Norme urbanistiche ed edilizie - Piano Regolatore Generale
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Norme urbanistiche ed edilizie - Piano Regolatore Generale
COMUNE DI MODENA Settore Pianificazione territoriale Variante di specificazione art. 34 L. 865/71 COMPARTO PEEP n. 57 PORTILE OVEST zona elementare n. 1810 - area 01 (approvazione) NORME URBANISTICHE ED EDILIZIE elaborato K Dirigente di Settore Arch. Marco Stancari Dirigente di unità specialistica Arch. Paolo Giorgi Progettista Arch. Daniele Bonfante Collaboratori Add. Prog. Anna Tavoni Add. Prog. Elena Alietti Add. Prog. Pietro Santi Servizio tutela ambientale Dott. Agr. Giuseppe Amorelli Giugno 2002 Art. 1 - CAMPO DI APPLICAZIONE ED OGGETTO DELLE PRESENTI NORME Le presenti norme costituiscono parte integrante degli elaborati della variante di specificazione del comparto PEEP n. 57 Portile ovest - area 01 e si applicano alle aree comprese all’interno della variante medesima. Il loro scopo è quello di individuare un quadro di prescrizioni e di indirizzi sull’esecuzione del piano, di interventi coordinati ed unitari. Art. 2 - RAPPORTO CON LA DISCIPLINA DEL PIANO PER L’EDILIZIA ECONOMICA POPOLARE, DEL PIANO REGOLATORE E DELLA LEGISLAZIONE URBANISTICA VIGENTE Per quanto non diversamente specificato dalle presenti norme, è da applicarsi la disciplina disposta dal Piano per l’edilizia economica popolare approvato con delibera del Consiglio Comunale n° 101 del 20.07.2000, come vigente al momento dell’approvazione della presente variante di specificazione, nonchè a quella del Piano Regolatore e alla vigente legislazione urbanistica e alle leggi statali in materia. Art. 3 - ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA VARIANTE DI SPECIFICAZIONE Gli elementi costitutivi della variante di specificazione all’atto della sua formazione sono i seguenti: Tav. A Tav. B Tav. C Tav. D1 Tav. D2 Tav. F Tav. G1 Tav. G2 Tav. G3 Tav. H Tav. I Tav. J K L M N Schema di convenzione Stralcio dello strumento urbanistico vigente - 1:2000/1:5000 e della relativa normativa delle zone elementari di cui alla delibera di C.C. n° 107 del 27/07/2000 Estratto di mappa catastale con elenco delle proprietà catastali - 1:1000 Analisi del contesto - 1:1000 Stato di fatto planimetrico ed altimetrico - rilievo topografico in scala 1:500 contenente tra l’altro tutte le costruzioni ed i manufatti di qualsiasi genere esistenti, il rilievo del verde esistente con indicazione puntuale delle essenze arboree, tutti i vincoli fisici del territorio presenti all’interno dell’area quali ad es. elettrodotti, metanodotti, acquedotti, fognature ed impianti di depurazione, reti telefoniche con relative servitù ecc.. Documentazione fotografica Planimetria di progetto - 1:500 Profili regolatori - 1:500 Lotti edificatori - 1:500 Tipologie edilizie - 1:500 Schemi degli impianti tecnici: rete gas - acqua - fognatura - 1:500 Schemi degli impianti tecnici: rete elettrica e illuminazione pubblica - 1:500 Norme urbanistiche ed edilizie per la buona esecuzione del Piano Relazione sul clima acustico Relazione illustrativa e previsione di spesa Relazione di fattibilità geologica 1 Art. 4 - PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI I parametri urbanistici ed edilizi per l’attuazione dell’intero comparto sono riportati nelle presenti norme e negli elaborati costituenti la variante di specificazione. Parametri Superficie territoriale Numero alloggi Superficie utile massima Altezza massima Verde pubblico/servizi di quartiere PRG PEEP Del. n° 107/2000 Del. n° 101/2000 19 mq. 1900 4p + pt mq. 5400 mq. 19 mq. 1900 4p + pt mq. 3700 / mq. 380 mq. 1700 mq. 380 (min. 86,7 mq./alloggio) Variante di specificazione mq. 13.470 19 mq. 1900 2p + pt (ml.10,00) mq. 6370 con fosso Acquetta Altri servizi Verde di vicinato (*) / mq. 380 (min. 20 mq./alloggio) Dotazione di parcheggi 29 29 (min. 1,5 p.a./alloggio) di cui: U1 (min. 13,3 mq./alloggio) di pertinenza 10 19 10 19 Parcheggi di U2 10 Le quantità indicate nella tabella derivano da misurazioni grafiche fatte sulla carta tecnica e pertanto, potranno subire scostamenti nella misura massima prevedibile dell’ordine del 5% in sede di progettazione urbanistica esecutiva e di ricomposizione fondiaria su base catastale. (*) vincolante ai sensi dell’art. 82.0 delle norme di attuazione del Prg in edifici con oltre 2 piani abitabili lotto lotto 1 lotto 2 lotto 3 ed. (a) ed. (b) totale superficie fondiaria mq. 980 mq. 1.190 mq. 3.650 mq. 5.820 numero alloggi 2 alloggi 2 alloggi 15 alloggi 8 alloggi 7 alloggi 19 alloggi tipologie tipologia bifamiliare tipologia bifamiliare tipologia in linea ad angolo tipologia in linea ad angolo superficie utile massima mq. 200 mq. 200 mq. 1500 mq. 800 mq. 700 mq. 1900 Art. 5 - MODALITA’ DI ATTUAZIONE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO In sede di approvazione dei singoli progetti edilizi, ai sensi dell’art.22 della L.R. 47/78, in relazione a motivate ed intervenute esigenze, possono essere apportate modifiche non sostanziali alle indicazioni progettuali contenute nel progetto di variante di specificazione senza che ciò costituisca variante allo strumento urbanistico stesso, fermo restando la superficie utile totale, lo standard di verde e servizi di quartiere, la dotazione di norma dei posti auto oltre al mantenimento dello schema distributivo, delle sagome di massimo ingombro, fatte salve piccole e limitate variazioni (aggetti di terrazzi e balconi), degli accessi e del verde. Sono ritenuti comunque prescrittivi gli allineamenti indicati nella planimetria di progetto mentre potranno variare i distacchi tra i fronti edilizi all’interno dei singoli lotti sempre nel rispetto delle distanze minime indicate negli elaborati e tra questi e le aree destinate a verde di vicinato. 2 Non costituisce variante allo strumento attuativo l’eventuale trasferimento di alloggi o di superficie utile da un lotto all’altro nel rispetto del numero dei piani utili previsto da ciascun lotto o della sagoma di massimo ingombro e delle tipologie edilizie, nonché la superficie fondiaria, nella misura massima del 10%. Art. 6 - ATTUAZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA: strade e parcheggi I parcheggi pertinenziali cosiddetti privati dovranno far parte della superficie fondiaria del lotto, anche se ubicati sul fronte della strada di comparto e comunque nelle immediate vicinanze delle abitazioni, nella misura di uno per alloggio, dovranno essere realizzati e manutenuti dal soggetto attuatore. I parcheggi di urbanizzazione primaria cosiddetti pubblici, nella misura di 0,5 posti auto per alloggio, dovranno essere collocati sul fronte strada. I parcheggi di urbanizzazione secondaria nella misura di 0,5 posti auto per alloggio qualora il comparto preveda la realizzazione di spazi pubblici a verde o ad attrezzature scolastiche o sportive, dovranno essere realizzati nelle strette vicinanze di quest’ultimi. Le quantità sopra riportate sono da considerarsi dei minimi inderogabili suscettibili dei necessari incrementi in relazione a particolari situazioni o in relazione a valutazioni di carattere urbanistico più complessive riferite al contesto più ampio. La realizzazione delle opere di urbanizzazione è subordinata all’approvazione del relativo progetto esecutivo. Per la realizzazione di quanto previsto all’interno della parte destinata all’edificazione deve inoltre essere presentata domanda di concessione edilizia che, nella sola parte da attuarsi con intervento diretto, dovrà essere corredata dalla stipula di apposita convenzione. Il piano che potrà essere realizzato anche per stralci funzionali, se individuati negli elaborati di progetto, ha validità decennale dalla data della sua approvazione. E’ opportuno per la buona riuscita del Piano, secondo un criterio di coordinamento progettuale ed attuativo tra le diverse parti che compongono il comparto, che le opere vengano possibilmente realizzate contemporaneamente. Il progetto delle opere di urbanizzazione primaria deve essere vistato da Meta, nonché da eventuali altri enti interessati agli aspetti di competenza. Le opere di urbanizzazione generali saranno eseguite a cura e spese dell’Amministrazione comunale. In caso di contemporanea realizzazione di tutte le opere di urbanizzazione primaria comprese quelle della parte privata potranno essere realizzate dal pubblico. Nel caso che non sia possibile la contemporaneità dell’attuazione per cause di forza maggiore, se nel comparto si dovranno prevedere opere di tipo infrastrutturale a raso o impiantistiche cosiddette “miste”, cioè a servizio di entrambe le zone, il soggetto attuatore che interviene esegue direttamente le opere necessarie alla funzionalità dell’area, rimanendo a carico dell’altro la quota parte di oneri sostenuti per la realizzazione anticipata che verrà recuperata all’atto della stipula della convenzione urbanistica. Viceversa nel caso che non esistano opere infrastrutturali al servizio sia della parte privata che di quella pubblica è possibile demandare la realizzazione delle opere di urbanizzazione nei tempi previsti e regolamentati dallo schema di convenzione. 3 Art. 7 - SISTEMAZIONE DEL VERDE PUBBLICO O PRIVATO Le aree a servizi di quartiere o verde pubblico nella misura di 86,7 mq/alloggio corrispondente allo standard previsto dalle norme di attuazione del piano regolatore, dovranno essere possibilmente concentrate in un unico spazio perché esso possa avere caratteristiche di fruibilità ma anche e soprattutto funzionale ad un effettivo contenimento dei costi di gestione da parte del soggetto che assumerà l’onere della sua manutenzione. Il progetto esecutivo delle aree a verde dovrà essere redatto nel rispetto degli elementi peculiari e/o degli indirizzi di progettazione fissati dal piano particolareggiato anche sulla scorta delle indicazioni svolte dal Servizio Verde in ordine alla sistemazione, alle specie arboree e alle tipologie di impianto. L’abaco delle specie che si allega alle presenti norme ha valore di riferimento in quanto contiene quasi tutte le essenze di carattere autoctono e non, più frequentemente impiegate negli impianti a verde; per ciascun comparto anche in relazione a particolari condizioni, sarà fornito un elenco specifico di essenze da impiegare, tratte dall’abaco generale. Le specifiche di carattere progettuale per le sistemazioni a verde sono così elencate: - chiusura del margine urbano verso la campagna: lungo tutto il lato ovest del comparto sia all’interno dei lotti della parte pubblica che di quella privata, deve essere realizzata una sistemazione a verde unitaria, con un filare di alberi ed una siepe, utilizzando esclusivamente essenze autoctone (ved. abaco delle essenze): questa sistemazione a verde deve essere realizzata nella prima stagione utile, dall’inizio dei lavori in quanto non crea alcun problema alla movimentazione interna del cantiere. L’obiettivo è di creare una barriera visiva che diventi efficace il prima possibile; - l’impianto a verde sul fronte sud ricadente all’interno dei lotti, deve essere realizzato con essenze autoctone e dovrà essere arretrato dal fronte strada di almeno 4 metri: tale indicazione dovrà essere riportata anche nei patti successivi); - l’area a verde pubblico posta al centro del comparto verso il fronte nord, deve essere sistemata a verde e prevedere attrezzature per il gioco dei bambini (spazio protetto). Le attrezzature previste dovranno essere rivolte prevalentemente ai bambini mentre i ragazzi potranno usufruire di quelle già insediate o dei luoghi di incontro nella vicina sede della polisportiva