Entamoeba histolytica - Università degli Studi "G. d`Annunzio"
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Entamoeba histolytica G. Di Bonaventura Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara Epidemiologia Phylum: Sarcomastigophora, Subphylum: Sarcodina (amebe), Generi: Entamoeba, Acanthamoeba, Naegleria. Differenti specie appartenenti al genere Entamoeba infettano l’uomo, sebbene non tutte instaurino un processo morboso. Entamoeba histolytica è un’ameba patogena, associata ad infezioni intestinali ed extraintestinali Le altre specie sono importanti poiché potrebbero (E. dispar, in particolare) essere confuse con E. histolytica durante l’accertamento diagnostico Trasmissione dell’infezione: “four F” infection (flies, food, fingers, fornication) L’infezione è diffusa in tutto il mondo, in particolar modo nei Paesi in via di sviluppo. Nei Paesi industrializzati, i gruppi a rischio includono maschi omosessuali (trasmissione per contatto sessuale), viaggiatori, popolazioni istituzionalizzate Ciclo biologico L’infezione viene contratta mediante ingestione di cisti mature presenti su mani, alimenti od acqua contaminati Nel piccolo intestino avviene l’escistamento con rilascio di trofozoiti che migrano verso il grande intestino. In alcuni casi, i trofozoiti rimangono confinati al lume intestinale (infezione non invasiva) di soggetti asintomatici. In alcuni pazienti i trofozoiti invadono la mucosa intestinale (malattia intestinale) o, per via ematica, raggiungono il fegato, il cervello ed i polmoni (malattia extraintestinale) con relative manifestazioni patologiche. I trofozoiti si moltiplicano per fissione binaria e producono cisti che vengono così eliminate con le feci. Grazie alla complessità dei loro involucri, le cisti possono resistere per settimane all’ambiente circostanti. Nelle feci diarroiche possono essere rinvenuti i trofozoiti che, tuttavia, vengono rapidamente distrutti una volta all’esterno dell’ospite e, se ingerite, non riescono a sopravvivere all’ambiente gastrico. E’ stato dimostrato che le forme invasive e non invasive corrispondono a due differenti specie (E. histolytica ed E. dispar, rispettivamente) sebbene non tutti i soggetti infettati da E. histolytica presenteranno la malattia invasiva. Queste due specie sono morfologicamente indistinguibili. Sindromi cliniche Numerosi sono i quadri patologici causati da E. hystolityca: Infezione asintomatica (“amebiasi luminale”) Amebiasi intestinale invasiva Dissenteria (feci diarroiche contenenti muco, sangue), colite, appendicite, megacolon tossico Amebiasi extraintestinale invasiva Ascesso epatico (ameboma), peritonite, ascesso pleuropolmonare, ascesso cutaneo e lesioni amebiche genitali Diagnosi di laboratorio (1 di 6) E. histolytica deve essere differenziata da altri protozoi intestinali quali E. coli, E. hartmanni, E. gingivalis, Endolimax nana, Iodamoeba buetschlii (amebe apatogene); Dientamoeba fragilis (flagellato); Entamoeba polecki (patogeno). La differenziazione è generalmente possibile sulla base della morfologia di cisti e trofozoiti. Entamoeba dispar, apatogena, è tuttavia identica ad E. histolytica e la differenziazione viene effettuata su base immunoenzimatica, immunologica o molecolare. L’identificazione microscopica di cisti e trofozoiti nelle feci è il metodo più comunemente impiegato per diagnosticare E. histolytica in campioni clinici quali feci fresche, wet mounts e preparazioni permanentemente colorate (tricromica). Concentrati di feci fresche: wet mounts, con o senza colorazione con iodio e preparati colorati stabilmente (tricromica). Le tecniche di concentrazione, tuttavia, non sono adatte per la ricerca di trofozoiti. Inoltre, i trofozoiti di E. histolytica possono essere identificati negli aspirati o nei campioni bioptici ottenute in sede colonscopica o chirurgica. Diagnosi di laboratorio Osservazione microscopica Trofozoiti di E. histolytica/dispar, colorazione tricromica Ogni trofozoite (15-20 µm) possiede un singolo nucleo con un cariosoma centrale e cromatina distribuita uniformemente in sede periferica (possibili inversioni di localizzazione). Il citoplasma si articola in un ectoplasma (periferico, ialino) e di un endoplasma (centrale, granulare, aspetto a “vetro smerigliato”) contenente nucleo, glicogeno, sistema lisosomiale. I trofozoiti di E. histolytica/dispar tendono ad allungarsi nelle feci diarroiche (2 di 6) Diagnosi di laboratorio Osservazione microscopica Trofozoiti di E. histolytica con eritrociti fagocitati (tricromica). Gli eritrociti appaiono come inclusioni nerastre. La eritrofagocitosi è l’unica caratteristica morfologica ingrado di differenziare E. histolytica da E. dispar. In questi campioni, i nuclei dei parassiti hanno un caratteristico cariosoma piccolo, centrale ed una cromatina uniforme, periferica e sottile (3 di 6) Diagnosi di laboratorio Osservazione microscopica G, H, I: Cisti di Entamoeba histolytica/dispar. Wet mounts colorati con iodio (H, I). Le cisti sono generalmente sferiche e spesso esibiscono un alone (H, I). Le cisti mature hanno 4 nuclei. La cisti in H appare uninucleata mentre in I, J, K 23 nuclei sono visibili sul piano focale (il 4° nucleo compare in J). I nuclei hanno un cariosoma localizzato, centrale e cromatina dispersa distribuita uniformemente alla periferia. Le cisti in I, J, K contengono corpi cromatoidi (RNA) con terminazioni smussate (J). Le cisti di E. histolytica misurano di norma 12-15 µm. (4 di 6) G H I J K Diagnosi di laboratorio Sierologia (5 di 6) Antibody Detection Specificità EIA per E. histolytica = 95% (amebiasi extraintestinale), 70% (infezione intestinale attiva), 10% (asintomatici). In caso di negatività in pazienti con sospetto di ascesso epatico, un secondo campione viene prelevato dopo 7-10 giorni. Anticorpi specifici permangono per anni (no diagnosi infezione acuta o attuale). Specificità IgG >= 95%. IgM specificità = 64% in forme invasive. Ricerca antigenica fecale Utile a conferma della diagnosi microscopica ed in grado di distinguere forme patogene da quelle apatogene (mediante l’uso di anticorpi monoclonali). Diagnosi di laboratorio Tecniche molecolari A: 2% gel agarosio di PCR per differenziare E. histolytica da E. dispar: Lane 5: MW standard (600-1000 bp) Lanes 1 - 4: Amplificazione con primers (Psp3/Psp5) specifici per E. histolytica. Banda “target”: 876 bp. Lanes 6 - 9: Amplificazione con primers (NPsp3/NPsp5) specifici per E. dispar. Banda “target”: 876 bp. (6 di 6) Terapia Infezioni asintomatiche (diffusione di cisti) iodochinolo paromomicina diloxanide furoato Forme intestinali od extraintestinali Metronidazolo o tinidazolo (elezione) Iodochinolo, paromomicina o diloxanide furoato
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