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CAVOLO CAPPUCCIO Nome scientifico Brassica oleracea L. var. capitata L. Classificazione Regno Plantae Phylum Magnoliophyta (angiosperme) Classe Magnoliopsida (dicotiledoni) Ordine Capparales Famiglia Brassicaceae Inglese Cabbage Francese Chou Struttura della pianta Il cavolo cappuccio è una pianta erbacea a ciclo biennale, alta 40-50 cm; possiede radice fittonante e poco profonda, fusto eretto e corto (di solito non supera i 30 centimetri). Le foglie larghe ed embricate si avvolgono a formare una testa compatta che racchiude il germoglio centrale, la cui funzione è di condurre la pianta a fiore e, quindi, a frutto. Le foglie nelle varie cultivar hanno un colore verde, variabile come intensità; esistono cultivar rosso violaceo per la presenza di antociani. La testa può essere sferica, conica, ovale e di varia pezzatura. Il cavolo cappuccio fiorisce nella primavera del secondo anno di coltura dopo un periodo di basse temperature (vernalizzazione). L’uomo interrompe il ciclo biologico della pianta nel momento in cui questa ha compiuto il massimo sforzo per preparare le premesse della fruttificazione e cioè l’accumulo delle riserve nutritive nel caule e nelle foglie. Origine e coltivazione Il cavolo cappuccio è originario dell’Europa, conosciuto sin dagli antichi Greci e nominato da Plinio e Columella. Attualmente, Cina, Giappone e India sono i maggiori produttori mondiali. In Europa è diffusamente coltivato in Germania dove è utilizzato sia dal mercato fresco che dall’industria di trasformazione per la produzione dei crauti. In Italia è coltivato in tutte le regioni anche se è maggiormente diffuso nel centro-sud (Puglia, Campania, Lazio, Calabria) e, a nord, nel Veneto. Il cavolo cappuccio predilige terre alluvionali, di medio impasto, profonde; necessità di elevate quantità di potassio, di fosfati e di azoto. I caratteri qualitativi del prodotto sono condizionati dalla natura del terreno e dal grado di umidità del suolo e dell’aria. Proprietà nutritive Il cavolo cappuccio è utilizzato cotto e crudo in insalata, possiede un’alta percentuale di acqua, un basso valore energetico (20 Kcal/100g di parte edibile), un equilibrato contenuto vitaminico e un discreto contenuto in calcio, fosforo e potassio. Modeste le quantità di glucidi e proteine Il cavolo cappuccio contiene elevati livelli di antiossidanti, vitamina A, B1, B2 e C; la cottura prolungata distrugge la maggior parte dei nutrienti. Alcuni nutrienti del cavolo-cappuccio potenziano le difese organiche (American Cancer Society), sono utili nelle infiammazioni delle vie respiratorie, nelle sindromi artrosiche, nelle gastriti, nelle ulcere gastriche e duodenali, nelle coliti ulcerose e negli stati di affaticamento. Tabella 1 Composizione per 100 g di parte edibile CAVOLO CAPUCCIO VERDE Parte edibile Acqua Proteine Glucidi disponibili Amido Glucidi solubili Fibra alimentare Lipidi totali Colesterolo 93 % 92,2 g 2,1 g 2,5 g 0 g 2,5 g 2,6 g 0,1 g 0,0 Vitamine Tiamina Riboflavina Niacina Vitamina C Vitamina A Vitamina E 0,06 0,04 0,60 47 16 mg mg mg mg µg Minerali Sodio Potassio Ferro Calcio Fosforo Magnesio Zinco Rame 23 mg 260 mg 1,1 mg 60 mg 29 mg Energia Kcal Energia KJ 19 78 Energia Kcal Energia KJ 20 82 Energia Kcal Energia KJ 21 86 Tabella 2 Composizione per 100 g di parte edibile CAVOLO CAPUCCIO ROSSO Parte edibile Acqua Proteine Glucidi disponibili Amido Glucidi solubili Fibra alimentare Lipidi totali Colesterolo 94 % 92,3 g 1,9 g 2,7 g 0 g 2,7 g 2,7 g 0,2 g 0,0 Vitamine Tiamina Riboflavina Niacina Vitamina C Vitamina A Vitamina E 0,06 mg 0,05 mg 0,60 mg 52 mg Minerali Sodio Potassio Ferro Calcio Fosforo Magnesio Zinco Rame 0 mg 0 mg 1,0 mg 60 mg 24 mg mg Tabella 3 Composizione per 100 g di parte edibile CAVOLO CAPPUCCIO VERDE COTTO Parte edibile Acqua Proteine Glucidi disponibili Amido Glucidi solubili Fibra alimentare Lipidi totali Colesterolo 94 % 91,2 g 2,3 g 2,8 g 0 g 2,8 g 2,7 g 0,1 g 0,0 Vitamine Tiamina Riboflavina Niacina Vitamina C Vitamina A Vitamina E 0,06 mg 0,05 mg 0,60 mg 52 mg Minerali Sodio Potassio Ferro Calcio Fosforo Magnesio Zinco Rame 24 mg 268 mg 1,2 mg 60 mg 30 mg mg Varietà Si distinguono: varietà primaverili, estive, autunnali e invernali con riferimento all’epoca della raccolta e, in relazione ai caratteri morfologici, sottovarietà a cappuccio tondo, forme bianche, rosse, verdognole. Varietà primaverili Precoce d’Etampes: a palla conica allungata, di buon sapore, coltivabile, sia come primizia primaverile, sia come prodotto autunnale; Cavolo di York: originario dell’Inghilterra, molto resistente al freddo, con due varietà tipiche: “piccolo precoce” e “grosso”; Cuor di bove: dalla forma della testa, con tre varietà tipiche: “piccolo”, “mezzano e grosso”, “tardivo”. Varietà estive Rotondo di Pisa: di buona qualità, largamente coltivato per semina in febbraio-marzo; Cavolo d’Olanda: a gambo corto, di grande rinomanza per la preparazione dei Sauer Kraut e caratteristico per l’odore acuto che assume durante la cottura; Cavolo di Schweinfurt: voluminoso, relativamente poco serrato, molto produttivo; Quintale d’Alvernia: più voluminoso del precedente, arrotondato, tardivo, a palla serrata e schiacciata in modo caratteristico; Bianco di Braunschweig: rustico, da raccogliere in estate ed anche in inverno. Varietà autunnali Quintale d’Alsazia: varietà di grande pregio, rustica, a palla rotonda, voluminosa, compatta, usato per i Sauer Kraut; Rosso grosso: caratteristico per il colore rosso-violaceo e la pruina bluastra che lo ricopre uniformemente, dalla palla grossa, schiacciata all’apice, di ottimo sapore, consumato crudo in insalata o conservato in aceto. Varietà invernali Ameger,:coltivato estesamente in Francia, in Svizzera ed in altri paesi del Nord Europa, molto tardivo, a palla sferica, leggermente depressa, resistentissimo al freddo; Cavolo de Vaugirard: a gambo corto, palla sferica tinta al di sopra di violetto, resistente al freddo, di ottimo sapore. Nel Mezzogiorno d’Italia e particolarmente in Campania, si distinguono tre varietà di cavoli cappucci: a) il “precoce” presente a lungo sul mercato, particolarmente d’inverno; b) il “tardivo”, più largamente coltivato, a palla compatta, di gusto dolce, saporito, sul mercato dalla primavera all’estate; c) “paesanella”, in tarda estate e in autunno.
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