Lezione 24 - Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione

Transcript

Lezione 24 - Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione
Corso di laurea in Scienze dell’Educazione
A. A. 2013 / 2014
Istituzioni di Linguistica (M-Z)
Dr. Giorgio Francesco Arcodia
([email protected])
1. Il mutamento linguistico: la linguistica storica
Premessa: le lingue variano nel tempo
Ess.: lat. ĭlle ‘quello’ > lat. volg. ĭllī > it. antico elli ‘egli’ > egli
lat. cantare habeo ‘ho da cantare’ (> ‘canterò) > lat. volg. cantare *ao > fior. ant.
cantarò > canterò
ingl. medio meet [‘me:t], foot [‘fo:t] > ingl. moderno [‘mi:t], [‘fu:t]
→ dimensione diacronica della variazione
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Asse della simultaneità / sincronia (A-B) e asse della successione / diacronia (C-D):
C
A
B
D
(A-B): esclusione dell’intervento del tempo
(C-D): cambiamenti lungo l’asse del tempo
(Saussurre, F. de, 1916, Cours de linguistique general, Paris, Éditions Payot & Rivages; trad. it. a cura di Tullio de
Mauro, 1967, Bari, Laterza)
2
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Mutamento linguistico: cambiamenti che avvengono in una lingua nel corso del tempo
ai vari livelli di analisi (fonologico, morfologico, sintattico, lessicale)
→ mutamento più veloce del mutamento genetico e biologico, ma più lento dei
mutamenti socio-culturali (richiede di norma più di una generazione)
Ess.: G. Leopardi, Zibaldone di pensieri (prima metà del XIX sec.)
“Passioni, morti, tempeste ec. piacciono egregiamente, benché sian brutte, per questo solo
che son bene imitate, (...) perché l’uomo niente tanto odia quanto la noia, e però gli piace
di veder qualche novità ancorché brutta. Tragedia, commedia, satira han per oggetto il
brutto, ed è una mera quistion di nome il contrastar se questa sia poesia. Il brutto, come
tutto il resto, deve star nel suo luogo; e nell’epica e lirica avrà luogo piú di raro, ma
spessissimo nella commedia tragedia satira, ed è quistion di parole ec. come sopra.”
→
testo perfettamente leggibile per un parlante di italiano del XXI secolo
3
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
1.1 Conservazione vs. innovazione nella storia delle lingue: standard normativo
Standard normativo: ‘regole’ della lingua registrate dalle grammatiche prescrittive e
insegnate come modello nell’istruzione scolastica
→ la tradizione normativa è talvolta ‘in ritardo’ rispetto agli usi correnti, soprattutto
rispetto alle varietà colloquiali meno sorvegliate e/o connotate diafasicamente o
diastraticamente verso il basso; questo è particolarmente vero nella storia italiana
Es.: pronome soggetto egli vs. lui, ella vs. lei
“costei abbracciò Salabaetto, et egli lei (...)”
(Boccaccio, Decameron, ottava giornata, novella decima)
Pietro Bembo, Prose della Volgar Lingua (XVI sec.):
“Dunque se esso Adamo fu nobile, tutti siamo nobili, e se lui fu vile, tutti siamo vili”
(Dante, Convivio, IV 15 4)
4
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
“Egli, tenendosi sempre il breviario aperto dinanzi, come se leggesse, spingeva lo
sguardo in su, per ispiar le mosse di coloro; (...) ‘... Disposto... disposto sempre
all’ubbidienza’. E, proferendo queste parole, non sapeva nemmen lui se faceva una
promessa, o un complimento.”
“(...) e lui continuò allora a raccontare altre di quelle belle cose. (...) Il conte zio dovette
anche lui lasciar parlare un poco, e stare a sentire (...)”
(A. Manzoni, I promessi sposi, 1840)
“Sembra di capire che per accrescere l’attrazione elettorale dell’Udc, egli [F. Casini] la
vorrebbe trasformare in una formazione di rassemblement, in un partito di raccolta per
un’intera area.”
