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luglio - dicembre 2015 Cochabamba - Bolivia anno II Bs. 0.- BOLIVI A bollettino quadrimestrale di inform-azione ed altro El Periódico Libre E Independiente De Nr. 5 EDITORIALE SPAZI O E S O C I E T À Negli ultimi tempi nel continente latinoamericano stanno soffiando venti di cambiamenti politici piuttosto grandi: dopo anni di vari governi più o meno di “sinistra”, progressisti ed integrazionisti, si sta assistendo ad un progressivo viramento a “destra”, (neo) liberale e/o conservatrice. Alcuni tra i candidati dei partiti più rappresentativi del processo di integrazione sud-americano hanno perso le ultime elezioni presidenziali: in Venezuela l’attuale presidente Nicolás Maduro è stato sconfitto dall’oppositore Henrique Capriles ed il suo eterogeneo cartello delle destre, mentre in Argentina Daniel Scioli, candidato del partito dell’attuale presidenta Christina Kirchner, è stato sconfitto dall’oppositore Mauricio Macri dell’ala neo-liberale dura; in Brasile la presidenta Dilma Rousseff sta attraversando la peggior crisi da quando è presidenta a causa di gravi scandali di corruzione, ecc. Anche se a livelli differenti, molti dei problemi che hanno generato questi malcontenti espressi nelle urne e nelle strade sono comuni e caratterizzano anche l’attuale gestione del presidente Evo Morales: eccessivo autoritarismo e centralismo, personificazione del potere in un/a leader, gestione clientelista e nepotista della cosa pubblica, corruzione in tutti i livelli istituzionali, eccessiva dipendenza dall’esportazione degli idrocarburi e/o materie prime, deficit pubblici ed inflazione altissimi, ecc. Urgono tempi di riflessione e, soprattutto, auto-critica. Una partecipante al progetto del PMAR osserva il plastico di una casa UN’INTRODUZIONE RESOCONTO DI LAVORO AL DEI PRIMI INTENSI MESI SUL NUOVO PROGETTO PMAR 2-3 Anche se la tanto attesa firma del contratto con l’Agenzia Statale delle Politiche Abitative (Agencia Estatal de Vivivenda AEVI) si è fatta attendere più del previsto, dal mese di settembre è finalmente iniziato il nuovo progetto di Miglioramento, Ampliamento e/o Rinnovamento di 160 abitazioni in cinque quartieri periurbani della città di Cochabamba. S PA Z I O E S O C I E T À DELLE VARIANTI TIPOLOGICHE 4 GOSSIP MATRIMONIO VISTA... IN 5 COLLABORAZIONI PROGETTO DI RICERCA 5 . redazione: Av. D’Orbigny casi Villavicencio, Cochabamba - Bolivia . e-mail: [email protected] . telefono: +591 683 229 94 . abbonamenti: El Periodico è gratuito, viene mandato per e-mail o in formato cartaceo; per chiunque fosse interessato/a non esitate a contattarmi! CBBA luglio - dicembre 2015, Nr. 5 El P er iodico Libre E Inde pe n d ie n t e de B o livia 2 FPH - I PR O G E TTO ABITAZION E E SALUTE UN’INTRODUZIONE RESOCONTO DEI PRIMI La metodologia dei Progetti di Miglioramento, Ampliamento e/o Rinnovamento (PMAR) è stata sviluppata dalla Fondazione Pro-Habitat (FPH) in oltre 20 anni di attività nel settore dell’abitazione popolare nelle aree rurali in Bolivia. Inizialmente i progetti erano basati sul concetto dell’abitazione salubre, con il miglioramento delle abitazioni tradizionali nell’area rurale come mezzo per evitare la propagazione di malattie endemiche causate da vettori parassitari come la “chaga” e la “vinchuka”, le quali possono causare cecità ed essere mortali. Però ben presto ci si rese conto che ciò non era sufficiente: con l’introduzione del “Diritto Umano ad un’Abitazione Adeguata” nella Nuova Costituzione Politica dello Stato Plurinazionale della Bolivia del 2009 si ampliò il concetto