzionari) m a anche lontani nel tempo (parliamo di fine seventies). Stesso dicasi, da anni, per uno come Aphex Twin, st essa scuderia e anche m aggior capacit à di colpire a largo raggio. Ora può succedere che i paragoni si facciano coi propri lavori o con quelli di chi t i t allona da v icino da diversi anni, cosa che alla fine, non fa alt ro che m et t ere la corsa in piano, se non in discesa, con l effet t o che fanno certe partite di calcio equilibratissim e decise da una punizione ai lim it i dell area: 3 punt i, okay, m a la differenza è m inim a e nessuno può parlare di vit t oria schiacciant e, di superiorit à indiscussa e, alla fine, nulla sembra davvero rivoluzionario. Massimo Bernardi ML 17 musicletter.it update n. 53 recensioni ARTIST: RIP KC TITLE: Spinguölf LABEL: Alone Records RELEASE: 2007 WEBSITE: www.myspace.com/ripkc MLVOTE: 8 /10 Li v idi per la prim a volt a quando suonarono di spalla ai Blood Of Th e Su n e ne rim asi affascinato. Riuscii a recuperare uno st rim inzit o prom o dall organizzat ore del concert o vist o che Spinguölf non era ancora uscit o nei negozi. Consum ai let t eralm ent e quel cd- r che alla decim a t raccia singhiozzava e salt ava m anco fosse un vinile rovinat o. Così m i sono arm at o di pazienza e quando il disco ha iniziat o a circolare ne ho ordinat o due copie ( una da regalare, le cose belle vanno condivise) e quello che prim a m i sem brava un disco m olt o bello si è rilevat o m eraviglia. I RI P KC sono un gruppo di Madrid form at osi nel 1994, m a quello che inizialm ent e sem brava un com bo dedit o a un punk aggressivo e m elodico cam biò dopo Obvious & Bleeding ( 2005) , indirizzando il suono verso una psichedelia fluida e libera da schem i. Così eccom i a parlare di Spinguölf, perla nascost a da port are a galla im m ediat am ent e, vist o che siam o ancora in t em po. Un disco st rano, a t rat t i st rum ent ale ( 15 brani dove 9 sono cant at i in inglese e spagnolo) rarefat t o m a anche com pat t o, liquido e fort e di influenze 70, con i t re ragazzi spagnoli pront i a m escolare l acqua con il fuoco e il vent o con la t erra. L int ro st rum ent ale di Valencia 91 è un tuffo nelle calde acque che gorgogliano di fum i sonici, All t he m oss is You and I è una suit e di quasi ot t o m inut i im m ersa nel fuoco di un j azz oppiaceo, Cryst al Endless Wall è la danza aerea dei nost ri dolci e m alinconici pensieri m ent re Cozyspringuoll è la ribellione della t erra descrit t a sem plicem ent e in 42 secondi di liberat orio blues m oderno. Una m eraviglia nascost a dell underground spagnolo che sono felicissimo di condividere anche con voi. Nicola Guerra ML 18 musicletter.it update n. 53 recensioni ARTIST: STACY CLARK TITLE: Apples & Oranges LABEL: One Small Instrument LLC RELEASE: 2007 WEBSITE: www.stacyclark.net MLVOTE: 7,5/10 St a cy Cla r k è una cant aut rice indipendent e. Cresciut a a Buffalo, New York, fin da piccola scrive poesie e a 15 anni im para da sola a suonare la chit arra. Poi una grave m alat t ia del sangue la t iene m olt o t em po in ospedale e la cost ringe a lasciare la squadra di calcio in cui gioca. Ma St acy non si perde d'anim o: inizia con lo snowboard e part e per un t our suonando nei locali finchè nel 2004 approda ad Orange Count y in California con l'obiet t ivo di far conoscere la sua m usica. Nel 2007, dopo anni di gavet t a, finalm ent e alcune apparizioni a MTV danno popolarit à ai suoi singoli You Make I t Worse and Unusual. Le sue canzoni, in part icolare i t est i, non possono ovviam ent e prescindere dalla sua st oria personale e dal suo m odo di affront are le avversit à e di reagire. La forza del suo carat t ere è bilanciat a dalla dolcezza della sua voce e dalle m elodie sem plici m a m ai banali, arrangiat e in m odo caldo e v ibrant e. L album di esordio di St acy Clark, Apple s & Oranges, scivola nel cuore in m odo nat urale e diret t o, senza sovrast rut t ure inut ili. Gli arrangiam ent i sono essenziali e m isurat i m a non m anca nient e, le at m osfere folkeggiant i st rizzano l'occhio a soluzioni cont em porane con l'uso di part i elet t roniche che giocano con la sua voce lim pida e int ensa. Un album dai t est i int rospet t ivi e personali, t em i che coinvolgono t ut t i indist int am ent e: l'am ore, la solit udine, la paura di esporsi, rim orsi e rim piant i... Hello again, Em pt y Bot t le, You Make it Worse sono quelle in cui il cont rast o fra dolcezza e determinazione danno vit a alle m elodie più st ruggent i. Mat t er of Tim e e Unusual i pezzi più dinam ici e pieni di sole. Undici t racce che, indist int am ent e, cost it uiscono la perfezione della sem plicit à. È um ano desiderare di sent irsi unici e speciali rispet t o al rest o del m ondo m a a volt e è anche bello sent irsi norm ali, part e di qualcosa di più grande, sicuri e al caldo nel nost ro nido m ent re fuori piove. Ed è così che ci si sente ad ascoltare Apples & Oranges. Claudia De Luca ML 19 musicletter .it update n. 53 recensioni ARTIST: VV.AA. TITLE: Love is The Song We Sing LABEL: Rhino RELEASE: 2007 WEBSITE: www.rhino.com MLVOTE: 9 /10 I m perdibile ( t asche perm et t endo! ) per t ut t i, i neofit i e gli appassionat i di lunga dat a, un alt ro cofanet t o di 4 cd uscit o verso la fine del 2007 per l'am ericana Rhino, Love I s Th e Son g W e Sin g/ Sa n Fr a n cisco N u gge t s 1 9 6 5 - 1970. Che l'apice del fenom eno hippie/ psichedelico sia st at o raggiunt o a Haight Ashbury, San Francisco nel pr ot a gonist i pr in cipa li Gr a t e ful D e a d, Je ffe r son 1967 non è un m ist ero per nessuno: Air pla n e , Big Br ot h e r & The Holding Company, M oby Gr a pe , Qu ick silve r M e sse n ge r Se r vice , Santana, Be a u Br u m m e ls, Country Joe & Fish. Ma questo cofanetto/libro, prodotto da Alec Palao, uno dei massimi esperti in m at eria, fort e di un insert o int erno di 120 pagine con saggi dello st esso Palao, Ben FongTorres, Gene Sculat t i e foto assolut am ent e st upende, riproduzioni di pubblicazioni cart acee specializzate e flyers di quei 5 anni favolosi assiem e ad analisi approfondit e di ogni brano e ogni band, esaurisce sino in fondo il periodo storico e musicale dividendo l'argomento in 4 cd di diverse t ipologie est et ico- cronologiche: Se ism ic Ru m ble s, Suburbia, Su m m e r of love e Th e M a n Ca n 't Bu st Ou r M u sic. Ecco allora, accant o alle form azioni suddet t e più famose, un incredibile sequela di brani e gruppi m eno o per nulla not i com e M y st e r y Tr e n d, M ou r n ing Re ign , The Son s of Ch a m plin , Otherside, I m m e dia t e Fa m ily, H a r bin ge r Com ple x , W e Five e Syn dica t e of Sou n d. Uno scrigno pieno di gem m e sconosciut e! Se riuscit e a farlo vost ro e a st udiarvelo pian piano non avet e bisogno di nient e alt ro sulla San Francisco di quella rivoluzionaria seconda metà anni '60. Pasquale Boffoli ML 2 0 musicletter.it update n. 53 recensioni ARTIST: CLOCKCLEANER TITLE: Babylon Rules LABEL: Load RELEASE: 2007 WEBSITE: www.myspace.com/clockcleaner MLVOTE: 6,5/10 Sono assolut am ent e senza m ezzi t erm ini i Clockcleaner che con Ba bylon Ru le s, t erza prova discografica della loro carriera, propongono un disco duro nell ascolt o e con richiam i lo- fi in st ile shoegaze, m escolat i con blues d olt ret om ba, new wave arrugginit a, grunge m et allico in st ile primi Alice in Chains e, soprat t ut t o, noise, nel senso più let t erale del t erm ine. Se l apert ura New in t own e la bassissim a When m y sheeps com e in, con il loro lent o e m ort ifero procedere cupamente cadenzato, possono essere considerate manifesti delle venature nere che attraversano t ut t o l album , Vom it ing m irrors e Daddy issues descriv ono bene l inquiet ant e at t it udine alla velocit à della band di Philadelphia. La voce di Joh n Sh a r k e y che sem bra non riuscire m ai a em ergere com plet am ent e da quella palude di suoni spezzat i e ruvidi, oscilla fra part i st ridule e stridenti e part i gut t urali, com e nel caso di Calient e queen e dell hard- rock- song Hum an pigeon. Ba bylon r ule s è quindi un disco senza nessun am m iccam ent o all ascolt at ore che, fino all ult imo secondo del rum oroso finale Divine ham m er, viene m alt rat t at o dai suoni sporchi e m al regist rat i che, se cercano di farsi port avoce di una sort a di inquiet udine m et ropolit ana, t alv olt a scadono nell eccesso che ne lim it a il coinvolgim ent o em ot ivo. Alessandro Busi ML 2 1 musicletter.it update n. 53 recensioni ARTIST: VV.AA. TITLE: Wild Sound From The Past Dimenson LABEL: Go Down Records RELEASE: 2007 WEBSITE: www.godownrecords.com MLVOTE: 7 /10 W ild Sou nd Fr om Th e Pa st D im e n sion , com pilat ion della Go Down Records realizzat a insiem e all'associazione Circolo Fant asm a, t rasuda aut ent ica e sv iscerat a passione per il rock sem inale dei '60 e '70 in t ut t e le sue sfaccet t at ure, lo spirit o che sem pre dovrebbe essere alla base di operazioni di quest o t ipo, m olt o frequent i di quest i t em pi, quasi un t rend! Band nazionali ( alcune appart enent i alla scuderia Go Down Records, una delle più attive label indie it aliane, Los Fuocos, Gorilla, Sm a ll Ja ck e ts, Valentines) e int ernazionali che rim escolano le cart e in t avola coverizzando