Documento finale classe 5AP
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Documento finale classe 5AP
ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “G. PASTORI” BRESCIA DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE QUINTA Sez. AP INDIRIZZO: Agraria, Agroalimentare e Agroindustria ARTICOLAZIONE: Produzioni e Trasformazioni ELABORATO nella seduta del 6 Maggio 2016 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE MATERIA DOCENTE CONTINUITÀ 3 4 5 Prof.ssa Bragaglio Enrica X X Prof. Minari Fabio X X X X X X X X Produzioni Animali Prof. Minari Fabio Prof.ssa Scifo Paola Francesca Prof.ssa Franceschini X Piera Prof. Bertoli Ivano Produzioni Vegetali Prof.ssa Ardigò Laura X X Biotecnologie Agrarie Prof. Ardigò Laura X X X X X X X X X X X X Religione Lingua e Letteratura Italiana Storia Lingua straniera (Inglese) Matematica Economia, estimo, Prof. Vecchio Angelo marketing e legislazione Gestione dell’ambiente e Prof. Vecchio Angelo del territorio Trasformazione dei Prodotti Scienze Motorie e Sportive Sostegno Prof. Torselli Marco Prof.ssa Santus Edvige Mastrostefano Monica X INS. TECNICO-PRATICO CONTINUITÀ 3 4 5 X Prof. Giudice Calogero X Prof.ssa Angela Ortogni X Prof. Aurelio Alfano X X ALUNNI 01 Albertini Davide 10 Bordonali Sara 19 Moretti Beatrice 02 Archetti Paolo 11 Boschetti Davide 20 Perez Silvia 03 Arisi Alessandro 12 Bresciani Abel 21 Ragnoli Luca 04 Baronchelli Linda 13 Cassini Francesca 22 Sermarini Francesco 05 Benedetti Elia 14 De Sanctis Francesca 23 Stefana Stefano 06 Bianchetti Edoardo 15 Dotti Paolo Fabiana 07 Bignotti Daniele 16 Faitini Veronica 24 Tomasoni 25 Tura 08 Bonatti Valentina 17 Ivanishak Olena 26 Vitari Mattia 09 Bonometti Greta 18 Mazzoldi Alberto 27 Vitari Samuele Lorenzo Pagina 1 di 46 PROFILO PROFESSIONALE Il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria: ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente; interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici. In particolare, è in grado di: collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali, applicando i risultati delle ricerche più avanzate; controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico; individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale; intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui; controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza; esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi; effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio; rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di rischio; collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali; collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e tracciabilità. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali. 2. Organizzare attività produttive ecocompatibili. 3. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza. 4. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza. 5. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale. 6. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali. 7. 8. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente. Pagina 2 di 46 OBIETTIVI PREFISSATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE Obiettivi culturali 1 Osservare, conoscere e analizzare, anche da più punti di vista, le diverse realtà in modo da poter formulare giudizi ed operare scelte in modo autonomo, motivato e consapevole 2 Esprimersi in modo preciso ed efficace e comprendere significati ed implicazioni dei messaggi altrui 3 Adattarsi con flessibilità ai diversi contesti e a situazioni professionali nuove, attuando processi di educazione permanente anche attraverso l'attitudine all'autoapprendimento 4 5 6 Obiettivi trasversali Esprimersi efficacemente in forma sia scritta che orale, utilizzando anche appropriati linguaggi tecnici Obiettivi comportamentali Graduale superamento della visione egocentrica della realtà e acquisizione di un'ottica più vasta che tenga conto del punto di vista e dei diritti altrui e li rispetti Analizzare ed interpretare testi e documenti di diversa natura Disponibilità al dialogo e al riesame delle proprie posizioni attraverso il confronto Effettuare scelte e prendere decisioni ricercando ed assumendo le opportune informazioni Autocontrollo fisico ed emozionale Organizzare il proprio sapere in modo interdisciplinare applicandolo ai diversi contesti Esprimere giudizi adeguatamente motivati Capacità di lavorare produttivamente sia in modo autonomo che in gruppo Acquisizione del senso di responsabilità anche attraverso la consapevolezza delle conseguenze del proprio operato sia per sé che per la collettività Elaborare dati ed analizzare situazioni ed esperienze in modo efficace per favorire processi decisionali Nell’articolazione “Produzioni e trasformazioni” vengono approfondite le problematiche collegate all’organizzazione delle produzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie. Discipline specifiche Articolazione “Produzioni e trasformazioni” Discipline III IV V Produzioni animali 3 3 2 Complementi di matematica 1 1 Produzioni vegetali 5 4 4 Trasformazione dei prodotti 2 3 3 Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 3 Genio rurale 3 2 Biotecnologie agrarie Gestione dell’ambiente e del territorio 2 3 2 Pagina 3 di 46 CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO Al termine dello scrutinio sulla base degli esiti del singolo studente vengono assegnati i punti di credito. Le modalità d’assegnazione del punteggio di credito scolastico sono fissate dalla Tab. A allegata al D.M. 42/2007 La fascia alta della banda di oscillazione viene assegnata agli alunni in possesso di almeno tre dei seguenti descrittori: 1. Regolarità della frequenza 2. Impegno, interesse e partecipazione; 3. Partecipazione positiva ad attività integrative proposte dall’Istituto (tutte le attività aggiuntive certificate dalla scuola) 4. Crediti formativi certificati da Enti esterni; 5. Media dei voti con parte decimale maggiore o uguale a 0,5. