in Mostra
Transcript
in Mostra
daily n. 2 - giovedì 01.09.2016 73. mostra internazionale d’arte cinematografica in Mostra creature della laguna dalla polizia ai fantasmi: le strane presenze del lido di piera detassis @PieraDetassis I blocchi rallenta-traffico, camuffati di blu Biennale, la polizia in borghese che s'aggira, gli angeli custodi della massima sicurezza che immagini in ogni ombra e angolo. Anche questa è Venezia73, il cui programma improvvisamente si svela come una potente, forse voluta, spesso casuale, metafora dell'Invasione. Le Creature sono ovunque, alimentano l'immaginazione dei film, la guerra vista dagli alieni in Arrival di Villeneuve, lo scandalo annunciato nel caso dell'immenso polipo fallico generato dal meteorite in La región salvaje di Amat Escalante, la grazia mistica delle meduse immortali, le sole creature dell'universo capaci di morire e rinascere per l'eternità raccontate in Spira Mirabilis. Non incombe solo l'incubo dei mostri della laguna, quel bozzolo di vermi che muta in Tommaso di Kim Rossi Stuart o la prateria dei cannibali nell'apocalittico western The Bad Batch, i ghosts sono ovunque, e non bastano gli esorcismi raccontati nel doc di Federica Di Giacomo Liberami per disfarcene. Anzi, qualcuno li cerca e li invoca, le sorelle mirabili Natalie Portman e Lily - Rose Depp di Planetarium, gli abitanti della Stanza 52, il corto italiano di Orizzonti. Il Lido è infestato, esattamente come il mondo, c'è solo da sapere dove sono i Ghostbusters, oggi forse in borghese come i poliziotti che vegliano. C'è chi attraversa un mondo di anime e ombre come fosse un formidabile videogame rigeneratore in Boys in the Trees e chi mette in scena un ragazzino morto alle prese con un manga dell'aldilà, in Gantz: O. Persino l'animazione, con il corto svedese Amalimbo, se ne occupa. Così anche l'amore, e la Storia, in questa laguna attraversata dalle anime, possono dipendere dall'evocazione di un fantasma. Chi ha letto Body of Art di Don De Lillo immagina già la trasmigrazione di corpi che avviene in À jamais, pochi invece possono immaginare quanto la voce degli scomparsi, riletta in maniera sorprendente da Konchalovsky, si faccia potente in Rai (Paradise), dove il Paradiso è l'ideale della Germania nazista e non quello cristiano. In una Mostra che, come dice Barbera, s'interroga sul senso ultimo dell'esistere, il dialogo con i (nostri) fantasmi non poteva che fungere da filo conduttore. english version - pag. 6 al lido con stefano disegni a pag. 5 check-in love story AMORE, FAMIGLIA, VERITÀ: arriva il melodramma THE LIGHT BETWEEN OCEANS di derek cianfrance. Con la coppia d'oro alicia vikander e michael fassbender di elisa grando L @ElisaGrando ui, lei, un faro solitario aggrappato a un’isola australiana, un figlio che a un tratto si materializza dal mare scatenando uno spinoso caso di coscienza: ci sono tutti gli elementi del grande mélo, ma reinventato alla maniera di Derek Cianfrance, in The Light Between Oceans, tratto dall’omonimo romanzo di M.L.Stedman. Il film in concorso oggi alla Mostra porterà sul red carpet la coppia più attesa di questa edizione: Michael Fassbender e Alicia Vikander, due bellissimi e schivi, abituati al low profile: questa è praticamente la loro prima uscita pubblica dopo gli Oscar, dove lei vinse come miglior attrice non protagonista per The Danish Girl. Insomma, via dalla pazza folla, proprio come Tom e Isabel, i protagonisti del film: «The Light Between Oceans parla di un uomo che torna in Australia dopo la prima guerra mondiale, e per superare il trauma accetta un incarico che nessuno vuole: il guardiano di un faro. Ma si innamora di una donna e insieme scelgono di vivere la loro love Segue a pag. 3 oggi al lido: Amy Adams, Jeremy Renner, Alicia Vikander, Michael Fassbender, Gabriele Muccino, Brando Pacitto, Wim Wenders, Derek Cianfrance, Juno Temple, Dakota Fanning, Grace Gummer. in prima fila alle giornate degli autori Siete