Lezione 24 - Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione
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Lezione 24 - Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione
Corso di laurea in Scienze dell’Educazione A. A. 2013 / 2014 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia ([email protected]) 1. Il mutamento linguistico: la linguistica storica Premessa: le lingue variano nel tempo Ess.: lat. ĭlle ‘quello’ > lat. volg. ĭllī > it. antico elli ‘egli’ > egli lat. cantare habeo ‘ho da cantare’ (> ‘canterò) > lat. volg. cantare *ao > fior. ant. cantarò > canterò ingl. medio meet [‘me:t], foot [‘fo:t] > ingl. moderno [‘mi:t], [‘fu:t] → dimensione diacronica della variazione Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Asse della simultaneità / sincronia (A-B) e asse della successione / diacronia (C-D): C A B D (A-B): esclusione dell’intervento del tempo (C-D): cambiamenti lungo l’asse del tempo (Saussurre, F. de, 1916, Cours de linguistique general, Paris, Éditions Payot & Rivages; trad. it. a cura di Tullio de Mauro, 1967, Bari, Laterza) 2 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Mutamento linguistico: cambiamenti che avvengono in una lingua nel corso del tempo ai vari livelli di analisi (fonologico, morfologico, sintattico, lessicale) → mutamento più veloce del mutamento genetico e biologico, ma più lento dei mutamenti socio-culturali (richiede di norma più di una generazione) Ess.: G. Leopardi, Zibaldone di pensieri (prima metà del XIX sec.) “Passioni, morti, tempeste ec. piacciono egregiamente, benché sian brutte, per questo solo che son bene imitate, (...) perché l’uomo niente tanto odia quanto la noia, e però gli piace di veder qualche novità ancorché brutta. Tragedia, commedia, satira han per oggetto il brutto, ed è una mera quistion di nome il contrastar se questa sia poesia. Il brutto, come tutto il resto, deve star nel suo luogo; e nell’epica e lirica avrà luogo piú di raro, ma spessissimo nella commedia tragedia satira, ed è quistion di parole ec. come sopra.” → testo perfettamente leggibile per un parlante di italiano del XXI secolo 3 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] 1.1 Conservazione vs. innovazione nella storia delle lingue: standard normativo Standard normativo: ‘regole’ della lingua registrate dalle grammatiche prescrittive e insegnate come modello nell’istruzione scolastica → la tradizione normativa è talvolta ‘in ritardo’ rispetto agli usi correnti, soprattutto rispetto alle varietà colloquiali meno sorvegliate e/o connotate diafasicamente o diastraticamente verso il basso; questo è particolarmente vero nella storia italiana Es.: pronome soggetto egli vs. lui, ella vs. lei “costei abbracciò Salabaetto, et egli lei (...)” (Boccaccio, Decameron, ottava giornata, novella decima) Pietro Bembo, Prose della Volgar Lingua (XVI sec.): “Dunque se esso Adamo fu nobile, tutti siamo nobili, e se lui fu vile, tutti siamo vili” (Dante, Convivio, IV 15 4) 4 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] “Egli, tenendosi sempre il breviario aperto dinanzi, come se leggesse, spingeva lo sguardo in su, per ispiar le mosse di coloro; (...) ‘... Disposto... disposto sempre all’ubbidienza’. E, proferendo queste parole, non sapeva nemmen lui se faceva una promessa, o un complimento.” “(...) e lui continuò allora a raccontare altre di quelle belle cose. (...) Il conte zio dovette anche lui lasciar parlare un poco, e stare a sentire (...)” (A. Manzoni, I promessi sposi, 1840) “Sembra di capire che per accrescere l’attrazione elettorale dell’Udc, egli [F. Casini] la vorrebbe trasformare in una formazione di rassemblement, in un partito di raccolta per un’intera area.” (Corriere