sia vere e proprie icone dei due decenni chiave in quest ione che art ist i oscuri o semi- sconosciuti ma che hanno contribuito perfidamente a forgiare The true spirit of rock and roll! Si passa dai grandi inglesi sixt ies- m od e della psichedelia pop ( Bowie, Sm a ll Fa ce s, Kinks, Br ia n Au ge r , Hendrix, Sorrows, Smoke, Beatles e Pin k Floyd) a Les fleurs du m al dell'olt raggio glam / pre- punk, hard e garage dei sevent ies, soprat t ut t o am ericani com e I ggy Pop & t h e St ooge s, 1 3 t h Floor Ele va t or s, MC5, Monks, sino ai Cram ps e ai Re a l Kids, eroi sem inali a t ut t o t ondo persi t ra power- pop, psychobilly e garage. I l pack aging di W.S.F.T.P.D. è nobilitato da due tavole psichedeliche del grandissimo M atteo Guarnaccia, autore anche del logo della raccolt a. Un plauso a Laura Tim pano che ne ha curat o t ut t a la part e grafica, a Filo e Leo della Go Down che hanno m esso insiem e i 22 brani e l'Ass. Fant asm a, spirit ual guide, nonché agli At om ic St udio di Longiano ( FC) che hanno reso possibile la realizzazione t ecnica del proget t o. Tant e le gem m e di quest o disco: com e al solit o non resist o dal cit arne alcune, a m io parere più luccicant i e riuscit e: Black Cat / Brian Auger ( Enri) , m olt o fedele all'originale ( chi se la ricorda?) , Let m e in/ Sorrows dei sardi Rippers, davvero selvaggia e devast ant e, una disinvolt a Suffragette City/ David Bowie ( Le s Bon da ge ) , Kissin' Cousin/ E. Presley dei nost ri N ot M ovin g che, inevitabilmente, riport a al t iro della st orica cov er degli australiani Saints, una pim pant e Sister Ann / MC5 ( Los Fu ocos) , una t orbida Lucifer Sam / Pink Floyd ( D om e La M u e r t e & N ot Righ t ).. una fragorosa e m art ellant e I need you/ Kinks ( Th e Ca ve m e n ) , una perforant e Complication/Monks (The Intellectuals) , l agile e v it ale All Kinda girls/The Real Kids (Chronics), la ruvida Universal Vagrant / Sm oke ( Le s Pla yboys) , le power- pop e fresche Touch t oo much/ Arrow s ( Sator) e That s how St rong m y love is/ Ot is Redding ( Temponauts) , ovvero com e sbiancare sobriam ent e il deep soul di m at rice nera, sino alla finale Love You t o/ Beat les ( Sgt. Peppe) , un articolata e fascinosa versione elettro/acustica del brano di Gorge Harrison contenuto in Revolver (1966). Present e anche una ghost- track, uno st ralunat o psycho- blues di cui non è indicat o l esecut ore. Alcune cover invece soffrono fat alm ent e un po ( soprat t ut t o vocalm ent e) al confront o con il pot ent e shininig degli originali, com e Tin Soldier/ Sm all Faces ( Sm a ll Ja ck e t s), Search & Dest roy/ I ggy & t he St ooges ( Ele ct r ic 6 9 ), Can you pussy do t he dog?/Cramps ( Valentines), Stone Free/Jimi Hendrix (Victorians), Reverberation /The 13 Floor Elevators (Pater Nembrot). Lungi da m e com unque il voler st ilare classifiche di m erit o, crit erio palesem ent e in cont rast o con il t ot alizzant e giocoso spirit o celebrat ivo dell operazione che, recuperando alla let t era lo spirit o selvaggio delle due decadi chiav e per capire il vero rock , quello che ha cam biat o la v it a di t ant i di noi, giunge infine all orgogliosa dichiarazione ( pienam ent e condivisa da chi scrive!) Rock n roll never die , in barba a t ant i spocchiosi eseget i e addet t i ai lavori che con frequenza nauseante continuano da anni a ripetere che il rock è morto! Pasquale Boffoli ML 2 2 musicletter.it update n. 53 recensioni ARTIST: TH E BAN D OF BLACKY RAN CH ETTE TITLE: St ill Look in Good To M e LABEL: Thrill Jokey RELEASE: 2003 WEBSITE: www.giantsand.com MLVOTE: 7 /10 Nat o a m et à degli anni Ottanta dal talento creat ivo di H ow e Ge lb, com e proget t o parallelo a quello ispido e t ort uoso dei più celebri Giant Sand, Th e Ba n d Of differenza del Gigant e di Sabbia Bla ck Ra n ch e t t e propone a sonorità am ericane m eno ruv ide e più t radizionali. Still Look in Good To M e , quart o album della serie, ci consegna - dopo un gap di circa 13 anni e a dist anza di 18 dall esordio discografico un Gelb in form a sm agliant e che per l occasione scrive quattordici belle canzoni, pardon, dodici se escludiam o l arrangiam ent o del brano t radizionale Working On The Railoard e Square scrit t a insiem e all am ico Ra in e r Pt a ce k (1951- 1997) - che riflet t ono le sfum at ure e gli sv iluppi delle sue recent i produzioni. Com posizioni cave e im bevut e di leggiadra poesia, sincopat a rit m icit à e profumi di tex- mex; brandelli di sent im ent o che il Nostro songwrit er riesce a plasmare m eravigliosam ent e t rasferendoli all int erno di un album t iepido m a allo stesso tempo vivo e pulsante, levigato ma per nulla prevedibile. Una fatica dalle strutture lo- fi e dalle consist enze country- rock che vede, olt ret ut t o, la part ecipazione di una m asnada di cantanti e musicisti da brivido. Intervengono, infatti, John Convertino che accarezza i tamburi in The Train Singer s Song, Square Bored Lil Devil e alt re ancora, N e k o Ca se che cant a in Mope A Long Rides Again e in Get t ing I t Made ( quest ult im a assiem e a Richard Buckner) , Kurt Wagner che canticchia (mentre guida) in The Muss Of Paradise, Ja son Lyt le dei Grandaddy che, olt re a cantare, suona diversi st rum ent i in Working On The Railroad, M . W a r d che prest a la sua slide guit ar in Rust y Tracks e, udit e udit e, la regina delle regine Ch a n M a r sh a ll ( alias Cat Power) che per pochi ist ant i si inserisce in My Hoo Ha. A t ut t o il rest o, invece, ci pensano la chit arra e la voce dell im m enso Howe Gelb che m odella un opera a sua im m agine e som iglianza, sem pre in bilico tra genio e sregolat ezza. Ad ascolt o ult im at o, St ill Look in Good To M e si rivela un disco v ibrant e e fuori dal t em po allo st esso m odo dell im m agine riprodot t a in copert ina: una vecchia fot o presa da un giornale di Tucson del 1973 t rovat o lunga una st rada com e addobbo. Un cd che non dovrebbe mancare nella vostra collezione di bellissimi loser. Lu ca D Am br osio ML 2 3 musicletter.it update n. 53 recensioni ARTIST: EVERLAST TITLE: Ea t At W h it e y s LABEL: Tommy Boy Records RELEASE: 2000 WEBSITE: www.martyr- inc.com MLVOTE: 7 /10 Si chiama Erik Schrody, è am ericano con origini irlandesi e anche lui possiede un discret o parco pseudonim i poiché è conosciut o anche com e Mr. Whit e, Whit ey Ford o soprat t ut t o Everlast (un po com e Slim Shady/ Marshall Mat hers/ Eminem col quale, nel corso degli anni, ha avut o m odo di scam biarsi, soprat t ut t o a m ezzo st am pa, delicat ezze e cort esie assort it e) . Dopo un esordio solist a com m ercialm ent e fallim ent are risalent e al 1990, si è rit agliat o uno spazio di t ut t o rispet t o nell universo hip hop form ando gli H ou se of Pa in in collaborazione con D a n n y Boy e D J Le t h a l ( oggi alla consolle dei Lim p Bizk it ) prim a di ot t enere un rinfrancant e successo col secondo solo album, W h it e y For d sin gs t h e blu e s (1998). Ea t a t W h it e y s ( che succede di un anno il singolo Today) è di fat t o il t erzo album in st udio di Mr. Ford. I l suo connubio t ra un blues rock di stam po prevalent em ent e acust ico e una m at rice rit m ica e vocale t ipicam ent e hip hop, andrebbe valutato attraverso due diverse prospettive: se da una parte probabilmente si avverte la necessità di recuperare l at t it udine degli esordi con gli H.O.P. ( e, di conseguenza, gli st essi fan che col precedente W.F. Sings t h e Blues avevano m ost rat o pollice verso) , dall alt ra sem bra com unque sincera e nat urale l inclinazione alla sperim ent azione e alla com m ist ione con alt ri generi. Quest a sommaria analisi porta a poche ma inevitabili conclusioni: troppo rock e chitarre per gli integralisti dell Hip Hop, t roppo rap e rhyt hm t ricks per i purist i del rock- blues, una m iscela invece ben riuscit a per chi se ne frega beat am ent e delle et ichet t e e di rigidi param et ri st ilist ici. Parafrasando il t it olo, l album è diviso in due sezioni, breakfast e dinner con la prim a che, a cont i fat t i, finisce con l essere più diret t a e cat chy rispet t o alla seconda. I l breve preludio di Whitey funge da apripist a per il t rascinant e singolo Black Jesus e il suo coinvolgent e rit ornello, uno di quei fram m ent i assolut am ent e efficaci in chiave live. La successiv a I can t m ove sm orza i t oni grazie anche a un arrangiam ent o di archi che im preziosisce senza eccedere, t ut t av ia il cuspide del feeling di quest o lavoro è racchiuso negli appena t re m inut i di Black coffee, una ballat a che cont rappone alla sua facciat a rom ant ica, un m ood finem ent e ironico, m agist ralm ent e support at o da una st rut t ura m usicale che ne esalt a i cont enut i; m olt o probabilm ent e t ra le m igliori del lot t o. Da quest o m om ent o com incia la sfilat a degli ospit i a part ire da Ca r los Sa n t a n a e B- Real dei Cypr e ss H ill ( la fort e personalit à di ent ram bi finisce col conferire ai brani connot at i più affini a quest i ult im i che non a Everlast) e alt ri art ist i di spicco com e N D e a D a ve m por t e Warren Haynes col quale Whit ey realizza l episodio più blues orient ed del lavoro, Mercy on m y soul. Ci sono m om ent i at m osferici ( m agari un