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO L'alternanza scuola-lavoro, così come prevista dall'art. 4 della Legge 53/03 e dal relativo decreto attuativo n. 77/2005, rappresenta una modalità di realizzazione della formazione del secondo ciclo di studi e un’esperienza didattico formativa significativa per il miglioramento dei risultati di apprendimento degli studenti. La novità più importante è rappresentata dalla possibilità di svolgere l'intera formazione attraverso l'avvicendarsi di periodi di studio e di lavoro. La progettazione del nostro istituto si compone delle seguenti fasi: Fase di sensibilizzazione per le classi seconde (Conoscenza dei tre settori aziendali) Attività pratiche in Azienda per le classi terze (Conoscenza delle procedure e dei processi tipici dell’attività del settore, applicazione delle conoscenze) Attività pratiche in Azienda per le classi quarte e quinte (Conoscenza delle tecniche agronomiche, degli interventi colturali, delle tecniche di trasformazione dei prodotti, delle fasi di compostaggio, dei principali inquinanti di acqua, suolo e aria). Nell’ultimo anno scolastico la classe ha svolto 36 ore di esercitazioni nell’Azienda dell’Istituto di cui 12 legate al CLIL e le altre nel settore di indirizzo (stalla). Pagina 4 di 46 CLIL In applicazione del regolamento per il riordino degli Istituti Tecnici, il Collegio Docenti ha individuato la disciplina non linguistica del Quinto Anno con insegnamento CLIL: “Esercitazioni in azienda agraria”. L’attività in lingua è stata svolta per 12 ore (4 in stalla, 4 in serra e 4 in vigneto) all’interno delle esercitazioni in Azienda Agraria. Di seguito si riporta Relazione Finale del progetto CLIL Referente del progetto: Prof.ssa Scifo Paola Docenti coinvolti nel progetto: Prof.ssa D’Alessandro Emma, Prof. Morandini Diego Obiettivi Il progetto Content and Language Integrated Learning (CLIL) si prefissa l’obiettivo di implementare la competenza linguistica degli studenti negli ambiti specifici del loro percorso di studi, principalmente attraverso lo sviluppo di un vocabolario di microlingua specifico e adeguato. Durante le ore destinate al progetto, agli studenti sarà richiesto di interagire con l’insegnante e fra di loro in lingua inglese e di illustrare le attività a cui sono dediti in maniera esaustiva e il più precisa possibile. Il fine di tale progetto è di permettere agli studenti di comprendere ed approfondire i contenuti disciplinari previsti dalle programmazioni presentate dai docenti curricolari, utilizzando la lingua straniera come lingua veicolare, e favorendo, così, la loro capacità di relazionare in lingua inglese riguardo argomenti specifici. Programmazione Sono state organizzate tre uscite per ogni classe nei vari settori aziendali, così da permettere ad ogni gruppo di trattare contenuti relativi ai tre ambiti principali dell’attività curricolare offerta dall’Istituto. 1. Settore allevamenti e coltivazioni in pieno campo: allevamento del bestiame da carne e da latte, alimentazione, produzione del latte e filiera del latte, coltivazioni principali in pieno campo e produzione degli alimenti per la stalla, smaltimento dei reflui zootecnici. 2. Settore florovivaistico: produzioni floricole principali in serra e ambiente protetto delle coltivazioni vivaistiche in vaso e pieno campo, manutenzione del verde pubblico e privato, impianti di giardini e parchi, riconoscimento delle principali essenze arboree, arbustive ed erbacee utilizzate in campo ornamentale, riconoscimento delle principali specie arboree, arbustive ed erbacee utilizzate nel campo della difesa ambientale, ripristino del verde per la tutela dell’ambiente, parchi e giardini. 3. Settore vitivinicolo: coltivazione e allevamento della vite e relative pratiche colturali, uso di mezzi, macchine e svolgimento delle principali operazioni in vigneto. Raccolta e lavorazione delle uve, processi di vinificazione, spumantizzazione, cura del vino, imbottigliamento e vendita, fino agli aspetti commerciali della produzione vinicola italiana. Pagina 5 di 46 Il progetto è stato suddiviso come segue: CLASSE 5AP 5BP 5CP 5AV 5AT 5BT 5DP ORE IN SERRA 4 ORE IN STALLA 4 ORE IN VIGNETO 4 4 4 4 2 2 8 4 4 4 4 4 4 Le ore dedicate ai singoli settori sono state raggruppate in un'unica mattinata mensile per ogni singola classe, dal mese di febbraio al mese di aprile, fatta eccezione per la classe 5AV, che ha affrontato gli argomenti relativi a Serra e Stalla durante la stessa mattinata, e gli argomenti relativi a Vigneto e Cantina in due mattinate distinte (4 ore + 4 ore). Gli incontri destinati al progetto si sono svolti durante le ore di esercitazione, dalle ore 9:00 alle ore 13:00. Il calendario degli incontri è stato organizzato come segue: CLASSE 5AP 5AT 5AV 5BP 5BT 5CP 5DP data 17/02 24/02 27/02 29/02 11/02 11/02 26/02 settore Serra Serra Cantina Stalla Serra Stalla Serra data 31/03 19/03 21/03 18/03 21/03 04/03 16/03 settore Vigneto/Cantina Stalla Serra/Stalla Serra Vigneto/Cantina Serra Vigneto/Cantina data 11/04 11/04 05/04 04/04 15/04 21/04 09/04 settore