Barizzi J, Mazzucchelli L,Adenoma dentellato di tipo sessile, ottobre
Transcript
Barizzi J, Mazzucchelli L,Adenoma dentellato di tipo sessile, ottobre
SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole PATOLOGIA IN PILLOLE Nr. 53 ta da alcune biopsie. Il resto della mucosa intestinale appare normale. L’esame istologico mostra parti di un polipo caratterizzato da anomalie strutturali delle cripte intestinali che assumono un profilo tortuoso e appaiono dilatate negli aspetti basali (Figure A e B). Non si evidenzia displasia (Figura C). J. Barizzi, L. Mazzucchelli Storia clinica Un uomo di 50 anni, asintomatico, si sottopone a coloscopia di screening. L’anamnesi famigliare rivela unicamente un nonno paterno deceduto per carcinoma del colon. L’esame endoscopico evidenzia alterazione polipoide lievemente rilevata della mucosa del colon ascendente di 1,5 cm di diametro che viene campiona- Fig. A Fig. B Fig. C Indica la diagnosi corretta: a polipo iperplastico b adenoma dentellato di tipo sessile c adenoma dentellato di tipo tradizionale d adenoma tubulovilloso e Polipo misto iperplastico-adenomatoso 75 OTTOBRE 2010 TRIBUNA MEDICA TICINESE 355 SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole Diagnosi adenoma dentellato di tipo sessile Commento L’adenoma dentellato del colon è stato negli ultimi anni oggetto di un intenso dibattito nella letteratura medica creando non poca confusione tra patologi, gastroenterologi e chirurghi, non da ultimo a seguito dell’assenza di un consenso a proposito della definizione, nomenclatura, storia naturale e biologia di questa particolare lesione. Attualmente il termine polipo dentellato definisce genericamente un gruppo di polipi del grosso intestino caratterizzati istologicamente da un profilo dentellato (seghettato) della superficie e delle cripte intestinali. Questa peculiarità morfologica è conseguente all’espansione della proliferazione epiteliale dalla base alla parte intermedia e superficiale delle cripte intestinali nonché dalla diminuzione di processi apoptotici e di esfoliazione dell’epitelio superficiale del polipo. La famiglia dei polipi dentellati comprende l’adenoma dentellato di tipo sessile, chiamato anche polipo dentellato sessile, l’adenoma dentellato di tipo tradizionale, il polipo iperplastico e il polipo misto iperplasticoadenomatoso. Purtroppo a partire dalla prima descrizione dell’adenoma dentellato nel 1990 i termini sopra elencati sono spesso stati utilizzati come sinonimi causando grande confusione e rendendo difficoltosa l’interpretazione ed il confronto di studi scientifici. Il problema non è solo accademico ma ha chiare ripercussioni per la gestione dei pazienti che, a seconda degli studi, può variare da controlli endoscopici a intervalli di 5 anni fino a programmi di screening più aggressivi oppure a resezione chirurgica di un segmento colico. L’adenoma dentellato di tipo sessile viene diagnosticato in circa il 2% dei 356 TRIBUNA MEDICA TICINESE pazienti con polipi del grosso intestino. La frequenza nella famiglia dei polipi dentellati varia a seconda degli studi tra il 3% e l’8%, anche se alcuni autori sostengono che questo particolare polipo possa essere diagnosticato fino nel 23% dei casi. Nell’80% dei pazienti l’adenoma dentellato di tipo sessile è localizzato unicamente nel colon destro, con prevalenza leggermente maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Si tratta di lesioni polipoidi sessili o piatte con dimensione variabile tra 0,5 e 1 cm, leggermente maggiore quindi di un polipo iperplastico. Istologicamente sono caratterizzati da anomalie strutturali delle cripte intestinali che assumono il tipico profilo dentellato. In superficie, l’adenoma dentellato di tipo sessile ed il polipo iperplastico sono praticamente indistinguibili mentre negli aspetti basali i primi presentano non di rado biforcazioni ed estensioni laterali delle cripte intestinali con sagome a “L” oppure a “T” rovesciata. L’assenza di displasia è caratteristica dell’adenoma dentellato di tipo sessile e anche per questa ragione molti autori ritengono il termine “adenoma” improprio e preferiscono definire queste lesioni come polipi dentellati sessili. Non esiste ancora un consenso se alterazioni cito-architetturali lievi evidenziabili in circa il 10-15% dei casi possano essere qualificate come displasia di basso grado; focolai di displasia di alto grado possono per contro essere dimostrati solo nel 2% dei casi. La diagnosi differenziale comprende oltre al già citato polipo iperplastico, l’adenoma dentellato di tipo tradizionale e il polipo misto iperplastico-adenomatoso. Il primo è caratterizzato istologicamente da displasia come negli adenomi convenzionali del colon, è molto più raro e presenta peculiarità cliniche ed epidemiologiche diverse dall’adenoma dentellato di tipo sessile. Per contro i polipi misti non vengono oggi praticamente più diagnosticati