26 aprile 2012
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lavoro Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 26 aprile 2012 - Anno LXXXVII - N.7 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano pagina 5 Prossimo numero: 10 maggio 2012 Vendita Utili milionari e briciole al personale pagina 7 Frontalieri Preservare gli equilibri del mercato del lavoro pagine 10-11 Formazione Cerchi un lavoro qualunque? Cambia strategia! pagina 17 Riflessioni La virtù della solidarietà pagina 2-3 pagine 11 Primo maggio Salari nella morsa, tra libera circolazione, franco forte e speculazione Foto: Stefano Caserta Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com 1° MAGGIO 2012 2 26 aprile 2012 il Lavoro Programma 09.30 Un orizzonte carico di insidie apertura dei lavori 11.30 Potenziare le misure di accompagnamento, diffondere i contratti collettivi di lavoro 10.00 Salari sotto pressione - Edilizia: la piaga del subappalto - Artigianato: la doppia faccia del lavoro distaccato - Industria: il franco dilata i fattori di debolezza - Commercio: non solo fuga di consumi - Terziario impiegatizio: un degrado a macchia d’olio 12.00 Traiettorie di impegno chiusura dei lavori Al termine sarà servito un rinfresco. invita! 26 aprile 2012 il Lavoro Sindacato Approfondimenti Salari e potere d’acquisto Una questione di estrema attualità L a pressione sui salari è sempre più forte nell’area europea. Qualche mese fa erano emersi dati secondo i quali in Italia i salari nelle diverse professioni sarebbero i più bassi in Europa. Queste indicazioni di Eurostat erano poi state criticate dall’Istat, Istituto statistico italiano, che aveva segnalato che si trattava di dati non più attuali. La situazione non è comunque molto migliorata da quelle indicazioni. L’introduzione della libera circolazione delle persone ha aggravato anche in Ticino la pressione subita in questo ambito. La situazione rende necessaria un’estensione delle regole e dei controlli per proteggere i lavoratori dal dumping salariale, una realtà sempre più concreta alle nostre latitudini, come dimostrano le denunce del nostro sindacato negli ultimi mesi (vedi riquadro a lato). La classe imprenditoriale sembra non accorgersi di questa situazione. Lo dimostrano le dichiarazioni dell’Unione svizzera degli imprenditori che, dopo aver definito il mercato del lavoro svizzero flessibile e aperto nel confronto internazionale, chiede che vengano aboliti i salari minimi stabiliti per legge e che venga notevolmente abbassato il tasso di conversione del secondo pilastro. La politica di area liberale nel Parlamento nazionale sostiene le posizioni del mondo imprenditoriale definendo «strisciante» l’estensione dei contratti collettivi di obbligatorietà generale. Di fronte a questo, persino i ministri di area liberale si pongono alcuni dubbi: note le dichiarazioni di Johann Schneider-Amman che ha riconosciuto l’importanza dell’introdu- zione dei contratti collettivi per mantenere dei livelli salariali decorosi, specialmente nelle regioni di confine. Anche a livello delle amministrazioni locali c’è chi loda l’insediamento sul nostro territorio di aziende a bassissimo valore aggiunto, sia per i livelli salariali che per tasso di occupazione locale. La nostra Aiti del resto non si tira indietro e vuole mostrarsi, in questo senso, proiettata verso il futuro. Entreranno nella storia le dichiarazioni di sostegno del suo direttore ad una piccola impresa di frontiera, il cui direttore è attivo membro dell’associazione, nella quale si è deciso di versare gli stipendi in euro ad un cambio fissato in base a criteri difficili da penetrare anche per un esperto di Forex. A livello teorico si loda giustamente la contrattazione tra le parti sociali; a livello pratico si mettono di fatto da parte i sindacati per favorire l’accordo individuale tra impresa ed impiegato, come se il potere contrattuale di un dipendente, specialmente in un periodo di crisi occupazionale e di pressione dall’estero, fosse lo stesso del suo datore di lavoro. È evidente che laddove faticano i sindacati a porre le basi di un dialogo costruttivo, ancora meno potranno fare i singoli lavoratori. Del resto l’idea che un mondo del lavoro sempre più flessibile e salari più bassi possano favorire l’economia e l’occupazione, non è verosimile. Un certo mondo imprenditoriale si dimentica che non può esistere un’impresa sana in una società sofferente: è il potere d’acquisto delle famiglie che sostiene l’economia. Le denunce pubbliche dell’OCST nell’ultimo anno 16.03.12 Chiasso, terra promessa per ditte del terziario a bassi salari? 12.03.12 Il malandazzo sui cantieri continua 24.02.12 Commercio: un modo intollerabile di affrontare le difficoltà 03.02.12 Plastex SA: la goccia che fa traboccare il vaso 11.11.11 Senza trattative tra le parti sociali, nessuna dilatazione degli orari dei negozi 29.09.11 Libera circolazione e settore impiegatizio 30.08.11 Forza del franco e lavoro ridotto. Una decisione sensata 25.08.11 Situazione economica e valutaria: non improvvisare 18.08.11 Franco forte: è insensato precludere le prestazioni per lavoro ridotto 18.08.11 Il caldo di agosto al comitato ATIS fa male alla testa 21.07.11 Cantiere LAC: un arresto tira l’altro 19.07.11 Crollo dell’Euro 04.07.11 Edilizia: una denuncia e un appello 22.06.11 Abusi sui cantieri e un contratto da rinnovare 15.06.11 Irregolarità presso il cantiere «risanamento tunnel FFS a Massagno» 20.05.11 Frontalieri e salari in euro 18.05.11 Abusi sui cantieri: casi isolati? Ma le segnalazioni fioccano 11.05.11 La flessibilità per scaricare i rischi sui lavoratori 10.05.11 Cantiere ex-Palace di Lugano. Fatti inquietanti 03.05.11 Libera circolazione. Le infrazioni ci sono? Eccome! 3 4 Sindacato Attività 26 aprile 2012 il Lavoro Swisscom Trasferimenti in vista? P er ragioni economiche, il responsabile dell’unità informatica delle FFS ha deciso di spostare determinati processi all’estero e chiede a Swisscom ITS di fare lo stesso. Swisscom intende pertanto lanciare un’iniziativa strategica di sourcing denominata EVIAN che dovrà ancora essere concretizzata nel quadro di un progetto pilota, che preoccupa transfair per varie ragioni. Conseguenze per il personale Per raggiungere lo scopo previsto da questa iniziativa strategica, ovvero il mantenimento dei contratti e in particolare quello con le FFS, Swisscom ITS sarà costretto a effettuare ingenti risparmi, altrimenti la manovra non avrà alcun senso. Farebbe al contrario presagire drammatiche conseguenze per il rispettivo personale. Nel caso concreto non si tratterà soltanto di trasferimenti di occupazioni, ma di vere e proprie perdite di impieghi in Svizzera. Non vi è inoltre alcun elemento che faccia sperare nella creazione di posti di lavoro a valore aggiunto. Qualora la manovra si rivelasse redditizia, tutto lascia pensare che a questo progetto ne seguiranno altri, come ad esempio il trasferimento dei centri di servizio. Immagine di Swisscom La popolazione svizzera si identifica fortemente con Swisscom, azienda che garantisce il servizio universale su tutto il territorio nazionale. Il gigante delle telecomunicazioni elvetico è conosciuto per la qualità delle sue prestazioni e per la professionalità delle sue collaboratrici e dei suoi collaboratori. Questo fa di Swisscom un’impresa «a parte». Il fatto che Swisscom ITS intenda trasferire una parte delle sue prestazioni, metterebbe innegabilmente in cattiva luce l’immagine attuale di Swisscom. Qualità e responsabilità Swisscom non potrà più vantarsi della «qualità svizzera» perché una parte delle procedure verranno realizzate all’estero. In una catena di processi, non essere in grado di controllarne una parte può condurre a malfunzionamenti più o meno gravi, soprattutto in ambito informatico. In caso di problemi gravi, nessuno si chiederà se la responsabilità è dell’impresa straniera incaricata dal gigante delle telecomunicazioni. L’unica responsabile che sarà chiamata a renderne conto sarà Swisscom. servizio pubblico forte, efficiente e di qualità. L’essere umano va sempre posto al centro dell’attenzione, non solo come consumatore delle prestazioni, ma anche come lavoratore attivo in seno al servizio pubblico. Per raggiungere prestazioni di elevata qualità sono infatti necessarie buone condizioni di lavoro. transfair si impegna dunque con tutte le sue forze in favore dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. In caso di eventuali decentramenti, transfair esorta i suoi partner sociali di rimanere sempre fedeli ai propri principi di base e di assumersi la propria responsabilità. Conclusione Per queste ragioni, transfair pensa che con il lancio dell’iniziativa strategica EVIAN, Swisscom ITS si lanci in un progetto che potrebbe rivelarsi pericoloso per la propria immagine e fatale per il personale. Benché questa analisi si trovi ancora in una fase germinale e anche se transfair è ben cosciente delle pressioni presenti sul mercato, il sindacato non si sente di dare il proprio beneplacito a questo progetto. transfair ha pertanto inviato una lettera in questo senso ai responsabili di Swisscom ITS. transfair s’impegna inoltre a favore di un Permanenza transfair al BCB Da qualche mese transfair garantisce una permanenza al Business Center di Bellinzona per essere più vicino agli associati. Ogni mercoledì, la segretaria regionale Nadia Ghisolfi sarà presente per discutere di problemi, rispondere a domande o semplicemente passare un momento insieme. Nadia Ghisolfi sarà al Business Center dalle 11.45 fino alle 13.45 circa. Consigliamo di fissare comunque un appuntamento. Info [email protected] L’e-mail: un’opportunità La conoscenza del vostro indirizzo e-mail consente al sindacato di comunicare con voi in maniera più efficace. Tramite il nuovo servizio di newsletter offerto dall’OCST potrete ricevere le informazioni in maniera mirata ed ecologica, dovunque ed in tempo reale. Comunicazione dell’indirizzo e-mail L’e-mail vi consente di accedere in maniera più semplice all’area riservata del sito www.ocst.com e, in un prossimo futuro, di usufruire di servizi come la consultazione online del giornale «il Lavoro» e la consulenza online. Nome I vostri dati restano protetti ed in ogni momento potrete decidere di modificarli o di revocare questo servizio di comunicazione, se non foste più interessati. Il/La sottoscritto/a Cognome Indirizzo Nap Città Numero di associato desidera comunicare all’Organizzazione cristiano-sociale ticinese i seguenti dati: Telefono e-mail Luogo e data Firma Compilare e inviare a: Segretariato cantonale OCST, Via Balestra 19, 6900 Lugano Sindacato Vendita 26 aprile 2012 il Lavoro 5 Commercio Utili multimilionari alle imprese, briciole al personale NANDO CERUSO L e strategie delle grandi imprese del commercio e della vendita, così come le banche, gli enti assicurativi e le grandi imprese dei diversi settori non cambiano mai, restano cioè ciniche, prive di inventiva e di contatto con la realtà. Quando gli affari vanno a gonfie vele e gli utili crescono a dismisura, non piagnucolano come di solito, ma, comunque, adottano strategie informative da cassandre per creare incertezza e paure sulla tenuta dei mercati e dell’economia, col fine di giustificare mancati adeguamenti sociali e salariali che avrebbero dovuto rivalutare il potere d’acquisto dei salariati. Di questi tempi li sentiamo piangere perché gli utili netti si sono ridotti rispetto agli anni d’oro, in cui il mercato era in costante crescita. Siamo succubi di manager, privi certamente di senso della misura, se non di professionalità, troppo abituati alla crescita. Ma alla crescita di che cosa? Degli utili, certamente! Ma non delle condizioni di lavoro. Per questi luminari dell’economia, quello del personale non è altro che costo da ridurre spremendo fino all’osso i lavoratori. Si gioca al ribasso sulla massa salariale e sulle prestazioni sociali e si aumentano i carichi di lavoro. Si tratta di un ragionamento paradossale ma consolidato e sfacciatamente pagante per le categorie imprenditoriali senza scrupoli che si dimostrano più predisposte ai guadagni facili (spesso immeritati) che al sacrificio professionale nell’interesse aziendale. Tali strategie segnano lo sconcertante quadro degli utili ultramilionari presentati dalle grandi e medie imprese del commercio e della vendita anche nel corso del 2011, di fronte ai residuati di briciole che sono state lasciate cadere dai tavoli dei lauti profitti (0,3 per cento sulle masse salariali). Da ciò la necessità di dover contrastare i fenomeni su esposti, per rivendicare giusti salari e adeguate prestazioni sociali per una categoria di lavoratori e lavoratrici da anni tenuta sotto la sferza delle politiche manageriali anti sociali, dei salari al ribasso, del dumping sociale e dello sfruttamento. In tal senso, l’OCST ha già predisposto un programma d’azione a livello cantonale attraverso il quale sviluppare un’incisiva attività sindacale a diretto contatto con il personale di vendita, per combattere i tentativi di deregolamentazione del mercato del lavoro e ogni forma di sopruso e sfruttamento sul personale di vendita. In mancanza di regole contrattuali concertate tra