Biofenoli di Mela nel rischio cardiovascolare Resveratrolo spring più
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’L INTEGRATORE NUTRIZIONALE Poste Italiane SpA. Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (conv. in L. 2702/2004 N° 46) Art 1, comma 1 DCB Milano - ISSN 1127-6320 EURO 20.00 16 (3) 2013 Lug/Set 3/2013 La rivista è online • Resveratrolo • Berberis aristata Biofenoli di Mela nel rischio cardiovascolare • Elaeis guineensis • Coffea canephora Resveratrolo spring più biodisponibile EDITORE ® 2013 - 16(3) Resveratrolo spring form* ® 9-14 Per aumentare la biodisponibilità Articoli Aggiornamenti Aziende Notizie L’ INTEGRATORE NUTRIZIONALE Bernard Fioretti1, Cinzia Pagano2, Michele Sisani2, Roberto Spogli2, Giuseppe Palmiotto3, Luana Perioli2,4 1Consulente Scientifico, Spello (PG), [email protected] - www.bernardfioretti.it & Tefarm, Spin-Off Un. di Perugia, Pontefelcino (PG) - www.prolabintefarm.com 3Direttore scientifico, Nutraceutica, Monterenzio (Bo) 4Dipartimento di Chimica e Tecnologia del Farmaco, Un. di Perugia 2Prolabin Parole chiave Resveratrolo Solubilità Velocità di solubilizzazione Biodisponibilità Spring form Riassunto Recenti lavori e studi clinici hanno esteso le conoscenze sull’uso del resveratrolo nel trattamento di varie patologie umane e disordini metabolici. Queste applicazioni nel campo della salute umana sono però limitate dalla bassa biodisponibilità del resveratrolo. In base alla bassa solubilità in acqua e alla alta permeabilità di membrana, il resveratrolo è collocato nella classe II del Sistema di Classificazione Biofarmaceutico (BCS), con la biodisponibilità limitata dalla velocità di dissoluzione. E’ stata pertanto sviluppata una nuova forma di resveratrolo di origine naturale, supportata su idrossido di magnesio (Resveratrolo-inorganico) con migliorate proprietà biofarmaceutiche, da utilizzare nella formulazione di integratori alimentari, specialmente per incrementare la biodisponibilità del polifenolo. La natura liquid-like e le piccole dimensioni delle particelle del Resveratrolo-inorganico conferiscono una migliorata velocità di dissoluzione in test che mimano l’ambiente gastrico rispetto al resveratrolo da Polygonum cuspidatum (98%). L’incremento fino a dieci volte della solubilità apparente del Resveratrolo-inorganico migliora la biodisponibilità del resveratrolo. Il Resveratrolo-inorganico mostra inoltre vantaggi da un punto di vista industriale, come migliorata stabilità, scorrevolezza e compressibilità. Spring form Resveratrol* For increased bioavailability Summary Recent research articles and clinical trials have widened our knowledge on the use of resveratrol to treat various human pathological and metabolic disorders. However, these applications on human health are limited to the low bioavailability of resveratrol. On the basis of its low water solubility and high membrane permeability, resveratrol is labeled in class II of the Biopharmaceutics Classification System (BCS) and its bioavailability is limited by dissolution rate. Here we describe a new natural resveratrol form supported on magnesium hydroxide (Inorganic-resveratrol) that shows improved biopharmaceutical properties in the use onfood supplements, especially that of increasing resveratrol bioavailability. The liquid-like nature and reduced size of the particles of inorganic-resveratrol offer an improved dissolution rate in tests simulating the gastric environment, in comparison with resveratrol from Polygonum cuspidatum (98%). The apparent solubility of inorganic-resveratrol, which increases by as much as ten times, is thought to improve bioavailability of resveratrol. The inorganic-resveratrol also displays industrial manufacturing advantages, such as stability, flowability and compressibility. INTRODUZIONE Il resveratrolo (trans-3,5,4’-triidrossistilbene) è un polifenolo a struttura stilbenica, inizialmente isolato dalla radice dell’elleboro bianco (Veratrum grandiflorum O. Loes) e più tardi dalla radice del Polygonum cuspidatum, pianta usata nella