HieroTEX, un esperimento per la scrittura geroglifica con
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HieroTEX, un esperimento per la scrittura geroglifica con
HieroTEX, un esperimento per la scrittura geroglifica con LATEX Serge Rosmorduc [email protected] A 7 4 ( 1E 4 *A2O> 2 4 35 Emiliano Giovanni Vavassori [email protected] 1 7 24 0 % " # %A 4 4 ? M A # % 35 www.GUIT.it 20 gennaio 2003 1 LICENZA 1 1 Licenza Sesh Nesout, un pacchetto per TEX e LATEX per la scrittura geroglifica c Copyright 1993-2003 Serge Rosmorduc Questo programma e la documentazione annessa è libero; è lecito ridistribuirlo e/o modificarlo secondo i termini della GNU General Public Licence (Licenza Pubblica Generale GNU) come pubblicata dalla Free Software Foundation; o la versione 2 della licenza o (a scelta) una versione successiva. Questo programma è distribuito nella speranza che possa essere utile, ma SENZA ALCUNA GARANZIA; senza neppure la garanzia implicita di COMMERCIABILITÀ o di APPLICABILITÀ PER UN PARTICOLARE SCOPO. Si veda la Licenza Pubblica Generale GNU (GNU/GPL) per avere maggiori dettagli. Ognuno dovrebbe aver ricevuto una copia della GNU/GPL insieme a questo documento; in caso contrario, la si può richiedere alla Free Software Foundation, Inc., 675 Mass Ave, Cambridge, MA 02139, USA. 2 Introduzione Se usi LATEX e vuoi scrivere testi in geroglifico, questo pacchetto fa al caso tuo. Nel caso tu voglia scrivere in geroglifico, ma non conosci LATEX, allora dai un’occhiata al file EGypto.tex1 , per avere un’idea di come appare LATEX. Puoi anche usare i fonts (non eccezionali, ma progressivamente migliori) per i tuoi programmi personali. Essi sono sia per METAFONT che per gsf (PostScript tipo 1). I fonts sono stati creati con le GNU fontutils. 3 Installazione LATEX lavora su svariati tipi di macchine, cosı̀ che è impossibile fornire informazioni dettagliate e sempre valide. Cosı̀ nelle prossime sezioni si parte dal presupposto che il lettore possieda una certa conoscenza del sistema operativo che usa e della propria macchina. 1 Incluso nel pacchetto di installazione di HieroTEX, HieroTeX*.tar.gz oppure HieroTeX.zip, n.d.t. 3 INSTALLAZIONE 3.1 2 Windows (MiKTEX) C’è un elevato numero di versioni di LATEX disponibili per Windows. La maggior parte di esse è libera. La procedura di installazione descritta in questa sezione è per MiKTEX, che può essere scaricato all’URL: http://www.miktex.org/2.2/index.html Dopo aver installato MiKTEX, bisogna installare i fonts e i files *.sty per il geroglifico, che ricavi decomprimendo il file .tgz. Nota che WinZip decomprime i files .tgz. Posiziona le cartelle MF e AUXMF nelle directories seguenti: MiKTeX\fonts\source\Hierotex\MF MiKTeX\fonts\source\Hierotex\AUXMF Posiziona i files .sty nelle seguenti directories: MiKTeX\latex\hierotex\Hierltx.sty MiKTeX\latex\hierotex\hiero.sty Il prossimo passo è eseguire: MiKTeX\miktex\config\config.bat Quindi assicurati che il file sesh.exe si trovi nei percorsi di sistema (PATH). 3.2 Installazione su macchine Unix con teTEX Se usi Unix e la distribuzione teTEX, il modo più semplice per proseguire è: 1. modificare il file variable.mk nella directory di HieroTEX. Devi controllare che variabili DESTDIR, BINDIR e TEXROOT siano corrette. 2. digitare: make tetex-install Per fare ciò bisognerà essere “root”. 3 INSTALLAZIONE 3 Cosa devo fare se non posso accedere come “root”? digita: mkdir $HOME/bin mkdir $texmf Quindi modifica il file variable.mk e imposta le seguenti variabili: # Directory di destinazione; generalmente /usr, /usr/local # oppure $(HOME) DESTDIR=$(HOME) # Directory che conterrà i binaries (eseguibili) BINDIR=$(DESTDIR)/bin # Definire la radice dell’albero in cui i files verranno # installati TEXROOT=$(DESTDIR)/texmf # Directory dei files di stile *.sty di HieroTeX TEXSTYLE=$(TEXROOT)/tex/latex/HieroTeX # Directory dei fonts FONTDIR=$(TEXROOT)/fonts/source/public/HieroTeX Ora, assicurarsi che il file di configurazione texmf.cnf sia nelle directory definite dal sistema: TEXMF = {$HOMETEXMF,!!$TEXMFMAIN} Se questo non è il tuo caso, dovrai ridefinire la variabile TEXMF. Ora, puoi digitare: make tetex-install. 