padronato e sindacati, che siano diffuse a livello cantonale, l’OCST pretenderà il rispetto dei salari e delle regole sociali d’uso nel nostro territorio, ricorrendo puntualmente ai giudici competenti laddove tali regole siano eluse furbescamente a danno dei lavoratori, delle lavoratrici e dell’economia. Padronato e manager del settore dovrebbero prendere in seria considerazione tale eventualità, mettendo da parte logiche imprenditoriali che hanno determinato solo danni alle imprese, insoddisfazione nel personale e conflitti imprenditoriali, politici e sindacali. Assemblea nazionale Valora Le trattative continuano appese ad un filo ALBERTO TREVISAN S i è svolta lunedì scorso la conferenza nazionale Valora, durante la quale la delegazione Syna ha fatto un resoconto degli ultimi incontri di trattativa e ha chiesto conferma ai delegati del mandato per continuare. Di fronte alle cinquanta delegate di base provenienti da tutta la Svizzera, Carlo Mathieu ha illustrato le novità sul nuovo contratto in vigore dal 1.1.2012, che senz’altro fanno del contratto Valora uno strumento all’avanguardia, in particolare: oltre al salario minimo di Fr. 3’600 sono stati definiti i salari minimi in base alla formazione professionale; 5 settimane di vacanze e tredicesima mensilità per tutti; obbligo di retribuzione mensile per chi lavora più del 60 per cento; 16 settimane di congedo maternità retribuito e una settimana di congedo paternità; fino a 3 giorni di congedo in caso di malattia dei figli; premi di anzianità a partire dal 5° anno di servizio di lavoro; incentivi alla formazione continua; istituzione di una commissione paritetica per la verifica dei singoli casi. Ma gli aspetti positivi, pur rilevanti, finiscono qui. L’ultima seduta di trattativa, in particolare ha portato la delegazione sindacale ad abbandonare il tavolo per poter consultare l’assemblea sul da farsi. È stato messo a disposizione lo 0,5 per cento della massa salariale per aumenti individuali al merito. Tutti i chioschi inoltre denunciano una continua diminuzione delle ore di lavoro a disposizione, che vengono stabilite dalla centrale, cosicché i dipendenti subiscono una riduzione del tempo di lavoro e quindi dello stipendio. Inoltre Valora non arretra sul punto che più sta a cuore alle lavoratrici e ai lavoratori: la garanzia dell’applicazione del contratto collettivo ai chioschi che vengono gestiti sotto forma di «agenzia», pur essendo parte del gruppo Valora a tutti gli effetti. La delegazione del Ticino, in particolare, ha rimarcato la continua pressione che le gerenti stanno subendo da parte di Valora perché si convincano a passare al sistema di agenzia, che di fatto scardina il sistema di protezione costruito col Contratto Collettivo ed espone chi compra l’agenzia a farsi carico di tutto il rischio aziendale (salvo poi scaricarlo sui dipendenti riducendo il numero di ore). Su questo punto Valora persiste a non voler discutere con Syna/OCST, intenzionata a mantenere la piena libertà per i titolari delle agenzie di applicare o meno il contratto collettivo. Valora ha inoltre negato la possibilità di fornire a Syna e OCST l’elenco dei chioschi gestiti come agenzia. L’assemblea ha confermato il termine massimo di discussione per fine giugno. Se le trattative porteranno a significative novità, verrà mantenuto il partenariato tra Syna/OCST e Valora. Altrimenti l’assemblea delle dipendenti valuterà la rottura del contratto collettivo e l’adozione di misure opportune di protesta. E su questo già lunedì le idee e le proposte non sono mancate. 6 Sindacato Edilizia 26 aprile 2012 il Lavoro Assemblea edili del Mendrisiotto Un incontro per rinnovare la solidarietà e l’amicizia MASSIMO ZAGHEN* A nche quest’anno si è svolto il tradizionale incontro della sezione degli edili del Mendrisiotto, che ha avuto luogo il 3 aprile scorso a Balerna. Erano presenti oltre 150 lavoratori in un clima di amicizia e giovialità. È stata particolarmente apprezzata la relazione di Paolo Locatelli, responsabile edilizia per l’OCST a livello cantonale, il quale ha illustrato le novità principali legate al rinnovo del Contratto nazionale mantello valido, come noto, dal 1° aprile 2012 al 31 dicembre 2015. Un contributo, quello di Locatelli, che ha raccolto i consensi di tutti i presenti in sala. L’intervento del Segretario regionale di Mendrisio Sandro Mecatti, ispirato dalle parole del nostro presidente sezionale Walter Bettoni, applauditissimo da tutti i presenti, ha evidenziato come siano importanti, oggi più che mai, la coesione e la solidarietà di tutti i lavoratori. Senza questi sentimenti difficilmente sarebbe stato possibile ottenere il rinnovo contrattuale ed i miglioramenti che sono stati introdotti, in un periodo, quello attuale, dove si stanno verificando, specialmente nel settore terziario e industriale, tentativi di smantellamento delle condizioni contrattuali faticosamente raggiunti in anni di trattative. Da sinistra: Massimo Zaghen, Walter Bettoni e Sandro Mecatti Anche l’intervento del Vice segretario regionale di Mendrisio e responsabile dell’assistenza giuridica del Mendrisiotto, Giuliano Butti, è stato particolarmente incisivo e interessante, evidenziando il lavoro svolto dai colleghi dell’assistenza giuridica e di tutti i collaboratori dell’OCST a favore di tutta l’utenza che giornalmente fa capo ai nostri servizi. L’onore ai fedelissimi, associati all’OCST da 25 e 40 anni, ha coronato degnamente la serata che, che come ogni anno è proseguita a tavola con una cenetta in compagnia. Un ringraziamento mio personale, infine, a tutti i colleghi che con il loro impegno hanno contribuito alla riuscita della serata. *Responsabile OCST Edilizia Mendrisiotto Inserzione RIMINI • MAREBELLO HOTEL BLUMAR HHH Tel. (0039) 0541-370867, Priv. -54634 solo Maggio Fronte mare, camere tutti comforts, parcheggio, Baby-Club. Scelta menù. Spiaggia compresi acquascivoli e piscina. Gratis Parco Acquatico. 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Anche la libera circolazione, se inserita in una logica di complementarietà, consente di supplire più agevolmente del passato alle carenze di manodopera indigena che si manifestino in determinati rami o profili professionali. Interrogativi fondati Laddove viene utilizzata in modo distorto, la libera circolazione suscita però forme di concorrenza controproducente tra la manodopera locale e quella frontaliera. Da questo profilo, la progressione costante e il raggiungimento della vetta di 54’000 frontalieri solleva fondati interrogativi sul loro impatto, che è peraltro triplice. Incide sull’occupazione e può sottrarre occasioni di impiego per disoccupati locali; contribuisce ad incrementare la flessibilità del mercato del lavoro (si veda la possibilità di assumere un collaboratore per semplice notifica fino a 90 giorni all’anno; la facoltà delle agenzie di lavoro temporaneo di reclutare lavoratori interinali oltre confine; la consistente mole di lavoro distaccato) e concorre indirettamente a tener sotto pressione i livelli salariali. Una clausola interna di salvaguardia Le distorsioni e gli abusi, che vanno combattuti con vigore, non sono tuttavia addebitabili ai frontalieri. La responsabilità degli scompensi ricade al contrario sulle aziende che utilizzano la libera circolazione in modo speculativo, scardinando gli equilibri del mercato del lavoro. La salvaguardia di questi ultimi è perciò inscindibile da un ulteriore rafforzamento delle misure di accompagnamento. Occorre in primo luogo puntare a potenziare, rafforzandoli e completandone la gamma, i provvedimenti finora varati dall’autorità federale. L’OCST chiede però anche che, per le regioni dove la presenza di manodopera frontaliera supera una soglia prefissata (20 per cento della popolazione attiva), siano applicabili provvedimenti aggiuntivi. Si tratta di dare forma ad una sorta di clausola interna di salvaguardia, che consenta di proteggere più efficacemente l’occupazione e i livelli salariali nelle zone sottoposte ad una pressione particolarmente acuta. Queste misure dovrebbero mirare a prevenire gli abusi nelle condizioni di lavoro ma non solo: dovrebbero essere parimenti orientate a sostenere l’occupazione locale incentivando, più di quanto faccia oggi la legge sull’assicurazione disoccupazione, l’assunzione di giovani in ingresso nel mercato del lavoro e di persone disoccupate. La responsabilità della Commissione tripartita e delle parti sociali La Commissione tripartita e le parti sociali detengono una responsabilità primaria. È loro chiesto non solo di applicare con rigore le misure di accompagnamento laddove si verifichino abusi, ma di adoperarsi per possibilmente prevenire gli squilibri del mercato del lavoro. Un campo decisivo di impegno è quello della tutela dell’occupazione, in particolare nel settore terziario che rimane lo sbocco privilegiato della manodopera locale. Lo strumento più efficace, poiché fissa le condizioni minime di lavoro e istituisce spazi di confronto tra le parti sociali, rimane il contratto collettivo di lavoro. L’OCST chiede che sia nell’ambito della Commissione tripartita, sia favorendo contatti diretti tra le associazioni padronali di categoria e i sindacati, si dia avvio ad una campagna di diffusione capillare dei contratti collettivi di lavoro. Canali di sollecitazione Per promuovere le proposte di potenziamento delle misure di accompagnamento, l’OCST intende segnatamente interpellare direttamente il Dipartimento federale competente e la SECO e interloquire con la Deputazione ticinese. Si avvarrà pure di Travail.Suisse, affinché ne sia interessata anche la Commissione tripartita federale. È opportuno che il dibattito sollevato dall’ulteriore incremento dei frontalieri sia colto quale occasione per verificare le ricadute della libera circolazione e per adeguare gli strumenti a salvaguardia di un mercato del lavoro dove la manodopera locale e quella frontaliera si amalgamino al di fuori di rapporti di contrapposizione. 8 Sindacato Sanità 26 aprile 2012 il Lavoro Ospedali EOC Casa Santa Filomena di Stabio Ecco come sarà applicato il congedo del padre per la nascita Ben riuscita la prima assemblea DIANA CAMENZIND Nella sua ultima seduta, la Commissione paritetica cantonale degli ospedali dell’EOC si è espressa sulla richiesta dell’OCST in merito alla corretta applicazione dell’articolo contrattuale che stabilisce il diritto ad un congedo pagato per la nascita di un figlio (art. 40 cpv 1 lett. c del ROC). L a CPC ha stabilito che il congedo per nascita figli è in principio concesso per permettere al padre di assistere al parto. Alfine di evitare disuguaglianze di trattamento legate all’ora di nascita (in particolare prima o dopo il turno lavorativo), ha deciso la seguente applicazione: in caso di nascita di figli, al collaboratore vengono concesse 8 ore (per un rapporto di lavoro al 100 per cento) da consumare entro 5 giorni dalla nascita; l’assenza dal turno lavorativo per assistere al parto è conteggiata nel saldo ore; il congedo è legato all’evento (art. 40 cpv 3 ROC), pertanto se il collaboratore non usufruisce del congedo entro i 5 giorni il diritto al congedo cade. S i è svolta nella serata di mercoledì 18 aprile 2012 la prima assemblea del personale della casa anziani Santa Filomena di Stabio. Alla presenza di molti colleghi di lavoro, si è presentata la neoeletta commissione (vedi «il Lavoro n°6 del 5 aprile 2012), dimostrando già sin d’ora competenza e voglia di mettersi in gioco. Dopo un piccolo approfondimento sindacale legato ad alcuni articoli del CCL, un’interes- sante discussione ha chiuso la serata. L’OCST si congratula per la buona riuscita dell’assemblea e augura alla nuova Commissione del Personale un mandato ricco di soddisfazioni. Fondazione Provvida Madre Al via l’attività di una nuova commissione interna DAVINA FITAS N el mese di marzo è stata costituita la nuova commissione interna del personale della Fondazione Provvida Madre. Membri: Lucio Negri (Presidente); Franco Fioletti; Adriano Pettignano; Sara Tevisio; Claudia Mittero. Supplenti: Davide Tognola; Anna Marzioli; Carla Allio Bonacina. L’OCST ringrazia di cuore la commissione uscente per l’ottimo lavoro svolto ed augura alla nuova commissione di rappresentare con la stessa autorevolezza le necessità di tutti i colleghi. Scudo Invito all’Assemblea N el confronto con la direzione è importante che i dipendenti facciano sentire la propria voce e che diano il loro sostegno e la loro adesione al sindacato nella sua funzione di portavoce. Per questo l’OCST invita tutto il Personale SCuDO all’assemblea che si terrà il prossimo: mercoledì 9 maggio 2012 ore 18.30 a Lugano in Via Balestra 19. Sindacato Impiegati dello Stato 26 aprile 2012 il Lavoro 9 Legge ordinamento degli impiegati dello Stato e dei docenti Finalmente un progetto condiviso LORENZO JELMINI M ercoledì 18 aprile il Gran Consiglio ha approvato la riforma della LORD, Legge sull’ordinamento degli impiegati dello Stato e dei docenti. Finalmente dunque si è giunti ad un accordo, basti pensare che di questa revisione si è iniziato a parlare alla fine degli anni ‘90 quando è stato proposto l’ormai famoso progetto GRU 2000. Quattro legislature per