portilese; - lungo il corso d’acqua (fosso Acquetta), nei limiti previsti dalla normativa in materia, deve essere realizzata una sistemazione che preveda un filare associato a siepe nei tratti in cui fiancheggiano i parcheggi. A puro titolo di indirizzo progettuale, lungo il margine ovest del fosso potrebbe essere creata una sorta di passeggiata alternativa o sostitutiva ai percorsi pedonali indicati nell’elaborato grafico, impiegando esclusivamente un fondo permeabile come lo stabilizzato (la scelta del materiale è obbligata in quanto tale percorso potrà anche servire quale sede dei mezzi atti alla manutenzione del canale). L’inserimento di questo tipo di fondo oltre ad essere permeabile ed economico, consente anche di avere una chiara suddivisione tra percorsi con valenze diverse, creando al contempo un collegamento più forte tra il centro di Portile, la polisportiva ed il nuovo insediamento residenziale caratterizzandolo come percorso alternativo. - il canale dovrà essere protetto da una staccionata poiché sarà sicuramente oggetto di richiesta che ci verrà in seguito sollecitata per motivi di sicurezza. Le specie da utilizzare per i filari sul lato ovest e sud: Quercus robur (farnia) Tilia cordata (tiglio selvatico) Fraxinus oxyacarpa (frassino meridionale) Tilia platiphyllos (tiglio nostrano) 4 Specie da utilizzare per la siepe autoctona in associazione al filare lungo il fronte ovest: Cornus sanguinea (sanguinello) Cornus mas (corniolo) Corylus avellana (nocciolo) Crataegus monogyna (biancospino) Crataegus azarolus (azzeruolo) Euonimus europaeus (fusaggine) Frangula alnus (frangola) Ligustrum vulgaris (ligustro) Prunus spinosa (prugnolo) Pyracantha coccinea (agazzino) Rhamnus cathartica (spino cervino) Rosa canina (rosa selvatica) Sambucus nigra (sambuco nero) Viburnum lantana (lantana) Viburnum opalus (palla di neve) 5 >20 m 10-20 m < 10 Acer campestre Acer campestre "Elsrijk " Acer italum Acer platanoides Acer platanoides "Cleveland " Acer platanoides " Columnare " Acer platanoides " Deborah " Acer platanoides "Emerald Queen " Acer platanoides globosum Acer platanoides Crimson King Acer pseudoplatanus " " erectum Acer pseudoplatanus " Spaethi" Acer rubrum " Morgan " Acer rubrum " Red king " Acer rubrum " Scanlon " Acer rubrum " October glory " Aesculus hippocastanum Aesculus hippocastanum " Baumanii " Aesculus carnea Albizzia julibrissim Alnus glutinosa Carpinus betulus Carpinus betulus "fastigiata " Catalpa bignonioides Celtis australis Cercis siliquastrum Clerodendron Trichotomum Corylus colurna Crataegus x lavallei " carrierei " Crataegus grignonensis Crataegus monogjna Crataegus monogjna "stricta" >10 m x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x aree verdi Principali tratti ornamentali, caratteristiche. <10 m x x x x x parcheggi Uso suggerito strade strette Sviluppo degli alberi diametro chioma sesto d'impianto altezza viali larghi Specie, cultivar x x x x x x x 8-10 ml. 6-8 ml. 6-8 ml. 10-12 ml. 6-8 ml. 6-8 ml. 8-10 ml. 6-8 ml. 4-5 ml. 6-8 ml. 10-12 ml. 10-12 ml. 10-12 ml. 10-12ml. 6-8 ml. 6-8 ml. 6-8 ml. 10-12ml. 8-10ml. 8-10 ml. 8-10 ml. 6-8 ml. 8-10 ml. 2-4 ml. 8-10 ml. 10-12 ml. 6-8 ml. 4-6 ml. 6-8 ml. 6-8ml 6-8ml 6-8 ml. 4-6 ml. x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Pianta autoctona a portamento ovoidale. Varietà migliorata, a portamento più compatto e di taglia minore Specie autoctona . Portamento ovoidale. Sensibile ai rodilegno, predilige stazioni fresche Chioma compatta e regolare, da non potare. Portamento allungato poco espanso Chioma espansa e tondeggiante, cresce rapidamente. Chioma regolare ed eretta , foglie rosate, resistente al calore e alla siccità.Teme il gelo. Alberello con una fitta chioma sferica, richiede elevato fabbisogno di luce. Fogliame rosso cupo Portamento ovoidale,sensibile ai rodilegno. Chioma meno espansa in gioventù, in seguito