edizione Dicembre 2013
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edizione Dicembre 2013
12 METE Spazio misto - Chi rinuncia ai sogni è destinato a morire. (Jim Morrison) - L'unico modo per avere un amico è essere un amico (Ralph Waldo Emerson) Gennaro Abbruzzese IV A afm - vivere in un paese dove regna l'ignoranza e la falsita', rende la vita di ogni cittadino che ama la pace e la tranquillita' un inferno. Manuel Santagata I A IGEA - Vorrei regalarti un mondo diverso Che ha fatto la pace con la sua crudeltà Quel giusto rimorso che nasce sbagliando E conferma la forza di ogni fragilità Cit. Marco Masini Domenico Continanza V A IGEA - Ama chi ti ama, non amare chi ti sfugge, ama quel cuore che per te si strugge. Non t'ama chi amor ti dice ma t'ama chi guarda e tace… William Shakespeare Per la Professoressa Marinella Cassavia: - Avete il SORRISO di una Donna, il PIANTO di una Bambina, la FORZA di un URAGANO! 4 A Amm. Fin. e Marketing - La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati. La nostra paura più profonda è di essere potenti oltre ogni limite. E’ la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più. Ci domandiamo: “Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? “In realtà chi sei tu per non esserlo? Siamo figli di Dio. Il nostro giocare in piccolo non serve al mondo. Non c’è nulla di illuminato nello sminuire se stessi cosicché gli altri non si sentano insicuri intorno a noi. Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini. Siamo nati per rendere manifestala gloria di Dio che è dentro di noi. Non solo in alcuni di noi: è in ognuno di noi. E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso. E quando ci liberiamo dalle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri. Nelson Mandela Eugenia Hruznevich V A IGEA - Cerca di essere sempre te stesso, così un giorno potrai dire di essere stato l'unico. (Jim Morrison) Aida Viviano I° A afm Auguri a tutti di un Sereno Natale e Felice Anno Nuovo - Dicembre 2013 Dicembre 2013 www.itcgtursi.it Anno XII - Numero 2 [email protected] Direttore Responsabile Prof.ssa Grazia Vitelli Caporedattore Eugenia Hruznevich V A Igea Vice caporedattore Benny Angora V A Igea Redazione Rosa Padula II A Iter Giovanna Bascetta II A Iter Helen Pontevolpe III A Iter Maria Grazia Comparato III A Iter Rosilena Gulfo V A Igea Francesca Nucera V AFM Francesca Pugliese V AFM Carmela Montesano V A Iter Roberta Lillo V A Iter Fabbiano Rinaldi IV B geom. Michele De Santis IV B geom. Loris Battafarano II B Informatica Nicola Montesano II B Informatica Angelo Magnocavallo II A Informatica Alessandro Mancino II A Informatica Natale Putignano III A Informatica Antonio Morano II A Informatica Web Designer Rocco Pontevolpe Vignettisti Giuseppe De Lorenzo IV B Geom. Carlo Viola IV B CAT Maria Vincenza Gulfo V A Igea Hanno collaborato: Prof.ssa Grazia Vitelli Maria Grazia Comparato, Helen Pontevolpe, Lidia Caravita, Marica D'armento, Diana Pislaru, Mariagiusi D'Errico, Michela Veneziano III A Iter Rosa Padula, Sara Nuzzi, Isabella Francolino II A T Salvatore Ferrara III A geometra serale Gloria Calcagno, Maria Teresa De Cono 4 A AFM Carmen Fortunato, Sonia Martello IV B Igea Rosaria Ragone III A Rag. serale Amendola Arianna, Bascetta Giovanna, Bruneo Domenica, Camardella Clelia, Corrado Siria, D’Alessandro Federica, Roma Giusy II A Iter Salvatrice Capalbi I A AFM Francesca Pugliese 4 A AFM Giulio Sanchirico e Maria Teresa Viviano V A Igea Benny Ancora, Mariagrazia Tarulli, Domenico Continanza, Maria Vincenza Gulfo, Cesena Michela, Gabriele Lopatriello, Eugenia Hruznevich Rosilena Gulfo, Rita Maggiore VA Igea Giuseppe De Lorenzo IV B Geom. Carlo Viola IV B CAT Carmela Montesano V A Iter Il Giornale della Scuola FIDUCIA……………. di Grazia Vitelli Un capomastro lavorava da molti anni alle dipendenze di una grossa società edile. Un giorno ricevette l'ordine di costruire una villa esemplare secondo un progetto a suo piacere. Poteva costruirla nel posto che più gradiva e non badare alle spese. I lavori cominciarono ben presto. Ma, approfittando di questa cieca fiducia, il capomastro pensò di usare materiali scadenti, di assumere operai poco competenti a stipendio più basso, e di intascare così la somma risparmiata. Quando la villa fu terminata, durante una festicciola, il capomastro consegnò al Presidente della società la chiave d'entrata. Il Presidente gliela restituì sorridendo e disse, stringendogli la mano: "Questa villa è il nostro regalo per lei in segno di stima e di riconoscenza". Questi tuoi giorni, sono i mattoni della tua casa futura……. Ma che cos’è la fiducia? La fiducia è un qualcosa che si apprende nel corso della vita sociale, infatti a fidar-si o non fidarsi di qualcuno, si impara avendoci a che fare. La fiducia è qualcosa che conosciamo per intuizione, è una esperienza emozionale, così co-me lo è il tradimento della stessa. Essa pesca dentro le fibre della nostra anima, illuminando il modo in cui vediamo gli altri, la nostra autostima, le motivazioni personali, se abbiamo integrato le nostre esperienze passate oppure, non siamo riusciti a venirci a patti. Abbiamo, costantemente, il desiderio di trovare coloro nei quali possiamo riporre la nostra fiducia in modo da generare un senso di sicurezza. Un bambino, senza un vocabolario, è in grado di esprimere la fiducia che ripone a persone completamente sconosciute che lo prendono tra le loro braccia. Senza un linguaggio per definirla, un bambino sa perfettamente come la fiducia lo fa sentire. Questa semplice analogia rivela quanto sia fondamentale la questione della fiducia