Emiliano Bonazzoli compie una scelta di vita e si accasa al Marano
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Emiliano Bonazzoli compie una scelta di vita e si accasa al Marano
9 MOVIMENTO PER LA LIBERAZIONE DELL’AIA pag.8 L’AQUILA, IL LECCE NON FA PAURA pag.13 PAOLA CICCONOFRI pag.11 MELFI, PARTENZA SPRINT pag.14 DAL CAMPO AL FORO pag.21 CALCIO FEMMINILE pag.18-19 CAMPIONATO SAMMARINESE pag.23 771593 630059 ALL’INTERNO ISSN 1593-6309 LE NOSTRE RUBRICHE 80033 IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 5 - N° 33 - 12 settembre 2013 - 1€ 16 La sfida Emiliano Bonazzoli compie una scelta di vita e si accasa al Marano “L’Interregionale è un campionato difficile, ma puntiamo ai pro” 4 numero 33 - 12 settembre 2013 Incontro club Lega Pro-Can Pro positivo Editoriale dalla Redazione [email protected] S i è tenuta lunedì mattina, al Centro Tecnico Federale di Coverciano, l’incontro di formazione tra la CAN PRO e i 69 Club di Lega Pro, alla quale hanno partecipato presidenti, dirigenti, allenatori e capitani della prima squadra. Ad aprire i lavori Archimede Pitrolo, vice presidente Lega Pro: «Insieme alle nostre società e alla CAN PRO condividiamo un percorso comune di crescita per migliorare lo spettacolo del nostro calcio e dove tutte le parti devono capire e rispettare i differenti ruoli, agire con comportamenti corretti e sempre all’insegna del fair play dentro e fuori dal campo». Il presidente della FIGC, Giancarlo Abete, si è poi complimentato con Lega Pro e la commissione CAN PRO: «È anche dalla Lega Pro e da questi giovani arbitri che nasce la professionalità che fa della categoria italiana arbitri un esempio da seguire a livello internazionale, ricevendo il plauso di FIFA e UEFA». In aula sono state affrontate le tematiche organizzative e di natura tecnica con le società e il settore arbitrale, nel rispetto delle disposizioni contenute Reg. del Tribunale di Roma n° 44/2013 nel Sistema delle Licenze Nazionali e in base al nuovo regolamento voluto dall’ IFAB. «Un ritrovo fondamentale per parlare del nuovo regolamento e delle nuove interpretazioni del fuorigioco», dichiara Stefano Farina, alla guida della CAN PRO da quattro anni «Si tratta, infatti, di un campionato a livello agonistico/tecnico importante e dobbiamo farci trovare pronti e preparati. Abbiamo voluto iniziare la stagione con un vero e proprio corso Direttore Responsabile Flavio Grisoli email: [email protected] Amministrazione via Carlo Emery, 47 - 00188 Roma Tel/Fax 06.5000975 email: [email protected] Caporedattore Filippo Gherardi email: [email protected] Direttore Editoriale Massimiliano Giacomini email: [email protected] In redazione D.M.d’Ambrosio, L.Frenquelli, G.Condò email: [email protected] di formazione supportato da video e approfondimenti - continua Marcello Nicchi, presidente AIA - e nostro dovere spiegare accuratamente queste regole affinché in campo possa esserci sempre rispetto e credibilità da tutte le parti coinvolte». Alla riunione hanno partecipato anche Antonio Rizzo, vice presidente Lega Pro, Antonello Valentini, direttore generale FIGC, Tommaso Damiani, presidente AIC, Luca Perdomi, vice presidente AIAC. Hanno collaborato Guido Del Re Luca Marelli, Paola Cicconofri email: [email protected] [email protected] [email protected] Realizzazione Grafica Rocco Lotito - [email protected] 6 numero 33 - 12 settembre 2013 Pirlo e Sisal Matchpoint: binomio vincente A cura di Gianluca Boserman [email protected] R egista della Nazionale e della Juventus Campione d’Italia sempre attento alla preparazione ed ai minimi particolari. Per la sua nuova campagna di comunicazione Sisal Matchpoint ha scelto un testimonial d’eccezione: Andrea Pirlo è infatti il protagonista dello spot che, da venerdì scorso, è in onda su tutte le principali emittenti nazionali. Un Pirlo totalmente diverso da quello che siamo abituati a vedere, alle prese con un tifoso perennemente alla “caccia di notizie”. Il numero 21 bianconero si trova infatti a confrontarsi, in svariate circostanze della vita di tutti i giorni, con un giocatore disposto a tutto pur di carpire informazioni in modo da poter trarre il maggior numero di elementi utili per la sua giocata. Questa spasmodica ricerca continua fino a che il nostro protagonista non si ritrova ad un’agenzia Sisal Matchpoint dove scopre di avere tutto ciò di cui ha bisogno. Tanto che, alla fine dello spot, è lo stesso Pirlo a sottoporgli una domanda! La preparazione e lo studio sono SCOMMETTI CON NOI gli elementi di base per ottenere risultati vincenti. Bisogna continuare ad allenarsi, cercare di migliorarsi sempre, studiando di volta in volta le caratteristiche dell’avversario di turno, senza lasciare mai nulla al caso. Una