13 ottobre 2012
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13 ottobre 2012
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni www.giornalealtopiano.it pag.10 ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO N. 383 - ANNO XIV - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” GRANDI EVENTI Mondiali Masters, è già un successo: oltre1200 adesioni Pagina 4 I SAPORI DELLA TRADIZIONE SABATO 13 OTTOBRE 2012 Unione dei Comuni SANITA’ Luigi Menegatti: “Dannosa la fuga in avanti fatta da Gallio e Foza” Gilbert Nanhounguè: “Il Consultorio familiare continuerà a garantire i servizi previsti” Pagina 5 Pagina 3 Dalla Lessinia a Belluno, Altopiano compreso: prende forza l’idea di una Provincia tutta montana Pagina 4 Mettere insieme aree unite da problematiche omogenee e dalle stesse esigenze socio-economiche: “Sarebbe un buon modo – afferma Andrea Gios – per sanare i pasticci dello Statuto regionale” Raccolta Funghi CONCO Cammin@ltopiano Una stagione da record: anche 600 permessi in una sola mattina A Fontanelle la nuova sede del Crel Auser L’Altopiano e il suo futuro: al Millepini uno stimolante scambio di idee tra giornalisti Pagina 6 Pagina 17 Pagina 3 Pagina 7-8 Roana Inaugurata la scuola di San Felice GALLIO Pagina 14 Gli ex amministratori a Pino Rossi: “Ora basta con le bugie” INLINE - Stagione al via, la Rigoni di Asiago Vipers scommette sui giovani Grafica Altopiano Pagina 20 Un Oktober Ghel Fest di dimensioni europee Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 2 La voce degli 8 Comuni ATTUALITA’ Le autonomie locali ed il governo del futuro: prende forza l’idea di una macro area montana Come riordinare le istituzioni che gestiscono il territorio e rinnovare l’apparato burocratico a sostegno dello sviluppo economico e sociale che le sfide del terzo millennio impongono. E’ l’argomento attorno al quale è ruotata una due giorni alla casa Sant’Antonio di Asiago organizzata dal Pd provinciale e che ha visto tra i numerosi relatori il sindaco di Vicenza Achille Variati, il sindaco di Verona Flavio Tosi e il vicepresidente della Provincia di Trento Alberto Pacher. Tra le proposte del Pd c’è quella di sostituire le province attuali (Variati ipotizza anche le Regioni) con macro aree accomunate dalle stesse problematiche e dalle stesse necessità socio economiche. Tra quelle discusse, i relatori si sono soffermati soprattutto Una provincia che vada dalla Lessinia a Belluno e comprenda l’Altopiano. Se ne è discusso nel convegno del PD provinciale svoltosi ad Asiago sull’ipotetico polo Vicenza, Verona, Trento (dove alcuni includono anche Rovigo) improntando la discussione principalmente sulle grandi vie di comunicazione come le proposte Valdastico nord e la superstrada Valsugana. “Io vorrei vedere gli Stati Uniti d’Europa – sottolinea il vicentino Variati – Un insieme di macroregioni unite da problematiche omogenee. Le province e le regioni sono finite, anzi fallite, sia come modello sia come mezzo di gestione. Un’affinità che permetterebbe di evitare contrasti come quello dei corridoi 9 e 10 (Valdastico e Valsugana, ndr)”. Ma da qui si rilancia anche l’idea di una macroarea montana, proposta già caldeggiata da molti operatori turistici locali e dalla stessa Comunità Montana. “Le difficoltà e le peculiarità della montagna non conoscono confini – commenta Pacher – La dispersione della popolazione, Comuni piccoli, scuole, sanità, sono problemi uguali per tutti che essi siano amministratori in Trentino, a Verona, a Vicenza o a Belluno”. Tra i problemi c’è proprio la ripartizione dei fondi per far fronte alle esigenze delle popolazioni montane, come ha sottolineato il docente universitario dell’ateneo di Padova Mauro Salvato. “Il problema consiste però nella ripartizione dei fondi – ha illustrato – Le risorse sono distribuite male e in maniera iniqua. Un Comune montano come Asiago ha necessità paragonabili ad una cittadina di 20/25 mila abitanti considerando l’estensione del territorio, la rete viaria comunale e la dispersione della popolazione. Però riceve contributi come un paese di 6.500 abitanti; questo porta ad un impoverimento continuo delle capacità di investimento e di garanzia dei livelli dei servizi”. Un’analisi che ha trovato il plauso anche di Lucio Spagnolo che, in veste di sindaco di Rotzo, ha metaforizzato: “Troppo spes- so con la Regione mi sento uno di quei politici africani che nelle conferenze Onu sulla nutrizione sentono parlare di come evitare l’obesità quando loro hanno difficoltà a sfamare il proprio popolo”. “Inizialmente ritenevo la proposta non proponibile per il fatto che, in ogni caso, la Provincia di Belluno non avrebbe superato il parametro del numero dei cittadini residenti anche con il coinvolgimento delle altre aree montane – analizza il sindaco di Asiago Andrea Gios - Ora, vista la proposta della giunta regionale che mantiene Belluno provincia per la sua peculiarità montana, l’idea può essere rivalu- tata”. “Da un lato sanerebbe il “pasticcio” dello Statuto regionale che ha riconosciuto l’autonomia speciale al bellunese relegando in “serie B” l’altra montagna veneta – prosegue Gios – Dall’altra riunirebbe territori omogenei per tematiche socio/economiche. È evidente che l’Altopiano è culturalmente legato a Vicenza, ma è altrettanto chiaro che socio economicamente è estraneo alla pianura vicentina e veneta con linee di sviluppo opposte”. “Infine - conclude Gios – Ritengo che una macro area montana all’interno del Veneto possa dare maggiore forza alla montagna nel contrastare lo strapotere di Trentino ed Alto Adige”. Gerardo Rigoni Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 3 La voce degli 8 Comuni PRIMO CONSIGLIO DELLA COMUNITA’ MONTANA DOPO L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE DI RIFORMA Il saluto di Spagnolo e l’avvio dell’Unione dei Comuni Intanto il bilancio 2011 della “Spettabile Reggenza” si chiude, sorprendentemente, con un avanzo di 115 mila euro Primo consiglio della Comunità Montana dopo l’approvazione della legge regionale che riforma l’ente trasformandolo in “Unione dei Comuni” e che individua nelle Montane, ora Unioni, gli enti preposti per gestire sia le competenze finora svolte dalle Comunità montane sia quelli più adatti a coordinare le associazioni dei servizi e delle funzioni comunali come previsto dal decreto “SalvaItalia” del Governo. Unione dei Comuni. Come primo atto del primo consiglio sono state ufficializzate le nuove nomine dei consiglieri di Rotzo in seno all’ente con le conseguenti dimissioni dell’attuale presidente Lucio Spagnolo. Spagnolo, in qualità di sindaco di Rotzo, ha infatti ritenuto di non inserire il suo nome tra i consiglieri del suo comune facendo così, di fatto, decadere la sua carica di presidente. Ora il consiglio della montana ha 30 giorni di tempo per riformare la giunta e dare il via al “dopo Spagnolo” che dovrà condurre il passaggio da Comunità montana a unione dei Comuni. Altro punto condiviso da tutti è il mantenimento del nome, come ha sottolineato il consigliere Luigi Menegatti nel suo intervento. “Proprio questa estate, Venezia, memore della storia che ha visto la nostra comunità di montanari protagonista della millenaria storia della Serenissima, ha voluto solenni celebrazioni a Venezia e ad Asiago – ha ricordato - Qualcosa vorrà dire se una delle città più celebri al mondo si ricorda di ciò che siamo stati nei secoli scorsi. Allora se muore per legge la Comunità Montana, viva la nostra Comunità dell’Altopiano, che ha oltre 600 anni di storia condivisa è dovrà ancora chiamarsi “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni “, perché la storia non si cancella gettando le radici di storie e di idee che vogliono continuare ad esistere a fianco delle comunità e delle genti di montagna. L’Unione quindi come valore storico va oggi più di ieri salvaguardata, anche e soprattutto per il futuro delle nostre genti di montagna”. Bilancio. Oltre 100 mila euro di avanzo di amministrazione da destinare ad opere a favore del territorio e della popolazione. E’ il risultato sorprendente del bilancio 2011 della Comunità Montana comunicato dall’assessore al bilancio Andrea Benetti. Un risultato ottenuto grazie a due fattori: l’aumento di servizi comunali delegati all’ente e una drastica riduzione delle spese. “Per quanto concerne il conto consuntivo del 2011 abbiamo un avanzo di amministrazione di 115.000 euro – illustra Benetti - Se consideriamo il momento del tutto anomalo che stiamo attraversando credo che questo risultato testimoni la serietà e l’impegno con cui il consiglio e gli uffici stanno lavorando”. Le voci più significative del bilancio riguardano, in negativo, la diminuzione dei contributi regionali scesi in 2 anni da oltre 200 mila euro a poco più di 50 mila, mentre di positivo emergono i lavori su delega dei comuni altopianesi alla Spettabile che hanno superato i 600 mila euro. In più le entrate derivanti dalla vendita dei permessi per la raccolta funghi si sono attestate sui 200.000 euro. “Per quanto riguarda la ricognizione del bilancio 2012 - aggiunge Benetti – siamo all’equilibrio; la nostra amministrazione ha saputo affrontare il momento con attenzione riuscendo comunque a garantire i servizi tipici dell’ente ed aggiungendone anzi altri di nuovi.” Sforzi che anche la minoranza consigliare ha saputo riconoscere votando a favore sia della delibera di bilancio sia quella riguardante la situazione economica. Associazioni dei servizi. Una nota polemica da parte di Luigi Menegatti, sostenuto in particolare da consiglieri di Asiago e Rotzo, per la “fuga in avanti” di Gallio e Foza che hanno autonomamente proseguito insieme mettendo assieme già 6 funzioni senza il coinvolgimento di altri Comuni. “Queste fughe in avanti compiute da alcune amministrazioni risultano dannose, oltre che miopi, guardando al particolare e non agli interessi generali – ha criticato Menegatti - La recente legge regionale farà emergere l’ incongruenza di chi ha assunto deliberazioni di divisione. E che avrebbe dovuto ascoltare chi in nome dell’interesse generale chiedeva una pausa di riflessione per evitare pericolose e sterili divisioni”. “La legge che definisce l’associazione dei servizi è ancora, a mio avviso, lontana dal diventare esecutiva – commenta il sindaco di Foza Giovanni Oro – E proprio per questo assieme a Gallio si è deciso di proseguire intanto in un accordo tra noi due; proprio per continuare a dare risposte ai servizi che ci vengono chiesti dalla popolazione”. “Qualora dovremmo sederci attorno ad un tavolo per coordinare una gestione dei servizi comprensoriale, ci siederemo portando la nostra esperienza aperti ad ogni proposta – conclude Oro – Siamo il banco di prova per il futuro”. Concetto ribadito anche dal sindaco di Gallio Pino Rossi che aggiunge; “Se fossi stato ascoltato oggi ci sarebbero 4 mini “unioni”; io avevo consigliato che, in attesa della legge, i Comuni contigui avviassero l’associazione di servizi, Enego con Gallio e Foza, Conco con Lusiana e Rotzo con Roana, così quando tutto sarebbe stato definito si sarebbero trovati 4 interlocutori già pratici e l’associazione al livello comprensoriale sarebbe stata attuata in breve tempo senza interrompere servizi ai cittadini”. Gerardo Rigoni Corso di formazione per imprenditori organizzato dalla Cassa Rurale Ha avuto un’ottima risposta in termini di richiesta di partecipazione il corso di formazione imprenditoriale organizzato dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Roana che prenderà il via, con il numero massimo di iscritti previsti, il 16 ottobre presso la Sala convegni della Sede degli Alpini di Asiago. L’interesse suscitato dalla proposta e la recente conclusione di un corso analogo in pianura, che ha riscosso grande successo e soddisfazione da parte dei partecipanti, conferma l’avvertita necessità di interventi del genere. “Il nostro Altopiano come il Nord Est – commenta il direttore generale della Cassa Gian Luigi Angonese - si caratterizza necessariamente per una marcata propensione all’ imprenditorialità: lo spirito d’iniziativa e lo spirito di sacrificio non mancano. Quello che manca e che rappresenta oggi il più grave pericolo anche per le imprese già esistenti ed operanti, è la cultura d’impresa necessaria ed indispensabile per muoversi, valutare e decidere in un mercato sempre più imprevedibile e concorrenziale come l’attuale, che lo sarà ancora di più nel prossimo futuro, dove per sopravvivere non sarà più sufficiente lo spirito di sacrificio e la competenza tecnica (cultura del lavoro), ma serviranno soprattutto capacità di valutazione e decisione, innovazione, aggregazione, diversificazione delle at- tività”. Il nostro imprenditore, per cultura, valori e tradizione tende a caratterizzarsi per una fede cieca e convinta nel lavoro. Se, ad esempio, i soldi a fine mese non bastano, vuol dire che bisogna lavorare di più, punto e basta. Non si pone il problema se i prezzi siano giusti, se diversificando la clientela e il mercato sia possibile realizzare prezzi migliori, se mettendosi assieme ad altri colleghi sia possibile realizzare delle economie di scala che potrebbero rendere gli stessi prezzi competitivi: egli continua imperterrito a lavorare , a sacrificarsi, col rischio di lavorare per generare debiti. “Quindi – continua Angonese - far conoscere e diffondere la cultura d’impresa rappresenta un’esigenza non soltanto di arricchimento, ma un’esigenza vitale per l’azienda e il suo titolare, e di conseguenza per tutti coloro che con l’impresa intersecano la propria attività. La nostra Cassa Rurale è per statuto, tradizione e valori, attenta a favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio in cui opera per cui sente tra i propri doveri, coinvolgere e aiutare chi avverte tale esigenza. Questo è l’obiettivo del corso che sta per partire, e che ci riserviamo di replicare organizzando ulteriori incontri qualora ne emergesse la necessità. Intanto auguriamo ai partecipanti un fruttuoso corso”. Silvana Bortoli l’Altopiano Sabato 13 ottobre 2012 4 La voce degli 8 Comuni ASIAGO Mondiali Master già da record Milleduecento gli atleti stranieri che hanno prenotato, cui andranno ad aggiungersi circa trecento italiani La riunione operativa, ospitata al Golf Club di Asiago, voluta dal Comitato Organizzatore per fare il punto sulla situazione rispetto all’ormai imminente Master World Cup 2013 ha permesso ad Alessandro Rigoni, presidente del Comitato Esecutivo di annunciare un primo risultatorecord relativo all’evento sportivo al via dal prossimo 14 febbraio: “Sinora – dichiara a buon titolo – mai nessun comitato organizzatore della manifestazione era riuscito a mettere assieme i numeri di cui disponiamo noi: milleduecento stranieri, cui andranno ad aggiungersi circa trecento italiani. La nutrita serie di gare, titoli mondiali di categoria in palio, in pro- gramma sulle piste della Golf Arena si preannuncia dunque molto affollata. Su questa sede, scartate eventuali “locations” di riserva, stiamo perciò concentrando tutto il nostro impegno”. A raggiungere Asiago e l’altopiano saranno particolarmente numerosi i contin- genti canadesi, centosessanta unità, russi e scandinavi, ma sono iscritti anche australiani, fondisti dell’Alaska e della Lituania. Con loro il “testimonial” Bjorn Dahlie. Il campione norvegese dovrebbe inoltre impegnarsi direttamente in qualche gara, proprio per onorare al meglio il suo ruolo. Da Alessandro Rigoni arrivano anche altri numeri: “Centosessanta i volotari sinora “arruolati” per garantire quanto necessario alla riuscita della manifestazione. Di questa disponibilità in tempi economicamente così difficili – rileva - non possiamo che essere soddisfatti. Stiamo lavorando con decisone ed impegno per affrontare senza patemi l’eventuale carenza di neve naturalmente sperando che ci venga “regalata” dal cielo. Ai fini della funzionalità e della snellezza operativa abbiamo concentrato la nostra macchina organizzativa in due punti ben precisi e cen- Estetica, rispetto ambientale e funzionalità tra le caratteristiche del nuovo ospedale di Asiago Estetica, rispetto ambientale e funzionalità per il nuovo ospedale di Asiago da 120 posti letto. Con la firma del contratto tra l’Ulss e il pool di aziende incaricato, è stato scelto il progetto per la costruzione del nuovo edificio. Sarà l’ATI (composta dalle aziende GUERRATO S.p.A. di Rovigo in qualità di capogruppo, COVECO (Consorzio Veneto Cooperative) di Mestre e la scledense Idrabuilding scarl) a doversene occupare. Le caratteristiche più innovative del progetto riguardano l’impianto di geotermia, i pannelli solari, l’impianto fotovoltaico e l’architettura in linea con le caratteristiche tipiche della montagna in cui spicca la silhouette del tetto spiovente. Il progetto, finanziato dalla Regione, comprende hall d’ingresso, radiologia, pronto soccorso, blocco operatorio, studi medici, spogliatoi, mensa, reparto di medicina e riabilitazione, degenze di riabili- tazione, medicina generale, ortopedia, chirurgia, pediatria ed ostetricia, blocco parto, day hospital, day surgery, spogliatoi, un tunnel sotterraneo che collegherà il vecchio ed il nuovo ospedale ed infine la nuova centrale tecnologica. Per realizzare il tutto sono previsti 1.082 giorni di lavoro. Guerrato S.p.A. è già nota nel nord est anche per l’acquisizione nel 2004 come capogruppo della finanza di progetto per il completamento in 3 anni degli ospedali di Castelfranco Veneto e Montebelluna per un importo complessivo di 122 milioni di Euro. “Rispetto a quanto posto in gara – specifica l’Ulss 3 l’ATI prevede un risparmio sui consumi del 39,29% gra- zie all’efficientamento dell’involucro edilizio, abbinato all’introduzione di sistemi atti allo sfruttamento di energia rinnovabile”. “Il risparmio di metano per la sola climatizzazione invernale è infatti previsto pari al 17% - spiegano i responsabili dell’ATI L’impianto geotermico sarà capace di sopperire a più del 50% della potenza frigorifera prevista. L’impianto fotovoltaico verrà realizzato con moduli ad altissima efficienza avente una potenza totale pari a 43,491kWp composto da moduli in silicio monocristallini con efficienza del modulo pari a 20,1%, installati in maniera complanare alla falda. A corredo dell’impianto si prevede l’utilizzo di inverter per l’immissione in rete del tipo “scambio sul posto”. L’impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria, utilizzerà collettori solari a tecnologia sottovuoto, consentendo un risparmio di energia per la produzione di acqua calda sanitaria pari al 15,4%”. trali per quallo che saremo chiamati a fare”. Dove? “Naturalmente al campo-gara della Golfa Arena sede della struttura più prettamente tecnica e di quella destinata alla comunicazione mentre sul piazzale dello Stadio del Ghiaccio di Asiago sorgerà un palatenda dedicato agli incontri dei nostri ospiti, alle premiazioni, come alle cerimonie di apertura e chiusura sulle quali si stanno concretizzando le idee sinora analizzate”. Intanto si sono aperte le iscrizioni riservate agli italiani. Per accedervi basta consultare i siti www.fisi.org e www.mwc2013.org. Non mancherà una forte rappresentativa altopianese, già ampiamente collaudata in precedenti edizioni della kermesse nordica, cui, non va dimenticato, si lega anche un’importante promozione del territorio data la presenza di atleti, tecnici e famigliari provenienti da parecchie nazioni diverse. Molte di queste, per non dire tutte, possono rappresentare per l’altopiano potenziali clienti con i quali avviare contatti “ravvicinati”. Probabilmente i migliori per mostrare direttamente i “gioielli di famiglia” di cui il territorio altopianese dispone. R.A. Due milioni di euro per il nosocomio asiaghese Due milioni di euro per l’ospedale di Asiago. Con il riparto del fondo sanitario 2012 la Regione Veneto, recependo i solleciti del sindaco di Asiago Andrea Gios e della dirigenza dell’Ulss 3, ha destinato 2 milioni di euro in più all’ulss 3 per le peculiarità turistiche del nosocomio altopianese. Gli amministratori locali altopianesi non sono riusciti ancora a far riconoscere la specificità montana all’ospedale (una battaglia che va avanti da 2 decenni oramai per riconoscere che l’ospedale di via Martiri di Granezza si trova a 1000 metri, illogicità tutta italiana) ma almeno il fatto che ci sia turismo è stato riconosciuto. In pratica i soldi sono da destinare all’ospedale perché il carico di turisti si ripercuote sui servizi alla cittadinanza. “Da troppi anni il piano di riparto delle risorse regionali destinate alla sanità non tiene conto delle peculiarità montane dell’Altopiano sottraendo all’ulss 3 un’importante quota di finanziamento – sottolineava Gios nella sua lettera agli assessori regionali e ai componenti della commissione regionale sanità - L’Altopiano di Asiago rappresenta una delle principali mete turistiche della Regione con flussi turistici molto importanti che nei periodi di punta superano le 150.000 presenze giornaliere che vanno a sommarsi ai 22.000 cittadini residenti e che usufruiscono dei servizi sanitari offerti dal nostro ospedale. Vi chiedo pertanto di tenere in debita considerazione le peculiarità montane e turistiche dell’Altopiano di Asiago, prevedendo un adeguato stanziamento supplementare a favore dell’ulss 3 che sia, quantomeno, in linea con quanto stanziato a favore della realtà bellunese”. “Una specificità è stata riconosciuta – conclude Gios commentando il riparto delle risorse – Ma ciò non toglie che dobbiamo