Il kayak da mare nelle operazioni anfibie
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Il kayak da mare nelle operazioni anfibie
Il kayak Il kayak da mare nelle operazioni anfibie Antonino (Toni) Pusateri Socio del Gruppo di Torino g.c. COMSUBIN S pesso vengo avvicinato da papà o nonni che rivolgendosi ai bambini che li accompagnano lungo le rive del Po, dicono: “Letizia, Giuseppe, guarda la canoa!” … poi mi chiedono: “ma cosa sono quei tappi?” indicando i gavoni. Dopo aver esaudito la loro curiosità per sorprenderli racconto loro che anche Papa Giovanni Paolo II quando era cardinale andava in canoa con gli amici, possedeva con un amico un kayak pieghevole che è tutt’ora custodito dal 2003 presso il Museo dell’Arcidiocesi di Cracovia. Ma il kayak da mare utilizzato per missioni militari è quasi del tutto sconosciuto anche tra i nostri Soci, tranne, mi viene da pensare, per chi ha prestato o presta servizio nei nostri reparti speciali. In questo articolo si vuole portare a conoscenza la versatilità d’impiego del natante e la sua pericolosità come arma di offesa. D’altra parte spesso piccoli mezzi con grandi uomini hanno ottenuto risultati incredibili. Il suo basso profilo lo rende invisibile ai radar e il suo sfilare silenzioso sull’acqua lo rendono adatto per varie missioni, vedremo dunque che a pieno titolo il kayak 42 Marinai d’Italia Ottobre 2014 da mare può essere argomento di questa nostra rivista. Parlando di reparti speciali è bene ricordare per amor di Patria che il 1º luglio 1939 fu costituito il primo reparto organico di incursori al mondo1, a La Spezia, dove nacque la I Flottiglia MAS, che nel 1941 venne ribattezzata X Flottiglia MAS. Non sono a conoscenza dell’utilizzo di kayak italiani in operazioni belliche, probabilmente per i tipi di teatro in cui si operò in quegli anni. Durante il conflitto furono successivamente creati: i SAS inglesi nel 1941, i Friedenthaler Jagdverbände di Otto Skorzeny e gli Spetsnaz della Marina sovietica. Lo sviluppo oggi Le notizie di seguito riportate sono reperite in rete in quanto non si trovano in Italia, che io sappia, pubblicazioni editoriali ne multimediali su questo argomento. Prevedendo la domanda: “anche noi oggi utilizziamo i kayak per scopi militari” riporto che nel volume “F.S.I. - Le forze speciali italiane” AA.VV. Edizioni R.E.I, anno 2014 a pagina 214 si parla dei lagunari e dell’utilizzo di kayak da mare per azioni di ricognizione speciale2. Come unità anfibia il Reggimento è dotato di natanti da sbarco, motoscafi rigidi, battelli pneumatici (Zodiac Marine and Pool) e kayak impiegati per operazioni anfibie. I compiti del reparto si estrinseca attraverso operazioni di sbarco su spiagge ostili o in alternativa raid anfibi e altre operazioni condotte da elementi specializzati3. I cugini francesi che hanno riconosciuto il kayak da mare come natante a sé, diversamente da noi in Italia, istituirono il Commando Hubert4 durante la Seconda Guerra Mondiale come un commando addestrato di fanteria di marina che utilizza anche il kayak. Nel 1953 il Commando Hubert è stato riorganizzato per formare i nuotatori da combattimento: specializzato nella realizzazione di operazioni anfibie, raid, e altre missioni di azione diretta. I membri vengono selezionati dalla scuola subacquea della Marina Francese sita a Sait Madrier presso Tolone. La preparazione prevede anche l’uso del kayak Klepper doppi per svolgere attacchi di sabotaggio. Durante le esercitazioni gli allievi devono infiltrarsi con successo nelle difese del porto di Tolone ed effettuare il minamento simulato su una nave riuscendo a disimpegnarsi senza essere rilevati dalla nave e dal suo equipaggio. Gli USA solo nel 1952, a Fort Bragg, North Carolina, (USA) istituiscono il primo centro di addestramento