giungere ad un progetto condiviso sembrano un po’ troppe anche per i tempi della politica, notoriamente lunghi. Ci auguriamo, non me ne voglia la consigliera di Stato Sadis, che la stessa sorte non debba toccare ad un altra importante revisione, quella sulla Cassa pensioni dei dipendenti dello Stato. Certamente la revisione di una legge così importante necessitava approfondimenti, ma il ritardo è dovuto anche a una politica che non ha certo brillato per capacità di condivisione. Ed è questo che ha fatto fallire il precedente messaggio, che pure aveva per oggetto la revisione delle norme che regolano le condizioni di lavoro dei dipendenti dello Stato, con la bocciatura popolare. L’allora Governo cantonale, che aveva deciso di non coinvolgere i diretti interessati e le organizzazioni sindacali, non è riuscito ad identificare i problemi in gioco e ad impostare un progetto credibile e sostenibile. Le imposizioni raramente funzionano in democrazia. La meritocrazia è fuori gioco L’aspetto controverso della precedente riforma era il sistema retributivo legato al merito che lasciava più dubbi che certezze. Sebbene l’idea di premiare l’eccellenza di un individuo indipendentemente dalla sua provenienza e distinguerlo da chi non s’impegna potrebbe sembrare interessante, la meritocrazia difficilmente può esser applicata con la necessaria equità presso il servizio pubblico. Mancano, infatti, fattori oggettivamente misurabili o quantificabili ed il sistema rischia di aumentare disuguaglianze e contrasti. Bisogna inoltre considerare i vincoli imposti dal Consiglio di Stato sui costi del personale; il sistema di retribuzione al merito si basa infatti sulla possibilità di premiare in maniera sostanziosa le buone prestazioni. Un cambiamento culturale La presente riforma, pur senza la meritocrazia, è un progetto importante per due elementi interessanti: la direzione per obiettivi e la valutazione delle prestazioni. Il messaggio stesso di presentazione della riforma lo conferma visto che assicura come «la politica del personale che si vuole perseguire con questa modifica parziale della LORD porrà degli accenti importanti sulla direzione per obiettivi e sulla valutazione del loro raggiungimento come pilastri essenziali per lo sviluppo della professionalità degli individui e come base per una trasformazione della cultura organizzativa». «Dirigere per obiettivi - continua il Consiglio di Stato - vuol dire dare continuità allo sviluppo delle persone e significa pure recuperare e stimolare un maggior e costante dialogo tra funzionari dirigenti e collaboratori». La direzione per obiettivi e la valutazione delle prestazioni sono elementi importanti, ma potranno essere introdotte nell’Amministrazione cantonale solo se appoggiate dalla necessaria formazione sia dei funzionari dirigenti che dei loro collaboratori. È necessario quindi investire su questo aspetto. A ben vedere questa revisione imporrà un cambiamento culturale e questo, per chi conosce bene le differenti realtà della pubblica amministrazione, non sarà certo una passeggiata. Per completare la revisione Non ci si può fermare qui. Altre modifiche sono necessarie nel prossimo futuro per mantenere attrattiva la funzione pubblica e garantire un servizio di qualità a favore della popolazione, della società e dell’economia. Certamente per garantire reali miglioramenti retributivi al di là dell’inesistente adattamento annuale al rincaro degli ultimi periodi, ma pure per attuare la preannunciata ma mai attuata revisione della classificazione delle funzioni, eliminare le situazioni di precarietà ancora troppo presenti nell’Amministrazione cantonale ed attuare interventi che consentano di aumentare la motivazione dei collaboratori, potenziandone la formazione, introducendo elementi di maggiore flessibilità e di responsabilizzazione, favorendo la mobilità interna. Piace rilevare che il nuovo Consiglio di Stato ha adottato un approccio maggiormente improntato sulla condivisione nella gestione del personale pianificando da subito tavoli di discussione. La riforma delle condizioni lavorative si rivelerebbe illusoria, se non venisse definita con la partecipazione attiva del personale e delle organizzazioni sindacali e se non costituisse il risultato di una ampia convergenza. Servizi I nostri recapiti Il CAST offre: Consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata Via S.Balestra 19 6900 Lugano Mediazione e assistenza nei confronti delle compagnie di assicurazione Tel 091 921 21 04 091 921 21 05 Fax 091 921 21 06 [email protected] www.ocst.com 10 Sindacato Formazione 26 aprile 2012 il Lavoro CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Via S. Balestra 19 6901 Lugano Tel. 091 921 26 00 Fax 091 921 26 66 RECUPERO FORMAZIONE DI BASE AFC/APF ff EDILIZIA BB Custode di immobili, dal 5 novembre, ma-gio-sa, 9.00-12.00 e 13.00-16.00, 408 ore. Costo: fr. 5.544. BB Gessatore Art. 33, da settembre, ve-sa, 600 ore + 180 di pratica. Contattare segreteria. ff VENDITA BB Impiegato del commercio al dettaglio Art. 33 - da ottobre. Termine di iscrizione 30 maggio. FORM. CONTINUA DI MEDIA DURATA ff INFORMATICA BB Percorso ECDL Start 2007/2010 (mod: 1/5/6/), dal 7 maggio, lu-mer, 54 ore. Costo: fr. 610.- soci, fr. 1’060.- non soci. Skills Card ECDL fr. 125.- Esami: per ogni esame fr 55.ff COMMERCIO BB Segretariato 10.a edizione, dal 14 maggio, ma-gio, 9.00-12.00 e 13.00-16.00, 192 ore. Costo: fr. 1’920 soci, fr. 2’300 non soci. ff LINGUE BB Corso di comunicazione multilingue base, dal 9 maggio, mercoledì sera, 18.3021.30 e/o sabato mattina 10.00-13.00, 60 ore. Costo: fr. 950. Seminari: 12 ore, costo fr. 240. FORM. CONTINUA DI BREVE DURATA ff INFORMATICA BB Introduzione all’informatica, dal 2 maggio, lu-mer, 14.00-17.00, 36 ore Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. BB MCAS - Word 2007/2010 corso di base, dall’8 maggio, ma-gio, 19.00-22.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci. BB MCAS - Excel 2007/2010 corso di base, dall’8 maggio, ma-gio, 19.00-22.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci. BB Adobe – Flash (CS5), dal 29 maggio, ma- gio, 18.00-22.00, 16 ore. Costo: fr. 210.- soci, fr. 310.- non soci. ff LINGUE BB Inglese A1 -1° modulo, dall’8 maggio, martedì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Tedesco A1 - 1° modulo, dal 2 maggio, mercoledì, 19.00-22.00, 48 ore. Co- [email protected] www.cfp-ocst.ch www.formatlinga.ch sto: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Linguestate 2012, dal 2 luglio, dal 16 luglio, dal 30 luglio e dal 20 agosto; due settimane dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00 oppure dalle 13.30 alle 16.30. Costo: fr. 360 soci, fr. 450 non soci. ff EDILIZIA BB AutoCAD 2011 3D, dall’11 giugno, lumer, 18.00-20.30, 30 ore. Costo: fr. 400.soci, fr. 600.- non soci. ff CONTABILITÀ BB Teoria - livello avanzato, dal 4 giugno, lu-mer, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.soci fr. 500.- non soci. BB Pratica - Banana, dal 5 giugno, ma-gio, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci fr. 500.- non soci. PROGETTO MOSAICO Un valido aiuto all’inserimento lavorativo L’attività del progetto Mosaico con il percorso di gruppo spiegata attraverso alcuni interrogativi. A cosa mi serve? A ottimizzare la mia candidatura per inserirmi o re-inserirmi nel mondo del lavoro, per presentarmi al meglio ai colloqui e gestire la ricerca di un impiego. Perché dovrei farlo? Perché sono in cerca di un’occupazione, perché sono una casalinga che dopo aver curato la famiglia desidera reintegrarsi nel mondo del lavoro, perché sento il bisogno di guardare con occhi nuovi il mio percorso professionale e personale. Quanto tempo mi prende? Oltre alle 21 ore in aula previste per il percorso di gruppo, devo impegnarmi a ricostruire e rimettere insieme tutte le cose che so e che so fare, per valorizzare il mio «zaino delle competenze» che è indispensabile per ricollocarmi nel mondo del lavoro. Devo dare importanza a tutto ciò che ho appreso dalle esperienze formali (la scuola, il lavoro), ma anche da quelle informali (la famiglia, gli interessi e le passioni che coltivo). Cosa ottengo? Ottengo un curriculum completo e chiaro, arricchito da un portfolio delle competenze in cui ho illustrato con schede specifiche e prove concrete tutti i miei talenti. Ottengo la possibilità di colmare delle possibili lacune con interventi formativi mirati. In concreto, come lo uso? Quando dallo zaino tiro fuori qualcosa, devo saper spiegare esattamente che cosa è e come io uso quella competenza, e il progetto Mosaico mi aiuta a fare questo. Quando in un colloquio di lavoro, mi chiederanno, ad esempio: «mi spieghi in che senso ha spirito d’iniziativa», saprò esattamente cosa rispondere, con esempi concreti e calzanti. E questo per tutte le qualità che avrò messo in evidenza nel curriculum. Con chi lo faccio? Con persone che sono motivate come me a rimettersi in gioco, che condividono stesse problematiche e stesse energie nel realizzare un nuovo progetto professionale. Con la consulente di riferimento che si mette al mio fianco in questo percorso e non mi spinge né mi tira: mi accompagna e mi sostiene nel guardare indietro alle passate esperienze per lanciare una scommessa per il futuro. Info consulenti del CFP-OCST Marina Bernardo Ciddio e Emanuela Pigò tel. 091 9212600 [email protected] - [email protected] Il calendario completo dei corsi può essere consultato sul nuovo sito internet del CFP-OCST e di FORMAT Lingua all’indirizzo www.cfp-ocst.ch. Comunicazione multilingue Corso base per traduttori I l CFP-OCST in collaborazione con FORMAT Lingua organizza il corso base di comunicazione multilingue, indirizzato a chi effettua già traduzioni nel proprio ambito professionale, pur non avendo una specifica formazione. Il corso base (Introduzione alla tecnica di traduzione, 60 ore) si pone quale valorizzazione della lingua italiana, ma si rivolge anche a persone di madrelingua tedesca o inglese. Costo: Fr. 950.-. È richiesta la conoscenza, oltre all’italiano, di almeno una delle lingue proposte (inglese e/o tedesco). Sono poi previste due possibilità di approfondimento: seminari settoriali (bancario/finanziario, giuridico, tecnico, nuove tecnologie, altro), 12 ore, Fr. 240.-; aggiornamento informatico specifico per traduttori (SDL Trados Studio 2009), 12 ore, Fr. 240.-. Orari I corsi (minimo 8 partecipanti) si svolgono il mercoledì sera dalle 18.30 alle 21.30 e/o il sabato mattina dalle 10.00 alle 13.00 dal 9 maggio. Sindacato Formazione 26 aprile 2012 il Lavoro 11 Insegnare le lingue in modo gradevole Riflessioni su apprendimento e insegnamento delle lingue PATRICK RIMELL* L e ragioni per le quali decidiamo di imparare una lingua sono determinanti per il successo dell’apprendimento. Secondo un sondaggio degli anni ’80, il 95 per cento degli studenti che hanno motivazioni estrinseche hanno un successo inferiore al 30 per cento; un altro 5 per cento, ossia quelli che hanno motivazioni intrinseche, hanno una percentuale di successo del 95 per cento. Negli ultimi 30 anni, si sono fatte molte ricerche in materia di motivazione; emerge chiaramente che se amiamo quello che studiamo, impariamo meglio. Più è positiva l’attitudine dello studente, più il ruolo del docente diventa relativo o marginale. È un dato di fatto che molti lettori universitari, davvero competenti nel loro settore, non sono dei buoni docenti; non devono esserlo dato che gli studenti sono personalmente molto motivati ad imparare. Le implicazioni sono dunque chiare e sono state largamente dimostrate: insegnate le lingue nel modo più gradevole possibile. Le vostre attività non siano solamente pertinenti, ma anche più stimolanti e divertenti. I giochi in generale o i giochi di ruolo sono modi naturali di apprendimento. Non impariamo bene se siamo stressati o tesi; è importante essere il più rilassati possibile. Per questo può essere utilizzata musica classica (in Suggestopaedia) o altre metodologie. Tuttavia, ci sono aspetti dell’apprendimento che sono necessariamente monotoni – per esempio la memorizzazione dei vocaboli – ogni studente ha il proprio metodo personale: uno studente serio sa che impara meglio se tiene conto dell’ambiente in cui vive. Se penso alla mia esperienza di discente, il mio metodo per imparare i vocaboli è alquanto idiosincratico: non amo stirare – ma è un’attività ritmica e il ritmo è un aiuto importante nell’apprendimento – così ho deciso di memorizzare i vocaboli mentre stiro. Oltre che spendere metà tempo per fare delle attività che non mi piacciono, il risultato è stato un vero successo e quindi gratificante. Metodologie di studio Allora, come organizzare il nostro studio in modo metodico? Tony Buzan, psicologo famoso per la sua mind-mapping (mappe mentali) ed esperto in sistemi mnemonici, conclude il suo libro «Use your Head» affermando che il rapporto più efficace tra momenti di studio e pause è di 50 minuti di studio e 10 minuti di pausa. È interessante notare che tale metodo pragmatico è stato utilizzato per molti anni nella maggior parte delle scuole secondarie in Europa occidentale. Tuttavia, se un altro ritmo si dovesse dimostrare più efficace, lo studente