Tamini, promesse non mantenute - Novara
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Tamini, promesse non mantenute - Novara
Pd cittadino in piazza per «Orgoglio Novara» NOVARA (mup) Nuovo momento di partecipazione e di campagna elettorale per la sezione novarese del Partito democratico, che venerdì 22, sabato 23 e do- menica 24 aprile sarà nelle piazze per la manifestazione «Orgoglio Novara». Si tratta di una nuova tappa di avvicinamento alle elezioni amministrative del 5 giugno, con l’allestimento, nei quartieri, di ben 16 gazebo per la raccolta firme a sostegno della lista del partito: si comincia venerdì 22 alle 9,30 in Piazza Vela. Novara 16 VENERDÌ 22 APRILE 2016 NovaraOggi CRISI I sindacati hanno fatto sapere che la procedura non verrà ritirata e nulla è cambiato: si perdono 50 posti di lavoro di confronto fra il Gruppo Tamini e i sindacati, i lavoratori stanno in questo momento scioperando sul tetto della ex Verbano Trasformatori di Novara - dicono Crippa, Andrissi e Zacchero Considerando gli impegni scaturiti dal confronto tenutosi venerdì 15 aprile a Palazzo Cabrino, siamo a sollecitare l’assessore Ferrari e la giunta regionale in modo che venga convocato già entro questa settimana il tavolo di concertazione presso la Regione Piemonte, al quale auspichiamo possa seguire una nuova fase di dialogo e disponibilità fra le parti in causa». «Ancora un dramma per il nostro territorio derivante dalla crisi aziendale del gruppo Tamini - ha commentato Biagio Diana - La replica di una situazione che metterà decine di famiglie della nostra città in grandi difficoltà economiche. L’incontro di venerdì ha messo in evidenza criticità contrapposte nella loro valutazione e la necessità di azioni da compiere da parte delle Istituzioni per cercare una soluzione. C’è la necessità di chiedere il rafforzamento politico e gestionale nella nostra realtà territoriale delle funzioni politiche amministrative che riguardano il mondo del lavoro e della formazione. Delega assorbita dalla Regione. Una trasformazione che pesa per la nostra provincia a causa della distanza e della cultura imperante riguardante la messa in atto degli sforzi necessari soprattutto verso Torino. Significativa l’osservazione dei lavoratori “come mai la crisi di un gruppo intero viene a cadere solo sulla realtà novarese, come mai a fronte di una dichiarata eccellenza di un settore dello stabilimento di Novara non si è ragionato sulla possibilità che il gruppo Tamini ristrutturasse la politica aziendale tenendo presente le lavorazioni e le specializzazioni nella sua interezza, perché solo Novara”». Daniele Andretta tuona: «Vogliamo chiarezza. Se l’azienda ha cambiato posizione nonostante le parole spese davanti a tutte le istituzioni locali ciò non è accettabile. Comune e Regione devono reagire: questa emorragia di posti di lavoro va assolutamente scongiurata e fermata. Non accetteremo che questa vicenda venga messa sotto silenzio!». «L'operazione fredda e brutale avviata da Tamini Group nei confronti dei lavoratori dell'impianto novarese desta ogni giorno maggiore preoccupazione attacca Alessandro Canelli - L'irrigidimento dei vertici aziendali riguardo l'ipotesi di revoca della procedura e di una conseguente attivazione della cassa straordinaria appare francamente irragionevole. Chiediamo a Catia Bastioli, presidente di Terna, che da novarese si occupi con determinazione del problema e possa così evitare che si aggravi ulteriormente il dramma che già molte altre famiglie novaresi stanno vivendo». sionalità che riesce a darle una formazione specifica in quell’ambito. Ha conosciuto bene il servizio che sta svolgendo e anche i settori affini al suo. E’ iscritta all’uni- versità, alla facoltà di scienze d e l l’ e d u c a z i o n e. Sp i e ga c h e all’Anffas si svolgono attività educative, dal mattino fino alle 16.30 di pomeriggio. Insegnano ai ragazzi ad autogestirsi e quindi a diventare autonomi, cercano di aprirli all’esterno, sollecitandoli anche intellettualmente. Fanno raccontare le loro esperienze, li fanno