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EVENTI E COMMENTI La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 26 La ricchezza dell’intercultura nella scuola Il nostroIstituto ritiene essenziale il ruolo della scuola per lo sviluppo della capacità di relazione e di dialogo interculturale. costumi, i valori e la definizione di realtà sociali che, diversamente, non si avrebbe l’opportunità di scoprire. La nostra scuola vede la frequenza di molti ragazzi stranieri di varie nazionalità. Ogni anno, normalmente, essi sono accolti e coinvolti nelle attività didattiche e noi come scuola e comunità marinese cerchiamo di aiutarli a vivere nel nostro paese dando loro la possibilità di integrarsi consapevolmente. Oltre alle normali attività di integrazione e di aiuto, quest’anno come scuola-polo del C.R.I.T.(Centro Risorse Interculturali del Territorio) abbiamo avviato un progetto di intercultura in rete con l’I.C. “S.G.Bosco” di Ginosa, proponendo a gruppi di alunni stranieri e non, attività di laboratorio in orario extrascolastico. Il Progetto denominato“Ti racconto, storie e colori del mio paese” è nato dalle esigenze degli alunni e delle famiglie, si è sviluppato in rete con l’I.C. “S.G. Bosco“di Ginosa, per un inserimento sociale meno traumatico e più efficace per gli alunni stranieri presenti nelle realtà locali di Ginosa e di Marina di Ginosa. È stato accolto con molto entusiasmo sia dagli alunni stranieri e dalle loro famiglie che dagli alunni italiani. Le attività si sono svolte per venti ore e sono state La presenza continua ed in aumento di alunni stranieri, che da diverso tempo si registra nei vari segmenti scolastici del nostro Istituto Comprensivo “R. Leone” di Marina di Ginosa, in quanto portatori di realtà e dimensioni diverse sul piano soggettivo e culturale (lingua, vissuti personali, usi, costumi, religioni…), va considerata come una risorsa da valorizzare ed integrare nel corso del normale iter scolastico e come opportunità di ricchezza e di stimolo per la formazione di tutti gli alunni. La crescita e l’arricchimento culturale costituiscono gli aspetti di maggiore importanza ed i più rilevanti benefici apportati alla scuola dalla presenza degli alunni stranieri. Tale presenza, infatti, produce nella istituzione scolastica, negli alunni e, anche se con valenze diverse, nei docenti e nelle famiglie, un bagaglio di conoscenze ed un’ “apertura mentale” che si esprime sotto numerosi aspetti e forme concrete e specifiche che, nell’insieme, permette di conoscere in maniera diretta e più semplice le tradizioni, gli usi, i articolate in tre laboratori: linguistico-espressivo, artisticopittorico, di convivenza civile; hanno visto la partecipazione di circa 50 alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado e di alcuni genitori. I docenti che hanno seguito i gruppi sono stati i proff.: F.Carlino, R.Pietroforte e D.Restuccia. Pur considerando il breve tempo in cui si è svolto il progetto, si può senz’altro asserire che sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati e che da parte degli allievi è stato manifestato un alto livello di gradimento. Il prossimo anno con l’esperienza acquisita saranno offerte altre attività e si terrà conto delle esigenze degli allievi stessi, cercando di promuovere il dialogo, mai come in questo tempo essenziale per rendere più umana la globalizzazione ed il villaggio unico a cui tutti noi apparteniamo. Prof. Gianbattista Mauro Dirigente Scolastico EVENTI E COMMENTI 7° CONCORSO ONDE MUSICALI : VINCE GINOSA Primo trofeo per il Coro Stabile della Terra delle Gravine Ancora una data da incorniciare per Symbola. Sabato 3 Giugno 2006, il suo coro vince, per la sua categoria, la 7° edizione del Concorso Nazionale di Esecuzione Musicale “Onde Musicali” di Taranto. Primo trofeo per la formazione ginosina, che premia un lungo lavoro di preparazione, svolto con grande diligenza ed entusiasmo. Negli ultimi giorni, infatti, più volte la sede di Symbola ha visto il suo coro impegnato in lunghe prove, durante le quali nulla è stato lasciato al caso. Dall’intonazione, alla pronuncia, all’emissione, alla postura tutto è stato perfettamente calcolato, provato e riprovato. Curato come sempre dalla Maestra Roberta Delliponti, il coro ha inoltre avuto la fortuna di avere come collaboratore al pianoforte Gabriele Semeraro, eccellente pianista, artista eclettico che con il suo “sound” ha saputo coinvolgere il coro in una pregevole interpretazione dei brani in repertorio. Per la cronaca, il coro ha presentato in concorso quattro Gospel: I Recommend, Come Holy Spirit, He Loved Me Enough, L’Unica Speme. Veniamo alla gara. La convocazione era fissata per le ore 10.30, ma alle 9.30 il Coro era già nei locali dell’Associazione Jole Corigliano, sede del Concorso. L’esecuzione però slittava addirittura alle ore 14.00, a causa dell’alto numero di concorrenti in gara per le varie categorie. Dopo una lunga attesa, quindi, arrivava il momento per i nostri che, seppur stanchi per la lunga anticamera, si esibivano in una performance davvero pregevole, con la stessa Maestra nelle vesti solista per l’ultimo brano, chiuso con un fragoroso “Oh Yeah!”. A questo punto, la Commissione, formata da importanti musicisti e presieduto da una celebre cantante, docente presso il Conservatorio di Foggia, si riuniva a porte chiuse per deliberare. Dopo quasi un’ora di attesa, alle 14,50 l’annuncio: per la categoria “C” 1° Premio non assegnato, 2° Premio al Coro Stabile della Terra Delle Gravine, unica formazione premiata per la categoria e quindi vincitrice con punti 90/100. A questo punto esplosioni di gioia e grandi feste che continuano poi a pranzo (alle 15.30!) presso un locale tarantino, riservato interamente al Coro. La Maestra Delliponti non era però completamente soddisfatta: per lei il Coro meritava addirittura qualcosa in più! Poco male, il risultato è già dei più lusinghieri, per questa formazione che, ricordiamo è nata da un’idea di Elena Clemenza (attuale “manager”) solamente 8 mesi fa. L’occasione di questo premio servirà sicuramente da stimolo a migliorarsi e ad ambire a traguardi ancora più prestigiosi. Sempre però con il piacere di fare musica e stare insieme in amicizia. Come sempre, da Symbola. Gabriele Maggi La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 27 Michelina, il nuovo Presidente. I cinquant’anni de “La Casa Sollievo della Sofferenza”: fatti e avvenimenti su cui riflettere Il mese scorso è stato eletto l’undicesimo Presidente della Repubblica italiana. Emozionato e a tratti commoventi, il capo dello Stato uscente, Ciampi, ha dato l’incarico al nuovo presidente, senatore a vita, Giorgio Napolitano e insediandolo al Quirinale, ha consegnato il popolo italiano al messaggio del nuovo Capo dello Stato che ha prestato giuramento e ha dichiarato solennemente di essere orgoglioso, che sarà fedele al popolo e che sarà il presidente di tutti: di chi lo ha eletto e di chi non lo ha votato, sapendo dare garanzie, sicurezza e cultura a tutto il Paese. Dopo qualche giorno Romano Prodi, neo presidente del Consiglio, con tanta pazienza e altrettanta fatica, riesce a formare il suo governo. Anche questi anni saremo governati dal centro sinistra. Il centro destra non si rassegna alla sconfitta, tra fischi e parole pesanti hanno fatto l’augurio (al nuovo governo) di non durare a lungo, e Prodi, con rassegnazione ha risposto di non trovarsi di fronte ad una opposizione dura ma di fronte a maleducati. A questo punto dò ragione a don Franco Conte che dice, nel numero del 22 aprile scorso, che un parlamentare non si può confrontare con un impiegato qualsiasi; oltre al fatto che i politici godono di notevoli privilegi che fanno elevare ancora di più i guadagni e, aggiunge, perché sporcarsi le mani in affari che nulla hanno a che vedere con la fiducia che i cittadini hanno riposto nel loro mandato? È vero che la poltrona fa comodo a tutti ma sarebbe anche il caso di darsi delle regole, senza litigare continuamente e cercando di governare serenamente per il bene del Paese. *** Un giorno speciale per San Giovanni Rotondo in cui la Casa Sollievo della Sofferenza, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico-ospedale, voluto da Padre Pio nel 1956, compie 50 anni. Forse è l’unico ospedale della regione Puglia che è funzionante sotto tutti i punti di vista. L’ospedale segue gli insegnamenti di san Pio che prima di essere proclamato santo, da papa Giovanni Paolo II, fu sempre al fianco della gente sofferente. Forse per questo è uno tra i santi più amati in tutto il mondo. Il 16 giugno del 2002, alla sua santificazione in piazza San Pietro, a Roma, erano presenti 30.000 devoti giunti da ogni parte del mondo per essere testimoni della glorificazione di un grande uomo di chiesa che accende la fede in ogni angolo del mondo. Michelina Dell’Aquila ior na gg La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 D – DIFRANCIA 28 Rubrica a cura di don Franco Conte edi z ion ea Il Vocabolario di Dio ta EVENTI E COMMENTI Mi sta succedendo un fatto strano: sto riscoprendo P. Annibale M. Difrancia. “Chi è costui?”, si chiederà il mio unico lettore. È il fondatore dei PP. Rogazionisti e delle Figlie del Divino Zelo, canonico messinese, qualche anno fa proclamato santo da Giovanni Paolo II (la memoria liturgica è stata fissata per il 1 Giugno di ogni anno). Non ho mai negato quanta parte egli abbia avuto nella mia scelta di farmi prete, ma per lunghi anni devo aver dato per scontato questo mio rapporto con P. Annibale, al punto da seppellirlo nell’inconscio. Ora, che in occasione della sua festa