nelle relazioni umane. Noi “sentiamo” che possiamo fidarci di un’altra persona per cui, si è pronti ad abbandonare volontariamente il controllo, rendendosi vulnerabili verso qualcuno, per raggiungere un certo risultato o conseguenza. La fiducia cresce come risultato di esperienze positive accumulate con il tempo; è un atto di responsabilità perché, se qualcuno ti considera degno di fiducia tu, attraverso l’accettazione della fiducia, diventi una persona su cui si conta per raggiungere un risultato soddisfacente. Tu accetti anche la responsabilità che ne deriva. Noi siamo responsabili di soddisfare le aspettative e allo stesso momento di onorare la fiducia che è stata riposta in noi. La fiducia ti consente di superare ogni ostacolo senza mollare l'obiettivo. La fiducia aiuta a superare limiti auto imposti infondendo un atteggiamento mentale positivo necessario per realizzare i tuoi sogni. La fiducia ti dà la forza per lavorare sodo e alleviare le fatiche necessarie per raggiungere i tuoi obiettivi. La fiducia ti dona la disciplina necessaria per ottenere ciò che si desidera. Sommario Editoriale Emozioni... 1 2 Una scuola per l’Africa 2 L’angolo della musica 3-4 L’angolo storico 5 L’angolo dell’umorismo 6 Staminali... 7 Sogni... 8 Poesia... 8 Il viaggio... 9 Il Natale... 9 La perseveranza... 10 L’angolo dello sport... 11 Spazio misto 12 2 Le emozioni... compagne assidue dei nostri giorni METE - Dicembre 2013 Una scuola per l’Africa… raccolta fondi per aiutare. Cosa ne pensate! L’emozione è il mezzo con cui noi esprimiamo i no- Si avvicina Natale …… stri stati d’animo al mondo esterno e non è qualcosa di molto semplice. Ci sono dei momenti in cui non occorrono parole per trasmettere una forte emozione. Basta un gesto, un ricordo, una canzone, un tono di voce, un motivetto cantato per strada da un bambino, un accessorio indossato da un passante, un regalo di una persona che non c’è più… e subito riaffiora lì davanti ai tuoi occhi quella sensazione d’immenso che non sai spiegare. L'aspetto delle cose varia secondo le emozioni; e così noi vediamo magia e bellezza in loro, ma, in realtà, magia e bellezza sono in noi. I sentimenti più dolorosi e le emozioni più pungenti, sono quelli assurdi: l'ansia di cose impossibili, proprio perché sono impossibili, la nostalgia di ciò che non c'è mai stato, il desiderio di ciò che potrebbe essere stato, la pena di non essere un altro, l'insoddisfazione per l'esistenza del mondo. Sensazione meravigliosa, di quando il destino finalmente si schiude, e diventa sentiero distinto ormai direzione certa, si vorrebbe non finisse mai. Questa è emozione: Senza dilemmi, senza menzogne, sapere dove e saper raggiungerlo, qualunque sia, il destino. Dal film Kill Bill di Hattori Hanzo una frase che ci ha colpito è: "Per chi è considerato guerriero, durante il combattimento l'annientamento del nemico deve essere l'unica preoccupazione. Reprimete qualsiasi emozione o compassione. Uccidete chiunque vi ostacoli, ancorché fosse Dio, o Buddha in persona. Questo è il cuore dell'arte del combattimento." In ogni momento della vita vi sono delle emozioni come: ogni viaggio regala grandi ricordi e intense emozioni. Quando si parte si visitano posti lontani da casa, si incontrano persone diverse per cultura e stile di vita, si possono scoprire lingue differenti, abitudini curiose, tradizioni insolite; viaggiare apre la mente e l'anima. L'emozione è come una droga perchè se ti abitui alle emozioni, le vuoi sempre, le pretendi ogni giorno. Gloria Calcagno, Salvatrice Capalbi, Cerabona Francesca IV A afm quando mi hanno chiesto di contribuire ad aiutare un’Associazione nella raccolta fondi per la costruzione di una scuola in GUINEA BISSAU, la prima cosa che ho pensato è stata quella che nessuno mi avrebbe appoggiata nel sostenere questa buona causa perché ormai noi giovani non crediamo più in niente. Si, purtroppo è questa la mia generazione ,quella della non fiducia, quella che vive senza credi e senza sensibilità verso il prossimo . Pensavo di non aver nessuna speranza quando ho deciso di divulgare questa proposta in assemblea d’Istituto , ma oggi posso dire di essermi ricreduta : i giovani un cuore ce l’hanno ancora! L’Associazione WORLD OF COLOUR , con sede a Policoro, è un’associazione nata non molto tempo fa con lo scopo di ridare una scuola, quindi un futuro ai bambini dell’Africa, quei bambini che come tutti sappiamo non hanno le nostre prospettive di vita (se bene in questo periodo anche le nostre non siano delle migliori ). Durante l’assemblea un rappresentante dell’associazione ci ha mostrato alcune foto dello stato attuale della scuola che vorrebbero ricostruire e la visione ha suscitato subito una grande sensibilità dentro tutti . Vedere cosa per quei bambini significa andare a scuola è stato motivo di alcune considerazioni: forse noi siamo fortunati! Forse la nostra scuola non è poi così male ! Molti, allora ,hanno subito voluto contribuire alla raccolta ed è stato un vero e proprio successo perché è stato un modo di ripulire la propria coscienza e un atto di bontà reso con l’animo caldo e pieno di pace che il Natale suscita dentro ognuno . Tra qualche anno vedremo i risultati del nostro piccolo sacrificio e credo che ognuno di noi, nel vederlo, potrà ritenersi orgoglioso dell’aver rinunciato, per un giorno, all’acquisto di un pacco di sigarette, di un caffè , di un CD o qualsiasi altra cosa . Il contributo di ognuno rappresenterà magari un singolo mattone ma ogni singolo mattone per un gesto così grande assume un valore inestimabile . Credere in qualcosa aiuta a vivere