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DESTINAZIONI INTRODUZIONE Ogni luogo del pianeta ha qualcosa d’interessante da mostrare, ma il Perù è senza dubbio una nazione privilegiata perché concentra una grande ricchezza naturale, culturale ed umana. Qui gli amanti della natura saranno soddisfatti per la diversità dell’ambiente e dei paesaggi. La loro immaginazione sarà abbagliata dall’acuto contrasto fra boschi e deserti nella costa; profonde gole e straordinarie montagne coperte di neve nella sierra andina; declivi fitti di alberi e grandi pianure dense di vegetazione nella foresta amazzonica; e saranno sorpresi dalla diversa flora e fauna, unica al mondo che caratterizza queste regioni. Gli ammiratori delle rovine del passato troveranno magnifiche testimonianze di una civiltà antica oltre sei millenni, di profilo culturale inconfondibile, che creò prodigi come le Tombe Reali di Sipán, le linee di Nasca, Chan Chan e Machu Picchu. Ed avranno accesso ai migliori esempi – in pittura, scultura e architettura – della fusione delle culture americana ed ispanica. Gli entusiasti del turismo d’avventura potranno sfidare alte onde e studiare la vita subacquea in estese spiagge naturali; scalare elevate cordigliere, esplorare profonde caverne, attraversare i fiumi più lunghi e abbondanti del continente e percorrere antichi sentieri che serpeggiano fra diversi scenari ecologici; nonché osservare da vicino specie in pericolo di estinzione in aree naturali riservate di una bellezza indescrivibile. Giacché è un crogiolo di razze, in questa nazione si osserveranno le molteplici manifestazioni dei popoli attraverso il millenario, creativo e colorato artigianato. Potranno partecipare alle sue celebrazioni di altri tempi, la cui musica e danza evoca la propria storia. Potranno condividere le sue usanze e lavori nei paesini e ammirare la forma con la quale hanno potuto dominare l’agreste geografia della costa, della sierra e della foresta. Non mancherà senz’altro l’opportunità al più esigente palato di gustare la gran varietà e qualità della gastronomia peruviana, che offre al visitatore il miglior sapore d’America. Con questo manuale presentiamo il meglio dell’offerta turistica attuale, che, insieme al manuale delle iniziative, renderà più facile il disegno e la commercializzazione dei programmi che permetteranno ai viaggiatori di esplorare, scoprire e sentire questo misterioso ed energetico paese chiamato Perù. POPOLAZIONE E SISTEMA POLITICO TERRITORIO Il Perù occupa la zona centrale e occidentale dell’America del Sud, sulla costa dell’Oceano Pacifico. È per grandezza il terzo paese di questo Continente, con un’estensione di 1.285.215,6 Km2, superficie superiore ai territori della Spagna, della Francia e della Germania messi insieme. La nazione si divide geograficamente in tre grandi regioni: - Costa (12% del territorio): regione costiera dal clima caldo, che comprende belle spiagge naturali, deserti misteriosi e fertili valli, ed esotici boschi secchi. - Sierra (28% del territorio): regione di montagne varie e clima mite, dove domina la Cordigliera delle Ande, le cui cime coperte di neve si alzano al di sopra dei seimila metri, la più alta il Huascaràn che arriva ai 6.768 m. Ci sono profonde gole come il Colca e Cotahuasi, che sono le più profonde del pianeta; ed alte pianure come la Pianura del Collao, dove a 3830 m si trova il lago navigabile più alto del mondo, il Titicaca. - Selva o Amazzonia (60% del territorio): regione con clima tropicale con abbondante fauna e vegetazione, che costituisce una delle grandi riserve naturali del pianeta. In quest’area, alla confluenza dei fiumi Marañòn e Ucayali, nasce il Rio delle Amazzoni, il più copioso del mondo. CLIMA La temperatura ed i cicli atmosferici sono diversi da una regione all’altra. - Costa: Esistono due stagioni precise: una estiva (dicembre-marzo), con temperature che arrivano ai 27º C (80ºF); e una invernale (aprile-novembre), molto umida e fredda, con temperature che arrivano ai 12ºC (53ºF). Le piogge sono quasi inesistenti, benché durante l’inverno di solito ci sia la nebbia e pioviggina. All’estremo nord della costa c’è il sole tutto l’anno, e durante l’estate la temperatura arriva ai 35ºC (95ºF). - Sierra: Clima secco e mite, con due stagioni climatiche precise: una estiva (aprile-ottobre), con giorni caldi, notti molto fredde e scarse piogge – è l’epoca ideale per visitarla – e una piovosa (novembremarzo). Nella sierra esiste una sensibile differenza di temperatura tra il sole e l’ombra ed è frequente che in uno stesso giorno ci siano cambi bruschi di temperatura che possono variare da 20ºC (68ºF) a 2ºC (35ºF). - Selva: Clima umido e tropicale con due stagioni climatiche chiaramente differenziate: una estiva (aprile-ottobre) con giorni di sole e temperature superiori ai 30ºC (86ºF) e un’altra delle piogge (novembre-marzo) con frequanti acquazzoni e aumento delle acque dei fiumi. Per ulteriori informazioni in Internet sul clima in Perù visitare i seguenti siti: http://www.senamhi.gob.pe htttp://www.weather.com Il Perù ha una popolazione di circa 27 milioni di abitanti. Sulla costa si trova il 52% della popolazione totale, nella sierra il 36% e nella selva il 12%. È una popolazione predominantemente meticcia che parla la lingua spagnola, benché esistano due importanti minoranze; la popolazione andina, che a sua volta si divide in due famiglie linguistiche, la quechua e la aymara; e la popolazione nativa dell’Amazzonia, che si divide in 14 famiglie linguistiche e 42 etnie. Politicamente il Perù è suddiviso in 25 regioni (Amazonas, Ancash, Apurímac, Arequipa, Ayacucho, Cajamarca, Callao, Cusco, Huancavelica, Huánuco, Ica, Junín, Lambayeque, La Libertad, Lima-Province, Loreto, Madre de Dios, Moquegua, Pasco, Piura, Puno, San Martín, Tacna, Tumbes e Ucayali) oltre alla capitale, Lima Metropolitana, che non ha status regionale. Il Perù è una nazione democratica, i sui poteri pubblici sono rappresentati dal Potere Esecutivo, con a capo il Presidente della Repubblica; il Potere Legislativo di tipo unicamerale ed il Potere Giudiziario. Le elezioni generali, per eleggere il Presidente della Repubblica ed i rappresentanti del Congresso si svolgono ogni 5 anni. Le elezioni regionali e municipali si svolgono ogni 4 anni, e le più recenti sono state quelle del 2002. Attualmente il Presidente Costituzionale della Repubblica è il Dr. Alejandro Toledo Manrique, il cui mandato si conclude il 28 luglio 2006. BREVE STORIA Il Perù è uno dei grandi centri originari dell’antica cultura, così come il Messico, la Mesopotamia, l’India e la Cina. L’uomo del periodo paleolitico iniziò a costruire i primi villaggi di cacciatori-agricoltori verso il 6000 a.C (come si può vedera a Lauricocha, Huánuco). Verso il 2500 a.C si formarono i villaggi agricoli, dove si inizió la coltivazione della manioca, i fagioli, la quinua, la patata, il cotone e il mais. Fino all’arrivo dei conquistatori europei, la storia peruviana si divide in cinque tappe oppure orizzonti: - Antico Orizzonte (1200 a.C - 200 a.C); si formano i piccoli stati le cui elite hanno tanto il potere economico quanto quello religioso. Appartengono a questo periodo Chavin de Huantar (Ancash), tempio con passaggi sotterranei che include ceramica monocroma e arte megalitica. Sono anche notevoli le rovine di Caral (Lima) e Sechín (Ancash). - Periodo Intermedio Antico (200 a.C – 600 d.C): È il periodo dei grandi sviluppi regionali. Si distinguono le culture Tianhuanaco (Puno), Mochica e Lambayeque (La Libertad e Lambayeque), Nasca e Paracas (Ica). Di Tiahuanaco abbiamo le «chullpas» di Sillustani (Puno), dai mochicas le Tombe Reali del Signor di Sipán (Lambayeque), dagli abitanti di Lambayeque la valle delle piramidi di Túcume (Lambayeque); dai nasca le misteriose Linee di Nasca e la loro ammirevole ceramica e dagli abitanti Paracas i bellissimi tessuti.- - Medio Orizzonte (600 d.C – 900 d.C): si caratterizza cultura Wari. Le principali testimonianze di questo periodo sono le città di Wari (Ayacucho), Pikillacta (Cusco) e Marca Huamachuco (La Libertad). -Tardo Periodo Medio (900 d.C – 1400 d.C): periodo caratterizzato da un insieme di stati regionali con lineamenti culturali molto definiti. Risaltano le culture Chimú e Chincha sulla costa; Cajamarca e Huanca nella sierra e Chachapoyas nella selva nord. Sono monumenti rappresentativi la città chimú di Chan Chan (La Libetad), la necropoli delle Ventanillas de Otuzco (Cajamarca) e la città di Kuelap a Chachapoyas (Amazonas). - Tardo Orizzonte (1400 d.C – 1532 d.C): è il periodo degli Incas, originari di Cusco, i quali costituirono un regime di tipo imperiale su tutto il mondo andino. Le sue principali testimonianze sono i monumenti architettonici del Cusco. Si conclude nel 1532 con la conquista spagnola. Tra il 1532 ed il 1824 si sviluppa il periodo coloniale, che ci ha lasciato magnifiche testimonianze artistiche, come la pittura della denominata Scuola Cusqueña; e architettoniche, come il convento di Santo Domindo a Cusco (eretto sull’antico tempio inca del Koricancha) ed il convento di Santa Catalina (Arequipa). Il 28 luglio 1821 è proclamata l’indipendenza la quale si consolida il 9 dicembre 1824 con la vittoria nella Battaglia di Ayacucho. LINGUA E MONETA Lo spagnolo è la lingua ufficiale nel Perù e le lingue native hanno il riconoscimento statale. Lo Stato favorisce la religione cattolica, anche se c’è un’ampia tolleranza di rito. Si insegna l’inglese di base nella maggioranza delle scuole del paese ed è possibile comunicare in questa lingua con gli operatori turistici quali guide turistiche, personale delle agenzie di viaggio e reception. La moneta ufficiale del Perù è il Nuevo Sol (S/.); circola in monete da 5, 10, 20 e 50 centesimi; 1, 2 e 5 Nuevos Sol e banconote da 10, 20, 50,100 e 200 Nuevos Soles. Il dollaro americano e l’euro sono accettati nella maggioranza dei locali commerciali, ristoranti e stazioni di servizio, al tasso di cambio del giorno. Il maggior numero degli alberghi e stabilimenti urbani accettano le carte di credito, come Visa, Master Card, Diners e American Express. L’uso di travellers checks non è molto diffuso. Si consiglia di verificare nei locali se sono accettati. Per conoscere il tasso di cambio visitare i seguente siti: http://www.editoraperu.com http://www.expedia.msn.com L’ORA E I SERVIZI L’ora viene determinata 5 ore prima dell’ora GMT (Greenwich Mean Time) e coincide con l’ora EST (Greenwich Mean Time) degli Stati Uniti. Rispetto all’ora peruviana, New York ha la stessa ora, Santiago del Cile e Caracas hanno un’ora in più, Rio de Janeiro e Buenos Aires sono 2 ore avanti e Tokio è 15 ore avanti. Il Sistema elettrico è di 220 volt. La rete telefonica permette il collegamento diretto sia per chiamate nazionali sia per quelle internazionali. Gli elenchi telefonici informano sui prefissi corrispondenti ad ogni città. I punti di connessione pubblica a Internet sono ampiamente diffusi in tutto il territorio. COME ARRIVARE - Via aerea: Il Perù riceve voli diretti e con scalo dalle principali città di Europa, Asia e America. Il principale punto di ingresso è l’Aeroporto Internazionale Jorge Chavez (Callao, Lima). Hanno anche la capacità di ricevere voli internazionali gli aeroporti di Arequipa, Cusco, Chiclayo, Iquitos, Pisco, Pucallpa, Tacna e Trujillo. - Via terrestre: Si può entrare in Perù mediante la Panamericana attraverso le città di Tacna a sud o dalla città di Tumbes a nord. Si può anche entrare dalla città di Loja (Ecuador) che è collegata con la città di Piura. È possibile anche entrare dalla Bolivia attraverso 2 rotte: Copacabana – Yunguyo – Puno e La Paz – Desaguadero – Puno. - Via fluviale: L’unico punto d’ingresso fluviale è tramite il Rio delle Amazzoni, attraverso il quale arrivano anche imbarcazioni di servizio turistico privato dalla città di Leticia (Colombia) e Tabatinga (Brasile) fino alla città di Iquitos (Perù). - Via lacustre: navigando sul Titicaca, da Guaqui (Bolivia) a Puno (Perù). - Via marittima: esistono navi da crociera che arrivano fino al Callao, principale porto del Perù. Alcuni percorsi marittimi, inoltre, fanno scalo nei porti di Salaverry (Trujillo) e Chimbote (Áncash) a nord del Perú; e a San Martín (Ica), e Matarani (Arequipa), a sud. Il Perù ha un sistema d’informazione ed assistenza ai passeggeri denomonato . Attraverso il quale è possibile richiedere informazioni turistiche obbiettive e imparziali, cosí come ottenere assistenza nei casi in cui i servizi turistici richiesti non siano offerti secondo quanto stipulato nel contratto. Il servizio può essere sollecitato le 24 ore del giorno entro il territorio peruviano. Tel: (01) 574-8000 E-mail: [email protected] LIMA, CITTÀ COLONIALE, Gastronomica e Sede di Congressi Lima, la tradizionale Città dei Re, fu fondata nel 1535 dal conquistatore Francisco Pizarro. Attualmente è la capitale della nazione e porta d’ingresso al Perù. Per la sua architettura coloniale, l’UNESCO l’ha dichiarata Patrimonio Culturale dell’Umanità nel 1991. A Lima è possibile visitare da un’antica rovina precolombiana come Pachacamac, sede di un oraculo e centro di pellegrinaggio religioso di diverse epoche fino alle case e chiese coloniali come la Cattedrale, il convento di San Francisco e il palazzo Torre Tagle, oggi sede del Ministero degli Affari Esteri. Lima è una moderna metropoli, idonea per la realizzazione di convegni e riunioni internazionali poiché ha un’appropriata infrastruttura con alberghi cinque stelle. La città ha quartieri di diverse caratteristiche che meritano di essere visitati; Miraflores, con una notevole infrastruttura moderna con importanti alberghi, ristoranti di ogni specialità, centri commerciali e locali notturni. Le sue spiagge sono adatte al surfing e la sua riviera idonea per praticare il deltaplano. San Isidro si caratterizza per i suoi parchi, aree resindenziali ed una moderna zona d’affari. Barranco, quartiere notturno e culla di artisti si distingue per le sue serate piene di divertimento e spettacoli musicali. Santiago de Surco, quartiere caratteristico per i suoi centri commerciali e le sue botteghe vitivinicole esistenti dai primi anni del secolo scorso. Altitudine 154 metri sul livello del mare Come arrivare Via aerea: Lima è collegata con le principali città del mondo ed è il principale punto di collegamento verso le città all’interno del paese. Via terrestre: Lima è il punto di raccordo di tutte le autostrade che portano alle diverse città del Perù attraverso la Panamericana e l’Austostrada Centrale. Alloggio La città ha diversi tipi di alberghi, da quelli di prima categoria fino a quelli che offrono dei servizi minimi. Servizi turistici Una diversità di ristoranti e tutti i trasporti e servizi. Soggiorno minimo Tre giorni per realizzare tour nella città e nei dintorni. Punti d’nteresse del Centro Storico La Plaza Mayor: tracciata durante la fondazione della città; risalta la sua bellissima fontana di bronzo del 1650. Cattedrale di Lima: la prima pietra fu messa da Francisco Pizarro nel 1535. Chiesa e Convento di San Francisco: complesso famoso per le catacombe. Santuario di Santa Rosa di Lima: situato nel luogo dove visse Isabel Flores de Oliva, Santa Rosa di Lima Stagione/Clima Due stagioni diverse: da ottobre ad aprile: estate con sole molto forte e assenza di precipitazioni; da maggio a settembre: foschie costiere ed eccessiva umidità. Feste Mese del Señor de los Milagros (ottobre): è la festa più importante che si svolge a Lima. Si celebra intorno all’immagine di un Cristo crocifisso che è la copia di un murale dipinto nel quartiere di schiavi di Pachacamilla nel XVIII secolo. Nell’antica Piazza di Tori di Acho, si svolge a dicembre la famosa «corrida» con la partecipazione dei più importanti toreri del mondo i quali si contendono lo Scapolare d’Oro del Señor de los Milagros. Gastronomia A Lima ci sono ottimi ristoranti di cucina nazionale ed internazionale ed esiste una grande varietà limense dei piatti della cucina italiana, francese e cinese. - Antipasti: Cebiche: filetto freddo di pesce, tagliato a fette e marinato nel limone, cipolla e aji limo (tipo di peperoncino molto piccante) servito con granturco e patata dolce. Causa limeña rellena: impasto di patata gialla condita con peperoncino in polvere e ripiena di tonno, pollo o verdure. - Minestre: Parihuela: minestra concentrata di pesce e frutti di mare. - Pietanze: Lomo saltado: filetto tagliato a fettine e rosolato con cipolla e pomodoro. Si uniscono le patate fritte e viene servito con riso in bianco. Aji de gallina: gallina cucinata a fette con latte, formaggio, peperoncino e noci. - Dolci: Mazamorra morada: dolce fatto con farina di mais viola e con frutta fresca e secca. Suspiro a la limeña: meringa con crema di latte e vaniglia. Artigianato A Lima è possibile trovare artigianato di ottima qualità proveniente da tutto il Perù. I principali mercati artigianali si trovano in: av. Petit Thouars a Miraflores; av. La Marina, a Pueblo Libre; e nel Centro di Lima, Jr. Conde de Superunda e Jr. Carabaya. LE MISTERIOSE LINEE DI NASCA e la riserva nazionale di Paracas A sud della città di Ica, dopo aver percorso un deserto di dune, al Km 420 della Panamericana Sur, a 25 Km da Nasca, la pampa di San Josè sfoggia un insieme di misteriosi geroglifici e tratti rettilinei, la cui antichità risale al VI secolo d.C. Sono solchi di 20 cm di profondità che formano immagini zoomorfe e fitomorfe di circa 500 m di lunghezza (un colibrì, una scimmia, un pesce, ecc.). Furono studiate da Max Uhle nel 1901, da Toribio Mejìa Xesspe nel 1926 e fu Paul Kosok che le rese famose in tutto il mondo nel 1939. Maria Reiche, studiosa e discepola di Kosok, dedicò la sua vita, dal 1940 fino al 1998, alla cura di questi geroglifici che furono dichiarati Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1994. Nella stessa regione di Ica, si trova la Riserva Nazionale di Paracas (22 Km a sud della città di Pisco, al Km 261 della Panamericana Sud), ricco ecosistema della costa, di 335.000 ettari di estensione che comprende deserti, spiagge, isole, scogliere e mare. Vi si proteggono, nel loro habitat naturale, parihuanas, pellicani, pinguini, delfini, leoni marini e una varietà di pesci e crostacei. Navigando un’ora verso nord ovest troviamo il bellissimo scenario delle Isole Ballestas che mostrano una grande quantità di uccelli e leoni marini. Altitudine Chincha, Pisco e Paracas, a livello del mare, 406 metri; Palpa, 347 m.; Nasca, 588 m. Come arrivare A Ica si arriva per via aerea da Lima (1 ora). I voli a seconda della richiesta. In macchina, prendendo la Panamericana Sud, si arriva da Lima a Paracas in 3 ore; a Ica in 4 ore e a Nasca in 6 ore. Alloggio Ci sono comodi alberghi e ostelli nella città di Chincha, Pisco, Ica, Paracas e Nasca. Attività Archeologia, osservazione della natura, sport acquatici (windsurf e sci acquatico), gite in barca, trekking, escursioni in bicicletta, sandboard, gite a cavallo. Servizi Turistici Tour con guida, sorvolo delle Linee di Nasca e Palpa da Ica e Nasca (45 minuti la durata); servizio completo per trekking e camping, gite in auto per la sabbia attraverso il deserto; a Paracas, tour con motoscafi per visitare le Isole Ballestas. Soggiorno minimo Tre giorni per sorvolare le Linee e visitare parte della Riserva di Paracas e le Isole Ballestas, godere delle gite e gli sport di avventura nel deserto. Si consiglia Sorvolare le Linee di Nasca al mattino, dipendendo dal clima. Per le escursioni alle Isole Ballestas, navigare al mattino a seconda delle condizioni climatiche. Alcune spiagge della Riserva di Paracas non sono adatte per i bambini a causa della grande quantità di alghe ed del fondo fangoso. Attrazioni nei dintorni Ci sono diversi punti d’interesse preispanici, come l’acquedotto di Cantayoc (5 km a est di Nasca); il cimitero di Cahuachi (17 km a nord di Nasca) e le rovine inca di Tambo Colorado nella valle di Pisco. Ica è anche molto interessante come destinazione turistica per le sue feste e la sua tradizione vitivinicola, se si considera che è la culla del Pisco, tipo di grappa di uva peruviana. Un importante centro di svago è la Huacachina, località baleare di antica tradizione situata in un’oasi a 5 km dalla città di Ica, che ha comodi alberghi. Stagione/Clima Clima caldo e secco tutto l’anno, non piove mai. Feste Festival Internazionale della Vendemmia (i primi quindici giorni del mese di marzo): ad Ica si festeggia la raccolta dell’uva che comprende la degustazione di vino e pisco, il festival gastronomico,le parate allegoriche, l’elezione della regina e i festival musicali. Celebrazione religiosa del Signor de Luren (il primo giovedì ed il terzo lunedì di ottobre): a Ica processione del santo patrono della città con una grande affluenza di fedeli, insieme a fiere, giochi ed altro. Gastronomia Sopa seca: pastasciutta con carne di pollame, condita con achiote (spezia locale), prezzemolo e basilico. Viene servito con carapulcra. Carapulcra: stufato di patata secca tritata con carne di maiale, achiote, ajì panca (tipo di peperone), e arachidi macinati. Guiso de pallares verdes: stufato piccante di fagioli con latte, uova e formaggio. Tejas: dolce preparato con noci, fagioli, dolce di chirimoya ed altra frutta di stagione. IL PARCO NAZIONALE DEL HUASCARÀN, Chavin e la Cordigliera Huayhuash Il Parco Nazionale del Huascaràn, situato nella Cordigliera Bianca, ha un’estensione di 340.000 ettari. Comprende 296 lagune e 663 ghiacciai dove si trovano le vette più alte del Perù, come il Huascarán (6.768 m), il Huandoy e l’ Alpamayo. Ci sono zone di protezione di specie vegetali come la Puya Raimondi e l’albero del queñual, oltre a specie di fauna come il condor andino e la vigogna. Fu dichiarato dall’ UNESCO nucleo della Riserva della Biosfera nel 1977 e Patromonio Naturale dell’Umanità nel 1985. Sono molto frequentati il Ghiacciaio Pastoruri (70 km a sud di Huaraz), la Laguna di Llanganuco (ai piedi del Huascarán) e le terme di Monterrey (5 km a nord di Huaraz). Nel Callejòn de Conchucos, a sud est della città di Huaraz si trova il complesso archeologico di Chavìn de Huantar (3.810 m) che comprende templi, gallerie, costruzioni di pietra e piazze. Questo luogo fu il più importante centro cerimoniale dell’antica cultura Chavín e fu edificato verso il 1200 a.C. In una delle gallerie sotterranee si trova il Lanzón, monolite alto 4,53 m, notevole per la sua feroce immagine mitica. La cordigliera Huayhuash si trova all’estremo sud della Cordigliera Bianca, confinante con la regione Huanuco. Lì si trova la laguna di Conococha, dove nasce il fiume Santa ed il picco di montagna Yerupajà (6.634 m), il secondo più alto del Perù ed il più difficile da scalare. La località più importante della zona è Chiquiàn (3.200 m) dove inizia il percorso di trekking più importante (8 giorni). ghiacciai. Attrezzatura completa per scalare le montagne e diverse escursioni. Servizio di guide di montagna per le principali rotte di trekking, mulattieri, mule e cuochi. Altitudine Huaraz: 3.100 metri; Caraz: 2.250 m; percorsi di trekking, fra i 3.200 e i 4.900 metri. Come arrivare In autobus giornalmente da Lima a Huaraz, 400 km. in 8 ore; da Trujillo , 570 km. in 10 ore. Gastronomía Pi-can-te de cuy: stufato di cuy (porcellino d’india) cucinato in salsa di arachidi e ají pan-ca (tipo di peperoncino). Cuchikanca: maialino tenero marinato in aceto e cotto al forno. Pe-can cal-do: brodo di testa di montone e trippa. Pa-cha-man-ca: diversi tipi di carne, patate e mais tenero cotti sotto terra fra le pietre calde. Alloggio Alberghi a tre stelle a Huaraz; ostelli a tre stelle a Carhuaz e Caraz; alloggio semplice a Chiquiàn ed in altri paesini e rifugi. Attività Turismo archeologico a Chavín (Huari), Recuay e Willcahuain (Callejón de Huaylas), Yayno (Conchucos) e Sechín (Casma). Camping e trekking (compreso trekking con lama) andinismo, turismo ecologico, osservazione della flora e fauna, canottaggio (sul Santa), sci, gite in bicicletta. Artigianato a Chacas (Conchucos), famosa per i pezzi intagliati in legno. Servizi Turistici Trasporto turistico e personale assistente e specializzato in trekking e percorsi lunghi per i Soggiorno minimo 5 giorni (compresi i giorni per l’andata ed il ritorno), per il trekking da 2 a 14 giorni. Il complesso archeologico di Chavín può essere visitato in un solo giorno da Huaraz. Si consiglia È indispensabile un giorno per ambientarsi prima di realizzare qualsiasi sforzo fisico, mangiare piatti di facile digestione e bere l’infuso di coca. Le attività sulla Cordigliera Bianca sono regolate dal regolamento del Parco Nazionale. Stagione/Clima La migliore stagione è da maggio a settembre, quando il cielo è sereno quasi tutti i giorni. C’è la neve eterna al di sopra dei 4600 metri. Le notti sono fredde in montagna; fresche a Huaraz e in altri paesini. Feste Carnevale a Huaraz (febbraio). Settimana dell’andinismo (maggio-giugno) al Callejòn de Huaylas. Ci sono gare internazionali. Festa di San Pietro di Corongo (29 giugno): Celebrazione religiosa e popolare dove si svolge la celebre danza delle pallas. Anniversario di Huaraz (25 luglio). Artigianato Nella zona da menzionare la lavorazione e il ricamo dei vestiti tipici e le polleras (gonne); inoltre si mantiene l’arte della fabbricazione di candele, molto utilizzate nelle diverse processioni della regione. Possono trovarsi anche coperte di lana di ovino di Chavín, ceramica di