mi è stato chiesto di fare una conferenza su di lui, è come se avessi riscoperto certe radici tenute coperte da un terreno troppo stratificato. Mi rendo conto che alcune caratteristiche di questo santo costituiscono un ideale di prete secolare più che mai attuale ed attraente. Può sembrare strano che un fondatore di Congregazioni religiose sia un modello di spiritualità e di pastoralità secolare, eppure questo accade spesso nella storia ed è un fatto che mi ha sempre colpito. La distinzione tra religiosi, laici e sacerdoti secolari non è una classificazione nella Chiesa e tanto meno è una divisione classista. È, invece, un segno di ricchezza, di pluralismo di vocazioni all’unica santità. È bello, dunque, vedere che spesso i cammini si intersecano e si sovrappongono, senza tuttavia disturbare le varie specifiche vocazioni e i cammini. Personalmente a suo tempo ho abbandonato la vocazione religiosa perché profondamente avvinto alla tipica condizione del prete diocesano, ma ciò non mi impedisce di apprezzare, ammirare e sentire la bellezza e il carisma della vita religiosa. Ciò che invece non capisco è la chiusura, i compartimenti stagno, le distinzioni che sono divisioni vicine, talvolta, a larvate forme di razzismo spirituale. Insomma questo prete vivace, attivo, immerso nel “secolo”, eppure unito a Dio come pochi altri è un esempio vivente di una felice convivenza di ideali e di vocazioni, che trova singolare realizzazione nelle sue fondazioni religiose, ma che diventa anche modello di spiritualità più che mai attuale per i preti secolari. Capisco che al mio unico lettore queste possono sembrare riflessioni fuori del tempo. Ma perché mai? Certo non è indispensabile alla salvezza dell’anima conoscere la distinzione tra “clero secolare” e “clero religioso” o tra vita consacrata nel mondo e vita consacrata nel convento, ma perché dobbiamo continuare a rinunciare a proporre a tutto il popolo di Dio l’immensa ricchezza di vocazioni che esiste nella Chiesa? P. Annibale chiamava con fiducia i suoi ragazzi, scartati da tutti, ad essere cristiani, ma prospettava loro, appena era possibile, anche la possibilità di farsi prete. E lo faceva con un’attrattiva speciale: era profondamente prete, era contento di esserlo e manifestava continuamente questa sua gioia di essere prete. Era una gioia contagiosa, che (come egli stesso sollecitava nei suoi primi seguaci) diventava un vero e proprio seme vocazionale. Ora ricordo che anche questo fu un motivo del fascino che scoprii in tempi lontani nel “Santo del Rogate”. Un altro aspetto è quello della sintesi tra vita attiva e preghiera, che P. Annibale ha realizzato in modo straordinario. Egli era un prete come lo siamo quasi tutti noi oggi: indaffaratissimi, presi da mille impegni spirituali e temporali, contesi tra predicazioni, viaggi, doveri di ministero ed incombenze burocratiche, tecniche, professionali. Qualcuno ha detto che P. Annibale, oltre ad essere un bravo prete, un eccellente educatore, un superbo oratore e scrittore, un fine mediatore anche politico e diplomatico, era anche un grande manager. Dunque ci siamo: sembra un prete dei nostri giorni! Eppure fu un uomo di intensissima preghiera, realizzando così quel difficilissimo equilibrio tra preghiera ed azione, per cui, se deve esserci il tempo della preghiera, se non deve mai mancare una vita di preghiera, bisogna però riuscire a trasformare ogni cosa in preghiera, compresi i viaggi, le anticamere, il lavoro, la lettura dei giornali, i rapporti col prossimo, compresi quelli burocratici o professionali, così da inventarsi una preghiera di vita. Fu tanto uomo di preghiera da lasciare a suoi seguaci un quarto voto: quello della preghiera, appunto. La preghiera per le Vocazioni. Ma se compito essenziale e primario dei Rogazionisti e delle Figlie del Divino Zelo è quello di pregare per le vocazioni, questo compito non si esaurisce nell’ottenere “operai per la messe”, ma si traduce in un impegno personale e comunitario a “farla da buoni operai” (come amava sollecitare il Difrancia). Ecco, devo proprio a P. Annibale il merito d’aver capito che la preghiera non sistema le cose in modo semplicistico; la preghiera, piuttosto, mette in moto qualcosa di inarrestabile, attizza un dinamismo di consapevolezza e responsabilità. No, la preghiera non è mai “conclusiva” ma, come al solito, si risolve in un “fare”. Attraverso la preghiera Dio ci dà da fare. E il fare diventa anche testimonianza luminosa, illustrazione e, quindi, invito, proposta, provocazione per tutti. Il cristiano che prega si rende conto che non si tratta di uno scherzo. Non è possibile barare al gioco: quando prega, firma delle cambiali che – a scadenza immediata – vengono poste all’incasso dei fatti, della vita, dei gesti concreti. Insomma, viene condannato a vivere la propria preghiera, a tradurre nelle azioni quotidiane ciò che ha pregato. Hai pregato “Manda, o Signore, apostoli santi nella tua Chiesa”? Forza, rimboccati le maniche e datti da fare a…produrre santità. E su questo P. Annibale non intendeva scherzare proprio. Don Vincenzo Caudo, messinese anch’egli, al termine della sua deposizione durante il processo di canonizzazione di P. Annibale, intendendo forse “ridimensionare” l’immagine del Difrancia e minimizzare il valore di modello, disse una cosa stupenda: “Per conto mio, penso che la fama della sua santità non sia altro che il buon odore di Cristo lasciato da tutte le persone buone nel loro ambiente”. Perfetto. Il guaio è che non sono numerose le persone che, come P. Annibale, si lasciano dietro il buon odore di Cristo. EVENTI E COMMENTI HOME PAGE Rubrica a cura di Roberto Muscolino Rendiamo Windws sicuro... Continua Le altre impostazioni di default sono corrette, a meno che un utente esperto abbia voglia di modificare a proprio piacimento alcuni settaggi. L’antivirus è ora attivo e funzionante; lo si può testare scaricando il file di test HYPERLINK “http://www. eicar.org/download/eicar.com” \t “_blank” EICAR. Dal sito. HYPERLINK “http://www. eicar.org/download/eicar.com” www.eicar. org/download/eicar.com . Se l’antivirus segnalerà un virus è tutto nella norma, non c’è nessuna infezione ma, al contrario, l’antivirus sta funzionando perfettamente. Il file EICAR è solo un file di test, assolutamente innocuo, utilizzato per verificare il funzionamento dei software antivirus. É d’obbligo comunque segnalare, oltre ad Antivir, la presenza di altri due antivirus free: HYPERLINK “http://www.avast.com” \t “_blank” Avast e HYPERLINK “http:// www.grisoft.com” \t “_blank” AVG. Finita l’installazione dell’antivirus si procede all’installazione del firewall. La domanda che molti utenti si chiedono durante questa fase spesso è: come mai c’è bisogno dell’installazione di un firewall se Windows XP con il Service Pack 2 già include un firewall? Il firewall incluso in Windows XP Service Pack 2 è un firewall con funzioni di filtering dall’esterno verso l’interno e dall’interno verso l’esterno. Tuttavia quest’ultima funzionalità è sviluppata in maniera poco sicura, permettendo alla maggior parte dei malware di potersi connettere verso l’esterno. Tra i firewall free a disposizione, tanti in effetti e ognuno con le proprie caratteristiche che lo rendono più appetibile rispetto ad altri, la scelta è ricaduta su Zone Alarm, scaricabile dal sito: HYPERLINK “http://www.download. zonelabs.com/bin/free/1220_itti/zlsSetup_61_744_001_it.exe” www.download. zonelabs.com/bin/free/1220_itti/zlsSetup_ 61_744_001_it.exe . Il fatto che si tratti di un prodotto ancora in sviluppo e supportato, con localizzazione in lingua italiana, di facile comprensione, sono le carte a favore della scelta del prodotto di Zone Labs. Una volta scaricato, l’installazione procede rapida e alla conclusione viene chiesto di avviare il firewall. Dopo alcune configurazioni iniziali il pc verrà riavviato. Al successivo start up Zone Alarm è pronto a proteggere, segnalerà attraverso dei “fumetti” La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 quando un programma tenta di accedere ad Internet, così da permettere all’utente se bloccarlo o lasciarlo accedere alla rete globale. A firewall funzionante è ora possibile disattivare il firewall di Windows. Per fare ciò si accede quindi al pannello di controllo, cliccando su Centro di Sicurezza PC. Basta infine cliccare alla voce Windows Firewall e selezionare la voce “Disattivato”. La semplicità di Zone Alarm, unita al fatto della localizzazione in lingua italiana, lo rendono facilmente apprendibile a tutti gli utenti e, tuttavia, anche senza una grande opera di configurazione manuale, il firewall risulta già pronto per poter difendere il pc senza particolari problemi. Sono tanti i firewall free alternativi a Zone Alarm, così tanti che elencarli sarebbe quasi impossibile. Finita l’opera di rafforzamento principale della sicurezza del pc, si procede con l’individuazione dei punti deboli dai quali potrebbero sorgere possibili attacchi o rischi all’integrità del proprio pc. Ovviamente oggi, nel bel mezzo dell’era di Internet, il veicolo principale di infezione sono le e-mail e il browser. Se per le e-mail basta avere un po’ di cautela senza lasciarsi ingannare da strani allegati invitanti, per il browser è sicuramente più complicato visto che la maggior parte delle volte avviene tutto senza intervento dell’utente. Internet Explorer è in assoluto il più utilizzato browser al mondo, una posizione che si è guadagnato grazie all’integrazione con il sistema operativo Windows e che lo rende avvantaggiato rispetto agli altri browser. Proprio per la sua vastità di utilizzo