dovrebbe sentirsi assolutamente libero di sperimentarlo e adottarlo. Buzan precisa che la nostra memoria e la nostra capacità di concentrazione raggiungono il loro picco all’inizio e alla fine di una sessione di Tel. 091 921 26 00 [email protected] www.cfp-ocst.ch CERCHI UN LAVORO QUALUNQUE ? CAMBIA STRATEGIA! Il Centro di Formazione Professionale OCST ti offre: Il progetto MOSAICO per definire meglio cosa sai fare I CORSI per completare le tue competenze Contattaci per una consulenza! Condizioni di favore per tutto il 2012 studio; sarebbe quindi meglio che le sessioni non fossero troppo lunghe. La lezione frontale, per quanto minima, è essenziale e senza dubbio indispensabile. Ogni giorno lo studente è responsabile del proprio apprendimento e i metodi di insegnamento moderni ne tengono conto, sottolineando l’importanza dell’autonomia dell’allievo fuori e dentro l’aula, dell’organizzazione del lavoro in coppia o in gruppo e dell’enfasi sullo scambio reciproco (facendo ovviamente eccezione per coloro che lavorano meglio da soli). Durante i corsi, viene spesso trascurato uno degli aspetti più importanti dell’apprendimento di una lingua, cioè la necessità di utilizzare regolarmente i «linguistic items» (strutture linguistiche). Per la breve durata dei corsi o per l’offerta di pacchetti che tendono ad essere sempre più competitivi o ancora per la stessa resistenza dello studente, rimane però il fatto che i «linguisitic items» devono essere trasferiti dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine per poi essere collocati nella memoria permanente. Quello che si può constatare in aula è solo una piccola parte – spesso solo l’inizio – del processo di apprendimento. Uno studente potrebbe essere capace di utilizzare i «linguisitic items» durante l’ultima fase della lezione, ma se non li utilizza regolarmente, sarà capace di ricordarli un mese dopo? Capire e farsi capire Imparare praticando è fondamentale per le lingue. Se lo studente è tanto fortunato da studiare la lingua nel paese dove viene parlata, imparerà altrettanto fuori dall’aula e il docente avrà in questo caso un ruolo di aiuto per filtrare la massa di informazioni che gli si presentano ogni giorno. L’esperienza che ho maturato in Inghilterra con i miei studenti, si è riproposta in Ticino quando ho osservato una lezione di italiano per stranieri; lezione in cui il docente era alle prese nel «dis-insegnare» il dialetto. Non si tratta di imporre un modello standard, bensì di aiutare lo studente a capire e a discernere il tipo di linguaggio che sta ascoltando e utilizzando. Ci sono fattori culturali che talvolta impediscono questo procedimento: per esempio gli studenti giapponesi hanno un atteggiamento più passivo nella conversazione e non si esprimeranno finché non avranno la quasi certezza di padroneggiare una grammatica corretta; il concetto di imparare dai propri errori (accettato da quasi tutti gli europei) a loro è totalmente estraneo. Il ragazzo inglese che tenta di imitare la pronuncia del suo docente, viene deriso dai suoi compagni. Qui in Svizzera l’esperienza è meritevole. C’è la volontà disinvolta di voler comunicare in altre lingue (generalmente sono quelle nazionali ma non solo). Magari il livello può sembrare insoddisfacente, ma il messaggio passa, si capisce e si è capiti e questo è l’obiettivo principale nell’apprendimento delle lingue. *EFL Teacher 12 Info Balcani Pagina a cura di Slavko Bojanic Izbor američkog magazina «AskMen» 26 aprile 2012 il Lavoro Švajcarska Bosna i Hercegovina na listi «Zastrašujućih Kvote za imigrante zemalja koje morate posjetiti» iz EU diskriminacija A merički muški magazin «AskMen» u svom online izdanju objavio je listu «Zastrašujućih zemalja koje morate posjetiti», a na nju je svrstao i Bosnu i Hercegovinu. Bosna i Hercegovina našla se na drugom mjestu. «Kada većinu ljudi zamolite da vam predstave svoju sliku Bosne, velike su šanse da će ona biti sastavljena od prizora vijesti CBS-a iz ranih devedesetih, kao razrušeni, blatnjavi pejzaž...», piše novinar Adam Hodge. «I danas međunarodni ugled Bosne pati zbog tih slika, od prije 20 godina» dodaje. «Bosna je Evropa od prije 20-30 godina, prije nego što je turizam zagadio parkove na ostaku kontinenta. U prelijepim, ali rijetko posjećivanim bosanskim nacionalnim parkovima, poput Kozare, možete pješačiti, voziti biciklo i skijati», piše Hodge, napominjući da je Sarajevo bilo domaćin Olimpijade 1984. «Ne dajte se zavarati, Bosnu je oblikovao rat. Tu je počeo Prvi svjetski rat, a granate su napravile ožiljke koji i dan danas obilježavaju većinu gradova u kosmopolitskom Sarajevu». «Rezultat svega toga je mjesto protkano nevjerovatnom i živom historijom. Ali, jedno od najugodnijih iznenađenja koje ćete doživjeti je kuhinja - u Bosni se kuhaju neka od najboljih jela u Evropi», završava Hodge svoj opis. Pored BiH, na ovom spisku našli su se i Mijanmar (Burma), Armenija, Uganda, Kolumbija, Indonezija, Iran, Pakistan, Kuba i Etiopija. Srpski Dani Kulture u Luganu Pozivnica P ostovani prijatelji, pozivamo vas da prisustvujete kulturnom dogadjaju «Srpski dani kulture u Luganu», u organizaciji Srpskog kulturnog udruzenja «Desanka Maksimovic» – Lugano 11-12-13. maj 2012. god – Sala multiuso, via delle Scuole 23, Paradiso Program: Petak 11.05.2012. od 20:00 casova - Koncert narodnih igara i pesama - Gosti veceri: Grupa «Balkan Lovers» Subota 12.05.2012. od 14:00-17:00 h - Izlozba ikona, fotografija, slika i narodne nosnje - Knjizevno vece 18:00-19:30h - Prezentacija zvucne knjige u izdanju Sluzbenog glasnika – Beograd - Pozorisna predstava «Cik, seti se» pocetak u 20:30h (Milenko Pavlov i Ljiljana Djuric). Nedelja 13.05.2012. od 14:00-17:00h - Program istog sadrzaja kao i u subotu - Kocktel sa srpskim specijalitetima od 19:00 casova. BETA Š ef češke diplomatije Karel Švarcenberg označio je danas kao čistu diskriminaciju i tužno to što je Švajcarska uvela godišnje kvote za boravak građana «novih članica» Evropske unije. Švajcarska je odlučila da odredi kvotu od 2.000 imigranata godišnje za državljane Poljske, Češke, Slovačke, Mađarske, Slovenije, Litvanije, Letonije i Estonije. Na inicijativu šefa češke diplomatije u ime zemalja Višegradske četvorke, Švarcenberg i njegov poljski, slovački i mađarski kolega uputili su danas sa sastanka šefova diplomatija članica EU u Briselu protestno pismo švajcarskim vlastima i zatražile da tu odluku preispitaju. «Potez Švajcarske nije bio uopšte potreban. Preduzet je u strahu od tamošnjih radikala. Smatram da je to tužno za zemlju koja ima veliku demokratsku tradiciju», kazao je danas Ssvarcenberg češkom radiju. U pismu su šefovi diplomatija Poljske, Češke, Slovačke i Mađarske upozorili da neke od zemalja «nove Evrope» nisu ispunile ni te nove doseljeničke kvote, a kao diskriminaciju označili su to što Švajcarska, u strahu da će je u vreme krize preplaviti imigranti, samo neke od članica Evropske unije izdvaja u sistem kvota. Zbog toga što Švajcarska tako krši sporazum sa EU o slobodi kretanja, protestovala je i predstavnica EU za međunarodne odnose Ketrin Ešton, a predsednik Evropskog parlamenta Martin Šulc označio je taj korak kao diskriminaciju. Iako bi EU mogla da Ssvajcarsku tuži sudu, Švarcenberg se ipak založio za ubeđivanje - da joj se ukaže da je taj korak pogrešan i izlišan, budući da iz novih članica u Švajcarsku dolazi svega 10 odsto gastarbajtera iz EU. Nove kvote koje je uvela Švajcarska stupaju na snagu 1. maja. Sindacato Attualità 26 aprile 2012 il Lavoro Navigazione Lago Maggiore Si aspettano passi concreti LEONARDO MATASCI G li sforzi intrapresi dai dipendenti, dai rappresentanti sindacali, dalle autorità politiche e dalla popolazione, sembra stiano producendo i primi risultati positivi... In effetti, durante i colloqui avuti con la direzione della Navigazione Lago Maggiore, con sede ad Arona, abbiamo potuto apprendere come il loro orientamento sia indirizzato a mantenere anche per il 2012 un’offerta uguale a quella proposta per l’anno precedente. Per il personale questo significherebbe l’impiego di tutti gli stagionali (anche coloro che hanno ricevuto la lettera di licenziamento), e quindi un segnale positivo per le offerte turistiche del locarnese: tutto questo è emerso durante la conferenza stampa che le organizza- zioni sindacali e la commissione del personale hanno convocato il giorno 23 aprile 2012. Sul piano concreto, chiaramente, non siamo in grado di dare risposte definitive, ma alla vigilia della stagione turistica osiamo sperare che da parte della direzione ci si assuma le responsabilità, sia per quanto riguarda l’avvenire del personale che della azienda stessa. Il problema è pure sentito sulla sponda italiana del Lago Maggiore, e i nostri contatti con i colleghi italiani si vanno via via intensificando al fine di una collaborazione unitaria volta a salvaguardare da un lato i diritti dei lavoratori e dall’altro il turismo di questa nostra regione insubrica. Attendiamo dalla politica, che fino ad adesso ci ha moralmente sostenuti, dei passi concreti, che diano un significativo impulso alla problematica, che tanto sta a cuore ai dipendenti e alla regione del locarnese. Martedì scorso il Consiglio di Stato, con una lettera indirizzata alla direttrice del Dipartimento federale dei trasporti e delle comunicazioni (DATEC), signora Doris Leuthard, ha ribadito la propria preoccupazione di fronte alle misure adottate dalla società di navigazione concessionaria sul lago Maggiore. In particolare il Consiglio di Stato sottolinea le innegabili conseguenze che le modifiche di orario e la riduzione delle tratte avranno sia per l’utenza locale (e non sono pochi i lavoratori a far capo alla navigazione per spostarsi da una sponda all’altra del lago) che per il settore turistico, già pesantemente penalizzato dalla difficile situazione congiunturale (crisi economica e deprezzamento dell’Euro in primis). A questi fattori si aggiunge il previsto e notevole aumento delle tariffe. In considerazione delle legittime preoccupazioni di utenza e operatori turistici il Consiglio di Stato chiede al DATEC di nuovamente intervenire con le competenti autorità italiane per cercare soluzioni ragionevoli. Riforme in Italia INCONTRO Come cambierà il mondo del lavoro Monteforno e dintorni NANDO CERUSO È indubbio che la riforma del lavoro proposta dal Governo Monti segnerà una svolta storica nel mondo del lavoro italiano. Di fatto le imprese non dovranno più sottostare al vincolo ferreo dell’art. 18 che limitava i margini di manovra ai datori di lavoro anche nelle situazioni di difficoltà economiche aziendali. In buona sostanza il nuovo disegno di legge tende ad alleggerire le imprese dai vincoli, ritenuti troppo rigidi dalla parte padronale, al fine di una maggiore flessibilità sui processi di ristrutturazione e riassunzione di personale con regole contrattuali a tempo indeterminato. Dopo il lungo tira e molla tra sindacati e Governo, sono scaturite formule di compromesso, in larga parte condivise dalle organizzazioni sindacali più moderate, che ravvisano la necessità di rendere più libero il mercato del lavoro per favorire la crescita dell’occupazione, in particolare dei giovani. Ciò non vuol dire che con la modifica dei disposti di legge, nella fattispecie l’articolo 18, si potrà licenziare con disinvolta superficialità come, purtroppo, succede alle nostre latitudini, tutt’altro! Un licenziamento potrà essere intimato nei casi di giustificato motivo o per ragioni economiche aziendali, che comunque dovranno essere motivate e, se fosse il caso, comprovate davanti ai giudici competenti. In caso di licenziamenti abusivi o ingiustificati il giudice può imporre, oltre al risarcimen- to economico e contrattuale, il reintegro delle persone licenziate. Prima di procedere a licenziamenti per motivi economici, le imprese devono darne comunicazione agli uffici competenti, per avviare in prima istanza la procedura di conciliazione tra le parti. Sulle controversie in materia di licenziamenti sarà inoltre imposta una procedura speciale abbreviata, rispetto alle normali procedure attinenti al diritto del lavoro. Per le donne lavoratrici è inserito un capitolo di tutela nei casi delle così dette «dimissioni in bianco». In tal senso le dimissioni durante il periodo di gravidanza andranno convalidate dai servizi ispettivi del Ministero del Lavoro. Sull’insieme delle modifiche di legge tra breve dovrà essere reso noto il testo d’applicazione al quale andranno ancorate tutte le regole contrattuali siglate tra le parti padronali e sindacali. Le regole tanto pretese dalla politica e dagli imprenditori ci sono, dunque. C’è solo da sperare che tanto l’autorità di Governo quanto la Confindustria italiana, siano coerenti e conseguenti nel proporre nuovi progetti anche di rilancio dell’economia e dell’occupazione, di cui sentono tanto bisogno non solo i giovani, ma anche quelle centinaia di migliaia di capi famiglia disoccupati che, va detto per inciso, il posto di lavoro l’hanno perso o non lo trovano per colpa di una classe politica parolaia, incapace di gestire lo Stato, nonché di una classe imprenditoriale senza scrupoli che ha dilapidato abnormi risorse finanziare dello Stato, senza generare le dovute ricadute in termini economici ed occupazionali. 