Atiemme - FILT CGIL Lombardia
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Atiemme - FILT CGIL Lombardia
e m m e i t A Un nuovo modo per co nfrontarsi, un nuovo lu ogo di dibattito in ATM Con un fatturato di quas i2 e, la linea metropolitana milioni di euro, circa 600 milioni di passegger i trasportati l’anno più estesa d’Italia, A.T .M. è certamente tra le più importanti d’Italia imprese della mobilità e tra le aziende più sig nificative di Milano e de 8.500 dipendenti. Lavo lla Lombardia con circa ratori, nei diversi livelli e mansioni, che sono pr fondamentale reso alla otagonisti di un servizio città e alla collettività. Lavoratori spesso imma ginati come privilegiat periodicamente al centr i e protetti, dentro un’impresa pubblica o dell’attenzione di sta mp a, televisione, opinione pu Lavoratori sempre, a bblica. torto o a ragione, ind ividuati come gli artef servizio di trasporto fo ici del buono o cattiv rnito alla città. o Lavoratori di cui ci si ac corge davvero e di cu i si parla solo nei mome gli scioperi, o nelle letter nti di conflitto, durante e di protesta inviate ai giornali. Lavoratori di cui tutti ha nno diritto di parlare, ma che contemporane a far sentire le proprie amente hanno difficoltà opinioni. Oltretutto un’impresa distribuita sul territor io, suddivisa in molti diventa complicato anch depositi e settori, do e far conoscere ai lavor ve atori cosa avviene dentr Atiemme Filt, cercherà o la propria impresa. , con i propri mezzi e l’impegno di chi collabo dare una propria lettur ra e vorrà aiutarci, di a della realtà, sia di quella aziendale che locale. del settore del traspor to Atiemme Filt è un perio dico della Filt CGIL riv olto ai nostri iscritti ed l’intenzione di essere let ai to dall’impresa e anche da chi la pensa diversa lavoratori, ma con Vogliamo scrivere un mente da noi. periodico non per gli addetti ai lavori o sindacali, al contrario, destinato agli attivisti il nostro obiettivo è di scrivere di fatti, opinion linguaggio preciso e chi i e informazioni con un aro. [email protected] ricevere il nostro periordia.it è il nostro indirizzo di posta elettronica, basterà scriverci per dic chiederci di approfondir o. Così come potrà fare chi vorrà inviarci e un argomento. una sua opinione o Periodico della FILT CGIL Milano Anno 1 - n. 1– Aprile 2005 SOMMARIO pag. 1 pag. 2 pag.4-8 Seicento parole Un nuovo modo per confrontarsi, un nuovo luogo di dibattito in ATM Un caso nazionale Il 1° dicembre del 2003 i tranvieri e l’ATM sono diventati un caso nazionale e internazionale. Seicento parole Un caso nazionale Tanti si chiesero il motivo che poteva aver portato migliaia di lavoratori a bloccare la città e a creare nell’opinione pubblica prima un clima di grande ostilità, ma poi di attenzione alle ragioni sociali e lavorative per quanto avvenuto che ha portato molti ad identificarsi con le ragioni dei tranvieri. Mondo ATM Cosa accade sulla malattia in ATM In quei giorni, aldilà della motivazione della vertenza, del mancato rinnovo contrattuale, dell’accordo aziendale, emerse la condizione di vita e di lavoro di quelle migliaia di lavoratori che forniscono alla città un servizio insostituibile. E si ebbe la conferma che una giusta legge sullo sciopero diventa vuota se le imprese si rifiutano di rinnovare un contratto di lavoro. Un papa coraggoiso Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Sanzione ai Lavoratori Autoferrotranvieri scioperi dei giorni 1, 20 e 21 dicembre 2003 e 12 e 13 gennaio 2004 Per paradosso, proprio il venir meno, per effetto degli scioperi, di quel servizio, ha reso evidente quanto indispensabile sia il trasporto pubblico. Si calcolò quanto, non ATM, ma la città perse in valore economico dal venir meno della mobilità. Busta paga pag. 9 Ogni lavoro, ogni attività ha una sua ragione nel fatto che consente di avere un salario; molti lavori hanno però una funzione sociale più marcata, più evidente. L’elenco potrebbe essere lungo. Ma quello del tranviere, in una città, è un lavoro di cui potersi sentire orgogliosi. Un tempo era quasi uno status: identificarsi in un ruolo socialmente riconosciuto dalla cittadinanza. Metropolitana Le motrici sono ambienti di lavoro. pag. 9-10 Qui officina Forse questa condizione è mutata. Ma noi riteniamo che insieme alle condizioni economiche, ai diritti da conquistare sia fondamentale ridare il giusto, importante valore al lavoro che i tranvieri svolgono. Aspettando il “Revamping” pag. 10 Il trasporto pubblico è sì il risultato dell’efficienza delle imprese, condizioni ambientali e viabilità, mezzi e infrastrutture ma, al centro resta la qualità, la disponibilità, l’impegno di uomini e donne nello svolgere il proprio lavoro. Un lavoro che non è sostituibile da macchine né è possibile spostare altrove. E che non è nemmeno possibile diventi solo parte di un processo asettico in cui i lavoratori diventano numeri. Gocce Accordo 14/01/05 Radio-bus Priamo Massa vestiario: un tema da affrontare Si tratta di un lavoro con turni fortemente disagiati, orari che rendono difficile una normale vita sociale, un lavoro