Taricá, oggetti in ferro battuto, lavori a sbalzo in cuoio, ceste e coperte e ponchos di alpaca. CUSCO e la valle sacra degli Incas La città di Cusco (3.360 m), si trova nella zona sudorientale andina. Il suo nome in quechua significa «ombellico o centro del mondo» poiché è stata la capitale del Impero o Tawantinsuyo (quattro regioni). Dice la leggenda che la città fu fondata da Manco Capac e Mama Ocllo, provenienti dal lago Titicaca. Il Cusco incaico monumetale risale al XV secolo e si attribuisce all’Inca Pachacutec (1438-1471) la costruzione dei più bei edifici nei quali si distingue il finissmo intaglio della pietra, l’incastro perfetto delle pietre e le porte trapezioidali. Si possono ammirare la Fortezza di Sacsayhuamán, nella parte alta della città, il Koricancha (tempio del sole), sul quale si costruì il convento di Santo Domingo e nella via Hatun Rumiyoc (a 2 isolati dalla piazza maggiore) un muro inca con la celebre pietra dei 12 angoli. Sin dall’arrivo degli spagnoli, Cusco si trasformò in una città meticcia e coloniale, con splendide costruzioni sulle fondamenta dell’architettura inca, dove si sviluppò uno stile proprio nell’architettura e nella pittura, che si possono ammirare nella Cattedrale e la Chiesa della Compagnia di Gesù. Conosciuta come la capitale archeologica d’America, la città fu dichiarata Patromonio Culturale dell’Umanità dall’ UNESCO nel 1983 ed è uno dei principali centri dell’attività turistica in America del Sud. Altitudine Cusco: 3.600 metri; Valle Sacra: 2.900 metri. Come arrivare Via aerea: voli giornalieri da Lima (55 minuti), Arequipa (35 minuti), Puerto Maldonado (30 minuti e La Paz, Bolivia (1 ora – voli a giorni alterni). Via ferrea: da Puno, 384 km in 10 ore. Via terrestre: in autobus, da Lima, 1.131 km in 19 ore (via Nasca e Abancay); da Puno, 389 km in 6 ore; e da Arequipa, 518 km in 10 ore (via Juliaca). Alloggio Cusco possiede alloggi di tutte le categorie, compresi alberghi di 5 stelle, con riscaldamento e con ottimi ristoranti. Attività Visite a musei e chiese, mercati artigianali, turismo ecologico, trekking, escursioni in bicicletta, canottaggio, andinismo, bungee jumping, voli in mongolfiere e gite a cavallo. La gastronomia, le diverse feste popolari e i tradizionali mercati di Chincheros e Pisac. Servizi Turistici Ristoranti di categoria differente, nolleggio di attrezzature per trekking, campeggio e canottaggio. Trasporto: macchine ed autobus, tuor con guida. Attrazioni La Cattedrale, la Chiesa della Compagnia, il Convento di Santo Domingo, il quartiere di San Blas (quartiere artigianale), il Parco Archeologico di Sacsayhuamán, che comprende Kenko, Puca Pucará e Tambomachay. Nella Valle Sacra da notare le zone archeologiche di Pisac e Ollantaytambo. A 185 km da Cusco il complesso archeologico di Choquequirao, con la Piazza Principale, i magazzini, il sistema di terrazze e le piattaforme cerimoniali. Stagione/Clima Esistono due stagioni molto diverse: stagione secca, maggio-agosto, con freddo intenso al mattino e la notte (periodo di gelate); stagione delle piogge, dicembre-marzo. Feste Settimana Santa (marzo / aprile, variabile): Lunedì Santo, processione e benedizione del Señor de los Temblores, patrono del Cusco. Cor-pus Ch-ris-ti (maggio/giugno, variabile): pro-ce-ssione di immagini di santi e madonne, patroni di diverse parrocchie. Qoy-llur Rity (ma-ggio/giugno, variabile). Il suo nome significa «Stella brillante di Neve», festa dove si fonde il rito antico degli Apus o montagne con le manifestazioni cattoliche, a cui partecipano 50.000 persone con gli indumenti tipici provenienti dalle diverse regioni del sud, fino al Santuario di Sinacara. I pellegrini hanno l’abitudine di portare pietre di differenti misure da mettere nella «apacheta» (colle di pietra), e di ritorno, trasportano sulle spalle blocchi di ghiaccio. In-ti Ray-mi (24 giugno): rappresentazione della festa del Dio Sole, massima divinità inca, con una grande manifestazione folcloristica. Nues-tra Se-ño-ra del Car-men (16 luglio): danze folcloristiche nel paesino di Paucartambo. Gastronomia Lawa: minestra di mais fresco e fave. Queso Kapchi: piatto freddo di formaggio fresco, fave, patate e cipolla, condito con latte e peperoncino. Chicharrón con mote: carne di maiale fritta nel proprio grasso, servita con mais. Chiriuchu: carne di gallina o cuy arrosto servita con frittata di farina di mais abbrustolito, formaggio chalona, rocoto (peperone molto piccante) e cachayuyo. Artigianato Tra gli articoli principali troviamo: tessuti al telaio, pezzi di ceramica, gioielli in argento, repliche di pittura cusqueña, pelletteria, pezzi intagliati in legno e decorati in pan de oro, immagini (Re Magi, Vergini, Bambini Gesù – chiamati Manuelito – e Arcangeli), maschere ed altri. Il quartiere di San Blas raduna officine artigianali come quelle dei maestri Edil-berto Mé-ri-da, An-to-nio Ola-ve, Jesús La Torre e della famiglia Mendívil. CAMMINO INCA: Sulla Rotta del Grande Impero Gli Incas costruirono una vasta rete di sentieri per mettere in comunicazione le quattro regioni del suo grande impero. La rete si chiamava Qhapaq Ñan (cammino del sovrano) o Cammino Inca. Era costituita da sentieri di pietra, adatti per la circolazione di 2 o 3 persone con un gruppo di lama. I fiumi si attraversavano mediante ponti prensili e i forti pendenti venivano superati mediante scalinate e rampe.Ci sono in Perù molti resti del Qhapaq Ñan che continuano ad essere usati dai contadini. Uno dei più importanti e ben conservato è quello che unisce Cusco a Machu Picchu. Attualmente, andare a Machu Picchu attraverso il Cammino Inca permette di inoltrarsi in un passato millenario e percorrere scenari geografici impressionanti e differenti. Lungo i 39 chilometri si osservano paesaggi misteriosi, resti archeologici; un flora ricchissima con 400 specie diverse di orchidee e begonie, alberi esotici come il pisonay, il queñual e innumerevoli specie di fauna nel loro habitat naturale, come il galletto delle rocce, la pava del monte, i lama e le vigogne, il cervo dalla coda bianca, la viscaccia e il delicato e vegetariano orso dagli occhiali. Il Cammino Inca è uno dei percorsi di trekking e camping più importanti a livello mondiale. Altitudine Minima: 2.600 metri; massima: 4.200 metri. Come arrivare Ci sono due possibilità di percorso: - 4 giorni / 3 notti. La gita a piedi inizia al km 88 della linea ferrea, conosciuto come Qorihuayrachina. Durante il cammino si possono osservare i gruppi archeologici di Patallacta, Willkarakay, Patawasi, Runkurakay, Sayacmarca, Conchamarca, Phuyupatamarka – il sito archeologico più alto, a 3.650 m –, Intipata, Wiñaywayna – luogo incaico circondato da impressionanti terrazze ed esuberanti orchidee selvatiche – e Machu Picchu. Un’interessante attrazione di questo percorso è la traversata del fiume Urubamba attraverso un ponte prensile e la salita – optinal – fino alla baia di Warmiwaskuña (dove morì la donna) a 4.200 m, che offre un paesaggio stupendo. - 2 giorni / 1 notte. Questa rotta è chiamata Cammino Sacro e la gita a piedi inizia al km 104 (Chachabamba), fin dove si arriva in treno. I luoghi archeologici che si possono osservare sono: Chachabamba, Wiñaywayna e Machu Picchu. Il viaggio in treno da Cusco fino al km 104 dura circa 3 ore. Esistono altre vie, più brevi, che sono previste nel circuito del Cammino Inca e si uniscono all’ultimo tratto del Cammino Inca di Machu Picchu, come il Cammino Reale che dura 6 ore ed il Cammino della Purificazione da 4 a 5 ore. Per realizzare queste gite a piedi bisogna contattare le agenzie di viaggio registrate. Attività Archeologia, trekking (moderata difficoltà), osservazione della flora e fauna. Servizi Turistici Lungo il percorso ci sono luoghi debitamente segnalati dall’Unità di Gestione di Machu Picchu (UGM) per pernottare. A Wiñaywayna esiste un albergo turistico con servizio di alloggio semplice per 39 persone e ristorante per circa 100 persone. Le agenzie registrate che operano questo percorso sono incaricate di provvedere a tutto quanto necessario ad ogni visitatore come, alimenti, tende e sacchi a pelo. Soggiorno minimo A seconda del percorso scelto, il visitatore dovrà considerare 2 o 3 giorni in più per i collegamenti con la città di Cusco e le destinazioni vicine. Attrazioni nei dintorni Lungo il percorso si può osservare una gran varietà di luoghi archeologici come Machu Q’ente, Huayna Q´ente, Pulpituyoc, Kusichaca, Patallacta, Torontoy e le montagne coperte di neve come La Verónica e Salcantay. Stagione/Clima Durante il percorso si attraversano diversi livelli ecologici ed altitudini, per cui il clima è vario. Esistono due stagioni: una secca, aprile-ottobre e l’altra piovosa e nuvolosa, novembre-marzo. Regolamento/Osservazioni A quanto indicato nel regolamento dell’Unità di Gestione di Machu Picchu (UGM), esistono 2 modi per percorrere il Cammino Inca: sollecitare i servizi di un’agenzia di viaggi debitamente registrata ed autorizzata dalla UGM per operare questo circuito, o i servizi di una guida ufficiale debitamente accreditata ed autorizzata dalla UGM. È permessa la contrattazione di portatori per l’escursione. MACHU PICCHU La città perduta degli Inca Circondata da un magico silenzio, a 120 Km da Cusco, sul versante del fiume Urubamba, si trova uno dei monumenti architettonici più belli della terra. Considerato anche luogo mistico che emana energia vitale, Machu Picchu (2.400 m) è da ammirare per la solidità della sua costruzione, l’uso equilibrato dello spazio e l’armonioso complemento con l’ambiente naturale. Il suo nome proviene dal vocabolo quechua che significa montagna vecchia. È situata strategicamente per evitare la presenza di nemici e circondata da gole (canyon) profondi e impressionanti montagne chiamate Apus o dei degli incas. Tutta la zona è coperta da abbondante vegetazione. Fu costruita totalmente in pietra, sfruttando tutti gli spazi in armonia con la funzionalità. Si distinguono due settori: la zona urbana, che comprende templi, palazzi, scalinate e fontane; e la zona agricola, composta da vari tipi di terrazze per la coltivazione. Gli abitanti del posto erano al corrente dell’esistenza di queste rovine da molto tempo. Nell’anno 1911 la guida Melchor Arteaga portò il professor Hiram Bingham a Machu Picchu. Bingham ritornò nel 1914 con l’aiuto dell’Università di Yale e la National Geographic Society e da allora si diffuse l’esistenza di Machu Picchu come la città perduta degli Incas, confondendola inizialmente con la misteriosa Vilcabamba la Vecchia, dove si rifugiò Manco Inca. Si pensa che la città abbia avuto fondamentalmente una finalità religiosa. Bingham trovò un cimitero solo di donne, il che lo portò a pensare che si trattasse di un grande monastero di acllas (donne giovani) e luogo di riposo e raccoglimento del sovrano di Cusco. Probabilmente la sua costruzione appartene al periodo di Tupac Inca Yupanqui, epoca finale dell’impero inca. Il Santuario Storico di Machu Picchu (32.592 ettari) è un’area protetta dallo Stato peruviano e dichiarata nel 1983 Patrimonio Culturale e Naturale dell’Umanità dall’UNESCO. Altitudine Machu Picchu 2.400 metri Come arrivare Per via terrestre: l’unico accesso è con il treno da Cusco, 110 km, fino alla stazione Machu Picchu paese. Il tempo del viaggio fino alla stazione va da 3 a 4 ore, secondo il tipo del servizio del treno. Il servizio di autobus dal paesino di Machu Picchu (prima chiamato Aguas Calientes) fino alla zona archeologica dura circa 20 minuti. Alloggio Nel paese di Macchu Picchu esistono alloggi semplici e alberghi a 3 stelle. All’entrata del santuario si trovano i servizi igenici, il telefono, un ristorante fast food e un albergo. Attività Archeologia, trekking, fotografia, misticismo, osservazione di flora e fauna (ottima zona per lo studio di orchidee), terme e acquisto di prodotti tipici nel paese di Machu Picchu. Soggiorno minimo È necessario 1 giorno per visitare Machu Picchu e da 5 a 7 giorni per visitare le altre attazioni situate fra Machu Picchu ed il Cammino Inca. Consigli Si suggerisce di pernottare nella zona. Durante la stagione delle piogge è preferibile portare il poncho o l’impermeabile; nella stagione secca bisogna usare il cappello, repellente per gli insetti e il protettore solare. Si devono rispettare le regole di conservazione culturale e naturale del Santuario Storico Machu Picchu. Attrazioni nei dintorni Da visitare le Terme di Aguas Calientes, situate a 800 m dal paese di Machu Picchu. È anche interessante la scalata della montagna Huayna Picchu (montagna giovane) a 2.667 metri di quota, che dà un’immagine caratteristica al tutto. L’ascesa dura 1 ora a piedi, su per un pendio molto stretto e sulla cima si può osservare