più estesa in ampiezza . Chioma compatta , foglie con la pagina inferiore violacee. Chioma con ramificazione eretta,rossa in autunno. Bella fioritura.Crescita veloce Chioma compatta ramificazione eretta,rossa in autunno. Bella fioritura. Novità Chioma colonnare, ramificazione eretta, oro-arancio-rosso in autunno. Crescita stentata nostri terreni Chioma ampia, rosso acceso in autunno. Novità. Poco resistente al calore riflesso dalle strade.Chioma tonda.Caduta frutti. Come sopra ma senza frutti. Resistente all' irraggiamento solare. Fiore rosso, chioma tonda. Chioma ad ombrello, belle fioritura estiva , foglie simili alla mimosa. Pianta autoctona . Vive bene lungo i corsi d'acqua e in terreni umidi. Specie autoctona.Allevato ad albero o con i rami che partono dalla base del tronco. Forma della chioma colonnare o conica. Impalcato ad albero o con i rami dalla base. Grandi foglie cuoriformi, bella fioritura bianca Specie autoctona. Forma della chioma arrotondata ed ampia. Tronco tortuoso e ramificazione irregolare. Bella fioritura primaverile Piccolo alberello con fioritura ad agosto-settembre Difficoltà di crescita .Frutti con guscio particolarmente duro. Non per strade. Fiori bianchi,bacche persistenti. Ad abito allargato. Sconsigliato per colpo di fuoco batterico Chioma ampia ,bacche rosso vivo fino al tardo inverno.( Colpo di fuoco batterico.) Specie autoctona.. Biancospino comune.( Colpo di fuoco batterico.) Albero a portamento eretto e colonnare. Sensibile alla siccità. 6 Crataegus oxyacantha "Paul's Scarlet Crataegus x prunifolia "Splendens " Fraxinus excelsior Fraxinus excelsior " Westhof's Glorie " Fraxinus ornus Ginkgo biloba Ginkgo biloba " Autumn Glory " Ginko biloba " fastigiata " Gleditschia triacanthos " Inermis " Gleditschia triacanthos " Shademaster" Gleditschia " Skyline" Hibiscus Syriacus Koelreuteria paniculata Laburnum Anagyroides Lagestroemia indica Ligustrum Japonicum Liquidambar styraciflua " festival " Liriodendron tulipifera Liriodendron tulipifera " Fastigiatum " Malus " Golden Hornet " Malus "John Downie " Malus " Red Sentinel " Morus "alba" e nigra " Morus alba" pendula " Ostrya carpinifolia Paulownia Pinus sylvestris Platanus occidentalis Platanus acerifolia Populus alba >20 m 10-20 m < 10 x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Populus alba " pyramidalis " x Populus nigra Populus italica x x >10 m <10 m x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x 5-7 ml. 6-8ml. 10-12 ml. 10-12 ml. 6-8 ml. 10-12 ml. 6-8 ml. 6-8 ml. 8-10 ml. 10-12 ml. 6-8 ml. 2-4 ml. 6-8 ml. 3-4ml 3-5ml 4-6 ml. 6-8 ml. 8-10 ml. 6-8 ml. 6 ml. 6 ml. 6 ml. 8-10 ml. 4-5 ml. 8-10 ml. 10-12 ml. 6-8 ml. 10-12 ml. 10-12 ml. 10-12 ml. x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x aree verdi parcheggi Uso suggerito strade strette Sviluppo degli alberi diametro chioma sesto d'impianto altezza viali larghi Specie, cultivar x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x 4-6 ml. x x x 10-12 ml. 4-6 ml. x x x x Principali tratti ornamentali, caratteristiche. Alberello a fiori rossi. Raramente si sviluppano la bacche.Pericolo di rotture a causa del vento. Più robusto di C.x Lavallei, chioma ampia. Specie autoctona . Necessita di molta acqua. Richiede ampi spazi e buona esposizione alla luce. Specie autoctona. Usare solo piante maschili..Richiede molta luce.Splendida colorazione gialla in autunno. Molto resistente alle malattie, chioma ampia a cono regolare = 4-5 m. Chioma a forma compatta. Sensibile al gelo in fase giovanile. Chioma larga senza spine.Pericolo di caduta per il vento. Chioma ridotta, elevate spese di potatura nei primi anni. Piccolo alberello a fioritura estiva : vari colori Albero di dimensioni modeste con una bella fioritura estiva di colore giallo. Piccolo albero con grappoli di fiori gialli a maggio (Maggiociondolo) Piccolo alberello ( 4-5 m ) a