Atiemme - FILT CGIL Lombardia
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e m m e i t A Segreterie Territoria li COORDINAMENTO RSU ATM Societarizzazione e Gare AVVIATE LE PROC EDURE PER LA PROCLAMA ZIONE DELLO SCIOPERO Periodico della FILT CGIL Milano Anno 3 - n. 10– Marzo 2007 Seicento parole SOMMARIO Societarizzazione e gare pag. 2 Seicento parole Societarizzazione e gare pag. 3 8 Marzo La storia sta prendendo un brutta piega Dall’incontro svolto, in materia, il giorno 14.03.2007 tra il Comune di Milano, proprietario di ATM, e le Organizzazioni Sindacali Confederali CGIL CISL UIL e di Categoria FILT, FIT, UILT è emerso uno scenario sul cui sfondo si delinea inevitabilmente l’azione sindacale conflittuale che FILT, FIT, UILT promuoveranno per tutelare i lavoratori e la città. Scegliere per le donne, gli uomini, le famiglie, la società 8 marzo pag. 6 Mondo A.T.M. La formazione professionale Dal citato incontro è emerso in estrema sintesi quanto segue: Assegni familiari Progressioni di carriera Il Comune di Milano non ha ancora una propria valutazione compiuta sul processo di societarizzazione deliberato e lasciato in mano alla gestione di ATM, senza indirizzi operativi, i quali dovranno essere prossimamente definiti. Informativa ai lavoratori ATM sul Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) pag. 14 Previdenza Il processo societario avanza, le scelte vengono assunte, con problemi in crescendo, e la proprietà comunale che fa? ……..Studia gli indirizzi! Fondo Priamo: istituito il nuovo comparto garantito pag. 15 Gocce Mentre la proprietà comunale afferma che ha allo studio il come effettuare l’effettivo trasferimento del Personale alla ATM Servizi S.p.A., nonché la definizione dell’assetto del gruppo e della collocazione al suo interno delle società che lo costituiscono. Transazione TFR Finanziaria 2007 Mezzi pubblici gratis per chi rottama Smog a Milano ATM Servizi S.p.A., prima che il Comune e il “Gruppo” abbiano delineato quanto sopra e le scelte associative, unilateralmente decide la sua politica aziendale associandosi ad ASSTRA e rompendo l’unicità associativa del “Gruppo” stesso, considerando che ATM S.p.A è rimasta in Assolombarda. Quale prospettiva per operai e impiegati che al completamento di ATM Servizi S.p.A. si troverebbero in un’associazione tipicamente industriale? È legittimo chiedersi rispetto a tali comportamenti della proprietà e dell’impresa in quale mondo industriale, produttivo, di mercato, vivono questi “imprenditori prestati alla politica”. Nelle loro aziende si comporterebbero cosi? Nell’azienda dei milanesi, l’ATM, lo stanno invece facendo! In merito alle gare in area urbana dall’incontro in Atiemme Filt 2 Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007 Comune, che è stazione appaltante per l’assegnazione dei servizi in area urbana e su 32 Comuni di interessati ai servizi definiti di area urbana, non sono emerse risposte alle richieste di garanzie per i lavoratori formulate dalle OO.SS. 8 Marzo Scegliere per le donne, gli uomini, le famiglie, la società Cosi come non sono stati esplicitati tempi per l’effettuazione delle gare; non c’è stata risposta alla domanda del Sindacato: in assenza di gare che senso ha societarizzare? Il Comune aveva deliberato la societarizzazione in funzione dell’effettuazione delle gare . L’8 marzo per le sindacaliste della Filt CGIL Milano Lombardia, non è stata solo l’occasione per festeggiare la festa delle donne, ma anche un momento per fare il bilancio su come in questi anni si sono affrontati i problemi legati alle pari opportunità e per rilanciare le iniziative delle politiche sulla conciliazione dei tempi, che spesso vengono, erroneamente, ritenute ad appannaggio delle donne e invece sono d’interesse di tutti. Il sindacato ha registrato assenza di risposte e vaghezza da parte della proprietà comunale in ordine alla richiesta sindacale di non procedere alla cessione di circa 200 colleghi collocati sui lotti 2 “Monza/Brianza” e 4 “Melegnano” facenti capo ai depositi Monza/Salmini interessati nei prossimi mesi di luglio e novembre, all’assegnazione dei citati lotti ai gestori vincenti da parte della Provincia, a seguito della decisione del Tribunale Amministrativo Regionale sui ricorsi pendenti promossi dai gestori vincenti. Ancora oggi il peso della gestione della famiglia ricade, per la maggior parte dei casi, sulle donne. Nonostante la legge 53/2000 abbia parificato i diritti sui congedi parentali tra i genitori, sono ancora una percentuale minima gli uomini che hanno usufruito delle aspettative, sia per un problema culturale ma anche di possibilità economiche, poiché la contrattazione solo in rari casi (vedi ad esempio ferrovie) si è occupata di integrare la legge, rendendo effettivamente possibile la conciliazione dei tempi. La posizione di FILT FIT UILT è chiara ed ufficiale, non accetteranno, e sarà conflitto, se in presenza di assunzioni, necessarie per le note carenze d’organico e per i provvedimenti d’emergenza ambientale, contestualmente colleghi di lavoro lascino ATM per essere assorbiti da altri gestori. Purtroppo è emerso che anche quando sembra si possa portare avanti una contrattazione di questo tipo, non mettendola concettualmente a pari titolo tra gli argomenti di una piattaforma, la si abbandona, perdendo anche i fondi che sono messi a disposizione per trovare e incentivare formule di orario di lavoro che favoriscano la conciliazione dei tempi. Per essere chiari il problema sarà degli 8500 lavoratori di ATM che saranno chiamati a scendere in lotta a sostegno dei colleghi di Monza e Salmini. Meditino tutti gli attori istituzionali e aziendali ognuno dei quali è stato per tempo avvisato, si attivino perchè è già luglio! Rispetto a quanto registrato nel corso dell’incontro, peraltro chiuso senza fissarne di nuovi, se non si verificheranno significative inversioni di