prevenzione dell ictus
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PREVENZIONE DELL'ICTUS DA FIBRILLAZIONE ATRIALE: IL PAZIENTE GUIDA LA SCELTA TRA NOAC E WATCHMAN Secondo uno studio pubblicato online sull'International Journal of Cardiology, nella profilassi dell'ictus ischemico in pazienti con fibrillazione atriale (AF) la terapia con nuovi anticoagulanti orali (NOAC) è risultata superiore al warfarin sotto molteplici outcome, mentre il dispositivo Watchman (recentemente approvato dalla Food and Drug Administration [FDA] per il trattamento dei pazienti con AF ad alto rischio per ictus ed embolia sistemica) ha ridotto gli ictus emorragici. 07 dicembre 2015 Secondo uno studio pubblicato online sull’International Journal of Cardiology, nella profilassi dell’ictus ischemico in pazienti con fibrillazione atriale (AF) la terapia con nuovi anticoagulanti orali (NOAC) è risultata superiore al warfarin sotto molteplici outcome, mentre il dispositivo Watchman (recentemente approvato dalla Food and Drug Administration [FDA] per il trattamento dei pazienti con AF ad alto rischio per ictus ed embolia sistemica) ha ridotto gli ictus emorragici. «I NOAC e il dispositivo Watchman rappresentano un'alternativa al warfarin per la profilassi dell'ictus nei pazienti con AF» ricordano gli autori dello studio, appartenenti al MedStar Cardiovascular Research Network sotto il coordinamento di Ron Waksman, del MedStar Heart and Vascular Institute presso il MedStar Washington Hospital Center. L’approccio medico e quello chirurgico «Grande trial clinici randomizzati (RCT) multicentrici hanno dimostrato la non inferiorità o addirittura la superiorità dei NOAC rispetto al warfarin nella prevenzione dell’ictus ischemico e dell’embolia sistemica, con tassi di sanguinamento ridotti» proseguono. «Una strategia alternativa per prevenire l’ictus e l’embolia sistemica in pazienti con AF è quello di escludere l'appendice atriale sinistra, che è una fonte comune di embolia. Anche se questo approccio è già stato compiuto con mezzi chirurgici, sono stati sviluppati interventi mirati all'appendice atriale sinistra al fine di minimizzare il rischio di sanguinamento a lungo termine con warfarin». A tale proposito, rammentano «la FDA ha di recente approvato il dispositivo Watchman». Si tratta di una soluzione localizzata che occlude l’auricola sinistra per prevenire l'embolizzazione dei trombi che vi si possono formare, riducendo così il rischio di ictus nei pazienti con AF non valvolare. Si configura come un'opzione alternativa agli anticoagulanti orali, indicata sia per i pazienti eleggibili che per quelli con controindicazione all’uso di anticoagulanti orali (come il warfarin o i NOAC). Una meta-analisi per mettere a confronto i due tipi di trattamento «A oggi» però, affermano gli autori «non ci sono dati di confronto relativi al rischio di sanguinamento e di ictus nei pazienti con AF trattati con il Watchman o con i NOAC». Pertanto, Waksman e colleghi hanno effettuato la presente meta-analisi a rete per confrontare indirettamente l'efficacia e la sicurezza di questi nuovi trattamenti. I ricercatori hanno eseguito una ricerca su MEDLINE per studi di confronto tra warfarin e NOAC (dabigatran, rivaroxaban, apixaban ed edoxaban) o il dispositivo Watchman in pazienti con AF che riportavano outcome clinici. È stato generato un modello di confronto di trattamento misto per comparare direttamente e indirettamente i NOAC, il warfarin e il dispositivo Watchman. Sono stati inclusi nell'analisi 14 studi per un totale di 246.005 pazienti, di cui 124.823 trattati con warfarin, 120.450 con NOAC e 732 con impianto del dispositivo Watchman. L'età media dei soggetti analizzati era di 72 +/- 9 anni, il 53% della popolazione era di genere maschile e la media del punteggio CHADS2 era di 2,1 +/- 