un gruppo di terrazzamenti, che avrebbero avuto una finalità religiosa nonché le rovine di un tempio in costruzione. I visitatori che desiderano salire sul Huayna Picchu, devono registrarsi nel posto di guardia localizzato nel settore chiamato Roca Sagrada. Si consiglia l’uso di scarpe sportive e portare molta acqua. Stagione/Clima Machu Picchu può essere visitata tutto l’anno, anche se il miglior periodo è tra aprile e ottobre. Stagioni molto diverse: novembre-marzo, estate con presenza di piogge e umidità; aprile-ottobre, inverno o stagione secca. IL PARCO NAZIONALE DEL MANU: Ultimo Rifugio Naturale Il Parco Nazionale del Manu, con una superficie di 1.716.295 ettari, è la più grande area naturale protetta del Perù ed una delle più vaste del pianeta, la cui mega diversità non ha precedenti. Comprende tutto il bacino del fiume Manu nei territori appartenenti alle regioni di Cusco e di Madre de Diós. Fu creato il 29 maggio 1973 con lo scopo di proteggere la ricca biodiversità della zona dallo sfruttamento irrazionale. Nel 1977, l’UNESCO vi stabilì la Riserva della Biosfera del Manu e lo dichiarò Patriomonio Naturale dell’Umanità nel 1987. L’area comprende tre tipi di protezione: una zona nucleo limitata ad un piccolo gruppo di scienziati, di protezione di flora e fauna; una zona riservata, dove si permette l’uso programmato delle risorse, la ricerca e le attività turistiche ed una zona culturale, dove si permettono piccoli insediamenti umani e attività agricole. Il Manu ospita più di 800 specie di uccelli: l’aquila arpia, il jabirú ed il galletto delle rocce; più di 200 tipi di mammiferi, come la scimmia maquisapa nera, le nutrie di fiume, il ramarro nero, il giaguaro, il gattopardo, l’orso dagli occhiali, l’alce e circa 100 specie di anfibi C’è una grande varietà di insetti e rettili che non sono classificati. Tra le piante ci sono più di 2.000 specie e varietà uniche, comprese orchidee giganti ed alberi che superano i 45 metri di altezza ed i 3 metri di diametro. In questa zona vivono anche popolazioni indigene che possiedono tradizione, cultura e lingua propria: Mashiguengas, Amahuacas, Yaminahuas, Piros, Amarakaeries, Huachipaires ed i Nahuas. Altitudine Si estende dal declivio orientale delle Ande (4.000 metri) fino alla pianura amazzonica (250 metri). La zona reservata e la zona culturale di Riserva di Biosfera, corrispondono alla pianura amazzonica. La zona altoandina ha un’area di visita, il Mirador de Tres Cruces, ad Acjanaco. Come arrivare Via aerea: voli giornaliera da Lima a Cusco (55 minuti) e voli (a giorni alterni) da La Paz (Bolivia) a Cusco (1 ora). Possono noleggiarsi aeroplani dalla città di Cusco alla località de Boca Manu (dove sfocia il fiume Manu a Madre de Diós) per proseguire il viaggio con una barca (4 ore di navigazione) Via terrestre: da Lima a Cusco (percorso di 1.105 km in 19 ore, via Nasca) per dopo utilizzare il trasporto turistico nolleggiato fino alla località di Atalaya (8 ore) o Shintuya (11 ore) dopo si continua con la barca a motore fino a Boca Manu (8 ore) e da lì fino alla Zona di Uso Turistico e di Ricreazione del Parco (8 ore in più). Servizi turistici Il turismo nella Zona di Uso Turistico e di Ricreazione del Parco Nazionale del Manu (PNM), il bacino del fiume Manu, si realizza solo attraverso le agenzie di turismo autorizzate, le quali richiedono le autorizzazioni d’ingresso e il pagamento del diritto di visita. L’alloggio nella Zona di Uso Turistico e di Ricreazione del PNM – il bacino del fiume comprende alloggio in ostelli e campeggi. Durante il cammino verso il parco esistono alloggi semplici a Salvación, Pilcopata e Boca Manu. Attività Si offrono tour con attrezzature comprese, guidati da naturalisti e guide specializzati. Ci sono attività di turismo ecologico. Osservazione di flora e fauna e trekking nella foresta. Inoltre è possibile realizzare canottaggio nella zona riservata e visitare le comunità native. Soggiorno minimo Per lo sforzo che rappresenta il viaggio e la grandezza del PNM si consiglia di rimanere 5 giorni come minimo. Consigli: Visitare solo le aree autorizzate. Non interferire nelle attività dei ricercatori. Non stabilire contatto con gli abitanti nativi Non raccogliere specie di flora e fauna Rispettare le disposizioni date dalla Direzione del Parco e dai guardaparchi. Stagione/clima. Il periodo ideale per visitarlo è tra maggio e ottobre; giorni con caldo forte, notti fresche, piogge frequenti. Si tratta di foresta amazzonica e le condizioni possono essere difficili. Artigianato. L’artigianato delle comunità native della zona è elaborata con piante, fibre, semi e radici selvatiche. Le leggi peruviane proibiscono e puniscono l’estrazione, il trasporto, la commercializzazione ed esportazione di qualsiasi tipo di specie di flora o fauna silvestre viva o morta. Il divieto si estende a qualsiasi oggetto elaborato con le loro parti. IL LAGO TITICACA: Il Lago navigabile più al mondo Nella regione di Puno, altopiano tra Perù e Bolivia, si trova il Titicaca, il lago navigabile più alto del mondo, a più di 3.820 metri. La sua estensione è di 8.300 km2 dei quali 4.700 km2 si trovano in territorio peruviano. È stato considerato sacro dalle antiche culture andine e tanto i quechuas come gli aymaras, le due famiglie etniche più importanti del Perù antico, credettero che dalle sue acque emersero i fondatori dell’Impero Inca, Manco Capac e Mama Occllo. Questo lago è frequentato da molti turisti e scienziati, meravigliati dalla ricchezza delle sue acque. È stato dichiarato Riserva Nazionale e ospita diverse specie di uccelli acquatici, una dozzina di specie di pesci, diverse di mammiferi e 7 di anfibi, tra le quali una specie endemica di rane giganti. È molto interessante visitare le isole galleggianti fatte di totora (pianta oriunda del Perù), sulle quali vivono gli Uros, un antico popolo dell’altopiano. Sono anche di grande interesse le isole nelle quali si mantengono i sistemi sociali e agricoli del passato: Taquile, Amantanì e Suasi. Nella città di Puno è possibile visitare un settore con architettura coloniale, così come la località di Juli, considerata la Roma d’America. Altitudine Città di Puno: 3.827 metri; Lago Titicaca: 3.810 metri. Come arrivare Via aerea: voli giornalieri da Lima (1 ora e 30 minuti) da Arequipa (30 minuti) che vanno all’aeroporto di Juliaca. Da lì alla città di Puno (50 minuti) su strada. In treno: da Cusco (10 ore). Via terrestre: da Cusco (6 ore con la strada asfaltata); da Arequipa (5 ore con la strada asfaltata), da La Paz, Bolivia (5 ore in autobus o macchina). Alloggio Puno ha alberghi e ostelli di tutte le categorie. Nell’isola di Taquile esistono case-alloggio rurali e un albergo ecologico nell’isola di Suasi. Ad Anapia si offre alloggio nelle case degli abitanti del luogo. Attività Archeologia, turismo ecologico, turismo sociale nelle isole, osservazione di flora e fauna (uccelli endemici), gite in zattere, scialuppe e barche a motore, ed acquisto di artigianato. Servizi turistici Si offrono tour guidati nella città, nei dintorni e sulle isole del lago con servizi di barche per Taquile, Amantaní, Uros, Anapia e Suasi. Consigli Bisogna portare cappello ed usare protettore solare. Si deve abituarsi all’altitudine per non sentirsi male. Si deve evitare di fare sforzi durante il primo giorno, mangiare leggero e bere l’infuso di coca. Attrazioni nei dintorni Si suggerisce di visitare i paesini situati sulla riva del Lago come Chucuito, Juli e Pomata; inoltre si consiglia di conoscere le chullpas (torri funerarie) di Sillustani ed i paesini di Lampa, Pucará e Ayaviri (bosco di pietra a Tinajani). La visita alle isole Taquile, Suasi, Amantaní e Anapia e alle isole galleggianti di totora degli uros, è indimenticabile. Stagione/clima Il periodo ideale è da aprile a dicembre; il periodo delle piogge tra gennaio e marzo; sole forte durante il giorno e notti fredde. Feste Festa Patronale della Vergine della Candelora (2 febbraio): È la festa più importante della regione. Si celebra per una settimana con sfoggio di folclore, nel quale si ammirano le danze come la Diablada, Morenada, Llamerada, ecc. Festa di Alacitas e las Cruces (3 e 4 maggio): è un’occasione speciale nella quale gli abitanti offrono artigianato in miniatura nelle diverse fiere svolte per la strada. Anniversario della fondazione della città di Puno (4 novembre): si realizza la rappresentazione della leggenda di Manco Cápac e Mama Ocllo, fondatori di Cusco e della dinastia degli incas, nonché manifestazioni patriottiche ed esibizione di balli tipici. Gastronomia Sopa chairo: minestra di carne di manzo e agnello, con patate, fave, zucca, farina di patate, cavolo e peperoncino. Pesque: stufato di quinua con latte e formaggio fresco servito con pollo o pesce. Huarjata: stufato di maiale con farina di patate, verdura e peperoncino. Filetto di alpaca: carne saporita con molte proteine e pochi grassi. Cancacho: maiale o agnello al forno marinato con peperoncino e olio Pesque de quinua: purè di quinua condita con latte e formaggio. Artigianato Gli abitanti dell’altopiano hanno conservato l’arte di tessere la lana di alpaca e di pecora: fabbricano anche strumenti musicali come il siku, le zampogne e antaras. Tra l’artigianato da evidenziare i Toritos de Pucará e l’Ekeko personaggio che si porta dietro una varietà di prodotti e che, secondo la tradizione, possederlo propizia l’abbondanza. AREQUIPA La città bianca e il maestoso Misti Arequipa è la seconda città più importante del Perù e nel 2000 è stata dichiarata Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO. È conosciuta sin dall’epoca coloniale come la «Città Bianca» per i suoi innumerevoli templi e case coloniali costruiti con sillar (roccia vulcanica bianca). Tre vulcani si ergono di fronte ad Arequipa e tra di loro il maestoso Misti (5.821 m), che può essere visto da qualsiasi punto della città. Una delle principali attrazioni turistiche è il Monastero di Santa Catalina, considerato «una piccola città dentro la città». Fondato nel 1580 per essere usato dalle monache di chiusura, aprì le sue porte al mondo nel 1970. Esistono anche antiche case coloniali come la Casa del Moral e la Casa Goyeneche, che conservano le facciate intagliate in sillar di stile barocco. Un’altra impressionante attrazione la costituisce la «Dama di Ampato « o «Mummia Juanita», adolescente inca che fu offerta in sacrificio e che oggi può essere ammirata nel Museo Santuarios Andinos dell’Università Cattolica Santa Maria (CSM). La città è circondata da una verdeggiante campagna dove troviamo il caratteristico Mulino di Sabandía e le terme di Yura. Attualmente, Arequipa è un importante centro commerciale della zona sud del Perù, dove è notevole la produzione tessile di lana di camelidi d’esportazione. Possiede una gastronomia varia oltre ad un’ottima infrastruttura turistica per manifestazioni internazionali. Altitudine 2 335 metri. Come arrivare Per via aerea: da Lima (1 ora e 25 minuti), da Cusco (50 minuti), da Juliaca (30 minuti). Per via terrestre: Panamericana Sud da Lima (15 ore circa), da Nasca (9 ore), da Puno (4 ore), da Cusco (8 ore). Alloggio Hotel fino a 5 stelle. Attività City tour nella città, visita delle case coloniali e delle chiese, visita della campagna, trekking. Servizi turistici. Arequipa offre trasporti, servizi completi di ristorazione e altri servizi turistici. Consigli Evitare di fare sforzi nelle prime ore, consumare dei pasti facili da digerire e bere infuso di coca per evitare il mal d’altura. Attrazioni nei dintorni Valle e Cañón del Colca, Cañón de Cotahuasi, scalata dei vulcani Misti e Chachani, disegni su pietra di Toro Muerto, Riserva Nazionale di Salinas y Aguada Blanca. Soggiorno minimo 2 giorni per escursioni e tour nella città di Arequipa, 3 giorni in più per visitare il Cañon del Colca. Per visitare il Cañon di Cotahuasi sono consigliabili 6 giorni. Stagioni / Clima Clima secco e temperato; serate e nottate fresche. Feste Festa della Virgen de Chapi (maggio): è la festa della tradizionale peregrinazione al Santuario di Chapi, a circa 90 km da Arequipa. Anniversario della città di Arequipa (15 agosto): in questo periodo ha luogo la Fiera Internazionale di Arequipa (situata sul Cerro Juli), esposizioni artigianali del Fondo del Ferro, il Festival di Danze – Festidanza- e la gara Internazionale di ascesa al Misti. Festa di Santa Ursula (21 ottobre): festa molto popolare e dalle profonde radici nella popolazione che si celebra con l’ingresso di Capos; ci sono spettacoli pirotecnici, funzioni religiose e processioni. Gastronomia La cucina di Arequipa è una delle più variegate del Perù e possiede dei piatti succulenti. Chupe de camarones: Zuppa di gamberi con latte, uova e