proseguire a lottare per farsi riconoscere montagna anche dalla sanità regionale”. Gerardo Rigoni Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 5 La voce degli 8 Comuni ASIAGO “Per il Consultorio familiare è in corso una revisione degli orari dei servizi” Gilbert Nanhounguè illustra le ragioni della riorganizzazione di alcuni servizi: “Non ci si può sottrarre alle disposizioni nazionali e regionali in termini di risparmio sulla spesa, verrà comunque garantita una risposta adeguata alle esigenze del territorio” “E’ in corso una riorganizzazione delle attività del consultorio familiare che potrebbe riguardare la revisione di alcuni percorsi come ad esempio le gravidanze fisiologiche e il trattamento delle problematiche psicosociali”. Il responsabile del Distretto socio sanitario di Asiago dottor Gilbert Nanhounguè, in sintesi, risponde così in merito alla notizia anticipata sul numero precedente del nostro giornale riguardo ad un possibile e temuto ridimensionamento dell’attività del nostro consultorio familiare. “Non c’è nessuna volontà di penalizzare l’Altopiano, i servizi essenziali di cui il territorio ha bisogno vengono comunque garantiti, tuttavia anche nell’ambito dell’Ulss 3 si è costretti ad applicare le normative nazionali e regionali che da un lato impediscono nuove assunzioni e dell’altro impongono una riduzione dei costi”. Quindi, sostanzialmente, cosa cambierà ad Asiago e da quando? Nonostante “voci ben informate” sostengano che tutto sia già stato predisposto, il dottor Gilbert assicura invece che sono ancora in corso le valutazioni preventive e che al momento non siano ancora state prese, da parte della direzione dell’Ulss 3, decisioni definitive. “La revisione delle varie attività – spiega – verrà comunque fatta con l’obiettivo di valorizzare le diverse competenze professionali all’interno dell’Azienda e la distribuzione degli orari verrà fatta nel ri- Sapor d’acqua natia spetto del fabbisogno presente, il tutto cioè non andrà assolutamente a scapito del servizio e dell’utenza”. Cosa quanto meno auspicabile, aggiungiamo noi, per la quale ci si affida soprattutto al buon senso di quanti hanno la facoltà di decidere, certo è necessario abbiano veramente a cuore il territorio altopianese e la sua gente ormai costretta a recarsi a Bassano per qualsiasi cosa. Ad oggi l’attività consultoriale prevista viene garantita da un’equipe composta da: una ginecologa (presente ad Asiago un giorno alla settimana, il martedì), due ostetriche (una ostetrica a 24 ore settimanali e un’altra a 36 ore settimanali in organico da alcuni mesi), una psicologa (in convenzione) e un assistente sociale per 36 ore alla settimana. Per quanto riguarda l’attività ambulatoriale svolta, nel 2011 sono state erogate: per ginecologia e ostetricia 1175 prestazioni per 414 utenti; 172 gli utenti del servizio di psicologia con 715 prestazioni; 93 gli utenti del servizio di assistenza sociale per 757 prestazioni, mentre le consulenze legali sono state in tutto 14. Sono inoltre stati svolti 6 corsi pre nascita (24 incontri x 61 mamme) e 7 corsi post – nascita (28 incontri per 39 mamme). Il personale del consultorio ha garantito anche corsi di educazione all’affettività e alla sessualità rivolti soprattutto alle scuole e la campagna di screening per il cervico carcinoma uterino. Ad Asiago opera anche il Servizio di Protezione e Tutela Minori che nel corso dell’anno 2011 ha seguito 23 casi; per qualche utente è stata accolta la richiesta di essere seguito in pianura per motivi di riservatezza. “Nel prossimo futuro – tiene a precisare Nanhounguè – l’equipe del consultorio familiare continuerà a garantire le prestazioni richieste e i servizi previsti, ottimizzando l’integrazione con gli altri servizi presenti inAltopiano, sia ospedalieri, sia del Dipartimento di Prevenzione”. Stefania Longhini Anche il Papa si è stancato: basta viaggi lontani Ciao don! Ti ricordi di me, vero? Per favore: non farmi la solita romanzina. So già quello che mi vuoi rinfacciare e te lo anticipo: è dal giorno della cresima che non mi vedi in Chiesa (non che prima ci venissi tanto, però almeno mi facevo vivo una volta al mese), al gruppo non ci sono mai venuto (con l’aggravante di non aver neppure oggi l’intenzione), faccio casino col motorino sul piazzale mentre tu dici messa con le tue vecchiette, mi piace bere qualche birretta e fumarmi anche qualche cicca. Però non ho ancora preso una brutta strada, quella “brutta strada” di cui tu ci parlavi mentre ci preparavi alla Prima Confessione. A meno che per te “brutta strada” non sia innamorarsi di una ragazza, andare in vacanza con lei e, son sincero, ogni tanto pure farci l’amore: sai che su queste cose io e te siamo sempre stati in conflitto. Mi sembra una buona panoramica. Ovviamente mancano tutte quelle piccole cose a cui tu tenevi molto: qualche bestemmia, piccole omissioni, discreti gesti di cronaca nera tra le mura di casa mia. Ecco tutto: vedi che l’esame di coscienza che ho imparato a catechismo lo applico con sincerità? Magari poi non mi pento (non perchè sono cattivo ma perchè non riesco a vedere dove sia il male) ma almeno penso di avere una visione onesta della mia cronaca quotidiana. Ti scrivo perchè mia cugina Marta l’altro giorno mi ha mandato per email un invito. Il titolo era figo: “Tutte le bufale del don. Al Bar Centrale il Papa gli tira le orecchie”. Mi ha incu- riosito e mi son detto: “finalmente il don la smetterà con quelle quattro storielle dell’asilo!”. Mia madre poi mi ha spiegato la storia del Papa e mi ha detto (spero di aver capito bene) che pure lui si è stancato e ha chiesto un anno intero per parlare di Gesù. A parte il fatto che io pensavo che voi preti parlaste sempre di Gesù, il Papa deve aver pensato più o meno così: “siccome qui la gente non viene più in Chiesa, o parliamo in modo che capisca oppure cambiamo gestione d’uso ai luoghi sacri”. Ovviamente lui sarà stato più fine, con quel suo latino declinato con accento tedesco che tutto sommato me lo rende pure simpatico; ma l’idea deve essere stata questa. Io ho pensato subito a te perchè mi son detto: “il Papa parla ma poi è quel povero Cristo di prete che deve prendersele qui in paese”. Certo che è un po’ ridicolo tutto questo: tu dei missionari ci hai sempre detto che vanno nei paesi lontani per parlare di Cristo, per portare la Bibbia, per aprire nuove chiese. Con la barba lunga e i sandali ai piedi ce li hai sempre descritti quando chiedevi una monetina per loro (quanto ti piacciono i diminutivi, don: a me fanno venire il latte sotto le calcagna, sappilo!). Adesso il Papa è come se dicesse: “invece di andare in giro per il mondo, state a casa vostra e parlate di Cristo per le strade dei vostri paesi”. Si sono invertite le parti: è il nostro paese è evangelizzare! Mi è venuta un’idea. Perchè quest’anno non ci vieni anche tu al Bar Centrale con noi? Guarda che io e i Al Cinema Lux Asiago Sabato 13 Ottobre ore 16.00* 18.00 20.45* Domenica 14 SOttobre ore 16.00 18.00* 20.45* Lunedì 15 Ottobre ore 20.45* *in 3D miei amici non è vero che ce ne freghiamo della religione: è che così come ce la presenti ci annoia da morire. E poi quel Gesù che ci raccontano le tue catechiste ci ha tolto la passione: davvero Gesù era tranquillo, pacifico, dolce, remissivo, con il collo inclinato sulla spalla destra e gli occhi stralunati rivolti verso il cielo? A noi ogni tanto viene il sospetto che anche Gesù si emozionasse e provasse dei sentimenti, avesse un cuore sensibile e una tenerezza nascosta. Che abbia conosciuto la rabbia e l’amore, lo stupore e l’angoscia, la trepidazione e il pianto, la gioia e l’innamoramento. Che anche Gesù avesse bisogno di affetto come noi. Guarda che se tu ci parlassi di questo Gesù a noi ci batterebbe ancora il cuore perchè lo sentiremmo vicino e giovane, con i nostri stessi problemi e sogni, frastornato di speranze e capace di desideri altissimi. A noi un Gesù così ci manca, don: perchè non ce lo hai mai raccontato, porca miseria! E’ per questo che siamo arrabbiati con te e tutta la tua “tribù dell’oratorio”. Uffa. Anzi: cavoli! Facciamo così. Quest’anno mettiamo da parte di screzi e ripartiamo da Lui. L’hai scritto anche tu sulla facciata della Chiesa: “Ripartire da Cristo”. Per un anno basta bans e castagnate, Gardaland e santuari vari. E lascia stare pure il dilemma “riscaldamento a pavimento: si o no?” che scrivi nel foglietto parrocchiale. Non ce ne frega nulla di questo, don! Parlaci di Gesù quest’anno, punto e a capo. E noi – a motori spenti – ti racconteremo di quella nostalgia che ci lacerava il cuore mentre sognavamo un Gesù che tornasse a farci battere il cuore. Ti aspettiamo al Bar: se manchi...lo diciamo al Papa stavolta! E non ti farà più Monsignore! (I tuoi miscredenti del Bar Centrale) Don Marco Pozza l’Altopiano Sabato 13 ottobre 2012 6 La voce degli 8 Comuni ATTUALITA’ Tanti, belli e buoni:i funghi abbondano e i cercatori arrivano a frotte! Dopo la stagione estiva è arrivata quella fungina! A settembre ci sono state abbondanti “buttate” che hanno richiamato numerosissimi fungaioli, creando un movimento turistico del tutto particolare che si sviluppa ancor prima che si faccia giorno. Un’automobile dopo l’altra, con incolonnamenti che ricordano quelli di ferragosto, e un assembramento in alcuni locali pubblici dove vengono rilasciati i permessi da sembrare di essere a una fiera! Il clou si è avuto a metà settembre, per una decina di giorni in particolare, ma le giornate da record sembra siano state il 21 e il 28. “Una mattina – dicono Giuly e Francesco del Bar Ortigara di Canove - abbiamo rilasciato seicento permessi giornalieri validi per l’Altopiano e un centinaio per il Trentino. A un certo punto non sapevamo più da che parte girarci, da dietro il bancone guardando il bar e l’esterno si vedevano solo teste di persone che affollavano ogni angolo! Il giorno di S. Matteo, un ambulante salito per la Fiera di Asiago si è fermato incuriosito nel vedere tutte quelle auto con i fanali accesi e tutta quella gente, asserendo che gli sembrava di essere a Hollywood!”. A furia di compilare permessi, a Francesco è venuto un callo al dito, mentre gli abituali avventori del bar sono rimasti stupiti nell’entrare e vedere mucchi di tazzine da caffè e cappuccino stipate ovunque sui tavolini, visto che a un certo momento i baristi hanno stentato a star dietro a tutto. Anche i titolari di altri ambienti, pur parlando di numeri minori, hanno confermato che in alcune giornate si è registrato un afflusso eccezionale di “turisti fungaioli”: il richiamo che esercitano i miceti sembra essere davvero irresistibile per tanta gente! I locali che si trovano in punti cruciali di passaggio automobilistico sono tappa preferita dei cercatori che, dopo essere partiti prestissimo da casa si fermano per mettersi in regola con la raccolta, sorseggiare il primo caffè della giornata e scambiare quattro chiacchiere. Per i baristi si tratta di una mole consistente di lavoro concentrato nelle prime ore del mattino, che richiede levatacce e impegna senza tregua per qualche ora, ma che risulta anche divertente vista l’atmosfera vivace che si crea, con racconti e battute. I fungaioli arrivano dalla vicina pedemontana, dalla provincia di Vicenza, dal padova- no e anche da più lontano, tutti pronti e attrezzati per buttarsi alla ricerca. Il bottino più ambito sono naturalmente i prelibati porcini, ma non si disdegna di raccogliere altri saporiti funghi di stagione, come le “morette”, i prataioli autunnali, i chiodini, le mazze di tamburo. Aldilà delle buone pietanze che si possono preparare con questi deliziosi frutti della nostra terra, l’abbondan- za di varie specie anche tra i non commestibili, offre a chi si spinge tra prati e boschi magari solo per una passeggiata un vero spettacolo per gli occhi, grazie alla varietà dei colori, alle grandi dimensioni e alle lunghissime file che danno un tocco fiabesco ai luoghi, invitando a immortalarli in suggestive fotografie. alla quale recentemente si è unita anche Leggi e Sogna, con i comuni interessati. Una proposta ad alto livello, con autori di successo, personaggi pubblici di grande richiamo, che danno vita ad incontri molto partecipati da parte del pubblico: Mario Giordano, Flavio Tosi, Gianluigi Nuzzi, don Marco Pozza, Rita Coruzzi, Sveva Casati Modignani, o il “trio” Diego Dalla Palma, Mauro Corona e Gianantonio Stella, giusto per citare alcuni protagonisti della scorsa stagione. In piazza ad Asiago, al Millepini, all’Auditorium di Gallio, siano “incontri” o “aperitivi” con l’autore, si rivelano piacevolissimi salotti che, prendendo spunto dai libri scritti dai protagonisti, offrono momenti interessanti di discussione soprattutto su temi di attualità, politici e sociali. “Il successo delle rassegne – commenta Paola Brazzale – è dovuto non solo allo spessore di scrittori e giornalisti che accettano l’invito a partecipare e all’organizzazione e promozione della rassegna stessa, ma anche alla preparazione e alla professionalità dei moderatori: Fabio Carraro, Ivano Tolettini e Stefania Longhini, che vorrei anche in questa occasione ringraziare per la loro capacità di dare vita a incontri coinvolgenti e vivaci”. Intanto è già in fase avanzata la preparazione della rassegna invernale che si svolgerà nel periodo natalizio e di cui ci daremo conto non appena confermate date ed ospiti. Silvana Bortoli 700 libri per la biblioteca di Asiago grazie all’iniziativa della Libreria Giunti Oltre 10 scatoloni pieni di libri, 677 volumi in totale per un valore complessivo di 5.040,00 euro: è quanto la Giunti al Punto di Asiago ha recentemente consegnato alla Biblioteca Civica della città, al termine dell’iniziativa che per il terzo anno consecutivo ha coinvolto le librerie Giunti di tutta Italia. Si tratta di un’operazione commerciale con un fine benefico, che coinvolge i clienti della libreria e che ha richiesto un grande impegno da parte del personale. Dopo la campagna del 2010 “Regala un libro all’Aquila” con cui sono stati raccolti in tutta Italia 37.420 libri per la ricostruzione delle biblioteche della città distrutte dal sisma del 2009, e la successiva iniziativa del 2011 “In ospedale c’è un bambino che….” grazie alla quale sono stati donati ben 113.885 libri per i reparti pediatrici degli ospedali italia- ni, quest’anno è stato deciso di dedicare il mese agosto alla raccolta di volumi per le biblioteche. “Con “Dona un libro alla biblioteca della tua città – La casa del libri è la casa di tutti” – commenta Paola Brazzale titolare della Libreria Giunti di Asiago –ci si è posti l’obiettivo di arricchire con nuovi volumi le biblioteche, visto il loro importante ruolo sociale sul territorio, consapevoli anche che i fondi sono sempre più ristretti a causa dei continui tagli. Donando un libro alla biblioteca della propria città, o a quella della città in cui si passano le vacanze, si contribuisce ad arricchire quella che possiamo considerare la “casa di tutti”. L’iniziativa di quest’anno dunque, pur essendo proposta a livello nazionale, era mirata a portare un beneficio sul territorio”. Durante il mese di agosto ai clienti della libreria è stato proposto di acquistare un libro con lo sconto del 15% da destinare alla biblioteca. Come “ringraziamento” coloro che aderivano hanno ricevuto un coupon che garantiva un acquisto scontato del 15% nel mese di settembre. “Non è stato semplice, in tempi tutt’altro che rosei – continua Paola Brazzale - c’è voluto un grande sforzo da parte di tutto lo staff della libreria, per propor- re e spiegare l’iniziativa, sensibilizzando la clientela. Vorrei per questo ringraziare in primis tutti i clienti che hanno sostenuto la campagna, ma anche e soprattutto le mie collaboratrici Roberta, Giulia e Federica, che con tenacia e impegno hanno spinto la gente ad aderire: a loro dunque il merito per il risultato. Ringrazio inoltre Donata Posocco, responsabile dell’Ufficio Turismo e Cultura comunale e l’assessore Roberto Rigoni, per l’entusiasmo e la solerzia con cui hanno accolto l’iniziativa, espletando tempestivamente le pratiche burocratiche. I libri donati alla biblioteca sono di vario genere, soprattutto narrativa recente, ci auguriamo che possano essere presto disponibili per tutti coloro che la frequentano “. L’occasione di riferire di questa iniziativa, ci permette di scambiare con Paola Brazzale anche due parole su un appuntamento ormai consolidato e sempre cresciuto negli anni, tanto da diventare un fiore all’occhiello delle proposte estive di Asiago e di Gallio (e di riflesso di tutto l’Altopiano): gli incontri con gli autori, ovvero la rassegna culturale che nasce dalla collaborazione della libreria Giunti, Silvana Bortoli Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 7 La voce degli 8 Comuni “Una rete di mobilità dolce: un impegno collettivo” Una delle cose più incoraggianti e positive, nell’ambito di Cammin@altopiano, Festival del muoversi in montagna, tenutosi dal 28 al 30 settembre, l’ha detta e ribadita Albano Marcarini, presidente di COMODO: “L’Altopiano, in tema di mobilità dolce – ha assicurato può fungere da modello. Ci sono aree in Italia che sono mille anni indietro. Voi per esempio siete stati tra i primi in Italia a provvedere al recupero della vecchia ferrovia. E quello che state facendo, anche con questo festival, è già molto”. Il suo intervento nel convegno di sabato 29 è stato poi una poetica denuncia, rasse- r e n a n t e , chiarificatrice e propositiva laddove ha parlato di “strade per la gente e non per le auto”. “La foga di modernizzare – ha sottolineato – crea non rovine, ma rifiuti e i rifiuti mobilistici vanno trasformati in una risorsa. Mobilità dolce è ecologia, non si tratta di fare cose nuove, ma di recuperare quello che già esiste, di trasformarlo in greenways (strade verdi). Ormai ci siamo scordati dei luoghi e dei loro nomi, la mobilità dolce permette di resti- tuire alla gente i suoi luoghi, dà una possibilità in più per conoscere e scoprire l’Italia da altri punti di vista. Mobilità dolce è un modo di essere, una pratica di pace. Una rete di mobilità dolce è una responsabilità sociale, un impegno collettivo”. Ha detto tutto il presidente di COMODO, riassumendo bene nelle sue parole lo spirito e il significato del Festival organizzato, magi-stralmente, dagli architetti Chiara Stefani e Diego Morlin con la collaborazione di tanti volontari. E’ soprattutto l’impegno collettivo che va sottolineato, perché le forze del territo- rio devono necessariamente convergere in progetti condivisi, come può essere quello di una rete di mobilità dolce, capaci di aggregare, di portare progresso e di creare sviluppo. Gli spunti e le sollecitazioni scaturiti da questa tre giorni di incontri e di passeggiate sono stati molteplici e si dovrà analizzarli ben bene, metabolizzarli e trasformarli in nuove consapevolezze. La proposta fattaci da Cammin@ltopiano è senz’altro valida e stimolante. Il maltempo del weekend certo non ha aiutato la partecipazione dei turisti, ma ciò che più deve far riflettere è la pressochè totale assenza, in ogni momento offerto dal ricco programma, degli operatori turistici dell’Altopiano e la scarsa presenza degli amministratori locali. Cosa che ha confermato la lettura dell’attuale situazione del nostro territori data dalla stessa Chiara Stefani nel suo intervento al convegno: “I sentieri di cui l’Altopiano è ricco sono fili intrecciati di un gioiello, fili che legano tutto, natura, cultura e lavoro dell’uomo. Il maestro patrizio ci ha insegnato ad andare e osservare. Il passo in più che può sembrare ovvio e scontato, ma non è ancora entrato nel pensiero comune. Non conoscere il territorio porta a non rispettarlo e non avere iniziative propositive. L’iniziativa fatta con le scuole ( c o n Cammin@ltopiano le classi sono state condotte sul territorio per conoscerlo e per incontrarsi, ndr) bisognerebbe estenderla alle categorie economiche. Forse è difficile capire il nesso tra un sentiero, un museo e un ristorante, ma io sono convinta che la rete fisica e culturale che già abbiamo può e deve diventare rete di economia diffusa”. Stefania Longhini Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 8 La voce degli 8 Comuni L’Altopiano in Cammino: il futuro, le opportunità Giornalisti a confronto sul palco del Millepini Unirci, camminare insieme con la voglia di conoscere e di far conoscere sempre più e meglio questa nostra terra, organizzarci, mettere in rete i sentieri, salvaguardare e valorizzare l’ambiente e i beni storici e culturali, concretizzare le buone idee e promuovere la strepitosa offerta turistica dell’Altopiano con un’immagine univoca, con una comunicazione coordinata, invitante ed efficace. Per niente facile, ma estremamente necessario e urgente. E’ questo, in sintesi, il succo del messaggio-invito scaturito dalla serata al Millepini con i giornalisti Gian Antonio Stella (Corriere della sera), Massimo Fracaro (Corriere della sera), Giovanni Stefani (Rai); Sergio Frigo (Gazzettino) e Piero Brazzale (Studio 1 – Cremona). Tema dello scambio di idee, coordinato dal nostro direttore Stefania Longhini ed organizzato nell’ambito di “Cammin@ltopiano – Festival del muoversi in montagna”, era “L’Altopiano in cammino: il futuro, le opportunità”. Sulla base dell’esperienza e della conoscenza maturate nella loro professione, i giornalisti, non risparmiando qualche giusta e costruttiva critica, hanno fornito un contributo interessante di idee e di proposte per uno sviluppo turistico