tendenza il conflitto sarà inevitabile. Il Comune è stato già avvisato al termine dell’incontro. Spesso questi argomenti vengono lasciati solo alla sensibilità delle parti, così può Emilio Savino Atiemme Filt Segue a pagina 5 3 Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007 Segreterie Territoriali Milano Coordinamento R.S.U. ATM Milano, 23 marzo 2007 Spettabile Direzione ATM S.p.A. Foro Buonaparte 61 20121 - Milano (MI) Spettabile Direzione ATM SERVIZI S.p.A. Via Ricasoli, 1 20121 - Milano (MI) Osservatorio sui conflitti Sindacali nel settore dei Trasporti – C/o Ministero dei Trasporti Piazza Croce Rossa, 1 00100 - ROMA Commissione Nazionale Garanzia - Legge 146/90 Via Po, 16/A 00100 – ROMA Alla Prefettura di Milano Oggetto: Procedura raffreddamento, per le Aziende ATM S.p.A. – ATM Servizi S.p.A. di Milano, a norma delle leggi 146/90 – 83/2000 e della delibera 02/13 della Comm. Garanzia - Provvis. Regolamentazione dello sciopero nel Settore TPL. Le OO.SS. FILT CGIL FIT CISL UILT UIL, in costanza dell’esito negativo degli incontri avuti in sede di proprietà Comune di Milano – in data 14.03.2007 e in data 23.03.2007 nella sede delle richiamate imprese, in merito alle problematiche afferenti il processo di Societarizzazione di ATM S.p.A., congiuntamente al Coordinamento RSU, aprono la procedure di raffreddamento per le Aziende citate in oggetto. Motivano tale decisione con le seguenti argomentazioni: Il processo di Societarizzazione di ATM S.p.A. avviato in data 01.01.07, secondo le procedure di cui all’art.47 della legge 428/90 con modalità di scorporo e a mezzo di trasferimento di Personale a titolo definitivo (cessione di ramo d’azienda) e a titolo temporaneo (affitto di ramo d’Azienda), processo ad oggi non completato, ne si conoscono i tempi della sua definizione, determina tra l’altro procedure di mobilità del personale tra le Società non chiare e non contrattate, assenze di garanzie per i lavoratori ed indeterminatezza per il futuro dei servizi erogati alla città. La societarizzazione ha dato luogo al frazionamento della rappresentanza datoriale che determina problematiche di confronto tra le parti in assenza di politiche del Personale coordinate e precarietà nelle relazioni sindacali, con conseguenze rilevanti per imprese che erogano servizi alla collettività. Assenza del Piano Industriale di gruppo che definisca il ruolo di ogni impresa all’interno dello stesso e nel quale siano contemplate le garanzie di ogni ordine per i lavoratori. Inaccettabile organizzazione delle manutenzioni di mezzi e reti riconfigurata dall’impresa con una inadeguatezza foriera di inaffidabilità del sistema di trasporto e sprofessionalizzante per i lavoratori, i quadri e i tecnici addetti. Assenza di garanzie per il personale ATM Servizi S.p.A. interessato al trasferimento, nei prossimi mesi di luglio e novembre c.a., presso altro gestore in costanza dell’assegnazione delle gare dei lotti Provinciali 2 e 4 attinenti i servizi di Trasporto Pubblico Locale. Assenza di adeguata ed esauriente informazione al sindacato, rispetto al proliferare di partecipazioni societarie in altre aziende, alcune delle quali mettono in discussione processi lavorativi interni. Si resta nell’attesa di comunicazioni in merito. Distinti saluti. Il Coordinamento R.S.U. ATM Atiemme Filt Le Segreterie Territoriali Milano 4 Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007 Continua da pagina 3 capitare, come è successo in DHL, che un buon lavoro, che potrebbe aprire delle opportunità se si giungesse ad un accordo, viene invece perso perché cambia la controparte e viene meno la sensibilità al tema, disperdendo così tempo e impegno. Quanta contrattazione abbiamo fatto perché il part-time, oltre che uno strumento ad uso solo datoriale, divenga una modalità flessibile che vada incontro a problemi quali la maternità/paternità o l’assistenza famigliare? Dare l’opportunità ai lavoratori e lavoratrici di conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia, oltre a migliorare la qualità della vita, significa anche un ritorno economico, non dovendo trovare soluzioni alternative spesso dispendiose (baby sitter, badanti….). Mettere al centro la famiglia in una società vuol dire fare delle politiche concrete, non solo formali, ma che consentano realmente di crearla e di poterla gestire, anche nei momenti di difficoltà tenendo conto della diversa composizione che nel tempo il nucleo familiare può avere. In una società dove i/le lavoratori/trici si trovano in un mercato del lavoro che chiede una sempre maggiore disponibilità di tempo e flessibilità, dove si rimane soli nel gestire le problematiche familiari (genitori separati, parenti portatori di handicap….), c’è bisogno di richiamare alle responsabilità tutte le parti sociali e la comunità. L’attivo delle compagne della Filt Milano e Lombardia chiede che venga data non solo pari dignità a questi temi nella contrattazione sia nazionale che aziendale, ma che siano sempre presenti nella sensibilità e nelle scelte delle priorità che il sindacato deve assumere. Non si può pensare che i problemi dei lavoratori/ci trovino solo soluzioni salariali. Esiste tutto un ambito di contrattazione, che va dalla gestione degli orari alle politiche sociali, da affrontare con le parti datoriali e i livelli istituzionali che permettono un miglioramento sensibile della qualità della vita e che soprattutto non fanno sentire le persone isolate e impotenti. Scegliere questi temi serve alle donne, agli uomini, alle famiglie, alla società che mette così al centro valori di carattere universale. Si tratta però di “scegliere” non di “aggiungere” richieste, poiché solo scegliendo si compie il percorso di valorizzare la differenza tra un obiettivo ed un altro. Esistono strumenti che non sfruttiamo a pieno, dalla legge 53/2000 alla legge 125/91, ai fondi europei messi a disposizione per