El Periódico Libre E Independiente De
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gennaio - giugno 2015 Cochabamba - Bolivia anno II Bs. 0.- BOLIVI A bollettino quadrimestrale di inform-azione ed altro El Periódico Libre E Independiente De Nr. 4 EDITORIALE SPAZI O E S O C I E T À Alla fine del mese di marzo in Bolivia si sono svolte le elezioni comunali e dipartimentali, ponendo finalmente un termine a questo lungo e tormentato processo elettorale iniziato con le elezioni presidenziali dello scorso anno. A differenza di quest’ultime però le attuali hanno impartito una severa sconfitta al partito al governo, il Movimiento Al Socialismo, il quale, anche se mantiene la maggioranza a livello dipartimentale (cinque su nove), ha perso due bastioni storici del masismo, ovvero il dipartimento di La Paz e la città di El Alto, oltre che il controllo della maggioranza delle capitali dipartimentali, tra cui Cochabamba, Oruro e Tarija. Questa sconfitta non è tanto frutto del caso o di un voto a favore di uno dei partiti all’opposizione, alquanto divisi e forti solamente a livello regionale, quanto piuttosto di un voto di protesta nei confronti del MAS, soprattutto a livello urbano; infatti in termini assoluti di voti il governo ha mantenuto alti livelli di approvazione, provenienti dalle aree rurali del paese. In definitiva si può parlare di un certa insofferenza della popolazione verso gestioni del MAS chiaramente insufficienti a livello municipale, caratterizzate da flagranti casi di corruzione, nepotismo e favoritismi vari, senza parlare di alcuni decreti scandalosi, arbitrari e tendenziosi emessi dal governo, per i quali alcuni/e candidati/e dei partiti dell’opposizione favoriti nei sondaggi non hanno potuto partecipare alle scorse elezioni. Vista parziale della Comunità Maria Auxiliadora C H E A B B I A N O I N I Z I O I L AV O R I ! FINALMENTE ARRIVÒ ANCHE IL PROGETTO TANTO ATTESO NEL CAMPO ABITATIVO 2-3 Per la metà del mese di luglio di quest’anno è finalmente prevista, salvo imprevisti dell’ultimo momento, la tanto attesa firma del contratto con l’Agenzia Statale dell’Abitazione (Agencia Estatal de Vivienda - AEVI) per iniziare un nuovo progetto di 160 abitazioni da migliorare e/o ampliare nell’area periurbana della città di Cochabamba! COOPERAZIONE UN PRIMO BILANCIO DOPO 2 ANNI 4 VIAGGI - I IL SOGGIORNO IN SVIZZERA 5 VIAGGI - II UN TOUR AL SALAR DE UYUNI 5 . redazione: Av. D’Orbigny casi Villavicencio, Cochabamba - Bolivia . e-mail: [email protected] . telefono: +591 683 22 94 . abbonamenti: El Periodico è gratuito, viene mandato per e-mail o in formato cartaceo; per chiunque fosse interessato/a non esitate a contattarmi! CBBA gennaio - giugno 2015, Nr. 4 El P er iodico Libre E Inde pe n d ie n t e de B o livia 2 FPH - I PR O G E TTO ABITAZION E E SALUTE CHE I LAVORI ABBIANO INIZIO! FINALMENTE ARRIVÒ ANCHE IL TANTO ATTESO PROGETTO NEL CAMPO ABITATIVO IL PROGETTO PMAR Al principio del mese di marzo del 2015, insieme ad altre due istituzioni che lavorano nel campo dell’abitazione sociale, abbiamo ricevuto un invito dell’AEVI per partecipare ad un nuovo progetto di abitazioni di interesse sociale da implementare nell’area urbana della città di Cochabamba. La metodologia del progetto, “Progetto di Miglioramento / Ampliamento / Rinnovamento” (PMAR), è basata su quella sviluppata ed implementata dalla FPH nella prima fase del progetto del Tropico, come p.es. la cogestione del progetto con le comunità coinvolte, processi di architettura partecipativa, corsi di costruzione, auto-costruzione assistita, ecc. (v. El Periodico Nr. 1). L’AEVI mise un cupo iniziale di 250 abitazioni da dividersi entro le tre istituzioni, le quali hanno dovuto proporre i quartieri dove intervenire secondo le seguenti condizioni: aver già collaborato in passato con le organizzazioni di questi quartieri, concentrare il maggior numero di abitazioni in una sola area per evitare un’eccessiva dispersione (una lezione appresa dalla seconda fase del progetto del Tropico..., v. El Periodico Nr. 2), dimostrare di tenere l’esperienza e le capacità necessarie per poter gestire un progetto di questo tipo. Alla fine la FPH se ne aggiudicò 160, grazie all’esperienza accumulata in questo campo e alla buona presenza e fiducia instaurata con le organizzazioni dei quartieri