Stalla Vigneto/Cantina Vigneto Vigneto/Cantina Stalla Vigneto/Cantina Stalla Svolgimento Avendo destinato 4 ore consecutive per gli incontri, è stato deciso di dedicare le prima due ore ad attività da svolgere in classe, al fine di presentare agli studenti una serie di materiali utili per una revisione di argomenti già trattati con gli insegnanti curricolari, e per un arricchimento del vocabolario di microlingua, di cui erano già in parte in possesso. Le due ore restanti sono state invece dedicate alla visita guidata, da parte degli studenti stessi, dei settori oggetto del singolo incontro, al fine di mettere in pratica quanto rivisto e approfondito durante la parte iniziale. Sia le prime due ore (teoriche) sia le due ore di visita (pratiche) sono state condotte dagli insegnanti e dagli studenti esclusivamente in lingua inglese. Tutti i materiali presentati e analizzati durante gli incontri sono stati forniti agli studenti, e agli insegnanti curricolari di Lingua Inglese, attraverso la funzione ‘Didattica’ del registro elettronico. Pagina 6 di 46 Gli argomenti che sono stati approfonditi durante gli incontri sono i seguenti: VINEYARD WINERY/CELLAR GREENHOUSE FARMYARD Vineyard planning Site and exposure Microclimate Terrain and soil composition Vine training (Guyot system) Vine selection and propagation Pruning Disease and pest control – pests, fungi, bacteria and viruses Maintenance – chemical treatments, weed control and fertilizers Harvesting Pressing White wine fermentation Red wine fermentation Filtration, clarification and stabilization Sparkling wine production Bottling Corking Labelling Greenhouse structures Climate control – ventilation, heating and shading Irrigation – drip and sprinkler systems, spray Propagation – leaf/stem cuttings and grafting Potting – compost and soil composition Flowering plants – herbaceous annuals and perennials Cacti and succulents Bushes/shrubs, climbing plants/vines, trees Pest and disease control Weed control Dairy farm cowsheds and barn – structures Fencing and hedging Cowsheds and bedding Fodder production – hay and silage Cattle feed – production and preparation Nutritional value of fodder and feed (appeal, digestibility and storage) Hygiene and waste management – slurry Milking parlour and milking process Artificial insemination, pregnancy and birth Livestock management – bull calves and heifers Relazione Gli studenti hanno mostrato un atteggiamento positivo durante gli incontri, dimostrandosi in generale collaborativi e impegnati nei confronti del progetto. La comunicazione in lingua inglese è risultata essere, per alcuni, incentivante a relazionare di argomenti inerenti a settori aziendali diversi da quelli specifici del proprio indirizzo di studio. A tutti gli studenti è stata offerta l’opportunità di poter conversare in lingua straniera sia fra di loro, sia con l’insegnante, e in linea generale hanno lavorato con discreto impegno, seppur talvolta con difficoltà, poiché non abituati a interagire in inglese per periodi così lunghi. Durante le ore destinate al progetto si è cercato di valorizzare le capacità espositive degli studenti, il che ha evidenziato l’abilità di buona parte di loro ad esprimersi in lingua inglese in maniera accettabile e comprensibile, anche se non sempre formalmente e sintatticamente pienamente corretta. Hanno acquisito una certa dimestichezza nel relazionare riguardo argomenti specifici del loro percorso di studi, ma anche ad interagire su argomenti di carattere più generale. L’unico ostacolo che si è effettivamente incontrato è la gestione delle tempistiche destinate al progetto, in quanto 4 ore consecutive di conversazione in lingua straniera hanno reso gli ultimi momenti di ogni singolo incontro più difficili da gestire, sia per quanto riguarda l’attenzione degli studenti nei confronti degli argomenti proposti, sia per quanto riguarda l’interesse e la partecipazione degli stessi. Pagina 7 di 46 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è costituita da 27 alunni, 16 maschi e 11 femmine. Il gruppo-classe presenta al suo interno un alunno con percorso di studio individualizzato, e un allievo DSA. La classe si è formata in terza raggruppando un piccolo nucleo proveniente dalla 2E al quale si sono aggiunti alunni provenienti da altre sezioni in base alla scelta dell’indirizzo. In quarta si è aggiunta un’alunna ripetente. Sotto il profilo disciplinare alcuni allievi hanno evidenziato problematiche che sono state superate in classe quinta. Una parte della classe ha dimostrato, nel corso dell’ultimo anno, di saper organizzare il proprio impegno scolastico e ha maturato un atteggiamento collaborativo nei confronti dei compagni e degli insegnanti. L’impegno nello studio è stato globalmente adeguato, anche se non sempre regolare, accompagnato da risultati positivi per la maggior parte della classe. Sono emerse fragilità dove si rendono necessarie particolari abilità di calcolo o di approfondimento degli argomenti, e si segnalano alcune lacune in economia. Nel corso del quinto anno la classe ha partecipato alle seguenti attività: Seminario sul tema “Alimenti innovativi nella nutrizione” tenuto da un docente dell’Università Cattolica di Piacenza; Visita alla distilleria “Marzadro” e alla Cantina sociale di Rovereto Visita alla fiera agricola di Verona. Inoltre, nell'ambito del progetto educhange, tre studenti universitari stranieri con un 'ottima competenza nella lingua inglese, hanno svolto, insieme all'insegnante curricolare, un'ora di lezione a settimana, ciascuno, per sei settimane. Pagina 8 di 46 ELABORATI DA PRESENTARE ALLA FASE ORALE DELL’ESAME I seguenti elaborati sono stati ideati, realizzati e redatti dagli alunni con l’ausilio dei singoli docenti , quando interpellati a riguardo di specifiche parti o nozioni. Durante l’anno scolastico sono state devolute circa 20 ore alla realizzazione di tali elaborati, ai quali va aggiunto il tempo impiegato da ciascun alunno/a per la redazione. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 ALUNNO Albertini Davide Archetti Paolo Arisi Alessandro Baronchelli Linda Benedetti Elia Bianchetti Edoardo Bignotti Daniele Bonatti Valentina Bonometti Greta Bordonali Sara Boschetti Davide Bresciani Abel Cassini Francesca De Sanctis Francesca Dotti Paolo Faitini Veronica Ivanishak Olena Mazzoldi Alberto Moretti Beatrice Perez Silvia Ragnoli Luca Sermarini Francesco Stefana Stefano Tomasoni Fabiana Tura Lorenzo Vitari Mattia Vitari Samuele TITOLO DELL’ELABORATO La coltura del tabacco La vite della Franciacorta La meteorologia Il mondo delle api Insetti ad uso alimentare Tutela dell’ambiente La coltura del melo: dal seme alla tavola L’alimentazione La bovina da latte La coltivazione del melo in Trentino alto Adige Parco dell’Alto Garda bresciano Ice Wine Il Regno dei batteri L’alimentazione La mia esperienza all’Istituto “G. Pastori” Reflui oleari L’agricoltura in Ucraina Ulivo e il Garda bresciano Il grana padano Le bovine da latte Il P.C.B. Dalla poesia all’agricoltura Il formaggio Il mondo delle api L’agricoltura biologica in Italia Cacao: la dolcezza che suda L’azienda zootecnica con l’impianto a biogas Pagina 9 di 46 RELAZIONI DELLE SINGOLE DISCIPLINE RELIGIONE DOCENTE: BRAGAGLIO ENRICA La classe composta da 19 alunni ha dimostrato un discreto interesse e partecipazione alle attività proposte, specialmente per quanto riguarda i temi di attualità. Ha saputo organizzare il proprio impegno scolastico realizzando lavori di approfondimento relativi alle tematiche presentate, maturando uno spirito critico, fondamentale per la trattazione degli argomenti . OBIETTIVI sulla propria identità nei confronti del messaggio cristiano. dell’esistenza. che ci circonda. METODI STRUMENTI erno CONTENUTI Il rapporto tra l’uomo e Dio La concezione di Dio nel Catechismo della Chiesa Cattolica e nella società. Fondamentalismo, integralismo e fanatismo religioso La creazione nella Genesi Il rispetto della creazione attraverso l’approfondimento dell’Enciclica “Laudato Sì" L’etica delle relazioni in una società tecnologica Religione e attualità, rapporti con la società, la cultura e la politica Il lavoro e il ruolo dell’uomo Orientamento e progetto di vita, valori e criteri di scelta OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo positivo dal gruppo classe. Gli alunni hanno maturato la disponibilità al dialogo e al rispetto delle diversità culturali. Pagina 10 di 46 LINGUA E LETTERATURA ITALIANA DOCENTE: prof. Fabio Minari COMPETENZE L’insegnamento della Letteratura Italiana, nei contenuti sotto elencati, ha avuto come obiettivi le competenze chiave per il quinto anno di studi, ovvero: Utilizzare la lingua italiana, scritta e orale, in tutte le sue potenzialità Analizzare le varie modalità artistico-letterarie (poetiche e narrative), interpretandole criticamente Individuare le fasi evolutive della lingua italiana, con particolare riferimento al Novecento Individuare gli aspetti linguistici e culturali nei testi letterari più rappresentativi Contestualizzare della civiltà artistica e letteraria italiana dal Neoclassicismo ad oggi, in rapporto ai principali processi sociali, culturali, politici e scientifici Utilizzare termini tecnici e scientifici anche in lingue diverse dall’Italiano Identificare e analizzare temi, argomenti e idee sviluppate dai principali autori della letteratura italiana e straniera Interpretare testi letterari con opportuni metodi e strumenti di analisi, al fine di formulare un motivato giudizio critico Oltre a ciò, si segnalano anche gli obiettivi trasversali che sono stati così organizzati: far acquisire efficaci metodi di lavoro individuali e di gruppo potenziare il metodo di studio attraverso un uso consapevole ed appropriato di diversi elementi di lavoro usare il linguaggio appropriato per ogni contesto interpretare fatti e fenomeni CONTENUTI Così come riportati nel Registro elettronico, questi gli argomenti trattati nel corso dell’anno: Il secondo Novecento in Italia: Calvino, Fo, Merini e la narrativa di massa. Testi montaliani: I Limoni, Non Chiederci La Parola, Per Finire Opera montaliana: le 6 raccolte e Montale in prosa Montale e la poetica dell'oggetto Biografia montaliana Introduzione a Montale: la vita al 5% Poetica ungarettiana: L'Isola, La Madre Poetiche ungarettiane: lettura commentata de I Fiumi, Sera e Giorno Per Giorno Poetica ungarettiana: la lezione di Saussure Ungaretti: cenni biografici Letture sveviane: prefazione, preambolo e finale di Zeno Zeno, Svevo e la psicanalisi Inetto e senile: personaggi sveviani in Una Vita e Senilità; critica barilliana Svevo: cenni biografici Uno, nessuno, centomila: il casi di Gengé Romanzi pirandelliani: Il Fu Mattia Pascal; Uno, Nessuno, Centomila; I Quaderni di Serafino Gubbio Operatore, I Vecchi e i Giovani Umorismo: Pirandello e Tieck Pirandello: cenni biografici Vociani e crepuscolari: Rebora e Corazzini, testi poetici La fine della guerra e l'orrore nazista svelato al mondo Letture ermetiche: Quasimodo, Luzi, Sereni Pagina 11 di 46 Vociani e futuristi: Campana, Slataper, Marinetti, Rebora I crepuscolari: Gozzano, Palazzeschi, Corazzini Tasselli del decadentismo: estetismo, ricerca, antirealismo, negazione Introduzione al Decadentismo Letture pascoliane: Digitale purpurea, Il gelsomino notturno, La mia sera Letture pascoliane: Arano, Lavandare, Novembre, X Agosto, Temporale Freud, Proust e Pascoli: il subconscio Pascoli simbolista e il linguaggio del mistero Introduzione a Pascoli: cenni biografici, poetica e linguaggio, il Fanciullino La Pioggia nel Pineto Estetica dannunziana Introduzione a D'Annunzio Scapigliatura, Romanticismo e Decadentismo La Scapigliatura negli studi di Farinelli e Camerini; scapigliature e caratteristiche refrattarie; Lezione d'Anatomia di Boito Esempi di letteratura verista (Rosso Malpelo) I movimenti del tardo Ottocento in Europa; introduzione a Carducci Introduzione al Paradiso: i 5 macro-temi La vena realistico-oggettiva e Verga Il Sabato Del Villaggio e La Ginestra; l'ultimo Leopardi Letture leopardiane: lo Zibaldone e i Canti, La Sera Del Dí Di Festa, A Se Stesso, L'Infinito, La Quiete Dopo La Tempesta Pessimismi leopardiani Leopardi: biografia revisionata, linguaggio poetico e rappresentazioni della Natura Manzoni sociologo: la visione degli "umili" nelle critiche letterarie Manzoni tragico: l'Adelchi La Pentecoste e Il 5 Maggio Manzoni poeta: Inni Sacri, Odi Civili, poetica giovanile Manzoni e il romanzo storico: le fonti de I Promessi Sposi Del romanzo storico e Dell'invenzione: vero poetico e vero storico Le opere teoretiche Manzoni palinodico: romanzo e religione Paradiso: introduzione alla cantica, lettura integrale dei canti I, VI, XI, XV, XVII, XXIV, XXXIII. METODOLOGIA La programmazione si è articolata attraverso lezioni dialogate, alternando il più possibile la metodologia frontale con l’impiego di materiali di supporto quali proiezioni di documenti, analisi di testi in dispensa, utilizzo di diversi tipi di fonti artistiche e letterarie. E’ stata attivata un’attività differenziata per lo sviluppo delle abilità nella prova scritta (tema). MEZZI E STRUMENTI Oltre a dispense, fotocopie e materiali on-line è stato utilizzando il libro di testo: Letteratura Letterature (versione rossa) Di Armellini – Colombo Ed. Zanichelli Tomo 3.1 e 3.2. Pagina 12 di 46 VERIFICHE E VALUTAZIONI Nella disciplina specifica la valutazione ha avuto sempre due momenti distinti: 1. Produzione di un testo scritto (durata 3 ore) utilizzando solo ed esclusivamente tracce prese dai fascicoli d’Esame 2. Esposizioni orali su parti di argomenti concordati con il docente. Sono inoltre state svolte verifiche scritte in materia dantesca (1 per quadrimestre). La valutazione esprime il livello complessivo raggiunto dagli allievi sia dal punto di vista contenutistico che espressivo/lessicale, rispettando le indicazioni del Collegio docenti che prevedono voti da 1 a 10. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo soddisfacente dall’intero gruppo classe, anche se va segnalato il permanere di alcune difficoltà in un ristretto gruppo di alunni/e per quanto riguarda le competenze della lingua scritta. Il gruppo-classe ha lavorato complessivamente in maniera efficace e produttiva. Pagina 13 di 46 STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA DOCENTE: prof. Fabio Minari COMPETENZE L’insegnamento della Storia, nei contenuti sotto elencati, ha avuto come obiettivi le competenze chiave per il quinto anno di studi, ovvero: conoscere e utilizzare in modo adeguato termini propri del linguaggio storiografico ricostruire un fatto storico, rispettandone l’ordine cronologico, l’ordine diacronico e quello sincronico esaminare differenti fattori, come: letteratura, visione del mondo, economia, religione, filosofia individuare i diversi soggetti storici e le loro interrelazioni distinguere “pròtasis” da “àitia” esaminare criticamente cause e conseguenze CONTENUTI Così come riportati nel Registro elettronico, questi gli argomenti trattati nel corso dell’anno: L’Italia del II Dopoguerra: dalla Costituzione a Mani Pulite. Oriente postbellico: Cina e Giappone Francia, Germania e Regno Unito nel 2 dopoguerra Gli USA nel 2 dopoguerra: da Truman a Reagan La crisi mediorientale dal 1896 a oggi Africa nera postcoloniale La decolonizzazione dell'Africa francese e italiana Indocina e Sudest asiatico nell'era postcoloniale La politica di distensione e il crollo del muro di Berlino Bipolarismo, guerra fredda e ONU La fine del conflitto: dal '43 al '45 Il '42 e il nuovo ordine mondiale La fase nazifascista del conflitto e l'ingresso in guerra degli USA Il decennio '30-'39 La crisi del '29, Roosevelt e il New Deal Politica estera e alleanze prima del conflitto Nazismo e fascismo: le differenze Ascesa nazista e dittatura hitleriana Germania post-bellica: Weimar e Stresemann Politica, economia, società e cultura fasciste Fascismo legalitario, dittatoriale, fascistizzazione della società Il rafforzamento del Fascismo e la marcia su Roma L'Italia del primo dopoguerra e i partiti politici nel '19 La rivoluzione bolscevica e lo Stalinismo Lettura di articoli dalla copia del Trattato di Versailles '19: la capitolazione della Germania La fine del conflitto e la conferenza di Versailles I fronti della I guerra mondiale La prima guerra mondiale: guerra di trincea e logoramento Le cause politiche della 1° Guerra Mondiale L'Europa nel '14 Salandra e la Settimana rossa; il quadro europeo delle alleanze Caratteri dell'età giolittiana: politica economica ed estera L'età giolittiana e la ripresa economica