PDF: fare21web - Unindustria Bologna
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FARE 1 FACILITY MANAGEMENT Gli uomini, quelli veri, si incontrano, fanno incontrare le loro aziende, fanno accordi, creano opportunità camminando assieme. Igiene ambientale - Pulizie industriali Derattizzazioni, disinfestazioni, disinfezioni Manutenzione aree verdi Progettazione e manutenzione impianti speciali Manutenzione e conduzione impianti elettrici, idraulici, termomeccanici e tecnologici Teleassistenza multipla Centrali operative Centralini - Receptionist - Portierati - Presidi Fattorinaggio Archivi Magazzini economali Logistica - Movimentazione - Fachinaggi lavoriamo responsabilmente per sostenere le vostre attivita’ 2 FARE Via Augusto Pollastri, 6 - 40138 Bologna - Tel. 051.6010980 - Fax 051.6010982 - www.gruppo-lacentrale.it RIVISTA TRIMESTRALE DI UNINDUSTRIA BOLOGNA numero 21 ottobre 2013 Direttore Responsabile Elena Boromeo 05 FOCUS Editore FARE S.r.l. via San Domenico, 4 - 40124 Bologna tel. 0516317111 - fax 051356118 06 VITA INDUSTRIALE Direzione e Redazione UNINDUSTRIA BOLOGNA via San Domenico, 4 - 40124 Bologna tel. 0516317111 - fax 051356118 Art Director Lorella Luccarini - Unindustria Bologna Stampa GRAFICA EDITORIALE PRINTING srl via Mattei 106 - 40138 Bologna tel. 0514592900 [email protected] www.poligraficiprinting.it Pubblicità FARE S.r.l. via San Domenico, 4 - 40124 Bologna tel. 0516317111 - fax 051356118 PUBBLI’concessionaria editoriale S.r.l. corso Vittorio Emanuele 113 41100 Modena tel. 059212194 - fax 059226627 [email protected] Foto Archivio Unindustria Bologna Tiziana Ferrari Elena Boromeo - Francesca Aufiero - Marco Taddei 42 ICT, motore per l’innovazione rubrica a cura di ReteICT 44 FARETE 2013 46 C’è voglia di FARETE Elena Boromeo 51 “La politica ascolti l’economia reale” Alberto Vacchi 60 Tradizione e coraggio: ecco la ricetta per il primato italiano nell’agroalimentare Marco Taddei 66 Startup Meetup: i talenti si presentano Elena Codeluppi 70 Hanno detto di noi 72 #Farete2013 fa il pieno su Twitter 78 NEWS UNINDUSTRIA Elena Boromeo - Francesca Aufiero - Marco Taddei Presidente Alberto Vacchi Direttore Generale Tiziana Ferrari Sedi via San Domenico, 4 - 40124 Bologna tel. 0516317111 - fax 051356118 piazzale Pertini 8 - 40026 Imola tel. 0542644044 - fax 0542643971 www.unindustria.bo.it Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 6858 del 26.11.1998 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB Bologna Gli articoli presentati possono non rispecchiare le posizioni di Unindustria Bologna che comunque li ritiene un contributo sul piano dell’informazione e dell’opinione FARE 3 Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana IL BOOSTER PER LA TUA COMUNICAZIONE MARKETING - ADVERTISING - DIGITAL www.luis.it Via Antonio Canova, 15 40138 - Bologna +39 051 22 45 18 [email protected] Via Bainsizza, 1 40133 - Bologna +39 051 64 94 957 [email protected] ® SOCIETÀ DI PROPAGANDA PROGETTO BILLENIUM UN NUOVO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE PER LE UNIVERSITÀ ITALIANE 4 FARE www.billenium.tv FOCUS Carissimi lettori, Quando, due anni fa, abbiamo immaginato un progetto per far dialogare tra loro le imprese, forse non ci aspettavamo un risultato come quello del 16 e 17 settembre scorsi. L’entusiasmo e lo spirito propositivo che si respirava tra gli stand ci hanno dimostrato che siamo sulla strada giusta. Grazie alla vostra partecipazione abbiamo creato un moltiplicatore di opportunità e al tempo stesso un luogo di interazione con la città. Nulla sarebbe, infatti, Farete senza la vostra voglia di fare. Quella che – a dispetto della crisi economica – per due giorni avete portato fuori dagli uffici e dai capannoni industriali, per stringere la mano a colleghi, visitatori e potenziali partner. La due giorni ci ha permesso inoltre di inserire l’Assemblea Generale della nostra Associazione in un contesto più ricco e plurale, nella convinzione che siamo utili anche nella misura in cui siamo in grado di metterci in discussione e rinnovarci. Voglio sottolineare, infine, la rinnovata collaborazione con Legacoop nella realizzazione di Farete 2013, a dimostrazione che di fronte a un buon progetto, le forze produttive sono capaci di fare fronte unico per il bene comune. Sempre la collaborazione con Legacoop ci ha permesso quest’anno di attivare l’iniziativa “sconto 10% sulla spesa” per il sostegno del reddito dei lavoratori. Si tratta, lo ricordo, di quattro buoni sconto del valore complessivo di 40 euro per ciascun dipendente delle aziende aderenti a Unindustria Bologna e alle altre Associazioni che partecipano al progetto: un piccolo aiuto ai lavoratori e alle loro famiglie all’insegna di quella coesione sociale che tutti abbiamo il dovere di conservare. Per questo ringrazio tutte le aziende che hanno aderito al progetto. Tiziana Ferrari Direttore Generale di Unindustria Bologna © RIPRODUZIONE RISERVATA FARE 5 ALFAREC: 30 ANNI DI PASSIONE E RISPETTO PER L’AMBIENTE vita industriale Elena Boromeo Francesca Aufiero Marco Taddei Invitiamo le aziende della provincia di Bologna a segnalare notizie su attività, iniziative o avvenimenti che le riguardino, dandone comunicazione all’Ufficio Stampa di Unindustria Bologna (riferimento Elena Boromeo, [email protected]). La scelta sarà poi compiuta dalla redazione di FARE. 6 FARE Lo smaltimento rifiuti è questione di rispetto e passione. Lo insegna Alfarec, azienda di Pianoro che da 30 anni garantisce sicurezza di procedure e mezzi, nonché compatibilità e moralità ecologica. Alfarec è nata nel 1983 dall’idea dei due soci fondatori che, nel momento in cui la normativa ambientale iniziò a concretizzarsi e a prevedere le regole per classificazione e smaltimento dei rifiuti, decisero di affiancare all’attività di recupero per via elettrochimica dei metalli, quella di ritiro e consegna dei reflui fotografici di scarto ad impianti di depurazione. “Abbiamo festeggiato il trentesimo anno di attività in totale coerenza con la nostra missione che è fornire soluzioni complete, nel rispetto di ambiente e normativa, condividendo l’esperienza e la formazione per soddisfare le esigenze dei clienti, proteggere i collaboratori e garantire i fornitori”, spiega Fabio Colla, Presidente e Amministratore Delegato di Alfarec. L’azienda prende integralmente in carico tutte le fasi di lavorazione: dall’indagine analitica alla progettazione, dalla preventivazione alla realizzazione e alla certificazione di completa e corretta esecuzione. “Sia che si tratti di smaltimento rifiuti che di bonifica di siti o di gestione di altre criticità di tipo ambientale, mettiamo a disposizione tutte le figure professionali ed i mezzi necessari, riuscendo così a minimizzare i costi, in termini sia economici sia di tempo. Nel corso degli anni abbia- mo mantenuto la stessa compagine e struttura manageriale: contiamo su oltre 30 collaboratori e abbiamo un nostro centro di stoccaggio e trattamento dotato di laboratorio chimico interno per il controllo dei materiali, dei rifiuti e delle emissioni”, evidenzia il Presidente e Amministratore Alcune cisterne dello stabilimento Alfarec di Pianoro Delegato di Alfarec. Uno dei fiori all’occhiello dell’azienda di Pianoro è l’export. “Abbiamo intrapreso da tempo una proficua collaborazione diretta con impianti di destinazione europei ed esteso la capacità ricettiva a produttori esteri. Da 12 anni, infatti, esportiamo rifiuti verso l’Austria, la Francia e la Germania, principali destinatarie dei rifiuti difficilmente smaltibili in Italia”, conclude Colla. ANALYSIS: 18 ANNI DI QUALITÀ FESTEGGIATI CON UN PREMIO Un regalo per festeggiare l’ingresso nella ‘maggiore età’. Un’implementazione di QualiWare, il software interamente sviluppato da Analysis S.r.l., è stata infatti premiata al Forum Pubblica Amministrazione 2013 nell’ambito dell’iniziativa “10 x 10 storie di qualità”. Un riconoscimento prestigioso per l’azienda di Trebbo di Reno, dalla cui esperienza nell’informatizzazione della gestione della qualità e dell’organizzazione aziendale nel 1995 è nato QualiWare, un applicativo in- Ing. Pier Alberto Guidotti, CEO di Analysis tegrato per la gestione dei sistemi qualità, sicurezza e ambiente e per il business process management in generale. Il software sviluppato da Analysis è un prodotto all’avanguardia e in continua crescita, con una gestione documentale che si differenzia da tutte le altre sul mercato per l’esclusivo QualiWare Form & Workflow Designer, tramite il quale gli utenti possono realizzare autonomamente nuove applicazioni e gestire flussi di processi aziendali in maniera efficiente, efficace e conforme. Proprio QualiWare è alla base del sistema di gestione della qualità aziendale Q12 ‘paperless’ dell’Azienda Ulss 12 Veneziana, premiato al Forum PA 2013 nella sezione ‘innovazione di processo per il risparmio’ come una delle dieci storie di qualità che hanno contribuito a migliorare la complessa e strutturata macchina dei servizi pubblici. Un premio che evidenzia la versatilità e le potenzialità del software sviluppato dall’azienda bolognese che ha conquistato un ruolo di primo piano come dimostrano le oltre 480 installazioni su tutto il territorio nazionale e le migliaia di utenti di aziende di ogni settore e dimensione, anche internazionali, che lo utilizzano. “Allo staff dell’Azienda Ulss 12 Veneziana responsabile dell’implementazione di QualiWare vanno i nostri più vivi complimenti per il meritatissimo premio, del quale siamo ovviamente orgogliosi“, commenta Pier Alberto Guidotti, CEO di Analysis. “In un’ottica di continua espansione, da sempre siamo molto attenti alla ricerca di nuovi partner, sia società di consulenza che società nell’ambito ICT, perché riteniamo che essi siano importanti per condividere contatti e progetti nel territorio, collaborando nell’implementazione delle installazioni integrate con i loro ERP e supportando la loro consulenza con il software QualiWare”, conclude Guidotti. DONA UN’ORA DI SOLIDARIETÀ AD ANT Si può essere solidali in tanti modi. Ad esempio, si può donare un’ora del proprio lavoro a sostegno dei progetti di prevenzione oncologica e di assistenza domiciliare specialistica gratuita ai sofferenti di tumore. L’idea è della Fondazione ANT, che in occasione dei 35 anni di attività ha dato il via all’iniziativa “Dona un’Ora di Solidarietà”. La campagna – attiva sino a dicembre 2013 – ha coinvolto fino ad ora circa 600 lavoratori e 69 aziende del comprensorio bolognese, nonché i dipendenti di cinque enti locali, per un totale di oltre 32 mila euro già raccolti (per informazioni: [email protected]). Il progetto, sviluppato anche grazie al prezioso supporto di Unindustria Bologna, è rivolto ai dipendenti delle aziende e degli enti del territorio bolognese che possono sostenere la Fondazione ANT donando, volontariamente, l’equivalente economico di un’ora di lavoro. Al contributo dei lavoratori, poi, se ne può sommare uno identico da parte delle aziende, per rafforzare ulteriormente l’impegno dei singoli dipendenti. L’iniziativa vuole rappresentare un importante momento di riflessione sul significato della solidarietà nel contesto sociale e delle sue accezioni anche all’interno del proprio luogo di lavoro. In questo senso, il legame che unisce la Fondazione al territorio bolognese rappresenta un’opportunità unica per realizzare un’iniziativa in grado di coinvolgere tutta la società civile attraverso un semplice gesto d’impegno sociale condiviso ed evocativo dello spirito solidaristico che sta alla base di ANT. La provincia di Bologna è stata, infatti, il terreno dove si è prima sperimentato e poi FARE 7 ‘ODISSEA NELLO SPAZIO’ PER LA TECNOLOGIA DI GIANNI ANDALÒ La tecnologia ceramica della Gianni Andalò vola in orbita. Le ceramiche spaziali realizzate dall’azienda di Imola, specializzata nella lavorazione meccanica di precisione, sono state infatti protagoniste di un esperimento scientifico sulla capsula russa Photon Bion M1, condotto grazie all’Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici di Faenza e in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Napoli “Federico II”. La capsula russa Photon Bion M1 prima del lancio Durante la missione nello spazio sono stati eseguiti diversi test nel campo della biologia, della fisiologia, della bio-tecnologia e della scienza dei materiali e, proprio per la fase di rientro in atmosfera, è stato condotto l’esperimento ISTECDipartimento di Ingegneria Industriale (DII) rivolto allo studio di ceramiche spaziali della classe ultra-refrattaria, meglio conosciute nella comunità scientifica come Ultra-High Temperature Ceramics (UHTC). Anche la Gianni Andalò ha contribuito al successo dell’esperimento, trattando e sagomando con maestria e competenza le ceramiche spaziali realizzate ad hoc, secondo le stringenti specifiche di progetto. Più esattamente, l’Officina specializzata imolese ha lavorato due componenti in ceramica spaziale “UHTC” con la funzione primaria di “porta-campioni” installati sulla parte anteriore esterna dello scudo termico della capsula, progettati dagli esperti dell’ISTEC (sotto la supervisione del fisico Frédéric Monteverde) e dagli ingegneri del DII (guidati dal professor Raffaele Savino) dell’Università di Napoli, con il supporto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e la collaborazione con il “Department of Sanitary Chemical and Microbial Safety” (IMBP, Mosca) dell’Accademia Russa delle Scienze. La capsula è rientrata sulla terra il 19 maggio scorso, atterrando nella regione russa dell’Orenburg, al confine con il Kazakistan dopo circa un mese in orbita attorno alla Terra ad una quota di 575 chilometri. Subito dopo l’atterraggio le ceramiche spaziali sono state recuperate e sottoposte ad una prima ispezione visiva, nella quale hanno mostrato di aver resistito in modo eccellente alle terribili condizioni di surriscaldamento durante l’attraversamento dell’atmosfera terrestre. Sono in corso le pratiche per il trasferimento delle ceramiche spaziali in Italia dove saranno sottoposte ad approfondite analisi “post-volo”. “L’esperimento – sottolinea la nota dell’ISTEC – ha messo in evidenza che esistono in Italia enormi competenze nella progettazione e realizzazione di materiali ceramici che possono aprire una nuova era di come viaggiare nello spazio”. “Il successo di questa iniziativa – conclude ISTEC – dimostra che la ricerca spaziale italiana, nella scia della sua pluriennale storia proprio in questi giorni esaltata dalla presenza di un astronauta italiano sulla Stazione Spaziale Internazionale, continua a farsi valere in campo internazionale, nonostante la tendenza drammaticamente calante delle fonti di finanziamento”. © RIPRODUZIONE RISERVATA 8 FARE Mezzo secolo di Unipol. Una storia scritta guardando al futuro. Il nostro futuro nasce dalla nostra storia. Da quando, cinquant’anni fa, siamo nati, crediamo in un ideale che va al di là degli interessi particolari e ha come orizzonte il bene comune. Ed è guardando a questo orizzonte che ogni giorno, nella concretezza delle nostre azioni, cerchiamo di scrivere il miglior futuro possibile per le persone cui dedichiamo il nostro lavoro. www.unipol.it FARE 9 sviluppato e consolidato il progetto di ANT, fondato sul concetto cardine dell’attività della Fondazione, l’Eubiosia (dal greco, “la buona vita”), intesa come difesa della qualità e della dignità della vita, fino all’ultimo istante. Tutti i fondi raccolti tramite “Dona un’Ora di Solidarietà” saranno utilizzati per sostenere le iniziative realizzate dalla Fondazione ANT, che da 35 anni garantisce assistenza socio-sanitaria gratuita a domicilio ai sofferenti di tumore in nove regioni d’Italia, offre progetti di prevenzione oncologica gratuita e organizza corsi di formazione rivolti a volontari e professionisti. ARANCHO DOC, LEADER NELLE TRADUZIONI Da oltre trent’anni al fianco delle imprese per aiutarle ad abbattere i confini grazie ai propri servizi linguistici. È il biglietto da visita di Arancho Doc, società presente sul territorio europeo ed asiatico con una rete di dieci uffici e certificata EN 15038, la norma che regolamenta la produzione di traduzioni tecniche e la gestione di documentazione e contenuti multilingue. La gestione della manualistica tecnica multilingue è un problema comune a tutte 10 FARE le imprese che operano sui mercati internazionali in conformità con le direttive europee e internazionali, che richiedono una documentazione sempre più completa e dettagliata, come evidenziato nella più recente IEC 82079. Studi di settore, inoltre, indicano un tasso di crescita annuo dei contenuti nella documentazione tecnica pari al 13%. Le aziende, per essere competitive, si stanno espandendo verso nuovi mercati e si vengono così ad aggiungere sempre nuove lingue da gestire. Va da sé che il controllo dei costi connessi alla documentazione diventa un obiettivo importante. La standardizzazione dei processi (strutturazione e redazione dei contenuti - formati e strumenti - traduzione pubblicazione) è un aspetto che contribuisce sensibilmente alla riduzione dei costi di gestione, migliorandone al contempo la qualità del risultato. Si tratta però di approcci complessi, che devono essere adattati a ciascuna realtà aziendale e necessitano di una conoscenza approfondita delle possibilità degli strumenti e delle best practices, non solo per la redazione dei documenti nella lingua di partenza, ma anche nel processo di traduzione, che oggi si basa sull’utilizzo molto intenso di tecnologie volte all’ottimizzazione delle risorse. Molte aziende continuano a gestire separatamente le attività di redazione e traduzione, sebbene i costi di traduzione siano fortemente correlati alla struttura del documento sorgente. Questo significa che, per trarre reali benefici dal processo di gestione della documentazione tecnica riducendo drasticamente i costi e ottenendo cicli di lavoro ideali, è necessario coordinare le attività tramite un’attenta interazione con il proprio fornitore di traduzioni. Essere sempre aggiornati sulla continua evoluzione in campo tecnologico rappresenta uno dei principali punti di forza di Arancho Doc che, tramite l’utilizzo di strumenti innovativi e avanzati, offre ai propri clienti processi produttivi più efficienti e permette l’ottimizzazione dei costi per essere ancora più competitivi e soddisfare al meglio le aspettative del mercato. BIRRA RONZANI INNOVA NELLA TRADIZIONE Marco Baglioni, Sr. Business Development Manager di Arancho Doc In tutta Italia la chiamavano “Oro del Reno”. Perché quando Camillo Ronzani fondò una fabbrica di birra, nel 1855, la fece costruire a Casalecchio, due passi da Bologna, proprio sul Reno, per poter usare le acque ancora limpide del fiume. Da quel momento il nome Birra Ronzani si intreccia a quello della città. Il 3 ottobre del 1909, per CANNAMELA “SEMINA PER L’AFRICA” E CONQUISTA L’ETHIC AWARD Un bacino idrico per la provincia del Nyanza, in Kenya, vuol dire molto. Acqua filtrata, innanzitutto, per oltre 1.250 persone. Da bere, ma anche da utilizzare per l’irrigazione delle coltivazioni di ortaggi destinati al consumo locale. Vuol dire garantire alle famiglie l’apporto di vitamine ed altri elementi nutritivi non presenti nella loro dieta alimentare. E’ anche per la realizzazione di questo progetto, inserito nella più ampia iniziativa “Seminiamo per l’Africa” che Cannamela, l’azienda di Zola Predosa che da oltre 50 anni opera nel mercato delle spezie, si è aggiudicata l’Ethic Award 20122013. L’azienda collabora da sempre in tutto il mondo con piccole e medie realtà agricole per un piano condiviso di sviluppo sostenibile. Dal 2011, insieme a Cefa Onlus, ha investito, con risorse sia economiche che umane (fornendo know how e competenze), nel progetto “Seminiamo per l’Africa” con l’obiettivo di sostenere nel tempo la qualità della vita della popolazione di un distretto di quasi 200.000 abitanti, fornendo loro gli strumenti per lo sviluppo dell’attività agricola, e quindi un progressivo aumento di reddito e una migliore accessibilità ai servizi. E nuovi progetti sono già all’orizzonte, come la Casa del Miele che giorno dopo giorno sta prendendo forma e che, una volta completata, darà lavoro a Roger Clarke, Quality Supply Chain Executive di Cannamela nove cooperative di apicoltori consentendo di migliorare la carente dieta alimentare della popolazione del luogo. “Seminiamo per l’Africa” è un grande progetto pluriennale di sviluppo agricolo sostenibile in Kenya, un vero e proprio processo di trasferimento delle conoscenze verso i 40 gruppi di autosviluppo costituiti, per un totale di circa 10.000 persone, che saranno in condizione di continuare il percorso di crescita anche quando il progetto sarà terminato. Dopo più di due anni di lavoro, infatti, tutti i gruppi coinvolti in “Seminiamo per l’Africa” hanno già raggiunto buoni livelli di autonomia nelle diverse attività proposte e hanno imparato ad organizzarsi al loro interno, distribuendosi ruoli e responsabilità e occupandosi dell’aspetto di gestione e manutenzione delle attività stesse. Un progetto di grande valore che è valso a Cannamela la decima edizione dello storico Ethic Award, dedicato alle iniziative della distribuzione e dell’industria rivolte alla sostenibilità, una delle dodici categorie del premio Retail Awards 2012-2013, organizzato dalle riviste del Gruppo 24 Ore “Mark Up” e “Gdoweek” e rivolto al mondo distributivo operante in Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA FARE 11 LA NUOVA FRONTIERA DELLA PLASTICA BIO PASSA DA GAMMARAD ITALIA Produrre materie plastiche biologiche a partire dagli scarti sfruttata a livello industriale da più di 50 anni per diversi della lavorazione dello zucchero: in un futuro prossimo po- scopi applicativi: Gammarad Italia la utilizza per la sanifitrebbe essere realtà, anche grazie al contributo di Gamma- cazione, la sterilizzazione e la chimica dell’irraggiamento. rad Italia. L’azienda di Minerbio, tra i più importanti e com- “Siamo soddisfatti di questo accordo di collaborazione che pleti centri europei di irraggiamento per la sterilizzazione ci permette di avviare ricerche approfondite per allargadei prodotti in outsourcing, infatti, ha inaugurato una part- re i nostri confini operativi su nuovi e avveniristici matenership con l’intellectual property company bio-on di San riali e migliorare così la sicurezza e la tutela ambientale. Sottolineo con orgoglio la Giorgio di Piano. L’obiettivo è vicinanza geografica delle sperimentare nuove applicadue aziende e la partnership zioni per la sterilizzazione con con un istituto universitario i raggi gamma attraverso inemiliano-romagnolo, segnavestimenti costanti nel settore le evidente del dinamismo della ricerca e dello sviluppo. che