3.3 Installazione dei fonts PostScript tipo 1 su Linux Questa è una operazione opzionale, ma produce buoni risultati per files .ps e .pdf. Attenzione però: per ottenere un file .pdf decente occorre compilare il codice sorgente con pdflatex. Utilizzando dvips e ps2pdf si producono files in cui i fonts geroglifici sono codificati in PostScript di tipo 3, che si dimostrano orribili se aperti con Adobe Acrobat. La versione di ps2pdf inclusa nella distribuzione Debian 3.0 produce un file che non viene letto da Acrobat. Ci sono due metodi di installazione: installazione per singolo utente (user installation) e installazione a livello di sistema (system-wide installation). Verrà descritta l’installazione per singolo utente. Il mio sistema operativo è un Debian 3.0 Linux, con teTEX installato. Scaricare i fonts (HieroType1-VERSION.tgz). Inserisci il file scaricato nell’albero che ha come radice la cartella texmf che usi. Per esempio, io li 3 INSTALLAZIONE 4 ho messi in texmf/fonts/type1, nella mia cartella utente (assicurarsi che il percorso TEXMF sia specificato correttamente nel file texmf.cnf). Prima di procedere all’installazione vera e propria, consiglio di salvare i files texmf/dvips/config.ps e texmf/pdftex/pdftex.cfg di sistema in una versione di backup, per evitare di sovrascriverli con quelli contenuti nel pacchetto durante l’operazione di decompressione. Se le informazioni che ho fornito sono del tutto simili alle tue, puoi semplicemente eseguire: cd ; tar zxvf HieroType1.tgz Ora, esegui texhash. I fonts lavoreranno con le combinazioni LATEX-dvips o pdflatex. Per la prima combinazione, i files di configurazione si trovano in texmf/dvips, per pdflatex essi si trovano in texmf/pdftex. Nel caso in cui le cose non dovessero funzionare correttamente, consiglio di dare un’occhiata ai file di configurazione config.ps e pdftex.cfg nelle directory appena citate e confrontarle con quelle di default di sistema. Se vuoi procedere con un’installazione di sistema, l’idea è la stessa. Le linee importanti da aggiungere ai due files di configurazione sono: • in config.ps : % This shows how to add your own map file. % Remove the comment and adjust the name: p +hierofonts.map • in pdftex.cfg : % This shows how to add your own map file. % Remove the comment and adjust the name: map +hierofonts.map map +diacrFonts.map 4 SCRIVERE GEROGLIFICI 4 5 Scrivere geroglifici Il pacchetto prevede due modi di scrivere i geroglifici. Il primo usa solo la potenza di LATEX, mentre il secondo si avvale di un programma in C come pre-processore (filtro). 4.1 Il metodo difficile Se realmente vuoi usare solo LATEX, e niente altro, dovrai includere l’opzione hierLtx nella linea \documentstyle, in questo modo: \documentstyle[hierLtx]{article} Per scrivere direttamente geroglifici, puoi usare la macro \hieroglyphe. Dovrai scrivere i geroglifici come mostrato dall’esempio seguente: \hieroglyphe{A/1} per avere: Attenzione! i numeri non corrispondono esattamente a quelli riportati nella grammatica del Gardiner. Per trovare a quale numero corrisponde il simbolo che vuoi, usa il codice del TEX testfont, come mostrato qui sotto. Supponiamo che tu voglia la lista di segni per “uomo” (man). Puoi digitare (questo su una macchina Unix o Linux, ma l’idea è quella su qualsiasi sistema operativo, il tuo input è in slanted, gli output del computer è in stile macchina da scrivere): tex testfont This is TeX--XeT, Version 3.1415--1.0 (C version 6.1) TeX--XeT Copyright (C) 1992 by Dante e.V. (/usr/TeX/lib/texmf/tex/plain/testfont.tex Name of the font to test = A Now type a test command (\help for help):) *\table *\bye [1] Output written on testfont.dvi (1 page, 6088 bytes). Transcript written on testfont.log. 4 SCRIVERE GEROGLIFICI 6 Ora, potrai stampare la tabella. Per scrivere testi complicati puoi, come nel “manuel”, scrivere: ‘-’ per separare orizzontalmente due gruppi orizzontali, e ‘:’ per separare due gruppi verticalmente. Le parentesi permettono di raggruppare segni (vedi sezione 4.2.4). \hieroglyphe{{Q/3-X/1}:N/1} " Bello, vero2 ? 4.2 Il metodo facile Hai bisogno di un compilatore C, per creare3 il programma sesh, oppure di una sua versione precompilata. Avrei preferito che il programma si chiamasse # ( , ma è un po’ troppo difficile da scrivere su una tastiera. 6B" E Inoltre ti potrebbe servire l’Inventaire des signes hiéroglyphiques en vue de leur saisie informatique, [1], che in seguito verrà chiamato manuel de codage (e si chiamerà cosı̀ in inglese, francese e tedesco). Per usare sesh, scrivi il tuo file sorgente LATEX con il testo geroglifico in un ambiente hieroglyph. Quindi, usa sesh come filtro per ottenere un file che è possibile compilare con LATEX. Come ogni programma normale, sesh legge dallo standard input (stdin) e scrive sullo standard output (stdout). Esempio: Se il tuo sorgente LATEX, chiamato pippo.htx, è: \documentclass{article} \usepackage{hiero} \begin{document} \begin{hieroglyph} A1 \end{hieroglyph} \end{document} puoi procedere nel seguente modo: aprire un terminale o un prompt di M$Dos e digitare: sesh < pippo.htx > pippo.tex latex pippo.tex e otterrai un file .dvi contenente il segno . Fai attenzione al fatto che non puoi usare commenti di LATEX (cioè inserire %) nell’ambiente hieroglyph. 