questo browser è il più esposto agli attacchi dei bug hunters e dei malware writers, cioè coloro che scoprono le vulnerabilità del programma e coloro che sfruttano queste vulnerabilità per scopi malvagi. Attualmente, secondo le statistiche del noto sito di sicurezza Secunia.com, sono 20 su 100 i bug di Internet Explorer che no sono ancora stati sistemati da Microsoft. Un numero enorme, condiderato l’ampio bacino di utenti che il browser ha. É per questo che risulta necessario, rafforzare il browser con altre misure di sicurezza. Per fare ciò, si può ricorrere al programma freeware HYPERLINK “http://www. javacoolsoftware.com/spywareblaster. html” \t “_blank” Spyware Blaster, prodotto da Java Cool Software, scaricabile dal sito: HYPERLINK “http://www.javacoolso. com/spywareblaster.html” www.javacoolso. com/spywareblaster.html . Questo programma permette di rendere più sicuro Internet Explorer bloccando l’accesso a pagine web che risultano essere nocive; un’altra funzionalità delsoftware prevede l’intercettazione di possibili installazioni di spyware, adware, hijackers, dialers e altri malware basati sui controlli ActiveX. Una volta scaricato e installato, bisogna immediatamente effettuare l’aggiornamento del database e poi attivare tutte le protezioni per Internet Explorer. Gli aggiornamenti del 29 programma sono manuali, per cui bisogna ricordarsi ogni due settimane almeno di provvedere all’aggiornamento del programma. Altrimenti, a fronte di un piccolo pagamento, è possibile avere gli update automatici. Oltre a Spyware Blaster corre in aiuto il programma antispyware Spybot Search & Destroy che, oltre ad essere utile come anti-spyware per controllare il pc, include una funzione di immunizzazione di Internet Explorer in aggiunta a quella fornita da Spyware Blaster. Anche in questo caso, una volta installato il programma, risulta necessario effettuare gli aggiornamenti - come ci indica la guida al primo avvio del programma - e andare poi alla voce immunizza. Qui basta cliccare sul tasto “Immunizza” con una croce verde a fianco. Un messaggio ci informerà l’avvenuta immunizzazione. Anche Spybot non include aggiornamenti automatici, per cui anche per questo software c’è bisogno di un intervento manuale ogni due settimane almeno. Sebbene Internet Explorer rinforzato secondo quest’articolo può fornire un discreto margine di sicurezza, non si può sorvolare sul fatto che esistono altri browser, free e ottimi, che possono garantire una sicurezza di gran lunga maggiore. Il consiglio è infatti quello di utilizzare uno dei due browser alternativi più famosi: HYPERLINK “http://www.mozilla.org” \t “_blank” Mozilla Firefox o HYPERLINK “http://www.opera.com” \t “_blank” Opera. Secondo le statistiche Secunia, infatti, Firefox ha solo 4 vulnerabilità non sistemate su 30, mentre Opera attualmente ha sistemato tutte e 13 le vulnerabilità individuate nel corso di questi anni. Finita la l’ottimizzazione del sistema, è arrivato il momento di riavviare il pc e utilizzare l’account utente limitato creato ad inizio articolo. Con pochi passi è stato possibile rafforzare in maniera adeguata il proprio pc, anche se si è ben lontani dalla certezza di avere il pc completamente protetto ed esente da worm, spyware, trojan e malware generico. Nascono ogni giorno nuove minacce, sempre più avanzate e studiate per bypassare le attuali misure di sicurezza. É per questo che è necessario tenersi sempre il più aggiornati possibili. Ma d’altronde, se è vero che non è praticamente possibile assicurare una sicurezza totale nel corso del tempo, è altrettanto impossibile pretendere di poter navigare in un oceano senza aver prima sistemato tutti i possibili buchi presenti nella barca per evitare di affondare. É questo lo scopo che ci poniamo: fornire una guida, semplice e banale per chi si intende di pc, ma che possa essere presa come punto di riferimento per la maggior parte degli utenti che, installato il sistema operativo, vorrebbero sapere come poterlo rendere più sicuro e tenendosi alla larga quante più minacce possibile. Quelli spiegati precedentemente sono semplici consigli, che tuttavia vengono spesso e volentieri ignorati perché considerati inutili. EVENTI E COMMENTI Ai confini della … Basilicata Una strada provinciale tra erba alta e pochissima segnaletica. Cari automobilisti, anzi, “carissimi” automobilisti, ormai è da tempo che abbiamo imparato a rispettare i limiti di velocità, ad usare il giubbino arancione quando la nostra utilitaria è in panne e a rispettare regole ben precise per non farci togliere i punti dalla patente. Noi ci stiamo adeguando, ma le nostre strade si stanno adeguando a noi? Sono abbastanza sicure? Sono accessibili? Esiste una strada provinciale che mi lascia perplessa, dove i limiti di provincia possono mettere a confronto due regioni, la prima si chiama Puglia e la seconda Basilicata. Ci sono automobilisti che preferiscono percorrere la S. S. 580, attraversare Laterza e poi la S. S. 7 per arrivare a Matera, ma altri hanno sempre scelto una via alternativa. La strada della quale vi parlo è la S. P. 5, spesso percorsa da auto, pullman, trattori, camion …. Questo articolo è fonte di una riflessione fatta circa due settimane fa, percorrendo proprio quella strada provinciale tornando da Matera. Fateci caso, guardate bene cosa accade arrivati al confine di regione. Ad aspettarvi alla fine delle curve c’è un cartello azzurro, dove la Basilicata è sbarrata da una linea rossa e la Puglia vi dà il benvenuto …benvenuto si fa per dire. Appena si supera questo confine, tutto svanisce, la segnaletica orizzontale La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 30 non c’è più, a sinistra il cartello con il numero utile dei Carabinieri è piegato e coperto dalla folta vegetazione (per chi ancora riesce a vederlo), la visibilità alle curve è minima in quanto le erbacce sono ormai arrivate ad altezza d’uomo, l’incrocio per andare a Laterza, composto da una piccola rotonda, se così si può definire, non è mai stato sistemato. Ci vuole prudenza, percorrendo e facendo sorpassi su questo tratto di strada, soprattutto tenendo a bada la frettolosa voglia di accelerare per arrivare prima a destinazione. Ma la nostra provincia che fa? Quale manutenzione realizza per le nostre strade provinciali? Ho contattato telefonicamente il Geom. Mario Sini, responsabile della manutenzione strade della Provincia di Taranto. A lui ho chiesto della possibilità, almeno a lunga scadenza, della sistemazione della S. P. 5. Il Geom. Sini mi ha parlato dell’attuale mancanza di fondi per la sistemazione totale sia della segnaletica verticale sia di quella orizzontale. La Provincia si sta occupando della risagomatura e della bitumazione del manto stradale della S .P. 1, che collega Ginosa a Montescaglioso. L’unico programma, per ora, riguardo i futuri lavori sulla S. P. 5 è la realizzazione al più presto della segnaletica orizzontale. Speriamo solo che il budget della Provincia possa, anche se in parte, un giorno risanare un percorso che in molti fanno spesso anche più di una volta al giorno. A questo punto comincio ad avere qualche certezza in più … meglio passare dall’altra parte della barricata, per essere riveriti e coccolati dalla piccola, ma efficiente, Regione Basilicata … o no? Fate un po’ voi, ma le riflessioni sono rimandate al superamento della S. P. 5, perché con tutta la manutenzione da fare, rischiate di finire fuori strada. Questo è poco ma sicuro. Mariacarmela Ribecco pubblicità metronotte EVENTI E COMMENTI La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 31 Un sentimento tutto virtuale! Internet, l’amore che nasce in rete! Com’è cambiato il modo di vivere i sentimenti e com’è facile ritrovarsi davanti ad un monitor ad immaginare i lineamenti di un nick name. Questo è quello che accade a chi naviga, all’inizio per lavoro o per puro divertimento, ritrovandosi innamorati di un nuovo amico conosciuto in rete. Molti esperti si sono chiesti perché un sentimento come l’amore possa navigare su internet così velocemente. Per esempio, secondo il Prof. Cantelmi, presidente della Società Italiana di Psicologia, sono oltre un milione le donne coniugate che avrebbero una relazione sulla rete. E’ un fenomeno in crescita, anticipato anche da una precedente ricerca che stima in circa tre milioni gli italiani che utilizzano costantemente le chat (cioè si collegano per almeno due ore al giorno) dei quali circa il 70 per cento è di sesso femminile. Si parla di donne dai 20 ai 45 anni, in carriera, con una buona posizione sia sociale che economica; al contrario di quanto si possa pensare non sono prive di una compagnia stabile ma cercano via internet la novità e la possibilità di poter approfondire in questo modo un rapporto più intimo e profondo. Diverso, al contrario, è l’approccio maschile agli amori virtuali: ‘’ Ben 7 uomini su 10 frequentatori di chat - ha affermato Cantelmi - vogliono, infatti, conoscere le compagne in rete e sono alla ricerca di relazioni sessuali ‘’. E se aumentano i tradimenti via chat, in crescita sono anche le nuove separazioni da “amante virtuale”: ‘’Il primo divorzio a causa di una relazione in rete - ha affermato Cantelmi - risale al 2000 e, da allora, sono state almeno una decina le separazioni determinate dagli amori via Internet ‘’. La curiosità nasce, quando decidiamo di incontrare delle persone comuni e chiedere loro “cosa pensate degli amori nati in Nunzio Santantonio rete?”, queste sono state le loro risposte … Un ragazzo di 29 anni: Io ho chattato qualche anno fa, avevo appena acquistato il p.c. e avevo anche una gran