Pyton moluro bivittatus - Ambulatorio veterinario Alba
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AMBULATORIO VETERINARIO ALBA Dott.ssa Valeria Valerii Via G. De Benedictis, 26 (TE) Tel. 0861.190646 - Per emergenze 347.6083202 www.ambulatoriovalerii.it Pitone Moluro Il pitone moluro, o pitone indiano delle rocce, è un serpente molto impegnativo. Raggiunge dimensioni molto elevate (anche 7 metri) e da adulto richiede quindi terrari molto ampi. Ha un carattere meno docile del pitone reale, è molto longevo e può raggiungere i 30 anni di vita in cattività. E' notturno e parzialmente arboricolo. DISTRIBUZIONE: L'habitat naturale è la foresta pluviale Indiana. DIMENSIONI: Le dimensioni vanno dai 25/ 40 cm dei piccoli appena nati, fino anche ai 7 metri degli adulti. IL TERRARIO: fare in modo che il terrario rispetti rigorosamente le indicazioni è l'unica maniera di avere un serpente in salute. Ogni piccola alterazione di temperatura o umidità si ripercuoterà sulla salute del pitone, conducendolo a patologie che di solito sono croniche e a lenta evoluzione, ma inesorabili. Le dimensioni del terrario possono andare da 100x60x80cm per ospitare un esemplare di 100cm circa. Per ospitare un moluro adulto di 6-7 metri si allestirà un terrario di 250x300x100cm. Ovviamente con un materiale piuttosto robusto. Nel terrario dovranno essere presenti nascondigli, possibilmente uno nella zona fredda ed uno nella zona calda, una ciotola di acqua poco profonda ed un tronco di legno dove potersi arrampicare. I rami devono essere abbastanza solidi e ben fissati. Non utilizzate mai rami trovati in giro, ma assolutamente solo quelli che potete trovare nei negozi per rettili. I rami reperiti in giro possono rilasciare, una volta messi nell'ambiente caldo ed umido del terrario, sostanze tossiche per il serpente. Il substrato, ossia il materiale che copre il fondo del terrario, può essere vario. Si possono utilizzare pezzi di corteccia ( mai di cedro), che sono esteticamente accettabili e relativamente facili da pulire. Se si utilizza questo fondo, bisogna porre estrema attenzione a non bagnarlo direttamente. È possibile nebulizzare l'acqua sulle pareti e gli arredi del terrario, ma lasciare la corteccia bagnata è assolutamente sconsigliabile. Se si utilizza la corteccia bisogna fare attenzione che durante il pasto il serpente non ingerisca pezzi di corteccia. E' possibile accertarsene semplicemente evitando di posare a terra la preda, oppure ponendola su un'altra superficie. Altri tipi di fondi utilizzabili sono il tutolo di mais, o i tappetini sintetici. Anche in questo caso, non utilizzate mai tappetini sintetici non formulati appositamente per i rettili, dato che tappezzeria varia e moquette possono rilasciare sostanze chimiche varie se tenute nel terrario, con conseguente intossicazione dei rettili. Il terrario deve assolutamente essere ben ventilato, una ottima maniera per ottenere un buon ricircolo d'aria è quella di avere dei fori in alto ed in basso. Assolutamente vietati quindi gli acquari riciclati. Se utilizzate la corteccia (ben asciutta) , va cambiata totalmente ogni due settimane, e parzialmente ogni volta che lo si renda necessario ( ogni volta che l'animale defeca, ad esempio). Se utilizzate i tappetini sintetici, vanno cambiati, lavati e asciugati ogni settimana. L'acqua nella ciotola va cambiata ogni giorno, e sostituita con acqua tiepida, mai fredda. La ciotola dell'acqua va pulita ogni due – tre giorni. TEMPERATURA ED UMIDITA': La base della salute del rettile sono temperatura ed umidità. È assolutamente consigliato l'acquisto di un termometro e di un igrometro per monitorare temperatura ed umidità all'interno del terrario. Idealmente, il terrario dovrebbe essere con una parte calda ed una più fredda. Durante il giorno il gradiente di temperatura tra un lato e l'altro dovrebbe essere di 27° – 29°C. Sotto la lampada riscaldante la temperatura può arrivare anche a 31°C. Durante la notte la temperatura potrà scendere a 23° – 25°C. L'umidità, invece, dovrà essere mantenuta intorno al 65% – 85% durante il giorno, e salire anche fino al 90% durante la notte. E' bene dare 12 ore di luce e 12 di buio. La luce riscaldante va protetta o posizionata in modo che il serpente non possa fisicamente raggiungerla. ALIMENTAZIONE: In natura l'alimentazione è costituita da mammiferi, uccelli, sauri delle misure adeguate. I giovani accettano piccoli topi e giovani ratti, ma ben presto passeranno ai ratti giganti fino alle specie da cortile tipo galline e polli, ma anche capre, maiali, ecc. che spesso predano anche fin nei pressi delle abitazioni. In cattività l'alimentazione del pitone si basa dapprima su topi, poi ratti, via via fino a conigli etc. Le prede devono essere di dimensioni correlate a quelle del serpente, e vanno comunque sempre date morte e scongelate. Essendo un animale crepuscolare, è bene somministrare la preda durante le ore serali. E' bene una volta ogni due pasti circa, arricchire le prede con complessi multi vitaminici appositamente formulati per rettili. Il serpente appena nato dovrebbe mangiare una volta ogni 4- 5 giorni, man mano la distanza tra i pasti andrà rallentata, fino a nutrirli ogni 12- 15 giorni nell'età adulta. Attenzione a non nutrire troppo il vostro serpente, che se obeso, potrà incorrere in patologie epatiche o nutrizionali. Le dimensioni della preda devono essere tali da far in modo che la preda, una volta ingerita, crei nello stomaco una massa ben visibile, ma non di eccessive dimensioni. La somministrazione delle vitamine va effettuata ponendo il topo ben scongelato in un sacchetto con della polvere vitaminica. Una volta chiuso il sacchetto, si agita tutto il contenuto ottenendo così un topo spolverato di vitamine. Ricordatevi che se la preda non è ben scongelata, il serpente non la mangerà. È assolutamente sconsigliabile somministrare al serpente la preda viva, sia per ragioni etiche che sanitarie. Il roditore infatti, può veicolare al serpente numerosi parassiti, che muoiono durante il processo di congelamento. Inoltre, se lasciate nella teca con il serpente, le prede possono mordere e creare danni seri al serpente. Inoltre, non bisogna mai somministrare pezzi di carne cruda, come manzo o altro, dato che il serpente ha bisogno di mangiare la preda intera, ossa, pelle, interiora etc, non solo la parte muscolare. Dopo il pasto il serpente non va maneggiato per almeno un paio di giorni. È possibile che si nasconda e si muova molto poco. Alcuni giorni dopo il pasto, il serpente dovrà defecare. LA MUTA. All'incirca una volta al mese in serpente cambierà pelle, effettuando la muta. I segni distintivi sono la presenza di occhi appannati e la pelle che diventerà chiara. La muta è accompagnata da anoressia, per cui il serpente non mangerà nei giorni precedenti. Durante la muta è consigliabile aumentare l'umidità, nebulizzando più di frequente. SALUTE: E' consigliabile effettuare una visita di controllo periodica con analisi delle feci, ad esempio una volta l'anno. I principali sintomi che invece devono far preoccupare e richiedono una visita sono: variazioni improvvise del colore dell'animale, respiro a bocca aperta, tremori e difficoltà a prendere la preda, rigurgito, anoressia prolungata, immobilità.
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