Numero 82 - Collegio Plinio Fraccaro
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Numero 82 - Collegio Plinio Fraccaro
Voci Corridoio di Numero 62—Anno IV settimanale fraccarotto 28 febbraio 2008 CANTIERI APERTI RITORNO ALLA NORMALITA’ di Johnny Mason Sinceramente lunedì mattina, quando per la 4 o 5 volta in due settimane sono stato convocato dal Rettore in qualità di membro del comitato, non mi aspettavo che, con la tranquillità che lo contraddistingue negli ultimi tempi, facesse riaprire tutte le aule chiuse la settimana prima. Nel fine settimana tirava aria di tempesta: qualcuno paventava la chiusura di cucine, cantine e casa del custode. Io ero convinto che volesse tenere chiuso il tutto ancora qualche giorno per far meglio recepire il messaggio a tutti, la sala comune è rimasta chiusa talmente poco che non abbiamo neanche fatto in tempo a parlarne su VdC. Non fraintendetemi: sono molto felice che tutto sia tornato alla normalità in così poco tempo, ma non vorrei che a qualcuno fosse sfuggito questo messaggio (neanche troppo velato) del Rettore . In tre settimane ne abbiamo combinate di ogni, dall’estintore svuotato in camera di Pamela alla distruzione della palestra, da lagunatio e dislocatio fatte praticamente sotto i suoi occhi al tentativo di svaligiare una delle macchinette delle colazioni (che per fortuna non ha causato grosse conseguenze, tipo qualche grave infortunio o un guasto, ma soltanto il loro fissaggio al muro). Panella con noi del comitato è stato esplicito, ci ha detto chiaramente che si stava esagerando e che era ora di darsi una calmata (matricole e non), cosa che abbiamo riferito a tutti in riunione e che è bastata perché decidesse di riportare il collegio alla normalità. Non possiamo ignorare questo atto di fiducia nei nostri confronti, sarebbe il momento peggiore per far spezzare la corda che già tanto abbiamo tirato nelle scorse settimane. E chi c’era due anni fa sa cosa vuol dire uno scontro muro-contro-muro con il rettore. Il giusto spirito natalizio Pensando al (Concerto di) Natale Salve a tutti miei cari elfi e pupazzetti di Pan di Spagna, come ben sapete giovedì 11 Dicembre 2008 si terrà l'ormai tradizionale Presepe Vivente interpretato dalle nostre care matricole. L'evento, come ogni anno, si svolgerà in cortile dalle 11:30 alle 14:30 circa. Dopo innumerevoli riunioni, idee (accettate o scartate), attese, ansie e scleri generali (più che altro personali), il finanziamento del nostro caro Leopardellis e' finalmente arrivato: 850€ e tanti auguri di buon natale, ottimi considerando i pronostici; si è vero, 150 euro in meno rispetto gli anni precedenti, ma sono fiducioso. Tante cose da fare, anzi tantissime: Vengono sostituiti ben 5 costumi (Bambin Gesù, S.Giuseppe, Madonna, Asino e Bue) e ci saranno delle new entry (BormioEconoma, Cammello). Il buffet consisterà nei soliti assaggini di salumi e formaggi, di panettone e cioccolata, delle classiche caldarroste del castagnaro Gamba e ci sarà anche una “figata in più”: Biscotti di Marzapane ( e Biscotti del cairoli)... se Tonucci mantiene le promesse. Per gli alcolizzati ci sarà il nostro “Macchinino” che stregherà i palati con il suo Vin Brulè ed io che, per la prima volta, cercherò d'imparare il segreto magico della ricetta del “Sacro Bombardino”. Ma non montiamoci la testa, anzi usiamola meglio; mi rivolgo soprattutto alle matricole: “Basta tornare a casa il Week-end”, il collegio è bello da vivere sempre, soprattutto nei giorni in cui si sta insieme a ubriacarsi facendo la questua, a ubriacarsi facendo le stelle, a ubriacarsi perchè è Natale. Desidero molta più partecipazione sia da voi mqm del cazzo che dal resto della collegialità. Sono qui nella mia stanza e guardando il calendario mi accorgo che mancano sì e no due settimane all’attesissima edizione de “il Concerto di Natale ‘08” firmata come sempre Plinio Fraccaro. Io, come matricola, non ho avuto ancora esperienza di questo evento pre-natalizio che chiama a partecipare l’intera collegialità, ma da come me ne hanno parlato sembra un evento di tutto rispetto che segna una tappa fondamentale nella vita collegiale di ogni anno. Io, come unico batterista del collegio, sono stato immediatamente reclutato come session-man della super-band fraccarotta per eseguire tutti i pezzi dove è richiesto un supporto ritmico adeguato, cosa che non disdegno affatto, anzi, il potermi confrontare con una realtà a me nuova, dove più musicisti con una certa esperienza si trovano per costruire assieme i brani musicali scelti da i vari cantanti (a volte meno esperti), mi da’ la possibilità di vedere la canzone da più punti di vista e Segue a pag. 2 Segue a pag. 2 http://www.collegiofraccaro.it/vdc PERCHE’ L’ORIGINE DEL PRESEPE Somaini a pag.5 Dopo due anni di glorioso servizio a casse e rullanti, il nostro bel Jhonny lascia il posto alle bacchette ad una piccola mqm, Dave. Sicuramente non sarà all’altezza del suo predecessore, sotto ogni punto di vista. Jhonny è più bello, sexy e trascinante di chiunque altro in the universe. Tranquillo Dave, ci deluderai comunque, cerca di farlo il meno possibile così di arricchire le mie competenze musicali. Come prima stavo dicendo mi sono accorto che non mancano molti giorni alla data del concerto (previsto per il 16 dicembre) e di prove vere e proprie, in un ambiente adatto, con tutti i musicisti ed i vari cantanti non ne sono ancora state fatte. [email protected] VIDEOGAMES GUITAR HERO Mari a pag.8 GIOCHI SAPEVATELO Violetto a pag.15 Iniziative RUOLI del PRESEPE Il giusto spirito natalizio nella CAPANNA: Gesù: GemelloBuono Madonna: Dave Angelo: Giancazzetto Asino: eMule Bue: Batista Stella: Savini Segue dalla prima Ricordiamoci che siamo sempre e comunque e universalmente l'aulicissimo “Collegio Plinio Fraccaro” e il nome, miei cari, non si regge da solo. Quindi date una mano quando potete, leggete gli avvisi in bacheca, rispettate le vostre responsabilità e se non trovate nessuno inventatevi una cosa da fare. Cazzo è Natale. Si respira già l'umida e familiare atmosfera, ed è bello scendere in sala comune per un caffè e trovare Foggia sempre più puttana, Bormio sempre più Economa, e Savini ugualmente testa di cazzo. Fra un po' verranno i Gemelli e proveremo le canzoni per la questua, Poi si fa un giro?.... Ma sei pazzo con 'sto freddo?!... Allora mangiamo da Mason e guardiamo un film... c'ho del vino in camera!...seeeeeeeeeee. Si è proprio è bello vivere e sentire il Natale: Sentire l'alito di Gamba mentre ti parla che sa di nonna dopo un caldo minestrone, sentire Emilio che ti racconta vecchie leggende natalizie, col suo modo, ma comunque natalizie. Ragazzi, tra una bestemmia e l'altra è sempre Natale. L’immagine dello scecco qui a fianco è un segnale pedagogico, per aiutare le mqm tristi che dicono “io non sarò mai un buon anziano”. E allora, cara mqm senza senso, guarda questa foto e pensa: questo qui adesso sta organizzando il presepe! Uno si sente anche in diritto di montarsi la testa: “E io che cazzo divento – ha gridato subito Emule - Magnifico Rettore dell’Università?” (ndr: Uzzino sei autorizzato a farlo vestire da asino fino al SummerParty!) in CORTILE: Lavandaia: Loffa Pescatore: Lecce Falegname: Denver Puttana: Foggia Economa: Bormio 1°Re Magio: Eleno 2°Re Magio: Matthew 3°Re Magio: Kufù Cammello: GemelloCattivo Cane Pastore: Spank Pecora Nera: Majin-Bu 1°Pecora: D’Artagnan 2°Pecora: Cipolla 3°Pecora: Ano Lestofante: Mimmo Uzzino Pensando al (concerto di) Natale Segue dalla prima Finora si è provato quasi tutti i brani nella “camera-prove 13” di Valeriano con il solo supporto di tastiere, chitarra e a volte basso, cosa che rende la mia prospettiva del concerto un po’ meno appetibile visto che considero la preparazione con l’intero gruppo una parte fondamentale di tutto il processo di creazione artistico (anche se le canzoni sono tutte cover è questione di feeling…). Sarebbe stato molto più utile muoversi tutti con un po’ di anticipo (anche con la presentazione dei pezzi) e con un po’ più di operatività per poter stabilire le varie date utili alle prove e dove farle. Ma comunque non mi perdo d’animo e confido nella capacità/volontà tutti i collegiali di eseguire al meglio tutti i brani del concerto. Così, mentre sono qui solo nella mia stanza, tento di immaginarmi qualche scena del concerto, magari aiutandomi con le foto della scorsa edizione, e vedo Tony al basso, Giancazzetto alla chitarra, il maestro Lanza alle tastiere, Lecce al tamburello, Emule al Sassofono, i gemelli Giovanni ed Elia che si alternano con la chitarra ed io che finisco dietro alla batteria al posto di J o h n n y (batterista dello scorso anno), con una batteria molto simile alla sua ed un talento nel suonarla… che vedrete solo al concerto stesso. Dave mqm 2 Nella foto qui accanto un giovane Juanita in bianco e un Derpo Derpini (“the originalo one”) in nero. Notizia sensazionale: l’immane e informatico Derpone sarà guest star del nostro presepe, per la gioia di Uzzino a cui manca tanto. “E che minghia – ha dichiarato il Maragliano – sei mbazzuto Majumbù? Majimbu?!?! MAJUMBU *** CANE FLETTI!!!!!” al CANCELLO: 1°Centurione: Nadal 2°Centurione: Pamela RESPONSABILI PRESEPE Pubblicità-Volantinaggio: Turker Raccolta Legna: Adolfino Questua: Uzzino Salame e Tavolo Salati: Ema e Moreno Panettone e Dolci: Mason e Bidello Cioccolata – Bombardino: Uzzino, Monto, Gotta Castagne: Gamba e Cazza Vin Brulè: Giuliano, Messina e Turker Stelle: Gatelli e Igor Scaletta Scaletta (quasi definitiva) del concerto ker”: strascicato, amaro, di un’eleganza cupa. Da voce piena e virtuosa. Valeriano: “E penso a te” di Lucio Battisti “Gn’a fa”, non ce la fa. Battisti non credeva in questa canzone intimista e raffinatissima (senz’altro una delle migliori dell’Abruzzese): portata al successo da Bruno Lauzi come B-side del 45 giri de “L’aquila”, è stata poi ripresa ottimamente dal suo autore. E ora dal nostro fedele pianista. Yoghi: pizzica inedita, in attesa di titolo Il giocherellone grizzly