Rassegna Stampa
Transcript
Rassegna Stampa
Rassegna Stampa martedì 17 febbraio 2009 TREVISO Martedì 17 febbraio, pag. 17 Farmer market, si parte sabato 28 In piazza Donatori Sangue frutta, verdura e pesce Farmer market, l’assessore alle Attività produttive Stefano Bastianetto ha deciso: si parte il 28 febbraio. Le bancarelle saranno 18 e verranno ospitate in piazzetta Donatori Sangue di Fiera, all’ex Gescal. I trevigiani potranno acquistare direttamente dai produttori frutta, verdura e vino, ma ci sarà anche il banco del pesce, che promette di essere freschissimo. Dal 28 febbraio in poi, il primo farmer market del capoluogo tornerà nello spiazzo ogni sabato. «Ma senza voler in alcun modo fare concorrenza al mercato del sabato - sottolinea Bastianetto - Anzi: un lavoro in sinergia non può che fare bene al commercio. Le postazioni venderanon la merce solo al mattino». Il rapporto diretto produttore-consumatore si preannuncia molto conveniente per il portafoglio, lo testimonia l’esperienza già avviata da tempo, ad esempio, a Montebelluna Martedì 17 febbraio, pag. 20 Il consorzio trevigiano di produttori di vino «bio» alla fiera del settore Biombra parte da Norimberga Biombra sbarca in Germania: le sei aziende di vino biologico presentano il loro progetto alla Biofach di Norimberga. Sei persone, sei famiglie e tante generazioni sono racchiuse nel gruppo Biombra, nato a Treviso. «L’iniziativa - spiegano i promotori - è partita da una semplice constatazione: all’edizione del Biofach 2007, la più importante fiera mondiale di prodotti biologici, la maggior parte degli espositori italiani di vino era veneta e, tra questi, la maggioranza trevigiani». «Il Gruppo spiegano Ivo Nardi (Perlage) e Vittorio Carraro (Giol) - sta ora lavorando su diversi progetti comuni dall’agronomia alla promozione delle qualità e dei caratteri distintivi del vino biologico e, in tale contesto, conta di allargare il confronto anche ad altre imprese del settore. La presentazione di Biombra alla fiera del biologico in Germania, primo mercato di sbocco per la maggior parte dei produttori biologici, sarà, oltre a una formalizzazione del gruppo “fuori casa”, un importante momento di confronto con le aspettative dei consumatori di questa piazza così ricettiva». Martedì 17 febbraio, pag. 24 Giù i contributi e nei programmi sei nuove centrali idroelettriche: una a Castelfranco, la gara d’appalto in estate Il consorzio Brentella taglia le bollette agli agricoltori MONTEBELLUNA. Con i suoi 32 mila ettari distribuiti in 34 comuni, il consorzio di bonifica Brentella, presedieduto da Giuseppe Romano, è il più grande del Veneto. Porta acqua nei campi con i suoi 660 chilometri di canali e sta sostituendo l’irrigazione a scorrimento con quella pluvirrigua per garantire la fornitura di acqua alle coltivazioni dal momento che le derivazioni dal Piave non sono più garantite come in passato. Si cerca di ovviare creando bacini di riserva con accordi con Provincia, Regione e cavatori: il primo esempio è la creazione di uno di questi a Volpago. Si sta poi spingendo per l’utilizzo dei canali per la costruzione di centrali idroelettriche e per la produzione di energia. La prima a partire sarà quella di Fener, dove ci sono le opere di presa. 