2 Effettivamente, però, io ho usato un piccolo trucco. Vedi Ltxex.tex per un esempio reale. 3 vedi il file BUILD.txt. 4 SCRIVERE GEROGLIFICI 4.2.1 7 Il pacchetto hiero e le sue opzioni Per usare HieroTEX, devi inserire nel preambolo del file sorgente la seguente riga: \usepackage{hiero} Se inoltre vuoi usare il font PostScript per il geroglifico, puoi specificare l’opzione psfont: \usepackage[psfonts]{hiero} In questo caso, devi avere installato i fonts PostScript (vedi la sezione 3.3). È importante notare che questi fonts non appaiono molto bene nell’output .dvi. Per avere un’idea precisa di quello che sarà il risultato, devi guardare il file finale di output (.ps o .pdf). In particolare, i segni scritti da destra verso sinistra potrebbero non essere visualizzati correttamente. 4.2.2 Geroglifici I segni dell’“alfabeto” possono essere richiamati come mostrato nella tabella 1. Le lettere A, i, a, w, b, p, f, m, n, r, h, H, x, X, z, s, S, q, k, g, t, T, d e D sono usate sia nelle traslitterazioni sia per scrivere in geroglifico. Gli altri segni sono richiamabili sia con la loro traslitterazione (ad esempio xpr è ) o con il loro codice secondo Gardiner. Vedi l’appendice B per una lista dei geroglifici con il loro codice. Per una lista completa, vedi [1], che deve essere considerato il testo per la codifica del geroglifico. Un ristretto numero di codici con piccole variazioni sono utilizzati per le variazioni di geroglifici; cosı̀ pA’ e k’ scrivono K e ?. 4.2.3 Segni speciali Non scriverai solo codice per il geroglifico, ma i seguenti simboli serviranno per la formattazione del testo. Cosı̀: .. è uno spazio; . è un quater-space; // è CCCCCC; h/ è CCC; v/ è CCC; 4 SCRIVERE GEROGLIFICI Segno 0 E M ( \ " ) 2 B " 4 # ; ? A ? E < > , , O * 8 traslitterazione Codice A i a w w b p f m n n r h H x X z s S q k g t T d D A i a w W b p f m n N r h H x X z s S q k g t T d D Tabella 1: Geroglifici dell’alfabeto 4 SCRIVERE GEROGLIFICI 9 / è C; o o è ; O O è . 4.2.4 Raggruppare geroglifici Puoi scrivere segni adiacenti con ‘-’, segni sovrapposti con ‘:’, segni raggruppati con le parentesi tonde, e usare ‘*’ per separare i segni sullo stesso livello. Qualche esempio: \begin{hieroglyph} p*t:pt-..-A-..-n:(x:t)*U30-A-xAst-qmA end{hieroglyph} B da’ come output " > 81 Puoi anche scrivere ‘=’ dopo un segno ‘-’ o un ‘:’ per indicare un finale grammaticale (ad esempio, la fine di un periodo). Molto più importante, uno spazio, un numero superiore di spazi,le tabulazioni, o nuove linee, indicano il termine di una parola4 . Consiglio vivamente di separare le parole utilizzando gli spazi. Il pacchetto tenterà di tagliare le linee in modo da non troncare le parole, il che è molto più bello e semplice alla lettura5 . 4.2.5 Modificare i geroglifici \ dopo un geroglifico ne inverte la direzione: A1-A1\ scrive \sn dove n è 1, 2, 3 o 4, diminuisce le dimensioni del simbolo che lo precede: A1-A1\s1-A1\s2-A1\s3-A1\s4 disegna 4 . Effettivamente nel “manuel”, la fine di una parola è un solo spazio. Questo è estremamente poco pratico per LATEX come in qualsiasi altro caso in cui si intenda digitare direttamente il testo. 5 Puoi usare gli spazi direttamente per separare i singoli segni di una parola, senza utilizzare il ‘-’, ma ciò non è conforme alla codifica consigliata dal “manuel”. 4 SCRIVERE GEROGLIFICI 10 \Rn ruota un simbolo di una quantità di gradi pari a n. Questo va’ al di là delle normali capacità del dvi, quindi bisognerà utilizzare un driver grafico addizionale, quale dvips se il file viene compilato con LATEX e dvips per ottenere un file .ps, oppure pdftex per utilizzare pdfTEX. Per fare ciò, è necessario includere nel preambolo: \usepackage[dvips]{graphicx} oppure semplicemente \usepackage{graphicx}. anx\R30-G5 scrive D $ In alternativa, si può usare l’opzione useGraphicx quando viene richiamato il pacchetto hiero nel preambolo del codice: \usepackage[useGraphicx]{hiero} In questo caso l’opzione attiva anche l’uso dei fonts PostScript tipo 1. 