favorire la conciliazione dei tempi. Quanta contrattazione è stata fatta su questo versante ad esempio per favorire la realizzazione di asili nido aziendali? Atiemme Filt L’impegno delle donne e degli uomini nella Filt e nella Cgil deve sempre essere quello non solo di inserire le richieste nelle piattaforme, ma di portarle a compimento negli accordi finali. Marisa Moi 5 Anno 3 - n. 10 – MArzo 2007 8 marzo Mondo A.T.M. La condizione della donna è sempre stato un indice chiaro del grado di sviluppo illuminato di qualsiasi società, a partire dai tempi antichi sino ad oggi. Siamo nel 2007, e ancora accadono episodi di violenza alle donne, purtroppo non sempre puniti in modo adeguato. Ironicamente la parola “donna” deriva dal latino “domina” (padrona), ma noi donne siamo sempre state poco “padrone”. La formazione professionale Nelle pagine curate da ATM sul quotidiano gratuito “City” di Milano campeggia periodicamente la pubblicità che recita “Lo sapevi che Atm… assume, addestra e forma il suo personale?”. Sicuramente l’impegno nel campo della formazione professionale è un aspetto importante al fine di garantire una crescita della qualità del servizio offerto sia all’utenza, sia per rispondere in tempi ragionevoli a tutte le esigenze informative interne. Tuttavia, sarebbe importante investire sulla qualificazione di tutto il personale. Infatti, l’azienda seleziona in modo unilaterale il tipo di formazione, le modalità di svolgimento, le caratteristiche dei corsi senza un confronto con i diretti interessati, cioè i lavoratori stessi e le OO.SS. L’offerta formativa viene rivolta per lo più ai livelli medio-alti, mentre sarebbe il caso di mettere mano in questo settore in modo che tutto il Le donne nella storia italiana, se si eccettuano gli ultimi decenni o rare personalità celebri, sono state una sorta di lato oscuro della luna: presenti ed agenti, ma invisibili, destinate ad un ruolo puramente domestico. La comparsa massiccia delle donne nel mondo del lavoro infatti, costituisce la grande novità della società italiana a partire dagli anni sessanta. La loro storia è anche la storia della modernizzazione del nostro paese, processo di cui le donne sono state soggetto e oggetto al tempo stesso. Le donne, diventano rapidamente protagoniste del cambiamento in tutti i campi sociali e professionali, ma proprio per questo, sono costrette nella vita privata ad abbandonare i ruoli tradizionali e ad inventare nuovi modelli di esistenza. La loro vita cambia e parallelamente si manifesta una tumultuosa crescita di un paese che sta diventando democratico, industriale, partecipe del fervore culturale e artistico del moderno occidente. La tua tranquillità Graziella Calaprice PER PRENOTAZIONI E/O INFORMAZIONI (C.S.F. FILT/CGIL VIA SAN GREGORIO 48 – MILANO) TEL. 0267158.54 – 55 DAL LUNEDI’ AL VENERDI DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 12.00 E DALLE ORE 14.00 ALLE ORE 18.00 Oppure CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONI N° VERDE 840703730 Il sistema migliore per affrontare gli impegni fiscali Atiemme Filt 6 Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007 personale possa accedere alla formazione e non solo lavoratori con alta specializzazione o che lavorano in settori specifici. Inoltre, per i livelli medio-bassi - quando si ha la fortuna di essere inseriti in percorsi formativi - viene svolta al massimo una formazione di base, volta al solo addestramento/aggiornamento delle conoscenze utili per lo svolgere delle mansioni assegnate e nulla più. Assegni familiari Dal 1 gennaio 2007 la legge finanziaria 2007 legge 296/06 art. 1 comma 11, ha rideterminato i livelli di reddito e gli importi relativi ai nuclei familiari con riferimento ai nuclei familiari con entrambi i genitori e almeno un figlio minore in cui non siano presenti componenti inabili nonché ai nuclei familiari con un solo genitore e almeno un figlio minore. Sono state pertanto rielaborate le seguenti tabelle utili per la corresponsione degli assegni familiari dal mese di gennaio 2007. La formazione del personale e la sua qualificazione dovrebbe essere un fattore centrale per giudicare la qualità complessiva del lavoro in ATM. Tutti i lavoratori dovrebbero essere inseriti in progetti formativi, poter partecipare a corsi di aggiornamento in orario di lavoro realizzati da personale aziendale e laddove non fosse possibile rivolgersi agli Enti esterni, poter fruire di congedi formativi retribuiti, ecc. in modo da prevenire fenomeni di obsolescenza professionale, particolarmente rilevante nei settori dove c’è un elevato livello di sviluppo tecnologico, normativo, ecc. Assegno per il nucleo famigliare senza presenza di soggetti inabili 1 componente oltre che ai genitori (o il genitore): Fino a 12.500 euro di reddito familiare: Oltre 12.500 euro: L’importo decrescente di 9,3 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare a partire da 12.500 e fino a un reddito di 24.000; oltre 24.000 l’importo decresce di 0,5 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino a un reddito di 40.000; oltre 40.000 l’importo decresce di 2,3 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino ad azzerarsi. Non è un problema da poco ed è anche imponendo una serie di condizioni che ci aiutino a migliorare la qualità della vita e del lavoro che possiamo contribuire a risolvere problemi, quali ad esempio il mobbing, che si fanno sempre più stringenti nella nostra società. Fortunato Lania 2 componenti oltre che ai genitori (o il genitore): Fino a 12.500 euro di reddito familiare: 3.100 euro Oltre 12.500 euro: L’importo decrescente di 13 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare a partire da 12.500 e fino a un reddito di 29.000; oltre 29.000 l’importo decresce di 0,9 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino a un reddito di 40.000; oltre 40.000 l’importo decresce di 3,1 