On Ice On Line n. 21
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15 Febbraio 2010 n°21 - anno 3 I match-up della Serie A in vista delle ultime giornate Le due settimane di pausa dovute alla Nazionale stanno per terminare, e da giovedì 18 febbraio le 9 squadre saranno di nuovo sul ghiaccio per 6 turni di campionato che si annunciano quanto mai indecifrabili. In questa splendida Serie A nessuna squadra è tagliata fuori, tutti lottano per un obiettivo, e verosimilmente sarà così sino al termine, dunque la griglia playoff sarà definitiva solo dopo l’ultima sirena dell’ultima partita della 45esima giornata. Val Pusteria 69 p. vs. Renon 67 Partiamo dalla testa della classifica, con il Renon a 2 soli punti dal Brunico, e diciamo subito che nel giro di due giorni può cambiare tutto o niente: giovedì riposeranno i pusteresi, sabato sarà il turno dei Rittner Buam, quindi le squadre vincendo le loro sfide settimanali potrebbero lasciare immutata la situazione. Ma se Pontebba (avversario del Renon nel 40esimo turno) o Val Pellice (che ospiterà i Lupi nella 41esima giornata) dovessero fare degli sgambetti potremmo assistere al sorpasso dei viceCampioni o all’ennesimo tentativo di fuga degli affamati giallo neri di Stefan Mair. Dulcis in fundo, quale partita poteva proporre il calendario se non Renon-Val Pusteria nella 45esima e ultima partita? Sembra uno scherzo ma non lo è, ancora tante emozioni da vivere in Pusteria e sull’altopiano. Sfida nella sfida il duello tra Rob Sirianni e Dan Tudin, due giocatori di assoluto lignaggio capaci di risolvere una partita in ogni momento. Chi ha parlato di futuri Fratelli d’Italia? Asiago 61 p. vs Bolzano 58 La terza posizione sembra essere un affare di Asiago e Bolzano, con i biancorossi a inseguire a tre lunghezze di distanza. I berici riapriranno ospitando il Cortina bisognoso di punti, mentre i bolzanini saranno sul difficile ghiaccio di Alba di Canazei, dunque la giornata sulla carta sembra essere favorevole ai vicentini. Ma mai diffidare della qualità del roster dei Campioni d’Italia, il recente 4 a 0 rifilato al Renon deve essere un monito alle avversarie dei biancorossi che Jari Helle non si è stancato e guiderà i suoi a caccia del tris tricolore. Fassa 54 p. vs Pontebba 52 Quarta e quinta piazza sono marcate a uomo dalle due squadre sorpresa della stagione sino a questo punto. I ladini dopo un grande inizio di stagione si sono assestati su un livello decisamente alto, trascinati dalle grandi prove del goalie Dennis e da un sistema di gioco degno di coach da NHL qual è stato Stirling. Le Aquili friulane hanno un record di 8 vittorie e 1 sconfitta nel 2010, dunque con l’arrivo dell’anno nuovo hanno indossato l’abito da schiacciasassi e battuto chiunque. Queste belle prove sono valse alla squadra di Pokel l’allontanamento dalla coda della classifica e il riaggancio al Fassa, verosimilmente le due contendenti si giocheranno la quinta posizione sino al termine, ma in un Campionato sinora dal pronostico nebuloso ogni strada è possibile. Alleghe 39 p. vs Valpellice 35 vs Cortina 33 Ecco qua il confronto diretto forse più emozionante del lotto, probabilmente perché sono 3 e non 2 le contendenti in ballo, sicuramente perché la battaglia è senza esclusione di colpi, a partire dagli scontri diretti, certamente perché quell’ottavo posto vale moltissimo garantendo almeno due match dei playoff. Capitolo calendario: l’Alleghe dovrà ospitare i cugini ampezzani e i torresi, mentre gli stessi valligiani riceveranno la visita del Cortina in una penultima giornata che si preannuncia quanto mai di fuoco. Le tre squadre hanno fatto vedere di essere in grado di battere pressoché tutte le altre contendenti, andiamo però a vedere quali possono essere i punti