pronti? Da oggi fino al 9 settembre i lettori di Ciak saranno spettatori privilegiati alle Giornate degli Autori. I primi 10 che si presenteranno alla Villa degli Autori (Lungomare Marconi 56/B) con una copia di Ciak di settembre (qui a fianco) potranno infatti partecipare agli eventi e assistere alle conferenze stampa. Seguiteci anche su: www.ciakmagazine.it in Mostra daily n. 2 - giovedì 01.09.2016 red carpet per due Quattro coppie in Mostra, nella vita e sullo schermo. Sì, anche Emma e Andrew sono tornati insieme... Alicia Vikander & Michael Fassbender The Light Between Oceans Twitter.com/Tlbomovie THE LIGHT BETWEEN OCEANs Naomi Watts & Liev Schreiber Usa, Australia, Nuova Zelanda, 2016 Regia Derek Cianfrance Interpreti Alicia Vikander, Michael Fassbender, Rachel Weisz IN CONCORSO Segue da pag. 1 - Love Story story su un’isola, come Adamo ed Eva nella Genesi. Fino a quando non si avvicina un’imbarcazione con un morto e un neonato», anticipa Vikander. Marito e moglie, che già hanno vissuto il dramma di due aborti, decidono di crescere la bimba come se fosse loro, finché incrociano una donna (Rachel Weisz) che sostiene di essere la vera madre e la moglie dell’uomo morto sulla barca. Una trama da favola tragica che, come nei migliori sogni dei direttori marketing, ha fatto fatto scattare il colpo di fulmine tra Fassbender e Vikander sul set, lasciati da soli per un mese su un'isola remota dal regista proprio per trovare la chimica giusta. «Sono una romanticona, nei film mi innamoro spesso», ammette lei. «Con Michael ho trascorso parecchio tempo in quarantena: io, lui e l’isola». Come in tanti film della Mostra, il conflitto interiore è il lungo strascico di una guerra reale che sconvolge le priorità: un dopoguerra dell’anima che sembra perfetto per lo stile di Cianfrance, anche sceneggiatore, abituato il libro La luce sugli oceani di M.L.Stedman (Garzanti), pubblicato nel 2012, è diventato subito un bestseller. a raccontare il groviglio dei sentimenti in storie d’amore apparentemente comuni, capaci di diventare paradigmi universali. L’ha già fatto in Blue Valentine, nel 2010, con Ryan Gosling e Michelle Williams in un matrimonio eroso dai piccoli rancori quotidiani, e in Come un tuono, saga di due generazioni di padri e figli i cui destini s’incrociano indissolubilmente. The Light Between Oceans, in sala il 16 febbraio 2017 per la Eagle, non a caso in zona San Valentino, anticipa anche un doppio salto nel cinema da videogame: Alicia sarà la nuova Lara Croft in Tomb Rider, Michael il protagonista di Assassin's Creed. Prima, però, c'è da far sognare la Mostra. ■ Andrew Garfield & Emma Stone Massimo D'Anolfi & Martina Parenti il regista lo sguardo alieno Arrivano gli extraterrestri, e vogliono parlare con noi: Denis Villeneuve porta al Lido l'ambizioso Arrival, con Amy Adams e Jeremy Renner. In attesa di Blade Runner 2 F agiolo, sasso, melanzana. L’oggetto misterioso che campeggia nei poster di Arrival ha già parecchi soprannomi. In realtà si tratta della navicella spaziale con cui gli alieni hanno deciso di manifestarsi alla razza umana, con buona pace dei potenti della Terra che stanno cercando di capirci qualcosa. In prima linea una linguista, interpretata da Amy Adams, spedita dal Governo americano a tentare un contatto. A coprirle le spalle il matematico Ian (Jeremy Renner), che sembra voler dare all’operazione almeno un presunto alone di scientificità. Sulla carta Arrival è uno dei film più attesi di questa Mostra e la squadra che l’ha realizzato è di quelle che vince. Dietro la macchina da presa c’è Denis Villeneuve - che con Xavier Dolan si contende il ruolo di best director of Canada ed aveva già acceso le Giornate degli Autori nel 2010 con La donna che canta (Incendies) - alla sceneggiatura c’è Eric Heissener, già autore del remake di Nightmare e del prequel de La Cosa, oltre che del più recente Lights Out, che promette di regalarci quelle sfumature horror che tanto