13 L a memoria della nostra storia va custodita e divulgata perché costituisce le fondamenta della nostra attività presente. La testimonianza di sindacalisti che raccontano gli eventi più significativi della loro vita personale e professionale ci permette di capire concretamente le loro motivazioni ideali, politiche e religiose. La Monteforno è una delle storie, che hanno visto protagonisti la nostra Organizzazione e i sindacalisti cristianosociali. L’OCST organizza l’incontro MONTEFORNO E DINTORNI Storie di fabbrica, uomini e soldi mercoledì 2 maggio 2012 presso la Sala conferenze OCST in via Balestra 19 a Lugano Intervengono Nando Ceruso e Alberto Gandolla Programma 15.00 Proiezione del documentario 16.15 Testimonianze 17.30 Conclusioni e rinfresco invita! 14 Attualità 26 aprile 2012 il Lavoro VII Incontro Mondiale delle famiglie Evento straordinario, il papa a Milano I l VII incontro mondiale delle famiglie avrà luogo a Milano dal 30 maggio al 3 giugno. Benedetto XVI rende visita alla Chiesa Ambrosiana, si fermerà tre giorni e celebrerà una Messa davanti a fedeli provenienti da tutto il mondo. Sono tre le parole chiave che l’incontro mondiale delle famiglie farà rieccheggiare: mondialità, lavoro, festa. Sarà una magnifica occasione di incontro e di scambio, un’opportunità preziosa per conoscere esperienze diverse. Lavoro Parlare di occupazione non è facile. Gravi problemi oggi caratterizzano il mondo del lavoro, primo fra tutti la realtà del precariato e di un lavoro che non c’è, soprattutto per tanti giovani. L’obiettivo da perseguire da parte di tutti, a seconda delle proprie responsabilità e del pro- prio ruolo, deve essere quello della possibilità di un lavoro per tutti. Per molti l’identità di un uomo sta nella sua capacità di consumare e il lavoro è solo lo strumento che consente di avere dei soldi da spendere. La crisi che continua ad interessare in modo drammatico sempre più famiglie ci obbliga a riconsiderare la nostra idea del lavoro e il suo significato. Così si esprimeva Giovanni Paolo II nella Laborem exercens: «Mediante il suo lavoro (l’uomo) partecipa all’opera del Creatore e, a misura delle proprie possibilità, in un certo senso, continua a svilupparla e la completa (cfr. «Laborem exercens»). Dobbiamo riscoprire il senso di un’attività lavorativa: che faccia esprimere il meglio di ogni persona; che sia di qualità e produca partecipazione; che dia il senso di un’azione utile di servizio al miglioramento del bene comune; che valorizzi la responsabilità personale e sociale dell’impresa; che produca socialità e relazioni di solidarietà; che sia stabile e sicura; che dia il giusto reddito per una vita dignitosa; che sia rispettosa del creato e delle sue risorse. Il riposo festivo è tempo da dedicare alla famiglia, ai figli. Il tempo della festa è anche occasione per esprimere attenzione e vicinanza a chi soffre: è il tempo del servizio, della comunione. È giusto conservare questo tempo e riscoprirne la sua dimensione. Eventi con il Santo Padre Venerdì 1° giugno, alle 17.30 il Papa terrà un discorso in piazza Duomo. Sabato 2 giugno, alle ore 11 Incontro con i cresimandi a San Siro. Alle ore 20, all’aeroporto di Bresso, Festa delle testimonianze. Domenica 3 giugno, alle ore 10, sempre a Bresso, celebrazione della santa Messa conclusiva. Festa Il tema del lavoro e del riposo sono strettamente collegati tra loro. Si vive oggi una situazione paradossale: l’esperienza di tanti uomini, donne e soprattutto giovani è quella della precarietà di un lavoro pagato male, senza regole. E quando c’è, il lavoro invade la vita, occupa tutti gli spazi, perchè non è più scandito in tempi regolari di lavoro e di festa. Eventi con il Santo Padre Come iscriversi Sabato 2 e domenica 3 giugno sono previsti i due eventi con il Santo Padre: la Festa delle Testimonianze e la Santa Messa conclusiva del VII Incontro Mondiale delle Famiglie Milano 2012 Per partecipare agli incontri con il Papa andrà richiesto il pass di Accesso - obbligatorio per accedere all'area - utilizzando l'apposito modulo disponibile sul sito www.family2012.com Il pass di Accesso è gratuito e sarà possibile farne richiesta fino a sabato 19 maggio. Inserzione Cassa disoccupazione cristiano sociale / OCST... ...la cassa numero 1 in Ticino Servizi Le nostre sedi Pagamenti giornalieri agli assicurati Lugano - Amministrazione centrale Via Serafino Balestra 19, 6900 Lugano Biasca Piazza Centrale, 6710 Biasca Bellinzona Via Magoria 6, 6500 Bellinzona Grono 6537 Grono Locarno Via della Posta 8, 6600 Locarno Massagno Via San Gottardo 50, 6900 Massagno Mendrisio Via G. Lanz 25, 6850 Mendrisio Chiasso Via Bossi 12, 6830 Chiasso 6 sedi in Ticino e 1 nei Grigioni Professionalità nell’allestimento delle pratiche Programmi informatici per i datori di lavoro Cultura 26 aprile 2012 il Lavoro 15 La persona handicappata e il lavoro La misura del rispetto della dignità umana MARKUS KRIENKE L a Giustizia viene rappresentata con gli occhi bendati: simbolo della sua imparzialità che si realizza attraverso la legge che è uguale per tutti. La legge, o norma, definisce, appunto, la normalità e viene spesso percepita come fredda perché non ha occhi per i casi particolari. I portatori di handicap fisici e psichici, invalidi o disabili spesso si trovano doppiamente svantaggiati. Accanto all’emarginazione sociale e alla mancanza di rispetto morale che devono talvolta subire, vengono infatti dimenticati anche dalla legge. Spesso nel legiferare si trascurano i casi particolari, e a molte buone leggi manca l’efficacia e l’imposizione o semplicemente non vengono applicate agli handicappati. La legge, così il sospetto, è fatta per la normalità, non per l’eccezione. Questo problema vale per la società in generale, ma innanzitutto per la realtà del lavoro. Nell’enciclica Laborem exercens infatti il lavoro viene definito come la «chiave di volta» di tutta la questione sociale: in altre parole, il miglioramento della società deve partire dal miglioramento delle condizioni di lavoro. Una concreta attenzione agli handicappati, invalidi o disabili nella realtà lavorativa potrebbe quindi avere un enorme effetto di richiamo per tutta la società. Chi impara sul posto di lavoro a trattare tutti gli uomini, anche gli svantaggiati come «soggetti pienamente umani, con corrispondenti diritti innati, sacri e inviolabili», lo farà anche nella vita quotidiana, sull’autobus, al supermercato ecc. L’enciclica indica che per favorire un maggior rispetto nei loro confronti, ci vuole un duplice impegno: innanzitutto ognuno deve «educarsi», in tutti i momenti concreti in cui incontra una persona handicappata. Inoltre, viene rivolto l’appello al miglioramento delle strutture sociali – concretamente delle norme e leggi che regolano la realtà del lavoro: l’offerta lavorativa, l’assunzione, il contratto, l’attrezzatura sul posto di lavoro, la remunerazione, la possibilità di promozione e la rimozione di ostacoli ecc. – per rendere la realtà del lavoro sempre più corrispondente alla dignità che è di tutti gli uomini. Ossia nel linguaggio dell’enciclica: di valorizzare sempre di più l’aspetto «soggettivo» del lavoro nei confronti di quello «oggettivo». Riflettendo su questi spunti dell’enciclica, si può davvero dire che la Giustizia nella sua «imparzialità» non vede le esigenze particolari degli handicappati? A questo proposito, l’en- ciclica ci consiglia di differenziare tra «leggi» e «diritto»: se spesso le leggi non arrivano alla realtà dell’handicappato, sono insufficienti o inefficaci nei suoi confronti, oppure semplicemente non trovano applicazione, il diritto non è affatto indifferente. È infatti l’affermazione dell’uguale dignità di tutti, che proprio nella sua imparzialità prende decisamente parte per tutti coloro che sono lesi nella loro dignità. La dignità della persona, che è il suo diritto più originale, proprio nel momento in cui viene lesa lancia un grido energico che rivendica il suo riconoscimento. In questo senso la dignità dell’uomo è rappresentata tanto più dai portatori di handicap che dagli altri cui la legge fa normalmente riferimento. Gli handicappati infatti «con le limitazioni e le sofferenze inscritte nel loro corpo e nelle loro facoltà, pongono in maggior rilievo la dignità e la grandezza dell’uomo». Pertanto, per capire che cosa la nostra società intende con «dignità umana», bisogna proprio far riferimento a chi ha più difficoltà: il modo in cui sono considerati nella realtà lavorativa, sia per il rispetto che dobbiamo a loro, sia per le norme e le leggi giuste che sono da implementare, diventa una prova importante per capire quanto rispettosa della dignità umana è la nostra società. Per difendere i tuoi diritti aderisci all'OCST! L'OCST è firmataria dei contratti collettivi di lavoro in tutte le categorie professionali Mettiamo a vostra disposizione le nostre sedi e il nostro personale qualificato per garantirvi ottimi servizi in diversi campi: Tutela dei lavoratori Formazione L'OCST fornisce gratuitamente agli affiliati assistenza giuridica e legale in materia di diritto del lavoro, previdenza, assicurazioni sociali e contratti di locazione. Diversi tipi di formazione disponibili presso il Centro Formazione Professionale (CFP) dell'OCST: - Aggiornamento e perfezionamento professionale. - Corsi di lingue e informatica. Assistenza agli associati La consulenza assicurativa dell'OCST (CAST), forte di una decennale esperienza nella gestione dell'assicurazione malattia offre altre alla consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata anche la mediazione nei confronti delle compagnie di assicurazione. I professionisti del sindacato sono a vostra disposizione anche per aiutarvi nella compilazione della dichiarazione dei redditi. Sostegno alla terza età e agli invalidi Indennità in caso di perdita di lavoro Servizi alle famiglie La Cassa di Disoccupazione Cristiano Sociale è la prima in Ticino per rappresentatività e garantisce pagamenti giornalieri agli assicurati. L'Associazione GenerazionePiù dell'OCST offre assistenza gratuita nei diversi ambiti delle pratiche amministrative e legali inerenti la condizione delle persone anziane, combatte contro la loro emarginazione, creando occasioni di socializzazione per distogliere dalla solitudine. Presso i nostri centri di vacanza organizziamo colonie estive per far vivere ai vostri figli un'esperienza unica a prezzi modici. 16 Lavoro Opportunità In internet www.ocst.com RICERCHE di collaboratori XX infermiera PS; infermiera oncologia; segretaria di direzione, zona Locarnese. Tel. 079 8350130. XX pasticciere per ristorante scolastico, tempo indeterminato. Tel. 091 9718061, fax 091 9713861. XX meccanico autoveicoli leggeri o riparatore. Attitudine a lavoro indipendente, esperienze nel ramo, interesse al perfezionamento, disponibilità turni di picchetto per il servizio soccorso stradale. Patenti: B/BE/C/D1/CE/C1E; preferenza conoscenza lingue Nazionali. Curriculum: Garage Brasi SA,Via San Gottardo 111,6780 Airolo, o [email protected] XX signora per aiuto pulizie, Ponte Capriasca. Tel. 091 9664410. XX cucitrici con esperienza su macchine industriali (Lineari, Tagliacuci). Cruna SA, Chiasso. Tel. 091 6835479. XX impresario costruttore, assistente tecnico ST, architetto STS, ingegnere STS, esperienza minima 3 anni quale dirigente cantiere, estratto conto individuale AVS, pratica professionale. Requisiti per iscrizione albo. Licenza di condurre B. Candidature: Tromeco SA, Impresa di Costruzioni, V. Brusighell 14, 6807 Taverne. Tel. 091 9660688/9 Fax 091 9669694, [email protected], www.tromeco.com. XX meccanico d'automobili, con esperienza, lavoro saltuario, solo brevi periodi per rimpiazzo personale, concessionaria a Maroggia. Tel. 091 6497257. 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XX apprendista impiegato/a di commercio Municipio di Tenero-Contra. Scadenza: 9 maggio. XX meccanico per Aziende Municipalizzate Municipio Airolo. Ch, attestato professionale ramo meccanico. Scadenza: 8 maggio. Info: Ing. Luca Rossi, tel. 091 8738125, [email protected] XX assistente di farmacia, attestato federale, almeno due anni di esperienza, buone conoscenze informatiche, del tedesco o francese. Ospedale Regionale di Bellinzona e Valli, v. Ospedale, 6500 Bellinzona. Scadenza: 18.5. Info: signora B. Waldispühl Suter, resp. EOFARM, tel. 091 8118688) o sig. M. Bissig, resp. farmacia di Lugano, tel. 091 8116590. XX due operatori/trici di prossimità (70%+70%). Diploma nel settore psico-socio-educativo; conoscenze ed esperienza campo tossicomanie e marginalità, e servizi del territorio. Direzione Ingrado, v. Trevano 6, c.p. 4044, 6904 Lugano. Scadenza: 4 maggio. Info: tel. 091 9226006. OFFERTE di collaborazione XX chef di sala responsabile ristorante. 