origano. Rocoto relleno: rocoto (peperoncino) senza semi, ripieno di carne tritata con formaggio, latte e patate. Soltero: insalata di formaggio fresco, fave, cipolla, olive, pomodoro e rocoto. Adobo arequipeño: carne di maiale in umido con chicha e spezie. Ocopa: patate lesse bagnate in salsa di formaggio fresco. Escribano: insalata di patate. Pebre: zuppa di carne di agnello, manzo, carne secca di capra. Sango: specie di dolce che è preparato con grano, uva passa, miele e latte. Artigianato Ad Arequipa si lavora la pelle sbalzata con cui si preparano le cinture, articoli da scrivania e mobili; il sillar (pietra vulcanica) è utilizzato per la fattura di articoli decorativi e il ferro battuto per la fabbricazione di lampioni, inferriate, lampade e mobili decorativi. COLCA AND COTAHUASI I canyon più profondi del mondo Nella regione di Areqiupa si trovano le gole (canyon) più profonde del Perù, il Colca (3.400 metri) e Cotahuasi (3.535 metri). Il nome Colca ha origine dal vocabolo quechua che significa «granaio». È un canyon formato dal fiume dallo stesso nome e lungo il percorso che porta al canyon si può ammirare il dominio agricolo degli antichi peruviani che costruirono numerose terrazze ancor oggi utilizzate. Si possono apprezzare 14 paesini che mantengono le loro chiese coloniali, antiche usanze e feste tradizionali. Si innalzano come parte del paesaggio i vulcani Hualca-Hualca, Ampato e Sabancaya. Il punto più alto è il Mirador de la Cruz del Condor, dove si possono vedere i condor nel loro habitat naturale Si consiglia di fare questa escursione in 2 giorni, avendo la possibiltà di pernottare nella località di Chivay (3.660 m). Il Canyon di Cotahuasi ha una profondità di 3.535 m. È situato in una valle interandina dove si trovano paesini tradizionali come Cotahuasi (2 683 m), acque termomedicinali come quelle di Luicho, e cascate come quella di Sipia (250 m), spaccature geologiche del canyon e paesaggi dalle montagne coperte di neve come il Coropuna ed il Solimana. La zona è adatta per realizzare passeggiate a piedi, canottaggio, scalate, parapendio e ciclismo di montagna e ha una grande diversità biologica di flora e fauna. Inoltre ci sono pittoresche località come Pampamarca dove gli abitanti si specializzano nel lavoro della lana di alpaca per creare tessuti artistici di tappeti, maglie, ecc; Callata, è il paese più attraente della zona e si caratterizza per i suoi cimiteri costruiti sulle montagne conosciute come «Barrancas de Tenajaja». Cañon del Colca (3.660 metri di profondità). Il nome Colca ha origine dal vocabolo quechua che significa «granaio». È un canyon formato dal fiume che porta lo stesso nome e lungo il suo percorso si può ammirare il dominio agricolo degli antichi peruviani che costruirono numerose terrazze ancor oggi utilizzati. I paesi situati lungo questa valle mantengono le loro chiese coloniali, antiche usanze e feste tradizionali. Inoltre si innalzano come parte del paesaggio i vulcani Coropuna, Ampato e Sabancaya. Il punto più alto è il Mirador de la Cruz del Condor, dove si avrà l’esperienza indimenticabile di vedere i condor nel loro habitat naturale. Si consiglia di fare questa escursione in 2 giorni, avendo la possibiltà di pernottare nella località di Chivay. Cañon di Cotahuasi (3.535 m di profondità). Si localizza in una valle interandina dove si trovano paesini tradizionali come Cotahuasi (2 683 metri), acque termo-medicinali come quelle di Luicho, e cascate come quella di Sipia (250 m), spaccature geologiche del canyon e paesaggi dalle montagne coperte di neve come il Coropuna ed il Solimana. Ha una grande diversità biologica di flora e fauna. È adatto per realizzare passeggiate a piedi, canottaggio e scalate. Come arrivare Da Arequipa al Cañón del Colca, 164 km, percorsi in 3 ore e 30 minuti via terra. Si può arrivare anche da Puno. Da Arequipa al Cañón de Cotahuasi, 375 km, percorsi in 9 ore con trasporto via terra. Alloggio Alberghi fino a 3 stelle nei paesi lungo la valle del Colca. Attività Osservazione dei condor, trekking, passeggiate a cavallo, ecoturismo, trek con lama, osservazione di flora e fauna. Servizi turistici Trasporto (auto e bus), servizio completo per il trekking e il canottaggio. Per visitare Cotahuasi si consiglia di contrattare i servizi di imprese specializzate. Consigli Eviate di fare sforzi nelle prime ore, consumare dei pasti leggeri e bere infuso di coca per evitare il mal d’altura. Altre attrazioni Valle dei Vulcani, a Andagua; ascesa dei vulcani Misti e Chachani; Riserva Nazionale di Salinas e Aguada Blanca. Soggiorno minimo Cañón del Colca: 3 giorni da Arequipa per visitare il cañón e gli altri luoghi d’interesse, da 4 a 7 giorni per un trekking fino alla fine del cañón. Cañón de Cotahuasi: sono necessari minimo 6/7 giorni. Stagioni / Clima Il Cañón del Colca e il Cañón di Cotahuasi sono visitabili tutto l’anno, anche se il periodo migliore per realizzare il trekking e il canottaggio va da aprile a novembre. Il clima è mite, con pomeriggi e serate molto fredde. DOVE NASCE IL RIO DELLE AMAZZONI Iquitos, Nauta, Pacaya Samiria Scendendo dalle Ande verso est si vede un vasta estensione verde che si perde all’orizzonte. Si tratta della foresta tropicale più ricca e varia del mondo, che i conquistatori del XVI secolo credevano che nascondesse i tesori di «El Dorado». Ma il più grande tesoro della regione è la sua meravigliosa biodiversità. Qui si trovano le Riserve Nazionali Pacaya-Samiria e Allpahuayo-Mishaba, le zone riservate Güepi e Santiago-Comainas ed il Parco Nazionale Rio Abiseo, che destano l’ammirazione tra gli amanti della natura di tutto il mondo. Iquitos (1.222 m) è la più importante città peruviana sulla riva del Rio delle Amazzoni che conserva l’ostentazione architettonica dei grandi magnati del caucciù del XIX secolo. Da Iquitos si può andare in diversi alberghi tipici della foresta e visitare popolazioni native come i Boras e i Yaguas. A solo 20 Km da Iquitos, attraverso una via asfaltata, si trova la Riserva Nazionale Allpahuayo–Mishana, la quale possiede il maggior numero di specie di alberi per ettaro (all’incirca 300) e il maggior numero di rettili (140 specie); oltre a 28 specie minacciate come la lontra, l’aquila arpia, il tocón nero, la scimmia guapo rojo e l’armadillo gigante (specie propria dell’America Meridionale). A sud di Iquitos, a 105 Km sulla strada, è situato il porto di Nauta, da dove si può ammirare l’unione dei grandi fiumi Marañon e Ucayali, i quali danno origine al maestoso Rio delle Amzzoni, il più grande del mondo, che ha un percorso di più di 6.788 km prima di sfociare nell’Oceano Atlantico. Di fronte a Nauta si trova la Riserva Nazionale di Pacaya-Samiria, con due milioni di ettari di laghi, lagune e stagni. Questo è il territorio del manatì o mucca marina, del delfino rosa, della tartaruga charapa e dell’anaconda. È il bosco inondabile più esteso dell’Amazzonia chiamato anche «Foresta degli Specchi» dovuto a che la foresta ed il cielo si riflettono nitidamente nei suoi fiumi e lagune. Altitudine 122 metri a Iquitos. Come arrivare La città di Iquitos è accessibile solo per via aerea o fluviale. Per via aerea: voli giornalieri da Lima (90 minuti), da Pucallpa (50 minuti) e da Leticia, in Colombia (55 minuti). Per via fluviale: da Pucallpa (6 giorni). Per via terrestre: Nauta è situata a 96 km da Iquitos (3 ore in auto). Alloggio Iquitos offre un hotel a 5 stelle, comodi alberghi da 3 stelle e alloggi turistici con servizio completo nei dintorni della città. A Pacaya-Samiria non c’è alloggio, è permesso solamente accampare nei luoghi autorizzati, previo il permesso delle autorità competenti. Attività Ecoturismo, passeggiate sul fiume, osservazione della flora e della fauna (delfino rosa), antropologia, esplorazione del fiume, pesca sportiva e sci acquatico. Servizi turistici. Trasporto terrestre e fluviale, tour guidati, servizio completo per visitare la foresta, crociere lungo la riva del fiume e visite alle comunità indigene. Non esistono servizi all’interno della riserva Pacaya-Samiria e il trasporto di equipaggiamento e materiale deve essere concordato in anticipo con l’agenzia di viaggi che organizza il tour. Soggiorno minimo 3 giorni a Iquitos; 7 giorni per l’escursione a Pacaya– Samiria. Consigli Requisiti speciali: nella foresta amazzonica è necessario essere preparato per le condizioni difficili e mutevoli (clima, piogge, insetti, ecc.). Si consiglia di vaccinarsi contro la febbre gialla 10 giorni prima del viaggio. Attrazioni nei dintorni La città di Iquitos, le comunità nei dintorni della città, visita dei laghi e delle lagune della zona. Stagione / Clima. I mesi migliori per visitare la zona vanno da aprile a ottobre, per evitare le piogge. Caldo e umidità intensi di giorno, notti fresche e piogge abbondanti in qualsiasi periodo. Feste Festa di San Juan (giugno): la festa di San Juan ha un carattere simbolico in tutta l’Amazzonia poiché si associa con l’acqua, elemento vitale. Settimana turistica di Iquitos (dal 21 al 27 giugno): celebrazioni realizzate all’interno della Festa di San Juan il 24 giugno. Gastronomia Ensalada de chon-ta o pal-mi-to: a base del tenero e gustoso cuore di palma. Ta-ca-cho con ce-ci-na: banana arrostita o fritta e pestata con grasso e carne secca. Inchicapi: zuppa di ga-lli-na con arachidi, coriandolo e manioca. Cecina: carne di manzo o carne secca. Pa-ta-rash-ca: pesce avvolto in foglie di banana e arrostiro. Juane: massa di riso giallo con carne di gallina. Artigianato La zona offre una grande varietà di articoli artigianali come la ceramica con disegni geometrici, tessuti dipinti e una serie di oggetti decorativi e utensili fabbricati con le risorse della regione. KUELAP, la città sulle nuvole A nord ovest del Perù, a 72 Km a sud ovest della città di Chachapoyas, capoluogo della regione Amazonas, si trova Kuèlap (3.000 m), città fortificata di pietre situata strategicamente sulla cima di una montagna che domina la valle del fiume Utcubamba. È uno dei più importanti monumenti archeologici d’America. Kuélap fu scoperta nel 1843. Fu costruita verso il IX secolo d.C dalla cultura preinca dei Chachapoyas, in un zona agreste di bosco nebbioso nella ceja de selva (zona tra la sierra e la foresta amazzonica). La città comprende circa 6 ettari (14 acri) e contiene 420 costruzioni circolari tra le quali risaltano il torrione ed il castello. Le sue impressionanti mura di difesa arrivano fino ai 25 metri di altezza ed ha tre punti di accesso a forma di imbuto, dove solo può entrare una persona per volta. Kuélap ha una zona autorizzata per il campeggio che offre paesaggi di grande bellezza. Località di grande interesse è Leymebamba, dove c’è un museo comunale che conserva preziose testimonianze della cultura Chachapoyas e da lì inizia un affascinante percorso (15 ore a dorso di mulo) fino alla misteriosa Laguna de los Condores (anche chiamata la Laguna de la Momias), dove si trovano una serie di mausolei preinca, della cultura su menzionata. A 48 km (5 ore a dorso di mulo) a nord est di Chachapoyas, si trova la località di Shipata (2760 m), dove si possono ammirare i sarcofagi verticali di Karajía, situati su un faraglione di fronte alla valle di Juscubamba. Si conservano anche vestigia degli antichi Chachapoyas a Jalca Grande (2.890 m) nonchè un folclore vario. Altitudine Chachapoyas: 2 236 metri; Kuélap: 3 000 metri; Leymebamba: 2 150 metri. Come arrivare Per via aerea: voli giornalieri da Lima con scalo a Tarapoto (90 minuti). Per via terrestre: da Tarapoto, 359 km (8 ore in trasporto privato); da Cajamarca, 336 km (14 ore); da Lima via Trujillo e Chiclayo fino a Chachapoyas, 1350 km (20 ore); da Chiclayo fino a Chachapoyas, 570 km (9 ore). Il servizio di trasporto pubblico per Kuelap e per le altre località è irregolare; si deve far parte di una spedizione organizzata. Alloggio Hotel fino a 3 stelle a Chchapoyas; alloggio di base negli altri paesi, con delle zone ideali per il campeggio. Attività Archeologia, ecoturismo, trekking, osservazione della flora e della fauna, pesca sportiva. Servizi turistici Servizi di ristorazione di base nella città di Chachapoyas. Trasporto terrestre per Kuelap: tour contrattati, tour guidati, servizio completo per visitare gli altri paesi. Soggiorno minimo 1 giorno per visitare Kuélap, 4 giorni per visitare la Laguna de los Cóndores. Consigli Acclimatazione necessaria. Evitare sforzi nelle prime ore; consumare dei pasti facili da digerire e bere infuso di coca per evitare il mal d’altura. Stagioni / Clima Il periodo migliore dell’anno va da giugno fino a ottrobre, dovuto alla mancanza di pioggia; clima da temperato a freddo. Feste Settimana turistica di Chachapoyas (dal 1 al 7 giugno): da notare la