per gli Special Operqtions Capable (SOC), con la costituzione dei Berretti verdi, cui nei primi anni ‘60 seguono i Seals della Marina Usa, mentre la Delta Force nasce nel 1977. Oggi in Florida la loro scuola incursori subacquei, (Under Water Operations School5) che ha sede in un rifugio antiatomico costruito al tempo dei missili cubani, nell’ultima settimana di corso insegna ai candidati le applicazioni tattiche delle loro competenze; a tal proposito conducono un corso di navigazione d’acqua in kayak. Origini del kayak pieghevole ad uso militare Il primo kayak pieghevole o “Keppler canoa smontabile” è stato costruito dal tedesco Alfred Heurich nel 19056, studente di architettura. Heurich provò il prototipo sul fiume Isar nei pressi di Monaco di Baviera e lo brevettò nominandolo Delphin. Il Delphin era realizzato con del bambù e una tela per vele, poteva essere ripiegato e portato in tre sacchi, ciascuno del peso inferiore a 4,5 kg Johannes Klepper nel 1906, sfruttò l’idea di Heurich in modo commerciale avviando la produzione a Rosenheim, in Germania, dove ancora oggi è prodotto. Il Klepper era molto popolare per le loro dimensioni compatte e facilità di trasporto.7 Oltre che per scopi militari, come leggeremo, i kayak furono utilizzati anche come mezzi di fuga dall’Olanda occupata dai tedeschi. Henry Peteri col fratello nel 1941, partendo in treno da Rotterdam e trasportando in due sacche un kayak doppio pieghevole, raggiunse la spiaggia di Katwijk, da lì presero il mare per l’Inghilterra e sbarcarono a Sizevell dopo 56 ore percorrendo circa cento miglia nautiche. Egli racconta in un’intervista rilasciata a Nigel Foster8 che tra il 1941 e il 1943 dieci kayak provarono a fuggire, ci riuscirono solo quattro. Ma i primi ad utilizzare i kayak pieghevoli per scopi militari, considerata la facilità di trasporto in due sacche e il veloce assemblaggio furono gli inglesi durante la seconda guerra mondiale. Le forze speciali inglesi avevano realizzato dei reparti incursori muniti di kayak che furono chiamati in codice: ‘Cardio’. Questi “Cardi” andavano dal Mk 1, realizzato come i primi ‘folbot’ col telaio in legno ai MKIII realizzati in lega di alluminio; la maggior parte erano e sono ‘pieghevoli’.9 NOTE 1 http://it.wikipedia.org/wiki/Forze_speciali 2 http://books.google.it/books?id=L9qC3x6l84wC&pg=PA214&lpg=PA214&dq=forze+speciali+kay ak&source=bl&ots=JYN7sBUERb&sig=z2VSsgtI6waN7SgdtAecd1ARqlg&hl=it&sa=X&ei=J7G VU_TNPMXB7AaD_oCIAg&ved=0CDIQ6AEwAQ#v=onepage&q=forze%20speciali%20kaya k&f=false 3 http://it.wikipedia.org/wiki/Reggimento_lagunari_%22Serenissima%22 4 http://22sat.forumfree.it/?t=51371711 5 http://www.army.mil/article/47098/The_water_sorts_it_out/ 6 http://en.wikipedia.org/wiki/Folding_kayak 7 http://www.klepper.com/it/storia-it-1.html 8 Nigel Foster, Maestro di kayak della British Canoe Union (BCU), Sea Kayaker, August 1996 9 http://www.longhaulfoldingkayaks.com/boats/commando.php Marinai d’Italia Ottobre 2014 43 Il kayak Le unità che operarono in Sicilia furono quattro (N.03, N.40 (Royal Marines), N.41 (RM) e N.2 (di riserva). L’equipaggio N.03 conquistò la gloria nell’azione svolta al Ponte dei Malati che permetteva l’ingresso a Lentini (Siracusa): la notte del 13 luglio 1943 riuscirono a disinnescare le mine poste dai tedeschi sul ponte comandati dal colonnello Schmalz a difesa di Lentini. Il Generale Montgomery che comandava le operazioni in Sicilia in persona volle farne cementare le targhe, ancora oggi visibili a memoria dei caduti di quell’azione spericolata.11 Si noti che il caporeparto sta portando un silenzio Sterling L34A1 9 millimetri sub-mitragliatrice.18 Si tratta di una famosa operazione di commandos che ha ispirato la realizzazione di un film nel 1955: Cockleshell Heroesnell13. Oggi grazie a