5 milioni di euro di investimento per una centrale i cui lavori dovrebbero essere terminati per il 2010 e che cominceranno in occasione della prossima asciutta dei canali. Produrrà a regime 5 milioni e mezzo di kilowatt annui. In programma ce ne sono altre cinque, per un investimento di ulteriori 7 milioni di euro. La seconda sarà realizzata sulle tubazioni dell’impianto di Castelfranco, la gara d’appalto si avrà la prossima estate. La nuova centrale sarà sfruttabile nel periodo non irriguo. Produzione di energia elettrica e impianti pluvirrigui sono le parole d’ordine. Per questi ultimi si è proceduto a una trasformazione di 10 mila ettari e si sta proseguendo su questo programma. Una buona notizia anche per gli agricoltori, gli utentisoci del consorzio: le bollette stanno andando verso una diminuzione. «Negli ultimi due anni non le abbiamo aumentate - spiega il presidente Giuseppe Romano - Quest’anno ridurremo il costo delle cartelle esattoriali». Si guarda anche alla riorganizzazione dei consorzi di bonifica, che potrebbe portare ad accorpamenti dei consorzi esistenti nel Veneto. «Siamo convinti che una riorganizzazione sia opportuna - afferma Romano - Un po’ di chiarezza va fatta e vanno trovate soluzioni definitive per la bonifica, La preoccupazione è che si proceda con un’esagerazione delle fusioni e quindi si allontanino i centri decisionali dal territorio rendendo meno visibili le necessità e meno rapidi gli interventi». (e.f.) Martedì 17 febbraio, pag. 25 La numero due di Miss Italia 2006 rappresenterà Treviso nella rassegna enogastronomica: «E’ la nostra risposta a Paris Hilton» Elisa Silvestrin testimonial della Primavera del Prosecco Sono previsti venti appuntamenti anche nella capitale PIEVE DI SOLIGO. «Rispondiamo al prosecco di Paris Hilton con la Primavera del Prosecco Doc di Elisa Silvestrin». Il presidente di Provincia di Treviso, Leonardo Muraro ed il presidente del Comitato Primavera del Prosecco Doc 2009, Giovanni Follador, insieme, lanciano la nuova testimonial di una delle rassegne enogastronomiche più articolate d’Italia, con 20 appuntamenti tra la provincia di Treviso e il litorale adriatico: la Primavera del Prosecco Doc 2009. La testimonial è Elisa Silvestrin, 21 anni, di Oderzo, seconda a Miss Italia 2006, oggi annunciatrice di Raiuno. La Silvestrin è figlia del presidente della Pro loco di Portobuffolè: «E’ il legame di questa ragazza col nostro territorio e con i valori che esprime il volontariato e in particolare il mondo delle Pro loco. Sa cosa significa impegnarsi per la collettività e per le proprie tradizioni - continuano Follador e Muraro - Elisa conosce il valore delle Pro loco e vive la passione per le iniziative che valorizzano i prodotti tipici locali. Lei si sta facendo un nome utilizzando le proprie forze e le proprie capacità. Un po’ come è successo per i nostri viticoltori che vendemmia dopo vendemmia hanno creato quel vino che oggi tutto il mondo ci invidia. Vogliamo sottolineare come la Silvetsrin ha accettato l’avventura a titolo volontario con l’ok di mamma Rai. Già questo dà un valore aggiunto alla ostra testimonial». Elisa Silvestrin sarà presentata a Roma nella conferenza stampa di domani al Ministero alle politiche agricole. Nell’occasione verrà firmata anche una convenzione che lega il Comitato Primavera del Prosecco Doc 2009 con la Fipe di Roma per promuovere in una ventina di ristoranti della capitale la manifestazione nostrana. Martedì 17 febbraio, pag. 27 Muraro a Vazzola: «No a nuove cave» Ieri la giunta provinciale itinerante: «Siamo coi Comuni» VAZZOLA. Lo stop a nuove cave arrivata anche dalla Provincia, che solidarizza con le amministrazioni locali: «Anche noi abbiamo fatto le nostre osservazioni al Prac dichiara il presidente della provincia Leonardo Muraro - siamo con i sindaci, diciamo no a nuove attività di escavazione anche perchè i volumi attuali sono sufficienti, in un momento di calo delle iniziative edili». Ieri la giunta provinciale itinerante ha fatto tappa a Vazzola, dove ha incontrato l’amministrazione guidata dal sindaco