che nelle congestionate vie della città diventa sempre più difficile e stressante. Amianto Ridare valore a questo lavoro significa metterlo al centro di ogni strategia. Un lavoro dentro un’impresa che è il frutto di tanti lavori, dalla guida alla manutenzione, dai tecnici agli impiegati. pag. 11-12 Viabilità Un mestiere sempre più difficile E la macchina dove la metto? Ridare valore al lavoro delle persone ed al servizio di trasporto pubblico devono tornare ad essere questioni centrali nella vita di una città come Milano. Riscaldamento posto guida Antonino Cortorillo Atiemme Filt 2 Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005 Mondo ATM Sarebbe stato meglio che le aziende, con le proprie associazioni ASSTRA e ANAV, facessero sentire il proprio dissenso al momento opportuno nei confronti del Governo anziché prendersela con le maestranze iniziando una campagna di stampa denigratoria contro i lavoratori, con argomentazioni false e moralmente sbagliate perché se l’assenteismo esiste è indipendente da chi lo paga. E’ opportuno analizzare con attenzione quali ne siano le cause e circoscriverne le responsabilità. Cosa accade sulla malattia in ATM Con il comma 148 art. 1 legge finanziaria n. 311 del 30/12/2004, il trattamento di malattia degli autoferrotranvieri è stato equiparato a quello dell’industria, ovvero alla partecipazione del trattamento economico in percentuale differente tra INPS e Aziende. Nell’industria sono stati stipulati degli accordi, nel corso del tempo, a salvaguardia del 100% della retribuzione da garantire al lavoratore in uno stato di maggiore bisogno perché ammalato. Nel caso quasi analogo in cui vi fu il passaggio dal “Fondo Roma” (fondo cha pagava le pensioni ai lavoratori del TPL) alla gestione INPS, le OOSS dimostrarono ben più grande serietà nel condurre un’azione politica col Governo per far sì che l’aliquota previdenziale pagata dai lavoratori fosse portata alla percentuale dell’INPS anziché continuare a pagare quella del soppresso “Fondo Roma”. È in questo contesto che la decisione di ATM, che segue ASSTRA e ANAV, di disdettare gli accordi sulla malattia, infortunio e maternità è sbagliata e illegittima perché lesiva di un diritto e un bisogno ormai universale di tutti i lavoratori. Infatti per le aziende il contributo diminuì dal ’97 mentre per i lavoratori dal 1999, in quelle circostanze le OO.SS. non puntarono al conflitto nelle aziende, sapevano dove stavano le responsabilità, e agirono rispettando la legge emanata dal Parlamento. Un tema di questa portata sicuramente necessitava di approfondimenti anziché di reazioni emotive. Non è vero che i lavoratori in malattia hanno dei privilegi o una retribuzione più alta. A loro vengono anticipati i ratei giornalieri di 13^, 14^ e gratifica di produttività e tale importo viene poi diminuito al momento della corresponsione di quegli emolumenti. Inoltre il meccanismo di calcolo si basa sulla media della retribuzione precedente, sulla quale incide l’utilizzo distorto dello straordinario di quasi 2.000.000 di ore che ATM usa per far fronte al servizio: non c’è pertanto privilegio di trattamento, ma un abuso dell’azienda allo straordinario, e comunque, nel complesso, la retribuzione assoluta non è superiore al 100 % . ATM, con il listino paga di febbraio, ha co municato direttame nte ai lavoratori, “saltando” la comunicazione alle Organizzazione Sindacali, la disdetta dei trattamenti di malattia a partire dal 1 agosto p.v., riservandosi di recuperare eventuali quote economiche erogate fra il 1° gennaio e 31 luglio. Tale comportamento è grave nella forma e nella sostanza, infatti non si è mai verificato nella storia che ATM abbia disdetto un accordo comunicandolo direttamente ai lavoratori, non si capisce se questo è l’inizio di una sorta di rapporto “privilegiato” impresa /dipendente. Atiemme Filt 3 Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005 Trattamento economico prima della legge finanziaria e della disdetta degli accordi Dal 1° al 3° giorno 100 % della retribuzione 50 % a carico INPS il restante integrato dalle aziende Dal 4° al 20° giorno 100 % della retribuzione Tutto a carico INPS Dal 21° al 180° giorno 100% della retribuzione Tutto a carico INPS Trattamento economico di malattia, dopo la modifica prevista dalla legge finanziaria e la disdetta degli accordi OPERAI: Dal 1° al 3° giorno Nessun trattamento Dal 4° al 20° giorno 50% della retribuzione a carico INPS Dal 21° al 180° giorno 66,6 % della retribuzione INPS IMPIEGATI: nessun trattamento INPS perché si applica il R.D.L. n° 1825 del 13/11/1924, salvo accordi migliorativi aziendali o nazionali Con anzianità fino a 10 anni Il primo mese 100 % della retribuzione a carico dell’azienda Successivi 2 mesi 50 % della retribuzione a carico dell’azienda Con anzianità superiore a 10 anni Primi 2 mesi 100 % della retribuzione a carico dell’azienda Successivi 4 mesi 50 % della retribuzione a carico dell’azienda Non possiamo correre il rischio che i lavoratori si presentino al lavoro in condizioni di salute non ottimali con conseguenti possibili rischi