GLI ANALOGHI DELL`INSULINA
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GLI ANALOGHI DELL’INSULINA EFFICACIA E SICUREZZA Involuzione del metabolismo glucidico e correlazione con la terapia Holman RR. Diabetes Res Clin Pract 40 (Suppl): S21–S25,1998. Strategia terapeutica di tipo intensivo Dieta OAD in monoterapia 10 OADs massima titolazione HbA1c (%) OAD in combinazione OAD + insulina basale 9 8 7 6 Durata del diabete Del Prato S et al. Int J Clin Pract 2005; 59: 1345–1355. OAD + insulina basal/bolus Strategia terapeutica di tipo intensivo INSULINA Dieta OAD in mono terapia 10 OADs massima titolazione HbA1c (%) OAD in combi nazione OAD + insulin a basale 9 8 7 6 Durata del diabete Del Prato S et al. Int J Clin Pract 2005; 59: 1345–1355. OAD + insulin a basal/bolus IDF 2005 Clinical Guidelines Task Force Standard di cura SID - AMD 2010 5. Quando si avvia la terapia insulinica: 5.1. Utilizzare un’insulina basale come detemir, glargine umana NPH o lispro protamina (con umana NPH il rischio di ipoglicemia è tuttavia maggiore, non vi sono evidenze che lispro protamina sia diversa da umana NPH), tenendo comunque in considerazione le diverse farmacocinetiche oppure 5.2. Utilizzare un analogo rapido ai pasti oppure 5.3. Utilizzare direttamente uno schema basal-bolus oppure 5.4. In presenza di gravi ed evidenti problemi di compliance, utilizzare una doppia somministrazione di insulina premiscelata (bifasica), tentando comunque di educare il paziente verso uno schema basal-bolus. Standard di cura SID - AMD 2010 Nei diabetici anziani gli obiettivi glicemici dovrebbero essere individualizzati. Se le condizioni generali sono relativamente buone, il valore di HbA1c potrà essere compreso tra 6,5% e 7,5%. (Livello della prova VI, Forza della raccomandazione B) Negli anziani fragili (con complicanze, affetti da demenza, con pluripatologie, nei quali il rischio di ipoglicemia è alto e nei quali i rischi di un controllo glicemico intensivo superino i benefici attesi) è appropriato un obiettivo meno restrittivo, con valori di HbA1c compresi tra 7,5% e 8,5%. (Livello della prova VI, Forza della raccomandazione B) Standard di cura SID - AMD 2010 Gli obiettivi glicemici Gli obiettivi glicemici durante un ricovero ospedaliero possono essere differenziati in funzione delle diverse situazioni cliniche: • Pazienti in situazione critica, ricoverati in Terapia Intensiva, medica o chirurgica: valori glicemici 140-180 mg/dl, in funzione del rischio stimato di ipoglicemia. (Livello della prova II, Forza della raccomandazione B) • Pazienti in situazione non critica: valori glicemici preprandiali 140 mg/dl, post-prandiali 180 mg/dl, se ottenibili senza rischi elevati di ipoglicemia. (Livello della prova VI, Forza della raccomandazione B) • In alcune situazioni cliniche a elevato rischio di ipoglicemia è opportuno un innalzamento degli obiettivi glicemici. (Livello della prova VI, Forza della raccomandazione B) Standard di cura SID - AMD 2010 Il trattamento L’utilizzo dei principali farmaci ipoglicemizzanti orali (secretagoghi, biguanidi, tiazolidinedioni) presenta notevoli limitazioni in ambito ospedaliero. La somministrazione di insulina è pertanto la terapia di scelta nel paziente diabetico ospedalizzato non stabilizzato. (Livello della prova VI, Forza della raccomandazione B) La terapia insulinica per via sottocutanea deve seguire uno schema programmato. Questo schema può essere integrato da un algoritmo di correzione basato sulla glicemia al momento dell’iniezione. Il metodo di praticare insulina solamente “al bisogno” (sliding scale) deve essere abbandonato. (Livello della prova IV, Forza della raccomandazione B) Standard di cura SID - AMD 2010 In pazienti critici e/o che non si alimentano per os, nel periodo perioperatorio e in situazioni di grave instabilità metabolica, la terapia insulinica deve essere effettuata in infusione venosa continua, applicando algoritmi basati su frequenti controlli dei valori glicemici e validati nel contesto di applicazione. (Livello della prova VI, Forza della raccomandazione B) I pazienti non critici, esperti nell’autosomministrazione di insulina e nell’autocontrollo glicemico, possono essere autorizzati a proseguire l’autogestione anche durante il ricovero, concordandone le modalità con l’équipe curante. (Livello della prova VI, Forza della raccomandazione B) Nei pazienti già in trattamento con microinfusore (CSII) può essere utile proseguire tale modalità di somministrazione della terapia