15 ottobre 2009
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lavoro Giornale dell'Organizzazione cristiano-sociale ticinese 15 ottobre 2009 - Anno LXXXIV - N.16 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano pagine 4-5 Prossimo numero: 29 ottobre 2009 Sanità Adeguamenti, rinnovi e ristrutturazioni pagina 7 Statali Partecipate numerosi alle assemblee pagina 9 Industria Asm Trattative in corso pagina 11 Sussidi cassa malati Nuovo metodo di valutazione del diritto pagina 3 11 Edilizia L’obiettivo è l’adeguamento salariale per i lavoratori Foto: Tipress/ Gabriele Putzu Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com 2 Sindacato formazione CORSI DI FORMAZIONE Via S. Balestra 19 6901 Lugano Tel 091 921 15 51 Fax 091 923 53 65 [email protected] www.cfp-ocst.ch ff INFORMATICA BB ECDL Start, dal 9 novembre, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 18.00-21.00, 78 ore. Costo: fr. 792.- soci, fr. 1'377.- non soci. BB ECDL Start 2007, dal 10 novembre, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 18.00-21.00, 78 ore. Costo: fr. 792.- soci, fr. 1’377.- non soci. BB Introduzione all’informatica, dal 27 ottobre, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 14.0016.30, 36 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.non soci. BB Introduzione all’informatica, dal 9 novembre, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 9.0012.00, 36 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.non soci. BB Introduzione all’informatica, dal 10 novembre, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 19.00-22.00, 36 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. BB Word 2003 Base, dal 9 novembre, minimo 10 partecipanti, lu-mer, le prime 3 settimane dalle 9.00 alle 12.00, le ultime 2 settimane dalle 13.30 alle 16.30, 30 ore. Costo: fr. 350.soci, fr. 550.- non soci. BB Excel 2003 Base, dal 19 ottobre, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 350.- soci, fr. 550.- non soci. ff LINGUE BB Inglese A2 (1° modulo), dal 20 ottobre, minimo 10 partecipanti, martedì, 19.00 - 22.00, 15 ottobre 2009 il Lavoro 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Tedesco A1 (1° modulo), dal 16 novembre, minimo 10 partecipanti, lunedì, 19.0022.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.non soci. BB Tedesco A1 (2° modulo), dal 27 ottobre, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 13.30-16.30, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 400.- non soci. BB Tedesco A1 (2° modulo), dal 14 ottobre, minimo 10 partecipanti, mer, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 400.- non soci. BB Inglese B2 preparazione al FCE (First Certificate English), data da definire, minimo 10 partecipanti, due sere la settimana, 19.00 22.00, 96 ore. Costo: fr. 880.- soci, fr. 1’200.non soci. BB Tedesco B1 preparazione al ZD (Zertifikat Deutsch), data da definire, minimo 10 partecipanti, due sere la settimana, 19.00 -22.00, 96 ore. Costo: fr. 880.- soci, fr. 1’200.- non soci. BB Italiano per stranieri A1, dal 19 ottobre, minimo 5 partecipanti, lu-ve, 9.00 - 12.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. ff CONTABILITÀ BB Contabilità avanzato, dal 19 ottobre, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 19.00 - 22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Contabilità Banana, dal 10 novembre, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 19.00 - 22.00, 30 ore. Costo: fr. 350.- soci, fr. 550.- non soci. BB Contabilità: corso di preparazione al diploma cantonale, esami maggio 2010, dal 23 novembre, minimo 10 partecipanti, lunedì, 18.30 - 21.00, 60 ore. Costo: fr. 750.- soci, fr. 950.- non soci. ff edilizia BB Lettura del disegno edile, inizio imminen- te, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 18.00 21.30, 45 ore. Costo: fr. 450.- soci, fr. 650.non soci. BB ArchiCAD 12 2D, dal 9 novembre, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 13.30 - 17.30, 30 ore. Costo: fr. 800.- soci, fr. 900.- non soci. BB AutoCAD base, dal 9 novembre, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 18.00 - 20.30, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. BB AutoCAD avanzato, dal 9 novembre, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 18.00 - 20.30, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. ff VENDITA BB Corsi a Mendrisio, inglese per venditori da ottobre, minimo 10 partecipanti, due giorni alla settimana, 9.00 – 10.30, 30 ore. Costo: fr. 300.-- soci, fr. 500.-non soci. BB Corsi a Mendrisio, allestimento vetrine, dal 14 ottobre, minimo 10 partecipanti, mer-ve, 9.00 – 10.30, 30 ore. Costo: fr. 300.-- soci, fr. 500.-- non soci. ff altri corsi BB Corso di Barman, dal 19 ottobre, minimo 10 partecipanti, lu-ma, 15.00-18.00, 51 ore. Costo: fr. 1’800.- soci, fr. 1’900.- non soci. BB Corso di Barman, dal 28 ottobre, minimo 10 partecipanti, me-gio, 19.00-22.00, 51 ore. Costo: fr. 1’800.- soci, fr. 1’900.- non soci. BB Corso custode d'immobili 2.a edizione, modulo giardinaggio, dal 2 novembre. lu-mer dalle 19.10 alle 22.00 + sabato, dalle 9.00 alle 12.00, 88 ore. Costo: fr. 565. BB Corso Custode d'immobili APF 3.a edizione, da novembre, minimo 10 partecipanti, ma-gio, dalle 19.10 alle 22.00, e sabato mattina, dalle 9.00-12.00, 398 ore. Costo: fr. 5’612.-- (4 rate semestrali). Per difendere i tuoi diritti aderisci all'OCST! L'OCST è firmataria dei contratti collettivi di lavoro in tutte le categorie professionali Tutela dei lavoratori L'OCST fornisce gratuitamente agli affiliati assistenza giuridica e legale in materia di diritto del lavoro, previdenza, assicurazioni sociali e contratti di locazione. Assistenza agli associati Formazione Diversi tipi di formazione disponibili presso il Centro Formazione Professionale (CFP) dell'OCST: - Aggiornamento e perfezionamento professionale. - Corsi di lingue e informatica. La consulenza assicurativa dell'OCST (CAST), forte di una decennale esperienza nella gestione dell'assicurazione malattia offre altre alla consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata anche la mediazione nei confronti delle compagnie di assicurazione. I professionisti del sindacato sono a vostra disposizione anche per aiutarvi nella compilazione della dichiarazione dei redditi. Sostegno alla terza età e agli invalidi Indennità in caso di perdita di lavoro Servizi alle famiglie La Cassa di Disoccupazione Cristiano Sociale è la prima in Ticino per rappresentatività e garantisce pagamenti giornalieri agli assicurati. L'Associazione Anziani Pensionati Invalidi (AAPI) dell'OCST offre assistenza gratuita nei diversi ambiti delle pratiche amministrative e legali inerenti la condizione delle persone anziane, combatte contro la loro emarginazione, creando occasioni di socializzazione per distogliere dalla solitudine. 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Nel frattempo, novità dell’ultima ora, le parti hanno deciso di ritornare al tavolo delle trattative a prescindere dalle attitudini di Unia. Il prossimo incontro è previsto per giovedì 22 ottobre 2009 a Zurigo. Ora bisogna tenere ben presente che uno scontro a questo stadio delle discussioni rischia di deviare prematuramente il confronto sul tema salariale verso la sfera dello scontro e del prestigio. Il padronato potrebbe cioè irrigidirsi ulteriormente e opporsi alle richieste sindacali soprattutto per evitare che eventuali concessioni siano interpretate come il cedimento verso le pressioni esercitate al di fuori del tavolo del negoziato. Nella strategia dei sindacati nazionali è indispensabile che il fine prevalga nettamente sui mezzi. L’obiettivo prioritario è l’ottenimento di un aumento dei salari in sintonia con la situazione favorevole dell’edilizia e dei bisogni dei lavoratori. Il metodo per puntare alle rivendicazioni deve rimanervi subordinato; i mezzi di pressione vanno infatti messi in atto nella misura (e solo nella misura) in cui concorrano effettivamente al suo raggiungimento. Va anche evitato il pericolo che l’attenzione si sposti dal tema salariale a quello delle stesse relazioni tra le parti sociali, rendendo preminente il conflitto rispetto al confronto sui salari. Non va infatti messo in secondo piano il sacrosanto obiettivo di un aumento salariale di 120.- Fr, del tutto ragionevole se si considera l’aumento notevole dei premi di cassa malati previsto per il prossimo anno e, come detto, l’andamento positivo del settore dell’edilizia. L’OCST ritiene che si debba perciò puntare con vigore sulla trattativa e sul raggiungimento in questa sede di un adeguato aumento salariale. Solo in un secondo momento, qualora i risultati non siano soddisfacenti, entrano in considerazione forme di pressione. Ci si rivolge perciò ai sindacati nazionali affinché in questa fase del negoziato investano le energie attorno al tavolo delle trattative. P.L. Zurigo, lunedì 28.09.2009 Al primo incontro di trattativa, in risposta ad una rivendicazione sindacale di fr. 120.- per tutti i lavoratori, gli impresari costruttori rispondono offrendo un «bel nulla» e, verso la fine della giornata, un «quasi niente»: circa fr. 40.- con una parte comunque destinata al merito. Offrire le briciole ai lavoratori in un settore che, contrariamente al settore industriale, non ha risentito della crisi è una provocazione! Non far beneficiare i lavoratori edili degli aiuti anticiclici votati dalla Confederazione e da molti Cantoni è una provocazione! Non sostenere i propri collaboratori in un momento cui si sentono sotto pressione per gli imminenti quanto pesanti aumenti dei premi della cassa malati è una provocazione! L’OCST chiede pertanto ai sindacati nazionali di puntare con determinazione sul negoziato per indurre la Società svizzera degli impresari costruttori a concedere l’aumento salariale rivendicato: fr. 120.- per tutti! EDILIO Strategie bislacche Paolo Locatelli O gnuno è libero di pensarla come meglio crede. E se nel quotidiano questa libertà può creare un dibattito, nella vita professionale ogni decisione ha per effetto una conseguenza. Così è per tutti, compresi i sindacalisti. Nel settore dell’edilizia principale sono iniziate le trattative per il rinnovo della convenzione salariale valida dal 1. gennaio 2010 (aumenti e nuovi minimi salariali). Una specie di rito che si ripete anno dopo anno con una parte, quella sindacale, sensibile al benessere economico dei lavoratori ed una parte, quella padronale, a far di tutto per tirare il fieno nella propria cascina: nulla di nuovo sotto il sole. La trattativa salariale per il 2010 è nata male all’interno del fronte sindacale. Sarà forse che OCST e UNIA non si sono accordate prima sull’importo di aumento da rivendicare? Assolutamente no! L’aumento richiesto è di fr. 120.-- per tutti i lavoratori. Sarà quindi perché OCST e UNIA danno un fondamento diverso alla rivendicazione comune di fr. 120.-- per tutti? Assolutamente no! Il settore edile è rimasto, sinora, incontaminato per quanto concerne gli effetti negativi della crisi mondiale (che tocca quasi esclusivamente i settori legati all’esportazione e non a settori che operano in un mercato interno), ha beneficiato e beneficerà negli anni futuri di una giusta politica anticiclica a sostegno dell’economia (come dire, «tira l’edilizia, gira l’economia») ed ha ordinazioni in portafoglio per diversi mesi. Sarà pertanto che OCST e UNIA dimostrano una sensibilità diversa alle esigenze dei lavoratori? Assolutamente no! E senza dilungarci eccessivamente, gli aumenti del costo dei premi della cassa malati hanno toccato tutti in modo indistinto, siano essi associati a OCST oppure a UNIA. La discussione, sterile e poco edificante, va a toccare un nervo scoperto: quello della strategia sindacale. Da una parte l’OCST che vuole intavolare una trattativa seria e dinamica con il partner SSIC-CH (senza escludere un’innal- zamento della temperatura e azioni di protesta nel caso di reticenza padronale) e dall’altra parte UNIA, convinta che sia necessario «far vedere i muscoli» ancora prima che la trattativa decolli. E quindi, eccoli subito pronti (30 minuti prima dell’inizio della trattativa) a protestare contro gli impresari costruttori attraverso alcune pause pranzo prolungate (il 5 ottobre 2009), ripetute poi a Lucerna (il 7 ottobre 2009) e concluse in Ticino (il 9 ottobre 2009). La lotta, per UNIA, è vissuta come uno scopo (cercare subito lo scontro) e non come mezzo per raggiungere uno scopo (un aumento salariale che soddisfa le esigenze dei lavoratori). Per carità, di strategia né si vive né si muore ... ma una cosa è certa: gli apprendisti stregoni non ne azzeccano mai una, immaginiamo quelli imbevuti di ideologia fine a sé stessa. Una domanda ci sorge pertanto spontanea: ma ad UNIA stanno a cuore veramente gli interessi dei lavoratori oppure, per un pezzo di pane in più, sono pronti a lanciarsi in spericolate (e controproducenti) azioni di marketing sindacale? Ai lavoratori la risposta. 4 Sindacato Istituzioni sociali 15 ottobre 2009 il Lavoro Prolungamento del contratto collettivo Buoni risultati in tempo di crisi Prolungato il contratto di lavoro del personale sociale, ma a precise condizioni per garantire la qualità del lavoro ANDREA FONTANA S i è svolta mercoledì 30 settembre l’assemblea dei lavoratori impiegati nelle istituzioni sociali (IS) insieme alle parti sindacali. Le questioni sul tappeto in sostanza riprendevano gli obiettivi espressi nell’allegato 8 del contratto collettivo di lavoro, ovvero la creazione di una cassa pensione del settore delle istituzioni sociali, l’estensione del contratto collettivo a tutte le IS operanti nel cantone, la definizione dell’inquadramento e del mansionario degli OSA e la chiusura del dossier riguardante l’organizzazione e la salute nei luoghi di lavoro. I sindacati hanno fatto presente anche la proposta dell’Associazione ticinese delle istituzioni sociali (ATIS) di procedere verso un rinnovo tacito del contratto per altri due anni. La particolare e delicata contingenza economica da un lato, e il progetto del governo di revisione della Lord e della Legge stipendi volto ad una definizione meritocratica dei salari secondo il raggiungimento di obiettivi (le classi salariali del settore sociale seguono quelle fissate dallo Stato) dall’altro, spingono le parti sociali e i dipendenti ad accogliere la proposta dell’ATIS con delle precise condizioni: che la classe salariale e la carriera non segua il percorso che si vuole proporre ai dipendenti dello Stato. Un altro tema che il personale sociale considera prioritario è il riconoscimento integrale del rincaro (nel 2008 era stato concesso solo parzialmente seguendo quanto fatto dal Consiglio di Stato). Al di là di quello che a parere di qualcuno può sembrare l’ennesimo e deludente compromesso buono solo a mettere a tacere le rivendicazioni del personale da tempo in discussione, c’è stata la ferma e dichiarata volontà dei sindacati e del personale presente di portare avanti con decisione il lavoro iniziato: si stanno attendendo, per esempio, i dati dell’indagine condotta dalla SUPSI su richiesta della Commissione paritetica in merito alla organizzazione del lavoro e salute del personale (i questionari ritornati sono tanti da essere sensibilmente significativi, anche se il personale ha lamentato che l’indagine era carente su più punti); dati che, siamo sicuri, ci daranno