meglio e provare il sacrificio per il bene del prossimo è un grande arricchimento d’animo . Gli alunni dell’I.T.C.G. ancora una volta ha dimostrato di essere sensibili e che nonostante tutto, quando qualcuno chiede il loro aiuto ci sono . E allora : CHE UNA NUOVA SCUOLA SIA ! Maria Grazia Stigliano V A IGEA Pensare è spaziare nell’infinito...dunque Emozionare!! L’angolo dello sport… curato da Giulio Sanchirico e Maria Teresa Viviano V A RAG Ciao Imma, prima di tutto grazie per la tua disponibilità… Ci concedi un’intervista???... Che tipo di sport pratichi? Ballo latino-americano 1) La prima volta che hai ballato quanti anni avevi? - avevo 9 anni e ricordo perfettamente che mia mamma mi accompagnò per la prima volta in una scuola di ballo mi vergognavo un sacco Ma quel giorno di prova è stato per me il primo di una lunga serie. È adesso nono posso neanche immaginare un giorno senza il ballo. 2) A chi dedichi tutto questo??? - Dedico tutto questo ai miei genitori perché se sono arrivata fin qui e solo grazie a loro che mi hanno fatto coltivare questa passione e realizzare tutti i miei sogni. Adesso fortunatamente mi sento felice perché grazie a questi periodi capisci che nella vita non bisogna mai arrendersi ma bisogna affrontare con grinta e determinazione tutti gli ostacoli. 8) Quali sono i tuoi sogni nel cassetto? - I miei sogni che spero di riuscire a realizzare sono: prima di tutto migliorare tecnicamente e poi appena possibile aprire una scuola di ballo per trasmettere a tutti la passione per il ballo. Perché ballare è la cosa più bella che ci possa essere. Immacolata Orlando V A IGEA 3) La prima gara in cui hai gareggiato quanti anni avevi e come ti sentivi prima dell’esibizione? - Avevo 12 anni ricordo ancora quel giorno come se fosse ieri i preparativi, l'arrivo al palazzetto, il ritiro del numero e soprattutto l'ansia prima di entrate in pista e la paura di sbagliare e di non farcela... ma grazie al mio insegnate (che ringrazio infinitamente) tutte queste paure sparirono e l'unica mia preoccupazione era ballare e dimostrare quello che sapevo fare... 4) qual'e stata la gara più importante alla quale hai partecipato??? - La gara più importante a cui ho partecipato è stato il campionato italiano tenutosi a Rimini dove su 95 coppie mi sono classificata quinta è stata un’esperienza fantastica che mi ha fatto crescere!!! 5) E’ uno sport molto faticoso che impiega un sacco di tempo per gli allenamenti, per questo motivo rinunci spesso a qualcosa??? - Si è uno sport molto faticoso che impiega un sacco di tempo per gli allenamenti. Normalmente 3 ore al giorno rinunciando spesso a molte cose perché trascorriamo la maggior parte del nostro tempo a scuola di ballo. 6) cosa è per te il ballo??? - Per me il ballo è vita ed è la mia parte migliore. Quando ballo le mie paure, le mie insicurezze come per magia spariscono. Ballare è trasmettere attraverso il corpo le proprie emozioni e sensazioni mentre si è in pista e soprattutto bisogna far sembrare che tutto sia così semplice anche se poi in realtà non è così. 7) Nel tuo percorso da ballerina ci sono mai stati momenti in cui hai pensato di mollare tutto e smettere si ballare??? - Si c’è stato in un periodo nella quale avevo pensato di smettere di ballare perchè mi sentivo inferiore a tutti e non mi sentivo una brava ballerina, però poi ho capito che smettere di ballare non era l’alternativa più giusta, ma l’unica cosa più giusta da fare era impegnarsi sempre di più per migliorare. Maria Vincenza Gulfo V A Igea La perseveranza, aiuta a realizzare gli obiettivi METE - Dicembre 2013 3 L’angolo della musica Cos’è la perseveranza? Chiunque prenda un dizionario può trovare varie soluzioni. La perseveranza è una parola che può avere tante definizioni come tanti significati: -caratteristica di chi non si arrende di fronte alle difficoltà per il raggiungimento di un obiettivo. -Costanza nel perseguire i propri propositi, nell'insistere in un atteggiamento o in un'attività: studiare con p. || teol. virtù della p., virtù che rende l'uomo costante nel bene e lo sostiene nelle difficoltà. -s. f. [dal lat. perseverantia, der. di perseverare «perseverare»]. – Costanza e fermezza nel perseguire i proprî scopi o nel tener fede ai proprî propositi, nel proseguire sulla via intrapresa o nella condotta scelta: mostrare perseveranza nel bene, nel male, nell’errore, nelle promesse fatte; studiare, lavorare, lottare con perseveranza; seguire con perseveranza una cura, una dieta, le prescrizioni mediche. In particolare, nella teologia morale cattolica, virtù che impegna l’uomo a lottare per il conseguimento del bene senza soccombere agli ostacoli e senza farsi vincere dalla stanchezza e dallo sconforto. A parer mio, queste definizioni possiamo rinchiuderle in un’unica parola: la speranza; infatti anche nella Bibbia troviamo: « tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché in virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle Scritture, teniamo viva la speranza. » (Lettera ai Romani 15,4). Lo stato economico attuale della maggior parte di noi italiani, porta ad un senso di rassegnazione in qualsiasi campo. I ragazzi si ritirano dalle scuole e diminuiscono sempre più persone che si laureano. Uomini e donne non si sentono abbastanza appagati e realizzati dal proprio lavoro perché lavorano troppe ore al giorno e non sono pagati abbastanza. Ormai c’è un clima così negativo che ognuno di noi ha perso la speranza di condurre una vita migliore e felice. Personaggi potenti al di sopra di noi cittadini, ci mettono in difficoltà pensando solo al proprio