di forza dei tre team sopra citati. Gli agordini sono pericolosissimi nelle partite a basso punteggio, quando il goalie Pagliero è in forma non è decisamente facile scardinare la retroguardia biancorossa. Qualche problema offensivo c’è (penultimo attacco dopo quello del Fassa), ma il quartetto Faulkner-Rocco-FontaniveVeggiato ha i numeri per impensierire qualsiasi difesa. Passiamo poi alla matricola terribile Valpe, squadra pazza se ce n’è una. Incredibili rimonte, gol impossibili o gol del portiere, trasferte con folle al seguito, anche questo è stata l’emozionante stagione della squadra che sino a prima della pausa è stata allenata da Alain Vogin. Qualche problema personale ha per ora messo k.o. il coach francese, e il gruppo è ora nelle mani di Stefano Canale e Dino Grossi; chissà che l’assenza del coach non diventi un’arma in più per caricare la squadra. Matita rossa e cerchio intorno al nome del terzetto “Lucky” Luciano Aquino – Dan Sisca – Pat Iannone, la linea delle meraviglie dei piemontesi. Con loro a girare al massimo, e qualche vite stretta in difesa ecco che il sogno playoff potrebbe realizzarsi. Infine il Cortina, ultimo in classifica ma non a livello di roster. Del terzetto di coda sulla carta gli ampezzani sono quelli più dotati, con stranieri di livello come Cullen o Watson e Nazionali tipo Gallace o Souza. In panchina c’è un volpone come McKay, la squadra ampezzana è attrezzata per ogni avversario. Quello che è mancato nelle ultime sfide è stata forse la giusta attitudine mentale per tutti i 60 minuti, che ha portato a incassare gol “stupidi” o a fil di sirena, è chiaro che le speranze cortinesi di andare alla postseason passano dalla perfetta coordinazione di corpo e mente. foto Max Pattis Finisce la seconda Fase di A2, via ai playoff! Riuscirà il Vipiteno a ripetersi? foto Max Pattis Ci siamo. Dopo 28 giornate di stagione regolare e 6 della seconda fase prende il via la parte più attesa del campionato cadetto ovvero i playoff. Si partirà da mercoledì 17 febbraio con la disputa di gara 1 dei quarti di finale playoff al meglio delle sette partite. Al via tutte e otto le partecipanti al campionato 2009/10. I campioni in carica del Vipiteno ripartiranno con il Milano Rossoblu, lo stesso identico incrocio della scorsa stagione. Un quarto di finale che vede opposta la corazzata del Vipiteno, decisa a difendere il titolo di categoria conquistato la scorsa stagione contro il Valpellice, ed il Milano che si affaccia alla post season con una forte voglia di riscatto. Vipiteno che è uscito abbastanza bene dalla seconda fase. Battuta agevolmente la concorrenza degli avversari del Gruppo A, specialmente l’Appiano, i Broncos avrà il compito di affrontare un Milano deciso a riprendere quota dopo una deludente seconda fase che ha visto la formazione di coach Paijc chiudere all’ultimo posto del Girone B. I meneghini dovranno dare il meglio di lori stessi e dimenticare in fretta le ultime due secche sconfitte con zero gol segnati e dodici subiti che hanno vanificato il vantaggio acquisito nei confronti del Caldaro. I biancoblù, candidati alla vittoria finale della Serie A2, non dovranno sottovalutare la squadra milanese memori anche della bella prestazione dello scorso anno che vide i rossoblu impegnare fino a Gara 6 la squadra dell’Alta Val d’Isarco. Il Gherdeina, dopo aver sfiorato la vittoria nel Gruppo B nei confronti del Merano, quest’ultimo premiato per un miglior piazzamento in stagione regolare, si appresta ad affrontare il Real Torino arrivato terzo nel Gruppo A. Una sfida che vedrà il Gherdeina di coach Adey affrontare una delle formazioni più ostiche della serie cadetta. I gardenesi parte con l’ambizione di migliorare la semifinale raggiunta lo scorso anno ma la sfida