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daily n. 8 - mercoledì 07.09.2016 73. mostra internazionale d’arte cinematografica in Mostra sotto un cielo di stellette la critica, il pubblico e quelle opinioni contrastanti... di piera detassis L 'altra sera guardavo le stelle. E il cielo mi è caduto addosso. Perché sì, al di fuori di ogni romanticismo, uno sguardo alle stellette che pubblichiamo a pagina 7 qualche stupore lo suscita. Parliamo dei voti italiani, di critica e pubblico. Non è ancora tempo di sintesi finali, eppure... Si dava per scontato, ad esempio, che La La Land, tutto musical e love story, fosse il beniamino dei voti popolari (bassa l'età dei partecipanti alla nostra giuria popolare). E invece no, stravince per i critici, forse più stanchi e cinici e dunque desiderosi di svago, ma non colpisce al cuore i votanti non professionisti che gli preferiscono addirittura El Ciudadano Illustre e Nocturnal Animals, ex aequo con Arrival. Le citazioni cinefile fin troppo riverniciate del film di Chazelle evidentemente hanno più presa su chi ha l'età per ricordare. Ne consegue che La La Land per il pubblico arriva in quarta posizione, ex-aequo però - ed ecco il sobbalzo - con il film sulla carta più impervio, Spira Mirabilis, che la classifica dei critici strapazza. Si mormora che in parecchi della stampa siano usciti a metà: io non ci credo, come direbbe Crozza, ma certo non hanno abbandonato i giovani votanti. E hanno amato il film. Il che ci dice che il pubblico giovane (di un festival, non dimentichiamolo) ha più tempo e pazienza per accogliere suoni e immagini nuove, soprattutto se colgono l'immortalità nelle piccole cose, che è tutto ciò che ci resta. Queste inattese stellette sembrano dar ragione a D'Anolfi e Parenti - i registi di Spira Mirabilis - quando dichiarano: «Non pensiamo a un pubblico da soddisfare con prodotti confezionati, crediamo nelle persone, nei loro occhi». Vedremo in sala. O altrove. Ma intanto c'è da registrare l'assoluta unità di intenti tra critica e pubblico nell'affondare maestri come Wenders, film troppo annunciati come The Light Between Oceans o finti provocatori à la Brimstone. Nessuno c'è cascato, ma in compenso nessuno si è lasciato sfuggire El Ciudadano Ilustre, ignoto in partenza, votatissimo da tutti. Le convergenze parallele tra critica e pubblico restano un mistero glorioso, più ancora che le divergenze. a pag. 7 le stelle di critica e pubblico. check-in la regina d'america moglie, madre, vedova, ma anche mito, icona e leggenda: pablo Larraín porta oggi al lido jackie. e trasforma natalie portman in Jacqueline kennedy @Morandi_Andrea di andrea morandi N on conosceremo mai il suo profumo. Non conosceremo mai la luce del suo sguardo quando si era al suo cospetto. L'unica cosa che possiamo fare è cercare. E tentare di mettere insieme un film fatto di pezzetti. Frammenti di memoria. Luoghi. Idee. Immagini». Mito, icona, enigma, ma anche donna, moglie, madre, vedova: nelle parole di Pablo Larraín - regista di Jackie, oggi in concorso - si nasconde, evidente, la colossale difficoltà di raccontare un angolo di Novecento con il volto di Jacqueline Lee Bouvier Kennedy Onassis, detta semplicemente Jackie, moglie del Presidente degli Stati Uniti in quella mattina del 1963 che cambiò per sempre il mondo. Per questo motivo, Larraín ha deciso di sfuggire alle insidie di un biopic e dimenticare l'intera vita di Jackie, soffermandosi solo sui quattro giorni vissuti dalla First Lady tra Dallas, il 22 novembre del 