ancora pervade il noLe ricerche, che dureranno stro territorio e dell’impecirca 12 mesi, hanno lo scopo gno continuo ad effettuare di valutare la possibilità, da investimenti, in particolare parte di Gammarad Italia, di investimenti in R&D”, disterilizzare con i raggi gamma chiara Massimiliano Magaun nuovo materiale brevettato gnoli, Presidente di Gammada bio-on, in partnership con rad Italia. Coprob, e ricavato dai residui Massimiliano Magagnoli, Presidente di Gammarad Italia Gammarad Italia investe della produzione di zucchero quote importanti del proprio da barbabietola: il PHA, sigla che sta per “poliidrossialcanoati”. Gammarad Italia e bio- fatturato, circa il 3%, in ricerca e collabora attivamente con on metteranno a disposizione un team dedicato a questa Enti ed Istituti nazionali ed internazionali. I successi dell’aattività e avvieranno una stretta collaborazione con l’Uni- zienda di Minerbio sono testimoniati dalle autorizzazioni ottenute dal Ministero della Salute alla sterilizzazione di soversità di Modena e Reggio Emilia. I raggi gamma sono onde elettromagnetiche ad alta ener- stanze attive/eccipienti ad uso veterinario (conformità alle gia, della stessa natura della luce e dei raggi X, che attra- Norme di Buona Fabbricazione/GMP) e dall’AIFA (Agenversano la materia abbattendo o distruggendo la carica zia Italiana del Farmaco) come Officina Farmaceutica per microbica senza lasciare alcun residuo, senza alterazioni e la sterilizzazione di materie prime e specialità medicinali senza alcun aumento della temperatura. La tecnologia dei (conformità alle GMP). raggi gamma emessi dal Cobalto-60 (Co60) è conosciuta e © RIPRODUZIONE RISERVATA esempio, è alla birreria Ronzani, un locale in stile liberty in via Spaderie, cuore del mercato di mezzo che oggi non esiste più, che nacque il Bologna Football Club. Successivamente arrivarono una serie di vicissitudi- 12 FARE ni: assorbita nel 1929 nel marchio Fabbriche Riunite Birra Ronzani e Bologna, la società bolognese venne acquistata nel 1959 dalla birra Wuhrer e scomparve definitivamente nel 1962 assumendo la denominazione di Birra Wuhrer Bologna S.p.a. Quasi 50 anni dopo Alberto Ronzani (ma l’omonimia con il fondatore è solo un caso) ha ripescato e registrato la gloriosa etichetta di Casalecchio. “Ci è voluta una lunga e accurata ricer- FARE 13 controllo di gestione e il coordinamento operativo. Questi sono i ruoli all’interno dell’organizzazione attuale: Alberto Ronzani, controllo della produzione, rapporti con i fornitori, marketing, comunicazione e relazioni esterne; Brew Invest S.r.l., dei fratelli padovani Sandro e Michele Vecchiato, sviluppo, distribuzione e vendite sui mercati esteri; Fratelli Rinaldi Importatori S.p.a. di Bologna, sviluppo, distribuzione e vendite sul mercato italiano. ca – racconta lo stesso Ronzani – e una forte passione per le cose antiche made in Italy”. La produzione si è spostata in un birrificio artigianale di Apecchio, alle pendici del Monte Nerone, al confine tra Umbria e Marche, ma la ricetta è rimasta la stessa: acqua di fonte, malto d’orzo primaverile e luppoli pregiati. Così la birra Ronzani è tornata prima sotto le due Torri e poi ha preso il volo per l’estero, approdando sugli scaffali di Formentera, Londra, Salonicco e, oltreoceano, a Sidney, Miami e New York. “Un pezzo della storia di Bologna in giro per il mondo”, continua Ronzani, orgoglioso che la produzione del marchio sia legata in tutto e per tutto alla nostra penisola. Per sostenere le prospettive di ulteriore sviluppo del brand in Italia e nel mondo, lo scorso 15 febbraio l’assetto societario di Birra Ronzani S.r.l. è cambiato. Accanto al fondatore Alberto Ronzani infatti, la nuova compagine vede oggi la presenza di Brew Invest S.r.l. (gruppo Interbrau), di Fratelli Rinaldi Importatori S.p.a. e di Roberto Gobbi, cui spetta il 14 FARE CON CAMORAK LA BELLEZZA È NATURALE E SOSTENIBILE Era il 1970 quando, a Villanova di Castenaso, i laboratori Camorak fornivano a medici e farmacisti prodotti di origine vegetale creati su commissione, finalizzati al trattamento cosmetico o alla cura di specifiche patologie. Per oltre 40 anni l’utilizzo di erbe naturali, piante officinali e ingredienti biologici è rimasto punto di forza dell’azienda, che oggi inau- Eugenia Palumberi, Direttore tecnico di Camorak Cosmesi biologica con lisati vegetali puravidabio.it gura una nuova partnership con Alce Nero Mielizia. Una collaborazione che arricchisce la linea di prodotti bioecocosmetici Puravida Bio. La costante ricerca dell’eccellenza cosmetica, tramandata dal fondatore Domenico Palumberi alle figlie Eugenia e Francesca, e la continua sperimentazione di nuove soluzioni e formulazioni naturali hanno permesso oggi all’azienda di riscoprire il valore straordinario dei lisati vegetali, quali nuovi ingredienti chiave di una cosmesi attiva tutta naturale: grazie ad un complesso metodo di biotrasformazione, chiamato “elisione”, i principi funzionali del germe di grano e di tutti gli altri cereali biologici selezionati da Puravida Bio vengono naturalmente separati, attivati e poi lasciati fermentare, in modo da potenziare al massimo i principi antiossidanti ed esaltare le singole componenti ricostitutive, nutritive e rivitalizzanti, rendendo immediatamente tutte le loro preziose proprietà benefiche e cosmetiche. LA FONDAZIONE DOPO DI NOI FESTEGGIA I SUOI PRIMI 10 ANNI Dieci anni passati al fianco delle persone con disabilità, rivolgendo una particolare attenzione a tutti quei genitori che cercano di dare una risposta al delicato problema del ‘dopo di noi’. La Fondazione Dopo di Noi Bologna Onlus, nata da un gruppo di tredici familiari di persone con disabilità, offre la propria consulenza e i propri servizi a tutti i cittadini e agli enti del territorio di Bologna e provincia. Ad oggi sono 70 i giovani che hanno partecipato ai progetti di autonomia abitativa attivati presso i due appartamenti “Casa in Città” e “Casa Fuoricasa”, più di 300 i nuclei familiari che hanno potuto trovare ascolto grazie all’attività dello Sportello di Informazione Giuridica, per un totale di 500 colloqui, otto i corsi per Amministratore di Sostegno avviati ai quali hanno preso parte quasi 400 persone. “Questo importante traguardo rappresenta una tappa del percorso e non un semplice anniversario”, sottolinea la Presidente della Fondazione, Cesira Berardi. La Fondazione Dopo di Noi ora si propone di ampliare i progetti in corso, ma soprattutto di aumentare le risorse da dedicare agli ‘interventi individualizzati ad alta complessità’ rivolti all’intero nucleo familiare, necessari in tutte quelle situazioni in cui le famiglie hanno bisogno di risposte su più tematiche (educative, relazionali e di mediazione familiare, giuridiche). È quello che auspica Luca Marchi, direttore della Fondazione, “perché solo attraverso un approccio multidisciplinare e con un’elevata professionalità si può affrontare la problematica del ‘dopo di noi’”. La Fondazione lavora per costruire sempre più collaborazioni con le istituzioni e gli enti pubblici, ma considera altrettanto fondamentale la costruzione di partnership con enti ed aziende private. “Crediamo che una realtà non profit come la nostra abbia le caratteristiche di serietà e trasparenza per potersi rivolgere alle imprese del territorio, allo scopo di costruire assieme quella rete di servizi efficaci a cui la persona con disabilità e la sua famiglia possano fare affidamento. Il nostro è un appello affinché le aziende bolognesi, tradizionalmente attente a quella responsabilità sociale d’impresa che guarda alla comunità intera, possano aiutarci nel nostro difficile compito”, conclude la Presidente Berardi. Per ulteriori informazioni sulla Fondazione Dopo di Noi Bologna Onlus è possibile visitare il sito www.dopodinoi.org o rivolgersi all’Ufficio Raccolta Fondi (tel. 051.5873837; [email protected]). © RIPRODUZIONE RISERVATA Dato che questo tipo di procedimento, pur essendo all’avanguardia della scienza cosmetica, non avviene in modo forzato ma semplicemente “assistito”, cioè senza l’aggiunta di nessuna sostanza chimica aromatica, policiclica o eterociclica, è naturale che sia garantita la massima eco-dermocompatibilità dei propri prodotti. La collaborazione di Puravida Bio con il brand Alce Nero Mielizia, marchio di oltre 1.000 coltivatori italiani impegnati da quasi 40 anni nell’agricoltura biologica nonché fornitore di moltissimi alimenti bio presenti come ingredienti nella linea (come riso, farro, caffè, olio extra vergine di oliva), conferma la volontà aziendale di creare grandi innovazioni nel campo della bioecocosmesi, questa volta FARE 15 PRESENTATO BILANCIO DI MISSIONE 2012 DELLA FONDAZIONE HOSPICE MT. C. SERÀGNOLI Non solo numeri, ma anche e soprattutto valori: il rispetto della vita, prima di tutto. Con questo messaggio, la Fondazione Hospice MT. C. Seràgnoli, lo scorso 25 giugno, nella sala Marco Biagi della sede di Unindustria Bologna, ha pre- La presentazione del Bilancio di Missione nella sala “Marco Biagi” di Unindustria Bologna sentato il suo sesto bilancio di missione. In questa occasione sono stati illustrati i risultati raggiunti nel 2012, quando si è festeggiato il decennale della nascita dell’Hospice Bentivoglio che ha segnato l’inizio del cammino della Fondazione nel mondo delle cure palliative. La Fondazione, inoltre, ha comunicato gli obiettivi futuri per un miglioramento continuo dell’attività di assistenza ai malati inguaribili e ai loro familiari, della formazione delle figure professionali che operano negli hospice e della ricerca. “Abbiamo voluto presentare questo bilancio annuale, così importante per la Fondazione, nella sede di Unindustria che, rappresentando il tessuto imprenditoriale più importante sul nostro territorio, si pone come uno degli interlocutori privilegiati insieme alle istituzioni pubbliche nel dialogo instaurato in questi dieci anni dalla Fondazione. Un dialogo indispensabile tra enti pubblici, organizzazioni della società civile e mondo imprenditoriale, condotto in un’ottica di sussidiarietà circolare per la realizzazione di progetti di eccellenza che rispondano ad un bisogno della comunità in am- 16 FARE bito sociosanitario”, spiega Giancarlo De Martis, Presidente della Fondazione Hospice Seràgnoli. “Credo che la Fondazione Hospice Seràgnoli sia un esempio concreto di come sia possibile coniugare valori etici e professionalità, innovazione e attività senza fini di lucro, dando vita a un modello integrato di assistenza pubblico-privata. Come cittadini bolognesi e come imprenditori siamo orgogliosi di ospitare questa realtà nel nostro territorio”, commenta il Presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi. Il 2012 è stato un anno particolarmente importante per la Fondazione che, oltre a celebrare il decimo anniversario dell’Hospice MT. C. Seràgnoli Onlus di Bentivoglio, ha inaugurato il primo campus in Europa interamente dedicato alla medicina palliativa dove si integrano assistenza, formazione, ricerca e accoglienza agli studenti. Tra i principali risultati ottenuti, grazie anche al rafforzamento del rapporto di reciproca sussidiarietà con le istituzioni, l’apertura del terzo Hospice a Casalecchio gestito dalla Fondazione e il riconoscimento deliberato dalla Regione Emilia Romagna per la realizzazione dell’unico hospice pediatrico a livello regionale che rappresenterà uno dei nodi fondamentali della Rete di cure palliative pediatriche dell’Emilia Romagna per garantire ai piccoli pazienti e alle loro famiglie il diritto di accesso alle cure palliative. Durante la presentazione del bilancio di missione sono stati consegnati gli attestati di riconoscimento “Uniti per fare grandi imprese” al Presidente di Ima, Alberto Vacchi, al Direttore Generale di Unindustria Bologna, Tiziana Ferrari e ai rappresentanti delle altre aziende che hanno partecipato all’iniziativa. © RIPRODUZIONE RISERVATA FARE 17 con una linea di prodotti che si farà notare per la sua speciale formulazione con alimenti bio e per la presenza dei potenti lisati vegetali, ma anche perché suggerisce e promuove la bellezza come un nuovo stile di vita, nel rispetto di una filiera tutta naturale, corta e sostenibile. CEPRA: AL FIANCO DELLE AZIENDE PER LA SICUREZZA DEI COSMETICI La qualità dei prodotti cosmetici che utilizziamo ogni giorno è fondamentale. Lo sa bene Cepra (Centro Protezione Ambientale) srl, la società di Casalecchio di Reno che dal 1979 collabora con grandi aziende italiane ed europee e con fornitori internazionali per garantire che i processi produttivi e i prodotti immessi sul mercato siano sicuri e controllati. Lo staff di Cepra Cepra, che da oltre trent’anni fornisce alle imprese consulenza, monitoraggi e analisi chimiche per l’ambiente esterno (rifiuti, acque, emissioni) e la sicurezza negli ambienti di lavoro (valutazioni del rischio, campionamenti personali), segue ora anche i nuovi temi di sicurezza prodotto. La 18 FARE società bolognese si propone infatti come il partner ideale per le aziende, grazie al suo staff di chimici volti al problem solving, sulle principali normative in materia, accompagnandole nel percorso di responsabilizzazione, in termini di standard di qualità e sicurezza a tutela del consumatore, richiesto dal nuovo regolamento europeo dei prodotti cosmetici (1223/2009) entrato definitivamente in vigore nel luglio scorso. Il regolamento, che mira a uniformare le procedure in tutti i paesi dell’Unione Europea, richiede che tutti i cosmetici siano sottoposti ad una valutazione della sicurezza e che venga predisposta una documentazione informativa (PIF) in cui siano descritti i processi di produzione (rigorosamente in rispetto delle Good Manufacturing Practice), i controlli di qualità effettuati, i dati tossicologici dei componenti e la qualità microbiologica. I cosmetici immessi sul mercato sistema devono essere notificati al nuovo portale europeo (CPNP), al fine di raccogliere informazioni utili ai centri antiveleni circa la composizione e l’utilizzo, e qualsiasi effetto o proprietà attribuita al prodotto deve essere dimostrata da prove scientifiche. Un’attenzione particolare è riservata anche alle etichette che dovranno essere aggiornate in modo da riportare correttamente tutte le informazioni utili per l’utilizzo in sicurezza del consumatore e nelle quali, così come in qualsiasi spot sul prodotto, non potranno più essere utilizzati claims ingannevoli o fuorvianti. Il nuovo regolamento cosmetico fa parte di una nuova strategia dell’UE in materia di sicurezza dei prodotti che ha l’obiettivo di armonizzare il sistema in Europa, di elevare il livello di qualità della chimica europea e pretendere il medesimo livello per i prodotti extra europei, nonché di proporre una gestione in sicurezza per la salute e l’ambiente dei prodotti chimici lungo tutta la filiera, fino al consumatore. (Per informazioni: www.ceprasrl.it) COBRA RIDUTTORI ALLA CONQUISTA DEI BRIC Da Calderara di Reno fino alla Germania, all’Europa occidentale e al Sud America, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la propria presenza sui mercati internazionali arrivando a conquistare anche i Paesi BRIC. È questo il percorso tracciato da Cobra srl, azienda fondata nel 1981 e specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di riduttori e trasmissioni “custom”, realizzati in piccola serie in Riduttore per mescolatore di cemento INTERTABA FESTEGGIA 50 ANNI: “IL SEGRETO SONO LE PERSONE” Innovazione, creatività e talento: sono questi gli ingredienti che hanno permesso a Intertaba S.p.A., affiliata del gruppo Philip Morris International con stabilimento produttivo a Zola Predosa (Bo), di tagliare nel 2013 il prestigioso traguardo del primo mezzo secolo di storia. Fondata nel 1963, con 35 dipendenti, come filiale italiana del gruppo svizzero FTR (Fabriques de Tabac Réunies), Intertaba ha iniziato l’attività fornendo al Monopolio di Stato i filtri per la produzione di sigarette su contratto di licenza. Nello stesso anno l’azienda bolognese è entrata a far parte di Philip Morris International (PMI) nell’ambito della prima acquisizione europea del gruppo americano. Nel corso di questi 50 anni l’azienda si è evoluta continuamente, passando anche, negli anni ’70, attraverso esperienze di produzioni diversificate (come i tamponi per pennarelli) per poi concentrarsi sulla produzione di filtri sempre più complessi, consolidando la sua attuale missione di supporto nello sviluppo di filtri innovativi e di condivisione delle proprie conoscenze con le altre fabbriche di Philip Morris International. Oggi l’azienda, in cui lavorano oltre 400 persone dell’età media di 37 anni, è il centro di eccellenza di PMI riconosciuto a base alle specifiche degli utilizzatori. Il principale settore applicativo dei riduttori speciali Cobra è rappresentato dagli impianti di mescolazione e dalle applicazioni industriali, nonché livello mondiale per l’innovazione di tecnologie produttive di filtri per sigaretta, con il compito di supportare il gruppo nella prototipazione e industrializzazione dei nuovi filtri per prodotti da lanciare sui mercati di tutto il mondo. Un traguardo raggiunto grazie alla creatività e alla capacità di Intertaba di svilupparsi in modo costante, supportata da un contesto territoriale d’eccellenza mondiale, sia a livello di formazione sia a livello industriale, nei settori della tecnologia meccanica e dell’automazione. Ma il vero segreto del successo di Intertaba S.p.A. sono le persone: la mentalità sempre aperta a nuove sfide, l’orientamento alle esigenze dei propri clienti e le opportunità date a ogni persona di esprimere le proprie idee di miglioramento hanno creato un gruppo vincente e fortemente coeso. Allo stesso tempo l’azienda pone la sicurezza sul posto di lavoro e l’azzeramento degli infortuni come obiettivo prioritario, puntando a diffondere la cultura della sicurezza a tutte le persone. A metà del 2008, infatti, Intertaba ha lanciato l’iniziativa progetto ‘Zero Tolerance Program’, azzerando gli infortuni grazie alla totale partecipazione del management e di tutto il personale. dalle trasmissioni per veicoli speciali e macchine per la lavorazione del terreno. Dal 2004, poi, l’azienda ha deciso di diversificare la propria attività investendo sulla produzione nel pro- © RIPRODUZIONE RISERVATA prio stabilimento dei riduttori epicicloidali di precisione HP e HPE, che trovano il loro migliore utilizzo nelle applicazioni in cui è richiesta una maggiore precisione ed accuratezza FARE 19 LABANTI E NANNI INDUSTRIE GRAFICHE, 60 ANNI DI INNOVAZIONE Un’affermata specializzazione nel settore, prodotti all’avanguardia e un percorso di crescita fatto di impegno, ricerca e collaborazione con il cliente. È questa la carta di identità della Labanti e Nanni nel momento in cui, nel 2013, taglia il traguardo dei 60 anni di attività. La fondazione dell’industria grafica a Bologna, nel 1953, fu un evento di grande rilevanza. La sua posizione sul mercato, oggi nel nuovo stabilimento di Crespellano, si è rafforzata nel tempo e la voglia di crescere e migliorare hanno permesso all’azienda di affermarsi nel settore delle industrie grafiche. Nel 2000 la produzione ha registrato un cambiamento sostanziale grazie all’introduzione di nuovi impianti automatizzati e al raggruppamento delle varie strutture aziendali in un’unica sede. Per 60 anni i punti di forza dell’azienda sono stati la realizzazione di prodotti di qualità, la continua ricerca e l’innovazione. Importante valore aziendale è l’attenzione all’ambiente che va dall’utilizzo di materia prima riciclata e dallo smaltimento differenziato degli scarti produttivi, fino alla sensibilizzazione del personale. Progettare e realizzare prodotti con questa filosofia è valso, negli anni, il riconoscimento di importanti certificazioni: nel 2008 Tüv Italia le riconosce la UNI EN ISO di movimento. “Attualmente per noi i mercati più importanti sono la Germania, dove esportiamo l’80% dei prodotti, e l’Europa occidentale. Uno degli obiettivi che ci siamo posti è quello di conquistare i Paesi emergenti, come ad esempio la Turchia perché a noi vicina, ma con più di un occhio puntato anche su Brasile, 20 FARE 9001:2000, nel campo della progettazione tecnica e della realizzazione di stampati pubblicitari, commerciali, editoriali e cartotecnici e nel 2010 consegue le Certificazioni di Catena di Custodia FSC (Forest Stewardship Council) e PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification), entrambi sistemi che collegano la gestione forestale responsabile con i consumatori finali. Forte di una grande esperienza nel proprio settore, Labanti e Nanni è oggi in grado di fornire un’ampia gamma di prodotti sia nell’ambito della stampa che della cartotecnica, tecnicamente all’avanguardia, realizzata attraverso metodi e procedure che ne garantiscono la qualità finale e l’affidabilità. “Consapevoli del fatto che i nostri clienti operano in mercati altamente competitivi – spiega il Presidente di Labanti e Nanni, Antonio Bonacini – comprendiamo che è spesso difficile distinguersi dai concorrenti nel panorama odierno. Lo sviluppo di nuove metodologie, tipologie di stampa, finiture e di materiali innovativi, è divenuto ora un elemento importantissimo rispetto al passato, dal momento che i nostri clienti cercano di acquisire quote di mercato e di rimanere al di sopra della concorrenza”. India e Cina”, spiega Giorgio Scagliarini, Presidente del Cda di Cobra. Oggi come ieri, e come sempre nella sua ultratrentennale esperienza, l’azienda di Calderara di Reno punta sulla qualità dei propri prodotti e sulla flessibilità di un servizio pre e post vendita fortemente orientato al cliente per riuscire a superare la difficile crisi che ha investito il mercato. © RIPRODUZIONE RISERVATA “Ci serviamo di fornitori altamente qualificati e per questo la dislocazione geografica del nostro stabilimento nel territorio bolognese, all’interno del polo industriale probabilmente più specializzato nel settore della meccanica di precisione, è molto importante”, prosegue il Presidente del Cda di Cobra. L’unico ‘neo’ sono gli elevati costi dei FARE 21 materiali e delle lavorazioni, ampiamente giustificati però proprio dalla loro qualità. “D’altra parte, da sempre avere il meglio costa un po’ di più”, conclude Scagliarini. IMPRESE E PAGAMENTI: CRIBIS D&B TRACCIA LO SCENARIO Le imprese dell’Emilia Romagna si confermano le più puntuali del Paese nei pagamenti commerciali, ma anche in Regione sono in aumento i ritardi oltre i 30 giorni, a dimostrazione delle crescenti difficoltà delle aziende in questi ultimi anni a onorare gli impegni assunti entro i termini concordati. Sono questi i risultati principali emersi dallo Studio Pagamenti 2013 realizzato da Cribis D&B, la società del Gruppo Crif specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese emiliano-romagnole. “Nel nostro studio abbiamo registrato delle dinamiche che in questi ultimi anni hanno caratterizzato in modo significativo la vita delle imprese”, commenta Marco Preti, Amministratore Delegato di Cribis D&B. “Prima di tutto, continua il processo di istituzionalizzazione dei ritardi nei pagamenti commerciali, cioè la trasformazione dei ritardi in termini contrattuali: le imprese non vogliono perdere clienti e fatturato e quindi concedono qualcosa nei termini di pagamento. Secondariamente, alcune imprese non riescono più a stare sul mercato e ritardano oltre modo il saldo delle fatture. 