Tenuta di Albola - Ecomuseo Chianti
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Tenuta di Albola - Ecomuseo Chianti
CASTELLO D’ALBOLA CASTELLO D’ALBOLA Quel colpo di fulmine Me la ricordo ancora quella settimana con il mediatore su e giù per il Chianti. Avevo deciso che la famiglia Zonin doveva espandersi nelle migliori zone viticole d’Italia, ma volevo qualcosa di unico. Dove poter esprimere un’idea di bello che diventava buono attraverso il vino. La “127”rossa sbuffava su per le salite. Dissi: “Fermi”. Era Pian d’Albola. Un colpo di fulmine. Il mediatore insisteva perché vedessi altre tenute. Acquietai l’esuberanza del mio “Virgilio”: “Devo rientrare in Veneto, ma fissi l’appuntamento col Principe per sabato: la compro”. Era un freddo febbraio del ’79. Ringrazio ancora il Principe Ginolo Ginori Conti per aver capito che intendevo dare nuova vita a Pian d’Albola. Oggi, dopo oltre 30 anni il castello, le vigne, le cantine sono un presidio di qualità. E sono il mio sogno realizzato, quello di mia moglie Silvana e dei miei figli Domenico, Francesco e Michele, come me, innamoratissimi del Chianti. Perché il valore aggiunto di Pian d’Albola è – per dirla con Shakespeare - che è fatto della stessa sostanza dei sogni. GIANNI ZONIN 2 3 CASTELLO D’ALBOLA 4 Vigne, cipressi e ulivi a Castello d’Albola: un trittico inscindibile del paesaggio chiantiginao. CASTELLO D’ALBOLA 5 CASTELLO D’ALBOLA CASTELLO D’ALBOLA Dagli etruschi agli Acciaiuoli Per chi si occupa di vino forse la storia di Albola potrebbe cominciare dalla cronaca del Dizionario fisico geografico del Granducato di Toscana di Emanule Repetti che nota (1841) “Chiamasi propriamente Albola una piaggia accreditata per i suoi vigneti, dai quali si ottengono forse i migliori vini del Chianti”. Ma non v’è luogo del Chianti che non sfumi nella leggenda. L’origine di Albola, lì dove la Pesa ha le sue sorgenti, sfuma nel mito della civiltà protovillanoviana ed è certo che il toponimo abbia origine etrusca. Da Ambule, probabilmente un sito di culto, di certo un villaggio rurale. Di Albola si parla a proposito dei possedimenti di Carlo IV e la prima traccia certa del sito, che fu probabilmente infeudato dai Longobardi tanto che la popolazione altomedievale di Albola era costituita da discendenti degli “uomini del Nord”, si ha in alcuni rogiti e da un documento notarile del 1010 che regola i rapporti tra alcuni fittavoli albolesi e Arnolfo II° arcivescovo di Milano. La diocesi milanese tenne in possesso queste terre per circa tre secoli. Poi se ne conosce la dipendenza dalla Badia di 6 Pianta delle terre di Albola come risultavano alla fine del ‘700. La zona coltivata a viti e ulivi è attraversata, a linea retta, dall’“Acquidoccio”. Coltibuono. Ma certo quando Radda – il Comune nel cui territorio ricade il Castello – diviene capitale della Lega del Chianti sotto il do- 7 CASTELLO D’ALBOLA CASTELLO D’ALBOLA minio fiorentino il Castello è già ben munito e popolato, tenuto in signoria dai nobili di Monterinaldi. Ma la vera espansione di Albola e del Castello si ha con l’arrivo di uno dei rami della potentissima famiglia fiorentina degli Acciaiuoli. Alla fine del ‘400 Lodovico Acciaiuoli, che aspirava ad espandere i possedimenti chiantigiani essenMappa riguardante il “popolo” di San Salvatore ad Albola tratta dalle mappe dei Capitani di parte guelfa relative ai territori della Lega del Chianti (elaborata tra il 1580 e il 1595). do un “insigne dottore cittadino e avvocato fiorentino”, fonda di fatto il possedimen- to di Pian d’Albola come lo conosciamo oggi. Nel 1515 finalmente l’Acciaiuoli riesce a comprare, oltre alla