(Corriere
della
Sera,
16/9/2012;
http://www.corriere.it/editoriali/12_settembre_16/il-partitogalleggiante_23d63d52-ffc5-11e1-8b0a-fcb4af5c52c7.shtml)
→ cfr. il fenomeno dell’ipercorrettismo: “il parlante o lo scrivente si corregge,
sostituendo una forma che percepisce come sbagliata sulla base degli errori più comuni e
frequenti, con un’altra forma, di fatto errata, nell’intenzione di avvicinarsi ai registri alti e
di imitare lo standard”
*nessuno vuole parlare con egli (vs. lui)
(Fresu, R., Ipercorrettismo, in Simone, R. (a cura di), Enciclopedia dell’italiano, Roma, Istituto dell’Enciclopedia
Italiana)
5
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Es./2: periodo ipotetico con imperfetto
Substandard/neostandard
Standard
se ero alto, giocavo a basket
se fossi alto, giocherei a basket
vs.
se venivi prima, andavamo al cinema
se fossi venuta prima, saremmo
andati al cinema
→ costruzione percepita come scorretta/substandard, ma attestata sin dal XIV secolo:
“che s’io fossi giù stato, io ti mostrava / di mio amor più altre che le fronde”
(Dante, Paradiso VIII, 56-57).
“Braccio cercò di occupare il regno di Napoli e se non era rotto e morto all’Aquila, gli
riusciva”
(Machiavelli, Istorie fiorentine, anni ‘20 del ‘500).
“se Lucia non faceva quel segno, la risposta sarebbe probabilmente stata diversa”
(A. Manzoni, I promessi sposi, 1840)
(Wiberg, E., Imperfetto, in Simone, R. (a cura di), Enciclopedia dell’italiano, Roma, Istituto dell’Enciclopedia
Italiana)
6
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Caratterizzazione diamesica del mutamento:
La lingua scritta è di norma più ‘conservatrice’ rispetto alla lingua parlata, i cambiamenti
avvengono inizialmente nel parlato e poi possono essere (più o meno) gradualmente
accettati nello scritto (formale, sorvegliato)
Es.: grafia ‘corretta’ vs. grafia ‘scorretta’ del latino nell’Appendix Probi (III sec. d.C.)
speculum
non
speclum
(it. specchio)
columna
non
colomna
(it. colonna)
auris
non
oricla
(it. orecchia)
Februarius
non
Febrarius
(it. febbraio)
turma
non
torma
(it. torma)
→ le forme di destra riflettono con ogni probabilità il latino parlato
→ rilevante anche la dimensione diastratica
(Patota, G., Nuovi lineamenti di grammatica storica dell’italiano, Bologna, Il Mulino)
7
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
2. I meccanismi del mutamento
“Il
meccanismo dei mutamenti segue spesso una trafila che inizia con un’innovazione (un
nuovo elemente che viene, in dipendenza da vari fattori, a essere introdotto nell’uso
linguistico dei parlanti) e prosegue con una fase in cui l’innovazione si diffonde e
l’elemento innovante coesiste nel sistema con l’elemento preesistente, se questo c’era;
l’innovazione può essere accettata dalla comunità parlante ed avere successo fino a
soppiantare totalmente l’elemento ‘vecchio’ preesistente e a diventare un nuovo elemento
costitutivo del sistema linguistico”
(Berruto, G., Cerruti, 2011, La linguistica: un corso introduttivo, Torino, UTET)
Stadio I
Stadio II
Stadio III: tre possibilità
X
Varianti
X
X
Y
X
Y
Y
→ La variante innovativa Y può soppiantare la variante conservativa Y, può continuare
a convivere con essa o può soccombere (e resta X)
8
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Es.: il sistema pronominale nella storia dell’italiano
Latino
ĭllŭ(m)
Italiano (fiorentino) antico
>
lo
mirare lo sole
vs.
mirare l sole
>
fiorentino medio (XV sec.)
lo; il
>
lo; il / el
lo buon maestro
vs.