amiamo dei film di Villeneuve, e alla base di tutto c’è Story of Your Life racconto di Ted Chiang, scrittore considerato uno dei più talentuosi autori fantascientifici contemporanei. Dopo Sicario (candidato a tre premi Oscar), Enemy e Prisoners e prima di Blade Runner 2 - che lo trattiene sul set ora con Ryan Gosling - Villeneuve pare destinato a convincere di nuovo pubblico e critica. È vero, c’è chi gli rimprovera di non avere un tratto distintivo, ma si potrebbe rispondere che è uno dei pochi registi odierni capaci di creare così tanta tensione con così pochi elementi. Approdato alle major relativamente tardi (con Prisoners nel 2013), Villeneuve ha ricordato al mondo i lussi che, paradossalmente, il cinema poteva permettersi prima che la macchina di Hollywood fagocitasse ogni genere, e a modo suo ne è diventato un innovativo-conservatore. Con un facile ossimoro potremmo dire che Villeneuve si erge a paladino del cinema d'autore popolare, quello capace sì di parlare a tutti, ma anche di dire qualcosa in più a chi è davvero disposto ad ascoltare. Maria Laura Ramello ARRIVAL Usa, 2016 Regia Denis Villeneuve Interpreti Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker IN CONCORSO CIAK | 3 in Mostra Seguiteci anche su: www.ciakmagazine.it Facebook.com/CiakMagazine Twitter.com/CiakMag Instagram.com/CiakMag ★ appuntamenti ★ Ore 10: Hotel Excelsior, Italian Pavilion. Seminario su tutela del diritto d’autore, Opere orfane e diritto di citazione. Ore 11: Hotel Excelsior, Spazio Incontri. New York Film Academy. Presentazione cortometraggi in occasione del Venice Production Bridge. La selezione include fiction, documentari e progetti d’animazione. L’attore ed ex alunno della NYFA Giorgio Pasotti introduce le proiezioni e discute la sua carriera dopo gli studi presso l’Academy. Ore 12.55: Hotel Excelsior, Spazio della regione Veneto. Proiezione di Tre sassi di Luigi Alberton. ore 15: Hotel Excelsior, Spazio Incontri. "L’Umbria alla Mostra del cinema di Venezia. L’Umbria come set cinematografico: luoghi del cinema e scenari d’amore". ore 16: Hotel Excelsior, Spazio Luce Cinecittà. Presentazione della Sezione Migranti, dedicata ai cortometraggi e ai documentari che vedono il coinvolgimento diretto dei nuovi italiani, alla presenza del Ministro Dario Franceschini, del Presidente paolo Baratta, del Direttore Alberto Barbera e del Presidente della relativa giuria Ferzan Ozpetek. ore 16: Palazzo del Cinema, Sala Pasinetti. Proiezioni I Love Gai - Giovani Autori Italiani. Diciannove registi italiani under 40 per diciassette cortometraggi. Ore 18: Hotel Excelsior, Sala Tropicana. Cinecocktail Era ieri di Valentini Pedicini, alla presenza della madrina Sonia Bergamasco. ★ news ★ LA CINA? è VICINA Protocollo d’intesa tra le Giornate degli Autori e la Shanghai Art Film Academy: oggi alla Villa degli Autori il Presidente della Film Art Academy, Jiang Bo e il general manager del China Everbright Limited, Ai Yu, firmano la costituzione del Sino-Italian Film Culture Development Fund, autorizzato dal governo cinese e costituito per sostenere la realizzazione di film italiani e cinesi, per promuovere giovani talenti e per contribuire alla crescita dell’industria sino-italiana e sino-europea a partire dalle giovani generazioni di autori. Il primo passo di un lungo viaggio. UNA BORSA SPECIALE Un anno dopo la borsa che utilizzava gli scarti tessili della produzione delle tende da sole, arriva alla Mostra la nuova G-Bag che utilizza come materiale le reti usate in agricoltura per prevenire le malattie delle coltivazioni. Un oggetto singolare nato dall'intesa tra l'Hotel Excelsior del Lido e Alisea Recycled & Reused Objects Design. Beach bag da collezione. 