fioritura estiva. Crescita piuttosto lenta. Piccolo albero sempreverde. Anche variegato Portamento colonnare, splendida colorazione autunnale. Crescita stentata nei nostri terreni. Versione piramidale del precedente. Chioma espansa e sferica , frutti gialli in autunno. Chioma più allargata del precedente. Chioma espansa e sferica, frutti rosso acceso fino a tardo inverno. Specie coltivata da antica data. Numerosi frutti, non per strade. Piccolo alberello a chioma piangente. Specie autoctona, chiamato anche Carpino nero. Foglie molto grandi, fioritura azzurra.Crescita veloce Conifera che vive spontanea in alcune zone dell'appennino emiliano. Soffre di attacchi di insetti e di alcune malattie fungine (cancro del platano) Di taglia più ridotta rispetto al precedente. Autoctona. Bella corteccia bianca. Le piante femm. producono fastidiosi semi "piumini". Soggetta a rodilegno Specie autoctona .Stesse caratteristiche del precedente. Chioma fastigiata. Soggetto a rodilegno. Specie autoctona .Crescita veloce, legno fragile.Soggetto a rodilegno. Specie autoctona a portamento fastigiato. 7 Quercus petraea Quercus robur Quercus robur " Fastigiata Koster " Robinia pseudoacacia " Bessoniana " Robinia pseudoacacia " Sandraudiga " Salix alba Salix caprea Salix caprea pendula Sophora japonica Sophora japonica " regent " Sorbus decora Sorbus intermedia "Brouwers " Taxodium distichum Taxus baccata Tilia cordata Tilia cordata "Erecta " Tilia cordata "Greenspire" Tilia cordata " Rancho " Tilia cordata " Roelvo Tilia x flavescens "Glenleven " Tilia tomentosa " Argentea " " Brabant " Tilia vulgaris " Pallida " Ulmus x hollandica "Lobel " Ulmus hybriden " Sapporo Autumn Gold" Zelkova carpinifolia >20 m 10-20 m < 10 x x x x x x x x >10 m x x x x x x x 10-12 ml. x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x 8-10 ml. 10-12 ml. 4-6ml 6-8 ml. 6-8 ml. 6-8 ml. 10-12 ml. 10-12 ml. 4-6 ml. 8-10 ml. 6-8 ml. 6-8 ml. 6-8 ml. 4-6 ml. 10-12 ml. 6-8 ml. 6-8 ml. 6-8 ml. 8-10 ml. 8-10 ml. 10-12 ml. 8-10 ml. 6-8 ml. 6-8 ml. 6-8 ml. 8-10 ml 10-12 ml. 10-12 ml. 8-10 ml. 8-10 ml. x x x x x x x x x x x <10 m x x x x x x x x aree verdi Populus tremula Prunus avium Prunus padus Prunus Pissardii Prunus subhirtella " Autumnalis " Pyrus calleryana " Chanticleer " parcheggi Uso suggerito strade strette Sviluppo degli alberi diametro chioma sesto d'impianto altezza viali larghi Specie, cultivar x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Principali tratti ornamentali, caratteristiche. Specie autoctona . Specie autoctona .Ciliegio selvatico. adatto a terreni calcarei. Caduta frutti. Usato per lo più come arbusto. Fogliame rosso, belle fioritura primaverile. Simile al precedente, ma con fioritura autunnale. Bella fioritura primaverile, frutti piccoli come bacche, radici profonde.Sconsigliato per colpo di fuoco batterico. Specie autoctona.Conosciuta anche come Rovere. Specie autoctona . Chiamata anche Farnia. A portamento fastigiato .Più resistente all'oidio. Tende ad essere un infestante. Fiori profumati bianchi.Mal sopporta la potatura Come la precedente ma a fiori rossi. Specie autoctona . Poco longevo. Specie autoctona .Interessanti i rami fioriti ancora privi di foglie. Specie autoctona .Interessanti i rami fioriti ancora privi di foglie. Bella fioritura bianca in Luglio- agosto. Chioma ovale più contenuta della precedente , necessita di una potatura estiva. Caduta frutti. Esigenza di luce. Sensibile alle radiazioni solari dirette. A portamento colonnare, vive bene vicino all'acqua. Specie autoctona. Conifera sempreverde adatta anche per siepi e barriere. Specie autoctona Lenta crescita durante la fase giovanile, foglie piccole. Chioma densa a forma di cono ma più espansa del T. cordata "rancho ". Forma piramidale , meno espansa e più regolare di T. cordata Greenspire. Chioma piramidale con asse centrale in chiaro risalto. Chioma