4.2.6 Cartigli e parentesi <- e -> disegnano un cartiglio attorno al testo incluso fra di essi: <-ra-mn:n-xpr-> disegna: 1$ $ 4 2 B 35 <S- e -> disegna una serekh: G5 -<S-nTr-X:t-> $' ? <H- e -> disegnano un segno Hwt. <H-pA-i-i-A1-Htp:t*p> J00 # "8 Le lettere b, m e e, usate dopo i segni di apertura, permettono di disegnare solo l’inizio, la parte mediana oppure solo la fine della cartuccia selezionata. Cosı̀, per esempio, <Se-nTr-> disegna ' . Le parentesi sono riservate: [[. . . ]] producono [ text ]; [{. . . }] danno { text }; [&. . . &] danno h text i. 4 SCRIVERE GEROGLIFICI 4.2.7 11 Ombreggiare e sovrapporre CCCC -#-. . . -#- ombreggia il testo racchiuso fra di esse6 : -#-A1-A2-#- scrive CCCC CCCC CCCC CCCC CCCC . CCCC CCCC ! Puoi anche ombreggiare solo una parte del gruppo con #//, #h/, #v/ e #/: CCCC CC CCCC CCCC; A1#/ diventa CCC CCC . CC A1#h/ diventa CCCC; A1#v/ diventa CC CC ; A1#// diventa CCCC CCCC È inoltre possibile specificare quale dei quattro quarti di un quadrato (che contiene ciascun simbolo o gruppo di geroglifici) debba essere ombreggiato. I quarti sono numerati nel seguente modo: 1 3 2 4 L’esempio seguente mostra esattamente come vengono specificati i quarti e quale è il risultato: n:(x:t)*U30#13-..-n:(x:t)*U30#124-..-n:(x:t)*U30#14-.. -n:(x:t)*U30#1234 B CC CC CC CC > CC CCBCC CC CC CC > CC CCBCC CC > BCC CC CC CC CC CCCC CC > Ci sono però tuttora delle limitate possibilità per ombreggiare altre parti di CC CC CC " un gruppo. Per esempio, p*t#v/:pt: , ma nel nuovo “manuel” ci saranno presto dei miglioramenti. # permette di scrivere simboli sovrapposti: m#a diventa E 2. 4.2.8 Orientazione del testo Se usi una versione di TeX–XeT (una patch che permette di scrivere da destra a sinistra come da sinistra a destra, con la possibilità di poter usufruire del sistema di taglio del testo a fine riga), è possibile invertire un’intera parte di testo. Scrivi semplicemente +dg per scrivere da destra a sinistra, e +gd per scrivere da sinistra a destra (questo non è previsto dal “manuel”). ATTENZIONE !!!! questo testo non è compilato con TeX–XeT, cosı̀ l’esempio seguente è falso. ; ; Esempio: & I E 2 K P 1 D & I E 2 K P 1 , è stato fatto digitando: 6 La precedente versione di sesh prevedeva di poterlo fare con il simbolo ‘-’, ma ho deciso, contrariamente a quanto scritto nel manuale, di lasciare al segno # la funzione di sovrapporre simboli. 4 SCRIVERE GEROGLIFICI 12 +dg G7 E1:D40 xa:a m wAs-t:niwt nbty +gd anx G7 E1:D40 xa:a m wAs-t:niwt nbty ' 2:. Ecco invece un test di compatibilità con ‘\’: # ! ) M B \) ' 2 : . , è stato ottenuto con: \) #! ) MB +dg A4\-C2-x*t:f-w-b:n-N8:f-m-Axt:t*1-iAb-t:t -+gd A4\-C2-x*t:f-w-b:n-N8:f-m-Axt:t*1-iAb-t:t C’è un metodo generale per la scrittura da destra a sinistra nel testo, ma non supporta il taglio della riga (line-cutting): ‘+rl’ e ‘+lr’. Esempio: !M>'$D$'>M! +rl G5 -nTr-ms-w-t:Z2 +lr anx G5 -nTr-ms-w-t:Z2 Funziona in qualsiasi caso. In conclusione, se il tuo output finale è un PostScript, puoi usare il pacchetto pstricks per invertire il testo scritto da sinistra a destra e farlo diventare da destra a sinistra. Per la scrittura in colonna, può essere utilizzata la macro per LATEX \EnColonne. Il suo primo argomento è la larghezza delle colonne. L’esempio qui di seguito non è venuto affatto male. \EnColonne[1.2\Htm]{ \begin{hieroglyph} #def wAt N31# sw*(t:di) -Htp -wp-wAt-wAt-wAt-! E16-nb-tA:idb\s2*Z1-Dsr-r-xAst-! \end{hieroglyph} } 6( # , > > > 0 = / 3 N 4 8 È spesso necessario correggere la dimensione dei simboli con \s in modo da poter far apparire in modo perfetto la scrittura in colonna. 4 SCRIVERE GEROGLIFICI 4.2.9 13 Un po’ di testo +l. . . +s permette l’inserimento di testo in linguaggio LATEX; |. . . - permette l’inserimento di testo in apice: <-+l Ramses II +s-> -A1-|1,2-di-anx 1Ramses II 4 2 35 4.2.10 1,2 (D Kerning Una opzione manuale del sistema attuale permette di “legare” segni e di restringerne la distanza a piacimento (kerning). La sequenza \! è uno spazio negativo che può essere usato sia in un contesto orizzontale: zA-\!\!ra:. I$ che verticale: nD-D:\!\!\!\!Hr\s1 7 * ! 4.2.11 Dimensione La dimensione dei geroglifici è controllata da diverse macro di LATEX: • \DisplayHieroglyphs scrive il testo nelle sue dimensioni normali, aumentando la spaziatura verticale delle righe per rendere leggibile con facilità il testo; • \TextHieroglyphs fa il contrario. Rimpicciolisce il testo per poterlo mostrare in una riga; • \EnPetit{. . . } scrive il testo nello stesso modo in cui viene mostrato da \TextHieroglyphs; • \SmallerText rimpicciolisce la dimensione dei geroglifici. Questo è un esempio: # 4# \DisplayHieroglyphs # B 4 4 E ) # 4 4 # è meglio utilizzarlo se si vede bene. \TextHieroglyphs # B 4 E) #44 ci si trova nel bel mezzo di uno scritto. Infine \SmallerText # B 4 E # è più piccolo di \SmallerText # B # 4 4 # . ) 4 E) 4 SCRIVERE GEROGLIFICI 4.2.12 14 Le macro È incluso un piccolo sistema (ancora una volta, non previsto dal “manuel”) che permette di definire macro che verranno utilizzate nella compilazione del testo in geroglifico. Per definire una macro, scrivi #def MACRONAME