medicina tradizionale cinese e giapponese. La popolarità del resveratrolo nasce nel 1992 quando viene ipotizzato essere la causa degli effetti cardioprotettivi del vino rosso (paradosso francese) (1), e aumenta nel 1997 quando viene dimostrato che nel topo è in grado di prevenire il carcinoma colon-rettale (1). I composti a base di resveratrolo presentano attività antiossidanti, antinfiammatorie, antivirali, cardioprotettive, neuroprotettive, anticancro, antiangiogenetiche (1-3). In soggetti umani sani obesi è stato recentemente osservato che il trattamento con transresveratrolo riduce i livelli di glucosio, di trigliceridi e dei marker dell’infiammazione con un effetto simile a quello indotto dalla restrizione calorica (4). *Revifast™ Sviluppato da Fioretti Bernard, Spello (PG) e Prolabin & Tefarm, Pontefelcino (PG). Distribuito da Nutraceutica, Monterenzio (BO) [email protected] (www.nutraceutica.it) 9 Articoli Aggiornamenti Aziende Notizie L’ INTEGRATORE NUTRIZIONALE www.ceceditore.com Il meccanismo d’azione del resveratrolo non è ancora stato completamente definito e, per questo motivo, di recente sono stati condotti molti studi volti a individuare e a comprendere gli aspetti che ancora risultano poco chiari. L’induzione dello stato di restrizione calorica, che si pensa stia alla base dei molteplici effetti del resveratrolo, è stata associata all’aumento dei livelli di adenosina monofosfato ciclico (cAMP) conseguenti all’inibizione da parte del resveratrolo della fosfodiesterasi di tipo IV (PDE4) (Fig 1). L’aumento del cAMP attiva la proteina chinasi A (PKA) e lo scambiatore proteico Epac che in parallelo attivano la proteina chinasi attivata dall’AMP (AMPK). L’attività della AMPK insieme a quella della PKA incrementa la funzionalità e l’espressione di Sirtuina1 (SIRT1) che in ultima analisi regola il rendimento energetico mitocondriale e il riordino del metabolismo lipidico (5). La biodisponibilità del resveratrolo nell’uomo Il resveratrolo è scarsamente biodisponibile a causa del ridotto assorbimen- to legato principalmente alla sua bassa solubilità (6) e al rapido metabolismo caratterizzato da conversione in composti glucuronati e solfatati, generalmente inattivi e con elevata clearance renale (1,7). Una recente revisione della letteratura sottolinea come l’incremento della biodisponibilità del resveratrolo sia un elemento necessario al fine di valutare il reale potenziale farmacologico e salutistico di questo noto polifenolo (8). In base al Sistema di Classificazione Biofarmaceutico (BCS) (9,10), il resveratrolo appartiene alla classe 2, ovvero fa parte di quelle molecole caratterizzate da una bassa solubilità in acqua (circa 30 mg/L), ma dotate di un’alta permeabilità di membrana (logP~3.1) (11). Nell’uomo, in seguito a somministrazione orale, il resveratrolo viene rilevato nel plasma dopo circa mezz’ora, indicando che il suo assorbimento inizia già a livello gastrico e raggiunge un picco di concentrazione plasmatico sub-micromolare. Tale picco è molto variabile e difficilmente relazionabile alla dose impiegata. Ad esempio, somministrando una dose di 25 mg di resveratrolo Figura 1 Meccanismo d’azione del resveratrolo come mimetico di uno stato di restrizione calorica Berberis a ristata 10 ® 2013 - 16(3) si ottiene una concentrazione plasmatica di 10 ng/mL (12,13) mentre, incrementando la dose anche di 20 volte (500 mg/die) la concentrazione plasmatica aumenta solo di 7 volte (72.6 ng/mL) (14). Variabilità nell’assorbimento del resveratrolo sono state anche dimostrate da clinical trials basati sulla somministrazione di 150 mg/die di resveratrolo per un periodo prolungato. E’ stato osservato come la stessa dose di attivo fosse in grado di produrre diverse concentrazioni plasmatiche, 231 ng/mL (4) e 63.8 ng/mL (15). Questa variabilità, in alcuni casi, è stata associata a vari fattori, come il diverso tipo di resveratrolo utilizzato (di origine sintetica o naturale), possibili interazioni con i carrier utilizzati per veicolarlo o differenze interindividuali nel metabolismo