Pagina 14 di 46 Di Rudinì, Giolitti e il ritorno di Crispi METODOLOGIA La programmazione si è articolata attraverso lezioni dialogate, alternando il più possibile la metodologia frontale con l’impiego di materiali di supporto quali proiezioni di documenti e documentari, film storici, analisi fonti dirette. MEZZI E STRUMENTI Oltre a dispense, fotocopie e materiali on-line è stato utilizzando il libro di testo: Le ragioni della storia Di Matteini – Barducci – Giocondi Ed. Zanichelli Tomo 3 VERIFICHE E VALUTAZIONI Nella disciplina specifica la valutazione ha avuto due momenti distinti: 1. Interrogazione orale concordata con il docente 2. Test scritto per il recupero di lacune valutative pregresse La valutazione esprime il livello complessivo raggiunto dagli allievi sia dal punto di vista contenutistico che espressivo/lessicale, rispettando le indicazioni del Collegio docenti che prevedono voti da 1 a 10. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo sufficiente dalla quasi totalità del gruppo classe, con alcune lievi lacune presentate da uno sparuto gruppo per quanto riguarda il rigore espositivo (tono e lessico specifici). Il gruppo-classe ha comunque lavorato globalmente in maniera efficace e produttiva. Pagina 15 di 46 LINGUA STRANIERA (INGLESE) DOCENTE: prof.ssa Paola Francesca Scifo OBIETTIVI L’insegnamento della lingua inglese ha mirato al conseguimento dei seguenti obiettivi: 1) comprendere globalmente e/o analiticamente messaggi orali di comunicazione quotidiana e settoriale; 2) comprendere globalmente e/o analiticamente testi scritti di interesse generale e relativi all’ambito di specializzazione, anche risalendo al significato di parole nuove attraverso il contesto; 3) produrre messaggi orali e scritti di comunicazione quotidiana e relativi al modulo tecnico, utilizzando le strutture morfosintattiche e il lessico settoriale; 4) acquisire una conoscenza di base e specifica del materiale linguistico proposto; 5) acquisire una competenza testuale e comunicativa sia nella lingua quotidiana che di specializzazione. La maggior parte degli alunni ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Alcuni studenti hanno incontrato difficoltà nell’assimilazione dei contenuti nella produzione orale e scritta soprattutto a causa di un impegno discontinuo. Hanno acquisito ,pertanto, solo conoscenze superficiali e sanno utilizzare le informazioni a livello elementare. Si distinguono alcuni alunni che hanno partecipato al dialogo educativo in modo costruttivo e che hanno raggiunto una buona o ottima competenza nella lingua inglese. CONTENUTI Lo studio della lingua inglese ha inteso soprattutto favorire l'acquisizione di una conoscenza della L2 nel settore di specializzazione e dare competenze linguistiche e comunicative nell’ambito dello stesso, fermo restando l'indiscutibile legame di dipendenza del linguaggio settoriale o “microlingua” dalla lingua nel suo complesso o “macrolingua” che ha reso pertanto necessario l'approfondimento delle strutture morfosintattiche. Nel corso dell’anno si è cercato, dove possibile, di svolgere un lavoro interdisciplinare, stimolando gli studenti al collegamento con i contenuti di altre discipline. Gli argomenti svolti sono stati i seguenti: Microlingua -Organic food. -Consumers’concerns about food -Genetic engineering. -Genetic modification and selective breeding “Animal Farm” Episodes 1-10.( BBC documentaries -Laboratorio linguistico). -GMOs -Olive oil: drops of gold -Wine -Organoleptic characteristics. -Organic Italian wines - Vintage A History of wine (BBC Documentaries –Laboratorio linguistico) : The origin of wine. Wine and religion.Wine in Germany.Wine in Champagne. -Garda Lake wines -Franciacorta wines. -The wines of Alsace: The vineyard with seven grapes. -Raisin wines :Vino santo trentino. -Vinegar. -Milk. -Butter. -Cheese. -Cheese: the king of all cheeses: Parmigiano Reggiano. -Organic meat production. Pagina 16 di 46 -The life of plants. -The parts of the plant. -The process of photosynthesis. -The importance of plants. -Systems of irrigation: Drip,spray,microrain. -The nursery garden of ITAS “Pastori” -Fruit and vegetables in a healthy diet. -The importance of vitamins. -The importance of vegetable fibre. -Vegetables. -Pome fruits. -Stone fruits or drupes. -Grapes. -Soft fruits. -Citrus. -Pests. -Insects. -Classification of vegetable pests (Carrots,potatoes.). -Classification of fruit pests (Grapes). -Weeds. Letteratura - Decadentism The rebel and the dandy Art for Art’s sake - Oscar Wilde .” The Picture of Dorian Gray” Lettura in lingua originale dell’ inizio del romanzo. Grammatica Revisione delle principali aree morfosintattiche . Simple Present – Present Progressive – Simple Past – Past Continuous – Present Perfect – Past Perfect -Future Tenses – Passive Form – If-Clauses. Uso dei connettivi. METODI La metodologia ha tenuto conto dell’approccio comunicativo ed ha mirato allo sviluppo delle capacità di autonomia d’uso della lingua straniera. Le attività didattiche proposte nelle varie lezioni hanno tenuto conto dei seguenti criteri: la centralità dell’alunno, la gradualità e organicità dei contenuti, l’acquisizione di abilità e competenze, l’uso strumentale – operativo della lingua, il ruolo mutevole del docente (guida – osservatore – referente – ecc.). Il momento didattico ha previsto sia lezioni frontali che interattive, esercitazioni guidate e lavori di coppia e di gruppo atti a sviluppare la socializzazione e a dare l’immediata opportunità di usare la lingua straniera. In