filosofia, questa, che ha accomunato sin da subito Sisal Matchpoint e Andrea Pirlo che è quindi apparso come la figura ideale per questa campagna. Lo confermano le parole di Massimo Temperelli, Direttore della Business Unit Scommesse: «Questo campione racchiude in sé quei valori di competenza e meticolosità nel lavoro che sono caratteristiche nelle quali si rispecchia la nostra azienda. La professionalità che il fuoriclasse azzurro mostra ogni giorno sul campo da gioco è la stessa che Sisal Matchpoint mette a disposizione dei propri clienti, offrendo loro gli strumenti più aggiornati per giocare nelle migliori condizioni possibili». Per la sua campagna Sisal Matchpoint ha voluto fare le cose in grande, affidandosi a Publicis, l’agenzia che cura la comunicazione del business scommesse, digital games e servizi del Gruppo Sisal. Lo spot andrà in onda per tutto il girone di andata del campionato di Serie A. La pianificazione della campagna è stata affidata a OMD. Un fotogramma dello spot (Foto Archivio) 8 numero 33 - 12 settembre 2013 È ora del processo di Norimberga dello sport italiano Se non noi, chi? Movimento per la liberazione dell’AIA Q ui si fa davvero a chi le spara più grosse. Non è più la politica degli annunci, di craxiana memoria. È la politica dei “bum” e degli “strabum”. L’ultima, in ambito sportivo (ma, molto di più, para-sportivo. Ezio Greggio avrebbe detto: “Para sportivo, ma non lo è”), l’ha “bombata” Enrico Letta. Alla presenza di Mario Monti, che aveva rifiutato (ripetiamo: rifiutato per prudenza economica) la candidatura italiana alle Olimpiadi del 2020, il nipote di Gianni Letta (il grande sponsor di Malagò, con l’accento sulla o, il nuovo presidente del CONI) ha tolto la spoletta (se non la spoletta, cosa?) ed ha candidato Roma a quelle del 2024. Questa è la politica sportiva che si fa in Italia: le candidature, le non candidature. La margherita (anche se la DC ed il PCI insieme non si chiamano più così) sfogliata, un petalo alla volta: Olimpiadi sì, Olimpiadi no, e così di seguito. 2024: mancano undici anni. Ma vogliamo, di grazia, pensare un po’ al 2013? Ebbene, nel 2013 è stato lanciato, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, un encomiabile progetto nazionale, finalizzato a modificare, per quanto possibile con diciotto milioni di euro (questo, lo stanziamento preventivo), l’impiantistica sportiva a livello dilettantistico e giovanile. Si badi bene: di tutte le discipline sportive (come a dire: poche centinaia di migliaia di euro per ognuna di essa, su scala nazionale). In ogni caso, un primo passo. Un segnale. Un campanellino. Una sveglia leggerina-ina-ina. Il progetto ha avuto un esito mortificante, squassante: forse, l’unica rivoluzione (se non rivoluzione, cosa?) di questo periodo di dormienti, di ghiri in letargo (se non in letargo, cosa?), di italiani rassegnati al peggio. Oltre diecimila istanze/domande, corredate da relazioni tecniche, da progetti ingegneristici. Diecimila: ad esempio, la media di oltre cinquecento, per ogni comitato regionale del CONI. Il che vuol dire tanti di più (se la logica esiste ancora) per ogni regione del Sud (calcio incluso, ovviamente). La dimostrazione palmare di una catastrofe immane. La certificazione che, fino ad ieri, nessuno aveva mai pensato allo sport. Che la situazione impiantistica italiana (al Sud, ancora peggio) è, come abbiamo più volte evidenziato, da quarto mondo. Ben s’intenda: ad Enrico Letta, in questa vicenda, va riconosciuto il merito di aver, quantomeno, iniziato un percorso. Ma Malagò, invece di profondersi in annunci, invece di complimentarsi con gli arbitri di Nicchi (che coraggio…), dovrebbe cominciare a rimboccarsi le maniche, come presidente nazionale del CONI: primo atto, “licenziare” in tronco, con effetto immediato, i suoi in larga misura inutili (se non dannosi, se non controproducenti) presidenti regionali. Dovrebbe dar vita ad una sorta di processo di Norimberga dell’organizzazione sportiva italiana. Dovrebbe procedere ad un’autocritica severa, rigorosa, spietata (magari, cominciando dagli sperperi, del CONI del passato, in materia impiantistica). Con un suo vantaggio personalissimo, che oltretutto è tra quelli che lo sollazzano di più: per ora, prima di sprofondare egli stesso nella pania, avrebbe la possibilità di criticare ferocemente coloro che l’hanno preceduto, per tutto quello che Petrucci&Pagnozzi non han fatto. Critichi forte, anche subito: ma solo se, poi, alle parole seguiranno i fatti. Con un proclama in più non si gioca una gara in più. Con una strombazzata in più non si gioca con gli spettatori e non a porte chiuse, non si cancella lo squallido (ma doveroso) “in assenza di pubblico”. Sveglia, Malagò. Prima