comasco non ci rivela tutti gli estremi del suo pezzo; per il momento, da vero erede dell’eclettico Van Des Sfroos, promette una pizzica con testo in dialetto lombardo. Mason feat. Valeriano: “Don Chisciotte” di Francesco Guccini Ritorna finalmente Mason tra i partecipanti al concerto, e con lui il grande Guccini in scaletta. Questo alto signore, esperto di osterie e rodato romanziere, non ha mai fatto mancare lavori impegnati ed intensi; nemmeno negli ultimi anni. Come quando ha presentato l’ispirato album “Stagioni” (2000), che tra i suoi brani - copiosi di durata - annovera la potente ed emozionante “Don Chisciotte” (insieme al socio musicista Flaco), scelta dal duo ligur-veneto. Massa informe (composta da Trameri, Guida e Polo oppure Splendid + 3 m.q.m.): “Everybody” oppure “I want it that way” dei Backstreet Boys I soggetti più affiatati e al contempo meno intraprendenti si sono uniti in due rispettivi gruppi: da un parte tre terz’anni e dall’altra tre matricole capitanate (auguri) da Splendid. La necessaria esclusione di uno dei due - il meno solerte si spiega alla luce dell’inaccettabile compresenza in scaletta di due pezzi della spigliata boyband. Valeriano dictavit, naturalmente. Monto: “Domani è un altro giorno” di Ornella Vanoni Inesorabilmente, canta di nuovo. E per rendere omaggio a questa grandissima interprete, chi meglio? “Domani è un altro giorno” (testo di Giorgio Calabrese su ballata originale americana), malinconica ed emozionante, è la canzone che ha fatto amare la Vanoni al pubblico italiano dopo anni di diffidenza… sarà lo stesso per il pubblico fraccarotto? Rallenty: “Io sì” di Luigi Tenco Ecco una new entry, che fa segnare il graditissimo ritorno di Tenco con un pezzo poco conosciuto, ma eccellente. Più spigolosa e dialettica di altri classici del cantautore, questa canzone offre al nostro Silvio un’ottima opportunità di guadagnarsi il premio della critica o qualcosa di simile. Titolo: “Sally” di Vasco Rossi Ecco un altro che si è affezionato al microfono. Il pallanuotista tra le torri, dopo Renga e gli U2, ci propone un pezzo meno arioso del solito: la cantautorale e malinconica “Sally” del Blasco, resa molto bene anche da una cover della Mannoia. Quale tracciato interpretativo seguirà questa volta? Sacha: “Vermilion” degli Slipknot Per fortuna esistono anche secondi anni che si lasciano coinvolgere dal concerto senza troppe menate. Sacha partecipa con un pezzo assolutamente moderno - diremmo del suo repertorio da d o c c i a - , dall’andamento tranquillo ma intenso. Promettente. Turker: “Indifference” dei Pearl Jam Ritornano anche i Pearl Jam, riecheggiando la vincente “Black” di Naza. Un pezzo che ormai potremmo dire “alla Tur- Violenza: “Cuore bianco rosso” di Checco Zalone e Andrea Violetto E’ Violetto… Voglio dire, non avrete pensato che riuscisse a fare più di un concerto proponendo canzoni normali ?! No… Perché il collegio lo invasa di un entusiasmo che va esternato anche qui. Con un inno calcistico rivestito di nuove, retoriche (ma comunque coinvolgenti) parole. Donatella m.q.m.: “La regina del Celebrità” degli 883 Incerto alle prove il Valtellinese, ma motivato. Ce ne vuole di motivazione per mettere la faccia in un pezzo del genere, ultima spiaggia degli 883 e punta di diamante del loro lato trash-pop. Ma potenzialmente molto, molto divertente… Eleno m.q.m. & Gemello buono m.q.m.: pezzo dei Potage di cui non so il titolo Punk rock spicciolo, picchiato e pure un po’ demenziale. Simpatico. Perfetto per buttarsi nella mischia e mettersi a proprio agio con un genere davvero “matricolare”. Da cretini. Foggia m.q.m.: “A te” di Jovanotti Musicalmente, è la prevedibilità fatta a canzone; melensa e un po’ banale nel testo. Ma è un piccolo passo avanti per il registro di Jovanotti, che con quella voce da vecchio innamorato ti fa venir voglia di cantare… E soprattutto è il meno peggio che ci si possa aspettar da chi ascolta Tiziano Ferro dalla mattina alla sera. Majin Bou m.q.m. - “Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers” di Fabrizio De Andrè Trionfando la scelta di pezzi cantautorali, non poteva mancare uno dei più grandi, anche se scelto da uno che lascia a desiderare in tutto. Scelto da una matricola tutt’altro che genovese, ma molto appassionata del vate, e speriamo convincente. 3 Merda e Oro E questa sarebbe goliardia? È passata esattamente una settimana dai fatti del Cairoli. Nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbe finita così. Verso le tre di notte due cairolotti mi hanno avvicinato davanti al Radio out, invitandomi nel loro collegio. Premessa importante: ero ubriaco, il mio stato si alternava tra stati di semi-incoscienza e incoscienza. Quello che mi ricordo è che uno dei miei collegiali mi ha fermato, consigliandomi di non allontanarmi dal nostro gruppo. Stupidamente non ho seguito questo avverti- Calcio: tiriamo le prime somme È sicuramente prematuro a distanza di soli due allenamenti avere un quadro ben delineato sulla situazione riguardante la squadra di calcio; cercheremo tuttavia di tracciare una panoramica che fornisca almeno in parte un’idea sulla situazione in cui versa il Fraccaro Calcio. La prima grande novità dell’anno riguarda, come alcuni di voi già sapranno, il ruolo del capitano. L’onorata fascia è infatti passata al braccio di Piccino. Tinelli invece vestirà quest’anno esclusivamente il ruolo di allenatore( n.d.r. per la disperazione di chi purtroppo pensava di non vederlo più), mentre le mansioni organizzative-amministrative saranno svolte da Messina. È risaputo che la squadra dall’anno precedente si è dovuta privare di pedine importanti, non sono tuttavia mancati i nuovi innesti che qui vi sono proposti in un quadro generale sui vari reparti della squadra. DIFESA: scontato il ruolo di portiere che per il 4?5?6? anno… che da molti anni è ricoperto egregiamente da Giuliano. Non sono sate mento, risultato: i due tipi mi hanno ripreso e, senza alcuna mia opposizione, questo dovuto alla mia mancanza di forza di volontà e mi hanno accompagnato, letteralmente accompagnato al loro collegio. Non potevo sapere che cosa mi sarebbe successo, pensavo solo di divertirmi, l’ho preso come un atto goliardico. Invece non mi sono divertito, mi hanno sottoposto a una matricola piuttosto dura, che, fatta da estranei, ha avuto il sapore dell’umiliazione. Entrato al collegio Cairoli mi hanno fatto togliere le scarpe. Da qui in poi il mio stato di incoscienza è peggiorato. Mi ricordo solo che mi hanno legato i polsi, scritto sul mio petto frasi ingiuriose contro il Fraccaro, mi hanno regalato una bottiglia del loro piscio e, dulcis in fundo, mi hanno vestito da sacco dell’immondizia. Sono rimasto al loro collegio per più di un’ora, ma i miei ricordi ammontano a quei pochi sopra elencati. Adesso non so veramente che fare, tutti mi dicono che ci sono gli estremi per una denuncia per sequestro di persona, che esporrò solo se gli eventi mi costringeranno. Luca Tagliabue infatti rilevate alternative importanti. Passando alla linea difensiva vera e propria il reparto ha ricevuto dal settore giovanile (matricole) dei nuovi innesti sugli esterni quali Foggia,Bormio; ai due si aggiunge la figura del sempre verde Violetto,terzino fluidificante che ha abbandonato la sua amata curva per scendere in prima linea in campo a combattere. Potrebbero sorgere dei problemi per quanto riguarda il ruolo dei centrali ma questi inceppi lasciamoli risolvere al mister che ha già diverse soluzioni pronte (pensa infatti di schierare in campo il gobbo afono anche se questo potrebbe portare delle difficoltà di comunicazione nel reparto difensivo) . CENTROCAMPO: gli innesti in questo settore provenienti dalla primavera( sempre le matricole) sono stati diversi. La prima novità ri- guarda lecce che è una valida alternativa al ruolo lasciato vacante da brigante sulla fascia destra. Vi sono poi valide alternative per i centrali sono rappresentate da mimmo e savini anche se soprattutto per quest’ ultimo è richiesta una massiccia dose di allenamenti (savini devi correre cazzo!!!!!!) . ATTACCO: spicca, impossibile da non vedere , imponente la figura di igor che si spera abbia le potenzialità per far bene. La seconda categoria (II anni) ha inoltre fornito una valida alternativa per il settore centrocampo-attacco in sasha . A febbraio, in data da definirsi il, primo test ufficiale; parliamo ovviamente della coppa cairoli prima però decine di allenamenti e centinaia di km attendono i singoli giocatori sotto la guida dell’esperto e quanto mai basso tinelli. Come ogni hanno la voglia di far bene è tanta nella speranza di oscurare nuovamente e incessantemente il resto dei collegi pavesi sotto un unico grande nome: FRACCARO! Polo Qui a lato la Squadra vincitrice dell’intercollegiale di calcio 2007/2008… che, con i dovuti ritocchi (le X), giocherà anche quest’anno. verde:Giorgino Bagnotta. Starà mica Giallo:il tugurio Stallanzani. Se proRosso: Majinbu tutta la vita. LA vuoi prendendo lezioni di yoga?Mason gli prio dovete cercare di attirare la smettere di dire cazzate su cazzate? fa un po’ gli occhi dolci e lui riapre nostra attenzione,almeno un pò di hai veramente rotto il cazzo!gia dir tutto,offre la colazione alla redaziofantasia. Sono usciti già 3 numeri di minchiate a quelli come te non è ne ,aiuta Nicolina a portare le divise Vdc dal famoso trafiletto,e ancora bello,ma inventare a piè pari scuse in lavanderia ,lava la casacche della mettete in giro la stessa paginetta inesistenti a noi Grandi…e solo per squadra di calcio a mano con sapone di mar- sfigata …N.B. non vi do il rosso perché la sottrarsi a un pochino pochino, pochino di siglia e mette la lasonil sul ditone viola di m.q.m. peggiore che abbiamo, vale comunque matricola,qualcuno direbbe:Fai brutta bocca! Longo.SERAFICO. più di voi. SCANSAFATICHE. PANZEROTTO CATTIVO Rosso bis:la macchinetta della colazione che in preda ad uno scombussolamento viscerale dovuto probabilmente dalle troppe leccornie ingurgitare,perde l’equilibrio