Fiesta de mi Barrio e il Raymillacta dei Chachapoyas. Festa patronale della Vergine dell’Assunta (dal 7 al 15 agosto): l’immagine della Vergine percorre le strade della città di Chachapoyas, addobbate con tapepti multicolori. Festa patronale del Señor de Gualamita (dal 10 al 15 settembre): la leggende indica l’origine dell’immagine del Señor a Cusco, da dove arrivò a Lamud. Gastronomia Purtumute: fagioli lessi con mote (granturco sgranato e cotto con coriandolo). Cuy (porcellino d’india) con patate: cuy lesso, condito e fritto. Juanes de yuca: manioca lessa e grattugiata, mescolata con riso e gallina e/o carne secca di manzo. Cecina: carne di manzo o di maiale secca e salata. Enrollado: involtino di carne di manzo e di maiale ripieno di uva passa, carote e uova lesse. CAJAMARCA La villa termale degli Incas Cajamarca (2.720 m), è la città più importante della sierra nord del Perù. Diede origine alla cultura preinca di Cajamarca – testimonianza di questa cultura sono le famose Ventanillas de Otuzco – e nel periodo dell’Impero Inca fu un grande centro amministrativo e una località di riposo del sovrano. Nel 1532 si decise lì il futuro dell’impero quando l’Inca Atahualpa visitava la sorgente delle acque termali oggi conosciute come Baños del Inca. A Cajamarca l’Inca fu catturato e infine condannato a morte dai conquistatori. Oltre ai Baños del Inca, le cui acque possiedono una grande varietà di minerali con proprietà curative, la città ha diversi monumenti archeologici come El Cuarto del Rescate (La Camera del Riscatto) dove Atahualpa rimase prigioniero; la bella architettura coloniale rappresentata nella Cattedrale e nella Chiesa di San Francisco ed un folclore molto vario. Cajamarca è considerata la capitale del carnevale peruviano per le sue vistose comparse e gruppi di danza durante le feste che hanno luogo tra febbraio e marzo. Ci sono molte attrazioni turistiche a pochi minuti dalla città, se si prende l’autostrada. A sud (30 minuti) nel pittoresco paesino di Llacanora si possono realizzare gite a piedi verso la Granja Porcòn (fattoria) la quale ha un programma di agroturismo ed un’interessante tradizione artigianale. A nordest (15 minuti) troviamo le Ventanillas de Otuzco, città funeraria dei cajamarca. A sudovest (40 minuti) c’è il monumento archeologico di Cumbemayo, di orgine Chavín. A nordest (45 minuti) si trovano le Ventanillas de Combayo in miglior stato rispetto a quelle di Otuzco. Nel Parco Nazionale di Cutervo, si possono osservare flora (orchidee e palme) e fauna in pericolo di estinzione (guacharos, galletti delle rocce e orsi dagli occhiali). Altitudine 2 720 metri. Come arrivare Per via aerea: voli giornalieri da Lima (1 ora). Per via terrestre: da Trujillo, 295 km (6 ore); da Chiclayo, 265 km (6 ore). Alloggio. Hotel fino a 4 stelle a Cajamarca; alloggio di base in altri paesi. Albergo turistico ed ecologico nella comunità contadina di Granja Porcón. Attività Archeologia, ecoturismo, agroturismo, osservazione della flora e della fauna, bagni termali e trekking. Servizi turistici Servizi di ristorazione nella città di Cajamarca. Trasporto terrestre, tour guidati e servizio completo per visitare le attrazioni della zona e le località vicine. Soggiorno minimo 3 giorni per visitare la città e i suoi dintorni. Consigli Acclimatazione necessaria. Evitare sforzi durante le prime ore; consumare pasti facili da digerire e bere infuso di coca per evitare il mal d’altura. Attrazioni nei dintorni Complesso archeologico di Cumbemayo, Ventanillas de Otuzco, agroturismo nella Granja Porcón. Stagioni / Clima. Il periodo migliore per la visita va da aprile a ottobre per evitare le piogge; giornate calde e notti fresche. Feste Carnevale di Cajamarca (febbraio): una delle celebrazioni più importanti nella città. Festa de las Cruces (marzo / aprile, variabile): alla processione prendono parte più di 50 croci adornati con motivi della Domenica delle Palme. Festa di San Juan Bautista (24 giugno): attività religiose, sociali ed esposizioni artigianali. Fiera FONGAL di Cajamarca (dal 24 al 31 luglio): esposizione e vendita di prodotti agricoli e industriali. Señor de Huamantanga (dal 23 al 25 settembre): Fiera regionale. Gastronomia Picante de papa con cuy frito: stufato di cuy in salsa di arachidi e peperoncino. Chicharrón con mote: carne di maiale cotta nello stesso grasso. Humitas: massa dolce di mais ripiena di cannella e uva passa. Caldo verde: zuppa di patate lesse con erbe aromatiche della regione. Artigianato Gli artigiani di Cajamarca lavorano con vari materiali come la lana, la pelle, il legno, la cabuya (tipo di canna), l’argilla e la pietra, con i quali danno forma, in modo creativo, ai loro costumi e tradizioni. TÚCUME: La valle delle Piramidi Sulla costa settentrionale, 33 km a nord della città di Chicalyo si trova la Valle delle Piramidi di Túcume, insieme architettonico formato da 26 piramidi di mattoni crudi o «huacas» (templi) di circa 40 m. di altezza che occupa 220 ettari le quali circondano la grande collina conosciuta come il Purgatorio, da dove si ha una stupenda vista panoramica. Gli studi indicano che le prime piramidi furono costruite nel 700 d.C. come sede della cultura Lambayeque trasformandosi dopo in un importantissimo centro che incrementò il suo potere regionale sotto l’occupazione delle culture Chimù (1375 -1470 d.C.) e Inca (1470 1532 d.C), successivamente. Le strutture risalgono a diversi periodi e indicano che ebbero diverse funzioni: politica, amministrativa, sociale e religiosa. Ci sono templi, magazzini, cortili, camere e recinti con pareti decorate con relievi. Le migliaia di mattoni crudi utilizzati nella sua costruzione presentano segni con punti o croci e si pensa che l’elaborazione degli stessi possa essere un tributo di lavoro dei diversi gruppi di abitanti. La Piramide che risalta di più è la Huaca Larga, la più grande del Sudamerica, e che misura circa 700 m di lunghezza, 280 m di larghezza e 30 m di altezza. Altri punti di interesse sono il Museo locale edificato secondo il modello delle costruzioni antiche nei pressi del complesso archeologico; il Santuario Storico Bosco di Pómac, a sudest di Chiclayo che comprende preziosi boschi secchi con un’interessante flora e fauna e la zona archeologica di Batán Grande, dove fu rinvenuta la tomba del Signor di Sicàn (che in lingua Muchik significa Casa della Luna), cultura conosciuta anche como Lambayeque e che si sviluppò tra i secoli VII e XII. L’insieme comprende 20 strutture piramidali o «huacas» che ebbero la funzione di tempio, case, cimiteri di elite e officine artigianali. Altitudine A livello del mare. Come arrivare Per via aerea: voli giornalieri da Lima (50 minuti); da Trujillo (15 minuti). Per via terrestre: in bus sulla Panamericana da Lima, 775 km (10 ore); da Trujillo, 210 km (3 ore). Da Chiclayo si può prendere il trasporto pubblico fino a Túcume, 35 km (30 minuti); fino a Lambayeque, 12 km (10 minuti); fino a Ferreñafe, 18 km (20 minuti). Inoltre si possono contrattare bus turistici per effettuare i diversi percorsi, specialmente per Chaparrí. Alloggio Chiclayo offre hotel fino a 4 stelle; ostelli fino a 3 stelle a Lambayeque: alloggio di base nelle località di Túcume e Ferreñafe. Attività Archeologia, osservazione degli uccelli, surfing, pesca sportiva e caballitos di totora a Pimentel, passeggiate a cavallo nel bosco di Pómac. Servizi turistici Servizi di ristorazione completa a Chiclayo e Lambayeque. Trasporto (auto, mini bus, omnibus), tour guidati e trasporto contrattato da Chiclayo. Soggiorno minimo 2 giorni per visitare i musei di Sicán e Túcume; 2 giorni in più per visitare altre attrazioni della zona. Consigli Portare un protettore solare e scarpe comode. Attrazioni nei dintorni Museo Nazionale di Sicán, situato a Ferreñafe a 18 km da Chiclayo. Espone un importante esempio della cultura Sicán o Lambayeque, con notevoli pezzi di ceramica e lavori in metalli preziosi, ma anche la ricostruzione delle tombe. Santuario Storico Bosco di Pómac, dove è situato il complesso archeologico della cultura Sicán. Importante per la flora e la fauna selvatica, con abbondanza di alberi di carrubo (prosopis juli flora). Stagione / Clima Calore moderato quasi sempre. Caldo intenso da dicembre ad aprile. Feste Santísima Cruz de Chalpón (5 agosto): festività religiosa dalle profonde radici a nord del Perù. Señor Cautivo de Monsefú (14 settembre): festa patronale del paese di Monsefú, dove è venerata l’immagine del Cristo che viene portato in processione. Fiera del Niño del Milagro della città di Eten (dal15 al 21 luglio). Gastronomia Cebiche: filetto di pesce a pezzi e marinato con succo di limone, cipolla e peperoncino. Tortilla de raya: frittata di uova con razza essiccata e tenuta a bagno. Chinguirito: cebiche a base di carne secca di pesce chitarra. Seco de cabrito con frijoles: stufato di capretto macerato in chicha de jora (liquore di mais macerato). Arroz con pato a la chiclayana: carne di anatra tenera cotta con birra scura e coriandolo. Chirimpico: stufato di interiora di capretto condito. IL SIGNOR DI SIPAN, Le tombe d´oro Il complesso archeologico di Huaca Rajada, dove fu scoperta la magnifica Tomba del Signor di Sipán, è situato sulla costa nord del Perù, 35 Km a sudest della città di Chiclayo, la quale a sua volta è a 770 Km dalla città di Lima, capitale del Perù. Nel 1987, un piccolo gruppo di archeologi peruviani, sotto la direzione del Dr. Walter Alva, trovò nel luogo chiamato Huaca Rajada, la tomba di un importante governante mochica con tutte le sue ricchezze e simboli di potere. La scoperta fu resa nota in tutto il mondo e fu paragonata al ritrovamento della tomba del faraone Tutankhamon. Il Signor di Sipán morì 1770 anni fa. Come sovrano era considerato un semidio. Visse più o meno 40 anni ed era alto 1,67 m. Nel suo fastoso abito risaltano collane, pettorali, orecchini, addobbi per il naso, caschi, braccialetti e scettri, prevalentemente d’oro e d’argento. Ci sono anche articoli in rame, conchiglie spondyllus e pietre semi preziose. La maggioranza dei pezzi hanno decorazione simbolica. Poco dopo la scoperta della Tomba di Sipán, Alva e la sua squadra trovarono due altre tombe denominate la tomba del «Sacerdote» e del «Vecchio Signor di Sipàn». Dovuto all’importanza della scoperta ed avendo la necessità di alloggiare adeguatamente i resti ed i tesori del Signor di Sipàn, nell’anno 2002, a Lambayeque (a 15 km), aprì le sue porte il Museo Tombe Reali di Sipàn. Questo Museo è considerato tra i più importanti d’America ed è conosciuto come il «Museo del XXI Secolo» . L’edificio ha tre piani ed il percorso inizia dal terzo, al quale si arriva attraverso una rampa di 74 m di lunghezza che, come negli antichi templi mochica, facilita l’accesso diretto alla parte superiore del monumento. Altitudine A 46 metri sul livello del mare. Come arrivare A Chiclayo per via aerea da Lima, un 1 ora, e da Trujillo in 15 minuti. Voli giornalieri in entrambi i casi. Con la Panamericana, varie imprese di trasporto offrono il servizio giornaliero tra Chiclayo e le doverse città della costa. Da Lima, 770 km (12 ore); da Trujillo, 219 km (3 ore) o da Tumbes, 483 km (7 ore e 30 minuti), Da Chiclayo per Huaca Rajada, proseguire per 35 km a sud est e 15 km a nord per arrivare al Museo Tumbas Reales de Sipán a Lambayeque. Soggiorno minimo Sono necessari 2 giorni. Consigli Portare il protettore solare, abbigliamento leggero (magliette e pantaloncini), scarpe comode, cappello e occhiali da sole. Attrazioni nei dintorni La denominata «città fantasma» di Zaña, dove si possono ammirare i resti di quella che fu la Chiesa Matrice, il Convento di San Agustin, la Chiesa di San Francisco e la Chiesa de La Merced, costruzioni tipiche coloniali. Stagioni / Clima Sole tutto l’anno in special modo da dicembre a marzo. Feste Santo Toribio de Mogrovejo (21 aprile), Provincia di Chiclayo, distretto di Zaña. Fiera in onore del Santo Patrono del posto con il giorno principale il 27 aprile. Gastronomia Seco de cabrito con frijoles: stufato di capretto macerato in chicha de jora o liquore di mais. Arroz con pato a la chiclayana: carne di anatra cotta con birra scura e coriandolo. Chinguirito: cebiche a base di carne secca di pesce chitarra. Tortilla de raya: frittata di uova con razza secca tenuta a bagno. TRUJILLO Capitale del l´eterna primavera Trujillo (34 m), città capoluogo della regione di La Libertad, è la terza più importante del Perù. È situata sulla costa nord, a 561 Km da Lima, zona dove tra il 200 a.C ed il 700 d.C lasciarono importanti testimonianze la Cultura Mochica e la Cultura Chimú. Entrambe le culture si distinguono per i lavori artistici in ceramica, oro e argento. A 8 km a sud della città di