Body# Fai attenzione all’ultimo carattere ‘#’. MACRONAME può essere una sequenza di lettere non utilizzata da sesh, composta da lettere, apici semplici e punti. Diventa molto utile soprattutto con testi in cui appare molto spesso una parola. Esempio: \begin{hieroglyph} #def ’tA tA:N23*Z1# tr-t:r-n-wn:n:n-k-tp-Z1-’tA \end{hieroglyph} / %4BB B> 6 Una volta definita, una macro può essere utilizzata anche per i testi seguenti contenuti in altri ambienti hieroglyph. Qualche definizione utile7 : #def #def #def #def #def #def #def #def #def #def #def #def #def #def #def 7 Hm’ N42# bdS A7# bin G37# forza D40# coltello T30# rame N34# di’ D37# hrw h-r:W*ra-Z1# ink nw:k’:A1# inr O39# iw’ D54# k’ V31A# nn M22-M22-n:n# nxt A24# rmn D41# Le parole a cui si riferiscono le definizioni hanno realmente a che vedere con il linguaggio dell’Antico Egitto, n.d.t.. 4 SCRIVERE GEROGLIFICI 15 #def king A42# #def sxA A2# #def wnn wn:n:n# 4.3 Macro per LATEX Se vuoi dei piccoli segni che siano sopra la linea di base, scrivi \SurLigne al di fuori dell’ambiente hieroglyph; l’opzione automatica è che essi siano centrati. Per ritornare al testo centrato, digita \Center. All’interno di una cartuccia, il testo invece è sempre centrato. Se vuoi modificare l’algoritmo di divisione in righe del programma, devi modificare le macro per TEX \Hrp e \Hitmts; la prima regola ciò che viene inserito fra i segni, la seconda fra le parole. I valori automatici (di default) tendono a proteggere il testo affinché possa essere spezzato solo a fine parola, molto spesso causando grandi spazi bianchi al termine della riga. 4.4 Definizione di nuovi geroglifici È possibile definire nuovi simboli per HieroTEX. La difficoltà maggiore riguarda la creazione di un font che possa essere utilizzato da TEX, cosa che può risultare abbastanza TEXnica. L’editor di fonts per tksesh può essere usato a questo scopo. Un’altra opzione è di creare un font di tipo PostScript tipo 1, che può essere usato da TEX. Una volta che il font è stato creato ed installato in TEX, dovrai dichiarare sia il font che il carattere per poterlo usare. 4.4.1 Definizione dei caratteri Per prima cosa, dovrai creare un file che descriva il codice per i caratteri del font. Il formato del file è abbastanza semplice, in ogni linea dovremmo avere: SIGNCODE <spazio> NOME <spazio> NUMERO Dove NOME rappresenta il nome del sibolo per TEX, mentre NUMERO rappresenta il numero del simbolo nel font. Con l’attuale sistema, i fonts per HieroTEX contengono segni sia per la scrittura da sinistra verso destra sia per la scrittura da destra verso sinistra (consentendo quindi di scrivere un simbolo al contrario nei files .ps, ma non nei files .dvi). Cosı̀, per restringere il lavoro, focalizza l’attenzione e scrivi i codici per i primi 128 caratteri, i caratteri rovesciati potranno quindi essere descritti come 128+n. Il file che contiene le definizioni del nuovo font deve essere: 5 SCRIVERE TRASLITTERAZIONI E RIFERIMENTI ESTERNI 16 • /usr/local/lib/sesh/fontDef.txt • $HOME/fontDef.txt • specificato con l’esecuzione di sesh, per mezzo dell’opzione -def: sesh -def mydefs.txt < toto.htx > toto.tex 4.4.2 Dichiarazione del font Come secondo punto, il font deve essere dichiarato nel preambolo del file sorgente di LATEX: \declareHieroGlyphicFont{HIEROTEXFONTNAME}{TEXFONTNAME} 4.4.3 Esempio I files testNewSigns.tex, myDefs.txt, mafonte.bzr, mafonte.mf e mafonte font.mf sono un completo esempio8 . Il file .bzr non è richiesto, ma deve essere editato utilizzando fontedit.tcl, un progamma che è disponibile con tksesh. L’ultima versione di fontedit.tcl è capace di creare sorgenti METAFONT (e PostScripts tipo 1). 5 Scrivere traslitterazioni e riferimenti esterni I comandi descritti in questa sezione sono definiti nel file egypto.sty. 5.1 Impostazioni \Montitre{. . . } permette di definire il titolo del documento (che può essere utilizzato nei riferimenti incrociati); \eg per usare il font per la traslitterazione; \def\SourceTexte{nome del testo} per dire a LATEX quale testo stai scrivendo; \def\EXEMPLE{Esempio} presa cosı̀ come è questa riga fa scrivere “Esempio” a un particolare ambiente (vedi più sotto). 