con il Torino sarò alquanto difficile vuoi anche per la lunghezza delle trasferte e per i ritmi serrati che impongono i playoff. Il Real che dovrebbe ritrovare un giocatore come Lefebvre, che di playoff se ne intende parecchio, potrà fare virtù degli incontri in stagione regolare, tre vittorie di parte sabauda su quattro incontri. Proprio per questi precedenti il playoff non appare così scontato. Il Gherdeina trascinato dai suo stranieri dovrà confrontarsi con il solido impianto di gioco dei piemontesi che può arginare qualsiasi attacco. Per la parte bassa del tabellone interessante sfida tra il Merano Junior, ambiziosa e forte matricola che ha vinto il Girone B della seconda fase, che parte nei playoff con l’intento già dichiarato di arrivare fino in fondo nel cammino playoff. Di fronte l’Egna per un derby altoatesino tutt’altro che scontato. Il Merano gode di un grande attacco in cui si mescolano varie capacità e con giocatori esperti come Pontus Moren, vincitore del torneo cadetto due anni fa con il Caldaro e capace di fare la differenza nei momenti che contano. Di fronte un Egna che ha dimostrato di essere un valido team come è apparso dalla seconda fase dopo la squadra di coach Legros è arrivata addirittura ad insidiare in classifica l’Appiano ma poi nelle ultime gare ha dovuto cedere agli avversari. Quello che è emerso, comunque, vede le Wild Goose molto più pericolose di quanto non abbiano detto la stagione regolare ed la seconda fase. Da segnalare che la pista da gioco dell’Egna sarà a Cavalese per i quarti di finale. Chiude la nostra presentazione la sfida più incerta della serie dei quarti in quanto la rivalità esistente tra le due compagine rende la sfida tra Appiano e Caldaro sicuramente difficile da pronosticare. Un derby rovente tra due formazioni che hanno avuto destini diversi in questa serie cadetta. I Pirati hanno disputato una stagione al top vincendo all’ultima giornata la stagione regolare che gli garantirà sempre, in caso di avanzamento, il vantaggio sulla pista di casa. La seconda fase, invece, che ha portato in regalo il rinforzo Tuzzolino ha fornito più ombre che luci. Tuttavia la formazione di Ellis dispone della coppia Tallari - Campbell capace di realizzare una caterva di gol come nessun altra coppia. Il Caldaro, invece, è stato a lungo in ultima posizione, ha cambiato tre allenatori, salvo poi rinvenire nel finale di stagione e nella seconda fase dove si è tolto qualche soddisfazione. La pressione di questa sfida è sicuramente sulle spalle dell’Appiano che ha tutti i numeri per battere il Caldaro anche se i “Lucci” hanno nei fratelli Chelodi e in Kucharchick giocatori assolutamente in grado si girare una serie playoff. Una bella Italia vince l’Euro Challenge, grande difesa e opportunismo per gli Azzurri Come detto la squadra di Cornacchia ha aperto contro l’Ucraina, in un palazzetto di Pergine strapieno di entusiasmo per una piazza non abituata all’altissimo livello, e ben contenta di vedere gli Azzurri pattinare sul suo ghiaccio. Prima frazione equilibrata e a provarlo è anche il risultato dopo 20 minuti. Al gol di Souza ha infatti risposto immediatamente Pobiedonostev, con una staffilata che complice qualche deviazione ha spiazzato Bellissimo. Il secondo tempo è stato però giocato alla grandissima dagli Azzurri, che hanno infatti siglato il decisivo parziale di 3 a 0. Grande prova del rientrante Giulio Scandella, che ha apparecchiato le marcature di Egger e Pittis. A chiudere i conti per il definitivo 4 a 1 è arrivato il gol di John Parco, bravo ad insaccare al volo il passaggio di Souza. Nell’altro incontro di giornata incredibile successo dell’Austria per 4 a 3 sulla Francia, con i transalpini avanti di 2 gol sino a 13 secondi dal termine, prima