LETTURE D`ARTE in Ambrosiana
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LETTURE D`ARTE in Ambrosiana
LETTURE D’ARTE . . O in Ambrosiana Conversazioni pubbliche . 2015/2016 . Piazza Pio XI, 2, Milano tt o 01 21 5 a bre 2 Ente Promotore: Veneranda Biblioteca Ambrosiana con la collaborazione di Gitec (Associazione Guide Italiane Turismo e Cultura) e di VolArte (Volontarie per l’Arte) Conducono le Letture:: Mons. Franco Buzzi, Prefetto dell’Ambrosiana Mons. Marco Navoni, Dottore dell’Ambrosiana già Direttore della Pinacoteca Don Alberto Rocca, Direttore della Pinacoteca Ambrosiana Consiglio di Progetto 2015-2016: Anna Barabino, François Bœspflug, Marina Bonomelli, Franco Buzzi, Sissa Caccia Dominioni, Michela Beatrice Ferri, Emanuela Fogliadini, Antonio Marogna, Marina Mojana, Marco Navoni, Alberto Rocca, Massimo Rossi, Andrea Spiriti, Lucia Tantardini, Fabio Trazza, Valeria Gerli, Valeria Villa, Edoardo Villata Segreteria Organizzativa: Paolo Cavagna, Elena Fontana, Antonio Marogna Curatore: Fabio Trazza “Letture d’Arte” Incontri in Ambrosiana • 2015/16 • IIa Serie • • Per informazione del pubblico sarà prodotto per ogni incontro un pieghevole, a cura di F. Trazza, contenente l’immagine o le immagini principali della “Lettura” e una sintetica scheda tecnica della Lettura. Prima Lettura: • Per la formazione e i liberi approfondimenti del pubblico saranno prodotti testi riassuntivi da pubblicare sul sito-Ambrosiana - www.ambrosiana.it - e da raccogliere come volume in ebook alla fine del ciclo, edito nelle Edizioni NL-VBA e catalogabile in OPAC SBN ICCU - Polo Biblioteca Ambrosiana (BAMi), a cura di Laura Facchin. Ogni interessato potrà far pervenire il proprio contributo a [email protected] Mercoledì 21 ottobre 2015 Arte e scienza nel primo 600’. Parte I Ritratto di Manfredo Settala di Daniele Crespi Lettore Andrea Spiriti con la partecipazione di Laura Facchin e Valeria Gerli Andrea Spiriti, professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università degli Studi dell’Insubria, Direttore scientifico della rivista “Artisti dei Laghi”, Consulente del Museo della Società Gallaratese di Studi Patri, membro dell’Istituto Universitario La Corte en Europa, membro di comitati scientifici e redazioni riviste di settore. Specialista di storia dell’arte moderna nei secoli XVI-XVIII, autore di oltre duecentocinquanta pubblicazioni, relative all’iconologia politica, alla consorteria Arese, all’arte dello stucco, alle relazioni artistiche fra Milano Genova e Roma, alle ditte pittoriche del Manierismo, alla rappresentazione della natura, al classicismo di secondo Seicento, alla nascita del rococò; ma soprattutto agli artisti dei laghi lombardi. • Per una fruizione più completa delle opere e delle letture verrà effettuata e trasmessa registrazione audiovideo in HP per ogni singola Lettura. • Il regista antoinedelaroche (Antonio Marogna) produrrà trailer di anticipazione, interviste successive e quanto più utile per la preparazione di un film conclusivo. • Il regista si avvarrà della collaborazione di Luciano Pontolillo dello Staff Newsletter per quanto riterrà utile alla produzione, comprese le musiche, e con Marina Mojana per una valutazione del miglior esito produttivo e della più efficace distribuzione. Lettura d’Arte di Andrea Spiriti con la partecipazione di Laura Facchin e Valeria Gerli Arte e scienza nel primo ’600 — Parte I Ritratto di Manfredo Settala di Daniele Crespi Ambrosiana, mercoledì 21 ottobre 2015 M anifattura