4 | CIAK la mia estate gabriele muccino torna a venezia. diciassette anni dopo la prima volta L ’ estate addosso, quel periodo di sospensione del giudizio e dell’ansia, è diventato un modo di dire, e poi il titolo del nuovo film di Gabriele Muccino, a Venezia questa sera alle 21 nella sezione Cinema in Giardino, e prima fila, immerso nella gente, non vedevo l’orizzonte. L’impatto del quello della canzone di Jovanotti che ha scritto la colonna sonora. successo l’ho avvertito dopo L’ultimo bacio. L’estate addosso è, come dice Gabriele, «l’unicità della stagione Com'è stato? italiana, la sola al mondo dove tutti si fermano. Per me il ricordo del Tutto diventa più difficile, diventi un ologramma, uno su cui gli altri viaggio della maturità, quello dove si va alla scoperta del mondo e poi proiettano le proprie aspettative. Cambiano i rapporti con il mondo, si ritorna a casa, alla vita reale». Nel film succede al diciottenne Marco non sei più ordinario e devi trovare un centro di gravità, il giusto che, nell’estate della maturità, parte per San Francisco e si ritrova come disincanto. Io ci ho lavorato molto. Poi, con i film americani, ho rivissuto compagna di viaggio l’insopportabile coetanea Maria. In America al quadrato ciò che era successo con L’ultimo bacio. finiranno ospiti di una giovane coppia gay - siamo negli anni Novanta Qual è oggi la patria di Muccino, l’America o l’Italia? - e i quattro dovranno mettere in conto pregiudizi e innamoramenti. I Vivo tra Roma e Los Angeles, non me ne sono mai andato davvero protagonisti Brando Pacitto, Matilda Lutz, Joseph Haro e Taylor Frey dall’Italia. Penso di volerci tornare, ma ciò che penso conta meno di vengono tutti da serie tv di successo, Brando quel che accade. addirittura da Braccialetti rossi. «Ma del loro L’estate addosso è l’inizio di una strada «Ricordo ancora la background non sapevo nulla, li ho scelti con lontana da Hollywood? provini in Italia e in America». Un film diverso proiezione al Lido di Avevo voglia di un film raccontato per - che dopo il passaggio al Lido sarà al cinema Come te nessuno mai...». urgenza e non perché era arrivata una dal 15 settembre - dagli ultimi lavori, in sceneggiatura. Venivo da Marte, Hollywood, Gabriele Muccino particolare da Padri e figlie, più nelle corde di e ho cercato di tornare sulla mia Terra, quella Come te nessuno mai, presentato proprio qui delle mie emozioni. a Venezia nel 1999. Riconciliato con il cinema italiano? Una nuova vita per il (quasi) cinquantenne Muccino? Io mi sono sentito solo perché non ho cercato compagnia, non volevo La leggerezza dipende dal punto di vista che ho scelto, tornare a vivere assomigliare a nessuno e volevo fare cose diverse. Mi sono capitate e nelle vene, nelle scarpe, nei vestiti di chi ha quell’età quando della vita ho realizzato cose incredibili che, a volte, non hanno avuto l’affetto che non si conosce nulla e ci sono paure, fragilità, eppure tutto è possibile. speravo. Ma meraviglie e dolori fanno parte di me. Oggi mi fa piacere Girando ho rivissuto emozioni dimenticate che mi hanno restituito la salire sul traghetto per il Lido e rivedere il Canal Grande, perché gioia di vivere, il gusto di essere acrobati con noi stessi. rappresenta il sogno, realizzato, di diventare un regista. P.D. Dagli adolescenti degli inizi al racconto generazionale, dai padri ai ragazzi. Si chiude un cerchio? l'estate addosso Penso si riapra, perché riparto da un altro punto di vista, dopo essere Italia, 2016 Regia Gabriele Muccino Interpreti Brando Pacitto, Matilda stato portato lontano, plasmato da culture diverse. Di quella Lutz, Jospeh Haro, Taylor Frey CINEMA NEL GIARDINO proiezione del 1999 a Venezia ricordo l’affetto, ma io vivevo tutto in il personaggio dialogo aperto Wim Wenders torna in concorso con Les Beaux Jours d’Aranjuex. E ritrova un suo vecchio compagno di viaggio: Peter Handke Wim Wenders e Peter Handke, amici fraterni, tornano a lavorare insieme ventinove anni dopo Il cielo sopra Berlino e quarantaquattro dopo La paura del portiere prima del calcio di rigore. Era un’altra epoca, dove l’alienazione urbana, tra le visioni e le suggestioni di una Germania divisa che non aveva ancora