po m ainst ream ) e alt ri in cui vi rit roverest e a dondolare la t est a in perfet t o rapper st yle ( One, t wo) ; per quant o m i riguarda, ferm at evi a m angiare da Whit ey s , non si sa m ai che il menù sia di vostro gradimento. Manuel Fiorelli ML 2 4 musicletter.it update n. 53 recensioni ARTIST: ROBERT PLANT TITLE: Now And Zen LABEL: Atlantic RELEASE: 1988 WEBSITE: www.robertplant.com MLVOTE: 7 ,5/10 Quando già le vicende auree del dirigibile più fam oso della st oria del rock erano st at e consegnat e alla leggenda, il pop elegant e m a un po freddo di album com e Pict u r e s a t Ele ve n , The Principle of m om e n t s e Sh a k e n n St ir r e d, nonché la div ert ent e rilet t ura degli anni Cinquanta del proget t o Honeydrippers, avevano decret at o per il buon Pearcy, soddisfacent i riscont ri com m erciali e dischi di plat ino m a anche un sensibile allont anam ent o dalle sonorit à sulle quali aveva cost ruit o un m it o. Uno degli innegabili m erit i di Now a n d Ze n è quello di av er riconciliat o Plant con il rock e in generale con una propost a più vicina alle sue at t it udini originarie; non si può ovviam ent e parlare di hard e m eno che m ai di heavy m a di un disco finalm ent e scevro di quella leggerezza un po forzosa che carat t erizzava i lavori cit at i in apert ura. Alle fondam ent a di un suono caratterizzato da un validissimo tappeto di tastiere e sintetizzatori (ad opera del fido coautore Ph il Joh n st on e ) si am algam a con st raordinaria solidit à, bilanciandosi alla perfezione, l est ro chit arrist ico del nuovo arrivat o nella band, D ou g Boyle , m usicist a dot at o di t ecnica sopraffina, di un gran feeling e che rappresent erà, negli anni a venire, un punt o ferm o nella lineup che affiancherà l ex voce dei Le d Ze p. Quello che aleggia t ra i solchi è un rincorrersi di part i leggere ( e m agari anche radiofoniche) che si alt ernano a m om ent i più robust i e incisiv i, com e dimostrano le impennate pop rock di Helen of Troy, Billy s Revenge e soprattutto di un brano il cui andam ent o elet t rizzant e e il breve m a gust oso m edley di vecchie perle t argat e Zeppelin in chiusura ( Whole lot t a love, The ocean, Black dog, Cust ard Pie e When t he leeve breaks) lo propongono a pieno t it olo t ra gli highlight s di N ow a n d Ze n : Tall Cool One. Proprio quest ultima canzone, al pari della raffinat a Heaven Knows post a in apert ura, è im preziosit a dalla presenza speciale di Jim m y Pa ge e della sua inconfondibile pennat a, elem ent o quest o già di per sé sufficient e a richiam are l at t enzione di ogni vecchio fan della band di Com m unicat ion breackdown ed alt re decine di canzoni im m ort ali. La voce di Plant è ovviam ent e prot agonist a, peculiare e int elligent em ent e efficace nella ricerca di t oni e regist ri che rinnovano uno st ile che non ha più bisogno degli eccessi e dell esplosivit à esibit a in passat o; indipendent em ent e dal fat t o che si t rat t i di sferzat e rock o della et erea delicat ezza di una splendida ballat a com e Ship of fools, appare evident e che qui si ha a che fare con un fuoriclasse assolut o, bast a ascolt are anche distrattamente per rendersene conto. Gli amanti del Robert Plant più hard avrebbero avuto pane per i loro dent i col successivo M a n ic N ir va na ( 1990) , sicuram ent e il più t ost o t ra i lavori della sua carriera solist a, un disco la cui riuscit a non può non riallacciarsi a nodo doppio con il rit rovat o am ore per il rock professat o t ra le pieghe di quest o più che posit ivo N ow a n d Ze n . 'Cause I 'm your t all cool one and I 'm built t o please . Manuel Fiorelli ML 2 5 musicletter.it update n. 53 recensioni ARTIST: RANDY NEWMAN TITLE: Good Old Boys LABEL: Reprise RELEASE: 1974 WEBSITE: www.randynewman.com MLVOTE: 9 /10 Nessun aut ore di canzoni, negli ult im i quarant anni, ha descrit t o l Am erica com e ha fat t o Randy Newman. I l bigot t ism o, il cinism o, l ipocrisia, la sgradevolezza, il razzism o ( in t ut t e le possibili accezioni) e in un cert o qual m odo t ut t e le cont raddizione t ipiche del nuovo cont inent e sono st at e raccont at e, con inusit at a ironia e spiet at o sarcasm o, da quest o underst at em ent ebreo nat o 65 anni fa a New Orleans. All et à di set t e anni, il Nost ro si t rasferisce insiem e al padre ( un m edico con la passione per la musica) a Los Angeles, che diventerà così la sua città. Impara giovanissimo a suonare il piano, a cant are e soprat t ut t o a scrivere canzoni. Randy Newm an, il suo prim o disco esce nel 1968 e vende pochissim o ( una cost ant e che accom pagnerà l art ist a salvo rare eccezioni per t ut t a la sua carriera) m a è accolt o m olt o bene dalla crit ica. Si capisce subit o che non divent erà m ai una rockst ar. Le sue canzoni saranno am at e t ant issim o da un pubblico sofist icat o e cult uralm ent e privo di paraocchi. 1 2 Son gs ( 1970) e Sa il a w a y ( 1972) sono due capolavori con t est i t aglient i e beffardi, con un im piant o sonoro che spazia t ra il blues, il count ry, il ragt im e e orchest razioni varie. Good Old Boys esce nel 1974 e rappresent a un concent rat o di personaggi t ipici dell Am erica rurale e sudist a, quella che parla più con la pancia che con il cervello, sicuram ent e più vicina ai conservat ori del part it o repubblicano che ai progressist i del part it o dem ocrat ico. La canzone sim bolo è l iniziale Rednecks, dove Newm an, prendendo spunt o da una t rasm issione t elevisiva, sem bra deridere sia Lest er Maddox ( Governat ore segregazionist a della Georgia) che un saput ello ebreo di New York, alt ret t ant o irrit ant e nell ost ent are una presunt a superiorit à int ellet t uale rispet t o alla gent e rozza del sud. Parliam o in m aniera davvero divert ent e quaggiù, beviam o t roppo e ridiam o t roppo fort e, siam o t roppo st upidi per farlo in qualche cit t à del nord, e poi, noi sot t om et t iam o i negri, siam o cont adini, cont adini del sud, e non dist inguiam o il nost ro culo da un buco per t erra, siam o cont adini, cont adini del sud, e sot t om et t iam o i negri . Nell orchest rat a Birmingham narra la vit a di persone sem plici, legat issim e alla propria t erra: Ho una m oglie, ho una fam iglia, m i guadagno da vivere con le m ie m ani, lavoro in un lam inat oio nella periferia di Birm ingham ; Birm ingham , Birm ingham , la più bella cit t à dell Alabam a, puoi viaggiare lungo t ut t o il paese, m a non c è un post o com e Birm ingham . Nella pianist ica e dolce Marie il prot agonist a riesce a dichiarare il grande am ore per la sua donna solo sot t o l effet t o dell alcool, m ent re in Mr. President chiede al Signor President e , dopo averlo vot at o, di avere piet à per i lavorat ori e la possibilit à di v ivere una v it a dignit osa . L int im ist ica Guilty raccont a il fallim ent o di un perdent e ( drogat o e alcolizzat o) che t rova rifugio solo t ra le braccia della sua donna. La st ruggent e Louisiana 1927, con l inadeguat a e goffa rispost a dei polit ici rispet t o all inondazione che ha colpit o la povera t erra di quest i relit t i um ani del sud , fa il paio con Ev ery Man a King, un rem ake dello slogan elet t orale di H u e y P. Long, cant at a in coro com e farebbe un fant om at ico esercit o della salv ezza. Le st orie racchiuse nel m eraviglioso Good Old Boys ci danno una rappresent azione originale e allo st esso t em po fedele del Profondo Sud , prive di qualsivoglia elit arism o che spesso capit a di ascolt are da cert i songwrit er di cult o. I prot agonist i sono persone norm ali, ordinarie, spesso odiose e ciniche m a non per quest o noi dovremmo sentirci migliori di loro. Domenico De Gasperis ML 2 6 musicletter.it update n. 53 live review ARTIST: BAND OF HORSES LOCATION: Milano, Musicdrome DATE: 1 2 .13 .2008 WEBSITE: www.bandofhorses.com photo by myspace.com/bandofhorses Nonostante fosse una settimana molto ricca dal punto di vista dei concerti a Milano (Eels, Tunng, Los Ca m pe sin os, Baustelle e M a r le n e Ku n t z giust o per cit are i più quot at i) , già verso le nove di sera il Musicdrom e inizia lent am ent e a riem pirsi: quando i Band of Horses salgono sul palco da headliners, precedut i da due gruppi spalla ( Tyle r Ra m se y, che poi si unirà alla band com e chit arrist a aggiunt o, e i Ca ve Sin ge r s) , il pubblico sem bra caldissim o: i pezzi più not i della band si susseguono in scalet t a, incit at i dalla folla che part ecipa con ent usiasm o bat t endo m ani e piedi, quasi int onando un coro per accom pagnare la splendida, perforant e voce di Be n Br idw e ll, barbut o front m an della band. La band che però, olt re a fare bene il suo lavoro, regala a dire la verit à poche em ozioni, al punt o da non giust ificare pienam ent e t ant a part ecipazione da part e dei present i: il concert o si apre in sordina, con due- t re brani inanellat i uno diet ro l alt ro con poche, t im ide parole di present azione. La perform ance è com unque ot t im a, ed è difficile rest are indifferent i di front e alla splendida The Funeral, aut ent ica perla present e nel loro album d esordio, o alla più recente Is There a Ghost. I Band of Horses trovano anche il modo di infilare in scaletta un paio di cover (decisamente ben riuscita Thirteen