che sia troppo tardi. Agli entusiasmi per Roma 2024 penseremo dopo. Siamo nel 2013: pensiamo, finché siamo in tempo, all’Italia 2013. Enrico Letta (Foto Archivio) 10 numero 33 - 12 settembre 2013 Approssimazione clientelare Paola Cicconofri Rubrica D ue terzi del fatturato del mondo del calcio arrivano dai diritti tv. Venerdì 13 c’è a Milano l’assemblea della Lega di serie A, dove all’ordine del giorno c’è la discussione sui diritti tv per il quadriennio 2015-2018. Due sono le fazioni: quella di Beretta-Galliani-Lotito contrapposta ai 7 dissidenti capitanati da Andrea Agnelli che hanno messo in discussione l’accordo fra la Lega e Infront. Infront è una società che si occupa anche del marketing del club rossonero, legata da tempo ad Adriano Galliani. I motivi della contestazione sono essenzialmente economici: il prodotto deve essere venduto meglio, sia in Italia sia all’estero. Un esempio? La Premier League vende all’estero i suoi diritti a circa 500 milioni l’anno, l’Italia a circa 115 milioni: da cosa dipende questo gap? Problemi di affidabilità del sistema Italia e un campionato non più così appetibile, scosso annualmente da scandali di ogni genere. Non trascurabile anche il problema dell’attaccamento alle poltrone: se alla guida delle varie istituzioni ci sono sempre le stesse figure con gli stessi evidenti conflitti di interesse, come sarà possibile cambiare qualcosa? Settimana importante per le voci di una probabile candidatura per ospitare a Roma le Olimpiadi del 2024. Dopo la vittoria di Tokyo, le Olimpiadi torneranno probabilmente in Europa, da qui l’ottimi- smo. Mario Monti aveva detto no alla candidatura presentata da Petrucci; Malagò è pronto per un nuovo progetto. Quello su cui ci si interroga è se ospitare un evento così importante sia un’opportunità o un’arma a doppio taglio in un periodo di crisi globale. Un’occasione per la nazione o per i soliti noti? Le precedenti esperienze, non sono incoraggianti. Numerosi sono stati gli scandali che hanno travolto gli impianti dei mondiali di nuoto di Roma del 2009. I finanziamenti stanziati per le strutture che avrebbero dovuto ospitare le gare, hanno finito per favorire la nascita di molte piscine private contando anche su molte deroghe edilizie e urbanistiche. Quello che non è chiaro, è se il denaro pubblico e i benefici del Credito Sportivo previsti per i mondiali di nuoto, siano stati utilizzati per realizzare impianti non strettamente collegati all’evento. Esperienza negativa che ricorda quella dei Mondiali del ’90, con opere incompiute e una struttura, il Delle Alpi, abbattuta per fare spazio allo Juventus Stadium. Non solo. Molti soldi sono stati buttati per la candidatura di Roma 2020, dal comitato promotore all’apposita commissione in Regione. Trapela a mezzo stampa anche la notizia secondo cui al Coni stanno ancora cercando di coprire i 6-8 milioni spesi per il progetto fallito di Roma 2020. Un motivo Adriano Galliani (Foto Archivio) più per riflettere, anche perché sono sempre gli stessi nomi chiamati a gestire il nuovo evento. Quello che non manca mai nella settimana calcistica tipo è una sana dose di ipocrisia. Ha fatto notizie e suscitato un coro di disapprovazione, la mancata presenza di Balotelli all’incontro con il ministro Kyenge della Nazionale. Super Mario, l’uomo immagine degli azzurri e l’icona della lotta al razzismo, ha preferito dormire. Un impegno “facoltativo”, disatteso da chi avrebbe dovuto rappresentarlo. Si è poi scusato con un sms ed è partita la difesa d’ufficio di Abete per minimizzare un episodio con cui la stampa è andata a nozze. La solita approssimazione… E cosa dire dell’ennesima dichiarazione di incompetenza della giustizia sportiva? La Corte di Giustizia Federale ha deciso, infatti, seguendo la strada percorsa dal Consiglio Federale e dal TNAS del CONI per la questione legata alla revoca dello scudetto di cartone all’Inter, di non decidere. È questo un modo per dare certezze, oppure è un chiaro segnale che mostra le reali crepe di istituzioni incapaci di garantirsi super parters? 