voglia di navigare. In quel periodo ho comunicato con molte ragazze, scoprendo che erano più le donne sposate a cercare uomini in rete che i single. Era facile trovare donne disposte solo a conoscerti per un’avventura a scopo sessuale. Una volta ho dato il mio numero di cellulare ad una ragazza, aveva iniziato a riempirmi di chiamate, è stato difficile riuscire a farmi lasciare in pace da lei … da quella volta non l’ho più fatto. Ci sono amici che si sono sposati conoscendo persone in rete, alcuni si sono lasciati dopo poco, altri invece ritrovandosi in casa figli della quale la compagna non aveva mai parlato. C’è solo una bella storia che ho voglia di raccontare e che poi è anche andata a buon fine. Un mio amico, una sera di alcuni anni fa, dopo aver lasciato l’ex fidanzata, prendendo il cellulare, aveva mandato degli sms ad alcuni numeri fatti a caso in cui si proponeva per una nuova amicizia. A rispondere al suo sms è stata la sua attuale compagna, adesso sono sposati ed hanno un bimbo meraviglioso. Che l’amore possa nascere in rete? Può capitare. Una ragazza di 24 anni: io navigo pochissimo ed esclusivamente per lavoro. Non credo agli amori virtuali. Quelli che lo fanno, secondo me, sono soggetti incapaci di sostenere delle relazioni reali. Se io decidessi di trovare un compagno non lo farei utilizzando la rete. Non giudico chi lo fa, ma io in prima persona non cercherei mai l’amore così. Una ragazza di 15 anni: io non ho mai avuto voglia di chattare, né tanto meno la curiosità di farlo. C’è un’amica della mia stessa età che lo fa spesso, invece, e comunica su internet tramite forum o messenger. Conosce dei nuovi ragazzi e poi coltiva amicizie a distanza. Un uomo di 55 anni: io navigo per lavoro e leggo spesso di incontri tramite la rete. Vorrei solo dare un consiglio a quei giovani che decidono di frequentare e poi di conoscere dal vivo le persone con cui comunicano. Spesso chi comunica con voi mente sulla sua professione, sulla descrizione fisica e a volte anche sulla sua natura sessuale. Se decidete di incontrare qualcuno fatelo in un posto pubblico e soprattutto non createvi degli ideali irraggiungibili, questo può portare solo a delle grandi delusioni. Io in prima persona dubito molto degli amori virtuali, non ne sento l’esigenza e quindi non cerco nuove esperienze in tal senso. Questo articolo è stato realizzato con la curiosità di sapere cosa pensassero le persone reali dell’amore virtuale. Di questo nuovo modo di vivere i sentimenti, cercando di capire il perché i giovani siano sempre più alla ricerca dell’amore in rete. Ma l’amore non ha davvero più limiti? Sicuramente il feeling può nascere ovunque, anche davanti ad un p.c.. Siamo o non siamo nel nuovo millennio, dove la comunicazione non ha più confini? L’importante è usare, non solo il cuore, ma anche la testa, comunicando con un nuovo ed affascinante … nick name. Mariacarmela Ribecco EVENTI E COMMENTI La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 32 Al XVI Cammino di Fraternità delle Confraternite delle Diocesi d’Italia c’eravamo anche noi! Si, dal 2 al 4 Giugno, anche noi con i nostri gonfaloni, vessilli e divise della Confraternita dei Santi Medici, siamo stati a Lanciano, nella provincia teatina, per testimoniare “ Gesù Risorto e Speranza del mondo”. Nonostante il cielo velato e qualche scroscio di pioggia, la cittadina di Lanciano ha visto riversarsi nelle sue strade un nugolo di persone che, con diligente ordine e solenne rispetto, dopo aver partecipato alla santa Messa, ha sfilato lungo le principali vie cittadine tra un’ armoniosa lirica di preghiere e canti. Non pensavo di trovarmi davanti ad una cosi grande e partecipata manifestazione. Per un attimo il mio pensiero e ritornato agli studi sulla grande fioritura culturale del Rinascimento e l’eccezionale diffusione, in questo periodo, delle rappresentazioni festive sia sacre che profane che in Italia sviluppò un protocollo pieno di significato che le confraternite religiose o i singoli quartieri rispettavano, in occasione di grandi feste e ricorrenze civili e religiose. Un passato che oggi vede uomini, donne, ragazzi, provenienti da tutte le regioni d’Italia, essere presenti per testimoniare, ancora una volta, il senso intrinseco della confraternita: “Amore, Carità e Condivisione con l’altro, con il prossimo, con il Fratello”.Un messaggio forte, un sentimento sentito e partecipato, un atteggiamento di vita quotidiana che spinge alla socializzazione, all’incontro, all’aiuto, alla collaborazione.Valori e stili di vita che purtroppo oggi, nell’era della globalizzazione, sembrano assopiti se non proprio dimenticati. Non sono un’associata, ma con grande piacere ho accettato l’invito del Priore.... e di altri confratelli ...e a tutti loro va il mio sentito grazie per avermi dato l’opportunità di condividere questa particolare esperienza di crescita umana e di fede. Incontrando lo sguardo di tanta gente unita nella preghiera e nel ringraziamento per le gioie della vita e per la forza che il Signore ci dà, nel rispondere da cristiani alle avversità che ci investono, ho avuto la consapevolezza che nella solidarietà e nella semplice disponibilità verso l’altro possiamo trovare una fonte di gioia e serenità nel nostro quotidiano. Ricordando le parole che lo scorso anno, in questa stessa occasione il Vescovo di Catania pronunciò, posso anche io testimoniare che la Confraternita è : “ Immagine di una civiltà dell’amore fraterno”. Arrivederci al prossimo anno nella città di Cagliari per continuare insieme un cammino di autentica fratellanza. Con tanta simpatia per la Confraternita dei SS Medici. Rossella Cerulli pubblicità Ara EVENTI E COMMENTI La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 35 “È un goloso della vita...” Luciano Comida vuole trasmettere la gioia di chi legge i suoi libri. Il 25 maggio,gli alunni della scuola primaria del Comprensivo “G. Deledda” coordinata dalla Dott. Angela Santarcangelo , hanno incontrato Luciano Comida , autore della letteratura per l’infanzia . Il “Progetto Lettura “inserito nell’Offerta Formativa della scuola ha offerto ai bambini l’occasione di scegliere un libro per amico e avvicinarli all’affascinante campo della lettura. L’iniziativa di grande intensità umana , ma anche di riflessione fruibile sul piano pedagogico e didattico, con attività allettanti a ciascun bambino, è stata assunta con grande interesse da tutti i partecipanti, infatti è stato un momento di impegno per stimolarli alla curiosità e al piacere della lettura. A conclusione di tale Progetto , le docenti referenti Rosa Petrelli, Vittoria Tocci, e la Funzione Strumentale Maria Mortato, hanno invitato nella nostra scuola lo scrittore “Luciano Comida”, che ha incontrato durante la mattinata del 25 maggio i bambini ,i genitori e i docenti, facendo animazione in diretta. L’autore ha suscitato nei bambini grande entusiasmo e interesse , creando tra loro un forte scambio interattivo di pensieri e di dialogo. Luciano Comida lavora allo sportello informazioni della Motorizzazione Civile , vive a Trieste ed ha cominciato a scrivere libri per ragazzi nel ’96 , lui si definisce un lettore onnivoro, è appassionato di musica classica , di cinema e di calcio. Insomma è un goloso della vita. Alcuni dei suoi libri per ragazzi sono ambientati nella Puglia e precisamente a Bitritto, tra cui “ Michele Crismani vola a Bitritto”, tradotto in due lingue, in cui si raccontano storie di adolescenti , con un susseguirsi di intrighi,equivoci e passioni. Comida coccola dentro di sè un’ ingenua utopia: tutti gli scrittori in genere trasmettono con le loro opere una visione positiva del mondo e dell’essere umano , senza nascondere che il dolore, la debolezza , la paura , l’angoscia esistono. Ma utilizzando strumenti come l’ ironia e l’ autoironia, il dubbio e il mettersi nei panni dell’ altro , l’ autocritica e l’ autostima, la fiducia reciproca e l’ allegria , l’ amore sempre rispettoso dell’altro , la solidarietà e la speranza….. privilegiando questi valori si può proporre un mondo migliore. Lo scrittore , nel pomeriggio del 25, inoltre, ha coinvolto tutti i docenti dei tre ordini di scuola del Comprensivo “G.Deledda” , presentando un corso di aggiornamento sulla scrittura creativa per arricchire e migliorare le conoscenze degli insegnanti. A giudicare dagli esiti , ritengo che questa esperienza abbia favorito un clima comunitario tra docenti, alunni e genitori, indicazioni di questo tipo presuppongono una vita di classe e di scuola che non si limiti agli apprendimenti formali, ma di stimolare e svegliare la motivazione , in termini più banali la voglia di leggere, di scrivere e di comunicare. Ins. Rosa Petrelli AVIS SER EVENTI E COMMENTI La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 36 Il “Faro” giornale dei ragazzi marinesi Il giorno 8 giugno, nell’Istituto Comprensivo “R.Leone” di Marina di Ginosa si è svolta la manifestazione conclusiva del progetto: “A scuola di giornalismo” che ha visto la realizzazione per il secondo anno del giornale “IL FARO”: Lo scorso anno con la direzione dell’ins. Rosamaria Busto, si sono prodotti tre numeri mensili, quest’anno siamo riusciti pubblicarne quattro in cinque mesi. Dopo mesi di lavoro, a conclusione dell’anno scolastico, nell’aula magna della nostra scuola si sono ritrovati tutti i 27 ragazzi della redazione, i loro genitori, le docenti della redazione, il Dirigente Scolastico e “l’esperto” giornalista del Progetto Stefano Giove. La manifestazione, affollata ma molto semplice ed essenziale, è stata aperta dal D.S. Prof. G.Mauro che dando il benvenuto