Days di J. J. Cale), ma in quanto a simpatia e coinvolgim ent o non si può dire si sforzino: un paio di bat t ut e qua e là, un duet t o con il t ast ierist a e poco alt ro. Un gran peccat o, perché le aspet t at ive erano alt e e le pot enzialit à anche. Rim andat i a settembre. Fedra Grillotti ML 27 musicletter.it update n. 53 live review ARTIST: EELS LOCATION: Roma, Auditorium DATE: 0 8 .03 .2008 WEBSITE: www.eelstheband.com photo by gallery 2006 / eelstheband.com Mark Olive r Eve r e t t scrive, da sem pre, splendide canzoni. Sarebbe abbast anza per pagare senza rem ore il bigliet t o nel m om ent o in cui ci viene a t rovare in I t alia. E' abbast anza: le canzoni, le più belle, le più am at e di una carriera im peccabile, ci hanno sem plicem ent e deliziat o in quella che era ed è st at a la giust a celebrazione di un art ist a che ha già dat o t ant issim o, m olt o più di t ant i pom pat issim i idoli della penult im a ondat a. Eppure le canzoni non sono t ut t o. Mark , accom pagnat o da un solo socio, si dilet t a in scenet t e, bat t ut e, st acchi t eat rali in un gioco di luci e di silenzi che colpisce al cuore, senza com prom essi. Mark propone anche un film , in lingua originale in t erra st raniera, senza sot t ot it oli: si parla della sua fam iglia, si parla di fisica quantist ica, non proprio una canzone pop da t re m inut i. L'esplosione pop arriv a con calm a e cattura l'anima, ed è un'esplosione di melodie e di suoni essenziali e illuminanti. I due si alternano t ra bat t eria e piano senza dim ent icare le chit arre: io non ho voce per urlare m a consum o le m ani per t ant a m eraviglia, per t ant a art e. Mark Oliver Everet t è un cant ore che nasconde la sofferenza dent ro un vest it o colorat issim o, è un m usicist a che si avvicina all'idea perfet t a della cat arsi senza indugiare nella t ecnica fine a se st essa. Sa suonare, sa cant are m a non è quest o il punt o. Mr. E è un fuoriclasse che avevo sot t ovalut at o e che non sot t ov alut erò m ai più. Se poi qualcuno ha fischiat o il film , non è un m io problem a. Se qualcuno volev a essere t ravolt o dagli effet t i speciali, allora ha sbagliato concerto. Un concerto degli Eels è, semplicemente, una questione di qualità. Marco Archilletti ML 28 musicletter.it update n. 53 live review ARTIST: BAUSTELLE LOCATION: Moltepulciano, Teatro Poliziano DATE: 2 4 .02 .2008 WEBSITE: www.baustelle.it photo by Gianluca Moro (Prologo) Am en, ult im o lavoro del gruppo t oscano, st a avendo un successo superiore alle più rosee aspettative. Per quest o c era m olt a at t esa int orno alla dat a zero del nuovo t our. Ogni ansia da prestazione può dirsi volatilizzata alla prova dei fatti. Mi t rovo im m erso nella m agnifica cornice del Teat ro Poliziano. I n m ano un calice pregevole di Nobile d annat a. I l pubblico, occupant e t ut t i i pochi post i disponibili, reclam a im pazient e. S apre il sipario. Posizionat e t ra le luci si sv elano le sagom e dei t re Baustelle - Francesco, Rachele e Claudio con l aggiunt a di alt ret t ant i m usicist i e un polist rum ent ist a coi fiocchi ( cam bia con nonchalance chit arra, fisarm onica e violino) . Già ognuno nella propria posizione. Pront i- via. La piccola arena è riem pit a dalle not e di Andarsene Così la cui esecuzione int egrale varrà com e congedo finale. Da Amen sono riprese due t erzi delle t racce. Mem orabile è Baudelaire a dir poco efficace in quest a vest e - la cui coda st rum ent ale t rasform a, per qualche ist ant e, l elegant e t eat ro set t ecent esco in discot eca anni ot t ant a, con t ant o di m irror ball. Alt ro apice è dat o dall elegant e sensualit à di Dark Room dove le im peccabili e volut t uose corde vocali di Rachele incant ano gli ast ant i. C è alt resì m olt o ripescare dalla Malav it a, penult im o album . I Provinciali, La Guerra è Finit a e dat o il luogo non pot eva m ancare - Sergio: alienat o personaggio vissut o a Montepulciano. La Canzone di Alain Delon è la sola est rat t a dal disco La Moda del Lent o; m ent re dal capolavoro Sussidiario I llust rat o della Giov inezza sono acciuffat e La Canzone del Riform at orio, la bellissim a Gomma, e l alt ret t ant o em ozionant e La Canzone del Parco. La plat ea è ben cont ent a e m anda a m em oria anche pezzi più recent i. Gradit a quant o inaspet t at a è la riacquisit a Bruci la Città ( scrit t a da Francesco Bianconi benché port at a al successo da I rene Grandi) . A fine concert o i nost ri sono insignit i di num erosi prem i da part e d esponent i della com unit à locale. Gli applausi rimbombano a lungo scroscianti. Jori Cherubini ML 29 musicletter.it update n. 53 live review ARTIST: SMASHING PUMKINS LOCATION: Assago, Datch Forum DATE: 0 2 .02 .2008 WEBSITE: www.smashingpumpkins.com photo by smashpumpkins.com I l rit orno delle zucche spappolat e aveva generat o dent ro m e un m ist o di scet t icism o ed eccit azione; un gruppo che ho am at o in m aniera t ot ale m a che purt roppo non ho m ai pot ut o vedere per una serie di circostanze che sarebbe troppo oneroso trascrivere su queste pagine. Così dopo la delusione live degli Zwan e l'incapacit à di avvicinarm i alla prov a solist a del t iranno Billy, l'arrivo nei negozi di Zeitgeist ( disco non eccellent e eppure nem m eno sgradevole) e il relat ivo t our per present arlo hanno acceso dent ro m e un disperat o bisogno di ricongiungerm i con la loro m usica, che ha guidat o la m ia adolescenza e che m i ha indicat o la st rada verso quel rock che ancora oggi ha t ant o da offrirm i. E così, com e uno st udent e incline a non fare brut t e figure, ho rim esso nel let t ore alcuni dei capisaldi del gruppo e m i sono recat o al Dat ch Forum senza pret ese m a con m olt a voglia di riassaporare quel dolce passat o. E poco im port a se non ho avut o la possibilit à di vedere Ja m e s I h a , la bionda D Arcy né t ant o m eno la t urnist a di lusso M e lissa Au f de r M a ur , quello che cont a è che ho avut o la conferm a che gli Sm a sh in g Pu m pk in s non sono un gruppo finito, ma musicisti con tanta voglia di divertirsi sbandierando orgogliosi il loro passato. Jim m y Ch a m be r lin è ingrassat o a dism isura, ha due braccia e due polpacci enorm i e un collo da pit bull m a suona in m aniera divina riem piendo gli spazi con rullat e a rot t a di collo, la nuova bassist a e la t ast ierist a sono not ev olm ent e fighe e m i viene da pensare quali delle due crapa pelat a Billy si sbat t a a fine concert o, m ent re il nuovo chit arrist a è solo un om bra alla cort e di re m ida Corgan. Gli occhi sono t ut t i su di lui, sulla sua st at uaria e goffa alt ezza, su quel sat ellit e disegnat o sulla m agliet t a e su quella gonna argent at a che non riesce però a renderlo ridicolo. L inizio è da favola con un intensa Porcelina of t he vast Oceans, m a quando dopo pochi brani i ragazzi di Chicago iniziano a suonare Tonight Tonight, tutti esplodono in una gioia indescrivibile. In questo momento tutti noi presenti capiamo di vivere dentro un sogno, i nostri ricordi palpitano nell aria e vengono ridest at i dalle fucilat e dei brani nuov i, v ere e proprie m arat one sonore, alcune ai lim it i del doom ( come Unit ed St at es per com e lo possono suonare le zucche, int eso) e alt re fat t e di liberat orio rock n roll ( Tarant ula, Bring t he light e Com e on let s go su t ut t e) . Ma t ut t i siam o qui per vivere un passat o che ci appart iene, e così ecco spunt are da Sia m e se D r e a m una Mayonese che più bella non si può, una Ava Adore velocizzat a che ci fa salt are inint errot t am ente, una acust ica e com m uov ent e 1979, Today che non ha bisogno di present azioni, e la st orica Bullet wit h but t erfly wings, che a dist anza di anni riaccende la nost ra vecchia e rom ant ica rabbia adolescenziale . E ancora St and inside your love, il sipariet t o operist ico di Lily ( m y one and only) e la furia di The everlast ing gaze. Tut t o si chiude con una bellissim a e inat t esa Cherub rock e con un Billy Cor ga n com m osso e ossequioso verso t ant e belle facce . E fra quest e v edo luccicare anche quelle di Silv ia ed Enrico, m iei com pagni di avvent ura che m i hanno regalat o il bigliet t o e una serat a indim ent icabile. C è chi pensa che guardare indiet ro sia solo incapacit à di vivere; st asera i ricordi di ieri hanno probabilm ent e illum inat o il cam m ino di dom ani. We Must never be apart. Nicola Guerra ML 30 musicletter.it update n. 53 something to remember INTERVI STA A LUCI AN O LI GABUE Ricor di di r ock n r oll © 1992 di Luca D Am br osio Ment re rov ist avo audiocassette, int ervist a a è t ra le m ie vecchie salt at a fuori quest a Luciano Ligabue regist rat a poco prim a del concert o al Cent ro Fiere di Alat ri ( Frosinone, all indom ani del 6 suo m arzo 1992), secondo album (Lambrusco, Coltelli, Rose e Popcorn). Photo by Angelo Trani Pr im a ch e r e a lizza ssi il t u o pr im o disco, du e de lle t u e ca n zon i, Sogn i di Rock n r oll e Figlio di u n Ca n e , fu r on o in cise da Pie r a n ge lo Be r t oli. Com e lo h a i in con t r a t o e cosa h a significato per te questo incontro? Pierangelo Bert oli ( 1942- 2002, ndr) abit a a 30 Km da casa m ia per cui era quello più a port at a di m ano, nel senso di vicinanza