milanese (prima metà del XVII secolo). Stipo. Legno impiallacciato d’ebano, lapislazzuli, diaspri, agate, pannelli a commesso di pietre dure. 116 x 130 x 34,5 cm. Pinacoteca Ambrosiana, n°. inv. 341. Lo stipo in legno impiallacciato d’ebano, in buono stato di conservazione, faceva parte delle meraviglie della raccolta del nobile milanese Manfredo Settala giunte alla Biblioteca Ambrosiana tramite lascito testamentario (cfr. Marco Navoni, L’Ambrosiana e il Museo Settala, in Storia dell’Ambrosiana, D (già nella chiesa di Santa Maria dei Servi, Milano) aniele Crespi (Busto Arsizio 1600 circa - Milano 1630) San Filippo Benizzi Pinacoteca Ambrosiana Inv. 221. Olio su tela; 261 x 157 cm. Donazione don Lorenzo Balestrini, 1870 San Filippo Benìzzi fu uno dei sette fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria. Il dipinto proviene appunto dalla chiesa dei Servi, che II Settecento, Milano 2000, pp. 205-255). Lo stipo è menzionato accuratamente nei cataloghi della collezione Settala redatti da Paolo Maria Terzago (1664, p. 139) e da Pietro Francesco Scarabelli (1666, p. 248; 1677. p. 228), grazie ai quali è stato possibile ricostruire l’aspetto originario dell’opera. Raggruppato con il grande stipo decorato con pietre paesine (inv. 342) sotto la dicitura Scrinia in se pretiosa, et rerum, pretiosa piena. (Terzago, 1664, p. 139), il mobile appare ricoperto di agate, lapislazzuli, diaspri orientali e occidentali e cammei profilati d’oro, sorretto alla base da due testuggini di bronzo dorato e coronato da piccoli vasi con fiori sempre di bronzo dorato. sorgeva ove ora c’è la chiesa di San Carlo al Corso in Milano. Evidente la conformità del pittore ai canoni estetici dell’arte propri della Riforma Cattolica attuata a Milano in epoca borromaica. Ben riconoscibili sono i tratti di ispirazione del Cerano nel volto, mentre esplicito è il riferimento a Giulio Cesare Procaccini, soprattutto nei putti che reggono la tiara e la ferula papale, che ricordano la rinuncia al pontificato fatta dal Santo. Daniele Crespi fu uno dei pittori particolarmente legati al progetto di rinnovamento delle arti secondo i dettami del Concilio di Trento voluto da Federico Borromeo. Tale rinnovamento prevedeva criteri di chiarezza e semplicità compositiva per opere che potessero suscitare devozione nei fedeli. Tali criteri vennero analizzati ed espressi dal cardinale nel De Pictura sacra del 1624. E questa Pala è proprio di quegli anni. D aniele Crespi, Ritratto di Manfredo Settala, Olio su tela; 44 x 33 cm. Pinacoteca Ambrosiana, Inv. 492. Il dipinto ritrae il canonico Manfredo Settala, celebre collezionista milanese il cui museo enciclopedico entrò in Ambrosiana per lascito testamentario nel 1751. Il Settala, figlio del noto protofisico Ludovico di manzoniana memoria, è qui ritratto in giovane età, mentre tiene in mano un curioso oggetto di avorio, lavorato al tornio, probabilmente di sua produzione. apo del Collegio dei Fisici e giovane Lodovico Settala, a lui quello come tale in una posizione noda- di un personaggio nodale dell’ambiente le durante la grande pestilenza settaliano come il poligrafo, architetto e federiciana (e manzoniana) del 1630 e scienziato urbinate Muzio Oddi. Il cuore le conseguenti manovre di ridefinizione di questa esperienza culturale è il mudegli equilibri fazionari milanesi, Lo- seo, fondato da Lodovico e proseguito dovico Settala (1550-1633) è un uomo dai figli Senatore e Manfredo come una colto, portatore di un aristotelismo