Trujillo, si trovano i centri cerimoniali o huacas conosciuti come Tempio del Sole e Tempio della Luna, appartenenti alla cultura Mochica. Si pensa che uno fosse un centro amministrativo e l’altro un centro rituale. Il Tempio del Sole è una piramide con scalini di 43 metri di altezza. Il Tempio della Luna è situato a solo 500 metri dal Tempio del Sole. In alcune pareti si possono osservare bellissimi murali policromi, con i contorni nitidamente definiti dove si può vedere il viso del feroce dio Aia-Paec. Dovuto al caldo e al gradevole clima durante tutto l’anno, ha ottenuto il titolo di «Capitale dell’Eterna Primavera». Possiede stupende spiagge come Delicias, Salaverry, Huanchaco e Chicama, luoghi dove si svolgono gare internazionali di surfing e dove ancor oggi si possono vedere i «caballitos de totora» o imbarcazioni fatte con questo materiale all’usanza delle antiche popolazioni. La danza caratteristica della costa è la marinera ed è a Trujillo dove si realizzano le più importanti gare di questo ballo; per questo è anche chiamata la «Capitale della Marinera Peruviana». Trujillo è anche un’importante zona di allevamento e di gare del Cavallo da Passo Peruviano. Altitudine A 34 metri sul livello del mare Come arrivare. Per via aerea: voli giornalieri da Lima a Trujillo (50 minuti). Per via terrestre: bus per la città di Trujillo sulla Panamericana da Lima, 561 km (8 ore), da Chiclayo, 210 km (3 ore), da Piura, 410 km (6 ore) e da Tumbes 759 km. Trasporto pubblico da Trujillo a Chan Chan e alla stazione balneare di Huanchaco, 5 km (15 minuti) e 13 km (25 minuti) rispettivamente. Trasporto pubblico per le Huacas del Sole e della Luna, 8 km (20 minuti). Alloggio Hotel e ostelli fino a 5 stelle a Trujillo. A Huanchaco ci sono hotel e alberghi fino a 3 stelle. Attività Archeologia, osservazione degli uccelli, pesca sportiva e surfing (Huanchaco e Chicama). Servizi turistici Ristoranti tipici e di cucina internazionale a Trujillo. Trasporto e servizio delle agenzie di viaggi. Soggiorno minimo Si consiglia si rimanere 3 giorni per visitare il Centro Storico e i siti archeologici. Consigli Portare indumenti comodi (magliette e pantaloncini), scarpe comode, cappello e protettore solare. Attrazioni nei dintorni Centro Storico della città di Trujillo: case e chiese coloniali. Altri siti archeologici: Huaca El dragón, El Brujo, ecc. Stazione balneare di Huanchaco, Puerto Malabrigo e Pacasmayo. Stagioni / Clima Si può visitare durante tutto l’anno. È una regione mite e calda; caldo forte nei mesi estivi tra dicembre e marzo. Feste Concorso Nazionale della Marinera (gennaio / febbraio): occasione per ammirare la marinera (danza tipica) in tutto il suo splendore. Festival Internazionale della Primavera (settembre / ottobre). Concorso Nazionale di Cavalli da Passo Peruviani (29 settembre): organizzato dall’Associazione degli Allevatori e dei Proprietari dei Cavalli da Passo Peruviani di Trujillo, all’interno del Festival della Primavera. Carnevale di Huanchaco (febbraio): ha origine agli inizi del secolo ed è ispirato al carnevale di Venezia. Campionato di tavola hawaiana (marzo): si realizza sulla spiaggia Chicama dove arrivano concorrenti da tutto il mondo. Gastronomia Seco de cabrito con frijoles: stufato di capretto. Shambar: zuppa di grano con carne di maiale e legumi. Sopa teóloga: brodo di gallina con pane raffermo. Frijoles a la trujillana: fagioli neri con sesamo e peperoncino marisol. Pepián de pava: stufato di tacchino con riso e mais. CHAN CHAN: La metropoli di Fango Nella valle di Moche, a 5 Km a nordovest della città di Trujillo, si trovano i resti di Chan Chan (Sole-Sole), la città di fango più grande dell’America preispanica, capoluogo religioso e amministrativo del regno del Gran Chimù, fino a quando fu conquistata dagli Incas. Fu duchiarata nel 1986 Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO. La zona archeologica ha un’estensione di 20 km2 e si calcola che fu abitata da più di 100 mila persone, le quali appartenevano a diversi strati sociali come si evidenzia dai tre tipi di costruzioni che vi si trovano: popolare, intermedia e monumentale, quest’ultima si osserva nei palazzi dove vissero i signori ChimuCàpac. Fu edificata tra il XII e XV secolo d.C ed ha nove strutture murate da circa 200 m a 400 m di lunghezza (1.312 piedi), le stesse che sono formate da piramidi con sommità piatta, palazzi, piazze, case, magazzini, officine, rete labirintica di strade ecc. In quanto al sistema idraulico, spiccano i suoi canali di irrigazione e recipienti, oltre ad acquedotti sotterranei e canali che furono costruiti con molta perizia per trasportare l’acqua da lontane distanze. Una delle caratteristiche di Chan Chan sono i suoi muri con decorazioni in rilievo che mostrano motivi geometrici e disegni zoomorfi stilizzati. Originariamente le mura furono un po’ più alte di 12 m. Famosi archeologi e studiosi hanno svolto ricerche nella zona, come lo svizzero Juan Diego De Tschudi, cognome col quale viene chiamato un settore dell’insieme.Tutto indica che il sistema produttivo del regno del Gran Chimù arrivò ad un momento di auge che si manifestò in una società che sviluppò una gran architettura e agricoltura vincendo il deserto e gli abitanti realizzarono magnifiche espressioni artistiche in ceramica e in metallurgia fino alla filigrana, motivo per cui sono conosciuti come i miglior orefici del Perù antico. Chan Chan è anche conosciuta per le sue leggende che raccontano l’esistenza di tesori ritrovati al suo interno come la sedia d’oro e perle che, a quanto dicono, fu scoperta nel 1535 da Martín De Estete, fondatore di Trujillo, o quella che dice che nel 1864, uno straniero di nome Ephraim George Squier trovò bicchieri d’argento che dopo fuse. Attualmente questo complesso archeologico ha un Museo locale e una locanda turistica. Altitudine A 34 sul livello del mar Come arrivare. Per via aerea: voli giornalieri da Lima a Trujillo (50 minuti). Per via terrestre: bus per Trujillo attraverso la Panamericana da Lima, 561 km (8 ore), da Chiclayo, 210 km (3 ore) e da Piura, 410 km (6 ore). Trasporto pubblico da Trujillo a Chan Chan e per la stazione balneare di Huanchaco, 5 km (15 minuti) e 13 km (25 minuti) rispettivamente. Trasporto pubblico per le Huacas del Sole e della Luna, 8 km (20 minuti). Alloggio Hotel e ostelli fino a 5 stelle a Trujillo. Attività Archeologia e trekking. Servizi turistici Servizi di trasporto. Le agenzie di viaggi offrono diversi programmi. Soggiorno minimo Si consiglia di rimanere 2 giorni per visitare i siti archeologici e 1 giorno in più per fare il circuito del Centro Storico di Trujillo. Stagioni / Clima Si può visitare in tutto l’anno. È una regione mite e calda; caldo intenso nei mesi estivi, da dicembre a marzo. AYACUCHO La città dei Templi La città di Ayacucho (2.746 m), capoluogo della regione dello stesso nome, è situata nella zona centro-sud delle Ande peruviane. Nei dintorni si trova la capitale del primo impero andino, l’Impero Wari, il quale ebbe il massimo splendore verso il VI secolo d.C. Gli Incas dominarono questa regione nel 1438. I conquistatori spagnoli fondarono la città cristiana nel 1539. Nonostante le diverse attrazioni archeologiche, la città di Ayacucho è notevole per la sua bellezza architettonica, dato che ha più di 30 chiese, ognuna di esse decorata con artistici altari. Sulle pianure della Quinua, si svolse il 9 dicembre del 1824 la battaglia di Ayacucho che si concluse con l’indipendenza americana. Oltre alle attrazioni monumentali e alla sua bellissima campagna, Ayacucho è conosciuta come la «Capitale dell’Artigianato Peruviano» perché raduna famiglie di artigiani, i quali si dedicano da diverse generazioni all’elaborazione di originali opere – come i delicati retablos, pieni di piccole figure intagliate in legno – utilizzando tecniche antiche. Inoltre è importante per il suo particolare folclore, che comprende la famosa Danza delle Forbici. Altitudine 2 746 metri. Come arrivare Per via aerea: voli giornalieri tra Lima e Ayacucho (35 minuti). Per via terrestre: da Li-ma, il viaggio dura 8 ore sulla strada de los Libertadores, via Pisco. Attrazioni Tra le chiese principali figurano: la Cattedrale (1612); la Chiesa della Compagnia (XVII secolo); la Chiesa di San Cris-tó-bal (1540), la più antica; la Chiesa di San Francesco d’Assisi (1552); la Chiesa e il Convento di San-ta Cla-ra (1568); la Chiesa di San-ta Te-re-sa (1688); la Chiesa e il Convento di San-to Do-min-go (1548); e la Chiesa de La Mer-ced (1541). Le case coloniali ostentano ampi androni, elaborati portali in pietra e muri con motivi zoomorfi, soprattutto di puma e serpenti. Tra le magioni da notare: la Casona Vivanco (XVII secolo); la Casona Ruiz de Ochoa (XVII secolo); la Casona Boza e Solís (1740); la Casona de Castilla e Zamora (1677), sede dell’Università Nazionale San Cristóbal de Huamanga. Alloggio In città ci sono hotel e ostelli fino a 3 stelle. Servizi turistici Servizi di ristorazione delle diverse categorie con piatti tipici, cucina nazionale e internazionale. Trasporto e tour guidati offerti dalle agenzie di viaggi. Soggiorno minimo Si consiglia da 1 a 2 giorni per le attrazioni principali della città; e da 2 a 3 giorni per visitare i luoghi d’interesse vicini. Consigli Acclimatazione necessaria. Evitare sforzi durante le prime ore; è consigliabile consumare pasti facili da digerire e bere infuso di coca per evitare il mal d’altura. Stagioni / Clima Soleggiato e secco tra aprile e ottobre; durante gli altri mesi presenza di pioggia. Attrazioni nei dintorni Barrio de Santa Ana: situato a 10 minuti dal centro della città. È un quartiere abitato tradizionalmente dalle famiglie dei tessitori e dei ceramisti. Wari: complesso archeologico situato a 22 km, a nordest di Ayacucho. È un’area di 2.000 ettari che comprende i resti dell’antica capitale dell’Impero Wari. Quinua: situato a 37 km a nordest di Ayacucho. Paese di artigiani vasai discendenti dei wari. Santuario Storico Pampas de Ayacucho: a 38 km a nordest di Ayacucho. Scenario della battaglia di Ayacucho (1824) dove si erge un obelisco commemorativo. Nella zona si può andare a cavallo. Vilcashuamán: sito archeologico a 120 km, a sudest di Ayacucho e a 3 470 metri sul livello del mare. Feste La fede cattolica del paese ayacuchano si manifesta in modo originale durante la Settiamna Santa, che si celebra dalla domenica delle Palme fino alla domenica della Resurrezione. Per le strade, adornate da tappeti di petali di fiori e seguendo la successione della Passione di Cristo, giorno dopo giorno si realizzano moltitudinarie processioni. Fiera Internazionale della Tuna e della Cochinilla (4ta. Settimana di gennaio). Carnevale Ayacuchano (febbraio). La Festa dell’Acqua Yaku Raymi (agosto). Gastronomia Patachi: zuppa di grano, piselli, cavolo, fave, pancetta, carne fresca, carne secca e menta. Qapchi: insalata di patate e formaggio fresco. Puka picante: chicharrón in salsa di arachidi. Caldo de mondongo con maíz pelado: carne di manzo, pancetta di maiale, trippa e menta. Artigianato Gli artigiani di Ayacucho sono noti per i famosi retablos, nei quali si rappresentano scene di costume e religiose. Nell’arte tessile impiegano tecniche antiche come l’uso di tinte naturali nei colorati tessuti di tappeti e coperte. Di notevole valore l’arte scultorea in pietra di Huamanga (alabastro trasparente) e l’argenteria in filigrana. SPIAGGE DEL NORD, un caldo paradiso blu Sul litorale a nord del paese, fra Tumbes e Piura, il Perù ha spiagge di sabbia bianca e mare blu che si estendono fino a 20 Km attraverso diverse baie senza barriere, punte o isole. Sono ideali per la pratica di sport come il windsurf, lo sci acquatico e la caccia subacquea. Inoltre sono provviste di una comoda ed adeguata infrastruttura alberghiera. Tra le spiagge di Tumbes più frequentate possiamo indicare Punta Sal, situata a 84 km dalla città di Tumbes e rinomata per la tranquillità e le acque calde; e Zorritos, situata a 27 Km da Tumbes, con acque con 26ºC di temperatura media. Piura offre a chi la visita un’importante varietà di spiagge, tra le quali troviamo: Cabo Blanco, situata a 40 km a nord di Talara e 100 km a sud della città di Tumbes. Si tratta di una spiaggia di 1 km di lunghezza, retta e sabbiosa. È un paradiso per la pesca sportiva d’alto mare, dove spicca la pesca del merlino nero. Máncora, situata a 68 km da Talara, ha 20 km di spiaggia sabbiosa dalle forti onde; è una delle spiagge più belle e frequentate del litorale peruviano. Altitudine. A livello del mare. Come arrivare. Per via aerea: voli giornalieri da Lima a Piura (1 ora 30 minuti), da Lima a Tumbes (1 ora e 30 minuti), da Trujillo a Tumbes (40 minuti) Per via terrestre: da Lima a