espansa , cresce velocemente. Vogliono ampi spazi. Il fogliame rimane a lungo sulla pianta durante la stagione di vegetazione. Presunta resistenza alla grafiosi dell'olmo. Crescita veloce nei primi anni, resistente alla grafiosi dell'olmo. 8 Art. 8 - PRESCRIZIONI DI CARATTERE PARTICOLARE, INDIRIZZI DI PROGETTAZIONE, REQUISITI COSTRUTTIVI, TECNICI ED ELEMENTI DI ARREDO Le aree inedificate sono vincolate a rete stradale e parcheggi, piste ciclabili, percorsi pedonali, verde e spazi di pertinenza degli edifici come indicato negli elaborati di progetto. Le aree attigue agli edifici dovranno essere sistemate in modo da favorire la circolazione e la sosta pedonale, con l’osservanza delle norme relative all’abbattimento delle barriere architettoniche e ai problemi inerenti alla sicurezza e antincendio. Le sistemazioni a terra, gli elementi di arredo fissi, nonchè la scelta dei materiali da impiegare e dei sistemi costruttivi dovranno tendere ad una omogeneità estetica degli allestimenti esterni. Particolare attenzione dovrà essere rivolta agli interventi di sistemazione (verde di arredo) sulle aree al margine del comparto secondo le prescrizioni contenute nelle norme di attuazione del Peep. Le sistemazioni delle aree adibite a parcheggio dovranno rispondere alle caratteristiche indicate all’art. 81.1 comma 2° delle Norme di Attuazione del PRG. Gli spazi per la sosta dovranno essere realizzati impiegando materiali e tecniche che favoriscano il massimo drenaggio delle acque meteoriche mediante l’uso di superfici pavimentate filtranti per una superficie pari ad almeno il 50% dell’estensione dell’area adibita a parcheggio. E’ consentita la recintabilità dei lotti, impiegando esclusivamente rete metallica affiancata a siepe viva per un’altezza non superiore a m. 1,50 al fine di non creare una barriera visiva rilevante. Gli arredi esterni dovranno essere definiti all’interno del progetto complessivo e preventivamente concordati con l’Amministrazione. Per quanto riguarda l’impiantistica dell’intervento è l’introduzione di tecnologie specificatamente mirate al risparmio energetico ed alla produzione ed utilizzazione di risorse energetiche rinnovabili. Ogni altra prescrizione, anche di natura qualitativa non espressamente elencata nelle presenti norme, dovrà comunque essere finalizzata al raggiungimento di un elevato grado di qualità urbana in rapporto all’inserimento nel contesto ambientale più ampio. Eventuali prescrizioni e patti di tipo particolare potranno essere previsti nella convenzione che dovrà regolare le modalità di attuazione delle opere di urbanizzazione, loro gestione ed eventuale anticipazione delle stesse che si rendessero necessarie per il buon funzionamento del comparto. Le autorimesse al servizio dei singoli alloggi dovranno essere ricavate in interrato con la sola esclusione delle tipologie bifamiliari. Le aree verdi cosiddette di rispetto (stradale o acustico) dovranno essere preferibilmente incluse nel lotto di pertinenza, come previsto negli elaborati grafici, quali aree cortilive prive di suscettività edificatoria, con obbligo di piantumazione da parte della proprietà. Il filare posto in fregio alla strada comunale di Portile inserito all’interno dei lotti dovrà essere arretrato rispetto alla strada stessa di 4 metri. 9 SCHEDA IDRAULICA CARATTERISTICHE DEL COMPARTO DA INSEDIARE - Denominazione del comparto ..............…………………. ZONA PEEP n° 57 Portile ovest - Area totale del comparto (Ha) .........................................................................At = 2 Ha - Superficie impermeabilizzata (Ha) ...........................…….. Si = 0,85 Materiale: VARIO - Coeff. unitario di deflusso (se conosciuto) ................................................……..