22 FARE Nonostante alcuni segnali di timido EURTRONIK SUL PODIO miglioramento non bisogna abbassa- DEL BEST PRACTICES 2013 re la guardia, in quanto rimane ancora rilevante il numero di imprese Xtravision fa subito pensare a qualche non onorano gli impegni entro i cosa che guarda oltre. Più lontano. termini contrattuali”. Non a caso è il nome del progetto Nei primi mesi del 2013 in Italia si che si è aggiudicato il primo premio conferma il trend negativo dei pa- per l’innovazione al concorso Best gamenti commerciali: migliorano Practices organizzato da Confinduleggermente i buoni pagatori, ma stria Salerno lo scorso giugno. Madre continua ad aumentare il numero di del progetto è la bolognese Eurtronik imprese che saldano le fatture con ri- srl, storica azienda elettronica fondatardi superiori ai 30 giorni. ta nel 1980 da Luciano Ranieri. All’interno di questo critico scenario, Nata per offrirsi al mercato sia come l’Emilia Romagna si distingue in po- partner che come fornitore di attività sitivo: le sue imprese si confermano, di ricerca applicata, Eurtronik negli infatti, le più virtuose del Paese con anni è diventata leader nel terziario il 53,8% di pagamenti alla scadenza, avanzato, ed oggi è un piccolo driver percentuale superiore sia alla media specializzato nel settore medicale: italiana (45,9%) sia a quella del Nord chirurgia, riabilitazione, cura della Est (50,7%). Al contempo, l’Emilia persona e ausili alla terza età dove si Romagna esibisce una performance propone con i marchi propri DIVAnei ritardi oltre i 30 giorni migliore MED e DIVABEAUTY, e come Oridella media nazionale (7,6% del to- ginal Equipment Manufacturer per tale contro l’11,1%). “Negli ultimi altri brand di successo. La trasformaanni, però, le imprese italiane han- zione a piccolo driver, avvenuta nel no messo sempre più la gestione dei 2010 è stata una reazione alla recente pagamenti al centro della propria congiuntura economica ed all’esclugestione finanziaria, investendo in sione dai fondi per l’innovazione, strumenti come quelli messi a dispo- riservati da quel momento per legge sizione da Cribis D&B che consen- regionale esclusivamente alla rete dei tono di intercettare tempestivamente dipartimenti Universitari. i segnali deboli di deterioramento dell’affidabilità dei propri partner, di mantenere sotto controllo la capacità del proprio portafoglio clienti di generare ricavi, di intervenire in modo efficace con azioni di prevenzione e limitazione del rischio e, soprattutto, di fare previsioni sui Luciano Ranieri riceve da Mauro Maccauro, Presidente di propri flussi di cassa”, Confindustria Salerno, il Premio Best Practice conclude Preti. LEGATORIA MONESI, UN’ARTE CHE DURA DA 50 ANNI Scommettere tutto su un’arte antichissima come la legatoria e tagliare con successo il traguardo dei 50 anni di attività. Succede alla Legatoria Monesi, storica azienda bolognese specializzata nella confezione di libri d’arte e fotografia. Era infatti il 1963 quando il trentenne Enrico Monesi, dopo aver lavorato come operaio presso una legatoria ed imparato il mestiere, decise di seguire il proprio istinto da imprenditore aprendo la Legatoria che porta il suo cognome. Nonostante l’iniziale scarsità di risorse, spinto dalla grande voglia di realizzare il proprio sogno, Monesi prese in affitto sei garage in Via Lombardia a Bologna e con l’aiuto di un socio, amico e vicino di casa, e delle rispettive mogli diede inizio all’avventura. In un primo momento le macchine a disposizione dell’azienda erano solo tre (un lineare, una cucitrice e una piegatrice), ultra usate e non particolarmente efficienti, sistemate al meglio dal meccanico Bonfatti, valido aiuto e supporto del fondatore della Legatoria per moltissimi anni. Dopo gli inizi faticosi, nei quali la mole di lavoro era scarsa e la qualità dei libri modesta, la Legatoria Monesi riuscì in breve tempo ad affermarsi con successo sul mercato, tanto che divenne indispensabile ampliare gli spazi produttivi. La sede dell’azienda si spostò così da Bologna a San Lazzaro di Savena, in Via Fornace, all’interno di una vecchia porcilaia ristrutturata con annesso un prefabbricato di ferro, dove la Xtravision è un’apparecchiatura radiologica digitale Arco a C ideale per gli interventi mini invasivi e per sale operatorie ibride: dispone di sistemi di acquisizione, processo e memorizzazione di immagini per diagnostica avanzata in cardiologia vascolare e periferica, gastroenterologia, urolo- Legatoria Monesi rimase dal 1965 al 1972, anni nei quali iniziò la sua collaborazione in azienda anche la figlia di Enrico, Anna. L’espansione della realtà aziendale bolognese non si fermò e, nel 1973, l’azienda trovò la sua attuale collocazione ad Ozzano dell’Emilia dove venne costruito lo stabilimento di proprietà che si è in seguito ampliato, prima con un nuovo magazzino e poi con lo stabilimento dove oggi lavora La Nuova Legatoria, di cui Enrico Monesi è socio. Dopo circa 20 anni si è interrotta la collaborazione con il socio fondatore, ma nel 1986 ha iniziato a prestare la propria attività in azienda anche il figlio Ivan Monesi, oggi a capo della Legatoria Monesi Srl assieme alla sorella Anna. La Legatoria nel corso degli anni si è sempre mostrata all’avanguardia, utilizzando macchinari tecnologicamente avanzati che le hanno permesso di avere buona competitività sul mercato, e ha raccolto attorno a sé una fedele clientela operando con passione e competenza. Negli anni 2000 l’azienda di Ozzano dell’Emilia ha raggiunto il livello occupazionale più alto con ottimi livelli di fatturato e oggi festeggia l’importante traguardo dei 50 anni di attività, risentendo parzialmente della difficile situazione economica, ma guardando con rinnovata fiducia al futuro, forte dei sacrifici che nel tempo hanno portato tutta la “squadra” a guadagnare la stima dei propri clienti. gia ed ortopedia. Consente di osservare il campo operatorio su monitor con livelli di definizione superiori agli standard per eseguire dall’esterno l’intervento guidando le attrezzature all’interno del corpo. Tutto ciò grazie a particolari algoritmi proprietari che applicati © RIPRODUZIONE RISERVATA alla catena televisiva del sistema radiologico consentono di disporre di immagini con una scala di grigi di qualità elevatissima e con una riduzione della dose di raggi X. Un progetto con grandi potenzialità di sviluppo dunque, in cui confluiscono non solo competenze tecnologi- FARE 23 che, informatiche e commerciali, ma anche potenzialità di espansione sui mercati internazionali e trasferibilità in quei settori industriali dove sono richieste prove di qualità non distruttive. Il Premio Best Practices è stato assegnato da un Comitato Tecnico Scientifico composto da imprenditori e docenti universitari. Giunto alla 7^edizione, con la partecipazione di 126 progetti e 66 start up, è rivolto alle aziende italiane che abbiano realizzato progetti innovativi con risultati dimostrabili e misurabili. CON G.F. ITALIANA LA SALDATURA E’ LASER C’è una nuova tessera nel mosaico di soluzioni innovative offerte da G.F. Italiana S.r.l. Dall’inizio del 2013, infatti, l’azienda bolognese, presente sul mercato degli stampi da oltre 40 anni come rivenditore autorizzato dei più prestigiosi marchi nazionali ed europei, ha ampliato la propria gamma di prodotti assumendo la rappresentanza per l’Emilia Romagna della macchina di saldatura laser multifunzionale Schunk PSM 400. Fondata nel 1968, nel corso della sua storia G.F. Italiana si è affermata grazie ad una politica commerciale che punta su prodotti di elevata qualità e affidabilità diventando così il partner ideale per le aziende leader del settore. Un magazzino molto fornito, che consente di soddisfare prontamente le richieste dei clienti, e la competenza di uno staff in grado di offrire soluzioni personalizzate sono i marchi di fabbrica dell’azienda bolognese. Una professionalità consoli- 24 FARE data riconosciuta anche da Schunk, realtà tedesca leader internazionale nel settore del serraggio e dell’automazione che ora si rivolge anche al mondo del laser. La macchina di lavorazione al laser con controllo CNC, per saldature parzialmente automatizzate di rivestimento, giunzione e riparazione, è stata presentata da G.F. Italiana alla 12^ edizione di MECSPE, la fiera internazionale delle tecnologie per l’innovazione, evento di riferimento per l’industria manifatturiera, che si è svolta a Parma nello scorso mese di marzo. Una saldatrice all’avanguardia, altamente flessibile e di facile utilizzo. Concepita per soddisfare molteplici ambiti d’impiego, dalla costruzione di utensili e stampi all’industria aeronautica, dalla tecnica medica a quella elettro- LUNGA VITA ALL’ARIA CON IMAS AEROMECCANICA “Il mondo che abitiamo lo abbiamo ricevuto dai nostri padri per restituirlo ai nostri figli”. È con questa filosofia che IMAS Aeromeccanica realizza da quasi 40 anni Impianti di Aspirazione e Depurazione dell’aria con tecnologie avanzate in grado di tutelare l’ambiente dai fattori inquinanti generati dai processi industriali. Più esattamente, IMAS sviluppa macchine e processi finalizzati alla realizzazione di impianti che trattano l’aria negli ambienti di lavoro e prima dell’immissione in atmosfera. La lunga esperienza e la continua ricerca di soluzioni tecniche innovative hanno fatto di IMAS un’azienda leader nel mercato italiano e un punto di riferimento a livello internazionale. Lo dimostra anche il sito internet, navigabile in sei lingue. Sud Africa, Israele, Azerbaigian ed Emirati Arabi sono soltanto alcuni dei più recenti mercati esteri conquistati dall’azienda di Ozzano dell’Emilia. A maggio 2013 l’azienda si è presentata al mercato tedesco in occasione di Ligna, la prestigiosa fiera di Hannover dedicata alla lavorazione del legno. Nello stabilimento di Ozzano, dove lavorano circa 60 persone, IMAS La saldatrice laser Schunk PSM 400 nica, la macchina al laser PSM 400 grazie alla multifunzionalità di tutti gli assi è in grado di lavorare ogni tipo di componente: dai pezzi piccoli dalle dimensioni della filigrana fino a quelli grandi e pesanti tonnellate. Un impianto realizzato da Imas Aeromeccanica NUOVA SEDE CON TEATRO PER MOLPASS Laboratori, aule didattiche, e persino un teatro: c’è tutto questo nella nuova “casa” di Molpass. Da maggio scorso, infatti, la sede centrale dell’azienda che dal 1995 progetta e distribuisce sistemi multimediali, impianti di scenotecnica e soluzioni per la sicurezza si è trasferita in via Sabin a San Giovanni in Persiceto (Bo), in una vera e propria “casa della tecnologia”. La struttura di 1.200 metri quadrati, rigorosamente antisismica, si articola su quattro piani ed è affiancata da un teatro di 200 metri quadrati in fase di allestimento. Un salto di qualità importante, specie di questi tempi, che mette in luce la determinazione di Giorgio Molinari, Amministratore unico di Molpass. “Il progetto della nuova sede era nel cassetto da anni. Ci siamo presi il tempo che serviva per realizzare una struttura di cui essere fieri, partendo da un lotto di terreno per arrivare a questa casa della tecnologia dove inoltre sarà possibile fare rete con altre imprese condividendo volumi e funzioni”, spiega Molinari. Molpass si è affermata con successo nei settori audio, video, luce e meccanica di sollevamento partendo dal teatro e dalla TV. Negli ultimi anni sta puntando sugli strumenti innovativi come ad esempio le applicazioni di contenuti interattivi su superfici, le proiezioni su oggetti 3D e le vir- produce internamente le tubazioni e le macchine per la depurazione. Ma il suo punto di forza rispetto alle altre aziende del settore è la propensione allo sviluppo della soluzione tecnica più indicata alle diverse esigenze che di giorno in giorno le aziende devono tualizzazioni per il settore fieristico. Queste attività vanno ad affiancarsi a contesti del proprio core business come gli studi televisivi, i teatri in fase di ammodernamento, i centri congressi e le sale polifunzionali, ovvero tutti quei luoghi dove si debbano integrare efficacemente protocolli audio, video e luci. Un ‘cambiamento di pelle’ che si riflette anche nella nuova struttura realizzata da Molpass che, oltre alla sede centrale di San Giovanni in Persiceto, può contare su una filiale operativa a Milano, specializzata nel settore broadcast. “Oltre all’urgenza di ampliare il volume dei magazzini, una ragione fondamentale dell’estensione dei locali è stato il crescente ruolo della formazione targata Molpass. Nella nuova sede c’è ora un intero piano a disposizione di corsi avanzati e l’offerta educativa continua ad ampliarsi grazie a partnership con altri enti di formazione”, continua l’Amministratore unico di Molpass.Con l’arrivo dell’autunno un ultimo tassello: l’inaugurazione del teatro-laboratorio sperimentale, uno spazio versatile che può trasformarsi in showroom. “Il concetto è quello di facilitare l’incontro tra industria e intrattenimento, tra cultura e tecnologia, il tutto supportato da attrezzature di massimo livello”, conclude Molinari. © RIPRODUZIONE RISERVATA affrontare. Non a caso, una delle carte vincenti è l’investimento costante in ricerca e sviluppo. Come spiega Luca Biscione, responsabile Marketing dell’azienda, “l’innovazione è un elemento impre- scindibile per IMAS Aeromeccanica. Questo fa di noi una Società in grado di affiancare il cliente in tutti gli aspetti normativi e tecnici per la migliore soluzione delle problematiche di rispetto dell’ambiente esterno e di quello lavorativo”. FARE 25 INNOVA FINANCE AL FIANCO DELLE IMPRESE NELLA RICOSTRUZIONE POST-SISMA Oltre 200 richieste di contributo per la ricostruzione degli immobili ad uso produttivo, quasi 500 istanze per la messa in sicurezza dei capannoni e più di 1.200 domande presentate per il bando a sostegno degli investimenti produttivi. Dati significativi che evidenziano la grande volontà delle imprese emiliano-romagnole di ripartire dopo gli eventi sismici del 2012 e che sono stati raggiunti anche grazie all’impegno di InNova Finance, la società di consulenza di Bologna specializzata in Finanza Agevolata, che ha supportato le aziende del territorio nelle procedure di presentazione delle domande di accesso ai fondi previsti. InNova ha affiancato le imprese nella richiesta di contributi per la ricostruzione degli immobili ad uso produttivo, il ripristino di impianti e scorte nonché per la delocalizzazione. Inoltre, grazie alle diverse professionalità tecnico-economiche di cui è dotata ed alla ormai consolidata esperienza nell’ambito delle Ing. Francesco Lombardi, legale rappresentante di InNova Finance 26 FARE richieste di contributi pubblici, la società si è occupata sia del supporto per le rimozioni delle carenze strutturali finalizzate all’ottenimento dei certificati di agibilità sismica provvisori e dell’adeguamento sismico che del bando a supporto delle imprese del territorio per gli investimenti produttivi. Per massimizzare i risultati InNova, da sempre convinta dell’importanza di operare in rete per uno sviluppo migliore delle imprese, ha instaurato numerose partnership con studi tecnici ed aziende di costruzioni del territorio per integrare le rispettive competenze. Le richieste di contributo per la ricostruzione, che possono essere presentate fino al 31 dicembre 2013, alla metà di luglio erano 235 (appena 33 alla fine di febbraio), per una richiesta complessiva di 126 milioni di euro. I dati relativi alla messa in sicurezza, invece, evidenziano 487 domande (di cui 133 nella prima finestra di marzo ed aprile e 354 nella seconda di maggio e giugno) per un importo richiesto di 27 milioni di euro (a fronte di una disponibilità di 72,843 milioni di euro). A tal proposito, InNova sta già lavorando sulla prevista riapertura delle istanze in considerazione dei contributi ancora disponibili e sulla base delle richieste di integrazioni pervenute durante la valutazione formale e tecnica delle prime domande prese in esame dal Nucleo di Valutazione. Per il bando a sostegno degli investimenti produttivi, infine, sono state presentate 1.209 domande con 389 milioni di euro di investimenti previsti ed un totale di contributi richiesto pari a 133,7 milioni. InNova Finance è attualmente impegnata nel supporto alle imprese col- pite dal sisma per le agevolazioni previste, tra ottobre e dicembre 2013, a sostegno dei progetti di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo. MAGILLAGUERRILLA FIRMA #ENYOYOURSTYLE PER GOLDENPOINT Attività sui social media, flashmob, spot: c’è tutto questo in #EnjoYourStyle, il concept di comunicazione multicanale ideato da MagillaGuerrilla per Goldenpoint al fine di coinvolgere gli utenti e renderli attivamente partecipi dei contenuti e delle conversazioni riguardanti il brand. La giovane realtà bolognese nata nel 2009 si conferma dunque, attraverso creatività e idee innovative che generino esperienze di brand trans-mediali, uno dei principali partner del gruppo GoldenLady, del quale MagillaGuerrilla cura da anni la presenza sui social media. La necessità di rivolgersi ad un target giovane e di creare un concept che potesse essere utilizzato in tutti i tipi di media ha portato MagillaGuerrilla a focalizzare l’attenzione sul coinvolgimento degli utenti nella vita quotidiana del brand, che creano e personalizzano il proprio stile divertendosi con i prodotti Goldenpoint. È nato così il claim EnjoYourStyle, che unisce il divertimento (Enjoy), la personalizzazione da parte di ogni cliente (Your) ed il posizionamento che Goldenpoint ha acquisito nella mente dei propri clienti (Style), ovvero la capacità di dar loro gli strumenti per creare la classe e l’eleganza quotidiana. La forza del claim viene rafforzata dall’inserimento dell’hashtag, il “can- FARE 13 FARE 27 “MI ORGANIZZO” CON MAKE IT Flash mob campagna Goldenpoint celletto” divenuto ormai di utilizzo quotidiano per i frequentatori della rete e utilizzato da MagillaGuerrilla come un moltiplicatore della trans-medialità del concept. #EnjoYourStyle è stato utilizzato sia nelle campagne tradizionali, per i punti vendita, la cartellonistica, la stampa, la TV e la radio, sia sul web e sul mobile, dove, oltre al sito, le piattaforme social rappresentano i media verso i quali l’azienda ha rivolto il proprio interesse, per la capacità di creare community di brand e la possibilità di diventare cassa di risonanza di tutti gli altri media. A distanza di qualche mese dal lancio il successo del concept di #EnjoYourStyle si può oggi misurare grazie alle conversazioni generate dagli utenti sui social media principali: Facebook, Twitter, Instagram, YouTube e Pinterest. Conversazioni che si sono concentrate intorno al flashmob, ideato e realizzato da MagillaGuerrilla al “Fuorisalone” di Milano per il lancio ufficiale del concept di comunicazione e allo spot realizzato per il lancio della collezione estiva che aveva come protagonista l’ex velina Federica Nargi, oggi icona nel mondo della moda e dello spettacolo. MagillaGuerrilla e Goldenpoint hanno già in programmazione per la collezione autunnoinverno 2013/2014 altre attività che faranno esplodere sulla rete la “#EnjoYourStyle mania”. 28 FARE Gestire i rimborsi spese tramite un’app dedicata, condividere gli ordini con i fornitori in tempo reale, distribuire e archiviare velocemente i documenti senza sprechi di carta. Tutte operazioni che adesso sono possibili grazie a ‘miOrganizzo’, il software destinato a dare una forte spinta alla produttività delle imprese creato da Make IT, la società informatica bolognese che da più di dieci anni opera nel campo delle tecnologie più innovative. L’utilizzo abituale di Internet e degli smartphone nella nostra società ha cambiato radicalmente le attività quotidiane e le relazioni, rendendo estremamente facile la fruizione dei servizi e la condivisione delle informazioni. Il grande sviluppo tecnologico di questi ultimi anni deve ora trovare adeguata applicazione anche nelle imprese italiane, per spingerle verso un rilevante aumento della loro produttività, e l’industria informatica può rappresentare la chiave di volta per favorire la competitività e la crescita delle aziende. “miOrganizzo nasce in perfetta sintonia con la spinta tecnologica che ci aiuta a semplificare la nostra vita quotidiana e si rivolge in particolare a quelle aziende che, non ancora investite da questo vento di rinnovamento, stentano a reggere la competizione globale”, afferma Roberto Flamigni, Presidente di Make IT. miOrganizzo gestisce sia gli iter di lavorazione ed approvativi che la distribuzione ed archiviazione dei documenti, consentendo l’accesso da computer, tablet e smartphone. In questo modo l’ufficio personale può distribuire ai propri dipendenti i cedolini degli stipendi, i CUD e qualsiasi altro documento senza stamparli, mentre l’amministrazione può condividere gli ordini con i propri fornitori, il tutto con un forte risparmio di carta, costi di spedizione e distribuzione. “Condividi ovunque ti trovi, questa è la mission del nostro prodotto: tutte le informazioni, nei limiti del proprio ruolo aziendale, vengono condivise ed il sistema informatico deve essere accessibile da tutti gli strumenti”, spiega Flamigni. I commerciali e i dirigenti fuori ufficio, infatti, possono utilizzare gli smartphone per compilare il rimborso spese o autorizzare le richieste dei loro collaboratori (ferie, acquisti, offerte ed altro), rendendo così più controllate e veloci le procedure interne. I principali servizi di miOrganizzo, tutti integrabili con il gestionale aziendale, sono riferibili alle aree risorse umane, acquisti, vendite, organizzazione, assistenza (per informazioni: www.miorganizzo.com). Non serve un software gestionale tedesco per un’impresa italiana che vuole produrre ed esportare... Centro Software produce ERP multilingua di ultima generazione che contribuiscono al successo di migliaia di imprese con filiali in tutto il mondo. 