Muoviamoci!
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Muoviamoci!
tecnica rotori d’antenna È tutto pronto… Muoviamoci! Ogni appassionato di satellite sogna di ampliare il proprio impianto in tutti i modi immaginabili ma senza dubbio il desiderio più grande è di dotarsi di un sistema motorizzato. La facoltà di spaziare lungo la fascia di Clarke con la propria parabola, sintonizzare canali mai visti prima, vedere in anteprima i feed di servizio prima di essere irradiati sui canali nazionali è un’emozione alla quale è difficile resistere Fulvio Lesca L’ installazione di un piccolo impianto motorizzato è un’operazione che si può portare a termine con poca spesa, qualche nozione tecnica e molta pazienza: contrariamente a quanto avveniva anni fa il diametro delle parabole necessario per ricevere i canali irradiati dai satelliti è diminuito drasticamente, grazie alle maggiori potenze di trasmissione. Se una volta il più piccolo degli impianti motorizzati montava per lo meno un diametro di antenna di 180 cm ora si possono raggiungere risultati interessanti con diametri anche inferiori a 120 cm. Questo fattore ha aiutato la penetrazione sul mercato dei cosiddetti “rotori d’antenna”, ossia piccoli motori che, girando, sono in grado di mantenere allineata all’arco polare la parabola su di essi ancorata. La limitazione di questi prodotti sta nelle dimensioni massime della parabola che pilotano, quasi sempre sotto i 120 cm, ma la 76 Eurosat - settembre 2011/224 rotori d’antenna semplicità d’installazione e il costo molto contenuto contribuiscono a invogliare gli appassionati a tentare l’avventura del motorizzato. Puntamento e visibilità dei satelliti La prima cosa da verificare prima di decidere se montare un impianto motorizzato è la visibilità dei satelliti dal punto d’installazione: quando puntiamo una parabola su di un satellite dobbiamo tenere d’occhio essenzialmente due valori, azimuth e declinazione, valori che variano a seconda della nostra posizione e del satellite che intendiamo ricevere. E’ facile intuire come questi valori su di un impianto motorizzato varino in continuazione con lo spostamento lungo l’arco polare: un metodo magari poco scientifico ma senza dubbio efficace per verificare se la posizione del nostro impianto è ottimale, si serve del sole. Infatti il sole sorge a Est e tramonta ad Ovest seguendo, durante la giornata, un tragitto che altro non è che la cosiddetta Fascia di Clarke, la porzione di cielo sulla quale sono posizionati i satelliti geostazionari per le telecomunicazioni. Se in ogni ora della giornata riusciamo a vedere il sole dalla postazione dove si intende installare la parabola significa che il nostro impianto potrà puntare tutti i satelliti ricevibili. La possibilità di puntare ogni satellite non ci assicura la ricezione di tutte le trasmissioni irradiate, specie con una parabola di piccolo diametro come quelle utilizzate con i rotori che stiamo per prendere in considerazione. La possibilità di sintonizzare le frequenze trasmesse da un satellite dipende, oltre che dalla bontà del puntamento, anche da altri importanti fattori quali il diametro della parabola, il footprint e la qualità dell’LNB. Copertura dei footprint I footprint sono le aree terrestri nelle quali i transponder offrono copertura con una determinata potenza: potenza che determina appunto la dimensione minima dell’antenna per la ricezione. Accettati i limiti del nostro impianto e verificata la bontà della scelta della posizione, la difficoltà maggiore nell’installazione di un impianto motorizzato sta proprio nel puntamento della parabola, operazione sostanzialmente identica qualsivoglia rotore andremo ad utilizzare. Supponendo, come al solito, di avere a disposizione un palo perfettamente a piombo e di diametro corretto per la nostra installazione, procediamo a fissare il rotore al palo, allineando il rotore in direzione Sud aiutandoci con una bussola, e quindi a regolare l’inclinazione del rotore, utilizzando la scala graduata, con il valore ricavato dal manuale del rotore che tiene conto della latitudine. A questo punto possiamo