12 numero 33 - 12 settembre 2013 LE CLASSIFICHE 1A DIVISIONE Girone A CLASSIFICA Albinoleffe6 Cremonese6 Pro Vercelli 6 Virtus Entella 6 Reggiana4 Carrarese3 Feralpisalò3 Vicenza3 Pavia3 Como3 Unione Venezia 3 Sudtirol1 Savona0 Lumezzane0 Pro Patria 0 San Marino 0 2A DIVISIONE Girone A CLASSIFICA Real Vicenza 3 Cuneo3 Bassano3 Forlì3 Bellaria1 Mantova1 Bra1 Virtus vecomp 1 Alessandria1 Delta Porto Tolle 1 Monza1 Pergolettese1 Renate0 Spal0 Rimini0 Santarcangelo0 Torres0 Castiglione0 2a Giornata 08/09/2013 2a Giornata 08/09/2013 Albinoleffe-Sudtirol3-1 Carrarese-Virtus Entella 0-1 Como-Vicenza2-0 Cremonese-Feralpisalò3-1 Pavia-Savona2-1 Pro Vercelli-Pro Patria 1-0 Reggiana-San Marino 2-0 U.Venezia-Lumezzane5-3 Ascoli-Barletta0-0 Grosseto-Benevento1-1 Lecce-L’Aquila1-2 Paganese-Pontedera1-2 Perugia-Gubbio2-1 Pisa-Frosinone1-1 Prato-Catanzaro0-0 Viareggio-Nocerina1-1 3a Giornata 15/09/2013 3a Giornata 15/09/2013 Albinoleffe-Cremonese (13/09) Feralpisalò-Lumezzane Reggiana-Pro Vercelli San Marino-Como Savona-Pro Patria Sudtirol-Pavia Vicenza-Carrarese Virtus Entella-U.Venezia Barletta-Prato Benevento-Lecce Catanzaro-Frosinone Gubbio-Salernitana L’Aquila-Pisa Nocerina-Grosseto Paganese-Ascoli Pontedera-Viareggio Marcatori Marcatori 3 Gol: Arrighini (Pontedera) 3 Gol: Pesenti (Albinoleffe) Marchi (Pro Vercelli) 2 Gol: Pescatore (Carrarese) Miracoli (Feralpisalò) Torregrossa (Lumezzane) Gentile (Savona) Bassoli (Sudtirol) 2 Gol: Giovio (Grosseto) Eusepi (Perugia) Grassi (Pontedera, 1r) Arrighini (Foto Archivio) 2a Giornata 08/09/2013 2a Giornata 08/09/2013 Alessandria-Torres1-1 Bellaria-Pergolettese0-1 Cuneo-Santarcangelo0-1 D.P.Tolle-Bassano1-1 Forlì-Renate1-2 Real Vicenza-Mantova 4-1 Rimini-Bra4-1 Spal-Monza3-3 Virtus Vecomp-Castiglione 0-0 Aprilia-Sorrento2-1 Arzanese-Poggibonsi1-4 Casertana-Cosenza0-1 Castel Rigone-Martina F. 0-0 Ischia-Gavorrano0-0 Melfi-Aversa Normanna 1-0 Teramo-Foggia2-0 Tuttocuoio-Messina1-1 Vigor Lamezia-Chieti 1-0 3a Giornata 15/09/2013 3a Giornata 15/09/2013 Bassano-Spal Bra-Delta Porto Tolle Castiglione-Bellaria Mantova-Virtus Vecomp Vr Monza-Alessandria Pergolettese-Real Vicenza Renate-Cuneo Santarcangelo-Rimini Torres-Forlì Aversa N.-Castel Rigone Chieti-Ischia Cosenza-Sorrento Foggia-Vigor Lamezia Gavorrano-Casertana Martina F.-Aprilia Messina-Arzanese Poggibonsi-Teramo Tuttocuoio-Melfi Marcatori Marcatori 4 Gol: Alessandro (Real Vicenza) Nicastro (Rimini) 2 Gol: Pietribiasi (Bassano) Berrettoni (Bassano) Masini (Mantova) Zullo (Monza) Pradolin (Real Vicenza) Di Quinzio (Spal) Varricchio (Spal) 2 Gol: Ricciardo (Melfi) Zampaglione (Vigor Lamezia, 1r) Alessandro (Foto Archivio) 1A DIVISIONE Girone B CLASSIFICA Pontedera6 Benevento4 Frosinone4 Pisa4 Perugia4 L’Aquila4 Salernitana3 Nocerina2 Catanzaro2 Viareggio2 Prato2 Barletta1 Grosseto1 Ascoli1 Gubbio0 Lecce0 Paganese0 2A DIVISIONE Girone B CLASSIFICA Melfi 6 Vigor Lamezia 6 Cosenza6 Aprilia4 Poggibonsi4 Teramo4 Chieti3 Ischia2 Martina Franca 2 Messina2 Casertana1 Foggia1 Arzanese1 Aversa Normanna1 Tuttocuoio1 Castel Rigone 1 Gavorrano1 Sorrento0 www.professionecalcio.eu www.professionecalcio.eu 13 L’Aquila inguaia un Lecce svagato Pesante vittoria esterna degli abruzzesi in casa dei giallorossi, ai quali non basta Miccoli Pagliari: “Nessuna emozione contro una squadra costruita per vincere da subito” di Delfina Maria d’Ambrosio [email protected] R ibalta ogni pronostico L’Aquila di mister Giovanni Pagliari e si aggiudica una vittoria nella trasferta che, sulla carta, veniva e viene ancora ritenuta la più impegnativa. Allo stadio Via del Mare, contro la squadra di capitano Miccoli e mister Moriero, davanti al pubblico più caldo di tutta la Lega Pro, gli abruzzesi hanno tenuto a bada i nervi, non accusando nessun tipo di pressione psicologica e dando vita ad un’ottima prestazione. É finito 2-1 il match deciso da un gol di De Sousa al primo tempo, al quale è seguita la rete del raddoppio arrivata su rigore all’ottantaquattresimo è siglata da Infantino, entrato solo da qualche minuto proprio al posto del primo marcatore. Al novantacinquesimo, proprio allo scadere del recupero, è arrivato il gol di Miccoli che almeno è riuscito a rendere questa sconfitta dei giallorossi meno netta, seppur sempre difficile da digerire. Se da una parte troviamo il Lecce fermo a quota 0 punti, all’ultimo posto di un girone che, in realtà, avrebbe dovuto dominare fin da subito, dall’altro non si può non rendere merito all’Aquila. Noi di Professione Calcio l’abbiamo fatto intervitando il tecnico rossoblu e analizzando con lui questa importante partita: «È stata una bella vittoria - ha esordito mister Pagliari - contro una delle squadre più forti del campionato e costruita come per fare il salto di categoria, io sono sempre dell’idea che formazioni del genere è meglio incontrarle all’inizio, quando non hanno ancora trovato ritmo ed equilibrio. Ciò non toglie i meriti dei miei ragazzi che hanno davvero mostrato tutte le loro qualità, senza farsi prendere dall’emotività. Già con il Prato nella gara terminata 0-0 avevo visto ottime cose nel secondo tempo, domenica siamo stati ancora più convincenti». Quattro punti in due gare, un bottino mica male per una neopromossa: «Stiamo facendo bene, la società ha costruito una buona squadra, i ragazzi sono bravi e mi seguono attentamente quando lavoriamo, Per ora proseguiamo su questa linea, poi