8 Questi file sono tutti contenuti nel file HieroTeX*.tgz, ma in esso, nell’ultima versione, essi si chiamano: testNewSigns.txt, titi.mf e titi font.mf, mancando fra essi i files myDefs.txt e mafonte.bzr, n.d.t.. 5 SCRIVERE TRASLITTERAZIONI E RIFERIMENTI ESTERNI 5.2 17 Traslitterazione Ci sono correntemente tre modi di scrivere delle traslitterazioni (non considerando \eg): 1. L’ambiente translit, che vuole tre argomenti: • Nome del documento; • Numero di pagina o “recto/verso” (esempi: {4} o {recto}); • Numero di linea/e (potrebbe anche essere il numero di una colonna, ad esempio {4}, {4--9}); • Un riferimento (anche vuoto) nel testo libero. Una delle cose importanti è che TEX “capisce” questi numeri. Per esempio, si possono cambiare, con gli appositi comandi, il numero di riga e della pagina, cosa che si rivela particolarmente utile con i riferimenti incrociati. Puoi cominciare una traslitterazione, e usare “\traduction” per iniziare a scrivere la traduzione. Esempio: \begin{translit}{Stele di Pippo}{verso}{10-15} {LES 12,2-5} iw.i rx.kw mdw nTr \traduction Io conosco i geroglifici \end{translit} stele di pippo, verso 10–15 les 12,2-5 iw.i rx.kw mdw nTr Io conosco i geroglifici 2. L’ambiente exemple. Un ambiente translit che scrive la parola “Exemple” prima del testo, e numerato. Per scrivere “Esempio”, usa: \def\EXEMPLE{Esempio}. Questi due ambienti scrivono una linea nel file “*.dic” dove * è il nome del tuo file .tex. translit scrive: 5 SCRIVERE TRASLITTERAZIONI E RIFERIMENTI ESTERNI 18 \Citation{nome del source}{riferimenti}{titolo del documento}{numero della pagina nel documento} exemple scrive invece: \Exemple{nome del source}{riferimenti} {titolo del documento}{numero dell’esempio} {numero della pagina nel documento} (tutto sulla stessa linea) 3. La macro \traduction. Vuole due argomenti, il primo è la traslitterazione, il secondo la traduzione. Avrai delle note a piè di pagina separate, e, automaticamente, il testo sarà posizionato in due colonne, che possono anche espandersi a più di una pagina, il che può essere molto comodo nelle traduzioni di testo poetico. Se vuoi che la traduzione segua la traslitterazione, puoi digitare: \def\EcritTraduction{\EcritTraductionEnLigne} e quindi \def\EcritTraduction{\EcritTraductionEnColonne} per ritornare alla versione in colonne. Nella versione in colonna, la seconda è un ambiente simile a verse. 5.3 Varie \affligne mostra il numero della linea sopra una linea verticale: 10 . \affpage mostra il numero della pagina all’interno di un cartiglio: verso . \| incrementa il numero della linea e lo mostra. \* incrementa il numero della pagina e lo mostra (il numero della linea diventa 1). \numligne{VALORE} assegna VALORE al numero della linea e lo mostra. \numpage{VALORE} la stessa cosa per il numero della pagina. 5 SCRIVERE TRASLITTERAZIONI E RIFERIMENTI ESTERNI 19 \dico{xxx}{traduzione}{commenti} può essere usato per creare un indice di termini. Esempio: \dico{XAa}{liberare}{verbo transitivo} scrive nel file .dic: \DicoIndex {XAa}{liberare}{verbo transitivo}{P. Leyde} {verso,13}{nome del testo}{2} che è quello che hai scritto più alcuni riferimenti. È utilizzato all’interno degli ambienti. Il primo argomento deve contenere un ambiente hieroglyph. 5.4 Segni grammaticali ed altro Esiste un ambiente per scrivere le regole grammaticali: il suo nome è gramrule. Se una parola è stata scritta all’interno di questo ambiente, verrà mostrata in caratteri obliqui, mentre ‘~X ’ scriverà X nel font per la traslitterazione (lo spazio è obbligatorio). L’ambiente possib permette di scrivere differenti casi, con una parentesi graffa che li precede. (\\ per dividere fra loro i casi). L’ambiente pile permette di scrivere un testo corto in una colonna. Esempi dell’uso dei suddetti ambienti: \begin{gramrule} ~ir + \begin{possib} infinitivo\\ ~sDm.f \ prospettivo\\ ~mrr.f \\ \end{possib} + \pile{non \‘e\\da essere\\preso seriamente\\} \end{gramrule} infinitivo non è da essere ir + sDm.f prospettivo + mrr.f preso seriamente 6 DA FARE 6 20 Da fare • Lettere maiuscole per la traslitterazione (ora, è effettivamente difficile scrivere “Ra ”); • Implementamento completo e aderente al “manuel de codage”. (ma aspettando una nuova versione possibile); 7 Sviluppato recentemente • Un font per la scrittura da destra a sinistra, con supporto per TeX–Xet; • Migliorato sesh — capace di utilizzare una tabella di hash per i geroglifici. Il “manuel” è più o meno supportato, ed è veramente veloce; • Migliorata la scrittura dei geroglifici. Le dimensioni sono scelte in modo migliore, i segni possono essere aggiunti al testo, e ora sono centrati sulla linea di base; • Può usare NFSS2 (pur continuando a supportare il vecchio sistema); • Aggiunti geroglifici in \dico. . . ; • Aggiunta la possibilità di scrivere testo rovesciato in LATEX; • 2000. Fissato bug sulla possibilità di rotazione dei simboli; • Rimosso un nuovo errore nella formattazione del testo in colonna; • 2001. Il monolite sulla luna non è stato trovato, e HAL non è operativo. . . però ci sono due bugs in meno in HieroTEX: il dimensionamento dei sottogruppi