per cui io, che da anni scriv evo canzoni, ho provat o a vedere che tipo di reazioni poteva avere una persona che stimavo e che comunque faceva questo mestiere da t ant i anni. Lui è st at o m olt o disponibile, è una persona disponibile in generale. Ha ascolt at o alcune cose e ha t rovat o che c erano due canzoni che gli int eressav ano al punt o di volerle cant are e così è st at o. L incont ro è part it o da lì c è un am icizia che rim ane, t ut t ora, che è resa più difficolt osa, rispet t o al passat o, per il m ot ivo che ent ram bi oram ai siam o im pegnat i ora è molto difficile che riusciamo a incontrarci, però questo non toglie nulla alla nostra amicizia. D a l r a ppor t o con Pie r a n ge lo Be r t oli è n a t a la colla bor a zion e con il su o pr oduttore, An ge lo Ca r r a r a , ch e de cise di la vor a r e a t t or n o a l pr oge t t o de l t u o pr im o disco. Ch e sit u a zion e si ve n n e a cr e a r e vist o ch e Ca r r a r a ve n iva da e spe r ie n ze m olt o dive r se da quelle che tu proponevi? Carrara è una persona che ha del fiut o e dell ist into per cui è vero, le cose che facevo io erano t alm ent e div erse che il suo fiut o gli ha fat t o capire che la cosa m igliore che pot eva fare era quella di una produzione est erna cioè di fare in m odo che alla fine l album lo producessi io perché lui sapeva che m et t endoci le m ani sopra, forse, il disco ne avrebbe risent it o e così è st at o. Devo dire che fort unat am ent e il prim o disco è andat o bene, per cui il m et odo non si è discusso ed è st at o così anche per il secondo disco. ML 31 musicletter.it update n. 53 something to remember Se n on va do for m a zion e errato ch e si nel 1988 ch ia m a va m e t t e vi Or a ze r o. su Cosa una ha rappresentato quella band per Luciano Ligabue? Per essere precisi la band l abbiam o form at a nel 1987. È st at a anche la m ia prim a apparizione in pubblico Cosa ha rappresent at o la band? Ha rappresent at o un m om ent o decisivo per m e cioè il fat t o di vedere che quest e canzoni venivano apprezzat e dalla gent e. Capit ava già da sconosciut i, presi un po per sfigat elli, perché quando uno non ha successo è sem pre preso un po così, che la gent e aveva int eresse per quest e canzoni. C erano già regist razioni pirat a dei nost ri concert i, che poi la gent e si scam biava roba di quest o t ipo È un esperienza che ricordo con affet t o, perché com unque sono st at i t em pi non facili ma carichi di entusiasmo. Photo by Chico De Luigi Se n t i Lu cia n o, la m ia n on vu ole e sse r e u n a pr ovoca zion e m a pe r ch é u n r ock e r com e Ligabue canta in italiano e non in inglese? Perché v ivo in I t alia, scusam i, la rispost a è m olt o sem plice. Dim m i t u che senso ha che uno cant i in inglese volendosi esprim ere nei confront i di gent e che v ive nel suo paese; quest a dom anda, secondo me, andrebbe fatta nei confronti di chi canta in inglese in Italia. Perché uno deve cantare in inglese nel mercato italiano? Com e son o i r a ppor t i con i Rock in g Ch a ir s, vist o ch e a l t u o se con do disco ha colla bor a t o il fisa r m on icist a Fr a n co Borghi? I o non li conosco t ant o, conosco il loro lavoro. Ho conosciut o in un paio di occasioni il loro leader, Graziano Rom ani, com e sem pre m ot ivat o, con cui ho fat t o due chiacchiere. Loro hanno avut o belle esperienze anche a livello di collaborazioni in Am erica, si sono t olt i diversi sfizi t ra cui quello di fare una bella St and By Me assiem e a Willy De Ville quest est at e, t i lascio im m aginare cosa vuol dire. L incont ro con Franco Borghi è stato del tutto occasionale. Non volevo affidarmi a musicisti professionisti perché m i piaceva l idea di dare l ennesim a opport unit à a gent e che non è nel giro di Milano ( professionalm ent e parlando) ma che cerca di farcela, e così lui ci ha dato la sua disponibilità. ML 32 musicletter.it update n. 53 something to remember Obiettivamente, ch e diffe r e n za in t e r cor r e t r a il Liga bu e de l primo LP e quello del secondo? Credo che ci sia una differenza a due livelli. I l prim o a livello produt t ivo. Nel senso che nel prim o disco ho usat o pochi suoni. Era abbast anza povero com e produzione, anche se suonava, invece quest a volt a, con il fat t o che avevo più esperienza, ho pot ut o gestire meglio la produzione. Ho potuto inserire degli umori musicali diversi, t ipo violini, fisarm oniche, un coro alpino, arm oniche a bocca che nel prim o album non c erano. Ho pot ut o lavorare sui suoni di chit arra in m aniera diversa; ho potuto impostare anche la batteria in maniera diversa, quindi dal punto di vista della realizzazione m i sem bra più ricco. Dal punt o di vist a dei cont enut i, che è il secondo livello di cui parlavam o prim a, quest ult im o disco è più com plesso. Nel senso che è un album m eno accessibile, bisogna ascoltarlo più del primo. Hai ancora qualche canzone nel cassetto? Beh sì. I tuoi impegni futuri? Fino al 31 m arzo ( 1992, ndr) andiam o avant i con la t ournée. I n aprile m i occuperò della produzione di un gruppo it aliano di rock che non ha ancora avut o la fort una che si m erit a, sono i Rats. Con la produzione gli darò anche un pezzo mio. L u lt im o disco ch e t i è pia ciu t o? Beh, st o ascolt ando Lit t le Village che non m i dispiace, quello con Ry Cooder, John Hiat t e Nick Lowe, non è eccezionale ma lo sto ascoltando volentieri. ML 33 musicletter.it update n. 53 altri percorsi: libri PAOLA DE ANGELIS Intervista © 2008 di Nicola Guerra Am iam o Nick Drake perché è un art ist a fuori dal t em po, poet ico, sensibile e aut ore di canzoni m erav igliose. I n occasione dell uscit a di Journey t o t he st ars, i t est i di Nick Drake edit o da Arcana, abbiam o avut o l onore di int ervist are Paola De Angelis, giornalist a, scrit t rice e condut t rice radiofonica che ha analizzat o i t est i del cant aut ore scom parso prem at uram ent e nel novem bre del 1974. Una piacevole chiacchierata per parlare di questo libro che attraverso i testi ci svela il carat t ere e la vit a t orm ent at a dell eroe rom ant ico della m usica folk e non solo. Ma anche un pret est o per non dim ent icarsi di Nick Drake. Buona Lettura. Pa ola , in n a n zit u t t o com plim e n t i pe r Jou r ne y t o t h e st a r s ; u n libr o ch e a t t r a ve r so le t r a du zion i de i t e st i di N ick D r a k e , r ie sce a r a ccon t a r e la su a vit a com e for se n e ssu n o aveva fatto. Quasi come a dire, la poesia va spiegata con la poesia. Come si è sviluppata l ide a e qua n do h a i de ciso di m e t t e r la in pr a t ica ? Nel libro cito spesso un grande giornalista inglese, Ian MacDonald, che in un saggio su Nick Drake fa frequenti riferimenti al Buddismo. Potrei dire che Journey è st at o il m io karm a. La prim a volt a che ho let t o un t est o di Drake, non m i è sem brat o un granché. Non av rei m ai im m aginat o che le sue liriche m i avrebbero det t o così t ant e cose. La casa edit rice Arcana è st at a ardim ent osa a includere un art ist a di cult o com e Drake nella sua collana di t est i. Ho accet t at o con ent usiasm o ist int ivo la propost a, e anche con apprensione, dat o il rispet t o e l am ore che i fan nut rono per Drake. Era un im presa rischiosa perché a part e le due biografie ( quella di Pat rick Hum phries e l alt ra più recent e di Trevor Dann) , non c è m at eriale. Drake ha rilasciat o una sola int erv ist a, all epoca di Bryt er Layt er, e le sue rispost e sono m onosillabiche. Dopo una let t ura analit ica delle liriche, il prim o passo è st at o t rovare degli int erlocut ori t ra chi lo conosceva ( il produt t ore Joe Boyd, la sorella Gabrielle, non m olt o ut ili purt roppo per l analisi t est uale) e chi pot eva avere qualcosa di rilevant e da dire. Era fondam ent ale per m e avere il parere di alt ri m usicist i, per questo ho chiest o un cont ribut o anche a Sim one Lenzi dei Virginiana Miller; i loro com m ent i sono sem pre illum inant i, hanno un approccio diverso dai crit ici m usicali. Robyn Hit chcock, persona gent ilissim a e disponibile, è st at o m olt o im port ant e. Alt ret t ant o illum inant e è st at o Jerem y Prynne, uno dei m assim i poet i inglesi cont em poranei, persona di grandissim a erudizione, anche lui m olt o gent ile e disponibile. Le m ie int uizioni iniziali con lui hanno t rov at o riscont ri ogget t ivi; ha let t o le liriche di Drake com e un poet a che legge un alt ro poet a, m i ha indicat o st rade da percorrere che si sono rivelat e m olt o frut t uose. Nick Laird- Clowes ( Dream Academ y) è un fan e un musicista appassionato. Anche Joe Boyd, a cui tutti dobbiamo essere infinitamente grati, mi ha dat o alcune indicazioni che si sono sedim ent at e e poi hanno frut t ificat o . Me ne sono accort a dopo aver finito il libro. ML 34 musicletter.it update n. 53 altri percorsi: libri Un libr o che r a ccon t a se n za r a ccon t a r e , ch e sca va n e i pe n sie r i e r ie sce a r e n de r li vit a , ch e t r ova sim ilit u din i im pe n sa bili con poe t i de l pa ssa t o e ch e ci pon e D r a k e a l pa r i di u n e sse r e im m or t a le . Quanto è ancora presente oggi la sua musica? Lo è m olt o di più che all epoca in cui quei dischi venivano pubblicat i. Allora prat