superato i suoi problemi con il passato, era un sentimento comune, predominante, desolante. Les Beaux Jours d’Aranjuex è un dramma dell’artista austriaco che ha folgorato il cineasta tedesco, ma è proiettato in tutt’altra direzione: questa volta, il cuore dell’opera consiste nella distanza tra la natura maschile e quella femminile, nelle divergenze inconciliabili che caratterizzano il conflitto tra i sessi. Aspirazioni, aspettative, visioni del passato. Ed è curioso che due dei più profondi cantori dell’incomunicabilità abbiano realizzato quello che forse è il film di questa Mostra dove il dialogo ha il ruolo più centrale. Proprio attraverso il dialogo si delineano i caratteri dei due protagonisti - Sophie Semin e Reda Kateb - dando vita a un duello verbale, a un gioco a domande e risposte in cui l’unica regola è l’onestà intellettuale più incondizionata. E, dopo il sottovalutato Ritorno alla vita, il regista continua ad approfondire le potenzialità del tridimensionale per penetrare nell’emotività dei personaggi. Sullo sfondo, il paesaggio dell’île-de-France contribuisce a colorare un ritratto esistenziale intimo e inquietante. Wenders mancava a Venezia da dodici anni, da La terra dell’abbondanza, e Les Beaux Jours d’Aranjuex si annuncia come un ulteriore tassello di una filmografia variegata e coraggiosa. Emiliano Dal Toso Les Beaux Jours d’Aranjuex Germania, Francia 2016 Regia Wim Wenders Interpreti Sophie Semin, Reda Kateb IN CONCORSO daily n. 2 - giovedì 01.09.2016 AL LIDO con stefano disegni il vostro disegnatore preferito stava arrivando al lido, ma qualcosa lo ha fermato. Un boicottaggio? Una cospirazione? No, Un sasso greco... Twitta le tue foto ai personaggi più cool e fool: #DailyCoolFool di Andrea Algieri @Andrea_Algieri MARIANNE D’ITALIA Mix tra sofisticato e terreno, CHIARA MASTROIANNI, al Lido come giurata, ha scelto un abbinamento semplice ma di enorme potenza. Camicia di seta vagamente maschile, pantaloni sigaretta e scarpe basse. Chiara è una delle poche cose che riesce a mettere d’accordo italiani e francesi. cOol or fool lA MONELLA www.stefanodisegni.it L’anno scorso portò alla Mostra in concorso il suo Heart of a Dog, quest’anno LAURIE ANDERSON torna in veste di giurata, con la sua voglia di esprimersi attraverso look sempre eccentrici e mai scontati. Come questo, che colpisce nel segno nonostante gli accostamenti azzardati. Il giusto risultato per la psichedelica musa del grande Lou Reed. in Mostra i english version CreatureS from the Lagoon Film daily n. 2 - giovedì 01.09.2016 By Piera Detassis The roadblocks to slow down the traffic, camouflaged in Biennale blue, the plain-clothes police milling around, the guardian angels protecting your absolute safety who you imagine in every nook and cranny. This is also Venice73, whose programme suddenly seems like a powerful, occasionally sought after and often coincidental, metaphor of the Invasion. The Creatures are everywhere, feeding the imagination of the films. We see war as viewed by aliens in Villeneuve’s Arrival, the scandal of the enormous phallic creature generated by a meteorite in Amat Escalante’s La región salvaje, and the mystic grace of the immortal jellyfish, the only creatures on earth capable of dying and being reborn eternally, as seen in Spira Mirabilis. It’s not just the nightmare of lagoon monsters, or the cocoon of mutant worms in Kim Rossi Stuart’s Tommaso or the prairie cannibals of the apocalyptic western Bad Batch that loom over us: the ghosts are everywhere, and it will take more than the exorcisms recounted in Federica di Giacomo’s doc Liberami to get rid of them. And some people go actively looking for them and invoking them, such as the two amazing sisters played by Natalie Portman and Lily-Rose Depp in Planetarium, or the inhabitants of Stanza 52, the Italian short screening in the Orizzonti section. Lido is infested, just like the world. All we need to know is where the Ghostbusters