benessere. Questi cercano di influenzarci, dicendoci che l’unico modo per sopravvivere serenamente è seguendo i loro consigli e rispettando tutto ciò che ci obbligano fare (anche mentendoci), o ci rende felice o no. Penso che tutto questo sia una truffa, essi si prendono gioco di noi e della nostra fiducia nei loro confronti. Non dobbiamo perdere la speranza per niente e nessuno al mondo. Anche se incontriamo sempre più difficoltà nella nostra vita, bisogna lottare perché c’è SEMPRE qualcosa che ci può far riscattare. Chi non vorrebbe avere un futuro brillante con un lavoro che ci realizzi e una famiglia da mantenere senza troppi problemi economici? Pensando a tutti i problemi che oggi affrontiamo, sembra impossibile anche solo pensarlo. Tutti dicono che l’unica cosa che possiamo permetterci ormai è sognare...io non sono d’accordo. Se nel trascorrere della nostra vita usiamo sempre la perseveranza, possiamo ottenere tutto ciò che vogliamo…anche la felicità! Basta poco, determinazione, umiltà, pazienza e tanta positività. Un esempio è il grande Barack Obama che non aveva praticamente niente (secondo tutti), e con tanta perseveranza e umiltà ora ha tutto, una famiglia che ama, un lavoro in cui si sente realizzato e felicità. Secondo tutti Barack Obama non aveva niente…solo perché non aveva abbastanza soldi per condurre una vita facile. Io invece penso che lui da sempre abbia avuto ciò che tutti dovrebbero avere, bontà, umiltà, PERSEVERANZA e quindi SPERANZA. Chiunque può diventare un ‘Barack Obama’, basta solo riuscire ad essere forti nei momenti di difficoltà e non arrendersi mai…basta solo volerlo. Carmela Montesano V A Iter Molti pensando alla parola metal, subito collegano il termine al nome di una delle band più famose è influenti degli ultimi 30 anni: i Metallica. Non ho intenzione di tenervi incollati qui solo per raccontarvi la biografia di questo gruppo musicale, per quello esiste Internet dove si possono trovare informazioni in quantità industriale. Il mio compito è quello di presentarvi la band formatasi a Los Angeles il 28 ottobre 1981, tutto grazie ad un annuncio pubblicato su un quotidiano americano dal batterista danese naturalizzato americano Lars Ulrich, il quale era in cerca di altri componenti per formare una band metal. Una copia di quel quotidiano passò tra le mani dell’allora ragazzo James Alan Hetfield, desideroso anch’egli di formare una band data la sua passione per la musica e le sue capacità da chitarrista. I due fissarono l’incontro svoltosi nel garage di Lars, e in occasione del quale James affermò di percepire un vago odore di ‘ascelle danesi’. I due formarono la band assieme ad altri due amici di James conosciuti al college, che ebbero i ruoli di cantante e bassista. Dopo varie sessioni di prova i quattro componenti cambiarono più volte il loro ruolo fino a trovare un assetto definitivo con James come voce e chitarrista ritmico, Lars alla batteria, Ron McGovery al basso e il chitarrista venne sostituito da Dave Mustaine. Quest’ultimo venne cacciato dal gruppo a causa della sua dipendenza da alcool e droghe e per le sue numerose risse e litigi con gli altri membri del gruppo; proprio uno di questi litigi fu la causa dell’abbandono di McGovery sostituito poi da Cliff Burton, il cui nome figura ancor’oggi tra quelli dei bassisti migliori al mondo. Al posto di Mustaine divenne chitarrista solista Kirk Hammet, soprannominato in futuro ‘The Ripper’, ‘Lo Squartatore’, nomignolo dato in maniera affettuosa da James riferendosi alla velocità con cui è solito suonare. Con questa formazione i Metallica pubblicarono un escalation di album, dal puro stile Thrash Metal: genere musicale sviluppatosi in America tra gli anni 80 -90. Possiamo considerare gli stessi Metallica tra i padri fondatori del genere, insieme ad altri gruppi come Megadeath (gruppo formato pochi mesi dopo la sua espulsione da Dave Mustaine quasi come una piccola vendetta) Anthrax e Slayer. Questi gruppi formano il BIG 4 del Thrash, capeggiato proprio dalla band di Los Angeles. I primi 3 album Kill ‘Em All (1983), Ride The Lightning (1984) e Master Of Puppets (1986) sono delle vere proprie pietre miliari per tutta la musica metal e fungono da ispirazione a tantissimi gruppi e artisti che faranno la loro comparsa solo negli anni successivi. Poco dopo il rilascio di Master Of Puppets i Metallica partono per i classici tour in giro per il mondo, per dare visibilità allo stesso album, e durante una tappa in Norvegia il bus della band si ribalta. Nell’incidente perde la vita Cliff Burton, a soli 24 anni di età. Ciò segna uno dei punti cruciali per la vita del gruppo, indeciso sul proseguire senza il loro amico-collega. Con il supporto della famiglia del defunto la band trova la forza ti continuare, trovando un nuovo bassista, Jason Newsted, che farà parte del gruppo fino alla fine degli anni 90. In questi anni si assiste ad un vero e proprio cambio di stile per il gruppo, sia per quanto riguarda la musica divenuta molto meno aggressiva, che l’immagine stessa dei vari componenti, dimostrando che quei ragazzi ribelli dai capelli lunghi e scompigliati sono cresciuti ma mantenendo sempre quella grinta, quella passione e quel carisma che li ha sempre contraddistinto. Nel 2003 si arriva ad un nuovo punto importantissimo per i Metallica: Jason abbandona il gruppo, in quanto nonostante i tanti anni trascorsi non è riuscito a farsi accettare a pieno dai fan e dagli altri membri; James torna da una lungo periodo terapia con l’obbiettivo di allontanarsi dall’alcool (proprio ciò che negli anni ha creato il mito degli “Alcolica”). Superati gli ostacoli e scelto il nuovo bassista, Robert Trujillo, vengono pubblicati altri 2 album, St.Anger (2003) e Death Magnetic (2008). In definitiva, dopo avervi raccontato un po’ di questa band che ha stravolto tutti gli schemi della musica, dal 1981 ad oggi, che prendendo ispirazione da tanti grandi del Rock come Motorhead e Queen hanno creato un proprio stile e fanno da punto di riferimento per tanti esponenti della musica moderna, possiamo concludere affermando che , indipendentemente dai gusti di ognuno di noi, i Metallica hanno dato un forte contributo alla musica. Tutti i loro fan non possono fare altro che ringraziarli e sperare un giorno i poterli vedere dal vivo. Per tutti voi che avete avuto la pazienza di leggere questo pezzo su una band molto importante per il genere musicale trattato questo mese vi lascio qualche curiosità: Il nome della band venne scelto da Lars a cui era stata proposta una lista di tante opzioni; James ha una passione sfrenata per i motori, nel suo garage personale ha tantissimi modelli d’auto. Ciò ispirò il nome e la copertina della raccolta di cover ‘Garange Inc.’; La morte di Cliff è legata ad un aneddoto molto interessante: lui e Kirk si giocarono a carte la brandina del bus. La partita fu vinta da Cliff, ma il premio per la sua vittoria sarà anche il suo letto di morte; James rischiò la vita durante un live nel 1992, dove posizionandosi erroneamente su una delle postazioni pirotecniche, si trovò coinvolto durante l’esplosione e si ustionò il braccio e la gamba sinistra; Il loro primo videoclip risale al 1989, con la canzone ‘One’; Hanno creato un loro etichetta discografica, la Bleckened Recordings, nome tratto dalla loro canzone Blackened; Nel 2009 sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame; I Metallica rientrano anche nel Guinnes World Record come unica band al mondo ad aver suonato in tutti e 6 i continenti in un anno solare. Record raggiunto grazie allo strepitoso concerto dell’ 8 dicembre 2013 tenutosi in Antartide. Benny Ancora V A IGEA Il viaggio...per crescere o per spostarsi? L’angolo della musica Oltre il rock e i suoi riff di chitarra, oltre le sue impennate ritmiche e i suoi fiammeggianti giri di basso, oltre i modelli del genere, c'è l'ormai leggendaria band newyorchese dei Dream Theater: gruppo musicale Progressive Metal. Questo favoloso gruppo è stato fondato nella metà degli anni '80 da JOHN PETRUCCI (chitarrista) JOHN MYUNG (bassista) e MIKE PORTNOY (batterista) uniti fino al 2010, anno in cui Portnoy decise di lasciare il gruppo nel mese di settembre, per fare nuove esperienze in altri gruppi. E così nacque la collaborazione con Avenged Sevenfold per registrare dei pezzi di batteria dell'album “Nightmare”: a causa della morte del batterista The Rev, Portnoy ha semplicemente registrato le tracce di batteria già scritte da The Rev prima della sua morte. Nati inizialmente col nome di Majesty, i Dream Theater sono diventati una delle band più importanti nel loro genere: IL PROGRESSIVE! Dopotutto è anche grazie alle qualità dei suoi componenti e ai progetti esterni a cui hanno preso parte che hanno ottenuto questi pregevoli risultati: Petrucci fu nominato come il "secondo miglior chitarrista metal di sempre” da Joel McIver nel suo libro The 100 Greatest Metal Guitarists e fu inserito nella lista "Top 10 Greatest Guitar Shredders of All Time" dalla rivista GuitarOne, Jordan Rudess (tastierista che prese a far parte del gruppo nel 1999 prima della pubblicazione dell'album “Metropolis Pt. 2: Scenes from a Memory” ) viene ormai considerato uno dei migliori tastieristi di tutti i tempi secondo molte riviste come MusicRadar , e l'ex batterista Portnoy ha vinto 26 premi dalla rivista Modern Drummer ed è la seconda persona più giovane ad essere stata inserita nella Rock Drummer Hall of Fame, all'età di 37 anni.Il suo successore Mike Mangini invece ha vinto cinque volte il titolo di WFD World's Fastest Drummer Extreme Sport Drumming e John Myung fu votato come il più grande bassista di tutti i tempi in un sondaggio effettuato da MusicRadar nel settembre 2010 . Mostri di tecnica, in grado di affrontare partiture complesse, assoli veloci, unisoni da brivido, controtempi da capogiro. Il tutto in un ambito musicale riconducibile al prog-metal, ovvero musica decisamente rock su tempi tipici del progressive. Nel corso degli anni gli esperti di musica hanno fatto del loro meglio per descrivere il tenace e meraviglioso stile musicale di questa straordinaria formazione. Alcuni l'hanno persino definito rock da fantascienza, fantasioso, surreale oltre che, naturalmente, fortemente teatrale. D'altronde i Dream Theater non hanno mai fatto mistero di ispirarsi alla grande stagione rock degli anni '70: adorano i Pink Floyd, al punto da proporre spesso in concerto l'intero The Dark Side of the Moon. E amano anche i Deep Purple, i Queen ed Elton John, omaggiandoli con delle cover nell'’album “A change of Seasons”. Hanno iniziato lontano dalle mode e dalle tendenze, applicando una straordinaria abilità tecnica progressiva alle dinamiche tipicamente metal. In questo loro sforzo di unire due mondi, la band paradossalmente divide pubblico e critica tra ammiratori e detrattori. Nel mezzo c'è la realtà della loro musica, un avanzamento dell'heavy metal progressivo e melodie classicheggianti, atmosfere intense con arrangiamenti sinfonici. La band di John Petrucci è tutto ciò di cui noi piccoli metallari incalliti abbiamo bisogno: un muro di suono corredato sapientemente da un senso della melodia, che lo si voglia o no, fuori dal comune. Caso