φi = 0,27 - Portata bianca (mc/sec) .............................................. Metodo di calcolo DE MARTINO ...................................................................................................................... Qb = 75 l/s - Portata nera (se influente) (l/sec) ...................................................................... Qn = // - Specificare sistema fognario (unitario o separato) .....................................SEPARATO - Pendenza dei collettori (per cento).................................................................... i = ……. - Specificare scabrezza (Kutter, Strickler, Bazin) ............................... STRICKLER L= 90 - Verifica della sezione (m).....................................................................Dimensioni = // (se esistente) .........................................................................................................H = // - Progetto della sezione (m) ..................................................Dimensioni = DN 400 PVC (se di nuova realizzazione)............................................................................... H = 0,22 - Manufatti speciali/sollevamenti (specificare) ...................................................NESSUNO - Considerazioni : ………………………………… - Osservazioni : ………………………………………. 10 CARATTERISTICHE ALLO STATO DI FATTO DEL BACINO CHE ACCOGLIE IL COMPARTO - Identificazione del bacino ...........................................................……………… …………. - Area totale del bacino (Ha) ........................................... BACINO NATURALE At = - Coeff. di deflusso ponderale medio ................................................................... φ = - Parametri “a” ed “n” della curva di possibilità pluviometrica ............................ a = 39,50 ...........................................................................................................................n = 0,244 con TEMPO DI RITORNO ............................................................................. (anni) = 10 - Tempo di corrivazione (ore) ............................................................................ Tc = - Intensità oraria della pioggia di verifica (mm/ora) ............................................... Ip = - Modello di trasformazione AFFLUSSI-DEFLUSSI utilizzato (DE MARTINO, INVASO, NASH a n serbatoi, CORRIVAZIONE) : ............................. - Portata al colmo di piena (mc/sec) .................................................................Qp = - Sezione di chiusura (tipo, dimensioni) ............................................................................ - Scabrezza (Kutter, Strickler, Bazin) ................................................................................ - Pendenza media dell’asta principale (%)............................................................... i = - Altezza di moto uniforme (con Q di verifica) (m) ...............................................H = - Grado di riempimento .......................................................................................Gr = - Capacità di portata della sezione (mc/sec) .................................................Qmax = - Osservazioni (specificare): …………………………………… 11
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Portamento allungato, poco espanso.
Chioma regolare ed eretta, foglie rosate,
resistente al calore e alla siccità. Teme il gelo.
Alberello con una fitta chioma sferica, ...
Elenco delle piante e classi di altezza
Acer opalus
Storace
Liquidambar styraciflua
Acero rosso
Acer rubrum
Magnolia sempreverde Magnolia grandiflora
Acero argentato
Acer saccharum
Carpino nero
Ostrya carpinifolia
Ippocastano
Aesculus hi...
Scelta delle piante nella progettazione di aree verdi
PIANTE RESISTENTI ALL'INQUINAMENTO
Anidride solforosa: Quercus rubra, Tilia cordata;
Fluoruri: Acer campestre e platanoides, Quercus robur;
Ozono: Acer saccharinum, Fagus sylvatica, Liriodendron
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