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[email protected] Cultura 26 aprile 2012 il Lavoro 17 Spunti di riflessione Il travaglio contemporaneo e la virtù della solidarietà Riportiamo la conclusione della conferenza che il Cardinal Angelo Scola, Arcivescovo di Milano, ha tenuto il 26 febbraio scorso nell’ambito delle Conferenze di Quaresima di Notre-Dame di Parigi. N el contesto dell’attuale mondo globalizzato (a livello ecologico, comunicativo, economico e finanziario, geo-politico) ci rendiamo conto di quanto sia attuale, concreta e discriminante la pratica della solidarietà come condizione di quella socio-politica. Ed è anche facile comprendere come l’unica alternativa concreta ad una visione globale solidale sia non certo un democraticismo neutrale, bensì un confronto sempre più spietato tra politiche di potenza. Proviamo a dare anche solo uno sguardo all’attuale crisi economico-finaziaria globale: come non riconoscere che non è in gioco solo un problema tecnico, un disfunzionamento del sistema, bensì una patologia più profonda, che implica un intero modo di concepire l’umano? Come non vedere che se non si agisce responsabilmente a questo livello etico-antropologico, nemmeno il mercato meglio congegnato e garantito risolverà il problema? Ecco perché varrebbe la pena, letteralmente, affrontare la crisi pensandola anche come travaglio, in analogia con il senso tipicamente materno del termine: «una condizione di sofferenza anche acuta, ma con lo sguardo già rivolto alla vita nascente». Il che significa, fuor di metafora, affrontare la crisi provando a sostenere la fatica di sperare per un modo nuovo, più vero, di essere insieme. Infatti, non è possibile nemmeno immaginare «un nuovo ordine economico-produttivo, socialmente responsabile e a misura d’uomo» senza i quattro «ingredienti»: bene comune: non esiste benessere economico sostenibile, se non ricostruendo pazientemente quella fiducia tra le persone che la crisi finanziaria ha intaccato, e solo lasciando al contempo libera la speranza di compimento del desiderio umano al di là di ogni possibile ordine economico-sociale. dignità umana: non esiste fiducia senza un ordine economico in cui il valore della persona sia riconosciuto come irrinunciabile, cioè senza generare «un bene secondo la giustizia che deve riversarsi sulle persone e che ha come valore principale l’accesso delle persone alla loro libertà di svilupparsi» . solidarietà: non ci può essere un ordine economico giusto, rispettoso della dignità della persona, senza reimparare a usare dei beni in un modo opposto alla logica ossessiva del profitto. A questo proposito è opportuno ricordare, con i Vescovi francesi, che noi «discepoli di Cristo siamo più spinti dalla carità in questo periodo di crisi economica e sociale. Le povertà d’oggi sono forse meno nuove che radicali». sussidiarietà: non esiste uso solidale dei beni senza confidare nella partecipazione responsabile di ciascuno, cioè senza quella libertà d’iniziativa che può davvero cambiare le cose, portandoci fuori dalla crisi. Un’architettura complessa, che può forse scoraggiare, ma che, in realtà, ha un punto di partenza semplicissimo. Ci riporta – come già detto con De Lubac – a quello che siamo veramente: soggetti interdipendenti, capaci di rispondere moralmente di questo fatto, cioè capaci – per l’appunto – di diventare solidali. Possiamo, in questo modo, affermare con il compianto cardinal Lustiger: «i principali problemi della crisi mondiale (miseria, sottosviluppo, guerre, ecc.) hanno una soluzione tecnica possibile. Noi potremmo nutrire tutti gli uomini, sviluppare tutti i paesi nuovi, interrompere la corsa agli armamenti, ecc., se lo volessimo. Ebbene, di fatto non abbiamo i mezzi tecnici disponibili perché non vogliamo il buon fine. L’impossibilità si trova quindi nelle nostre volontà, nei nostri cuori. Ragion per cui le uniche risposte vere saranno quelle spirituali, oppure non lo saranno. Il futuro di una società umana è anzitutto una questione di carità». La solidarietà non può essere scambiata per sentimentalismo: perché dipende da un giudizio pratico sulla nostra comune condizione umana. Ed è proprio da questo giudizio che dobbiamo partire. Aggiungendo che si tratta davvero di imparare una virtù. Essere virtuosi, come dice Sant’Agostino, significa usar bene le cose di cui potremmo usar male. In che senso, dunque, la solidarietà ci fa usare bene di qualcosa? La risposta è molto concreta e, ancora una volta, può essere meglio compresa come un’implicazione sociale dei misteri cristiani. La solidarietà, infatti, significa dare qualcosa di proprio agli altri. Se non arriva fino a questo punto, è un inganno sentimentale o peggio (torniamo ai due luoghi comuni di cui si è detto all’inizio). Se invece arriva a questo punto, allora diventa – come dice San Tommaso – «buon uso del denaro» ; cioè si combina concretamente con la liberalità, ovvero con quella disposizione d’animo di chi – dice ancora Tommaso – «è libero dall’affetto» verso le cose materiali, dunque è libero per gli altri. Ora, non è forse vero che questa libertà dal denaro dovrebbe proprio essere un’implicazione quasi naturale per chi crede nella vita eterna? E non è forse vero che questa implicazione aiuta a edificare la convivenza degna dell’umano? Anche l’idea di virtù va dunque riabilitata, perché la pratica solidale di cui abbiamo bisogno deve radicarsi non solo in un complesso di idee e in una prospettiva culturale, ma anche in una disposizione soggettiva acquisita con l’esercizio in un contesto educativo e vissuta con maturità in un impegno comunitario e storico-sociale. È nota l’affermazione lapidaria di Kant sulla necessità di un ordine giusto: «Se la giustizia scompare, non ha più alcun valore che vivano uomini sulla terra». Ma forse, arrivati a questo punto, bisognerebbe aggiungere qualcosa, magari facendo un passo indietro, fino a Sant’Ambrogio. Qual è – si chiede Sant’Ambrogio – il fondamento, la ratio che fa di una società una società umana? «La natura del vincolo sociale presenta due aspetti, la giustizia e la beneficenza che chiamano anche libertà e generosità». È proprio questa ratio che l’etica cristiana ha a cuore, quando gioca la sua partita pubblica per una vita sociale migliore, in un tempo di crisi e di travaglio come quello che stiamo vivendo. Foto: Antonio Mercadante 18 26 aprile 2012 il Lavoro Un progetto concreto Internet e intergenerazionalità MARIA LUISA DELCÒ S ulla pagina «Oggiscuola» del quotidiano La Provincia di Como del 20 marzo 2012 si è parlato di un’interessante esperienza in 24 licei del Comasco con il coinvolgimento di quasi 500 giovani e altrettanti pensionati. «Al liceo a settant’anni» è il titolo dell’articolo che presenta il progetto «Nonni su internet»: infatti gli studenti insegnano i segreti del computer agli anziani con lo scopo di fare «un passo verso una società democratica della conoscenza». A livello concreto l’iniziativa vuole anche insegnare ad utilizzare la Carta regionale dei servizi, visto che ormai sui siti della pubblica Amministrazione è possibile usufruire dei servizi on line. Non è cosa nuova la tematica, ma è l’approccio che ha visto diverse collaborazioni tra scuola, territorio e bisogni di una società sempre più over 65. Positivi sono le interviste riportate nell’articolo. Sezione Mendrisiotto Conferenza «Managed Care» L a Sezione del Mendrisiotto, in collaborazione con il segretariato cantonale, vi invita a partecipare alla Conferenza sul tema «Managed Care» (in votazione il 17 giugno). Per conoscere meglio i pro e i contro del progetto di promozione delle reti di cure integrate (Managed Care). La tavola rotonda, a cui parteciperanno il presidente dell’ordine dei medici dott. Franco Denti, il dott. Guido Robotti (già presidente dell’ordine dei medici) e il segretario cantonale dell’OCST Meinrado Robbiani si terrà giovedì 3 maggio, alle ore 18.00 presso l’aula Magna del centro scolastico Canavée a Mendrisio Seguirà un aperitivo offerto dalla sezione. Vi apettiamo numerosi! Alessandro, studente di prima liceo classico racconta : «Mi piace lavorare al computer e anche stare con le persone anziane. Ho scelto di partecipare a questi corsi proprio per rendermi mediatore attivo delle conoscenze informatiche. A mio avviso è importante che il computer diventi accessibile anche per chi ha superato i 60 anni, affinché si mantengano aperti i canali comunicativi tra due generazioni che altrimenti rischiano di allontanarsi irrimediabilmente». La sua allieva Graziella, 71 anni, dimostra il suo entusiasmo dicendo: «Avere un tutor personale mi aiuta a memorizzare bene le informazioni. Sono una volontaria nel campo del disagio psichico e ho bisogno di affinare l’uso del computer per meglio gestire le comunicazioni inerenti questa attività». Bella l’immagine dei giovani e dei meno giovani che ne esce! Fonte: la Provincia, 20.3.2012, pagina 20 GenerazionePiù Assemblea Cantonale 2012 L’ annuale assemblea di GenerazionePiù si terrà giovedì 24 maggio, dalle ore 9.45 presso l’Albergo Unione a Bellinzona All’ordine del giorno vi è il resoconto dell’attività 2011 e una panoramica sull’anno 2012. È prevista la presenza del Direttore del DSS Paolo Beltraminelli e del presidente dell’OCST Bruno Ongaro. Programma ore 9.45 arrivo a Bellinzona ore 10.00 Assemblea ore 12.00 aperitivo ore 12.30 pranzo ore 15.00 visita accompagnata alla chiesa Collegiata e piccolo concerto d’organo. Sono invitati a partecipare tutti i delegati sezionali. 19 26 aprile 2012 il Lavoro Soggiorni 2012 Parigi, Bretagna e Normandia: ultimi posti disponibili L e iscrizioni per il soggiorno di GenerazionePiù che ci porterà a Parigi, in Bretagna e in Normandia dal 26 giugno al 2 luglio, sono ancora aperte. Le terre che ispirarono per la loro straordinaria bellezza gli impressionisti vi aspettano. Questo è un viaggio che vi condurrà ad esplorare luoghi incredibili e ricchi di fascino, storia e paesaggi incantevoli. Non perdetevi la nostra proposta estiva che racchiude tutte le caratteristiche necessarie per un viaggio indimenticabile! La quota per la camera doppia è di franchi 1600.- (più fr. 300.- per la camera singola) e comprende: viaggio in bus granturismo con accompagnatore, 2 notti a Parigi e 2 notti a Saint Michel in hotel****, 1 notte a Lisieux e 1 notte a Digione in hotel***. Prime colazioni a buffet, 6 cene in hotel, 5 pranzi in ristorante, ½ acqua inclusa ai pasti, guida locale in lingua italiana dal 2° al 6° giorno, gli ingressi al monastero di St. Michel e al museo Arazzo Bayeux. 26 giugno: partenza dal Ticino in bus, destinazione Parigi. Pranzo libero in autogrill e arrivo a Parigi nel tardo pomeriggio per la sistemazione in Foto: France Voyage.com hotel****. Cena e pernottamento in hotel. 27 giugno: dopo colazione, interessante giro panoramico con il bus e guida locale. Ci sarà la possibilità di conoscere i principali monumenti di Parigi. Pranzo in ristorante e pomeriggio a disposizione per le visite individuali. Cena e pernottamento in Hotel. 28 giugno: dopo colazione, con il bus e la guida inizieremo il tour nella città di Rouen, i cui monumenti del centro storico le hanno valso l’appellativo di «città museo». Pranzo in ristorante e nel pomeriggio, proseguimento per Honfleur per la visita del piccolo porto degli impressionisti e la sua chiesa in legno. In serata raggiungeremo Lisieux per la cena e il pernottamento in hotel***. 29 giugno: dopo colazione, partenza per la giornata dedicata ai luoghi dello sbarco avvenuti il 6 giugno 1944 con visita della Point edu Hoc, sito tra Utha e Omaha beach. Sosta e visita del cimitero americano di St. Laurent/ Coleville, proseguimento nella zona di Arromanches dove si intravvedono alcuni relitti del porto artificiale dello sbarco. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio si prosegue verso la graziosa cittadina di Bayeux dove visiteremo il museo che ospita il celebre «Arazzo della regina Matilde», 58 scene che raccontano l’invasione normanna. In serata, arrivo a Mont Saint Michel per la sistemazione e la cena in hotel****. 30 giugno: dopo colazione, visita guidata a una delle meraviglie della Bretagna: St. Malo con l’antica città ancora cinta dalle mura. Il suo particolare fascino e i suoi pittoreschi vicoli non mancheranno di stupirci. Pranzo in ristorante a Concale, graziosa località balneare, famosa per l’allevamento di frutti di mare, tra cui le ostriche, un classico della gastronomia bretone. Nel pomeriggio breve sosta alla Point edu Grouin, selvaggia scogliera sempre battuta dai venti, da dove si spazia su tutta la baia. In serata rientro a Mont Saint Michel per la cena e il pernottamento. 1° luglio: dopo colazione, visita guidata di Mont Saint Michel «meraviglia del mondo occidentale» famosa per l’eccezionale ampiezza delle sue maree. Visiteremo il monastero, dove il forte, la cripta, la cappella e la chiesa sono stati costruiti in sovrapposizione. Alle 11.00 ca. inizieremo il percorso di avvicinamento in Ticino con una sosta nella bella Digione. Pranzo libero in autogrill lungo il percorso. Arrivo in serata, sistemazione e cena in hotel*** situato nella periferia della città. 2 luglio: dopo colazione, bella passeggiata nel centro storico di Digione, prima del pranzo in ristorante. Nel primo pomeriggio, rientro in Ticino con arrivo previsto in serata. Non perdete quest’occasione. Vi aspettiamo numerosi! Soggiorno Isola d’Elba - Spostamento di data I nformiamo i nostri lettori che, a causa di forza maggiore, il soggiorno all’Isola d’Elba previsto inizialmente dal 2 al 9 giu- gno - è stato posticipato dal 9 al 16 giugno. Le iscrizioni sono ancora aperte. Sono disponibili ancora alcuni posti. Gli interessati sono pregati di iscriversi telefonando al segretariato cantonale a Lugano al numero 091 910 20 21, entro il 30 aprile. 