ai presenti ha sottolineato che tra i tanti progetti che pullulano nella scuola, quello del Giornalino è senz’altro tra i più qualificanti della scuola. Rivolgendosi ai ragazzi ha ricordato loro che “costruire” il giornale ha rappresentato per loro un’importante occasione per conoscere il territorio, per valorizzarlo e per rendere visibile tutto ciò che si fa nella scuola. Ha concluso ringraziando gli alunni della redazione, le docenti Belloni, Meli, Venezia e Pantone che hanno guidato i ragazzi ed il sig. Giove per la sua alta competenza e disponibilità. Stefano Giove, a sua volta ha ribadito che per lui fare giornalismo è un hobby, non è il suo vero lavoro, ma è essenzialmente una passione. Ciò che lo spinge a fare il suo giornale (che ci ospita in questa occasione) è l’amore di raccontare ciò che succede. Ricorda che lo scorso anno il traguardo della redazione era quello di produrre un numero, ma grazie ad un lavoro entusiasmante uscirono tre numeri. Quest’anno ne sono stati pubblicati quattro! Giove ha sottolineato che “IL FARO” ha la peculiarità, rispetto ad altri giornali scolastici di aprirsi al territorio ed essendo l’Istituto Comprensivo “R.Leone” l’unica scuola della borgata, ecco che il giornale della scuola è diventato il giornale dei marinesi. La redazione ha svolto, ha continuato Giove un ottimo lavoro di conoscenza del territorio attraverso le interviste a Mons. Gennaro Inglese, al presidente della Pro-Loco Castria, al Dott. D’Alconzo, a Carmine Baldari, Nunzio Pistoia, Nicola Tamborrino, al Comandante della staz.Carab. Maresciallo Capozzi, al Maresciallo Resta Comandante della staz.forestale.. che sono personalità di rilievo sociale ed importanti per ricostruire la storia di questa borgata. Stefano Giove ha concluso esprimendo l’orgoglio di aver collaborato con l’I.C.”Leone” e con l’augurio di poter collaborare in futuro, augurando ai ragazzi di mantenere l’entusiasmo che hanno ora. Alla fine è stato mio compito raccontare quali sono stati gli aspetti essenziali di questa esperienza. Non ho potuto fare altro che ricordare episodi ed aspetti di un’esperienza splendida, coinvolgente che ha visto i ragazzi protagonisti e ciascuno di essi ha dato il meglio di sé. A conclusione di questo secondo anno del nostro giornalino scolastico, come referente del progetto vorrei ringraziare tutti coloro che insieme a me hanno creduto in questa esperienza ed hanno contribuito alla sua riuscita. In primo luogo i ragazzi della redazione, ringrazio il nostro amico Stefano Giove che è il nostro punto di riferimento costante per la sua esperienza e bravura, ringrazio le colleghe Daniela Belloni, Rosetta Meli e Bruna Venezia con le quali abbiamo formato un gruppo di lavoro molto compatto ed attivo, il Dirigente Scolastico prof. Giambattista Mauro che ha sostenuto e promosso in ogni occasione l’iniziativa, ringrazio naturalmente tutti i nostri lettori, genitori di alunni e semplici Marinesi. Un grazie particolare, però vorrei esprimerlo al gruppo di “amici” del Faro che con il loro contributo volontario e spontaneo in euro hanno consentito la stampa del giornalino in centinaia di copie ed hanno dato la possibilità a tutti di leggere gli articoli dei nostri giornalisti in erba. Grazie dunque di cuore ai nostri sponsor. Buone vacanze a tutti e.. ci rivediamo a settembre! Rosa Anna Pantone EVENTI E COMMENTI Parlamene e io dimentico Mostramelo e io ricordo Coinvolgimi e io comprendo La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 37 “Zucchero Filato” a STUDIO 100 TV I ragazzi della redazione del notiziario del “S.G.Bosco” visitano gli studi dell’emittente tarantina Tra una fantasmagoria di colori, un brulicare di voci e un’armonia di suoni si è aperta lunedì, 5 giugno, nei plessi dell’Istituto Comprensivo “G. Calò” la Mostra dei lavori, prodotti nei laboratori didattici delle attività opzionali/facoltative realizzate nell’anno scolastico 2005/2006. In un clima di festa e di entusiasmo il Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria Angela Esposito, dopo il concerto di apertura , eseguito dal gruppo strumentale stabile delle diamoniche e dei flauti, della scuola Secondaria di 1° grado, diretto egregiamente dal prof. Antonio Verzillo, ha inaugurato le mostre nel plesso “ G.Calò” e nel plesso “G.Lombardo Radice”. Coordinare ed organizzare una raccolta di materiale significativo e mettere in atto una forma di divulgazione che giunga alle famiglie come espressione di un prodotto finale dell’intero anno scolastico, è stato l’intento che ha condotto i docenti ad allestire straordinari e creativi stands per ogni tipo di laboratorio, rispondente ad una progettazione unitaria e multidisciplinare. I laboratori risultano lo strumento per una crescita relazionale, comportamentale, tecnica e cognitiva, che mette il bambino nelle condizioni di tradurre in “saper fare” tutto ciò che apprende. Gli alunni, particolarmente coinvolti, hanno accolto negli stands i visitatori nei giorni 5-6-7-8 del mese di giugno, dalle ore 10:00 alle ore 12:00, hanno curato, straordinariamente, spiegando con simpatia e preparazione, le fasi e il percorso dei lavori. La scuola dell’infanzia “C. Lorenzini” è stata presente nei due plessi con un meraviglioso stand “Imparo, giocando”. Un ulteriore contributo alla ricchezza dei lavori presentati è giunto da drammatizzazioni, canti e balli ispirati all’ecologia e dalla produzione multimediale di diapositive PowerPoint, che hanno saputo tradurre con efficacia ed immediatezza i contenuti affrontati nei diversi laboratori. La varietà delle tematiche affrontate, le sequenze disciplinari a cui hanno fatto riferimento, l’articolazione per classi parallele, dai più piccoli della Scuola dell’infanzia e della Primaria ai più grandi della Scuola secondaria di 1° grado, hanno fatto della mostra un’interessante e soddisfacente espressione pedagogica, curricolare, didattica e organizzativa. Il Dirigente Scolastico ha rivolto, con enorme soddisfazione, un particolare elogio agli alunni e ai docenti per l’impegno dimostrato e l’accurata preparazione. Doc. Coordinatore Ciriaca Coretti Il 1 giugno scorso si è realizzato un obiettivo importante per la redazione del nostro giornalino, quella di visitare finalmente gli studi di un’emittente televisiva e sentire dai giornalisti e dai tecnici come si realizza il palinsesto di un TG. L’emozione era a mille.Quando siamo arrivati la segretaria di redazione, la Sig.na Sara Trovato ci ha fatto visitare lo studio da dove si trasmette il telegiornale, la sala RVM, la sala regia dove il regista ci ha spiegato come vengono guidate le telecamere, come vengono inviati i servizi. Poi abbiamo incontrato il Direttore Walter Baldacconi , che ci illustrato il palinsesto del Tg del giorno prima, di come vengono scelte le notizie. Un incontro interessantissimo che ci ha arricchito ulteriormente. Ci ha anche detto che hanno intenzione di arricchire il palinsesto con altri programmi anche d’intrattenimento, ma sempre con la matrice dell’informazione. Poi siamo stati nello studio dove si realizzano gli spot pubblicitari e abbiamo conosciuto Gino Manfredi, la “voce” di STUDIO 100, che è anche l’autore delle immagini e della grafica di tutte le pubblicità del network tarantino. Questo è stato l’ultimo appuntamento della nostra redazione, speriamo per il prossimo anno di far visita ad altre emittenti regionali e magari approdare al GT ragazzi di RAI 3. Buone vacanze! La Redazione di “Zucchero filato” EVENTI E COMMENTI La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 Il parere del tecnico 38 rubrica a cura di Raffaele Fanelli Per sollevare il mercato del vino è stata decisa una distillazione di crisi in Francia e in Italia Il Comitato di gestione per i vini ha votato le proposte della Commissione Europea per aprire una distillazione di crisi per il vino in Francia e in Italia. Per la Francia può essere conferito alla distillazione di crisi un quantitativo massimo di 1,5 milioni di ettolitri di vino da tavola e di 1,5 milioni di ettolitri di vino di qualità. Per l’Italia la distillazione di crisi è stata aperta per un quantitativo massimo di 2,5 milioni di ettolitri di vino da tavola e per 100.000 ettolitri di vino di qualità. Altre richieste provenienti dalla Spagna e dalla Grecia sono ancora in corso di esame. Commentando l’apertura della distillazione Mariann Fischer Boel, commissario responsabile per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: “La distillazione di crisi sta diventando un elemento tristemente ricorrente nella nostra organizzazione comune di mercato per il vino. Si offre un aiuto temporaneo ai produttori, ma non si affronta il nodo del problema, e cioè il fatto che l’Europa produce troppo vino per il quale non c’è alcun mercato. Ecco perché è urgente una riforma radicale del settore. Dobbiamo aumentare la competitività dei produttori di vino comunitari, rafforzare la reputazione di vino migliore del mondo di cui gode il vino di qualità dell’UE, recuperare i vecchi mercati e conquistarne di nuovi. Dobbiamo creare un regime vitivinicolo che operi attraverso norme chiare e semplici e che assicuri l’equilibrio tra la domanda e l’offerta. E dobbiamo anche creare un sistema che salvaguardi le migliori tradizioni di produzione vinicola dell’UE e rafforzi il tessuto sociale ed ambientale delle regioni vinicole. Il 22 giugno presenterò delle proposte intese a realizzare proprio questi obiettivi”. Sui mercati vitivinicoli di vari Stati membri si sono registrate sensibili eccedenze che si sono tradotte in una caduta dei prezzi e in un aumento preoccupante delle