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino ad azzerarsi. Testo Unico ACCORDI ORARI di A.T.M. S.p.A. linee di superficie urbana linee metropolitane 1, 2, 3 linee di superficie interurbana 3 componenti oltre che ai genitori (o il genitore): Fino a 12.500 euro di reddito familiare: 4.500 euro Oltre 12.500 euro: L’importo decrescente di 11,5 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare a partire da 12.500 e fino a un reddito di 34.700; oltre 34.700 l’importo decresce di 1,4 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino a un reddito di 40.000; oltre 40.000 l’importo decresce di 4,8 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino ad azzerarsi. Chiedilo al tuo delegato d’impianto Atiemme 1.650 euro 7 Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007 A decorrere dal 1° gennaio 2007 gli importi degli assegni per tutte le altre tipologie di nuclei con figli vengono rivalutati del 15 per cento. L’INPS dovrà quindi anche in questo caso recepire la rivalutazione e ripubblicare tutte le altre tabelle. 4 componenti oltre che ai genitori (o il genitore): Fino a 12.500 euro di reddito familiare: 6.000 euro Oltre 12.500 euro: L’importo decrescente di 5 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare a partire da 12.500 e fino a un reddito di 21.300; oltre 21.300 l’importo decresce di 10,5 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino a un reddito di 36.100; oltre 36.100 l’importo decresce di 19,6 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino ad un reddito di 45.000; oltre 45.000 l’importo decresce di 6,2 euro per ogni 100 euro di maggior reddito fino ad azzerarsi. Le Tabelle potranno essere ulteriormente rimodulate con decreto interministeriale del ministro per le politiche per la famiglia, e del ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concreto con il ministro della solidarietà sociale e con il ministro dell’economia e delle finanze. Restano fermi i criteri di rivalutazione dei livelli di reddito familiare di cui l’articolo 2, comma 12, del decreto-legge 13 marzo 1988, n. 69, convertito con modificazioni dalla legge del 13 maggio 1988, n. 153 che saranno applicati a decorrere dal 2008. 5 componenti oltre che ai genitori (o il genitore): Fino a 12.500 euro di reddito familiare: 7.500 euro Oltre 12.500 euro: L’importo decrescente di 7,5 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare a partire da 12.500 e fino a un reddito di 21.300; oltre 21.300 l’importo decresce di 11,2 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino a un reddito di 36.100; oltre 36.100 l’importo decresce di 1,6 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino ad un reddito di 39.000; oltre 39.000 l’importo decresce di 25 euro per ogni 100 euro di maggior reddito fino ad un reddito di 45.000; oltre 45.000 l’importo decresce di 8,8 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino ad azzerarsi. Un’importante aggiunta riguarda i nuclei con più di tre figli di età minore di 26 anni: in tali casi sarà possibile includere nel nucleo familiare ai fini dell’assegno anche i figli di età minore a 21 anni se studenti o apprendisti. Ad esempio, se nel nucleo sono presenti un figlio di 16 anni, un figlio di 18 anni, un figlio di 20 anni studente e un figlio di 23 anni, questi sono più di tre potendo contare anche il soggetto di 23 anni: ai fini dell’assegno al nucleo potrò invece contare solo i primi tre figli perché di età inferiore a 21 anni. Nella disciplina oggi vigente è possibile considerare solo il figlio di 16 anni. Esempio 5. Lo stesso lavoratore dipendente del precedente “esempio 1” con moglie e figlio minore a carico in nucleo monoreddito con retribuzione lorda Assegno AGGIUNTIVO per nuclei con UN SOLO genitore 3 componenti oltre al genitore: Fino a 14.500 euro di reddito familiare: 1.000 euro Oltre 14.500 euro: L’importo dell’assegno aggiuntivo decresce di 8,6 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare a partire da 14.500 fino ad azzerarsi. 4 componenti oltre al genitore: Fino a 14.500 euro di reddito familiare: 1.000 euro Oltre 14.500 euro: L’importo dell’assegno aggiuntivo decresce di 1,5 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare a partire da 14.500 fino a 53.000; oltre a 53.000 l’importo dell’Assegno aggiuntivo decresce di 1,4 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino ad azzerarsi. 5 componenti oltre al genitore: Fino a 21.300 euro di reddito familiare: 1.550 euro Oltre 21.300 euro: L’importo dell’assegno aggiuntivo decresce di 1,6 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare a partire da 21.300 fino a 56.000; oltre a 56.000 l’importo dell’Assegno aggiuntivo decresce di 2,5 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino ad azzerarsi. . Atiemme Filt 8 Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007 Progressioni di carriera fiscale mensile pari a 16.800 euro. Con le norme oggi in vigore avrebbe un assegno familiare mensile pari a 92,45 euro mensili. Dal 1° gennaio 2007 il suo assegno al nucleo familiare sarà pari a 104,17. Il 19/11/02 è stato sottoscritto un accordo che eliminava la pratica dei concorsi per le progressioni di carriera sistema complesso e costoso, ATM rimarcava spesso alle OO.SS. come fonte di spreco di risorse e di lungaggini per la copertura di posti vaganti e non solo. Esempio 6. Lavoratore dipendente senza coniuge con 3 figli di 17, 19 e 21 anni e retribuzione annua di 18.000 euro: il suo assegno mensile 2006 è pari a 54,23 euro, mentre dal 1° gennaio 2007 salirà a 94,87 euro, anche se continuerà a non poter computare i due figli maggiori in quanto il nucleo non supera il totale di tre figli. L’accordo sottoscritto da la facoltà ad ATM di effettuare il passaggio al livello superiore mediante la compilazione di una scheda di valutazione di tutti i lavoratori interessati, di conseguenza chi ha i