20 26 aprile 2012 il Lavoro Sezione Luganese Concerto Corale a Ponte Tresa D omenica 22 aprile nel salone comunale di Ponte Tresa, alla presenza di un folto pubblico, si è tenuto un concerto della corale del «Castello di Ponte Tresa – diretta da Marco Riva e del Coro Valgenzana di Massagno diretto dal mo. Fabio Valsangiacomo. La manifestazione è stata voluta dalla sezione di Lugano, per far conoscere la nostra associazione anche agli amici del Malcantone e visto l’afflusso di pubblico, il risultato è stato raggiunto. Ma passiamo alla cronaca. Dopo l’indirizzo di saluto del Presidente Cantonale Giacomo Falconi, letto da Mario Valnegri, e la breve presentazione dei due complessi, ecco l’apertura da parte dei «padroni di casa», coordinati da Marco Riva, che si sono prodotti in diversi canti che hanno coinvolto anche il pubblico presente. Il coro Valgenzana di Massagno, dopo due pezzi conosciuti, ci lascia di stucco proponendo «Blue Moon», versione corale, eseguita per la prima volta in un concerto pubblico. Alla fine, la sorpresa, i due cori si esibiscono insieme, producendosi in canti che, ancora una volta hanno permes- so ai presenti di unirsi a loro in un unico grande corso. Un’esperienza senza dubbio unica, che merita di essere ripresa. Grazie di vero cuore all’autorità comunale di Ponte Tresa, ai due cori, al signor Manzocchi per la preparazione dell’ottimo rinfresco ed a tutti coloro che hanno collaborato, in particolare al Comitato sezionale di Lugano che con grande sensibilità artistica ha voluto percorrere anche questa esperienza. Fabrizio Tami Agenda Bellinzona ¨¨ Venerdì 27 aprile, Animazione coro casa Tarcisio di Tenero. Ritrovo Mercato Coperto di Giubiasco ore 14.00. ¨¨ Venerdì 11 maggio, Coro, ore 14.00 Vita Serena di Giubiasco. ¨¨ Venerdì 18 maggio, Conferenza (Fogazzaro - Piccolo mondo antico), ore 14.00, Vita Serena a Giubiasco. ¨¨ Venerdì 1° giugno, Visita in Valsolda sulle tracce di Fogazzaro. Locarno ¨¨ Pranzo 1° giovedì del mese, Gio- vedì 3 maggio, ore 12.00, presso il Ristorante Stella (ex Stella d’Italia). Iscrizioni tel. 091 7513052. ¨¨ Giovedì 14 giugno, gita di mezza giornata con visita al Centro lavorazione delle lettere - La Posta Cadenazzo, merenda in zona. Iscrizioni tel. 091 7513052. Lugano ¨¨ Giovedì 10 maggio, S. Messa, chiesa dell’Immacolata a Lugano e merenda al Ristorante Manora. ¨¨ Mercoledì 30 maggio, Conferenza: «Liberalizzazione del mercato dell’elettricità, ore 18.00, l’Aula Magna USI Lugano. Mendrisio ¨¨ Giovedì 10 maggio, gita all’Eremo di S.ta Caterina del Sasso a Leggiuno (VA). Costo: fr. 80.- . Iscrizioni: tel. 091 6405111, dettagli solo agli iscritti. Tre Valli ¨¨ Martedì 22 maggio, Gita turistica culturale a Mantova. Costo: fr. 80.-, non soci fr. 100.- compreso viaggio, pranzo, bibite e visita Palazzo Te. Iscrizioni: tel. 091 8730120 OCST Biasca, dal 7 al 21.5. Condoglianze Sezione Tre Valli L o scorso 10 aprile si sono svolti, nella Chiesa Parrocchiale di Iragna, i funerali dell’associata Antonietta Cocchi, madre di Gerolamo, segretario sezionale di GenerazionePiù della sezione Tre Valli. Folta è stata la partecipazione e, oltre ai numerosi famigliari e amici, erano pure presenti diversi rappresentanti di GenerazionePiù tra i quali, il presidente sezionale Carlo Franscini accompagnato dai membri del Comitato, il presidente cantonale Giacomo Falconi, la vicepresidente Gabriella Bolliger, il presidente sezionale ono- Cantone rario del Mendrisiotto Carlo Fontana e il segretario cantonale Claudio Franscella. Per l’Ocst erano pure presenti il segretario regionale Giancarlo Nicoli e il presidente del Gran Consiglio Gianni Guidicelli. Il Comitato e tutti i soci della sezione di GenerazionePiù delle Tre Valli sono vicini al loro segretario Gerolamo Cocchi, a Mariagrazia, Manuela e Patrizia, per la perdita della cara mamma Antonietta e porgono le più sentite e affettuose condoglianze. Condoglianze che estendiamo anche ai nipoti e ai parenti tutti. Red. I l Comitato cantonale di GenerazionePiù porge con affetto le più sincere condoglianze a don Angelo Moioli, assistente spirituale dell’Associazione, per la perdita del caro fratello Gianbattista. Condoglianze che estendiamo ai familiari e parenti tutti. Attività 26 aprile 2012 il Lavoro Al volo FPCE I diplomati dall’Unione Svizzera Installatori Elettricisti L a FPCE - Formazione Professionale Continua nel ramo Elettrico di Gordola informa che i corsisti, in diverse professioni, hanno ottenuto tra il 2010 e il 2012 l’Attestato Professionale federale rilasciato dalla USIE. Elettricista Capo progetto: Albisetti GianCarlo, Ascona; Bugna Nicola, S. Bartolomeo (I); Cutrona Jonathan, Figino; Donati Camillo, Broglio; Friedrich Massimo, Pregassona; Grimaldi Ettore, Corteglia; Lucchini Eros, Sementina; Marchesi Piero, Molinazzo di Monteggio; Montorfano Eros, Balerna; Pasta Claudio, Giubiasco; Pellegrini Mario, Agno; Piodi Danilo, Genestrerio; Sacco Francesco, Sementina; Spasojevic Milenko, Bellinzona; Susarello Dario, Cadorago (I); Terzi Tiziano, Gordola; Valchera Christian, Malvaglia. Telematico Capo Progetto: Antonietti Christian, Novaggio; Leoni Clau- dio, Rivera; Martinez Carlos, Faido; Milanovic Drangan, St. Antonino; Rocco Antonio, Ponte Tresa. Consulente in sicurezza elettrica: Bucilli Gabriele, Faido; Cirillo Francesco, Biasca; Faria Vieira Perfeito, S. Antonino; Grassi Andrea, Sorengo; Induni Pietro, Cadempino; Lucanto Samuel, Luino (I); Macconi Osvaldo, Italia; Markic Pere, Biasca; Martinetti Mattia, Brissago; Nardi Piero, Balerna; Raso Francesco, Italia, Togni Alessandro, Locarno. Ai diplomati complimenti e auguri di un felice futuro professionale. Info: www.fpce.ch [email protected] Tel. 091 7309025 Colonie Leone XIII Vacanze estive a Sonogno in Val Verzasca L’ Associazione Centri di vacanza Leone XIII, forte della grande esperienza maturata in decenni di attività, propone alle famiglie, anche per questa estate, due turni per le vacanze estive dei figli. Le date sono le seguenti 1° turno: dal 30 giugno al 14 luglio 2° turno: dal 15 luglio al 29 luglio Nella casa di Sonogno, moderna e ben attrezzata, i ragazzi potranno divertirsi e condividere con altri compagni delle belle giornate all’insegna del sano divertimento. Saranno proposti giochi di gruppo, attività manuali, gare sportive, passeggiate ed escursioni nella splendida natura che offre la Val 21 Verzasca. Affascinati dalle numerose e intriganti attività proposte i ragazzi sicuramente non potranno aver nostalgia di casa. Regalate ai vostri figli una vacanza in colonia, oltre al divertimento e al riposo avranno la possibilità di trovare tanti amici con cui condividere preziosi momenti di crescita e di arricchimento in un clima di amicizia e grande divertimento. Info: sig.ra Paola Mauri Associazione Centri di Vacanza Leone XIII v. Balestra 19, 6900 Lugano - tel. 091 9211551 Il profilo del docente di scuola media Sabato 5 maggio, Locarno, Dipartimento formazione e apprendimento (DFA). Giornata di riflessione e confronto tra coloro che quotidianamente vivono la scuola media, per analizzare la situazione attuale, raccogliere le opinioni dei professionisti e promuovere un dibattito pubblico sul ruolo e sul profilo del docente di scuola media nella società odierna in Ticino. Info: www.supsi.ch/dfa Porte aperte alla Scuola d’Arti e Mestieri (SAMT) di Trevano-Canobbio Mercoledì 9 maggio, alle ore 14.15, presso l’aula magna della SAMT di Trevano, pomeriggio informativo con visita accompagnata alla Scuola. Verranno presentate le vie di formazione alle professioni di disegnatore, di elettronico multimediale e di informatico e sulla maturità professionale tecnica. Saranno fornite informazioni specifiche sui requisiti e sulle condizioni di ammissione, sui programmi di formazione e sulle possibilità di perfezionamento e specializzazione aperte dopo il tirocinio. Seguirà una visita guidata ai laboratori e alle aule dove viene svolta la pratica e vengono impartite agli apprendisti le conoscenze professionali. Porte aperte alla Scuola Agraria cantonale di Mezzana Mercoledì 9 maggio, alle ore 14.15, presso la sede di Mezzana-Balerna, pomeriggio informativo con visita accompagnata alla Scuola, centro di formazione per le professioni della natura (professioni verdi). Verranno presentate le vie di formazione alle professioni di agricoltore/trice, cantiniere/a, frutticoltore/trice, orticoltore/trice, viticoltore/trice, avicoltore/trice + formazioni biennali CFP: addetto/a alle attività agricole e custode di cavalli e fornite informazioni sulle possibilità di perfezionamento e specializzazione in ambito agricolo. Seguirà una visita guidata ai laboratori e alle aule dove vengono impartite le conoscenze professionali agli apprendisti. Fausto Agnelli (1879-1944) Pittore luganese tra ebbrezza e disincanto La mostra è allestita nella Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate (Mendrisio) a cura di Mariangela Agliati Ruggia con Gabriella Pedrini. Fino al 19 agosto. Orari di apertura: da martedì a domenica, 9-12 / 14 - 17 (fino a giugno) Luglio e agosto 14-18. Chiuso il lunedì; festivi aperto. Info: tel. 091 8164791 - www.ti.ch/zuest [email protected] 22 Attualità 26 aprile 2012 il Lavoro Scuola media Kovive Mense in tutte le scuole ma bus soppressi I l DECS (Dipartimento di educazione, cultura e sport), tramite il suo direttore Manuele Bertoli, ha avanzato una proposta pilota. L’idea è quella di istituire in tutte le sedi di scuola media le mense scolastiche, togliendo però il servizio dei bus speciali di mezzogiorno. Il progetto pilota dovrebbe partire da settembre nelle scuole medie di Cevio e Cadenazzo. Ma già da ora l’idea sembra non piaccia alla maggioranza dei genitori. D’altronde, istituire il servizio di mensa in ogni scuola e continuare a mantenere il servizio trasporto sul mezzogiorno comporterebbe dei costi eccessivi per il Cantone. L’idea che sta alla base del progetto è quella di dare a tutti gli studenti la possibilità di pranzare in mensa con gli altri ragazzi, trasformando anche questo tempo in un momento educativo, e dall’altra limitare il traffico e il conseguente inquinamento causato dai mezzi di trasporto scolastici. A Cevio l’assemblea dei genitori ha espresso parere contrario alla proposta, al momento di andare in stampa non conosciamo ancora l’esito dell’assemblea dei genitori della scuola media di Cadenazzo. Gianluca D’Ettore, presidente del sindacato Docenti OCST così si è espresso sul GdP del 21 aprile 2012. «I sindacati non sono stati coinvolti nella decisione, ma il Dipartimento ha agito autonoma- mente. Questa misura suscita in me alcune riflessioni. Ricordando che il sindacato sostiene l’allestimento di mense per gli scolari, va rilevato che la formula attualmente prevista impone alle famiglie spese più elevate e forse non tutte potranno permettersi questi costi supplementari. Secondariamente ci si domanda se sia davvero indispensabile estendere questa modalità a tutte le zone del Cantone. Forse, un modello più flessibile e concertato con i comuni e gli enti sul territorio, che si adattasse alle esigenze delle famiglie sarebbe stato più opportuno. Da ultimo, le mense non avrebbero nulla di «scolastico» se non la loro sola ubicazione, perchè non vi sarebbero necessariamente docenti direttamente coinvolti nella sorveglianza o nell’educazione degli studenti durante l’orario del pranzo. Credo che sarebbe così, poichè considero davvero inverosimile che il Dipartimento imponga nuovi carichi di lavoro sui docenti». L’idea non sembra raccolga molti consensi. I più contrari sembrano proprio i genitori. L’obiezione maggiore è data dal fatto che il costo della mensa è decisamente elevato, franchi otto a persona, soprattutto se i figli a scuola sono più di uno il costo incide notevolmente sul bilancio familiare. Altri non sono d’accordo sul fatto che si sia costretti a lasciare i figli a pranzo in mensa e non si possa più scegliere se farli rientrare a casa. Aiuto all’infanzia L’ ente svizzero di aiuto all’infanzia Kovive cerca famiglie ospitanti per permettere a bambini socialmente sfavoriti di trascorrere un periodo sereno di vacanza. Si cercano 50 famiglie ospitanti. Le date per le vacanze 2012 sono: 12 luglio - 2 agosto 1° agosto - 19 agosto Info: Kovive, Lucerna, 041 2492090, info@kovive. ch, www.kovive.ch Gemma Fuchs, Bironico, collaboratrice regionale, tel. 091 9462857 Mara Kilcher-Monti, Bosco Luganese, collaboratrice regionale, tel. 091 6051532 VITA NOSTRA Fedeltà all’OCST In questo mese di maggio, tre colleghi festeggiano significativi traguardi lavorativi. Il 1° maggio Tiziano Libotte raggiunge il ragguardevole traguardo dei 20 anni di servizio presso il nostro Sindacato. A lui è affidata la responsabilità della tenuta dei conti dell’OCST e di tutte le Associazioni e Società ad essa collegate. Tiziano svolge il suo delicato lavoro con maestria e grande precisione ed è sicuro punto di