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Suggestioni presenti sin dall’inaugurazione, il 21 ottobre, con un progetto dedicato a Mahler, ideato insieme a Mario Brunello, violoncello solista e direttore alla guida di uno straordinario ensemble. Altro musicista “in doppia veste” sarà il compositore cinese Tan Dun (pre- La violinista Janine Jansen 30 FARE Il pianista Radu Lupu mio Oscar 2000 per la colonna sonora de “La tigre e il dragone” e autore degli inni ufficiali delle Olimpiadi di Pechino 2008 e dell’Expo di Shanghai 2010), che il 4 dicembre salirà sul podio dell’Orchestra della Toscana con un programma, interamente costituito da sue partiture, che prevede un originale utilizzo delle percussioni tradizionali della sua terra. Grande anche l’attenzione per le realtà artistiche del nostro paese: l’11 dicembre le interpreti dell’Estrio saranno impegnate nella prima esecuzione di “Lassù... le stelle... si accorgano... di te” di Adriano Guarnieri, che Musica Insieme ha commissionato appositamente per questo concerto. Ci sarà poi il debutto del pianista Federico Colli, un nuovo straordinario talento, vincitore del “Leeds” nel 2012, che farà spostare lo sguardo su un ricco percorso dedicato proprio al pianoforte. Ecco i protagonisti: Maria João Pires (che il 25 novembre si esibirà assieme al violoncellista Antonio Meneses), Paul Lewis (20 gennaio), Radu Lupu (8 aprile) e Arcadi Volodos, cui spetterà, il 12 maggio, il concerto finale della stagione. Accanto al pianoforte ci saranno importanti quartetti d’archi, come l’Emerson e il Belcea, ed ensemble come la Franz Liszt Chamber Orchestra. E ancora molti grandi interpreti: il celebre violista Yuri Bashmet, alla guida dei suoi Solisti di Mosca, e la violinista olandese Janine Jansen, in duo col pianista Itamar Golan. Completano il cartellone interessanti crossover: il 10 febbraio Viktoria Mullova, al fianco del Matthew Barley Ensemble, ripercorrerà con il progetto The Peasant Girl le proprie origini “popolari”, mentre un’altrettanto ricca fusion di tradizione est-europea, balcanica e russa sarà proposta dai Solisti della Mahler Chamber Orchestra. GEO-LOCALIZZAZIONE SENZA CONFINI CON NATISOFT La geo-localizzazione attraverso le antenne GPS è ormai entrata nella nostra vita quotidiana: dalla logistica, all’individuazione dei percorsi stradali, alle applicazioni ludiche dei social media, alla pubblicità georeferenziata. Ad oggi, però, non è possibile recepire il segnale GPS nei luoghi chiusi e questo ha impedito lo sviluppo di applicazioni di geolocalizzazione “indoor” (cioè dentro gli edifici) paragonabili a quelle all’aperto. Grazie al nuovo sistema ILS di Natisoft oggi è possibile realizzare le stesse applicazioni che il GPS permette all’esterno. ManPro.ILS si basa sul “WiFi Printing”, l’impronta (opportunamente mappata) dei segnali radio WiFi presenti all’interno di un edificio; peraltro per effettuare questa mappatura non è necessario che gli operatori accedano alla rete WiFi Alcuni esempi di utilizzo del sistema ILS e questo rende il sistema utilizzabile anche laddove vi siano esigenze di riservatezza. Una volta rilevata l’impronta WiFi, è possibile interagire con il sistema ILS attraverso diverse tipologie di dispositivi: i tablet e gli smartphone basati su sistema Android e dotati della ManPro ILS-APP oppure appositi apparati elettronici (bracciali, console, ecc.) sviluppati da Natisoft per specifiche applicazioni. In prossimità di un edificio che ha reso pubblica la propria impronta WiFi (il che non implica assolutamente l’accesso al WiFi stesso), la ManPro ILS-APP avvisa l’utente dell’idoneità dell’edificio all’utilizzo del sistema. Una volta entrato, l’applicazione restituisce all’utente la sua esatta posizione nell’edificio proiettata sulla piantina del piano. È importante notare che il sistema ILS utilizza le infrastrutture esistenti e non implica la necessità di installare costosi lettori, come nel caso dell’RFID. Secondo Andrea Mongelli, Presidente di Natisoft, “le applicazioni di questo sistema innovativo sono molteplici; ad esempio è possibile individuare i luoghi di prelevamento e di consegna dei pacchi nelle at- tività di facchinaggio; integrare la funzione di localizzazione all’interno delle check-list delle attività programmate (manutenzioni, pulizie, ecc.); ottimizzare i percorsi all’interno degli edifici; tracciare e individuare macchinari e attrezzature mobili (ad esempio gli apparecchi elettromedicali negli ospedali); guidare i visitatori all’interno di spazi pubblici; individuare i degenti affetti da particolari patologie (ad esempio il morbo di Alzheimer)”. Natisoft, basata su Bologna, sviluppa e fornisce software CAFM e soluzioni tecnologiche per la gestione dei patrimoni immobiliari (Facility e Property Management). Con la suite ManPro.net copre, sia per i proprietari o conduttori immobiliari, sia per i fornitori di servizi, numerosi ambiti applicativi: gestione degli asset, degli spazi, delle locazioni e delle utenze, delle manutenzioni, delle pulizie e sanificazioni, delle strade, dell’illuminazione pubblica, del verde, delle flotte auto, della ristorazione e risk management. Grazie alle proprie soluzioni tecnologiche e alla propria organizzazione operativa, Natisoft supporta inoltre i propri clienti nella costituzione e nell’aggiornamento delle anagrafi tecniche. IDEE DALLA VALLE DEI SOGNI: LE RACCOGLIE NSI “Ideas from the valley of dreams”: è il titolo della open conference organizzata il 13 giugno scorso a Bologna da NSI Nier Soluzioni Informatiche, in collaborazione con D’Vel e M2I, società di consulenza in ambito informatico e del marketing. Proprio Silverio Pedrelli, Direttore commerciale e marketing di NSI nella “Valle dei Sogni”, la Silicon Valley in California, è infatti da oltre trent’anni analista e ricercatore l’ospite d’onore dell’incontro Sheridan Tatsuno, autore di programmi di successo su nuove tecnologie e applicazioni informatiche. Un evento fortemente voluto da NSI, azienda nata 11 anni fa dall’area informatica di Nier, affermata società di ingegneria di Bologna. Sotto la guida di Gianluca Velez, oggi Presidente del CDA e Amministratore Delegato, NSI si è contraddistinta in Emilia Romagna per la capacità di affiancare i clienti nella ricerca e scelta di soluzioni software e infrastrutturali più aderenti alle necessità aziendali, non tardando a farsi conoscere anche sul territorio nazionale. “Architettare soluzioni informatiche ad hoc, innovative e, come recita il nostro payoff, fuori dagli schemi, è il nostro obiettivo principale”, spiega Silverio Pedrelli, Direttore Commerciale e Marketing di NSI. “In un momento in cui la crisi lascia poco spazio alle avventure imprenditoriali, un’azienda deve garantire l’alta qualità dei prodotti e dei servizi offerti, coniugandola a una formazione in continuo aggior- FARE 31 namento, per mantenere alto anche il grado di specializzazione del business aziendale”. In linea con questa filosofia, NSI punta dunque su giovani e creatività, internazionalità e capacità di fare rete. Proprio per questo NSI, in collaborazione con D’Vel e M2I, ha voluto realizzare l’evento “Ideas from the valley of dreams” invitando Sheridan Tatsuno, che ha sempre trattato temi connessi a innovazione tecnologica e informatica, con un’attenzione particolare alle potenzialità delle idee e del mondo delle start up. L’incontro è stato organizzato per valutare i fattori critici, di successo e i trend di sviluppo del mondo IT, rimarcando la comune attenzione delle tre aziende per l’innovazione tecnologica, il futuro dell’informatica e la loro innata propensione a credere nella forza della rete. “Siamo di fronte a scenari affascinanti e tutti da interpretare, come l’Internet of Things, i nuovi paradigmi di Smarter Cities, le evoluzioni dei Social Networks, l’incredibile e informe potenzialità offerta dal cloud computing, il vorticoso sviluppo del mobile e ci sono LAMPIONI INTELLIGENTI CON REBERNIG SUPERVISIONI “Se non puoi misurarlo, non puoi migliorarlo”. Da queste parole di Lord Kelvin, Rebernig Supervisioni trae ispirazione da quando nel 2010 è stata fondata a Bologna. Nata dall’intuizione di Massimo Rebernig, ingegnere elettronico, l’azienda si è sviluppata all’interno di Alma Cube, l’incubatore dell’Università di Bologna che oggi vede nella sua compagine societaria anche Unindustria Bologna. Rebernig opera a livello nazionale occupandosi principalmente Il team di Rebernig Supervisioni di supervisioni fotovoltaiche e di LED Lighting. sistemi completi, integrati anche con impianti preesistenti. Nell’affollato mondo dei system integrator riesce a distinIn ambito Led Lighting Solutions, l’azienda si occupa di proguersi grazie soprattutto alla personalizzazione delle apgettazione, sviluppo e commercializzazione di apparecchi plicazioni gestite, all’entusiasmo del team ed all’attenzione illuminanti di nuova generazione a moduli LED e radioconriservata alle attività di Ricerca e Sviluppo. trollati. In particolare è in arrivo Luxio, un nuovo lampione Il core business dell’azienda è costituito dalla realizzaziostradale a LED; si tratta di un oggetto intelligente perché è ne di sistemi di supervisione completamente customizzati dotato di elettronica di controllo e diagnostica evoluta, codi impianti fotovoltaici; sostanzialmente fornisce al cliente munica con gli altri lampioni grazie ad una tecnologia inteun sistema che permette di monitorare il funzionamento grata in radiofrequenza ed è autonomo perché dotato di prodell’impianto sia in locale che da remoto con tecnologie filo di illuminazione a bordo funzionante anche in assenza web e sviluppa sistemi web SCADA personalizzati in grado di comunicazione radio. È stato progettato e realizzato per di supervisionare ogni aspetto degli impianti, raggiungibili poter sostituire le lampade tradizionali ed essere collegato da remoto su PC, smartphone e tablet ed in grado di generadirettamente alla rete elettrica e sui pali esistenti, garantenre reportistica ed allarmi. La potenza totale degli impianti ad do un notevole risparmio sul consumo di energia. Con Luxio oggi supervisionati si aggira attorno ai 35 MWp. viene offerta anche la supervisione completa di tutti i punti Rebernig Supervisioni progetta inoltre sistemi di gestione luce: i gestori delle aree da illuminare hanno la possibilità di integrata e computerizzata degli impianti tecnologici premodificare i profili luminosi durante le ore notturne, differensenti negli edifici; le competenze del team, sia nell’ambito ziati per zone, e di ottenere in tempo reale ogni segnalazione dell’acquisizione dati dai dispositivi con protocolli aperti, di guasto. sia nel reverse engineering, permettono di poter sviluppare © RIPRODUZIONE RISERVATA 32 FARE Da oltre 60 anni operiamo nel mondo del farmaco con l’obiettivo di contribuire alla salute dell’uomo. Dalla nostra Ricerca sono nati farmaci apprezzati e utilizzati in molti paesi del mondo: un vanto non solo di Alfa Wassermann ma per tutta la Ricerca italiana, oggi più che mai impegnata sul piano della competitività internazionale. FARE 33 30 ANNI DI SORRISI CON RHEIN83 Ha appena spento trenta candeline la Rhein83, prestigiosa azienda bolognese specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di componenti per protesi dentali removibili, che in questi anni si è fatta strada nei mercati di tutto il mondo. Era infatti il 1983 quando il fondatore Ezio Nardi ebbe l’intuizione che fece iniziare l’avventura dell’azienda con storica sede in via Zago a Bologna. Dopo essere stato ragazzo di bottega in un laboratorio, Nardi si diplomò odontotecnico e aprì un suo piccolo laboratorio, costruendo i banchi da lavoro con tavoli da cucina sopra i quali venivano posizionate lastre di metallo. In breve tempo il laboratorio divenne una delle più importanti aziende odontotecniche di Bologna (la Character), ma l’attività di ricerca di Nardi non si fermò. Precorrendo i tempi, introdusse l’utilizzo delle materie plastiche e in nylon in un settore dove non erano mai state utilizzate e, soprattutto, inventò un rivoluzionario dispositivo (l’Ot Cap), mettendo a punto una serie di attacchi calcinabili a ritenzione elastica, per migliorare la ritenzione delle protesi mobili. L’idea si rivelò vincente e portò Nardi ad uscire dal proprio laboratorio e fondare la Rhein83 che, in questi 30 anni di attività, si è sempre mostrata al passo con le nuove tecnologie dedicandosi costantemente alla ricerca di soluzioni innovative e all’avanguardia, elemento che le ha permesso di diventare un punto di riferimento a livello mondiale nel campo dentale. L’azienda bolognese, al cui interno accanto al fondatore oggi lavorano anche la figlia Claudia, con la carica di Presidente, e il nipote Nicolò, esporta infatti i propri prodotti in circa 90 paesi nel mondo, in particolare in tutta Europa, Israele, Russia, Usa, Corea e Brasile e ha anche aperto una propria filiale negli Stati Uniti (New York), in Francia (Lione) e molte opportunità da cogliere”, commenta Pedrelli. “L’innovazione si fa osservando la realtà del quotidiano, individuando un bisogno comune, apparentemente semplice, da cui trarre un’idea di successo. Siamo fieri di guardare oltre e vogliamo essere parte attiva in questi scenari futuri”, conclude il Direttore Commerciale e Marketing di NSI. 34 FARE in Polonia (Varsavia). L’impegno dell’azienda fondata da Ezio Nardi, il quale ha anche contribuito alla realizzazione del laboratorio odontotecnico di San Patrignano e al sostegno della struttura di “Padre Marella” di Bologna, è rivolto allo studio di nuovi prodotti attraverso progetti originali per offrire ai professionisti del dentale articoli di sicuro beneficio per i propri pazienti, al perfezionamento continuo degli elementi già in uso, ma anche all’assistenza e all’aggiornamento. Da oltre 15 anni, inoltre, Rhein83 organizza dei corsi di formazione nei quali odontotecnici e dentisti hanno la possibilità, guidati dallo staff di esperti Rhein, di costruire protesi assemblando componenti prefabbricati calcinabili. Nel 2012 sono stati circa 60 i corsi di formazione, tenuti sia in Italia che in numerosi Paesi esteri. © RIPRODUZIONE RISERVATA Da sinistra: il distributore russo Misha Baulin, Gianni Storni Direttore tecnico e socio, Claudia Nardi Presidente e Ezio Nardi fondatore di Rhein83 PICO ADVISER GROUP AL MEETING CREDEA DI LONDRA Pico Adviser Group vola a Londra e per due giorni sarà protagonista del meeting organizzato da Credea, l’associazione internazionale di broker specializzati nel credito operati- va dall’inizio del 2013 di cui Pico fa parte. Cornice dell’evento sarà Canary Wharf, importante centro direzionale del distretto londinese Tower Hamlet. Il programma dell’incontro, che prevede la presentazione di cinque nuovi membri (Francia, Olanda, Stati Uniti, Russia e Brasile) sarà arricchito da una conferenza nella sede della Euler Hermes, in cui verrà pre- FARE 35 36 FARE Il team di Pico Adviser sentata la relazione di un economista della Compagnia, e da una visita allo storico palazzo dei Lloyd’s di Londra. Nata nel 1991 per seguire le esigenze delle imprese che non trovavano risposta nel mercato assicurativo italiano, Pico Adviser Group è oggi uno dei pochi broker specializzati nella copertura contro i rischi di insoluto delle forniture in Italia e all’export in tutti i paesi del mondo. Fondando la propria operatività sull’offerta di un servizio di consulenza professionale e mirata, Pico adatta le polizze ai bisogni del cliente e permette la corretta copertura dei rischi aziendali. Chi si rivolge a Pico Adviser Group può ottenere in tempi brevi informazioni sulla fattibilità dell’operazione commerciale da garantire, individuare l’assicuratore più adatto alle proprie esigenze, conoscere preventivamente i costi minimi e massimi della copertura in relazione al proprio settore di mercato, negoziare al meglio condizioni e costi della polizza ed infine, nel caso che l’azienda sia già assicurata, migliorare la propria copertura assicurativa. Queste caratteristiche hanno permesso a Pico di esser scelto fra i broker che hanno fondato Credea, associazione formata esclusivamente da società di brokeraggio specializzate nel ramo del credito commerciale, i cui proprietari e dipendenti, nella maggior parte dei casi, hanno in precedenza ricoperto posizioni chiave nelle Compagnie dei rispettivi mercati nazionali di assicurazione del credito. I professionisti di Pico Adviser Group, forti di questa nuova partnership, offrono alle aziende italiane con sedi all’estero (o viceversa) il supporto assicurativo per le polizze sui crediti commerciali nella lingua e con le leggi del Paese in cui opera la filiale garantendo, tramite gli associati Credea, lo stesso livello di professionalità del proprio broker locale. FAIR HELPER, LA STARTUP DI POLONORD ADESTE CHE ANNULLA LE DISTANZE Seguire al mattino una fiera a Canton e, al pomeriggio, distribuire i propri biglietti da visita a potenziali clienti a Rio de Janeiro. Offrire questa possibilità agli imprenditori o a chiunque abbia bisogno, per lavoro, di spostarsi continuamente da una parte all’altra del pianeta, è l’obiettivo di Fair Helper, startup dell’azienda bolognese Polonord Adeste. Si tratta di un sistema che consente di avere una presenza virtuale mobile in giro per il mondo, per visitare fiere, aziende, effettuare controlli di qualità o presenziare a convegni. Il tutto senza doversi allontanare dai propri impegni. Figure cardine di questo strumento informatico sono gli “helper”, studenti universitari selezionati in base al luogo di residenza, alle competenze linguistiche, alla capacità di comunicare e interagire in maniera efficiente. Dotati di smartphone Un collegamento video con Fair Helper o tablet connessi a internet, rimangono in collegamento video con il cliente del servizio Fair Helper per tutto il tempo richiesto. Il loro ruolo è fondamentale: devono chiedere informazioni e, dove necessario tradurre simultaneamente, raccogliere campioni e cataloghi, scambiare dati aziendali per conto del cliente e, all’occorrenza, negoziare termini e condizioni di scambio. “Fair Helper – spiega Franco Leoni, amministratore delegato di Polonord Adeste – mette a disposizione ovunque nel mondo persone qualificate che in videoconferenza mobile svolgono compiti per noi sotto la nostra guida e supervisione”. Quando il servizio viene richiesto, il cliente è tenuto a compilare una lista di compiti e un breve sommario che inquadri il suo ruolo o il mercato di riferimento della propria azienda affinché l’helper abbia il tempo di “studiare” questi argomenti, oltre che la mappa della fiera e la lista degli espositori con cui andrà a trattare. Lo scorso marzo, presso l’Imperial College di Londra, Fair Helper si è classificata terza su 72 partecipanti in gara, in occasione dello Startup Weekend, la manifestazione che mira a creare in un weekend FARE 37 nuove startup a partire da un’idea e a presentare dopo due giorni un prototipo a un panel di investitori. La presentazione ufficiale in Italia è avvenuta il 10 luglio a Bologna. Circa 20 spettatori, tra professori universitari, imprenditori, consulenti, rappresentanti di associazioni di categoria, hanno assistito a un collegamento in diretta con la fiera International Building Decoration di Canton. NUOVA SEDE E NUOVI SERVIZI PER PRAGMATIKA “Dopo oltre 13 anni di attività abbiamo voluto dare un segno tangibile della nostra volontà di proseguire nel percorso di crescita dell’azienda. Ecco perché abbiamo deciso non solo di inaugurare una nuova sede, ma anche di integrare le nostre practices, affiancando alle attività di comunicazione più tradizionali, nuovi strumenti di supporto alle aziende nella comunicazione digitale attraverso internet e i social media”. Rossella Lucangelo, Ceo di Pragmatika, sintetizza così il 2013 dell’azienda, attiva dal 2000 nel posizionamento e nel consolidamento della reputazione di imprese e brand, che ha da poco trovato una nuova “casa” negli ampi uffici di via Rossella Lucangelo, Ceo di Pragmatika 38 FARE Vittoria a San Lazzaro di Savena. “La nostra missione rimane comunicare i valori aziendali, costruendo intorno ad essi riconoscibilità, reputazione e consenso”, continua Rossella Lucangelo. “Pragmatika si pone come partner globale per aiutare le imprese a stabilire una relazione continuativa con il proprio mercato, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di business, senza trascurare il vero e proprio cambiamento culturale dovuto all’impatto che i social network stanno sempre più avendo sulla società. Questi strumenti, infatti, hanno aggiunto una nuova dimensione alla comunicazione e rappresentano un’opportunità da utilizzare in modo consapevole, attraverso una strategia ben definita che non sostituisce, ma integra, la comunicazione tradizionale”, prosegue il Ceo di Pragmatika. Punto di forza di Pragmatika, tra le prime società ad ottenere la certificazione di qualità nel settore della comunicazione d’impresa, estesa poi anche alle attività di consulenza strategica, è sicuramente il mix di professionisti che la compongono, combinando esperienze nei settori del giornalismo, del marketing e della consulenza in strategie di comunicazione. Il concetto di team sta alla base anche di Hunter Media, la prima aggregazione di imprese in ambito marketing e comunicazione. Un progetto fortemente voluto da Pragmatika e dalle altre tre aziende fondatrici Mediamorphosis, Mollusco & Balena e Tecnostudi. “Ora siamo in grado di presentarci sul mercato con un’offerta alle imprese bolognesi a 360° che spazia dal web marketing alla realtà aumentata, dalla brand image all’e-commerce, passando per le media relations. In- somma una grande impresa che, per una volta, ha base a Bologna e non a Milano”, conclude Rossella Lucangelo. LA SICUREZZA SI APPRENDE ON LINE CON SICURECO.COM La tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è un tema di valore basilare e uno degli strumenti più potenti di prevenzione degli infortuni è certamente la formazione dei lavoratori. Proprio su questa materia si è recentemente espressa la Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna che, con la delibera n. 667 del 27 maggio scorso, ha recepito l’Accordo Conferenza Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 sui corsi di formazione dei lavoratori, ai fini della realizzazione di progetti formativi sperimentali in e-learning. Una modalità di formazione ancora poco conosciuta, ma che trova già pronta Sicureco.com, l’azienda di Casalecchio di Reno che dal 1985 si propone come interlocutore qualificato per la gestione di tutte le tematiche tecnico-organizzative inerenti la sicurezza e la salute del lavoratore, la tutela dell’ambiente esterno, la sicurezza delle informazioni aziendali e il processo di implementazione di sistemi di gestione della sicurezza. Il quadro normativo di riferimento prevedeva già