all’abitazione adeguata: non si tratta solamente di migliorare le costruzioni esistenti ma, bensì, di rispondere alle necessità degli abitanti, in quanto essi spesso vivono in abitazioni fatiscenti, costruttivamente e strutturalmente insicure, in condizioni di promiscuità, senza accesso ai servizi basici e alle infrastrutture, ecc., in poche parole non dispongono delle condizioni per poter vivere degnamente. Il progetto nel Tropico (v. El Periodico Nr.1) è stato un progetto piloto con il quale la FPH ha implementato per la prima volta la modalità PMAR in un progetto di abitazioni sociali finanziato dallo stato boliviano. La metodologia è basata sulla partecipazione delle comunità / quartieri e delle famiglie nella gestione, nell’organizzazione, nel disegno architettonico e nell’autocostruzione assistita (per ridurre i costi di costruzione). Funziona con un sussidio statale per i/le partecipanti, definito come un incentivo per migliorare le proprie condizioni abitative, in quanto è unicamente destinato a coprire l’acquisto di materiali da costruzione quali p.es. cemento, tondini per l’armatura, matto- INTENSI MESI DI LAVORO AL SUL PMAR NUOVO PROGETTO Elaborazione della Linea di Base con una famiglia della OTB “Bello Horizonte” ni, travi prefabbricate pretensate per la soletta, placche di fibrocemento, ecc. Nel progetto del Tropico il sussidio ammontava a ca. 26’000 bolivianos (moneta boliviana, ca. 3’750 USD), mentre nell’attuale progetto tale sussidio ammonta a 36’000 bolivianos (ca. 5’200 USD). Tali cifre non sono enormi, non si può di certo costruire una casa intera però bastano per coprire la costruzione p.es. di una cucina, un bagno, un dormitorio, eventualmente le scale, la soletta o il tetto, per una superficie media costruita di ca. 50 - 60 m2. Il/la partecipante in cambio si compromette a porre come controparte la manodopera e materiali locali come gli aggregati (pietre, ghiaia, sabbia, ecc.), le assi di legno per i casseri e altri materiali secondari, arrivando ad una spesa effettiva di ca. 4’000 - 7’000 USD dipendendo dal tipo d’intervento, dalla superficie costruita, da dove e come acquistano tali materiali, ecc.. Durante tutta la durata del progetto gli/ le architetti/e, tecnici/e construttori/trici ed educatori/trici della FPH svolgono un attività continua di sostegno, appoggio ed assistenza tecnica, sociale ed amministrativa. IL PROGETTO A COCHABAMBA Il progetto PMAR per 160 abitazioni a cui stiamo lavorando in cinque quartieri periferici della città di Cochabamba è anch’esso un progetto piloto, in quanto è la prima volta a livello nazionale che si sta implementando tale modalità in un area urbana. Il progetto è iniziato ufficialmente dal mese di settembre, ma già dal mese di agosto abbiamo iniziato a sviluppare alcune tipologie abitative progressive flessibili (v. articolo p. 4), elaborato i rispettivi computi metrici, preparato i formulari per il lavoro sul terreno, le assemblee nei vari quartieri, effettuato riunioni preparatorie con i dirigenti delle organizzazioni di quartiere denominate “Organización Territorial de Base” (OTB), ecc. Al principio di settembre con l’arch. Rolando, gerente regionale della FPH e responsabile del progetto, e un nuovo collega architetto ingaggiato per il CBBA luglio - dicembre 2015, Nr. 5 El P er iodico Libre E Inde pe n d ie n t e de B o livia FPH - II - progetto, Fernando, ci siamo suddivisi le 160 famiglie partecipanti per iniziare il lavoro sul terreno con la Linea di Base. Questa consiste in tre componenti: i.