il mio cammino
→ nel corso del ‘500, la forma el, propria dell’uso fiorentino corrente, regredisce per
poi sparire
(Patota, G., Nuovi lineamenti di grammatica storica dell’italiano, Bologna, Il Mulino)
9
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Fattori del mutamento
Variazione diastratica (legata allo ‘strato sociale’ di appartenenza del parlante): il
mutamento può avvenire all’interno di un gruppo o di più gruppi sociali (frequentemente,
parlanti giovani) → se il gruppo ha un certo prestigio nella società di riferimento,
l’innovazione sarà accettata anche dagli altri gruppi di parlanti
→ ruolo dell’individuo: singoli individui, caratterizzati da un particolare ruolo sociale o
da una certa mobilità sociale, possono introdurre innovazioni che, se adottate da gruppi
sufficientemente numerosi di parlanti, possono diventare effettivi mutamenti nel sistema
lingua (cfr. i leaders of linguistic change di W. Labov)
Es.: ‘creazione’ dell’italiano letterario da parte di Dante Alighieri
(Luraghi, S., 2006, Introuduzione alla lingustica storica, Roma, Carocci)
→ importanza del genere: “(...) nella gran parte dei cambiamenti linguistici, le donne
sono una generazione avanti agli uomini”
(Labov, W., 2001, Principles of Linguistic Change. V. 2: Social Factors, Oxford, Blackwell; trad. mia)
10
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Es.: sonorizzazione delle occlusive intervocaliche nel gruppo romanzo
Lat. mercātus > sp. mercado, port. mercado, it. mercato
Lat. acūtŭs > sp. agudo, fr. aigu, it. acuto
→
ma cfr. Lat. lacŭ(m), spīca(m), acŭ(m) > it. lago, spiga, ago
→ nel toscano, circa metà delle occlusive si sono sonorizzate; pronuncia sonorizzata
come ‘moda’, imitazione della pronuncia settentrionale (dei commercianti ed artigiani del
nord che nel medioevo si spostarono verso la Toscana, soprattutto Pisa e Lucca; cfr. le
forme oga, duga, pogo)
→ cfr. figo vs. fico nell’italiano contemporaneo
(Patota, G., Nuovi lineamenti di grammatica storica dell’italiano, Bologna, Il Mulino)
11
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Ruolo del contatto linguistico
(1) Influsso di sostrato: se una lingua A viene imposta in un territorio dove si parla una
lingua B, o i parlanti di B adottano più o meno volontariamente la lingua A, portando alla
scomparsa di B, la lingua B può lasciare delle ‘tracce’ nella lingua A
Es.: presenza di vocali anteriori arrotondate nei dialetti dell’Italia settentrionale (milanese
lüna) e in Francia (fr. une, aigu) probabile effetto del sostrato celtico della Gallia
cisalpina e transalpina romane; toponimi celtici in −ago (Assago) e −ate (Biandrate)
(Luraghi, S., 2006, Introuduzione alla lingustica storica, Roma, Carocci)
(2) Influsso di superstrato: se una lingua A viene portata in un territorio dove si parla
una lingua B, ma la lingua B sopravvive pur se i parlanti di A detengono il potere politico
o economico, la lingua A può lasciare delle ‘tracce’ nella lingua B
Es.: influsso del francese dei conquistatori normanni sull’inglese medio al livello del
lessico (beef, royal, liberty), della morfologia derivazionale (−ment, −able) e della
prosodia (accento di parola)
(Hogg, R., Denison, D., 2006, Overview, in Hogg, R. & Denison, D., A Historry of The English Language,
Cambridge, CUP)
12
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Es./2: influsso romanzo (siculo-italiano) e inglese sulla morfologia del maltese, lingua
afro-asiatica
karta ‘carta’, bravu ‘bravo → plur. karti, bravi
kuker (< cooker), lig (< league) → plur. kukers, ligs
versus: skola > plur. skejjel
(Banfi, E., Grandi, N., 2003, Lingue d’Europa, Roma, Carocci)
(3) Influsso di adstrato: se una lingua A e una lingua B convivono in un territorio o sono
comunque in contatto senza che nessuna delle due sia nettamente più prestigiosa
dell’altra, in un rapporto paritario, esse possono influenzarsi a vicenda
Es.: tratti comuni delle lingue dei Balcani (principalmente, albanese, neogreco, bulgaro,
macedone, serbo e croato) → articolo determinativo posposto
alb. mik ‘amico’ vs. mik-u ‘l’amico’
rum. om ‘uomo’ vs. om-ul ‘l’uomo’
blg. krava ‘mucca’ vs. krava-ta ‘la mucca’
(Banfi, E., 1991, Storia linguistica del sud-est europeo, Milano, Franco Angeli)
13
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Cause ‘interne’ del mutamento: alcuni esempi
Mutamento fonologico: economia articolatoria
Es.: assimilazione
lat. octo, lacte(m), factu(m) > it. otto, latte, fatto
lat. fixare, saxu(m) > it. fissare, sasso
lat. aptu(m), scrīptu(m) > it. atto, scritto
N.B.: “Se è vero che le lingue tendono, in generale, verso forme ‘naturali’, (...) è anche
vero il contrario. Le nozioni di ‘naturalezza’ e ‘marcatezza’ derivano da osservazioni
empiriche e indicano perciò processi probabili, non necessari. Una assimilazione come
quella dell’it. otto < octo è comune a molte lingue. Ma in altre − come, per esempio, nel
greco antico − il processo non avviene. (...)”