anche sulla sicurezza del trasporto. Le associazioni dei datori di lavoro, non accettando gli oneri economici conseguenti e che prima erano prevalentemente a carico dell’INPS, hanno dato disdetta di tutti gli accordi relativi ai trattamenti economici di malattia contenuti nel CCNL, non solo, ma hanno disdettato anche le norme contrattuali previgenti, oneri che le aziende già sostenevano, ovvero non aggiuntivi. La tua tranquillità PER PRENOTAZIONI E/O INFORMAZIONI (C.S.F. FILT/CGIL VIA SAN GREGORIO 48 – MILANO) TEL. 0267158.54 DAL LUNEDI’ AL VENERDI DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 12.30 E DALLE ORE 14.00 ALLE ORE 17.00 Oppure CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONI N° VERDE 840703730 Le Organizzazioni dei lavoratori respingono questo atteggiamento che ritengono provocatorio, e per questo il 14 marzo u.s. si è già svolto un primo presidio davanti ad Assolombarda, circa 300 lavoratori hanno manifestato pacificamente e altre iniziative sono in programma. Francesco Morisano A seguito della scomparsa di Papa Giovanni Paolo II, lo sciopero nazionale di 4 ore del TPL già programmato per il giorno 8 aprile, viene spostato al 22 aprile 2005 con le stesse modalità. Atiemme Filt Il sistema migliore per affrontare gli impegni fiscali 4 Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005 Un Papa coraggioso Il 9 maggio 1993 Papa Woityla compì una visita pastorale ad Agrigento. In quell’occasione il Papa volle incontrare, gesto significativo e altamente simbolico, i genitori di Rosario Livatino, giovane giudice onesto e scrupoloso di fede cattolica, trucidato dalla mafia appena pochi mesi prima. Durante quella visita, nella sua omelia non solo sillabò con voce rotta da sdegno la parola mafia, ma, nel riconoscerne l’esistenza, gridò: “La fede esige qui, nella vostra terra, una chiara riprovazione della mafia che è cultura di morte, profondamente disumana, antievangelica, nemica della dignità delle persone e della convivenza civile”. Siamo nella stagione delle stragi culminate prima nell’uccisione del segretario regionale del P.C.I. Pio La Torre e poi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con le loro scorte. Mai prima così esplicita era stata da parte della Chiesa la condanna della mafia. Certe parole di Woityla apparvero dure come pietre, disse infatti rivolto ai giovani: “Vi esorto a perseverare nell’impegno per un generale rinnovamento della politica, orientandola sempre più decisamente all’obiettivo del bene comune e depurandola da quelle torbide tendenze clientelari che inquinano profondamente l’esperienza della democrazia”. E ancora: “Sia proseguita con fermezza e piena collaborazione la lotta decisa alla mentalità e all’organizzazione mafiosa che, pur essendo di una minoranza, disonora questa terra e ne mortifica le potenzialità”. Queste parole sono particolarmente significative perché la Chiesa cattolica non ha sempre avuto un atteggiamento così fermo nel parlare di mafia e del sostenere che vi è un solco incolmabile, una distanza abissale tra essere mafiosi e essere cattolici. Crediamo che, riflettendo su queste poche righe, si possa ben cogliere il valore di quest’uomo di cui, seppur non sempre e tutti abbiamo condiviso opinioni e scelte, possiamo certo dire che non si è nascosto davanti a questioni importanti e a uomini potenti, in questo caso è la mafia, in altri la pace. informazioni che ci giungono, che ATM dia una interpretazione molto restrittiva in merito alle due giornate di permessi aggiuntivi previsti dall’accordo. Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Con la busta paga di Gennaio 05 l’ATM ha dato applicazione al CCNL Autoferrotranvieri 2004/2007, quindi tutti i lavoratori hanno percepito quanto previsto dal contratto stesso. Su questo aspetto le organizzazioni sindacali hanno chiesto un’incontro con ATM, per approfondire l’argomento e convincere la controparte delle buone ragioni dei lavoratori. L’effettiva applicazione è slittata di un mese (era prevista a dicembre 2004) per effetto dello scioglimento della riserva posta dalle OO.SS. firmatarie e avvenuta dopo l’effettuazione della consultazione referendaria che ha visto la netta prevalenza dei lavoratori che hanno condiviso e accettato i contenuti del rinnovo del contratto. Un’ulteriore nota, che merita una giusta e positiva valutazione, è l’introduzione di clausole sociali, che servono a garantire i lavoratori almeno nei diritti fondamentali e nelle regole contrattuali, in un momento di cambiamento delle regole di assegnazione dei servizi di trasporto pubblico locale. La firma del CCNL ha lasciato ancora aperti, in particolare, alcuni problemi sul futuro del Trasporto Pubblico Locale nella parte che riguarda l’individuazione delle Istituzioni che devono garantire i finanziamenti al settore; è chiaro che senza un capitolo di spesa certo previsto nelle leggi finanziarie ci potremmo trovare ancora una volta nelle condizioni che hanno poi determinato i fatti del Dicembre 2003. Gaspare De Gregorio Inoltre, come in tutti i contratti, ci possono essere diversità di