e va giù.UBRIACONA 4 Comics DECALOGO DEL BUON GOLIARDA Un Collegio per potersi definire davvero goliardico deve: 01- non vincere mai nulla; 02- entrare nel collegio rivale solo quando esso è vuoto; 03- riuscire ad entrare nel collegio rivale solo grazie ad un portinaio fannullone; 04- farsi trombare la morosa; 05- rapire una matricola ubriaca marcia e non in grado di intendere e volere; 06- farsi difendere sempre e costantemente dal proprio rettore; 07- quando il rettore non può, correre alla vicina stazione dei carabinieri; 08- non sapere che se è un decalogo, dovrebbe esser fatto di 10 punti; 09- fare feste di solo musica minimal, come il proprio pene; 10- spalare tanto tanto letame; 11- farsi delle parate in costume e perdere pezzi qua e là; 12- essere già germano-minchion-urganici; 13- essere sodomiti; 14- fare un numero di giornalino all’anno, e vantarsene; 15- avere come bandiera quella dell’Albania; 16- avere avuto collegiali bisex; 17- fare una festa con ciccione ubriache; 18- farsi inculare le feluche dal collegio rivale per educazione; 19- saper scrivere le bolle a mano, come tante altre cose; 20- esser ghiottoni di uova, patate e pere; 21- non stare mai allo scherzo... MAI... I Collegi Pavesi si coalizzano contro il Fraccaro, si sa. La scusa di questa volta è stata il Dragon Boat (in cui bisogna concorrere con un equipaggio misto): le castiglioncelle van con le bestie, le nuovine tradiscono con i sodomiti, papere e sborromaici asessualmente assieme, i collegi misti fanno da soli. Noi non le guardiamo neppure le sgualdrine e così tutti i Collegi han cercato di tagliarci fuori. Ma noi, come sempre, siamo SUPERIORI. Non vi anticipo nulla, se non che al Dragon Boat, il Vessillo del P l i n i o , sventolerà regolarm e n t e . Come sempre, contro tutti. Le Avventure dell’Ape Idro - 2° puntata Soggetto e sceneggiatura: Manuel Vaglia; Disegni: Elia Ferrari I PERCHÉ DEL SOMA Perché a Natale si fa il presepe? Perché si chiama così? Secondo le notizie a disposizione, il primo presepe della storia fu quello realizzato nel 1223 da San Francesco a Greccio (Rieti). San Francesco infatti poco tempo prima era stato in Palestina ed era rimasto molto impressionato dalla visita alla città di Betlemme. Tornato in Italia, sentì il desiderio di far rivivere in uno scenario naturale la nascita di Gesù, e presentarla agli abitanti del luogo, nella ma- niera più fedele possibile. Fu così che la notte di Natale del 1223, si vide il primo presepe vivente della storia, all’interno di una grotta naturale vicino Greccio. Da allora il presepe è entrato nella tradizione, fino ad arrivare ai giorni nostri.. vero matricole? Invece il primo presepe non vivente di cui si ha notizia risale al 1290 circa, ad opera di Arnolfo da Cambio. Si tratta di otto statuette in legno scolpite a tutto tondo, rappresentanti i personaggi della Natività e i Magi. Il nome “presepe” (o più correttam e n t e “presepio”) deriva dal l a t i no praesaepe, parola composta da prae =davanti e saepes = recinto, ovvero luogo che ha davanti un recinto. Più semplicemente si traduce quindi presepe con mangiatoia, che era sistemata appunto di fronte al recinto. Alla prossima!! 5 mqm PRESENTATI !! po cantando… “fletto”. Vabbè basta, fatemi andare che c’è Ku fu che rompe le palle che vuole la presentazione…ciaooooooo …” FUGG DA FOGG, NON P’ FOGG MA P’ I FUGG’N’ ”… (FUGGI DA FOGGIA, NON PER FOGGIA MA PER I FOGGIANI!!!!!!) Giuseppe Farruggio "Il Barbiere" nato a Canicattì il 17/03/1988 Diplomato presso l'istituto tecnico per geometri "L. Pirandello" con votazione finale di 80/100 Tento di studiare "Ortottica ed assistenza oftalmologica" Ciao a tutti, sono uno dei tanti terroni che vengono a rompere le balle in Polentonia. Amo la mia sicilia e le temperature che non arrivano a meno di 5 gradi. Fino a poco tempo fa ballavo break dance, ma un giorno la mia testa ha fatto conoscenza con il duro pavimento di una piazza e li sono diventato il quello che sono ora. Molti hanno pregiudizi sulla "Matricola" , ma io la acceto e la vivo serenamente perchè alla fine è un modo per conoscerci e farci entrare nella comunità. Spero di rimanere in collegio per tutto il tempo che passerò quì a Pavia perchè è davvero una bella comunità e poi mi piace prendere in giro i cairolotti. HASTA LA VICTORIA SIEMPRE! Vincenzo Chiello Foggia 15.04.1988 liceo scientifico Federico II 95/100 (in euro 0.95€) Tento di studiare Biotecnologie Andrea orlando detto batttista(da notare le tre "t"), o anche, per chi ci tiene, manolo stanza 71 nato a cinquefrondi il 08/07/89 diplomato presso il liceo scientifico"n. pizi"di palmi con la votazione di 100/100 tento di studiare ingegneria elettronica hobby: fare palestra da qualche mese ha avuto inzio il mio erasmus a pavia, poichè provengo dal profondo sud, precisamente dalla calabria. Devo dire che il mio ingresso in collegio è stato molto meglio di quanto pensassi, mi sono subito ambientato e mi trovo bene. Ci tengo a precisare i miei 2 motti:cchiù pilu pe tutti, terronia caput mundi P.S.la mafia non esiste!!! Matteo Tentori detto Gemello Cattivo o Ogm stanza 33 nato a Lecco il 15/01/1989 diplomato presso il liceo scientifico "G.B. Grassi" di Lecco con la votazione di 95/100 tento di studiare economia (politica...non aziendale come quella merdaccia di Kufù che pensa solo ai soldi) Ehilà…sono Foggia, in quanto provengo da un paesino foggiano chiamato Stornarella… a me a dir la verità sto nome non tanto piace…ma che amma fa… …qua in collegio è come nei quiz televisivi, la prima risposta che dai è quella che conta…ed è così che mi sono fregato…”Tu m.q.m da dove cazzo vieni???” e io come un deficiente: “da Foggiaaa”…si proprio con tre “a” e di qui Il soggeto presenta gravi problemi di alcolitutti mi chiamano e mi “sfottono” FOGGIAAA- smo ossessivo-compulsivo che lo porta a bere AAAA…e la “a” non sono più tre ma sono per “x(ics) tendete ad infinito”… Tento di studiare Biotecnologie anche se il mio sogno è la Medicina. Sono arbitro di calcio, per fortuna o almeno credo, non cornuto. Mi piace lo sport in generale, anche se me ne vado proprio ma proprio Alla notizia della futura fesso per il calcio. Mi piace la musica in possibile nascita generale e soprattutto Tiziano Ferro…ma all’interno del Collegio qui al Fraccaro questo “povero figlio” è bandito…ma io canto lo stesso e purtrop- Castiglioni Brugnatelli di qualsiasi cosa (a patto che sia liquida e costi meno di 2 euro al litro). Pericoloso sovversivo anarco-rivoluzionario nasconde sotto il suo aspetto, apparentemente innocuo (o innoquo? o innocquo?!?), una temibile forza retorica che porta gli interlocutori alla pazzia. E' da considerarsi estremamente pericoloso, si consiglia quindi di avvicinarlo durante il sonno o con l'ausilio di caramelle (preferibilmente senza zucchero). E' convinto che tutto e tutti andranno a puttane, apparte lui che ovviamente non ne ha bisogno. p.s. batttista è mafioso Nicola Mamo Detto spank Nato a Milano il 20/01/1988 Diplomato presso il liceo classico berchet di Milano con la votazione di 64/100 (ogni commento è scontato...) Tento di studiare giurisprudenza Hobby: pallanuoto e sport acquatici in generale . Quando è possibile surf sci e sto imparando a usare lo snowboard. Oltre allo sport lettura,birra e musica, soprattutto di cantautori italiani Per tutti gli amici al di fuori del collegio sono Nicchio o Nischkin (Spank quindi è quasi un miglioramento).. Gli allenamenti milanesi a tarda notte insieme ai ritmi e alle attività serali del collegio possono forse in parte giustificare l' espressiobne assente che diversi anziani hanno notato. Il resto è genetica, credo. Chi ha avuto modo di vedere la mia stanza avra sicuramente notato un disordine quasi da persona instabile contro il quale ho ormaoi rinunciato definitivamente a cercare un rimedio. Spero di non innervosire nessuno soprattutto per la mia incolumità. Vista l' impossibilità di allenarmi quotidianamente a Milano soprattutto ora che a casa siamo in tempi di traslocco cerco spesso gente che voglia venire con me in piscina a Pavia. Se qualcuno è interessato può cercarmi o chiam a r m i alla stan“Ma Elettra di cognome fa za 44. ...E IL GEMELLO DISSE... 6 un giornalino su iniziativa di una volenterosa fanciulla: “Scuola Radio”?” LE INTERVISTE DI VDC - Minoli pt. 3 Prosegue l’intervista al prof. Lorenzo Minoli, presidente dell’associazione degli Ex. (Prima e seconda parte pubblicate sui nn. 80 e 81.) Lei è entrato nel ‘65, quindi nel ‘68 era in collegio: come l’ha vissuto? E’ stato un momento che ha coinvolto anche la collegialità, di partecipazione al movimento studentesco? La collegialità… Cambiamenti. Non credo molti. Mi ricordo invece dell’ospedale, delle paure; mi ricordo l’occupazione della clinica medica, mi ricordo le storie di alcuni baroni che si erano molto preoccupati di questa situazione, ma anche di persone che avevano un impegno politico e che vivevano la vita dell’ospedale. La situazione gerarchica era molto importante e gerarchica era la distribuzione del denaro, perché c’era una distribuzione 3-2-1: professore, aiuto ed assistente; ma poi di fatto una gerarchia assoluta, perché il barone comandava tutti. In collegio tra i leader c’era Salvioni, che è un pediatra. Qualche attivista c’era, ma ricordo vagamente solo Salvioni. Non era generalizzato come movimento universitario. No, era pesante in termini di occupazioni; poi questi esami erano fatti in maniera… Sommaria. Erano fatti in maniera comune: ci si presentava non più da soli, ma collettivamente… E mi ricordo che il più scherzoso era quello di Odontoiatria, professor Barchini, che iniziava così: “Allora… vi leggo l’elenco dei raccomandati”… e diceva: “Tizio è raccomandato da Paolo Sesto, Caio è raccomandato da Cossiga…”. Poi leggeva l’elenco dei non raccomandati e diceva: “Vi raccomando tutti io”. Faceva così, eravamo tutti raccomandati alla pari, e cominciavano gli esami; ma si entrava comunque a tre per volta, e spesso faceva una domanda solo ad uno e gli