1963, giorno dell'assassinio di Kennedy, e la cattedrale di St. Matthew a Washington D.C., dove il 25 novembre venne celebrato il funerale, mentre Lyndon B. Johnson diventava il trentaseiesimo Presidente americano. «Tutti sappiamo cos'è successo a Kennedy, Segue a pag. 3 oggi al lido: Jean-Pierre Darroussin, Natalie Portman, Jean-Paul Belmondo, Timothy Spall, Michele Santoro, Colm Meaney. in prima fila alle giornate degli autori Siete pronti? Fino al 9 settembre i lettori di Ciak saranno spettatori privilegiati alle Giornate degli Autori. I primi 10 che si presenteranno alla Villa degli Autori (Lungomare Marconi 56/B) con una copia di Ciak - con la copertina di Doctor Strange, qui a fianco - potranno infatti partecipare agli eventi e assistere alle conferenze stampa. Seguiteci anche su: www.ciakmagazine.it in Mostra daily n. 8 - mercoledì 07.09.2016 il grande enigma Il cosmo e Terrence Malick: due enormi misteri di massimo lastrucci Q ualcuno potrebbe definirlo uno spin-off di The Tree of Life, almeno della sua parte visionario-documentaria. In effetti Voyage of Time: Life’s Journey di Terrence Malick - presentato oggi in concorso - è l’ulteriore scarto di lato rispetto alla fiction tradizionale, di approfondimento personale, di un cineasta-filosofo (o filosofo-cineasta) quanto pochi altri, il frutto di un lavoro pensato e cesellato in oltre trent'anni (cominciò nel 1979 con un progetto chiamato Q poi abbandonato). Chi altri se non Malick potrebbe mettere in scena le classiche domande: «Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?», attraverso un fiume di immagini come una rapsodia visiva? La storia della Terra, la terribilità di fenomeni naturali tra il terrificante e il sublime, la bellezza e la potenza dell’essere scovati nel micro e nel macro della natura. Per Malick, «lo spettatore verrà immesso nella vastità degli eoni per esplorare quasi quattordici miliardi di anni del nostro universo e porsi interrogativi». Voce fuori campo di Cate Blanchett, citazione d’obbligo per il capo degli effetti speciali visivi, Dan Glass, i cui macchinari hanno trovato ispirazione nei romantici e tempestosi paesaggi di un pittore del selvaggio West dell'Ottocento come Albert Bierstadt. voyage of time Usa, 2016 Regia T. Malick in concorso l'apparizione Difficilmente sarà al Lido oggi, ma non aspettatevi che Malick appaia alla conferenza stampa. Non lo fa mai. ieri e oggi Segue da pag. 1 - La regina d'America Qui sopra, a sinistra, la vera Jackie con John Fitzgerald Kennedy all'aeroporto di Dallas, la mattina del 22 novembre del 1963. A fianco, Natalie Portman nella ricostruzione fatta da Larraín in Jackie. ma cosa sono stati quei tre giorni per lei?», prosegue Larraín. «Il dolore soffocante, i figli sconvolti, gli occhi del mondo su di lei. Jackie, Jackie: regina senza corona, senza marito e senza trono». Interpretata da decine di attrici negli ultimi trent'anni - da Jodie Farber per JFK di Oliver Stone a Katie Holmes nella miniserie I Kennedy - la sfida maggiore per Larraín, qui al primo viaggio fuori dal suo Cile, è stata trovare l'attrice giusta per il ruolo, scelta caduta poi su Natalie Portman (impressionante per la somiglianza nelle prime immagini) mentre a interpretare Robert Kennedy - altra figura fondamentale in quei giorni dopo la morte di JKF - ci sarà Peter Sarsgaard. Sarà invece un attore danese, Caspar Phillipson, a diventare Kennedy. «Elegante, sofisticata, attraente ma anche impenetrabile e molto riservata: nonostante sia stata fotografata migliaia