Internet possiamo acquisire notizie anche audiovisive, nel caso di questa famosa operazione attraverso il sito https://www.youtube.com/watch?v=x_LW zF156tE, in cui potrete vedere il documentario della BBC con dei protagonisti d’ allora e parte del film. Torniamo a questo racconto storico: gli inglesi sapevano che il porto di Bordaux era importante per i tedeschi per via dei rifornimenti che giungevano; colpire quel centro nevralgico, affondando navi cariche di materiali era un obbiettivo primario tant’è che il primo ministro britannico Winston Churchill credeva che La missione era affidata a sei MK II della Royal Marines, l’unità era conosciuta come il Boom Royal Marines Patrol Detachment (RMBPD). Il piano prevedeva l’utilizzo di sei canoe, comandate dal ventottenne Dick Raikes da far scivolare in mare a Montalivet, 15 miglia dal faro di Grave14, sotto bordo del sommergibile HMS Tuna (N94), partito dal porto scozzese di Greenock e diretto verso il Golfo della Gironda15. Pagaiarono per 60 miglia (98 km) risalendo la Garonne e la Dorgogna, prevalentemente di notte nascondendosi di giorno, per raggiungere il porto di Bordeaux e di Bassens. Il piano prevedeva di minare le navi mercantili (che dovevano portare in Giappone dei prototipi di macchinari costruiti in Germania e riportare materie prime per l’Asse) e ripiegare a fine missione in Spagna. All’arrivo avrebbero minato le navi da carico con mine a forma di patelle (con 4,5 kg di esplosivo, non adatte a scafi corazzati, vedi più avanti) e poi sarebbero fuggiti via terra in Spagna. Dodici uomini furono selezionati per il raid ma di queste cinque canoe solo due giunsero a Bordeaux; alla fine solo due uomini sopravvissero al raid: Hasler e Sparks. Degli altri otto, sei sono stati giustiziati dai tedeschi mentre due sono morti per ipotermia. Furono gravemente danneggiate cinque navi, e solo nel 2010 si è saputo che in realtà le navi danneggiate erano sei16. la riuscita della missione avrebbe abbreviato la durata della guerra in Europa di sei mesi. L’ammiraglio Louis Mountbatten, il comandante della Combined Operations, considerò il raid come ”la più coraggiosa e fantasiosa di tutte le incursioni mai svolte dagli uomini della Combined Operations”. Altra forza speciale inglese, citata in apertura, fu la Special Air Service (SAS), tutt’ora in servizio, istituita dall’inglese David Stirling in Nord Africa, che divenne famosa in tutto il teatro europeo per le sue ardite missioni dietro le linee nemiche prevalentemente a bordo di jeep appositamente modificate e all’occorrenza di kayak17. squadra denominata Z Special Unit20, conosciuti come Z Force con il compito a bordo di kayak di attaccare le navi mercantili giapponesi. Operazione Frankton12 Un altro progettista fu Walter Hohn, egli sviluppò e costruì le prime barche pieghevoli svizzere testate in acque bianche (fiumi mossi); nel 1924 Hohn emigrò in Australia e nel 1928 presentò i suoi progetti cartacei. Le sue barche furono brevettate in Australia e prodotte per uso sportivo. Con lo scoppio della guerra i modelli sportivi furono adattati per scopi bellici. In quegli anni Hohn e Hedley costruirono un totale di 1024 barche pieghevoli per l’esercito australiano. Hohn fornì due folboats per l’‘Operazione Jaywick’ a Camp X – nei pressi di Sydney nel 1942. Al primo modello militare di Hohn ‘Tipo Folboat Kayak’ successe il MKIII 3 di 17 piedi (5.18 mt.) di lunghezza, che è divenne il modello australiano utilizzato durante la guerra del Pacifico. 