Articolo su rivista specialistica
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home Living II Impianti Top Class tecnologia e design Integrazione vuol dire anche far convivere due diverse realtà dell’automazione nonché hi-fi e home theater fianco a fianco, il tutto nel rispetto dell’arredo e di chi vive la casa. Ce lo dimostra FuturHome di Alberto Lupetti - foto di Corrado Bonomo 30 credit FuturHome Via Repubblica, 21 22070 Grandate (CO Tel. 031/564690 www.futurhome.net Persona di riferimento: ing. Fabio Errico il sistema in pillole LE FUNZIONALITÀ RICHIESTE ALL’INSTALLATORE Mantenere le funzionalità dell’impianto MyHome già presente al primo piano ed estenderle al secondo integrandole a una distribuzione audio e video in HD con un sistema di supervisione semplice e pratico da utilizzare. TEMPI DI LAVORAZIONE: Progettazione: 30 giorni Realizzazione: 3 mesi COSTI: non dichiarato Cosa offre il sistema VIDEO ●● Home theater in salone con videoproiettore e tvc al plasma, tutto a scomparsa ●● Home theater in sala hobby con tvc al plasma ●● Multiroom HD 8 zone AUDIO ●● Sistema surround 7.2 e hi-fi stereo in salone ●● Sistema surround 5.1 in sala hobby ●● Multiroom 8 zone AUTOMAZIONE ●● Sistema di automazione BTicino MyHome per luci, clima e motorizzazioni ●● Logica AMX per il controllo di audio/video TVCC e supervisione domotica ●● Touch-panel e telecomandi AMX ●● Controllo remoto con iOS 31 home Living II Impianti Top Class Nella doppia pagina precedente, il salone: nulla fa sospettare dell’esistenza di un sofisticato sistema A/V. Sistema che si rivela nella foto qui sopra, nella modalità operativa utilizzata sia per l’home theater, sia per l’ascolto hi-fi, grande passione del proprietario. Sulla parete si riconosce il touch-panel AMX che sovrintende tutte le operazioni. 32 Q uesta abitazione è nata come appartamento monolivello nel quale il proprietario aveva fatto installare a suo tempo un sistema MyHome di BTicino per una migliore gestione delle luci, della termoregolazione, della sicurezza. Il sistema di intrattenimento, però, vera passione del propretario, era rimasto svincolato, da un lato per via dei limiti in tal senso di MyHome, dall’altro per via del desiderio di mantenere questo impianto a sé, quasi puro nella sua eccellenza. Già, perché si trattava di un sistema hi-fi con elettroniche McIntosh inserito in un contesto home theater, con tvc al plasma Pioneer, sintoampli dello stesso marchio e così via. Il tutto con un’installazione a bassissima invasività, ideata dallo stesso padrone di casa e dal suo architetto: una nicchia nella parete che ospita il display nasconde elettroniche e diffusori, grazie a uno sportello. Oggi questo impianto, in parte aggiornato e in parte semplificato, arricchisce ancora quella che da salone è diventata la sala hobby-relax. Già, perché nel frattempo la casa è cresciuta su due livelli, con una ristrutturazione che ha trasformato il primo piano in zona notte e il secondo in zona living. Ed è durante questa ristrutturazione che è entrata in scena FuturHome... Sopra, l’home theater può declinarsi anche come cinema: dal soffitto scende il telo, dalla parete opposta si apre una nicchia che rivela il videoproiettore. Sotto, il movimento basculante del plasma da 60” non serve per orientarlo, bensì per dare accesso al vano tecnico con le elettroniche di automazione, multiroom audio e video HD, videosorveglianza, oltre all’unità UPS, tutte su rack Middle Atlantic. COMBINAZIONE VINCENTE Con l’occasione della ristrutturazione, il proprietario voleva innanzitutto ritagliarsi una sala hi-fi e home theater in salone, ferma restando però la massima invisibilità nell’ottica del... mantenimento della “pace familiare”, ma desiderava anche proseguire nell’opera di automazione al secondo piano, coinvolgendo stavolta le motorizzazioni (persiane esterne). Ma non è solo questo che è stato chiesto allo staff di FuturHome, perché sono state poste come condizioni il mantenimento