icam ent e non lasciò t raccia. Drake è sem pre più present e: capit a più spesso di sent ire una sua canzone alla radio, addirit t ura com e com m ent o di servizi t elev isiv i, e nelle colonne sonore. Nick Drake - dipinto di Carlos Botelho Nei film spesso sonorizza m om ent i rom ant ici ( vedi Serendipit y o I n viaggio con Evie ) , segno che la nost ra sensibilit à è cam biat a, che non è più il cant aut ore depresso e m est o. Eppoi ogni volt a che com pare un alt ro ragazzo con la chit arra che cant a con voce m orbida t est i int rospet t iv i, si paragona a Drake, quasi sem pre a t ort o. I nolt re sono più frequent i le cover: St eve Evans, un vocalist j azz di Chicago, nel suo prim o album uscit o a gennaio 2008 ha incluso addirit t ura t re cover di Drake. Le gge n do qu e st o libr o mi son o se n t it o ca t a pu lt a t o nei pe r iodi scola st ici, qu a n do le gge vo i sa ggi de i poe t i e ce r ca vo di in t e r pr e t a r n e pe n sie r i e vit a . L u n ica diffe r e n za è ch e la vit a de i poe t i m i se m br a va dist a n t e n on ost a n t e n e fossi a ffa scin a t o, m e n t r e la vit a di u n m u sicist a è qu a lcosa ch e t occa in e vit a bilm e n t e ch i vive di m u sica , pr in cipa lm e n t e r ock . M a cosa e r a e sa t t a m e n t e N ick D r a k e ? Un poe t a ch e usava la musica o un musicista che plasmava le sue parole al tocco leggiadro di una chitarra? Drake era un m usicist a superbo: form azione classica su cui si era innest at o il j azz e poi il blues, olt re alle arie da m usic hall che gli ha t rasm esso la m adre Molly. A t ort o viene incluso nella fam iglia del folk inglese. Le sue canzoni nascevano sicuram ent e alla chit arra; una volt a t rovat a la m elodia, le frasi, la st rut t ura della canzone, com poneva dei versi che si adat t avano all at m osfera musicale evocata. Quindi tra le due opzioni, direi sicuramente la seconda. ML 35 musicletter.it update n. 53 altri percorsi: libri A ch i n on con osce D r a k e con siglie r e i di a vvicin a r si a lla sua musica e poi di le gge r e il tuo libr o. A ch i ha già dim e st ich e zza con il t occo de l m e n e st r e llo in gle se da r e i u n consiglio: le gge r e i t e st i con le t u e a na lisi a ppr ofon dit e a scolt a n do dir e t t a m e n t e la ca n zon e in e sa m e . M i si è a pe r t o u n m on do e h o scope r t o u n sa cco di cose ch e m a i a vr e i im m a gin a t o. C è u n ide a ch e t i se i fa t t a di N ick e ch e le a n a lisi de i t e st i n on h a n n o por t a t o a ga lla ? Qu a le con siglio daresti a un ragazzo giovanissimo che scopre la sua musica? Non sono part it a con alcuna idea preconcet t a, ho lasciat o che i t est i m i parlassero. I n realt à secondo m e le liriche danno un rit rat t o perfet t o, spesso non diret t o m a in m odo obliquo, at t raverso indizi dissem inat i o alt er ego ( com e le figure fem m inili) . Su Nick è im possibile st abilire qualsiasi verit à cert a: è bravissim o a eludere, a rendersi inafferrabile. Aria solida, com e lo chiam a in m odo geniale John Mart yn. Un giovanissim o che scopre Nick ha già capit o t ut t o e non ha bisogno di consigli. Le canzoni parlano da sole, il resto lo aggiungono le orecchie di chi ascolta. Ci son o se con do t e a r t ist i ch e in u n fu t u r o, m a ga r i lon t a n issim o, a vr a nn o la st e ssa attenzion e ch e si è sca t e n a t a a t t or n o a un a figur a cosi sch iva de lla m u sica folk ? E in I t a lia ? Abbia m o m e n e st r e lli ch e m e t t on o in pia zza la lor o soffe r e n za o qu e i be i t e m pi sono passati? Difficile che ciò accada perché Nick Drake è figlio di un epoca irripet ibile, che non pot rà m ai essere eguagliat a. Le circost anze st oriche, sociali, cult urali hanno cont ribuit o a generare una produzione m usicale riv oluzionaria com e l epoca che l ha v ist a nascere. Molt o è st at o già espresso usando un cert o linguaggio m usicale. Credo che oggi si debbano percorrere alt re st rade. Non ci sarà m ai un altro Elvis, un altro Dylan e neanche un altro Drake. Tuttavia anche oggi apprezziam o l aut ent icit à quando esist e. Sono rim ast a m olt o colpit a da un giovane cant aut ore cam pano che si chiam a Mr Milk. Non v uole em ulare Drake, non è un v irt uoso ( Drake lo era m a non lo dava m ai a vedere) però ha una grazia che incanta. Un sa cco di pe r son a ggi fa m osi, da Robe r t Sm it h de i Cu r e , a Br a d Pit t pa ssa n do pe r Sim one Cr ist icchi e Pe t e r Bu ck de i R.E.M si son o dich ia r a t i gr a n di e st im a t or i de l m u sicist a in gle se . M a è ve r a m e n t e u n ive r sa le la m u sica ch e sca t u r isce dalla sofferenza? Sì, se è aut ent ica e non è com piaciut a. Musicist i viscerali com e Jeff Buckley e Kurt Cobain t i colpiscono drit t o al cuore, anche t roppo. I l dram m a è che un art ist a per pot er durare deve sapersi dosare , non dare t ut t o di sé, com e ho vist o Jeff Buckley fare in concert o. La percezione che ebbi all epoca fu che non sarebbe durat o. Universale non significa che dice a t ut t i le st esse cose, m a che parla , che dice a tutti qualcosa, magari di diverso. ML 36 musicletter.it update n. 53 altri percorsi: libri A pa r t e il fa t t o ch e por t i se m pr e con t e Five Le a ve s Le ft , n e l libr o pr e fe r isci la scia r e pa r la r e gli a lt r i. N oi in ve ce voglia m o sa pe r e a n e ddot i, cu r iosit à su com e t u t i sia a vvicin a t a a N ick , qu a li son o le cose ch e t i h a la scia t o ( pe r ch é se h a i scr it t o u n libr o su di lu i a vr a i sicu r a m e n t e de i r icor di le ga t i a lu i e a lla su a m u sica ) e sopr a t t u t t o ( e so ch e può essere una domanda difficile) quale fra i tre dischi preferisci. Non è vero che preferisco far parlare gli alt ri. Ho preferit o usare i loro com m ent i là dove erano illum inant i e originali: sono st at a at t ent a a non appropriarm i delle parole di nessuno, per corret t ezza, m a ho seguit o i m iei percorsi, le m ie int uizioni, che sono solo suggerim ent i, let t ure personali che non hanno la pret esa di essere univoche, ogget t ive. La prim a curiosit à, per m e un po inquiet ant e, è che un collega ha let t o alcuni capit oli del libro e ha det t o che gli hanno svelat o m olt e cose di m e! È un libro m olt o personale, quindi, e non pot rebbe essere alt rim ent i dat o l argom ent o. Ho passat o m olt i m esi in colloquio con Drake, un esperienza di un cert o peso em ot ivo... Purt roppo non ricordo la prim a volt a che ho sent it o una sua canzone, deve essere successo grazie alla radio ( com e condut t rice o ascolt at rice non so) . L ascolt o di Drake avviene sem pre in una dim ensione int im a, personale. Per quest o l album preferit o cam bia: prim a a seconda degli st at i d anim o, poi m i sono accort a con gli anni. Direi Pink Moon non per snobismo, ma perché è il disco più nudo, assoluto, forse più vicino alla nostra sensibilità attuale. È così scarno e sincero da far paura. Bisogna essere m olt o fort i per pot erlo ascolt are e per pot er percepire che in alcune canzoni c è una serenit à m et afisica. Dico sem pre che le sue canzoni sono schermi bianchi su cui ognuno di noi proietta i suoi stati emotivi. An a lizza n do i t r e disch i fa t t i in vit a ve r r e bbe da pe n sa r e ch e Br yt e r La yt e r ( 1 9 7 0 ) fosse st a t o scr it t o pr im a di Five Le a ve s Le ft ( 1 9 6 9 ) , pe r ch é è più gioioso e spe n sie r a t o. I n ve ce la vit a di D r a k e è n e i su i t e st i, ch e col pa ssa r e de l t e m po si fa ce va n o più de t e r m in a t i a r a ccon t a r e la su a fin e . M a n e ssu n o gli da va r e t t a pe r ch é n on pa r la va n o a qu e l pe r iodo st or ico. E oggi la ve r a colloca zion e di D r a k e , oggi che si soffr e ve r a m e n t e ? Gli anni Sessant a sono st at i un periodo di grande sofferenza, di crisi di ident it à, di angosce esist enziali: non erano solo sesso droga e rock n roll. Un edonism o pagat o spesso a caro prezzo. Le generazione di Drak e in part icolare era m olt o fragile: erano i prim i ad essere giovani nel Regno Unit o ( un paese dove l aust erit y del dopoguerra si era prot rat t a fino a t ut t i gli anni 50 e olt re) , i prim i a non riconoscersi nei loro genit ori. Bryt er Layt er suona più gioioso per via degli arrangiam ent i. I n realt à i t est i spesso sono dram m at ici e dolorosi. Fat e la prova leggendoli senza ascolt are le canzoni. È il disco della cadut a, del det erioram ent o, della fine dell innocenza e delle speranze, di ciò che accade al ragazzo di cam pagna che va in cit t à. I t est i di Drake sono ingannevoli perché si t ende a leggerli in m odo cronologico, adat t andoli alle circost anze della sua vit a; in realt à non è così. Com e dico nel libro, Drake non è l uom o st orico, che v ive in un t em po lineare; m a un uom o arcaico che v iv e in un t em po ciclico, in cui t ut t o è già com piut o. Allora forse è la sua astoricità a renderlo eterno e molto più fruibile oggi che il nostro ascolto è più ricco grazie alle esperienze di alt ri 40 anni di m usica ibrida, fuori dai generi e dalle et ichet t e. Drake non parla a tutti, non risuona in t ut t e le orecchie. Ci vuole consonanza , affinit à elet t iva. Noi siam o le