è ora corretto. Lo spazio (.) e quater-space (..) possono essere usati. Nuovo sistema di ombreggiatura. Nuovi geroglifici possono essere aggiunti senza ricompilare. La codifica per i geroglifici interni è stata cambiata e semplificata. Per poter continuare a usare i vecchi files .dvi, vengono cambiati i nomi dei fonts. • 2002: pochi giorni di lavoro hanno aiutato a: – Perfezionare il sistema di ombreggiatura che lavora più o meno perfettamente nella modalità orizzontale; A ESEMPI 21 – Perfezionare il sistema di “segni filologici” ([ ]. . . ), cosicché possa scalare bene quando è incluso in sottogruppi (bastava inserire \scriptscriptstyle davanti alle definizioni dei comandi di TEX). Aree con larghe ombreggiature sono ora ombreggiate gruppo per gruppo, che comporta che l’algoritmo di line-breaking ora funziona anche con le ombreggiature; – Ultimo ma non meno importante, creare fonts PostScript tipo 1 per il geroglifico e l’intero sistema ora può lavorare anche su pdflatex. A Esempi Qui sono riportati alcuni esempi, presi da diversi testi: la Grammaire de l’Égyptien Classique, di Lefèbvre, l’Egyptian Grammar, di Gardiner e Westcar. Le pseudoparticipe Il exprime particulièrement l’état ou la condition de qqn, ou de qq.ch. Deux cas sont à distinguer, selon que le substantif (ou pronom) auquel est apposé le pseudoparticipe est sujet ou objet du verbe de la phrase. 1. le pseudoparticipe peut qualifier un substantif (ou pronom) sujet de C certains verbes, comme 4 FE $ wrS “ passer tout le jour à ”, ? 4 Y C sDr “ passer toute la nuit à ”, 4 X pri au sens de “ devenir ” ; 4 A E < G C Dr “ finir ” (par faire telle ou telle chose). Ex.: D ? 4 Y ;4M4 O 4 0 6 n sDr s Hqrw r dmi.i jamais un homme ne passa la nuit à avoir faim dans ma ville (Menthuw. 11). Litt. à l’état d’avoir faim. " 4E!= S’il est sourd et que sa bouche ne puisse plus s’ouvrir, 4 X R) B tous ses membres deviennent faibles (Ebers 99, 20–21). 55B& C B 4 0 ) I ? " Dr.in.f Hms(w) à la fin il s’assit (Leb. 75). Comparer l’emploi, comme auxiliaires, devant sDm.n.f, de pri, sDr et Dr, §331. 2. Il peut qualifier un substantif [...] A ESEMPI 22 EXERCISE XXII (a) Translate into English: B " R# P (1) O # >M43RE 2 3( 20 I ! BA"A0 ? Un texte symétrique BI ! P (2) 0 M > 2 ) Z? 1 4 D ( 52 $ $ 3 ! 6 P 2 2 ; I $D$ 1$ $ 4 I ; 2 2 P 6 !2 35 ( D 1 4 $ I ; 2 2 P 1 < 6 0 0 $ 4 2 " M ) (( N ; " 6 ! 2 $ $ 35 I = + < @@ 1 4 2 ; > B 35 ) ) @ % 0 0 $ $ 1 M) (( < N I ; ; 6 00 ! $ 2 4 2P 2 " Un estratto da Westcar $ I ) 14 14 = + $ $ ; )@ > B < @@ 6! 2 6 3 2 6 3 %00 A CCCC CCCC E # F O CCCCCCCC CCCCCCCC CCCCCCCCC CCCCC CCCCCCCC CCCC CCCC CCCCCCCC CCCC & X "( B 6BI$F)U4N !* O ) CCCC CCCCCCCC CCCC ! CCCC CCCC B CCCCC CCCCC " CCCC CCCCCCCC CCCC CCCC CCCCCCCC CCCC B 4 4 E , , 2 B ##XD B () &!4410(B B 4F &>2 F % *?* * # (!?A O 0BF &)0A !"($F)UI& O 0B6B B G 4 ) 4 F 1 I I$F)U0(B B * ? * * 0 B ! ) A & ) 2 * * 2 ? B 4 ( 35 ) B G $J R ( 2* ( ! I2! " 1 ( ! ((!0) ? B# 30) ! 4B R B 20) B $ " ( 4 7 O F0C!;<! ;E?4 A7 4B 2#4($ B0) 9I B B 4 , ( L ;% ;?<I0) B9(1K! # B B 04 = $ Testo di Wadi Hammamat M191, speditomi da J. KRAUS: 1 6 ! 1 0 35 2 E O " * > B 6 / 0 F 2 T * ' $ 3!3 M E 2 < ! 2 2 9 B D0 2 # ;< B #8 # ) 9 " 3F ! =D 82\0 1 ;M# @ B 8! 2 4M" 'B B 4 D E 5 5 4 5 ! ! > (= 2 A! B 8 E 3 4 E 3 !4 ? = ! 2C 9 00 \?XC ; B B 6 5 ! !+ % 0 " ! ??^ ?4 44 FA04="?E > A 0 4 ; 8 # " 4X # ? B B TABELLA DEI GEROGLIFICI 23 D! 4 6 ? # ! , ! D# ! B?#=/ +BE B! 4 ? ; ? ? B )F * ? ) E6B"4M" 4 , O B 74 B V $ " V B ! A " B & ! 0?,4? @)? ) B );B % " QB 4M!# @ 0 B ! 4 # 8 $ !! B) !0E ) 8B !F))! I 1 $ = 0 45 D 0 ) M"2/4 P 2 3 *?42? B & B/ P O 9 10 ? B"F)B6;; 8 ! ! 6 9 M P ; E . < B? ! B? 2 / # B B * ;E0 B # & ) , / 2 5 8 < ? B E H K N Q T W ; " % ! $ ' * 0 " Tabella dei geroglifici A1 A4 A7 A10 A13 A15, xr A17A A20 A23 A26 A29 A32 A35 A38, qiz A41 A44 A47, iry A50, Sps A53 A59 B3, msi B6 C2 C5 C8, mnw C11, HH C18 C98 D3, Sny ! $ ' * 0 3 6 9 = @ C F I L O R U X # & " % ( + . # A2 A5 A8 A11 A14 A16 A18 A21, sr A24 A27 A30 A33, mniw A36 A39 A42 A45 A48 A51, Spsi A54 B1 B4 B7 C3, DHwty C6, inpw C9 C12 C19 D1, tp D4, ir " % ( + . 1 4 7 : > A D G J M P S V Y ! $ # & ) , / ! $ A3 A6 A9 A12, mSa A14A A17, Xrd A19 A22 A25 A28 A31 A34 A37 A40 A43 A46 A49 A52 A55 B2 B5 C1 C4, Xnmw C7, stX C10, mAat C17 C20 D2, Hr D5 B TABELLA DEI GEROGLIFICI % ( + . 1 4 7 : = @ C F I L O R U X [ ^ a " % ( + . 