riferimento per tutti i collaboratori del settore amministrativo. Alla sua abilità professionale affianca un carattere aperto e cordiale che lo rendono apprezzato sia dai colleghi che dagli interlocutori esterni. A lui auguriamo di percorrere ancora un lungo cammino all’intermo della famiglia OCST. Sempre in data 1. maggio, giorno significativo per il mondo del lavoro, il collega Rolando Baechler, attivo presso la Cassa Disoccupazione di Massagno, raggiunge 10 anni di attività in seno all’OCST. Si occupa con competenza e professionalità di vari lavori di backoffice che garantiscono agli Assicurati che hanno scelto la nostra Cassa il puntuale pagamento delle indennità. Ringraziamo Rolando per l’operato che svolge quotidianamente e gli auguriamo di raggiungere ulteriori traguardi all’interno della nostra Organizzazione. Elenora Bonardi, collega della Cassa Disoccupazione OCST di Massagno, raggiunge anche lei i 10 anni di attività. Si occupa con competenza, professionalità e disponibilità degli Assicurati che hanno scelto la nostra Cassa e che ritrovano in lei una persona affidabile e premurosa. È sicuramente un punto di riferimento importante del nostro servizio a completa soddisfazioni di tutti gli Assicurati che trovano in lei una persona generosa e disponibile al dialogo. Ringraziamo Eleonora per l’operato quotidiano che svolge ed auguriamo di raggiungere ulteriori traguardi all’interno della nostra famiglia OCST. Auguri • a Dalibor Gottardi, collega del servizio esterno al segretariato di Biasca e a Cristina Antonini, che il 9 maggio, attorniati da parenti e amici si uniranno in matrimonio. Felicitazioni • a Daniela Pacchioni, socia settore CCL Chimica-farmaceutica e ad Alberto Ondoli, per la nascita di Federico, al quale auguriamo ogni bene. • a Flavio Fantini, socio Swisscom, e a Barbara, per la nascita di Emma, alla quale facciamo tanti auguri per un futuro radioso. • a Giuseppe Cocchi, socio Dipendenti comunali, e a Maja Corsini, per la nascita di Marta, con tanti auguri di ogni bene. In memoria • a sette anni dalla scomparsa, 26 aprile 2005, ricordiamo con affetto don Franco Biffi, indimenticato segretario cantonale dell’OCST a fianco di Mons. Luigi Del-Pietro e guida spirituale del nostro movimento dal 1985 al 1998. • a sei anni dalla scomparsa (25 aprile 2006) ricordiamo con affetto Celina Merlini, dal 2001 sensibile e attivissima presidente dell’Associazione Anziani, ora GenerazionePiù. • a cinque anni dalla scomparsa ricordiamo con immutato affetto e rimpianto Mara Valente, dinamica segretaria cantonale dell’AAPI. Missão Católica de lingua Portuguesa Convidamos todos para participar da missa em língua portuguesa nas datas, local e horários previstos abaixo; 11 de maio às 19:30, missa especial e festa de Nossa Senhora de Fátima a Montedato (Sopracenere). Giornale Aperto 26 aprile 2012 il Lavoro 23 Le Domande dei Lettori Ho terminato l’attività in Svizzera, e il Secondo Pilastro? Buongiorno, sono una ex lavoratrice frontaliera che ha terminato di lavorare in Svizzera alla fine di marzo, per iniziare una attività dipendente in Italia. Vorrei alcuni chiarimenti in merito ad una serie di documenti che ho ricevuto dall’assicurazione secondo pilastro, in particolare mi sembra che mi chieda dove versare l’importo che ho versato; cosa devo fare? Invio in allegato la documentazione ricevuta. Grazie. Antonella R. Luino Gentile signora Antonella, la documentazione che mi ha inviato indica qual è la sua situazione dell’assicurazione secondo pilastro, aggiornata alla data di cessazione dell’attività lavorativa. Il certificato assicurativo indica due valori: il maggiore dei due si riferisce alla somma dei contributi versati (dipendente e datore di lavoro) e gli interessi maturati, il minore invece indica la parte obbligatoria. Nel suo caso infatti il regolamento dell’assicurazione prevedeva un versamento superiore al minimo obbligatorio previsto dalla legge, questo maggior versamento in termini tecnici è chiamato «parte sovra obbligatoria» ed è la differenza tra i due importi indicati nel certificato di assicurazione. Nella mail mi ha scritto che ha iniziato a lavorare in Italia, in questo caso ha la possibilità di ritirare immediatamente la parte sovra obbligatoria, mentre la parte obbligatoria deve restare in Svizzera. Se dovesse decidere di ritirare la parte sovra obbligatoria, occorre attenersi a quanto indicato nel promemoria allegato al conteggio, in particolare al punto «Trasferisco il mio domicilio in uno Stato membro dell’UE/AELS e rimango assoggettato/a a una assicurazione obbligatoria per la vecchiaia l’invalidità e il decesso»: portando in uno dei nostri uffici la documentazione richiesta, in particolare: certificato di residenza, dichiarazione di annullamento del permesso di lavoro frontaliero, eventuale conferma scritta del coniuge, possiamo provvedere all’inoltro della richiesta. Per quanto concerne invece la parte obbligatoria dell’assi- curazione, l’istituto di previdenza le da tre possibilità di scelta: aprire una «polizza di libero passaggio» presso di loro, aprire un conto di libero passaggio presso una banca, oppure far trasferire l’importo presso la Fondazione Istituto Collettore, che è un ente appositamente creato per la gestione di tutte quelle posizioni dell’assicurazione secondo pilastro di ex lavoratori in Svizzera, che non hanno ancora perfezionato i requisiti per ottenere una prestazione previdenziale da parte della previdenza professionale. Non vi sono differenze sostanziali tra le tre alternative indicate, in quanto anche in questo caso una legge federale regolamenta le condizioni minime assicurative. Spero di avere risposto alle sue domande, resto comunque a disposizione per eventuali ed ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti. Roberto Crugnola Patronato Inas Cisl Frontalierato Svizzera VITA NOSTRA Condoglianze • a Jeanne con la figlia Melanie, al papà Bruno, alla sorella Emanuela con il marito Harry, ai fratelli Renato, Paolo e Roberto, alle cognate Anna e Laura, ai nipoti e parenti tutti, per la prematura scomparsa del loro caro congiunto Gabriele Chinelli, socio settore Pittori. • ad Antonio Pellizzoni, socio GenerazionePiù, ai famigliari tutti, per la perdita del caro fratello Rinaldo. • a Rina Rizzi di Mendrisio, socia GenerazionePiù, e famigliari tutti, per la morte della cara sorella Maria. • a Roberto Della Casa, socio settore Dip. comunali, segretariato Mendrisio, e famigliari tutti, per la morte del suocero Valerio Barone. • al figlio Marco con la moglie Anna, ai cugini Francesca e Luigi, ai familiari tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Franca Bosshardt, socia GenerazionePiù, segretariato Sopraceneri Locarno. • ai figli Nicoletta, Riccardo, Diana e Francesco, ai parenti tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Marietta Magni, socia GenerazionePiù. • alle figlie Lucia, Maria, Giovanna, Silvana e Giuseppina, ai generi, ai nipoti Luca Antonio, socio Gessatori, Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti In redazione: Maurizia Conti tel. 0919211551 ; fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] e Andrea Tardella, socio Piastrellisti, segretariato del Luganese, ai pronipoti e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Giuseppe Piccolo. • a Mariangela Scherler di Rancate, socia GenerazionePiù segretariato di Mendrisio, e familiari tutti, per la perdita della cara mamma Giuseppina. • ai familiari della defunta Pia Bossi di Bruzella, attiva socia di GenerazionePiù. • alla moglie Brenda, ai figli Scilla e Nicola, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Gianfranco Guerini, socio GenerazionePiù, segretariato Luganese. • al collega Carlo Vanoni del servizio esterno, segretariato Sopraceneri, e familiari tutti, per la scomparsa della cara zia. • ai figli Giuliano, Emilio e Mario, ai nipoti Adriano e Giuliana, soci segretariato Luganese, e Anna, alle nuore Rita e Mariangela, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Irma Bari vedova Invernizzi. • alla mamma Marisa, al papà Giovanni, socio, agli zii Wilma e Anna Maria Pozzi, Santino e Vittorio, ai familiari e parenti tutti, per la tragica e prematura scomparsa, a Stampa Centro Stampa Ticino SA Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 41'339 copie seguito di incidente stradale, del loro caro Alessio Milesi, apprezzato e stimato piastrellista presso l'azienda P.L. Valli Sa di Grancia. • alla moglie Teresina, ai figli Dario e Ruggero e ai parenti tutti, per la morte del loro caro Lorenzo Tollis, socio sezione Elettricisti, segretariato Sopraceneri Locarno. • a Guido Massaro, socio sezione Ospedali, segretariato Sopraceneri Locarno, e a Romano, socio sezione Tecnici radio/TV, segr. Sopraceneri Locarno, Rosi e Daniela, per la morte della cara mamma Riposa Massaro. • a Walter Calastri, fedele socio GenerazionePiù segretariato Locarno – per la morte del caro papà Osvaldo. • al marito Giovanni Tiraboschi, socio GenerazionePiù Locarno, al figlio Gianluca, socio sezione Elettricisti, segretariato Locarno, per la morte della cara moglie e mamma Livia. • ai figli Albino, socio sezione Edilizia, segretariato Sopraceneri Locarno, a Gianluigi e Sergio con le rispettive famiglie, per la morte della loro cara mamma Bianca Baggio, fedele socia GenerazionePiù, segretariato Sopraceneri, Locarno. Via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo - Presidente: Bruno Ongaro - Presidente onorario: Romano Rossi - Vicepresidente: Flavio Ugazzi - Membri: Davide Adamoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Nando Ceruso, Renato Ricciardi Segretari regionali Lugano Giovanni Scolari Mendrisio Alessandro Mecatti Sopraceneri Marco Pellegrini Tre Valli Giancarlo Nicoli Sempre informati con l’abbonamento a «Il Lavoro»! o r o v a l oro lav e le ticines no-socia e cristia izzazion ll'Organ de le na Gior inese iale tic no-soc e cristia izzazion an rg O e dell' Giornal 2009 io 2009 5 febbra - Anno LXXXIV o 2009 15 gennai XIV Anno LXX F 1.00 - N.1 - CH Libera ione circolaz o diam Approfon in gioco la posta Lugano 2 ntura Congiu nfronto pagina 9 pagina 4- i Contrattti co Dati a braio 19 feb mero: imo nu pagina en Adeguam salariali 4 ere Difendpazione l'occu a OCST Pross pagina 11 ia Econom e crisi o la id Linee gu iam Recuper o dell'uom centralità 8 cupaDisoc zione veri pagina do Diritti e pagina (segue IALE EDITOR 10 (segue o al Lavor inile femm e abusi a pag.11) (segue a oni Violazi 1) a pag.1 1) 11 a3 olare ne povop io z a t o o n V l rin io: sì a ra pagin ra e 8 febb rdo sulla lib co dell'ac ne, ma... io z la circo 1 921 voro - ne Il La Redazio tra a Bales Vi Inserzione Voglio abbonarmi a «Il Lavoro» Il/La sottoscritto/a Cognome Nome Sesso: M F Città Telefono E-mail Desidero sottoscrivere un abbonamento a Il Lavoro al prezzo di CHF 24.- all'anno. Luogo e data Compilare e inviare via posta o fax presso il: Segretariato cantonale Via Balestra 19, 6900 Lugano Tel: 091 921 15 51 Fax: 091 923 53 65 Tel. 09 15 51 - Fa 24 71 t.com ro@ocs - illavo m ocst.co - www. lestra 19 ro - Via Ba ne Il Lavo Redazio gano - 6900 Lu Tel. 091 921 otti tta Rig de Il Lao anno o il nuov gli ultimi mesi i, iniziam vità. Ne ari lettor porvi alcune no nte per pro nuti voro con orato alacreme i conte lav lorizzasse ti: una riabbiamo a che va avolgimen a casa ste grafic str ve a nza ov una nu le pur se ntire comunque o giorna del nostr ne che vi farà se zio tian Destruttura sa è Chris gliere esta impre to co vostra! idati in qu re, che ha sapu far sfigugu ha Chi ci illustrato andolo, senza ed o derfic marta, gra l giornale traghett ata, in questa mo mp de carta sta lo spirito ra vecchia nologia. he inrare la ca tec o le rubric dedi on ata ivid gn e dd nità impre à i colori che su identifica le pagin sovit Tra le no o l'arancione che blu della nostra as il tan verde dacale e terne: res rodotto il politica sin mo poi int la politica e la dicate alla ziani AAPI. Abbia à, alit del l'attu an i colleghi riguarda ciazione da e e ch rat e cu quello pag. 3) r le pagin per tutto (segue a il rosso pe cultura e cst.com - www.o ocst.com - illavoro@ 4 24 71 x 091 92 15 51 - Fa Benede C lavoro La forza del sapere! Indirizzo Nap no 00 Luga 19 - 69 924 x 091 Decolla Lavoro il nuovo pag.11) a pag.1 (segue Lugano pagina 3 io 2009 5 febbra o numero: Prossim 6900 - G.A.A. F 1.00 N.2 - CH 0 G.A.A. 690 Firma Oltre ottant'anni di vita, una presenza storicamente importante sul piano giornalistico, sociale, culturale, economico della Svizzera Italiana, è presente in modo capillare nel mondo del lavoro e dell'economia. In particolare segue con attenzione i rapidi e profondi mutamenti in atto nel mondo del lavoro e dell'economia, a livello organizzativo, tecnologico, occupazionale. È l'unico giornale svizzero con un'ampia diffusione transfrontaliera in Italia, nelle province di confine, in particolare Como, Varese, Verbania-Cusio-Ossola e Novara. La nuova impostazione grafica e redazionale accentua il contatto con i giovani, le donne, gli anziani e la famiglia. In tutte le sue edizioni propone una pagina in spagnolo, una in portoghese e anche in serbocroato.
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