dell’attivo, etc (13). Tenendo conto di questi fattori che possono entrare in gioco nel condizionare i profili farmacocinetici del resveratrolo, si è creata l’esigenza di sviluppare nuovi approcci formulativi per migliorare la sua biodisponibilità e per consentirne un corretto e completo espletamento delle sue proprietà salutistiche. Tra le diverse strategie utilizzate per aumentare la biodisponibilità del resveratrolo sono state sviluppate nuove formulazioni in grado di aumentare la sua solubilità apparente, ad esempio tramite l’utilizzo di veicoli lipofili (16) o attraverso processi di complessazione con ciclodestrine, nanopreparazione o solubilizzazione micellare con acidi biliari (11). E’ stato dimostrato che l’aumento della solubilità apparente produce un miglioramento della biodisponibilità del resveratrolo (6,16) in quanto, in seguito al contatto con i fluidi biologici, si genera un gradiente di concentrazione favorevole all’assorbimento, che si ipotizza avvenga per trasporto passivo (17). Inoltre, in base a studi in vitro ci si aspetta che l’incremento della solubilità apparente consenta una parziale saturazione dei meccanismi che stanno alla base del metabolismo di primo passaggio (essenzialmente di coniugazione) con un conseguente incremento della biodisponibilità di resveratrolo (17). Tuttavia, molte delle strategie formulative per l’aumento della solubilità apparente di attivi poco solubili non sono idonee per l’applicazione nel settore degli integratori alimentari. ® 2013 - 16(3) Sulla base di quanto sopra detto è stato sviluppato un nuovo ingrediente a base di resveratrolo da utilizzare nella formulazione di integratori alimentari. Il nuovo ingrediente è costituito da resveratrolo naturale (Polygonum cuspidatum, 98%) supportato su idrossido di magnesio (in seguito riferito come ‘Resveratrolo-inorganico’). E’ stato eseguito uno studio comparativo tra il Resveratrolo-inorganico e quello da Polygonum cuspidatum (98%) analizzando le proprietà biofarmaceutiche (solubilità, velocità di solubilizzazione) che potrebbero risolvere, o comunque migliorare, la biodisponibilità del resveratrolo. MATERIALI e METODI Resveratrolo-inorganico Il resveratrolo naturale (98% da Polygonum cuspidatum) supportato su idrossidi di magnesio (resveratroloinorganico) (Revifast™ sviluppato da Fioretti Bernard, Spello (PG) e Prolabin & Tefarm, Pontefelcino (PG) e distribuito da Nutraceutica, Monterenzio (BO), [email protected] (www. nutraceutica.it), si basa, in qualche misura, sugli ‘insegnamenti’ di un brevetto italiano (18). Dal punto di vista quantitativo il resveratrolo-inorganico ha un contenuto ponderale di resveratrolo pari al 30%. L’analisi granulometrica del Resveratrolo-inorganico e del resveratrolo è stata eseguita mediante l’utilizzo di AccusizerTM C770 (Particle Sizing Systems. Inc. Santa Barbara, CA). Misure di tap density eseguite sulla polvere di Resveratrolo-inorganico e sul solo resveratrolo sono in accordo a quanto previsto dalla Farmacopea Ufficiale Italiana (FU XII Ed). In un cilindro graduato da 250 mL vengono posti 100 g di campione e si legge il V0 (volume di polvere non compresso o iniziale). Il cilindro contenente la polvere viene poi posto su un apposito apparecchio (conforme alla FU XII Ed) sottoposto a 10, 500 e 1250 cadute per determinare i corrispondenti volumi V10, V500, e V1250 (che corrisponde a Vf, volume compresso finale). Con i valori di V0 e Vf si calcolano l’indice di comprimibilità e l’indice di Hausner (Eq 1 e 2). RISULTATI e DISCUSSIONE Indice V0-Vf Eq 1 di comprimibilità =100X V0 Indice di Hausner = V0 Vf Analisi granulometrica Eq 2 L’analisi granulometrica della polvere del Resveratrolo-inorganico mostra una distribuzione dimensionale omogenea con un diametro medio di 2.1 μm (Fig 2A) rispetto al resveratrolo di partenza, che è costituito invece da particelle con dimensioni meno omogenee con un diametro medio di 30.6 μm (Fig 2B). Resveratrolo-inorganico è stato sottoposto a test di dissoluzione in vitro con metodo FU, XII Ed, e i profili ottenuti sono stati