tra qualche mese capiremo di che pasta siamo fatti e vedremo se puntare al nono posto, obiettivo secondo me tutt’altro che impossibile». Un campionato senza retrocessioni rappresenta sicuramente un vantaggio per le squadre che non mirano ai primi posti, senza la tensione del dover vincere a tutti i costi infatti le prestazioni potrebbero acquisire maggior qualità, ma mister Pagliari analizza anche il rovescio della medaglia: «Certo si è più sereni, ma si rischia di non porsi obiettivi e di perdere gli stimoli. Noi non faremo questo errore, cercheremo di porci sempre traguardi nuovi per fare meglio domenica dopo domenica. Questo campionato servirà in particolar modo alle squadre che devono aggiustare i bilanci e che di fatto lo vivranno come un anno sabbatico». Giovanni Pagliari (Foto Archivio) 14 numero 33 - 12 settembre 2013 Il Melfi è partito in quarta Due vittorie in altrettante uscite in campionato per la formazione lucana. Normanna ko 1-0 Bitetto soddisfatto: “Nonostante i tanti giovani, siamo riusciti a gestire il vantaggio in dieci” di Filippo Gherardi [email protected] P artenza a razzo per il Melfi di Leonardo Bitetto, nel girone B di Seconda Divisione. Dopo il poker rifilato all’esordio al Gavorrano, i gialloverdi lucani hanno concesso il bis, in termini di vittorie, nella seconda giornata andata in scena ieri allo stadio Valerio battendo per 1 a 0, e grazie ad una rete di Cardinale allo scadere del primo tempo, l’Aversa Normanna di Franco Fabiano. Una vittoria difficile, oltre che contenuta nel punteggio, come conferma in esclusiva ai nostri microfoni anche mister Bitetto: «Nel primo tempo abbiamo decisamente giocato meglio dei nostri avversari, creando Leonardo Bitetto, tecnico del Melfi (Foto Archivio) diverse occasioni da gol. L’episodio che ha cambiato l’incontro è stato sicuramente il gol di Cardinale, ma anche la sua successiva espulsione (per doppia ammonizione) che ci ha costretto a giocare la ripresa in inferiorità numerica e che ci ha portato, per forza di cose, a soffrire oltre modo il ritorno dei nostri avversari. Tuttavia, e malgrado la nostra sia una squadra particolarmente giovane ed ancora inesperta, abbiamo dimostrato grande carattere e maturità nel riuscire a portare a casa i tre punti». Oltre all’espulsione di Cardinale, che ha lasciato come detto il Melfi in dieci per metà gara, anche lo stesso Bitetto è stato allontanato dal campo da parte del direttore di gara nel corso della prima frazione di gioco: «La mia espulsione? Una decisione esagerata. Le proteste che hanno portato al mio allontanamento dal campo non sono state così gravi, e lo stesso direttore di gara è sembrato alquanto indeciso su chi espellere e su quale scelta prendere». Tornando al campo, e all’ottimo inizio di stagione del Melfi, Bitetto si compiace ancor prima che per i risultati per il modo in cui i suoi ragazzi li hanno raggiunti: «Risultati a parte, sono davvero soddisfatto per il gioco espresso in queste prime uscite stagionali. Prestazioni del genere consegnano alla squadra, ma in generale a tutto l’ambiente, maggior convinzione nei propri mezzi per continuare a fare cose importanti nel corso di questa stagione». E a proposito di stagione, quella appena cominciata sarà del tutto anomala per quel che concerne la Seconda Divisione di Lega Pro, per un totale di nove retrocessioni a girone che non permette a nessuno, Melfi compreso, di dormire sonni tranquilli fino ai definitivi titoli di coda: «Sappiamo tutti che questo sarà un campionato molto incerto e difficile fino alla fine. Siamo consapevoli del fatto che bisognerà soffrire fino alla fine, ed anche per questo spero che la nostra squadra riesca a dimostrare grande caparbietà e convinzione, solo così potremo pensare di raggiungere i nostri obiettivi». 16 numero 33 - 12 settembre 2013 Il Marano si “consola” con Bonazzoli Dopo l’addio a sopresa di Godeas, i veneti trovano l’accordo con il bomber ex Reggina “Volevo avvicinarmi alla famiglia ed essere ancora protagonista. Qui per la Lega Pro” di Filippo Gherardi [email protected] D opo oltre duecentocinquanta presenze e quarantuno gol in Serie A, con maglie prestigiose come quelle di Reggina, Sampdoria e Parma, e dopo averne messe a referto, sempre in termini di presenze, centosessantanove condite anche in questo caso da quarantuno reti in Serie B, indossando i colori in questo caso di Cesena, Brescia, Reggina e Padova, Emiliano Bonazzoli, a trentaquattro anni compiuti, riparte dall’Interregionale e dall’ambiziosa realtà del Marano. Una notizia arrivata nel corso dell’ultimo fine settimana e che ha catturato, inevitabilmente, attenzioni e copertine di tutte le principali redazioni di competenza. Raggiunto al telefono, lo