Piura, 990 km (13 ore); da Lima a Tumbes, 1.270 km (18 ore); da Trujillo a Tumbes, 694 km (10 ore). Alloggio Hotel fino a 3 stelle a Piura, Máncora, Tumbes e Punta Sal. Alloggio di base nelle zone vicine alla spiaggia. Attività Surfing, pesca d’altura, sci acquatico e immersione. Servizi turistici Trasporto pubblico in tutte le città, affitto di attrezzatura per la pratica di sport acquatici in alcuni alberghi e nelle imprese specializzate. Soggiorno minimo Sono necessari 5 giorni per percorre le diverse spiagge della zona. Consigli Zona con molte zanzare e caldo intenso in estate; portare con sé repellente, bloccatore solare e cappello. Attrazioni nei dintorni Nei dintorni della città di Tumbes si può visitare il Santuario Nazionale Los Manglares di Tumbes, il Parco Nazionale Cerros de Amotape e la Zona Riservata di Tumbes che ospitano flora e fauna protette. Si possono visitare, inoltre, i misteriosi boschi di manglares di Puerto Pizarro. Nei dintorni di Piura si consiglia di visitare la località balneare di Colán, la località di Catacaos famosa per l’artigianato e i lavori in oro e in argento, e la località di Chulucanas, tipica per la ceramica. Stagioni / Clima Sole tutto l’anno; giornate calde e notti fresche. Feste Anniversario di Máncora (11 settembre). Settimana Turistica di Tumbes (ultima settimana di giugno). Fiera Regionale 8 Dicembre (dal1 al 15 dicembre). Gastronomia Cebiche de conchas negras: frutti di mare estratti dai manglares e preparati con limone, cipolla e peperoncino. Ají de langostinos: gamberetti in salsa di pane grattugiato e peperoncino. Majarisco: banana pestata con salsa di frutti di mare. Cebiche: filetto di pesce a pezzi e marinato nel succo di limone, cipolla e peperoncino. Chifles: banana fritta a fette. Artigianato. A Piura sono concentrate le diverse tradizioni artigianali. A Catacaos sono famosi i lavori di oreficeria e filigrana in oro e argento; a Chulucanas la ceramica; a Santo Domingo l’intreccio di cappelli di paglia; a Huancabamba, gli ormanenti floreali con i resti marini e la tessitura di bisacce, coperte e ponchos con i tradizionali telai alla cintura; a Tumbes i lavori in legno intagliato. IMMAGINI DEL PERÙ Il Perù è uno dei pochi paesi che nel suo inventario di risorse turistiche racchiude tutti i tipi riconosciuti dagli specialisti in turismo a livello internazionale:1) luoghi naturali, con diversi livelli ecologici ed un grado di biodiversità di alto rango a livello mondiale; è uno dei pochi paesi del mondo che, in qualsiasi periodo dell’anno, può offrire al viaggiatore sole e mare, sport sulla neve, e avventura nella foresta tropicale; 2) manifestazioni culturali, con testimonianze originali di creazione culturale che risalgono all’epoca paleolitica, percorrono diversi periodi della formazione della civiltà andina e arrivano al massimo splendore con le monumentali creazioni degli Incas; 3) folclore, con manifestazioni di danza, musica e gastronomia e artigianato originale e unico in ogni regione; 4) manifestazioni umane importanti e degne di nota come i templi e le fortezze costruite ad alta quota (Chavín, Kuélap, Machu Picchu), le misteriose linee di Nasca e le chiese coloniali; 5) avvenimenti programmati dove i visitatori partecipano, come nel caso delle diverse feste popolari – il Corpus Christi a Cusco o la Vergine della Candelaria a Puno – che si realizzano durante tutto l’anno. Biodiversità naturale Il Perù possiede una gran varietà di climi, di strati ecologici e zone di produzione. Delle 117 zone di vita riconosciute nel mondo, ben 84 se ne trovano in Perù. Dei 32 tipi di clima della Terra, in Perù ne esistono 28. Possiede il 13% dei boschi tropicali amazzonici. Per quanto riguarda la superficie totale dei boschi, il Perù è l’ottavo paese per importanza a livello mondiale. I canyon del Colca e di Cotahuasi, ad Arequipa, si disputano lo scettro dei canyon più profondi del mondo. Il fiume più grande del mondo, il Rio delle Amazzoni, nasce in Perù e il lago navigabile più alto, il Titicaca, appartiene per la maggior parte al territorio peruviano. Il Perù è uno dei dodici paesi al mondo con una mega diversità biologica. Possiede quasi 25.000 specie di piante (il 10% della totalità mondiale), dei quali il 30% sono endemici (si trovano solamente sul nostro territorio). Per quel che riguarda la fauna è il primo paese per diversità di pesci (2.000 specie, equivalenti al 10% del totale mondiale), il primo per uccelli (1.816 specie, tra le quali il condor), il terzo per anfibi (379 specie, tra cui il coccodrillo nero), il terzo per mammiferi (462 specie, tra cui il gattopardo e l’orso bruno dagli occhiali) e il primo per farfalle. È il secondo paese del mondo per la varietà dei primati con 35 specie, una di esse endemica, il choro dalla coda gialla. Originari del Perù sono state catalogate 460 specie di mammiferi, 1745 specie di uccelli, 297 di rettili, 332 di anfibi, 1.800 di pesci marini e di acqua dolce e migliaia di specie di molluschi, echinodermi, aracnidi e insetti di tutti i tipi. Originari del Perù sono le specie coltivabili di uso umano: achira, achiote, peperoncino (di vari tipi tra cui il rocoto), cotone, caigua, caimito, patata dolce, camu-camu, cañihua, cantuta, chirimoya, coca, cocona, eucaris, granadilla, guanábana, guaraná, guayaba, heliótropo, huacatay, kiwicha, lúcuma, maca, maracuyá, mashua, oca, olluco, pacae, palillo, fagioli, patate, papaya, cetriolo, quina o chinchona, quinua, tarwi, tumbo, fico d’india, manioca, zucca.. Oltre ad ospitare un gran numero di specie originarie, i biologi consederano il Perù «l’arca di Noè dei tempi moderni» poiché possiede una gran varietà di specie a diffusione regionale, continentale e mondiale, in condizioni di eccezionale densità. Su un chilometro quadrato di boschi di Madre de Diós si possono osservare 800 specie di uccelli, il doppio che su tutto il territorio dell’Europa e dell’America del Nord messi insieme. Sulle isole del litorale, conosciute come le isole del guano, c’è la maggiore concentrazione di uccelli marini del pianeta, e se ne trovano a milioni. A sua volta il mare peruviano è una delle sette conche di pesca marina del pianeta e quella che ha la maggiore biomassa e diversità di risorse idrobiologiche disponibili. Centro diffusore della cultura Le antiche popolazioni del nostro territorio iniziarono ad addomesticare gli animali fin dal 6.000 a. C e l’agricoltura nell’8.000 a.C. Il processo avvenne simultaneamente sulla costa, nelle Ande e in Amazzonia. Di fatti lo spazio andino che denominiamo Perù antico, dove sorsero le culture Chavín, Tiahuanaco, Cajamarca, Recuay, Moche, Chimú, Lambayeque, Paracas, Chincha, Nasca e Wari, e che fu unificato dagli incas, è uno dei grandi centri mondiali nei quali ebbe origine l’agricoltura e uno dei grandi nuclei irradiatori della cultura universale, insieme alla Mesopotamia, alla Cina, all’India e alla Meso America. Il Perù ha contribuito all’alimentazione mondiale con la patata e il mais che, insieme al grano e al riso, formano i quattro prodotti alimentari di base per l’umanità. Risultato della sua ricca storia, il Perù di oggi è un paese con maggior varietà culturale. Ha 14 famiglie linguistiche e per lo meno 44 entie distinte, custodi delle tradizioni e degli aspetti culturali chiaramente definiti, dei quali 42 si trovano in Amazzonia. Queste etnie possiedono delle conoscenze importanti per quel che compete gli usi e le proprietà delle piante e degli animali; e dominano una gran varietà di risorse genetiche agricole. Musica e danze Le recenti scoperte archeologiche di strumenti musicali hanno permesso di confermare che in Perù la musica risale almeno a 6.000 anni fa. Da questa lunga tradizione provengono i flauti, le zampogne, i pututos (trombe di conchiglie marine) e una gran varietà di strumenti a fiato in cui si utilizzavano materiali come la canna, l’argilla, l’osso, le corna e metalli prezioni, ma anche diversi strumenti a percussione. Il contatto con l’Occidente permise di inglobare una gran quantità di strumenti, gli stessi che poi sono stati adattati creativamente ai bisogni ritmici e tonali di ogni regione del paese. Gli esempi più evidenti sono le numerose trasformazioni caratteristiche dell’arpa, del violino e della chitarra nella sierra peruviana. L’incontro tra l’andino e l’occidentale ha dato origine in Perù a più di 1300 generi musicali. Due di loro hanno oltrepassato l’ambito regionale e sono diventati simboli dell’identità peruviana: il huayno e la marinera. Insiene di allegria e nostalgia, il huayno è oggi la base per la creazione di nuovi ritmi musicali contemporanei, grazie alla struttura semplice e flessibile. La marinera, d’altra parte, non è un genere matrice come il huayno, ma ha variazioni distinte sulla costa e nella sierra e, grazie alla sua bellezza musicale e alla splendida coreografia, ha raggiunto una gran diffusione in tutto l’ambito nazionale. La forza festiva dell’immigrante africano ha contribuito anche all’arricchimento musicale, poiché ha creato il cajón e ha dato alla mascella d’asino un uso musicale come strumento a percussione. Nella foresta esiste anche una gran varietà di ritmi, danze e strumenti vincolati alle feste e ai riti come l’uso del manguaré (troco tubolare), chiamato «tamburo semiotico» perché serve per inviare messaggi a distanza nella foresta. Attualmente è in atto l’assimilazione di nuovi strumenti – sintetizzatori, chitarre elettriche, batterie e armoniche – e la creazione di nuovi generi come la cumbia andina e la chicha, che rendono la musica peruviana permeabile alle nuove influenze, estendendo i confini nazionali a quelli internazionali, al di là del terreno riservato al vernacolare. La capacità di fusione e innovazione esprime vivamente la forza integratrice e il carattere dinamico della cultura peruviana. Gastronomia Ognuna delle 25 regioni del paese possiede piatti con caratteristiche e ingredienti propri: il cebiche di pesce di Lima, la papa a la huancaína, l’arroz con pato di Chiclayo, il chupe de camarones di Arequipa, al sopa seca di Chincha; il juane de gallina dell’Amazzonia e l’incomparabile pachamanca della sierra dalle tre carni, sono solo un esempio della varietà di piatti che fanno della gastronomia peruviana una delle migliori al mondo. Ci sono anche molti piatti internazionali adattati al gusto peruviano come il minestrone, il mondonguito a la italiana e l’ arroz chaufa. Possiamo godere di una gamma di liquori regionali tra cui il più importante è il pisco, acquavite di uva oriunda del Perù e derivato dalla distillazione di grappoli freschi del paese. Il pisco fa parte della nostra storia e contribuisce a formare la nostra identità di nazione, per cui è stato dichiarato a Demoninazione di Origine e Patrimonio Nazionale dal 1995. Il pisco è l’ingrediente di base del pisco sour, il cocktail emblema del Perù. Festività In Perù si celebrano più di 1000 feste popolari all’anno. La maggior parte si organizza per festeggiare il santo patrono ed è contemplato nel calendario liturgico impiantato durante il periodo dei viceré, ma adattato scrupolosamente alle credenze magico-religiose di ogni regione. A queste feste religiose di aggiungono altre celebrazioni pagane come quelle vincolate ai riti ancestrali nelle comunità indigene della foresta e le numerose feste create nei secoli o decadi scorse. La festa tradizionale peruviana costituisce uno spazio di confluenza in cui il sacro e il profano si integrano in una sola manifestazione di orgogliosa vitalità e allegria. Artigianato L’artigianato peruviano è tra i più vari del mondo, così come è provato dall’ampia rete di esportatori che ogni anno espongono l’ingegno dei peruviani sui mercati europei, asiatici e nordamericani. La varietà, il colore, la creatività e la molteplice funzionalità rendono l’artigianato un’attività fondamenatle, non solo per la costituzione di un’identità peruviana, ma anche per la sussistenza di migliaia di famiglie e di paesi della costa, della sierra e della foresta. L’abilità dell’artigianato in Perù si manifesta, per esempio, nell’armonia dei disegni geometrici nei tessuti, la minuziosa rappresentazione della vita contadina nelle zucche sbalzate, la mescolanza culturale e il colore dei retablos; ma anche nella strana visione dei disegni shipibos, nella finissima scultura della pietra di Huamanga, nella bellezza dei pezzi in oro e in argento e nelle molteplici forme che assume l’argilla nella ceramica. Queste sono solo alcune delle manifestazioni di un popolo che comunica principalmente attraverso l’arte, utilizzando un linguaggio le cui chiavi fondamentali sono l’abbondanza, la fertilità e la scommessa per il futuro.
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