(Lazzeroni, R., 1987/1998, Il mutamento linguistico, in Lazzeroni, R. (a cura di), Linguistica storica, Roma, Carocci)
14
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
3. Il mutamento fonetico
Qualunque mutamento diacronico nei suoni della lingua
Es.: trasformazione del nesso [kt] latino nelle lingue romanze
latino
>
italiano
spagnolo
francese
romeno
factum
>
fatto
hecho
fait
fapt
lactem
>
latte
leche
lait
lapte
noctem
>
notte
noche
nuit
noapte
Assimilazione: foni diversi tendono a diventare simili o uguali con il ‘passaggio’ di uno
o più tratti da un fono all’altro
15
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Es./1:
latino
[kt]
[k]
>
+
occlusiva
velare
sorda
→
[t]
>
occlusiva
dentale
sorda
>
latte)
[tt]
velare > dentale
con l’acquisizione del tratto [+dentale], la [k] diventa [t] (assimilazione totale)
Es./2:
latino ciliu(m), gelu(m) >
[k] / [g]
occlusiva
velare
sorda/sonora
→
italiano [tt] (lactem
+
italiano ciglio, gelo
[e] / [i]
>
palatale
(anteriore)
[ʧ] / [ʤ]
velare > postalveolare
avanzamento della consonante verso il palato (assimilazione parziale)
16
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Dissimilazione: fenomeno contrario dell’assimilazione, “differenziazione tra foni che si
ha quando due foni simili o uguali non contigui in una parola diventano diversi”
(Berruto, G. & Cerruti, M., 2011, La linguistica: un corso introduttivo, Torino, UTET)
Ess: latino venenu(m) >
latino arbore(m)
>
italiano veleno
italiano albero, spagnolo arbol
→ la dissimilazione è un processo meno frequente e meno regolare dell’assimilazione
latino peregrinu(m) >
italiano pellegrino; cfr. spagnolo peregrino
17
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Caduta di suoni:
in posizione iniziale (aferesi)
latino apotheca(m) > it. bottega
in posizione interna (sincope)
latino domina(m)
> (domna >) it. donna
in posizione finale (apocope)
latino civitate(m)
> it. città
(civitate(m) > *cittate > *cittade > città)
18
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Aggiunta di suoni:
in posizione iniziale (prostesi)
latino statu(m)
> sp. estado
in posizione interna (epentesi)
latino baptismu(m) > it. battesimo
in posizione finale (epitesi)
latino cor > it. cuore
19
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
3.1 La regolarità del mutamento
Leggi fonetiche: mutamenti fonetici che si applicano in tutti i casi pertinenti, in una
determinata lingua e in un determinato periodo
Latino
>
Italiano
iacēre
iŏcare
*iōvene(m)
giacere
giocare
giovane
[j]____ > [ʤ]_______
planŭ(m)
clave(m)
flōre(m)
piano
chiave
fiore
C+ [l]____ > C + [j]_______
→ ma cfr. Flōra(m) ‘dea dei fiori’ > flora, gloria(m) > gloria; parole dotte
20
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Legge di Grimm (parziale):
Latino
Greco antico
Sanscrito
Gotico
Inglese
pater
patḗr
pitár−
fadar
father
decem
déka
dáśa
taíhun
ten
kaput−
haubiþ
head
caput
Corrispondenze sistematiche tra consonanti di latino, greco, sanscrito (e altre lingue
indoeuropee) e consonanti delle lingue germaniche
→ rotazione consonantica: p > f, d > t, k > h → occlusive sorde > fricative sorde,
occlusive sonore > occlusive sorde, etc.