della Sera, 16/9/2012; http://www.corriere.it/editoriali/12_settembre_16/il-partitogalleggiante_23d63d52-ffc5-11e1-8b0a-fcb4af5c52c7.shtml) → cfr. il fenomeno dell’ipercorrettismo: “il parlante o lo scrivente si corregge, sostituendo una forma che percepisce come sbagliata sulla base degli errori più comuni e frequenti, con un’altra forma, di fatto errata, nell’intenzione di avvicinarsi ai registri alti e di imitare lo standard” *nessuno vuole parlare con egli (vs. lui) (Fresu, R., Ipercorrettismo, in Simone, R. (a cura di), Enciclopedia dell’italiano, Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana) 5 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Es./2: periodo ipotetico con imperfetto Substandard/neostandard Standard se ero alto, giocavo a basket se fossi alto, giocherei a basket vs. se venivi prima, andavamo al cinema se fossi venuta prima, saremmo andati al cinema → costruzione percepita come scorretta/substandard, ma attestata sin dal XIV secolo: “che s’io fossi giù stato, io ti mostrava / di mio amor più altre che le fronde” (Dante, Paradiso VIII, 56-57). “Braccio cercò di occupare il regno di Napoli e se non era rotto e morto all’Aquila, gli riusciva” (Machiavelli, Istorie fiorentine, anni ‘20 del ‘500). “se Lucia non faceva quel segno, la risposta sarebbe probabilmente stata diversa” (A. Manzoni, I promessi sposi, 1840) (Wiberg, E., Imperfetto, in Simone, R. (a cura di), Enciclopedia dell’italiano, Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana) 6 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Caratterizzazione diamesica del mutamento: La lingua scritta è di norma più ‘conservatrice’ rispetto alla lingua parlata, i cambiamenti avvengono inizialmente nel parlato e poi possono essere (più o meno) gradualmente accettati nello scritto (formale, sorvegliato) Es.: grafia ‘corretta’ vs. grafia ‘scorretta’ del latino nell’Appendix Probi (III sec. d.C.) speculum non speclum (it. specchio) columna non colomna (it. colonna) auris non oricla (it. orecchia) Februarius non Febrarius (it. febbraio) turma non torma (it. torma) → le forme di destra riflettono con ogni probabilità il latino parlato → rilevante anche la dimensione diastratica (Patota, G., Nuovi lineamenti di grammatica storica dell’italiano, Bologna, Il Mulino) 7 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] 2. I meccanismi del mutamento “Il meccanismo dei mutamenti segue spesso una trafila che inizia con un’innovazione (un nuovo elemente che viene, in dipendenza da vari fattori, a essere introdotto nell’uso linguistico dei parlanti) e prosegue con una fase in cui l’innovazione si diffonde e l’elemento innovante coesiste nel sistema con l’elemento preesistente, se questo c’era; l’innovazione può essere accettata dalla comunità parlante ed avere successo fino a soppiantare totalmente l’elemento ‘vecchio’ preesistente e a diventare un nuovo elemento costitutivo del sistema linguistico” (Berruto, G., Cerruti, 2011, La linguistica: un corso introduttivo, Torino, UTET) Stadio I Stadio II Stadio III: tre possibilità X Varianti X X Y X Y Y → La variante innovativa Y può soppiantare la variante conservativa Y, può continuare a convivere con essa o può soccombere (e resta X) 8 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Es.: il sistema pronominale nella storia dell’italiano Latino ĭllŭ(m) Italiano (fiorentino) antico > lo mirare lo sole vs. mirare l sole > fiorentino medio (XV sec.) lo; il > lo; il / el lo buon maestro vs. il mio cammino → nel corso del ‘500, la forma el, propria dell’uso fiorentino corrente, regredisce per poi sparire (Patota, G., Nuovi lineamenti di grammatica storica dell’italiano, Bologna, Il Mulino) 9 