Bonotto. Il presidente della Provincia si è dichiarato anche convinto che il progetto non arriverà all’approvazione del consiglio regionale. In queste settimane Vazzola, Mareno e giovedì 19 Santa Lucia hanno presentato un ordine del giorno condiviso dai rispettivi consigli comunali esprimendo l’opposizione alle cave. A Vazzola il rischio è che venga deturpato Borgo Malanotte. (di.b.) Martedì 17 febbraio, pag. 20 Martedì 17 febbraio, pag. 20 Martedì 17 febbraio, pag. 11 Crocchette letali per due segugi a San Fior: disposto l’esame veterinario, l’Istituto Zooprofilattico conferma la presenza della sostanza Cani uccisi: è allarme melamina Riscontrati valori troppo elevati: immediati accertamenti sul mangime, l’Usl 7 allerta il Ministero San Fior Nelle crocchette con cui venivano nutriti, fatte analizzare dopo la loro morte, sono state trovate percentuali di melamina pari a 700 volte il massimo consentito. Dopo aver avvelenato alcuni bambini in Cina, la melamina potrebbe aver ucciso anche in Italia. Non dei neonati, per fortuna, ma dei cani. Almeno due, di proprietà di una signora di San Fior: il numero di cani e gatti stroncati dalla melamina potrebbe essere, però, molto più elevato considerato che non sono molti i proprietari che, di fronte ai decessi dei loro adorati “cuccioli”, si danno la briga di pagare autopsia ed esami sui mangimi per stabilirne le cause. I risultati degli esami sulle crocchette, che rilanciano l’allarme melamina, fatti dall’Istituto Zooprofilattico del Veneto e confermati da quello di Torino, sono stati immediatamente trasmessi all’Usl che ha allertato Regione e Ministero: «Stiamo completando gli accertamenti, poi predisporremo una relazione che invieremo sia all’assessorato alla Sanità che al Ministero della Salute», spiega il dottor Antonio Brino, responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’Usl 7. Il cibo che veniva dato ai due cagnolini morti proveniva da una nota azienda lombarda su cui scatteranno immediati accertamenti per verificare cause ed estensione della contaminazione da melamina nei mangimi commercializzati: si verificherà, tra l’altro se alcuni dei materiali utilizzati siano stati importati dalla Cina. A suscitare i primi dubbi in A.P., che ha subito chiesto accertamenti, è stato il progressivo deperimento, seguito da decesso, di due dei suoi cani, un maltese e un lasha. Volendo vederci chiaro, A.P. ha incaricato il veterinario di procedere a tutte le indagini necessarie per stabilire le cause della morte. Le carcasse dei due cani sono state inviate all’Istituto Zooprofilattico del Veneto: l’autopsia ha evidenziato blocchi renali e nefrite, compatibili con un’intossicazione da melamina. A quel punto sono stati avviati gli accertamenti sul mangime: dall’Istituto Zooprofilattic di Torino, referente per il Nord-Italia è arrivata la conferma dei sospetti. Il mangime dato ai due cani conteneva dosi di melamina pari a 700 volte il massimo consentito. Subito è scattato l’allarme, esteso a Usl, Regione e Ministero. Elisabetta Gavaz Martedì 17 febbraio, pag. 11 La nuova testimonial per il 2009 Elisa Silvestrin l’anti Paris Hilton per la Primavera del Prosecco Doc Portobuffolè In comune hanno il biondo dei capelli. Ma per il resto, la ragazza opitergina dai modi gentili e l’affascinante ereditiera, non potrebbero essere più diverse. La dolce Elisa Silvestrin, bellezza doc trevigiana, vice Miss Italia nel 2006, è la nuova testimonial della Primavera del Prossecco Doc 2009. 