terra, anche la “Casa Vecchia” dai signori di Monterinaldi e costruisce la villa, inglobando due massicce torri e dando luogo a quell’idea di villa rinascimentale che segna tutta la nobile architettura chiantigiana. Dal XVI secolo in poi Albola diviene uno dei possedimenti più ambiti dalle famiglie fiorentine. Lo testimonia l’interesse dei Samminiati che agli inizi del ‘600, estintasi 8 la discendenza maschile degli Acciaiuoli, entrano in possesso di Pian Facciata del Castello d’Albola con le due eleganti e maestose torri, costruita dai Samminiati dal 1725 al 1739. 9 CASTELLO D’ALBOLA 10 CASTELLO D’ALBOLA d’Albola per via delle nozze tra Ascanio Samminiati e Caterina Acciai- viticoltura dando per la prima volta un progetto compiuto alla tenuta uoli. Sembrerà uno scherzo della storia, ma i due giovani si conobbero anche con notevoli opere irrigue. Alla morte del Samminiati sempre e si innamorarono durante la villeggiatura chiantigiana proprio nella per via di matrimonio la proprietà passò ai Pazzi, una delle più nobili e villa di Albola. E sarà un altro Ascanio Samminiati, a metà del ‘700, antiche famiglie fiorentine che la tennero di fatto fino a metà dell’800. a fare di Pian d’Albola una sfarzosa residenza. è di quel periodo la de- Per il secolo successivo Pian d’Albola, che nel censimento generale molizione di alcune case rurali per costruire la chiesetta ora intitolata del Chianti del 1832 era dichiarato come uno dei pochissimi fondi a San Giuseppe, la cui campana è vezzosamente collocata sul tetto autosufficienti di tutta la zona, conobbe diversi proprietari finché nel della villa padronale, che ingloba anche le munizioni medievali, e i 1940 fu acquistata dal Principe Giovanni Ginori Conti e quaranta cui rintocchi chiamavano i contadini ai riti religiosi, ma scandivano anni dopo divenne proprietà della famiglia Zonin per iniziare il suo anche la vita civile di Albola. E il Samminiati dà anche impulso alla secondo Rinascimento. La facciata sud di Castello d’Albola. Veduta parziale del giardino terrazzato con suggestivo aspetto scenografico. 11 CASTELLO D’ALBOLA CASTELLO D’ALBOLA Landolfo Arnolfo Nobili Magnati da Monterinaldi Piccoli proprietari lavoratori 908 - 1018 ACCIAIUOLI SAMMINIATI PAZZI Adovardo secc. XII-XIV (I metà) secc. XIV-XV (II metà) Acciaiuoli 1480 - 1644 Samminiati 1644 - 1762 Pazzi 1762 - 1891 Cumo 1891 - 1932 Lodovico Agnolo (n. 1449) Lodovico (n. 1470) Giovanni Francesco (n. 1555) Società Anonima Agraria del Chianti 1932 - 1940 Ginori-Conti 1940 - 1979 Zonin 1979 - I proprietari terrieri di Pian d’Albola dal 980 al 2012 12 Leone Caterina Bartolomeo Ascanio Francesco Francesco Alessandro Ascanio (n. 1678) Francesco Camilla Giovanni-Cosimo (n. 1759) Francesco-Alamanno Andrea Pazzino Gaetano-Guglielmo Girolamo-Camillo Particolari genealogici delle nobili famiglie Acciaiuoli, Samminiati e Pazzi che ebbero signoria in Pian d’Albola. 13 CASTELLO D’ALBOLA Chiesetta di San Giuseppe edificata da Ascanio Samminiati a metà del ‘700. 14 CASTELLO D’ALBOLA In alto, veduta aerea del borgo medievale di Castello d’Albola. Sotto, Cassero risalente al XII° secolo. 15 FIRENZE BOLOGNA TO AU Uscita Firenze-Certosa ST RA SUPERS A TRADA D CASELLO VALDARNO Montevarchi USCITA S. DONATO VOLTERRA Castellina San Gimignano S. Giovanni Valdarno Castello d’albola Radda in chianti Monteriggioni AREZZO SIENA Uscita Siena Nord GROSSETO VITERBO ROMA Castello d’albola Via pian d’albola, 31 - Radda in Chianti - SIENA tel. 0577 738019 - www.albola.it Finito di stampare febbraio 2012 - progetto grafico: studiopoletto.com
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