(Luraghi, S., 2006, Introuduzione alla lingustica storica, Roma, Carocci)
→
La parentela tra lingue deve essere dimostrata sulla base di corrispondenze
fonetiche regolari (nel lessico di base)
21
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Corrispondenze apparenti:
Es.: lat. habere ‘avere’ vs. gotico haban, tedesco mod. haben, ingl. have ‘avere’ non
hanno la stessa origine!!
haben , Lat. capere ‘prendere, comprendere’ < proto-indoeur. *kap−/*kH2p− ‘afferrare’
→
→
it. capire < lat. capere: haben, have e capire sono connessi, avere no
Problema dei prestiti
Es.: Ingl. father vs. paternal
father < ingl. ant. fæder (cfr. gotico fadar)
→ parola di tradizione diretta (indoeuropea)
paternal < ant. fr. paternal < lat. paternālis (latino classico paternus)
→ prestito romanzo/latino: arriva in inglese dopo la rotazione consonantica (d > t)
22
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
3.2 Mutamento fonetico e ricostruzione
Una lingua madre può essere attestata o ricostruita
latino > italiano, francese, portoghese...
→ il latino è attestato
germanico comune/proto-germanico > inglese antico > inglese moderno
→ il germanico comune/proto-germanico è ricostruito
→ la ricostruzione si ottiene dal confronto delle forme delle lingue sorelle; questo è
possibile in quanto le leggi fonetiche (semplificando!!) non conoscono eccezioni
23
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Es.: future historical linguistics; la sonorizzazione di [t] intervocalica nelle varietà di inglese
Pronuncia americana vs. pronuncia britannica
(come Adam)
(come bidder)
Pronuncia americana, britannica e australiana:
Prima ipotesi: la forma [‘ætəm] è ricostruibile come le forme inglesi e australiane
(Lehmann, W.P., 1992, Historical Linguistics (third edition), London, Routledge)
24
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
→ confronto con altre parole con le stesse combinazioni di suoni:
Am. Eng. hit [hɪt] vs. hitter [‘hɪdər]
fat [fæt] vs. fatter [‘fædər]
MA
fast [fæst] vs. faster [‘fæstər]
quick [kwik] vs. quicker [‘kwɪkər]
kitten [kitən] → non davanti a [ən]
atomic [ə’tämik] → non se l’accento
cade sulla seconda sillaba
→ se esaminiamo tutti gli ambienti in cui [t] compare, notiamo che solo in alcuni
specifici contesti in American English abbiamo la sonorizzazione [d] (tra vocali, e non se
la sillaba seguente è [ən] o se l’accento cade sulla seconda sillaba)
→ l’ipotesi pare confermata: la forma originale è [t]
25
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
4. Il mutamento morfologico
Aggiunta, perdita, semplificazione o complessificazione di categorie / distinzioni
morfologiche
Es.: il sistema di caso nell’aggettivo dal latino all’italiano
Lat. bonus ‘buono’: tre generi, due numeri, sei casi → 36 forme
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Ablativo
Vocativo
maschile
Singolare
femminile
neutro
bonus
bonī
bonō
bonum
bonō
bone
bona
bonae
bonae
bonam
bonā
bona
bonum
bonī
bonō
bonum
bonō
bonum
maschile
Plurale
femminile
neutro
bonī
bonōrum
bonīs
bonōs
bonīs
bonī
bonae
bonārum
bonīs
bonās
bonīs
bonae
bona
bonōrum
bonīs
bona
bonīs
bona
It. buono: buono, buona, buoni, buone (due numeri, due generi) → quattro forme!!