proposti. Dalla fine del mese di marzo insieme all’AEVI abbiamo quindi iniziato a presentare il nuovo progetto in alcune organizzazioni di quartiere (Organización Territorial de Base - OTB) nella zona periurbana di Villa Pagador, al sud della città di Cochabamba. In seguito ogni OTB ha organizzato le liste da presentare all’AEVI con le persone che avrebbero voluto partecipare, dando la priorità a quelle che vivono in condizioni inadeguate, p.es. in sovraffollamento, Abitazione di una famiglia che parteciperà al progetto PMAR in case strutturalmente insicure, insalubri, ecc. Nei mesi di aprile e maggio abbiamo accompagnato il gruppo di tecnici dell’AEVI per la valutazione tecnica e sociale delle abitazioni preselezionate, per un totale di 300 abitazioni suddivise in cinque quartieri. In seguito l’AEVI ne ha selezionate 160 che, secondo i suoi criteri e parametri, adempivano con i requisiti per poter partecipare al progetto. A partire da giugno sono iniziate le interminabili discussioni riguardanti i termini del contratto da firmare tra la AEVI e la FPH per poter iniziare il progetto vero e proprio. I principali punti della discordia riguardano l’onorario della FPH e i tempi di durata del progetto. Per quanto riguarda l’onorario, inizialmente era previsto che il 17% del finanziamento totale del progetto andasse alla FPH, il che avrebbe permesso di coprire tutti i costi di gestione ed organizzazione, senza guadagnarci ma neanche perderci, come invece avvenuto nella prima fase del progetto del Tropico; malgrado ciò nella bozza di contratto l’AEVI scese al 13%, il che era inaccettabile, anche se attualmente sembrerebbe che a dura pena si sia arrivati ad un compromesso del 15,5%. Tuttavia rimane aperto il tema della durata del progetto, di soli 12 mesi, fatto che non permetterebbe di raggiungere la qualità e le superfici costruite (in media 84 m2) nella prima fase del Tropico, durata 22 mesi. Anche se è vero che adesso la scala d’intervento è molto più piccola (160 abitazioni rispetto alle 794 del Tropico), bisogna considerare il cambio di contesto: dall’area rurale stiamo passando a quella urbana, dove le condizioni socio-economiche sono ben differenti. Infatti da una parte l’organizzazione dei lavori sarà molto più complicata per il fatto che in città le persone hanno ritmi di lavoro dettati dall’economia e dal commercio, che sia informale o formale, quindi le possibilità di poter partecipare direttamente nella costruzione sono molto più ridotte. D’altra parte nell’area urbana le costruzioni devono sottostare alla Normativa Urbana vigente, il che CBBA gennaio - giugno 2015, Nr. 4 El P er iodico Libre E Inde pe n d ie n t e de B o livia FPH - II - 3 complicherà parecchio il campo d’intervento, dato che la maggior parte delle abitazioni sono state costruite senza rispettarla. Si tratterà quindi di sviluppare una metodologia di lavoro e progettuale che permetta affrontare tutte queste sfide, il che renderà ancora più avvincente ed appassionante il progetto; nel frattempo ci tocca solamente aspettare la tanto attesa firma per far sì che i lavori abbiano finalmente inizio! PROGETTO SULLA REGOLARIZZAZIONE DEL DIRITTO PROPRIETARIO - PIANIFICAZIONE URBANA Il progetto iniziato l’anno scorso sulla regolarizzazione del diritto proprietario e la pianificazione urbana grazie al progetto PMAR che inizieremo con l’AEVI ci ha permesso di accedere ad un maggior numero di quartieri e quindi di persone che necessitano un appoggio nel campo tecnico e legale per regolarizzare il proprio predio. Infatti la maggior parte dei quartieri situati a Villa Pagador sono stati inclusi nell’area urbana della città solamente dall’anno scorso. La maggior parte dei predi quindi non sono ancora stati regolarizzati, da una parte perché le persone dispongono solamente di un documento di compra-vendita incompleto, irregolare o falso, dall’altra perché a causa di ragioni economiche non possono accedere ai servizi di un/a avvocat/a che li possa assistere. Negli ultimi mesi abbiamo organizzato varie presentazioni, laboratori ed assistenza tecnica / legale direttamente nei quartieri, così che più persone possano accedere alle consulenze gratuite che offriamo, dato che questi quartieri sono piuttosto distanti dal centro. Le consulenze comprendono la revisione dei documenti a disposizione, indicazioni