scorte.In caso di eccezionali perturbazioni del mercato, dovute a forti eccedenze, l’organizzazione comune del mercato vitivinicolo (OCM) prevede la possibilità di aprire una distillazione di crisi. A seguito delle richieste dagli Stati membri, la Commissione ha proposto di fare ricorso a questa possibilità. Il prezzo pagato per il vino da distillare è di 1,914 EUR per % vol/hl per il vino da tavola sia in Francia che Italia e di 3,00 EUR per % vol/hl per il vino di qualità. Il costo complessivo per il bilancio dell’UE è di 131 milioni di euro. L’alcole grezzo risultante dalla distillazione può essere utilizzato solo per scopi industriali o come biocarburante, in modo da non perturbare il mercato dell’alcole potabile, fornito in larga misura da un altro sistema di distillazione anch’esso previsto nell’ambito dell’OCM. Le proposte devono essere ancora formalmente adottate dalla Commissione e si applicheranno dal 29 Giugno 2006 per Francia e 3 Luglio per Italia. Nuova pubblicità EVENTI E COMMENTI La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 Riceviamo e pubblichiamo La Sinistra Giovanile “Per un’altra TV” La Sinistra Giovanile di Ginosa, aderisce all’iniziativa “Per un’altra TV”, con il compito di contribuire alla raccolta delle 50.000 firme necessarie per presentare in Parlamento una proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma del sistema radiotelevisivo. L’adesione nasce dalla consapevolezza della presenza di alcune anomalie nell’attuale sistema radiotelevisivo: tra le tante, un Consiglio d’Amministrazione RAI lottizzato dai partiti politici. Non a caso, l’autorevole organizzazione americana Freedom House, nel rapporto annuale 2005, classificò l’Italia al 77 posto per libertà d’informazione (unica nazione dell’Europa Occidentale giudicata “parzialmente libera”!): tutto ciò, non soltanto a causa del (pur grave) conflitto d’interessi dell’ex premier Silvio Berlusconi, ma anche (e soprattutto) all’ingerenza politica nel sistema radiotelevisivo pubblico, attraverso le nomine dei vertici RAI. La proposta di legge in questione ha l’obiettivo di sanare questo “deficit democratico”, sottraendo il servizio pubblico all’ingerenza della politica, per assicurare il pluralismo, la libertà, l’obiettività, la correttezza e l’imparzialità dell’informazione audiovisiva in Italia. In sostanza, la proposta di legge prevede l’abolizione dell’attuale Commissione parlamentare di Vigilanza e, al suo posto, l’istituzionalizzazione di un Consiglio per le Comunicazioni audiovisive, i cui membri saranno espressione diretta della società civile: in maggioranza (11 su 21) nominati dalla società civile (sindacati, artisti, imprenditori, giornalisti, Terzo Settore, accademici, autori, associazioni degli utenti) e dei rimanenti 10 membri, 3 saranno eletti dagli enti locali e 7 saranno nominati dal Parlamento. Il Consiglio per le Comunicazioni audiovisive, e non più il governo ed i presidenti delle Camere, avrà funzioni di nomina dei 5 membri del Consiglio d’Amministrazione della RAI, sulla base di criteri di professionalità, competenza ed indipendenza, ponendo così fine alla lottizzazione ed alla spartizione politica del servizio pubblico. La Sinistra Giovanile ginosina ha deciso collegialmente di sostenere questa iniziativa, in quanto crede che in uno Stato che si professa democratico sia necessario “dar voce a chi non ha voce”. L’Italia inoltre, deve riconquistare quell’identità culturale e la grande genialità che tanto sono stati ammirati in tutto il mondo attraverso registi, sceneggiatori, poeti, scrittori, musicisti che oggi latitano in maniera preoccupante. Di ciò, era consapevole anche Fernand Braudel, storico francese molto sensibile agli aspetti più moderni della cultura, che non ebbe il tempo di lavorarci intorno: “l’Italia è stata culturalmente il primo paese d’Europa per molti anni”, essa “è stato il paese più intelligente, più nuovo”. Per riprendere questa direzione, bisogna riappropriarsi del servizio televisivo pubblico e del diritto all’informazione. Questo richiede una riforma del sistema radiotelevisivo che liberi il mondo dell’informazione dalla politica, che abolisca la scandalosa rincorsa all’audience e che metta al primo posto l’attenzione per l’educazione e il nutrimento culturale delle nuove generazioni. 39 Pertanto, i ragazzi/e della Sinistra Giovanile ginosina chiedono a tutti i concittadini di qualsiasi orientamento politico, il sostegno per la campagna, firmando la petizione, magari anche contribuendo in qualsiasi modo per la promozione dell’iniziativa. Ad oggi, il comitato “Per un’altra TV” ha raccolto in tutta Italia circa 35.000 firme delle 50.000 necessarie per presentare la proposta di legge in Parlamento. Tra i firmatari e promotori dell’iniziativa, sono presenti molte personalità della cultura, della politica e dell’associazionismo: Corrado e Sabina Guzzanti, Beppe Grillo, Dario Fo, Tana De Zulueta, Franca Rame, Paolo Beni, Enrico Ghezzi, Carlo Verdone, Caparezza, Max Gazzè, Giulietto Chiesa, Paolo Rossi, Marco Travaglio, Don Luigi Ciotti, Valerio Mastrandrea, Claudio Coccoluto, Furio Colombo, Antonio Cornacchione, Enzo Biagi, Lella Costa, Serena Dandini, Paolo Flores D’Arcais, Roy Paci, Paul Ginsborg, Tiromancino, Margherita Hack, Daniele Luttazzi, Alfonso Pecoraro Scanio, Sud Sound System, Ettore Scola, Paola Turci, Antonello Venditti, Michele Santoro, Giovanni Veronesi, Alex Zanotelli…... e molti molti altri. Chiunque voglia aderire all’iniziativa, firmando la petizione, può rivolgersi presso la sezione locale dei Democratici di Sinistra. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.perunaltratv.it Sinistra Giovanile Circolo “PensierAttivo” Consiglio Regionale della PugliaGruppo Consiliare “La Puglia prima di tutto” COMUNICATO STAMPA DEL 12 GIUGNO Esprimo tutta la mia soddisfazione, da tarantino, da uomo politico e da sportivo, per il grande risultato ottenuto dal Taranto Calcio con la promozione in C1. Un risultato alla luce del quale bisogna dare atto del grande impegno profuso dal Presidente della squadra, dai giocatori, da tutto lo staff ma è merito anche dei tifosi tarantini che hanno sempre saputo dare il giusto sostegno alla squadra. In un momento difficile per il calcio italiano è importante che risultati come questo uniscano tutti coloro che vi hanno contribuito in una unica festa, fatta di entusiasmo, di sforzi premiati, di spirito di squadra e di giuste soddisfazioni, perché questo è il senso vero dello sport. Ci auguriamo che questo sia solo il primo di tanti importanti traguardi per la nostra squadra del cuore. La Goccia on line I numeri arretrati sono pubblicati sul sito arcipikkia.it EVENTI E COMMENTI Comunicato politico All’indomani del risultato elettorale conseguito dalla lista della Rosa nel Pugno, mi corre l’obbligo - quale segretario politico dei Socialisti Democratici Italiani di Ginosa- ringraziare tutti i cittadini che hanno voluto dare la loro fiducia e la loro sensibilità a questa lista. Un ringraziamento particolare va a tutti i giovani candidati che hanno voluto fare questa esperienza politica e che hanno contribuito in maniera importante a questo risultato che ha visto raddoppiare i voti socialisti delle elezioni politiche scorse. I 490 cittadini che hanno voluto votare per la lista della Rosa nel Pugno, consegnano ai socialisti dello SDI di Ginosa un messaggio politico che oggi diventa un punto di partenza sul quale si svilupperà il dibattito interno dei socialisti. Questo sarà volto alla costruzione di una presenza riformista vera fondata sui valori del socialismo storico, ma al tempo stesso alla costruzione di un nuovo processo di aggregazione che parte dalla riunificazione socialista ma che sarà volta al rinnovamento dei quadri attraverso le nuove risorse sperimentate in questa campagna elettorale. Un ringraziamento va alla d.ssa Teresa Galeota, candidato sindaco della coalizione di centro-sinistra, che ha saputo accettare la battaglia politica amministrativa con la determinazionenecessaria e che per i socialisti è stato l’unico candidato sindaco possibile da contrapporre al centro-destra. I risultati elettorali ottenuti da questo candidato sindaco corrispondono in pieno a quel valore aggiunto richiesto. I risultati complessivi dell’aggregazione di centro-sinistra hanno però risentito di quei limiti nel controllo politico del territorio da parte delle presenze istituzionali, che hanno consentito al centro-destra nell’ultima fase della campagna elettorale un recupero utile ai fini del risultato stesso. Da una parte quindi un centro destra che è risultato visibile tra l’elettorato, dall’altra una carenza altrettanto visibile di referenza istituzionale del centro sinistra che non poteva essere esaustiva in una visibilità occasionale delle ultime battute della campagna elettorale. Il centro destra ben radicato nell’elettorato di Ginosa, trova il suo zoccolo duro in An e Montanaro, ma anche nei moderati dell’ UDC, ma perde clamorosamente con i suoi alleati di F.I. che si rivela un movimento altalenante sganciato da qualsiasi forma strutturale di partito. Il cambiamento richiesto dal 44% dei cittadini di Ginosa è possibile, a condizione che la politica ritorni a essere al centro del dibattito sociale, scevra da ogni condizionamento individuale e che si pone come vera altemativa democratica del sistema. Gli 8 consiglieri di opposizione oggi sono il punto di partenza, a nostro avviso, per una costruzione di opposizione stabile e costruttiva del centro sinistra sui quali i partiti devono sentirsi impegnati istituzionalmente per garantire le