interpretazione tra chi deve applicarlo (le Aziende), e coloro ai quali deve essere applicato. Anche in questo caso sembrerebbe, dalle prime Atiemme Filt 5 Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005 Le prime sanzioni di natura amministrativa sono state impugnate in sede giudiziaria, le stesse consistono in un multa notificata da ATM ai lavoratori, nonostante i ricorsi, e dopo un iter interno Aziendale la cui scorrettezza procedurale è stata fatta rilevare nella stesura dei ricorsi stessi; la prima udienza si è svolta il 17.03.2005 ed ha interessato un primo nucleo di lavoratori su circa 1500. Sanzioni ai Lavoratori Autoferrotranvieri scioperi dei giorni 1, 20 e 21 dicembre 2003 e 12 e 13 gennaio 2004 I comportamenti provocatori e privi di responsabilità tenuti dalle Aziende e dalle loro Associazioni durante il rinnovo del 2° biennio economico del Contratto Nazionale 2000/03, determinò una risposta dura, e inusuale nelle forme di lotta, degli Autoferrotranvieri di Milano. Il Giudice competente ha chiesto di unificare la citata udienza con la successiva, prevista per il 06.04.005, poiché d'identico contenuto. Seguiranno dettagliate informazioni in merito. In un silenzio assordante delle Istituzioni locali e centrali, unico serio e disponibile interlocutore il Prefetto di Milano, le imprese, per spazzare via il contratto nazionale, tentarono l'isolamento degli autoferrotranvieri. Per quanto attiene la sanzione notificata dal Prefetto di Milano per inottemperanza al decreto di precettazione, dopo l'impugnazione fatta dai lavoratori su indicazioni e modulistica delle Organizzazioni Sindacali, ed il successivo incontro in Prefettura i ricorsi sono al momento in fase di valutazione da parte del Prefetto il quale, nel citato incontro, s'impegnò prima di ogni atto esecutivo a sentire i lavoratori ricorrenti. Le Aziende per le ferite inflitte alla collettività, a seguito di quel comportamento, non ebbero formali sanzioni; ma la città e la società civile, nonostante il disagio, attribuiranno loro grandi responsabilità sanzionandoli moralmente, poiché conoscevano la serietà dei lavoratori autoferrotranvieri milanesi, conquistata con il loro quotidiano lavoro al servizio della città. Infine, al momento, non vi sono notifiche di natura penale, pur essendo aperta presso la procura della Repubblica di Milano un'indagine, affidata al Giudice delle Indagini Preliminari, volta a valutare se i fatti in esame ravvisino interruzione di pubblico servizio con le relative conseguenze. Tuttavia, come già precisato, il collegio legale sindacale dei penalisti è attivato per le tutele che si rendessero necessarie. Imprese e associazioni non hanno imparato quella lezione, e continuano a non rispettare i lavoratori, ci riprovano con le recenti provocatorie disdette delle integrazioni ai trattamenti di malattia, un capitolo che apre un conflitto carico di rischi. Ma avremo modo di approfondire, e contrastare, tale nuova provocazione. La Filt CGIL in tutta la vicenda delle sanzioni è al fianco dei lavoratori per un'efficace tutela ricorsuale e legale. Sollecita i lavoratori a rapportarsi costantemente con i propri Rappresentanti sindacali locali per costruire con loro ogni percorso necessario a rafforzare le iniziative ed uscire vincenti da questa e da altre prove che ci attendono. Emilio Savino Ritornando alle sanzioni; Filt CGIL Fit CISL e Uilt UIL, ai fini di tutela dei lavoratori, costituirono il collegio legale unitario che ha dato corso alla impugnazione delle notifiche di sanzioni amministrative ed è pronto ad impugnare quelle eventuali di natura penale. E' stato inoltre costituito un Fondo di Solidarietà che servirà a finanziare le iniziative di tutela e a sostenere i lavoratori. La Commissione di Garanzia per gli scioperi nei Pubblici Servizi, legge 146/90 e successive modifiche, a seguito dei richiamati fatti, deliberò la sanzione a carico dei lavoratori, demandando ad ATM il compito di notifica ed esecuzione della stessa, come previsto dalla normativa. Il Collegio legale sindacale ha come obiettivo, per far decadere le sanzioni, di far annullare la delibera della Commissione di garanzia per illegittimità: trattandosi di scioperi non dichiarati da Organizzazioni sindacali la normativa in materia prevede che ogni lavoratore ha diritto di essere sentito in merito, prima di essere oggetto di sanzioni, diritto che nella procedura avviata dalla Commissione non è stato rispettato. Atiemme Filt Ultim’ora La Provincia di Milano ha annullato l’esito della gara sul Trasporto Pubblico Locale. Sul prossimo numero di Atiemme Filt vi forniremo un approfondimento. 