così Wunderkammer ancora manieristica, radicale da risultare innovatore, amico ma ricca di spunti scientifici innovativi e corrispondente di Galileo, in dialogo e in continuo arricchimento. Di tale colcon Vincenzo Pinelli (altro nome deci- lezione l’Ambrosiana conserva cospicui sivo per l’Ambrosiana) e promotore di resti, mentre altri materiali sono oggi episodi decisivi della storia della scien- nelle istituzioni milanesi:le Civiche Racza: è lui a guidare nel 1622 Gaspare colte d’Arte, il Museo di Storia NaturaAselli alla scoperta dei vasi chiliferi nel le, il Museo delle Culture. Un altro mesentere canino, aprendo così la via capitolo è il rapporto dei Settala alla percezione moderna del sistecon gli Ordini religiosi milanesi ma linfatico. Questa scoperta viepiù aperti alle novità: i benene eternata dai disegni e poi dettini cassinesi, i gesuati dalle incisioni di Daniele e i Serviti, al cui santo Crespi, l’allievo dell’AccaFilippo Benizi viene demia Ambrosiana che non a caso dedicato è fra gli artisti preda Daniele Crediletti del Settala. spi un dipinto A lui si deve il oggi in Amritratto del brosiana. C Mantello Tupinambà Penne, piume, fibre di cotone e ananas; lunghezza 155 cm ( n°. inv. 2605. Il mantello Tupinambà, proveniente dalla raccolta di Manfredo Settala (1600-1680), è un unicum dell'Ambrosiana. Composto da penne e piume dell'ibis rosso (Eudocimus ruber), dell'ara scarlatta (Ara macao), dell'ara militare (Ara militaris) e dell'oropendolo (genere Psarocolius). Programma degli incontri 2015-2016 per le “Letture d’Arte” Veneranda Biblioteca Ambrosiana — Sala delle Accademie — ore 18-20 Mercoledì 21 ottobre 2015 ►Arte e scienza nel primo 600’ Parte I Ritratto di Manfredo Settala di Daniele Crespi Andrea Spiriti con la partecipazione di Laura Facchin e Valeria Gerli ◄ Mercoledì 18 novembre 2015 Arte e scienza nel primo 600’ Parte II San Filippo Benizi di Daniele Crespi Andrea Spiriti con la partecipazione di Laura Facchin e Valeria Villa Mercoledì 16 dicembre 2015 “Isolamento” di un capolavoro La canestra di Caravaggio Caterina Zaira Laskaris con la partecipazione di Fabio Trazza Conduce le “Letture” Alberto Rocca Direttore della Pinacoteca Ambrosiana Mercoledì 20 gennaio 2016 La IIa Accademia Ambrosiana: politica culturale e tecnica Moltiplicazione dei pani di Antonio Busca Andrea Spiriti con la partecipazione di Letizia Lodi e Valeria Gerli Conduce la “Lettura” Franco Buzzi Prefetto dell’Ambrosiana Mercoledì 17 febbraio 2016 Cristo Crocifisso di Guido Reni — François. Boespflug con la partecipazione di Sissa Motta Caccia Dominioni e Edoardo Villata Mercoledì 16 marzo 2016 Cristo crocifisso tra S. Antonio da Padova e S. Francesco da Assisi di Palma il Giovane Emanuela Fogliadini con la partecipazione di Michela Beatrice Ferri Conduce le “Letture” Marco Navoni Dottore dell’ Ambrosiana, già Direttore della Pinacoteca Mercoledì 20 aprile 2016 Disegni del Pordenone Edoardo Villata con la partecipazione di Sissa Motta Caccia Dominioni Mercoledì 18 maggio 2016 Gesù tra i dottori del tempio — Adorazione dei Magi di Morazzone François. Boespflug ed Emanuela Fogliadini con la partecipazione di Marina Mojana Mercoledì 22 giugno 2015 Flora e fauna nell’opera di Brueghel: due Allegorie degli elementi di Jan Brueghel dei Velluti Adriano Martinoli con la partecipazione di Andrea Spiriti Conduce le “Letture” Marco Navoni Dottore dell’ Ambrosiana, già Direttore della Pinacoteca
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