anche durante il ricovero ospedaliero, purché ne sia possibile la corretta gestione nella specifica situazione clinica. (Livello della prova VI, Forza della raccomandazione B Insuline umane Azione Insulina Inizio (h) Picco (h) Durata (h) Nome commerciale Regolare 0.5 - 1 2-3 6-8 Humulin R 1-4 6 - 10 16 - 20 Humulin I 0.5 - 1 2-4 10 - 12 Humulin 30/70 NPH Bifasica RCP Humalog; Hirsch IB. NEJM 2005; RCP Humulin; RCP Humalog NPL Analoghi dell’insulina Insulina Azione Nome commerciale Inizio Picco (h) Durata (h) Lispro < 15’ 0,5 – 1 2-5 Humalog Aspart < 15’ 0,5 – 1 2-5 Novorapid Glulisine < 15’ 0,5 – 1 2-5 Apidra Lispro Protamina 1-4h 6 15 Detemir 1–3h 6-8 in base alla dose Glargine 1h Nessuno ~ 24 RCP Humalog; Hirsch IB. NEJM 2005; RCP Humulin; RCP Humalog NPL Humalog Basal Levemir Lantus Insulin Analogues: Chemical Properties Human Insulin Dimers and hexamers in solution Aspart Asp Limited self-aggregation Monomers in solution Glulisine Lys Glu Limited self-aggregation Monomers in solution Lispro Lys Pro Limited self-aggregation Monomers in solution Glargine Gly Arg Arg Soluble at low pH Precipitates at neutral (subcutaneous) pH Miscele di analoghi dell’insulina Azione Insulina 25% lispro 75% ILPS 30% aspart 70% asp+prot 50% lispro 50% ILPS 50% aspart 50% asp+prot 70% aspart 30% asp+prot Nome commerciale Inizio Picco (h) Durata (h) < 15’ 0,5 – 1 ~ 14 Humalog Mix 25 < 15’ 0,5 – 1 ~ 14 Novomix 30 < 15’ 0,5 – 1 ~12 Humalog Mix 50 < 15’ 0,5 – 1 ~12 Novomix 50 < 15’ 0,5 – 1 ~10 Novomix 70 RCP Humalog; Hirsch IB. NEJM 2005; RCP Humulin; RCP Humalog NPL Profili farmacocinetici di Lispro, Lispro miscele, e Lispro-Protamina 7 The PK properties of Lispro, including rapid onset, are preserved in stable mixtures of Lispro and NPL 6 5 Lispro Lispro 50:50 Lispro 25:75 NPL 4 3 2 N=30 Nondiabetic subjects 0.3 U/kg dose 1 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 Time (hours after dosing) Data derived from Heise T et al. Diabetes Care 1998;21(5):800-803. 20 22 24 Profili farmacodinamici di Lispro, Lispro miscele, e Lispro-Protamina tmax (min) 14 The mean glucose infusion rate increased in proportion to the amount of Lispro 12 10 lispro 107 ± 21* Lispro 50:50 121 ± 22* Lispro 25:75 141 ± 36 NPL 252 ± 64 8 * p<0.001 vs Mix25™ and NPL 6 4 N=30 Nondiabetic subjects 0.3 U/kg dose 2 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 Time (hours after dosing) Data derived from Heise T et al. Diabetes Care 1998;21(5):800-803. 20 22 24 Profili farmacocinetici di Lispro-Protamina, Glargine e Detemir Concentrazione insulinica media totale (endogena ed esogena) dopo somministrazione sottocutanea di insulina glargine, detemir, o lispro protamina (0.8 U/kg) in 34 pazienti con diabete di tipo 2, Hompesch M et al. Curr Med Res Opin 25 (11): 2679–2687, 2009 Profili farmacodinamici di Lispro-Protamina, Glargine e Detemir Tasso di infusione di glucosio (GIR) dopo somministrazione sottocutanea di insulina glargine, detemir e lispro protamina (0.8 U/kg) in 34 pazienti con Diabete di tipo 2 Hompesch M et al. Curr Med Res Opin 25 (11): 2679–2687, 2009 Profili farmacodinamici di Lispro-Protamina a vari dosaggi Tasso di infusione di glucosio (GIR) dopo somministrazione sottocutanea di insulina lispro protamina a 0.4, 0.8, e 1.2 U/kg Hompesch M et al. Curr Med Res Opin 25 (11): 2679–2687, 2009 Diabetes is associated with cancer risk • Type 2 DM is associated with three of five leading causes of cancer mortality in the US – Colon (30% excess risk) – Pancreas (50% excess risk) – Breast (postmenopausal; 20% excess risk) • Type 1 DM carries an overall excess cancer risk of ~20% – Stomach – Cervix – Endometrium • Metformin associated with fewer malignancies than insulin or sulfon ylureas Smith U et al, 2009; Zendehdel K et al, 2003 Circumstantial evidence Insulin Insulin Receptor a ffinity (%) IGF-1 Receptor a Mitogenic pote ffinity (%) ncy (%) Human 100% 100% 100% Aspart 92 ± 6 81 ± 9 58 ± 22 Lispro 84 ± 6† 156 ± 16 66 ± 10 Glargine 86 ± 3 641 ± 51 783 ± 132 Detemir 46 ± 5‡/18 ± 2§ 16 ± 1§ ? • People with acromegaly have increased rates of cancer Kurtzhals et al, 2000 †Slieker et al ‡Markussen et al; §Binding assays for detemir were done in albumin-free buffer systems, with varying degrees of success Insulin and cancer risk: four studies Study Population Hemkens, 2009 Jonasson, 2009 Malignancy Follow u p Findings 127,031 (G “Any malignan ermany) t neoplasm” Glargine vs human insul in Mean 1. 