stringere tutte le viti di fissaggio e il nostro rotore sarà installato sul palo. Fissiamo ora la parabola al perno del rotore facendo attenzione ad allinearlo con l’asse della parabola, aiutandosi con la tacca apposita sul rotore stesso: a questo punto dobbiamo regolare l’inclinazione della parabola con il valore di elevazione ricavato dal manuale. La necessità di regolare due volte l’inclinazione, una relativamente al rotore e l’altra per la parabola è proprio dovuta al fatto che l’angolo tra la parabola e il terreno è formato dalla somma dei due angoli del rotore con il palo e della parabola con il rotore. Una volta eseguita l’operazione di puntamento, in base ai risultati ottenuti in termini di qualità e potenza del segnale ricevuto, ricavabili da un misuratore di campo o dall’impianto collegato si passa, se necessario, alla fase di puntamento fine per correggere gli errori di allineamento del movimento del rotore con l’arco polare, fase approfondita nel box dedicato. Trucchi d’autore Se abbiamo la fortuna di operare con un misuratore di campo (anche portatile) esiste un piccolo trucco molto comodo per puntare in maniera più precisa il satellite di riferimento senza l’ausilio di una bussola. Installiamo il rotore e la parabola su di esso, seguendo i valori d’inclinazione forniti dal manuale senza però preoccuparci Eurosat - settembre 2011/224 77 tecnica rotori d’antenna troppo di tenerla effettivamente puntata a Sud. Colleghiamo ora il rotore al misuratore di campo o al ricevitore e, utilizzando le impostazioni USALS, selezioniamo un canale di Hot Bird. In questo modo sarà inviato il tono DiSEqC corrispondente al rotore che si muoverà per fermarsi nella posizione 13° Est se il punto di partenza fosse il Sud. Ora, rotando il blocco rotore/ parabola, procediamo al puntamento del satellite utilizzando le frequenze dei suoi transponder come per un’installazione fissa, ricordandoci Puntamento fine Aiutandoci con il manuale della STAB, ma il procedimento è generale, possiamo ovviare a piccoli errori d’installazione. Se il puntamento non è stato eseguito correttamente potrebbe accadere che la ricezione dei satelliti estremi non risulti perfetta. Per ovviare a questo inconveniente possiamo procedere al puntamento fine nel modo seguente: selezionare un canale sull’ultimo satellite più a Est visibile, flettere la parabola verso l’alto e verso il basso, senza allentare le viti e verificare se la qualità del segnale migliora. Questa operazione va ripetuta ad Ovest per verificare se si ricade in uno dei quattro casi in figura, ovvero: – Se la qualità migliora flettendo l’antenna verso l’alto ad Est e verso il basso ad Ovest, allentare il fissaggio meccanico al palo di sostegno e ruotare tutto l’assieme leggermente verso Ovest (senso orario). – Se la qualità migliora flettendo l’antenna verso l’alto a Ovest e verso il basso ad Est, allentare il fissaggio meccanico al palo di sostegno e ruotare tutto l’assieme leggermente verso Est (senso antiorario). – Se la qualità migliora flettendo l’antenna verso l’alto, allentare le viti di fissaggio del rotore, diminuire leggermente l’elevazione del motore e aumentare quella del disco dello stesso. – Se la qualità migliora flettendo l’antenna verso il basso, allentare le viti di fissaggio del rotore, aumentare leggermente l’elevazione del motore e diminuire quella del disco dello stesso. 78 Eurosat - settembre 2011/224 di chiudere le viti appena raggiunto il risultato desiderato. Questo metodo permette un puntamento migliore solamente perché possiamo usufruire delle prestazioni del misuratore di campo su un satellite in trasmissione, Hot Bird nell’esempio, mentre alla posizione Sud (il punto zero del rotore) potrebbero non esserci satelliti e quindi rendere impossibili le misurazioni, se non fidandosi della bussola. Dopo aver installato il rotore occorre settare il ricevitore affinché lo possa gestire: da molti anni tutti i ricevitori sono compatibili DiSEqC e molti anche USALS, rendendo quindi relativamente semplice la gestione dell’impianto motorizzato. DiSEqC 1.2 e USALS, protocolli preziosi Rivediamo