21 anni di Portobuffolè, annunciatrice, volto notissimo di Rai Uno, è l’anti Paris Hilton. «Rispondiamo al prosecco di Paris Hilton con la Primavera del Prosecco Doc di Elisa Silvestrin. È una ragazza trasparente come il vetro a differenza dell’opacità delle lattine» - afferma il presidente della Provincia Leonardo Muraro che con il presidente del Comitato Primavera del Prosecco Doc 2009, Giovanni Follador, ha lanciato la nuova testimonial di una delle rassegne enogastronomiche più articolate d’Italia, con 20 appuntamenti tra la Provincia di Treviso e il litorale adriatico. La Silvestrin è figlia del presidente della Pro Loco di Portobuffolè: «Questo è il legame di questa ragazza con il nostro territorio e con i valori che esprime il volontariato e in particolare il mondo delle Pro loco. Sa cosa significa impegnarsi per la collettività e per le proprie tradizioni – continuano in coro Follador e Muraro - Elisa conosce il valore delle Pro Loco e vive la passione per le iniziative che valorizzano i prodotti tipici locali. Per questo la giovane trevigiana è la migliore testimonial che possa inneggiare a un sincero brindisi per accogliere chi decide di visitare una delle mostre della Primavera del prosecco. Lei si sta facendo un nome utilizzando le proprie forze e le proprie capacità. Un po’ come è successo per i nostri viticoltori che vendemmia dopo vendemmia hanno creato quel vino che oggi tutto il mondo ci invidia. Vogliamo giustamente sottolineare come la Silvestrin ha accettato questa avventura a titolo volontario con l’ok di mamma Rai. Già questo dà un valore aggiunto alla nostra testimonial». «È una ragazza trasparente, e quindi sincera, come il vetro che non nasconde sorprese come potrebbe succedere, invece, per le lattine, comunque opache, e per le avventure puramente commerciali slegate da logiche di amore e passione per il territorio» aggiunge Muraro. La Silvestrin sarà presentata a Roma nel corso della conferenza stampa di mercoledì prossimo al Ministero alle politiche agricole. In quell’occasione verrà firmata anche una convenzione che lega il Comitato Primavera del Prosecco Doc 2009 con la Fipe di Roma per promuovere in una ventina di ristoranti di Roma la stessa manifestazione nostrana. Martedì 17 febbraio, pag. 11 VAZZOLA/MARENO/SANTA LUCIA Silvana Redigolo (Pdl): «Ci mancava anche il casello» I sindaci oggi in Regione a ribadire il no al piano cava Vazzola La contrarietà al Piano regionale di cava sul tavolo dell’assessore regionale di riferimento Renato Chisso. Oggi i sindaci di Mareno di Piave, Vazzola e Santa Lucia, che in questi giorni stanno sottoscrivendo con i consigli comunali un testo per opporsi alla realizzazione delle cave nell’area vocata, incontreranno l’assessore nei palazzi della Regione. «Un incontro reso possibile grazie all’interessamento dell’assessore regionale Sartor», sottolinea Silvana Redigolo Bellussi, coordinatrice del Pdl di Vazzola amministratrice dal 1995 al 2004, che interviene sul tema caldo del Prac. «Il Pdl di Vazzola esprime il proprio dissenso; auspico che per il bene e la salvaguardia del territorio si possano creare alleanze con altre forze politiche, in particolare con la Lega, che sono rappresentate nella maggioranza del Consiglio Regionale». A rendere la situazione ancor più delicata il casello della A27 previsto a Santa Lucia: «Ora che è previsto il casello di Santa Maria di Piave, la Strada della Colonna sarà ancora più trafficata; tanto più che all’altezza delle nuove rotatorie raccoglie il traffico proveniente o diretto a Conegliano, Ponte della Priula, Oderzo, Treviso, autostrada; un problema del tutto ignorato da chi ha steso il Piano». Il Pdl sottolinea l’importanza di preservare Borgo Malanotte: «La Regione ha dato in cospicuo contributo per il restauro; non si può valorizzare una zona e poi svalorizzarla