della rimonta austriaca che chiudeva i regolamentari sul 3 a 3. Nell’overtime immediato gol di Unterluggauer e vittoria per i biancorossi. Austriaci che sono stati gli sfidanti dell’Italia nella seconda giornata del torneo, spostatosi all’Odegar di Asiago. Match ancora una volta tiratissimo, con gli ospiti a farla da padrone sul ghiaccio, ma si schiantavano su un eccellente Adam Russo, bravo a stoppare ogni chance. L’attacco italiano è sembrato un po’ ingolfato e non ha creato eccessivi pericoli alla porta austriaca, e i regolamentari si sono così chiusi sullo 0 a 0. Un problema al ghiaccio ha fatto si che gli arbitri decidessero di non disputare l’overtime, spedendo direttamente le squadre ai rigori: ai penalty Russo continuava il suo perfect game bloccando ogni tiro austriaco, mentre Alex Egger siglava il tiro della vittoria. 1 a 0 e Italia in testa al torneo, mentre la Francia aveva la meglio sull’Ucraina per 4 a 3, trasformando il match con gli azzurri nella “finale” della manifestazione. E in un Odegar discretamente affollato l’Italia ha giocato una partita estremamente solida, castigando i falli francesi ed ergendo un muro davanti ad un Adam Russo ancora perfetto. Prima Gallace con un perentorio tiro al volo in doppio power play, poi Ansoldi in 6 contro 5 per una penalità differita, infilavano il goalie francese, chiudendo sul 2 a 0 la prima frazione. Secondo periodo appannaggio dei transalpini, incapaci però di chiudere a causa della grande difesa azzurra anche in doppia inferiorità. Una penalità partita a Capitan Ramoser e a Borgatello davano ai francesi 120’’ di 5 contro 3 in apertura di terza frazione, ma una difesa azzurra ancora solidissima non concedeva nulla agli avversari. Anzi, gli attaccanti di Cornacchia sfioravano il 3 a 0, guadagnandosi gli applausi del pubblico e la vittoria nella manifestazione. Nell’altro incontro l’Austria ha battuto l’Ucraina per 6 a 3, ma quello che ha fatto scalpore sono state le tantissime penalità che hanno dovuto comminare gli arbitri: 156 minuti agli ucraini, 136 agli austriaci, dato che l’ultimo minuto del match si è trasformato in una gigantesca rissa sul ghiaccio. foto Max Pattis La pausa del Campionato è coincisa con la disputa dell’Euro Challenge 2010, giocato tra Pergine e Asiago. Gli azzurri se la sono dovuta vedere con Ucraina, Austria e Francia nell’ordine, e nel complesso hanno certamente destato buone sensazioni. Hockey su Ghiaccio protagonista a Vancouver, i ricordi di Torino 2006. Torino 2006, quattro anni dopo. Vancouver 2010. Sport invernali, insomma, quelli che esplodono giusto ogni quattro anni ma che lasciano parecchi segni nella mente della gente di tutto il globo, come del resto riuscirono a fare, in tempi e modi diversi, i protagonisti dell’hockey su ghiaccio fin dai tempi di Cortina 1956, unica Olimpiade del circo bianco ospitata dall’Italia del secolo scorso. tempesta di neve che aveva bloccato i loro voli, poi puntando il dito sull’organizzazione logistica che gli faceva fare troppa strada con i pattini ai piedi. Niente paura, ci pensò il ghiaccio a rimettere tutto a posto. Il primo sentore del possibile fallimento nord americano si materializzò davanti alla piccola Svizzera, capace di battere il Canada 2-0 con la doppietta storica di Paul Di Pietro, oriundo transitato anche dalle parti di Milano ma protagonista dell’ultimo anello vinto dai Montreal Canadiens e capace di minare sensibilmente le fondamenta del sistema canadese. Agli Stati Uniti non bastò neanche la presenza di Laura Bush per evitare prestazioni discutibili per tutto l’arco delle qualificazioni. Ci vollero però i quarti di finale per mettere le cose in chiaro, con Canada e Stati Uniti spedite anticipatamente a casa rispettivamente da Russia