altri prendevano il voto in base a quello che aveva risposto lui. Poi c’era uno che portava uno Swatch di cui si intravedeva il meccanismo interno, e ricordo che il suo esame si è svolto con Barchini che gli chiedeva dell’orologio; così tutti hanno preso il voto sulla base di questo. Prendevano trenta, gli andava bene così… erano ridicoli. Altri invece erano più pesanti: da parte degli studenti c’era anche la rivincita sul professore cattivo… Questo avveniva regolarmente in farmacologia: lì gli studenti facevan l’esame e si davano il voto facendo pressione sul professore e spaventandolo. Altri professori però non accettavano nessun tipo di intimidazione… nessuno poteva andare a Fisiologia e tentare di fare l’esame in tre. E’ stato un periodo tutto sommato abbastanza breve; ma molte cose non sono state più come prima… Anche questo potere dei baroni, di cui si parla ancora… c’è ancora, ma è ridicolo rispetto a quello di prima. E’ più spostato verso un concetto di potere gestito in malo nodo, se vuoi nepotismo, piuttosto che la corruzione dei concorsi… Poi la legge ha anche recepito queste anomalie; ma al di là di questi episodi certamente discutibili, guardando, con il senno di poi, a quello che ha fatto il ‘68, alla rivoluzione culturale, secondo lei che analogie ci possono essere con l’opposizione degli studenti, di oggi, contro la Gelmini? Quali istanze ritrova nelle attuali manifestazioni di protesta, di dissenso verso questa riforma inaspettata, drastica e, diciamo, alquanto grossolana, dell’istruzione? Io non è che abbia delle grosse idee: non ne ho neanche quasi il tempo. A un certo punto il fatto di diventare professore universitario non è nemmeno un fatto necessariamente voluto. Per alcuni sì, ma io per esempio, che ho fatto l’ospedaliero, sono stato preso perché volevano un professore che sapesse come curare i malati; ma non mi sarebbe cambiato niente fare il primario o diventare direttore di un istituto. Solo perché alla fine il nostro maestro è crollato, e ci voleva uno che ci sapesse fari con i malati, ci sono capitato: sono scelte fatte in quel modo lì, ecco… non necessariamente le cose che succedono hanno risvolti politici. E dipende se si tratta di persone che hanno ambizione abbastanza da voler fare delle guerre… Io ha fatto tre mesi di guerre, e ho imparato più in quei tre mesi che nel resto della mia vita. Poi ci sono delle lobby: se non ci entri, rimani un elemento marginale, anche se arrivi a posizioni formalmente importanti - questo è il problema. Ma certamente la reputazione che hai come uomo libero è importante. Essendo stato studente nel ‘68, come si rapporta all’attuale protesta degli studenti? Mah, insomma... mia moglie di recente mi ha detto che le hanno chiesto di fare una lezione in piazza: lei che è molto diversa da me voleva anche farla. Io non pensavo che fosse la cosa giusta; dopo aver letto l’articolo sul Corriere di Chiavaschi poi, insomma… Se ce ne vuole parlare… Come si pone nei confronti di queste manifestazioni? Le manifestazioni di piazza hanno poco conto… Non credo che risolvano il problema. Sul fatto che da anni vada riformata, lo dicono tutti; poi su come bisogna farlo, bisogna avere delle idee… Per esempio, quando uno vince un concorso, dovrebbe andarsene da dove insegna, come una volta, per tre anni…Questo eliminerebbe i portaborse e favorirebbe la meritocrazia; ma è una cosa che tutti dicono e nessuno fa, perché tutti vogliono rimanere lì. Sapendo di dovere andare via, uno invece non si porta dietro il portaborse che gli ha fatto vincere il concorso, e soprattutto, se scegli uno che non conosci, scegli uno che ha dei meriti. Naturalmente la tutela della meritocrazia è molto importante… Ecco, questo mi piacerebbe molto di più che studenti che fanno casino. Mettere nero su bianco delle proposte credibili per riformare l’università, per avere più fondi per la ricerca; dato che nessuno fa più il dottorato, perché prendendo 700 euro al mese, non ci vive. Poi obiettivamente i dottorati di ricerca sono fatti male, non sono fatti per accrescere la professionalità: bisognerebbe che la nostra laurea fosse riconosciuta anche a livello europeo, anche per favorire lo scambio. Lo Spagnolo viene da me per sei mesi, tu vai in Spagna: questo poi crea dei circuiti anche per collaborazioni europee, ma con i soldi che ti da l’Italia, obiettivamente non fai niente… Se c’è da fare una guerra perché queste proposte vengano recepite, lo capisco. Poi gli specializzandi sono importanti: devono seguire quello che gli viene detto, ma anche Interviste essere protetti e remunerati per quello che valgono: potere stare a casa per malattia, avere la mensa… queste sono cose per cui lottare. Però lei giustamente dice “Gli studenti dovrebbero avanzare delle proposte”, e infatti anche il rettore di Pavia ha detto “Non sospendiamo l’insegnamento, ma dedichiamo delle ore alla discussione di queste tematiche”… Purché non diventino quelle ore i riunione fatte male... Vede, il problema è che buttare lì malamente una riforma drastica, proprio nel periodo in cui urgerebbero dei cambiamenti, rischia di inficiare il diritto allo studio stesso. Insomma, si comprendono anche queste manifestazioni di dissenso… …che però sono fatte male. Ma se i suoi studenti le chiedessero solidarietà su queste tematiche lei gliela darebbe? La solidarietà non costa niente… Ad esempio con una lezione all’aperto… Non riesco a capire a cosa possa servire, se non a darlo in pasto ancora una volta ai giornali… insomma, quelli che secondo me ci rovinano sono i mass-media… Su questo non c’è dubbio. …che poi ti portano su, si è visto; ma poi quando vogliono sono anche i primi a distruggerti. Quindi è inutile. Non è credibile è che ogni governo che va su faccia la sua riforma, facendo il contrario del precedente: per esempio, i discorsi fatti dagli attuali deputati sulle regole della sanità mi lasciano piuttosto perplesso… Per due anni paghiamo due milioni di euro all’ENIAG perché valuti le proposte di ricerca dei nostri ricercatori, poi viene qui a dirci quello che dobbiamo fare. La trovo una cosa un po’… Un po’ arrogante. Sì, e pesante. Per esempio, ci sono nostri ricercatori bravissimi che vengono chiamati all’estero per fare ricerche di progetti stranieri; mentre qui adesso la disoccupazione è alta, perché se le banche sono andate a pallino, non so cosa succederà. Il 10 per esempio sono a Milano per una riunione con Banca Intesa sui vaccini: oggi le ricerche sono finanziate dalle banche. Vedrei bene una forma di decisionismo che portasse a cambiare l’impostazione; invece continuiamo a parlare di quello che ha messo la moglie o il figlio lì… Insomma, che l’artigiano metta il figlio a lavorare nella propria bottega, succede da sempre… se poi uno ha il figlio bravo, non vedo dov’è il problema. Quello che è assurdo, è che ci siano dieci persone con lo stesso cognome in una università: fenomeni tra l’altro abbastanza evidenti, forse anche meno importanti. Sarebbe importante trovare come ottenere finanziamenti per la ricerca, come incentivare l’autonomia dell’università. Non capisco poi questo pullulare di frazionamenti, di sedi distaccate… perché mai devono esserci tutte queste università in Lombardia? Persino Losanna e Ginevra sono la stessa università... per non parlare di certi corsi che non frequenta nessuno, che andrebbero eliminati velocemente. 7 L’ANTRO DEL VIDEOGIOCO a cura di Alex Riecco aperto su queste pagine, anche per l’anno accademico in corso, il settimanale spazio dedicato a mondi digitali ed esperienze della dimensione consolistica. Uno spazio competente, esaustivo, ben organizzato e affascinante quanto l’autore che lo cura. ... Ok, azzerata la carica egocentrica che queste sempre gradite ri-inaugurazioni mi suscitano, possiamo cominciare a sederci comodi ai posti che l’Antro mette a pubblica disposizione, e parlare di ciò che in assoluto più piace (o perlomeno dovrebbe) ai suoi frequentatori: i videogiochi. Salve, giocatori del Fraccaro. Come va? Passata una buona estate? Ripresa la marcia universitaria con giusta lena? Pronti per le festività natalizie oramai alle porte? Vi dirò che questo è per me un periodo magnifico, per quanto faticoso. E ugualmente magnifico per l’universo di cui qui si vuole trattare, propriamente nella sua declinazione tricolore. Si è appena infatti conclusa a Milano l’ottima Italian Videogame Developers Conference (per gli amici IVDC), il primo importantissimo evento di risonanza nazionale (a cui ho avuto la grande fortuna di partecipare in veste di giornalista) dedicato allo sviluppo videoludico italiano, incasellato nel più ampio progetto fieristico del Ludic@rena. Un grandissimo successo. Un evento massiccio e nobile che ha testimoniato la forza di tante spinte lungo il terreno peninsulare: quella delle case sviluppatrici nostrane e di tutti i ferventi sostenitori del meraviglioso medium considerato, uniti nella lotta contro la triste reputazione che esso gode nel bel paese (un po’ meno bello per lui), ancora percepito (con grande mancanza di conoscenze, competenze, obiettività, e corretto utilizzo delle facoltà intellettive umane) come mero passatempo (tuttalpiù diseducativo e superficiale) per bambini e Per la prima volta dio ha un concorrente Cari fraccarotti,vi volevo proporre un articolo che mi è capitato di leggere su un giornale che sfogliavo al CNR durante una pausa: Craig Venter ha affermato di aver creato una nuova vita. Una dichiarazione da buon commerciante, più che da grande scienziato: del resto questa nuova creatura è destinata a fare dollari a palate. Quanto al personaggio è assai controverso e ha già molti primati: il primo a sequenziare il genoma di un organismo vivente; il primo a pubblicare il genoma di un essere umano (il suo); il primo, nel 2003, a creare 8 adulti rimasti tali. Scenario certo in evidente contrasto con quello estero, dove questa giovane forma d’arte e d’intrattenimento da anni è riuscita ad assicurarsi un rispetto e un giro d’affari straordinari, in