interessanti spunti di riflessione e confronto con i direttori, l’Ufficio Invalidi e l’Ente sussidiante. È emersa, nel corso del dibattito, la netta convinzione che i tagli nella sanità e le modifiche introdotte sul metodo di finanziamento (contratto di prestazione) abbiano peggiorato negli anni scorsi le condizioni di lavoro a tal punto da comprometterne in alcune situazioni la qualità. Si fa fatica a garantirla quando, per esempio, in un Centro di pronta accoglienza e osservazione un educatore deve seguire nove adolescenti dopo turni di lavoro estenuanti. La rivendicazione degli OSA di essere riconosciuti come personale educante e non solo sanitario, di ottenere salari di partenza più adeguati alla formazione svolta (in classe 19, anziché nella 18ma, così come avviene per le case per anziani) ha portato a soffermarci su un altro tasto dolente: molte volte le attività svolte dagli OSA non differiscono sostanzialmente da quelle portate avanti dagli educatori. È sempre più urgente che le varie identità professionali presenti negli istituti (il catalogo delle prestazioni stabilisce le differenti mansioni) siano correttamente valorizzate. Al termine l’assemblea dei dipendenti ha votato, senza opposizioni ma con un’ampia discussione, la risoluzione che pubblichiamo di lato, nella quale il personale sociale pone alcune chiare condizioni. Pubblichiamo integralmente la risoluzione dell’Assemblea dei lavoratori impiegati nelle istituzioni sociali firmatarie del contratto collettivo. L’assemblea dei lavoratori delle istituzioni sociali (Is) aderenti al CCL, convocata il 30 settembre unitariamente dai Sindacati OCST e Vpod, approva l’accordo raggiunto tra i sindacati e ATIS in merito al prolungamento della durata del Ccl sino al 31 dicembre 2011. Il personale rinuncia temporaneamente a rivendicare miglioramenti delle condizioni di lavoro da diverso tempo in discussione, accettando di prorogare l’attuale contratto. L’assemblea è però determinata ad avviare insieme con i sindacati un’analisi, anche sulla base del prossimo rapporto della Supsi sulle condizioni di lavoro dei dipendenti. Dagli interventi dei presenti si constata in diverse situazioni un progressivo impoverimento del lavoro educativo e di cura degli utenti delle nostre istituzioni sociali a fronte di una maggiore intensità dell’attività richiesta ai dipendenti. Inoltre L’assemblea dà mandato ai sindacati OCST e Vpod di proseguire, nel corso del prossimo biennio il lavoro perchè siano raggiunti gli obiettivi contenuti nell’allegato 8 del Ccl: 1. creazione di una cassa pensione del settore delle Is; 2. estensione del Ccl a tutte le Is operanti nel Cantone; 3. definizione dell’inquadramento e del mansionario degli Osa (rivalutazione dello stipendio minimo); 4. chiusura del dossier riguardante l’organizzazione e la salute nei luoghi di lavoro (rapporto Supsi sull’indagine svolta presso i lavoratori del settore). L’assemblea dei lavoratori delle Is esprime la sua approvazione per l’avvenuto prolungamento dei termini di scadenza del Ccl; in un momento economico difficile come l’attuale si è riusciti a conservare le condizioni di lavoro in essere e le scale salariali attuali. L’assemblea infine esprime soddisfazione nell’apprendere che le parti contrattuali hanno deciso di congelare il termine di prescrizione al 1° gennaio 2004 per quanto concerne gli arretrati delle indennità festive e notturne dovute in caso di assenza per malattia, infortunio e vacanza; l’assemblea auspica però che si giunga al più presto ad una soluzione favorevole della questione. Anniversari: 1979 - 2009 Legge sull’integrazione sociale e professionale degli invalidi P er festeggiare i 30 anni della Legge sull’integrazione sociale e professionale degli invalidi, il Dipartimento della sanità e della socialità organizza un incontro che si terrà martedì 20 ottobre presso l’Antico Convento Monte Carasso Programma inizio ore 17.00 Saluto dell’On. Patrizia Pesenti; Mauro Martinoni, Presidente Fondazione Diamante, «Integrazione: nuove sfide»; Roberta Caldin, Docente di Pedagogia speciale all’Università di Bologna e all’Università di Padova «Interventi inclusivi nelle istituzioni e nel territorio»; David Anzalone, incontro con «Zanza» protagonista dello spettacolo «Targato H: contromono-logo» e autore del libro «Handicappato e carogna» edito da Mondadori; 19.30 Rinfresco. Sindacato Settore sociosanitario 15 ottobre 2009 il Lavoro Contratto di lavoro cantonale per il personale dei Sacd La trattativa continua ... Renato Ricciardi L’ assemblea del personale che si è svolta lo scorso 28 settembre a Rivera ha discusso il risultato della trattativa sindacale con i direttori dei Sacd, che ha visto anche la partecipazione attiva di due rappresentanti delle Commissioni interne del personale di due Servizi (della Regione Tre Valli e del Luganese). I dipendenti presenti hanno espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto sui seguenti punti: 1. La possibilità di stipulare un’assicurazione collettiva per la perdita di guadagno in caso di malattia anche per i dipendenti assunti a ore (art. 21). 2. Il diritto a 6 settimane di vacanza dopo i 50 anni di età ritenuto un minimo di 5 anni di servizio (art. 32). 3. Nuove norme che regolano l’assicurazione per la perdita di guadagno in caso di malattia per i dipendenti fissi (art. 41). 4. L’unificazione delle attuali due scale salariali. La nuova scala salariale riprende quella finora applicata nel Sopraceneri ed è quella valida per i dipendenti dell’Ente ospedaliero (art. 60). 5. La definizione più precisa dei compiti della Commissione paritetica e in particolare il suo ruolo di conciliazione in caso di vertenza tra dipendente e datore di lavoro (Allegato 4). Sono rimasti aperti alcuni temi importanti, che saranno discussi durante l’incontro di trattativa previsto il prossimo 16 ottobre a Bellinzona. L’assemblea del personale di Rivera al termine della riunione ha chiesto al sindacato di impegnarsi per ottenere una soluzione favorevole, che tenga conto della posizione dei dipendenti su questi punti: Il tema principale discusso durante l’assemblea è stato quello dell’organizzazione dei turni di lavoro e di un adeguato rispetto del riposo e conseguentemente della vita personale e familiare del dipendente. Il sindacato chiede perciò che i direttori dimostrino la dovuta attenzione alle proposte del personale per mi- gliorare l’art. 26 (concordare con il dipendente il recupero delle ore straordinarie) e l’art. 30 (stabilire almeno 8 giorni di riposo mensili). Stipendio in caso di malattia per il personale a ore (art. 21) - Il sindacato chiede di introdurre obbligatoriamente questa copertura assicurativa anche per il personale a ore, che è senza dubbio la componente del personale dei Sacd più esposta e meno tutelata e che merita un’attenzione particolare. Protezione della personalità (art. 18) - Proponiamo di completare quest’articolo con l’obbligo del datore di lavoro di sostenere il proprio collaboratore quando si trova in una situazione di difficoltà nello svolgimento del lavoro. Congedo maternità (art. 34) - Su questo tema, la maggioranza dei comitati e dei direttori dei Sacd ha espresso purtroppo una posizione contraria alla proposta di portare a 18 settimane complessivamente il congedo pagato per maternità. A questo punto, il sindacato ha chiesto di garantire un congedo maternità di 16 settimane (di cui di regola 2 prima del parto), come prevede il Roc dell’EOC. Carta professionale (art. 56) - Questa materia è in tutti i contratti esistenti di competenza della parte sindacale. La proposta formulata dal sindacato è una regolamentazione più chiara e più equa della trattenuta della carta professionale e della quota sindacale. La destinazione della carta professionale (alternativa all’adesione al sindacato) rimane naturalmente per iniziative (per es. nel campo della formazione professionale e continua) in favore di tutto il personale. Il Sindacato OCST si impegnerà per raggiungere anche su questi ultimi punti aperti una soluzione soddisfacente e sostenibile per il personale dei Sacd e invita le Commissioni interne a sensibilizzare i membri delle direzioni e dei comitati, affinché dimostrino disponibilità per queste richieste assolutamente giustificate per un settore di attività al servizio di pazienti e utenti e in cui sono occupate prevalentemente donne, che oltre al lavoro, hanno spesso anche responsabilità familiari. 5 Laboratorio Bionalitico Sa Segnali di distensione Andrea Fontana N el nostro precedente articolo avevamo auspicato che la Direzione potesse tornare indietro sui passi fatti in merito alla nuova riorganizzazione aziendale che avevano seriamente compromesso il rapporto di fiducia con i propri collaboratori. Con disponibilità, incontrando a più riprese le parti sindacali e una rappresentanza dei dipendenti, la Direzione si è mossa tentando di porre freno a questa ondata di sfiducia che ha coinvolto, in maniera diversa, tutto il personale. Del resto per continuare a svolgere la propria attività garantendo professionalità e qualità il Laboratorio Bioanalitico ha bisogno del suo personale che in tutti questi anni si è prodigato senza risparmio di energie alla sua causa. La Direzione vuole continuare ad avvalersi del contributo prezioso dei suoi collaboratori. La disdetta cautelativa – a parere del direttore – era stata data soprattutto per mettere in evidenza il momento critico che si stava attraversando. La fretta, anche in questo caso, non è stata sicuramente una buona consigliera e l’iniziativa ha alla fine creato solo scompiglio. Brevemente i segnali di distensione che sono emersi: Sono rientrate le disdette cautelative per il personale impiegato a Locarno. In questo caso la Direzione auspica che l’importante rapporto di collaborazione con la clinica Santa Chiara possa ulteriormente consolidarsi. Sono state annullate le disdette cautelative anche per il personale di Savosa. I dipendenti sono stati incontrati ad uno ad uno dalla Direzione. A ciascuno è stata fatta una specifica proposta salariale che dovrà a breve termine valutare. Per chi in questo periodo di disdetta si è mosso per cercarsi un altro lavoro è data la possibilità, avvertendo tempestivamente la Direzione, di terminare il rapporto di lavoro secondo i termini stabiliti dalla disdetta cautelativa. Il nodo spinoso della vicenda riguarda invece alcuni fattorini in forza al Bioanalitico. Nella nuova riorganizzazione aziendale tutta la gestione logistica viene assorbita dalla Corelab. I nuovi salari proposti a questi dipendenti erano fortemente penalizzanti e dunque non accettabili. Incontreremo nuovamente il personale di Savosa in una assemblea per discutere insieme delle proposte pervenute. Sindacato Il caso 6 15 ottobre 2009 il Lavoro IL CASO - Indennità di insolvenza Il servizio giuridico della Seco accoglie integralmente la tesi OCST Giuliano Butti* N ei mesi scorsi una lavoratrice, rappresentata dall’OCST, Segretariato di Mendrisio, ha presentato al Tribunale cantonale delle assicurazioni un ricorso con il quale chiedeva, per una situazione particolare, l’integrale riconoscimento del diritto all’indennità di insolvenza (vedi box a lato). Tale prestazione copre i salari dovuti al lavoratore e non versati dall'azienda insolvente, fino ad un massimo di quattro mesi, prima della dichiarazione di fallimento o del decreto di moratoria concordataria. Un’azienda del mendrisiotto era stata messa, a seguito del decreto del pretore, al beneficio della moratoria concordataria all’inizio del mese di maggio 2007. La moratoria concordataria è una fase di verifica in cui un'impresa insolvente, mediante un ammministratore giudiziario, può provare ai propri creditori di essere ancora in grado di sopravvivere a lungo termine, offrendo loro una percentuale dei loro crediti nell’ambito di un concordato. Dopo parecchi mesi il Pretore ne ha poi decretato il fallimento. Il caso riguarda una dipendente che, in un primo tempo, ha continuato a lavorare nell'azienda dopo l'introduzione del periodo di moratoria concordataria, ma che, dopo aver reperito una nuova attività lavorativa, ha notificato regolare disdetta per la fine del mese di giugno. Ai sensi della legge, se questa nostra assistita avesse presentato la richiesta di indennità di insolvenza in occasione della moratoria, avrebbe avuto diritto solo al corrispettivo del salario dei due mesi precedenti l'introduzione della moratoria, perdendo i due mesi seguenti. La lavoratrice quindi, tramite l'OCST, ha presentato, solo dopo la pubblicazione del fallimento, la domanda di indennità di insolvenza, per tutti i suoi ultimi quattro mesi di lavoro. Concretamente, la domanda di insolvenza riguardava il periodo dal 1. marzo al 30 giugno 2007, una parte del quale antecedente al decreto di moratoria concordataria. La Cassa cantonale di disoccupazione ha però riconosciuto unicamente le indennità per il periodo successivo al decreto di moratoria concordataria, sostenendo che la legge non permette che un assicurato possa far valere due volte un caso di insolvenza per il medesi- mo datore di lavoro. L’assicurata, sempre assistita dall’OCST, si è però opposta, ritenendo di essere, al pari di altri ex-dipendenti dell’azienda fallita, fortemente penalizzata dalla decisione della Cassa cantonale di disoccupazione. Nel ricorso presentato dall’OCST, Segretariato di Mendrisio e indirizzato al Tribunale delle assicurazioni, si evidenziava che l’assistita non aveva presentato domanda di indennità di insolvenza in occasione del decreto di moratoria concordataria, in quanto a quell’epoca non aveva ancora lasciato l’impresa. Si sottolineava inoltre che l’interessata ha disdetto il rapporto di lavoro dopo aver trovato una nuova occupazione, in ogni caso successivamente alla moratoria e prima del fallimento. Di conseguenza non si comprendeva il motivo per cui la Cassa di disoccupazione avesse dato rilevanza ad un evento (decreto di moratoria concordataria) che per la nostra assistita non aveva comportato alcun cambiamento di rilievo. Si sottolineava infine che l’obiettivo prefissato dall’art. 58 LADI veniva rispettato, nella misura in cui l’indennità di insolvenza veniva richiesta una volta soltanto e in relazione al fallimento (vedi box a lato). Il Tribunale cantonale delle assicurazioni ha correttamente sottoposto il caso alla Segreteria di Stato dell’Economia (SECO). Nei giorni scorsi ci è pervenuta la precisa e puntuale risposta. Secondo la SECO un lavoratore che continua a prestare la sua attività durante la moratoria concordataria non può essere definitivamente privato del diritto alle indennità per insolvenza. Pertanto, nella misura in cui lo stesso, in ragione della sua permanenza nella ditta in moratoria concordataria, non adempie le condizioni per giustificare una domanda per indennità d’insolvenza, in seguito alla moratoria, deve poter inoltrare la domanda e beneficiare delle prestazioni al momento dell’eventuale dichiarazione di fallimento. In definitiva, a giudizio della SECO «non vi era motivo di rifiutare l’erogazione per indennità d’insolvenza ad un assicurato, a seguito di un fallimento del datore di lavoro, quand’anche gli ultimi 4 mesi di lavoro ricoprano pure un periodo anteriore alla concessione della moratoria concordataria». Sicuramente, la Cassa Cantonale di disoccupazione verserà