1 4 7 : = @ # & ) , / 2 5 8 D6 D9, rmi D12 D15 D18 r, D21, rA D24, spt D27, mnD D29 D32 D34A D37 D40 D43 d, D46 D48 D51 D54 D57 D60, wab D63 E3 E6, zzmt E8A E11 E14 E17, zAb E20 E23, rw, l E26 E29 E32 F1 F4, HAt F7 F10 F13, wp F16, db F19 F22, pH, kfA F25, wHm & ) , / 2 5 8 ; > A D G J M Q S V Y \ _ # & ) , / 2 5 8 ; > A ! $ ' * 0 3 6 9 D7 D10, wDAt D13 D16 D19, fnd D22 D25, spty D27A D30 D33 D35 D38 D41 D44 D46A D49 D52, mt D55 b, D58 D61, sAH E1 E4 E7 E9 E12 E15 E18 E21 E24, Aby E27 E30 E33 F2 F5, SsA F8 F11 F14 F17 F20, ns F23, xpS F26, Xn 24 ' * 0 3 6 9 < ? B E H K N P D8 D11 D14 D17 D20 D23 D26 D28, kA D31 D34, aHA a, D36 D39 D42 D45, Dsr D47 D50, Dba T D53 W Z D56, rd, sbq, gH, gHs D59, ab ] D62 ` E2 ! E5 $ E8 ' E10 * E13 E16 0 E19 3 E22, mAi 6 E25 9 E28 < E31 ? E34, wn B F3 " F6 % F9 ( F12, wsr + F15 . 1 F18, Hw, bH 4 F21, idn, msDr, sDm, DrD F24 7 F27 : B TABELLA DEI GEROGLIFICI ; > A D F I L O R ! $ ' * 0 3 6 9 < ? B E H K N Q T W ! $ ' ! % ' * # % " F28 F31, ms F34, ib F37 F39, imAx F42, spr F45 F48 F51 G2, AA G5 G7A G9 G12 G15 G18, mm G21, nH G24 G26A G29, bA G32, baHi G35, aq G38, gb G41, xn, pA’, pA’ G44, ww G47, TA G50 G53 H2, wSm H5 H7 I2, Styw I5, sAq I7 D, I10 I13 K1, in K4, XA K7 L3 < ? 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Nel 1993, M. Louet e Corler, quindi gli studenti in informatica dell’Università di Brest, che, scrivendo un programma per X per modificare i fonts, mi hanno permesso di migliorare qualche segno che prima appareva veramente penoso. Jürgens Kraus, egittologo all’Università di Mainz, che mi ha consegnato numerosi bug reports e suggerimenti. Helmar Wodtke mi ha inviato numerose idee, e ha pubblicato numerosi libri di egittologia con testi in geroglifico utilizzando HieroTEX e software scritto da lui stesso. D Note del traduttore Questa è la versione tradotta in italiano della documentazione in lingua inglese fornita con il pacchetto HieroTEX, che è possibile ottenere compilando il file EGypto.tex, oppure già nella versione .pdf nel file omonimo. L’idea di tradurre la presente documentazione è sorta per pura e semplice passione verso il LATEX e il geroglifico. Nella mia traduzione ho cercato di sopperire alle mancanze dell’autore del pacchetto, sia nei confronti della completezza di descrizione dello stesso, sia per la parte di installazione. A questo proposito, vorrei indicare agli utenti Linux che, negli Appunti di Informatica Libera di Daniele Giacomini, all’indirizzo URL: http://a2.swlibero.org/a2348.html#index23518 è descritta la procedura di installazione system-wide del pacchetto. Il sottoscritto rimane comunque a disposizione di chiunque, felice di accettare e scambiare critiche, consigli e complimenti (nonché messaggi per la comunicazione di errori nel presente testo). Emiliano Giovanni Vavassori [email protected] 1 7 24 0 % " # %A 4 4 ? M A # % 35 www.GUIT.it INDICE 31 Indice 1 Licenza 1 2 Introduzione 1 3 Installazione 3.1 Windows (MiKTEX) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.2 Installazione su macchine Unix con teTEX . . . . . . . . . . . 3.3 Installazione dei fonts PostScript tipo 1 su Linux . . . . . . . 1 2 2 3 4 Scrivere geroglifici 4.1 Il metodo difficile . . . . . . . . . . . . . . 4.2 Il metodo facile . . . . . . . . . . . . . . . 4.2.1 Il pacchetto hiero e le sue opzioni 4.2.2 Geroglifici . . . . . . . . . . . . . . 4.2.3 Segni speciali . . . . . . . . . . . . 4.2.4 Raggruppare geroglifici . . . . . . . 4.2.5 Modificare i geroglifici . . . . . . . 4.2.6 Cartigli e parentesi . . . . . . . . . 4.2.7 Ombreggiare e sovrapporre . . . . . 4.2.8 Orientazione del testo . . . . . . . 4.2.9 Un po’ di testo . . . . . . . . . . . 4.2.10 Kerning . . . . . . . . . . . . . . . 4.2.11 Dimensione . . . . . . . . . . . . . 4.2.12 Le macro . . . . . . . . . . . . . . 4.3 Macro per LATEX . . . . . . . . . . . . . . 4.4 Definizione di nuovi geroglifici . . . . . . . 4.4.1 Definizione dei caratteri . . . . . . 4.4.2 Dichiarazione del font . . . . . . . 4.4.3 Esempio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 5 6 7 7 7 9 9 10 11 11 13 13 13 14 15 15 15 16 16 5 Scrivere traslitterazioni e riferimenti esterni 5.1 Impostazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5.2 Traslitterazione . . . . . . . . . . . . . . . . . 5.3 Varie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5.4 Segni grammaticali ed altro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 16 17 18 19 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Da fare 20 7 Sviluppato recentemente 20 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 32 A Esempi 21 B Tabella dei geroglifici 23 C Ringraziamenti 30 D Note del traduttore 30 Riferimenti bibliografici [1] Jan Buurman Nicholas Grimal Micheal Hainsworth Jochen Hallof e Dirk Van Der Plas. Inventaire des signes hiéroglyphiques en vue de leur saisie informatique. Mémories de l’Académie des Inscriptions et Belles Lettres, 1988.