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Fattori del mutamento Variazione diastratica (legata allo ‘strato sociale’ di appartenenza del parlante): il mutamento può avvenire all’interno di un gruppo o di più gruppi sociali (frequentemente, parlanti giovani) → se il gruppo ha un certo prestigio nella società di riferimento, l’innovazione sarà accettata anche dagli altri gruppi di parlanti → ruolo dell’individuo: singoli individui, caratterizzati da un particolare ruolo sociale o da una certa mobilità sociale, possono introdurre innovazioni che, se adottate da gruppi sufficientemente numerosi di parlanti, possono diventare effettivi mutamenti nel sistema lingua (cfr. i leaders of linguistic change di W. Labov) Es.: ‘creazione’ dell’italiano letterario da parte di Dante Alighieri (Luraghi, S., 2006, Introuduzione alla lingustica storica, Roma, Carocci) → importanza del genere: “(...) nella gran parte dei cambiamenti linguistici, le donne sono una generazione avanti agli uomini” (Labov, W., 2001, Principles of Linguistic Change. V. 2: Social Factors, Oxford, Blackwell; trad. mia) 10 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Es.: sonorizzazione delle occlusive intervocaliche nel gruppo romanzo Lat. mercātus > sp. mercado, port. mercado, it. mercato Lat. acūtŭs > sp. agudo, fr. aigu, it. acuto → ma cfr. Lat. lacŭ(m), spīca(m), acŭ(m) > it. lago, spiga, ago → nel toscano, circa metà delle occlusive si sono sonorizzate; pronuncia sonorizzata come ‘moda’, imitazione della pronuncia settentrionale (dei commercianti ed artigiani del nord che nel medioevo si spostarono verso la Toscana, soprattutto Pisa e Lucca; cfr. le forme oga, duga, pogo) → cfr. figo vs. fico nell’italiano contemporaneo (Patota, G., Nuovi lineamenti di grammatica storica dell’italiano, Bologna, Il Mulino) 11 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Ruolo del contatto linguistico (1) Influsso di sostrato: se una lingua A viene imposta in un territorio dove si parla una lingua B, o i parlanti di B adottano più o meno volontariamente la lingua A, portando alla scomparsa di B, la lingua B può lasciare delle ‘tracce’ nella lingua A Es.: presenza di vocali anteriori arrotondate nei dialetti dell’Italia settentrionale (milanese lüna) e in Francia (fr. une, aigu) probabile effetto del sostrato celtico della Gallia cisalpina e transalpina romane; toponimi celtici in −ago (Assago) e −ate (Biandrate) (Luraghi, S., 2006, Introuduzione alla lingustica storica, Roma, Carocci) (2) Influsso di superstrato: se una lingua A viene portata in un territorio dove si parla una lingua B, ma la lingua B sopravvive pur se i parlanti di A detengono il potere politico o economico, la lingua A può lasciare delle ‘tracce’ nella lingua B Es.: influsso del francese dei conquistatori normanni sull’inglese medio al livello del lessico (beef, royal, liberty), della morfologia derivazionale (−ment, −able) e della prosodia (accento di parola) (Hogg, R., Denison, D., 2006, Overview, in Hogg, R. & Denison, D., A Historry of The English Language, Cambridge, CUP) 12 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Es./2: influsso romanzo (siculo-italiano) e inglese sulla morfologia del maltese, lingua afro-asiatica karta ‘carta’, bravu ‘bravo → plur. karti, bravi kuker (< cooker), lig (< league) → plur. kukers, ligs versus: skola > plur. skejjel (Banfi, E., Grandi, N., 2003, Lingue d’Europa, Roma, Carocci) (3) Influsso di adstrato: se una lingua A e una lingua B convivono in un territorio o sono comunque in contatto senza che nessuna delle due sia nettamente più prestigiosa dell’altra, in un rapporto paritario, esse possono influenzarsi a vicenda Es.: tratti comuni delle lingue dei Balcani (principalmente, albanese, neogreco, bulgaro, macedone, serbo e croato) → articolo determinativo posposto alb. mik ‘amico’ vs. mik-u ‘l’amico’ rum. om ‘uomo’ vs. om-ul ‘l’uomo’ blg. krava ‘mucca’ vs. krava-ta ‘la mucca’ (Banfi, E., 1991, Storia linguistica del sud-est europeo, Milano, Franco Angeli) 13 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Cause ‘interne’ del mutamento: alcuni esempi Mutamento fonologico: economia articolatoria Es.: assimilazione lat. octo, lacte(m), factu(m) > it. otto, latte, fatto lat. fixare, saxu(m) > it. fissare, sasso lat. aptu(m), scrīptu(m) > it. atto, scritto N.B.: “Se è vero che le lingue tendono, in generale, verso forme ‘naturali’, (...) è anche vero il contrario. Le nozioni di ‘naturalezza’ e ‘marcatezza’ derivano da osservazioni empiriche e indicano perciò processi probabili, non necessari. Una assimilazione come quella dell’it. otto < octo è comune a molte lingue. Ma in altre − come, per esempio, nel greco antico − il processo non avviene. (...)” (Lazzeroni, R., 1987/1998, Il mutamento linguistico, in Lazzeroni, R. (a cura di), Linguistica storica, Roma, Carocci) 14 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] 3. Il mutamento fonetico Qualunque mutamento diacronico nei suoni della lingua Es.: trasformazione del nesso [kt] latino nelle lingue romanze latino > italiano spagnolo francese romeno factum > fatto hecho fait fapt lactem > latte leche lait lapte noctem > notte noche nuit noapte Assimilazione: foni diversi tendono a diventare simili o uguali con il ‘passaggio’ di uno o più tratti da un fono all’altro 15 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Es./1: latino [kt] [k] > + occlusiva velare sorda → [t] > occlusiva dentale sorda > latte) [tt] velare > dentale con l’acquisizione del tratto [+dentale], la [k] diventa [t] (assimilazione totale) Es./2: latino ciliu(m), gelu(m) > [k] / [g] occlusiva velare sorda/sonora → italiano [tt] (lactem + italiano ciglio, gelo [e] / [i] > palatale (anteriore) [ʧ] / [ʤ] velare > postalveolare avanzamento della consonante verso il palato (assimilazione parziale) 16 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Dissimilazione: fenomeno contrario dell’assimilazione, “differenziazione tra foni che si ha quando due foni simili o uguali non contigui in una parola diventano diversi” (Berruto, G. & Cerruti, M., 2011, La linguistica: un corso introduttivo, Torino, UTET) Ess: latino venenu(m) > latino arbore(m) > italiano veleno italiano albero, spagnolo arbol → la dissimilazione è un processo meno frequente e meno regolare dell’assimilazione latino peregrinu(m) > italiano pellegrino; cfr. spagnolo peregrino 17 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Caduta di suoni: in posizione iniziale (aferesi) latino apotheca(m) > it. bottega in posizione interna (sincope) latino domina(m) > (domna >) it. donna in posizione finale (apocope) latino civitate(m) > it. città (civitate(m) > *cittate > *cittade > città) 18 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Aggiunta di suoni: in posizione iniziale (prostesi) latino statu(m) > sp. estado in posizione interna (epentesi) latino baptismu(m) > it. battesimo in posizione finale (epitesi) latino cor > it. cuore 19 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] 3.1 La regolarità del mutamento Leggi fonetiche: mutamenti fonetici che si applicano in tutti i casi pertinenti, in una determinata lingua e in un determinato periodo Latino > Italiano iacēre iŏcare *iōvene(m) giacere giocare giovane [j]____ > [ʤ]_______ planŭ(m) clave(m) flōre(m) piano chiave fiore C+ [l]____ > C + [j]_______ → ma cfr. Flōra(m) ‘dea dei fiori’ > flora, gloria(m) > gloria; parole dotte 20 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Legge