migliori requisiti in base alla compilazione delle schede da parte dei “superiori” passa al parametro più alto, senza perdita di tempo. Esempio 7. Lavoratore dipendente senza coniuge con 4 figli di 17, 19, 21 e 24 anni e retribuzione annua di 22.000 euro. Il suo assegno mensile fino al 2006 è di 23,24 euro, potendo conteggiare il solo figlio minore. Dal 1° gennaio 2007 il suo assegno avrà un’impennata e salirà a 313,53 mensili, potendo fruire della nuova tabella con tre figli più l’importo aggiuntivo. La modifica si era resa necessaria in quanto le organizzazioni sindacali, non potendo più garantire ai lavoratori la trasparenza dei concorsi, preferirono un metodo che dava tutta la responsabilità all’azienda di scegliere tra i lavoratori i migliori, pensando che con il nuovo sistema ATM si responsabilizzasse e praticasse il metodo della meritocrazia e non quello clientelare poichè ATM considerava responsabile il sindacato di ogni “clientela”. Da quest’ultimo esempio notiamo come situazioni particolarmente gravose, precedentemente penalizzate o non coperte, vedano in alcuni casi sanare quella che per decenni è stata la contradditoria politica per la famiglia. ATM riteneva che la responsabilità di ciò che accadeva nei concorsi fosse del sindacato ma, forse, ne era l’unica artefice decidendo in anticipo chi avrebbe dovuto vincere il concorso. Per una buona applicazione di questo accordo era necessario che si verificasse un fattore indispensabile: la possibilità che tutti i lavoratori potessero essere messi nelle stesse condizioni. Si sarebbero dovuti tenere corsi formativi che sviluppassero e/o migliorassero le loro capacità e conoscenze, purtroppo ciò non è avvenuto, anzi l’azienda, con il passare degli anni, ne ha approfittato utilizzando a suo piacimento il passaggio di livello ed in alcuni casi sono avvenuti passaggi addirittura senza che i superiori diretti ne sapessero nulla. Solo nei primi tempi l’accordo ha trovato una applicazione corretta ma le cose ben presto hanno preso una brutta piega e si è iniziato a procedeva alle promozioni senza chiarire il criterio con cui venivano valutati coloro che avevano titolo. Atiemme Filt 9 Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007 A volte sono state create posizioni inutili spostando persone da un posto all’altro allo scopo di soddisfare le esigenze di alcuni, spesso con esiti negativi sia per la produzione che per l’organizzazione, in alcuni casi addirittura senza che la persona individuata avesse la conoscenza necessaria per il lavoro di cui si sarebbe dovuto occupare né la capacità di gestire le risorse umane, rapportandosi con i lavoratori in modo maldestro alla stregua di un padrone che comanda non come un superiore che gestisce. Ribadendo che le organizzazioni sindacali non devono entrare nella gestione delle progressioni di carriera dei lavoratori, ritengo però necessario che facciano una valutazione di come è stato applicato questo accordo e chiedano che vengano esplicitati quali sono i criteri che l’azienda utilizza per effettuare le valutazioni (come vengono stilate le graduatorie) perché è compito dei sindacati l’opera di controllo nell’interesse di tutti i lavoratori. Gerardo Carbone Informativa ai lavoratori ATM sul Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) A seguito dell’emanazione del Decreto Ministeriale del 30 gennaio 2007, sulla destinazione del T.F.R. maturando dal 1° gennaio 2007, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1.2.2007, tale Decreto prevede che il conferimento mediante scelta esplicita del TFR avvenga tramite gli appositi moduli sotto riportati entro il 30 giugno 2007, o entro 6 mesi dalla data di assunzione, i lavoratori devono decidere se conferire il TFR: Ad una forma di previdenza complementare * Fondo pensione negoziale (Priamo per i lavoratori Autoferrotranviari) Per avere diritto alla contribuzione prevista dalla contrattazione collettiva ovvero il 2% di contributo del datore di lavoro e il 2% del lavoratore occorre iscriversi con apposita modulistica di Priamo ( da consegnare ad ATM contemporaneamente al modulo di adesione a Priamo anche il il modulo ministeriale TFR1 o TFR2 ). * Fondo pensione aperto ( non è prevista la contribuzione collettiva del datore di lavoro) * Piano pensionistico individuale ( non è prevista la contribuzione collettiva del datore di lavoro) * oppure mantenerlo in Azienda, che dovrà poi trasferirlo all’INPS, in questo caso la scelta potrà essere revocata in qualsiasi momento, aderendo ad una forma di previdenza complementare. * oppure avvalersi dell’opzione di scelta tacita, in tale circostanza si ribadisce a tutti i lavoratori che nel periodo fino al 30.06.2007 che non esprimono nessuna volontà a decorrere dal 1° luglio 2007 il TFR maturando verrà trasferito al fondo pensione di Categoria Priamo nel Comparto Garantito. • I lavoratori già iscritti al fondo pensione Priamo che alla data del 31.12.2006 già destinavano il 100% del proprio TFR sono esclusi dalla compilazione del modello ministeriale. • Il TFR maturato in azienda fino al 31.12.2006 continuerà invece a rimanere presso l’azienda Francesco Morisano Atiemme Filt 10 Anno 3 - n. 10 – Marzo 007 Matricola n. ………………… TFR 1 SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (articolo 8, comma 7, decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252) MODULO PER I LAVORATORI ASSUNTI ENTRO IL 31 DICEMBRE 2006 Il/La sottoscritto/a ………….......