ed economico coscienzioso e consapevole partendo dal presupposto che, come ha detto Gian Antonio Stella “nonostante qualche obbrobrio ci sia anche qua, tutto sommato le robe più schifose sono state costruite in altri posti. E’ chiaro che non si può continuare a costruire e che lo sviluppo futuro non può prescindere dalla salvaguardia ambientale”. Tutti pienamente d’accordo gli altri protagonisti della serata. L’esperto di economia Massimo Fracaro ha sottolineato come “Quella che stiamo attraversando non sia una crisi, ma una svolta epocale”. “Quando saremo usciti dal tunnel – ha poi specificato - molte cose saranno cambiate e muteranno anche le nostre abitudini di vita. Come lo scenario economico. Prendiamo la casa, che resta l’oggetto dei desideri di molti italiani, per abitarci e per investirci. Il mercato immobiliare sta vivendo, però, una profonda crisi, il numero di compravendite nei primi sei mesi in tutta Italia è sceso di oltre il 20%. E’ molto probabile che per far fronte al debito pubblico la tassazione possa essere inasprita. Quindi uno dei settori trainanti dell’economia altopianese non solo sta soffrendo, ma è destinato a vivere in futuro in un ambiente più ostile. Tutta la legislazione andrà a favorire il recupero dell’esistente, più che la realizzazione di nuovi immobili. Tutto il settore dell’altopiano dovrà riorientarsi in questa ottica, ma di lavoro ce n’è da fare. Penso a tutte le case rurali, a quelle del centro storico non ristrutturate. Anche il turismo sarà diverso: meno chiassoso, più attento all’ambiente, al quieto vivere, all’alimentazione sana. Alla cultura dei posti in cui si va soggiornare, alla mobilità dolce. Caratteristiche che possono favorire di molto il nostro altopiano, a scapito di località più mondane e troppo esibizioniste”. Sergio Frigo, dal canto suo , ha voluto far notare che: “Non è vero che il turismo sia un’industria leggera, in realtà è piuttosto pesante perché consuma, oltre al territorio, anche l’identità delle popolazioni coinvolte, il loro patrimonio di diversità, che poi è la risorsa che i turisti cercano, ma che durante le loro permanenze, con l’esposizione di diversi stili di vita, contribuiscono a influenzare e modificare. Per questo è necessario continuamente difendere e ripristinare l’ambiente naturale consumato da questa affluenza, e allo stesso modo – senza pensare ad anacronistiche barriere difensive ma valorizzando la ricchezza dell’incontro con i “foresti” - è necessario anche tutelare e ricostruire l’identità locale logorata”. “A questo scopo – ha poi proposto Frigo - possono servire anche gli strumenti della tecnologia. Il territorio infatti è fatto di stratificazioni fisiche, storiche, culturali, che ad un esame superficiale non riusciamo a cogliere. Ad esempio con gli strumenti della realtà aumentata, applicati agli apparecchi mobili come smartphone, iPad eccetera, possiamo cogliere agevolmente queste stratificazioni, e “leggere” il territorio in profondità: ad esempio con la semplice collocazione di tabelle con i codici QR possiamo sapere se un determinato luogo ha avuto delle presenza in epoca preistorica, e vederne la ricostruzione virtuale; oppure rico- struire le diverse fasi belliche attorno a una montagna; personalmente ad esempio ho proposto al Comune di Asiago un’applicazione per telefonini che attraverso delle cartine geolocalizzate propone alcuni itinerari escursionistici nei luoghi frequentati da Mario Rigoni Stern e immortalati nei suoi libri”. A volte basta poco per valorizzare quello che c’è, con investimenti minimi e con operazioni in rete (coinvolgendo insieme le varie realtà del territorio) si possono innescare meccanismi virtuosi in grado di attirare turisti. Giovanni Stefani, che tra l’altro fa anche parte del consiglio del GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) ha portato l’esempio del Cadore dove hanno creato il “Regno delle Ciaspe”, una serie di itinerari che ricalcano quelli estivi e che hanno alcune caratteristiche particolari: buona segnaletica, sorveglianza e battitura da parte delle guide alpine e soprattutto la garanzia di un rifugio (o bar, o ristorante) aperto lungo il percorso sia in tutti i fine settimana d’inverno che, ovviamente, nei periodi di festa. “Questo – ha sottolineato Stefani - ha “costretto” gli enti locali a lavorare insieme (perchè, come Camminaltopiano, l’iniziativa è partita dal basso), ha messo in moto l’economia locale (gestori di rifugi, noleggio attrezzature, guide alpine) ed ha attirato davvero molta gente. Un altro esempio è quello che riguarda lo sviluppo di alcune esperienze di turismo speleologico con visite guidate alle grotte o cavità che si sta realizzando in Marche ed Abbruzzo”. Ma c’è una cosa, prima di tutto, fondamentale: che gli altopianesi per primi prendano coscienza e conoscenza della grande e variegata ricchezza che offre il nostro territorio. “Girando il Nordest per le riprese del mio programma (Viaggiando viaggiando, su Telechiara, ndr) – ha detto Piero Brazzale – mi sono reso conto come in altri posti si sia orgogliosi di mostrare e promozionare anche le più piccole bellezze e di quanto qui da noi la maggior parte degli operatori conosca poco la straordinaria realtà locale. Bisogna conoscere ed essere convinti della bontà del prodotto per comunicare con efficacia. E bisogna saper comunicare, altra cosa in cui l’Altopiano pecca. Sarebbe importante, per esempio, creare un ufficio stampa comprensoriale attivo tutto l’anno. Mi stupisce poi il fatto che a due anni dal centenario della Grande Guerra e con lo straordinario lavoro di recupero dei forti fatto negli ultimi anni non si sia ancora provveduto a promozionare efficacemente questa ricchezza”. Da tutti è poi arrivato un plauso per l’organizzazione del Festival del muoversi in montagna: una rete di sentieri e un progetto che induca a fare rete è una cosa sicuramente valida e qualificante, una buona base da cui partire per altre nuove sfide. Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 9 La voce degli 8 Comuni ASIAGO Il made in Italy e la tutela dei marchi: da Asiago proposte contro le imitazioni Formaggio Asiago, Rigoni di Asiago, scioline Star e Rode … sono solo alcune delle marche legate al territorio; e come tante altre marche sono a rischio di imitazione. Un fenomeno che oltre a causare un grave danno economico (secondo la Coldiretti, la contraffazione alimentare pesa in Italia per 164 milioni di euro al giorno e con una seria lotta alla pirateria alimentare si potrebbero creare 300.000 nuovi posti di lavoro) inganna il consumatore esponendolo persino a ri- schi per la salute. Quello della tutela dei marchi e delle specificità locali è stato uno degli argomenti principali del convegno “Tra Italia e Stati Uniti” tenutasi ad Asiago. Una due giorni organizzata dall’associazione “Proposta per l’Italia” in collaborazione con la rivista giuridica “Nova Itinera - Percorsi del diritto nel XXI secolo” e con il National Italian American Foundation e che ha visto alternarsi sul palco presidenti di ordini professionali, esperti giuri- dici, docenti e rappresentanti delle camere di commercio di qua e al di là dell’oceano. “Un primo passo è stato fatto con la legge che istituisce un sistema di etichettatura obbligatoria dei prodotti finiti e intermedi destinati alla vendita, nei settori tessili, pelletteria e calzaturiero – ha commentato Danilo Riponti, massimo esperto sulla tutela del prodotto made in Italy nel settore vinicolo – Ora si deve passare ad una certificazione internazio- nale che assicuri la filiera produttiva e la tracciabilità di ciascuna delle fasi di lavorazione, non solo a tutela del produttore, ma soprattutto del consumatore”. Oltre che di tutela dei marchi, al convegno si è parlato dello scambio interculturale ed accademico nonché della globalizzazione delle professioni. “Il convegno di Asiago è stato anche la prima “apparizione pubblica” del nuovo movimento d’opinione “Proposta per I relatori sul palco del Cinema Lux l’Italia” - conclude Stefano Amore, promotore dell’evento, mentre esprime grande soddisfazione per la buona riuscita dell’appuntamento – Un movimento che vuole stimolare la discussione sulle rifor- me da realizzare nei settori nevralgici del paese, riforme che devono partire dalla ricostruzione del rapporto tra società civile e politica”. Gerardo Rigoni Denise Frigo conquista la finale di Miss Blumare Sabato 29 settembre si è svolta a Veggiano la finale regione Veneto del concorso nazionale di bellezza Miss Blumare 2012. 25 le concorrenti che hanno sfilato durante le varie selezioni che si sono svolte in tutto il Veneto. Sono state dieci le vincitrici di fascia abbinate agli sponsor della manifestazione di cui le prime sei classificate hanno raggiunto la finalissima che si svolgerà dal 22 al 28 ottobre, a bordo della nave da crociera MSC Fantasia. Sono Marta Frizzo di Santorso, Denise Frigo di Roana, Alice Zen di Nove Giorgia Fiorini di Cadoneghe, Eleonora Schiavon di Fratte di Santa Giustina in Colle, Claudia Pinton di Villafranca. L e bellissime vincitrici sono state incoronate dagli amministratori locali e dagli sponsor della manifestazione, la manifestazione è stata magistralmente condotta dal presentatore Rai Valerio Merola. Diversi anche i momenti di musica e magia affidati al gruppo dei Sismica e alla bellissima cantante Cinzia Fontana e alla prestigiatrice Lilian. Il concorso nato cinque anni fa dallo Studioimmagine di Thiene tocca 15 regioni in tutt’Italia e conta oltre 150 selezioni. Info su www.missblumare.com o sulla pagina facebook Vacanze al villaggio Marzotto di Jesolo per gli ospiti della cooperativa La Madonnina Vacanze jesolane per gli ospiti della comunità alloggio e del centro diurno altopianesi della cooperativa “La Madonnina”. Grazie ad un accordo con il villaggio Marzotto di Jesolo, villaggio completamente privo di b a r r i e r e architettoniche e attrezzato per accogliere persone disabili, una decina di ospiti delle due strutture ha potuto trascorre una settimana di serenità e divertimento ricca di opportunità di svago e di socializzazione, vivendo una bella esperienza che si rinnova ormai da diversi anni. La cooperativa, dal 1999 sull’Altopiano, gestisce dei centri per disabili: una comunità alloggio, la Casa dei Pini, e un centro diurno psichiatrico di riabilitazione psico-sociale. Inizialmente i due servizi si trovavano alla “Casa del Pastore”, in località Kaberlaba, ma poi a causa delle nuove normative regionali sugli standard per le strutture socio-sanitarie si è provveduto a trovare delle nuove sistemazioni. Nel 2011 la comunità alloggio per disabili è stata trasferita a Fontanelle di Conco, in un nuovo immobile messo a disposizione dalla Fondazione Brunello di Vicenza. Dal maggio 2012 anche il centro diurno psichiatrico di riabilitazione psico-sociale ha finalmente una nuova sede a Canove in una ex scuola totalmente ristrutturata allo scopo di ospitare disabili. La comunità alloggio di Fontanelle può ospitare 10 persone adulte con disabilità psico-fisica non grave residenti nel territorio Ulss 3. La caratteristica più importante della Casa è l’atmosfera familiare che si vive sia nell’organizzazione degli ambienti sia nelle relazioni interpersonali, che promuovono la partecipazione attiva alla gestione domestica. Il centro diurno psichiatrico invece accoglie 22 persone affette da malattia mentale, tutte residenti in altopiano. E’ aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16 e ha lo scopo di migliorare la qualità di vita di persone che a causa della malattia mentale hanno perso la propria autonomia. Il centro si propone, attraverso un programma di attività di gruppo, di sviluppare le potenzialità (spesso nascoste) e di migliorare il livello di socialità e le capacità di relazione dei nostri ospiti, oltre ad essere di vitale supporto per le famiglie. Le attività, quotidiane e ben strutturate, spaziano dalle gite all’arteterapia, dal giornalino interno al bricolage. I laboratori di bricolage hanno permesso di realizzare prodotti artigianali di qualità, in legno e tessuto, che sono stati venduti in diverse occasioni (mercatini natalizi, sagre, eventi pubblici) utilizzando il ricavato per acquistare nuovi materiali Gerardo Rigoni Asiago alla Fiera del Soco Quest’anno anche Asiago ha partecipato all’antica “Fiera del Soco”, tenutasi come di consueto a Grisignano di Zocco dal 7 al 13 settembre scorsi. Per la prima volta anche l’altopiano ha avuto, tra i tanti padiglioni presenti, il suo stand posizionato nell’area istituzionale assieme agli altri Comuni della Provincia. “Un’opportunità unica, sottovalutata negli anni precedenti - commenta l’Assessore alle Politiche Sociali di Asiago, Diego Rigoni - La partecipazione a questo evento è stata fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale di Asiago, in quanto tale fiera è ad oggi una delle più grosse e variegate del Veneto ed ogni anno attrae milioni di persone, che si moltiplicano di edizione in edizione”. Una vetrina importante, quindi, che ben risponde alla necessità di promozione e pubblicità dell’Altopiano. Non vanno dimenticati, inoltre, i complimenti ricevuti dal Sindaco di Grisignano, Renzo Lotto, per il bell’allestimento dello stand dal tocco caratteristico nel quale molta gente ha potuto ricevere informazioni sul nostro territorio e sugli eventi in programma. Un grazie va all’Assessorato al Turismo di Asiago, che ha creduto nell’iniziativa, mettendo a disposizione il personale dello stand e a tutti i vari collaboratori dell’iniziativa. “L’esperienza positiva di quest’anno - spiega Rigoni - è la conferma ad una prossima e futura partecipazione, che vedrà lo stand arricchito dei vari prodotti tipici di cui Asiago e l’altopiano vantano il riconoscimento”. Giulia Rossi Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 10 La voce degli 8 Comuni GALLIO “Per l’ennesima volta Pino Rossi ci ha attaccato pubblicamente senza motivo e alterando i fatti. Ora basta!!! Non possiamo più continuare a far finta di niente: vogliamo difendere il nostro operato e il nostro modo di concepire l’azione amministrativa”. Il gruppo degli ex amministratori del Comune di Gallio scrive al giornale per confutare alcune affermazioni del sindaco riportate nell’intervista pubblicata nel numero del nostro giornale si sabato 29 settembre. Nell’intervista testualmente si possono leggere le seguenti dichiarazioni che hanno scatenato la reazione dell’ex amministrazione Stella: “Domanda: Una delle accuse mosse alla vostra amministrazione è che si è fatto poco…” Pino Rossi: “Siamo arrivati che non c’era progettualità, non c’erano piani. E non c’erano contatti con le istituzioni superiori come Regione e Ministeri…” Domanda: “La minoranza vi accusa di approfittare dei rimborsi spese e di avervi “fatto” l’iphone a spese dei cittadini”. Pino Rossi: “Fare politica costa, bisogna andare spesso in Regione se si vuole ottenere qualcosa, i contatti personali sono fondamentali. Così come le telefonate pesano molto. Gli assessori prendono 100 euro, cosa devono fare? Pagare di tasca loro? E’ con quel tipo di mentalità che si è insediato a Gallio l’immobilismo che è la vera causa di deperimento di Gallio. Anzi ritengo che le spese siano molto contenute. In più voglio fornire ad ogni assessore l’ipad per rimanere in costante contatto con il Municipio.” “Nel rendiconto di fine mandato, inviato nel giugno 2009 a tutti galliesi – precisano gli ex amministratori - è stato scritto che cosa abbiamo lasciato dopo 10 anni di amministrazione. Lo abbiamo lasciato scritto anche ai nostri successori nella delibera di Consiglio Comunale n. 35 del 29 maggio 2009, sottoscritta per conferma dai capi Gli ex amministratori al sindaco: “Basta con le bugie!” La squadra guidata da Antonella Stella precisa: “Pensiamo di aver lasciato il Comune in ottime condizioni sia economiche che in opere da completare ed eravamo fiduciosi che il buon senso e la responsabilità di chiunque avesse amministrato Gallio dopo di noi avrebbe consentito il proseguimento di ciò che già era iniziato” settore del Comune di Gallio, ma leggendo certe dichiarazioni diventa oggi necessario fare un riassunto. Alla fine del nostro mandato abbiamo lasciato nelle casse comunali 3 milioni di euro per lavori appaltati, in fase di appalto e, comunque, finanziati: strada Ronchi-Foss, pista di Busa Fonda Vecia, canonica, ERP, rifacimento campi da tennis, arredo auditorium, palazzina Pakstall, piazzale del municipio, completamento metanizzazione ed elettrificazione contrade, sistemazione via col Fuste, ultima trance contributo palazzina campo calcio Stoccareddo, ecc… e, inoltre, un avanzo di amministrazione di 522.000 euro Non abbiamo lasciato invece progetti nei cassetti, perchè le progettazioni costano e la legge stessa, perchè non si sprechi denaro pubblico, impone di affidare solo le progettazioni che si intendono e si possono realizzare L’ici annuale introitata (principalmente da seconde case) era di 1.500.000 euro (quasi 400.000 euro in più grazie al lavoro di recupero dell’evasione messo in atto) In soli 3 anni l’attuale amministrazione ha speso 21.620 euro per trasferte (17.830 di rimborsi al solo sindaco) e 21.912 euro per telefonate da tutti i cellulari in uso al Comune, comprendenti amministratori e uffici (fino a 29 sim!) In totale, in 10 anni, noi abbiamo speso meno di 2.000 euro per trasferte. Il sindaco non ha MAI chiesto alcun rimborso chilometrico, ritenendo sufficiente il compenso di circa 1.100 euro percepiti per svolgere il suo ruolo. Abbiamo inoltre speso meno di 20.000 euro per telefonate da tutti i cellulari in uso ad amministratori e uffici (15 sim). Gli amministratori hanno avuto in uso il cellulare di servizio solo a partire dal 2004. Tutti cellulari erano forniti gratuitamente dalla ditta di telefonia mobile e senza alcun sovrapprezzo sul canone . Nonostante “l’immobilismo” di cui siamo accusati e che, paradossalmente, secondo Pino Rossi, sarebbe legato alla nostra parsimonia nelle spese di servizio (!), abbiamo portato nelle casse comunali 3.460.100 euro in contributi provinciali, regionali, europei. Pensiamo di aver lasciato il Comune in ottime condizioni sia economiche che in opere da completare ed eravamo fiduciosi che il buon senso e la responsabilità di chiunque avesse amministrato Gallio dopo di noi avrebbe consentito il proseguimento di ciò che già era iniziato. Questi sono i fatti: ognuno tragga le sue conclusioni”. A Gallio un importante convegno sul diritto all’autodeterminazione dei popoli Fornire informazioni chiare e oggettive sull’esercizio del diritto all’autodeterminazione dei popoli. E’ quanto si prefigge il convegno di studi dal titolo “Indipendenza: un referendum per la libertà? Profili giuridici e politico istituzionali” che si tiene a Gallio sabato 13 ottobre (all’auditorium, dalle 10.30 alle 17). Per discutere i temi dell’incontro saranno presenti studiosi ed opinionisti d’eccezione tra i quali spicca il nome di Oscar Giannino, direttore di Chicago Blog. Ci saranno poi Alessandro Vitale, Marco Bassani, Alberto Berardi, Andrea Favaro, Paolo L. Bernardini, Daniele Velo Dalbrenta. La moderazione del convegno è affidata a Luigi Bacialli, direttore di Rete Veneta, e Carlo Lottieri dell’Università degli studi di Siena. “Si tratta di un importante appuntamento di livello accademico – sottolinea il sindaco di Gallio (il comune galliese è l’organizzatore dell’appuntamento) - durante il quale sarà presentata la prospettiva dell’indipendenza veneta come un percorso non solo politicamente legittimo ma anche storicamente necessario, nel contesto della grande transizione di civiltà di cui stiamo vivendo le fasi iniziali”. L’approvazione dello Statuto Regionale, inteso come strumento di maggiore autonomia del Veneto, ha prodotto la richiesta di convocazione di un referendum consultivo da parte di un gruppo indipendentista, corredata da ventimila firme autentiche, seguita dalla richiesta di parere legale del governatore Zaia al Presidente del Consiglio Regionale Ruffato. Il Presidente Ruffato, ammessa la “serietà della questione”, ha investito immediatamente l’ufficio legale del Consiglio Regionale che ha elaborato un parere legale che praticamente stronca ogni possibilità. E’ vero che il tema è regolato dall’art. 5 della C.I. che recita “La Repubblica, una e indivisibile,…” ma anche dall’art. 10 che recita “L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale…”. La Scozia ha già deciso il referendum per la propria indipendenza il prossimo ottobre 2014 e il governatore della Catalogna, Artur Mas, ha annunciato analogo referendum per la sua regione. Sul tema l’eurodeputata vicentina leghista Mara Bizzotto ha presentato un’interpellanza alla Commissione Europa alla quale il presidente Barroso ha risposto che “…nel caso ipotetico di una secessione di uno stato membro si dovrà trovare e negoziare la soluzione ricorrendo all’ordinamento giuridico internazionale”. Una risposta che, secondo Mara Bizzotto, indicherebbe che “esiste una via istituzionale all’indipendenza del Veneto” e che la questione non è da considerarsi chiusa. l’Altopiano Sabato 13 ottobre 2012 11 La voce degli 8 Comuni GALLIO Preparativi in grande per l’Oktober Ghel Fest Nel 2012, anno ricco di eventi per Gallio, non poteva mancare uno degli appuntamenti più coinvolgenti non solo per il paese, ma per tutto l’Altopiano. A grande richiesta, torna dal 26 al 28 ottobre, il giorno 31, e poi dall’1 al 4 novembre, l’Oktober Ghel Fest, la