precisi obblighi per il datore di lavoro anche in materia di modalità di erogazione della formazione, tra le quali è prevista anche la formazione a distanza (e-learning), con specifici vincoli organizzativi e tecnici. In questa prima fase di spe- rimentazione la Regione ha deciso di consentire la realizzazione di percorsi formativi in e-learning anche per la formazione specifica di lavoratori e preposti appartenenti ai settori della classe di rischio basso. Questa modalità di formazione garantisce dei vantaggi importanti per le aziende le quali eliminano i costi di trasferimento dei lavoratori nelle aule esterne e hanno sempre a disposizione il progetto formativo, non essendo necessario un numero minimo di partecipanti per avviare il corso. Sicureco, forte della sua consolidata esperienza sulla formazione alla sicurezza basata sul “saper essere”, cioè sulla capacità del lavoratore di prevenire e affrontare le situazioni potenzialmente rischiose, è già in grado di realizzare corsi personalizzati per ogni tipo di esigenza aziendale. MEZZO SECOLO DI METALLURGIA ALL’AVANGUARDIA CON SINTERIS Dalla lavorazione della polvere ferrosa alla realizzazione di componenti con proprietà meccaniche elevatissime. È l’attività che Sinteris, azienda specializzata nella lavorazione di particolari meccanici in acciaio sinterizzato, porta avanti da 50 anni nello stabilimento di Bentivoglio, in provincia di Bologna. Un cammino cominciato nel 1963, grazie all’intuizione del fondatore che puntò su una tecnologia all’avanguardia nella metallurgia delle polveri: la sinterizzazione. Il processo di trasformazione inizia con la compattazione delle polveri dentro stampi al fine di ottenere un prodotto che possa essere movimentato. Successivamente il prodotto viene riscaldato ad una temperatura inferiore a quella di fusione in atmosfera controllata. La fase conferisce ai componenti le caratteristiche meccaniche necessarie al loro utilizzo finale. Nel corso di questi anni, si è distinta per la realizzazione di una vasta gamma di componenti di nuova concezione che trovano applicazione nei diversi settori della meccanica tra cui quello degli ammortizzatori, ingranaggi per pompe olio, coppie coniche, serrature ed elettro utensili. Una produzione innovativa rivolta in particolare al mercato delle auto e delle moto, ma che l’azienda bolognese è riuscita a differenziare puntando anche ad altri ambiti, come ad esempio quello idraulico. “Ottenere un pezzo attraverso la sinterizzazione anziché con altro procedimento può avere vantaggi economici importanti – spiega Salvatore Fedele, responsabile commerciale Sinteris – ovviamente è una tecnologia che si rivolge ai grandi numeri perché attrezzare una macchina per uno stampo richiede tempo e investimenti significativi. Il mercato di riferimento è quello dell’auto, che conosce bene questa tecnologia e quando si rivolge a noi sa cosa aspettarsi”. Sinteris, grazie all’esperienza maturata e tramite una struttura organizzata in cui operano 65 dipendenti, contribuisce in maniera attiva allo sviluppo di nuovi componenti supportando i clienti fin dalla fase della progettazione e garantendo una consulenza e una collaborazione attiva. Nella filosofia dell’azienda di Bentivoglio, inoltre, gioca un ruolo fondamentale l’attenzione alla qualità del processo produttivo, elemento tangibile e di lunga tradizione. “Abbiamo investito cercando di fare avere al cliente quello che la tecnologia esprime al meglio riguardo al nostro tipo di lavorazione – conclude Fedele – e questo ci ha permesso di produrre componenti impensabili fino a qualche tempo fa sia da un punto di vista costruttivo che realizzativo”. LA RIVOLUZIONE DEL SOFTWARE AZIENDALE SI CHIAMA SOLAIR Le soluzioni per il mondo del B2B (business to business) sono, da oggi, tutte italiane. E se si parla di qualità, flessibilità e semplicità, non hanno nulla da invidiare ai software più famosi del B2C (business to consumer) come Google e Facebook. A firmarle è Solair, innovativa start up italiana per la quale i software per le aziende devono avere caratteristiche ben precise: essere sempre più efficienti, efficaci, competitivi e agili nel rispondere ai veloci cambiamenti dei mercati, delle attività e del business. Solair ha la sede principale in Italia, una presenza diretta anche in Giappone e India e una struttura societaria integrata da una rete di partner a livello mondiale. “Il software rivolto al mondo B2C – spiega Tom Davis, amministratore delegato di Solair – è al passo con l’innovazione tecnologica e con le esigenze dei consumatori, FARE 39 mentre quello del mondo B2B è rimasto immobile davanti al cambiamento. Noi introduciamo un’inversione di tendenza: anche le persone in azienda hanno diritto a soluzioni intuitive, di facile gestione e soprattutto accessibili a tutti. I benefici che derivano dalla tecnologia non devono essere solo di pochi”. Nasce così Solair PLM, che viene in aiuto alle aziende di ogni dimensione per coordinare informazioni, risorse e processi, attraverso un sistema gestionale di dati basato sul cloud. L’obiettivo è offrire uno strumento di semplice utilizzo e di facile configurazione. L’applicazione è disponibile in modalità SaaS (Software as a Service), ovvero erogata sotto forma di servizio da infrastrutture remote ed esterne all’azienda e si compone di un insieme di strumenti orientati all’integrazione di tutte le fasi di gestione del ciclo di vita del prodotto, dalla nascita dell’idea allo sviluppo del prototipo, dalla definizione delle risorse necessarie alla produzione in serie. “Per realizzare Solair PLM – fa sapere Valeria Naldi, R&D Director di Solair – abbiamo messo insieme un team con un’ampia gamma di competenze, dal design all’engineering”. L’originalità della soluzione Solair si è rispecchiata anche nell’insolita location scelta per il suo lancio, il Museo di Arte Moderna di Bologna. Gli intervenuti Tom Davis, amministratore delegato di Solair 40 FARE alla presentazione hanno potuto effettuare anche una visita privata alla collezione permanente della galleria oltre che incontrare i “Pionieri”, un gruppo di aziende dell’ambito manifatturiero che, in anteprima, ha potuto provare il software contribuendo così al suo sviluppo. UMANA APRE UNA NUOVA FILIALE A BOLOGNA “Una nuova filiale, più accogliente e spaziosa, in una città dove contiamo moltissime e positive collaborazioni sia con le persone che con le imprese del territorio. Con questo ‘trasloco’ vogliamo offrire un contesto migliore a chi si rivolge ad Umana, in un momento in cui affidarsi ad un’agenzia come la nostra significa accettare la ‘buona flessibilità’, indispensabile per essere competitivi nel mercato odierno”. Maria Raffaella Caprioglio, Presidente dell’Agenzia per il lavoro Umana, commenta così l’apertura della nuova sede di Bologna in Via Brugnoli 13 che, dal 24 giugno scorso, ha sostituito l’ufficio di Via Mascarella. “L’apertura della nuova filiale è una conferma dell’impegno e dell’attenzione che Umana riserva alla realtà bolognese, alle nostre imprese clienti e a tutti coloro che ogni giorno si rivolgono a noi, in particolar modo i giovani, che rappresentano il 42% delle persone impiegate da Umana, in tutti i settori professionali”, continua il Presidente di Umana. L’agenzia per il lavoro spiega che l’occupazione giovanile è una delle priorità del nostro Paese, come dimostra anche l’interesse per lo strumento dell’apprendistato che, nelle intenzioni degli ultimi governi, do- La nuova filiale di via Brugnoli vrebbe diventare il canale privilegiato per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro: tuttavia, la complessità di questo strumento ne ha finora frenato l’utilizzo. Per agevolare le imprese intenzionate ad assumere un apprendista, è stata introdotta la possibilità di fare ricorso all’apprendistato attraverso la somministrazione di lavoro. “Permettere alle aziende di ricorrere tramite la somministrazione all’apprendistato ha, in un certo senso, ‘flessibilizzato’ questo strumento”, prosegue Caprioglio. “In questa modalità, l’apprendista è assunto da Umana a tempo indeterminato, alleggerendo così l’azienda di tutta la gestione burocratica rappresentata dalla pianificazione del percorso e del piano formativo individuale, dalla verifica dei requisiti, dall’attivazione e gestione del percorso di apprendistato e supporto nel tutoraggio. Così l’utilizzo dell’apprendistato, solitamente complesso, diventa molto più lineare. Per presentare alle imprese questa possibilità, abbiamo realizzato l’opuscolo ‘Apprendistato – Flessibilità evoluta per aziende reattive al cambiamento’, distribuito in occasione dell’evento di Unindustria Bologna FARETE, di cui Umana è partner”, conclude Caprioglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA FARE 41 Potresti rinunciare alla posta elettronica? Rinuncia alla posta elettronica. Proprio così, elimina l’indirizzo parte del problema è dovuto al fatto che si tratta dello strumen- e-mail dal tuo biglietto da visita e dal sito web e incoraggia i tuoi to di comunicazione cui tutti noi ci rivolgiamo quando abbiamo interlocutori a chiamarti al telefono. qualcosa da dire, spesso senza nemmeno pensare se si tratti del mezzo più appropriato per raggiungere il nostro obiettivo o Visto che siamo regolarmente sepolti da montagne di e-mail (per adatto per trasferire quel determinato messaggio. lo più irrilevanti), bisogna dire che questa proposta risulterà ai più alquanto accattivante, anche se un po’ radicale. Provate ad Quindi, in un mondo senza e-mail (o almeno senza così tante immaginare un giorno in cui poter iniziare il proprio lavoro senza e-mail), quali potrebbero essere le modalità di comunicazione doversi prima far strada in una casella di posta traboccante. alternative? Niente più annunci impersonali rivolti a tutta l’azienda, né e- 1. Usare il telefono: sì, davvero. Oggigiorno passiamo tanto di mail di risposta ricevute in quanto uno dei tanti destinatari in quel tempo a scrivere e-mail che sembra ci faccia quasi paura copia. Niente più tempo perso per dare risposte a richieste di parlare alla gente. Il semplice atto di prendere in mano il telefo- informazioni facilmente reperibili in autonomia. Fine alla posta no e parlare con tre persone diverse ogni giorno può determina- indesiderata e alla marea di newsletter che non ricordi neanche re una notevole differenza nel modo di fare business. È un ottimo di aver sottoscritto. modo per ricordare alla gente che esisti, per spingerli a fare un ordine, prendere una decisione oppure ottenere una risposta immediata ad una domanda che, altrimenti, potrebbe rimanere irrisolta per mesi nella casella postale. 2. Inviare SMS e Messaggi istantanei: l’uso degli SMS è indicato quando vuoi essere breve e diretto. ‘Hai tempo per un incontro questa mattina?’, ‘Quando ti sarà possibile leggere il rapporto? ‘, e altre domande simili che servono solo per mantenere vivo il contatto. È un mezzo di comunicazione efficace anche per persone estremamente impegnate, che non hanno il tempo di leggere “montagne” di posta. Ci sono colleghi che raramente rispondono ad un’e-mail, ma replicano quasi istantaneamente a un sms. Il segreto è scoprire chi, nel tuo team o nella rete più ampia di contatti, preferisce rispondere a sms o a messaggi istantanei e, di conseguenza, adattare il tuo modo di comunicare. Dietro questo suggerimento piuttosto estremo si cela un messaggio fondato. Naturalmente, l’e-mail ha la sua importanza, ma 3. Accedere a piattaforme “Social” interne: un numero crescen- non c’è dubbio che, se irrompe in modo incontrollato, diventa te di aziende è ormai giunta alla consapevolezza che l’utilizzo un impaccio allo svolgimento di qualsiasi altra attività. Buona interno dei social network può facilitare la comunicazione e 42 FARE ICT, motore per l’innovazione rubrica a cura di ReteICT no ad un tavolo per venirne fuori. Ma quando questo non è possibile, Skype (o strumenti simili di conference call) può essere un’ottima alternativa. Ognuno ha la possibilità di dire la propria, c’è meno rischio di fraintendimenti dovuti all’interpretazione sbagliata del tono di una e-mail ed è molto più facile trovare un accordo e risolvere la questione una volta per tutte. aiutare le persone a collaborare in modo più efficiente. Queste piattaforme social offrono alle persone un ambiente virtuale in cui collaborare e condividere idee e informazioni. Contribuiscono a velocizzare la realizzazione di progetti condivisi e a rendere per i dipendenti più facile individuare gli interlocutori più adatti a rispondere alle proprie domande. Le piattaforme social inter- 5. Comunicare su un Blog: se, per il tuo lavoro, hai bisogno di comunicare con un gran numero di persone, un blog può essere un ottimo modo per tenere tutti aggiornati. È meno formale di una e-mail, si può rendere graficamente piacevole e, se si trova il giusto tono, può essere un’efficace opportunità per coinvolgere le persone e coltivare il loro interesse per ciò che stai facendo. Si tratta di un ottimo modo per costruire una comunità intorno a te ed al tuo business, ottenere sia feedback sul tuo lavoro, sia nuove idee con le quali rinnovare il tuo modo di agire e di pensare. ne, inoltre, contribuiscono a rendere il “confronto” un processo continuo a cui tutti possono partecipare, piuttosto che un evento occasionale, aperto solo a pochi eletti. 4. Parlarsi via Skype: abbiamo avuto tutti esperienza di casi in cui nel tentativo di risolvere un problema si finisce in uno scambio continuo e ricorsivo di e-mail senza mai riuscire a trarre una Cosa ne pensate? Ritenete ancora che sia impossibile vivere senza le e-mail? Erika Lucas, Vincenzo Valente Cezanne HR www.cezannehr.it conclusione. Nel mondo ideale, le persone si riunirebbero attor- FARE 43 FARETE 2013 44 FARE 1 Farete FARE 45 Le immagini di queste pagine sono di Francesca Aufiero e Giacomo Maestri C’è voglia di FARETE Il 16 e 17 settembre al Caab è tornata la due giorni delle imprese di Unindustria Bologna. Con una partecipazione da record. “Il mio modello di business sono i Beatles. Si bilanciavano l’uno con l’altro e il totale era più grande della somma delle parti. E’ così che vedo gli affari: le cose migliori non sono mai fatte da una sola persona, ma da un gruppo”. Si potrebbe riassumere con queste parole di Steve Jobs il senso di Farete 2013, la due giorni delle imprese organizzata da Unindustria Bologna in collaborazione con Legacoop, che il 16 e 17 settembre ha portato sotto uno stesso tetto – quello del Centro Agro Alimentare di Bologna – oltre 400 aziende espositrici, 500 stand (300 in più rispetto all’anno scorso) e 10 mila visitatori (oltre 3.000 in più rispetto al 2012), per un totale di 2.300 incontri b2b fissati tramite agende elettroniche, e un numero incalcolabile di strette di mano. A Farete “le forze positive e produtti- 46 FARE ve di Bologna fanno massa critica, si confrontano, studiano insieme nuove opportunità di business”, come ha detto il Presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi, al termine della sua relazione durante l’Assemblea Generale dell’Associazione, che anche quest’anno si è svolta all’interno di Farete. In raccordo con l’Expo 2015 di Milano, l’Assemblea 2013 è stata dedicata all’agroalimentare: un settore che a Bologna conta circa 10.780 unità locali, oltre 23.100 addetti e un export di 424 milioni di euro. In altre parole, una “città dentro la città” vocata esclusivamente alla produzione e alla distribuzione di prodotti agroalimentari. Ad evidenziare la forza di questo settore, in una tavola rotonda dal titolo “L’innovazione nel food”, sono intervenuti tre ospiti d’eccellenza: di Elena Boromeo Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo; Oscar Farinetti, imprenditore “visionario”, torinese e creatore della catena Eataly; Luke Johnson, imprenditore inglese, già presidente di Channel 4 Television Corporation, noto per aver portato al successo Pizza Express, la catena di ristoranti che oggi conta 400 punti vendita in tutto il mondo. Le conclusioni dell’Assemblea sono state invece affidate al Vice Presidente di Confindustria, Gaetano Maccaferri, che ha ricordato gli impegni dell’Associazione a Roma, spronando al tempo stesso le amministrazioni locali perché diano vita ad una “nuova primavera delle infrastrutture”. Sempre in tema di cibo, Farete 2013 ha ospitato l’iniziativa solidale promossa dall’associazione “Stop Hun- 1 ger Now”, che ha coinvolto in prima persona gli ospiti dell’Assemblea nel confezionamento di 10 mila razioni di cibo (offerte da Unindustria) per i bambini a rischio denutrizione di vari Paesi del mondo. A dare l’esempio, impacchettando le prime razioni insieme ai volontari, sono stati il Vice Presidente Maccaferri, il Sindaco Virginio Merola e il Presidente Vacchi. Nel pomeriggio di lunedì, invece, la due giorni delle imprese è entrata nel vivo, trasformando il Caab in una grande officina di opportunità, tra incontri, eventi e workshop (40 in totale nelle due giornate). Alle 15 è stata la volta dello Startup Meetup, l’iniziativa organizzata in collaborazione con Fondazione Italia Camp, che ha visto la partecipazione di 11 startup. Ad aprire i lavori è stato il Direttore Generale di Unindustria Bologna, Tiziana Ferrari, che ha ricordato l’impegno diretto dell’Associazione nella crescita delle startup attraverso la società Alma Cube. L’imprenditoria femminile è stato il tema al centro del Brainstorming Lounge, che ha visto la partecipazione di Sarah Craddock Morrison, Console Generale Usa del Consolato di Firenze, Elizabeth Robinson, 500 stand oltre 10.000 visitatori Co-founder di Nicox, Elena Favilli, Founder e Ceo di Timbuktu e Annalisa Balloi co-fondatrice e amministratore delegato di Micro 4 You. Quest’anno, inoltre, Farete ha ospitato una delegazione internazionale di imprese: 15 aziende manifatturiere alla ricerca di potenziali partner commerciali, provenienti da diversi mercati esteri. Nel dettaglio, quattro dal Marocco, tre dalla Polonia, una dalla Slovenia, una dal Sud Africa, tre dalla Turchia, tre dall’Ucraina. Giornata densa di eventi anche martedì 17, quando negli spazi del Caab c’è stata la presentazione in anteprima di Expo 2015 con Marina Geri, Direttore Marketing e Commerciale del Padiglione Italia, e Beatrice Tagliatesta della Direzione Marketing e Commerciale del Padiglione Italia. Secondo le stime degli organizzatori, nella manifestazione milanese sono previsti 20 milioni di visitatori, oltre Farete 2.300 incontri b2b 130 Paesi partecipanti, con circa 4,8 miliardi di euro di ritorni attesi per il turismo in Italia. Sarà una grande opportunità per le imprese italiane: da gennaio 2014, infatti, ci saranno 100 cantieri attivi. “E’ un’occasione per fare sistema e rete in un Paese che di solito è frammentato. Tant’è che le Regioni non si presenteranno una per una, ma verranno unite in una mostra che farà percorrere tutta l’Italia senza frammentazioni”, ha dichiarato Marina Geri. I talenti bolognesi della comunicazione si sono invece dati appuntamento a ComBO, Bologna comunica, che in occasione di Farete ha organizzato un ciclo di workshop per offrire al pubblico dei Ceo, dei direttori marketing e dei responsabili comunicazione delle imprese del territorio, spunti, idee e riflessioni sulla capacità della comunicazione di affermarsi come asset strategico in gra- FARE 47 do di costruire reputazioni e relazioni durature con mercati, comunità di business e stakeholders, in Italia e nel contesto internazionale. Infine, l’edizione 2013 di Farete si è conclusa con un convegno sul tema “Pericoli e opportunità: alla ricerca di un capitalismo sostenibile”, promosso dai Giovani Imprenditori di Unindustria Bologna, con dei relatori d’eccellenza. Ha aperto i lavori Gian Guido Riva numero uno dei Giovani Imprenditori bolognesi, per poi lasciare la parola a Mario Mazzoleni, Professore di Economia Aziendale presso Università di Brescia e Università di Bologna/Forlì. Alla tavola rotonda hanno partecipato Angelos Papadimitriou, Amministratore Delegato Coesia Spa; Veronica Guerrieri, Professoressa di Economia presso University of Chicago Boots School of Business; Nino Lo Bianco, Presidente Business Integration Partners; Andrea C. Bonomi, Fondatore Investindustrial e Presidente Gruppo BPM, Pietro Colucci, Presidente e AD Kinexia; Stefano Zamagni, Professore di Economia Politica, Università di Bologna; Luigi Abete, Presidente BNL; Fabio Roversi Monaco, Presidente Banca IMI e Presidente Genus Bononiae, Musei nella Città. Le conclusioni sono state affidate al Presidente Giovani Imprenditori di Confindustria, Jacopo Morelli. Infine, il Presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi, ha preso la parola sul palco per chiudere l’edizione 2013 di Farete. © RIPRODUZIONE RISERVATA 48 FARE FARE 49 50 FARE 2 Farete Pubblichiamo in queste pagine alcuni estratti della relazione del Presidente “La politica ascolti l’economia reale” di Alberto Vacchi Quest’anno la nostra Assemblea Generale Pubblica deve essere l’occasione per un confronto diretto tra i vari attori del mondo economico e imprenditoriale, le Istituzioni e la città tutta sul tema delle politiche industriali. Da troppo tempo ci siamo fermati, abbiamo perso quella spinta propulsiva che ci ha portato in passato ad essere tra le prime economie moderne nel mondo, proprio per la nostra capacità di far impresa, di far industria. Ancor oggi l’Italia, nonostante la stasi nella crescita economica, che si è aggravata in questi ultimi anni, resta la terza economia d’Europa e nel sistema manifatturiero impiega quasi dieci milioni di addetti. Questo significa che abbiamo ancora un sistema vitale, sofferente per questioni interne ed esterne in gran parte conosciute, ma vitale. Da questo dobbiamo ripartire! I segnali di ripresa che stiamo agganciando, a fatica, vanno letti positivamente, anche se avremmo bisogno di ben altri numeri per sentirci più sicuri. È dunque tempo che un serio dibattito sul destino industriale del nostro Paese debba essere messo all’ordine del giorno nella agenda della politica, in tutti i tavoli di lavoro, e non solo come tema ricorrente nei media. Il nostro modello industriale, le sue peculiarità, le sue spinte creative, sono state in passato la chiave della nostra fortuna nel mondo. In un mondo che certamente è cambiato, di cui forse non abbiamo seguito con sufficiente attenzione le dinamiche, appesantiti come siamo da modi superati di pensare, di mettere FARE 51 in relazione gli attori di casa nostra, perdendo tempo prezioso nella competizione globale, che non fa sconti. Sono state le posizioni di rendita, le politiche deboli, il poco controllo sulla spesa pubblica, le istituzioni lontane dai cittadini in molte aree del paese, i conflitti strumentali