stesso Bonazzoli ha commentato così la sua decisione a noi di Professione Calcio: «Si tratta di una scelta di vita. A 34 anni ho raggiunto tanti obiettivi nella mia carriera professionale, ed arrivati a questo punto ho preferito dare priorità ad altre cose. Ho l’opportunità di giocare vicino a casa mia, a Padova, ed inoltre dopo aver parlato con il presidente sono arrivato alla conclusione che il Marano ha tutti i mezzi, oltre che le motivazioni, per fare un campionato da protagonista e per raggiungere a fine stagione la Lega Pro. Giusto per dare un’idea di questo, nella mattinata di oggi so che è stato presentato anche Cunico, giocatore molto esperto e protagonista da diversi anni, tra i professionisti, con la ma- Bonazzoli con la maglia della Reggina (Foto Archivio) glia del Portogruaro». Nelle ultime giornate di mercato il nome di Emiliano Bonazzoli era stato accostato, con insistenza, a quello del Varese, ma alla fine la trattativa non si è concretizzata. Ecco il motivo spiegato sempre dallo stesso bomber di Asola: «Sì, è vero, il Varese mi ha cercato. Si trattava senza dubbio di una piazza diversa, in una categoria e in un contesto diversi rispetto a quelli del Marano, tuttavia ribadisco che ha inciso sulla mia scelta il fatto di potermi riavvicinare alla mia famiglia e, non proprio irrilevante, che a Marano ho più possibilità di giocare e di essere protagonista rispetto a quante non ne avrei potute avere a Varese». Da un passato, recente, nelle massime catego- rie del calcio italiano ad un presente, oltre che un futuro prossimo, da interpretare nei panni del protagonista in Serie D e con la maglia del Marano, ma non solo: «L’esperienza in Serie D non sarà una passeggiata, innanzitutto non conosco affatto la categoria e secondo poi sono convinto che tanti avversari cercheranno di dare il massimo quando si troveranno opposti al sottoscritto. Il mio obiettivo in questo momento è quello di far bene con il Marano e di contribuire a portare questa squadra in Lega Pro, soprattutto se consideriamo che dal prossimo anno quest’ultima sarà ad un’unica categoria. Dopodiché vorrei realizzare un sogno che conservo ormai da tempo: fare un’esperienza all’estero». 18 numero 33 - 12 settembre 2013 Cosentino: “Trasferte? Problema che esiste da sempre” Il vicepresidente della LND con delega al calcio femminile difende le scelte del Direttivo E rilancia: “Le società sono un patrimonio per le Regioni” di Germana Condò [email protected] L ’avvio della nuova stagione sportiva del calcio femminile analizzata dal Vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti Antonio Cosentino, con un occhio attento alle problematiche che affliggono le società sportive. Prima tra tutte in termini di attualità la polemica che ha aperto la stagione per alcune delle società iscritte al campionato di serie B, a causa dell’inserimento nel girone delle squadre piemontesi e liguri delle squadre sarde, che questa volta sono tre e non due come in passato. Alcuni presidenti avrebbero sottoscritto una lettera alla LND, esprimendo dissenso avverso questa decisione, sollevando in particolare la questione delle trasferte eccessivamente costose e poco agevoli. «Il problema delle trasferte si pone e si è sempre posto in ogni caso per la Sardegna – risponde Cosentino – regione che fa parte dell’Italia come le altre, questo devono metterselo in testa. Certo – ammette – con tre Antonio Cosentino (Foto Archivio) squadre il peso economico è maggiore, ma non per questo dovremmo pensare a far giocare la Sardegna con la Corsica». Sembrerebbe che in particolare le società piemontesi lamentino l’assenza di voli diretti, problema che, ad esempio, non incontrerebbe la Lombardia. Allora, si chiedono, perché non ripartire equamente le squadre sarde in più gironi? «Sarebbe impensabile suddividere le squadre di una regione in più gironi, inoltre – aggiunge – voglio far riflettere chi non è ancora convinto sul fatto che anche nel sud Italia, e ovunque, ci sono trasferte disagiate e costose, ma non per questo abbiamo ricevuto lamentele. Il presidente Tavecchio ha assicurato l’erogazione di un ulteriore contributo per le trasferte disagiate – assicura – per cui ritengo che queste società possano tranquillizzarsi, come penso che accadrà una volta che la stagione prenderà il via». Il fatto certo è che il momento economico non aiuta e l’esasperazione nasce soprattutto da questo. Pur tenendo conto di tutto il lavoro svolto dal Dipartimento per sostenere le società sportive, Antonio Cosentino spiega che la strada è lunga e si sta orientando verso un coinvolgimento a livello regionale per imprimere quella spinta verso la crescita di cui c’è bisogno. «Una spinta che coinvolga a trecentosessanta