frizzante festa dell’Altopiano, che puntualmente riscuote l’apprezzamento di grandi, bambini, ma soprattutto dei giovani. L’Oktober Ghel Fest, alla sua quarta edizione, ha in serbo numerose novità tra le quali quella di portare l’evento ad una visibilità allargata non solo alla realtà altopianese, ma a tutta la Provincia, finanche all’intera Europa. Un richiamo ad una sorta di unione sotto lo stesso “tendone” che segue le impronte dell’originale Oktoberfest di Monaco. La convivialità rimane il tema centrale dell’iniziativa, come l’allegria e la socializzazione tra coetanei, quest’anno anche di Nazioni differenti. Allo scopo di sottolineare l’effetto di comunità che lega i vari abitanti di questo territorio, la Pro Loco di Gallio, in veste di organizzatrice dell’evento, ha manifestato il suo impegno nella richiesta del patrocinio all’iniziativa agli altri comuni altopianesi. Promotori dell’evento agli occhi di un pubblico mondiale, con lo slogan “Voglio vederti” (che incita a dare la propria partecipazione alla festa), dei manifesti realizzati in sei lingue differenti: italiano, dialetto veneto,cimbro, tedesco, inglese e francese. La grande affluenza di pubblico degli anni precedenti ha inoltre Stefano Sartori, presidente della Pro Loco Gallio indotto gli organizzatori a deviare la location nell’area adiacente al campo da calcio in Via Ech lungo la provinciale della Fratellanza. Le birre proposte quest’anno, con caratteristiche molto simili alla “lager Bavarese”, sono la San Gabriel, classica bionda e ambrata rossa, accu- ratamente scelte dopo un lungo assaggio, che ha designato la preferenza al birrificio San Gabriel di Ponte sul Piave, in provincia di Treviso. Altra novità di questa edizione, sarà il “bicchiere”, ovvero il tradizionale boccale di vetro, ulteriore elemento di qualità che contraddistingue la manifestazione. Ad animare le numerose giornate dell’evento gruppi musicali, country show, balli latino – americani, liscio e lotterie in aggiunta ad un ricco stand gastronomico con i migliori prodotti tipici del luogo. Insomma, un Anziani, bambini e lavoro: i principali obiettivi dell’amministrazione Rossi in campo sociale Offrire servizi più adeguati e rispondenti alle necessità delle comunità locali, evitando gli sprechi e razionalizzando la spesa. Si sta muovendo in questa dirazione l’amministrazione comunale di Gallio ed è con questi presupposti che trovano giustificazione scelte quali la convenzione stipulata con il Comune di Foza per la gestione associata delle funzioni comunali indicate dalla norma e quelle attuate nei confronti della Scuola Materna, che si situano, appunto, all’interno di una logica complessiva di cambiamento nelle modalità di erogazione dei servizi. “Gli obiettivi programmatici che questa amPatrizia ministrazione intende perseguire da oggi, fino Rigoni, alla fine del suo mandato, nell’ambito dei ser- assessore servizi vizi sociali – spiega il sindaco Pino Rossi - ai sociali riguarderanno le fasce più deboli dell’utenza, ossia gli anziani, e i bambini con un occhio particolare ai problemi occupazionali. Gli interventi programmati mirano ad offrire una serie di ammortizzatori e protezioni sociali in un momento di particolare crisi”. Per l’area infantile, l’amministrazione ha ottenuto recentemente un traguardo importante ovvero il passaggio di una sezione della Scuola Materna di Gallio alla Pubblica Istruzione. “Questo - spiega ancora il sindaco - comporta per il Comune un’economia di gestione che sarà totalmente aggiunta alle ri- sorse necessarie, da un lato per mantenere e migliorare i servizi sociali esistenti, dall’altro per realizzare le opere di utilità sociale in programma. Innanzitutto verrà posta particolare attenzione alla sicurezza, sia degli ambienti (completa messa a norma della struttura che ospita i bambini della scuola materna), sia degli alimenti, attraverso una cucina gestita in loco che fornirà pasti di qualità sia agli alunni della scuola materna che a quelli della scuola elementare, sia fisica, attraverso l’impiego di nonni vigili all’uscita da scuola”. “Ci impegneremo – continua Rossi per poter avviare una sezione di asilo nido integrato, dove potranno essere accolti bambini in età compresa tra l’anno e i due anni e sei mesi, naturalmente garantendo gli standard strutturali e di personale previsti dalla legge. Negli stessi locali si continuerà a garantire il “baby sitting” estivo per agevolare chi, causa motivi personali e/o di lavoro ritiene di poter usufruire di un aiuto nella gestione quotidiana dei propri figli”. “Ad integrare e completare i servizi di cui gli anziani già usufruiscono – spiega poi l’assessore ai servizi sociali Patrizia Lunardi - (e con questo mi riferisco al servizio di assistenza domiciliare, al servizio pasti a domicilio, al telecontrollo – telesoccorso al centro diurno ecc…), si sta predisponendo la realizzazione di una casa alloggio, dotata di varie soluzioni di accoglienza, dai mini appartamenti, a posti per persone parzialmente auto-sufficienti, ad alcuni posti per persone nonautosufficienti, in attesa di ricovero in residenza protetta, con la possibilità di utilizzare spazi adeguati ad attività culturali, ludiche e ricreative e di consumare un pasto caldo”. Importante per queste fasce di utenza, minori ed anziani, sarà anche un sistema di trasporto adeguato alle loro varie e diverse necessità. “Altra rilevante novità – conclude Patrizia Lunardi – è il progetto di costituzione di una Cooperativa di Solidarietà Sociale di tipo Misto, ossia in grado di gestire servizi, ma anche attività produttive, con settori specifici di inserimento per persone in difficoltà che permetterà da un lato di garantire il personale necessario per il funzionamento dei suddetti servizi, dall’altro di incrementare l’occupazione sul territorio”. evento dal sapore “internazionale” da non perdere; una grande “festa” alla quale Gallio ed i suoi abitanti si stanno preparando per accogliere in tutta fratellanza persone di ogni luogo e dove. Una soddisfazione che il Presidente della Pro Loco di Gallio Stefano Sartori esprime così: “Ringrazio tutti i volontari per il lavoro svolto e richiesto dall’organizzazione di questo evento; il nostro intento è quello di migliorare di anno in anno nella speranza che le novità introdotte quest’anno, possano trovare approvazione in tutti gli ospiti” e a tutti i lettori un: “Voio vedarte”! Il via alla festa venerdì 26 alle 18, in programma alle 19 dimostrazione birra pong, dalle 22 serata con i Dogma 16. Giulia Rossi E’ partito il progetto di revisione dell’arredo urbano La sostituzione della segnaletica stradale, nuove bacheche per le affissioni e la posa di fioriere in legno di larice, il tutto per cercare migliorare il decoro delle aree pubbliche e dare un’immagine più ordinata del paese. E’ iniziato il progetto di revisione dell’arredo urbano di Gallio che si svilupperà a stralci. “Per quanto riguarda la segnaletica – spiega l’assessore Giorgio Tagliaro – la tipologia scelta, elegante e raffinata, è la stessa già utilizzata dai Comuni di Asiago e Roana perché ritengo sia importante offrire inAltopiano un’unica immagine coordinata e si è colta l’occasione per mettere in maggior rilievo le peculiarità sportivo-turistiche del nostro territorio”. “Per le pubbliche affissioni – continua Tagliaro – abbiamo installato bacheche in legno e si è provveduto alla posa in opera di bacheche in ghisa (acquistate dalla precedente amministrazione) per gli annunci funebri. Inoltre nel centro del Paese sono state posate, lungo i marciapiedi, delle fioriere in larice artigianali con caratteristiche tipiche del nostro territorio, che oltre a portare un tocco di originalità, impediscono la sosta spesso “selvaggia” dei veicoli quando non sono in servizio gli addetti di Polizia Municipale. Viene inoltre garantita la salvaguardia dei marciapiedi e la sicurezza dei pedoni”. “Si rende comunque necessario – continua - rivalutare la viabilità del centro creando nuovi parcheggi, data l’attuale carenza e, specialmente nei periodi di afflusso turistico, potenziare la sosta breve in modo da agevolare gli esercizi locali e la nostra economia”. L’assessore Tagliaro, in tema di miglioramento generale del paese, auspica il coinvolgimento e l’impegno di tutte le forze economiche e dei singoli cittadini, finanche dei turisti, chiamati a darsi da fare con proposte, idee ed interventi finalizzati a creare, insieme, un’offerta turistica sempre più ricca e coordinata. Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 12 La voce degli 8 Comuni STOCCAREDDO - STORIE DI EMIGRAZIONE Il consiglio ha approvato lo Statuto per la Regola Gallio è il primo Comune dell’Altopiano con le Regole. Il consiglio comunale galliese a fine settembre ha approvato sia lo Statuto della Regola sia il regolamento per le elezioni della commissione amministratrice (ovvero dei capifamiglia che costituiranno la Regola, o Vicinia, vera e propria). Una scelta dal significato “dimostrativo – come ha sottolineato il sindaco - per gettare intanto una base vincolando poi la Regione all’effettiva ricostituzione della Regola di Gallio”. Il patrimonio naturale ed ambientale di Gallio (circa 3500 ettari più 9 malghe) è oggi gestito dall’amministrazione comunale attraverso il suo ufficio patrimonio con il regime degli usi civici. La re-istituzione della Regola cambierebbe quest’organizzazione e la gestione del patrimonio passerebbe alla Regola. I proventi poi potranno essere impiegati per aumentare il patrimonio o per migliorare la qualità di vita degli antichi abitatori. Ma non solo. I terreni “collettivi” diventerebbero “inalienabili ed inusucapibili”, ovvero non si potrà più cambiarne la destinazione d’uso e ciò che è verde, verde rimane. Il voto, unanime trovando l’appoggio anche delle minoranze, prosegue la strada intrapresa dall’amministrazione comunale intenta a restaurare l’antica gestione del territorio; già nel 2009 il Comune aveva redatto l’elenco degli antichi abitatori che serve all’amministrazione per determinare chi potrà godere delle proprietà collettive. Un elenco che include tutti i cittadini residenti che risultino discendenti da genitori, padre o madre, iscritti all’anagrafe del Comune nel censimento del 1951. “Un elenco costruito con l’ultimo censimento utile – spiega Rossi - In quanto i precedenti sono stati distrutti o persi durante gli eventi bellici. Ma è un punto di partenza, senza perdere tempo e denaro. Qualora poi i regolieri decidessero di costituire un elenco più remoto sarà una scelta rispettata”. Nel febbraio 2012 il consiglio di Gallio deliberava la ricostituzione della “Regola di Gallio”. Ora sono stati approvati l’elenco dei beni, che dovranno essere gestiti dai 5 colonnelli, ed i confini dei 5 colonnelli (suddivisioni della Regola paragonabili alle circoscrizioni cittadine). A primavera poi le elezioni dei rappresentati della Regola. “I colonnelli sono stati aumentati da 2 a 5 perché ritenuto più idoneo per la gestione del patrimonio – spiega Rossi – Oltre a quello e l’indire le elezioni per la prima volta da parte dell’amministrazione comunale tutte le altre decisioni spetteranno poi alla Regola”. Gerardo Rigoni Quando tutto sembra predestinato... Intervista-documento a due vicentini d’Australia in visita a parenti ed amici in Altopiano L’anno 2012 per Giannina Baù e Luigi Baccega racchiude 3 importanti anniversari della loro vita infatti Giannina compie 70 anni, il marito Luigi 75 ed inoltre festeggiano il 50° del loro matrimonio; questi tre motivi li hanno spinti a regalarsi un viaggio nella loro terra di origine anche per rivedere i parenti dopo 37 anni dalla prima venuta in Italia. Chiedo a Luigi Baccega, detto Gigi, perché ha scelto di partire per l’Australia. “Avevo diciassette anni, abitavo a Mottinello Nuovo di Galliera Veneta con i genitori ed altri 8 fratelli. In casa sentivamo spesso parlare dell’Australia perché mio papà vi era stato per 5 anni, dal 1925 al 1930, e non era stata un’esperienza positiva. In quegli anni non c’era lavoro, quindi per necessità uno dei fratelli era partito nel 1950 e un altro fratello nel 1952 per l’Australia; io tornavo dal collegio dopo tre anni di ginnasio e decisi di raggiungere i miei fratelli. Così partii da Genova nel maggio del 1955 con la nave Neptunia ed arrivai a Melbourne dopo 32 giorni. In agosto, con il viaggio immediatamente successivo della stessa nave Neptunia, arrivò a Melbourne, con tutta la famiglia, una ragazzina, Giannina Baù di 13 anni, che dopo 7 anni diventerà la mamma dei miei figli. Giannina Baù veniva da Stoccareddo di Gallio, posto che non conoscevo. Per la verità, a quel tempo, nemmeno sapevo dov’era l’Altopiano dei Sette Comuni.” E con il lavoro come andò? “Naturalmente i fratelli avevano già provveduto: arrivai a Melbourne il 9 giugno, rag- giunsi la cittadina di Traralgon, un centinaio di km ad est di Melbourne, dove stavano costruendo delle centrali elettriche ai margini delle miniere di carbone a cielo aperto. Così lunedì 12 giugno iniziai a lavorare nella centrale elettrica di Morwell. Dove c’era da lavorare duramente, là arrivavano tanti italiani così a Traralgon arrivò anche la famiglia di Giannina Baù con la mamma e gli altri 4 fratelli…” E la famiglia? “La famiglia è uno dei grandi valori, assieme alla fede ed il lavoro, di noi veneti in Australia; è quasi un bisogno crescere dei figli e dar loro un avvenire. Conobbi Giannina che ero mezzo impegnato, ma non ebbi scampo al suo sguardo. Ci fidanzammo e nel 1962 ci siamo sposati. Nel 1963 è nato Lorenzo e nel 1965 Tania.” Giannina e Gigi, cosa vi spinse poi alla scelta di lavorare la terra? “Casi della vita! Nel 1964 un amico, che incontravo spesso al Club Italiano, mi disse che vicino alla sua farma (azienda agricola) era in vendita, a buon prezzo, una farma che si estendeva su 60 ettari. Già c’era Lorenzo e Giannina era incinta di Tania ma decidemmo di “provare” a fare i contadini. I campi si estendevano su un terreno lievemente collinoso ma ottimo per le patate che erano ricercate e ben pagate, la nostra produzione migliore. Nel 1978 abbiamo venduto la farma di 60 ettari e ne abbiamo acquistata una molto più grande di 160 ettari estesa tutta su un terreno pianeggiante e lambito da un piccolo fiume. Terreno ideale per allevare bovini che possono pascolare liberi per tutto l’anno. Ora l’azienda agricola conta 240 mucche da latte e 400 da ingrasso. La raccolta del latte è tutta automatizzata, selezionata e controllata mucca per mucca. La media giornaliera è di circa 8.000 litri di latte che è, come ho potuto sentire, molto meglio pagato del latte dei contadini italiani”. Come mai questo vostro ritorno “a casa”? “Veramente eravamo già tor- nati in Italia 38 anni fa per far conoscere ai nostri due figli la nostra terra, la nostra bella Italia. Questa volta siamo tornati anche per festeggiare ben tre anniversari: i 75 anni di Gigi, i 70 anni di Giannina ed i 50 anni di matrimonio, ci sembrano motivi validi o no? L’azienda agricola da alcuni anni è gestita in prima persona da nostro figlio Lorenzo assieme alla moglie Brenda Lunardi, sposi dal 1988; sappiamo che in questo nostro periodo di assenza non manca l’aiuto di nostra figlia Tania e del marito Dario Cusinato, i quali pur abitando e lavorando a Melbourne nei fine settimana vanno a dare una mano in campagna. Ora, continuano Gigi e Giannina, non vediamo l’ora di ritornare e goderci la compagnia dei nostri sei nipoti.” Una storia di emigrazione come tante altre di migliaia di vicentini che partirono per andare agli antipodi in cerca di lavoro e dignità. Alcuni di loro hanno fatto fortuna molti si sono fatti onore. Grazie emigranti ed ex emigranti. Amerigo Baù Un vescovo africano a Stoccareddo Domenica 14 ottobre la Messa delle 11.00 a Stoccareddo sarà presieduta dal Vescovo ausiliare di Bissaù, capitale della Guinea-Bissau (ex colonia portoghese), Monsignor Josè Lampra. E’ un’occasione del tutto particolare! Padre Josè, che in questo periodo si trova a Roma, ha voluto fate visita a Stoccareddo perché da ragazzo conobbe Padre Gentile Baù, missionario francescano espulso dalla Cina negli anni ’50 che arrivò in Guinea Bissau nel 1957 dove fondò la missione di Blom e dove è morto nel 1997. Proprio gra- zie alla sua predicazione ed al suo accompagnamento, Padre Josè scelse la fede cristiana, fu battezzato ed arrivò al sacerdozio. Ora addirittura è vescovo. Un modo per monsignor Lampra di dire grazie a Padre Gentile Baù i cui genitori scesero da Stoccareddo per stabilirsi a Baone ai piedi dei colli Euganei. E’ incredibile quanto sia “piccolo” il mondo. In quella stessa missione dal 2008 è giunta missionaria Suor Elisa Baù di Stoccareddo. Benvenuto “a casa” Monsignor Josè Lampra. Amerigo Baù Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 13 Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 14 ROANA - Il ritorno alla normalità delle zone terremotate Inaugurata a San Felice sul Panaro la scuola finanziata anche dal Comune di Roana In occasione dell’ultima edizione di Hoga Zait il Comune di Roana, in collaborazione con l’Associazione Antonio Pertile e Sonia Sartori Onlus, si era fatto promotore di una raccolta di fondi finalizzata alla realizzazione di una struttura atta ad accogliere i bambini di uno dei Comuni emiliani più gravemente colpiti dal terremoto dello scorso maggio. Ora quella struttura, ovvero la scuola materna e nido d’infanzia Maria Montessori di San Felice sul Panaro (Modena), è pronta ed è stata inaugurata domenica 7 ottobre. Alla cerimonia ha presenziato anche una delegazione roanese con i rappresentanti del comune e dell’AssociazioneAmici diAntonio Pertile e Sonia Sartori. Il Sindaco Alberto Silvestri ha tenuto un lungo e toccante discorso sulla situazione attuale della popolazione e ha ringraziato tutte le istituzioni e i privati che hanno collaborato attivamente al raggiungimento di un obiettivo così importante quale l’apertura in tempo record della struttura scolastica (ca. 40 giorni, compresi sabati e domeniche, con turni di lavoro che venivano sospesi solamente dalle ore 2.00 alle ore 5.00 del mattino). Elena Malaguti, assessore all’Istruzione della Provincia di Modena, e Patrizio Bianchi, assessore alla Scuola, Formazione Professio- nale, Università e Ricerca, Lavoro della Regione Emilia-Romagna, sono intervenuti sottolineando l’importanza della sinergia fra Enti in contingenze di estrema gravità e hanno esaltato il coraggio e l’operosità della popolazione emiliana. Durante la manifestazione, nell’adiacente Parco Ascari, operai e gru lavoravano alacremente per ultimare i lavori che nei prossimi giorni porteranno all’apertura dei moduli eletti a sede della Scuola Secondaria di Primo Grado Giovanni Pascoli. La Scuola d’Infanzia Maria Montessori è una struttura molto luminosa, con ampie aule dotate di tutto ciò di cui anche i bambini più piccoli hanno bisogno. Sia per l’esterno che per l’interno, soprattutto nell’arredamento, sono stati scelti colori pastello che comunicano un rassicurante senso di serenità. L’intervento della banda giovanile John Lennon ha allietato il pomeriggio con musiche tratte da famose colonne sonore e con brani di grande vivacità, quali famosi pezzi tratti dal repertorio di Goran Bergovic, con il quale la banda si è esibita varie volte. Nell’occasione, la delegazione roanese ha visitato il centro storico di San Felice, che risulta ancora totalmente inagibile e disabitato. Dopo aver varcato la zona rossa, totalmente transennata e interdetta a persone e a veicoli, il funzionario dell’ Ufficio Tecnico Lavori Pubblici di Roana Gabriele Valente ha avuto modo di constatare le difficoltà che l’amministrazione locale dovrà affrontare nell’imminente futuro imponendo, nell’ interesse collettivo, un piano di recupero generale del centro storico, da attuarsi mediante ristrutturazione, demolizione e ricostruzione degli edifici definitivamente compromessi. Il sistema di puntellamento in legno realizzato dai Vigili del Fuoco negli edifici parzialmente compromessi rivela la particolare professionalità operativa delle unità di intervento. Un effetto impressionante è prodotto da alcuni edifici produttivi e capannoni industriali completamente crollati a seguito dell’entità del sisma: le strutture verticali, pilastri in calcestruzzo di altezza variabile tra 8 e 10 ml, sono esplosi nella parte sommitale verso l’esterno, rovesciando al suolo le enormi travi orizzontali sostenenti la struttura di copertura per molte decine di tonnellate. I tempi prefissati per la ricostruzione sono tre-cinque anni e il carico economico andrà a gravare sui soggetti privati che difficilmente avranno le possibilità finanziarie per affrontarla. Con la visita all’ultima tendopoli rimasta, che in quel momento stava per essere rimossa, le testimonianze raccolte fra le persone, che si accingono a lasciare l’alloggio provvisorio per recarsi a svernare in centri di accoglienza convenzionati a Salsomaggiore Terme, hanno fatto riflettere sulla tragedia che ha colpito la vicina Emilia-Romagna e su quanto difficile sia il ritorno ad una vita normale e dignitosa. Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 15 Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 16 Appuntamenti d’estate alla Porziuncola dell’Altopiano Una piccola perla incastonata nella meravigliosa natura di Campolongo Il Perdon d’Assisi, ad inizio agosto, e la Festa della Montagna a settembre di Rotzo. E’ la hanno richiamato anche quest’anno un buon numero di fedeli e di turisti chiesetta, ricavata da un’ex porcilaia, situata a pochi passi dal rifu- chiesetta dello gio Campolongo e dedicata Spillek per la a San Francesco d’Assisi reciata del Roche ogni anno, d’estate, ac- sario. Altro apcoglie due appuntamenti or- p u n t a m e n t o mai irrinunciabili per i mem- molto sentito, bri dell’Opera Francescana che richiama Secolare, che di questo pic- a l l a colo tempio hanno ormai “ P o r z i u n c o l a fatto un privilegiato luogo di dell’Altopiano” ritrovo, ma anche per tanti diversi amici di altopianesi e turisti. Saba- San Francesco to 4 agosto ci si è ritrovati provenienti da per il Perdon d’Assisi che varie località quest’anno ha avuto un par- del Veneto è ticolare successo sia in ter- quello che si svolge nella Astile portata nel 2000 al Polo doni e nuovi simboli che ne mini di partecipazione che terza domenica di settembre, Nord da Monsignor Liberio fanno sempre più un singodi bel tempo. Grazie all’im- noto come “La festa della Andreatta (copia affidata pro- lare punto di riferimento dei pegno dei rispettivi “mini- montagna”. C’è stato pure prio a Rotzo per il Nordest fedeli e degli amici di San stri” sono saliti a chi, per partecipare, è giunto d’Italia), si arricchisce di nuovi Francesco. Campolongo circa 150 a piedi da Roana. Il momenmembri dell’Opera to clou è sempre la Messa Francescana Secolare del- presieduta dal Vesco AntoChe il territorio altopianese le zone di Asolo, Bassano, nio Menegazzo. Durante la rappresenti ancora una “minieCittadella , Roana, Schio e celebrazione, sono stati offerra” di testimonianze relative Thiene, ai quali si sono ag- ti un quadro con la poesia di alla grande guerra è del tutto giunte altre cento persone. Mons. Alfredo Fantacci intirisaputo ma che l’ennesimo riPresente anche il consiglie- tolata “Missione di Pace”, trovamento relativo agli evenre regionale OFS Emanue- una zucca unita ad un bastoti bellici di quasi un secolo fa le Favretto. L’omelia è sta- ne in segno di perseveranza sia avvenuto durante un’eserta concelebrata necessaria nel cammino di citazione di ricerca su persodall’arciprete di Rotzo don fede e un pane simbolo di na dispersa è, forse, un inediPierangelo Panozzo con Unità e di Fratellanza. to. don Sergio Stefani e Padre A conclusione c’è stato l’inE’ però accaduto proprio così Ugo Biasin (da Chioggia). tervento dell’assessore di lo scorso settembre quando fra Altri due sacerdoti hanno Rotzo Sergio Marangoni e le iniziative per celebrare i primi trent’anni della Protezione invece prestato il servizio poi il consueto pranzo. AnCivile di Cogollo del Cengio si è deciso di organizzare una della Riconciliazione: padre che nell’estate 2013 la due-giorni addestrativa a Prà delle Pozze località apparteLorenzo Zampiva (del chiesetta di Campolongo di nente alla “montagna dei Granatieri”. convento di Asolo) e il par- Rotzo dedicata al Santo “Durante la ricerca di un finto disperso in bosco – racconta roco di Molina di Malo. d’Assisi, tornerà ad animaril volontario cogollese Antonio Costa – ci siamo imbattuti in Dopo l’omelia si è tenuta si con questi appuntamenti una targa metallica pressochè integra a più di novant’anni anche l’accoglienza nella che assumono via via semdalla sua marchiatura. Conteneva i dati del soldato Vittorio fraternità OFS di Roana di pre nuovi significati. Pinton deceduto il 7 giugno 1916. Vedendola lo stupore non due novizi. Dopo il pranzo Ogni anno quella chiesetta, è certo mancato però abbiamo deciso di approfondire le al rifugio Campolongo, i inaugurata nel settembre del ricerche per saperne di più”. membri dell’OFS si sono ri- 2001 e costruita per accoglieDetto, fatto. Interpellato un esperto si è riusciti a risalire trovati a Roana presso la re una copia della Croce Dal monte Cengio nuove testimonianze sulla “grande guerra” all’unità di appartenenza del soldato deceduto, la Brigata Pistoia, così pure alla sua attuale sepoltura. Vittorio Pinton riposa ora nel Sacraio Militare del Laiten così come sta scritto nell’Albo d’Oro - volunme XXVII° del Veneto riguardante le province di Padova, Rovigo e Verona ed a pag 452 testualmente si legge: “Pinton Vittorio di Gaetano – Soldato del 36° Reggimento fanteria, nato il 28-09-1896 a Correzzola, Distretto Militare di Padova, morto il 6 giugno 1916 sul monte Cengio per ferite riportate in combattimento”. Quando la morte lo raggiunse sulle nostre montagne aveva appena ventisette anni. Lui, come migliaia di altri suoi compagni, era stato trasferito a tutta velocità dal fronte del Carso in altopiano per tamponare l’attacco austro-ungarico meglio noto come Strafe Expedition. Un’altra storia che riemerge dall’oblio del tempo a ricordarci, ancora una volta, come gli orrori della guerra debbano servirci da monito per difendere, sempre e comunque, la convivenza civile fra i popoli. Renato Angonese Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 17 La voce degli 8 Comuni LUSIANA - CONCO Il Crel Auser - Circolo di Conco cambia sede Domenica 14 ottobre, nella ex scuola elementare di Fontanelle di Conco, ci sarà la cerimonia di inaugurazione del nuovo Centro diurno del Comune. La data coincide con l’11° anniversario dell’apertura del Centro di Tortima. Ci sarà quindi la continuità proprio nell’ex edificio scolastico di Fontanelle che, nel 2009, per l’esiguo numero di alunni, ha purtroppo cessato di essere scuola. Questa struttura si prestava in modo perfetto a essere utilizzata per farci tornare coloro che l’avevano frequentata 60… 70… 80 e oltre anni fa e ospitare il centro anziani. Ecco allora che su proposta del consiglio direttivo del Circolo Auser di Conco, il Sindaco ha fatto propria l’idea di mettere a disposizione l’edificio per ampliare e migliorare l’attività che per undici anni si è svolta nella sede di Tortima. Con tanta buona volontà da parte dell’Amministrazione comunale di trovare tra le pieghe del suo “povero” bilancio un contributo economico e con l’aiuto di tanto volontariato, si è riusciti a realizzare il progetto. Un progetto che ha come obiettivo l’apertura del Centro, dal mattino alla sera, per cinque giorni la settimana (per ora, il “rodaggio” verrà fatto aprendo il Centro nei pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì). Un’idea nata perché si è posta attenzione al processo di invecchiamento della popolazione e crediamo nel sostegno alle politiche di promozione del benessere della persona anziana, al fine di favorirne la permanenza nel proprio contesto di vita. Alcuni altri obiettivi che ci si propone sono: offrire agli anziani uno spazio fisico/sociale attraverso il quale dare un senso al proprio tempo stimolandone le capacità residue; offrire un luogo di aggregazione, che prevenga in maniera concreta il problema dell’isolamento; prevenire il decadimento psicofisico degli anziani; realizzare laboratori di lettura; realizzare laboratori musicali (ascolto e animazione); promuovere attività intergenerazionali che mettano a confronto gli anziani con gli adulti e i giovani; apertura a tutte le associazioni del territorio che vogliano partecipare a progetti o proporne a loro volta. Sono obiettivi molto ambiziosi incoraggiati dall’esperienza di undici anni di attività nel Centro di Tortima dove si sono, anche in quella sede, realizzati progetti che sembravano molto difficili ma che hanno dato grandi frutti. Aldo Rodighiero Il gruppo “Lusiandando”a Longarone Domenica 30 settembre 2012. Tempo variabile, incerto ed instabile: che avrà mai fatto il gruppo marciatori “Lusiandando” di Lusiana? Come ogni domenica la compagnia partecipa a marce nel vicentino, ma il 30 settembre è “emigrata” nel bellunese. Il gruppo marciatori “Lusiandando” ha proposto una gita a Longarone, condividendo una passeggiata sui percorsi della “Memoria del Vajont” e camminando lungo tre tragitti di diverso chilometraggio: 10-17-25 Km. La camminata è stata ideata dall’Associazione Superstiti del Vajont per promuovere una manifestazione di ampio richiamo alla memoria del disastro del 9 ottobre 1963, principalmente con il coinvolgimento dei giovani dei quattro Comuni colpiti, per creare, attraverso lo sport, un “fondo di solidarietà”. I partecipanti alla marcia, nei diversi tragitti, hanno percorso tratti di strada interrotti o distrutti nel disastro del Vajont, luoghi che hanno caratterizzato storicamen- te le vie di collegamento tra la Valle del Piave e la Valcellina (PN). Buona parte del gruppo marciatori “Lusiandando” ha percorso i 17 Km ricordando la memoria delle numerose vittime e allo stesso tempo assaporando lo stupendo panorama, superando le complicazioni della pioggia, ma soprattutto del fango che faceva scivolare e rallentare il cammino. Lungo il percorso ci si è potuti fermare a prendere un po’ di fiato nei diversi ristori messi a disposizione dall’organizzazione, in cui si poteva trovare bevande calde o fredde, mele a spicchi o crackers. Alla sommità dei percorsi, sopra la famosa diga, ci si è soffermati a visitare i noti paesi di Casso ed Erto, celebrati negli scritti del “paesano” Mauro Corona. La compagnia, composta da ragazzi ed adulti, era delle migliori e dopo aver fatto la piacevole fatica, un piatto di pasta con tre tipi di sughi diversi aspettava tutti i partecipanti. Il gruppo “Lusiandando”, visto il successo e la gradita iniziativa, ha già in programma di ripetere il prossimo anno questa uscita, in occasione del 50° anniversario del disastro del Vajont. Per chi fosse interessato a questa ed alle altre proposte promosse dal gruppo marciatori “Lusiandando” può consultare il www.lusiandando sito .altervista.org o chiedere informazioni alla mail gruppomarciatorilusiandando @hotmail.it o al numero 3284820651 (Claudio) Mostra fotografica e Museo delle grandi Guerre Nell’ambito dei festeggiamenti per il 60° anniversario di fondazione del Gruppo Alpini “Cantele Gabriele” e del 30° di fondazione del Gruppo Comunale AIDO di Lusiana, lo stesso Gruppo Alpini ha allestito nelle sale al primo piano dell’ex Casa del Segretario una mostra fotografica denominata “Sessant’anni di Gruppo, passato e presente”. Nell’esposizione comprendente quasi trecento foto, si possono ammirare rare immagini in bianco e nero e a colori di vita militare risalenti dai primi anni ’50 in poi, uscite dai cassetti di soci ottuagenari e di mezza età, gelosamente prestate solo per quest’occasione, dimostrando così il loro grande attaccamento al sodalizio alpino; immagini di eventi, di attività di gruppo, di gite ed escursioni organizzate sia in Italia che all’estero. All’ingresso sono ricordati in modo particolare, su di un grande striscione, in foto “tessera” formato A3 i cinque soci fondatori del Gruppo, con tre dei loro cappelli originali della naja, che nell’anno 1952 diedero vita al Gruppo: Donato Frello “Pipa” classe 1905, Luigi Tescari classe 1908, Virgilio Broglio classe 1911, Alberto Ronzani classe 1916 e Gio Maria Maino “Mario Malga” classe 1922, l’ultimo dei cinque scomparso nello scorso febbraio. Nello stesso piano è stato trasferito il Museo, per ora ancora in fase di allestimento, che da molti anni trovava posto nella sala appresso la Sede del Gruppo. In esso sono raccolti, oltre al materiale già esistente, nuovi cimeli e foto storiche con spettacolari immagini riguardanti gli innumerevoli fatti accaduti nel territorio del nostro Comune e limitrofi durante i periodi dei due conflitti mondiali. Le foto più uniche che rare sono state gentilmente messe a disposizione dagli archivi fotografici privati di Danilo Villanova e Luca Valente. La mostra rimarrà aperta assieme al museo in occasione dell’ormai collaudata manifestazione “Pomo-Pero” nelle domeniche 7-14-21 Ottobre, dalle 9.30 alle 12 e dalle ore 15 alle 18. Egidio Zampese Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 18 La voce degli 8 Comuni LA RUBRICA DELLA PSICOLOGIA Il tatuaggio: da antichissima usanza a trend di moda Sempre più spesso, dicono le statistiche, le persone fanno uso estetico del tatuaggio. Non è lecito sapere però qual è la reale incidenza nella popolazione italiana e mondiale. Certamente, gli studi che si occupano di tale pratica sono, in barba alla crisi economica, in costante aumento. Ciò è dovuto ad un progressivo avvicinamento da parte delle popolazioni “moderne” ad un’usanza antichissima di origine tribale e frequentemente riscontrabile soprattutto nel Sud del mondo, anche se compaiono più raramente in popolazioni nordiche. Non sono solo i giovani a tatuarsi ma sempre più i quarantenni e i cinquantenni, di entrambi i sessi. Possiamo attualmente affermare che l’arte del tatuarsi è oramai sfuggita dalla sottoculture underground per affermarsi a tendenza di massa. Nelle popolazioni primitive il tatuaggio non ha mai avuto un significato trasgressivo o di forte contestazione rispetto alle norme convenzionali; anzi, la decorazione corporea è sempre stata una simbologia d’integrazione sociale e cerimoniale per testimoniare l’appartenenza al gruppo di riferimento. Nell’occidente, inizialmente il tatuaggio è connotato da un’accezione negativa. Chi lo portava era un reietto, un rifiuto della società, come gli avanzi di galera, le prostitute, i malavitosi. Gradualmente tale significato lascia il posto ad un’idea di trasgressione “soft”, di piccola e maliziosa lotta contro il conformismo, confermando la finalità di affermazione individuale che non aveva mai perso nella realtà tribale (ad esempio i maori della Nuova Zelanda considerano il tatuaggio un segno di unicità e identità personale). I motivi psicologici che portano una persona a farsi tatuare sono molteplici. Esiste sicuramente l’aspetto puramente estetico; è facile individuare tale componente perché spesso la localizzazione del segno è visibile anche se vestiti e quindi di dominio pubblico; altri invece scelgono parti del corpo a volte singolari ma con l’idea che qualcuno, comunque, lo possa vedere e apprezzare in momenti di intimità. Rispetto alla quantità, è probabile che più siano i tatuaggi, più abbiano una funzione decorativa, a fronte del tatuaggio singolo che pare più connotato da un forte significato simbolico (una data, una metafora, un’analogia con un’esperienza vissuta in prima persona che si vuole rendere “indelebile”). L’aspetto simbolico pare il “movente” più frequente. La necessità di distinguersi comunicando visivamente la propria unicità accomuna la maggior parte delle persone che decidono di tatuarsi, soprattutto nella fascia d’età più giovane (adolescenza e prima adultità) per il bisogno di autoaffermazione. In età più avanzata può essere un tentativo di sentirsi “evergreen”. Il tatuaggio permette di affermare la propria appartenenza ad un gruppo, ad un modo di pensare, ad uno stile, come fosse uno stemma, un trofeo da ottenersi attraverso un moderno rituale (in cui c’è un minimo di sofferenza fisica – come nei piercing). Ancora, il segno sul corpo, sempre se visibile, può aiutare a manifestare parti profonde di sé e significati solitamente celati, come fosse un tramite della propria interiorità. L’essere umano è spesso insicuro e cerca negli atti comunicativi di affermare la propria identità nel contesto sociale. Non a caso, in un’epoca di crisi della famiglia e dei valori cardine delle maggiori Istituzioni, le persone cercano simbologie tribali, antiche, lontane mille miglia dai canoni semantici del proprio gruppo di appartenenza come forma di fuga psicologia, di proiezione di aspetti magici e irrazionali e di contestazione. Anche la localizzazione è pregna di significati. Senza sfondare nella “psicologia del tatuaggio” (disciplina senza alcun fondamento scientifico), possiamo comunque affermare che la scelta del posizionamento ha senz’altro dei significati ben precisi per la persona. Gli uomini preferiscono la schiena, la spalla e il braccio di destra, le donne spesso la caviglia, il polso e il collo, dove collocano fiori, piccoli volatili (rondini, farfalle) o delfini. I maschi prediligono simbologie animali o icone più aggressive come il dra- Stefano Rigoni, Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale Tel. 338.2919597 – E-mail: [email protected] go, il serpente o segni tribali, che hanno lo scopo di affermare la propria forza e sicurezza, esorcizzando le proprie paure; altri temi classici sono gli ideogrammi giapponesi o le scritte nella propria lingua, gli acronimi o i nomi di persona. In uno studio recente si delinea persino l’identikit della persona tatuata: vive al centro-nord Italia, metropolitano, maschio o femmina indifferentemente, di età compresa tra i 20 e i 45 anni. Il tatuaggio, pertanto, è un simbolo che mette in contatto la persona con se stesso e con gli altri. Rappresenta una forma di comunicazione spesso intima, che fa affiorare aspetti di sé latenti e che funge da meccanismo di individuazione psicologica, spesso concomitante ad un momento significativo della vita quale l’uscita da una crisi, la perdita di qualcosa di importante, o una scommessa esistenziale. Un ottimo viatico, dunque, di conoscenza della persona. A ottobre teniamo d’occhio la nostra vista Grazie all’iniziativa dell’Associazione provinciale Ottici-Confcommercio, 43 professionisti vicentini offrono, in questo mese, test gratuiti dell’efficienza visiva Fino al 30 ottobre, 43 ottici optometristi della provincia di Vicenza offrono gratuitamente test dell’efficienza visiva finalizzati alla prevenzione e alla individuazione dei difetti della vista. L’iniziativa è promossa dall’oltre to il mese di ottobre, daAssociazione provinciale OtticiConfcommercio e rientra nella campagna nazionale organizzata da Federottica dal titolo “Ottobre mese della vista”. Consultando il sito di Confcommercio Vicenza www.ascom.vi.it si potranno conoscere tutti gli operatori che offrono la possibilità di sottoporsi ad un test visivo gratuito, mettendo dunque la propria professionalità al servizio dei cittadini. Va detto che quest’anno la campagna “Ottobre mese della vista” è legata soprattutto ai disturbi visivi dell’età matura, come la presbiopia, che interessa gli individui in media dal quarantesimo anno di età e che si manifesta con difficoltà di vedere nitidamente da vicino. Ma gli ottici optometristi sono ovviamente a disposizione gratuita per qualsiasi altro controllo, compresi quelli mirati a chi già utilizza mezzi di compensazione visiva. In questi casi è opportuno, ad esempio, verificare che l’occhiale non abbia subito danneggiamenti o che sia an- cora adatto alle esigenze visive della persona, che mutano negli anni. Mentre, per quanto riguarda chi porta lenti a contatto, gli ottici optometristi sono pronti a fornire tutte le informazioni necessarie al loro uso corretto e ad una adeguata manutenzione. “La prevenzione è il primo obiettivo di questa campagna – spiega Fabio Zappon, presidente dell’Associazione provinciale OtticiConfcommercio -. Intendiamo, infatti, far crescere nei cittadini la consapevolezza dell’importanza di un completo esame visivo annuale. E il tutto con una particolare attenzione a suggerire ulteriori approfondimenti presso lo specifico specialista nei casi necessari, contribuendo così ad una importante funzione sociale e di sensibilizzazione circa la necessità di porre un’attenzione sempre maggiore alla propria salute visiva” . Non resta dunque che approfittare di questa opportunità recandosi presso uno degli ottici optomestristi associati che espongono la locandina di “Ottobre mese della vista”. Per maggiori informazioni si può contattare anche Confcommercio Vicenza al tel. n. 0444 964300. Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 19 La voce degli 8 Comuni LETTERATURA - MUSICA Quinto centro consecutivo per Francesca Rigoni al concorso letterario della Fondazione O.I.C Ancora un riconoscimento per Francesca Rigoni, operatrice di Villa Rosa, che per il quinto anno consecutivo (praticamente dalla sua prima edizione) ha partecipato al concorso letterario “Longevità e cultura” organizzato dalla Fondazione Opera Immacolata Concezione, e per la quinta volta è stata premiata. Il tema di quest’anno “A casa coi nonni. Storie di famiglie allargate … tra le generazioni”, ha preso spunto anche dal fatto che il 2012 è stato dichiarato “Anno europeo dell’invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni”. “L’argomento proposto – ha avuto modo di commentare Antonia Arslan, scrittrice padovana presidente del concorso – è stato davvero sentito, e il “raccolto” abbondante e valido. Un tema molto bello e soprattutto stimolante, che ha parlato al cuore e alla mente di molti. Poco sentimentalismo, molta concretezza e fedeltà di Non solo corsi musicali nelle iniziative di StranaMusica Nata da circa due anni e mezzo, la scuola StranaMusica si sta facendo conoscere non solo per i corsi che prevedono lezioni di strumenti vari e di canto, ma anche per il contributo che dà alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni del territorio, come fatto nella scorsa edizione dell’Hoga Zait. Alcuni allievi e insegnanti infatti hanno dato vita nella serata conclusiva del Festival a un bel momento fatto di musica, canti e letture di fiabe cimbre e celtiche, in collaborazione con la Corale Cimbra di Roana e Mezzaselva diretta da Remo Azzolini, introducendo infine lo spettacolo di Patrizia Laquidara. Una performance molto gradita dagli spettatori ma anche ben vissuta da coloro che si sono esibiti nello spettacolo, tanto da aver già avuto richiesta di partecipazione anche per la prossima edizione della manifestazione e di aver fatto crescere l’idea di organizzare un evento simile durante la stagione invernale. “Sarebbe bello – spiegano le insegnanti Andreja Ravnic e Eva Fabris – organizzare una serata più ampia, sempre sullo stesso tema culturale. Potrebbe diventare occasione, sia per i nostri allievi che per gli spettatori, di allargare attraverso la musica le conoscenze della cultura locale”. Dunque un appuntamento che si andrebbe ad aggiungere ai consueti saggi, il primo dei quali si terrà il 27 ottobre essendo da poco ripresi i corsi. E’ proprio durante i saggi che nascono idee alternative, tanto che durante l’estate c’erano state altre occasioni di “tenersi allenati” per gli allievi della scuola partecipando a concerti vari, mentre un’esperienza nuova e apprezzata è stata quella di allietare, su richiesta specifica, i matrimoni che si celebrano in municipio, per i quali si pensa già di ampliare il repertorio con brani mirati. Gli insegnanti di StranaMusica sono Andreja Ravnic (pianoforte), Eva Fabris (canto), Fabio Vellar (chitarra), Paolo Pace (violino), Paola Magosso (arpa), possono disporre di più sedi per i loro corsi, questo per agevolare i partecipanti e far loro scegliere il luogo più comodo. “A Roana, grazie alla collaborazione della parrocchia – spiegano Andreja ed Eva – don Lino ha messo a disposizione una stanza presso l’asilo, mentre dobbiamo ringraziare la direzione dell’Istituto Comprensivo di Gallio per averci concesso uno spazio presso le elementari di Gallio e di Canove. E in tema di ringraziamenti, vorremmo ringraziare l’amministrazione comunale di Roana e l’organizzazione di Hoga Zait, che ci hanno dato l’opportunità di vivere nuove positive esperienze, in un’ottica di crescita e di collaborazione con altre realtà locali”. Silvana Bortoli ricordi, che ci hanFrancesca Rigoni al momento della premiazione no messo davanti agli occhi e all’immaginazione vividi quadri di ieri e di oggi, famiglie numerose in cui ognuno aveva il suo posto, caratteri scolpiti di personaggi indimenticabili. Ma anche belle storie contemporanee, di padri e di madri affaccendatissimi, e di nonni che trovano nella cura dei nipoti una nuova giovinezza”. Rigoni, che nel tempo libero game tra generazioni e della La scrittrice padovana ha ama scrivere racconti ispirati longevità come risorsa, temi anche sottolineato come non soprattutto dai ricordi di molto cari all’O.I.C. Francesia stato facile scegliere, tra quando era bambina e da sca negli ultimi tempi si è cii tanti presentati, i racconti da quanto le raccontano gli ospiti mentata anche nello scrivepubblicare nel libretto che è di Villa Rosa che lei ama re piccoli e simpatici monostato allegato al Corriere del ascoltare con attenzione e loghi che lei stessa interpreVeneto e al Corriere di Ve- che quindi molto bene ha sa- ta in occasione di feste orrona. Tra questi anche “La puto interpretare il tema del ganizzate a Villa Rosa, come mia famiglia: ieri un alveare, concorso di quest’anno, dan- il “Il Filò” o la “Festa di Caroggi piccole cellette”, scatu- do personalmente testimo- nevale”. Le scenette a cui dà rito dai ricordi di Francesca nianza dell’importanza del le- vita riscuotono grande suc- cesso tra gli ospiti che la ascoltano con attenzione, così come molto apprezzate sono le poesie che scrive per i centenari della struttura, che vengono incorniciate e regalate il giorno del loro compleanno. Altrettanto graditi dai nostri lettori sono i racconti che ogni tanto Francesca ci invia e che vengono pubblicati sul giornale: piccole-grandi soddisfazioni che vanno a alimentare la sua passione per lo scrivere, incoraggiandola a continuare e, come detto, anche a “buttarsi” in nuove iniziative come recitare i suoi testi e regalare sereni momenti di intrattenimento a chi ritrova nelle sue parole soprattutto momenti di vita di un tempo. Silvana Bortoli Lo stage di musica e danza diventa spettacolo L’associazione “Artemusica Cultura” organizza per domenica 14 ottobre alle 17.00, nella Sala Consiliare a Canove, lo Spettacolo finale dello stage di improvvisazione per musicisti e danzatori tenuto dal M°Annibale Rebaudengo e dalla coreografa Giovanna Garzotto. Nei due giorni precedenti lo spettacolo, giovani danzatori e musicisti si sono incontrati e confrontati, hanno messo in comune la loro esperienza di danzatori o di musicisti e, grazie alle infinite suggestioni che nascono dall’incontro di queste due forme di espressione artistica, hanno saputo creare uno spettacolo emozionante e allo stesso tempo surreale. Le musiche, che trarranno ispirazione dai repertori più differenti e che spazieranno dal Jazz all’habanera, da brani processionali dorici al barocco, faranno da accompagnamento a una storia ambientata nell’oriente misterioso, una narrazione suggestiva ed emozionante, a tratti quasi zen, affidata all’eleganza dei danzatori. Lo stage di musica sarà tenuto dal Maestro Annibale Rebaudengo, docente di Pianoforte e Metodologia della didattica strumentale presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, da quasi un ventennio impegnato in corsi di formazione e aggiornamento per insegnanti di strumento in varie istituzioni pubbliche e private, tra cui l’Accademia della Scala. A Roana, dall’estate 2007, tiene seminari dedicati all’improvvisazione strumentale. Ha pubblicato vari testi e saggi sui processi dell’apprendimento musicale/strumentale e affianca all’attività didattica e di ricerca quella concertistica in paesi europei ed extra-europei. I danzatori saranno invece affidati all’esperienza e all’estro creativo della coreo- grafa Giovanna Garzotto che, dopo aver iniziato la sua attività come ginnasta ed aver fatto parte della squadra nazionale di ginnastica artistica, si è avvicinata alla danza classica e contemporanea, studiando presso la London School of Contemporary dance, dove si è diplomata in danza moderna e coreografia e dove si è avvicinata all’insegnamento, attività che svolge dal 1988 a Vicenza e Schio( attualmente presso Domus Danza), continuando a frequentare corsi intensivi di aggiornamento a Londra e New York. Dal 2007 al 2009 si è trasferita a Shanghai dove ha insegnato Danza Contemporanea e Pilates presso la Shanghai Rego International School. Nel 2011 ha fondato “NOLIMITA-C-TIONS”, innovativa rete di insegnanti di danza contemporanea, con la quale realizza progetti didattici e performativi in collaborazione con Bassano Opera Estate e Centro per la Scena Contemporanea. L’ingresso allo spettacolo del 14 ottobre è gratuito. Per inf o r m a z i o n i : www.artemusicaroana.it Nicoletta Manfrin Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 20 La voce degli 8 Comuni SPORT - HOCKEY INLINE E’ cominciata con la Supercoppa la stagione dell’inline Roster in gran parte rinnovato per la Rigoni di Asiago Vipers Il primo trofeo stagionale, la Supercoppa appunto, è andato ai campioni d’Italia in carica del Milano 24 Quanta che hanno battuto l’Asiago per 6 – 5. Il 27 e 28 ottobre scatta il campionato numero 16 di serie A1. In seguito al ritiro dei Lions Arezzo, prima giornata di riposo per gli arancioneri Un roster rinnovato per oltre la metà dei suoi componenti: è quello della Rigoni di Asiago Vipers versione 2012/2013. Una delle principali novità è l’addio definitivo all’hockey giocato di Cristiano Sartori, che si dedicherà a pieno titolo al ruolo di allenatore con l’assistenza del presidente Fabio Forte. Per quanto riguarda cessioni e arrivi, riportiamo quanto ben riassunto nel sito delle vipere: “Particolarmente calda, in uscita, la “tratta” Asiago-Padova con Luca Tessari, Giampiero Longhini e Francesco Rossi (oltre ad un interessamento, poi sopito, anche per Sergio Rigoni) che la- M a r c o Stefano s c i a n o Pesavento l’altopiano per approdare alla corte di coach Christian Rela, riconfermato alla guida dei fantasmi patavini. Gran sfoltita quindi di “senatori” con Marco Mosele ceduto ai Black-Out (serie B), Ceschini e Sergio Rigoni ai box (stanno vagliando alcune offerte), Alberto Lamonaca agli Asiago Stazzabosco e Dalle Ave. Newts (serie B), mentre non “Pausa di riflessione” hanno trovato spazio in poi per Filippo Tessari e prima squadra Simone Carli, pronti ma- Testa Simone Rigoni gari a rivestire la maglia dei Vipers cammin facendo. Passando agli acquisti, arrivano da Vicenza (ma asiaghesi doc!) Simone Rigoni e Marco Pesavento, lo scorso anno al Cittadella, Matteo Agerde e Stefano Testa; da Arezzo Guido Stella e dai Black Vipers l’accoppiata ZenobiniValente. Confermato poi in prima squadra, in arrivo dai Diavoli Vicenza, anche il giovane Michele Matteazzi che pur giocando principalmente in Under 20, cercherà di convincere coach Sartori a concedergli sempre più minuti al pari di Riccardo Martini (portiere), Gio- vanni Corà (attaccante) e Daniele Rigoni (difensore), tutti provenienti dalle giovanili arancionere”. Con tanti nuovi arrivi, ci sarà molto lavoro per lo staff tecnico per creare intesa e amalgama. La stagione agonistica ha già preso il via con un preludio d’eccezione: la Supercoppa. A contendersela sono stati, sabato 6 ottobre, proprio la Rigoni di Asiago Vipers e il Milano 24 Quanta. Sulla pista dello Sport Village di Milano, hanno vinto i campioni d’Italia in carica per 6-5, ma hanno dovuto sudare non poco. L’Asiago ha infatti saputo tener testa molto bene ai padroni di casa fino all’ultimo minuto. Ora si guarda all’imminente avvio del campionato programmato per il 27 e 28 ottobre. Un inizio del tutto inedito poiché le gare della prima giornata della serie A1 si giocheranno in sede unica alla Fiera di Rimini, nell’ambito degli Sports Days, in quello che è stato chiamato I-Day, dove la I sta ovviamente per inline. Nell’ambito di questa singolare due giorni, il debutto in campionato della Rigoni di Asiago Vipers avrebbe dovuto essere con i Lions Arezzo che però hanno comunicato nei giorni scorsi alla Lega Nazionale Hockey la volontà di ritirarsi dal Campionato di serie A1 e dalla Coppa Italia (i quarti vanno in scena proprio in questo weekend). Sembra quindi che la Lega abbia dato disposizione che le squadre che avrebbero dovuto affrontare i toscani nelle varie giornate in calendario dovranno osservare un turno di riposo. 2° Memorial Guido Giamolo L’ associazione Hockey Club Asiago “VECCHI ORSI”, presieduta da Fabio Rigoni Nappa, organizza presso lo stadio del ghiaccio di Asiago sabato 27 ottobre il 2° Memorial “Guido Giamolo”. Patrocinato dal Comune di Asiago, il mini torneo vedrà la partecipazione di 4 squadre, Asiago, Alleghe, Fassa e Varese che saranno impegnate il pomeriggio dalle 13, con 6 scontri diretti, praticamente uno all’ora, con finalina alle 19,30 circa. Appassionati di hockey, residenti e turisti, sono invitati ad assistere. l’Altopiano Sabato 13 ottobre 2012 21 La voce degli 8 Comuni SI PREPARA LA NUOVA STAGIONE AGONISTICA DELLO SCI ALPINO Lo Ski Team Altopiano entra nello Ski Pool Lo Ski Team Altopiano di Asiago vuol crescere e per farlo “fa squadra” con altre cinque società di Padova e provincia. La scelta nasce dalla consapevolezza che per affrontare meglio il futuro, per ottimizzare le risorse disponibili, per offrire maggiori opportunità agonistiche ai giovani o, comunque, ai propri soci è ormai diventato indispensabile stringere accordi. Nasce proprio con questa filosofia lo Ski Pool presentato ufficialmente a Montegrotto Terme lo scorso 6 ottobre. Presente anche Roberto Bortoluzzi Presidente del Comitato Veneto della Fisi. A comporre lo Ski Pool oltre alla società altopianese sono: Agonistica Padova, Ski Team 1, S.C. Città Murata di Cittadella, Patavium Sci e Sc Terme Euganee. Nel suo intervento di presentazione Nerina Panozzo, Sono state ufficializzate le squadre dello sci alpino del Comitato Veneto Fisi per la stagione 2012-2013. Complessivamente ci sono 14 ragazzi: 7 per la squadra maschile e 7 per quella femminile. A questi, si aggiungono 6 elementi (3 ragazze e 3 ragazzi) che fanno parte del gruppo d’interesse. Della squadra maschile fanno parte: Massimiliano Boselli (1995, Gs Gore Tex Drago), Pietro Cipriani (1995, Forestale), Tiberio Guidolin (1995, Gore Tex Drago), Edoardo Longo (1995, Forestale), Marco Enrico Cirillo (1996, Sc Ponte nelle Alpi), Andrea Rossi (1996, Sc Cortina), Andrea Scuccato (1996, Sc 2000). Nella squadra femminile troviamo Francesca Curtolo “Uniti si vince” questo lo slogan creato per l’occasione. Cinquecento gli atleti coinvolti. Ciascuno dei sei sci club mantiene comunque storia ed identità proprie la presidente, sottolinea che….. “Si parte da una filosofia di vita che comprende sacrificio, tenacia e lavoro costante, ma non di meno rispetto per gli altri, condivisione e crescita personale di ogni atleta. A tutto ciò si aggiunga una grande passione per lo sci”. E prosegue: “Come società siamo nati un paio d’anni fa con il chiaro intento di proporre agli atleti una seria e costante attività agonistica. Fin da subito abbiamo raccolto grandi soddisfazioni. La scorsa stagione nella categoria “ragazzi” ed “allievi”abbiamo ottenuto il primo posto come società in ben 6 gare provinciali su 6 ed il 3° posto ai campionati regionali di Alleghe. In questo Ski Pool – aggiunge ancora - portiamo l’esperienza maturata in gare regionali, nazionali ed internazionali dove gli atleti, allenati dai no- stri tecnici, hanno avuto un ruolo da protagonisti. Il nostro lavoro – ha concluso la presidente – trova rispondenza in modo particolare con l’Agonistica Padova con cui finora abbiamo già fatto l’attività estiva”. Società, quella patavina, coetanea dello Ski Team Altopiano di Asiago “Uniti si vince” questo lo slogan creato per l’occasione e che di una “forza bianca” con pochi o nessun precedente nella storia dello sci alpino regionale si può parlare perché i soci complessivamente raggruppati all’ombra del nuovo soggetto organizzativo, ciascun sci club mantiene comunque storia ed identità proprie, sono oltre cinquecento. Nerina Panozzo puntualizza in dettaglio anche le modalità operative sulle quali si è deciso di convergere: “Il nostro sci club, in accordo con l’Agonistica Padova, offre un’attività completa tutto l’anno grazie al pacchetto Team Race. Si è iniziato a maggio con i test materiali. Nei mesi successivi le uscite in ghiacciaio a Les Deux Alpes in Francia ed al Tonale sono servite anche per la messa a punto di sci e scarponi. In agosto e settembre riuscite le due trasferte a Landgraaf in Olanda dove esiste un impianto al coperto per lo slalom. Durante tutto l’autunno - prosegue stages di due-tre giorni fra Austria e ghiacciai italiani programmati a settimane alterne per un totale di 35 giornate. A partire da dicembre ci alleneremo in altopiano ed a Folgaria quindi sotto con le gare. Per i trasporti degli atleti saremo in grado di coinvolgere più ragazzi e differenti destinazioni programmando a dovere l’impiego dei mezzi disponibili”. In termini di allenatori, la società altopianese contribuisce con l’esperienza e la capacità tecniche di Luigi Zattarin e Francesco La Spina. Questa nuova sinergia sarà ora messa alla prova in base ai programmi predisposti. Intanto un primo traguardo, non secondario, quello di aver “sintonizzato” sei sci club presenti in due province, è già acquisito. Renato Angonese L’atleta dell’Unione Sportiva Asiago Sci è l’unica altopianese del team Sci Alpino. Stefania Carli nella squadra femminile del Comitato Veneto Fisi (1994, Sc Nottoli), Silvia Radice (1994, Sc 18), Stefania Carli (1995, Us Asiago), Giorgia Andrea Dalmasso (1995, Ski College Veneto Falcade), Michela Moriconi (1996, Ski College Veneto Falcade), Asja Zenere (1996, Gab Ski Group), Alice Galante (1995, Gore Tex Drago). Il Gruppo d’interesse è composto da Mattia Pincini (1995, Sc 18), Francesco Calandri (1996, Sc Cortina), Michele Gallucci (1996, Sc 2000), Martina Gnech (1994, Sc Alleghe), Martina Scussel (1996, Ski College), Federica Vinelli (1996, Sc Sorapiss). I tecnici sono Andrea Schenal (squadra maschile), Aronne Pieruz (squadra femminile) e Paolo Artico (preparatore atletico). Asja Zenere, Pietro Cipiani, Edoardo Longo e Tiberio Guidolin fanno parte di FuturFisi, il Progetto Giovani interdisciplinare voluto dalla Fisi nazionale per valorizzare al meglio i talenti italiani. «Abbiamo costituito dei gruppi di lavoro molto ristretti ai quali, novità di questa stagione, in occasione dei raduni atletici estivi si sono aggiunti i ragazzi della categoria Allievi più meritevoli in base ai risultati dello scorso anno - spiega Luigi Giustina, responsabile della commissione dello sci alpino del Comitato Veneto -. In questi mesi è stato portato avanti un ottimo lavoro, anche in sinergia con i club regionali, confrontandoci sia sul campo che in sede di programmazione. Stiamo investendo molto in risorse tec- niche e umane ? dice ancora Giustina -. Lavorare con gruppi molto ristretti ci permette di ottimizzare tali risorse e di dare molta qualità all’allenamento, convinti in ogni caso che prima di costruire atleti di “successo” dobbiamo cercare di costruire uomini ed atleti di “valore”. Per questo ci impegniamo ad informarli ed educarli contro comportamenti ed atteggiamenti poco “sportivi”. L’obbiettivo principale della stagione 2012-2013 è quello di ben figurare, ma- gari riuscendo a salire sul podio, nel circuito istituzionale Grand Prix Italia (22 gare in 5 discipline) e Campionati Italiani Assoluti, Giovani ed Aspiranti». Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 22 La voce degli 8 Comuni CALCIO “Il Canove si trova da solo per scelta propria” “La piena collaborazione tra le società calcistiche altopianesi è in atto già dalla scorsa stagione, manca solo il Canove”. Il responsabile del settore giovanile dell’A.C.D. Gallio Giampietro Lunardi risponde prontamente alle dichiarazioni di Stefano Frigo, responsabile del settore giovanile del Canove, rilasciate al nostro giornale e pubblicate sul numero del 29 settembre. “Mi ha sorpreso molto quanto detto da Stefano Frigo – continua Lunardi – soprattutto il suo sottolineare il fatto di non trovare collaborazione da parte delle altre società calcistiche altopianesi, e di vedersi costretto suo malgrado, a causa di Giampietro Lunardi, responsabile del settore giovanile dell’AC Gallio, ci invia alcune precisazioni in merito alle dichiarazioni di Stefano Frigo campanilismi vari, a compiere “miracoli” per gestire le varie squadre. Vorrei far presente a chi legge – continua Lunardi - che dall’anno scorso è iniziata una collaborazione per quanto riguarda il settore giovanile tra le società A.C.Gallio, A.C. Asiagoaltopiano e la Junior Altopiano (Lusiana e Conco) che ha portato subito ottimi risultati (il titolo di Campioni provinciali nella categoria giovanissimi). Ovviamente a questa collaborazione era stata invitata, fin da subito, anche l’A.C. Canove che però ha dato risposta negativa al progetto” “Nel program- mare la nuova stagione – spiega ancora Giampietro Lunardi - si è deciso nuovamente di coinvolgere il Canove Calcio per completare così l’unione tra tutte le società dell’altopiano e poter pensare a un progetto più ambizioso ma, dopo un’iniziale apertura, la risposta è stata, Rally Cup. Un appuntamento nel quale il nostro team ART, sempre in collaborazione con i meccanici dell’ ERREBI Motors di Marostica, ha ottenuto solo ed esclusivamente per una propria scelta e non certo per una non disponibilità a collaborazione da parte delle altre società. La mia non vuol essere una polemica, ma solo un modo per fare chiarezza ed evitare spiacevoli malintesi”. Iniziato il Campionato dello Stoccareddo Iniziato il campionato di 3° categoria per il Centro Stand Stoccareddo. Un avvio di campionato nell’ostico girone bassanese che ha visto la squadra del presidente Ro- Grazie ai nostri piloti e ai nostri sponsor Anche quest’anno, nella splendida cornice delle m o n t a g n e dell’Altopiano dei Sette Comuni e in quelle di Marostica e di Bassano del Grappa, si è svolto il 29° Rally della Città di Bassano, ultima prova dell’International da parte del Canove, ancora negativa con la conseguenza ovvia di proseguire da soli”. “Per questo motivo – conclude - mi son sorpreso nel leggere certe affermazioni di Stefano Frigo il quale sa benissimo che se si trova ad operare da solo, è bellissimi risultati. I piloti di casa G i a c o m o Sciessere, navigato da Andrea Rossi, è riuscito ad aggiudicarsi il 1 posto nella classe FA e il 13° posto assoluto, mentre Daniele Girardi, navigato da Franca Berton, si è portato a casa il 7° posto nella sua classe N3 e il 34° posto assoluto. A portare in alto i nostri colori ci hanno poi pensato anche Davide Pellizzari, navigato da Paolo Poggiana, che con la nostra Clio S1600 si sono classificati 1° di classe e 10° assoluti; Paolo Rigoni con Paolo Panella, 2° di Classe FA6 e 29° assoluti e Marco Zanin con Matteo Valerio giunti 1° in classe FA5 e 52° assoluti. Un ringraziamento particolare, va soprattutto agli sponsor che anche quest’anno ci hanno sostenuto. berto Baù partire con il piede giusto. Nel prima i ragazzi del mister Sandro Baù hanno battuto il Real Stoppari 2 a 1 con reti di Thomas e Mauro Baù. La domenica successiva i biancoazzurri hanno collezionato la seconda vittoria dominando l’Arsenal Cucinati 2 – 0; in gol Loris Baù e Mario Ruzzante. Con il bis di vittorie lo Stoccareddo si piazza temporaneamente in cima alla classifica assieme al San Pietro Rosà. Determinante per le vittoria l’affluenza del pubblico che conta 400 fedelissimi sugli spalti. “Faccio un complimento al nostro pubblico per la vicinanza alla squadra – commenta il presidente – Ringra- zio i giocatori con capitan Thomas