……………...................................................................................., nato/a a.....................................il.....................,codice fiscale ................................................................, dipendente della Azienda Trasporti Milanesi SpA o Azienda Trasporti Milanesi Servizi SpA Compilare solo la sezione alla quale il lavoratore appartiene Sezione 1 da compilare se il primo rapporto di lavoro è successivo al 28/04/93 e non si è iscritti a un fondo pensione Da scegliere se si vuole aderire ad un fondo SEZIONE 1 Per i lavoratori, iscritti alla previdenza obbligatoria in data successiva al 28 aprile 1993, che alla data del 31.12.2006 non versino il trattamento di fine rapporto ad una forma pensionistica complementare con la presente, in attuazione di quanto previsto dall’art. 8, comma 7, del decreto legislativo n.252/2005 DISPONE a1 che il proprio trattamento di fine rapporto venga integralmente conferito, a decorrere dal periodo di paga in corso alla data della presente, alla seguente forma pensionistica complementare…………..………………………………………....…........................ alla quale il sottoscritto ha aderito in data ...../...../….; Allega: copia del modulo di adesione Da scegliere se si vuole mantenere il TFR in azienda Sezione 2 da compilare se si è già iscritti a un fondo a cui si versa una parte del TFR Da scegliere se si vuole lasciare il TFR residuo in azienda Da scegliere per destinare al fondo tutto il TFR maturando b2 che il proprio trattamento di fine rapporto non venga destinato ad una forma pensionistica complementare e continui dunque ad essere regolato secondo le previsioni dell’articolo 2120 del codice civile. (1) In caso di mancata compilazione e consegna del presente modulo entro il 30 giugno 2007, il trattamento di fine rapporto che maturerà a decorrere dal 1° luglio 2007 verrà destinato integralmente alla forma pensionistica complementare individuata ai sensi dell’articolo 8, comma 7, lettera b), del decreto legislativo n. 252/2005. SEZIONE 2 Per i lavoratori, iscritti alla previdenza obbligatoria in data antecedente al 29 aprile 1993, che alla data del 31 dicembre 2006 versino una quota del trattamento di fine rapporto ad una forma pensionistica complementare con la presente, in attuazione di quanto previsto dall’art. 8, comma 7, del decreto legislativo n. 252/2005 DISPONE c1 che venga confermata la destinazione del trattamento di fine rapporto al fondo pensione ……………………...., al quale il sottoscritto già aderisce alla data del 31 dicembre 2006 e al quale versa una quota del proprio trattamento di fine rapporto, nella identica misura prevista alla data della presente; (2) d1 che venga conferita al fondo pensione ..…….....……………, al quale il sottoscritto già aderisce alla data del 31 dicembre 2006 e al quale versa una quota del proprio trattamento di fine rapporto, anche la quota residua del TFR che maturerà a decorrere dal periodo di paga in corso alla data della presente. In caso di mancata compilazione e consegna del presente modulo entro il 30 giugno 2007, il trattamento di fine rapporto che maturerà a decorrere dal 1° luglio 2007 verrà destinato integralmente alla forma pensionistica complementare alla quale il lavoratore ha già aderito ùalla data del 31 dicembre 2006 e a cui versa una quota del TFR. Atiemme Filt 11 Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007 Sezione 3 da compilare se il primo rapporto di lavoro è prima del 28/04/93 e che esiste un fondo di categoria e non si è iscritti Da scegliere se si vuole lasciare il TFR in azienda Da scegliere se conferire al fondo una quota del TFR, o il 29 % o il 33% a seconda dell’anzianità al 31.12.1995 SEZIONE 3 Per i lavoratori, iscritti alla previdenza obbligatoria in data antecedente al 29 aprile 1993, che alla data del 31 dicembre 2006 non versino il trattamento di fine rapporto ad una forma pensionistica complementare e ai quali si applichino accordi o contratti collettivi che prevedano la possibilità di conferire il TFR con la presente, in attuazione di quanto previsto dall’art. 8, comma 7, del decreto legislativo n. 252/2005 DISPONE e1 che il proprio trattamento di fine rapporto non venga destinato ad una forma pensionistica complementare e continui dunque ad essere regolato secondo le previsioni dell’articolo 2120 del codice civile; (1) f1 che il proprio trattamento di fine rapporto venga conferito nella misura del ……....% prevista dai vigenti accordi o contratti collettivi, a decorrere dal periodo di paga in corso alla data della presente, alla seguente forma pensionistica complementare ………………………………………………………, alla quale il sottoscritto ha aderito in data ....…/...../........, fermo restando che la quota residua di TFR continuerà ad essere regolata secondo le previsioni dell’articolo 2120 del codice civile; (2) Allega: copia del modulo di adesione Da scegliere se conferire al fondo tutto il TFR g1 che il proprio trattamento di fine rapporto venga integralmente conferito, a decorrere dal periodo di paga in corso alla data della presente, alla seguente forma pensionistica complementare................................................................., alla quale il sottoscritto ha aderito in data ....../....../....... Allega: copia del modulo di adesione In caso di mancata compilazione e consegna del presente modulo entro il 30 giugno 2007, il trattamento di fine rapporto che maturerà a decorrere dal 1° luglio 2007 verrà destinato integralmente alla forma pensionistica complementare individuata ai sensi dell’articolo 8, comma 7, lettera b), del decreto legislativo n. 252/2005. (1) Per i lavoratori occupati presso datori di lavoro che abbiano alle proprie dipendenze almeno 50 addetti, il TFR viene versato al Fondo istituito presso la Tesoreria dello Stato e gestito dall’INPS, che assicura le stesse prestazioni previste dall’articolo 2120 codice civile. (2) Per i lavoratori occupati presso datori di lavoro che abbiano alle proprie dipendenze almeno 50 addetti, il TFR residuo viene versato al Fondo istituito presso la Tesoreria dello Stato e gestito dall’INPS che assicura le stesse prestazioni previste dall’articolo 2120 codice civile. (3) Tale misura non può essere inferiore al 50%. Data ------------------------------------------------- -------------------------------------------------- (firma leggibile) Una copia del presente modulo e’controfirmata dal datore di lavoro e rilasciata al lavoratore per ricevuta Atiemme Filt 12 Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007 MODELLO PER I NEO-ASSUNTI Matricola n. ………………… SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (articolo 8, comma 7, decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252) MODULO PER I LAVORATORI ASSUNTI DOPO IL 31 DICEMBRE 2006 TFR 2 Il/La sottoscritto/a ………….......