Progetti - Servizio Civile Nazionale
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Progetti - Servizio Civile Nazionale
FOCSIV CASCHI BIANCHI AIUTI UMNITARI IN UNITA’ DI CRISI KOSOVO LOCALITA’ GJAKOVA CONTESTO TERRITORIALE Dopo il collasso della Jugoslavia socialista, la regione del Kosovo fece parte della repubblica serba, rivendicando tuttavia a più riprese la propria volontà di autonomia. Nel 1999 scoppiò un conflitto armato vero e proprio, che vide l'intervento di diverse forze internazionali a protezione della popolazione albanese del Kosovo, presa di mira dal governo centrale di Belgrado. La pulizia etnica fu fermata, e le due parti, quella serbo kosovara e quella kosovaro albanese, furono invitate inutilmente a trovare una soluzione in comune. In base alle Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il Kosovo fu provvisto di un governo e un parlamento provvisori, e posto sotto il protettorato internazionale della missione ONU e della NATO. Nonostante numerosissimi incontri tra le diverse parti, il piano per lo status finale del Kosovo preparato dal mediatore ONU Ahtisaari non fu mai condiviso né dai serbi, che non volevano perdere la sovranità sulla provincia, né dai kosovari, che ambivano alla piena indipendenza. Il 16 febbraio 2008 l'Unione Europea ha approvato l'invio di una missione civile internazionale in Kosovo (chiamata "EULEX"), per accompagnare il Paese in questo periodo di transizione, missione malvista dalle autorità serbe, che l’hanno considerata priva di legittimità. Il problema principale che sia le autorità internazionali che quelle nazionali si trovano ad affrontare è legato alla presenza e difficile convivenza delle diverse minoranze etniche presenti in quest’area. Il rispetto dei diritti umani soprattutto nei confronti delle comunità nomadi è ancora insufficiente. Nonostante i cambiamenti che ci sono stati in questi ultimi anni, il Kosovo ha ancora un alto tasso di povertà ed una preoccupante percentuale di disoccupazione (circa del 40%). Come conseguenza del difficile contesto sociale e del complesso percorso di stabilizzazione che si sta tentando di raggiungere nel Paese, il Kosovo risulta essere una delle zone più povere dell’Europa, nonostante il massiccio afflusso di donazioni internazionali. PROGETTO Dal 2001, Celim Mi è divenuto operativo in Kosovo con un intervento rivolto alle fasce più vulnerabili tra gli abitanti di Gjakova con un progetto di sviluppo della micro e piccola impresa. Una particolare attenzione è stata rivolta alle aree rurali, là dove povertà e destrutturazione dell’economia ante-guerra sono ancora oggi maggiormente presenti. Nello specifico l’intervento è sintetizzabile nei seguenti punti: • Formazione professionale settoriale, economica, gestionale, finanziaria • organizzazione di gruppi di solidarietà e di gruppi di villaggio • creazione di un fondo rotativo utile all’erogazione dei micro prestiti • assistenza gestionale delle attività economiche • attenzione a categorie sociali svantaggiate, quali poveri agricoltori, donne e appartenenti a minoranze etniche Nel febbraio del 2006 è stata istituita la ONG locale Qelim Kosove come risultato più significativo del progetto. Tra il 2006 e il 2008 Celim Mi ha proseguito la sua esperienza in Kosovo dando tutto l’appoggio necessario a Qelim Kosove per crescere e proseguire in maniera autonoma nel pieno adempimento degli scopi della propria missione statutaria. Il sostegno a Qelim Kosove è stato compiuto in modo particolare attraverso l’invio sul campo sia di cooperanti italiani sia di volontari in servizio civile estero, e attraverso la ricerca di fonti di finanziamento per micro-progetti in carico a Qelim Kosove. Ad oggi sono stati inviati sul campo 2 servizi civili, che sono stati impiegati in supporto a Qelim Kosove con scopi formativi per la persona.
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