comparati con quelli relativi al resveratrolo da solo. Il test è stato condotto in condizioni di sovra-saturazione (132 mg di resveratrolo o 440 mg di Resveratrolo-inorganico contenente la stessa quantità di attivo), ovvero non sink, per simulare il più possibile quanto si verifica realmente nello stomaco quando l’attivo somministrato entra in contatto con i fluidi gastrici. La concentrazione di resveratrolo nei campioni prelevati in tempi prestabiliti è determinata spettrofotometricamente (lmax= 310 nm). L’analisi diffrattometrica (OUT) è stata effettuata con un diffrattometro PW 1710 (Philips, Lelyweg, Netherland). L’analisi termica differenziale (DSC) dei campioni è stata effettuata con Mettler-Toledo DSC1 STAR e system thermal analyzer. Il peso dei campioni analizzati era di 5 mg circa. La raccolta dei dati è stata effettuata nel range di temperatura 50-350°C, con velocità di riscaldamento di 20°C/min. Tap density Misure di tap density eseguite sulla polvere del Resveratrolo-inorganico e sul solo resveratrolo hanno dimostrato che, supportando l’attivo su idrossido di magnesio, si ottiene un notevole miglioramento delle caratteristiche di scorrimento delle polveri. Il valore dell’indice di comprimibilità è di 19.4 e 51.1 % per il Resveratrolo-inorganico e il resveratrolo rispettivamente, mentre quello dell’indice di Hausner è di 1.24 e 2 per il Resveratrolo-inorganico e il resveratrolo, rispettivamente. Con questi valori è stato possibile definire e confrontare l’attitudine allo scorrimento delle due polveri secondo la relativa scala della FU XII Ed (Tab 1, 19). Figura 2 Analisi granulometrica del Resveratrolo-inorganico (A) e del resveratrolo naturale (98% da Polygonum cuspidatum) (B) 6 A 5 Volume (%) Scopo dello studio 4 3 2 1 0 0.4 0.6 1 2 4 6 10 20 40 60 100 200 400 1000 2000 Diametro particellare (mm) 3.5 Volume (%) www.ceceditore.com Articoli Aggiornamenti Aziende Notizie L’ INTEGRATORE NUTRIZIONALE B 3 2.5 2 1.5 1 0.5 00.92 1.51 2.48 4.48 6.65 10.89 17.85 29.24 47.91 78.5 128.61 210.73 345.27 Diametro particellare (mm) 11 www.ceceditore.com Indice di comprimibilità (per cento) 1-10 11-15 16-20 21-35 26-31 32-37 >38 Attitudine allo scorrimento Eccellente Buona Discreta Passabile Scadente Molto scadente Estremamente scadente Il resveratrolo risulta essere una polvere ‘estremamente scadente’ mentre Resveratrolo-inorganico presenta un’attitudine allo scorrimento ‘discreta’. In ultimo occorre anche segnalare che la presenza di materiale inorganico micro-particellare (idrossido di magnesio) nel Resveratrolo-inorganico è in grado di stabilizzare il resveratrolo suscettibile a foto-degradazione e ossidazione (20). Lasciando infatti il resveratrolo in assenza di particolari protezioni questo va facilmente incontro a degradazione (per es ossidazione dei gruppi fenolici), apprezzabile anche grossolanamente, in quanto tende a imbrunire. Il resveratrolo da Polygonum cuspidatum (98%) si presenta come una polvere fine di colore bianco crema (Fig 3A). Con questo prodotto sono stati preparati il Resveratrolo-inorganico e una miscela di uguale composizione ponderale (30% in peso); entrambi i campioni sono stati conservati per 4 settimane in assenza di protezione da ossigeno e da radiazioni UV (senza atmosfera di azoto e senza protezione dalla luce). Come si può osservare dalla Fig 3B, l’aspetto e soprattutto il colore del Indice di Hausner 1.00-1.11 1.12-1.18 1.19-1.25 1.26-1.34 1.35-1.45 1.46-1.59 >1.60 Resveratrolo-inorganico non cambiano sostanzialmente rispetto alla colorazione del resveratrolo da solo opportunamente protetto da ossigeno e luce, mentre sono chiaramente presenti segni di imbrunimento nell’altra miscela non supportata su idrossidi di magnesio, ma realizzata con altri eccipienti (Fig 3C). Dissoluzione del Resveratrolo-inorganico Test in vitro (FU Ed XII) Nella Figura 4 sono presentati i profili di dissoluzione (mg/L in funzione del tempo) del Resveratrolo-inorganico (cerchi rossi) e del resveratrolo (98% da Polygonum cuspidatum, cerchi neri). Le linee sopraesposte