……………...................................................................................., nato/a a.....................................il.....................,codice fiscale ................................................................, dipendente della Azienda Trasporti Milanesi SpA o Azienda Trasporti Milanesi Servizi SpA Scatta il silenzioassenzo In caso di mancata compilazione e consegna del presente modulo entro sei mesi dalla data di assunzione, il trattamento di fine rapporto che matura dal mese successivo alla scadenza di tale termine, verrà destinato integralmente alla forma pensionistica complementare individuata ai sensi dell’articolo 8, comma 7, lettera b) del decreto legislativo n. 252/2005. Compilare solo la sezione alla quale il lavoratore appartiene Sezione 1 da compilare se il primo rapporto di lavoro è successivo al 28/04/93 e non si è iscritti a un fondo pensione Da scegliere per conferire tutto il Tfr al fondo SEZIONE 1 Per i lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria in data successiva al 28 aprile 93 con la presente, in attuazione di quanto previsto dall’art. 8, comma 7, del decreto legislativo n. 252/2005 DISPONE a2 che il proprio trattamento di fine rapporto venga integralmente conferito, a decorrere dalla data della presente, alla seguente forma pensionistica complementare ……………………………………………………………………….......... alla quale il sottoscritto ha aderito in data ....../....../…....; Allega: copia del modulo di adesione Da scegliere per mantenere il Tfr in azienda Sezione 2 da compilare se il primo rapporto di lavoro è prima del 28/04/93, e si opera in un settore nel quale esiste un fondo di categoria a cui non si è iscritti Da scegliere se si vuole lasciare il Tfr in azienda Da scegliere per conferire una quota di Tfr Da scegliere per conferire tutto il Tfr al fondo b2 che il proprio trattamento di fine rapporto non venga destinato ad una forma pensionistica complementare e continui dunque ad essere regolato secondo le previsioni dell’articolo 2120 del codice civile. (1) SEZIONE 2 Per i lavoratori, iscritti alla previdenza obbligatoria in data antecedente al 29 aprile 1993, ai quali si applichino accordi o contratti collettivi che prevedano il conferimento del trattamento di fine rapporto ad una forma pensionistica complementare con la presente, in attuazione di quanto previsto dall’art. 8, comma 7, del decreto Legislativo n. 252/2005 DISPONE c2 che il proprio trattamento di fine rapporto non venga destinato ad una forma pensionistica complementare e continui dunque ad essere regolato secondo le previsioni dell’articolo 2120 del codice civile;(1) d2 che il proprio trattamento di fine rapporto venga conferito nella misura del …..% prevista dai vigenti accordi o contratti collettivi, a decorrere dalla data della presente, alla seguente forma pensionistica complementare ……………………………., alla quale il sottoscritto ha aderito in data …..../....../......., fermo restando che la quota residua di TFR continuerà ad essere regolata secondo le previsioni dell’articolo 2120 del codice civile; (2) Allega: copia del modulo di adesione e2 che il proprio trattamento di fine rapporto venga integralmente conferito, a decorrere dalla data della presente, alla seguente forma pensionistica complementare …….................................., alla quale il sottoscritto ha aderito in data ..…/...../…. Allega: copia del modulo di adesione (1) Per i lavoratori occupati presso datori di lavoro che abbiano alle proprie dipendenze almeno 50 addetti, il TFR viene versato al Fondo istituito presso la Tesoreria dello Stato e gestito dall’INPS, che assicura le stesse prestazioni previste dall’articolo 2120 codice civile. (2) Per i lavoratori occupati presso datori di lavoro che abbiano alle proprie dipendenze almeno 50 addetti, il TFR residuo viene versato al Fondo istituito presso la Tesoreria dello Stato e gestito dall’INPS che assicura le stesse prestazioni previste dall’articolo 2120 codice civile. (3) Tale misura non può essere inferiore al 50%. Data ------------------------------------------------- -------------------------------------------------- (firma leggibile) Una copia del presente modulo e’ controfirmata dal datore di lavoro e rilasciata al lavoratore per ricevuta Atiemme Filt 13 Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007 Previdenza Dopo 12 mesi di permanenza in un comparto si può scegliere di conferire le risorse ad un altro comparto. Riteniamo che questo risultato sia molto importante nell’interesse dei lavoratori e del stesso fondo perché consente di superare molte polemiche sull’argomento della garanzia del rendimento. In ogni caso la garanzia di rendimento si aggiunge ad altri principali vantaggi, la deducibilità fiscale pari alla propria aliquota marginale della quota di contribuzione versata, il contributo aziendale del 2% valore medio annuo di oltre € 400,00 il trattamento fiscale del TFR in azienda è tassato con un aliquota del 23% , mentre al fondo Priamo è tassato al 15% che potrebbe scendere al 9% Francesco Morisano Fondo Priamo: istituito il nuovo comparto garantito La gara pubblica per la selezione dei gestori del comparto garantito, con garanzia del fondo Priamo si è conclusa, il consiglio di amministrazione nella seduta del 14 marzo u.s. ha deliberato di affidare la gestione all’UNIPOL per la durata di cinque anni; secondo le seguenti condizioni