1,6. Sia i NOAC sia il device Watchman sono risultati superiori a warfarin nella prevenzione dell'ictus emorragico (odds ratio, OR = 0,46 e 0,21, rispettivamente). I NOAC hanno anche ridotto in modo significativo il numero totale di ictus totale (OR = 0,78) e i sanguinamenti maggiori (OR = 0,78) rispetto al warfarin. Il confronto indiretto tra NOAC e Watchman ha rivelato differenze significative negli outcome, anche se si è rilevato un trend verso più alti tassi di ictus ischemico con il dispositivo Watchman rispetto ai NOAC (OR 2,60), controbilanciati da risultati opposti in riferimento all’ictus emorragico (OR = 0,44). «Questo studio conferma come sia i NOAC sia il Watchman riducono significativamente il rischio di ictus emorragico rispetto al warfarin nei pazienti con AF» commentano gli autori. «I NOAC diminuiscono anche i sanguinamenti maggiori e il rischio di qualsiasi ictus e mostrano un trend verso la riduzione dell'ictus ischemico e il miglioramento della sopravvivenza rispetto al warfarin. I pazienti con AF trattati con il Watchman mostrano, a confronto del warfarin, un trend verso la riduzione dei sanguinamenti maggiori, gli ictus totali e la mortalità per ogni causa». I punti di forza e di debolezza di ognuno dei due metodi «I NOAC determinano un'inibizione molto più specifica della cascata della coagulazione rispetto al warfarin, e ciò può aiutare a spiegare la riduzione del rischio di sanguinamento, pur mantenendo la protezione contro l'embolia» osservano i ricercatori, «Il dispositivo Watchman si indirizza all'anatomia ed esclude l'appendice atriale sinistra, che ha dimostrato di essere una fonte importante per l'embolia nei pazienti con AF. Ognuno dei due approcci ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi». In particolare, spiegano, «i NOAC, da un lato, determinano ancora un rischio di sanguinamento, dall’altro il Watchman ha il vantaggio di eliminare la necessità di un anticoagulante tranne per un breve periodo dopo l'impianto; tuttavia, necessita di una procedura invasiva che comporta il rischio di gravi complicazioni, come tamponamento, embolizzazione dal dispositivo e sigillatura imperfetta dell’appendice, fattori che possono aumentare il rischio di ictus». L’elemento-chiave per la scelta terapeutica è la selezione dei pazienti «La selezione dei pazienti è un elemento-chiave per entrambi i trattamenti, dove l'equilibrio tra il rischio di embolia e di emorragia deve essere pesato a livello individuale, in ogni singolo paziente» sostengono. «La nostra analisi suggerisce che i NOAC possono conferire una migliore protezione per l'ictus ischemico rispetto al Watchman al prezzo di un più alto rischio di ictus emorragico. Questo concetto può guidare i medici a preferire i NOAC in pazienti con alto rischio di embolia e minore rischio di sanguinamento, mentre il dispositivo Watchman può essere preferibile nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento e minore rischio di ictus». Questa analisi, concludono riassumendo Waksman e colleghi «dimostra la superiorità dei NOAC e del device Watchman rispetto al warfarin in pazienti ad alto rischio con AF, in particolare in termini di riduzione di ictus emorragico. Quando confrontati direttamente, i NOACs hanno la tendenza a conferire una migliore prevenzione dell’ictus ischemico, mentre il Watchman offre una protezione migliore contro l’ictus emorragico e i sanguinamenti. Ulteriori studi di confronto diretto sono necessari tra NOAC e Watchman per ottimizzare il trattamento preventivo dell'ictus nei pazienti con AF. Koifman E, Lipinski MJ, Escarcega Ricardo O, et al. Comparison of watchman device with new oral anti-coagulants in patients with atrial fibrillation: A network meta-analysis. Int J Cardiol, 2015 Nov 25.
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