6 Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005 ✂ Busta paga Voci che compongono il listino paga di un Operatore d’Esercizio al Parametro 158 in forza all’ 1-4-1996(*) Ogni singola voce della retribuzione è contraddistinta da un codice numerico formato da 4 cifre. Di queste le ultime 3 identificano lo specifico istituto retributivo (es. 101 retribuzione tabellare, 102 aumenti periodici di anzianità), mentre la 1^ indica se vi è in corso un pagamento o una trattenuta. In particolare significa: 1. pagamento delle competenze del mese o competenze arretrate riferite all’anno in corso; 2. pagamento di competenze arretrate riferite agli anni precedenti; 3. trattenute del mese in corso o trattenute arretrate riferite all’anno in corso; 4. trattenute arretrate riferite agli anni precedenti. Codici 1101 Importo in euro 704,92 Descrizione Retribuzione tabellare 1102 147,90 Aumenti periodici di anzianità (APA) 1105 536,60 Indennità di contingenza 1107 37,27 Elementi sostitutivi 1109 46,63 Trattamento Distinto della Retribuzione 1111 20,37 Competenze accessorie unificate 1112 16,53 Indennità sostitutiva di mensa 1119 149,33 1180 59,91 Indennità di guida 1186 51,65 Comp. Produttività Acc. Az. 22/5/96 1199 0,74 1.771,85 Note Da corrispondere per ogni biennio di servizio, per un massimo di 6 scatti, del valore di € 24,65 ciascuno, a partire dalle data di effettiva maturazione Non utile per il calcolo dello straordinario Compenso mensile di produttività Assegno ad personam CCNL 2000 Retribuzione mensile 13^ - 14^ 1182 25,00 Compenso conseguimento progetti di settore Az. 14/01/04 Non utile per il calcolo dello straordinario 1184 34,43 Compensazione art. 4 Acc. Az. 27/04/01 Non utile per il calcolo dello straordinario 1831,28 Totale mese Atiemme Filt 7 Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005 ✂ La paga oraria si ricava moltiplicando x 14 la retribuzione mensile, aggiungendo gli importi espressi ai codici 1182 e 1184, che devono essere moltiplicati x 12, incrementando il tutto con la gratifica di produttività (importo semestrale x2 € 826,34). Retrib. mensile = retribuzione annua : 14 = 1.881,81 Retrib. giornaliera = retribuzione annua : 360 = 73,18 Retrib. oraria = retribuzione annua : 2172 = 12,13 (trattenuta sciopero) L’ammontare così ottenuto deve essere diviso per le ore annuali, che nel caso specifico dell’Operatore d’Esercizio, sono pari a 2172, vale a dire 181 ore mensili x12 mesi. I lavoratori che hanno aderito alla previdenza complementare di categoria, troveranno al cod. 1976 il “contributo Priamo azienda” del valore di € 28,72 (riferito al parametro 158), che ovviamente non va ad incidere sui conteggi per determinare la paga oraria e viene poi versato a cura dell’Azienda al Fondo Priamo, insieme al contributo del lavoratore e della quota del TFR. Retribuzione mensile 1771,85 x 14 = 24.805,90 Cod. 1182 25,00 x 12 = 300,00 Cod. 1184 34,43 x 12 = 413,16 Cod. 1129 (Gratifica produttività) 413,34 x 2 = 826,34 Totale retribuzione annua: 26.345,40 Inoltre, per ogni giornata di effettiva prestazione, competono le seguenti indennità o compensi: Codice 1358 1394 Descrizione Compenso Compenso convenzionale a retribuzione maggiorata Indennità giornaliera di prestazione Indennità giornaliera di mansione (solo per chi ha maturato 15 anni di anzianità di servizio) Indennità giornaliera personale viaggiante (P.V.) e turno avvicendato 1396 1397 15 minuti € 0,99 € 0,52 € 0,52 E per le giornate domenicali: 1398 € 5,81 Indennità lavoro domenicale P.V. e turno avvicendato Infine un buono pasto (ticket) del valore di € 3,10 per ogni giornata di effettiva prestazione, pari ad almeno la metà del turno programmato. Codice Descrizione Compenso 1362 Magg. ore lav. turno nott. avvicendato (dalle h 22.00 alle 05.00) 20% € 2,36 1363 Magg. ore lav. turno nott. fisso (dalle h 22.00 alle 05.00) 30% € 3,54 1366 Ore lav. straordinarie feriali 10% € 12,65 1370 Ore lav.in fest. naz. pers. turno rot. 20% € 14,16 1359 Ore lavorate in mancato riposo 20% € 14,16 1319 Magg. lav. stra. mancato riposo 10% € 1,00 1346 Ulteriore magg. per prestaz. in riposo 30% (spetta solo nel caso in cui il riposo lavorato determini una prestazione continuativa superiore a 6 giorni, cosiddetto 7° giorno) € 3,00 1379 maggiorazione ore lavorate in mancato riposo eccedente l’orario contrattuale € 1,15 (*) esempio esplicativo e non esaustivo. Nei prossimi numeri verranno prodotti esempi con altre caratteristiche (altre date di assunzione). Francesco Morisano - Vincenzo Roberto Atiemme Filt 8 Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005 Metropolitana Qui officina concluderà nel 2030 invece che nel 2008, il rischio è di mettere in circolazione delle vetture già superate dalla nuova tecnologia. La sicurezza, la qualità, la regolarità sono le parole d’ordine che appaiono sulle pubblicazioni aziendali. Queste parole vengono quotidianamente smentite dai fatti che avvengono in azienda, rimangono solo parole scritte ma prive di contenuti. Le motrici sono ambienti di lavoro. Nel lontano1980, i macchinisti della linea MM1 informarono le Organizzazioni Sindacali presenti nel deposito di Precotto dei rischi per la loro salute conseguenti agli spifferi d’aria presenti nelle cabine di guida. La Commissione Interna, organo sindacale allora presente nel deposito, interpellò il Direttore del Servizio Materiali Rotabili Ferro, l’ufficio tecnico aziendale e i responsabili dell’officina meccanica i quali valutarono indispensabile un intervento immediato, ed approntarono alcune modifiche tecniche ai