di volte e su di lei siano stati scritti molti libri nel corso di questi anni, Jackie rimane la più sconosciuta donna famosa dell'era moderna», riflette Larraín. Nei novanta minuti di Jackie vedremo così la Portman dare volto a una donna che in poche ore si ritrovò a passare dal ruolo di moglie a quello di vedova, simbolo di un Paese in ginocchio che non riusciva a capire cosa stesse accadendo. Prodotto da Darren Aronofsky e fotografato da Stéphane Fontaine - ovvero l'occhio destro di un signore di nome Jacques Audiard - l'hype attorno a Jackie è tale che pare già scontato che il film finirà nella lista dei dieci titoli destinati all'Oscar. Assieme a La La Land. jackie Usa, 2016 Regia Pablo Larraín Interpreti Natalie Portman, Peter Sarsgaard, Greta Gerwig, John Hurt in concorso EL PABLO Ha solo quarant'anni, ma il regista di Jackie, il cileno Pablo Larraín, è uno degli autori più influenti del cinema contemporaneo, già dietro a opere come Tony Manero, I giorni dell'arcobaleno e Il club. saranno famose Suki Waterhouse, Belen Chavanne, Paula Beer e le altre: ecco chi sono le dive di domani Sprigionare sex appeal da ogni poro della pelle, pur con un braccio e una gamba mozzati, non dev'essere molto semplice, eppure la londinese Suki Waterhouse nel folle The Bad Batch, visto ieri in concorso, c’è riuscita. Al Lido, elegantissima nel suo abito Fendi, ieri ci ha raccontato le difficoltà incontrate sul set: «Mi sono esercitata molto a strisciare per terra con il braccio destro legato dietro la schiena. Ma è stata un’esperienza che mi ha cambiata, spero di continuare la mia carriera ancora a lungo». Non abbiamo dubbi, se non altro perché la vedremo nel nuovo film di James Franco, Future World e in The White Princess, mini serie per la tv dove sarà la sorella dell’erede al trono d’Inghilterra, la più famosa Elisabetta. Ma la Waterhouse non è l’unica neodiva dal futuro assicurato sbarcata in questi giorni al Lido, anzi. Prima di lei, ecco Matilda Lutz, protagonista de L'estate addosso, l’italianissima Blu Yoshimi, vista in Piuma e la tedesca Paula Beer, bellezza in bianco e nero persa tra lutto e speranza in Frantz di François Ozon e già sul set del nuovo film di Florian Henckel von Donnersmarck, il regista premio Oscar per Le vite degli altri. Ma non solo. Oltre ai loro nomi segnatevi anche questi: Ellie Bamber, la giovane figlia del personaggio di Jake Gyllenhaal in Nocturnal Animals, l’americana Teresa Palmer, che in Hacksaw Ridge ruba il cuore di Andrew Garfield, e la folgorante Belén Chavanne, modella e attrice argentina classe 1989, apparsa in quello che a oggi è la vera sorpresa di questa Mostra: El Ciudadano Ilustre. Maria Laura Ramello CIAK | 3 in Mostra addio, donald... «Lo aspettavamo oggi a Venezia, ho qui davanti a me il suo accredito pronto. Donald ha sempre vissuto il cinema con assoluta intelligenza e passione totale, con il coraggio e la coerenza di chi sapeva essere troppo libero per questo mondo. Almeno adesso, anche se non è giusto ed è molto triste per noi, voglio pensare che abbia raggiunto il suo spazio libero». Così Luigi Cuciniello, direttore organizzativo della Biennale, ricorda Donald Ranvaud, produttore scomparso improvvisamente a Montreal e collaboratore di Ciak, su cui scrisse negli anni Ottanta. Ranvaud aveva 62 anni e tra i film che aveva prodotto c'erano Central do Brasil e City of God. ★ appuntamenti news ★ PREMI FINAL CUT Si è conclusa la quarta edizione dei Premi Final Cut, workshop di sostegno alla post produzione di film provenienti