scrivere, organizzano spettacoli teatrali, lavori manuali come a esempio laboratori con la creta. I ragazzi disabili che frequentano quel centro sono la maggior parte adulti, infatti il più giovane ha 23 anni, ma potrebbero partecipare alle iniziative anche i più piccoli. All’inizio, racconta Martina, aveva un po’ di timore, poi è stata subito messa a suo agio poiché sono tutti molto collaborativi e per lei questa è diventata un’esperienza formativa molto importante. Tamini, promesse non mantenute Lavoratori arrabbiati dopo l’incontro a Palazzo Cabrino che sembrava avesse aperto un canale di dialogo NOVARA (bec) Tamini Trasformatori, un incontro venerdì 15 aprile a Palazzo Cabrino che sembrava avesse rasserenato i lavoratori (che si erano ritrovati a casa da un giorno all’altro). Poi lunedì 18 aprile una doccia fredda. Il dibattito in Comune era proseguito per due ore e mezza, con il sindaco Ballarè, il prefetto Castaldo, i parlamentari Biondelli, Falcone e Crippa, Chiama (in rappresentanza dell’assessore regionale al Lavoro Pentenero), l’assessore regionale Ferrari con i consiglieri Rossi e Andrissi, il delegato per il lavoro della Provincia Diana, i capigruppo comunali Brivitello, Reali, Andretta e Zacchero, il presidente del consiglio comunale Bosio, il direttore della Ain Curini, l’amministratore delegato di Tamini Alberto Iperti oltre alle organizzazioni sindacali. Erano presenti anche i lavoratori delle ex Officine grafiche. Al termine dell’incontro il sindaco, anche a nome delle istituzioni presenti, ha, con forza, voluto rimarcare alla proprietà aziendale la particolare importanza che per l’intera città rivestono le sorti dei lavoratori e dell’azienda. «Sono state ascoltate le posizioni di tutte le parti in causa – ha ripetuto Ballarè - ed è iniziato il confronto al quale ognuno ha I lavoratori davanti a Palazzo Cabrino venerdì 15 contribuito in modo costruttivo. A testimonianza di questo, già nel pomeriggio riprenderanno gli incontri e il dialogo tra organizzazioni sindacali e azienda. Ognuno – ha concluso Ballarè - si è reso disponibile per garantire supporto perché questa crisi si possa risolvere nel migliore dei modi». Sembrava essersi aperto uno spiraglio, invece, i sindacati hanno fatto sapere la procedura non verrà ritirata e l’intenzione è quella di reintegrare 21 persone e di dare un’annualità come buonuscita per chi volesse lasciare l’azienda. Non si sono spostati di una virgola rispetto alla posizione che avevano prima dell’incontro in Comune, nonostante, quindi, le dichiarazioni fatte. «Alla luce dei recenti sviluppi che hanno visto saltare nuovamente i tavoli Martina Brusa: «La mia esperienza di servizio civile all’Anffas» NOVARA (bec) Sono 25, di cui 17 donne e 8 uomini, i volontari che la provincia di Novara ha avviato al Servizio civile a ottobre. Si tratta di un’esperienza qualificante, sia sul piano della crescita personale, che in quello professionale, in quanto si ha modo di sviluppare o consolidare competenze spendibili nel mondo del lavoro. Nei primi mesi in servizio, i volontari sono pertanto obbligati a frequentare corsi di formazione generale (a cura della Provincia) e corsi di formazione specifica (presso l’ente ospitante).«I nove progetti attivati in Provincia fanno riferimento a quattro principali aree di intervento: la promozione culturale; l’assistenza alle persone anziane o con disabilità; la protezione ambientale in collaborazione con i parchi naturali e il potenziamento dei servizi di comunicazione tra enti pubblici e cittadini. – spiega la consigliera delegata ai giovani, Laura Noro – Teniamo molto al fatto che per i ragazzi questa esperienza sia importante e trasmetta l’amore per l’impegno civico». Martina Brusa racconta la sua esperienza presso l’Anffas di Novara, il centro diurno per i disabili. Insieme a lei, presta servizio civile anche un’altra ragazza. Sono in tutto due educatrici, due Oss e un coordinatore. Per lei questa è un’esperienza immersiva, un percorso tra volontariato e profes-
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