sulle procedure a seguire e dove eseguirle, consigli, ecc. A ciò si sono aggiunte parecchie richieste da parte degli abitanti per elaborare i Visita alla cooperativa d’abitazione COVIVIR con rappresentanti della Comunità Maria Auxiliadora piani del loro lotto di terreno (in alcuni casi anche per l’edificazione), servizio questo che offriamo ad un prezzo sociale ed accessibile (non era previsto nel finanziamento del progetto) e che iniziermemo ad effettuare nelle prossime settimane. APPOGGIO ALLA COMUNITÀ MARIA AUXILIADORA PER LEGALIZZARE LA PROPRIETÀ COLLETTIVA Dall’inizio dell’anno abbiamo continuato ad appoggiare un gruppo di circa dieci signore di Hábitat para la Mujer Comunidad María Auxiliadora (HMCMA) seriamente intenzionate nell’ottenere una forma giuridica con la quale si possa riconoscere legalmente la proprietà collettiva del terreno. Dopo innumerevoli riunioni settimanali in cui si sono analizzate in dettaglio varie forme giuridiche (associazione, cooperativa, legge speciale, ecc.) in cui sono sorte innumerevoli domande, dubbi, lamentele, ecc., le signore si sono finalmente decise per il modello cooperativo, in quanto è la forma giuridica più sicura tra tutte. Infatti nel 2013 fu approvata la nuova legge delle cooperative e nel 2014 il regolamento corrispondente, nei quali sono esplicitamente riconosciute sia la proprietà collettiva del terreno che le cooperative d’abitazione. All’inizio c’era parecchia diffidenza verso tale modello, soprattutto per il fatto di non conoscere esattamente quali sono i principi e valori di tale modello, malgrado il fatto che sono molto simili a quelli di HMCMA! Grazie a varie attività realizzate, come p.es. la visita a una cooperativa d’abitazione a Vinto (attualmente in Bolivia ce ne sono solo due) e l’inter-scambio di esperienze con gli abitanti, sessioni informative sul cooperativismo, ecc. si è dissipata la diffidenza. Le signore erano così decise che dal mese di marzo le abbiamo appoggiato per organizzarsi, redigere gli statuti e tutti gli altri requisiti necessari per iniziare la procedura per ottenere la persona giuridica, inoltrata a metà maggio all’entità corrispondente ed attualmente in attesa di risposta. CBBA gennaio - giugno 2015, Nr. 4 El P er iodico Libre E Inde pe n d ie n t e de B o livia C O O P E RAZ I O NE 4 PR O G E TTO ABITAZION E E SALUTE UN PRIMO BILANCIO DOPO DUE ANNI ALCUNE CONSIDERAZIONI Inizialmente era previsto che iniziassi a lavorare alla Fondazione Pro-Habitat di Cochabamba nella gestione di un progetto di 4’200 abitazioni nella regione del Tropico di Cochabamba ma finalmente, a causa di vari problemi esterni, il progetto non è mai iniziato (v. El Periodico Nr.2). Nel frattempo sono passati quasi due anni, durante i quali abbiamo lavorato ad un altro progetto relazionato con il diritto umano ad un habitat ed un alloggio adeguato, ovvero quello sulla regolarizzazione del diritto proprietario e la pianificazione urbana / abitativa, tuttora in corso (v. El Periodico Nr.3). Questo progetto non solo mi ha permesso di approfondire diverse tematiche non strettamente relazionate con la componente architettonica autonoma e fine a se stessa, quali p.es. la questione dell’accesso alla terra, ma soprattutto mi ha permesso di iniziare a comprendere un po’ meglio la dimensione delle problematiche inerenti allo sviluppo dell’area metropolitana di Cochabamba, un complesso sistema nel quale si inter-relazionano varie dinamiche sociali, economiche, politiche, culturali, amministrative, ecc., a prima vista non sempre così evidenti. Oltre a ciò mi sono ritrovato a dover organizzare e gestire laboratori di sensibilizzazione, campo totalmente nuovo per me e che all’inizio ha necessitato di un certo periodo di rodaggio, ma che finalmente si è dimostrato estremamente arricchente ed utile, soprattutto per aver potuto conoscere le persone dei quartieri che hanno partecipato ai laboratori, le quali mi hanno aiutato enormemente nel poter comprendere un po’ meglio la realtà e le problematiche dei quartieri dove vivono. In definitiva si è trattato di un periodo estremamente interessante, anche se la pratica disciplinaria classica dell’architettura, tanto per intenderci quella della progettazione, della gestione e dell’esecuzione di progetti, è sempre RISPETTO A L L’ E V O L U Z I O N