da Africa, Iraq, Giordania, Libano Palestina e Siria. I partner hanno deciso di sostenere i seguenti film: Felicity/Félicité di Alain Gomis, The Wound/Isiko di John Tregove, Ghost Hunting/ Istiyad Ashba di Raed Andoni, Obscure/Otmah di Soudade Kaadan. IL VIAGGIO DI ELEONORA Un’infanzia felice, gli studi e poi quell'esordio al cinema, quasi per caso, a diciannove anni. Oggi alle 15.30, all'Italian Pavilion dell'Excelsior Eleonora Giorgi racconterà la sua biografia, Nei panni di un'altra, in quella che sarà anche la prima presentazione ufficiale del libro, tenuta con l'attrice da Laura Delli Colli e Gloria Satta. Un viaggio nel tempo, tra ricordi e aneddoti, grandi amori e grandi film, da Cuore di cane di Lattuada a Borotalco di Carlo Verdone, per cui vinse il David di Donatello per la migliore attrice nel 1982. 4 | CIAK Nella foto grande, Colm Meaney (63 anni) e Timothy Spall (59) in The Journey. Qui sopra, i veri Martin McGuinness (66) e Ian Paisley (1926-2014). ★ ore 10.30: Hotel Excelsior, Sala Tropicana 1, Spazio FEdS. Evento La fibra e l’on demand. Ore 12: Hotel Excelsior, Spazio Regione del Veneto. Presentazione del progetto Cinema senza barriere, da settembre anche a Venezia il cinema per disabili sensoriali. Ore 15: Hotel Excelsior, Spazio Regione del Veneto. Presentazione delle produzioni 2015/2016 realizzate nel vicentino. A seguire, presentazione di Onyros, nuova web serie. ore 15: Hotel Excelsior, Sala Tropicana 1, Spazio FEdS. Evento ANEC-SMPTE: Q&A sull’evoluzione della sala cinema. A seguire, evento La mia Biennale - Sottosopra di Angelo Bacci. Ore 17.30: Sala Casino. Anteprima del nuovo corto firmato da Gabriele Mainetti Ningyo. Oltre al regista, saranno presenti lo sceneggiatore Nicola Guaglianone e i due protagonisti del nuovo spot Renault Scenic: Alessandro Borghi e Aurora Ruffino. ★ I VERI missione di pace le ferite dell'irlanda del nord e il sogno di un paese: THE JOURNEY M artin McGuinness è stata una figura fondamentale per la pace in Irlanda del Nord. Fiero combattente dell’IRA durante gli anni Settanta e Ottanta, nel 1997 scelse di rifiutare la poltrona di parlamentare a Westminster non riconoscendo le istituzioni nate dal trattato Anglo-Irlandese del 1921. Figura di spicco del Sinn Féin - il partito repubblicano indipendentista irlandese - fu uno degli artefici del Belfast Agreement del 1998, uno dei più importanti sviluppi del processo di pace del Paese. Durante i negoziati di pace del 2006 si trovò su un jet privato con il principale avversario, il fervente predicatore protestante Ian Paisley. I due, fino a quel momento, avevano sempre rinunciato a rivolgersi la parola, eppure l’incontro su quell’aereo diede una svolta al punto che, dopo gli accordi di ottobre di St. Andrews, McGuinness fu nominato vicepremier del Governo proprio da Paisley. The Journey di Nick Hamm - nel 2011 regista di un'altra storia baby gomorra l'ultima sfida di michele santoro: robinù «I veri volti dei baby boss, dei loro familiari devastati dal dolore, il loro racconto diretto e senza alcuna mediazione, descrivono la storia di un popolo ridotto a carne da macello». Così Michele Santoro presenta il suo Robinù, che sarà proiettato in Sala Giardino per la sezione Cinema nel Giardino questa sera alle 21. «Sotto gli occhi indifferenti delle istituzioni, questi ragazzi hanno evaso qualunque obbligo scolastico, non parlano l’italiano, hanno i denti devastati dalla droga, ma esprimono chiaramente sentimenti e passioni di una forza sconosciuta a quella parte