44 Marinai d’Italia Ottobre 2014 TEATRI OPERATIVI NEL PACIFICO NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE Almeno trentatré incursioni, pattuglie di ricognizione e missioni di soccorso nelle isole del Pacifico, utilizzarono i kayak di Hohn per l’esercito, che furono testati alla base commando ZES a Cairns Queensland da un commando sotto la direzione del maggiore Ivan Lione per la preparazione del raid ‘Operazione Jaywick’. Sono stati utilizzati anche per la formazione degli incursori e nella successiva ‘Operazione Rimau’. Operazione Jaywick 19 In Australia si creò lo Special Operations Australia (SOA), una forza speciale che operava con l’intelligence militare australiana. Il SOA fu istituito nel marzo del 1942. In quanto forza segreta il SOA operava sotto il nome di copertura del Dipartimento Servizi Inter-Allied (IASD) che aveva sede a Melbourne. Era composto da personale e ufficiali britannici che conoscevano bene il territorio giapponese e alcuni la loro lingua, in quanto erano fuggiti da Singapore occupato dai giapponesi. Nel giugno 1942, il SOA istituì una TEATRI OPERATIVI IN EUROPA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE I Commandos inglesi in Sicilia Dalla rivista in rete Historia & Militaria, Lorenzo Bovi10 racconta del kayak utilizzato dai commandos esploratori (COPP) inglesi in preparazione dello sbarco per scopi cartografici, valutando quali fossero le zone migliori per sbarcare aggirando le difese costiere. Nel kayak biposto si imbarcava in posizione seduta nel pozzetto di poppa il pagaiatore e nel pozzetto di prua l’esperto cartografo. I Commandos inglesi scendevano in acqua da un sommergibile, il quale una volta emerso rilasciava i kayak in mare per poi ritirarsi al largo, in attesa di riprenderli. Questa importante azione intrapresa nel settembre del 1943 è ricordata in un film del 1988 “The Heroes”21: quattordici commandos e marinai dalla Z force partirono dal Golfo di Exmouth (Ovest Australia) a bordo del peschereccio Krait reso simile a una imbarcazione asiatica. Per no rilevare la loro identità europea gli uomini si colorarono la loro pelle con una tintura marrone per apparire più asiatici, inoltre imbarcarono prodotti alimentari e non per produrre rifiuti asiatici da gettare fuori bordo per non creare sospetti: rifiuti “europei” avrebbero destato dubbi sulla loro vera identità. Dopo aver evitato un paio di pattuglie il Krait arrivò in vista di Singapore il 24 settembre. Quella notte, sei uomini a bordo dei kayak si calarono fuori bordo e pagaiarono per cinquanta chilometri (31 miglia nautiche) giungendo alla prima base prevista per nascondersi: una grotta su una isoletta vicino al porto. Dopo due notti il 26 settembre, pagaiando si introdussero nel porto e minarono sette navi giapponesi prima di tornare al loro nascondiglio, mandando sul fondo 39.000 tonnellate di ferro. Il 19 ottobre 1943 giunsero alla base di partenza22. Operazione Rimau Dopo il successo dell’operazione Jaywick del 1943, si pensò di ripetere l’incursione nel porto di Singapore. Il nome dell’incursione fu ispirato dal gioco da tavolo sulla NOTE 10 http://digilander.libero.it/historiamilitaria/commandos.htm 11 http://digilander.libero.it/historiamilitaria/commandos.htm 12 http://en.wikipedia.org/wiki/Operation_Frankton 13 http://en.wikipedia.org/wiki/The_Cockleshell_Heroes 14 http://uominielighthouse.wordpress.com/2012/12/30/il-faro-di-grave-e-loperazione-frankton/ 15 http://www.telegraph.co.uk/history/world-wartwo/8090441/Cockleshell-Heroes-the-truth-atlast.html 16 http://www.youtube.com/watch?v=e1yn0ih6f04 17 http://mondo.panorama.it/Sas-incursori-e-Col-Moschinper-liberare-gli-italiani-in-Afghanistan 18 http://tony-geraghty.com 19 https://www.youtube.com/watch?v=feZLfSUJLew - parte 15 e seguenti fino alla 18 parte 20 http://en.wikipedia.org/wiki/Z_Special_Unit 21 http://www.youtube.com/watch?v=PuFjTxbS_Jc 22 http://en.wikipedia.org/wiki/Sleeping_Beauty_(canoe) Marinai d’Italia Ottobre 2014 45 Il kayak caccia alla tigre, in malese Rimau. L’incarico di condurre l’attacco fu