- Un’inchiesta / valutazione sulle condizioni socio-economiche nelle quali vivono (quante persone, genero, età, occupazione, salario / ingressi economici, ecc.); ii.- Una valutazione tecnica delle rispettive abitazioni, con il rilevamento dei lotti di terreno e delle costruzioni presenti, determinando le condizioni abitative, il numero di ambienti presenti (dormitori, cucina, bagno, ecc.), la qualità delle costruzioni, della struttura e dei materiali di costruzione usati, le superfici edificate dentro e fuori la Normativa Urbana, ecc. ; iii.- La elaborazione in forma partecipativa delle proposte di miglioramento, ampliamento e rinnovamento, determinate da una grande varietà di variabili: dai desideri, necessità e possibilità economiche delle famiglie, dal contesto, dalla topografia, dalle abitazioni esistenti, dalle condizioni di abitabilità (luce e ventilazione naturale), dalle relazioni tra i differenti ambienti, tra interno ed esterno, dalla normativa urbana, ecc. Al principio del mese di ottobre abbiamo terminato la Linea di Base con le 160 famiglie e abbiamo disegnato (a mano!) tutti i piani dei lotti di terreno e delle edificazioni rilevate con le rispettive proposte di intervento; per terminare abbiamo realizzato i computi metrici per ogni proposta ed elaborato una tabella riassuntiva per ogni famiglia, nella quale sono enumerati in dettaglio tutti i materiali sussidiati dall’AEVI che entrano in ogni progetto e quelli che il/la partecipante deve mettere come controparte. Durante il mese di novembre siamo ritornati nei cinque quartieri per le negoziazioni con ogni famiglia, per vedere se erano d’accordo con le proposte progettuali elaborate in base a quanto concordato nella Linea di Base e i rispettivi presupposti; alcuni nel frattempo ci avevano ripen- 3 Presentazione della Linea di Base in una casa della OTB Villa San Andres sato e hanno voluto modificare alcune cose o, in alcuni casi, hanno completamente stravolto la proposta. Questo progetto è estremamente avvincente, in quanto si sta veramente rispondendo alle necessità di ogni singola famiglia, ogni proposta progettuale è differente dall’altra, il che comporta che ci troviamo con 160 proposte differenti una dall’altra! Non si tratta di imporre un progetto, una tipologia, bensì di rispondere e saper interpretare le necessità e desideri dei/ lle partecipanti, senza però mistificare il loro apporto, bisogna saper porre dei limiti che rispondano a dei criteri architettonici razionali e di coerenza progettuale. Anche se sono interventi su una piccola scala, mirati, è estremamente importante prevedere le espansioni future, così che la crescita possa essere progressiva, armonica, coerente, rispettosa della Normativa Urbana e, soprattutto, che sia condivisa e di facile comprensione per poterla eseguire. Non sono di certo le difficoltà che sono mancate, soprattutto per le gra- vi lacune da parte dell’Agenzia Statale delle Politiche Abitative nell’elaborazione, definizione e organizzazione del progetto, oltre al fatto che l’area urbana è ben più problematica rispetto a quella rurale: lotti di terreno molto più piccoli (generalmente 200-250 m2), molte edificazioni esistenti non presentano buone condizioni di abitabilità, costruttive e/o strutturali, non rispettano la normativa urbana, molte persone non dispongono di titoli di proprietà in regola, ecc. In definitiva gli ultimi mesi sono stati una vera e propria maratona, un periodo estremamente intenso per la enorme mole di lavoro dato che eravamo solamente tre architetti per così tante famiglie ma, soprattutto, si è trattato di un periodo di grandissimo apprendimento e motivazione per far