e Finlandia, proprio due delle maggiori fornitrici di giocatori della NHL. Alla fine il ghiaccio non mentì neanche quella volta. A giocarsi l’oro arrivarono le due squadre nordiche, Svezia e Finlandia, forti di giocatori maturati al punto giusto e istruiti alla durezza proprio in Nord America ma forti ancora della loro tecnica di base sopraffina. L’oro parlo svedese, le “Tre Corone” batterono i Leoni finlandesi che sembravano i veri favoriti data la portata del loro torneo, lasciando il bronzo alla Repubblica Ceca di Jaromir Jagr e il duro legno alla Russia dell’ultimo Yashin e del primo indisciplinato Ovechkin. Gli appassionati si affidarono alla presenza o a mezzi di fortuna per vedere le partite, tanto che la finalissima andò beatamente in differita in nome dell’intoccabile giornata del campionato di calcio, una delle tante, alla quale per una volta si sarebbe potuto anche fare a meno. Parlando di hockey ghiaccio viene in mente la piccola ma decorosa Italia di Miki Goulet che si presentò con tante piccole storie che appassionarono la stampa internazionale e coinvolgendo anche quella nostrana, incuriosite dalla voglia di fare lo sceriffo di Mario Chitarroni, del ritorno di Lucio Topatigh in azzurro per la sua quarta Olimpiade personale, oppure del casco di Jason Muzzatti, titolare della gabbia italiana e chiamato a fare miracoli in una squadra composta in maniera eguale tra italiani e oriundi, anche se qualche assenza eccellente fece discutere parecchio al momento delle convocazioni. Forse perché c’era bisogno di “miracoli” il portiere italo- canadese, forte della sua grande fede religiosa, si presentò munito di casco rappresentante la Madonna di Medjugorje accanto a papa Giovanni Paolo II, presentandosi in qualche modo munito di due speciali difensori al suo fianco visto che l’esordio era con l’inarrivabile Canada, contro il quale gli Azzurri mostrarono la solita grinta e un impegno che si prolungò per tutto l’arco del torneo chiusosi senza vittorie, ma con un interesse continuo da parte della stampa nord americana per i nostri oriundi. Fecero lo stesso le giovani ragazze italiane, chiamate alla loro prima storica partecipazione olimpica davanti ad un palcoscenico che le vide regalarsi momenti di gloria quasi ad omaggiare l’ultima recita sul ghiaccio della leggendaria Maria Leitner. Alla fine cosa rimase dell’Olimpiade tanto desiderata da Gianni Agnelli? Quattro anni dopo ci restano i ricordi sportivi uniti alla bellezza del Pala Isozaki, contrapposta alle lunghissime file di Torino Esposizioni, la scoperta da parte degli italiani del curling e i 5 ori che l’Italia seppe conquistare tra cui i 2 di Enrico Fabris nel pattinaggio di velocità e quello dell’immortale slittino di Armin Zoeggler. Senza dimenticare alla tranquillità degli atleti intenti alla scoperta delle bellezze di Torino e dintorni, unita alla grande e maestosa apparizione del maestro Luciano Pavarotti che diede praticamente il via alle danze con la sua ultima apparizione in pubblico come a suggellare l’unione di tutte le eccellenze italiane. Quell’Olimpiade, che secondo un noto giornalista straniero rappresentò come non mai lo spirito di una singola città con il famoso motto “Passion Lives Here” e non di un’intera nazione come, invece, vuole essere Vancouver 2010. A Torino cambiò radicalmente la geografia dell’hockey su ghiaccio mondiale, nonostante alla vigilia Canada e Stati Uniti erano seriamente intenzionate a ripetere la finale di quattro anni prima a Salt Lake City, considerando le altre contendenti quasi come fornitrici di giocatori per la loro National Hockey League. Invece si capì immediatamente che qualcosa scricchiolava rumorosamente nelle due rappresentative. Infatti, se il Canada si presentava