di Paese definita normale». Non soltanto Servizio Pubblico, quindi, Robinù è la prima esperienza del celebre anchorman salernitano dietro la macchina da presa. La scelta è quella di far irlandese, Killing Bono - prova a ipotizzare in quale maniera siano potuti giungere a un compromesso epocale due nemici giurati. Secondo il regista di Belfast questa «è molto di più di una storia dell’Irlanda del Nord. Se Paisley e McGuinness sono riusciti a mettere da parte l’odio, lo possono fare anche altri». Il cinema sulla sanguinosa Irlanda del Nord ha sempre raccontato i fatti più drammatici, da Bloody Sunday di Paul Greengrass alla vita di Bobby Sands in Hunger di Steve McQueen. Nel film di Hamm si celebra la bellezza del compromesso, la capacità di fare concessioni e l’intelligenza diplomatica di uomini politici capaci di dialogare. Due straordinari attori come l’inglese Timothy Spall e l’irlandese Colm Meaney interpretano con trasporto i protagonisti di uno dei pochi grandi istanti in cui il confronto ha prevalso sull’ostilità. Un'imperdibile lezione di politica. Emiliano Dal Toso the journey Irlanda, 2016 Regia Nick Hamm Interpreti Timothy Spall, Colm Meaney, John Hurt, Freddie Highmore fuori concorso parlare i baby boss della camorra senza mezze misure, tra sete di potere, amore per il denaro e le pagine social da superstar. Spesso si mostrano insofferenti nei confronti dei capi d’o’sistema. Spesso, la droga mette in moto una spirale di sangue e di morte. Abbandonati momentaneamente i salotti del talk politico (ma in autunno tornerà in RAI per M), Santoro sorprende con un’opera cruda e decisamente sincera. Qui sopra, parte del cast di Robinù. robinù Italia, 2016 Regia Michele Santoro CINEMA NEL GIARDINO daily n. 8 - mercoledì 07.09.2016 Condividi le tue foto ai personaggi più cool e fool: #CoolFool di Andrea Algieri @Andrea_Algieri KIM vs. TOMMASO Non solo giurato, ma anche regista: KIM ROSSI STUART ieri ha presentato il suo Tommaso, film che lo vede diviso tra tante donne e che ha diviso anche la critica. Il giudizio riguardo al suo stile e al suo look è però unanime, una delle conferme maschili del panorama italiano. Sobrio sì, eppure mai banale. lidoland kim rossi stuart festeggia il suo tommaso con camilla diana e cristiana capotondi, mentre blu yoshimi nella nostra redazione fa leggere ciak in mostra anche alla paperella di piuma... AL LIDO con stefano disegni www.stefanodisegni.it cOol or fool JAPAN DISTRACTION Solitamente siamo abituati a attrici orientali al massimo del glam e dello stile. Non è questo il caso dell'attrice giapponese HIKARI MITSHUSHIMA, che al photocall di Gukoruku si è presentata con un look estremamente pesante, sia cromaticamente che strutturalmente. Maxi applicazione e bolerino posticcio, e le scarpe certo non aiutano. Un abbinamento davvero infelice. CIAK | 5 in Mostra settimana della critica i Film daily n. 8 - mercoledì 07.09.2016 di beatrice fiorentino Selezionatrice della Settimana della Critica Prank la ragazza del mondo Regia Vincent Biron, Durata 1h e 18' Canada Regia Marco Danieli Interpreti Sara Serraiocco, Michele Riondino, Marco Leonardi, Stefania Montorsi, Pippo Delbono Durata 1h e 44’ Italia I n una cittadina di provincia del Quebec, un teenager di nome Stefie si unisce a un gruppo di prankster, teppistelli dediti a escogitare scherzi spietati che riprendono con il cellulare per metterli sul loro blog. Ma un giorno l’ultima bravata escogitata supera i limiti e la loro amicizia s’incrina. Dal direttore della fotografia