“Rruga para nesh”- “Put pred nama” “La strada davanti a noi ”
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“Rruga para nesh”- “Put pred nama” “La strada davanti a noi ”
News letter di Agiornamento sui Progetti di “Amici dei Bambini” in Kosovo Numero 07, Ottobre 2008 Cari sostenitori, In questo numero: ♦ APERTO IL PRIMO PAN DI ZUCCHERO DI AiBi ALL’ESTERO ♦ I GIOVANI DI FUSHE KOSOVO PARLANO DI... ♦ GIOCHIAMO INSIEME! ♦ ESSERE DONNA IN KOSOVO ♦ LA RADIO E GIOVANI DI FUSHE KOSOVO DALLA PARTE DEI BAMBINI ABBANDONATI! Il mese di ottobre è passato e in Kosovo questo mese rappresenta l’autunno e la fine della mietitura e del raccolto. L’aria in questo periodo è dolce, l’imbrunire accende di colori le chiome degli alberi dorati e di nuove sfumature i cespugli bassi rosseggianti. Alla fine di ottobre in Kosovo si celebra una giornata di ringraziamento a Dio per tutto quello che ha donato agli uomini durante l’anno. In questa occasione viene imbandita una cena chiamata “Darka e Lamës” (cena di ringraziamento) che viene imbandita la terza settimana di ottobre proprio in segno di riconoscenza a Dio. Tutte le famiglie si ritrovano a condividere in allegria i cibi tradizionali del Kosovo, fli, pite, mazë, a base di verdure e formaggio. Si tratta di una tradizione che affonda le sue radici nella storia antica del popolo albanese, e che risale a prima del V secolo; rivitalizzata ai giorni nostri dal presidente Rugova è tutt’oggi un momento importante di affidamento e ringraziamento. Anche noi dello staff abbiamo festeggiato questa giornata ringraziando per tutte le cose belle e per tutte le difficoltà superate quest’anno, chiaramente un ringraziamento speciale è andato a tutti i nostri sostenitori! Questa breve introduzione è per farvi conoscere il Kosovo più da vicino…e perché scoprendo qualcosa di più della nostra terra, vi sentiate più vicini anche ai bambini che con tanto amore sostenete! Buona lettura! APERTO IL PRIMO PAN DI ZUCCHERO DI AiBi ALL’ESTERO Mirsije, una bambina di 9 anni adottata dalla famiglia che l’aveva accolta in affido, ha aperto la porta del “Pan di Zucchero” di Pristina, la prima sede estera del progetto che AiBi ha ideato per i bambini in difficolta’ familiare. “Pan di zucchero” e’ il fulcro di una rete di attivita’ sul territorio che prevede lo sviluppo di una rete di famiglie e di servizi per dare la migliore accoglienza familiare all’infanzia abbandonata. Il nuovo spazio si trova accanto alla sede di Amici dei Bambini all’interno del Centro don Bosco di Pristina. Il momento dell’apertura della porta del Pan di Zucchero, in primo piano Mirsije La presenza di Mirsije, del fratellino in affido e dei genitori che costituiscono la rete nascente di famiglie kosovare dedicate all’accoglienza, e’ stata particolarmente significativa: il suo nome – che in lingua albanese significa ‘benessere’ – appare ancora piu’ indovinato per una giornata come questa in Kosovo, dove l’associazione e’ presente da piu’ di dieci anni. Inoltre la famiglia di Mirsije ha una storia unica: la mamma, abbandonata dalla famiglia quando aveva 3 anni, ha deciso di dedicarsi ai bambini abbandonati. Cosi’, oltre a un figlio biologico, ha voluto accogliere con il marito bambini in affido e in adozione. E oggi la loro e’ una delle famiglie affidatarie di Amici Numero 07, dei Bambini in Kosovo. L’interno del Pan di Zucchero E’ stato facile leggere la felicita’ sul viso di Mirsije, tornata figlia, che insieme al fratellino di 3 anni e a altri bambini in affido hanno subito preso possesso dello spazio pensato per loro all’interno del Pan di Zucchero. Qui, in un contesto sereno, pieno di giochi e di spazi confortevoli, l’equipe psicosociale potra’ parlare con le famiglie, valutando in serenita’ il benessere dei bambini e i problemi da risolvere. Pan di Zucchero segna dunque l’avvio di una serie