curioso il loro: sono poi divenuti famosi sì in tutto il mondo ma più in Italia che in America, dove pure si sono esibiti con continuità a fianco di mostri sacri del metali: Metallica e Megadeth; senza dimenticare che, a monte, il drumming di Mike Portnoy deve pressoché tutto a Neil Peart (Batterista dei Rush) e James Labrie (cantante dei Dream Theater) dimostra di aver ascoltato molto il cantato di Geddy Lee, anch’egli nei Rush. Sin dagli esordi con “When dream and day unite”, il loro primo album, la band metteva in luce l'abilità di arrangiatori nelle lunghe fantasie e fataliste condotte a ritmo marziale, fuse ad atmosfere fiabesche. Fino al loro ultimo album “Dream Theater” che è un riassunto della loro musica e prosegue l'evoluzione verso un mix di melodie pop e sfuriate new-metal, che lasciano poco spazio ai vecchi virtuosismi. I Dream Theater sono uno dei pochi gruppi che dal vivo sanno riprodurre le loro canzoni così come sono state registrate in studio, senza alcun errore e rispettando qualsiasi punto, pausa, tempo, alterazione, rendendo la loro musica con la loro performance perfettamente meravigliosa. Lasciando per ultimo le curiosità su questa band, c'è da ricordare che in un live Portnoy svenne, supponendo che la causa fu una pesante disidratazione dovuta anche all'eccessiva durata dello show. Solo tre canzoni non sono mai state eseguite live dalla band: sono A Vision, Too Far, Space-Dye Vest. LaBrie, nel corso della sua carriera con i Dream Theater, ha vissuto periodi di grande pulizia vocale dal vivo, ma anche di grande difficoltà nei primi 7 anni, tant’è che ha avuto un calo vocale consequenziale ad altri problemi fisici e non riusciva più a ricreare gli stessi suoni a livello vocale. Come era riuscito a fare sin dai tempi di “Images and Words”. Tuttavia, dal '99 in poi, i suoi problemi vennero risolti e iniziò un graduale recupero, che lo portarono qualche anno dopo a poter cantare ancora una volta sul palco pezzi di notevole difficoltà e a poter regolarmente tenere concerti di tre ore. Manuel Santagata I A ITER Il viaggio della vita Viaggiare è ciò che c'è di più bello al mondo! Uno dei tanti significati del verbo viaggiare, che tutti noi ragazzi amiamo è quello di viaggiare con la fantasia, per immaginare un mondo dove tutto e tutti sono come noi, un mondo libero, senza guerra e senza odio, insomma una vera e propria fiaba! Ma uno dei viaggi più belli in assoluto, quel viaggio che ognuno di noi fa e di cui avrà sempre un ricordo fantastico e speciale è il viaggio della vita. La vita può essere paragonata ad un viaggio, che ha inizio con la nostra nascita. La vita, inizia così a scorrere, con i suoi alti e bassi, con un proprio ritmo che cambia con il nostro umore; così come in un viaggio in auto, decidiamo di cambiare velocità, anche in base a ciò che ci passa per la mente, magari per il semplice motivo che abbiamo voglia di correre, di schiacciare forte l'acceleratore per andare a massimo! Gli anni passano, e volano via in un batter d'occhio, senza nemmeno accorgersene, un anno, due, tre... ci ritroviamo adolescenti, senza neppure osservare le bellezze. Arrivati all'adolescenza, si entra in crisi, perché è questa l'età incerta, che però bisogna affrontare nel migliore dei modi, cercando di dare il meglio di se stessi, anche quando tutto sembra grigio e non si riesce a trovare una soluzione, niente e nessuno che ci aiuti e che ci tiri su di morale. Proprio come a volte accade durante un viaggio, quando nel bel mezzo del tragitto si incontra un chiodo "maledetto" che ci farà bucare; si pensa allora che la sfortuna ci stia perseguitando. Questo è quello che si è portati a pensare, sbagliando però, perché in fondo è solo un piccolo incidente di percorso, un sassolino nella scarpa, che una volta tolto non darà più fastidio. Nell'adolescenza, non mancano anche i momenti in cui la felicità riempie il cuore di ciascuno di noi, siamo allegri, ci sentiamo in un certo senso realizzati e finalmente sorridiamo al mondo e alla vita, dicendole grazie di tutto. Però, la vita è fatta anche di scelte, che giuste o sbagliate vanno prese e anche molto consapevolmente, per non incorrere nell'errore dopo, perché magari si è deciso in modo molto superficiale, non pensando alle conseguenze che la nostra disattenzione potevano portare. Proprio come nelle tappe di un viaggio, perché come ben sappiamo, per non annoiarsi e per sfruttare al meglio il tempo a nostra disposizione, bisogna scegliere le tappe prioritarie che vale la pena di visitare. Ogni vita è paragonabile ad un viaggio: può avere un buon esito, esattamente come può fallire. Tutto dipende dalle scelte e dagli obiettivi che ognuno di noi si prefigge e che, se vengono raggiunti, fanno sì che una vita, non vada sprecata. Francesca Pugliese IV A Rag. Il Natale Innovativo o tradizionale? Mancano pochi giorni al Natale. Camminando per la strada non si può fare a meno di soffermarsi ad osservare la frenesia che caratterizza il muoversi di questi giorni che ci separano dal Natale. È difficile rimanere attenti a quel che si sta facendo, molti di noi, nella corsa al regalo, rischiano di perdere di vista lo spirito d’umanità che il Natale dovrebbe donarci. Purtroppo viviamo immersi in un tempo che va veloce e diritto come una freccia, e tutto è in rapida successione: i regali, l’albero di Natale, gli addobbi sono tutte cose che vanno fatte, che diventano “cose da fare per forza”, per convenzione e così il Natale si riduce ad una banale ricorrenza pagana che di spirituale ha ben poco. Altro che gioia e augurio di felicità! Si potrebbe dire