rappresentano i miglior fit dei dati sperimentali con equazione esponenziale CMAX*(1- exp(-t/t) CMAX=valore massimo di solubilità; t=tempo t=tempo in cui la dissoluzione raggiunge 63% circa del processo massimo L’equazione rappresenta una forma per lo studio dei profili di dissoluzione secondo il modello di Weibull (21). Resveratrolo da Poligonum cuspidatum 12 B Resveratrolo-inorganico 2013 - 16(3) I migliori dati dei fit sono per la CMAX: 58 e 28 mg/L, rispettivamente per il Resveratrolo-inorganico e per resveratrolo di partenza, mentre per t: 1.5 e 7.5 minuti per il Resveratrolo-inorganico e per resveratrolo di partenza. Questi dati indicano che il Resveratrolo-inorganico mostra una velocità di dissoluzione 5 volte maggiore rispetto al resveratrolo (cfr t) e una solubilità max doppia (cfr Cmax). La linea tratteggiata rappresenta il rapporto di solubilità tra i due ingredienti dove si può vedere che nei primi istanti del processo di dissoluzione il resveratrolo contenuto nel Resveratrolo-inorganico è 10 volte più solubile (solubilità apparente) del resveratrolo di partenza. Figura 4 Profilo di dissoluzione del Resveratrolo-inorganico e del resveratrolo naturale (98% da Polygonum cuspidatum) Resveratrolo-inorganico Resveratrolo 60 10 50 40 5 30 20 10 0 0 0 5 10 15 20 25 30 tempo (minuti) Diffrattometria e DSC Al fine di definire il meccanismo di questa migliorata dissoluzione è stato eseguito uno studio di diffrattometria a raggi X e l’analisi termica a scansione differenziale (DSC) sul Resvera- Figura 3 Stabilità del Resveratrolo-inorganico a foto-degradazione e ossidazione A ® Incremento solubilità Tabella 1 Scala di attitudine allo scorrimento secondo FU Ed XII Concentrazione Resveratrolo (mg/L) Articoli Aggiornamenti Aziende Notizie L’ INTEGRATORE NUTRIZIONALE C Miscela resveratrolo con altri eccipienti ® 2013 - 16(3) www.ceceditore.com CONCLUSIONI trolo-inorganico e sul solo resveratrolo. La diffrazione a raggi X mostra che il Resveratrolo-inorganico non presenta i riflessi tipici del resveratrolo in forma cristallina, che invece è la forma in cui si trova il resveratrolo di partenza (dati non mostrati). In accordo con i dati cristallografici, l’analisi termica a scansione differenziale non mostra il picco relativo alla transizione di fase dallo stato solido (cristallo) a quello liquido, ovvero il punto di fusione, che invece è chiaramente presente nel resveratrolo di partenza (temperatura di fusione 270°C) (Fig 5). Nella DSC del Resveratrolo-inorganico è invece presente un assorbimento termico attribuibile all’idrossido di magnesio, in quanto sovrapponibile a quello osservato in idrossido di magnesio da solo (dato non riportato). I dati di diffrattometria a raggi X e DSC indicano che il resveratrolo nel Resveratrolo-inorganico non si trova in uno stato cristallino, ma in una forma liquid-like che da un punto di vista energetico è molto più simile al resveratrolo in soluzione e quindi il processo di dissoluzione/solubilizzazione è facilitato. Questo significa che occorrerà minore energia per solubilizzare il prodotto. Il Resveratrolo-inorganico è un nuovo ingrediente per la realizzazione di formulazioni nutraceutiche innovative che sfrutta una nuova forma più solubile del resveratrolo (spring form). Il Resveratrolo-inorganico è in grado di solubilizzarsi più velocemente e in maggiori quantità rispetto al solo resveratrolo, con notevoli vantaggi in termini biofarmaceutici e quindi di biodisponibilità. Dal punto di vista fisico è una dispersione solida, ovvero una nuova formulazione in cui l’attivo è supportato da materiale inorganico con elevato livello di sicurezza (idrossido di magnesio) che ne migliora le sue performance senza modificare chimicamente la struttura del prodotto naturale. Il prodotto infatti è costituito da resveratrolo di origine naturale (98% Polygonum cuspidatum) supportato su idrossido di magnesio al fine di ottenere un complesso organico-inorganico con migliori proprietà e vantaggi per l’utilizzatore. Il Resveratrolo-inorganico consente di ottenere una