risorse del governo provinciale e regionale ai cittadini della nostra comunità. I socialisti dello SDI di Ginosa, come è nella loro tradizione, avranno un ruolo preciso in questo processo, garantendo il loro apporto politico dal lato del governo del territorio ma soprattutto mettendo a disposizione del centro sinistra la loro esperienza politica e amministrativa. Il Segretario politico dello SDI di Ginosa (Francesco Mele) La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 41 Un altro anno de “Il Faro” concluso alla grande!! Anche quest’anno, l’anno scolastico e tutti i suoi progetti extra-curricolari sono terminati. Io che frequento la I media, ho avuto la grande possibilità di continuare la meravigliosa avventura di piccolo redattore del giornalino scolastico “Il Faro”, che si concluse a giugno ’05 con la chiusura della scuola. Quest’anno, con il cambio del Dirigente Scolastico, si pensava che il progetto “A scuola di giornalismo” non dovesse più continuare, mentre invece il preside prof. Giambattista Mauro ha deciso di continuare il lavoro già iniziato dalla preside precedente. La redazione di quest’anno ha subito enormi modifiche rispetto allo scorso anno, difatti solo pochi membri dell’anno scorso hanno fatto parte anche quest’anno del prosieguo di questa splendida avventura. Durante l’anno siamo riusciti a migliorare il giornalino rispetto all’anno scorso, riuscendo anche a produrre quattro numeri anziché tre e facendo auto critica per migliorare di volta in volta. Tutto ciò veniva fatto sotto gli occhi attenti del sig. Stefano Giove, direttore di questo giornale, che ci dava consigli da esperto come se noi fossimo suoi colleghi, professionisti come lui. Quest’anno il preside ha ritenuto opportuno che il giornalino fosse dato in omaggio a tutti gli alunni dell’I.C. “R. Leone”, facendo diventare esso non più un semplice giornalino scolastico, ma un giornale che parla degli avvenimenti svolti o da svolgere nella nostra piccola borgata e quindi un vero giornale marinese. A fine anno, come d’altronde anche l’anno scorso, si è svolta una manifestazione conclusiva in cui si è parlato molto bene di questo anno concluso alla grande e sono stati consegnati ai piccoli redattori degli attestati di partecipazione. Io essendo già al mio secondo anno di questa avventura, spero molto che negli anni a seguire, questo progetto continui e si faccia ancora meglio di ciò che si è fatto durante questi anni, perché penso possa essere molto bello avere una voce così, in un piccolo paese come il nostro e penso sia bello anche conoscere la storia, gli usi e i costumi di una borgata che sta andando via via evolvendosi nel tempo. Questo giornalino inoltre ci fa conoscere la storia di alcune persone che hanno visto nascere Marina di Ginosa, come il dott. Franco D’Alconzo, il nostro parroco don Gennaro Inglese ecc. che attraverso la loro memoria, ci narrano il passato per il nostro futuro. D’Angelo Maurilio Il nostro indirizzo di posta elettronica è: [email protected] EVENTI E COMMENTI La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 42 Il laboratorio come strumento di crescita Presentata al Plesso Radice una mostra itinerante molto interessante Lo scorso 6 giugno ho visitato presso l’edificio scolastico “G. Lombardo Radice” una mostra molto vivace ed interessante ricca di lavori di pregevole fattura. Entrando nell’androne dell’edificio di via Fornace, mi ha subito colpito una massima scritta a lettere cubitali:”Parlamene e io dimentico, mostramelo e io ricordo, coinvolgimi e io comprendo”. Parole che si sono concretizzate non appena ho iniziato a girare per gli innumerevoli stands, sistemati sia nell’androne che nella palestra. Essendo anche un insegnante è chiaro che l’aspetto didattico è stato quello che più mi ha interessato. La sorpresa maggiore sono stati come sempre gli alunni. Erano infatti proprio loro ad accogliere i visitatori, ciascuno nel proprio angolo ed a spiegare il prodotto finale di quanto avevano realizzato. Gli alunni delle classi prime mi hanno illustrato le loro lettere dell’alfabeto dell’ambiente, molto divertenti e colorate realizzate durante il laboratorio artistico manipolativo. Molto bravi nell’esporre il loro percorso i bambini delle seconde. Il loro stand naturalistico - ambientale riportava la storia delle abitazioni dell’uomo, l’attenzione all’ambiente attraverso la raccolta differenziata (argomento molto trattato nelle scuole ma poco nelle famiglie) e la coltivazione di un piccolo giardino, dov’erano presenti le loro piantine. Gli alunni di terza invece hanno puntato su un laboratorio logico - matematico, che spaziava dai vari sistemi di misura realizzati con materiale di riciclo (le bilance erano davvero originali!), alle simmetrie, ai poligoni, ai diagrammi di flusso, all’abaco fatto con pasta colorata, al calcolatore verticale. I ragazzini di quarta hanno invece puntato su un laboratorio storicoscientificoambientale, che ripercorreva la storia della nostra gravina , della flora e fauna presente in essa, dei nostri palazzi gentilizi e del castello, fino ad arrivare alla Chiesa Matrice e alla storia dei santi patroni di Ginosa. Decisamente più invitante, solo perché si parlava di cibo, è stato lo stand tutto gastronomico delle classi quinte che nel laboratorio alimentare hanno preparato pasta fatta in casa e studiato i cibi che caratterizzano la nostra dieta mediterranea. Molto simpatico lo stand della sc. dell’infanzia “C. Lorenzini” con i lavori del laboratorio “Imparo, giocando” e quello più impegnativo delle classi della Sec. 1° con quello di letto- scrittura creativa e multimediale. La mia impressione di genitore è stata sicuramente positiva. Il Plesso “Radice” è una delle tradizioni scolastiche più consolidate del nostro territorio, con docenti che, con elevata professionalità, giorno dopo giorno lavorano per fare crescere i nostri figli al meglio, potenziandone qualità già esistenti e tirandone fuori altre. Per questo come ho già avuto modo di fare in quella sede mi sono complimentata con la docente coordinatrice ins. Ciriaca Coretti per il lavoro svolto ed ai bambini ed insegnanti rivolgo un meritato augurio di buone vacanze. Rosamaria Busto ARA EVENTI E COMMENTI La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 Festa della Musica: l’Arci ci riprova Prosegue il lavoro del gruppo giovani del Circolo arci “Il Ponte di Ginosa”. Sabato 24 giugno prossimo presso il teatro comunale Alcanices alle ore 20:00 appuntamento musicale con le band giovanili di Ginosa, Laterza e Matera. La serata è inserita nel cartellone regionale della Festa Della Musica Arci, al quale il cirolo di Ginosa partecipa per il secondo anno consecutivo. Sette le band iscritte a partecipare all’evento: Skacciapensieri, Hardisk, Energia Passiva, Aramakao, Hold Era, In Fondo a Destra, Bite Back. Il titolo “Aderiamo a Musikiamoli Tutti vol.1” spiega in sostanza le ragioni della serata. Il gruppo giovani arci sta lavorando alla pubblicazione di un cd con inediti di tutte le band di Ginosa, Marina di Ginosa e Laterza da produrre e distribuire in tutta la Puglia. La macchina organizzativa è ormai approntata. Circa settanta ragazzi (tra musicisti e giovani arci) si sono distribuiti compiti e responsabilità per rendere efficiente il lavoro dell’associazione che durante l’estate si occuperà dell’intera autoproduzione, dall’incisione alla pubblicazione, dal deposito siae alla distribuzione del prodotto. Si tratterà, per l’appunto, di un Vol.1 ovvero il primo di una serie lunga e, si spera, sempre più ampia e importante. Il concerto del 24 servirà a beghelli 43 presentare al pubblico il progetto e ad iniziare una raccolta fondi per il fondo cassa autogestito dai musicisti utile a coprire le spese per la realizzazione del CD. Ma non solo! Attraverso le pagine del forum di www.arcipikkia.it tanti giovani hanno discusso, tra le altre cose, delle regole del Music Live Show, il concorso che da quattro anni Campus Italia e Casa Musicale Cassano organizzano nel parco comunale. Sono emersi tanti spunti e suggerimenti di miglioramento riassunti dopo alcune settimane in un documento. Il documento è ora al voto attraverso un sondaggio sul sito stesso. Per votare basta registrarsi (gratuitamente) a www. arcipikkia.it Se alla chiusura delle operazioni di voto (domenica 18 giugno) la maggioranza degli utenti opterà per il sì, durante la serata del 24 ci sarà la consegna dei suggerimenti ad un rappresentante degli organizzatori del Concorso. Una bella prova di democrazia e maturità da parte dei più giovani! Registratevi su www.arcipikkia. it e il 24 siate numerosi al teatro Alcanices per applaudire i nostri ragazzi! Davide Giove EVENTI E COMMENTI La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 44 Silvio, si stà mettendo in mostra nel Torneo Internazionale Under 16 “Gaetano Scirea” Silvio Ferrante dal Ginosa al Siena Il baby ginosino, dalla prossima stagione farà parte del settore giovanile del Siena Calcio. Un sogno che si realizza grazie agli istruttori della Scuola Calcio ginosina Gymnic Club. Tommaso Contangelo, Antonello Bitetti e Giuseppe Vizzielli sono coloro che sono riusciti a piazzare il giovane ginosino nel grande calcio. ritiro con la formazione bianconera. Alloggerà a Colle Val Delsa in provincia di Siena, dove sarà allestito il quartier generale delle formazioni giovanili del Siena Calcio. Silvio Ferrante, farà parte della formazione allievi. Intanto il ginosino, si sta mettendo in mostra alla 10° edizione del Torneo Internazionale di calcio Under 16 “Gaetano Scirea”, sui campi di Matera e Montalbano Jonico. A questa