anche su proposte realistiche per restare competitivi, che ci hanno messo in una categoria più bassa di quella che potremmo facilmente meritare. Forse siamo ancora in tempo, dipende ancora una volta da noi, dal modo in cui vogliamo considerare il fare, riprendendo uno slogan del governo di Enrico Letta. Dipende dalla volontà reale di voler avviare una fase di riforme che 52 FARE ci consentano di vivere in un Paese rimodellato e consapevole della necessità di stare tra i virtuosi, non per mero orgoglio nazionale, che non guasta, ma perché la competizione non assegna premi a chi non sta nel podio. Il fare, nel rispetto delle regole, deve tornare ad essere un merito, ed il merito deve tornare ad essere al centro della attenzione, senza sconti per parenti ed amici. Si tratta di una discussione non semplice, che chiama in causa l’intera classe dirigente, compresa quell’imprenditoria, industriale e no, che accanto a innumerevoli capitoli di straordinario successo ha scritto anche pagine ingloriose. Per dare spunti da cui partire, basandomi su quanto ho raccolto nel confronto continuo con i nostri associati e per facilitare il dibattito con i molteplici interlocutori, vorrei ripetere un concetto chiave, apparentemente scontato: l’impresa per chi investe e rischia e per chi ci lavora è il luogo dove si produce ricchezza per il privato e per il pubblico, è la sede della realizzazione professionale, della crescita personale e della integrazione sociale. L’impresa stimola la creatività, lo spirito di iniziativa, il lavoro di squadra, la voglia di costruire a poco a poco un mondo migliore, anche come somma virtuosa di spinte egoistiche che se regolate da buone politiche di- ventano bene comune. E’ questa “voglia di fare” che ha permesso ai nostri Colleghi emiliani colpiti dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012 di rialzarsi all’indomani della tragedia, dimostrando a tutti come sia possibile ripartire contando solo sulle proprie forze. A questi colleghi che hanno dato prova di tenacia e coraggio in uno dei momenti più duri della storia recente del nostro territorio, e che oggi rappresentano un esempio di rinascita e speranza per tutto il Paese, voglio rivolgere un caloroso applauso. Ho più volte lanciato questo messaggio, ma come emiliano e come Presidente di Unindustria ritengo doveroso tornare su questo esempio, usandolo come stimolo per ricordare a tutti che con lo spirito giusto si può ripartire anche dalle macerie. Tornando al tema centrale del fare impresa Dovrebbe suggerirci qualcosa il fatto che gli Stati Uniti, per anni dipinti come una potenza ormai in disarmo industriale, abbiano repentinamente rimesso al centro la loro manifattura, con l’intento di competere per produttività non solo con la Germania o il Giappone, ma anche con i Paesi emergenti. E persino la vecchia Europa, facendo i conti con 20 milioni di disoccupati, si sta convincendo ad alzare il tiro, ponendosi obiettivi di crescita del settore manifatturiero, scelta decisiva anche in termini di mantenimento della coesione sociale. Non voglio certo assumere ruoli politici che non ho, ma debbo dire che con i colleghi imprenditori ci chiediamo costantemente cosa potrà fare l’Italia, in questo quadro articolato. Il nostro interesse per la qualità del- le politiche di governo è doveroso e forte, come cittadini, ma, soprattutto come imprenditori. Investire dove la presenza dello Stato significa iper-regolamentazione e insieme mancanza del rispetto del diritto da parte dello stesso, diventa un atto di fede, non una scelta razionale. Razionale potrebbe essere invece rivolgersi altrove, ma non dimentichiamo che sarebbe la contraddizione più vistosa rispetto alla nostra missione di imprenditori del territorio. La tentazione può essere forte. Magari solo pochi chilometri oltre i confini nazionali, ma in altri mondi dove burocrazia più semplice e fisco meno oppressivo attraggono anche piccole e medie imprese e perché no grandi marchi. La deindustrializzazione è anche questa: silenziosa, subdola, a portata di mano, e questa tendenza interna s’accoppia a quella per la quale i Paesi forti “emergenti”, oltre quelli storici della vecchia economia, guardano all’Italia come ad un mercato dove fare shopping a prezzi di saldo, magari con il solo scopo di eliminare concorrenti. La questione industriale ha certo molte facce. L’unica cosa che l’Italia non può permettersi è negare l’evidenza delle troppe debolezze, non compensate dalle nostre capacità storicamente riconosciute. Prendiamone atto, ne prenda atto la politica. I decisori ascoltino di più chi vive l’economia reale, imprese e mondo del lavoro, assumano decisioni che indirizzino le istituzioni pubbliche ed il sistema bancario verso un rinnovato spirito di servizio, un rinnovato impegno della funzione pubblica per gli spazi in cui la ricchezza si crea. Noi penseremo a produrre ricchezza e gettito fiscale. So che non si può generalizzare e che l’Italia, purtroppo è tante Italie, ma sono fiero che i nostri territori regionali siano risultati i più virtuosi per fedeltà fiscale, non siamo perfetti, operiamo in un sistema precario, ma cerchiamo di fare il massimo. Ma solo se riusciremo a restare sui mercati, a convincere gli investitori che da noi è possibile remunerare i capitali messi in gioco potremo rimanere virtuosi. Situazione economica generale All’orizzonte anche per l’Italia si profilano alcuni segnali di ripresa, seppure deboli, meno forti che altrove in Europa. E’ evidente come le prospettive di instabilità politica anche generate dalle continue conflittualità internazionali, che vedono il Mediterraneo teatro centrale, generino effetti negativi sulla ripresa. Abbiamo bisogno di stabilità, a tutti i costi. La speculazione si tiene lontano dai punti di forza, cerca selettivamente le debolezze. Non sono certo aspetti che debbo spiegare io, ma lo spread alto genera panico, il panico richiede misure urgenti, cure da cavallo, che poi possono far danno. Il quadro politico e le imprese L’impresa è il motore del lavoro per eccellenza. Ed il lavoro, a sua volta, è la condizione che sta alla base del diritto di tutti i cittadini ad una vita dignitosa. La Costituzione Italiana riconosce il lavoro come pilastro del nostro modo di essere una Repubblica, un Paese moderno e democratico. Ebbene, io credo che un Paese che si definisce fondato sul lavoro debba avere come obiettivo prioritario quel- FARE 53 lo di sostenerne la fonte principale di occupazione: l’impresa. Lo prevede, ancora una volta, la Costituzione, quando all’articolo 4 recita: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”. Sia chiaro che tutto il nostro rispetto di imprenditori va anche per chi lavora per far funzionare il sistema pubblico, dalla scuola, agli ospedali, alla sicurezza di tutti noi. Ma in questa occasione è per me doveroso riportare al centro della attenzione il lavoro dell’impresa privata, quello dei suoi lavoratori, perché è lì che si genera principalmente la ricchezza di una nazione che non dispone di risorse primarie consistenti. Una fiscalità eccessiva, naturalmente sulle spalle dei contribuenti noti, una burocrazia sproporzionata, una sostanziale assenza di misure economiche incisive, il tutto per la distrazione generata nella politica dalla troppa autoreferenza, dalla troppa attenzione alla cura dei rapporti tra i gruppi di potere, hanno fatto sì che il nostro tessuto produttivo, storicamente vivace e dinamico, si sia progressivamente indebolito. E questo, paradossalmente, proprio nel momento in cui l’Italia avrebbe più bisogno delle sue imprese, perché il rilancio della nazione è legato alla capacità di tornare a crescere. Credito Banche e imprese: i prestiti concessi sono pochi e costosi. Già un anno fa avevamo sottolineato la necessità di sostenere lo sviluppo delle imprese attraverso appropriate politiche bancarie. Oggi devo constatare con rammarico che il rapporto banca/im- 54 FARE presa si è ulteriormente deteriorato. La carenza di credito sta riducendo la liquidità delle imprese al punto da mettere a rischio le attività di molte aziende anche sane, che sono riuscite ad avere ordinativi da onorare. Il nostro sistema bancario, che pure all’inizio della crisi si era dimostrato più solido degli altri, sta mettendo a nudo una serie di criticità che vanno affrontate tutte ed al più presto. Tra queste emerge l’incapacità, sempre più evidente, di selezionare le aziende meritevoli di finanziamento. E’ troppo facile dire di no a tutti. Pressione fiscale e burocrazia Purtroppo nel 2013 abbiamo dovuto registrare un altro record negativo, oltre al tasso di disoccupazione: quello relativo alla pressione fiscale. Secondo l’Istat è pari al 39,2% nel primo trimestre del 2013, e al 44,4% nella proiezione annuale. Cifre che offrono all’Italia il primo posto sul podio europeo. Siamo ormai stanchi di ripetere da anni che si deve abbassare il cuneo fiscale per generare effetti positivi immediati sull’occupazione e sulla domanda interna. Esiste però un’altra grande zavorra che ostacola la vita e la possibilità di crescita delle imprese: la burocrazia. È stato calcolato che ogni anno, le piccole e medie imprese spendono 31 miliardi di euro per le pratiche burocratiche, l’equivalente del 2% del Prodotto interno lordo del Paese, che corrisponde ad una spesa media di 7.000 euro per azienda. È una cifra sbalorditiva che si commenta da sé. E’ un altro tassello del mosaico che rappresenta il peso della cosa pubblica, sulla vita delle imprese. Da anni stiamo ripetendo che siamo un Paese di piccole e piccolissime imprese, ed ancora dopo decenni di accorati appelli siamo al punto di partenza; sembra non esserci una percezione corretta del ruolo della piccola impresa, anche come tessuto per i grandi sistemi industriali. Non una legge ad hoc, non una facilitazione dedicata alla micro impresa. Siamo stanchi di sentire luoghi comuni, senza proposte concrete. Sblocco pagamenti PA Un aspetto positivo degli ultimi 12 mesi è stato lo sblocco dei Pagamenti della pubblica amministrazione avviato lo scorso aprile, e che ha messo in campo 20 miliardi di euro di risorse per quest’anno e per il prossimo. È soltanto una prima tranche di pagamenti, a fronte di un ammontare complessivo di gran lunga superiore, ma che comunque concederà una preziosa boccata d’ossigeno alle aziende che vantavano crediti verso la pubblica amministrazione. Ci aspettiamo che nei mesi a venire tutti gli impegni presi dagli enti pubblici nei confronti delle aziende possano essere onorati. Scenario economico locale Anche il tessuto produttivo del nostro territorio, storicamente ancorato all’economia reale, è in forte sofferenza. I dati della Camera di Commercio di Bologna ci dicono che nascono molte meno imprese di quelle che muoiono. Parliamo di una media drammatica di 6 imprese al giorno che chiudono (tra liquidazioni e cessazioni) nella nostra provincia. Ma il vero problema non è solo nella quantità, bensì nella qualità dei soggetti economici che vediamo estinguersi. SCONTO SULLE QUOTE ASSOCIATIVE: “UN GESTO DI DOVEROSA VICINANZA ALLE NOSTRE IMPRESE” Una riduzione straordinaria del contributo associativo pari a 1,6 milioni di euro, quasi il 20% del gettito associativo annuo, da spalmare tra il 2013 e il 2014, per aiutare le imprese in un momento di straordinaria difficoltà. L’ha annunciata il Presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi, al termine della relazione con cui ha aperto i lavori dell’Assemblea Generale nell’ambito di Farete 2013. “Una scelta che, ne siamo consapevoli, non cambierà i bilanci delle nostre aziende, ma che vuole essere un gesto di doverosa vicinanza alle migliaia di colleghi i quali nono- Tra quelle 6 aziende ci sono molte imprese strutturate, che hanno una reale capacità di fare. Alcune di queste rappresentano pezzi pregiati della nostra storia industriale; imprese che al nostro territorio, negli anni passati, hanno dato occupazione e ricchezza, e che oggi, non vanno più avanti. Chi riesce ad agganciare la domanda estera, superando almeno il 60% di quota esportata, si mantiene competitivo. Al contrario, chi si rivolge solo al mercato interno, per lo più soffre e poi muore. È questo lo scenario che si sta delineando con sempre maggiore nettezza. Ma un tessuto produttivo a due velo- stante tutto hanno tenuto duro, dando prova di coesione e capacità di far squadra in un contesto nazionale in cui è difficile fare impresa”, spiega Vacchi. Nel dettaglio, il Consiglio Direttivo ha deliberato all’unanimità di proporre agli associati una riduzione contributiva pari all’ultimo bimestre del 2013. A chi ha già integralmente versato le quote del 2013 sarà tagliato un sesto della quota contributiva annua 2014, nel versamento di gennaio 2014 (per i dettagli rivolgersi a [email protected]) cità mette a rischio la coesione sociale di un territorio. Le imprese bolognesi stanno facendo del loro meglio per difendersi; stanno imparando a mettersi in gioco, anche aggregandosi. Gli imprenditori stanno crescendo nella qualità delle loro strategie, ma ci vuole un tessuto sociale e politico su cui appoggiare tutto questo. Città Metropolitana Su questo tema, più volte dibattuto, è necessario portare avanti quel processo di riordino istituzionale e di razionalizzazione degli enti che il momento storico richiede, e di cui tutti sentiamo l’esigenza. Nel nostro © RIPRODUZIONE RISERVATA territorio la via è già tracciata e porta verso la Città Metropolitana. Il 2014 sarà l’anno della sua istituzione. E’ necessario che dal Governo centrale arrivi un indirizzo chiaro, è necessario portare a compimento la riforma, lasciandosi alle spalle l’inerzia che ha caratterizzato i mesi scorsi. Mettiamo a sistema le nostre competenze ed i nostri obiettivi, affinché la Città Metropolitana di Bologna possa poggiare su basi solide e offrire sin da subito i suoi vantaggi: servizi unificati, regole certe, semplificazione della governance. Facciamo di questo territorio un sistema connesso e armonizzato, in grado di catalizzare le spinte vitali FARE 55 LA CARTA SI FA INTELLIGENTE Come la carta stampata ci guida nell’esplorazione dei nuovi ambienti digitali (Mobile) interagendo con essi SCARICA L’ APP CANTELLI ROTOWEB E INQUADRA CLICCANDO CON IL TUO SMARTPHONE L’ICONCINA CHE TROVI IN ALTO A DESTRA. 56 FARE CANTELLI ROTOWEB s.r.l. Via Saliceto, 22/E-F - 40013 CASTEL MAGGIORE (BO) Tel. +39 051.700.606 - fax +39 051.63.28.090 - www.cantelli.net - e-mail: [email protected] Attivo fin dalla prima metà del novecento, appartiene alla storia dell’impresa italiana. Oggi, sotto il suo marchio, raccoglie aziende con competenze diversificate ed in grado di soddisfare ogni esigenza comunicativa. Informazioni che circolano su carta ed informazioni che transitano sul web: noi le facciamo viaggiare insieme. Azienda rotolitografica fondata nel 1935 che alla qualità, alla flessibilità e al rispetto dell’ambiente ha ispirato la sua mission. Una realtà in grado di mettere su carta ogni tipo di idea grazie all’alto livello delle sue tecnologie sia nella stampa in piano che in rotativa. Della sua produzione fanno parte riviste, brochure, volantini della GDO, cataloghi d’arte e di moda, fogli singoli e pieghevoli. Cantelli Rotoweb sostiene i suoi clienti lungo tutto il processo della comunicazione: dall’ideazione grafica, all’impaginazione, alla stampa, alla divulgazione tramite canali digitali d’ultima generazione. Nata negli anni 80, oggi è una solida impresa in cui lo spirito di gruppo, l’etica e la soddisfazione del cliente sono principi imprescindibili. Prima specializzata solo nel settore tipolitografico e confezionamento, è stata in grado di captare in anticipo il grande cambiamento che, in pochi anni, la stampa tradizionale avrebbe subito. La lungimiranza e l’inserimento di nuove tecnologie, le hanno permesso di affermarsi anche nella stampa digitale sia di piccolo che di grande formato. Società di servizi che grazie alla stampa del dato variabile (Data Matrix) certifica la distribuzione del volantino pubblicitario. La sua piattaforma tecnologica consente di verificare in tempo reale la destinazione precisa di tuti i volantini assegnati al distributore. La distribuzione certificata valorizza l’investimento affidato al volantino ed è garanzia di successo per le campagne di marketing diretto che le Insegne impostano sulla carta stampata. Geolocalizzare il volantino e geodifferenziare i suoi punti di consegna sono i principali presupposti di un’efficace informazione pubblicitaria. C@ntelli net L’ ultima nata del gruppo è la società che studia, progetta e realizza soluzioni digitali capaci di sostenere qualsiasi esigenza di comunicazione pubblicitaria. Offre servizi di consulenza specialistica nella definizione di campagne promozionali in ogni settore merceologico, sviluppa APP e prodotti multimediali finalizzati alla fruizione via Web. FARE 57 CANTELLI ROTOWEB s.r.l. Via Saliceto, 22/E-F - 40013 CASTEL MAGGIORE (BO) Tel. +39 051.700.606 - fax +39 051.63.28.090 - www.cantelli.net - e-mail: [email protected] che arrivano dal tessuto produttivo e la domanda di servizi virtuosi che viene dalla società, senza per questo aumentare la spesa. In questi aspetti abbiamo la fortuna di disporre di amministrazioni locali, tra le più virtuose se comparate con il resto del Paese, ma a cui dobbiamo chiedere di più. Giochiamo ancora una volta il ruolo di territorio “pilota”, capace di innovare e di tracciare la strada per le altre realtà geografiche del Paese. Torniamo ed essere il laboratorio politico che tante volte si è dimostrato un asso nella manica per la crescita del Paese tutto. Molti non sanno che una macchina montata nei nostri territori, con gli stessi disegni, gli stessi materiali, non è la stessa fatta altrove; senza dimenticare che il nostro territorio ha sempre prodotto idee e progetti di grande rilevanza industriale ed applicativa e ha formato professionalità di primissimo livello internazionale. Lo sviluppo scientifi- co e tecnologico per essere più competitivi nei prodotti e nei processi, è patrimonio di chi detiene brevetti, ma di fatto è anche capitale immateriale patrimonio dell’epoca in cui viviamo, di fatto un bene collettivo diffuso. Università Nell’apertura di Bologna verso il resto del mondo dobbiamo riconoscere il ruolo strategico che ha avuto e che sta avendo tutt’ora l’Ateneo. Non guardo le classifiche mondiali, molto tagliate su modelli anglosassoni, che ci hanno riempito di parametri e modelli nelle letture estive, e che comunque, con tutti i limiti, ci possono far riflettere. Attrarre gli studenti più bravi in un percorso virtuoso e trattenerli, garantendo un futuro ai più meritevoli, è un importante obiettivo da raggiungere, attraendo anche cervelli da fuori se supermeritevoli. Come Unindustria Bologna abbiamo dato vita ad una società di capitale con l’Università: Alma Cube, una sorta di “culla” delle start-up, dove, insieme, si accompagnano giovani talenti provenienti dall’ambito accademico in un percorso imprenditoriale di successo. È importante che Industriali e Università si alleino per dare vita a un progetto di questo tipo, dove il rischio d’impresa è condiviso. Tocca comunque anche ai giovani scommettere sul proprio futuro. Ci vuole più audacia. Ci vuole una vera rivoluzione culturale nel definire una carriera di successo. Non abbiate il timore di lasciare la vita accademica, per investire sul vostro talento come imprenditori delle vostre idee, delle vostre competenze. Nella società dell’informazione è facile formare reti, restare in contatto con i propri mondi di origine, stare fuori dall’Università rimanendo dentro attraverso un flusso costante e reciproco che renderà un servizio anche ai vostri docenti, avvicinandoli alla realtà del mercato, e regalando al mercato stesso il respiro della formazione di base, del pensiero indipendente e creativo che possiamo trovare nell’Accademia. Nuovi investitori Un altro segno vitale a livello locale è dato dalle nuove forze imprenditoriali, che sono giunte sul nostro territorio negli ultimi dodici mesi, e che giungeranno nell’immediato futuro, nonostante tutto. Si tratta in parte di singoli imprenditori, in parte di grandi gruppi che hanno investito oltre 500 milioni di euro di valore, con impegni 58 FARE futuri ancora più importanti, salvaguardando un’occupazione di oltre 7.000 persone. Grazie all’arrivo di queste forze la città ha avuto nuova linfa e si è arricchita di competenze umane, uscendone più ricca in termini di modelli di impresa e di relazioni sindacali. E guardando avanti, nella lista delle cose da fare e che potrebbero accrescere occupazione e consumi, tra i tanti progetti che sono al nastro di partenza vorrei citare l’ambiziosa sfida di Fabbrica Italiana Contadina, da realizzare proprio al Caab. È un progetto di respiro internazionale che a regime potrebbe diventare un polo di attrazione importantissimo per il nostro territorio. Il ruolo delle aziende globali Le aziende globali sono una risposta alla debolezza dei governi, e forse hanno anche generato l’indebolimento delle politiche nazionali. Talvolta possono attuare politiche che incidono sui mercati, sulle scelte dei consumatori: dispongono di maggiori risorse dei governi e hanno denaro che possono investire con rapidità per fronteggiare gli effetti inattesi di quelle politiche che loro stesse indirizzano attraverso il mercato. Le aziende globali in gran parte stanno spingendo il mondo, e non sono sole: dietro loro un esercito di migliaia di piccole e medie imprese sta percorrendo la stessa strada. Penso che nella nostra politica industriale dovremo considerare un nuovo tipo di leadership, quello delle imprese globali, che debbono trovare spazio nel disegno industriale italiano, scoprendo i vantaggi di investire in Italia. Certo le regole europee dettano il passo, ma partendo da quei paletti, dobbiamo essere più attrattivi, più virtuosi. In questo grande affanno noi possiamo parzialmente tirare un respiro di sollievo, perché abbiamo interi territori e reti di imprese, agganciate saldamente in filiera, che si muovono come un unico interlocutore, noi siamo già proiettati nel mondo globale. Le aziende globali sono infatti attente alla presenza di identità e di modelli locali di successo, proprio perché percepiscono l’esigenza di specificità da integrare nei sistemi di scala mondiale. Un’impresa nasce da una serie di circostanze mai uguali e ripetibili: ognuna ha il proprio DNA, unico, inconfondibile, diverso da tutte le altre; questo è un valore da integrare se ben evidenziato e percepibile dal mondo degli investitori. E le aziende globali, una volta tese a cercare il minor costo del lavoro, sono oggi sempre più consapevoli del ruolo delle aree virtuose, dato che comunque l’innovazione e la crescita tecnologica restano al centro della loro missione. Conclusioni Come dice Papa Francesco non ci faremo rubare la speranza di continuare a crescere. Trovo nel pensiero dei nostri associati, che rappresentano un panorama ampio fatto di realtà diverse, talvolta contrapposte, un denominatore comune che ho cercato di comunicare: la consapevolezza della debolezza delle politiche industriali, la sensazione che il nostro Paese abbia perduto il significato dell’impresa nella generazione della ricchezza, la domanda di politiche appropriate che facilitino la vita delle imprese e la loro crescita virtuosa. Nella piena consapevolezza che anche noi siamo chiamati a compiti nuovi, più ardui, ad un maggior rispetto delle regole utili che solo la buona politica può definire. Il contesto che vogliamo è rappresentato simbolicamente da Farete, dove le forze positive e produttive di Bologna si ritrovano sotto le stesso tetto, fanno massa critica, si confrontano, studiano insieme nuove opportunità di business. © RIPRODUZIONE RISERVATA FARE 59 3 Farete Tradizione e coraggio: ecco la ricetta per il primato italiano nell’agroalimentare di Marco Taddei Faccia a faccia tra Paolo De Castro, Oscar Farinetti e Luke Johnson sul tema “L’innovazione nel food” all’Assemblea Generale di Unindustria Bologna. 