costante crescita esponenziale. Ma il nostro paese deve del resto sempre distinguersi in peggio dal resto del globo, no? Non è certo mia intenzione procedere ulteriormente, e quindi sputare il veleno in corpo (ce ne è tanto), servire altri preziosi esempi materiali a sostegno di quanto detto, oppure offrire un resoconto dettagliato della memorabile esperienza milanese. No, ma mi pareva solo giusto rendere noto tutto questo in una breve e concisa parentesi tonda, almeno per omaggiare l’ottima iniziativa italiana per la salvaguardia e il corretto riconoscimento della cultura del videogioco. Poi quel che il futuro riserverà si spera possa essere solo del bene. così velocemente (sento proprio ora il portafoglio singhiozzare sommessamente, versando amare lacrime dalle sue tasche drammaticamente vuote). Qualche nome? Ma certo: Gears of War 2, Fable II, Mirror’s Edge, Rock Band 2, Fallout 3, Guitar Hero World Tour, Prince of Persia, Dead Space, Banjo Kazooie... e mi sono davvero solo limitato alle uscite personalmente provate e giudicate meritevoli di acquisto (un numero quindi a maggior ragione alto, data la media annua di due, massimo tre perle nel periodo esaminato, a ridosso della pausa natalizia). Naturalmente quello che farò io, che è poi lo scopo ultimo della presente rubrica, sarà quello di guidarvi in questa giungla di titoli, e descriverveli settimana dopo settimana, uno ad uno, ottimizzando al meglio il tempo e lo spazio a propria disposizione. Ora, le dovute reintroduzioni sono compiute. Così come dovrebbe essere stato abbozzato abbastanza chiaramente il piano dell’opera (cioè dell’Antro, che è un’opera di fino ingegno e alta cultura, giusto per ravvivare il guizzante Veniamo invece al cuore fuoco della superbia), di queste pagine, e quincon già sufficenti soggetti di alla trattazione faccia a da vivisezionare nelle faccia dei titoli più inteprossime settimane sul ressanti del momento. E tavolo chirurgico di quescusate se accompagno sto spazio. questa frase con un atDico perciò alla mia affatacco di vomito denso e scinante assistente dalla fumante! No, non è disgu- PIRATERIA VIDEOLUDICA, AESVI (Associazione chioma rosata (il gioco sto. Solo indigestione. Editori Software Videoludico Italiana) NOMINA che presenterò la prossiQueste settimane, lo pos- UN MANAGER PER COMBATTERLA ma settimana, Rock Band, so dire forte e chiaro, non sta facendo i suoi begli hanno precedenti in quanto a violento acca- effetti sulla buona salute mentale) di prepavallamento di preziosissime uscite. Mai tanti rarsi a passare le prime lame, che fra sette titoli valevoli erano stati commercializzati in giorni si comincia a operare. Zack! Alex/ poco tempo, e conseguentemente mai tanto le finanze dei poveri appassionati prosciugate un virus sintetico. Quando nel novembre 2002 annunciò che non si proponeva di brevettare qualche gene, ma la vita stessa, non ci credettero in molti. Ma ci stavano già lavorando da tempo due dei suoi migliori ricercatori: Clyde Hutchinson, ,un microbiologo,e Hamilton Smith, Nobel della fisiologia e medicina del 1978. Che il batterio sintetico non fosse solo una chiacchiera fu chiaro quando il 31 maggio di quest’anno fu resa pubblica la richiesta di brevetto. Il titolo della richiesta diceva "Minimal bacterial genome", cioè il genoma minimo necessario per far sopravvivere un batterio. Certo si tratta di un progresso nell’ingegneria genetica, o meglio, della biologia sintetica, come si chia- ma ora questa branca della biologia. Gli unici a notare il brevetto furono dei bioetici canadesi, che hanno chiesto a Venter di ritirare la richiesta di brevetto con l’accusa che la richiesta era contraria alla morale pubblica e alla sicurezza. L’obiezione maggiore si basa sulla convinzione che l’uomo non debba mischiarsi con un certo tipo di faccende. «Per la prima volta Dio ha un concorrente».Qualche ragione questi ce l’hanno. La biologia sintetica sta avanzando a passi da gigante, e per immaginare usi terribili non ci vuole molta fantasia. Questo batterio è infatti Rubriche MASTER IN SESSUOLOGIA a cura di Marce Continuano le lezioni del sessuologo più bion- 19.00 e sei indeciso a quale negozio volgere la figa per il cinema, la figa per il Fraschini, la prora. In ogni caso andando in un negozio si do di Verbania, l’Eccezional Marce. figa per il teatro brillante, la figa per il teaLA DIVERSIFICAZIONE DEL PORTAFOGLIO-FIGHE Per ottenere La Figa, ogni ragazza deve essere coltivata, devi andarla a trovare, non deve essere mai trascurata, ci devi ogni tanto parlare affinchè il rapporto cresca, proprio come si fa con le piante. Come ho già avuto modo di evidenziare, operando in ambiente di multifiga la risorsa più critica è il tempo, tempo da dedicare alla implementazione del rapporto nonché al successivo mantenimento. Implementazione e mantenimento richiedono entrambi una continua ed ininterrotta somministrazione di piccole dosi di sé stessi (es: se è una barista ogni tanto vai a prendere il caffè da lei; se è una che le piace il cinema ogni tanto la porti a vedere qualcosa (NB: sempre di tuo gradimento), eccetera). E’ evidente che trovandosi in una situazione di multifiga non ci si può esimere dall’utilizzare tutto il proprio tempo libero e talvolta anche parte di quello lavorativo. I rischi da evitare sono sostanzialmente due. Il primo rischio è la mancata saturazione delle proprie ore: non deve mai accadere di trovarsi inapplicati, sprecando tempo prezioso che si dovrebbe invece dedicare a qualche poveretta. In situazione di multifiga capita che passino molti giorni prima che tu riesca a trovare il tempo per andare a ritrovare/riuscire con una figa. Pertanto è inammissibile sprecare il proprio tempo inapplicati su nessun progetto. Il secondo rischio è la cannibalizzazione delle fighe: non deve mai accadere di aprire due progetti con le stesse caratteristiche che andrebbero sicuramente a sovrapporsi. Si consideri l’esempio di due commesse di due negozi diversi di abbigliamento: in questo caso infatti ci si trova nella situazione che sono, ad esempio, le un animale da soma: per essere utile deve trasportare qualche altro gene. Con l’aggiunta di geni sintetici, il batterio può fare molte cose:infettare organi interni o addirittura creare tumori. C’è solo da sbizzarrirsi. Secondo Venter potrebbe produrre idrogeno, fonte di energia non inquinante del futuro. Oppure assorbire CO2 o altri gas responsabili dell’effetto serra. Il problema non è come sarebbe possible utilizzarlo, ma come sarà utilizzato. Anche quando si parlò di Ogm si disse che avrebbero reso verde il deserto, e sarebbero diventate coltivabili anche le terre troppo saline. Ma finora dai laboratori sono usciti solo semi resistenti agli erbicidi prodotti dalle aziende di agro biotecnologie : uno spreco di ricerca quindi. E comunque in trascura la commessa dell’altro negozio. Il rischio è quello di dimezzare la frequenza di dosaggio della propria persona, con il concreto pericolo di perdere il controllo del progetto. Ne segue che l’approccio vincente va ricercato nella diversificazione del Portafoglio-Fighe. La diversificazione deve essere accuratamente studiata in modo tale da evitare la cannibalizzazione delle fighe e la non saturazione delle proprie ore. Si deve diversificare tenendo presente la tipologia di figa (barista, commessa, …), la sua territorialità (Pavia, Vigevano, …) e la fascia oraria di godimento (mezzogiorno, sera, …). Il procedimento da seguire per la formulazione ottima del proprio Portafoglio-Fighe deve partire da una attenta analisi della propria settimana. Si deve stilare la lista delle proprie attività settimanali e successivamente per ogni attività si colloca il nominativo di una poveretta. In tal maniera si ha la certezza di avere una ed una sola figa per ogni occasione. Esempi: la figa del bar per la colazione quando vai nella parte est della provincia, la figa del bar per la colazione quando vai nella parte ovest della provincia, la figa della trattoria del tal paese (per quando ci si trova in tal paese), la figa per l’aperitivo serale, la figa che stacca alle 19.30, la figa che stacca alle 20.00, la figa ancora studentessa che quando hai un pomeriggio libero dal lavoro chiami sicuramente lei, la figa che fa la cassiera al supermercato, la figa che quando ha la casa libera ti fa la torta la domenica pomeriggio (NB: il sesso di domenica pomeriggio è il nirvana assoluto del multifiga), la figa per il concerto di Elton John, la tro impegnato, la figa per andare a vedere la mostra di arte contemporanea, la figa per il Motel, la figa commessa per quando fai su e giu in Strada Nuova, la figa commessa per quando fai la vasca al Bennet, la figa per lo stadio, la figa per la Festa de l’Unità, la figa per quando compri il grip per la racchetta, la figa per la sagra del risotto, la figa per fare il giro delle librerie quando devi regalare un libro, la figa per uscire a cena in trattoria, la figa per quando hai voglia di cenare a casa, la figa da videocassetta sul divano, la figa per andare sul lago, la figa per andare a prendere il sole due orette al Vul, la figa per andare a sciare, la figa per fare un giro in Mazda, eccetera eccettera eccetera. La situazione del proprio portafoglio-fighe può essere utilmente visualizzata in forma grafica su in piano cartesiano che presenti sulle ascisse le fasi della settimana e sulle ordinate il nome delle poverette. Tracciando un punto sull’intersezione tra il nome della poveretta natura esistono già batteri capaci di produrre idrogeno e altri capaci di assorbire la CO2 e sono noti da quasi un secolo. Forse l’ambientalismo che si prefigge Venter è solo una patina verde per rendere più accettabile una tecnologia che sarà buona o cattiva secondo il suo piacere. Messina 9 LA MUSICA CHE MI GIRA INTORNO (...