vetrina, che per importanza viene subito dopo il torneo di Viareggio, ci sono squadre importanti come, la Juventus, il Napoli, Messina, Bari, Partizan Belgrado, Dinamo Kiev, Taranto e Matera. Silvio Ferrante, dal Ginosa al Siena. Auguri Silvio Ferrante classe 1990, ginosino, dalla prossima stagione farà parte del settore giovanile del Siena. Nato ad Acquaviva delle Fonti il 15/02/1990, ma residente a Ginosa, dove vive con mamma Sandra e papà Antonio, il difensore centrale della scuola calcio Gymnic Club di Ginosa, dalla prossima stagione coronerà il sogno della sua vita. Diventare calciatore professionista. Le qualità del ginosino Silvio Ferrante, sono state viste ed apprezzate, in uno stage, che qualche mese fa, il tecnico della Gymnic club, Tommaso Contangelo, ha portato ha far vedere ai tecnici del Siena Calcio, i quali lo hanno subito bloccato. Infatti il 16 enne ginosino, dal prossimo 17 agosto, partirà in Nella formazione della Città dei Sassi, giocano due giocatori ginosini, il già citato Ferrante e Antonio Lomagistro. Da notare, che Silvio Ferrante, ha svolto anche un breve periodo di prova, con la formazione giovanile del Taranto. Non è stato ben visto dai visionatori rossoblù, così, il baby ginosino ha scelto di giocare con la formazione lucana. Dopo il torneo internazionale, il piccolo Ferrante si preparerà per coronare il sogno della sua vita. Intanto in famiglia, papà Antonio e mamma Sandra, non vedono l’ora che questo momento arrivi. Sono tutti felici in famiglia, per questo riconoscimento che Silvio ha ricevuto dai dirigenti del Siena. Un ringraziamento particolare, ai tecnici della Gymnic Club, Tommaso Contangelo, Antonello Bitetti e Giuseppe Vizzielli che hanno sempre creduto in Silvio. Per il piccolo Silvio, si aprono le strade del grande calcio. Auguri. (Gianluca Catucci) EVENTI E COMMENTI La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 45 “Running della Magna Grecia”: un ginosino sul gradino più alto del podio Francesco Bracciodieta una vittoria prestigiosa Il prestigio che si è conquistato il “Running della Magna Grecia”, la corsa a tappe di running in riva al mare, è ormai un dato che nessuno mette più in discussione. Atleti provenienti da tutta Italia hanno dato vita ad una manifestazione sportiva molto interessante. Per noi ginosini (e soprattutto marinesi) questa gara ha riservato grandi soddisfazioni. Infatti, Francesco Bracciodieta, con il tempo complessivo di 2 ore 20 minuti e 58 secondi, è giunto primo assoluto tra gli uomini; per quanto riguarda il settore femminile ha vinto la bolognese Paola Lambertini con un tempo di 2 ore 41 minuti 36 secondi. La manifestazione, giunta alla settima edizione, si svolge in cinque tappe di circa dieci chilometri l’una. Il nostro Francesco le ha vinte tutte e cinque. Pariticolare di questa gara è che si svolge tra boschi e arenili sabbiosi. Quindi percorsi particolari che richiedono anche una preparazione specifica. A Francesco abbiamo chiesto una opinione sul questo tipo di gara e sulle sensazioni che ha provato nel raggiungere la vittoria. «Per me la corsa è una parentesi gioiosa della mia vita. Non avverto la fatica che questo tipo di sport richiede. E quando la stanchezza fisica si fa sentire, a spingere ad andare oltre è la gioia e la passione, che sono alla base di questa mia scelta di vita. Per certi aspetti, per me, correre è un momento di serenità e di comunicazione con gli altri. Voglio anche dire che la corsa è uno sport che impone lealtà e rispetto per gli altri. Valori, questi, che in altri ambiti sportivi non trovano più ospitalità. Come posso raccontare le sensazioni che si provano se penso al piacere di aver accarezzato l’asfalto, gli sterrati, la sabbia, l’acqua nella mia cavalcata vincente del Running della Magna Grecia? Posso solo dire che per me è fantastico.» Francesco, cosa comporta, in termini di allenamenti, il conseguimento di questi traguardi? «Allenarsi e ancora allenarsi. A tale proposito voglio dire ai lettori de La Goccia che io mi alleno durante le pause dal lavoro e cioè dalla 13 alle 15 rinunciando al riposo.» Francesco a chi dedichi questa vittoria? «Oltre che dedicarla a chi mi ha aiutato (e penso alla mia famiglia), credo che questa vittoria debba essere dedicata alla mia città e per mia città intendo Marina di Ginosa e Ginosa, perché attraverso questa vittoria il nome di Ginosa è stato riportato da tanti giornali e quindi ha dato lustro ad una intera comunità. Questa vittoria assume anche una forte rilevanza perché può essere lo stimolo giusto per rilanciare l’attenzione delle istituzione rispetto allo sport.» Cosa diresti ad un ragazzo che intende seguire le tue “orme”? «Di impegnarsi e considerare lo sport una scelta di vita una scelta fatta di lealtà coraggio e impegno. Si può arrivare primo o decimi poco importa il piazzamento. Nello sporto è importante giungere al traguardo, è quella la vera vittoria.» Ringrazio Francesco per la disponibilità e gli rivolgo, anche a nome dei lettori, un “in bocca al lupo”. Stefano Giove EVENTI E COMMENTI La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006 46 La Puglia torna protagonista con due promozioni in C1 Gallipoli e Taranto in C1 grazie a Barba e a Blasi Due presidenti simili in tutto, ora sognano entrambi la Serie B. Grazie a questi due simpatici personaggi il calcio jonico-salentino torna alla ribalta nazionale. B come Blasi……..B come Barba. Due grandi presidenti, uniti da un’unica passione, l’amore per la loro squadra del cuore. Il Taranto di Gigi Blasi, il Gallipoli di Vincenzo Barba. Due presidenti che hanno riportato il calcio pugliese alla ribalta. Due promozioni nel massimo campionato di serie C2, targate made in Puglia. Taranto e Gallipoli nella storia. Non era mai accaduto prima, che nei tornei di serie C2, due formazioni pugliesi venissero promosse insieme in serie C1. Per gli amanti delle statistiche, dobbiamo andare indietro nel tempo. Solo nella stagione 1983/84, due formazioni pugliesi, riuscirono a tagliare il traguardo. Il Taranto e il Bari, ma allora si giocava in Serie C1, e Taranto e Bari, approdarono in Serie B. La stagione 2005/2006, sarà ricordata a lungo da queste parti. Taranto e Gallipoli, due formazioni che hanno deliziato i loro tifosi, con due promozioni sensazionali. Grazie a loro, gli attori principali di questa cavalcata entusiasmante, Blasi-Barba, due presidenti uguali in tutto. Sanguigni, passionali, ambiziosi, genuini, sinceri, ma soprattutto vincenti. Entrambi in estate avevano promesso la C1. Entrambi l’ hanno conquistatata regalando grandi emozioni hai propri tifosi. Entrambi ora sognano la Serie B. Nella stagione dei trionfi, il Gallipoli del patron Barba, colui che ha inventato la squadra dei record, ammazzando il campionato e conquistando anche la Coppa Italia, ha un grande progetto da realizzare. Il presidente del sodalizio giallorosso, non vuole più fermarsi. In soli tre anni, ha portato la compagine gallipolina dall’Eccellenza alla C1. Porterò infoteca il Gallipoli in Serie B, disse al suo arrivo nella stagione 2002/2003. La formazione giallorossa militava allora nel campionato di eccellenza. Poi aggiunse, dandosi uno slogan tutto suo: B….come Barba. Il petroliere jonico da allora, ha vinto sempre, ogni anno, conquistando successi a catena. Dall’altra parte, in riva allo jonio, il patron Blasi, colui che il 14 dicembre del 2004, si aggiudicò l’asta fallimentare per l’acquisizione del titolo sportivo del Taranto, e una squadra relegata all’ultimo posto della classifica del campionato di C2. Al suo arrivo disse: salverò il Taranto e la prossima stagione lo porterò in C1. Anche Blasi come il suo collega Barba, ha fatto una programmazione vincente. In tre anni vogliamo la Serie B. Quest’anno puntiamo ai play off, e proveremo a conquistare la C1. Poi con calma ci organizzeremo per programmare la serie B. A me piace puntare sempre più in alto. La serie B per me resta il mio princiaple desiderio, perché B……..vuol dire Blasi. Vincente. Due presidenti che hanno mantenuto le promesse fatte. Sarà un caso, ma Blasi-Barba, hanno lo stesso numero di lettere nel loro cognome. Sarà un caso, entrambe le formazioni, hanno lo stesso sponsor delle aziende dei due imprenditori jonici, sulle maglie ufficiali delle loro squadre. La Nuova An Pa Bunkers Italy per il Gallipoli, azienda che opera nel campo dei petroliferi per la marina, operante in tutti i porti d’Italia. La Projet per il Taranto, azienda che fa parte del Gruppo imprenditoriale di Blasi, la Progroup, azienda che si occupa di macchinari agricoli in Italia e all’estero. Sarà un caso, i due nuovi paperoni del calcio jonico-salentino, sono amati da tutti i loro supporters, per la loro genuinità, la loro sincerità ma soprattutto per la loro voglia di fare calcio, un calcio pulito e corretto dall’inizio alla fine. Due presidenti simili in tutto. BarbaBlasi anche presidenti-ultrà, che seguono e cantano da vicino, le gare con i loro giocatori: dalla panchina, dalla tribuna e anche in curva, in mezzo alla gente che gioisce e soffre con loro. Due grandi presidenti, che hanno riportato il grande calcio in Puglia. Ed ora B come Barba…..B come Blasi anche la prossima stagione. La serie C1 sarà colorata ancora di Giallo-Rosso-Blù. Il calcio jonico-salentino sarà ancora protagonista. Con Barba e Blasi i sogni diventano realtà. Ma ve lo immaginate un’altra stagione da protagonista come quella appena conclusa? E allora perché non sognare? Gallipoli e Taranto in serie B, perché B vuol dire BarbaBlasi. (Gianluca Catucci) dalconzo
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