Relazione dr. Enrico Zendri, medico dermatologo
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Relazione dr. Enrico Zendri, medico dermatologo
LA CUTE NEL PAZIENTE ANZIANO: INDICAZIONI PER LA GESTIONE DA PARTE DEGLI OPERATORI SANITARI Evento formativo ASP Comuni Modenesi Area Nord Auditorium di Medolla 30/09 - 7/10 2014 DEFINIZIONE DI ANZIANO Di età avanzata, in senso assoluto o in relazione ad altri: un uomo a., una signora a.; comincia ad essere a.; il più a. (…) ! Fonte: D.E. Treccani ! ! ! Con il termine 'anziano' ci si riferisce alle persone in età prossima al termine della vita media degli esseri umani, l'ultima parte del ciclo vitale umano, altrimenti detta vecchiaia. Le persone anziane hanno limitate capacità rigenerative e sono più vulnerabili a disturbi psichici, malattie e sindromi rispetto agli altri adulti. ! Fonte: Wikipedia IL FUTURO DEMOGRAFICO DEL PAESE simile a quello dello scenario centrale, ma con un ventaglio di risultati al 2065 che oscilla dai 49 anni di età media dello scenario alto ai 50,6 anni dello basso.residente al 2065 Previsioni regionali dellascenario popolazione FIGURA 3. PIRAMIDE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE AL 2011 E AL 2065 PER SCENARIO - ITALIA Dati al 1° gennaio, in migliaia 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 550 110 100 90 80 70 60 50 450 350 54,7% nel 2065, per un intervallo d Nel 2065 la popolazione residente in Italia attesa è 53,8% ed il 55,8%. pari a 61,3 milioni (“scenario centrale”). Tenendo conto 2011 2065 centrale della variabilità associata agli eventi demografici, la La trasformazione della str stima della popolazione oscilla110da un minimo di 53,4 popolazione comporta un marca Maschi Femmine Maschi Femmine milioni ad un massimo di 69,1 milioni. 100 intergenerazionali. L’indice di dip (cioè il rapporto tra la popolazion 90 Cumulando gli eventi demografici relativi al periodo popolazione in età attiva - 15-6 2011-2065, l’evoluzione della popolazione attesa nello 80 30,9%, cresce fino a un livello del scenario centrale è il risultato congiunto di una dinamica 70 sostanziali differenziazioni rispe naturale negativa per 11,5 milioni (28,5 milioni di nascite alternativo basso (59,4%) sia a qu contro 40 milioni di decessi) e di 60una dinamica migratoria positiva per 12 milioni (17,9 milioni 50 di ingressi contro 5,9 Sulla base delle ipotesi con milioni di uscite). 40 migratori con l’estero e sulla base riproduttivo superiore a quello 30 La popolazione è destinata ad invecchiare cittadinanza italiana, si prevede gradualmente. Nello scenario 20 centrale l’età media popolazione residente stranier aumenta da 43,5 anni nel 2011 fino ad un massimo di 10 considerevolmente nell’arco di pre 49,8 anni nel 2059. Dopo tale anno l’età media si nel 2011 a 14,1 milioni nel 20 stabilizza sul valore di 49,7 0anni, a indicare una 250 150 50 presumibile 50 150 250 350 450 del550 550 di 450invecchiamento 350 250 150 50 compresa 50 150 tra 250i 12,6 350 ed450 550 milion i 15,5 conclusione processo della popolazione. 2065 - basso 2065 - alto Contestualmente, nel periodo della popolazione straniera sul tota Particolarmente accentuato110entro i prossimi trenta 7,5% a valori compresi tra il 22% anni è l’aumento del numero di anziani: gli ultra Maschi 65enni, Maschi Femmine Femmine seconda delle ipotesi. oggi pari al 20,3% del totale,100nello scenario centrale aumentano fino al 2043, anno in90cui oltrepassano il 32%. Dopo tale anno, tuttavia, la quota di ultra 65enni si 80 ISTATRESIDENTE FIGURAFonte: 1. POPOLAZIONE consolida intorno al valore del 32-33%, con un massimo 70 VARI SCENARI DEMOGRAFICI del 33,2% nel 2056. 