gradi le istituzioni, le scuole, il territorio – spiega il dirigente – e non ultimo il cambio della mentalità verso le donne, verso le bambine che vogliono giocare a calcio, a partire dalla famiglia». Ma trovare un anello di congiunzione tra il calcio femminile, le altre istituzioni e, aggiungiamo anche le società del maschile, non è semplice. Ai presidenti che hanno ultimamente lanciato appelli alla ricerca di nuovi sponsor Cosentino dice: «In un momento in cui le imprese chiudono per la crisi e le famiglie hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, tenete duro perche siete un patrimonio non solo per le vostre regioni, ma anche per tutto il movimento, per il nostro Dipartimento e per la LND e non possiamo permetterci di perderlo». In quest’ultimo anno la LND ha investito molti soldi, oltre ai provvedimenti e ai contributi erogati a beneficio delle società, e assicura che in futuro si potrà lavorare meglio. «Aspettavamo l’inizio del campionato per dedicarci alle questioni politiche in seno al Dipartimento – spiega Cosentino – come l’elezione dei rappresentanti che verranno votati dalle società tra i candidati e il coordinatore, figura nominata direttamente dal presidente della LND. Le elezioni sono attese per ottobre». Antonio Cosentino conclude con un augurio: «Un grande in bocca al lupo a tutte le squadre che si avviano ad affrontare i vari campionati e un buon inizio di questa nuova stagione all’insegna dello sport». www.professionecalcio.eu www.professionecalcio.eu 19 La Torres riparte da una Panico in più La centravanti resta nelle fila delle campionesse d’Italia con ritrovato entusiasmo “Dopo l’Europeo mi sono fatta tante domande. Ringrazio la società e lo staff tecnico” di Germana Condò [email protected] P atrizia Panico, la più nota calciatrice del panorama italiano, attaccante della Torres, ci racconta la sua vita tra impegni sportivi e scelte personali, con uno sguardo al campionato ormai alle porte, alla Champions’ League, Coppa Italia e Nazionale. Patrizia non si ferma mai, e forse per questo, dopo l’impegno dello scorso Europeo con la Nazionale, la stanchezza aveva preso il sopravvento e lei aveva quasi deciso di lasciare la Torres. «A trentotto anni si comincia a fare il punto della situazione sulla propria carriera - spiega Panico – e ovviamente ho subìto l’influenza negativa di un’esperienza per me deludente all’Europeo, non tanto per i risultati della squadra, che non sono stati inferiori alla precedente edizione, quanto per quello che è stato il mio apporto personale alla squadra. Avrei voluto fare di più e non mi ritengo pienamente soddisfatta di quanto sono riuscita a dare». Patrizia aveva annunciato la notizia della sua crisi personale anche sul proprio sito e quando ha comunicato la decisione di restare alla Torres, i suoi ammiratori su Facebook si sono scatenati. «Devo ringraziare la società, lo staff e l’allenatrice che hanno saputo attendere i miei tempi e mi hanno aiutata a ritrovare entusiasmo». Si ricomincia, dunque, con una Torres che mantiene l’ossatura di base, ma che si affida anche a nuove promesse, come Aurora Galli, Sabrina Marchese e Linda Tucceri. «Mi piacciono tutte e tre queste atlete - rivela Patrizia - la Galli è giovanissima ma è già una fortissima centro- campista, quindi non vogliamo caricarla di grandi aspettative e responsabilità. Questo vale anche per le altre». Inoltre, le rossoblu potranno contare anche su un grande ritorno, Pamela Conti. «Pamy non ha bisogno di presentazioni, conosciamo tutti il suo gioco di eccezionale qualità. Sarà un concreto aiuto per noi. Non posso fare previsioni ma la Torres campione d’Italia si prospetta fortissima anche quest’anno». E così dovrà essere perché tra non molto la compagine sarda scenderà in campo contro le oramai note avversarie ai sedicesimi di Champions’ League, le austriache del St. Polten. «Siamo state fortunate - ammette Panico - perché non sarà una partita facile e il risultato non è mai scontato, però certamente alla nostra portata. Un po’ meno per quanto riguarda gli ottavi, dove le due possibili sfidanti, la serba Spartac e la russa Rossiyanka, ci potrebbero dare filo da torcere. Per ora è tutto da vedere e di certo il Tavagnacco ha avuto meno fortuna di noi ai sorteggi perché dovrà vedersela con avversarie molto forti che potrebbero costituire un grosso ostacolo». Il prossimo sabato La Torres sarà impegnata proprio contro il Tavagnacco al Nenni di Bellaria Igea Marina per la disputa della Supercoppa Italiana e il 28 è in programma l’incontro d’esordio di Campionato in trasferta contro il Firenze. Patrizia Panico (Foto Archivio) www.professionecalcio.eu www.professionecalcio.eu 21 I tetti retributivi nel mondo