del MyHome per quanto riguarda la domotica nonché l’integrazione della parte audio e video, il tutto a fronte di un sistema di supervisione globale. Tutto ciò - come se non bastasse - mantenendo la massima invisibilità e offrendo semplicità d’suo, intesa non solo come interfaccia grafica intuitiva, ma anche come mantenimento degli interruttori tradizonali per le azioni più comune. Insomma, una bella gatta da pelare per lo staff di FuturHome che, però, non si è perso d’animo e ha progettato una struttura basata su una logica AMX che da un lato supervisiona (e comanda a livello di input da touch) la domotica targata MyHome in tutte le sue sfaccettature (quindi luci in on/off e dimmer, climatizzazione attraverso la caldaia dei termosifoni e pompa e ventole della refrigerazione centralizzata, le suddette persiane e pure i carichi elettrichi), dall’altro gestisce direttamente tutta la parte intrattenimento. La comunicazione tra il bus MyHome e AMX avviene attraverso l’apposito Gateway 33 home Living II Impianti Top Class Due inquadrature del bagno del secondo piano, anch’esso dominato dal marmo nero come tutto il piano. Il ripiano visibile nella foto di sinistra incorpora una serpentina scalda biancheria controllata dal sistema AMX. 34 BTicino, ma da tutto ciò rimane fuori il sistema antifurto MyHome che per questioni di sicurezza rimane chiuso all’interno del “suo” sistema, pertanto è comandabiel attraverso i piccoli touch da parete L4684 (con display a colori da 3,5”). Al contrario, la videosorveglianza, che è un sistema a sé, è perfettamente integrato in AMX, nel senso che è possibile controllare le telecamere e le registazioni dal touch-panel, oltre che da remoto per mezzo della “app” per iPhone e iPad. La remotizzazione dell’intero sistema, invece, va ascritta ancora ad AMX ma, in luogo della più nota “app” TPControl dello stesso costruttore americano, è stata invece scelta iTeleport: la sua struttura a server VNC (Virtual Network Computing) permette di usare il touch-panel (o un computer...) come se lo si stesse utilizzando in locale. A proposito di interfacce con il sistema, FuturHome ha previsto un touch-panel wireless di AMX con dock in salone e due telecomandi MIO (uno per piano) del medesimo costruttore, che il proprietario trova irrinunciabili soprattutto per il controllo dell’intrattenimento perché “abbinano la praticità di un classico telecomando alla versatilità di un pannello avanzato”. Ed è lo stesso proprietario a stupirci affermando di preferire di gran lunga il touchpanel specializzato all’iPad per il controllo dell’abitazione, preferendo usare questo e l’iPad solo da remoto. UN SISTEMA AL TOP Il salone è il fulcro dell’intrattenimento, progettato in modo che il proprietario possa godere al meglio sia di ascolti hi-fi, sia di film spettacolari. L’installazione riprende i concetti abilmente impiegati al piano inferiore, ma li estremizza per una parete che normalmente mette in Lo studio è una zona multiroom audio (notare sul soffitto gli speaker) e video, anche se quest’ultimo aspetto solo a livello di predisposizione. Sul tavolo si riconosce il telecomando programmabile MIO Modero R4 di AMX, perfetto per gestire l’intrattenimento, ma alla fine utile anche per il controllo di luci & co. 35 home Living II Impianti Top Class Uno scorcio del salone, valorizzato da un’opera di Mimmo Rotella, oltre il quale si intravede lo studio. È in quest’ultimo ambiente che è stato ricavato il locale di servizio con il quadro elettrico che ospita i moduli DIN del sistema MyHome di BTicino. La zona pranzo (a destra) attigua al salone, arredata con tutti elementi realizzati custom. L’ambiente, pur essendo servito dal multiroom audio e video, attualmente è attivo solo con il primo attraverso speaker in-ceiling. 36 home Living II Impianti Top Class La cucina è targata Varenna di Poliform modello Twelve, abbinata a lavandini Blanco ed elettrdomestici AEG. Anche questo ambiente è una zona multiroom attiva con l’audio e predisposta con il video. 