“MUSICA” PER LE MIE ORECCHIE) ABBA’re gonna blind you Dopo aver rincorso e perso la proiezione pavese, Genova (la città) mi ha dato la possibilità di vedere “Mamma mia!”, musical broadwayano di grande successo, realizzato con le canzoni degli ABBA, trasposto sul grande schermo. Non ho intenzione di recensirlo nella rubrica di spettacolo, perché si tratta di un film veramente povero nei risultati, nonostante gli incassi formidabili. Manchevole di regia, di sviluppo della trama e di molto altro, ma non di quel quid - portato in dote dagli attori cantanti - che ha risvegliato in me e molti altri la gaia voglia di riascoltare gli ABBA. ‘Gaia’ perché, come dice saggiamente il fratello di Uzzino, “chi ascolta gli ABBA è per forza o una checca o un finocchio”, in quanto non esiste gruppo al mondo che abbia in sé una tale dose di frivolezza, a fare da muro portante delle loro composizioni. Eppure, il periodo di un certo scetticismo più o meno intellettuale parrebbe volgere al termine… Lo dimostra l’efficacia di quest’ondata di revival che ha avuto gli ABBA al centro, e anzi ha fatto rimpiangere un modo di scrivere canzoni davvero avvolgente e capace, ormai sconosciuto alla maggior parte dei gruppi Pop. ‘ABBA’ sono le iniziali dei quattro svedesi, due donne e due uomini (Björn Ulvaeus, Benny Andersson, Agnetha Fältskog e AnniF r i d Lyngstad), che nel 1970 han dato alla luce un gruppo tutto da sopra. Insomma, veloce come il solcare esportazione, con un approccio volutamente della classifica degli anni Settanta, è stato kitsch e abbagliante. (Come dice la loro lo scioglimento degli ABBA, anzi brusco; “Super trouper”, non a caso, “Lights are gon- cosicché, con divorzi e litigi, e nemmeno na blind you, shining like the sun”.) La prima quindici anni di carriera, nel 1982 hanno esplosione di succeslasciato le scene, so arriva con portandosi dietro non “Waterloo” (1974), un solo l’immancabile pezzo orchestrale, compagine di irremocorale e ballabile… vibili, ma anche una alquanto originale, crescente fetta di nel suo genere. I pubblico, prima critiseguenti successi di co e poi ricredutosi. classifica hanno Io che non li ascoltasfruttato molto la vo da anni, facendo forza di questa chiadi nuovo girare ve dance-melodica l’ottima raccolta (“Dancing queen”, "Autori di successi che il pubblico di tutto il mondo ha “ABBA Gold” nel mio “Mamma mia”, “Sos” recepito con entusiasmo imprevedibile." lettore mentre lavavo i e molte altre), che il piatti, mi sono reso pubblico di tutto il mondo, da Tokyo a Voghe- conto che non è più esistito un gruppo che, ra (veramente!), ha recepito con entusiasmo senza pretese, faccia cantare così volentieri. imprevedibile. Ma la bravura degli ABBA, oltre E Luca Valtorta, collega del Venerdì di Reche nella particolarità della formazione, sta pubblica, mi ha prontamente supportato, nell’aver proposto molti pezzi di impronta più scrivendo: “Erano rassicuranti, gli ABBA. fine, e in genere particolarmente ispirati me- Facevano canticchiare e muovere i piedi lodicamente. “Fernando”, “Chiquitita” e sotto l’asse da stiro. E quando li vedevi in “Slipping through my fingers” ne sono un TV, sembravano sempre felici, […] mentre esempio, ma su tutti i pezzi di questo genere cercavano di essere eleganti, sembrando troneggiano la toccante “I have a dream” e però fuori posto, anche a quei tempi.” Un “The winner takes it all”, grandiosamente posto che in realtà si sono sin da subito interpretata da Meryl Streep nel film di cui guadagnati. CARTA CANTA Ben ritrovat i , gentili lettori e graziose lettrici. Dopo una pausa dovuta a vari sfortunati eventi (leggi: coma etilico e breve soggiorno in pronto soccorso dell'autore) la rubrica letteraria del giornalino più colto di Pavia (Alberoni terze pagine come le nostre se le sogna) riapre i battenti. Questa settimana ci dedichiamo ad un fenomeno letterario degli ultimi anni: il bookcrossing. Per chi non sapesse l'inglese (come i cairolotti, che a malapena capiscono l'italiano) con il termine bookcrossing si indica la pratica, molto popolare negli Stati Uniti e di recente anche in diversi altri paesi anglofoni, di lasciare i propri libri in un luogo pubblico (un parco, un treno, la camera di Cremino...), alla portata di nuovi lettori. In questo modo si può trasformare la propria città (e in alcuni casi la propria regione, o il proprio Stato) in una immensa biblioteca gra- 10 Rubrica musicale a cura di Giorgio Montolivo a cura di Andrea Goran Marcobelli tuita, lasciando liberamente viaggiare i libri da un proprietario all'altro (no, Nadal, il furto in questo caso non serve). Gli appassionati di bookcrossing amano lasciare una dedica sulla prima pagina del volume abbandonato, e si riuniscono su diversi forum, scrivendo recensioni, raccontandosi curiosità e persino organizzando appuntamenti con scambio di libri (serve ad evitare che i preziosi volumi finiscano nelle mani di polli bicefali e vengano piuttosto accarezzati dal tocco di una leggiadra fanciulla). Come la cultura open source del software informatico vuole liberare gli utenti dalle catene dei copyright e diffondere gratuitamente programmi, il book-crossing ha come obiettivo quello di aumentare la cultura letteraria in modo gratuito, permettendo a chiunque di accostarsi ai piaceri delle lettura. Per questa settimana concludiamo qui. A tutti i lettori auguri di un buon fine settimana (tranne che ai cairolotti e ad Alberoni). !!!AVVISO VERY IMPORTANTISSIMO!!! Tutte le matricole sono gentilmente obbligate a dare il proprio contributo manuale per: la realizzazione delle stelle del presepe nei giorni di giovedì e venerdì la questua fra le strade di Pavia nei giorni di sabato e domenica Rubriche FINANZA € MERCATI RUBRICA A CURA DI EMANUELE DIANA Inchiesta-La FIAT e l'Ifil-Exor Quando fu decisa dall'Ifil la strategia dell'"equity swap" che, tra l'aprile e il 20 settembre 2005, consentì alla finanziaria del gruppo di mantenere il controllo del 30,06 per cento della Fiat anche dopo l'esercizio da parte delle banche creditrici del "convertendo" da tre miliardi di euro? E quali furono, con esattezza, i tempi della decisione di trasformare consapevolmente un'azione di mera speculazione sui 90 milioni di azioni Fiat acquistate da Merril Lynch in un vero e proprio aumento della quota di Ifil nel Lingotto? E infine, come devono essere letti quei tempi e quella decisione rispetto alla sincerità (o alla possibile falsità) dei due comunicati dell'Ifil del 26 luglio 2005 e della Fiat del 24 agosto successivo nei quali, su richiesta della Consob, si negava di essere coinvolti nelle manovre per l'acquisto di azioni del L i n g o t t o ? Sono domande cruciali, in queste ore, per i magistrati della Procura di Torino (Marcello Maddalena, Bruno Tinti e Giancarlo Avenati Bassi) che deve decidere entro luglio sull'indagine nella quale sono indagati, per i reati legati alla violazione degli articoli 120 e 187 del Testo unico sulla Finanza (riguardano l'obbligo di comunicazione alla Consob sulle acquisizioni di partecipazioni rilevanti e la "manipolazione del mercato" da parte di chi approfitta di informazioni privilegiate), il presidente di Ifil, Gianluigi Gabetti, il civilista di fiducia degli Agnelli e della Fiat, Franzo Grande Stevens e l'attuale amministratore delegato di Ifi, Virgilio Marrone. Su questa vicenda, si è già pronunciata la Consob che, dopo aver escluso un obbligo di Opa per quell'operazione, il 13 febbraio scorso ha però ritenuto "non veritieri" i due comunicati e ha condannato l'Ifil a una multa complessiva di 16 milioni di euro, infliggendo la sospensione dalle cariche societarie a Gabetti (6 mesi), Grande Stevens (4 mesi) e Marrone (2 mesi). Una sanzione sospesa poi dalla Corte d'appello di Torino, il 4 aprile scorso, in attesa della decisione di merito. il 1° dicembre 2004 Marrone scrive a mano una nota "riservata" per Gabetti. L'amministratore avverte che se le banche esercitassero il "convertendo" anche solo per due terzi (2 miliardi) "si avrebbe una diluizione della partecipazione Ifil al capitale ordinario Fiat dal 30,06 a circa il 24 per cento". E comunica anche che, "per mantenere la partecipazione al 30,01 l'accomandita dovrebbe acquistare, prima dell'aumento di capitale, 58.467.000 azioni Fiat" a un prezzo che, a seconda della quotazione (ipotizzata tra il 6 e gli 8,5 euro), varierebbe tra 351 e 497 milioni. Subito dopo Marrone ricorda che "la disponibilità dell'accomandita è pari a circa 510 milioni". Un'evidente ammissione di difficoltà. Da quel momento scatta la febbrile consultazione su come evitare il ridimensionamento di Ifil a settembre. Nel cassetto di Gabetti viene scoperta anche la sbobinatura di una telefonata del 23 aprile 2005. Chi parla è un noto avvocato torinese, Angelo Benessia, vicepresidente di Rcs e candidato del sindaco Sergio Chiamparino a succedere a Grande Stevens alla presidenza della Compagnia di San Paolo. Nel testo non è specificato chi risponde. Anche Benessia racconta una storia preoccupante e legge una lettera (già nota alla Consob) in cui Lehman Brothers avanza alle banche del "convertendo" la proposta di investitori privati italiani ed esteri, famiglie italiane con vocazione industriale e investitori istituzionali che si offrono di creare una nuova società che rilevi il convertendo e realizzi un patto di joint governance con l'Ifil che coinvolgerebbe circa il 50 per cento di Fiat senza obbligo di Opa. Da questo momento i tecnici di Ifil si sentono sotto attacco e il giorno dopo producono una "bozza" da "inviare a Sergio Marchionne e Gabetti". All'apparenza una lettera che dovrà essere firmata dall'ad della Fiat, nella quale si commenta la proposta di Lehman Brothers: "L'iniziativa è vaga, non rivela chi sarebbero i proponenti, presuppone un'intesa con l'attuale azionista di controllo che ne è assolutamente all'oscuro e che, tesa a violare le regole a tutela del mercato e in particolare di tutti gli azionisti, può servire a fruttuose attività speculative". Due giorni dopo, il 26 aprile, Ifil chiude con Merril Lynch Italia, attraverso la controllata di Vaduz "Exor", un contratto di "equity swap" per 90 milioni di azioni Fiat. Quel contratto aveva, all'epoca, solo scopi speculativi: "Esso fu originato dalla sorpresa causata dall'improvvisa caduta della quotazione del titolo... Solo a fine agosto prese corpo un vero progetto per reperire con urgenza la disponibilità del pacchetto di azioni necessarie". Ecco dunque, per la prima volta, comparire l'operazione di "equity swap" come stru- mento per acquistare azioni Fiat e non, come sempre sostenuto da Ifil, per scommettere sulla loro rivalutazione. Addirittura, la nota tiene conto "del rateo di interesse da corrispondere a MLI (Merril Lynch Italia) per un periodo di 4-5 mesi". Un periodo che arriva proprio al settembre 2005, quando scade il "convertendo". Ed è chiara anche la strategia: "La società I. (Ifil, ndr) detiene, prima dell'aumento di capitale circa il 30,5 per cento di F. (Fiat, ndr) e non intende esercitare i propri diritti di opzione bensì intende acquistare L'identico schema è ripetuto in un'altra ipotesi che prevede l'ingresso nel patto anche di Sanpaolo-Imi. Per le menti finanziarie dell'Ifil rimane però da sciogliere il problema di non dover sottostare all'obbligo dell'Opa. In un appunto del 1° giugno 2005, il quesito è chiaro: "Ifil può procedere all'acquisto delle azioni Fiat senza incorrere nell'obbligo dell'Opa di consolidamento?"