sì che i/le partecipanti possano accedere ad un’abitazione adeguata e così migliorare le proprie condizioni di vita, soprattutto visto le reazioni così positive ed il compromesso mostrato dalle famiglie! CBBA luglio - dicembre 2015, Nr. 5 El P er iodico Libre E Inde pe n d ie n t e de B o livia SPA Z I O E S O C I E T À - I - 4 PR O G E TTO ABITAZION E E SALUTE DELLE VARIANTI TIPOLOGICHE P R E S E N TA Z I O N E D E L M O D E L L O D I A B I TA Z I O N E P R O G R E S S I VA M O D U L A R E Un problema costante nella maggior parte delle abitazioni (auto) costruite nelle aree periurbane è determinato dall’assenza di assistenza tecnica e pianificazione. Il risultato di tutto ciò è che molte abitazioni vengono costruite in maniera progressiva, spontanea, senza considerare un disegno finale, ritrovandosi con ambienti che non presentano buone condizioni di abitabilità (senza ventilazione ed illuminazione adeguate), disposti casualmente, fuori norma, ecc. Una delle grandi sfide che abbiamo dovuto affrontare prima di iniziare il progetto è stata quella di definire un approccio metodologico progettuale coerente, facilmente comprensibile per una maggiore accettazione da parte dei/lle partecipanti, che integri la o le varie possibilità di crescimento futuro (principio dell’abitazione progressiva), che possa entrare in un lotto di terreno standard minimo di 10 x 20 m rispettando la normativa urbana ed i limiti imposti, che sia abbastanza flessibile per adattarsi al contesto ed alla topografia, che disponga di condizioni adeguate di insolazione, luce e ventilazione naturale per ogni ambiente, ecc. Alla fine del progetto ad ogni partecipante daremo i piani del progetto eseguito e uno con i possibili ampliamenti futuri, permettendo densificare raMODULOS VIVIENDA zionalmente il terreno a disposiMODULOS VIVIENDA zione (sono famiglie numerose) e rispettando la normativa urbana. Il concetto alla base di tutto ciò è che non si tratta di implementare uno o più modelli abitatativi che si ripetano meccanicamente, quanto piuttosto di un’idea, di un concetto abbastanza flessibile che si possa adattare a tutte le considerazioni enunciate anteriormente, come dimostrato dalle 160 proposte progettuali differenti elaborate! GSPublisherEngine 0.19.100.80 1 PISO VIVIENDA V-1A LOSA $ - $$ PB 1 PISO VIVIENDA V-2A CUBIERTA $ - $$ PB 2 PISOS VIVIENDA V-3A LOSA + CUBIERTA $$ - $$$ PB PA SUPERFICIE CONSTRUIDA FASE 1 SUPERFICIE AMPLIACIONES INTEGRADAS VARIANTES TIPOLÓGICAS FASE 1 SUPERFICIE AMPLIACIÓNES FUTURAS Schemi del modello tipologico proposto e le varie combinazioni possibili dei differenti moduli GSPublisherEngine 0.19.100.80 VIVIENDA V-1A VIVIENDA V-2A VIVIENDA V-3A 1PISO LOSA 1 PISO CUBIERTA 2 PISOS LOSA + CUBIERTA SUP. CONSTRUIDA PB = 49,30 m2 SUP. CONSTRUIDA PB = 78,92 m2 SUP. CONSTRUIDA PB +PA = 64,40 m2 ESPACIOS VIVIENDA ESPACIOS VIVIENDA Assonometrie elaborate modulare $ - $$ e schemi di tre proposte $ - $$ a partire dallo stesso sistema $$ - $$$ SUPERFICIE CONSTRUIDA FASE 1 SUPERFICIE AMPLIACIONES INTEGRADAS SUPERFICIE AMPLIACIÓNES FUTURAS GSPublisherEngine 0.19.100.80 PROYECTO PMAR 49,30 m2 ESPACIOS SERVIDOS DORMITORIOS, LIVING, COCINA ESPACIOS SERVIDOS ESPACIOS SERVIDORES ESCALERA, BAÑO, PASILLO DORMITORIOS, LIVING, Schema del EJEMPLO VIVIENDA COMPLETA 152,70 m2 COCINA ESPACIOS SERVIDORES modello tipologico completo ESCALERA, BAÑO, PASILLO / EJEMPLO 1ra AMPLIACIÓN GSPublisherEngine 0.19.100.80 GSPublisherEngine 0.19.100.80 Assonometria di un esempio di una casa completa EJEMPLO 2a AMPLIACIÓN El P er iodico Libre E Inde pe n d ie n t e de B o livia