che molti di noi sono più stressati che gioiosi dall’arrivo di questo giorno. Tutto questo a causa dello sfrenato consumismo che dilaga nell’odierna società. Invece noi crediamo che il bello di questa ricorrenza non siano i regali, gli enormi cenoni, l’indossare il paio di pantaloni nuovi o il farsi gli auguri per convenzione, bensì ricordare la nascita di Gesù che è venuto tra noi come una persona semplice ed umile, proprio Lui che poteva possedere tutto. Per festeggiare in maniera adeguata questo giorno bisognerebbe partire proprio da quest’idea per cercare di essere persone migliori almeno un giorno all’anno. La cosa più inaccettabile è che se ci si fermasse e ci si domandasse che cosa si stia veramente celebrando, crediamo che la maggior parte di noi non saprebbe esattamente rispondere ignorando quale sia il significato profondo che ci portiamo dietro da oltre duemila anni perché nel 2013 il Natale non ha più un senso mistico ma un senso consumistico. C’è chi preferisce trascorre il Natale in modo tradizionale con i propri cari, chi invece pensa al Natale come un’occasione per divertirsi con gli amici, noi vogliamo un Natale che non sia né innovativo né tradizionale bensì un Natale alternativo. Arianna Amendola, Bascetta Giovanna, Bruneo Domenica, Camardella Clelia, D’Alessandro Federica, Marta Valeria, Padula Rosa, Roma Giusy II A ITER METE 8 I sogni...quelli veri….. - Dicembre 2013 L’angolo della poesia METE - Dicembre 2013 L’angolo storico Nelson Mandela………….. Chi non ha mai sognato di essere una splendida ballerina , di volare come Peter Pan o magari di vincere una lotteria?!! Non c' e' uomo sulla terra che non sogni. Bambini, ragazzi, adulti , anziani tutti indistintamente dall' età hanno un sogno grande o piccolo che sia da realizzare. Ma ci si è mai chiesti come si può raggiungere un traguardo ?! Bhe non e' poi cosi' difficile basta cominciare ad amare cio' che si vuole. Si dovrebbe solo iniziare ad aprire i fatidici cassetti e assaporare l' essenza dei sogni. Piu' delle volte si sbaglia in partenza poiche' si ha poca fede in se stessi ci sembrano cosi' grandi e lontani dalla realta'. Mai abbandonare un sogno ritornerebbe sempre al mittente. Coi sogni bisogna essere tenaci e determinati , basta non perdere mai di.vista il "focus" che ci si e' posti. Se una persona vive e dedica le sue giornate per far crescere un semplice seme in un albero pieno di frutti allora non avra' scampo. Poiche' i sogni quello veri non li abbatte nessuno magari molti tenderanno di far cessare tutti ma, se vengono curati con amore , passione dal sognatore saranno resistenti alla pioggia dell' incredulita' degli altri. I sogni colorano la vita di ognuno , l'arricchiscono e fanno capire che nulla e' impossibile. Concludo con una citazione di un uomo che si e' spento in questi giorni Nelson Mandela che ha fatto della sua vita un ideale per tutti: "I vincitori sono dei sognatori che non si sono mai arresi". Sento ancora le sue mani fredde che toccano la mia pelle calda, sento la sua risata cosi dolce e sottile e io intanto mi nascondo . Tutto questo mi spaventa ,i ricordi mi spaventano. Arrivano veloci al cuore e alla mente provocandomi un pizzico di dolore. Restare qui dietro non ha senso, restare dietro un arma che mi sono costruita nell' immaginazione non serve . Ma tu, tu non andar via, resta qui ,accanto a me perché io ti sento... ti sento passarmi sulla schiena e nel cuore. Rita Maggiore V A RAG Rosilena Gulfo V A RAG 5 Il 5 dicembre 2013, il mondo ha pianto e ancora piange la scomparsa di un grande uomo: Nelson Mandela. Grande sostenitore dell’uguaglianza e di alcuni princìpi base come la libertà, Mandela sin da giovane voleva cambiare il mondo e fare qualcosa a favore dei gruppi minoritari neri durante il periodo dell’apartheid (politica di segregazione razziale istituita dai bianchi del Sud-Africa), offrendo i propri servizi legali. Successivamente fu accusato e arrestato per alto tradimento e dopo una lunga serie di processi, riuscì ad uscirne indenne. Diventato comandante dell’ANC (un gruppo di sabotaggio che aveva il compito di sconfiggere e dissolvere nel nulla l’apartheid), Mandela venne anche in questo caso arrestato dalle forze di polizia sudafricane nel 1963 e detenuto per molti anni. La forza e la fede nei propri princìpi lo avevano portato a rifiutare addirittura un’offerta di libertà condizionata e da qui nacque la sua celebre frase “Unitevi! Mobilitatevi! Lottate! Tra l’incudine delle azioni di massa e il martello della lotta armata dobbiamo annientare l’apartheid!”. Le costanti pressioni dell’ANC e dei gruppi popolari avevano portato al suo rilascio e all’ottenimento del Premio Nobel per la pace insieme a de Klerk nel 1993. Un anno dopo, Mandela venne nominato presidente del Sud-Africa e assistette al passaggio da una forma di governo basata sull’apartheid ad un’altra basata sulla democrazia. Grazie a lui, il mondo ha potuto vedere la fine di pensieri e idee spregiudicati che hanno fatto del Sud-Africa una terra intollerante nei confronti dei gruppi etnici minoritari. Nelson Mandela è stato l’esempio lampante che credere in qualcosa fermamente può a volte cambiare una nazione e addirittura il mondo intero con le giuste idee. Con questo articolo gli vogliamo rendere omaggio per quello che ha fatto e per quello che è stato, perché è difficile trovare al mondo una persona come lui. Gabriele Lopatriello V A RAG Ordinary love (Amore di tutti i giorni) Il mare vuole baciare la riva d'oro La luce del sole riscalda la tua pelle Tutta la bellezza che è andata persa nel tempo vuole ritrovarci