., contestualmente all'emissione delle nuove azioni Fiat (quelle del "convertendo") un numero di vecchie azioni Fiat tale da mantenere sostanzialmente inalterata la quota. Su questa possibilità le direttive della Consob sono però contrastanti e per i tecnici dell'Ifil appare dunque "fondamentale il momento della rinuncia e dell'acquisto: se l'acquisto fosse contestuale alla rinuncia (al "convertendo", ndr) ci sarebbe margine per affermare che Ifil non supera la quota del 3 per cento". Il 15 giugno gli uffici dell'Ifil producono un documento "confidential" in inglese, denominato "Term Sheet" ("Termini e condizioni del finanziamento") nel quale si ipotizza un nuovo assetto del Gruppo Fiat anche dopo il mantenimento della quota di controllo. Si prevede in particolare che "a ottobrenovembre 2005, Ifil dovrà cedere tutte le quote F. a una nuova società denominata Ifil Institutional Investements (I. I. I.) e sottoscrivere un accordo con i partners di minoranza". A tali partners andrebbe la partecipazione del 20 per cento in I. I. I. Questo schema, che prevede il superamento dell'attuale Ifil alla guida del gruppo Fiat, non ha trovato finora realizzazione. Nel vuoto cade anche un successivo progetto del 20 giugno nel quale Mediobanca e Generali parteciperebbero al nuovo "patto" con tutte le loro azioni: circa 47 milioni. In questo caso Merril Lynch dovrebbe "cedere sul mercato le azioni eccedenti del contratto Exor". All'inizio del luglio 2005 il progetto "equity swap" è ormai operativo. Bisogna allora agire su due fronti: quello della Consob, per avere la certezza che non scatterà l'Opa, e quello con "Exor" per acquisire le azioni di Merril Lynch. Per la Guardia di Finanza tale iniziativa è un incarico generico che suscita particolari dubbi, del quale non si capisce il senso se non la volontà di Ifil. 11 Inchiesta Inchiesta sui Collegi Pavesi Segue l’inchiesta di Andrea Violetto sulla struttura dei collegi Edisu e non di Pavia. Per le parti precedenti vedere num. 80 e 81. Almo Collegio Borromeo Collegio Edisu Griziotti Quali sono i requisiti per mantenere la stanza nel tuo Collegio? Vengono rispettati? Media del 27, esami terminati entro settembre di I requisiti non si sono ancora capiti bene, ma penso ogni anno, nessun voto sotto il 24, tranne uno siano quelli di ogni altro collegio, teoricamente crediti e comportamento nella struttura in realtà più che altro nella carriera. crediti e comportamento separatamente, nel senso che se uno ha i crediti necessari non lo si può mandare via anche se fa “casino”, ma allo stesso tempo, chi rimane buono in collegio ci rimane indipendentemente dai crediti. Voci di Corridoio Al di fuori del periodo di apertura del Collegio, è possibile per uno studente con lezioni/impegni da seguire, avere la stanza? E se si, a che costo? Nessun costo, al massimo chiude la mensa ma rimane la cucina degli studenti. Il collegio chiude alla fine di luglio e riapre all’inizio di settembre per chi ha segnalato laboratori da frequentare o tesi da finire. Ti credono sulla parola. Si può avere solo a settembre a 5 euro al giorno, negli altri periodi di chiusura no, va a discrezione del rettore che però la concede solamente ai dottori che devono prestare servizio in policlinico. Le camere non assegnate tramite concorso Edisu, vengono affittate a studenti non in regola? E se si, a che prezzo? Megadirettore galattico Simone Pellegrin Direttore responsabile Giovanni Mason Vice Direttori Onorari Elia Ferrari Giovanni Ferrari Vice Direttori Andrea Violetto Giorgio Montolivo Praticanti non retribuiti Lorenzo Magnani Andrea Falconeri Fornitore dei premi per i concorsi di VdC Cartotecnica Pavese Spacciatore di Bamba a prezzi modici Larno Giapelogi 12 Si accede per concorso pubblico nazionale, che consiste in una prova scritta, due orali, una prova di cultura generale e un test psico-attitudinale. Il numero di posti disponibili è dichiarato a maggio, il concorso a settembre e vengono riempiti tutti i posti disponibili, sempre. Se qualche matricola scappa, vengono chiamati i primi esclusi in classifica generale. Non esistono studenti non in regola: chi perde il collegio, lascia il collegio a luglio e al suo posto entrerà una matricola dopo il nuovo concorso. Se non fosse così rigido non saremmo riconosciuti come Scuola di Eccellenza a livello nazionale e non avremmo finanziamenti dal Ministero della Pubblica Istruzione. A volte capita che l’ospitalità venga protratta per parecchio tempo…. Ma non ci sono diciamo “abusivi” Hai mai notato una “differenza di trattamento” tra i tuoi Collegiali? E se si, con che discriminante? Non esiste un’indagine (neppure minimamente approfondita) sui redditi dichiarati dei nostri genitori. Alcune persone pagano molto molto al di sotto delle loro possibilità. Beh, come dicevo prima in base allo stato d’umore del personale e dalle simpatie, ammetto di stare “simpatico” e quindi vedo proprio la differenza di trattamento in tutto, dal richiedere una doga nuova al chiedere soldi per le magliette da calcio o per la cauzione della chiavetta della colazione, dipende molto dal collegiale che hanno davanti, diciamo che provano sempre a fare i “loro interessi”, se poi uno gli fa capire che non ce n’è tornano indietro, es. frigo rotto, ci sono persone che per averlo nuovo hanno pagato il costo del frigo e altri no Parlando strettamente di struttura, credi che il costo sia equo al servizio che viene erogato dal tuo Collegio? I costi sono variabili a seconda del reddito familiare: si va dalla gratuità completa alla retta massima di 7000 euro e se si ha la borsa di studio EDISU, il 75% finisce al collegio. Ciononostante, anche per le rette massime, la miriade di servizi offerti non ha prezzo. Il gioco vale di gran lunga la candela, tanto che alcuni ex-Alunni, una volta laureati e a carriera inoltrata, fanno laute offerte al collegio e garantiscono borse di studio interne. No per il semplice fatto che ci sono collegi che costano uguale e che hanno strutture migliori, non contando che noi siamo sperduti nella periferia di pavia e paghiamo quanto uno che sta in centro Spazio libero: dì quello che pensi sul tuo Collegio, strettamente legato a questa piccola Inchiesta. Il Borromeo è un posto unico nel suo genere, che sembra offrire molto più del necessario e di quanto viene mediamente offerto dalle altre strutture. La sua particolarità consiste infatti nell’essere una sorta di “premio” per i migliori studenti entranti nella dimensione universitaria. Questo test valuta i servizi offerti, noi sappiamo che ricevere tanto significa che ci viene richiesto tanto. Non saprei che altro aggiungere, ho commentato gia un po il tutto, diciamo che non sono per nulla contento di come il personale che ha potere decisorio gestisce la struttura, e lo dico essendo stato per 3 anni consecutivi rappresentante di collegio, nonostante le numerose richieste ci sono sempre state tappate le ali anche per il fatto che l’edisu è sordo a riguardo e ci lascia completamente in balia delle decisioni di singole persone che non pensano ai nostri interessi, il fatto che non abbiamo visione di un regolamento o di un budget di spesa (per vedere dove finiscono le nostre rette) o vedere attrezzature non utilizzate (pc da anni Residenza Ediisu Camillo Golgi Collegio Edisu Lazzaro Spallanzani Collegio Edisu Plinio Fraccaro Quali sono i requisiti per mantenere la stanza nel tuo Collegio? Vengono rispettati? Avere i crediti necessari e vengono rispettati. i requisiti sono quelli standard edisu, ma nn si può dire che vengano rispettati alla lettera. se nn fai un cazzo o poco più di sicuro sei fuori, ma c'è la possibilità di una deroga, dovuta ad esempio a problemi familiari.. anche ad un certo impegno nella vita collegiale, anche se ovviamente nn può assolvere ogni peccato.. Come da bando EDISU sono necessari un numero di crediti per ogni anno di università. Dipende dai casi sono rispettati. Al di fuori del periodo di apertura del Collegio, è possibile per uno studente con lezioni/impegni da seguire, avere la stanza? E se si, a che costo? è possibile, ma mi sa che è il caso di distinguere: a settembre si paga, mi pare quattro o cinque euro al giorno.. pasqua, appena prima di natale o primi di agosto, è possibile se c'è il custode, o cmq qualcuno del personale che sia in collegio.. Se nn erro 4 euro a notte. È possibile in alcuni e pochi casi discrezionali, i costi mi sono però ignoti. Al di fuori del periodo di apertura del Collegio, è possibile per uno studente con lezioni/impegni da seguire, avere la stanza? E se si, a che costo? Succede se si tratta comunque di gente che ha che fare con l'università (dottorandi, ricercatori), e cmq in genere arrivano ad anno accademico inoltrato.. il prezzo varia, mi sa che la