di Denis Côté, Vincent Biron, già autore di quattro corti presentati e premiati in oltre settanta festival di tutto il mondo, una commedia generazionale che racconta solitudini, amicizie e tradimenti con crudele e scanzonata allegria. L’abbiamo scelto perché: Perdita dell’innocenza e nichilismo spensierato, giornate passate a ciondolare e un irresistibile gioco cinefilo. Tra Clerks e Slacker, tra Kevin Smith e Linklater, un nuovo graffiante ritratto di giovani annoiati smarriti nella provincia del Nord America. english version UNDER A SKY FULL OF STARS By Piera Detassis I saw stars the other night. And the sky came tumbling down on me. Because a glance at the stars we publish on these pages will leave you gobsmacked. Let’s take a look at the Italian critics’ and public’s votes. It’s not quite time for a final synopsis, and yet… It was a given that La La Land, a musical, would be the darling of public voters (our public jury is made up of young people). Instead it is way in the lead in the critics’ chart, maybe because they are more fed up and cynical and thus more in need of a distraction, but it didn’t win the hearts of the non-professional voters who preferred El Ciudadano Ilustre and Nocturnal Animals (ex aequo) and Arrival. The cinematic citations that are laid on a little too thickly in La La Land clearly have more effect on viewers old enough to remember them. And thus for the public La La Land (at least at the time of writing this) is in honourable fourth place, albeit ex-aequo – and here’s the surprise – with a more impervious film, at least on paper: D'Anolfi and Parenti’s doc Spira Mirabilis, which has taken a mauling in the critics’ chart. Rumour has it that lots of critics left the film halfway through: I don’t believe it, but our young voters most definitely didn’t walk out. And they loved the film. This tells us that young audiences (at least at a festival) have more time and patience to take in new sounds and images, particularly if they grasp the immortality of small things, which is all that remains. These unexpected stars seem to be confirming what D'Anolfi and Parenti say when they state: «We are not thinking of an audience to satisfy or please with packaged products. We believe in people and in their eyes». We’ll see what happens in the movie theatre. Or elsewhere. Meanwhile, we should note the absolute united front of both critics and public in sinking masters like Wenders, or overly-hyped films due to their star line-up like The Light Between Oceans or fake provokers like Brimstone. Nobody fell for them, but everybody noticed one of the surprise films of the competition, El Ciudadano Ilustre, a dark horse before the festival, which has garnered plenty of votes from both juries. More than the divergences, it is the parallel convergences between critics and the public that are a glorious mystery. U n esordio originale e coraggioso, un racconto di formazione inedito all’interno di uno dei movimenti religiosi più diffusi in Europa: i Testimoni di Geova. Giulia (Sara Serraiocco) è una figlia modello: brava studentessa, vergine, fedele osservante dei testi sacri e della severa disciplina del gruppo. Fino a quando non conosce lo sregolato Libero (Michele Riondino), di cui s'innamora inaspettatamente. Un sentimento che travolge Giulia fino a mettere in dubbio le regole cui è stata sottoposta da sempre, portandola a prendere in considerazione la possibilità di essere allontanata ("disassociata") dalla sua comunità, a meno di non ravvedersi. E