60 FARE Il futuro del cibo tra tradizione e innovazione, il primato della biodiversità del nostro Paese e la forza del ‘made in Italy’ nell’agroalimentare, la necessità di fare rete per conquistare insieme il mercato. Questi alcuni degli argomenti sui quali si sono confrontati il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, il creatore della catena Eataly, Oscar Farinetti, e Johnson: “amo la cucina italiana, ma credo che a volte si debbano rompere le regole”. il fondatore di Pizza Express, Luke Johnson, ospiti della tavola rotonda moderata dal direttore di Class CNBC, Andrea Cabrini, all’interno dell’Assemblea Generale dell’Associazione. Una discussione vivace su un tema molto caldo per il territorio bolognese, e più in generale per il Paese, aperta dalla riflessione di Luke Johnson secondo cui rappresenta un paradosso il fatto “che l’Italia non sia leader europeo nel settore agrolimentare, in particolare nella ristorazione, nonostante i tanti imprenditori dinamici e molto innovativi”. “I vostri ristoranti – continua l’imprenditore inglese - anche qui a Bologna offrono menù troppo classici, tradizionali, e non si assumono rischi, al contrario di quanto succede in città come New York, Londra o Parigi dove ci sono molte più sperimentazioni. Amo la cucina italiana, ma credo che a volte si debbano rompere le regole”. Pronta la replica del fondatore di Eataly Oscar Farinetti: “Noi italiani dobbiamo andare nel mondo valorizzando, in maniera totalmente diversa dagli stranieri che interpretano il nostro Paese, quella ‘meravigliosa noia’ che Johnson ha trovato nella nostra cucina tradizionale. Il vero primato dell’Italia è proprio la biodiversità: dobbiamo fare la pizza con prodotti italiani di alta qualità e pensando in grande – spiega Farinetti - non solo in micropizzerie, ma anche in luoghi più ampi dove sfornare più pizze di Luke, ma le nostre!”. Secondo l’imprenditore torinese ciò che è mancato finora alle aziende italiane è “la capacità di creare reti commerciali e andare all’estero con la forza delle tradizioni della nostra storia. Serve il coraggio, che si trova stando insieme, uniti”. Farinetti, però, non ha dubbi: “Il nostro Paese entro 10 anni sarà il più ricco e floFarinetti: “andiamo nel mondo per valorizzare la ‘meravigliosa noia’ della nostra cucina tradizionale”. rido d’Europa: agroalimentare, moda e design, industria manifatturiera di precisione e patrimonio artistico sono i settori che ci trascineranno in maniera poderosa”. Una previsione che trova d’accordo anche il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro: “Possiamo riuscirci, basta guardare gli straordinari numeri del comparto agroalimentare che, nonostante il momento di grande difficoltà, fanno segnare una crescita del fatturato, dell’occupazione e dell’esportazione. L’Italia è già leader mondiale, sarebbe sufficiente che tutto il ‘made in Italy’ spacciato nel mondo fosse davvero tale, mentre oggi su 10 prodotti venduti come italiani negli Stati Uniti ben 9 non lo sono realmente”. De Castro si sofferma poi sulla necessità che le imprese facciano uno scatto in avanti dal De Castro: “si deve sviluppare la cultura dello stare insieme, dell’organizzare assieme la conquista del mercato” punto di vista organizzativo e culturale. “Le aziende italiane devono imparare a fare rete. Non è necessario fare imprese più grandi: se riusciamo a supplire alle dimensioni con capacità organizzativa di messa in rete saremo competitivi. Si deve sviluppare la cultura dello stare insieme, dell’organizzare assieme la conquista del mercato, non da soli, e in questo l’Europa deve aiutare le imprese, per farle crescere e consentire loro di fare rete per vincere nel mondo”, conclude il Presidente. Sul palco del Caab non poteva poi mancare un riferimento al progetto FICO (Fabbrica Italiana Contadina), il parco tematico del cibo italiano ideato da Farinetti che dovrebbe sorgere proprio nell’area del mercato ortofrutticolo di via Paolo Canali. “L’idea è di mettere insieme l’altissima domanda di Italia e di turismo enogastronomico con le numerosissime piccole e medie imprese di FARE 61 Maccaferri: “Lavoriamo tutti con generosità per il rilancio di Bologna” “Sarebbe bello e simbolico che la ripartenza di Bologna prendesse il via proprio dal Pilastro, la zona della città in cui, alla fine degli anni ’80, il blocco dei lavori per la terza corsia dell’Autostrada segnò la fine dei grandi investimenti bolognesi. Oggi c’è la possibilità di chiudere questa parentesi di paralisi delle infrastrutture che ha fatto maturare un ritardo importante a Bologna: non perdiamo quest’ennesima occasione e lavoriamo tutti con generosità per il rilancio della nostra città”. Così Gaetano Maccaferri, Vicepresidente di Confindustria ed ex numero uno degli industriali bolognesi, ha chiuso dal palco del Caab i lavori dell’Assemblea Generale di Unindustria Bologna esprimendo il proprio apprezzamento in merito al progetto FICO, il parco tematico sul cibo che si dovrebbe realizzare proprio nell’area del Centro Agroalimentare di Bologna. “Finalmente in Italia si inizia a vedere un barlume di ripresa – osserva Maccaferri – i più recenti dati di Con- altissima qualità del nostro Paese. Dev’essere un luogo da vivere come Disney World che rappresenti la biodiversità dell’agroalimentare italiano. Abbiamo scelto Bologna – chiarisce il patron di Eataly - perché è una città 62 FARE findustria indicano che la recessione sta finendo e i segni di recupero ci sono, anche se la ripresa appare lunga e incerta. Noi imprenditori dobbiamo agire, ma è necessario un cambio di passo radicale anche da parte del Governo, che deve concentrarsi sulle questioni strategiche dell’industria e risolvere con decisione i problemi strutturali del Paese”. Da parte sua, “Confindustria continuerà a fare da pungolo nei confronti del Governo, alcune delle nostre proposte hanno già avuto un seguito, penso in particolare alle misure adottate per lo sblocco dei pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese”, spiega l’ex Presidente di Unindustria Bologna. “Per ora sono stati pagati 7,2 miliardi di euro, per noi è poco: si deve fare di più e con maggiore velocità, altrimenti non si potrà generare l’effetto volano per l’economia. Monitoreremo l’iter parlamentare del ‘decreto del Fare 2’ per rendere più incisive le misure”, conclude Maccaferri. (M.T) piena di eccellenze: enogastronomia, reti di imprenditori, università, patrimonio culturale”. Un’opportunità da non perdere per le imprese di investire in un progetto che, secondo le stime, farà registrare 5 milioni di © RIPRODUZIONE RISERVATA visitatori l’anno sotto le Due Torri. “Ma io sono ottimista e ne prevedo 10, di cui ben 8 stranieri”, scommette Farinetti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Una bella gara inizia sempre con una grande partenza. Schierati dalla parte della sicurezza. Valle d’Aosta SOAN - Aosta Trentino Alto Adige CEA ESTINTORI - Trento Piemonte CANAVESE ESTINTORI - Rivarolo Canavese (TO) CEM DUE - Bosconero (TO) CSA ZIANO - Villanova Canavese (TO) NUOVA ASAC ANTINCENDIO - Arquata Scrivia (AL) SAREM - Biella Friuli Venezia Giulia ANTINCENDIO E SICUREZZA - Pordenone FE FRIULI ESTINTORI - Cervignano del Friuli (UD) Liguria GIEM GHIRARDELLI - Imperia RAVIZZA VERGARI ANTINCENDI - Genova TASI - La Spezia Lombardia CEA ESTINTORI - Monza (MB) CME - Desenzano del Garda (BS) MANZI GIANFRANCO - Cremona MINERVA ANTINCENDIO - Garlasco (PV) ZENITH ESTINTORI - Vanzago (MI) Veneto ANTINCENDI VIEL - Belluno API - Campodarsego (PD) FERRARI ANTINCENDIO – San Martino Buon Albergo (VR) GARDENALE ESTINTORI - Occhiobello (RO) GT ANTINCENDI - Cornedo Vicentino (VI) OACI - Este (PD) VETA SYSTEM - Meolo (VE) Emilia Romagna APA ANTINCENDI - Parma CEA Campo Prove - Savignano sul Rubicone (FC) CEA ESTINTORI - Castenaso (BO) CEA ESTINTORI - Mordano (BO) CEA ITEC - Modena CEA Squadra Corse - Medicina (BO) RETRA - Savio (RA) Toscana ADEN ANTINCENDIO - Albinia (GR) COBEL - Lucca IMMA - Scandicci (FI) NUOVA IDEALCOOP - Pomarance (PI) Marche e Abruzzo ANTINCENDIO MACERATA - Macerata MINGUCCI ANTINCENDIO - Pesaro PIEMME ESTINTORI - Pagliare (AP) Lazio ESTINTORI COTTERLI - Aprilia (LT) MERCURI GESTIONE ANTINCENDIO - Marino (RM) SICURSYSTEM - Roma Campania DMG ESTINTORI E SICUREZZA - Buccino (SA) ICRA ANTINCENDIO - Pozzuoli (NA) Puglia e Basilicata L’ANTINCENDIO - Matera Calabria PUGLIESE ANTINCENDI - Cannavà di Rizziconi (RC) Sardegna AIRES ANTINCENDIO - Sassari ARDE ANTINCENDIO - Selargius (CA) Sicilia CARUSO ESTINTORI - Enna COCIMANO & DI PAOLA - Catania DI PUMA CALOGERO - Corleone (PA) IDROIMPIANTI - Torregrotta (ME) IRICEP - Palermo SYSTEM FIRE - Agrigento CEA Estintori SpA - Via Tosarelli, 105 - 40055 Castenaso (BO) - Tel. 051 784811 - Fax 051 784860 - www.ceaestintori.com FARE 63 “Stop Hunger Now”: a Farete la staffetta di solidarietà Diecimila razioni di cibo in poco meno di due ore. Il piccolo contributo di tutti i partecipanti alla Tavola rotonda e degli ospiti dell’Assemblea, muniti di guanti e cuffietta bianca, è bastato ad assemblare, sigillare e impacchettare i pasti in una staffetta di solidarietà coordinata dai volontari di Stop Hunger Now, una Onlus arrivata in Italia circa un anno fa. Attiva soprattutto nell’area dell’Emilia Romagna, opera con il patrocinio della grande organizzazione internazionale che ha sede in America. Fulcro del suo lavoro è il programma di confe zio n am e n to pasti, che è stato ideato per rendere immediatamente tangibile il risultato delle donazioni. Prevede l’organizzazione di eventi nel corso dei quali squadre di volontari assemblano pochi e semplici ingredienti (riso, soia, verdure essiccate, vitamine e sali minerali) arrivando a produrre in poche ore migliaia di razioni di cibo, che poi vengono inviate nei paesi in via di svilup- 64 FARE po sotto costante monitoraggio dell’Associazione. La filosofia del programma, però, non si ferma qui: i pasti sono infatti distribuiti nelle scuole di paesi e regioni in cui la fame colpisce soprattutto i bambini. Se c’è cibo nelle scuole, i genitori manderanno volentieri i propri figli in classe, sottraendoli alla malnutrizione e assicurando loro, contemporaneamente, un’istruzione, quindi strumenti per crescere e migliorarsi. Così, attraverso cibo, salute e scolarizzazione si costruisce per loro l’opportunità di un futuro migliore. Unindustria Bologna ha dato il suo contributo offrendo 10 mila razioni di cibo. (Francesca Aufiero) © RIPRODUZIONE RISERVATA TU vuoi più semplicità nella gestione del tuo business. NOI ti offriamo CONTO BUsINess INsIeme. La soluzione migliore è sempre quella più semplice. Per questo nasce Conto Business Insieme, il conto corrente flessibile che aiuta i piccoli imprenditori ad amministrare il proprio business. 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La concessione delle carte e dei finanziamenti è soggetta alla valutazione della Banca. 4 Farete Startup Meetup: i talenti si presentano di Elena Codeluppi* L’innovazione italiana in una manciata di minuti Undici idee, cinque minuti a startup, una platea di possibili investitori: questa è la formula che Unindustria Bologna, in collaborazione con ItaliaCamp Emilia Romagna, ha proposto al numeroso pubblico dell’edizione 2013 di Farete. A presentare l’incontro Alessandro Pirani, esperto di public policy, che ha raggruppato i progetti attraverso tre fil rouge: ricerca e università, energie rinnovabili e software gestionali. A colpi di slides, concentrazione e determinazio- 66 FARE ne l’innovazione italiana ha risposto all’accogliente padrona di casa Tiziana Ferrari, direttrice di Unindustria Bologna e all’invito di ItaliaCamp di invertire la tendenza. A riassumere le idee emerse dall’incontro il bravo graphic facilitator Paolo Masiero (www.housatonic.it). Per lui una lavagna, un pennarello e l’ascolto degli interventi sono stati sufficienti per realizzare graficamente e dal vivo i concetti chiave emersi nelle due intense ore di panel. Il fotovoltaico è stato il protagonista di tre startup: AKKUtrack che si propone di realizzare e commercializzare strumenti di controllo e misura per applicazioni nel comparto del solare fotovoltaico a concentrazione. Re.charge ha l’obiettivo di creare una rete di punti per la ricarica pubblica e gratuita di smartphone, cellulari e lettori multimediali attraverso l’installazione di mini-stazioni di ricarica alimentate da sistemi fotovoltaici ad isola. Rebernig Supervisioni invece ha sviluppato Luxio, un lampione stradale a LED “intelligente” e autonomo, che comunica con gli altri lampioni grazie ad una tecnologia integrata in radiofrequenza. Le startup provenienti dal mondo universitario sono state vere e proprie protagoniste e hanno offerto uno spaccato dell’innovazione della ricerca italiana. Legato al settore agro-alimentare è lo spin–off Alga&Zyme Factory, il progetto di impresa delle Università di Ferrara e di Pavia che si occupa di sviluppo e applicazione di biotecnologie vegetali volte alla produzione e all’uso di particolari microalghe ed enzimi idrolitici, finalizzati anche al trattamento dei rifiuti. AlmaPlasma, invece, è un progetto d’impresa che si propone di sviluppare, produrre e commercializzare soluzioni tecnologicamente avanzate nel campo dei plasmi termici e non termici a pressione atmosferica, nato dalle competenze maturate dal Gruppo di ricerca di Applicazioni Industriali dei Plasmi (AIP) dell’Università di Bologna. Per i settori alimentare e manifatturiero è la soluzione di W.N.P: il progetto d’impresa ruota attorno alle straordinarie caratteristiche del biossido di titanio in forma “nano” e all’interazione di questo elemento con i raggi UV: senza aggiunta di altre sostanze chimiche e di altre fonti energetiche, e in maniera completamente naturale, inquinanti organici e inorganici vengono trasformati in sali e altre sostanze innocue. Terminate le idee legate alla ricerca si è aperto il mondo legato alle soluzioni software innovative. Creata a Bologna da due ingegneri con esperienza nel campo della progettazione e gestione dei processi produttivi industriali, OL3 Solutions, sfruttando algoritmi innovativi per la soluzione dei problemi di ottimizzazione, offre metodologie, tecniche e strumenti software caratterizzati da praticità d’uso per l’intero ciclo di industrializzazione, dalla definizione del prodotto finito alla gestione operativa dei reparti. Idee innovative in campo medico/ sanitario sono state quelle proposte da REnuVo con iDoctorPad, una piattaforma mobile e cloud completa per migliorare il lavoro di medici e strutture sanitarie. iDoctorPad aiuta il medico nella gestione dei pazienti, dei relativi dati clinici e delle attività ambulatoriali quotidiane come aggiornare l’agenda degli appuntamenti, registrare episodi medici e visite in cartelle cliniche specialistiche multimediali e conservarle in perfetto ordine nel proprio tablet o smartphone o su uno spazio cloud privato. StemSel, invece, si basa sullo sviluppo, ingegnerizzazione, produzione e commercializzazione di Celector, un prodotto innovativo per l’industria delle cellule staminali e per applicazioni nell’ambito della Medicina Rigenerativa. Sempre in campo sanitario è Vitaever che ha l’obiettivo di supportare le realtà che svolgono servizi socio-sanitari domiciliari e territoriali, mettendo a disposizione semplici ed efficaci tecnologie Cloud indispensabili per ottimizzare l’attività quotidiana, facilitare le comunicazioni e lo scambio di informazioni tra tutti gli attori coinvolti nel processo assistenziale e coinvolgere appieno l’Assistito che può accedere ai propri dati per condividerli, ad esempio, col medico curante. In ambito business è Solair una societá di Information Technology B2B (Business to Business) che si occupa dello sviluppo e della vendita di soluzioni SaaS per incrementare la produttività delle aziende e del singolo utente. L’azienda, con sede centrale a Casalecchio di Reno, filiali in India e Giappone e una rete integrata di partner a livello mondiale, si propone di diffondere il “Better Business”, ossia di rendere accessibili ovunque i benefici della tecnologia. *Blogger Huffington Post Italia e Responsabile Stampa ItaliaCamp Emilia Romagna FARE 67 “Siamo tutti concreti sognatori”: StartUp and Women Sfide e successi di chi fa impresa al femminile Una rivista per bambini pensata, progettata e realizzata per l’iPad. Un preparato microbico che pulisce i monumenti dallo smog. Un’azienda biotech specializzata nello sviluppo di farmaci che rilasciano ossido nitrico. Durante il Brainstorming lounge di lunedì pomeriggio si è parlato di startup, di “idee fantastiche”, come le definisce una delle relatrici, raccontate da chi è riuscito a trasformarle in realtà: tre giovani donne imprenditrici. Innanzitutto i dati tutt’altro che scoraggianti: in Italia ci sono 1.500.000 imprese in rosa. In esse, quindi, sono le donne ad avere la maggioranza del capitale sociale; con una percentuale del 24,5 sul totale siamo primi in Europa. Il 16,4% delle donne occupate nel nostro Paese sono imprenditrici, contro il 10% della media europea. Negli ultimi due anni le imprese al femminile che si sono costituite sono il 20% in più di quelle maschili. Si tratta quindi di un fenomeno interessante e in ascesa, che merita degli approfondimenti. Elena Favilli parla dal maxischermo in collegamento Skype da San Francisco. È volata in California all’inizio del 2012 dopo aver vinto un bando per startup con il suo progetto Timbuktu, la prima rivista per bambini su iPad. Insieme alla sua socia, Francesca Cavallo, costituisce un’eccezione nell’universo della Silicon Valley: donna, non americana, senza un background in computer science o engineering (si è laureata in Semiotica a Bologna). Eppure il contesto in cui ha scelto di far crescere la sua startup è stato un acceleratore naturale di idee. Annalisa Balloi è co-fondatrice e amministratore delegato di Micro 4 you, spin off a forte connotazione tecnologica che ha l’obbiettivo di sviluppare dei prodotti per l’uso comune a base di microrganismi. Prodotto di punta è Micro 4 art, un formulato microbico 68 FARE in grado di rimuovere da statue e monumenti le alterazioni causate dallo smog, in modo totalmente ecosostenibile. Il mondo accademico da cui è partita, racconta, ha un forte pregiudizio nei confronti dello spirito imprenditoriale. Eppure il ricercatore e l’imprenditore, spiega Annalisa, sono mossi dalla stessa spinta: il desiderio di raggiungere il proprio obbiettivo. Perché in fondo “siamo tutti concreti sognatori”. Elisabeth Robinson e’ cofondatrice e presidente di Nicox, società farmaceutica che studia lo sviluppo di molecole donatrici di ossido nitrico, nata nel 1996. Si è spostata dagli Stati Uniti all’Europa, e in Italia in particolare, dove le condizioni, all’epoca, erano più favorevoli. Perché c’erano più soldi destinati alle startup e la concorrenza era meno feroce rispetto al suo paese d’origine. Oggi, racconta, i pro e i contro sono in ogni paese. In America, per esempio, è molto difficile riuscire ad emergere come “numeri uno”. In Italia, invece, è più complicato creare un’azienda e assumere persone, soprattutto se si è giovani. Eppure, conclude, le “idee fantastiche trovano il modo di farsi spazio ovunque. Bisogna solo chiudere gli occhi e tuffarsi”. (F.A.) ABBIAMOUN SOLOOBIETTIVO: NONFERMARCIMAI. // servizi di logistica integrata // trasporti terrestri, marittimi ed aerei // spedizioni groupage e full load import ed export da e per tutte le maggiori destinazioni europee // servizio giornaliero groupage import/export da/per: Barcellona, Madrid, Parigi, Colonia e Düsseldorf, Stoccarda // distribuzione e ritiri in Italia con un proprio network // deposito doganale allo stato estero // magazzini di temporanea custodia doganale // consulenza e assistenza doganale // fashion service: trasporto, ricondizionamento, stoccaggio e gestione del magazzino di capi appesi, dal campionario alla distribuzione ® ITALSEMPIONE S.p.A. Spedizioni Internazionali Filiale di Campogalliano Viale Italia, 1 // 41011 Campogalliano (MO) tel: +39.059.852611 // fax: +39.059.852645 e-mail: [email protected] www.italsempione.it FARE 69 studiodiade.com Percorriamo ogni giorno migliaia di chilometri e raggiungiamo ogni destinazione. 