profili delle porte e la sostituzione di alcune guarnizioni ormai usurate dal tempo, ottenendo dei risultati che eliminarono parzialmente il problema delle infiltrazioni d’aria nelle cabine di guida. Quante volte, attendendo un treno della linea M3 nelle stazioni, abbiamo notato alcuni clienti portare le mani alle orecchie, cercando di alleviare il rumore prodotto dall’arrivo del treno. Le R.S.U. M3 in proposito hanno inoltrato ai responsabili aziendali svariate segnalazioni per cercare possibili soluzioni al problema. Il rumore prodotto dai treni in alcune tratte della galleria supera i valori consentiti dalle normative legislative. Le cause di ciò probabilmente risiedono in una errata progettazione delle parti meccaniche dei carrelli e della struttura cementificata del piano ferro, è necessario procedere allo studio di nuovi progetti che siano in grado di migliorare la qualità ambientale, il comfort, l’affidabilità, le condizione di lavoro. L’ambiente di lavoro, la prevenzione della salute, sono argomenti che necessitano di un confronto quotidiano tra le parti per essere all’avanguardia come lavoratori e come Azienda. Angelo Golin I delegati sindacali seguirono attentamente le procedure delle modifiche, segnalarono tempestivamente ai responsabili aziendali che le motrici, a cui veniva effettuata la revisione generale, tornavano in produzione prive delle modifiche precedentemente eseguite nei depositi. La ragione di ciò, fu detto, era la mancanza di comunicazione tra i reparti e l’ufficio tecnico. Sono passati esattamente venticinque anni e, con molto rammarico, dobbiamo segnalare che la soluzione a questo problema appare ancora lontana: non si è rilevata, in questi anni, la volontà di effettuare una meticolosa ricerca tecnica in grado di eliminare definitivamente le cause. Stagionalmente vengono adottati dei palliativi che hanno lo scopo di tacitare le giuste lamentele delle RSU della Metropolitana e dei macchinisti che nella stagione invernale lamentano le precarie condizioni di lavoro. Aspettando il “Revamping” Lo hanno chiamato “Revamping” – ammodernamento delle vetture –; è il piano industriale che ATM illustrò nel 1999. Consiste nella trasformazione di 56 Unità di Trazione Linea 1 (composta da 2 motrici e 1 rimorchio ogni U.d.T.) in lega leggera, precisamente: • applicazione ai treni di equipaggiamento a “ciopper” (risparmio energetico); • installazione impianto di condizionamento comparto passeggeri; • trasformazione delle carrozze intercomunicanti; • porte elettriche con azionamento automatico. Un investimento di oltre 90 milioni di euro. Un piano industriale che definimmo importante ed ambizioso per i lavoratori di Precotto e per gli utenti in termini di comfort. Importante perché ATM avrebbe dimostrato di essere con le proprie risorse umane ed infrastrutture in grado di realizzare progetti di questa portata. Ambizioso perché avrebbe dato alla città di Milano l’immagine di un’Azienda che si rinnova per attrarre utenza che oggi preferisce spostarsi con la propria auto. A distanza di cinque anni, dopo diverse riunioni tra le rappresentanze sindacali e l’azienda per avere chiarimenti sull’avanzamento del progetto, oggi vi sono in circolazione 6 U.d.T. realizzate in 4 anni (a regime dal 2003 era previsto il rinnovamento di 8 U.d.T. all’anno). Viene spontaneo chiedersi: quanto costano? Nel 2002 ATM si organizza in Divisioni, nuovo dirigente, Dobbiamo considerare che tutte le motrici del parco rotabile hanno effettuato la revisione generale e sembra inconcepibile pensare che non sia stata verificata la squadratura dei telai delle porte delle cabine, che non si sia trovata una soluzione alla chiusura particolareggiata di tutte le fessure con guarnizioni in silicone, o con l’utilizzo della schiuma poliuretanica dei pannelli posti sotto il banco di guida. La sostituzione della scaldiglia ormai vetusta, con un termoventilatore tecnologicamente innovato e meno costoso, ed una diversa collocazione della nuova apparecchiatura alle spalle dell’operatore avrebbero potuto essere soluzioni in grado di eliminare le cause di questo problema. Nonostante tutto nell’immaginario dei lavoratori c’è il “Revamping” (accordo aziendale del 2000 per il rinnovamento delle vetture) che sicuramente risolverà alcuni problemi: nel 2008 tutte le vetture dovrebbero essere rifatte. Un bel sollievo per gli utenti e i lavoratori, ma anche questo sembra essere il solito miraggio aziendale visto che, a oggi, sono stati rinnovati solo 3 treni e, di questo passo, il rinnovamento delle vetture si Atiemme Filt 9 Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005 Gocce Accordo 14/01/05 nuova strategia; le lavorazioni di smontaggio, grossa carpenteria, modifiche sul materiale rotabile, verniciatura delle carrozze, vengono esternalizzate; il treno entrerà in officina pronto per essere rimontato. L’esternalizzazione fu una scelta motivata dal fatto che, oltre alle 56 U.d.T. in lega leggera linea 1. anche le 54 U.d.T. in acciaio linea 1, per le quali il Capo Servizio nella gestione precedente aveva previsto l’esternalizzazione