ed i più esperti Omar, Loris e Loriano che sanno guidare la squadra sia in partita sia in allenamento. Infine un plauso al trio Marini per la loro bravura”. Bene anche i risultati conquistati in Coppa Bassano dove lo Stoccareddo, vincendo a Campolongo domenica scorsa per 2 a 1 (reti di Matteo e Loris Baù), si è qualificato per i quarti di finale. Con la prima squadra ha avuto inizio anche il settore giovanile dello Stoccareddo in collaborazione con Sasso di Asiago. Un’avventura iniziata con 20 ragazzi inseriti nel campionato bassanese dei pulcini. “Abbiamo unito i ragazzini delle 2 frazioni di Asiago e Gallio e iniziamo questa bella avventura – illustra orgoglioso il presidente – I ragazzi sono allenati da Alessandro, Roberto e Sandro Baù e giocano sul sintetico di Sasso”. La presidenza, con tutta la società e soprattutto con il prezioso apporto dei genitori, ha preso a cuore questa unione e sabato a Sasso per la prima di campionato c’era davvero aria di festa. Un insieme comunitario andato oltre una semplice partita. “Tutti si sono divertiti ed i ragazzi erano al settimo cielo – conclude Roberto – Speriamo prosegua l’affluenza alle partita e l’appoggio morale a tutti i giocatori e alla società. Gerardo Rigoni Asiago Calcio 5: buon inizio di campionato Ottimo inizio di campionato per l’Immobiliare Stella - Asiago calcio a 5 che, nel primo turno del Campionato Regionale di serie D, è andata a raccogliere un buon pareggio sul difficile campo di Marano, contro una squadra che gli addetti ai lavori indicano come una formazione costruita appositamente per vincere il campionato. Nota molto positiva la grande capacità di reazione della squadra asiaghese che, dopo essere andata subito sotto, sul 3 a 0, ha saputo reagire ai veementi attacchi degli avversari riuscendo a chiudere l’incontro sul 5 a 5 finale. Analogo risultato ottenuto anche al termine dell’incontro giocato venerdì scorso tra le mura amiche della palestra IPSIA contro la coriacea formazione del Thiene, incontro molto combattuto nel quale l’Asiago ha dimostrato, ancora una volta, grande determinazione nei minuti finali per avvicendare tutti i giocatori. Nella quinta giornata del campionato Regionale di serie D, in programma venerdì 26 ottobre, l’Immobiliare Stella Asiago affronterà la Virtus Thiene. L’Asiago quest’anno presenterà ai nastri di partenza anche una seconda formazione, che parteciperà al Campionato Provinciale, con l’obiettivo di far giocare e crescere i molti giovani che quest’anno calcano il parquet del Centro Sportivo Comunale. Le prime due giornate del Campionato Provinciale prevedono due appuntamenti casalinghi per la formazione dell’Immobiliare Stella Asiago Calcio a 5 che sono programmati per lunedì 13 ottobre alle 21,30 nella palestra IPSIA contro il Torri di Quartesolo e per lunedì 22 ottobre, sempre alle 21,30, contro il Phenix Vicenza. Alessandro Cunico Nicola Lobbia recuperare il GAP iniziale. Da evidenziare la prestazione maiuscola, sopra le righe, di Nicola Lobbia, incontenibile venerdì scorso, autore di tutte le reti (ben cinque!) messe a segno dall’Asiago. Lunedì invece, dopo appena 48 ore, è andato in scena il derby altopianese tra Asiago e Gallio, in occasione del secondo ed ultimo turno della prima fase di coppa Veneto: 10 a 10 il risultato finale, al termine di un incontro piacevole e con molte reti da entrambe le parti, nel quale i tecnici delle due squadre hanno colto l’occasione per l’Altopiano Sabato 13 ottobre 2012 23 La voce degli 8 Comuni L’Altopiano sempre protagonista in due tappe e con la madrina Giulia Gianesini Ciclismo: Gala di Premiazione del Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata 2012 Lunedì 22 ottobre, alle 20.30, al Palasport di Galliera Veneta (Padova) con la collaborazione municipale si terrà il Gala di Premiazione del Grand Prix Città Murata, trofeo ciclistico internazionale élite-under 23 in cinque prove vinto dal Team Colpack (Bergamo), che riceverà il prestigioso “Premio di Rappresentanza del Presidente della Repubblica” che fregia la manifestazione. Nel corso della serata verranno inoltre assegnati gli annuali Premi Grand Prix “Sport-Cultura” al Sostituto Procuratore della Repubblica di Padova dr. Benedetto Roberti e “Dirigente Sportivo dell’Anno” al Presidente Onorario dell’Associazione Italiana Calciatori-A.I.C. avv. Sergio Campana. Numerose le autorità, personalità, enti patrocinanti, dirigenti ed ospiti sportivi che interverranno a questo rinomato appuntamento dello sport triveneto e nazionale, di importante valenza anche socio-culturale ed aperto con entrata libera al pubbli- co delle grandi occasioni. Il Trofeo 2012 ha visto sempre protagonista l’Altopiano di Asiago in due delle cinque prove previste (Longa-Schiavon; Alta Padovana Tour; Medio Brenta; Poggiana-Riese Pio X; Paderno-Ponzano Veneto) ed alla poliziotta di Gallio Giulia Gianesini azzurra di sci alpino delle Fiamme Oro è stato dedicato il transito altopianese della classica internazionale Giro del Medio Brenta, con lo spettacolare passaggio domenica 8 luglio attraverso Sasso e Stoccareddo (TV-Traguar- do Volante) e la sua premiazione anche con la signora Antonella Gianesini e le autorità locali da parte del direttore di corsa internazionale Pierluigi Basso e della scorta della Polizia Stradale in Piazza Italia a Gallio, dove era intitolato alle compiante Silvia e Roberta il Gran Premio della Montagna (gli altri due traguardi-GPM a Rubbio ed al Bivio Monte Corno). L’Altopiano-sud è stato inoltre tradizionalmente percorso sabato 21 aprile nella gara di apertura di Longa di Schiavon con l’impegnativo GPM di Santa Caterina di Lusiana. Nel corso della cerimonia, alla quale interverrà anche una delegazione altopianese, sarà proiettato un avvincente filmato a cura di Franco Damuzzo e Mario Guerretta di TelechiaraTeleciclismo sull’11^ edizione del Grand Prix, che si conferma ai vertici nazionali per le rilevanti gare in calendario e per i numerosi patrocini istituzionali e sportivi, tra cui la Provincia di Vicenza, i Comuni di Asiago, Conco, Gallio, Lusiana, la Comunità Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni. “E’ stata un’altra entusiasmante edizione -commenta Pierluigi Basso- che evidenzia un gruppo dirigenziale e tecnico di assoluto valore ed alla quale hanno collaborano tante municipalità, gruppi di volontari, associazioni, Forze dell’Ordine, tra cui essenziale nell’Altopiano il coordinamento del Comune di Gallio col prezioso lavoro del consigliere allo sport Giorgio Tagliaro e l’appoggio del Comando Carabinieri di Asiago col maresciallo Antonio Trenta, delle varie Polizie Locali, dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Asiago, delle Società Sportive di Sasso e di Stoccareddo, della Protezione Civile di Lusiana coi rispettivi presidenti Mario Palano, Simone Baù, Carlo Baù, Davide Lupato e dell’Associazione Silvia Lisa e Roberta Onlus di Gallio. Inoltre importante la partecipazione di Giulia Gianesini, esemplare atleta ed appassionata sportiva con cui abbiamo gemellato vari eventi e fra questi con il Cittadella Calcio protagonista in Serie B, stringendo ed estendendo relazioni di stima e di profondi valori sportivi e varie collaborazioni con sempre più amici altopianesi”. Anche il Presidente ing. Michele Michielon esprime soddisfazione per l’ottimo svolgimento di tutte le prove e soprattutto dell’impegnativo Medio Brenta, prospettando l’idea di un traguardo in quota sull’Altopiano con un circuito conclusivo della prestigiosa gara. Nel piazzale del Palasport verrà allestito il consueto ed ammirato auto-moto parco delle Forze dell’Ordine per un autentico appuntamento di Grande Sport, con la collaudata organizzazione del Veloce Club Tombolo e Veloce Club Villa del Conte. XVI Torneo Internazionale di scacchi di Vicenza Buona prova di Andrea Ronzani Onorevole il risultato complessivo degli alfieri altopianesi Organizzato dal CVP di Vicenza, si è tenuto nei giorni di 29 e 30 settembre e 6 e 7 ottobre 2012 il XVI Torneo Internazionale Città di Vicenza. Tre i Tornei in svolgimento e sei i turni complessivi di gioco: tre il primo weekend e tre nel secondo. Buona sia la partecipazione complessiva con 110 scacchisti iscritti, sia quella dei nostri scacchisti con 7 alfieri suddivisi nei tre tornei. Al Torneo A (punteggio Elo > 1800 punti) hanno partecipato 34 scacchisti compreso il nostro 1N Marco Baschirotto (Baschy) di Asiago che dopo una partenza in sordina nel primo weekend si è parzialmente riscattato nel secondo chiudendo il torneo con 2,5 punti su 6 ed al 25^ posto in classifica finale. Al Torneo B (punteggio Elo < 2000 punti) hanno partecipato 60 scacchisti. Dei nostri vi 1N Vinicio Rigoni (Vincio) di Gallio e dai due 2N Federico Scarsella e Luciano Villanova (Ciano) di Lusiana. La nostra punta di diamante dopo un primo weekend buono, cade rovinosamente al 4^ turno e, per impegni famigliari, rinuncia agli ultimi due turni. Chiude, purtroppo, il torneo con 1,5 punti su 6 in 51^ posizione nella classifica finale. Decisamente diverso il percorso degli altri due rappresentanti. Il “Ciano”, al rientro alle gare agonistiche dopo svariati anni e giocando solo 5 dei 6 turni a disposizione, chiude il torneo con 2,5 punti su 6 ed in 40^ posizione in classifica finale. Se riesce a togliere un po’ di ruggine accumulata negli anni, il “Ciano” vale potenzialmente una buona 1N. Onorevole la partecipazione del giovane Federico Scarsella che chiude il torneo con 3 punti su 6 (una sconfitta, una vittoria e quattro patte) in 27^ posizione nella classifica finale. Guadagna circa 20 punti e continua il cammino di avvicina- Sala Palladio Hotel De La Ville che ha ospitato la manifestazione vicentina mento a quota 1800 punti ELO (!). Al Torneo C (punteggio Elo < 1600 punti o NC) hanno partecipato 16 scacchisti. Tre gli alfieri del CSA7C, tutti Under 16: Thomas Porro, Andrea Ronzani e Lorenzo Scarsella di Lusiana. Thomas e Lorenzo, per diversi motivi, hanno potuto giocare solo 4 dei 6 turni previsti e ciò ha pesato nell’andamento del loro torneo. Lorenzo ha chiuso con 2 punti su 6 in 13^ posizione mentre Thomas ha chiuso il Torneo con 2,5 punti su 6 in 12^ posizione riuscendo comunque a guadagnare una manciata di punti ELO e svegliandosi dal torpore agonistico degli ultimi tornei. Decisamente un’ottima prova, invece, quella di Andrea Ronzani che dopo una sconfitta al primo turno, inanella 2 vittorie e ben 3 patte consecutivamente. Chiude il Torneo con 3,5 punti su 6 in 7^ posizione e la bella performance gli vale ben 36 punti ELO (!). Prima di concludere, ricordiamo a tutti la tappa del XV Gran Prix del Veneto in svolgimento domenica 14 ottobre a Lusiana e la riapertura della “scuola scacchi” sia a Gallio sia a Lusiana per il prossimo 19 ottobre. Giacomo Scarsella Sabato 13 ottobre 2012 Dopo aver letto l’articolo apparso sul n. 382 del 29 settembre 2012, ritengo possano essere d’aiuto alcune mie osservazioni. La prima è quella di congratularmi con l’autore dell’articolo che vuol far passare l’intervista come qualcosa di improvvisato, spontaneo, estemporaneo, privo di preparazione, ignorando che nulla di ciò che riguarda il sindaco di Gallio viene pubblicato senza la sua diretta conoscenza. Nemmeno le lettere anonime. Le altre riguardano il succo vero e proprio dell’intervista che inizia con l’affrontare un tema delicato ed importante: l’ispezione della Procura avvenuta la scorsa estate presso gli uffici comunali. Si è parlato di irregolarità amministrative riguardanti il piano regolatore, e si è parlato di favoritismi ad amici o a prestanome, fino ad arrivare a collegarla all’attentato subìto dall’ex sindaco Antonella Stella. Nessuno potrà mai convincermi che un episodio così odioso ed infamante possa essere messo in relazione a qualcuna delle ragioni precitate. Un episodio così scaturisce da ben altre e più importanti ragioni. Né crederò mai che ad arrivare a tanto possa essere stato un mio paesano, tanto più che, a Gallio, all’infuori della ristretta cerchia di parenti ed amici stretti, nessuno sapeva che la Sig.na Antonella Stella lavorasse a Selvazzano Dentro. Tutti pensavano che lavorasse a l’Altopiano 24 La voce degli 8 Comuni “Pino Rossi, una spanna sopra tutti” Padova. Al di là della mia opinione in merito all’argomento, è stato facile per il sindaco ribattere che ignora le ragioni dell’intervento della Procura, che potranno essere conosciute entro poco tempo, ma che, a tutt’oggi, nulla si è mosso sotto il sole. Altro argomento di cui si occupa l’articolo, più che altro per tranquillizzare o tranquillizzarsi è il fatto che, si dice, dopo l’ispezione della Procura si sono intensificate le crepe fra Pino Rossi ed i componenti della sua giunta. Sarà anche vero, ma non ci credo. Crepe non ce ne sono mai state e mai ci saranno. Vorrei proprio vedere quell’assessore che osasse ribellarsi alla linea di condotta da lui tracciata. Il fatto è che a Gallio, Pino Rossi è una spanna sopra tutti, che i componenti della giunta li ha scelti ed amalgamati lui e che nessuno di loro oserà mai andare contro il suo volere, nonostante le sparate ed i continui insuccessi che riesce a mascherare da successi o a scantonare, trovando sempre e comunque il capro espiatorio. Ho as- sistito ad una seduta del Consiglio comunale, quella che le minoranze avevano preparato per attaccarlo sulla questione della rinuncia alla presenza delle religiose nell’asilo parrocchiale. “Questa sera sarà messo in difficoltà.” mi sono detto. Se le minoranze perdono questa occasione è meglio che vadano a giocare a palline. Quella seduta è stata magistralmente condotta dal sindaco, che ha invertito il dibattito degli argomenti posti all’ordine del giorno e poi, fatto il suo bel figurone, ha lasciato la patata bollente nella mani del vice sindaco. Ma nessun intervento delle minoranze è stato incisivo o determinante, nonostante la sala consiliare fosse gremita di gente che attendeva qualche felice sortita. Se quella è l’opposizione... Nell’articolo, poi, l’interlocutore fa la seguente domanda: “Una delle accuse mosse alla vostra amministrazione è che si è fatto poco... “. Naturalmente, ribatte il sindaco, è stato perché la sua amministrazione, quando si è insediata, si è trovata senza progettualità, non c’erano piani, non c’erano contatti con Enti superiori, è intervenuta la crisi, ma la volontà di rilanciare Gallio rimane. Anche qui, bisogna riconoscerlo, Pino Rossi si è comportato da maestro: è riuscito a dare a la colpa a chi lo ha preceduto e c’è gente che ci crede. È bene ricordare che ci sono state amministrazioni che, al loro insediamento, hanno trovato la situazione amministrativa comunale ben più grave di quella che ha trovato lui e che, oltre a raddrizzarla, sono riuscite a concretizzare molto di più di quan- to avessero inserito nel programma elettorale. E senza intaccare il patrimonio pubblico. Il fatto è che lui, riesce sempre e comunque a trovare una ragione più o meno plausibile per svicolare, per non realizzare, e nemmeno per parlare dei veri problemi che da anni attanagliano Gallio: viabilità, parcheggi del centro, viabilità della piazza, illuminazione pubblica da rivedere almeno in qualche zona di particolare interesse, arredo urbano ecc. Tutte cose che nell’economia generale non hanno costi insopportabili, ma che costituiscono un vero impegno e, a volte, non pagano in termini di voti. Ciò che invece paga sono quei bollettini informativi, quelle pubblicazioni che illustrano ciò che sarebbe opportuno realizzare: progetti (sulla carta) completati o in fase di compimento, corredati di belle foto; ma carta, soltanto carta, insomma, nemmeno un palo in piedi o una badilata di cemento. Il tutto per arruffianarsi gli elettori della prossima tornata, che sono lì che fremono per ridargli il voto, che sperano ancora in lui, che si fanno circuire dalle sue idee geniali che, purtroppo non si realizzeranno mai (ricordate la promozione delle Melette? Beh, è ora che ve ne ricordiate). Far sognare è lecito; illudere no. Bisogna riconoscere che Pino Rossi è una spanna sopra tutti. Non per niente, in qualsiasi situazione si trovi, è lui che ruba la scena, sia nel bene che nel male. Una ragione ci dovrà pur essere, no? Ed è anche vero, comprensibile ed umano che piuttosto di essere governati da personaggi scialbi ed inconsistenti, come è già avvenuto, i miei paesani preferiscano essere amministrati da qualcuno che riesca a far loro guardare il mondo attraverso i suoi occhi. La soluzione per un cambio di amministrazione ci sarebbe, sia chiaro. Ma bisognerebbe che l’idea fosse portata avanti da quelli stessi che l’hanno avuta. O da persone (ne bastano poche) che abbiano personalità e carisma, due merci che non si trovano nel negozio dei Pertile Mentìnle, specializzato nel ramo, nemmeno a pagarle come oro. Portata avanti da altri sarebbe un aborto. Che è meglio evitare. Nessuna illusione, però. Perché, anche nel caso che Pino Rossi perdesse le prossime elezioni amministrative (e non le perderà) sarà sempre e comunque lui la primadonna. Alla faccia dei detrattori. Questi sono i fatti, ma anche le previsioni sulle quali sono pronto a scommettere. Che Dio ce la mandi buona. Gastone Paccanaro “L’Altopiano deve reagire, non fuggire dalle sue paure” Trento Trento, invocano gli altopianesi. Se ne vogliono andare dal Veneto per aggregarsi al Trentino, ma non perché non si sentono più veneti bensì per godere i privilegi di quella provincia speciale. Questa la curiosa sortita dei sindaci altopianesi che, si giustificano, vogliamo dare esecuzione al volere dei nostri concittadini che plebiscitariamente hanno chiesto di cambiare provincia e regione. Sfido io, ma chi non avrebbe votato sì al passaggio sotto Trento con la lusinga di entrare in una fantastica paperopoli, lasciando finalmente alle spalle stenti e fatiche di generazioni? L’assicurazione di migliori condizioni di vita, per di più senza impegni e senza progetti, ha prodotto una irragionevole illusione. Sì, perché pretendere che i cugini trentini spartiscano i loro privilegi, è perlomeno ingenuo; il loro rifiuto è infatti pervenuto, senza più speranze, con la velocità della luce. E detto questo non vi sarebbe più spazio per andare oltre. Tuttavia proviamo a ragionarci intorno alla proposta referendaria, che avrebbe dovuto contenere delle condizioni, che invece non si sono viste. Prima di tutto che i trentini avessero accettato la richiesta, richiesta invece respinta. Il passaggio poi non poteva avvenire semplice semplice e solo per ricavarne dei benefici; i trentini mica sono dei cretini; già il referendum doveva essere preceduto da trattative, contenenti proposte da parte degli altopianesi, cosa offrire in cambio della “ospitalità”. Di certo i vicini avrebbero chiesto un prezzo molto elevato per spartire i loro vantaggi che sono “unici” nel panorama internazionale. Insomma un referendum doppiamente a vuoto sia per il prevedibile rifiuto dei destinatari della proposta sia per l’assenza di contenuti della richiesta. Spreco di spese e, peggio, attese disilluse. Un ragionamento piccolo piccolo avrebbe dovuto suggerire che non si va a chiedere ospitalità con le mani in mano; che dignità vuole che prima di “elemosinare” si devo- no battere tutte le strade in casa propria. Non abbiamo sentito che l’Altopiano, anche insieme ai comuni di confine, si sia rivolto alla Regione Veneto, per far valere le proprie ragioni a causa delle condizioni disagiate di quelle aree. Come non si è mai saputo quale sia (se ce n’è uno) il progetto di sviluppo della vasta e ricca area altopianese; ricca sì: di grandi potenzialità per i suoi boschi, i pascoli, per il bacino imbrifero più vasto d’Europa non sfruttato, per il turismo, per la storia, per la cultura delle popolazioni. Anziché far intervenire la Regione di appartenenza e ricorrere ai fondi strutturali europei, si preferisce chiedere rifugio ai vicini, umiliandosi perfino, lasciando perdere preziose occasioni di casa propria. I Fratelli della spettabile reggenza dovrebbero farsene carico ampliando le prospettive oltre i confini delle singole amministrazioni comunali dell’Altopiano. Che intanto sta perdendo anche il Giudice di Pace, se quella comunità non si farà carico di salvare almeno quella magistratura, dopo la chiusura del Tribunale di Bassano. Altro che Trento Trento; l’Altopiano deve reagire, non fuggire dalle sue paure. Giovanni Bertacche [email protected] Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta Signore, datele in felicità eterna ciò che essa ci diede in amore MARIA BENETTI Ved LIEVORE di anni 77 Lascia nel dolore i figli Piero, Laura, Vittorio con Debora, i cari nipoti Ilaria e Francesco, la sorella, i cognati, i nipoti e parenti ASIAGO, 8 Ottobre 2012 Cara Maria, di fronte al temuto, anche se ormai prevedibile, annuncio della tua morte, l’immenso dolore si è fuso con le parole del Cristo sulla croce: “Consummatum est.” La tua sofferenza non poteva andare oltre: da giorni avevamo intuito che ci stavi lentamente lasciando, ormai avviata al cielo a raggiungere gli amati Francesco, Sergio, mamma e papà. Davanti agli occhi rivedo in un attimo la nostra vita insieme, condivisa nei giochi spensierati, nei primi turbamenti e confidenze adolescenziali e poi nella quotidianità adulta. Sentimentalmente abbiamo preso due strade diverse, ma sempre condivise nelle gioie e nei dolori: eravamo insomma complementari una dell’altra, pur con caratteri non proprio affini… A scuola, nell’insegnamento, ci scambiavamo esperienze, consigli