questo significa dover ripartire da zero e abbandonare la sua famiglia. Una lente d'ingrandimento su una realtà poco conosciuta, che farà discutere il pubblico. E una storia d’amore che rappresenta un’alternativa di vita. E.D.T. GUERRE STELLARI Une vie scavalca Arrival nella classifica dei critici, collocandosi sul terzo gradino del podio, mentre per quanto riguarda il pubblico il film francese non supera il sesto posto. Bocciato The Bad Batch. II Critici Critici la la land E. Morreale REPUBBLICA P. Mereghetti IL CORRIERE DELLA SERA M. Mancuso il foglio HHHH M. Gottardi la nuova venezia F. Ferzetti A. De Grandis IL MESSAGGERO il gazzettino F. Pontiggia IL fatto quotidiano F. Caprara la stampa M. Anselmi CINEMONITOR P. Armocida il giornale HHHH HHHHH HHHH HHHH1/2 HHH HHH1/2 HHHH1/2 HHHH LES BEAUX JOURS D'ARANJUEZ HH HH H HH1/2 HHH HH H HH HH THE LIGHT BETWEEN OCEANS HH1/2 H H HH HH H1/2 H HHH1/2 HHH HH ARRIVAL HHH HH HHH HHH1/2 HHH1/2 HHHH HHHH HHH1/2 HHH HHH HHH H1/2 HH1/2 HHHH H MEDIA 4,1 2,1 2,0 3,2 2,4 3,0 1,9 3,1 2,8 3,5 1,7 2,8 3,3 2,2 el cristo ciego HHH HH H HHH HHH HH HH1/2 nocturnal animals HHH1/2 HHH HHH HHH H HH HHH HHHH1/2 HHH HHH1/2 brimstone HH1/2 H HH HHH H HH1/2 H HHH1/2 HH H frantz HHH HH HH HHH1/2 HHH HHH HHH HHH1/2 HHHH HHH1/2 spira mirabilis HHH1/2 HH1/2 H HH1/2 HHHH HH1/2 HHH HHH HH HHH1/2 el ciudadano ilustre HHH1/2 HHH1/2 HHHH HH1/2 HHH1/2 HH HHHH1/2 HHHH HHHH HHH1/2 LA REGIÓN Salvaje HH H H H1/2 H HH HH H HHHH PIUMA HH H1/2 HHH HH1/2 HH1/2 H1/2 HHHH HHH HHH1/2 UNE VIE THE BAD BATCH HHH1/2 HHH1/2 H HHH HHHH1/2 HHHH HH1/2 HHH1/2 HHHH HHH1/2 HH1/2 H HH HH HH1/2 HH HH HHH HH1/2 HH1/2 saverio verdeCCHi roberto zagarese adele zappalà guglielmo zappalà matilde sambo furio ganz adele siboni filippo fini MEDIA HHH 3,0 2,4 2,3 3,2 2,5 3,8 1,9 2,8 3,0 3,8 1,7 2,4 2,9 2,2 HHHH Il Il Pubblico Pubblico la la land marilda bignotti edoardo ganbi HHH HHH HHH HH1/2 HH1/2 HHH HHH HHH1/2 HHH LES BEAUX JOURS D'ARANJUEZ H1/2 HHH HH HH HHH HHHH HH HHH HH H1/2 THE LIGHT BETWEEN OCEANS HH1/2 HH HH1/2 HH1/2 HH H1/2 HH HH1/2 HHH HH ARRIVAL HH HH1/2 HHH1/2 HHH HHH1/2 HHHHH HHH HHH HHH HHH el cristo ciego HHH HHH1/2 HH HH1/2 HH HH HHH HH1/2 HH nocturnal animals HHHH HHHH HHH HHH1/2 HHHHH HHHHH HHH HHHH HHH HHH brimstone HH HH HHH1/2 HHH H HH H H HH H frantz HHH HHH HHHH HHHH H H HHH HH HHH HHH1/2 spira mirabilis HH HHH HH1/2 HH HHHH HHHH HH1/2 HHH1/2 HHH1/2 HH1/2 el ciudadano ilustre LA REGIÓN Salvaje HHHH HHH1/2 HHHHH HHHH1/2 HHH1/2 HHH HHHH HHH HHHH HHH1/2 H HH H HH H H HH HH1/2 H1/2 HH1/2 PIUMA HH1/2 HHH H H1/2 HH HHH H HHHH HHH HH1/2 UNE VIE H1/2 H HHHH HHH1/2 HH1/2 HH HHH1/2 HHHH HHH1/2 HHH THE BAD BATCH HHH HHH1/2 H H1/2 HHH1/2 H1/2 HH H1/2 HH in Mostra HH1/2 HHHHH la perfezione esiste HHHH da non perdere HHH interessante HH pregi e difetti H Direttore Responsabile: Piera Detassis - Responsabili di Redazione: Elisa Grando e Andrea Morandi - In Redazione: Sergio Lorizio, Marina Luzzi, Tommaso Lodi (grafici) - Collaboratori: Andrea Algieri, Luca Barnabé, Emiliano Dal Toso, Alessandra De Luca, Stefano Disegni, Beatrice Fiorentino, Massimo Lastrucci, Monica Mattiolo, Maria Laura Ramello - Organizzazione ed eventi: Viviana Gandini - Progetto Grafico: Antonio Carito - Traduzioni: Jo Ann Titmarsh - Foto: Piermarco Menini, Fabio Tommasi - Assistenza: Carlo Procopio Contatti: sito www.ciakmagazine.it, e-mail: [email protected] Stampa: GRAFICHE PERUZZO Spa Via Marco Polo, 10/12, 35035 Mestrino (PD) CIAK | 7
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