di Grimm (parziale): Latino Greco antico Sanscrito Gotico Inglese pater patḗr pitár− fadar father decem déka dáśa taíhun ten kaput− haubiþ head caput Corrispondenze sistematiche tra consonanti di latino, greco, sanscrito (e altre lingue indoeuropee) e consonanti delle lingue germaniche → rotazione consonantica: p > f, d > t, k > h → occlusive sorde > fricative sorde, occlusive sonore > occlusive sorde, etc. (Luraghi, S., 2006, Introuduzione alla lingustica storica, Roma, Carocci) → La parentela tra lingue deve essere dimostrata sulla base di corrispondenze fonetiche regolari (nel lessico di base) 21 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Corrispondenze apparenti: Es.: lat. habere ‘avere’ vs. gotico haban, tedesco mod. haben, ingl. have ‘avere’ non hanno la stessa origine!! haben , Lat. capere ‘prendere, comprendere’ < proto-indoeur. *kap−/*kH2p− ‘afferrare’ → → it. capire < lat. capere: haben, have e capire sono connessi, avere no Problema dei prestiti Es.: Ingl. father vs. paternal father < ingl. ant. fæder (cfr. gotico fadar) → parola di tradizione diretta (indoeuropea) paternal < ant. fr. paternal < lat. paternālis (latino classico paternus) → prestito romanzo/latino: arriva in inglese dopo la rotazione consonantica (d > t) 22 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] 3.2 Mutamento fonetico e ricostruzione Una lingua madre può essere attestata o ricostruita latino > italiano, francese, portoghese... → il latino è attestato germanico comune/proto-germanico > inglese antico > inglese moderno → il germanico comune/proto-germanico è ricostruito → la ricostruzione si ottiene dal confronto delle forme delle lingue sorelle; questo è possibile in quanto le leggi fonetiche (semplificando!!) non conoscono eccezioni 23 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Es.: future historical linguistics; la sonorizzazione di [t] intervocalica nelle varietà di inglese Pronuncia americana vs. pronuncia britannica (come Adam) (come bidder) Pronuncia americana, britannica e australiana: Prima ipotesi: la forma [‘ætəm] è ricostruibile come le forme inglesi e australiane (Lehmann, W.P., 1992, Historical Linguistics (third edition), London, Routledge) 24 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] → confronto con altre parole con le stesse combinazioni di suoni: Am. Eng. hit [hɪt] vs. hitter [‘hɪdər] fat [fæt] vs. fatter [‘fædər] MA fast [fæst] vs. faster [‘fæstər] quick [kwik] vs. quicker [‘kwɪkər] kitten [kitən] → non davanti a [ən] atomic [ə’tämik] → non se l’accento cade sulla seconda sillaba → se esaminiamo tutti gli ambienti in cui [t] compare, notiamo che solo in alcuni specifici contesti in American English abbiamo la sonorizzazione [d] (tra vocali, e non se la sillaba seguente è [ən] o se l’accento cade sulla seconda sillaba) → l’ipotesi pare confermata: la forma originale è [t] 25 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] 4. Il mutamento morfologico Aggiunta, perdita, semplificazione o complessificazione di categorie / distinzioni morfologiche Es.: il sistema di caso nell’aggettivo dal latino all’italiano Lat. bonus ‘buono’: tre generi, due numeri, sei casi → 36 forme Nominativo Genitivo Dativo Accusativo Ablativo Vocativo maschile Singolare femminile neutro bonus bonī bonō bonum bonō bone bona bonae bonae bonam bonā bona bonum bonī bonō bonum bonō bonum maschile Plurale femminile neutro bonī bonōrum bonīs bonōs bonīs bonī bonae bonārum bonīs bonās bonīs bonae bona bonōrum bonīs bona bonīs bona It. buono: buono, buona, buoni, buone (due numeri, due generi) → quattro forme!! 