alla lavoratrice nelle prossime settimane integralmente quanto richiesto dall’OCST, modificando la propria precedente decisione e la causa presso il TCA sarà stralciata, a seguito di desistenza dell’ente erogatore delle prestazioni. Grazie al suddetto chiarimento, oggi sono pertanto meglio definiti i diritti, ai sensi della LADI, spettanti ai lavoratori, che decidono di continuare la propria attività professionale in un’azienda, dopo la concessione di una moratoria concordataria. *Coordinatore Cantonale Assistenza Giuridica OCST Riferimenti di legge Conformemente agli articoli 51 e seguenti della Legge sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI), i lavoratori soggetti all’obbligo di contribuzione, al servizio di datori di lavoro che sottostanno in Svizzera ad una procedura d’esecuzione forzata o che occupano in Svizzera lavoratori, hanno diritto all’indennità per insolvenza, se il datore di lavoro è stato dichiarato in fallimento e se a quel momento vantano crediti salariali. Gli assicurati devono far valere il loro diritto all’indennità d’insolvenza entro 60 giorni dopo la pubblicazione del fallimento nel Foglio Ufficiale Svizzero di Commercio (FUSC). Questo termine inizia a decorrere il giorno successivo alla data della pubblicazione. L’indennità per insolvenza copre i crediti salariali (ore lavorative, festivi pagati, pro-rata tredicesima, vacanze) concernenti gli ultimi 4 mesi del rapporto di lavoro, prima della dichiarazione di fallimento e i crediti salariali per le eventuali prestazioni lavorative dopo la dichiarazione di fallimento. L’articolo 58 LADI prevede che, in caso di moratoria concordataria o di dilazione giudiziaria del fallimento, l’indennità d’insolvenza è riconosciuta, come nel caso di fallimento, ma esclusivamente in favore di quei lavoratori che hanno lasciato l’impresa. Lo scopo di quest’ultima norma è di evitare che un assicurato possa far valere due volte un caso di insolvenza per il medesimo datore di lavoro, nell’ipotesi in cui venisse in un primo tempo concessa dalle Autorità competenti una moratoria concordataria e in seguito venisse decretato il fallimento. Attualmente il massimo indennizzabile mensile è di fr. 10’500.Non hanno diritto alle indennità di insolvenza le persone che in qualità di soci, di membri, di un organo dirigente dell’azienda o finanziariamente partecipi della società, prendono parte alle decisioni del datore di lavoro o possono esercitarvi un influsso considerevole, nonché i loro coniugi che lavorano nell’azienda. 7 15 ottobre 2009 il Lavoro Dipendenti dello Stato Revisione Lord e LStip: tutto da buttare? I l progetto di revisione della LORD e della Legge Stipendi prosegue il suo iter. Il messaggio su questa revisione è stato presentato dal Consiglio di Stato e verrà prossimamente discusso dal Gran Consiglio. La revisione introduce un cambiamento culturale nell’amministrazione cantonale non irrilevante e avrà importanti ripercussioni sulle condizioni lavorative dei dipendenti pubblici. Se da una parte si può condividere la necessità di attuare una revisione delle leggi che regolano le condizioni di lavoro dei dipendenti e trovare modalità nuove per garantire adeguata motivazione dei collaboratori, non possiamo nascondere i forti dubbi sull’applicabilità dei nuovi modelli di gestione proposti (direzione per obiettivi, valutazione delle prestazioni e retribuzione al merito). Per capire maggiormente qual è la posta in palio, valutare le novità ed esprimere un giudizio su questo progetto, l’OCST organizza due assemblee straordinarie. In sintesi la posizione OCST sul progetto di revisione della LORD e LStip: La revisione doveva migliorare le condizioni dei collaboratori (40 ore, giorni di libero e riqualifica funzioni) e recuperare le perdite salariali subite, ma ciò non è avvenuto; La direzione per obiettivi può costituire uno strumento efficace di gestione dell’attività in un servizio pubblico. Questo implica, tuttavia un’adeguata valutazione preventiva per decidere Per capirne di più ed esprimere un giudizio Assemblee straordinarie Bellinzona giovedì 15 ottobre, ore 17.30 Aula Magna della scuole Arti e Mestieri Lugano martedì 20 ottobre, ore 17.30 presso la sede OCST, v.Balestra 19 Agli incontri interverranno rappresentanti delle Risorse Umane per presentare gli aspetti principali della revisione LORD e LStip. Non lasciatevi sfuggire l’occasione di approfondire questo importante tema! in quali servizi possono essere fissati degli obiettivi, quale genere di obiettivi e per quali funzioni come pure un’adeguata preparazione e formazione di chi fissa gli obiettivi e deve valutarne il raggiungimento. Il processo di valutazione delle prestazioni è ritenuto mezzo interessante di valorizzazione dell’attività svolta dal dipendente o dal team, di dialogo e di confronto tra colleghi e con i superiori. È indispensabile un’applicazione graduale delle nuove metodologie di lavoro in modo da garantire l’affinamento dei nuovi strumenti, il coinvolgimento dei collaboratori e la gestione del cambiamento culturale richiesto. Necessario attivare programmi formativi differenziati per i collaboratori e i funzionari dirigenti. L’OCST è contrario al collegamento del nuovo sistema di gestione allo stipendio (ossia la concessione dell’aumento annuale in base alla valutazione delle prestazioni) poiché questo sistema, oltre ad essere particolarmente oneroso, difficilmente potrà essere applicato con la necessaria trasparenza e equità. Manifestazione cantonale del 21 ottobre Scuola: occorre tornare ad investire I l sindacato OCST dei docenti partecipa alla manifestazione cantonale che si svolgerà mercoledì 21 ottobre a Bellinzona. Numerosi collegi dei docenti di ogni ordine di scuola hanno espresso nelle scorse settimane la loro adesione assicurando la partecipazione di molti insegnanti. Per quanto riguarda l’ambito scolastico, la manifestazione fa seguito all’Appello «Fermiamo la deriva della scuola» sottoscritto nella primavera scorsa da tutte le associazioni magistrali e sindacali attive in Ticino. Il largo sostegno di cui ha beneficiato l’appello è il segno di un disagio e di un degrado, che non sono adeguatamente considerati dall’autorità scolastica cantonale. Tutti riconoscono a parole il valore e l’importanza dell’educazione e di un buon sistema scolastico; ma il discorso è un altro quando si tratta di chinarsi seriamente sulle richieste sin- dacali per ridare sostanza e competitività alla professione insegnante. Per noi la preoccupazione educativa, compito fondamentale di ogni società, passa anche attraverso l’investimento di adeguate risorse finanziarie e richiede un indispensabile riconoscimento politico ed economico per la classe magistrale; non può certo limitarsi a promuovere riflessioni teoriche. In questo contesto il sindacato OCST- docenti rilancia la necessità di un confronto con il Governo e il DECS per riuscire finalmente a definire un piano di interventi concreti per attirare e trattenere i migliori insegnanti, perché siamo convinti che sono i buoni docenti a fare una buona scuola. Perciò il sindacato cristiano-sociale dei docenti rivendica con forza che, dopo la battaglia e la vittoria ottenuta per la difesa del potere di acquisto dei salari, sia tempo di rispondere alle richieste degli insegnanti, delle loro associazioni e dei sindacati, con almeno tre misure urgenti: la soppressione delle discriminazioni salariali per i giovani docenti, la riduzione delle ore d’insegnamento per i docenti più anziani e la reintroduzione di un’abilitazione che, accanto alla formazione teorica, preveda sin dall’inizio una forma di lavoro remunerato. Il sindacato OCST-docenti invita per questo le colleghe e i colleghi insegnanti a partecipare al raduno che si terrà mercoledì prossimo alle 17.30 in Piazza Governo a Bellinzona per sottolineare come sia necessario dare finalmente risposte concrete alle nostre rivendicazioni. Sindacato OCST Docenti 8 Sindacato Attualità 15 ottobre 2009 il Lavoro AutoPostale Incrementa l’utile: tutto bene, allora? Lorenzo Jelmini U na buona notizia dalla direzione di AutoPostale. Utile e fatturato in aumento. «Malgrado la crisi economica – si legge in un comunicato – AutoPostale è sulla strada giusta. Nel primo semestre del 2009 l’azienda ha incrementato il fatturato di 17 milioni, portandolo a 314 milioni di franchi. Questo corrisponde ad un incremento del 5,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. AutoPostale ha aumentato l’utile di 13 milioni, portandolo a 24 milioni di franchi (+ 84,6 per cento)». Aumenti salariali in vista? Bene, questo renderà più semplice le trattative salariali e certamente non potranno essere negati aumenti salariali per il 2010. Siamo sicuri, infatti, che AutoPostale vorrà far beneficiare i suoi dipendenti di questi buoni risultati, dovuti anche al lavoro dei collaboratori stessi. Tutto procede bene, dunque? A livello nazionale, forse. Dalle nostre parti, invece, dobbiamo rilevare alcuni problemi sulla conduzione della azienda e, soprattutto, del personale. Nulla di tragico, certamente, ma abbastanza sintomatico. Il precariato come arma di pressione Nella gestione del servizio di AutoPostale nella nostra regione abbiamo potuto costatare come la fantasia non faccia difetto ai geni della direzione. Ecco alcune pensate geniali. Innanzitutto è diventata prassi, ormai, consolidata presso AutoPostale sostenere il precariato. Difatti, ai nuovi assunti vengono proposti contratti a termine di tre soli mesi. Alla scadenza questi vengono poi rinnovati di ulteriori tre mesi e poi ancora di altri tre mesi. Il tutto, supponiamo, per mantenere quella giusta pressione sui nuovi assunti. Ma tu guarda che bella pensata hanno avuto i dirigenti di AutoPostale: fare approfondite verifiche delle qualità del personale da assumere. Umilmente ci permettiamo di far presente che per questo esiste il periodo di prova e non occorrono inventare altre forme come i contratti a catena. A meno che questi non vengano usati, appunto, per tenere sotto tensione il personale neo assunto. La fantasia impera! La lista delle pensate geniali è comunque lunga. Si era voluto, per esempio, introdurre una targhetta che i collaboratori avrebbero dovuto indossare e sulla quale veniva indicato nome e cognome dell’autista. Ma che bravi, di questi tempi dove vengono ripetutamente denunciate violenze (verbali e fisiche) contro gli autisti dei mezzi di trasporto pubblico, la direzione aveva pensato bene di dare qualche indicazione aggiuntiva agli scalmanati. Ma perché, allora, non mettere pure indirizzo e numero di telefono? Per fortuna, a seguito anche della nostra opposizione, sulla targhetta è rimasto solo il nome del conducente. Un’altra trovata è il sistema di «clienti osservatori» che hanno il compito di misurare regolarmente la qualità delle prestazioni degli autisti. In altre parole persone esterne che hanno l’obbligo di spiare gli autisti, aumentandone così la pressione, sulla base di non si sa quale autorevolezza. Non da ultimo e certamente per meglio sostenere il personale in Ticino, hanno deciso di trasferire la responsabilità della gestione dei dipendenti alla sede di Coira: un vero miglioramento del servizio a favore dei collaboratori. Le malattie? Decide il Direttore ! L’ultima fantasia, in ordine di tempo, è relativa ai certificati medici. La direzione ritiene, infatti, di poter tranquillamente valutare la fondatezza di un certificato medico presentato da un dipendente senza neppure avvalersi del parere di un altro medico. Fantastico, questa si che è una soluzione per ridurre i costi della salute. Che il dipendente sia malato o meno lo decide il direttore, mica un medico! Adesso che ci penso mi fa un po’ male la schiena. Quasi, quasi prendo un appuntamento… dal direttore di AutoPostale! Appello ai datori di lavoro Agevolate il lavoro part-time! Davina Fitas N on possiamo nasconderci di fronte all’evidenza: il lavoro di entrambi i coniugi è diventato sempre più un’esigenza irrinunciabile nelle famiglie per arrivare alla fine del mese in modo dignitoso; e ciò, purtroppo, non è sempre facile e di evidente soluzione nel nostro Cantone. Ci sono infatti ancora parecchi datori di lavoro che non concedono volentieri il part-time. Dicono: «o lavori al 100 per cento o niente!!!». Un altro dato di fatto è l’insorgere di difficoltà dopo il periodo di congedo maternità: è vero, ci sono anche donne che, per fortuna, sono in una situazione finanziaria favorevole (o con altre facilitazioni famigliari) e possono decidere di lasciare il posto di lavoro ed occuparsi a tempo pieno della propria famiglia. Tuttavia quotidianamente siamo confrontati con ben altre situazioni. Molte donne lasciano il posto di lavoro per occuparsi del nuovo nato, e poi, quando il bambino raggiunge l’età per accedere all’asilo, ecco che hanno bisogno di trovare un lavoro part-time, possibilmente nel loro settore. E qui sono confrontate con la difficoltà di trovare un’attività che possa permettere loro di conciliare la vita familiare e quella lavorativa. Talvolta si trovano costrette a cambiare attività. Molte donne scelgono la vendita, settore nel quale è ancora accettata l’occupazione ad ore, o part-time. Ci sono poi pochi altri settori che, anche se leggermente meno elastici di questo, consentono di lavorare a tempo parziale: insegnamento, assistenti di farmacia, ecc. Altre donne dopo la maternità vogliono comunque continuare la propria attività lavorativa, poiché, magari, hanno conseguito una laurea (magari con molto impegno), o hanno una carriera alla quale non vogliono – giustamente – rinunciare. In ogni caso, nell’arduo cammino per ritornare al lavoro tutte le donne si scontrano con alcuni ostacoli: datori di lavoro assolutamente rigidi e incapaci di concepire un lavoro flessibile, o che semplicemente per ottusità preferiscono perdere una valida collaboratrice piuttosto che trovare insieme una soluzione. strutture (nidi, asili, mense, scuole, ecc.) con fasce orarie limitate che creano difficoltà quando entrambi i genitori devo presentarsi sul posto di lavoro alle 8 mentre l’asilo apre alle 9; in questo caso la soluzione spesso è la rinuncia all’impiego di uno dei due o la ricerca di altre soluzioni, spesso costose, come l’assunzione di un ausiliario per accompagnare i bambini, o di un pre-asilo a pagamento. Nel caso, poi, assai diffuso ormai, di famiglie monoparentali, tutto si complica ulteriormente; ad esempio nel ritorno a casa dei bambini la sera o per il pranzo (mancano le mense) e tanto più se l’unico lavoro trovato è al 100 per cento. Non si può non considerare che anche la costante necessità di aggiornamento e di formazione sul posto di lavoro incide più fortemente in queste situazioni, quando si è state assenti per un periodo piuttosto lungo dal lavoro e si ha poco tempo, soprattutto al di fuori dell’orario di attività. Naturalmente nel caso in cui lasciare il lavoro sia una libera scelta, soprattutto se di entrambi i coniugi (e aggiungiamo delle loro rispettive famiglie: un grazie ai nonni efficienti), i problemi posso essere risolti dall’interno. Ma sappiamo che in realtà questo si verifica sempre più raramente. Basta osservare il grado di stress delle donne anche in vacanza: parlando con loro si capisce che hanno bisogno di lavorare non solo per necessità economica, ma per sentirsi