dilettantistico Dal campo al foro www.studiolegaledelre.it Rubrica a cura di Guido Del Re [email protected] L a retribuzione economica nel mondo del calcio dilettantistico è un argomento molto dibattuto. Occorre evidenziare come i calciatori possono ricevere dalla società una somma lorda annuale di importo non superiore ad € 25.822,00 o in via alternativa e non concorrente, indennità di trasferta, rimborsi spese e voci premiali. In quest’ultimo caso gli accordi non potranno superare il tetto di € 61,97 al giorno per un massimo di 5 giorni la settimana durante il periodo di campionato e per un massimo di 45 giorni nella fase di preparazione all’attività stagionale; per le gare di Campionato e di Coppa Italia le somme previste non potranno essere superiori ad € 77,47 a partita. Sono vietati, e quindi nulli e privi di efficacia, gli accordi che prevedono l’erogazione di somme superiori a quelle fissate. La loro eventuale sottoscrizione costituisce illecito disciplinare sanzionato dall’art.7 numeri 4 e 8 del Codice di Giustizia Sportiva e comporta il deferimento delle parti (sia società che calciatore) innanzi agli Organi di Giustizia Sportiva. Nel caso in cui la società non corrisponda gli importi dovuti in base all’accordo economico, il calciatore può reclamare alla Commissione Accordi Economici (C.A.E.) della L.N.D.. La C.A.E. è competente ad accertare in prima istanza l’esistenza dei crediti e le sue decisioni possono essere impugnate innanzi alla Commissione Vertenze Economiche (C.V.E.) entro 7 giorni dalla comunicazione della decisione. Se la società non impugna le decisioni della C.A.E., il pagamento delle somme accertate deve avvenire entro 30 giorni dalla comunicazione della decisione; qualora ci sia impugnazione alla C.V.E., le somme dovute debbono essere corrisposte entro 30 giorni dalla comunicazione della decisione. In entrambi i casi decorsi inutilmente i 30 giorni si applicano le sanzioni previste dal Codice di Giustizia Sportiva, quindi la penalizzazione di 1 o più punti in classifica da scontare nel campionato in corso. Se le decisioni della C.A.E. divenute definitive entro il 31 Maggio o le decisioni della C.V.E. pronunciate entro la stessa data del 31 Maggio rimarranno ancora ineseguite nel corso della stagione sportiva, la società inadempiente non sarà ammessa al campionato della L.N.D. della stagione sportiva successiva. www.professionecalcio.eu 23 I giovani titani scrivono la storia Mentre la Nazionale maggiore crolla in Ucraina, l’Under 21 batte il Galles 1-0 Crescentini entusiasta: “Squadra giovane, con tanta qualità e ben organizzata” Campionato sammarinese A cura di Flavio Grisoli [email protected] U n’altra serata da ricordare all’Olimpico di Serravalle dopo quella del luglio scorso quando il Tre Penne batté gli armeni dello Shirak nel ritorno del primo turno preliminare di Champions’ League. Fu 1-0, su autorete nei primi minuti di gioco. Anche venerdì sera è 1-0, e stavolta a festeggiare è la Nazionale Under 21 allenata da Pierangelo Manzaroli a far festa. A farne le spese, i gallesi di mister Geraint Williams, ora raggiunti nella classifica del gruppo 1 di qualificazione alla prossima fase finale dell’Europeo di categoria. Un altro importante, decisivo passo in avanti nel processo di crescita del movimento calcistico sammarinese che inizia a raccogliere risultati positivi. A livello di nazionale maggiore chiaramente il divario diventa importante (i ragazzi di mister Mazza sono usciti sconfitti 9-0 nella gara della scorsa settimana in Ucraina), ma i chiari di luna che offrono i più giovani lasciano ben sperare. L’eroe della serata è Jury Biordi, difensore col vizio del gol, visto che aveva già messo a segno una rete contro la Lituania nel- la sfida terminata 2-1 per i baltici. Gol messo a segno al minuto 22 e difeso con ordine e agonismo da parte dei ragazzi titani. «Un 9-0, purtroppo, puo’ essere sempre nell’aria - spiega il numero uno della Fsgc Crescentini - alla vittoria invece non siamo abituati, quindi preferisco godermi l’impresa della nostra under 21, che pero’ non rappresenta un fatto isolato. Qualche mese fa abbiamo pareggiato con la Grecia, siamo stati sconfitti di misura da Bielorussia e Moldavia: è una squadra ben organizzata dal tecnico Pierangelo Manzaroli, con tanta qualita’ anche se molto giovane». UEFA EURO UNDER 21 – GRUPPO 1 FINLANDIA LITUANIA MOLDAVIA INGHILTERRA GALLES SAN MARINO pt. 7 (3) pt. 7 (4) pt. 3 (3) pt. 3 (1) pt. 3 (3) pt. 3 (4) tra parentesi le gare disputate PROSSIMI IMPEGNI 10 ottobre 2013: INGHILTERRA (casa) 15 ottobre 2013: GALLES (trasferta) I ragazzi sammarinesi festeggiano la storica vittoria sul Galles (Foto Archivio)
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