60 Anni 2011-2065, in milioni La popolazione fino a 14 anni di età, oggi pari al 50 invecchiamento: processo multiorgano ! invecchiamento: processo multiorgano • ossa, muscoli ed articolazioni • cuore e vasi • sistema nervoso-organi di senso • polmoni, reni, fegato • apparato riproduttivo ormoni ed invecchiamento • diminuzione dei livelli ormonali: aldosterone, calcitonina, growth hormon, renina, • nella donna: riduzione di prolattina ed estrogeni in post-menopausa • nell’uomo lenta e progressiva diminuzione di testosterone • aumento di FSH, paratormone, LH, noradrenalina invecchiamento: processo multiorgano cambiamento della percezione di sé L’invecchiamento cutaneo è, senza dubbio, uno dei processi più evidenti della senescenza LA CUTE • La cute è l’organo più grande del corpo. In un individuo di 70 Kg, la cute pesa più di 5 Kg e ricopre un’area di circa 2 metri quadrati. • la cute è composta da un epitelio pluristratificato e da un sottostante derma ed ipoderma, separati dal resto del corpo da uno strato vestigia di muscolo striato funzioni della cute • barriera meccanica nei confronti dell’ambiente esterno • limita la perdita di liquidi • produzione di antibiotici endogeni da parte dei cheratinociti (catelicidine e defensine) • difesa cellulare: cellule di Langerhans • cute come organo sensoriale funzioni della cute • difesa dagli UV: spessore e melanociti • termoregolazione (vasi, secrezione ghiandolare) • grasso sottocutaneo: ammortizzatore, coibentazione e produzione di ormoni (leptina: coinvolta in metabolismo e senso di fame) • annessi (unghie capelli): funzione protettiva e sociale Innervazione cutanea metabolismo della vitamina D e cute cute di soggetto giovane (a) e anziano (c). Particolare del derma cute giovane (b) e anziano (d) vari fattori condizionano l'invecchiamento cutaneo • invecchiamento intrinseco: processo legato a cambiamenti metabolici “inevitabili”, regolati dall’assetto genetico • invecchiamento estrinseco: fattori ambientali quali alimentazione, fumo, sport, esposizione solare o a radiazioni ionizzanti Invecchiamento cutaneo intrinseco ed estrinseco: schema dei complessi meccanismi enzimatici di induzione dell’invecchiamento cutaneo sole e invecchiamento cutaneo • il fattore estrinseco che più di tutti incide sull’invecchiamento cutaneo è l’esposizione solare… uals of all racial and ethnic groups and with all skin types. In contrast, there is variability in the severity and manifestations of photoaging in studied via electron and light microscopy. Furthermore, an understanding of the underlying mechanisms responsible for aging is being gemelle monozigoti. la donna in (a) ha subito un’esposizione solare più intensa della sorella Figs. 3.1a,b. The manifestations of photoaging after repeated exposures to ultraviolet light are highlighted by twin fotoinvecchiamento b nel dettaglio dermoscopico (ingrand. 20x, b) si apprezza il passaggio netto tra cute fotoprotetta e fotoesposta, caratterizzata da numerose lentigo solari e atrofia cutanea Poichiloderma di civatte: caratterizzato da atrofia cutanea, fini dilatazioni dei piccoli vasi cutanei (teleangiecatsie) e alterazioni pigmentarie (aspetto macroscopico e dettaglio 20 x) non solo…sole! fattori razziali che possono caratterizzare l’invecchiamento cutaneo Susan C. Taylor Table 3.2. Pigmentary characteristics of photoaging in Asian, African American and Caucasian skin Clinical Feature Asian African American Caucasian Ephelides Lentigines Mottled hyperpigmentation Seborrheic keratoses Dermatosis papulosa nigra + ++ + ++ – – – + + ++ ++ ++ ++ – – 3.3.1 Asian Skin Many Asians residing in the Far East are exposed to sunlight year round and are therefore very susceptible to photodamage and accompanying photoaging. Several studies of Asian pop- wrinkling were found to be late and inconspicuous features of photoaging. Characteristics of cutaneous photodamage in another Asian population consisting of 407 Korean men and women ages 30–92 years were investigated by Chung [27]. Chung identified wrinkling and dyspigmentation as the primary dermatosi papulosa nigra manifestazioni cutanee “fisiologiche” nell’anziano cute secca telangiectasie porpora senile lentiggini solari (senili) ipomelanosi guttata pseudocicatrici stellate (di Colomb) comedoni, milia (Sdr. di Favre-Racouchot) cheratosi seborroiche “angiomi” rubino sindrome (segno di) di Favre-Racouchot iperplasie sebacee del volto psuedocicatrici stellate (di Colomb) ipomelanosi guttata idiopatica porpora senile fibropapillomi angiomi rubino cheratosi seborroiche condizioni predisponenti a dermatosi nell’anziano • malattie vascolari, come arteriosclerosi • diabete • malattie cardiache • malattie epatiche • deficit nutrizionale • obesità • reazioni • Stress avverse a farmaci malattie cutanee correlate con l’età TUMORI MALIGNI! esempi: carcinoma basocellulare, carcinoma squamocellulare, melanoma, linfomi cutanei, angiosarcoma, carcinoma a cellule di Merkel, sarcoma di Kaposi, fibroxantoma atipico, carcinoma sebaceo, metastasi cutanee… Carcinoma basocellulare- variante superficiale Carcinoma basocellulare prima e dopo trattamento (terapia fotodinamica) Cheratosi attiniche Cheratosi attiniche: variante ipercheratosica Cheratosi attiniche. Nel riquadro: esito dopo terapia fotodinamica Morbo di Bowen (carcinoma spinocellulare in situ) Morbo di Bowen (carcinoma spinocellulare in situ) Carcinoma spinocellulare invasivo Sarcoma di Kaposi Linfoma cutaneo Linfoma cutaneo: micosi fungoide (Linfoma primitivo cutaneo a cellule T) Linfoma cutaneo: micosi fungoide (Linfoma primitivo cutaneo a cellule T) durante (a) e dopo radioterapia (b) a b Lentigo maligna melanoma Melanoma nodulare malattie cutanee correlate con l’età ! Malattie infettive! es., micosi da dermatofiti/candida, cellulite/ dermo-ipodermite, herpes zoster… !! !! prurito nell anziano malattie cutanee correlate con l’età MALATTIE AUTOIMMUNI (pemfigoide bolloso, pemfigo, vitiligine, lupus eritematoso, lichen planus, lichen sclero-atrofico, psoriasi, vitiligine, sclerodermia…) MISCELLANEA! ! ! Lichen simplex chronicus prurito “sine materia” ulcere da pressione, ulcere aa.ii (vascolari) patologie degenerative oro-genitali: glossite, vulvite, balanite malattie cutanee correlate con l’età xerosi-eczema asteatosico un tempo si credeva che la xerosi fosse dovuta a diminuito contenuto d’acqua o riduzione della produzione di sebo che si osservano nella cute degli anziani! ! Le evidenze attuali dimostrano che è la conseguenza di cambiamenti nel processo di cheratinizzazione e del contenuto di lipidi nello strato corneo! xerosi Il processo di cheratinizzazione è un equilibrio tra migrazione dei cheratinociti dallo strato basale e formazione di corneociti (assottigliamento dei cheratinociti ) che avviene nello strato corneo e infine desquamazione. ! ! Un’alterazione di questa fine regolazione comporta un aspetto squamoso alla pelle e sensazione di secchezza la membrana lipidico-proteica e le giunzioni intercellulari dei corneociti sosto distrutte con conseguente danno e inefficienza della funzione di barriera della cute.! ! Contribuiscono alla xerosi la predisposizione genetica ed il background razziale eczema asteatosico fattori ambientali che contribuiscono alla xerosi • • • • ! aria ambientale fredda e/o secca (condizionatori, inverno, cambianti stagionali…)! detergenti o saponi aggressivi! bagni caldi! polveri cutanee (medicate), es talco! indagini anamnestiche xerosi è un problema persistente, c’è stato un peggioramento graduale o un cambiamento acuto?! ! esordio: un cambiamento acuto dovrebbe indurre a pensare ad una determinata condizione clinica di fondo.! es: deficienze vitaminiche (es.: zinco), ipotiroidismo, IRC, tumori maligni (linfoma)! ! indagini anamnestiche xerosi ! LOCALIZZAZIONE:! è su tutto il corpo o solo in alcune aree? ! la xerosi senile tipicamente coinvolge tutto l’ambito cutaneo, anche se di solito risparmia le sedi tipicamente “umide”, quali inguini e cavi ascellari! ! sono di aiuto emulsioni o creme? ! in genere una forma “benigna” migliora con l’uso di semplici emollienti e detergenti delicati! indagini anamnestiche xerosi peggiora quando l’aria è secca, come i inverno o in ambienti condizionati? ! Tra i fattori precipitanti l’umidità ambiente <10% è uno dei più frequenti! ! gestione del prurito nella xerosi senile ! • consigliare bagni tiepidi (non caldi!)