partecipi della vita civile in un ambito più vasto e stimolante di quello domestico e perché sanno (benissimo!) di poter dare un contributo veramente fondamentale alla vita lavorativa di tutti. Siamo complementari anche sul posto di lavoro. Sindacato Attualità 15 ottobre 2009 il Lavoro 9 Industria Asm Trattative per il 2010 A nche un gruppo ticinese dell’OCST ha partecipato alla conferenza dei delegati dell’industria delle macchine del Syna. Durante i prossimi mesi verranno discussi gli aumenti salariali per il prossimo anno, che saranno differenziati in base alla situazione eco- nomica delle diverse aziende. Mentre alcune imprese infatti si trovano in una situazione, se non di crescita, almeno di equilibrio, altre si trovano in grave situazione economica. In questi casi il sindacato punta alla conservazione dei posti di lavoro. In molti casi i delegati hanno potuto consta- Foto: Stefano Caserta tare che le imprese in crisi sono ricorse al lavoro ridotto per scongiurare i licenziamenti e ci si augura che questo strumento possa salvare più posti di lavoro. Si è dovuto tuttavia prendere atto che in molte aziende non si sono potute evitare alcune disdette di posti di lavoro. Alla conferenza dei delegati dell’industria delle macchine Syna si è inoltre discusso del rinnovo della convenzione nazionale di lavoro previsto per il prossimo anno. Nei prossimi mesi verranno organizzati dei workshop in cui i rappresentanti dei lavoratori di tutte le regioni della Svizzera potranno contribuire in maniera sostanziale nel proporre delle idee che diventeranno rivendicazioni sindacali nell’ambito delle negoziazioni. Durante la conferenza Syna i delegati hanno evidenziato l’importanza delle regolamentazioni contenute nel contratto per quel che riguarda in particolare le regole applicabili alla soppressione dei posti di lavoro e al coinvolgimento formale dei sindacati. I lavoratori del settore sono preoccupati perchè saranno confrontati con il rinnovo della convenzione nazionale proprio in questo momento di grave crisi economica. Imprese di pulizia Appalti pubblici a ditte che eludono i contratti collettivi ed i salari d’uso Nando Ceruso A nche per volere delle imprese interessate a introdurre regole contrattuali per evitare turbative nel mercato del lavoro, il settore delle imprese delle pulizie si è dotato di un contratto collettivo di lavoro nel quale sono sanciti obblighi e doveri dei datori di lavoro e dei lavoratori. Obblighi e doveri che, oltre a sancire i tempi lavorativi e le norme d’impiego del personale, stabiliscono i minimi salariali e i diritti sociali d’uso nel nostro Cantone. Oltre a salvaguardare i diritti fondamentali dei lavoratori, l’adozione del contratto collettivo tende a salvaguardare il potere d’acquisto dei salariati, evitando l’abuso e la concorrenza sleale esercitata attraverso la speculazione sui salari e le prestazioni sociali di chi lavora. Tali ragioni hanno indotto l’OCST a scrivere all’autorità cantonale e comunale, affinché gli appalti dei lavori di pulizia siano assegnati alle imprese che aderiscono e riconoscono i contratti collettivi di lavoro e sono associati alle comunità contrattuali di categoria, così com’è di regola per le imprese degli altri settori economici. Riscontrando che tale messaggio non ha trovato la dovuta attenzione da parte dell’autorità di Lugano, l’OCST ha trasmesso una presa di posizione al Municipio segnalando che importanti lavori di pulizia e di fornitura di prodotti sono appaltati a una grande impresa che non ha aderito alla comunità contrattuale, venendo meno all’adesione del contratto di categoria che, come detto, sancisce regole, diritti sociali e salari d’uso a livello cantonale. Non ritenendo più tollerabile che appalti pubblici siano assegnati a imprese che eludono furbescamente i diritti contrattuali dei lavoratori, l’OCST ha quindi ribadito al Municipio che gli appalti dei lavori di pulizia e per la fornitura dei prodotti siano assegnati solo alle imprese che presentano il nulla osta della Commissione paritetica del settore. Trattandosi di appalti pagati dall’ente pubblico, quindi anche con le contribuzioni fiscali dei lavoratori, se il Municipio di Lugano non dovesse adottare gli auspicati provvedimenti, l’OCST non mancherà di manifestare opportune azioni di protesta con lavoratori e lavoratrici della categoria. 10 Info Balcani Pagina a cura di Slavko Bojanic Poziv na zabavu Izvor: «Nezavisne novine» Robovi (sindikata) Humanitarno udruzenje «Sveti Sava» Bellinzona poziva Vas na Zabavu koja ce se odrzati u subotu 17. oktobra 2009. godine u Sportskoj Sali u mestu Grono sa pocetkom od 18:00h. Tri sindikata u BiH, koji čine konfederaciju, upozorili su povodom Svjetskog dana dostojanstvenog rada da u BiH ovakav rad ne postoji i da su radnici robovi. Maja Rener Gosti programa: KUD «Ribarska Banja» sa orkestrom i buducim zvezdama «Granda». N ije bio potreban ovaj svjetski dan da se zaključi da radnička klasa ne ostvaruje svoja prava. Dovoljno je vidjeti koliko ih u industriji štrajkuje jer su radili i zaradili, a nisu dobili plate, doprinose. Rade po 15 sati koji im nisu plaćeni, a za uzvrat ne mogu ovjeriti ni zdravstvenu knjižicu. U Brčkom rade po 10 godina, a nemaju ni dana staža. I prosvjetni radnici su svoj dan obilježili u štrajku. Policija je u USK počela štrajk, a tu je i pola miliona onih koji se vode kao nezaposleni. Tu je i 53.000 otpuštenih. Ne trebaju nam ni sindikati govoriti o tome da u BiH nema dostojanstvenog rada koji podrazumijeva rad od kojeg čovjek može da živi. Od njihovih konstatacija da je stanje loše, da poslodavci zloupotrebljavaju svjetsku krizu i da država mora poduzeti mjere radnička klasa ne može živjeti. Zaključak okruglog stola Konfederacije sindikata BiH da sindikati moraju nastaviti još žešću borbu za poštivanje zakona i ugovora navodi na zaključak da je borba do sada bila žestoka. 15 ottobre 2009 il Lavoro Posetu KUD-a «Ribarska Banja» pratice i dopisnicka ekipa RTS iz Krusevca. Koliko je to istina znaju obespravljeni radnici. Još je gori zaključak da će se od Međunarodne organizacije rada tražiti organizovanje konferencije na kojoj će biti sindikati, poslodavci i vlasti. Opet ćemo pričati, upozoravati, prijetiti, jer trenutno, sudeći po Savezu sindikata, ne postoji zajednički problem koji bi sve sindikate digao na noge. Nepoštivanje zakona, ugovora i sporazuma nije dovoljan razlog za akciju koja će zamijeniti prazne priče. Ocekuje vas veoma sadrzajno i veselo vece koje ce vam ostati u secanju po dobroj igri, dobrim pesmama i nadasve dobrom raspolozenju uz bogatu ponudu domace kuhinje i specijaliteta sa rostilja. Dobro dosli! Uprava Udruzenja «Sveti Sava» Primio nagradu za novinarstvo Dušan Miljuš primio nagradu za ‘Hrabrost i budućnost novinarstva’ Foto: Biljana Gaurina/CROPIX LEIPZIG - Pred oko 200 uzvanika prosle nedjelje dodijeljene su nagrade za «Hrabrost i budućnost novinarstva» uoči 20 obljetnice mirne revolucije koja je označila početak promjena u tada podijeljenoj Njemačkoj. Nagrade novinaru Jutarnjeg lista Dušanu Miljušu i turskom novinaru i piscu Ahmetu Altanu uručili su predsjednik Zaklade leipziške medijske nagrade i gradonačelnik Leipziga. Treći dobitnik, talijanski novinar i pisac kojeg je mafija osudila na smrt te po čijoj je knjizi «Gomorra» snimljen i istoimeni film, zbog sigurnosnih razloga nije mogao prisustvovati dodjeli nagrade, već je emitirana njegova videoporuka. Među laureatima nagrade bila je Ana Politovskaja, čije ubojstvo još uvijek nije razjašnjeno. «Dušan Miljuš postao je simbol hrabrog novinarstva u Hrvatskoj i zato mu odajemo priznanje», kazao je gradonačelnik Leipziga Burghard Jung. «Ova nagrada osim što je priznanje novinarima, priznanje je i našim zemljama», kazao je u svojoj poruci R. Saviano, no i on je poručio kako nije normalna situacija da mora razmišljati o tome da napusti Italiju kako bi mogao normalno živjeti samo zato što je pisao o ljudima koji čine zlo. Sva trojica dobitnika dobila su i po 10.000 eura koliko lauratima daje «Sparkasse», koja je i pokrovitelj nagrade za «Hrabrost i budućnost u novinarstvu». (jl) SKUD «BRANKO RADIČEVIĆ» LUGANO Organizuje susret folklora Nedelja, 25. oktobar 2009. sa početkom u 16.00 časova Aula Magna – Scuole SUPSI Trevano CANOBBIO Učestvuju Folklorna društva: «KUD Riznica» Kraljevo - Srbija «SKUD Branko Radičević» Lugano ULAZ CHF 10.— (Za decu ulaz besplatan) Attualità Politica 15 ottobre 2009 il Lavoro 11 Sussidi ai premi di cassa malati Si cambia il metodo di valutazione del diritto Gianni Guidicelli D a diversi anni sosteniamo come l’attuale sistema di valutazione del diritto ai sussidi per i premi dell’assicurazione malattia non sia mirato. In particolare, l’utilizzo del criterio del reddito imponibile fiscalmente ha l’enorme lacuna di prendere in considerazione la situazione finanziaria risalente normalmente a tre anni prima dell’anno in cui si chiede il sussidio. Questo fatto, per esempio, comporta che l’eventuale nascita di un figlio non permette una nuova valutazione del diritto. Il reddito imponibile fiscalmente è anche influenzato da deduzioni che non corrispondono ad una minore disponibilità di reddito quali, ad esempio, la deduzione per il 3° pilastro. Attualmente può quindi rientrare nella cerchia dei beneficiari di sussidi chi non ne avrebbe magari bisogno, mentre non vengono considerati riduzioni di reddito o cambiamenti nel nucleo famigliare, se non dopo un periodo di tre anni. Con una mozione presentata al Consiglio di Stato nel settembre del 2006, avevo chiesto che si passasse alla valutazione del diritto con il criterio del reddito disponibile, usato nell’ambito di altre prestazioni sociali, quali gli assegni integrativi, di prima infanzia e l’assistenza pubblica. Il Consiglio di Stato ha finalmente presentato il Messaggio che propone il cambiamento del sistema di valutazione. Non propone di passare alla valutazione del reddito disponibile, poiché comporterebbe un importante lavoro amministrativo, ma al criterio definito del reddito disponibile semplificato. In sostanza la base di partenza sarà il reddito lordo che risulterà dalla notifica di tassazione (e quindi non più il reddito imponibile), dal quale saranno dedotte alcune spese che la legge prevederà, quali gli oneri sociali, gli alimenti pagati all’ex coniuge, le spese professionali per i salariati e le spese per interessi passivi. Alcune spese saranno dedotte fino ad un massimo già definito. Il diritto non sarà poi calcolato per singola persona ma per unità di riferimento. Quanto proposto dovrebbe portare a dei miglioramenti rispetto alla situazione attuale. Se la composizione dell’unità di riferimento cambia, ad esempio per la nascita di un figlio, viene subito riconsiderato l’eventuale diritto al sussidio. Ci sono però ancora molti aspetti che mi sembrano problematici e che, a mio modo di vedere, bisognerà cercare di correggere. Le spese professionali, per esempio, sono considerato solo fino ad un massimo di 4’000.- franchi l’anno; ciò significa che chi abita nelle zone periferiche e si reca nei centri per lavoro sarà sicuramente svantaggiato. Lo stesso discorso vale per i proprietari della loro abitazione primaria gravata da interessi ipotecari; anche questa deduzione è plafonata a 3000.- franchi annui. Il Messaggio del Consiglio di Stato è molto complesso e tecnico. Spetta comunque ora alla commissione della gestione prima e al Gran Consiglio poi approvarlo ed eventualmente modificarlo. Da parte mia m’impegnerò a fare in modo che si arrivi ad un sistema di valutazione che sia il più equo possibile. Necessario un potenziamento dei sussidi Rimane ancora aperto l’altro aspetto, e a questo momento prioritario, di un potenziamento dei sussidi a favore degli assicurati con redditi bassi e medio - bassi. La recente comunicazione di un ulteriore aumento dei premi della cassa malati per il 2009 non può che preoccuparci. Per il Ticino l’au- mento annunciato è del 3,9 per cento rispetto ad una media nazionale dell’8,7 per cento. Il premio ticinese è comunque tra i più elevati in Svizzera, mentre il reddito medio ticinese è inferiore di circa il 25 per cento a quello svizzero. Ciò significa che l’incidenza del premio sul reddito è sicuramente la più elevata in Svizzera e, per il 2010, aumenterà ancora. Nell’attuale periodo di crisi economica diventa quindi indispensabile un sostegno ai redditi anche attraverso lo strumento dei sussidi ai premi della cassa malati. A nome del gruppo PPD in Gran Consiglio ho presentato lo scorso mese di giugno un’iniziativa parlamentare che chiede un potenziamento dei sussidi per un importo di 30 milioni, facendo anche capo ad un aumento dei contributi già deciso da Berna. Si tratta quindi ora di fare in modo che questa richiesta venga attuata per il prossimo anno. Ritornerò sicuramente a riferire su questo importante tema a dipendenza delle decisioni che saranno prese a livello cantonale. Inserzione USATO SICURO GARANZIA DI QUALITÀ AUDI A4 Avant 2.4 Ambition Caravan 11.1999 136'790 km Fr. 9'700.– HYUNDAI Atos Prime 1.1 GLS 02.2005 62'462 km Fr. 8'700.– MAZDA 323 F 1.6i-16V Plus 07.2003 73'206 km NISSAN Almera 1.8 16V tekna 10.2003 86'055 km Fr. 12'500.– NISSAN Micra 1.4 tekna 04.2003 81'500 km Festa sociale del Circolo D Fr. 10'300.– NISSAN Primera 2.0 Sport Plus 01.2000 66'520 km Fr. 11'500.– Circolo Acli di Lugano omenica 18 ottobre alle ore 10, al Centro Labor, in via Simen 9 a Lugano il Circolo ACLI nell’ambito della festa sociale organizza un convegno sul tema: «Democrazia virtuale: I mezzi di comunicazione e le scelte dell’elettore». Introduzione: Roberto Antonini, giornalista RSI, «Le macchine elettorali e il ruolo dell’informazione». Relatori: prof. Daniele Donati, professore di diritto dell’informazione e della comunicazione all’Università di Bologna, «Trasparenza nell’esercizio del potere». On. Franco Narducci, Vice Presidente della Commissione Affari esteri e comunitari della Fr. 11'500.– MERCEDES-BENZ A150 Avantgarde 06.2005 12'750 km Fr. 18'900.– Camera, «Vivere la democrazia dall’interno delle istituzioni». Moderatore: Roberto Antonini. NISSAN X-Trail 2.0 dCi SE 4X4 10.2008 17'500 km Fr. 38'700.– OPEL Meriva 1.6i L.Fresca 04.2004 94'735 km Fr. 11'200.– RENAULT Mégane 1.9dCi Privilège 01.2004 47'500 km Fr. 14'900.– RENAULT Scénic 2.0 16V Dynamique 06.2006 70'400 km Fr. 17'400.– SUBARU Impreza 1.6 Caravan autom. 04.2002 68'400 km Fr. 12'300.– VW Beetle 2.0 02.2000 102'540 km Fr. 10'300.