della revisione, oggi rientrano in ATM nella fase di montaggio. Preso atto delle posizioni di ATM, precisiamo che i ritardi riscontrati nel completamento e per la realizzazione del ciclo produttivo individuato sono stati (e sono tutt’oggi) ascrivibili solo alle inefficienze aziendali. Nel luglio 2004, arriva in officina il 1° treno (Revamping) modificato come chiesto da ATM, pronto per essere rimontato. Nel gennaio 2005, su questa U.d.T. sono già state impiegate più di 17.500 ore di lavoro e il montaggio non è ancora ultimato. Prima dell’arrivo del “revamping” per una revisione generale si utilizzavano 13.700 ore per ogni U.d.T. con tutta l’attività svolta all’interno dell’officina. Di fronte a questa allarmante situazione la divisione officine che fa? A dicembre 2004 presenta al Coordinamento RSU una proposta di riorganizzazione. Bisogna rendere l’officina più efficiente! Come? Creando una nuova figura professionale: il meccanico! Nascerà dalla fusione tra arredatori e fabbri. L’azienda definisce questa scelta una “Svolta epocale”! Senza spiegare le cause dei forti ritardi e quali elementi nuovi possano risolvere i problemi riscontrati, senza nessun cenno sulla programmazione del lavoro, sull’approvvigionamento di materiali di consumo, sulla mancanza degli attrezzi da lavoro e di una seria organizzazione del magazzino! Se le ore per la realizzazione di una U.d.T. è così elevata, se a distanza di quattro anni non si è ancora riusciti a dare una programmazione seria al lavoro, con tutte le conseguenze che ne derivano, se spesso manca il materiale di consumo giornaliero e si bloccano le normali attività lavorative, se alcuni lavoratori sono ancora sprovvisti della cassetta degli attrezzi o questi sono insufficienti, viene spontaneo un dubbio: l’obiettivo di questo gruppo dirigente è quello di far fallire il progetto Revamping e esternalizzare tutte le lavorazioni? E dismettere l’officina di Precotto e tutto il suo knowhow? Se così non è ce lo dimostrino con i fatti perché di parole ne abbiamo già sentite fin troppe. Tutti noi ricordiamo le vicende del Dicembre 2004 quando i lavoratori ATM, esasperati dalle provocazioni imprenditoriali, si sono visti costretti a scrivere una pagina particolare della storia dei tranvieri milanesi. Da quella lotta è scaturito l’accordo di Gennaio 2005 nel quale, tra le altre cose, è riconosciuto ai lavoratori ATM, un importo di 25 euro mensili in cambio di maggior efficienza nelle prestazioni. Anche su quest’accordo l’azienda dà una interpretazione di parte non riconoscendo l’importo di 25 euro ai lavoratori che nel frattempo sono passati dalla Formazione Lavoro a tempo indeterminato. Il Coordinamento RSU ATM, insieme alle OO.SS. firmatarie di quell’accordo hanno chiesto un incontro urgente per risolvere la controversia. Radio-bus In questo settore nuovo, ed in continua evoluzione, ci sono alcuni problemi irrisolti che nascono dal tipo di servizio, certamente diverso da quello più tradizionale del servizio di linea. L’orario di lavoro, i riposi settimanali, la possibilità di transitare su servizi di linea, il riconoscimento di indennità per la vendita dei biglietti, sono gli argomenti che stanno vedendo il Coordinamento RSU alle prese con una difficile trattativa con l’azienda che, negli ultimi incontri, sembra essersi resa disponibile per un possibile accordo. Priamo Tra aprile e maggio c.a. tutti i lavoratori iscritti al “ Fondo Priamo” riceveranno l’estratto conto della propria posizione individuale, compresa la password personale per accedere tramite il sito web www.fondopriamo.it alla propria posizione in qualsiasi momento e verificare il capitale maturato. Massa vestiario: un tema da affrontare Il personale ATM che si reca al magazzino vestiario trova difficoltà nel ritiro della divisa. Da quando l’attività è stata esternalizzata si è riscontrata una caduta nella qualità dei capi e il mancato rispetto dei tempi di consegna degli stessi. Tutto ciò produce una eccessiva perdita di tempo per i lavoratori, e la tardata consegna si traduce nel posticipo della consegna successiva. Questo è un problema cha va affrontato e risolto quanto prima. Amianto Entro il 15 giugno 2005 i lavoratori con “esposizione qualificata” alle fibre d’amianto dovranno presentare all’INAIL domanda di riconoscimento di esposizione. Il principio alla base della concessione del suddetto beneficio è quello di tutelare, i lavoratori esposti all’amianto per la sua obiettiva pericolosità, in presenza dei requisiti richiesti, primo fra tutti l’esposizione ultradecennale. Per ogni ulteriore chiarimento potete rivolgervi alla nostra sede in Via San Gregorio 48 – Milano – tel. 026715828. Alvaro Monzani Atiemme Filt 10 Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005 Viabilità la possibilità che lo stesso possa essere usufruito anche dagli utenti. Un mestiere sempre più difficile Guidare un mezzo pubblico, sia esso tram o autobus, a Milano diventa ogni giorno più difficile. Il deposito ATM di via Novara è ubicato nelle vicinanze dello Stadio Meazza. Parcheggiare è diventato in generale