solubilità apparente molto maggiore rispetto al solo resveratrolo come conseguenza di un’aumentata Figura 5 Analisi termica a scansione differenziale (DSC) di Resveratrolo-inorganico e del resveratrolo Resveratrolo 10 Wg^-1 Resveratrolo-inorganico 60 0 80 1 100 120 2 3 140 160 180 4 5 6 200 7 240 8 260 9 10 280 11 300 320 12 13 340 14 °C min Figura 6 Stato liquid-like del Resveratrolo-inorganico (A) e comportamento in ambiente gastrico (B). I cerchi rossi indicano il resveratrolo, mentre parallelepipedi rettangoli stanno ad indicare la struttura di solido lamellare che l’idrossido di Mg può assumere B A PH 1.2 velocità di dissoluzione e dell’instaurarsi di fenomeni di sovra-saturazione dovuti a una spring form dell’attivo. Questa spring form è infatti una specie di resveratrolo ‘ad alta energia’ in grado di mantenere uno stato temporaneo di sovra-saturazione, ovvero mantenere la concentrazione dell’attivo a livelli più alti della sua solubilità, incrementando la sua velocità di solubilizzazione e favorendo l’assorbimento e quindi la biodisponibilità (22). Articoli Aggiornamenti Aziende Notizie L’ INTEGRATORE NUTRIZIONALE Il miglioramento della velocità di dissoluzione osservata per Resveratrolo-inorganico è da attribuire allo stato liquid-like del resveratrolo e alle sue ridotte e omogenee dimensioni particellari che insieme danno luogo ad un effetto sinergico responsabile dell’incremento di solubilità, o meglio di solubilità apparente del resveratrolo. Mentre il resveratrolo (98% da Polygonum cuspidatum) come tale è organizzato in cristalli, una volta supportato su idrossido di magnesio perde questa organizzazione rigida e regolare e si trova in una forma non cristallina liquid-like (Fig 6). L’’indebolimento’ dei legami che tengono insieme la struttura cristallina del resveratrolo determinano una diminuzione dell’energia necessaria alla dissoluzione. Questo comportamento è esaltato in ambiente acido dove il supporto di idrossidi di magnesio si dissolve a contatto con il fluido gastrico. Venendo a mancare l’impalcatura di sostegno costituita da idrossidi di magnesio, il resveratrolo si trova immediatamente disciolto nel fluido biologico e pronto per l’assorbimento. Da notare che se da un lato il resveratrolo somministrato diventa disponibile, l’idrossido di magnesio di supporto esercita un effetto positivo grazie alle sue proprietà antiacide e gastro-protettive. Dissoluzione e assorbimento sono migliorate anche grazie alle ridotte dimensioni particellari; infatti il Resveratrolo-inorganico presenta un range dimensionale omogeneo compreso tra 0.5 e 10 µ, con un diametro medio di 2 µ, mentre nel caso del solo resveratrolo le particelle sono caratterizzate da un’elevata disomogeneità dimensionale nel range di 2-100 µ, con un diametro medio di 30 µ. Per le ridotte dimensioni, a parità di peso, il Resve- 13 Articoli Aggiornamenti Aziende Notizie L’ INTEGRATORE NUTRIZIONALE www.ceceditore.com ratrolo-inorganico, rispetto al resveratrolo da solo, espone una maggiore superficie di contatto al mezzo di dissoluzione, garantendo un incremento della velocità di dissoluzione secondo quanto stabilito dalla legge di Noyes & Whitney (23). Il particle size e l’uniformità dimensionale delle particelle di polvere, unita- mente alle migliori proprietà di scorrimento offrono inoltre notevoli vantaggi formulativi in quanto Resveratrolo-inorganico è molto maneggevole (aumento scorrevolezza, minore adesività, minore densità). La minore adesività alle parti meccaniche degli strumenti e degli impianti durante le fasi di produzione, quali pesatura, trasferimento/i, mescolamento, com- ® 2013 - 16(3) pattazione, compressione e incapsulamento, facilitano le fasi di lavorazione del prodotto finale. Inoltre il Resveratrolo-inorganico ha una maggiore stabilità contro la degradazione ossidativa e la foto-degradazione, proprietà che possono essere sfruttate durante le fasi di lavorazione del prodotto, per mantenere intatte le attività salutistiche della sostanza. 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