26
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
4.1 Analogia
Creazione di forme nuove sulla base di forme esistenti (modello della proporzione)
Es.: regolarizzazione del paradigma dei verbi irregolari inglesi
walk-walked-walked
sew-sewed-sewn
→
walk : walked = sew : sewed
→ alcune forme irregolari (spesso, quelle meno frequenti) vengono ‘ristrutturate’
secondo il modello regolare (−ed) (e cfr. il linguaggio infantile)
Es./2: estensione della desinenza −o della prima persona singolare del presente indicativo
all’imperfetto nel verbo italiano
Lat. amabam, donabam > it. amava, donava
“Pensa ai figli e in essi continua a vedere il loro genitore; e quando saranno adulti da’
loro a conoscere quanto io amava la patria”
(C. Menotti, 1831)
amo : ami = ? : amavi
→
creazione della forma analogica amavo
27
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
4.2 Rianalisi e grammaticalizzazione
Forme di passato nel verbo latino (modo indicativo): imperfetto (amabam ‘amavo’),
perfetto (amavi ‘amai’), piucchperfetto (amaveram ‘avevo amato’)
Forme di passato nel verbo italiano (modo indicativo): imperfetto, passato remoto,
piucchperfetto / trapassato prossimo, passato prossimo
Rianalisi: Lat. verbo habere ‘avere’ > ausiliare (es. ho amato)
(a) Lat. multa bona bene parta habemus ‘abbiamo molti beni (che sono stati) ben
procurati’
(Plauto, Trinummus, II sec. a.C.)
→ cfr. it. ho gli occhi aperti vs. ho aperto gli occhi
(b) haec omnia probatum habemus ‘abbiamo provato tutte queste cose’
(Oribasio, IV sec. d.C.)
→ mancanza di accordo tra omnia e probatum; rianalisi di probatum habemus come
costruzione verbale (ho aperto gli occhi)
28
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Grammaticalizzazione del verbo habeo: da parola ‘piena’, dal significato lessicale
(verbo) a parola ‘vuota’, dal significato grammaticale (ausiliare)
lessicale > grammaticale
Es./2: lat. mĕnte (ablativo di mens ‘mente’) ‘con mente’ > it. −mente ‘suffisso
derivazionale che forma avverbi da aggettivi’ (giuridicamente, prossimamente)
(a) lat. turbata mĕnte ‘con spirito turbato’, lenta mĕnte ‘con spirito non pronto’
(b) perdita della restrizione a condizioni psicologiche: it. l’acqua scorre dolcemente
→ grammaticalizzazione da nome a suffisso derivazionale
29
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
Es./3: futuro latino vs. futuro romanzo
Futuro latino: cantabo ‘canterò’, cantabis ‘canterai’, cantabit ‘canterà’...
Futuro romanzo: it. canterò, sp. cantaré, fr. chanterai...
Lat. cantare habeo ‘ho da cantare’ > ‘canterò’ > *cantar’abeo > canterò, cantaré...
(Muriel, Norde, 2009, Degrammaticalization, Oxford, Oxford University Press)
→ il futuro sintetico latino scompare nell’evoluzione verso le lingue romanze
30
Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected]
5. Il mutamento lessicale e semantico
(a) Mutamenti semantici per somiglianza (metafora): lat. tĕsta(m) ‘vaso di terra’ >
‘cranio’ > ‘testa’ (cfr. lat. caput)
(b) Mutamenti semantici per contiguità (metonimia): lat. bŭcca(m) ‘guancia’ > ‘bocca’
(cfr. lat. ōs ‘bocca’, it. orale)
(c) Paretimologia (folk etymology): lat. cŭbāre ‘giacere’ > it. covare (associazione tra
−ova− e ‘uova’); sp. Armbrust ‘balestra’ < fr. arbalestre < lat. arcuballista → Arm
‘braccio’ + Brust ‘petto’
(d) Estensioni di significato: lat. caballus ‘cavallo da lavoro’ > it. cavallo, lat. dŏmīna(m)
‘padrona di casa’ > it. donna; lat. panarium ‘cesto del pane’ > it. paniere ‘cesto’
(e) Restringimenti di significato: lat. necare ‘uccidere’ > it. annegare, fr. noyer; ingl.
ant. mete ‘cibo’ > ingl. mod. meat ‘carne’; fr. viande ‘cibo’ > ‘carne’
(f) Creazione di eufemismi per parole tabù: lat. mustēla, it. donnola, fr. belette, sp.
comadreja (‘comare’), port. doninha, romeno nevasta ‘fidanzata’; cfr. svedese jungfru
‘ragazza’
31