impossibile e, ogni qual volta vi è una manifestazione sportiva, assolutamente impensabile. Le vie adiacenti diventano con parcheggio a pagamento o solo per i residenti e i tranvieri non sanno più dove mettere la macchina. Questo comporta che, nella maggioranza dei casi, i colleghi in turno, per non ritardare il servizio, parcheggiano in divieto collezionando multe. Sarebbe opportuno dotare i lavoratori di pass, per posteggiare l’auto quando si fanno i turni serali o mattinali e lavorare tranquillamente senza trovar brutte sorpresa a fine turno. Mauro Baroni L’alto tasso d’inquinamento dell’aria cittadina, provocato anche dall’eccessiva produzione di fumi di scarico delle auto che circolano, è una delle ragioni che mettono in grande evidenza l’importanza e l’opportunità di incentivare il trasporto collettivo per muoversi in città. Ma sembra che gli ultimi provvedimenti presi dalla Giunta Milanese vadano esattamente nella direzione opposta. L’uso delle corsie riservate ai tram anche da parte di taxi e di altri ha reso il lavoro dei tranvieri più difficoltoso in quanto costringe i conduttori ad incolonnamenti nel traffico, con gravi perdite di tempo. Hanno assicurato di aver installato dei semafori “intelligenti”, ma non hanno detto che, oltre ad essere intelligenti erano un po’ “distratti”: a volte si dimenticano di segnalare la barra del verde per i tram! Riscaldamento posto guida Un tema molto sentito e sempre trascurato dall’A.T.M. è il problema del riscaldamento per il conducente all’interno del posto guida. Per aumentare i posteggi per le auto private hanno ristretto le carreggiate riducendo lo spazio per lo scorrimento dei veicoli e creando, di conseguenza, delle strozzature che provocano incolonnamenti e rallentamenti. Nonostante le R.S.U. locali si siano sempre impegnate a segnalare e sensibilizzare i responsabili aziendali, questo problema importante si continua ad affrontare con procedure inadeguate e sempre in ritardo. Il risultato complessivo è quello di rendere il trasporto locale lento e incapace di soddisfare le esigenze di mobilità della clientela. La velocità media tende a diminuire e questo fatto rappresenta un forte disincentivo all’uso del mezzo pubblico. In ogni sondaggio o indagine però il problema del traffico risulta sempre al primo posto tra quelli denunciati dai cittadini ed è evidente che un trasporto pubblico più efficace ed efficiente potrebbe essere il modo corretto per cercare di affrontare seriamente questo problema sempre più grave. La cosa che maggiormente sgomenta è il persistere nell’acquisto di vetture che nascono già con questo tipo di problema, oltre a quello della climatizzazione in estate, di cui fanno le spese sia i lavoratori, in termini di salute, che gli utenti. Le procedure di appalto per la manutenzione di tali impianti si svolgono ogni anno con cronico ritardo e con risultati deludenti. Giuseppe Longhin E la macchina dove la metto? Quando in qualche caso la manutenzione è stata fatta dagli operai Atm, è emerso il problema dei ricambi, nonché della mancanza di personale. Al fine di incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico e per ridurre la congestione del traffico è opportuno che il Mobility Manager aziendale studi un’alternativa praticabile per coloro che oggi sono obbligati ad usare la propria auto per gli spostamenti casa-lavoro in quanto i turni di servizio non consentono l’utilizzo del mezzo pubblico. Non sarebbe male studiare un sistema di trasporto collettivo in quelle ore per i tranvieri, con Atiemme Filt Speriamo che in futuro l’Azienda comprenda che questo problema influisce soprattutto sulla sicurezza del servizio in quanto l‘efficienza dei conducenti subisce una significativa limitazione. Antonio Montuori 11 Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005 Comitato Permanente Antifascista contro il terrorismo per la difesa dell’ordine repubblicano Sezione ANPI – ATM Milano ANPI – FIAP – ANPPIA – ANED Corpo Volontari della Libertà Organizzano Mercoledì 13 Aprile 2005 alle ore 14.00 presso il Deposito di Teodosio L a m an i f e st azi o n e p er r i c ord ar e g li sc iop er i d el 1943 Comm em or ar e i m art iri e i d eport at i d ei tranv i er i m ilanesi R i n no va r e la m em or i a d el l a L i b eraz i o n e n e l s e s s an t e s im o an n iv er s ari o . La Filt CGIL invita tutti i lavoratori a partecipare Atiemme Filt – Periodico della Filt CGIL Milano - Lombardia. Supplemento al n. 45 di NOSTOP, periodico della Filt CGIL Lombardia. Responsabili di Redazione: Cristina Amidani, Francesco Morisano. Hanno collaborato: Mauro Baroni, Antonino Cortorillo, Gaspare De Gregorio, Angelo Golin, Giuseppe Longhin, Antonio Montuori, Alvaro Monzani, Francesco Morisano, Vincenzo Roberto, Emilio Savino Progetto Grafico: Marzia Passarotti. Redazione: Filt CGIL – Via San Gregorio, 48 –20124 - Milano – Tel. 026715823 – 02/6715831 Fax 0266987098 e-mail: [email protected] sito web: www.cgil.milano.it/categorie/filt Numero chiuso il 4 aprile 2005 – stampato in proprio.
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