38 mostra solo il plasma da 60”, ma in posizione operativa dà accesso agli speaker e alla splendida batteria di elettroniche, nella quale campeggiano ben quattro McIntosh. Ma non è tutto, perché il display è basculante non per orientare la visione, bensì per dare accesso a uno spazio che FuturHome ha abilmente sfruttato come vano tecnico, quindi per l’installazione del processore di automazione, delle matrici audio e video, del DVR del sistema TVCC e dell’UPS. Soprattutto, lo staff capitanato dall’ing. Fabio Errico ha sviluppato un multiroom con audio e video paralleli, nel senso che fa riferimento a matrici diverse, una Tango di AMX il primo e una Kramer HDMI la seconda. Le zone coperte sono otto (sala hobby al primo piano e salone, cucina, area pranzo, studio, bagno e camere al secondo) e solo il bagno rinuncia alla parte video. A proposito di questa, comunque, solo il salone e la sala hobby sono effettivamente attive in tal senso, perché le altre sono predisposte e pronte in HDMI nell’attesa che il proprietario scelga i vari display. Nel salone, infine, non è solo il tvc al plasma a essere supportato dall’incredibile sistema audio multicanale: perfettamente dissimulato, è presente un videoproiettore con telo dedicato. La motorizzazione di quest’ultimo e dello stesso videoproiettore (oltre al sistema scaldabiancheria in bagno: una chicca) sono gestiti direttamente dal processore di automazione AMX. La scala che collega il primo piano con il secondo. Se nel primo l’interior designer ha preferito porre l’accento sulle pareti scure e il pavimento in marmo bianco, al secondo queste due tonalità sono state praticamente invertite. 39 home Living II Impianti Top Class cura del particolare formula vincente Come consuetudine di FuturHome, la “home page” propone non solo la completa panoramica di tutte le funzionalità di casa (suddivise per argomenti simboleggiati da icone), ma anche pratiche utility come il calendario e le previsioni meteo. Sulla sinistra, invece, si ha il colpo d’occhio sulla temperatura della casa e l’illuminazione, oltre a un pulsante virtuale che dà accesso agli scenari. Una vera e propria pagina di servizio per iniziare la giornata nel migliore dei modi. 40 Immancabile la piantina dell’abitazione, in questo caso con il controllo dei punti luce del salone. L’iconcina che simboleggia l’alberto di Natale si riferisce a una presa elettrica comandata, da usare allo scopo o per altre necessità simili. Notare anche, in alto, il pulsante per lo spegnimento totale delle luci della zona. La schermata qui sopra, invece, mostra la gestione del clima, pensata come una sorta di cronotermostato programmabile. Per il salone sono disponibili quattro “mini scenari” (Solo TV, TV + HT, VPJ + HT e Solo HT) che soddisfano tutte le esigenze del proprietario. Selezionato uno di questo, poi il sistema propone questa facile - e simpatica - schermata che permette di scegliere la sorgente desiderata. Qui sopra, invece, un esempio dell’ottimale integrazione tra AMX e BTicino: sul touch-panel è possibile controllare per mezzo di icone i vari carichi gestiti da MyHome. Tutto è nato qui, si potrebbe dire... Ecco la sala hobby al primo piano, originariamente il salone, con sistema audio e home theater insieme. L’idea del display a parete e del vano per le elettroniche è stata ripresa e sviluppata per il salone del secondo piano. a colloquio con il progettista Nonostante sia una realtà giovane, FuturHome vanta un’elevata professionalità per via della formazione del suo team, composto da tecnici del campo informatico, elettronico ed elettrotecnico. Dal 2005, FuturHome punta a far conoscere e diffondere l’integrazione, con specializzazione nel settore residenziale e nello yachting, oltre alla building automation. Come di consueto, ci ha accompagnato nella visita il suo “deus ex machina”, l’ing. Fabio Errico. HC - Non è il primo caso di impianto misto, ovvero