di servizi per promuovere l’affido familiare in Kosovo. All’inaugurazione erano presenti rappresentanti delle istituzioni locali e del Ministero del Benessere sociale, nonche’ i giovani dei Centri di aggregazione giovanile di Fushe Kosova, di Priluze e di Vushtrri. La nascita del Pan di Zucchero coincide con un momento particolarmente fortunato per la vita di AiBi nel paese: e’ di pochi mesi fa la firma dell’accordo con il Ministero del Benessere sociale per la cogestione dell’affido. Un momento di gioco il giorno dell’inaugurazione Numero 07, Ottobre 2008 Da Ufficio Stampa, Italia I GIOVANI DI FUSHE KOSOVO PARLANO DI… Il 12 ottobre ha visto i giovani delle varie etnie di Fushe Kosovo riuniti per discutere sul tema “Rispettiamoci tutti per vivere meglio!”. Su iniziativa del centro “Akti” è stato organizzato questo interessante incontro multietnico, con lo scopo di promuovere il dialogo e la tolleranza, ingredienti fondamentali per una società di pace. Il sogno dei giovani del Kosovo è quello di poter vivere e far crescere i propri figli in un paese dove ogni persona abbia pari diritti e pari dignità a prescindere dall’appartenenza etnica. Dopo una guerra efferata come quella avvenuta qui dieci anni fa il desiderio di pace e di futuro sono l’acqua fresca per un fiore assetato. I 27 giovani presenti all’incontro-dibattito hanno avuto l’opportunità di esprimere i propri pensieri liberamente. L’altra grande tematica affrontata è l’altra faccia della medaglia della tolleranza e cioè la discriminazione. Con questa parola non si indicano solo le disparità arbitrarie è i pregiudizi di natura etnica ma anche altre problematiche come la disabilità. Per comprendere meglio cosa significhi essere vittime di discriminazione, Liridona, una volontaria del Centro, ha realizzato dei giochi educativi e dei giochi di ruolo per aiutare i giovani a prendere coscienza reale delle problematiche discusse, ma in modo semplice e divertente. La giornata è stata molto apprezzata da tutti i partecipanti, presto ne verranno organizzate altre simili…perchè la pace si costruisce piano piano, mattone dopo mattone…. Numero 07, Ottobre 2008 Rexhep Gojnovcj, responsabile AKTI GIOCHIAMO INSIEME! Il 25 ottobre i bambini che frequentano le attivita’ di animazione nel Centro “Duga”, dentro l’enclave di Priluzje, hanno trascorso una bellissima giornata giocando insieme a “Frisbee”. In circa 20 bambini, di varie età hanno preso parte a questa bella giornata di gioco, di sole e di risate! Inizialmente le animatrici hanno spiegato le regole del gioco, quindi i bambini si sono disposti in modo da formare un grande cerchio, uno di loro è rimasto al centro con il compito di prendere il frisbee; nel caso in cui fosse riuscito nell’intento, il bambino che l’aveva lanciato avrebbe dovuto prendere il suo posto al centro del cerchio. Chiaramente lo scopo è non far prendere il fisbee a chi sta in mezzo. Tutto il pomeriggio Priluzje ha risuonato delle risate e delle voci allegre dei bambini intenti a giocare a questo nuovo gioco. Anche un semplice gioco come il frysbee può essere un momento di dialogo interetnico! Numero 07, Ottobre 2008 Bojana Aritonovic, animatrice DUGA ESSERE DONNA IN KOSOVO In tutto il Kosovo, specialmente nelle zone rurali la vita è difficile, sia a causa della mentalità, sia per le difficili condizioni economiche. Le donne da sempre sono le protagoniste reali della vita di questo paese e sono loro che portano gran parte del peso di questa situazione. Molte donne non sono mai andate a scuola perché hanno sempre dovuto sacrificare se stesse e le proprie aspirazioni alla famiglia, ai bambini e al marito. In casa si occupano di tutto e spesso la loro vita rimane confinata nel piccolo perimetro della casa, dell’orto e della stalla, lavorando continuamente per tenere pulito, in ordine e per produrre magari