velocemente le definizioni: DiSEqC (Digital Satellite Equipment Control), è un protocollo di comunicazione tra un ricevitore satellitare e un apparato come uno switch o un rotore di piccole dimensioni nel quale la comunicazione avviene tramite cavo coassiale. La versione 1.2, nata dalla collaborazione tra Eutelsat e STAB, consente di comandare le motorizzazioni direttamente dal ricevitore diventando in breve tempo uno standard a livello mondiale. Nel DiSEqC 1.2 le posizioni relative ai vari satelliti sono pre-memorizzate nel rotore d’antenna, perciò l’operazione che ogni utente dovrà svolgere sarà di associare le posizioni satellitari del proprio ricevitore a quelle del rotore, oppure, con un procedimento più lungo, puntare ogni satellite assegnando una posizione sul rotore e la stessa posizione sul ricevitore, indipendentemente dalla numerazione prememorizzata sul rotore stesso. Come possiamo intuire questo sistema, pur se efficace, presenta dei limiti: nel caso si voglia inserire un nuovo satellite dobbiamo puntarlo manualmente, utilizzando il menu di un ricevitore compatibile con il protocollo stesso, e poi provvedere a “salvarlo” nella memoria del rotore, sempre con i comandi del ricevitore, avendo, naturalmente, l’accortezza di non ricoprire una posizione esistente. Una volta compiuta questa operazione iniziale, la gestione della motorizzata diventa praticamente rotori d’antenna Vista del retro di una parabola di grosse dimensioni: si può notare l’attuatore che muove il disco, dotato di un montaggio polare per tenerlo allineato all’arco di Clarke durante il movimento. Per l’installazione e il puntamento di una parabola di tale dimensione è preferibile affidarsi a tecnici di provata esperienza trasparente nell’utilizzo quotidiano del ricevitore. Quando ci si sposta su di un canale associato al satellite X, ad esempio, sarà cura del ricevitore inviare il tono DiSEqC corrispondente al rotore che muoverà l’antenna, coerentemente con quanto memorizzato. Potrà essere necessario, di tanto in tanto, ritoccare leggermente la posizione dell’antenna associata a un determinato satellite a causa del vento: infatti, il vento è una dei maggiori nemici di questo sistema di motorizzazione, che, usufruendo di rotori di piccole dimensioni, si presta a danni meccanici nel caso in cui si esageri con il peso oppure il diametro della parabola utilizzata. I rotori in commercio specificano esattamente quali sono pesi e dimensioni massime da utilizzare, ma ciò nonostante, in zone particolarmente ventose, è meglio rimanere al di sotto dei parametri dichiarati. Inconvenienti addio A risolvere i piccoli problemi relativi alle difficoltà di installazione viste sopra, ecco intervenire la STAB con USALS, acronimo di Universal Satellite Automatic Locating System, un ingegnoso sistema di calcolo concesso gratuitamente ai produttori di ricevitori con cui calcolare, con buona precisione, la posizione di tutti i satelliti in orbita partendo dalla posizione geografica relativa al luogo di installazione. USALS non è un protocollo aggiuntivo ma utilizza il DiSEqC 1.2 per muovere l’antenna. Infatti, nel DiSEqC 1.2, tra i vari comandi implementati, ve n’è uno descritto come Drive Motor to Angular Position (°), costituito da una sequenza di 5 bytes: questo è l’unico comando del protocollo DiSEqC 1.2 usato dal ricevitore quando pilota il motore in modalità USALS. Il settaggio Schermata di settaggio di un rotore in modalità USALS in un ricevitore Enigma2: da notare la semplicità dei dati da inserire che si riducono alla posizione geografica della parabola di un ricevitore compatibile USALS è molto semplice perché basta conoscere le proprie coordinate geografiche. Una volta ottenuti i dati necessari è sufficiente inserirli nell’apposito menu di un ricevitore compatibile e da quel momento in poi non ci si dovrà più preoccupare di nulla, in quanto le posizioni satellitari non sono più memorizzate all’interno del rotore ma sarà il ricevitore, grazie al sistema USALS, a calcolare gli spostamenti necessari per puntare qualunque posizione satellitare comunicandoli tramite DiSEqC 1.2 al