ma anche dubbi e timori di fronte a bambini in difficoltà, sempre preoccupate del loro bene. Innamorate entrambe della nostra terra, cercavamo di trasmetterne amore e rispetto, con escursioni, ricerche, foto, diapo- l’Altopiano Sabato 13 ottobre 2012 L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 Telefono Redazione 0424-462575 E-mail: [email protected] [email protected] Una vita spesa per gli altri della tua vita spesa per gli altri ai figli, ai nipoti, all’amata sorella Giuliana. Due giorni prima che tu ci lasciassi sono salita alla Madonnina dell’Ekar, tanto a noi cara, raccomandandoti a Lei. Sono sicura che era già pronta ad aspettarti con le braccia aperte. Ti penso nella luce e nella pace, ma in quanto a riposo ho i miei dubbi: anche lassù avrai già cominciato a darti da fare per aiutare noi, orfani della tua presenza. Maria Cristina Rigoni sitive, supportate dalla preziosa collaborazione del caro Patrizio. Indimenticabili pure le nostre passeggiate tra i boschi, soprattutto durante le vacanze estive, per amore delle quali ti alzavi presto al mattino per poterle conciliare con il tuo lavoro in famiglia, in pasticceria e altri impegni, come l’affettuosa assistenza al caro papà Vittorio nella sua lunga malattia. Per numerosi anni sei stata catechista e preziosa collaboratrice nella redazione di “Asiago ieri, oggi, domani”, con le tue obbiettive e argute osservazioni e proposte. Non pensavi mai a te stessa: se ti ammalavi eri solo preoccupata di dover rallentare o trascurare momentaneamente i tuoi familiari e quanti volevi aiutare nelle loro difficoltà. A scuola eri un’insegnante valente, ma tutti apprezzavano in partico- lare la tua sensibile dedizione agli alunni handicappati, anche a quelli delle a l t re c l a s s i c h e spontaneamente ti cercavano perché in te trovavano tanto amore, così p u re q u a l c h e b a m b i n o immigrato che tu invitavi a casa tua per aiutarlo, non solo scolasticamente. Soltanto la tua straordinaria generosità riusciva a far tanto in 24 ore! Ora è giunto il momento di lasciare il testimone ANTONIETTA CERATO Ved. SPAGNOLO di anni 88 Lascia nel dolore i figli Ivo con Maria, Diomira con Enzo, Adriano con Rosanna, Floriano con Albertina, Giacinto con Erika e Silveria, i cari nipoti e pronipoti, la sorella Olga, i nipoti, i parenti e quanti le vollero bene. ROTZO, 1 Ottobre 2012. CELERINA CANALIA Ved. CONFORTIN DOMENICO SILVANO BAU (GAMBA) di anni 77 Lascia nel dolore i figli Damiano, Fabrizio, Loriano, Rosita e Luisella, le nuore, i generi, gli amatissimi nipoti, il fratello, la sorella, le cognate, i parenti e amici tutti. ti le vollero bene. STOCCAREDDO di Gallio, 3 Ottobre 2012 GIANCARLO COMINOTTO di anni 85 Lascia nel dolore le figlie e i nipoti, il fratello Bruno con la moglie e la famiglia Sartori. GALLIO, 29 Settembre 2012. SILVIO PERTILE (CESOLA) di anni 90 LIVIO FRIGO di anni 88 di anni 90 Lascia nel dolore i figli Walter con Daniela, Annamaria con Luciano, la nuora Mariella, i cari nipoti e pronipoti, i fratelli, i cognati, i nipoti, i parenti e quanti le vollero bene. CANOVE, 4 Ottobre 2012 Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli, Giulia Rossi, Renato Angonese, Amerigo Baù, Nicoletta Manfrin, Giacomo Scarsella, Alessandro Cunico, Stefano Rigoni, Serena Pasuello, Aldo Rodeghiero Responsabile grafico : Fabrizio Favaro Impaginazione : Davide Degiampietro Foto: Archivio Giornale - Ilario De Guio Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova Edizione chiusa il 12 ottobre alle ore 00.30 GRAZIA DELLUTRI Ved. NICOSIA di anni 91 Lascia nel dolore i figli Carlo e Cesare, i nipoti Valerio, Alessio, i parenti tutti e quanti, avendola conosciuta, la ricordano con affetto ASIAGO, 2 Ottobre 2012 ORSOLINA FRACARO (LINA MELTAR) Ved. RIGONI di anni 89 Lascia nel dolore i figli Ornella, Edia, Vittoria, Pasqualina, Nerina e Giovanni, la nuora, i generi, i nipoti e pronipoti, le sorelle, le cognate, i cognati e parenti tutti ASIAGO, Via Pennar 3 Ottobre 2012. Lascia nel dolori nipoti Maria Teresa, Domenico, Augusto, Flavia e Luciana, i pronipoti e parenti tutti. Lascia nel dolore i figli Dialma, Dario, Nereo e Sonia, i generi, la nuora, i cari nipoti, i piccoli Irene e Manuel, il fratello la sorella e i parenti tutti GALLIO, 5 Ottobre 2012 TRESCHE’ CONCA, 8 Ottobre 2012 Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail [email protected] oppure tramite posta indirizzata a: l’Altopiano via J.Scajaro 23 Asiago (inserzioni gratuite) Hockey Inline l’Altopiano Sabato 13 ottobre 2012 voce degli 8 Comuni a cura diLaGiovanni Dalle Fusine Da sabato 13 a venerdì 26 ottobre Il 13 ottobre è il 287º giorno del calendario gregoriano. Mancano 79 giorni alla fine dell’anno. Sabato 13 S. Benedetto Domenica 14 S. Callisto Lunedì 15 S. Teresa Martedì 16 S. Edvige Mercoledì 17 S. Ignazio Giovedì 18 S. Luca Venerdì 19 S. Laura Sabato 20 S. Irene Domenica 21 S. Orsola Lunedì 22 S. Donato Martedì 23 S. Giovanni da C. Mercoledì 24 S. Antonio Maria C. Giovedì 25 S. Crispino Venerdì 26 S. Evaristo Alla data 31 ottobre: il sole sorge alle 6.44; tramonta alle 17.07. Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti per una località alla latitudine media italiana. Proverbi di questo periodo: Se piove per S. Gorgonio, tutto ottobre è un demonio. -A S. Francesco (4 ottobre) arriva il tordo e il fresco. - Per San Francesco, la nespola al cesto. -Chi semina all’asciutto, raccoglie buon frutto. - Per S. Reparata (8 ottobre), ogni oliva è inoliata. - Per S. Teresa (15 ottobre), semina a distesa. - O molle o asciutto, per S. Luca (18 ottobre) semina tutto. - Noce nuoce, nocella più di quella. - Per S. Simone (30 ottobre) il galletto si fa cappone. Per San Simone la nespola si ripone. - L’autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore (Albert Camus). Il santo: 19 ottobre santa Laura. Unica santa con questo nome, sarebbe stata una monaca del monastero di S. Maria di Cuteclara, nei pressi di Cordova in Spagna, di cui nell’856 divenne badessa succedendo a s. Aurea. Nel “Martyrologium hispanicum” si narra, con poca certezza, che durante l’occupazione musulmana rifiutò di abiurare la propria fede cristiana; condotta davanti ad un giudice islamico, fu processata e condannata a morire in un bagno di pece bollente, dove diede la sua anima a Dio dopo tre ore di atroci dolori, era l’anno 864. A dispetto delle scarne notizie che si sanno, il culto per la martire Laura ebbe grande espansione e il suo nome è molto diffuso in tutta Europa. Molti studiosi fanno derivare Laura dal latino ‘laurus’, alloro, pianta sacra ad Apollo e simbolo di sapienza e gloria. Ai tempi dei romani comunque era più facile trovare Laurentia che Laura; il significato lo si fa risalire al serto di alloro con cui venivano incoronati i vincitori di varie gare; nei secoli successivi, con il serto sulla testa, si sono raffigurati i poeti ed i sapienti, del resto ancora oggi chi completa il ciclo degli studi è detto laureato. Etimologia: Laura = alloro, dal latino. Derivati e diminutivi: Laurina, Loretta, Orietta. Emblema: Palma Che tempo avremo nei prossimi giorni. Nella settimana centrale del mese di ottobre avremo ancora campi di bassa pressione sull’Italia collegati alla profonda saccatura di origine polare estesa sull’Europa centro-meridionale. Tempo instabile o a tratti perturbato. Dunque rovesci e temporali diffusi fino al 17 ottobre, specie lungo le regioni adriatiche e nelle zone interne del Centrosud. Dal 18 al 20 il rischio di pioggia tenderà a diminuire con fenomeni comunque diffusi in prossimità dei rilievi e nelle zone interne e adriatiche del Centrosud. Ultime spruzzate di neve fin sotto i 1800 m sugli Appennini e sulle Alpi di confine anche sotto i 1400 m. Tra il 21 e il 25 tempo migliore su tutta l’Italia grazie a un aumento della pressione atmosferica. Tra il 20 e 24 ottobre generalmente soleggiato su tutte le regioni con qualche addensamento pomeridiano sui rilievi, specie appenninici. Temperature in lieve ulteriore aumento con valori massimi leggermente superiori alla media, minime notturne piuttosto fresche, vicine alla media. Al seguito è atteso un nuovo Dalle ore 8.45 di sabato 13 alle ore 8.45 di sabato 20 ottobre GALLIO: Farmacia di Gallio snc del dr. Stefano Dalla Valle – Via Prestinari, 34 Dalle ore 8.45 di sabato 20 alle ore 8.45 di sabato 27 ottobre ASIAGO: Farmacia Rossi sas del dr. Adelchi Zuccato – Viale Matteotti peggioramento del tempo a opera di nuove perturbazioni atlantiche in spinta da Ovest. Forti piogge, neve in montagna e venti freschi dal Nord Europa entro metà mese! Pausa tra il 19 e 23 ma dal 24 altre piogge da Ovest. L’autunno si fa sentire anche in cucina. Ottobre è iniziato da alcuni giorni e sulle nostre tavole sono già arrivate le prime delizie che questo mese ci offre. Castagne, zucche, funghi e buon vino. Nonostante la carenza e il ritardo nella raccolta, le castagne sono una delle golosità autunnali. Buone e gustose, si offrono a mille ricette dolci e salate. I bambini vanno pazzi per questo frutto dei boschi e il momento in cui ci si riunisce tutti a tavola per gustarle diventa uno degli attimi di ritrovo familiare più divertenti della stagione che porta all’inverno. Ricordiamo che le castagne erano il cibo povero dei nostri nonni e che esse sono altamente caloriche e ricche di nutrimento. Sulle nostre tavole arrivano anche melagrani e cachi, frutti ricchi di vitamine e proteine. Questo è anche il periodo del rafano, del radicchio e della cipolla. Tutte verdure ricche di importanti benefici. Il radicchio, in particolare, è conosciuto per le sue proprietà depurative. Tra le verdure più richieste della stagione dell’autunno però, vi è la zucca, considerata un antinfiammatorio, un antiossidante, un alleato contro l’invecchiamento e un efficace rimedio contro i radicali liberi. I suoi semi idratano la pelle e prevengono le disfunzioni urinarie. L’Autunno è anche un noto dipinto di GiuseppeArcimboldo, rappresentato come un uomo dai lineamenti grossolani, poco gentili; come la Primavera, egli guarda verso sinistra. Il collo, formato da due pere e da alcuni ortaggi, spunta da un tino parzialmente distrutto mentre le doghe di legno che lo formano sono tenute legate tramite dei rami di salice. La faccia è formata da pere e mele, visibili in particolare sulla guancia e per il naso; il mento è una melagrana, mentre l’orecchio, un fungo, regge un pendente a forma di fico. Le labbra e la bocca sono formate dal riccio della castagna mentre la peluria del viso è resa tramite del grano. La capigliatura è composta esclusivamente da uve e viti, alla cui sommità si trova una zucca, contraltare del giglio della Primavera. L’opera, eseguita nel 1573, è conservata presso il Museo del Louvre a Parigi. Il dolce di ottobre. Le losanghe dolci di zucca sono un dolce dal gusto morbido e sapore deciso dovuto sia alla dolcezza della zucca che alle spezie che arricchiscono e completano il dolce stesso, ideali accompagnate da una fumante tazza di tè. Preparazione: Mondate la zucca privandola della buccia e dei semi interni; tagliatela a tocchetti e pesatene 600 gr; mettetela nel cestello per la cottura a vapore e fate cuocere in pentola a pressione calcolando circa 5-7 minuti da che sentirete il sibilo della pressione; spegnete lasciate coperta la pentola fino a che sia tiepida e poi apritela; prelevate la polpa della zucca, colatela leggermente in un colino e poi mettetela nel boccale del mixer; aggiungete le uova e la farina setacciata con lo zucchero a velo e iniziate a mixare; aggiungete poi a filo la panna e il miele, in ultimo la cannella e la noce moscata; dovrete ottenere un composto abbastanza liquido ma senza grumi. Imburrate e infarinate uno stampo tondo da 24 cm e versate il composto. Ponete in forno caldo a 180° a cuocere per circa 30-40 minuti; il dolce sarà pronto quando vedrete che si stacca da solo dalle pareti dello stampo; toglietelo dal forno e fatelo intiepidire qualche minuto, trasferitelo capovolgendolo su un piatto da portata e fatelo freddare completamente; una volta freddo tagliatelo a losanghe con un coltello con la lama inumidita e a piacere spolverate con zucchero a velo. Successe come oggi, ma tanti anni fa: il 17 ottobre di 100 anni fa nasceva Albino Luciani, divenuto poi Giovanni Paolo I. Entrò in seminario (minore) giovanissimo, nel 1923 e continuò gli studi che lo portarono, passando dalle cariche di diacono, sacerdote e vicario, alla laurea in sacra Teologia nel 1947. Il 15 dicembre 1958, Papa Giovanni XXIII lo promosse Vescovo, quindi, il 15 dicembre 1969, Papa Paolo VI lo insignì della carica di Patriarca di Venezia. Il 5 marzo 1973 divenne Cardinale di Santa Romana Chiesa ed infine, il 26 agosto 1978, nel secondo giorno del conclave venne eletto Sommo Pontefice Romano. La sua massima carica, però, durò solo 33 giorni a causa della sua prematura scomparsa. 26 ARIETE Nettuno nel vostro segno vi dona fascino e fantasia che potrebbero manifestarsi in tutti i settori ma in particolare nell’amore o nelle amicizie, offrendovi nuove occasioni di interesse. Approfittate quindi dell’atmosfera generale, adatta alle novità e accettate le nuove proposte, scegliendo quella più adatta a un momento così positivo. TORO Una vacanza insolita e piacevole vi è offerta graziosamente dall’alleanza di Giove, Marte e Saturno, tutti e tre in aspetto positivo rispetto al vostro segno: potrete dare libero sfogo ai vostri più nascosti desideri, approfittando del clima allegro che vi circonda. L’amore conquista il primo posto nei vostri interessi, rendendovi perciò più desiderabili. GEMELLI Sapete bene che Plutone soggiorna nel vostro segno, dove resterà a lungo, determinando un lento ma sicuro cammino verso quell’approfondimento che finora avete evitato. Nell’amore potreste perciò prendere una decisione importante , che potrà cambiarvi la vita, come un matrimonio, un divorzio, un figlio. In questo periodo controllate le finanze. CANCRO Avrete a che fare con Venere all’opposizione del vostro segno, e dunque ci sarà un po’ di tensione negli affetti, ma sarete in grado di superarla con un atteggiamento ottimista nei confronti del partner. E se è un po’ dubbioso, potrete convincerlo con il sorriso. Nelle spese, invece, muovetevi con prudenza per evitare di trovarvi in imbarazzo. LEONE La vostra brillante intelligenza è messa a dura prova dai banali festeggiamenti continui: questi potrebbero spingervi a irrigidirvi in modo esagerato anche nell’amore, che alla fine potrebbe risentire della vostra intransigenza. Per fortuna un imprevisto arriva a fugare ogni dubbio e vi rimette sulla strada giusta: seguite il destino che ne sa più di voi. VERGINE Sapete bene di avere a che fare con Saturno e Marte, ambedue nel vostro segno: vuol dire che non è il caso di allentare il controllo. Specialmente nelle spese, evitate i passatempi spericolati che potrebbero costarvi cari. Nell’amore, prendete quello che avete con ottimismo, rinviando, se non è proprio necessario affrontarlo subito, qualsiasi confronto. BILANCIA L’opposizione di Nettuno potrebbe accendere la vostra fertile fantasia, facendovi venire strani desideri di difficile realizzazione. Per fortuna Plutone in aspetto favorevole calma i vostri bollenti spiriti e vi riporta nella realtà, dove potreste finalmente fare centro muovendovi con prudenza. L’amore si avvantaggerà invece di una iniziativa coraggiosa. SCORPIONE Avete ancora a che fare con il Sole e Mercurio, che nel vostro segno danno il meglio di sé, potenziando la vostra immagine e soprattutto la vostra capacità persuasiva, che sarete in grado di utilizzare come non mai. Nell’amore, se avete un progetto, è il momento di portarlo avanti, approfittando del periodo particolarmente adatto alla realizzazione di idee originali. SAGITTARIO Una presenza che non potrebbe essere più adatta al periodo attuale, quella di Venere che, nel vostro segno apre nuove prospettive nell’amore, nelle amicizie e negli svaghi, e (perché no?) anche nelle inedite iniziative nei più diversi settori. L’aspetto favorevole di Nettuno indica che la vostra fantasia è all’opera: lasciate che si manifesti. CAPRICORNO Siete molto protetti da Giove che si trova nel vostro segno, che sostiene non soltanto l’amore, le amicizie e i divertimenti di stagione, ma anche i progetti più impegnativi. Se siete in vacanza, guardatevi attorno con la massima disponibilità a nuovi incontri: potrebbe esserci qualcuno che merita tutta la vostra attenzione, ma non si fa avanti per timidezza. ACQUARIO Siete ben sostenuti da Plutone, in ottimo aspetto rispetto al vostro segno: non vi mancherà quindi il coraggio per affrontare una situazione che finora avete trascurato e che, se continuerete così, potrebbe provocarvi qualche imbarazzo. Soprattutto nelle finanze fate il punto della situazione e progettate un nuovo stile di vita, più adatto al momento. PESCI Tenete conto della prudenza di Urano nel vostro segno e prendete coraggiosamente in mano le redini di una situazione che avete finora trascurato, anche approfittando i questo periodo di riposo in cui c’è quasi il vuoto attorno a voi. Nell’amore sono possibili sviluppi imprevisti legati all’originalità delle soluzioni che avete proposto. Il Giornale pubblica le Vostre lettere! Domenica 14 ottobre ASIAGO: LORO - Via Rendola, 54 Domenica 21 ottobre GALLIO: ERG – Via Camona, 1/b Inviatele a: Giornale dell’Altopiano e-mail: [email protected] Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile riceverle via posta elettronica. E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo: Via J. Scajaro n.23 36012 - Asiago Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere devono riportare sempre firma, indirizzo e numero di telefono del mittente. La redazione si riserva anche eventualmente di ridurre, modificare o non accettare eventuali testi di cattivo gusto. Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano I neolaureati dell’Altopiano Mercoledì 3 ottobre, presso l’Università degli studi di Padova, Andrea Polato ha conseguito la laurea magistrale in giurisprudenza. Congratulazioni vivissime dai genitori, dalla sorella e da tutti i parenti e amici. Il 1984 ad Asiago nasceva la scuola alberghiera e…. dopo 3 anni uscivano i primi studenti! Eccoli, dopo 25 anni ancora belli e giovani, in una serata al Rifugio Campolongo a ricordare i bei tempi passati assieme. Peccato per quelli che mancavano! Un pensiero che tutti hanno fatto è quello che sarebbe bello essere invitati come ospiti dalla scuola, e serviti dagli attuali allievi! E dunque, attraverso il giornale, l’idea viene lanciata ….. Attendiamo di sapere se verrà raccolta! Giovedì 20 settembre, durante una passeggiata sul versante meridionale del monte Spill, noi bambini di classe 4ª di Gallio, abbiamo trovato in mezzo ad un prato una vescia che pesava 1 Kg esatto. La vescia era bianca e risultava al tatto dura e soda. Siamo stati proprio fortunati! I bambini di quarta di Gallio Giovannina Gios al traguardo dei 105 anni 105 anni! Tanti ne compirà il prossimo 17 ottobre Giovannina Gios. Villa Rosa si appresta a festeggiare la sua ospite più longeva organizzando una bella festa, che si terrà la settimana successiva, il 23 ottobre, quando a onorare la signora asiaghese saranno familiari, ospiti e personale della struttura. Un traguardo, quello che si appresta a raggiungere Giovannina, al quale nessun altro ospite di Villa Rosa era mai giunto. Gli auguri di tutti saranno dunque veramente speciali e sentiti! Mercoledì 10 ottobre presso l’Università degli Studi di Padova sede di Rovigo, Marta Costa ha conseguito la laurea in Scienze della formazione e dell’Educazione con voto 109/110. Si congratulano mamma Rita, papà Lorenzo, Stefano, Michel, i nonni, gli amici, gli zii, i cugini e parenti tutti. Serata amarcord per i primi diplomati all’Alberghiero di Asiago UNA PASSEGGIATA…FORTUNATA! 27 La voce degli 8 Comuni Ad Antonietta e Paolo Dal Sasso che il 14 ottobre festeggiano il 45° anniversario di matrimonio. Il vedervi felicemente uniti dopo 45 anni di vita coniugale ci insegna quanto sia importante il valore sacro del matrimonio e della famiglia. Auguri vivissimi da parte dei parenti e degli amici. CEDESI AVVIATA ATTIVITA' DI EDICOLA, BAR, GELATERIA A CANOVE. PER CONTATTI CHIAMARE IL 335 5255236 Offresi lavoro di cameriera per la domenica o il fine settimana a ragazza volonterosa, bella presenza. Le interessate sono pregate di inviare e- mail con nominativo, numero telefonico ed eventuali esperienze lavorative all’indirizzo di posta elettronica [email protected] Agenzia immobiliare di Asiago cerca giovane collaboratore amministrativo neodiplomato. Telefonare al numero 336308313 TANTI AUGURI NONA!!! 79 nove ani i xè rivà Ma bela come el sol te si restà…. La nostra nona sola vedì qua Ma una granda fameia al seguito ela la ga A nove pronipoti la deve pensare E desso el decimo xe drio rivare Perciò a naltri la mancia più non la se dà Parchè vecci simmo diventà!!!!!!! I fioi xè grandi e non ghe dà più preoccupasion Così la pol coltivar le su pasion Tra conei, galine e orto la ga un bel da fare A la xè sempre drio trafegare! La domenega però la xè in festa E solo la tombola la ga par la testa!!!!!!!!! Ma a noialtri te se piaxi così Attiva come che te sì E quest’anno per festeggiare Sul giornale te femmo andare Tanti auguri nona Augusta Te si proprio la nona giusta!!!!!!! Sabato 13 ottobre 2012 l’Altopiano 28 La voce degli 8 Comuni Pagina 10
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