26 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] 4.1 Analogia Creazione di forme nuove sulla base di forme esistenti (modello della proporzione) Es.: regolarizzazione del paradigma dei verbi irregolari inglesi walk-walked-walked sew-sewed-sewn → walk : walked = sew : sewed → alcune forme irregolari (spesso, quelle meno frequenti) vengono ‘ristrutturate’ secondo il modello regolare (−ed) (e cfr. il linguaggio infantile) Es./2: estensione della desinenza −o della prima persona singolare del presente indicativo all’imperfetto nel verbo italiano Lat. amabam, donabam > it. amava, donava “Pensa ai figli e in essi continua a vedere il loro genitore; e quando saranno adulti da’ loro a conoscere quanto io amava la patria” (C. Menotti, 1831) amo : ami = ? : amavi → creazione della forma analogica amavo 27 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] 4.2 Rianalisi e grammaticalizzazione Forme di passato nel verbo latino (modo indicativo): imperfetto (amabam ‘amavo’), perfetto (amavi ‘amai’), piucchperfetto (amaveram ‘avevo amato’) Forme di passato nel verbo italiano (modo indicativo): imperfetto, passato remoto, piucchperfetto / trapassato prossimo, passato prossimo Rianalisi: Lat. verbo habere ‘avere’ > ausiliare (es. ho amato) (a) Lat. multa bona bene parta habemus ‘abbiamo molti beni (che sono stati) ben procurati’ (Plauto, Trinummus, II sec. a.C.) → cfr. it. ho gli occhi aperti vs. ho aperto gli occhi (b) haec omnia probatum habemus ‘abbiamo provato tutte queste cose’ (Oribasio, IV sec. d.C.) → mancanza di accordo tra omnia e probatum; rianalisi di probatum habemus come costruzione verbale (ho aperto gli occhi) 28 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Grammaticalizzazione del verbo habeo: da parola ‘piena’, dal significato lessicale (verbo) a parola ‘vuota’, dal significato grammaticale (ausiliare) lessicale > grammaticale Es./2: lat. mĕnte (ablativo di mens ‘mente’) ‘con mente’ > it. −mente ‘suffisso derivazionale che forma avverbi da aggettivi’ (giuridicamente, prossimamente) (a) lat. turbata mĕnte ‘con spirito turbato’, lenta mĕnte ‘con spirito non pronto’ (b) perdita della restrizione a condizioni psicologiche: it. l’acqua scorre dolcemente → grammaticalizzazione da nome a suffisso derivazionale 29 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] Es./3: futuro latino vs. futuro romanzo Futuro latino: cantabo ‘canterò’, cantabis ‘canterai’, cantabit ‘canterà’... Futuro romanzo: it. canterò, sp. cantaré, fr. chanterai... Lat. cantare habeo ‘ho da cantare’ > ‘canterò’ > *cantar’abeo > canterò, cantaré... (Muriel, Norde, 2009, Degrammaticalization, Oxford, Oxford University Press) → il futuro sintetico latino scompare nell’evoluzione verso le lingue romanze 30 Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2013 / 2014 – [email protected] 5. Il mutamento lessicale e semantico (a) Mutamenti semantici per somiglianza (metafora): lat. tĕsta(m) ‘vaso di terra’ > ‘cranio’ > ‘testa’ (cfr. lat. caput) (b) Mutamenti semantici per contiguità (metonimia): lat. bŭcca(m) ‘guancia’ > ‘bocca’ (cfr. lat. ōs ‘bocca’, it. orale) (c) Paretimologia (folk etymology): lat. cŭbāre ‘giacere’ > it. covare (associazione tra −ova− e ‘uova’); sp. Armbrust ‘balestra’ < fr. arbalestre < lat. arcuballista → Arm ‘braccio’ + Brust ‘petto’ (d) Estensioni di significato: lat. caballus ‘cavallo da lavoro’ > it. cavallo, lat. dŏmīna(m) ‘padrona di casa’ > it. donna; lat. panarium ‘cesto del pane’ > it. paniere ‘cesto’ (e) Restringimenti di significato: lat. necare ‘uccidere’ > it. annegare, fr. noyer; ingl. ant. mete ‘cibo’ > ingl. mod. meat ‘carne’; fr. viande ‘cibo’ > ‘carne’ (f) Creazione di eufemismi per parole tabù: lat. mustēla, it. donnola, fr. belette, sp. comadreja (‘comare’), port. doninha, romeno nevasta ‘fidanzata’; cfr. svedese jungfru ‘ragazza’ 31