rotore. Anche in caso di nuovi satelliti, ovviamente, basterà inserire i dati relativi alla Alcuni appassionati possiedono antenne di grosse dimensioni mosse grazie ad un attuatore il cui motore è pilotato a 36V e quindi provviste di un apposito posizionatore, gestito a parte, per non rinunciare a muoversi lungo l’arco polare dal momento che pochissimi ricevitori digitali possono vantare un posizionatore integrato. Il dispositivo illustrato nella foto è in grado di convertire i segnali DiSEqC 1.2 in pilotaggio a 36V, rendendo la gestione del motore simile a quella di un rotore di piccole dimensioni posizione satellitare, e il più è fatto. Da quanto detto sopra si deduce che tutti i rotori compatibili DiSEqC 1.2 lo sono anche con USALS, di contro non tutti i ricevitori contemplano questo sistema di calcolo. Soddisfatti o... Soddisfatti Come sempre non abbiamo la pretesa di risolvere in poche righe un argomento che necessiterebbe migliaia di pagine, ma semplicemente intendiamo far riflettere gli appassionati su quanto sia semplice ed economico dotarsi di un piccolo impianto motorizzato per spaziare tra migliaia di canali televisivi con enorme soddisfazione. Perciò abbiamo voluto inserire nella guida all’acquisto dei rotori per parabole illustrata nelle pagine a seguire anche il sistema ACTUA, leggermente diverso per le dimensioni del disco da esso gestito e per il sistema di gestione stesso. Eurosat - settembre 2011/224 79 tecnica rotori d’antenna QUANTO COSTA Rotore d’antenna EBF NDA-4120 Euro 35,40 U info ChipPlanet www.chipplanet.net Tel. 091 526263 n prodotto che fa del rapporto prezzo/ prestazioni il suo punto di forza: semplice da installare, robusto e stabile, impreziosito dai pulsanti per il movimento Est/Ovest e dai LED di stato posizionati sul rotore stesso. La manualistica è un po’ scarna e senza la lingua italiana: benché sia presente la tabella di declinazione ed elevazione basata sulla latitudine di installazione non c’è traccia delle tabelle delle posizioni prememorizzate, utili per non procedere a tentoni. Dati tecnici dichiarati Protocollo: DiSEqC 1.2 Massimo diametro dell’ antenna: Massimo peso dell’ antenna: Diametro del palo di supporto: 120 cm non dichiarato 35 - 65 mm Angolo di rotazione: Max 160° Velocità di rotazione: 2,5°/s(18V);1,9°/s(13V Tensione di alimentazione: 13 / 18 Vdc Consumo in stand-by: 50 mA Consumo in rotazione: 200 mA Consumo all’avvio (max): 350 mA Temperatura d’ esercizio: non dichiarata Posizioni programmabili: 100 satelliti Connettore: Tipo F Connessione: Coassiale Limite meccanico: non dichiarato Peso: 3,5 kg QUANTO COSTA Rotore d’antenna STAB HH90 (HH100/120) HH90: Euro 59,00 L HH100: Euro 89,00 a linea di rotori della STAB ha raggiunto, negli anni, una affidabilità e un rapporto prezzo/prestazioni tali da essere universalmente riconosciuta cone il top della gamma: sono presenti in catalogo ben tre modelli diversi essenzialmente per le dimensioni di parabola che sono in grado di supportare. Una manualistica all’altezza e, addirittura, un sito internet dedicato allo USALS, che guida all’installazione passopasso anche l’utente più inesperto, concorrono a fare di questi prodotti un potenziale acquisto azzeccato per un impianto motorizzato domestico. HH120: Euro 94,00 Dati tecnici dichiarati Protocollo: Massimo diametro dell’antenna: Massimo perso dell’antenna: Diametro del palo di supporto: Angolo di rotazione: Velocità di rotazione: Tensione di alimentazione: Consumo in stand-by: Consumo in rotazione: Consumo all’avvio (max): Temperatura d’esercizio: Posizioni programmabili (DiSEqC1.2): Posizioni preprogrammate (DiSEqC1.2): Posizioni programmabili (USALS): Connettore: Connessione: Limite meccanico: Peso: 80 Eurosat - settembre 2011/224 HH120 DiSEqC 1.2 120 cm 17 kg 50 - 83 mm ±62 ° 0,7°/s(18V); 0,4°/s(13V 13 / 18 Vdc 30 mA 190 mA 350 mA -40°C ÷ +80°C 49 satelliti 28 satelliti Nessun limite Tipo F Coassiale ±70° 3,2 kg HH100 DiSEqC 1.2 100 cm 12 kg 50 - 83 mm ±62 ° 1,8°/s(18V); 1,2°/s(13V) 13 / 18 Vdc 30 mA 190 mA 350 mA -40°C ÷ +80°C 49 satelliti 28 satelliti Nessun limite Tipo F Coassiale ±70° 