5 Farete 70 FARE Hanno detto di noi FARE 71 6 Farete #Farete2013 fa il pieno su Twitter L’hashtag della due giorni trend topic nel range delle tendenze italiane Il 16 settembre 2013 l’hashtag #farete2013 è stato trend topic per tre ore (fonte Tendenze Italia @trenditaliaIT). Tra i temi più seguiti c’è stata l’Assemblea Generale che ha fatto il pieno di live twitting durante gli interventi di Alberto Vacchi, Oscar Farinetti, Luke Johnson, Paolo De Castro e Gaetano Maccaferri. Tantissimi anche i commenti di espositori e visitatori per tutta la durata della due giorni. Grazie a tutti i nostri follower. Continuate a seguirci su Twitter @UnindustriaBo. Sulla pagina Facebook di Unindustria Bologna trovate le foto degli stand e tanti altri contenuti multrimediali dedicati a FARETE 2013. Tutti i video sono online sul canale youTube di Unindustria Bologna. FARETE 2013 AI MICROFONI DI ALMA RADIO Per tutta la due giorni, su Alma Radio sono andate in onda le interviste in diretta degli espositori, startupper, e tanti altri ospiti di Farete 2013. Alma Radio è un progetto universitario che nasce nel 2011. E’ una webradio che vuole essere ascoltata e fatta dagli studenti di Bologna, i quali, frequentandola, possono imparare un mestiere tra il lavoro di redazione, quello tecnico e quello artistico. Con il tempo Alma Radio si è evoluta ed è diventata anche un portale, quindi un giocoso megafono per gli eventi culturali di Bologna e, tra programi comici, rubriche semiserie, news e ovviamente tanta musica, questa webradio è oggi a tutti gli effetti un’emittente che potrebbe far concorrenza alle classiche radio FM. 72 FARE ringrazia per la collaborazione COLORI PER LA STAMPA CMYK: COLORI PER LA STAMPA PANTONE®: NERO= 100% NERO= 100% ARANCIONE:= 100% YELLOW - 70% MAGENTA ARANCIONE:= PANTONE® 1665C nella realizzazione di DALLA MAIL ALLA STRETTA DI MANO FARE 73 74 FARE FARE 75 76 FARE FARE 77 “LA TUA IDEA DI IMPRESA” PRENDE FORMA: ECCO I VINCITORI NEWS unindustria Elena Boromeo Francesca Aufiero Marco Taddei 78 FARE profilo dell’utente, misurando la sua capacità di empatia e di lavorare in team. Einweb è stato anche scelto tra i primi dieci progetti più innovativi a Si chiama Einweb ed è un social livello nazionale, da una giuria comnetwork capace di trovare automa- posta da imprenditori di tutta Italia. “Questo social network si differenzia dagli altri perché individua autonomamente le aspirazioni di una persona”, spiegano i giovani inventori. In altre parole, aiuta a capire cosa fare concretamente da grandi. Al secondo posto si è piazzato il Liceo Ginnasio Galvani di BoLa 4^ Classe del Liceo E. Renzi di Bologna, prima classificata al logna con B-charger: concorso “La tua idea di impresa” un dispositivo in grado di caricare lo ticamente “l’anima gemella” da un smartphone o il tablet sfruttando l’epunto di vista lavorativo. É l’idea del nergia prodotta dalla dinamo, tramiLiceo Scientifico E.Renzi di Bologna te porta usb. che si è aggiudicata il primo posto al concorso “La tua idea di impresa” promosso da Unindustria Bologna con il coordinamento Sistemi Formativi Confindustria e in collaborazione con i Giovani Imprenditori e con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della La seconda classificata, la classe 3D del Liceo Classico SperiRicerca. Alla premia- mentale Galvani di Bologna zione che si è svolta il 24 maggio scorso nel“É uno strumento che sfrutta energia la sede dell’Associazione in via San pulita per una città pulita”, dichiaDomenico hanno partecipato oltre rano gli studenti del Galvani, preci200 studenti. sando che il dispositivo B-charger è Più esattamente, il progetto è un so- già stato progettato ed è pronto per cial network professionale che traccia, la realizzazione. grazie a una fitta rete di domande, un Terza classificata la Local App ideata sts italiana BREVETTI MODELLI D’UTILITÀ DESIGN MARCHI DIRITTO D'AUTORE INTERNET NUOVE VARIETÀ VEGETALI CONSULENZA TECNICO-LEGALE RICERCHE SORVEGLIANZE Proteggere le idee, valorizzare i progetti, vincere la concorrenza. Luppi&Crugnola Consulenti in Proprietà Industriale Intellectual Property Attorneys MODENA | BOLOGNA | MILANO | www.lcpat.com | [email protected] FARE 79 È online il nuovo sito delle aree industriali realizzato da Unindustria Bologna e Provincia di Bologna Unindustria Bologna ha realizzato, con la collaborazione della Provincia di Bologna, un sito web sulle aree industriali disponibili sul territorio per chi desideri insediare nuove attività: www.areeindustriali.it Si tratta di un valido strumento di consultazione, messo a disposizione di imprenditori italiani e stranieri, tramite il quale acquisire in maniera rapida ed efficace le informazioni indispensabili per valutare le opportunità insediative sul territorio della Provincia di Bologna. Attraverso un motore di ricerca semplice ed intuitivo, oppure navigando su una mappa georeferenziata, si possono evidenziare le caratteristiche delle principali aree industriali di espansione della Provincia ed individuare graficamente i lotti disponibili. Per ogni area sono forniti i dati più importanti ed utili, quali la superficie fruibile, le funzioni già insediate e quelle insediabili, la distanza dalle principali infrastrutture e dal centro del capoluogo, la disponibilità o meno di reti gas. L’utente, accedendo previa registrazione, una volta individuati i siti di proprio interesse tramite il motore di ricerca, può richiedere informazioni supplementari ed arrivare in prospettiva anche ad avviare un contatto con gli uffici comunali. La sezione “Immobili esistenti”, inoltre, fornisce alle imprese che desiderano locare, vendere o acquistare edifici o lotti industriali un supporto informatico utile a favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta. Tale specifica sezione permette infatti di inserire annunci inerenti edifici industriali o lotti esistenti da locare o vendere nonchè di consultare le inserzioni inserite e richiedere informazioni. Gli oggetti degli annunci sono identificati mediante puntatori su una mappa georeferenziata ed è inoltre possibile effettuare una ricerca mirata per comune o per tipologia di annuncio. Il servizio di inserimento annunci è gratuito per le imprese associate. Sul sito si possono infine reperire i principali riferimenti normativi vigenti in materia di urbanistica e pianificazione territoriale, ambiente, sicurezza sul lavoro ed antincendio, la cui conoscenza rappresenta un elemento indispensabile per chi voglia insediare una nuova impresa. © RIPRODUZIONE RISERVATA dai ragazzi dell’ITCS G. Salvemini (Casalecchio di Reno) è un’applicazione per dispositivi mobili che ha lo scopo di migliorare il dialogo tra aziende e clienti, tra Pubblica amministrazione e cittadini. Gli studenti hanno dato vita ad una Srl che ha già collaborato con il Comune di Casalecchio di Reno per il progetto “C’entro in bici”. Il 24 maggio scorso i giovanissimi soci hanno presentato 80 FARE una nuova App che aiuta i cittadini a fare correttamente la raccolta differenziata. “Sono convinta che alcuni di questi progetti possano trovare un’applicazione reale e dei potenziali investitori”, ha detto il Direttore Generale di Unindustria Bologna, Tiziana Ferrari rivolgendosi ai ragazzi. “Uno dei mestieri più belli che esistano è quello dell’imprenditore perché si crea va- lore, ma soprattutto si dà lavoro agli altri”, ha spiegato. Gli studenti sono stati premiati da Sandra Samoggia, Consigliere delegato a Formazione e Università di Unindustria Bologna, e da Enrica Gentile, Consigliere dei Giovani Imprenditori. I video di tutti e sei i progetti delle scuole bolognesi che hanno partecipato al concorso sono visibili sul sito www. latuaideadimpresa.it. FARE 81 Unindustria Bologna: non solo servizi… A luglio abbiamo eliminato l’onerosità del frazionamento degli edifici industriali Da oggi il frazionamento degli edifici industriali non è più oneroso. Una Legge Regionale approvata lo scorso 24 luglio dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna recante norme in tema di “Semplificazione della disciplina edilizia” ha eliminato l’onerosità, a parità di destinazione d’uso. Durante il corso delle consultazioni promosse dalla Regione, attraverso l’Associazione Regionale, Unindustria Bologna ha avuto come obiettivo costante l’elaborazione di proposte che favorissero il riutilizzo degli edifici industriali esistenti. A tal fine Unindustria Bologna ha chiesto che venisse tolta l’onerosità dei frazionamenti di edifici industriali. Secondo la legislazione previgente, in caso di frazionamento scattava la presunzione di aumento del carico urbanistico (aumento del flusso di mezzi e persone) con la prescrizione di dover riconoscere all’Amministrazione Comunale di riferimento le dotazioni territoriali (verde e parcheggi). Trattandosi però, nella maggioranza dei casi, di zone già totalmente urbanizzate, non vi era un incremento reale di verde o di parcheggi, ma solo un onere per le aziende sen- NASCE AUTEBO, LA RETE DELLA SUBFORNITURA MECCANICA E MECCATRONICA “Non sono ingegnere, ma mi ingegno”. Questa frase di Antonio Gamberini, stimato e indimenticato dirigente della G.D Bologna (Gruppo Coesia), riassume la filosofia alla base di Autebo, la rete di imprese nata, con il supporto di Unindustria Bologna, con l’obiettivo di diventare l’interlocutore principale nel territorio bo- 82 FARE za nessun beneficio in cambio. Ciò disincentivava le aziende dal cedere in locazione o in proprietà porzioni di edifici o interi edifici (in caso di aziende composte di più edifici) in quanto l’onere da riconoscere all’Amministrazione comunale era dell’ordine di migliaia di euro. In particolare l’art. 55 che porta il titolo: “Misure per favorire la ripresa economica” favorisce i frazionamenti dei fabbricati “adibiti ad esercizio di impresa” eliminandone l’onerosità, a parità di destinazione d’uso, oltre a prorogare di due anni la validità dei Titoli Edilizi (Permessi di Costruire, DIA e SCIA) rilasciati entro la data di di pubblicazione della legge. Nella legge sono inoltre previsti incentivi per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici, per la loro messa in sicurezza sul fronte antisismico e misure di snellimento attraverso l’eliminazione di pareri precedentemente ritenuti obbligatori. La Legge entra in vigore 60 giorni dopo la sua pubblicazione, ad eccezione del solo art. 55 “Misure per la ripresa economica” che è entrato in vigore il giorno della pubblicazione della legge sul BUR. © RIPRODUZIONE RISERVATA lognese e non solo, per la subfornitura meccanica e meccatronica. Autebo (Automation Technologies Bologna) nasce da un’aggregazione di 11 aziende compatibili per filiera e per settore di mercato, con un fatturato complessivo di Gli imprenditori della rete Autebo circa 13 milioni di euro e circa 80 dipendenti. capace di ridurre le problematiche di La rete dà vita ad una nuova realtà progettazione e produzione fornen- FARE 83 Il generatore DCW partendo da acqua salata e corrente elettrica produce acido ipocloroso che è uno dei più potenti disinfettanti nell’ambito dei composti a base di cloro per l’eliminazione di biofilm, batteri, forme virali e muffe. Disinfettante non tossico e biodegradabile. SETTORI DI UTILIZZO • Alimentare e lattiero-caseario • Piscine • Medico-ospedaliero • Hotels e ambienti pubblici • Grande distribuzione • Allevamenti REFERENZE DCW : GENERATORE DCW cm: 85 x 46 x 149 H ≈ DISTRIBUTORE PER L’ITALIA 84 FARE ETD European Technology Development S.r.l Via san Donato 51/A, 40057 Granarolo Emilia (BO) tel: 051 6056816 email: [email protected] web: www.etdevelop.com VENDITA IMMOBILI UNINDUSTRIA BOLOGNA Gli organi di Unindustria Bologna hanno deliberato la cessione degli immobili di Via Serlio e Via Corticella definendo anche le relative procedure di vendita. Di seguito le caratteristiche degli immobili messi in vendita. Per ulteriori dettagli e informazioni è possibile rivolgersi al Sig. Pier Luigi Folli ([email protected] - 051/6317311). FABBRICATO DI VIA SERLIO, 26 – BOLOGNA SUPERFICIE LORDA area esterna Piano terra 1’102,40 mq Piano primo 1’102,40 mq Piano secondo 1’248,15 mq 227,24 mq Totale 2’432,04 mq 1’248,15 mq (23 posti auto; 8 posti moto) FABBRICATO DI VIA CORTICELLA, 1/2 – BOLOGNA SUPERFICIE LORDA Piano interrato 159,72 mq area esterna Piano terra 508,19 mq 54,34 mq (spazio a cielo aperto) Piano primo 425,99 mq 86,34+632,49 mq (terrazza+ parcheggio) Piano secondo 250,70 mq Totale 1’344,60 mq 177,50 mq (luogo sicuro) 950,67 mq (23 posti auto) FARE 85 do ai clienti un unico interlocutore, integrando flessibilità, competenza e competitività. Autebo svolgerà una funzione di coordinamento ed interazione tra le aziende della Rete per il perseguimento degli obiettivi comuni. Nel contratto di rete gli imprenditori si impegnano a collaborare al fine di accrescere, sia individualmente che collettivamente, la capacità innovativa e la competitività sul mercato e contestualmente hanno sottoscritto un codice etico e di condotta che regola il complesso di diritti, doveri e responsabilità che ogni società assume espressamente nei confronti degli interlocutori con cui si trova ad interagire. Le aziende che fanno parte di Autebo sono: AZ.M, Baldoni Srl, Corsini Srl, Faraoni Srl, Francia Srl, Funari & Gentilini Snc, Mancini Mec-Service Snc, Meccanica2000 Snc, Mpc Srl, Sbuzzo Sas e Sfem Srl. ROBERTO KERKOC PRESIDENTE DI CBEG Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Bolognese Energia Galva- 86 FARE ni (CBEG Scrl) che si è riunito il 24 maggio 2013 ha nominato all’unanimità Roberto Kerkoc Presidente del Consorzio. Kerkoc, che è anche Vice Presidente di Unindustria Bologna, ha sostituito dopo tre anni Gaetano Maccaferri alla guida di CBEG Scrl. Il Consorzio, che riunisce imprese aderenti a Unindustria Bologna e a Legacoop Bologna, oggi è una delle più grandi realtà a livello nazionale per volumi di energia intermediati. Ogni anno CBEG acquista energia per un valore di circa 200 milioni di euro. Oggi conta oltre 500 aziende aderenti, per un totale di 900 milioni di khw/anno di energia elettrica e 125 milioni metri cubi all’anno di gas naturale di consumi. “Per prima cosa un ringraziamento a chi mi ha preceduto: al Consiglio uscente e in particolare al Presidente Gaetano Maccaferri, che in questi anni ha guidato il Consorzio con impegno e dedizione, portando il proprio fondamentale contributo e la propria visione strategica, permettendo così a CBEG di raggiungere obiettivi ambiziosi e risultati importanti”, commenta Roberto Kerkoc, Presidente di CBEG Scrl. “Grazie al lavoro svolto, CBEG è oggi uno dei più importanti consorzi nella realtà nazionale, inoltre, nell’ultimo anno, si è consolidato il concetto di un Consorzio utile a tutte le tipologie di imprese, grandi e piccole consumatrici di energia, perché in grado di garantire modalità diversificate di accesso al mercato. Oggi il compito di questo Consiglio è quello di consolidare i risultati raggiunti e impostare le strategie per il futuro, garantendo alle imprese un reale valore aggiunto in nome dello spirito con cui il nostro Consorzio è nato”, conclude il Presidente Roberto Kerkoc. SOCIAL NETWORK: COSA SONO, COME USARE QUESTI STRUMENTI PER IL NOSTRO BUSINESS Accompagnare le imprese nello sviluppo di strategie di comunicazione legate al mondo dei social media: è questo il senso del ciclo di incontri “Social Network: cosa sono, come usare questi strumenti per il nostro business” organizzati dal Settore Turismo, Cultura, Sport e Wellness di Unindustria Bologna. Quattro appuntamenti per analizzare in maniera dettagliata le potenzialità di questi importanti mezzi, evidenziando le differenze tra i vari social network e il loro migliore impiego in base alle diverse finalità delle aziende. Il primo incontro, che si è tenuto il 5 giugno scorso nella sala Marco Biagi della sede di Unindustria Bologna, è stato dedicato a LinkedIn, il social network professionale che nel 2013 ha compiuto dieci anni. Andrea Attanà, Enterprise Relationship Manager di LinkedIn, ha esposto gli Un momento dell’incontro dedicato a Facebook a pochi Km dalle uscite autostradali “Castel San Pietro Terme” della A14 e “Bologna S. Lazzaro della A14 completamente recintati. • a soli Km 4 dall’uscita della A13 “Bologna Arcoveggio” • a circa Km 7 dall’uscita della A13 “Bologna-Interporto/Centergross” • a soli Km 13 dall’uscita della A14 “Bologna-Bologna-San Lazzaro” • accesso immediato alla S.S. 64 “Ferrarese” • a soli Km 8 dal centro di Bologna Unità commerciali / artigianali C. E. “B - Ipe 11,56 kWh/m³ anno ” FARE 87 Per informazioni: S.Pettenon Tel. 051 - 6415237 [email protected] www.lefim.it PRONTO INTERVENTO Tel. 051 731 110 r.a. ✆ 800-010815 numero verde Spurgo Pozzi Disotturazioni Pulizie colonne di scarico Pulizia canalizzazioni Lavaggio strade Pulizia cisterne Bonifiche ambientali Aspirazione fanghi Trasporti: A.D.R., Rifiuti speciali e pericolosi RELINING SISTEMA DI RISANAMENTO NON DISTRUTTIVO Reg. N. 2206 UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 società attestata da DIVISIONE TELECAMERE E RISANAMENTO Servizio detector Geofono cercaperdite e localizzatore di tubazioni Spazzatrici per strada e piazzali Cestello elevatore Fognature da D 2,5 a D 150 cm con rilievi planimetrici Canne fumarie, colonne di scarico, condotte di aerazione Rilascio di VHS, DVD em su richiesta, relazione tecnica 88 FARE 40011 ANZOLA EMILIA (BO) - Via Amedeo Zanini, 2-4 - Fax 051.731613 [email protected] “SCONTO 10%” PER IL SOSTEGNO DEL REDDITO DEI LAVORATORI Legacoop Bologna e Unindustria Bologna di nuovo insieme per dare sostegno concreto ai lavoratori con l’iniziativa “Sconto 10%” che quest’anno ha BUONO visto anche la partecipazione di AGCI SCONTO 10% Bologna, Confcooperative Bologna e Legacoop Imola. Inaugurato nel 2012, per una spesa massima di cio € il progetto è stato reso possibile dal- valido so100 (sconto massimo 10 €) la collaborazione di Coop Adriatica, utilizzabile entro il 31 OTTOBRE 2013 Coop Reno e NordiConad che hanno messo a disposizione dei dipendenti delle aziende aderenti alle Associazioni promotrici quattro buoni sconto del valore del 10% su una spesa BUONO massima di 100 euro (sconto massimo SCONTO 10% OPERAZIONE BUONI SCONTO PER I LAVORATORI EDIZIONE 2013 OPERAZIONE BUONI SCONTO PER I LAVORATORI EDIZIONE 2013 PER I LAVORATORI DI AZIENDE ADERENTI A AGCI BOLOGNA, CONFCOOPERATIVE BOLOGNA, LEGACOOP BOLOGNA, LEGACOOP IMOLA, UNINDUSTRIA BOLOGNA PER I LAVORATORI DI AZIENDE ADERENTI A AGCI BOLOGNA, CONFCOOPERATIVE BOLOGNA, LEGACOOP BOLOGNA, LEGACOOP IMOLA, UNINDUSTRIA BOLOGNA Diventa no CoopRe Sono esclusi: farmaci da banco, quotidiani, riviste, libri scolastici, ricariche telefoniche. Non applicabile su prodotti in promozione. Sono esclusi: farmaci da banco, quotidiani, riviste, carte regalo, libri scolastici, ricariche telefoniche e carburanti. Non applicabile su prodotti in promozione. qualità, o per la zione Cooperiamla valorizza tto , il rispe enienza, la conv del territoriori della vita. dei valo ecipare iente e i è part dell’ambEssere Soc tutto questo, IN TUTTI I SUPERMERCATI E IPERMERCATI DI COOP ADRIATICA E COOP RENO. amente a attiv Il buono è valido solo per i Soci Coop nei punti vendita della propria cooperativa. no. ogni gior reno. www.coop Per maggiori informazioni Numero Verde 800 857084. Trova i punti vendita su www.e-coop.it. COOP MANIFESTO RENO.indd it 1 TESSERAMENTO OPERAZIONE BUONI SCONTO PER I LAVORATORI EDIZIONE 2013 per ogni buono di 10 euro), di cui due spendibili presso la rete commerciale afferente a Coop Adriatica o Coop Reno e due presso i punti vendita NordiConad. I buoni sono stati consegnati alle imprese che, a loro volta, li hanno distribuiti ai dipendenti. Destinatari dell’intervento sono stati, aspetti salienti del servizio web per lo sviluppo di contatti professionali, approfondendo poi le tematiche di specifico interesse delle aziende che operano nell’ambito turistico. Facebook è stato invece l’argomento dell’appuntamento del 4 luglio scorso, che si è svolto sempre nella sede di Via San Domenico e al quale hanno partecipato (per la prima volta in Emilia Romagna) due rappresentanti del team di Small & Medium Business Global Marketing Solution di PER I LAVORATORI DI AZIENDE ADERENTI A AGCI BOLOGNA, CONFCOOPERATIVE BOLOGNA, LEGACOOP BOLOGNA, LEGACOOP IMOLA, UNINDUSTRIA BOLOGNA nta Divedi o € valido per una spesa massima 100 soci no CoopRe (sconto massimo 10 €) Sono esclusi: farmaci da banco, quotidiani, riviste, libri scolastici, ricariche telefoniche. Non applicabile su prodotti in promozione. utilizzabile dal 1 al 31 DICEMBRE 2013 qualità, o per la zione Cooperiamla valorizza tto , il rispe enienza, la conv del territoriori della vita. dei valo ecipare iente e i è part dell’ambEssere Soc tutto questo, IN TUTTI I SUPERMERCATI E IPERMERCATI DI COOP ADRIATICA E COOP RENO. attivamente a Il buono è valido solo per i Soci Coop nei punti vendita della propria cooperativa. no. ogni gior reno.it www.coop Per maggiori informazioni Numero Verde 800 857084. Trova i punti vendita su www.e-coop.it. COOP MANIFESTO TESSERAMENTO RENO.indd 1 come lo scorso anno, tutti i lavoratori inquadrati con qualsiasi forma contrattuale (contratto a tempo indeterminato, determinato, BUONO collaborazione) delle aziende adeSCONTO 10% renti a Unindustria Bologna, Legacoop Bologna o alle altre Centrali valido per una spesa massima di 100 € cooperative, purché all’interno del(sconto massimo 10 €) la provincia di Bologna. L’iniziativa utilizzabile entro il 31 OTTOBRE 2013 si è rivolta anche a tutti i lavoratori delle società la cui capogruppo aderisca ad una delle citate associazioni, purchè la sede della propria attività fosse all’interno del BUONO SCONTO 10% territorio bolognese. Il primo turno “utile” per l’impiego dei primi due buoni ha avuto inizio il 1 settembre valido per una spesa massima di 100 € (sconto massimo 10 €) e terminerà il 31 ottobre. I due restanti avranno invece validità dal 1 utilizzabile dal 1 al 31 DICEMBRE 2013 al 31 dicembre 2013. IN TUTTI I PUNTI VENDITA CONAD E LECLERC delle PROVINCE: Bologna, Modena, Ferrara e Mantova città, Moglia (MN), Levata di Curtatone (MN), Porto Mantovano (MN). Il buono è valido per i possessori di Carta Insieme. Per maggiori informazioni Numero Verde 800 850 042. Trova i punti vendita su www.conad.it 22-09-2011 15:08:36 OPERAZIONE BUONI SCONTO PER I LAVORATORI EDIZIONE 2013 PER I LAVORATORI DI AZIENDE ADERENTI A AGCI BOLOGNA, CONFCOOPERATIVE BOLOGNA, LEGACOOP BOLOGNA, LEGACOOP IMOLA, UNINDUSTRIA BOLOGNA Sono esclusi: farmaci da banco, quotidiani, riviste, carte regalo, libri scolastici, ricariche telefoniche e carburanti. Non applicabile su prodotti in promozione. IN TUTTI I PUNTI VENDITA CONAD E LECLERC delle PROVINCE: Bologna, Modena, Ferrara e Mantova città, Moglia (MN), Levata di Curtatone (MN), Porto Mantovano (MN). Il buono è valido per i possessori di Carta Insieme. Per maggiori informazioni Numero Verde 800 850 042. Trova i punti vendita su www.conad.it 22-09-2011 15:08:36 Facebook. Francesca Capobianchi, Associate, SMB Global Marketing Solution di Facebook, e Annalisa Mattioli Filippetti, SMB Global Marketing Solution di Facebook, hanno presentato “I vantaggi di un mondo connesso come Facebook permette alle aziende di connettersi con i clienti”, rispondendo poi alle domande dei numerosi imprenditori presenti. I prossimi due incontri del seminario “Social Network: cosa sono, come © RIPRODUZIONE RISERVATA usare questi strumenti per il nostro business” sono fissati nei mesi di ottobre e novembre: mercoledì 16 ottobre 2013 si parlerà del motore di ricerca hotel Trivago, mentre giovedì 14 novembre si approfondiranno i temi relativi al portale di viaggi Tripadvisor. Per maggiori informazioni sugli appuntamenti visitare il sito www.unindustria.bo.it. © RIPRODUZIONE RISERVATA FARE 89
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