– CONCESSIONARIA PRINCIPALE LUGANO-PREGASSONA Tel. 091 940.48.36 Filiale: LAMONE-CADEMPINO Tel. 091 968.29.80 www.garagestadio.ch 12 Attualità 15 ottobre 2009 il Lavoro Galleria Valsolda Il Gabibbo è tornato... e i lavori ripartono? I l problema della galleria di Valsolda da anni occcupa le pagine dei giornali ed è l’argomento principale ogni volta che si formano colonne, si incastrano camion o capitano incidenti sulla strada Gandria - Porlezza. Giovedì 8 ottobre, alle 12, è tornato in Valsolda, su invito della signora Graziella Di Pasquale (nella foto a destra del pupazzo) che si è fatta portavoce di tutti i cittadini esasperati da queste lungaggini, il Gabibbo. Anche stavolta il simpatico inviato speciale ha raccolto le voci di protesta di chi tutti i giorni è confrontato con i disagi di una strada chiamata Regina ma che di fatto è una Cenerentola. Ai microfoni di «Striscia la notizia» la signora Graziella Di Pasquale, che si è attivata ed impegnata per promuovere la protesta, ha espresso il malumore e la rabbia di tutta la popolazione confrontata giornalmente con i problemi di una viabilità difficoltosa e a volte pericolosa, che avrebbero già dovuto essere risolti da tempo. Difatti le promesse si susseguono ma puntualmente vengono disattese. È una vergona, il cantiere fermo da quasi quattro anni, le erbacce che la fanno da padrone, i silos che ricordano certi siti di archeologia industriale. Ha detto bene la signora Graziella, anche lei frontaliera e che vive sulla sua pelle i disagi quotidiani di questa strada, «siamo stanchi di essere presi in giro, tante promesse disattese... e poi siamo sempre qui...il cancello chiuso e il cantiere fermo. La cosa che fa più rabbia è sapere che i soldi ci sono, i lavori sono appaltati, ma niente si muove». «Che immagine diamo anche ai turisti che ogni anno tornano in vacanza in queste zone meravigliose, una viabilità più agevole e scorrevole è necessaria per tutti, frontalieri, turisti, residenti, operatori nel settore dei trasporti. Recentemente siamo stati confrontati con una frana che ha causato la chiusura della Regina per tre giorni, costringendo i frontalieri a fare il giro della Val Mara o a passare da Como per raggiungere il posto di lavoro. In quella situazione, se la gal- Inserzione Piastrelle, pietre naturali e artificiali, siliconature e riparazioni in genere ettamanti Sagl Esposizione con vasta scelta e soluzioni nelle ceramiche e-mail: [email protected] www.tpiastrelle.ch Tettamanti Davide Cell. +41 79 223 87 01 Tel-Fax +41 91 940 25 46 Via delle Scuole 26 CH - 6963 Pregassona leria fosse stata agibile nessuno avrebbe avuto problemi perchè avremmo potuto bypassare il blocco della frana». Speriamo che l’intervento del Gabibbo questa volta riesca a far ripartire i lavori, del resto manca proprio poco, non chiediamo la luna, solo di terminare quel 10 per cento di lavori che permetterrano di rendere transitabile questo tratto di tunnel, il 2° lotto di completamento di un progetto iniziato ben ventanni fa. Il sindaco di Valsolda, Alberto De Maria, ha confermato che la ripresa dei lavori dovrebbe essere imminente, in base a sue informazioni mancano solo alcune firme... poi si dovrebbe partire. Nell’aprile del 2006, il Gabibbo, in occasione della sua prima visita in quel di Cressogno, intervistò l’allora capo dipartimento ANAS Eutimio Mucilli, il quale promise a lui e a milioni di telespettatori che il tratto di galleria in questione avrebbe potuto essere fruibile entro il 2007. Adesso l’inviato speciale di Striscia la notizia ha contatto il nuovo capo compartimento ANAS, Claudio De Lorenzo; la risposta e il servizio registrato all’imboccatura del tunnel, andranno in onda, molto probabilmente, sabato 17 ottobre. Attualità 15 ottobre 2009 il Lavoro 13 Fondazione Romulus Perchè anche altri possano esprimere il proprio potenziale Martedì 6 ottobre, Romolo Pignone presidente della Fondazione Romulus, ha presentato alla stampa un nuovo progetto della Fondazione, la creazione di borse di studio e la sua prima fatica editoriale, il libro «Spasticoide, sopravvivenza nella giungla normodotata». Maurizia Merlo A lla conferenza erano presenti il sindaco di Lugano Giorgio Giudici che ha sottolineato l’impegno della città per eliminare le barriere architettoniche e rendere la rete dei trasporti e l’accesso agli stabili pubblici più agevole alle persone con handicap. Ha ricordato l’intervento dell’ufficio tecnico comunale, su richiesta della mamma di Romolo, per permettere al figlio di percorrere la città con meno disagi possibili. Si è congratulato con la Fondazione per le sue attività importanti nella realtà Luganese e Ticinese. Ha detto Giudici: «Romolo è un esempio per come affronta la vita, con serietà, impegno e coraggio. La disabilità non deve imporre limiti alla conoscenza». Francesco Mismirigo, coordinatore della conferenza stampa, ha chiesto a Eddo Rigotti, già Decano della Facoltà di Scienze della Comunciazione, com’è la vita di uno studente con handicap all’USI. Rigotti ha risposto che gli ostacoli universitari sono nei regolamenti o nei tempi, Romolo è stato favorito solo negli ostacoli temporali, i suoi studi non hanno usufruito di sconti o facilitazioni, sono studi di qualità e i risultati sono ben visibili. Lauro Degiorgi, già direttore delle scuole Medie di Viganello, ricorda come i compagni e i docenti avevano accettato Romolo, era simpatico, non si piangeva addosso, aveva instaurato un clima di simpatia e allegria. Eddo Rigotti ha già letto d’un fiato il libro di Romolo. «È un testo straordinario, c’è una grande capacità di ritmi e suoni nella sintassi. Nelle pagine trovi gioiosità, mestizia, leggerezza, sono pervase da gioia di vivere. Bellissimo il ricordo della madre, la Roccia, della famiglia, degli amici che lo accompagnano in questo suo viaggio che ci permette di vedere il mondo con occhi non così scontati. La sua è un’esperienza ricca che dà senso alla sua vita ma anche alla nostra». Romolo Pignone, laureando in Scienze della Comunicazione, affetto da tetraparesi spastica, con una volontà tenace, è riuscito ad accedere a tutti gli effetti all’istruzione «normodotata», per lui è stato un passaggio cruciale nel processo d’integrazione. Al di là dell’apprendimento nozionistico il continuo contatto con i compagni di scuola abili gli ha anche insegnato a socializzare e a conoscere il mondo, senza alcuna distorsione della realtà, gli ha permesso di non avere paura di confrontarsi con coloro che lo hanno circondato, allontanando dalla sua vita lo spauracchio della ghettizzazione. Con il passare degli anni lo studio è diventato per lui lo strumento di riscatto sociale per eccellenza: il sapere multidisciplinare gli permette ora, dopo tanto impegno e un pizzico di fatica, di sentirsi meglio integrato nel tessuto sociale nel quale, come lui sostiene, ha la fortuna di vivere. Dalla sua esperienza di studente è nata l’idea delle borse di studio, la Fondazione intende promuovere l’accesso a percorsi formativi riconosciuti, facendo beneficiare uno o più richiedenti di un assegno annuale relativo all’intera durata del curriculum di studio. Il primo bando di concorso verrà indetto il prossimo anno scolastico 2010-2011. I proventi della vendita di «Spasticoide – Sopravvivenza nella giungla normodotata» finanzieranno anche questo progetto. Il libro Attraverso l’invenzione del titolo del libro, l’aggiunta del sottotitolo e l’apporto della simbologia intrinseca all’uomo vitruviano, Romolo ha scelto di essere provocatorio e auto-ironico al tempo stesso. È la tetraparesi spastica a rendere disarmonico il suo corpo. È un dato di fatto. Per questo «Spasticoide», utilizzato qualche volta in gergo per offendere individui palesemente deficitari, non gli suona come epiteto spregiativo. Per questo la sua relativa imperfezione corporea non teme i confronti, anzi, li provoca. Nella sua autobiografia Romolo narra in modo esilarante la sua vita, così intensa da sembrar inverosimile, se non fosse per la carica emozionale con la quale ha vissuto e trascritto le sue esperienze. Da buon normodotato ha compreso che «la prima buona regola per vivere in mezzo ai normodotati è quella di stare il più possibile al passo con loro» e che «la seconda è quella di manifestare costantemente un armonioso connubio di forza ed allegria, capace di soffocare sul nascere ogni tipo di malumore, oppressione, rimpianto e malinconia». Ed è così che trascorre il suo quotidiano cercando, appena può, di viaggiare per il mondo. Nessuna distanza lo spaventa perché ha un inseparabile compagno di scorribande, il «carro», ovvero la sua carrozzella a motore, estensione del suo corpo. Il carro è sempre consenziente quando le pulsioni giovanili esplodono, facendogli vivere momenti intensi di svago assieme a tanti amici. Al tempo stesso la profondità interiore e i valori radicati lo portano ad affrontare i temi esistenziali che lo crucciano. Il suo intimo più profondo, fatto di gioie, passioni e di una punta di acuto dolore, è raccontato in venti capitoli con un linguaggio fresco, giovanile e umoristico. Romolo si contraddistingue per coraggio e determinazione. Non arretra di fronte al susseguirsi di sfide che caparbiamente ha sempre voluto affrontare sorretto dall’amore di una madre mai arrendevole. Un libro umano e scherzoso che narra episodi goliardici ma che fa parallelamente riflettere sui disagi e sull’emarginazione talvolta subita dalle persone con handicap, in una società capace di imporre solo canoni estetici e funzionali votati alla bellezza e alla perfezione. La Fondazione Romulus La Fondazione sostiene disabili gravi e malati cronici nel mantenere un buono stato di salute, condizione indispensabile per poter trascorrere una vita dignitosa. Purtroppo, per diversi soggetti, le prestazioni fornite dalle assicurazioni sociali e delle casse malati non sono sempre sufficienti a coprire il fabbisogno di cure terapeutiche. L’attenzione va principalmente a disabili fisici, mentali e sensoriali che vivono in famiglia o in strutture protette come istituti e case di riposo. L’aiuto è dato attraverso il supporto finanziario, logistico e morale. Grazie ad aziende appartenenti al variegato mondo della comunicazione, promuove campagne di sensibilizzazione incentrate su quelle metodologie riabilitative ancora poco sovvenzionate, ma la cui efficacia è provata dal punto di vista medico-scientifico. Ad esempio ippoterapia e la rieducazione equestre, i cui costi sono coperti solo parzialmente dalle assicurazioni malattia. Donazioni Fondazione Romulus via Maggio 23, 6900 Lugano Conto corrente postale 65-779540-4 CHF IBAN: CH84 0900 0000 6577 9540 4 BIC: POFICHBEXXX Conto corrente bancario c/o UBS SA, 6900 Lugano 247-752519.M1U SWIFT: UBSWCHZH69A IBAN: CH18 0024 7247 7525 19M1 U BIC: UBSWCHZH80A Info: www.romulus.ch [email protected] 14 Attualità 15 ottobre 2009 il Lavoro Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne Preoccupazione per le disuguaglianze salariali Il Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne ha appena finito di esaminare il terzo rapporto periodico consegnato dalla Svizzera. Esprime preoccupazione per le disuguaglianze salariali e la bassa partecipazione politica. Isolda Agazzi* I l percorso per il raggiungimento dell’uguaglianza in Svizzera è ancora irto di ostacoli ed i movimenti migratori creano nuove sfide: le donne migranti soffrono di discriminazioni multiple nell’accesso al mercato del lavoro ed alle cure mediche e sono particolarmente vulnerabili di fronte alla violenza domestica, alle mutilazioni genitali ed alla tratta di esseri umani per lo sfruttamento sessuale. È ciò che emerge dal terzo rapporto periodico consegnato dalla Svizzera al Comitato per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna (CEDAW), un organo composto da 22 esperti indipendenti che verificano l’applicazione dell’omonima convenzione, in vigore in Svizzera dal 1997. Per l’ambasciatrice Marion Weichelt, che ha presentato il rapporto lo scorso 27 luglio a New York, i progressi più significativi degli ultimi anni consistono nell’introduzione dell’assicurazione maternità, nell’intensificazione della lotta contro la violenza domestica e nell’adozione di provvedimenti che puntano a creare un maggior numero di offerte per la custodia dei bambini. Tuttavia la delegazione svizzera riconosce che l’uguaglianza nel contesto lavorativo è ancora molto lacunosa: nel 2007 soltanto il 60 % delle donne esercitavano un’attività rimunerata – contro il 76 % degli uomini – ed oltre la metà a tempo parziale. Le donne occupano meno posti di responsabilità, sono più spesso disoccupate e percepiscono inoltre un salario nettamente inferiore – 20 % in meno dei loro colleghi uomini - nel settore privato nel 2006. Le disparità salariali scendono a 3,2 % nell’amministrazione federale e mentre nelle amministrazioni cantonali rimangono agli stessi livelli del settore privato. Le donne più colpite dalla povertà La Commissione federale per le questioni femminili deplora che «le donne siano ancora sottorappresentate nell’economia, nelle scienze, nell’amministrazione, nella politica e nella vita pubblica e che occupino molto meno posti di rilievo rispetto agli uomini. Inoltre continuano a svolgere la maggior parte del lavoro non remunerato in ambito domestico e familiare». Questa preoccupazione è condivisa dalla coalizione svizzera delle ONG dopo Pechino, che chiede a Berna ed ai cantoni di lottare in modo più efficace contro gli stereotipi nel sistema scolastico e di incoraggiare i giovani a non scegliere la loro professione secondo i pregiudizi di genere. Su un solo punto sono tutti d’accordo: la povertà colpisce maggiormente le madri single, ma per ora non c’è nulla di nuovo riguardo all’iniziativa che punta a creare un sistema di prestazioni sociali per le famiglie povere. Le donne più in difficoltà sono le migranti, pesantemente colpite dalla povertà e dalla disoccupazione «a causa del loro basso livello d’istruzione, delle difficoltà linguistiche, dell’assenza di contatti sociali o di particolari qualifiche professionali riconosciute dalla Svizzera», ammette l’ambasciatrice Marion Weichelt. Violenza domestica e tratta delle donne La violenza domestica è un altro problema L’angolo della poesia Ottobre Canta ottobre tra i filari pingui d’uva matura: tra i rami carichi di rubiconde mele. Ride ottobre dal mallo dischiuso che lascia la noce cadere; dal riccio che s’apre alla lucida castagna; dal fico che pende, turgido e crepato. Sull’ingiallita foglia piange e leggero sospira, la sera, allo stormo d’uccelli che, migrando alto nel cielo s’allontana. Antonio Sanna serio, ma «sono stati compiuti passi significativi nella sua interpretazione perché ora non è più percepita come una questione privata ma come una grave violazione del diritto all’integrità fisica e del diritto di poter disporre di se stesse», assicura l’ambasciatrice. Ma l’Organizzazione mondiale contro la tortura (OMCT) ed il Centro di contatto Svizzera – immigrati fanno notare che la nuova legge sugli stranieri penalizza, di fatto, le donne migranti. La legge prevede che le mogli originarie di paesi «terzi» possano ottenere in modo relativamente facile il ricongiungimento familiare anche nel caso venga meno il legame matrimoniale, ma concretamente questa disposizione viene raramente applicata. La tratta delle donne resta un tema sensibile, benché otto condanne penali siano già state pronunciate nel 2008 e nonostante le vittime possano ricevere protezione in Svizzera anche se prive di statuto regolare. Inoltre la Commissione federale per le questioni femminili condanna il fatto che la Svizzera non abbia ancora incluso nel suo diritto precise disposizioni penali relative alle mutilazioni genitali e chiede a Berna di rafforzare le misure penali per contrastare i matrimoni forzati. Infine, in ambito sanitario, la Confederazione riconosce che nonostante gli sforzi profusi, le migranti non hanno facilmente accesso a cure di qualità. Tra quattro anni Berna dovrà sottoporre un nuovo rapporto al CEDAW che descriverà nel dettaglio le misure adottate in applicazione delle raccomandazioni formulate dal comitato. *Traduzione Estelle Rechsteiner Info Infosud per Alliance Sud Comunità