3,0 kg HH90 DiSEqC 1.2 95 cm 10 kg 35 - 68 mm ±65 ° 2,4°/s(18V); 1,5°/s(13V) 13 / 18 Vdc 40 mA 180 mA 350 mA -40°C ÷ +80°C 49 satelliti 28 satelliti Nessun limite Tipo F Coassiale ±70° 2,6 kg info STAB S.r.l. www.stab-italia.com Tel. 39 0532 830739 rotori d’antenna QUANTO COSTA Rotore d’antenna Golden Interstar GI-50-120 Euro 44,00 I l marchio Golden Interstar è conosciuto nel mondo del SAT per gli ottimi ricevitori prodotti con un livello di qualità che traspare anche dal piccolo rotore d’antenna GI-50-120, naturalmente compatibile DiSEqC. Semplice da installare, grazie all’ottima documentazione presente sul manuale multilingue, ma non in italiano. Il rotore viene distribuito con ben 26 posizioni satellitari pre-memorizzate al suo interno e facilmente consultabili grazie a una tabella: per facilitare le operazioni di installazione, come visto su altri modelli analoghi, sono presenti su di esso due pulsanti e due led per le operazioni di spostamento. Facilmente interfacciabile con qualunque ricevitore compatibile con i protocolli DiSEqC, il piccolo rotore Golden Interstar è una ottima scelta per la realizzazione di un efficiente impianto motorizzato con parabola di piccolo diametro. info Dati tecnici dichiarati Protocollo: uroCOM, con questo dispositivo, va a coprire una parte di mercato scoperta dai classici rotori d’antenna perché permette, a differenza di questi, l’uso di parabole dal diametro importante. L’obiettivo dichiarato dell’azienda è di coprire una fascia di utenza professionale (studi televisivi per esempio) con un occhio di riguardo, naturalmente, alla ben più vasta fascia di utenza degli appassionati di satellite. All’elevata non dichiarato Diametro del palo di supporto: 35 - 65 mm Angolo di rotazione: Max 160° Velocità di rotazione: 2,5°/s(18V);1,9°/s(13V Tensione di alimentazione: 13 / 18 Vdc Consumo in stand-by: 50 mA Consumo in rotazione: 200 mA Consumo all’avvio (max): 350 mA Temperatura d’esercizio: non dichiarata Posizioni programmabili: 60 satelliti Tipo F Connessione: Coassiale Limite meccanico: non dichiarato Peso: 3,5 kg QUANTO COSTA Rotore d’antenna EISAT Actua E 120 cm Massimo peso dell’antenna: Connettore: Cesarex http://www.cesarex.com Tel. 081 8032493 DiSEqC 1.2 Massimo diametro dell’antenna: Euro 1.249,00 EISAT Actua Mod. XR1 The SAT Scanner robustezza meccanica dell’apparecchio si uniscono alcune soluzioni innovative quali i filtri IF per l’ottimizzazione del segnale. La centralina di controllo del sistema governa il motore in modo ottimale, anche in assenza del menu OSD. Le buone caratteristiche del dispositivo si scontrano con il prezzo, sensibilmente elevato ma del tutto giustificato dalla precisione del movimento e dall’elevato grado di affidabilità espresso. Dati tecnici dichiarati Protocollo: Proprio + DiSEqC 1.2 Massimo diametro dell’antenna: Diametro del palo di supporto: 200 cm (240 mesh) 40 - 76 mm Angolo di rotazione: ±62 ° Velocità di rotazione: 12” per spostamenti di 160° Tensione di alimentazione motori: 12 Volt c.c. - 2,7 Ampere Controllo di velocità: Funzionamento ad impulsi progressivi e continui Controllo motore: Doppio Sensore ad impulsi ad effetto Hall sfasati Temperatura d’esercizio: -30°C ÷ +80°C Tipo Alimentatore LNB: EISAT ALLPOWER® Consente la regolamentazione automatica della corrente per qualsiasi tipo di LNB con assorbimenti da 80 fino a 600 mA. Regolazioni LNB: Tensioni all’LNB 13.4 / 17.7 Volt (Presettate, ma personalizzabili con trimmer) ciò consente linee superiori ai 50 mt. e/o l’uso di cavo analogico Low quality. Posizioni programmabili: Connettore: 120 (+7 riservate) Tipo F Connessione: Coassiale info Digital Shop www.easymarket.it www.actua.it Tel. (+39) 049 775 777 Eurosat - settembre 2011/224 81
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8.1 Il rotore è costruito per una rotazione da 65° EST a 65° OVEST.
8.2 A ± 65° sono fissati i...
Manuale RotorSat HH100-HH120
di poter vedere tutti i satelliti fino agli estremi dell’orbita.
Se il puntamento non è stato eseguito correttamente potrebbe succedere che la ricezione dei satelliti più
ad EST o più ad OVEST non ...