un po’ di formaggio e ortaggi per l’autoconsumo o da vendere a qualche vicino o al mercato. Molte di queste donne non sono mai uscite dal proprio villaggio… Questo il contesto in cui abbiamo iniziato ad organizzare corsi e dibattiti al femminile. Le donne dei villaggi hanno risposto ai nostri inviti con allegria e curiosità, per loro potersi riunire e parlare liberamente dei loro problemi e desideri. In questi incontri abbiamo affrontato il tema dei diritti delle donne, l’accoglienza familiare, la violenza domestica, la cura dei figli e tanti altri. In questi passi verso una nuova mentalità maggiormente garantista rispetto ai diritti delle donne, dei bambini e di ogni essere umano in quanto tale, siamo sempre stati accompagnati e sostenuti dalle istituzioni locali che vedono di buon occhio questa nuova volontà femminile di farsi sentire e di dire il proprio pensiero. Le donne sono una forza motrice e di cambiamento in ogni società, in Kosovo hanno solo bisogno di prendere un po’ di coraggio e di credere in se stesse. Insieme al Ministero del’Industria e dei trasporti le nostre donne potranno partecipare alla fiera dell’artigianato rurale che il ministero sta organizzando. Tutte le donne ora si stanno impegnando a realizzare centrini, tovagliette e tante altre belle cose con la speranza di riuscire a vendere qualcosa, e mentre lavorano è bello chiacchierare e sognare insieme una società migliore per tutti! Lavori realizzati a mano dalle donne Nexhmije Mekolli Numero 07, Ottobre 2008 LA RADIO E GIOVANI DI FUSHE KOSOVO DALLA PARTE DEI BAMBINI ABBANDONATI! Questo mese abbiamo voluto dedicarlo alla sensibilizzazione all’accoglienza familiare. AiBi e il suo storico partner AKTI hanno organizzato un appello radiofonico e la distribuzione di volantini in tutta l’area della capitale per comunicare a tutti che i bambini abbandonati esistono e che hanno bisogno di noi! Con la collaborazione di Radio K, molto ascoltata da queste parti, è stato possibile entrare in tante case, in tante famiglie, e raggiungere le orecchie di molte persone: speriamo che il nostro messaggio dalle orecchie sia arrivato fino al cuore! La città era punteggiata di volantini rosa, gialli, azzurri e verdi che dicevano a grandi caratteri: “Apriamo le nostre famiglie ai bambini abbandonati!”. I giovani di AKTI sono stati molto bravi e disponibili e per tutto un sabato hanno girato la città lasciando volantini ovunque, nelle caselle della posta, sulle macchine, nei negozi… Si sono dati molto da fare e hanno rinunciato a un sabato pomeriggio con gli amici per fare qualcosa di buono per i bambini abbandonati. Speriamo che il loro impegno verrà premiato con tante nuove famiglie che si proporranno per accogliere bambini in affido e che contribuiranno così a garantire ad ogni bambino abbandonato il diritto di essere figlio. La Newsletter “LA STRADA DAVANTI A NOI” è stata pensata per tenere aggiornati tutti i sostenitori dei progetti di Amici dei Bambini in Kosovo. Si tratta di un servizio che abbiamo denominato SOL (Sostegno On Line). L’idea è quella di trasmettere via e-mail la newsletter contenente estratti dei report settimanali redatti dai volontari espatriati e notizie relative all’andamento del progetto. Abbiamo pensato di utilizzare la posta elettronica, poiché è uno strumento che consente di raggiungere un grande numero di utenti ad un costo minimo. Se l’idea riscontrasse il Suo interesse e desiderasse aderire a quest’iniziativa è necessario che comunichi la Sua e-mail all’indirizzo di posta elettronica del nostro ufficio: [email protected] affinche` possa ricevere, direttamente dai nostri volontari in Kosovo, i prossimi numeri del notiziario. Nexhmije Mekolli (Responsabile Sostegno a Distanza) e tutto lo staff di Ai.Bi. in Kosovo Numero 07, Ottobre 2008
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