E DEI PROGETTI Consulenza tecnica a casa di un abitante della OTB Lomas de Santa Barbara rimasta in disparte. A questo punto considero che sia stato meglio così, soprattutto per le ragioni esposte precedentemente, anche se in tutto questo periodo non era mai scomparso il desiderio latente che prima o poi si potesse iniziare un progetto in cui la componente architettonica vera e propria fosse un po’ più presente. La pazienza ha portato i suoi frutti, dato che questo desiderio dovrebbe finalmente avverarsi entro tempi molto brevi. Il condizionale ormai è d’obbligo visto gli antecedenti, anche se in questo caso le probabilità che non si realizzi sono veramente minime, considerando quanto realizzato finora. D’altronde per il governo sarebbe un suicidio politico, dato che stanno creando moltissime aspettative e, in caso di un esito positivo della prima fase, sorgerebbe una domanda altissima per ampliare il progetto ad altre fasi. In poche parole a livello personale le prospettive per il prossimo anno (e chissà se non per i prossimi anni...) sembrano alquanto interessanti ed avvincenti! S W I SS E N G I N E E R I N G La duratura e prolifica collaborazione con Swiss Engineering - Sezione Ticino è continuata anche quest’anno, questa volta con la presentazione di due corti video che abbiamo registrato in Bolivia sui progetti attuali della FPH. Il primo video è stato presentato il 14 marzo del 2015 nell’Aula Magna dell’Università della Svizzera italiana in occasione della Consegna del “Premio Swiss Engineering Ticino” e “Premio Di Studio Swiss Engineering Talent Ticino; il secondo in giugno per l’Assemblea Annuale di Swiss Engineering - Sezione Ticino, dove ho potuto presentare i progetti della FPH per il terzo anno di fila. Un grande grazie a Swiss Engineering - Sezione Ticino per il costante sostegno ed appoggio ai progetti ai quali lavoriamo ed alla loro diffusione in un ambito tecnico in Ticino ed in Svizzera! CBBA gennaio - giugno 2015, Nr. 4 El P er iodico Libre E Inde pe n d ie n t e de B o livia C R O NACHE D I V E R S E 5 VIAGGI - I IL SOGGIORNO IN SVIZZERA PICCOLO RESOCONTO Dal 21 dicembre fino al 16 gennaio sono ritornato in Svizzera insieme alla mia compagna Carla, boliviana, per il breve viaggio previsto alla metà del mandato. Anche se ormai sono otto anni che stiamo insieme questo è stato il suo primo viaggio in Svizzera, occasione nella quale ha finalmente potuto conoscere i miei genitori, il Ticino e un mini tour de Suisse e uno d’Italia. Durante il soggiorno il tempo è veramente volato, intenso ed emozionante, tra re-incontri con amici e conoscenti ai quali mandiamo tantissimi saluti. Non sono mancate le occasioni per presentare il progetto, in particolare ci tengo a ringraziare la Biblioteca di Lingua spagnola di Lugano (BLESDEL), il Gruppo Aiuto Missioni di Cureglia, Swiss-Engineering Sezione Ticino, il Centro Professionale di Trevano e tutte le persone che vi hanno assistito! DEL BREVE VIAGGIO DI METÀ M A N D AT O Carla e mio fratello Eric sfidando la temibile “bise” ginevrina VIAGGI - II IL SALAR DE UYUNI Dal 10 al 23 giugno 2015 è venuta a trovarci mia mamma Florence per una visita che ci ha fatto passare bellissimi momenti in sua compagnia, malgrado un forte raffreddore conseguito in seguito al tour effettuato al Salar de Uyuni...! La regione del Salar è semplicemente incredibile, tra il deserto di sale più esteso (10’582 km2) ed alto del mondo (3650 m s.l.m.) con in mezzo un’isola piena di cactus (isola Incahuasi), lagune colorate (verdi, azzurre, rosse multi-colori) alcune popolate da fenicotteri, l’immenso ed imponente altipiano andino, paesaggi lunari quasi surreali, ecc. Uniche contro-indicazioni: sopportare ore di viaggio in jeep su strade sterrate, temperature notturne sui -15° ed altitudini alquanto elevate! La “Laguna Colorada” UN GRANDE RINGRAZIAMENTO A TUTTE LE PERSONE, ORGANIZZAZIONI ED ISTITUZIONI CHE HANNO CONTRIBUITO E/O SOSTENUTO IL PROGETTO E CHE HANNO RESO (E RENDONO) POSSIBILE QUEST’ESPERIENZA! Per saperne di più su altri progetti di Inter-Agire: www.comundo.org/it SI PUÒ SOSTENERE IL PROGETTO DI ALAIN VIMERCATI CON VERSAMENTI A: Inter-Agire Conto ccp: Piazza governo 4 - 6500 Bellinzona 69-2810-2 IBAN CH74 0900 0000 6900 2810 2 specificare Progetto Alain
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