are: maybe they are in plain clothes, like the local police officers. In Boys in the Trees there are those who wander through a world of souls and shadows as if it were a formidable regenerative videogame and in Kawamura Yasushi’s Gantz: O we see a boy who has died tackling a manga from beyond the grave. Even the animation, such as the Swedish short Amalimbo, deals with the same subject. Love and history on this lagoon silently haunted by spirits also depend on the evocation of a ghost. Those who have read Don De Lillo’s Body Of Art can already picture the transmigrations of bodies which take place in Benoît Jacquot’s À jamais. Few, though, could imagine how powerful the voice of the dead is, as seen in a surprising re-reading by Andrei Konchalovsky in Rai (Paradise), in which Heaven is the ideal of Nazi Germany and should not be confused with the Christian one. In a Festival which, as Barbera says, asks itself about the ultimate meaning of existence, the dialogue with (our) ghosts acts as a connecting thread. fischi alle orecchie C 'è chi si sveglia, qui al Lido, incrociando a colazione Bianca Balti struccata eppure sensazionale e chi con un fastidioso fischio all'orecchio e un biglietto della morosa che lo aspetta sul frigo: «È morto il tuo amico Luigi. P.S. Mi sono presa la macchina». Ma chi è Luigi? Se lo chiede il protagonista di Orecchie, una divertente commedia fotografata in bianco e nero dal palermitano Alessandro Aronadio, prodotta e sostenuta da Biennale College, il vivaio di giovani filmmaker che negli ultimi anni ha lavorato forte per l'educational audiovisivo e il sostegno alle nuove espressioni. È il primo di quattro progetti internazionali ed è prodotto anche da Costanza Coldagelli per Matrioska, in collaborazione con Roma Lazio Film Commission, Frame by Frame, Rec e Timeline. Dopo il risveglio in una dimensione che gli è estranea, il malcapitato protagonista si troverà per casa strani personaggi, a partire da due suore moleste e da un'anziana vicina per nulla timorata di Dio. Una tragicommedia veloce, stringata e divertente che predilige la strada del grottesco, incarnato dallo stupore del suo protagonista, l'esordiente Daniele la nuova frontiera Ormai la Cina non è neppure vicina, come Regia Guðmundur Arnar Guðmundsson Interpreti Søren Malling, Baldur Einarsson, Blær Hinriksson, Diljá Valsdóttir Durata 2h e 8’ Islanda/Danimarca I n un piccolo villaggio di pescatori due adolescenti scoprono l’amore: Thor cercherà di conquistare il cuore di una ragazza, mentre Christian sembra attratto dalla complicità tra maschi. Ma, una volta terminata l’estate, dovranno fare i conti con la crescita e con l’avvicinamento dell’età adulta. Un’opera prima che conferma il florido movimento del cinema islandese. Un vibrante racconto d'amicizia e amore, tenero e doloroso, che si confronta anche con il mistero e la bellezza della natura di una terra mitica e affascinante. E lo sguardo sull’età acerba raramente è stato così autentico e brutale. Emiliano Dal Toso annunciava un tempo il film di Marco Bellocchio: per il nostro cinema è ora sulla porta di casa. Difficile non farci i conti. Di questo si parlerà al Lido oggi e domani grazie a Anica Incontra - Focus Cina. Madrina dell'evento Maria Grazia Cucinotta, che da anni si muove come produttrice tra I Called Him Morgan 6 | CIAK more e morte a tempo di jazz. In una fredda notte di febbraio del 1972, al club Slug di Manhattan, il celebre trombettista hard bop Lee Morgan, trentatre anni e un passato di droga e sregolatezza sempre la la land in Mostra PREVENGE Regia Alice Lowe Durata 1h e 32' Regno Unito Film di apertura - fuori concorso D opo la morte del marito, una donna incinta, interpretata da Alice Lowe, ascolta la voce del bimbo che porta in grembo e cerca vendetta in preda a un’incontrollabile furia omicida. L’attrice e sceneggiatrice inglese, nota come interprete di commedie televisive, ma già affermata sul grande