corde che lui fa risuonare, ma non è detto che ciò possa accadere con chiunque. ML 37 musicletter.it update n. 53 altri percorsi: libri Un pa ssa ggio n e l fina le m i h a colpit o, pe r t or na r e a lla dom a n da di pr im a . Robyn H it ch cok pa r la di com e la m u sica di N ick n on sia un n ost a lgico t u ffo n e l pa ssa t o pe r r ivive r e gli a n n i d or o de l m ovim e n t o h ippy. Pe r ch é N ick D r a k e n on e r a u n h ippy, n é tanto meno un cantautore di folk classico. Non suonava dal vivo, non aveva un gruppo e n é t a n t o m e n o a ve va sm a n ie di su cce sso. I l su o m e ssa ggio è a r r iva t o t a r di m a comunque è arrivato. Cosa ci ha lasciato quindi, questo grande artista? Non è che non avesse ansie di successo; se i suoi dischi avessero vendut o, se fosse st at o pubblicam ent e apprezzat o, se avesse t rovat o un seguit o, forse sarebbe ancora vivo. Non era dispost o a m angiare la polvere della st rada, a urlare per farsi sent ire. Non appart eneva all Era del Becco, com e dice Hit chcock. La sua prim a dot e è di essere aut ent ico, se st esso e nessun alt ro. I l suo m odo di suonare la chit arra, di cant are, di esprim ersi. È st raordinaria la sua capacit à di essere fluido, di far sem brare t ut t o sem plice m ent re in realt à è assurdam ent e com plicat o. Nessuno è in grado di riprodurre le sue canzoni. Ma lo fa senza v irt uosism i, per quest o ti prende : perché t i sem bra vicino. Robin Frederick ( consiglio di leggere i suoi saggi su Drake, disponibili sul suo sit o) dice che le sue canzoni im plorano am ore in m odo così seducent e che sono trappole che lui ha lasciato aperte prima di morire, e noi non abbiamo colpa se ci cadiamo dentro. Ult im a dom a n da pe r t or n a r e a l libr o; n e lle scu ole la m u sica se con do m e a n dr e bbe in se gn a t a , a n a lizza t a e vissu t a . Com e pe r D yla n , sa r e bbe be n e ch e si in se gn a sse il m e ssa ggio la n cia t o da i m u sicist i de lle ve cch ie e n u ove ge n e r a z ion i. H a i a disposizione u n pr ogr a m m a pe r illu st r a r e pe r ch é la m u sica pu ò a n cor a ca m bia r e la vit a . A pa r t e Drake, come lo svilupperesti? Oggi la cult ura è m olt o più v isiva di un t em po. Nient e di più sem plice e ut ile che far v edere alcuni dvd. Bob Dylan: farei vedere il docum ent ario di Mart in Scorsese e farei leggere alcuni brani delle sue Chronicles. L aut obiografia di Joe Boyd è un ot t im o libro sugli anni Sessant a ( e non solo) . Ot t im i spunt i anche dal Johnny Cash Show o dall Ed Sulliv an Show. Woodst ock, il Mont erey Pop Fest ival. I film dei Beat les e di Elvis Presley. E, perché no, i program m i t elev isiv i della RAI degli anni Sessant a- Set t ant a: St udio Uno, Canzonissim a... Nella collana Songbook di Arcana ci sono ot t im i volum i su De André, Rino Gaet ano, Modugno. Ho appena vist o il bellissim o docum ent ario di Julien Tem ple su Joe St rum m er, a cui aggiungerei qualcosa anche da West way t o t he World. C è l im barazzo della scelt a anche per i libri m usicali: al ginnasio olt re all Eneide e I Prom essi Sposi, perché non far leggere la biografia di Hendrix o dividere la classe in quat t ro gruppi e assegnare a ciascuno una part e dell Ant hology dei Beat les? ML 3 8 musicletter.it update n. 53 altri percorsi: scacchi ROBERT JAM ES FI SCH ER Un genio contro tutti © 2008 di Massimo Megale Quando giochi con Bobby il problema non è vincere o perdere, il problema è sopravvivere Boris Spasskij, ex campione del mondo di scacchi (1969- 1972). I l 17 gennaio 2008 è m ort o, a Reyk j avik ( I slanda) , uno dei più fort i giocat ori di scacchi di t ut t i i tempi: Robert James Fischer, nato a Chicago (Stati Uniti), il 9 marzo 1943. Fuck t he U.S , quest a fu una delle frasi pronunciat e da Fischer in un int erv ist a rilasciat a a una radio filippina all indom ani del 11 set t em bre 2001. Davvero paradossale per un uom o che, nel 1972, era divent at o uno dei sim boli della propaganda ant isoviet ica dopo aver bat t ut o, in un m at ch valido per il campionato del mondo, il russo Boris Spasskij. Dal dopoguerra in poi, i giocat ori soviet ici dom inav ano la scena scacchist ica int ernazionale anche grazie ad una precisa scelt a dell Unione Soviet ica, che considerava il predom inio negli scacchi uno strum ent o di propaganda adat t o a rappresent are al m ondo la superiorit à del sist em a com unist a. Negli St at i Unit i invece gli scacchi, che not oriam ent e non generano un giro d'affari consist ent e, erano lasciat i al loro dest ino che in un sist em a capit alist a era ai m argini della societ à. Ciò nonost ant e, alla fine degli anni 50 spunt ò un ragazzino di Brooklyn dal t alent o st raordinario che a soli quat t ordici anni divent ò cam pione Fischer a 20 anni ritratto da Hans Namuth nazionale ed a quindici Grande Maest ro I nt ernazionale. Le rivist e che all epoca s int eressavano a Fischer lo descrivevano com e un ragazzino norm ale, accanit o m ast icat ore di chewing- gum e fanat ico del rock and roll e di Elvis, m a in lui st ava m at urando un obiet t ivo che avrebbe assorbit o tutte le sue energie: diventare campione del mondo di scacchi. Nel frat t em po, l ast ro nascent e am ericano era divenut o ogget t o di at t enzioni dell apparat o soviet ico che iniziò a st udiarlo nel t orneo dei candidat i al t it olo m ondiale del 1959. Fischer perse più di qualche part it a m a rivelò subit o il suo t alent o, t ant o che l ex cam pione del m ondo Bot vinnik, in un docum ent o riservat o inviat o al Part it o Com unist a Soviet ico, scrisse: Attenzione, quest o giov anot t o oggi non è un pericolo, lo divent erà m olt o prest o. Bisogna st udiarne il gioco, in m odo da capirne i progressi e prendere le cont rom isure . I n seguit o, anche il Kgb s int eressò a Fischer e ne t racciò il seguent e profilo: Personalit à st ravagant e, solit aria, non frequent a donne, non ha vizi né alcun interesse culturale o materiale, la sua vita sono solo gli scacchi . ML 39 musicletter.it update n. 53 altri percorsi: scacchi Ovviam ent e l FBI non rest ava a guardare e seguiva Fischer, anche perché il giov ane cam pione st at unit ense era figlio di Regina Wender, una donna che in passat o aveva at t irat o l at t enzione dell ent e federale st at unit ense per aver conosciut o in Germ ania, e sposat o in Unione Soviet ica, il m edico t edesco Gerhardt Fischer, un com unist a secondo l FBI . Tornando agli scacchi, Fischer in quegli anni m at urò la convinzione, probabilm ent e non a t ort o, che nei t ornei dei candidat i al t it olo m ondiale i giocat ori soviet ici si accordassero t ra loro per concent rare t ut t i gli sforzi sul rest o dei part ecipant i t agliando così, di fat t o, fuori dalla corsa al t it olo i giocat ori non soviet ici. Quest a paranoia cont ribuì a rallent are di qualche anno la rincorsa al titolo di Fischer. I risultati eclatanti ottenuti quando, nel 1970, le qualificazioni alla finale mondiale furono disput at e ad elim inazione diret t a, dim ost rano com e nessun gioco di squadra avrebbe pot ut o ferm are Fischer: 6- 0 a Taim anov, che quando t ornò in Unione Soviet ica fu em arginat o dalla societ à ed accusat o di aver collaborat o con il nem ico, 6- 0 al danese Larsen, 6.5- 2.5 nella finale dei candidat i disput at a cont ro l ex cam pione del m ondo, il georgiano Petrosjan. Nel 1972, al t erm ine di quest a cavalcat a t rionfale, Fischer si guadagnò cam pione del cam pione in l occasione m ondo carica, sfidando il russo a di divent are Reykjavik Boris il Spasskij. All epoca della guerra fredda, una sfida t ra uno st at unit ense assum ere un e un soviet ico significat o non polit ico pot eva e la che frase pronunciat a da Art hur Koest ler, inviat o del Sunday Tim es, descriveva perfet t am ent e il clim a che si Fischer, sulla destra, contro Spasskji respirava: Divert ent e fare di nuovo il corrispondent e di guerra dopo t ut t i quest i anni . Tut t o ciò av veniva cont ro la volont à di ent ram bi i giocat ori perché Spasskj i rit enev a che fosse giust o lasciare la polit ica fuori dagli scacchi e dallo sport in generale , m ent re Fischer era sì ant isoviet ico, m a per quest ioni riguardant i gli scacchi e non la polit ica. Gli event i di quel cam pionat o passat o alla st oria com e il m at ch del secolo sono not i: dall iniziale rifiut o di iniziare l incont ro per m ot iv i econom ici alla t elefonat a fat t a dal Segret ario di St at o am ericano Henry Kissinger per conv incerlo a giocare; dalla sconfit t a sulla scacchiera nella prim a part it a alla sconfit t a nella seconda, in cui Fischer si rifiut ò di giocare perché, t ra le alt re cose, il ronzio delle t elecam ere present i nella sala di gioco gli era insopport abile. Una v olt a che furono accet t at e prat icam ent e t ut t e le richiest e dello sfidant e, il m at ch proseguì e Fischer divent ò l undicesim o cam pione del m ondo di scacchi infliggendo un perent orio 12.5- 8.5 al suo avversario. Dopo aver sconfit t o il nemico, Fischer divenne un idolo negli St at i Unit i t ant o da ricevere num erose offert e com e t est im onial di m arche d ogni genere. I n un occasione Fischer declinò l offert a fat t agli da una nota marca di shampoo perché ... non