con il mitico Wayne Gretzky in cabina di comando ma con il pensiero diviso fra il come far convivere le tante stelle della squadra e la storiella della sua consorte coinvolta in un presunto giro di scommesse con altri giocatori della Nhl, gli Stati Uniti partirono subito con il piede sbagliato, arrivando a Torino alla spicciolata e dando prima la colpa alla foto SZ Risultati, Classifica e prossimi turni Serie A 38° Classifica Giornata - Serie A – 2 febbraio 2010 39° serie A Giornata - Serie A – 4 febbraio 2010 hc red orange VAL PUSTERIA - tegola canadese alleghe sg cortina de vilmont champagne - ritten sport renault t. hc valpellice arce - SHC FASSA SALUMI LEVONI HC INTERSPAR BOLZANO - supermercati migross asiago Riposa Generali Aquile FVG Pontebba 40° 4-0 (2-0/1-0/1-0) 3-4 (1-0/0-2/2-2) 4-5 (1-1/1-3/2-1) 2-1 (1-0/0-1/1-0) 69 p. 67 p. 61 p. 58 p. 54 p. 52 p.* 39 p.* 35 p. 33 p.* * una partita in meno Giornata - Serie A – 18 febbraio 2010 ritten sport renault trucks - generali aquile fvg pontebba tegola canadese alleghe - hc valpellice arce supermercati migross asiago - sg cortina de vilmont c. SHC FASSA SALUMI LEVONI - supermercati migross asiago Riposa HC red orange Val Pusteria 41° Val Pusteria Ritten Asiago Bolzano Fassa Pontebba Alleghe Valpellice Cortina 2-1 (2-1/0-0/2-0) 4-0 (2-0/0-0/2-0) 0-4 (0-2/0-2/0-0) 4-3 (2-2/1-1/1-0) generali aquile fvg pontebba - sg cortina de vilmont c. SHC FASSA SALUMI LEVONI - hc red orange VAL PUSTERIA ritten sport renault trucks - HC INTERSPAR BOLZANO supermercati migross asiago - hc valpellice arce Riposa Tegola Canadese Alleghe Hockey ore 20.00 ore 20.30 ore 20.30 ore 20.30 Giornata - Serie A – 20 febbraio 2010 hc valpellice arce - hc red orange VAL PUSTERIA generali aquile fvg pontebba - supermercati migross asiago HC INTERSPAR BOLZANO - tegola canadese alleghe sg cortina de vilmont champagne - SHC FASSA SALUMI LEVONI Riposa Ritten Sport Renault Trucks ore 20.30 ore 20.30 ore 20.00 ore 20.30 foto Max Pattis Risultati, Classifica e prossimi turni Serie A2 34° Al termine della stagione regolare le squadre sono state divise in due gruppi con un terzo dei punti. Questa la classifica della seconda fase: Giornata - Serie A2 – 10 febbraio 2010 Gruppo A REAL TORINO HC - APPIANO INTERNORM VIPITENO WEIHENSTEPHAN - EGNA RIWEGA GRUPPO B CALDARO FORST - MERANO JUNIOR HC GHERDEINA - MILANO ROSSOBLU 4-2 (2-0/1-1/1-1) 6-5 (0-1/5-2/1-2) 4-3 OT (0-2/1-0/2-1/1-0) 5-0 (1-0/3-0/1-0) PLAY OFF SERIE A2 - 2009-2010 serie A2 Quarti di Finale al meglio delle 7 gare. Giornate di gioco 1A - Vipiteno 17-19-21-24 Febbraio 2010 eventuali 26-28 feb e 3 marzo 4B - Milano Gruppo A 1A - Vipiteno 2A - Appiano 3A - Real Torino 4A - Egna 32 p. 22 p. 20 p. 18 p. Gruppo B 1B - Merano 2B - Gherdeina 3B - Caldaro 4B - Milano 26 p. 26 p. 20 p. 16 p. 2B - Gherdeina 3A - Real Torino CAMPIONE SERIE A2 2009-2010 2A - Appiano 3B - Caldaro foto Max Pattis 1B - Merano 4A - Egna Features E’ attivo il Real Time su lihg.it per i match di Serie A e A2. Pool Radio 2009 su Radio NBC (Serie A) e Die Antenne (Serie A2) L’hockey su RadioUno Il sabato alle 14.50 con Stefano Bizzotto. Vai su lihg.it ‘Speakers on line’. Diamo voce a tutte le squadre! Prossimo appuntamento LUneDI 22 FEBBRAIO 2010 ON ICE ON LINE NEWSLETTER UFFICIALE Lega Italiana Hockey Ghiaccio Presidente: Nilo Riva Vicepresidente: Alex Hofer Consiglio Direttivo: Piercarlo Mantovani, Mario Vinci, Manfred Zanotti, Marcello Cobelli, Tommaso Teofoli e Massimo Traversa. Impaginazione, ideazione, grafica ed ufficio stampa: Niklas Events per L.I.H.G. Direttore Editoriale: Paola Marras Iscr. al Trib. di Milano n°648 del 18/10/2007 Sponsor e Fornitori Ufficiali Lega Italiana Hockey Ghiaccio
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