affidato al tenente colonnello Ivan Lione, un ufficiale inglese distaccato dall’Highlanders Gordon, un reggimento di fanteria di reclutamento scozzese. Originariamente chiamato Operazione Bucero, l’obiettivo di ”Rimau”23 era quello di affondare il naviglio giapponese mettendo mine patelle mine limpet 24 sulle navi, contenenti ciascuna quattro chili di esplosivo. Lione condusse il gruppo Z formato da ventidue uomini imbarcati su dei MKIII australiani. Lasciarono la loro base in Australia a bordo del sommergibile inglese HMS Focena (N14) l’11 settembre 1944. Quando giunsero nell’isola di Merapas, che doveva essere il loro avamposto scoprirono che era abitata da malesi fedeli ai giapponesi. Lione e i suoi si impossessarono del battello malese il Mustika, e trasferirono il suo equipaggio malese a bordo del sottomarino. Il Mustika giunto nei pressi del porto il 10 ottobre 1944, fu intercettato da una motovedetta giapponese raggiunta da spari provenienti dall’imbarcazione. La loro copertura era saltata. Lione nonostante la situazione critica decise di abbandonare la missione anche se tre kayak raggiunsero il porto, minarono e fecero saltare tre navi giapponesi. Dopo l’affondamento del Mustika con le “belle addormentate” (MSC) celate sotto il ponte ordinò ai suoi uomini di ripiegare a Merapas. Lione e altri dodici uomini furono uccisi in azione poco dopo, e i restanti dieci uomini furono catturati e giustiziati per decapitazione nel luglio 1945. Per l’operazione era stato previsto l’utilizzo delle canoe motorizzate semi-sommergibili (MSC) per accedere al Porto di 46 Marinai d’Italia Ottobre 2014 Soldati della SAS: sbarco in canoa nella formazione o per una foto pubblicitaria Singapore, ma furono scelti i kayak. Le MSC furono ideate dal Maggiore inglese Hugh Quentin Reeves, soprannominate “Sleeping Beauties”(belle addormentate), in quanto sembra che una volta Revers stesso fu sorpreso a dormire dentro una di esse. http://en.wikipedia.org/wiki/Sleeping_Beauty_(canoe) (Belle addormentate) secondo modello, è stato introdotto nel 1951 ed è ancora in produzione. Nel 1956, il Dr. Hannes Lindemann attraversò l’Oceano Atlantico in un Aerius II, testimoniando la qualità del mezzo e le prerogative nautiche del kayak pieghevole, che è stato scelto da molte forze speciali nel mondo. La più recente innovazione di design è venuta dalla Trak Kayak28 canadese, che nel 2007 sull’idea degli Inuit ha realizzato una pelle di poliuretano che avvolge un telaio in alluminio, che, grazie a un sistema idraulico posto nel pozzetto, modifica la tensione della pelle per cambiare la performance dello scafo in funzione delle diverse condizioni di pagaiata . Questa breve panoramica storica e tecnica sull’utilizzo del kayak da parte delle forze speciali spero abbia interessato il lettore. I rimandi nelle note a piè di pagina dei siti in rete possono risultare difficoltosi a chi non ha dimestichezza con Internet, ma sicuramente la passione per la Marina farà si che figli, nipoti, saranno sollecitati a dare una mano, magari risvegliando nuovi animi marinari. nnn NOTE Case produttrici Ci sono circa dieci principali produttori di kayak pieghevoli oggi. Le principali case sono: la Nautiraid25 francese, che produce un modello speciale per uso militare, come fanno la tedesca Klepper26 e la Long Haul27 statunitense, che forniscono le forze speciali. Il Klepper Aerius, 23 http://en.wikipedia.org/wiki/Z_Special_Unit#Operation_Rimau 24 http://i2.photobucket.com/albums/y26/bassho/dive-mine-1.jpg 25 http://www.nautiraid.com/nautiraid-militaires.html 26 http://www.klepper.com/en/single-seater-2/ aerius-quattro-i-sl-490.html 27 http://www.longhaulfoldingkayaks.com/boats/commando.php 28 http://www.rethinkkayak.com/
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