63 yrs Increased, dose-dependent cancer ri sk with glargine vs human insulin (p< 0.0001); HR 1.09 (10 U)-1.31 (50 U) 114,841 (Sweden) Glargine vs all other ins ulins 2 yrs Glargine alone vs. other insulins: RR 1.97 (95% CI 1.31–3.03) for breast cancer RR 1.07 (95% CI 0.91–1.27) for any malignancy Breast GI Prostate “Any type of m alignancy” www.diabetologiajournal.org/cancer.html Insulin and cancer risk: four studies Study Population Malignancy Follow u p Findings Colhoun, 2009 36,254 (Scotland) Any glargine vs. n o glargine Breast Colon Pancreatic Prostate Lung “All cancers” 4 years Any glargine had the same incidence for all cancers as no glargine (HR 1.02, 95% CI 0.77–1.36, p=0.9) Glargine alone had higher incidence of all cancer than “ot her insulins alone” (HR 1.55, 95% CI 1.01–2.37, p=0.045) No increase in breast CA with glargine (HR 1.49, 95% CI 0.79–2.83) “Glargine only” users had a higher breast CA rate than those using non-glargine insulin only (HR 3.39, 9 5% CI 1.46–7.85, p=0.004). Currie, 20 09 62,809 (Wales) Metformin vs. SFU vs. metformin+SF U vs. insulin Colorectal Pancreatic ~5 years Metformin alone: HR 0.54 Insulin therapy: HR 1.42 overall; 1.69 for colorectal, 4.63 f or pancreatic www.diabetologiajournal.org/cancer.html Problems with all four studies • Retrospective • Differences in baseline characteristics (insulin patients were older) • Very short follow-up – Suggests glargine, if anything, may accelerate progression of pr e-existing malignancies • Small absolute numbers of malignancies • Apparent direct conflicts between studies Mitogenic properties might be mediated through interaction with IGF1 receptor Receptor phosphorylation of serum-starved R−/ IR-A cells which were incubated with or without 5 nmol/l of insulin, IGF1 or B10Asp for the indicated times. Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Receptor phosphorylation of serum-starved R−/ IR-A cells which were incubated with or without 5 nmol/l of short-acting analogues for the indicated times. Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Receptor phosphorylation of serum-starved R−/ IR-A cells which were incubated with or without 5 nmol/l of long-acting analogues for the indicated times. Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Receptor phosphorylation in R−/IR-B cells. Average densitometric values (±SD) of three separate experi ments are shown as fold increase over basal activity. Insulin (mean ± SD) is indicated with a grey area. S olid line, B10Asp; dashed line, IGF1 Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Receptor phosphorylation in R−/IR-B cells. Average densitometric values (±SD) of three separate experim ents are shown as fold increase over basal activity. Insulin (mean ± SD) is indicated with a grey area. Short-acting analogues: solid line, aspart; dashed line, li spro; dotted line, glulisine; Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Receptor phosphorylation in R−/IR-B cells. Average densitometric values (±SD) of three separate experiments are shown as fold increase over basal activity. Insulin (mean ± SD) is indicated with a grey area. Long-acting analogues: solid line, glargine; dashed line, detemir. Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Receptor phosphorylation was evaluated in IGF1R-expressing cells. Densitometric average values (±SD) o f three independent experiments of IGF1R phosphorylation are shown. Data are expressed as fold increase over basal activity. Insulin mean value ± SD is indicated with a grey area. Solid line, B10Asp; dashed line, IGF1; Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Receptor phosphorylation was evaluated in IGF1R-expressing cells. Densitometric average values (±SD) of three independent experiments of IGF1R phosphorylation are shown. Data are expressed as fold increase over basal activity. Insulin mean value ± SD is indicated with a grey area. Short-acting analogues: solid line, aspart; dashed line, lispro; dotted line, glulisine; Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Receptor phosphorylation was evaluated in IGF1R-expressing cells. Densitometric average values (±SD) of three independent experiments of IGF1R phosphorylation are shown. Data are expressed as fold increase over basal activity. Insulin mean value ± SD is indicated with a grey area. Long-acting analogues: solid line, glargine; dashed line, detemir; Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Intracellular signalling serum-starved R−/IR-A cells which were incubated with or without 5 n mol/l of either insulin, IGF1 or B10Asp for the indicated times. Densitometric average values (±SD) of AKT (middle) or ERK (right) phosphorylation are shown. Data are expressed as fold increase over basal activity. Insulin mean value ± SD is indicated with a grey area. Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Intracellular signalling serum-starved R−/IR-A cells which were incubated with or without 5 nmol/l of either insulin, IGF1 or B10Asp for the indicated times. Densitometric average values (±SD) of AKT (middle) or ER K (right) phosphorylation are shown. Data are expressed as fold increase over basal activity. Insulin mean value ± SD is indicated with a grey area. Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Intracellular signalling serum-starved R−/IR-A cells which were incubated with or without 5 nmol/l of either insulin, IGF1 or B10Asp for the indicated times. Densitometric average values (±SD) of AKT (middle) or ERK (right) phosphorylation are shown. Data are expressed as fold increase over basal activity. Insulin mean value ± SD is indicated with a grey area Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Intracellular signalling in R−/IR-B cells. Both AKT and ERK phosphorylation were evaluated in R−/IR-B cells. Average densitometric values (±SD) of three separate experiments are shown as fold increase over basal activation. Insulin (mean ± SD) is indicated with a grey area Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Intracellular signalling in R−/IR-B cells. Both AKT and ERK phosphorylation were evaluated in R−/IR-B cells. Average densitometric values (±SD) of three separate experiments are shown as fold increase over basal activation. Insulin (mean ± SD) is indicated with a grey area. Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Intracellular signalling in R−/IR-B cells. Both AKT and ERK phosphorylation were evaluated in R−/IR-B cells. Average densitometric values (±SD) of three separate experiments are shown as fold increase over basal activation. Insulin (mean ± SD) is indicated with a grey area. Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Intracellular signalling in R+ cells. Average densitometric values (±SD) of three separate experiments are shown as fold increase overbasal activity. Insulin (mean ± SD) is indicated with a grey area. Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Intracellular signalling in R+ cells. Average densitometric values (±SD) of three separate experiments are shown as fold increase over basal activity. Insulin (mean ± SD) is indicated with a grey area. Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Intracellular signalling in R+ cells. Average densitometric values (±SD) of three separate experiments are shown as fold increase over basal activity. Insulin (mean ± SD) is indicated with a grey area. Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Cell DNA was measured in serum-starved R−/IRA cells exposed for 18 h to insulin, IGF1or insulin anal ogues at 5 nmol/l (except detemir, at 19 nmol/l). Each column indicates the mean value of 11 independ ent experiments as the percentage increase with respect to unstimulated cells (BSA 0.1%, white bars). The broken line indicates the level of the insulin effect. Insulin effect vs unstimulated †p<0.001, ††p<0. 0001; IGF1 and analogue effects vs insulin *p<0.05, **p<0.01 Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Cell DNA was measured in serum-starved R−/IR-B cells exposed for 18 h to insulin, IGF1 or insulin analo gues at 5 nmol/l (except detemir, at 19 nmol/l). Each column indicates the mean value of 11 independent experiments as the percentage increase with respect to unstimulated cells (BSA 0.1%, white bars). The b roken line indicates the level of the insulin effect. Insulin effect vs unstimulated †p<0.001, ††p<0.0001; IG F1 and analogue effects vs insulin *p<0.05, **p<0.01 Diabetologia (2010) 53:1743–1753 Cell DNA was measured in serum-starved and R+ cells exposed for 18 h to insulin, IGF1 or insulin analo gues at 5 nmol/l (except detemir, at 19 nmol/l). Each column indicates the mean value of 11 independent experiments as the percentage increase with respect to unstimulated cells (BSA 0.1%, white bars). The broken line indicates the level of the insulin effect. Insulin effect vs unstimulated †p<0.001, ††p<0.0001; I GF1 and analogue effects vs insulin *p<0.05, **p<0.01 Diabetologia (2010) 53:1743–1753
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