di lavoro delle organizzazioni di cooperazione internazionale Swissaid - Sacrificio Quaresimale - Pane per tutti - Helvetas - Caritas - Aces www.alliancesud.ch Attualità 15 ottobre 2009 il Lavoro Convegno del Movimento politico per l’unità La vera democrazia fiorisce dalla diversità e dalla fraternità Maria Chiara Janner P iù di duecento persone sono convenute sabato pomeriggio nell’Aula Magna dell’USI per il forum su «La politica: la ricchezza nella diversità», promosso dal Movimento politico per l’unità (Mppu), che riunisce politici di diversi orientamenti e teorici delle scienze politiche. Tra i presenti vi erano politici ticinesi attivi a livello comunale e cantonale, liberali, democristiani e socialisti; buona anche la partecipazione da Oltralpe e quella giovanile. «Può sembrare un paradosso, eppure la diversità crea armonia», ha ricordato Roberto Lurati, sindaco di Canobbio, aprendo i lavori; ed era questa la sensazione generale dei partecipanti, una rappresentanza varia del panorama politico elvetico. La municipale luganese Nicoletta Mariolini ha dato il benvenuto ai presenti invitandoli a ricercare – di là dall’economia, punto forte della città sul Ceresio – i significati più profondi della ricchezza. Diversità – ricchezza Del binomio diversità-ricchezza la Presidente del Consiglio Nazionale, Chiara SimoneschiCortesi, ha dato una lettura approfondita e coinvolgente, sostenendo che esso è alla base della convivenza civile: delle differenze la Svizzera ha fatto un punto di forza, a partire dalla Costituzione del 1848. Una vera democrazia, ha rammentato ancora la prima cittadina della Confederazione, può esistere solo laddove vi sono differenze tra i punti di vista. Ciò che preoccupa la deputata è la tendenza attuale, anche da parte dei mass media, a enfatizzare le diversità di opinioni e a polarizzarle su due fronti contrapposti, ciò che ostacola il dialogo tra le parti. A questo si è allacciato il professor Marco Fatuzzo: la scelta del conflitto, ha affermato l’ex-sindaco di Siracusa, sembra essere quella preferita in politica. È a questo punto che si inserisce la proposta del Mppu, di cui Fatuzzo è presidente internazionale: proposta che può essere ridotta alla parola «fraternità». Libertà - uguaglianza - fraternità Antonio Maria Baggio, professore di filosofia politica, ha catturato l’attenzione del pubblico illustrando le vicende storiche di questo termine a partire dal famoso motto della Rivoluzione Francese, nel quale esso è stato per la prima volta inteso in senso politico. Forse, propone lo studioso, libertà e uguaglianza non si sono sviluppate in pienezza proprio perché è stato dimenticato il principio della fraternità universale. «I tre princìpi stanno o cadono insieme; solo il fratello può riconoscere piena libertà e uguaglianza al fratello»: parole di Chiara Lubich, ispiratrice del Movimento politico per l’unità e vera anima del convegno odierno. Il consenso sì, ma non a tutti i costi Seguire le linee-guida del Mppu, ha avvertito Fatuzzo, non significa cercare a tutti i costi il consenso, per un unanimismo di facciata; significa accettare e rispettare i colleghi anche se la pensano in modo diverso. Questa la testimonianza di Diego Bigger, giovane politico di Berna: egli ha deciso di invitare a una tavola rotonda sul diritto di voto ai sedicenni anche gli avversari politici, per instaurare un dialogo costruttivo. E i giovani, hanno sottolineato più volte i relatori, hanno un ruolo centrale in questo movimento, perché un’idea nuova può essere attuata soprattutto da menti aperte e cuori generosi. Soltanto promuovendo una riflessione critica sull’agire politico e una partecipazione concreta è possibile rimediare al diffuso disinteresse delle nuove generazioni per la politica. Utopia o possibilità? Chiara Simoneschi-Cortesi non ha dubbi: «Bisogna dimostrare di credere in questi princìpi, e non soltanto parlarne, ma viverli per primi». Può essere un arduo compito per una categoria lavorativa i cui membri si trovano spesso ad affrontare la solitudine; proprio per questo la giornata di sabato è stata apprezzata come un’oasi rigenerante nel ritmo frenetico del quotidiano. Dai presenti è emersa la necessità di incontri come questi, che offrono una visione ampia, in grado di dare una nuova dimensione all’attività politica di ogni giorno. 15 AL VOLO Premio Renato Antonini e premio Giorgio Galgiani Mercoledì 30 settembre presso il Centro di Formazione professionale della Ssic a Gordola si è svolta la tradizionale Cerimonia di premiazione dei tre migliori apprendisti muratori. Quest’anno è stato introdotto un nuovo riconoscimento in ricordo di Giorgio Galgiani, promettente apprendista muratore, prematuramente scomparso in un tragico incidente stradale. Il premio, espressamente voluto dalla famiglia a ricordare l’entusiasmo e la convinzione di Giorgio nella sua scelta professionale, è stato subito accolto con entusiasmo dalla famiglia Antonini e dalla nostra associazione, ed è stato concepito per premiare l’apprendista che mostrerà le migliori abilità pratiche. I muratori diplomati premiati quest’anno per il Premio Renato Antonini sono nell’ordine: 1° premio, Ernst Nelson (media 5.0), Canepa Sagl, di Prato Sornico; 2° premio, Venti Pascal (media 4.9 - pratica 4.6), Milani Giovanni SA, di Ludiano; 3° premio: Cevola Pierluigi (media 4.9 - pratica 4.5), Antonini & Ghidossi SA, di Bellinzona. Il premio Giorgio Galgiani, per il miglior risultato ottenuto durante i corsi interaziendali presso il CFP, è stato assegnato a Frusetta Paolo (media 5.2), Desig SA, di Castro. Ticino informatica e Startup La culla dell’innovazione G randi cambiamenti a Ticino Informatica: la rassegna, aperta ieri al Palazzo dei congressi di Lugano che si protrarrà fino a venerdì 16 ottobre, si rinnova trasformandosi in un punto di incontro per discutere e per capire. Tanti seminari in cui si parlerà delle macro tendenze che influenzeranno la tecnologia che ci circonda ogni giorno, sul posto di lavoro, a scuola e a casa. L’interazione con il pubblico non si limiterà ai convegni, ma proseguirà anche nei punti di incontro con le aziende. L’ingresso sarà gratuito, e libero per tutti. Microsoft presenterà, in anteprima, Windows 7, e Google verrà a spiegare la sua strategia sulla scia delle polemiche e del dibattito sulla privacy connessa al suo servizio di mappatura fotografica di tutta la Svizzera. La manifestazione si appoggerà anche su altri importanti protagonisti, come le strutture di formazione e ricerca, con contributi di USI, CSCS e SUPSI, che sono contemporaneamente osservatori dello sviluppo informatico, e attori tramite l’attività di ricerca. Tutto questo crea un clima costruttivo, a dispetto della congiuntura, che facilita l’insediamento di nuove imprese nel nostro Cantone. Ed è forse questa la grande novità di quest’anno, talmente importante da indurre gli organizzatori a fare evolvere il nome della manifestazione, che diventa Ticino Informatica e Startup, ovvero, la culla dell’innovazione, la tre giorni delle nuove imprese. Dobbiamo tutti avvicinarci alle imprese che nascono, per scoprire l’innovatività che sta dentro ognuno di noi, e che determina la nostra vitalità e creatività. Info Ticino Informatica e startup Palazzo dei congressi, Lugano 14-16 ottobre 2009 www.ti-info.ch 15 ottobre 2009 il Lavoro Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi I- O CS T AAPI A A P 16 Editoriale Minareti... i problemi sono ben altri Giacomo Falconi* I l 29 novembre del 2009 le cittadine e i cittadini svizzeri, saranno chiamati alle urne per pronunciarsi sull’iniziativa che chiede di vietare la costruzione di minareti. L’AAPI (Associazione Anziani e pensionati dell’OCST) è per la libertà religiosa, motivo per cui non condivide lo scopo dell’iniziativa. L’esito della votazione è comunque molto incerto e potrebbe anche risultare clamoroso. Ciò è dovuto al fatto che le preoccupazioni della gente vanno oltre la struttura stessa del minareto. Sono disagi che la gente riscontra nella quotidianità. Assistiamo ad un lento ma continuo sgretolamento dei nostri valori storici. Nel nome della libertà individuale, dell’apertura, della tolleranza, offuschiamo la nostra identità civile e religiosa, favorendo automaticamente altre culture. Pensiamo ai crocifissi negli edifici pubblici, al velo concesso al personale Inserzione negli ospedali, alla sostituzione della croce svizzera sulla maglia della squadra nazionale di calcio, al tentativo di sopprimere l’ora confessionale di religione nelle scuole, alla festa federale di ringraziamento quasi dimenticata, alla «Dichiarazione di fedeltà» alle leggi, invece del «giuramento» come avviene a Palazzo federale. E cosa dire degli oggetti della cultura consumistica che sostituiscono il Santo Natale, il Presepe, San Nicolao e anche la ricorrenza dei defunti? La maggioranza della popolazione svizzera non accetta questo decadimento storico-culturale. Il nostro modello di vita si basa sui diritti umani, su identità e conquiste democratiche acquisite in secoli di storia (segnato anche da guerre). L’ordinamento dello Stato democratico, le tradizioni e le abitudini locali, devono essere mantenute, come pure, accettate da parte di ogni persona che desidera vivere nel nostro Paese. Non è perciò il minareto che preoc- cupa la gente, ma ciò che è indispensabile per la convivenza pacifica nella (nuova) società multietnica d’inizio millennio: ossia identità e integrazione. Indipendentemente dall’esito dello scrutinio, questa votazione ha quindi il pregio di aprire un discorso approfondito sulla «globalizzazione delle culture» (in atto in tutta Europa). Emerge la disponibilità al dialogo e alla condivisione, come pure una chiara volontà popolare di mantenere fedeltà alle proprie origini. L’anziano vive una situazione di smarrimento, in quanto, i valori sui quali ha costruito la propria vita vengono relativizzati. Egli non può rimanere indifferente. La nostra Associazione, testimone di un passato ricco di patrimonio umano e religioso, s’impegnerà per trovare delle risposte. Non le cercheremo nei numeri di una votazione, ma nella matrice cristiana, elemento costitutivo, irrinunciabile della storia e della cultura della Svizzera. *presidente cantonale AAPI Federazione svizzera dei pensionati Maria Luisa Delcò nuova vice presidente L'AAPI su Radio Fiume Ticino La trasmissione «EVERGREEN», curata dal segretario cantonale Claudio Franscella a nome della nostra Associazione, è ripresa sulle frequenze di radio Fiume Ticino. Evergreen va in onda ogni mercoledì alle 18:50 (con replica alla domenica alle 8.00) . Le frequenze sono: Bellinzona, Blenio, Leventina e Riviera: Locarnese e Vallemaggia: Luganese: Grigioni italiano: 90.6 100.5 e 107.1 100.0 93.0 L’ AAPI si complimenta con la signora Maria Luisa Delcò di Ruvigliana per la recente nomina quale vice presidente della Federazione svizzera dei Pensionati. La decisione è stata presa durante l’ultima assemblea del 10 settembre 2009. La signora Delcò sostituisce in questa importante funzione il signor Franco Sartori di Bellinzona. L’AAPI ha quindi l’onore di essere ancora rappresenta- ta ai vertici di questo importante consesso nazionale. Ringraziamo di cuore il signor Sartori per l’importante lavoro svolto in nostra rappresentanza all’interno della Federazione nazionale, mentre alla signora Delcò formuliamo gli auguri di successo e soddisfazione nello svolgimento di questa nuova attività. L’Ufficio Presidenziale AAPI-OCST O CS T Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi AAPI 17 A A P I- 15 ottobre 2009 il Lavoro Interrogazione parlamentare Ingiustamente penalizzati gli anziani e gli invalidi Pubblichiamo integralmente qui di seguito l’interrogazione parlamentare di Claudio Franscella e cofirmatari, inerente l’utilizzo degli spazi scolastici cantonali da parte degli anziani e degli invalidi. I l vecchio regolamento per l’uso degli spazi scolastici e degli impianti sportivi dello Stato, in vigore dal 5 agosto 1997 al 30 giugno 2009, decretava a proposito delle tasse di affitto che «Gli spazi e gli impianti sportivi sono messi GRATUITAMENTE a disposizione delle attività per utenti minorenni, giovani, anziani e invalidi)». Una norma voluta dal Consiglio di Stato di allora per stimolare e aiutare le società sportive e i nostri giovani, ma pure le associazioni e le fondazioni che si occupano dei numerosi anziani e degli invalidi del nostro Cantone. Con parecchia sorpresa dobbiamo però costatare che il nuovo regolamento, in vigore dal 1° luglio 2009, concede sì la gratuità degli spazi cantonali, delle palestre e delle piscine alle attività organizzate nell’ambito dei programmi Gioventù e Sport, nonché quelle promosse in ambito federativo con giovani in età inferiore ai 20 anni, ma non concede più la gratuità o un eventuale riduzione, per le attività promosse a favore degli anziani e degli invalidi. Come è ben facile capire, questa decisione sta mettendo in grossa difficoltà tutte le associazioni e le fondazioni che si occupano di anziani e invalidi. In effetti numerosi corsi di formazione e movimento, a beneficio degli over 60, arrischiano fortemente di non poter più essere organizzati. E tutto questo a scapito dell’autonomia e della qualità di vita dei nostri anziani. Siamo pure sorpresi dalla poca sensibilità da parte dell’amministrazione cantonale nei confronti di questa delicata fascia d’età. A questo proposito cito un estratto della lettera della se- zione amministrativa del 25 settembre 2009, indirizzata a tutte le direzioni scolastiche: «Il Consiglio di Stato…pur giudicando importante l’impegno profuso nell’organizzazione delle attività per gli anziani ritiene che le tasse di partecipazione presenti nel Regolamento per l’uso degli spazi scolastici e degli impianti sportivi dello Stato siano assai contenute da non essere possibile procedere ad ulteriori sconti». Affermazioni che contestiamo decisamente. Da molti anni e sino ad oggi- grazie alla disponibilità delle Scuole medie del Cantone, e vista la grande richiesta della popolazione anziana ticinese- diverse associazioni di auto-aiuto hanno sviluppato con successo numerosi corsi di informatica, appositamente pensati per anziani con l’obiettivo principale di meglio integrarli alla società moderna. Con l’applicazione del nuovo regolamento la maggior parte di queste associazioni sarà però costretta a dover limitare l’offerta sino a giungere alla sospensione di questi corsi. In effetti se si dovessero assumere tutti gli oneri previsti dal nuovo regolamento, i costi a carico dei partecipanti aumenterebbero in maniera evidente e poco sostenibile. Concretamente: il costo di affitto dell’aula di informatica con il nuovo regolamento è di fr. 100.- per unità didattica. Un corso iniziale di informatica (word o internet) dura 12 lezioni di due unità didattiche per lezione, che equivale ad un costo di affitto di fr. 2’400.- per corso. Se aggiungiamo il costo dell’insegnante (fr.50.- per unità didattica equivale a fr. 1200.-) e i costi amministrativi (fr. 400.-), il costo totale del corso ammonta a fr. 4000.-. Se pensiamo che i corsi sono frequentati, in media, da 8/10 partecipanti a volta, la tariffa individuale da applicare ai partecipanti sarebbe di circa fr. 400.(al posto degli attuali fr. 250.