e rappresentano probabilmente adenomi dentellati di tipo sessile con displasia (Tabella 1). Dimensioni Localizzazione predominante Adenoma convenzionale Da 0,5 cm fino a più centimetri Colon sigmoideo, si retto Mutazioni in oncosoppressori e oncogeni (ad es. APC e KRAS) Circa 5 anni (a dipendenza delle dimensioni, numero e grado di displasia) Adenoma dentellato di tipo sessile 0,5-1 cm Colon a destra no Mutazioni in geni per la riparazione del DNA (MMR) 10-15 anni Adenoma dentellato di tipo tradizionale 0,5-1,5 cm Colon a sinistra si Mutazioni in geni per la riparazione deL DNA (MMR) Come adenoma convenzionale Polipo iperplastico 0,5 cm raramente < 1 cm Retto no - No o solo raramente nel contesto di poliposi famigliare Tab. 1 75 OTTOBRE 2010 Displasia Genetica Progressione in carcinoma SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole Il crescente interesse medico-scientifico per l’adenoma dentellato di tipo sessile è anche dovuto alle possibili implicazioni nella patogenesi del carcinoma colorettale. La progressione da adenoma convenzionale del colon a carcinoma è stata per anni un paradigma della carcinogenesi ed il modello elaborato nel colon è stato ripetutamente preso ad esempio in altri organi. Attualmente si ritiene che circa l’80-85% dei carcinomi colorettali siano il risultato di alterazioni genetiche che iniziano con la perdita di funzione dell’oncosoppressore APC già evidenziabile in adenomi convenzionali del colon. Quest’ultimi progrediscono gradualmente in carcinomi invasivi accumulando mutazioni in oncogeni quali ad esempio KRAS. Per contro il 10-15% dei carcinomi colorettali insorgono in un contesto genetico completamente diverso che prevede in primo luogo la perdita di funzione di proteine coinvolte nella riparazione del DNA a seguito di mutazioni dei rispettivi geni conosciuti come “mismatch repair genes”. È oggi accertato che l’adenoma dentellato di tipo sessile precede carcinomi di quest’ultimo tipo che peraltro, come l’adenoma dentellato di tipo sessile, coinvolgono prevalentemente il colon destro. Negli ultimi anni diversi autori hanno speculato che la progressione in carcinoma di un adenoma dentellato di tipo sessile sia rapida suggerendo addirittura che questo tipo di adenoma possa spiegare l’insorgenza di carcinomi colorettali nell’intervallo che intercorre tra esami coloscopici programmati. Molti chirurghi, in considerazione di un possibile alto rischio di progressione in carcinoma, hanno proposto resezioni del colon in particolare in pazienti con lesioni polipoidi sessili del colon destro, di dimensioni abbastanza grandi, difficilmente controllabili e rimovibili endoscopicamente. Studi recenti sembrano tuttavia dimostrare che, a condizione di una diagnosi istologica rigorosa e standardizzata, la progressione dell’adenoma dentellato di tipo sessile in carcinoma avvenga sull’arco di 10-15 anni e sia quindi molto più lenta della progressione in carcinoma di adenomi di tipo convenzionale. Le linee guida della società svizzera di gastroenterologia raccomandano attualmente una colonoscopia di controllo 3 anni dopo asportazione di un adenoma dentellato di tipo sessile. È probabile che nel prossimo futuro verranno emanate raccomandazioni per favorire controlli meno frequenti e soprattutto trattamenti meno aggressivi. Questo sarà tuttavia possibile solo dopo aver raggiunto un consenso sulla nomenclatura e sulla definizione dei criteri diagnostici di questa particolare lesione. Iniziative in questo senso sono in atto a livello di diverse società professionali ed è probabile che la prossima pubblicazione prevista dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla classificazione delle neoplasie del colon contribuirà a risolvere una situazione che in questo momento ricorda più la Torre di Babele che la “evidence based medicine”. J. Barizzi, Isituto cantonale di patologia [email protected] Bibliografia Ensari A, Bosman FT, Offerhaus GJA. The serrated polyp: getting it right! J Clin Pathol 2010, 63:665 Lash RH, Genta RM et al.: Sessile serrated adenomas: prevalence of dysplasia and carcinoma in 2139 patients. J Clin Pathol 2010, 63:681 Lu FI, van Niekerk DW. Longitudinal outcome study of sessile serrated adenomas of the colorectum: an increased risk for subsequent rightsided colorectal carcinoma. Am J Surg pathol 2010, 34:927 75 OTTOBRE 2010 TRIBUNA MEDICA TICINESE 357
Documenti analoghi
il follow up dei polipi del colon il follow up dei polipi
• Il rischio di progressione in carcinoma è
correlato alle dimensioni ed alle caratteristiche
istologiche: adenomi > 10 mm o villosi hanno
maggior rischio di cancerizzazione
Diagnosi anatomo-patologica negli screening del carcinoma colo
Fenoglio-Preiser 2002), ma siccome il carcinoma in situ e, nella fattispecie del grosso intestino,
anche il carcinoma intramucoso sono privi di potenzialità metastatica, se ne sconsiglia l’uso nel
...