! • evitare detergenti “forti” e polveri che possono agire da agenti xerotizzanti! • attenzione ai detergenti oleosi: rischio scivolamento!! • applicare emollienti almeno 1 volta al dì, possibilmente dopo il bagno! • stabilizzare eventualmente con umidificatori un’umidità relativa nell’ambiente tra 45 e 60%! • se il prurito non migliora, considerare altre cause dello stesso, necessari approfondimenti ed approccio farmacologico (topico/sistemico)! ! Dermatite irritativa e allergica da contatto L’esposizione ad agenti fisici e chimici sulla cute già fisiologicamente compromessa come quella dell’anziano porta ad un aumentata frequenza di due comuni tipi di manifestazione infiammatoria della cute (dermatite): ! la dermatite irritativa da contatto (DIC) e la dermatite allergica da contatto (DAC) Dermatite irritativa da contatto La dermatite da contatto irritante può essere causata dal contatto con sostanze chimiche o ambientali. Tra i primi si annoverano le sostanze acide, alcaline, caustiche, anche di uso comune come quelle utilizzate nelle pulizie domestiche. Anche molti vegetali rilasciano al contatto sostanze che causano improvvisa infiammazione alla pelle. Dermatite da contatto irritante (DIC)! Dermatite da contatto irritante (DIC)! Dermatite allergica da contatto (DAC) è una delle patologie infiammatorie della cute di più frequente riscontro nei Paesi industrializzati con un notevole impatto socioeconomico.! ! La DAC richiede l’attivazione dell’immunità acquisita da parte di uno specifico antigene con selezione e sviluppo clonale di cellule T effettrici che mediano l’infiammazione a livello cutaneo. ! ! Si presenta prevalentemente nel sito di contatto dell’allergene o aptene, in individui sensibilizzati ed è caratterizzata da eritema, papule/vescicole e intenso prurito. ! ! L’origine e la natura delle molecole capaci di indurre una DAC sono molto diverse. comuni allergeni causa di DAC nell’anziano Nickel sulphate (6.9%)! fragrance mix (4.8%)! balsam of Peru (4.6%)! potassium dichromate (4.5%)! ! Piaserico 2004 Nickel sulphate (13.7%), ! potassium dichromate (11.1%), ! cobalt chloride (7.7%),! paraphenylenediamine (5.2%)! balsam of Peru (4.3%)! ! Balato, 2008 DAC da kathon contenuto in latte detergente DAC da profumo contenuto nel dopobarba diagnosi differenziale: ! dermatite irritante o allergica?! ! SEDE: nella DIC di solito è localizzata al versante palmare delle mani; DAC: di solito aree esposte della cute, più frequentemente le mani! ! SINTOMI: prurito, bruciore , dolore nella DIC; nella DAC: il prurito è il sintomo dominante! ASPETTO DELLA SUPERFICIE CUTANEA: secco e fissurato nella DIC, vescico-bolle nella DAC in fase acuta.! ! BORDI DELLE LESIONI: di solito meglio distinti nella DAC, più sfumati nella DIC! fattori che favoriscono la DAC negli anziani deficit di barriera cutanea! • ! • deficit nei meccanismi cellulari di attenuazione della fase acuta! ! • fattori favorenti: dermatite da stasi, xerosi, abuso di topici (elevato rischio di polisensibilizzaizone DAC da potassio bicromato contenuto nelle pelli per calzature • • Dermatiti da farmaco ! a certa o presunta patogenesi immunologica! ! • • • • • • • • • • Dermatiti esantematiche! Eritema polimorfo e S.di Stevens-Johnson! Sindrome di Lyell! Eritema fisso da medicamento! Eritrodermie! Vasculiti! Dermatiti eczematose! Orticaria/angioedema! Dermatiti lupoidi! Dermatiti bollose Farmaci responsabili di eruzioni esantematiche Orticaria acuta Necrolisi epidermica tossica Conclusioni! ! • l’invecchiamento cutaneo è un processo fisiologico ! • la condizione di salute degli altri organi interferisce col processo di senescenza cutanea ! • sulla cute possono comparire manifestazioni sia primitive (che colpiscono direttamente l’organo cute), sia secondarie. Le manifestazione dell’uno e dell’altro tipo sono fortemente condizionate da molti fattori ! Grazie!!
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