Non posso più combattere con te, sei tu quella per cui sto combattendo Il mare fa incontrare le rocce, ma il tempo ci lascia come sassi levigati Non possiamo cadere più in basso di così se non riusciamo a sentire l’amore di tutti i giorni non possiamo andare più in alto se non siamo in grado di gestire l’amore di tutti i giorni Gli uccelli volano in alto nel cielo d’estate e riposano nella brezza. Lo stesso vento si prenderà cura di te e io costruirò la nostra casa tra gli alberi. Il tuo cuore è sulla mia manica L’hai messo forse lì con un pennarello magico? Per anni ho creduto che il mondo non l’avrebbe potuto lavare via perchè non possiamo cadere più in basso di così se non riusciamo a sentire l’amore di tutti i giorni non possiamo andare più in alto se non siamo in grado di gestire l’amore di tutti i giorni Siamo abbastanza tenaci per l’amore di tutti i giorni? non possiamo cadere più in basso di così se non riusciamo a sentire l’amore di tutti i giorni non possiamo andare più in alto se non siamo in grado di gestire l’amore di tutti i giorni U2 Lorubbio Ilaria IV A afm Ligabue L’incontro tra il cuore di chi scrive e l’amore di chi ascolta. 6 METE - Dicembre 2013 Al centro BRRRRRRRRRR…..FREDDURE MISTE. Il gioco preferito dai russi?? Mosca Ceca!! La suoneria del cellulare preferita dai cani?? Rin Tin Tin!!! Cosa dice una casa ad un’altra casa depressa?? Dai stai su non ti abbattere!!!!! L’ESPERTO RISPONDE Il Sig. Rodolfo Putignani da Cersosimo Sul Naviglio chiede: Meglio neve e freddo o sole e caldo? Risposta: Egr. Sig. Putignani, secondo me chi ama l’inverno preferisce la neve e freddo, mentre chi ama l’estate preferisce il sole e il caldo. CONSIGLIO DEL MESE Quando piove per non bagnarvi usate l’ombrello. Ariete: andate piano perché veloci si arriva prima Toro: il problema va preso per le corna Gemelli: (uno dei due è eterozigoto) la cioccolata fa ingrassare Novembre 2013 Anno XII - Numero 1 Staminali….. L’angolo dell’umorismo OROSCOPO DELLA SETTIMANA 7 Francesco Quinto III A Geometri serale Cancro: per la settimana prossima possibili aumenti sul prezzo della benzina Leone: è stato ritrovato (il leone) di dibattiti di carattere mondiale ed europeo vi sono, da qualche anno a questa parte, le cellule staminali, ma soprattutto la loro fonte e il rispettivo utilizzo nella cura di numerose malattie. Ma in quanti sanno realmente cosa sono?! Bilancia: fate attenzione a non usare due pesi due misure Scorpione: animale della classe degli aracnidi Sagittario: l’erba del vicino è stata tagliata da poco Capricorno: adattatevi Ed è proprio a seconda della fonte che possiamo classificarle tra: cellula staminale amniotica, cellula staminale da villo coriale, cellula staminale ematopoietica, cellula staminale adulta, cellula staminale embrionale e cellula staminale pluripotente indotta (frutto degli esperimenti di scienziati giapponesi). Si discute principalmente su due questioni: il dovere di alleviare e/o prevenire la sofferenza oppure il dovere di rispettare il valore della vita umana. Acquario: umidità Pesci: per la prossima settimana massimo inizio anno, acqua in bocca Maria Vincenza Gulfo V A Igea A tutto ciò si aggiunge l'intervento delle religioni, le quali hanno idee diverse. Ad esempio gli ortodossi, cattolici e i protestanti conservatori ritengono che l'embrione abbia lo stato di essere umano dal momento del concepimento e perciò non ammettono alcun tipo di sperimentazione e Le cellule staminali sono cellule primitive non specializzate che proprio per questo hanno la capacità di trasformarsi in altri tipi di cellula con un particolare processo chiamato "differenziamento cellulare". Le fonti da cui le cellule staminali possono essere prelevate sono davvero molte come ad es. midollo osseo, placenta, sacco amniotico, cordone ombelicale, sangue e tessuti adiposi. Il principale problema nell'utilizzo delle cellule staminali sta nel loro reperimento in quanto, le cellule staminali adulte sono difficili da indentificare, far crescere e rimanere indifferenziate, mentre le cellule staminali embrionali pongono problemi di carattere etico. Infatti, queste ultime offrono lumi di speranza nella formulazione di nuove terapie ma il loro impiego nella ricerca crea un acceso dibattito. Vergine: ancora???? O_o A proposito ci sono opinioni discordanti che prendono in considerazione lo stato morale dell'embrione dal momento della fecondazione. E' chiaro che nella ricerca sulle cellule staminali embrionali è impossibile rispettare entrami i principi, bisogna perciò incentrare la discussione su come ogni uno di noi vede un embrione, ovvero.. può essere già considerato una persona? ricerca sugli stessi. L'Islam e l'Ebraismo danno particolare importanza sull'aiutare gli altri e quindi permettono alcune sperimentazioni, in quanto sottolineano che l'embrione non raggiunga il pieno stato di essere umano prima dei 40 giorni. Sono molte quindi le divergenze tra uno stato ed un altro. Esiste però in merito un'organizzazione internazionale: l'ISSCR( la principale società scientifica internazionale per la ricerca sulle cellule staminali) che ha individuato delle linee-guida per la ricerca e la sperimentazione ma soprattutto ha il compito di mettere fortemente in guardia i singoli pazienti rispetto a terapie prive di risconti oggettivi concreti. La scienza sta facendo passi da gigante e sicuramente sentiremo ancora parlare di cellule staminali, con la speranza di risvolti positivi per i numerosi pazienti affetti da malattie grav i e degenerative. Eugenia Hale V A Rag
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