utilizzava quella marca! Dopo esser diventato campione del m ondo, Fischer sm ise di giocare, a det t a di alcuni perché t errorizzat o dalla possibilit à di perdere, a detta di altri perché ormai disinteressato da un gioco che non poteva dargli più nulla. ML 40 musicletter.it update n. 53 altri percorsi: scacchi Nel 1975 Fischer, dopo aver avanzat o richiest e rit enut e inaccet t abili dalla federazione scacchist ica int ernazionale, si rifiut ò di disput are il m at ch cont ro lo sfidant e ufficiale, il russo Anat oly Karpov, che fu proclam at o nuovo cam pione del m ondo. Fischer, che non accet t ò m ai quella decisione, sparì dalla circolazione e l oblio in cui sprofondò era int errot t o, di t ant o in t ant o, dal diffondersi di leggende che lo vedevano una volt a giocare in un parco di New York t ravest it o da barbone, un alt ra giocare anonim am ent e in int ernet . Nel 1992, venti anni dopo la sfida di Reykjavik, Fischer, che si considerava ancora il legit t im o cam pione del m ondo, concesse la rivincit a a Spasskij , che nel frat t em po aveva quasi sm esso di giocare e a st ent o pot eva essere considerat o t ra i prim i cent o giocat ori al m ondo. I l m at ch si svolse nella Jugoslav ia di Milosev ic e Fischer vinse di nuovo, m a gli anni passat i lontano dall at t iv it à agonist ica avev ano lasciat o il loro segno ed il livello t ecnico della sfida non fu eccelso, t ant o da deludere t ut t i gli appassionat i Fischer nella conferenza stampa del 1992 che aspet t avano ansiosam ent e il rit orno del cam pione am ericano. Quella sfida lasciò com unque un segno nella vit a di Fischer che, nell occasione, sputò sul docum ent o del Dipart im ent o di St at o degli St at i Unit i che gli int im ava di non giocare nel paese balcanico, in quegli anni sogget t o ad em bargo econom ico. Fischer divenne così un ricercat o e se fosse t ornat o negli St at i Unit i avrebbe rischiat o fino a dieci anni di galera. Per evit are l arrest o, Bobby si t rasferì prim a in Ungheria, poi in Argent ina, nelle Filippine ed infine, nel 2004, fu ferm at o ed arrest at o nell aeroport o di Tokyo perché il suo passaport o era scadut o. Fischer ev it ò di t erm inare la sua esist enza nelle pat rie galere solo grazie alla concessione della cit t adinanza da part e dell I slanda che, per l occasione, riunì in sedut a st raordinaria il proprio parlam ent o. Proprio in I slanda, all inizio del 2008, Fischer ha t rovat o la m ort e in un appart am ent o di Reykj avík , dopo un ricovero in ospedale per un insufficienza renale e dopo aver rifiutato le cure con medicine occidentali. Fischer aveva un quozient e d int elligenza pari a 180 e una m em oria che gli Fischer libero perm et t eva di riprodurre perfet t am ent e un dialogo pronunciat o in una lingua a lui sconosciut a. Fischer era m isogino, t ant o che ebbe a sost enere che avrebbe pot ut o bat t ere qualsiasi donna concedendole il vant aggio di un cavallo. Fischer , nonost ant e la m adre fosse ebrea, era un accanit o ant isem it a ed era convint o d essere vit t im a di un com plot t o giudaico. Fischer odiava il governo del suo paese, t ant o che dopo l 11 set t em bre si augurava gli St at i Unit i fossero spazzat i v ia dai t errorist i. Fischer era un uom o cont roverso, dunque, t ranne che sulla scacchiera dove è unanim em ent e considerat o, insiem e a Capablanca e Kasparov, uno dei più grandi giocat ori di scacchi del 900. Si può esser cert i che a breve gli St at i Unit i, com e loro consuet udine, lav eranno la propria coscienza realizzando un film sulla vit a di Fischer ed in part icolare sulla sfida di Rekj avj k del 1972. Ciò non cam bierà la st oria di Robert J. Fischer, cam pione del m ondo di scacchi, m ort o in esilio in I slanda all et à di 64 anni, lo st esso numero di caselle di una scacchiera. ML 41 musicletter.it update n. 53 altri percorsi: scacchi Byrne- Fisch e r , la pr im a de l r a ga zzo pr odigio Osservando la part it a, m i convinsi che il ragazzo aveva un t alent o st raordinario , Yuri Av erbach, Grande Maest ro di scacchi sov iet ico, campione nazionale nel 1954. Nel 1956, a soli 13 anni, Fischer part ecipò al Trofeo Rosenwald dove affront ò, per la prim a volt a, i m igliori giocat ori degli St at i Unit i. Al t erm ine del t orneo Fischer occupò solo l ot t ava posizione, m a cont ro Donald Byrne, che nel 1953 era st at o cam pione degli St at i Unit i, vinse Un giovane Bobby Fischer una part it a che fece il giro del m ondo suscit ando l int eresse e l ent usiasm o di espert i e appassionati. Fischer non inserì quella part it a nel suo libro 60 part it e da ricordare , m a anni dopo la definì come una delle migliori della sua carriera. Byrne, Donald - Fischer, Robert James [D97] New York 07.10.1956 1 .Cf3 Cf6 2 .c4 g6 3 .Cc3 Ag7 4 .d4 0 0 5 .Af4 d5 la difesa Grünfeld, un sist em a ut ilizzat o spesso da Fischer. 6 .D b3 dx c4 7 .D x c4 c6 8 .e 4 Cbd7 ?! I n quest a posizione Kasparov, 30 anni dopo cont ro il Grande Maest ro Ant hony Miles, preferirà giocare 8..b5 9 .Td1 Cb6 1 0 .D c5 Ag4 11.Ag5? diagram m a 1 un errore, meglio 11.Ae2 per poter poi m et t ere il Re al sicuro con l arrocco 11...Ca4!! Il giovane Fischer ha com preso i difet t i Diagramma 1. Posizione dopo 11.Ag5 present i nella conform azione nem ica ( Averbakh) , vale a dire la vulnerabilit à del Re, del pedone in e4 e dell Alfiere in g5. 12.Da3 [ se 12.Cxa4? allora 12...Cxe4! 13.Db4 Cxg5 14.Cxg5 Axd1 15.Rxd1 Axd4 con vant aggio decisivo per il nero] 12...Cxc3! 1 3 .bx c3 Cx e 4 1 4 .Ax e 7 D b6 dal punt o di vista materiale i due giocatori sono in parità, ma il nero sta molto meglio per la posizione esposta del Re bianco 15.Ac4 Se il Bianco accet t a la qualit à giocando 15.Axf8, dopo 15...A: f8 16.Db3 Cxc3! la sua posizione si sfascia im m ediat am ent e (Averbakh). 15...Cxc3 16.Ac5 Tfe8+ 17.Rf1 Ae6!! diagram m a 2 un fulm ine! Fischer offre la propria donna per l at t acco. Forse Byrne, dopo aver giocat o 17.Rf1, pensava di aver risolt o i suoi problem i e di pot er passare in vant aggio dopo 17..Cb5? 18.Axf7+ ! Rh8 19.Axb6 Cxa3 20.Axe8, m a gli era sfuggit a la fort e replica di Fischer. Diagramma 2. Posizione dopo 17...Ae6 18.Axb6 [a 18.Axe6 segue 18...Db5+ 19.Rg1 Ce2+ 20.Rf1 Cg3+ 21.Rg1 Df1+ 22.Txf1 Ce2# m at t o "affogato"] 1 8 ...Ax c4 + 1 9 .Rg1 Ce 2 + 2 0 .Rf1 Cx d4 + 2 1 .Rg1 Ce 2 + 2 2 .Rf1 Cc3 + 2 3 .Rg1 a x b6 2 4 .D b4 Ta 4 2 5 .D x b6 Cx d1 26.h3 Tx a 2 2 7 .Rh 2 Cx f2 al t erm ine della bat t aglia t at t ica Fischer ha ot t enut o, in cam bio della donna, una t orre, due alfieri e t re pedoni. I l vant aggio del nero è decisivo ed il seguit o è una semplice esecuzione 2 8 .Te 1 Tx e 1 2 9 .D d8 + Af8 3 0 .Cx e 1 Ad5 3 1 .Cf3 Ce 4 3 2 .D b8 b5 3 3 .h 4 h 5 3 4 .Ce 5 Rg7 3 5 .Rg1 Ac5 + 3 6 .Rf1 Cg3 + 3 7 .Re 1 Ab4 + 3 8 .Rd1 Ab3 + 3 9 .Rc1 Ce 2 + 4 0 .Rb1 Cc3 + 4 1 .Rc1 Tc2 # scacco matto 0 1 Notazioni alle mosse: ?! dubbia ! forte !! molto forte? errore ML 42 musicletter.it update n. 53 altri percorsi: scacchi Approdondimenti Alcune delle più belle partite giocate da Fischer Fischer vs Tal, 1961 1- 0 http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1008404 R Byrne vs Fischer, 1963 0- 1 http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1008419 Fischer vs Spassky, 1972 1- 0 http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1044366 Documentario su Fischer Scacco Matto La guerra fredda di Bobby Fischer La St oria siam o noi, Rai3, 2008. Durat a: 50 http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=454 Libri scritti da Fischer Sessant a part it e da ricordare ( USA, 1969) . Tradot t o e pubblicat o in I t alia nel 1987 dal Gruppo editoriale Mursia Bobby Fischer insegna gli scacchi ( USA, 1972) . Tradot t o e pubblicat o in I t alia nel 1986 da Hoepli. Testi recenti su Fischer I russi cont ro Fischer , D. Pliset sk y e S. Voronkov ( Russia) . Tradot t o e pubblicat o in I t alia nel 2003 da Caissa Italia. Bobby Fischer va alla guerra. Fischer- Spasskij , il t it olo m ondiale di scacchi e la guerra fredda di D. Edm onds e J. Eidinow John ( USA, 2006) . Tradot t o e pubblicat o in I t alia nel 2006 da Garzant i Libri Musica Lazy Susan Mujaji Bobby Fischer (2001) Bobby Fischer ( 2005) 4 29 http://www.lastfm.it/music/Mujaji/_/Bobby+Fischer iLiKETRAiNs - Rook House For Bobby ( 2006) 4 45 http://www.lastfm.it/music/iLiKETRAiNS/+videos/+1- E7LQ9We7Tyc Deathbot Bobby Fischer 3 57 http://www.lastfm.it/music/Deathbot/_/Bobby+Fischer Benny Anderson e Bj örn Krist ian Ulvaeus ( m em bri degli Abba) - m usical liberamente ispirato alla sfida Fischer - Spasskji Chess ( 1984) , ML 4 3 musicletter .it update n. 53 last updates FREE DOWNLOAD ON WWW.MUSICLETTER.IT www.musicletter.it www.musicletter.it www.musicletter.it ML ML ML FREE DONATION FREE DONATION FREE DONATION www.musicletter.it www.musicletter.it www.musicletter.it ML ML ML FREE DONATION FREE DONATION FREE DONATION UPDATE N.53 UPDATE N.52 UPDATE N.51 ML 44 musicletter.it update n. 53 last updates FREE DOWNLOAD ON WWW.MUSICLETTER.IT UPDATE N.50 UPDATE N.49 UPDATE N.48 UPDATE N.47 UPDATE N.46 UPDATE N.45 UPDATE N.44 UPDATE N.43 UPDATE N.42 ML 45 www.myspace.com/musicletter www.musicletter.it photo by Luka www.last.fm/user/musicletter
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