CBBA luglio - dicembre 2015, Nr. 5 5 Piani e prospettive di tre proposte basate sullo stesso sistema modulare e, in fondo, una proposta per il disegno finale della casa ampliata CBBA luglio - dicembre 2015, Nr. 5 El P er iodico Libre E Inde pe n d ie n t e de B o livia C R O NACHE D I V E R S E 6 GOSSIP PER IL 2016 MATRIMONIO IN VISTA AMOR RITIENE UNITI GLI AFFETTI NATURALI... PERÒ PER UNA VOLTA SI PUÒ ANCHE CELEBRARE! La prima volta che venni in Bolivia fu più di otto anni fa durante i miei studi in architettura per effettuare uno stage di un anno. In quel periodo conobbi Carla, mia compagna da allora. Finito lo stage dovetti ritornare in Svizzera per terminare gli studi, in seguito lavorai in uno studio di architettura di Zurigo, una prima ed importante esperienza professionale (grazie Andreas), anche se nel frattempo continuavo a cercare la possibilità di andare a vivere in Bolivia, principalmente per Carla, però anche per poter continuare a lavorare nel campo dell’abitazione sociale. Grazie ad Inter-Agire / Comundo e alla FPH potei finalmente realizzare ciò. Sono più di due anni che, oltre a fare un lavoro bellissimo, convivo felicemente con la persona che amo. Ci sposeremo sabato 30 gennaio 2016 nella città di Cochabamba per rito civile. Carla ed io con il nostro cagnolino Bruno COLLABORAZIONI FESTE PROGETTO DI RICERCA SUL TEMA DELL’ABITAZIONE SOCIALE Quest’anno è stato ricco di avvicendamenti, soprattutto per l’inizio del nuovo progetto con la FPH ma anche per un progetto di ricerca: nel mese di febbraio insieme alla coordinatrice del World Habitat Research Center della SUPSI, Dra. Jennyfer Duyne, ed in collaborazione con la “Universidad Mayor de San Simón” di Cochabamba, la Università Marta Abreu di Cuba, abbiamo partecipato alla pre-qualificazione per un concorso indetto dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca con finanziamento della DDC con una proposta per un progetto di ricerca sul tema della sostenibilità dei progetti di abitazioni sociali in Bolivia e a Cuba, Nel mese di agosto è arrivata la bella notizia che avevamo passato la prequalificazione e che eravamo stati selezionati per presentare la proposta finale. Nel mese di settembre Jennifer è venuta una settimana a Cochabamba, nella quale ha potuto conoscere il progetto PMAR e abbiamo iniziato ad elaborare la proposta finale con i/le colleghi/e boliviani e cubani, nel frattempo anche il Wohnforum dell’ETH di Zurigo si è aggiunto al progetto. Dopo varie settimane intense di lavoro nel mese di ottobre abbiamo consegnato la proposta finale, per la fine di gennaio dovrebbero arrivare i risultati della decisione del Fondo, affaire à suivre... UN GRANDE RINGRAZIAMENTO A TUTTE LE PERSONE, ORGANIZZAZIONI ED ISTITUZIONI CHE HANNO CONTRIBUITO E/O SOSTENUTO IL PROGETTO E CHE HANNO RESO (E RENDONO) POSSIBILE QUEST’ESPERIENZA! Per saperne di più su altri progetti di Inter-Agire: www.comundo.org/it Un grande grazie a tutte le persone che hanno appoggiato il progetto quest’anno, a Missio, a Swiss Engineering Sezione Ticino per il costante appoggio e la duratura collaborazione, a Antonella Borsari e Giovanni Valerio di Inter-Agire tutto l’appoggio ricevuto in questi anni e a cui auguro tutto il meglio per il loro futuro, sia dal punto di vista professionale che personale! Buone feste ed un ottimo anno nuovo a tutti/e! SI PUÒ SOSTENERE IL PROGETTO DI ALAIN VIMERCATI CON VERSAMENTI A: Inter-Agire Conto ccp: Piazza governo 4 - 6500 Bellinzona 69-2810-2 IBAN CH74 0900 0000 6900 2810 2 specificare Progetto Alain
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