-). Queste cifre sono difficilmente sostenibili dalla maggior parte delle persone in AVS e non rispecchiano quanto contemplato nei mandati di prestazione, che prevedono di fornire tali prestazioni ad un costo accessibile alla popolazione anziana. E stesso discorso lo si potrebbe poi fare pure per le attività svolte in palestra. È poi utile far osservare che in data 29 aprile 2008 il Governo, sollecitato da un’analoga nostra interrogazione, ribadiva che non era nella sua intenzione mettere in difficoltà le associazioni di volontari con la modifica del regolamento in questione, anzi il Consiglio di Stato riteneva che «la modifica va nell’interesse delle citate associazioni». Tutto e il contrario di tutto! Visto quanto sopra chiediamo quindi: 1. Quali sono le motivazioni che hanno spinto il Governo a cambiare direzione rispetto al passato? 2. Il consiglio di Stato si è reso conto delle conseguenze negative che un simile Regolamento sta comportando per gli anziani e gli invalidi del nostro cantone (difficoltà di integrazione, emarginazione,….)? 3. Se sì, quali rimedi intende adottare a breve per non penalizzare così pesantemente gli utenti, le associazioni e le fondazioni che si occupano di questa importante fascia della popolazione? 4. Il Governo, ad esempio, è disposto a concedere per gli spazi cantonali, delle riduzioni alle associazioni e fondazioni della terza età, così come viene fatto per le attività sportive promosse per i giovani di età inferiore ai 20 anni ? 5. In caso di impossibilità ad intervenire sul regolamento, il Consiglio di Stato è disposto a mettere a disposizione delle Associazioni o Fondazioni che non hanno scopo di lucro, altri spazi a prezzi adeguati per l’organizzazione di corsi di formazione e movimento per gli anziani? Rimaniamo quindi in attesa di una risposta in merito…e speriamo che la stessa giunga in tempi brevi! Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi 15 ottobre 2009 il Lavoro I- O CS T AAPI A A P 18 Soggiorni cantonali 2009 Parlano di noi La Cattedrale di Cremona conquista 250 ticinesi Durante la gita cantonale effettuata a Cremona il 9 settembre l’AAPI ha avuto la fortuna di interessare pure la stampa locale. Pubblichiamo qui di seguito un bellissimo articolo di Giovanni Borsella pubblicato recentemente sul quotidiano di Cremona «La Cronaca». Gianni Borsella I l presidente dell’Associazione Anziani e pensionati di impronta crisitiano-sociale del canton Ticino Giacomo Falconi e il segretario Claudio Franscella erano entusiasti del centro storico di Cremona e dell’accoglienza fraterna in Cattedrale. Con loro duecentocinquanta ticinesi arrivati con cinque bus. Mentre si disponevano nei banchi e sulle sedie, il maestro Fausto Caporali al Mascioni garantiva un preludio magistrale alla celebrazione eucaristica delle ore 10. «Nei nostri itinerari abbiamo inserito non solo Cremona- ha detto il presidente- ma anche Caravaggio importante come santuario regionale. Qui in piazza Duomo ci si rende conto come la storia bimillenaria della Città sia imponente come i suoi monumenti architettonici disposti con armonia a significare, dal punto di vista urbanistico, la separazione dei due poteri: Folta partecipazione al soggiorno di Cattolica B en 38 sono stati i partecipanti al soggiorno di Cattolica che si è tenuto dal 26 agosto al 4 settembre, sono stati contagiati da un bellissimo sole e da tanta allegria. La città della riviera Romagnola ha offerto moltissimi eventi (concerti, mercatini, spettacoli) che hanno dato ampia soddisfazione agli amici dell’AAPI. Un soggiorno ben riuscito anche grazie all’abilità e alla competenza della signora Claudia Righetti che è riuscita ad intrattenere gli ospiti nel migliore dei modi. Al rientro, oltre ad un invidiabile abbronzatura, ogni partecipante ha quindi portato con sé il ricordo di un indimenticabile soggiorno in sana compagnia. stato e Chiesa, Municipio e Cattedrale in una frontalità simmetrica, destinati però a collaborare per il bene comune. Per non parlare di quel genio laico del vostro patrono Sant’Omobono, mercante, sposato con due figli, che gli sono stati garantiti da una moglie querelante, probabilmente la sua prima croce. Capisco benissimo il grande vescovo di allora Sicardo che, col Papa, gli ha garantito una carriera, come santo, così rapida come quella di San Francesco». Insomma un presidente ben informato sulle vicende storiche di Cremona e sul loro significato. Ma lo è altrettanto anche il segretario cantonale Claudio Franscella, il giovane manager dei seimila associati con sede principale a Lugano e cinque sezioni a Mendrisio, Locarno, Bellinzona e Trevalli. Con loro, l’assistente don Emilio Conrad. Prima della celebrazione il parroco del Duomo mons. Ruggero Zucchelli ha espresso un cordiale benvenuto ai fedeli ticinesi. Nella sua omelia, don Emilio Conrad si è detto preoccupato per le minacce alla vita umana e alla famiglia, per le strutture di male; poi ha attualizzato le «beatitudini» evangeliche capaci di garantire vita libera, autentica in terra e soprattutto nella patria celeste. Commovente il ricordo del proprio Vescovo mons. Giacomo Grampa, durante la celebrazione in una diocesi diversa. La liturgia, i canti del tutto simili ai nostri, hanno sottolineato ancor più la comunione ecclesiale. Lugano Giovedì 22 ottobre, ore 12, Salone Cosmo a Massagno (sotto il cinema LUX) maccheronata gratuita nonninipotini. Ore 11 celebrazione della Santa Messa, nella chiesa parrocchiale di Massagno. Ore 12 pranzo con gli allievi della Scuola dell’infanzia, ore 14 tombola e lotteria, ore 16 merenda. Iscrizioni: tel. 091 9102021, il prima possibile. Tre Valli Gita a Budapest dal 21 al 25 maggio 2010, bus da e per Milano Malpensa, volo di linea Milano Malpensa-Budapest e ritorno. Sistemazione hotel **** in centro, visite, ingressi, pranzi, cene, trasferimenti, tutto compreso. Costo: fr. 1.380 (camera singola fr. 180 a persona). Iscrizioni telefonando allo 091 8730120, OCST Biasca, il più presto possibile, per dare l’adesione di massima. Agenda Locarno Giovedì 15 ottobre, ore 15, Castagnata, nel salone della Chiesa Sacra Famiglia - Saleggi a Locarno, in via S. Balestra. La manifestazione è gratuita. Giovedì 12 Novembre nella Chiesa di S. Antonio a Locarno, alle ore 9 Santa Messa in suffragio del nostri cari defunti. 15 ottobre 2009 il Lavoro Pagina a cura di Angela Carlucci - Sindacato Interprofessionale Disoccuoazione in aumento Stranieri Urgono misure urgenti La crisi sul mercato del lavoro elvetico è profonda, il numero di disoccupati è in aumento e sono quasi 155’000 le persone coinvolte – senza alcuna fine in vista. Al termine dell’anno, il numero delle persone senza impiego toccherà i 200’000, l’anno prossimo la disoccupazione raggiungerà punte di 250’000. Un numero mai raggiunto prima. Angela Carlucci* S ono necessarie solide prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione per contenere le paure dei dipendenti di fronte alla crisi. Questo flagello colpisce soprattutto i giovani. Syna esige delle misure urgenti che consistono nel portare a 520 il numero dei giorni in cui le lavoratrici ed i lavoratori, che hanno perso o perderanno il loro posto di lavoro, possono percepire le indennità di disoccupazione. Inoltre, Syna richiede l’estensione dell’indennità per lavoro ridotto (Ilr) a 24 mesi. Estensione dell’indennità per lavoro ridotto Viste le pessime previsioni sul mercato del lavoro è imperativo che il Consiglio federale metta subito in atto l’estensione dell’indennità per lavoro ridotto a 24 mesi. Ora è necessario tener alta l’occupazione ed evitare, che la crisi congiunturale crei problemi strutturali sul mercato del lavoro. Con il lavoro ridotto, le competenze dei dipendenti restano a disposizione delle aziende ed i dipendenti continuano a mantenere la propria employability, vale a dire la capacità di lavoro. Aumentare da 400 a 520 il numero dei giorni indennizzati Dopo la prima ondata di licenziamenti, molti lavoratori temporanei, impiegati nell’industria 19 dell’esportazione, e molti giovani non hanno più nulla. In questa situazione di deterioramento i disoccupati hanno bisogno di più sicurezza e stabilità. Con il protrarsi della crisi, essa si estenderà al mercato interno e quindi nei settori della costruzione e della ristorazione, che a loro volta inizieranno a licenziare. Syna richiede dunque delle misure urgenti limitate nel tempo che si basano sul prolungamento dei giorni di indennizzo da 400 a 520. Lo scopo è di evitare che, durante questo anno e l’anno prossimo – in piena recessione e senza la minima possibilità di trovare lavoro – migliaia di lavoratori siano esclusi dalle prestazioni dell’assicurazione disoccupazione. Primo effetto positivo di questa misura è il consolidamento del consumo dato che si manterrebbe saldo, per un certo periodo, il reddito privato. Secondo effetto è l’integrazione nel sistema dell’assicurazione contro la disoccupazione della persona direttamente coinvolta. Al disoccupato viene data la possibilità di conservare la sua capacità di reinserimento sul mercato del lavoro grazie a delle misure di occupazione e di formazione. Va rilevato che le indennità di disoccupazione di 520 giorni non sono nulla di nuovo. Già in passato, tra gennaio 1997 e luglio 2003, per ben sei anni e mezzo, le indennità di disoccupazione venivano versate durante 520 giorni e solo dopo sei mesi di contributi e non dodici come oggi. Per Syna è incomprensibile che il Parlamento svizzero, durante la sessione autunnale, abbia rifiutato l’aumento dell’indennità di disoccupazione. Se lo sviluppo economico continua come anticipato, l’estensione del periodo di riscossione tornerà al centro dei dibattiti. *Delegata alle Politiche sindacali internazionali, Politiche sociali e migrazione Dall’integrazione alla coesione I l Consiglio federale ha preso atto del rapporto sulla politica d’integrazione degli stranieri della Conferenza tripartita degli agglomerati (Cta) da cui risulta la necessità di mutare la politica attuale d’integrazione degli stranieri verso una politica di coesione sociale. Il finanziamento resta incerto. All’inizio dell’estate la Cta (la piattaforma politica della Confederazione, dei Cantoni, delle città e dei comuni) ha adottato il rapporto nell’ambito delle audizioni regionali. Il nostro sindacato Syna ha potuto prendere posizione in merito. Il valore di questo rapporto è di presentare una visione pertinente e innovativa della futura politica svizzera per l’integrazione. Vanno particolarmente evidenziati alcuni punti. La visione della politica d’integrazione non va più orientata verso la gestione dei problemi e delle mancanze ma sulla valorizzazione delle risorse potenziali già presenti. L’integrazione, ora considerata un processo reciproco che coinvolge popolazione svizzera e straniera, implica la sensibilizzazione della popolazione residente ad adattarsi alle diversità e l’incitamento dei migranti al rispetto della nostra Costituzione. Bisogna concretizzare la mutazione tra politica d’integrazione e politica di coesione della società per limitare l’impatto dell’evoluzione sociale odierna, agente fragilizzante della coesione. Il riconoscimento dei campi d’azione prioritari: formazione, lavoro e integrazione sociale, temi sempre all’ordine del giorno per Syna. È necessario riconoscere che le discriminazioni ostacolano l’integrazione e di conseguenza proporre una legislazione per proteggere la sfera privata. Secondo l’Accordo sulla libera circolazione delle persone (Alc) non è possibile che i cittadini provenienti da uno Stato dell’UE/AELE siano sfavoriti rispetto agli svizzeri e quindi non si può imporgli dei programmi di integrazioni come invece avviene per le presone proveniente da Stati terzi. Questa politica è ancora accettabile? Lo scopo finale è di modellare delle leggiquadro sulla coesione sociale per evitare che l’integrazione sia solo mirata a gruppi deficitari della popolazione straniera. Parliamo di finanze La Cta propone un aumento di 130 milioni di franchi per la realizzazione delle raccomandazioni del suo rapporto suddivisa tra apprendimento della lingua, formazione, introduzione di un sistema di accoglienza e di prima informazione obbligatoria, sviluppo dell’interpretariato, centri di competenza e promozione dell’integrazione sociale. Vale certamente la pena di sostenere questo investimento. Solo con la coesione sociale si otterrà una società e un’economia equilibrate. A.M.C. 20 Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Angela M. Carlucci* 15 ottobre 2009 il Lavoro Giornata mondiale per il lavoro dignitoso Imperativo creare posti di lavoro in tutto il mondo na e della protezione ambientale. Angela Carlucci L e zone d’ombra della nostra economia mondiale sono la massimizzazione dei profitti, la speculazione finanziaria, i flussi migratori, lo sfruttamento sfrenato delle materie prime e tutto questo a scapito dei meno abbienti. In cifre assolute, la ricchezza mondiale aumenta e le differenze si moltiplicano, risultando in una nuova povertà. La mondializzazione del turbo-capitalismo, nemico di ogni comunione, ci ha proiettati in una crisi mondiale, ci ha gettati nella peggiore recessione dagli anni 30 del secolo scorso. Ma proprio in questa crisi piena di rischi, c’è speranza. Dobbiamo riflettere e basarci sui nostri valori etici e utilizzare lo spazio (libero) politico sindacale per riformare l’economia. In occasione della giornata mondiale del 7 ottobre 2009, abbiamo appoggiato dunque la campagna per il lavoro decente lanciata dalla Confederazione Sindacale Internazionale. Per consentire lo sviluppo umano, il lavoro deve essere decente. Le difficoltà che le lavoratrici ed i lavoratori devono affrontare per ottenere un lavoro dignitoso che contribuisca a rendere decorosa la loro vita, costituiscono un problema che supera tutte le frontiere nazionali e culturali. Per un sindacato moderno quale è Syna, che rappresenta la voce di 65.000 associati, la solidarietà mondiale è determinante. Le pietre miliari della nostra agenda sono la dignità nelle condizioni di assunzione e di lavoro, la formazione e i giovani, la salute, gli interessi economici e la società dell’informazione senza dimenticare la richiesta di standard internazionali per gli investimenti di capitale umano, la promozione della salute e della sicurezza sul posto di lavoro, la lotta contro la discriminazione (razziale e di genere), la povertà e l’esclusione sociale. Siamo per un processo di globalizzazione positivo, per un’economia mondiale equa e preoccupata della dignità uma- Giustizia e solidarietà sociale Le strategie per il lavoro dignitoso presuppongono un forte dialogo tra i partner sociali, vale a dire tra forze governative, datori di lavoro e organizzazioni sindacali, sulle tematiche legate al mercato del lavoro ed alle politiche sociali. Efficaci processi e strutture di dialogo sociale offrono i mezzi per la protezione e lo sviluppo degli interessi dei dipendenti, promuovendo allo stesso tempo migliori condizioni di lavoro e di vita. Per Syna, il lavoro dignitoso è una strategia per realizzare uno sviluppo sostenibile basato sulle persone ed è alla base di una società giusta, equa ed inclusiva, fondata sulla creazione di posti di lavoro, sul rispetto dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori, sull’accesso alla protezione sociale e al dialogo sociale. Crediamo che il lavoro dignitoso sia centrale per l’eliminazione della povertà, per il miglioramento della vita di uomini e donne e per renderli in grado di vivere in pace e dignità. L’equità sociale può esser realizzata solamente attraverso la solidarietà di pensiero e di azione, qui da noi come nel resto del mondo. Info Angela M. Carlucci Delegata alle politiche sindacali internazionali Politiche sociali e migrazione [email protected] www.wddw.org Inserzione APA Associazione Promovimento Abitazioni 6901 Lugano Affittasi a Magliaso Appartamento 4 locali Affitto Acconto spese Affittasi a Camorino Appartamento 4,5 locali Affitto Acconto spese Fr. 1’260.