schermo dopo che Ben Wheatley l’ha scelta come protagonista di Killer in viaggio, esordisce alla regia con una rivisitazione dello slasher movie in chiave ironica e postfemminista. Le trasformazioni che il corpo della donna incontra in gravidanza offrono lo spunto per esorcizzare paure ancestrali, aggiornando i codici del vengeance e del thriller. L’abbiamo scelto perché: Furioso e divertente, visionario e spietato, Prevenge (che gioca con i termini “pregnancy” e “revenge”) si candida a diventare un oggetto di culto cinefilo per tutti gli appassionati del genere, con la sua carica eversiva, sanguinaria e allucinata. Senti chi parla si è fatto horror. GUERRE STELLARI II Critici Critici Il Il Pubblico Pubblico di beatrice fiorentino Selezionatrice della Settimana della Critica in agguato, viene ucciso a colpi di pistola, dopo un concerto, dalla moglie Helen, colei che lo aveva amato, supportato e seguito da manager e che lui aveva tradito. Un omicidio che turbò nel profondo la comunità jazzistica del tempo. Il documentarista svedese Kasper Kollin, che al mondo del jazz aveva già dedicato lo splendido My Name Is Albert Ayler, compie un nuovo atto d’amore verso la musica e due persone che a loro modo segnarono un’epoca. Regia Kasper Collin Interpreti Lee ed Helen Morgan, Wayne Shorter, Paul West Durata 1h e 31' Svezia Fuori concorso la la land settimana della critica Shangai e Pechino, e l'attrice Zhang Yuqi. Attorno al simbolico tavolo sino-italiano, per discutere di sinergie e potenzialità per i mercati, tutti i rappresentanti di ANICA, Apt e del MIBact, Ministro Franceschini in testa, la Rai e Sky, i produttori e broadcaster cinesi nonché i direttori dei festival di Pechino, Shangai e della Via della Seta. Torna al Lido per l'occasione anche Marco Müller, ora a capo del festival di Macao. A HEARTSTONE Parisi. Brillano intorno a lui tanti bravi protagonisti del nostro cinema, quasi un'antologia di talenti: Silvia D’Amico, Pamela Villoresi, Ivan Franek, Rocco Papaleo, Piera Degli Esposti, Milena Vukotic, Andrea Purgatori (qui a fianco con Parisi), Massimo Wertmüller, Niccolò Senni, Francesca Antonelli, Sonia Gessner e Paolo Giovannucci. Un altro segno della vitalità della Biennale, dove la scoperta si coniuga con ricerca e mentoring per nuove generazioni. E, stavolta, senza tirata di Orecchie da parte nostra. Anzi. Ottilia Lupino E. Morreale REPUBBLICA P. Mereghetti IL CORRIERE DELLA SERA M. Mancuso il foglio HHHH HHHH saverio verdetti HHH M. Gottardi la nuova venezia M. Anselmi CINEMONITOR P. Armocida il giornale MEDIA F. Ferzetti A. De Grandis IL MESSAGGERO il gazzettino F. Pontiggia IL fatto quotidiano F. Caprara la stampa HHHHH HHHH HHHH HHH HHH1/2 HHHH/2 HHHH HHHH roberto zagarese adele zappalà guglielmo zappalà matilde sambo furio ganz marilda bignotti edoardo ganbi adele siboni filippo fini MEDIA HHH HHH HHH HHH HHH HHH1/2 HHH 3,1 4,0 HHHHH la perfezione esiste HHHH da non perdere HHH interessante HH pregi e difetti H Direttore Responsabile: Piera Detassis - Responsabili di Redazione: Elisa Grando e Andrea Morandi - In Redazione: Sergio Lorizio, Marina Luzzi (grafico) - Collaboratori: Andrea Algieri, Luca Barnabé, Emiliano Dal Toso, Alessandra De Luca, Stefano Disegni, Beatrice Fiorentino, Massimo Lastrucci, Monica Mattiolo, Maria Laura Ramello Organizzazione ed eventi: Viviana Gandini - Progetto Grafico: Antonio Carito - Traduzioni: Jo Ann Titmarsh - Foto: Piermarco Menini, Fabio Tommasi - Assistenza: Carlo Procopio - Contatti: sito www.ciakmagazine.it, e-mail: [email protected] Stampa: GRAFICHE PERUZZO Spa Via Marco Polo, 10/12, 35035 Mestrino (PD)
Documenti analoghi
legge - Ciak
sono i gangster di camorra raffigurati spesso
dal cinema, è gente molto camaleontica»,
racconta l’autore romano a CiakInMostra.
«’Ndrangheta,
Segue a pag. 3
in Mostra
mai conosciuto. I due s’incontrano per la
prima volta quando l’uomo arriva nella
città del figlio, Montpellier,
Segue a pag. 3