di offerta: • garanzia di restituzione integrale del capitale versato al netto dei costi di gestione • garanzia di rendimento minimo pari alla rivalutazione del TFR ( trattamento di fine rapporto) al netto dei costi di gestione e al lordo delle imposte Entrambe le garanzie valgano sia alla scadenza del contratto, sia per i seguenti eventi: • PENSIONAMENTO • RISCATTO per inabilità permanente superiore ai 2/3, disoccupazione superiore ai 48 mesi, decesso prima del pensionamento (premorienza) Il nuovo comparto sarà attivo dal mese di maggio, anche se la contribuzione del nuovi iscritti sarà versata a partire dal 1 luglio 2007. I lavoratori potranno scegliere a quale comparto far confluire le risorse, tutto nel bilanciato, tutto nel garantito, in parte bilanciato in parte garantito. Per le “adesioni” provenienti dal sistema del “silenzio assenso” (conferimento del solo T.F.R. maturando, come previsto dal decreto governativo sulla previdenza complementare) la contribuzione confluirà automaticamente nel comparto garantito. Il rendimento conseguito nel 2006 da PRIAMO, al netto delle imposte è pari al 5,82% Si comunica a tutti i lavoratori iscritti a Priamo che dal prossimo mese riceveranno a casa l’estratto 2006 della propria posizione, in caso che alcuni lavoratori non ricevono l’estratto devono contattare Priamo per verificare i propri dati. Anno 2006 valore quota dicembre € 11,888 novembre € 11,791 ottobre € 11,746 settembre € 11,614 agosto € 11,522 luglio € 11,389 giugno € 11,399 maggio € 11,392 aprile € 11,601 marzo € 11,565 febbraio € 11,449 gennaio € 11,414 Per 14 milioni di lavoratori Nei prossimi giorni, insieme al rendiconto previdenziale, l’INPS invierà a circa 14 milioni di lavoratori una brochure informativa sui temi della Riforma della previdenza complementare e sull’utilizzo del TFR. L’opuscolo è stata realizzato dall’INPS in collabo-razione con il Ministero del Lavoro e della Previ-denza Sociale. È possibile scaricare la brochure cliccando sul se-guente link: http://www.tfr.gov.it/NR/rdonlyres/55415DAF-8472-4D8A-84E0-98FC1D2427D0/0/TFRdef.pdf Atiemme Filt 14 Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007 (conformi alla direttiva 91/441/CEE, immatricolate fino a fine 1995) la consegna a un demolitore per la rottamazione entro il 31.12.2007, ha diritto alla rottamazione gratuita. Se poi non si acquista in sostituzione un’auto nuova, si ha anche diritto al rimborso dell’abbonamento annuale ai mezzi di trasporto pubblico della città in cui si ha la residenza. Il costo dell’ abbonamento annuale urbano in alcune città: a Milano e Torino costa € 300.00, a Bologna € 270.00, a Roma 230.00. Gocce Transazione TFR Si comunica a tutti i lavoratori che intendono avviare le procedure conciliative in materia di Trattamento di Fine Rapporto art. 9 Accordo Aziendale 27.4.2001, (58% regolazione del pregresso) il personale che non ha ancora sottoscritto la transazione può attivare la procedura presentando richiesta alla azienda. Smog a Milano Finanziaria 2007 Mezzi pubblici gratis per chi rottama Sono 1575 le vittime dello smog nel 2006, respirare l’aria di Milano costa tante vite umane, lo ha rilevato uno studio di lega ambiente elaborato dal dott. Paolo Crosignani direttore dell’unità di epidemiologia ambientale all’Istituto nazionale dei tumori di Milano, “sono effetti che riguardano chi respira lo smog in città da 10-20 anni”. La finanziaria 2007 ha previsto misure per ridurre i veicoli più inquinanti e salvaguardare l’ambiente, chi è in possesso di un auto “euro 0” (auto non catalizzate a benzina oppure auto non ecodiesel in genere immatricolate prima del 1.1.93) o “euro 1” Velocità commerciale linee metropolitana A.T.M. ATM le date salienti del periodo 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 M1 lunghezza km 25.447 (commerciali) stazioni 38 distanza media 678 metri velocità media commerciale km/h 30 M2 lunghezza km 33.469 (commerciali) stazioni 33 distanza media 1014 metri velocità media commerciale km/h 33 ATM S.p.A. ottiene la certificazione di qualità Eurotram ATM diventa SpAContratto di servizio con il Comune M3 lunghezza km 11.841(commerciali) stazioni 17 distanza media 697 metri velocità media commerciale km/h 32 Prolungamento M1 a Rho – Fiera (km 2,5) Adottato il modello divisionale 35 -Prolungamento M2 a Abbiategrasso (km 1,3) 30 25 20 ATM da municipalizzata diventa Azienda Speciale Prolungamento M3 a Maciachini (km 1,2) Metrotranvie 15 10 E’ nata ATM Servizi dallo scorporo di ATM SpA 5 0 M1 M2 M3 Dati elaborati dalla FILT CGIL tratti dai bilanci sociali e documenti pubblici Atiemme Filt 15 Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007 L’identità di A.T.M. - 2005 71 8.684 Dipendenti 293 milioni di €/anno ricavati dalla vendita dei biglietti 3 Linee di superficie urbana Linee metropolitana 597 milioni di passeggeri/anno trasportati 45 Linee di superficie interurbana 86 Comuni serviti in un’area di 1052 Km2 1366 Km di rete (119 totale delle linee di superficie e metropolitana) Dati elaborati dalla FILT CGIL tratti dai bilanci sociali e documenti pubblici 2990 Totale vetture in dotazione La Filt CGIL Milano e Lombardia e la redazione di Atiemme Filt augurano tanti auguri di Buona Pasqua a tutti i lettori . Atiemme Filt – Periodico della Filt CGIL Milano - Lombardia. Supplemento al n. 53 di NOSTOP, periodico della Filt CGIL Lombardia. Responsabili di Redazione: Cristina Amidani, Francesco Morisano. Hanno collaborato: Graziella Calaprice, Gerardo Carbone, Fortunato Lania, Marisa Moi, Francesco Morisano, Emilio Savino. Progetto Grafico: Marzia Passarotti. Redazione: Filt CGIL – Via San Gregorio, 48 –20124 - Milano – Tel. 026715834 – 02/6715822 - Fax 0266987098 e-mail: [email protected] sito web: www.cgil.milano.it/categorie/filt Numero chiuso il 31 marzo 2007 – stampato in proprio.
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