-Fr. 260.-- PRIMI DUE MESI GRATIS Fr. 1’200.-Fr. 190.- Per visite sul posto Signora Abaterusso, tel. 091 8574653 Per maggiori informazioni contattare Tiziano Libotte al numero 091 921 15 51 15 ottobre 2009 il Lavoro 21 Pagina a cura di Rogerio Sampaio - Sindacato Interprofessionale Os aumentos salariais na Coop Para Syna um passo na direcção certa A pesar da difícil situação económica Coop aumenta os salários em 2010. É encorajador que Coop também este ano aumentou o salário mínimo em relação a outras categorias de salários mais elevados. Syna como parceiro social da Coop congratula-se com o resultado. Salários de até 4.500 francos terão um aumento geral de 40 francos. Para os rendimentos acima a Coop concede reajustes de 0.75 por cento. Em relação,aos três salários mais baixos os três são aumentados 100 francos. Coop, contribuindo assim para compensar o aumento maciço dos prémios de seguro de saúde – e para a conservação dos salários. Valorização do trabalho Apesar das sombrias previsões económicas, inflação zero, os reajustes salariais concedidos pela Coop são um passo na direcção certa. Assim, o concessionário segundo maior distribuidor retalhista na Suíça reconhece o desempenho dos funcionários e sinaliza: Mesmo em tempos difíceis, o trabalhador teve reconhecimento do seu trabalho. E com os aumentos salariais à Coop dá uma contribuição directa para a luta de sua própria crise: porque melhora o humor entre os consumidores, apesar dos momentos críticos e reaviva a economia suíça. Para o sindicato Syna Coop agiu de forma justa. Para mais informações Carlo Mathieu, Secretário Central Mobile 079 690 54 79 Asipor de Lucerna Secção Asipor em assembleia geral Inserzione Rogério Sampaio D ia 9 de Outubro de 2009 a Secção portuguesa Asipor do sindicato Syna realizou no restaurante Al Ponte a sua Assembelia Geral anual. A assembleia teve inicio as 16.30, com a leitura da ordem de trabalhos lida pelo presidente da secção Sampaio. Seguidamente saudou os sócios e apresentou-lhe os convidados Rogério Sampaio e Manfred coordenador do secretariado de Lucerna. Passou a palavra o Secretário Michele Paternostro que agradeceu a presença dos sócios e informou-lhe sobre o andamemnto do secretarido de Lucerna e sobre diversas informações relativas aos problemas da regiâo- Elogiou a forma empenhada como o novo coordenador Manfred tem dirigido o secretariado e pensa que foi encontrada a pessoa certa devido a sua sensibilidade pelos problemas dos sócios. O Coordenador Manfred dirigiu-se aos sócios agardecendo a presença e disponibilizando-se Michele Paternostro Josè Sampaio a apoiar todas as iniciativas dos sócios para que a região possa progredir e defender os interesses dos trabalhadores e dos postos de trabalhos. Agradeceu o empenho dos sócios em diversas actividades como a participação na última manifestação em Berna sobre o Trabalho e Segurança. Seguidamente o secretário Michele apresentou Rogério Sampaio orador convidado para que em lingua portuguesa informasse os sócios sobre diversas actividades do sindicato e sobre os direitos sociais no ambito do direito do trabalho, seguros sociais e juridicos. Terminada a assembleia o presidente Sampaio convidou os sócios para um churrasco organizado pelos membros da Comissão. Depois do belissimo jantar deu-se inicio a baile com o grupo da rádio do João Pereira. Restame agradecer o convite e a foram simpatica como fomos recebidos. •TIPA 04/09:Layout 1 01/10/09 09:42 Pagina 35 io d a l 1 9 7 9 A l v o s tr o s e r v iz STYLE 1.2 4x4 Fiat Panda FREE • Ruote invernali complete (in alluminio) • ESP • Fendinebbia • Volante in pelle • Sedili posteriori scorrevoli • Retrovisori esterni elettrici • Climatizzatore manuale • Radio CD Mp3 . 20750.- Prezzo speciale Fr Garage Royal Via Pian Scairolo 39 6915 Pambio-Noranco Tel. 091 994 53 37 Fax 091 993 14 41 www.garageroyal.ch 22 Lavoro opportunità In internet www.ocst.com RICERCHE di collaboratori XX cucitrici con esperienza su macchine industriali (Lineari, Tagliacuci, ecc.) età tra i 20 e i 42 anni. Cruna SA, Chiasso. Tel.091 6835479. XX cuoco diplomato, ristorante scolastico nel Mendrisiotto, Lu/Ve 7-16.45. Tel. 091 9718061, fax 091 9713861. XX operatore socioassistenziale e/o sociosanitario in qualità di supplente a tempo parziale, (almeno 3 mesi) per lavoro in fascia oraria notturna. 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XX muratore qualific., 22enne. Tel. 076 4020012. XX cassiere, scaffalista (50%) tel. 079 7534125. XX impiegato, ottimo pc, madrelingua spagnolo, buon Ing. e portoghese. Tel. +39 3295672512. XX pizzaiola, barista esperta, ev. tuttofare. Tel. + 39 3358087190. XX apprendista pittore 2° anno, cerca occupazione nel Luganese. Tel. 091 9949175, dopo le 19. XX badante, assistenza anziani, esperta, referenze. Disponibilità 24 su 24. [email protected] XX baby-sitter o pulizie, zona Chiasso e limitrofi. Tel. +39 3394263736. XX impiegata, segretaria, o cameriera. dipl. interprete inglese, F discreto. Tel. +39 3335875071. XX disegnatore progettista CAD 2D/3D settore meccanico. [email protected] XX autista, trasporto persone, fattorino, zona Ticino, disponibile full o part-time. Tel. 079 6318746. XX venditrice AFC, anche brava cameriera, zona Luganese e Mendrisiotto tel. 091 6823945. XX cameriere di sala; [email protected] XX referenze, esperta educatrice, baby-sitter, assistente. Tel. +39 3497925379;[email protected] XX disponente/acquisitrice trilingue, per uffici commerciali/contabili. Tel. +39 348 9303275. XX governante, esperienza ventennale, referenze, Zona Lugano, Chiasso. Tel. +39 3387624150. XX coll. domestica a ore, esperta, zona Luganese. Tel. +39 0344 71299. XX esperto chinesiologo assistente clinica fisiokinesiterapica, tel. +39 3289783069. XX impiegata, diploma ragioneria, ottimo PC, lingue D + Ing. zona Sottoceneri. Tel. +39 3389391775. XX modellista abbigliamento 28enne, uso CAD, zona Mendrisiotto. Tel. +393396638247. XX perito chimico, esperto impianti, idoneità antincendio, buon inglese; [email protected] XX geometra di cantiere, esperienza decennale. [email protected] XX autista professionale cat. D1, investigazioni o campo vendita. Esperienza. [email protected] Giornale Aperto 15 ottobre 2009 il Lavoro 23 Le Domande dei Lettori Sicurezza sociale e sistema unico europeo Ho bisogno di chiarimenti circa la previdenza sociale per i frontalieri: ho sentito che non è più possibile fare il ricongiungimento dei redditi Italia-Svizzera a fini pensionistici. Volevo capire come fare quando dovrò chiedere la pensione? Davide C. Cordiali saluti. I n merito al suo quesito, occorre evidenziare alcuni punti: 1. La normativa vigente che regolamenta contribuzione e pensionamento per lavoratori assicurati in Svizzera ed in Italia, è data dai regolamenti comunitari dell’Unione Europea. Con l’UE la Svizzera ha firmato una serie di accordi bilaterali, entrati in vigore gradualmente a partire dal giugno 2002, che tutelano i lavoratori, in particolare: 2. La normativa comunitaria in materia di sicurezza sociale si propone di tutelare i lavoratori subordinati e autonomi, i pensionati, gli studenti, i turisti ed altre categorie di persone nell’esercizio del loro di diritto di libera circolazione. Tale normativa mira innanzitutto a prevenire la perdita di parte o di tutti i diritti in materia di sicurezza sociale nel momento in cui ci si sposta da uno Stato membro dell’Unione ad un altro. 3. Le disposizioni comunitarie non sostituiscono i diversi sistemi nazionali di sicurezza sociale con un sistema unico europeo. Infatti, i regimi nazionali di sicurezza sociale variano notevolmente da un Paese all’altro e le disposizioni comunitarie sulla sicurezza sociale non hanno come obiettivo quello di armonizzarli. 4. In altri termini, ciascuno Stato membro è libero di decidere chi siano gli assicurati ai sensi della legislazione nazionale, quali prestazioni erogare, a quali condizioni e secondo quali modalità di calcolo, nonché l’entità dei contributi da versare. 5. Per conseguire il diritto alle prestazioni previdenziali a carico e secondo la legislazione di ogni Paese, è possibile sommare gli spezzoni di carriera compiuti nei vari Paesi di occupazione. Questa è la cosiddetta totalizzazione dei periodi assicurativi che consente il mantenimento dei diritti in corso di acquisizione. Nel suo caso avendo un periodo lavorativo in Italia ed uno in Svizzera, avrà diritto a ricevere due trattamenti pensionistici, a condizione di per- fezionare i requisiti stabiliti dalle singole leggi. Attualmente la legge Svizzera prevede il pensionamento al compimento dei 65 anni per gli uomini e 64 per le donne (con possibilità di anticipare di uno o due anni, con riduzione della pensione spettante nella percentuale del 6,8% per ogni anno di anticipo), a condizione di avere versato almeno un anno di contributi. La legge italiana prevede invece il pensionamento di vecchiaia all’età di 65 anni per gli uomini e 60 per le donne, con un versamento contributivo di almeno 20 anni, ed un pensionamento di anzianità, che si perfeziona raggiungendo la «quota» di 95 sommando ad un’età minima di 59 anni 36 anni di contribuzione. Grazie al sistema della totalizzazione, il periodo lavorativo in Svizzera le servirà per perfezionare i requisiti contributivi previsti dalla legge italiana (20 anni per la vecchiaia e 35 per l’anzianità). Vista la complessità della normativa, passi nei nostri uffici, per valutare meglio la sua situazione previdenziale. Roberto Crugnola Patronato Inas Cisl Frontalierato Svizzera Auguri • a Pio Pifferini, socio AAPI Locarno, apprezzato collega per lunghi anni, addetto al settore sindacale e poi alla cassa malati, che il 22 settembre scorso, attorniato dai suoi cari, ha festeggiato il bel traguardo dei settant’anni. Felicitazioni • a Laudina Maria e Fraga Maduro Jorge, soci segr. Mendrisio, per la nascita della secondogenita Alyssia alla quale auguriamo ogni bene. • a Noureddine Khalfallah, socio settore Edilizia, e alla moglie Giovanna, per la nascita di Omar Tlili, con l’augurio di un futuro ricco di ogni bene. • a Vanessa Camponovo di Mendrisio, socia segr. Mendrisio, che il 10 ottobre si è unita in matrimonio con Giovanni Lurà. • a Giorgio Caldelari, socio segr. Tre Valli, ed alla moglie Zulma, per la nascita di Giona Inti, con tanti auguri. • a Krstic Triso, socio sez. Autorimesse, ed alla moglie Mira, per la nascita di Nikolas, con l’augurio di un futuro felice. • a Chiara Tutino e Davide Tettamanti, socio segr. Lugano, che sabato 26 settembre, si sono uniti in matrimonio. • a Raffaele Bari di S. Bartolomeo, socio Edilizia Luganese, e alla moglie Rosa Maria Mancassola per la nascita di Matteo, con tanti auguri, accanto alla sorella Clara. • agli associati Paolo Rizzi e Simona Malacrida, per la nascita di Emanuele, con l’augurio di un futuro felice. Condoglianze • all’amico Renato Giacomini, associato da lunga data all’OCST, dove ha ricoperto la carica di Presidente della sezione Edili, ai figli e familiari tutti, per la prematura dipartita della cara moglie e mamma. • alla moglie Antonia, ai figli Angelo, Maria Pia, Carmela, Stefania e familiari tutti per la morte del loro caro congiunto e fedele associato Luigi Soldini di Coldrerio. • alla sorella Aldina Lonati di Mendrisio, socia, al figlio Giuseppe, ai familiari tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Erina Ronchetti, socia AAPI Lugano. • ad Annamaria e Elena Albisetti di Mendrisio, socie sezione AAPI, per la morte della mamma, rispettivamente suocera, Marta Albisetti. • a Giuseppe Oddo di Porto Ceresio, socio segr. Mendrisio, per la morte del fratello Carmelo. • al marito Walter, socio AAPI Luganese, alla figlia Aline, ai familiari tutti per la scomparsa della loro cara congiunta Maruska Piani-Camenzind. • alla moglie, ai figlio, ai familiari tutti, per la tragica e prematura scomparsa del loro caro congiunto Luciano Morandi, socio segretariato del Luganese, sezione Pittori. • alla mamma Agnese, al marito Pierluigi, ai figli Sara e Curzio, ai parenti tutti, per la prematura scomparsa della loro cara Marilena Canetti, socia segr. del Sopraceneri. • al compagno Luigi Bernasconi, socio AAPI, al fratello Mauro, socio settore Orologi, ai familiari tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Maria Pia Regazzoni. • a Graziano Maffi, socio segr. Luganese, e familiari tutti, per la scomparsa del caro papà Giuseppe. VITA NOSTRA Fedeltà all’OCST In questo mese di ottobre due colleghi festeggiano importanti traguardi lavorativi. Dario Tettamanti, segretario regionale del Luganese è all’OCST da ben trent’anni. Iniziò l’attività da giovanissimo in cassa malati dal 1968 al 1974. Il 1° ottobre del 1979 venne assunto come addetto al servizio esterno nel settore abbigliamento al segretariato regionale di Lugano. Nel 1990 è stato nominato segretario regionale del Luganese, importante incarico che svolge con grande competenza. Ricopre anche cariche di presidenza e segretariato in numerose commissioni paritetiche e partecipa alle trattative contrattuali dei diversi settori professionali. Luca Camponovo responsabile cantonale dell’amministrazione della Cassa Disoccupazione OCST, festeggia il traguardo dei venticinque anni di attività. Iniziò nell’ottobre del 1984 come responsabile della sezione CD a Chiasso, dal ‘96 al ‘98 assunse la funzione di responsabile di Euromoda, dal febbraio del 1998 è il responsabile cantonale della nostra cassa disoccupazione, funzione che svolge con grande professionalità e disponibilità. Ad ambedue la riconoscenza della grande famiglia OCST e l’augurio di continuare ancora a lungo il prezioso servizio a favore di tutti gli associati. Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti In redazione: Maurizia Conti tel. 0919211551 ; fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] Stampa Corriere del Ticino Sa Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 40'672 copie Via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo - Presidente: Romano Rossi - Vicepresidente: Bruno Ongaro - Membri: Carla Albertoli, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani, Flavio Ugazzi Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Nando Ceruso, Renato Ricciardi Segretari regionali Lugano Dario Tettamanti Mendrisio Alessandro Mecatti Sopraceneri Paolo Locatelli Tre Valli Giancarlo Nicoli FONDAZIONE TICINESE PER IL 20 PILASTRO Via Moree 3 - 6850 MENDRISIO in collaborazione con Prenota la tua crociera per il 2010 CH - 6900 Lugano Cassarate - Viale dei Faggi, 10 - Tel. +41 / 91 / 9701718 - Fax +41 / 91 / 9715418 e-mail: [email protected] - www.gabbianoviaggi.ch entro il 15.11.2009! 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