ponendoci di fronte una cava. Inoltre - continua Redigolo Bellussi - Malanotte è diventato anche un marchio registrato dal Consorzio tutela dei vini del Piave Doc e non è sensato distruggere una zona vocata alla ruralità e alle produzioni tipiche». Non finiscono qui i danni per il settore del vino: «La cava provocherebbe anche un danno economico alla Cantina sociale di Tezze che conta 100 anni di storia e che si trova proprio di fronte all’area dove dovrebbe sorgere la cava». La coordinatrice invita a scavare altrove: «È auspicabile che prima di distruggere il territorio rurale con nuovi buchi si scavi nei bacini montani che sono interrati per più di metà delle capacità di invaso». Erica Bet Martedì 17 febbraio, pag. 11 Alcoltest gratis per 2700 Il 90% dei visitatori ha voluto sottoporsi alla prova Godega Record di alcol test gratuiti per la 6° edizione del Salone di degustazione Vini autoctoni. Il 90 per cento dei visitatori infatti si è sottoposto volontariamente alla prova per verificare il livello di alcol nel sangue: dei 3mila che hanno preso parte a due giorni di degustazioni, ben 2.700 hanno deciso di sottoporsi alla verifica. Uno dei principali obiettivi della manifestazione che si è svolta tra il 12 e il 15 febbraio era quello di degustare ed apprezzare i vini autoctoni con un occhio alla moderazione. “Le persone che risultavano sopra i livelli consentiti - interviene l’assessore alle attività produttive Ivan Sonego - si sono rese conto da sole della necessità di non mettersi al volante. Tendenzialmente i visitatori non hanno abusato di degustazioni ed assaggi riuscendo così ad apprezzare i vini proposti, ma rimanendo nei limiti. Anche questa è una conferma della bontà di una rassegna che punta alla qualità, bere bene infatti – conclude Sonego – non ha nulla a che vedere con l’abusare dell’alcol”. La quattro giorni si chiude con un bilancio positivo, non solo per il numero di alcol test: “Siamo molto soddisfatti – continua Sonego la rassegna sta continuando a crescere, abbiamo registrato un più 25% nella vendita dei coupon di degustazione per i vini ed il 40% in più per quelli riservati ai prodotti gastronomici. Percentuali che confermano come quella dei vini autoctoni sia la strada da percorrere”. Chiusa l’edizione del 2009, iniziano i preparativi per quella del 2010: “Ci piacerebbe ospitare non solo gli autoctoni di Veneto e Friuli, ma anche di altre regioni italiane, offrendo loro anche la possibilità di vendere direttamente i propri vini. Un modo per fronteggiare la crisi consentendo un rapporto diretto tra produttore e consumatore, mantenendo i costi ad un livello più basso”. Assecondare i gusti dei consumatori, quindi, sempre più orientati verso un consumo da intenditori: “Lo dice un’indagine svolta in tutta Italia nelle catene di grande distribuzione; nel corso del 2008 gli italiani hanno acquistato di più i vini Doc in bottiglia a scapito del vino commercializzato in brik”. Evento clou della quattro giorni, il convegno che si è svolto sabato mattina nel Palaingresso Fiera e che ha richiamato 200 persone. Al centro dell’attenzione la “Proposta di riserva e tutela del nome del prosecco” che ha fatto il punto sulla nuova proposta normativa in fase di discussione che punta alla riserva Doc, a tutela del prosecco veneto e friulano a prova di imitazioni e simbolo del Made in Italy nel mondo, come ha sottolineato il ministro alle Politiche agricole Luca Zaia nella lettera inviata per l’occasione. “Le parole d’ordine sono qualità e controllo – interviene Sonego - e con il passaggio a Doc e Docg sarà possibile assicurare un prodotto di qualità a prova di imitazioni”. Er. Be.