regola è riferirsi alla propria fascia di reddito,ma nel caso di ricercatori o simili mi sa che si va sul "prezzo di mercato".. In una maniera o nell’altra si cerca di farli rientrare nei requisiti. Hai mai notato una “differenza di trattamento” tra i tuoi Collegiali? E se si, con che discriminante? No. Anche se qualcuno forse sì…se sei uno che fa parte del gruppo che organizza per la residenza un occhio di riguardo si ha!E se si, con che discriminante?Risp prima. direi di no, anche perchè a differenza di altri collegi noi ci organizziamo molto autonomamente, ad esempio per l'attribuzione delle camere...mettiamola così: ovvio che se ti dai da fare in collegio pe le attività comuni, ad esempio, si è più flessibili, ma niente è mai stato fatto a discapito di altri.. Ovviamente si, come in tutto, esistono più o meno simpatie. Parlando strettamente di struttura, credi che il costo sia equo al servizio che viene erogato dal tuo Collegio? Mai pagato! Solo questo ultimo anno e credo che sia fattibile, però pagare 1600 all’anno per stare in una stanza io nn credo l’avrei fatto. no, nn lo credo..il ragionamento è semplice: com'è che tutti in tutti i collegi si paga uguale (in base alla fascia), ma si hanno servizi diversi? in questo senso no, assolutamente no. Per le fasce più basse probabilmente, per le fasce più alte forse è appena al di sotto del prezzo pagato. Spazio libero: dì quello che pensi sul tuo Collegio, strettamente legato a questa piccola Inchiesta. L’unica pecca è che è molto dispersivo, viste le dimensioni della struttura, e che la mancanza di una mensa sia da notare come una nota negativa. nelle loro scatole) per le ragioni più disparate è davvero frustrante, ci si rende conto di essere davvero impotenti di fronte alla struttura dell’edisu… l’idea che mi sono fatto e che molti si sono fatti è quella che qui tutti non partono dall’idea: qui i ragazzi ci vivono… è casa loro… ma partono dall’idea che siamo un peso.. un ospite scomodo che gli mette i bastoni tra le ruote nel loro lavoro. Direi che ci sono affezionato e che nn lo cambierei mai (Spalla..in fondo al cuor!!!), ma qualcuno ai piani alti si deve rendere conto che il divide et impera fra i collegi edisu, attribuendo a loro fondi poco equi, è una porcata a danno dei collegiali (specie a noi ad altri..ma nn dico quali perchè si tratta di collegi minori!!) Pian piano il collegio sta migliorando come struttura e servizi offerti, speriamo solo che questa iniziativa aiuti un po’tutti i collegi a migliorare reciprocamente le proprie strutture. 13 Intervista LE INTERVISTE DI VDC - Giorgia pt. 2 Prosegue l’intervista a Giorgia, fagiolo del persone; però come collegio, ecco, forse si Mah..al di là di iniziative, che ce ne potrebCollegio Castiglioni. Per la prima parte vedere aggiunge come motivazione dell'odio (tra vir- bero essere tante, se solo fossimo di più, golette) degli altri collegi verso di voi anche il più attive e più unite… ma secondo me num. 81. fatto che voi abbiate un atteggiamento… non Ma tu vieni in mensa da noi qualche volta, snob, però siete montati, vi caricate troppo; infatti io dico sempre anche ad altre persone no? che secondo me fate alle matricole un corso Sì, vengo qualche volta. E ti piace il nostro collegio? Andando negli sulle pratiche da Fraccarotto, sugli atteggiaaltri collegi, maschili, femminili o misti, ci menti da assumere, perché altrimenti non è si può fare l'idea di come è un collegio: se possibile...! più chiuso, elitarista, o se c'è gente che Ma secondo me in realtà è più un circolo entra ed esce… Ti è piaciuta l'atmosfera o vizioso perchè alla fine sono le stesse matricole che si esaltano, si divertono, capiti è sembrato un collegio chiuso? Al Fraccaro sono venuta circa tre volte. E ho scono come gira tutto e allora alla fine si avuto un'impressione positiva, al di là del auto… si auto.. fatto che siete del Fraccaro… e quindi IL Frac- …si autoconvincono di far parte del collegio migliore di Pavia. caro. In che senso? Ma tu non ti chiedi perché i coro contro il Fraccaro ci sono sempre ?! Oppure perché alla caccia al tesoro si univano tutti nei cori contro il Fraccaro? Mah… da noi, comunque, anche per il rapporto che abbiamo con altre persone esterne che non fanno parte del collegio, mi sembra sia un posto vivibile e piacevole, dove è anche facile incontrare anche della gente… Poi, come in tutti i collegi, il fatto di frequentare facoltà diverse favorisce il ricambio di conoscenze... Però mi interessava quello che stavi per dire prima, cioè qual è la tua spiegazione di questo coalizzarsi Della bella intervista a Giorgia del Castiglioni ci rimarranno in testa tante cose… ma due forse un po’ di più! contro il Fraccaro. E' perché, fondamentalmente, è IL FraccaMa, è che si prendono bene, si uniscono in ro… Non saprei… Puoi dire quello che vuoi, non avere timo- un forte spirito collegiale, portando anche loro del buono.. Poi magari di facciata c'è re. L'immagine che vedo del Fraccaro è di un questa cosa che siamo il collegio migliore, collegio che è preso in giro perché è invidiato. magari nello sport, anche perché se fai un Vabbè, l'anno scorso abbiamo vinto in mol- coro non stai certo a moderarti - che senso ha ?! il coro è per definizione molto esalti sport, ma non mi pare sufficiente. Ma no, perché è un collegio CHE RIESCE. Che tante ed esagerato - ; ma allora vale per riesce nelle cose che fa: nello sport, piuttosto tutti i collegi. Per il resto mi pare solo che che nel giornalino o nelle varie attività. Per- ci sia una buona identità collegiale e una ché c'è un gruppo ben unito, un gruppo am- buona voglia di fare cose insieme, c'è molpio e quindi tantissime idee che vengono ta coesione fra di noi e poi i risultati venrealizzate come niente fosse. Idee che non gono da soli. restano nell'aria: praticamente tutto quello Ma se tutti sono contro di voi, voi in qualche modo dovete rispondere, alimentando questo che vi viene in testa di fare, fate. Pensavo che non si sapesse molto di quel- mito: più la gente ce l'ha con voi, più voi vi lo che succede al Fraccaro, a parte le cose dovete atteggiare ?! E’ così che si è creato il manifestamente “visibili” come le vittorie mito del Fraccaro, che ha delle basi, però voi non dovreste gonfiarvi così tanto. dell'anno scorso, la festa. Io non l'ho vissuta di persona, però venendo Quindi, consigli? qualche volta e conoscendo qualche persona Eh, i consigli... di essere un po' meno… Ma che dico, se voi foste “un po' meno” non saho avuto modo di farmi quest'idea. Beh, allora diamine, se la vedi così... poi vi reste il Fraccaro! Ma sarebbe un modo perché siete anche staccati dal Cairoli, è un bene! la gente comprenda con più facilità le cose Fatela partire questa cosa del giornalino, vi positive che avete davvero. diamo una mano - non è che diciamo di no E senti la mancanza di qualcosa in questo collegio? Sia come strutture, sia come strua tutti gli altri collegi… menti di aggregazione. Una cosa che può Però ve la tirate abbastanza. essere anche un giornalino per dire... opMa io ti do l'impressione di essere snob? No, preso singolarmente no, come anche altre pure ti va bene così com’è? 14 quello è un limite proprio del collegio femminile. Ah, allora sei d'accordo con me. Sì, anche se è più dura essere un uomo. Perché nei collegi maschili c'è uno spirito goliardico più.. Anche nei collegi misti, comunque, eh.. Meglio essere al Castiglioni, almeno quel poco di goliardico che abbiamo è serio.. Vabbè, il Maino, per dire.. Ma, il Del Maino io non lo frequento; però, da quel poco che ho visto, cioè dalle attività che abbiamo fatto tutti assieme, quali caccia al tesoro eccetera, mi sembra abbastanza anonimo.. Sì, fanno un po' schifo in tutto, però fra di loro sono amici, mi pare che facciano più gruppo di voi. Tu sei anche una che gira molto, che partecipa; però le altre mi pare che siano un po' più a gruppetti, un po' più slegate… Eh, ma è la struttura del collegio che secondo me crea.. Quindi ti mancano un po' più di spazi in cui ritrovarsi.. No, per quello ce ne sono troppi. Il collegio è molto grande, è diviso in tre ale: ala vecchia, ala nuova, ala seminuova... in più considera che in ala nuova, da questa parte, ci sono solo singole con bagni, quindi ci metti meno per fare la doccia, piuttosto che altro… E secondo me è stata una stronzata, perché il fatto che dall’altra parte ci siano questi spazi comuni come i bagni fa sì che si senta la gente che entra e che va, quindi ci si ferma a parlare. Esatto, sennò rimane un po' un albergo. Qui ognuno resta chiuso nella sua stanza.. E' un po' alienante… Quindi, se ad esempio si vuole prendere un caffè insieme bisogna telefonarsi, è un po' più macchinoso, insomma… Eh, sì. Perché vedi, da noi ad esempio, una cosa che mi piace molto è che la maggior parte delle persone sta con la porta socchiusa... voi qua siete tante, poi magari vi da un po' fastidio.. Mah, dipende... in ala seminuova, sopratutto verso il piano, ci sono fagiole, colonne e anche qualche matricola, dunque un piano di gente che si conosce, e in genere si sta con le porte aperte. E’ una cosa piccola… però ti fa un po' capire la differenza che c'è tra un collegio ben vissuto e uno che frappone degli ostacoli alla socializzazione. E qui non è né uno né l'altro, hai ragione. Ok... Va bene! Finito? E’ stata lunga, t’è piaciuto?… Eh sì. SAPEVATELO Giochi Purtroppo questa settimana ha vinto Splendid. Per la prima volta in vita sua conclude qualcosa. E così il premio da definirsi e che, essendo Splendid, non verrà definito, va a lui. Parlando di premi questa settimana in ballo c’è una sosprendente novità di quelle che solo VdC vi sa donare: il primo SquirtingToys da collezione (alla faccia dei cani dell’anno scorso). Quel che c’è da fare è sempre lo stesso: indovinate il collegiale che si nasconde dietro ai tre indizi qui sopra, scoprite chi è l’intruso e infine trovate la via di casa al povero Ostrichino. Basta poco, che ce voi’? 15
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