non solo con marchi diversi, ma addirittura con logiche differenti: quante difficoltà si incontrano a sviluppare queste soluzioni “ibride”? E il risultato finale ne soffre? Fabio Errico - Avendo la fortuna di utilizzare AMX come supervisore, è possibile far dialogare tra loro vari impianti e prodotti con il “plus” di far fare cose che un semplice impianto come MyHome non sarebbe in grado di gestire. Ovviamente, bisogna valutare bene, volta per volta, le potenzialità del sistema che si vuole utilizzare, perché c’è sempre qualche collo di bottiglia che limita il sistema... Ma, in linea di massima, con i prodotti giusti si possono ottenere prestazioni da “grandi” anche con “piccoli” costi! HC - I sistemi multiroom dal solo audio stanno aprendo sempre più al video, tra l’altro in HD. Questa ulteriore distribuzione comporta difficoltà per voi system integrator? Ed è sempre meglio ricorrere a due matrici distinte (audio e video)? F.E. - Premetto che la distribuzione video in HD ha delle problematiche non indifferenti di compatibilità, soprattutto se si lavora con prodotti consumer... In ogni caso, molti clienti preferiscono distinguere l’ascolto di alcune sorgenti tipiche da “filodiffusione” come la radio o contenuti presenti in uno smartphone/ lettore MP3 dalla visione di altre, quindi è quasi naturale scindere le due cose. Dove non è richiesta la visualizzazione in Alta Definizione è ancora pensabile utilizzare una sola matrice che gestisca sia l’audio che il video, ma con le nuove tecnologie e l’arrivo in modo massiccio del 3D sta via via scomparendo. Naturalmente, la doppia matrice specializzata ha costi più importanti. HC - Un plus di FuturHome è il software grafico di interfaccia. Come si arriva allo sviluppo della soluzione personalizzata e quali sono gli step critici? F.E. - Il trucco per sviluppare una grafica “custom” è la pazienza...tanta! Considerando le richieste e le necessità dei vari clienti, veri utilizzatori del sistema domotico attraverso più tipi di interfacce, abbiamo investito molto tempo per realizzare due grafiche completamente diverse tra loro, ma che svolgono tutte le funzioni che ci vengono richieste. A parte qualche piccola sostituzione di immagini o modifica di impaginazione, a oggi le proponiamo come standard. HC - I dispositivi iOS di Apple stanno diventando sempre più popolari anche nell’integrazione, grazie anche alle “app” specifiche: sta iniziando il tramonto dei touchpanel specializzati? F.E. - La stabilità e le prestazioni di un pannello professionale non potranno mai essere equiparate a un prodotto consumer. Se parliamo di sostituire un pannello di supervisione con un tablet in cui è installata una “app” ufficiale è un conto, altrimenti è come avere un unico telecomando universale ma, invece di replicare i telecomandi degli apparecchi, ci vorranno poi tante “app” quanti sono i componenti del sistema, ammesso che sia compatibile e collegato alla rete. L’integrazione è ben altra cosa rispetto a un dispositivo di controllo all-in-one. 41 home Living II Impianti Top Class home Living II Impianti Top Class i componenti impiegati apple mac mini L’ultima evoluzione del più piccolo computer di casa Apple si caratterizza per il telaio Unibody in alluminio spesso solo 36 mm, all’interno del quale si celano CPU Intel Core i5 e i7 fino a 2,7 GHz, grafica AMD Radeon HD con 256 MB di memoria GDDR5 dedicata e fino a 8 GB di RAM installabili. Nell’ottica di una connettività sempre più spinta, non c’è più il lettore ottico, ma Ethernet cablata e Wi-Fi, Bluetooth, 4 USB, slot per SD card, nuova porta Thunderbolt e, naturalmente, HDMI. www.apple.com/it mcintosh mc-207 Il perfetto complemento dei pre/processori McIntosh. È un finale di potenza a stato solido a 7 canali con potenza di 200W per ciascuno di questi tanto su 4 quanto su 8 Ohm. Ha ingressi bilanciati e può essere configurato sia come amplificatore 7 canali in un unico sistema home theater, sia come 5+2 in uno misto HT 5.1 più seconda zona audio stereo. www.mpielectronic.com INTRATTENIMENTO Video: • Pioneer KRP-600A - tvc al plasma 60” full HD • Pioneer PDP-434 - tvc al plasma 43” HD-ready • Panasonic PT-AE4000E - videoproiettore LCD full HD • Adeo Screen Multiformat - schemo motorizzato 16:9 da 250 x 144 cm (103”) 42 b&w 805 diamond Lo speaker più piccolo (bookshelf) della prestigiosa serie 800, ora evolutasi in Diamond. Questi diffusori, infatti, sono scelti dai più celebri studi di registrazione del mondo, ma si prestano benissimo anche a contesti home theater. Questo 805 ha il tweeter Nautilus con cupola in diamante e woofer da 165 mm in kevlar con caricamento Flow Port System. La struttura interna del diffusore è l’esclusiva Matrix e non manca la possibilità di biamplificazione. Sopporta fino a 120 WRMS. www.audiogamma.it Sorgenti: • MySky HD - decoder DVB-S HDTV con HDD • Sky HD - decoder DVB-S HDTV • Pioneer BDP-LX91 - lettore Blu-ray • Pioneer BDP-LX91 - lettore Blu-ray • McIntosh MVP-881 - lettore Blu-ray • Apple Mac Mini - computer • Sony Playstation 3 - game consolle (x 2) • Advance Acoustic MDB-607 - tuner radio DAB Audio home theater: • Pioneer SC-LX85 - sintoampli A/V 9.2 190W/ch Multiroom A/V: • AMX DAS-T0808-SIG - matrice audio attiva 8x8 • Kramer VS-66H - matricevideo HDMI 6x6 Speaker: • B&W 803D - diffusori 3 vie, HT frontali, x 2 mcintosh mx-150 Pre/processore A/V del blasonato costruttore, capace di gestire fino a 12 canali audio e 2 zone differenti. Le uscite 7.1 sono disponibili in formato bilanciato a garanzia della massima qualità e vengono decodificati i più svariati formati Dolby e dts. Al DSP fa capo anche la funzione Roomperfect per l’ottimizzazione acustica dell’ambiente. Non mancano connessioni HDMI (5 in/1 out) ed Ethernet, con la quale sono possibili perfino il setup e il controllo remoti tramite Web. La seriale RS232, infine, permette un’integrazione perfetta. www.mpielectronic.com pioneer BDP-lx91 Il lettore Blu-ray Reference (quindi top di gamma) di Pioneer, ultima evoluzione di una serie di player di altissimo livello, pensati per le migliori prestazioni tanto video quanto audio, grazie a una meccanica a elevata stabilità e circuiti con componentistica selezionata, tra cui i DAC video a 14 bit/297 MHz e audio 24 bit/192 kHz by Wolfson. Ma il BDP-LX91 è anche particolarmente versatile, potento riprodurre ogni tipo di disco ottico e file (anche via Ethernet e USB) e decodificando tutti i formati surround. www.pioneer.it amx NI-3100-Sig Il più gettonato processore di automazione AMX della serie NetLinx qui in versione “de luxe”, ovvero con telaio a dimensioni rack 1U e finitura nero lucido impreziosita da LED blu come i componenti della serie Tango (SiG, appunto). Per il resto replica perfettamente il fratello NI-3100, quindi CPU a 32 bit con 64 MB di RAM, 256 MB di memoria flash e 1 GB di non volatile, 6 porte seriali, 8 relè, 8 IR, 8 digitali I/O, oltre ad AxLink ed Ethernet. www.intermark.it • B&W HTM4D - diffusore canale centrale, HT • B&W 805D - diffusori 2 vie, HT surround, x 2 • B&W CCM-7.3 - diffusori 3 vie in-ceiling, surround back, HT, x 2 • Velodyne DD-10 - subwoofer attivo 1.250W, HT, x 2 • Definitive Technology DI-6.5S - diffusori 2 vie coax in-ceiling, multiroom, x 8 • Definitive Technology DI-5.5S - diffusori 2 vie coax in-ceiling, multiroom, x 6 • B&W CWM-800 - diffusori 2 vie in-wall, HT frontali e centrale, x 3 • B&W LM-1 - diffusori compatti 2 via da stand, HT surround, x 2 • B&W ASW-675 - subwoofer attivo 500W display touch 2,4”, x 2 • AMX NI-3100-SIG - processore di automazione • BTicino MyHome - sistema di automazione per luci, climatizzazione, motorizzazioni e antifurto acecssori AUTOMAZIONE • AMX MVP-8400i - touch-panel 8,4” wireless • AMX MIO R4 - telecomando programmabile con • Monster Power HTS-5100 Mk II - filtro di rete • Online ZintoA - sistema UPS • Middle Atlantick SRSR - struttura rack 43
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