ogni unità didattica uno spazio è stato riservato alla riflessione grammaticale secondo il metodo induttivo. Gli argomenti inerenti la lingua di specializzazione sono stati individuati tra quelli già affrontati in altri ambiti disciplinari, in modo da conferire carattere di trasversalità al curricolo. Nell’ambito del progetto” Educhange”, tre studenti universitari stranieri, con ottima competenza nella lingua inglese, hanno svolto un’ora di lezione a settimana ciascuno per sei settimane. Le suddette lezioni sono state effettuate insieme all’insegnate curriculare. Per quanto riguarda il CLIL, un insegnante di inglese del potenziamento ha effettuato tre lezioni di quattro ore ciascuna rispettivamente in serra,vigneto e stalla. Pagina 17 di 46 MEZZI E STRUMENTI I principali mezzi utilizzati per lo svolgimento delle attività didattiche sono stati i seguenti: libro di testo: “Grammar Files” ed. Whitebridge libro di testo: “New Challenges in Agriculture” Ed. Calderini Edagricole; fotocopie di brani relativi ad argomenti specifici dell’indirizzo tratti da fonti varie; dizionario bilingue; laboratorio linguistico. VERIFICHE E VALUTAZIONI La verifica dell’apprendimento si è avvalsa di procedure sistematiche, comprendenti prove di tipo oggettivo e soggettivo. Prove di verifica dei singoli elementi della competenza linguistica sono state integrate da altre più globali per verificare la competenza comunicativa in riferimento alle abilità di comprensione e produzione orale e scritta. La valutazione formativa ha inteso raccogliere informazioni sui processi di apprendimento e il livello raggiunto. La valutazione sommativa si è avvalsa di verifiche orali e scritte e ha accertato la maturità globale raggiunta. Le verifiche orali, due o più per trimestre, hanno valutato la correttezza linguistica, la padronanza delle strutture e del lessico e soprattutto l’efficacia della comunicazione. Per quanto concerne l’accertamento della conoscenza della lingua straniera nella terza prova scritta dell’Esame di Stato, nel corso dell’anno scolastico gli studenti hanno sperimentato la tipologia di verifica che prevede due domande attinenti alla specificità dell’indirizzo intesa ad accertare la conoscenza dei contenuti e la capacità di produzione scritta. La scala dei voti utilizzati è quella deliberata dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Classe e va da 1 a 10. Il livello di sufficienza indica le conoscenze minime di base, non supportate da capacità di analisi e di collegamento. Pagina 18 di 46 MATEMATICA DOCENTE: prof.ssa Piera Franceschini OBIETTIVI PREFISSATI – COMPETENZE L’insegnamento della matematica ha mirato al conseguimento dei seguenti obiettivi competenze: - utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. - utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni. - utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati. - correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. CONTENUTI Integrali indefiniti Definizione di funzione primitiva e di integrale indefinito, procedimento per il calcolo di integrali indefiniti (immediati, razionali fratte con denominatore di primo o secondo grado, per sostituzione e per parti). Integrali definiti Definizione di integrale definito, procedimento per il calcolo di integrali definiti, dell’area del trapezoide e della parte di piano compresa fra due o più curve. Calcolo combinatorio Definizione di fattoriale di un numero Raggruppamenti, disposizioni, combinazioni e permutazioni semplici o con ripetizioni. Calcolo delle probabilità Eventi: definizione e classificazione. Individuazione dello spazio di eventi. Probabilità degli eventi dal punto di vista classico. Probabilità dal punto di vista statistico: legge empirica del caso. Probabilità soggettiva. Assiomi della probabilità: evento certo, evento contrario, eventi compatibili ed incompatibili. Probabilità condizionata- prodotto logico degli eventi. Teorema della probabilità composta e probabilità totale; probabilità di evento con prove ripetute: formula di Bernoulli; teorema di Bayes . METODI Lo svolgimento del programma si è articolato prevalentemente in lezioni frontali coinvolgendo gli allievi nei vari momenti stimolandoli ad ampliare la gamma di situazioni problematiche e a cercare le soluzioni. La comprensione di ciascun argomento è stata favorita da esempi svolti in classe e da esercizi proposti come lavoro personale. Sono state offerte agli allievi possibilità di chiarimenti/ recuperi sia nelle lezioni ordinarie che con sportelli e prove strutturate. MEZZI E STRUMENTI Per lo studio degli argomenti proposti si sono utilizzati il vol.4 di “Lineamenti.MATH arancione” Ed. Ghisetti e Corvi usato nella classe IV ed il testo “PROBABILITA’ E STATISTICA DESCRITTIVA’ ” di Bergamini-Trifone modulo alfa+beta giallo Ed. Zanichelli. VERIFICHE E VALUTAZIONI La verifica si è articolata nei seguenti momenti : Osservazione sistematica degli alunni durante il lavoro in classe. Somministrazione di: Pagina 19 di 46 Prove scritte periodiche richiedenti la soluzione di problemi più o meno articolati. Interrogazioni. Simulazione di terza prova. Ai fini della valutazione degli allievi sono stati considerati i seguenti indicatori: 1. Conoscenza degli argomenti. 2. Applicazione consapevole delle regole studiate. 3. Capacità organizzativa delle conoscenze. 4. Uso del linguaggio specifico. 5. Regolarità nell’impegno, nell’attenzione e nello studio. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo molto diversificato in funzione dell'impegno manifestato, della responsabilità e serietà di studio e delle diverse attitudini. Pertanto alcuni allievi hanno raggiunto la maggior parte delle competenze richieste, mentre altri evidenziano difficoltà ed incertezze nell'utilizzo appropriato delle conoscenze. Le maggiori difficoltà sono emerse all’inizio dell’anno con il calcolo degli integrali che presuppone conoscenze e abilità legate al programma di algebra dell’intero quinquennio; nel secondo e terzo trimestre, relativamente al calcolo combinatorio e alla probabilità, i risultati sono stati complessivamente buoni. Pagina 20 di 46 TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE DOCENTE: prof. Ivano Bertoli 1) CONOSCENZE DISCIPLINARI RAGGIUNTE Conoscenza dei principi alimentari contenuti negli alimenti e la loro digeribilità. Conoscono i meccanismi di utilizzazione dell’energia, delle proteine e della fibra grezza contenuta negli alimenti da parte degli animali domestici sia poligastrici e che monogastrici. Conoscono e calcolano i fabbisogni alimentari degli animali da latte. Conoscono le tecniche di gestione di un allevamento bovino con particolare riguardo per le BLAPP. 2) PROGRAMMA SVOLTO U.A. N.1 GLI ALIMENTI DI INTERESSE ZOOTECNICO I foraggi, raccolta e conservazione. I principali cereali di interesse zootecnico, raccolta e conservazione. Le principali leguminose di interesse zootecnico, raccolta e conservazione. I sottoprodotti di interesse zootecnico dell’industria agroalimentare. Mangimi e concentrati. U.A. N. 2 ALIMENTAZIONE DELLA VACCA DA LATTE Il rumine: anatomia e fisiologia. L’apparato digerente dei monogastrici, RIPASSO. I glucudi: cosa sono, a cosa servono, in quali alimenti li troviamo, come si determinano analiticamente, la loro degradazione ruminale e il destino degli AGV. Le proteine: cosa sono, a cosa servono, in quali alimenti li troviamo, come si determinano analiticamente e la loro degradazione all’interno dell’apparato digerente. I lipidi: cosa sono, a cosa servono, in quali alimenti li troviamo, come si determinano analiticamente e la loro degradazione all’interno dell’apparato digerente. Le vitamine: cosa sono, a cosa servono e modalità di integrazione nella razione. I minerali: a cosa servono, come si determinano analiticamente e modalità di integrazione nella razione. Energia degli alimenti: EG, ED, EM, EN. Unità di misura dell’energia: UFL e UFC. I fabbisogni della vacca da latte. Pagina 21 di 46 La capacità di ingestione delle vacche BLAPP. Il razionamento dei bovini BLAPP. La modalità di somministrazione degli alimenti. Esempi di razionamento su vacche a diverso potenziale produttivo. La razione nel bovino da carne La razione nel vitello a carne bianca. La razione nel suino da ingrasso. U.A N.3 TECNICHE DI ALLEVAMENTO E GESTIONE DEGI ANIMALI DI INTERESSE ZOOTECNICO La vacca da latte. L’ipofertilità nella BLAPP. Il bovino da carne. Il vitello a carne bianca. U.A. N. 4 IL BENESSERE ANIMALE NEI BOVINI Il benessere negli allevamenti a carne bianca. Il benessere negli allevamenti del vitellone pesante. 3) METODO E STRUMENTI DI INSEGNAMENTO UTILIZZATI Materiale del laboratorio di zootecnia. Stalla per l’osservazione di animali. Audiovisivi proiettati in laboratorio di zootecnia. Riviste specializzate. Siti web delle associazioni nazionali degli allevatori di bestiame. Testi di zootecnia. 4) COMPETENZE RAGGUNTE Gli alunni sanno: Leggere ed interpretare i cartellini degli alimenti destinati agli animali. Riconoscere, esprimendo un giudizio di massima sulla qualità, gli alimenti impiegati nella razioni dei bovini e dei suini. Pagina 22 di 46 Vista l’analisi chimica di un qualsiasi alimento l’alunno sa commentare i risultati esprimendo un giudizio motivato sulla qualità. Formulare razioni alimentari in relazione all’età, alla razza, ai livelli produttivi e agli stati fisiologici delle vacche in lattazione ed in asciutta Collegare gli errori alimentari alle relative dismetabolie. Scegliere la razza più idonea a seconda del luogo, dell’allevamento e delle sue finalità. In casi concreti di allevamento, in particolare del bovino da latte, sono in grado di rilevare i punti critici proponendo eventuali soluzioni. Sono in grado di riconoscere ed individuare problematiche e di trovare le relative soluzioni, anche in situazioni mai incontrate, non aderenti alla regola appresa. Pagina 23 di 46 PRODUZIONI VEGETALI DOCENTE: prof.ssa Laura Ardigò Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Giudice Calogero OBIETTIVI Saper scegliere la tecnica colturale più idonea alle esigenze della coltura, alle condizioni pedoclimatiche e al rispetto dell’ambiente. Saper definire le conseguenze di certi interventi tecnici sui cicli fisiologici delle colture. Capacità di esporre gli argomenti con un linguaggio tecnico specifico corretto e in modo interdisciplinare. CONTENUTI PARTE GENERALE MORFOLOGIA E FISIOLOGIA: sistema radicale - fusto, chioma, gemme - fioritura e fecondazione - accrescimento e maturazione dei frutti PROPAGAZIONE : talea - innesto IMPIANTO DEL FRUTTETO: fattori pedoclimatici ed economici, lavorazioni del terreno e concimazione, sesti d’impianto, posa a dimora TECNICHE COLTURALI: gestione del terreno, del bilancio idrico e del bilancio nutrizionale POTATURA E RACCOLTA - potatura di allevamento e di produzione - forme di allevamento e raccolta PARTE SPECIALE: morfologia, fisiologia, esigenze ambientali, cultivar, propagazione, potatura e forme di allevamento, tecnica colturale di: VITE - MELO - PESCO - OLIVO METODO Lezioni di tipo dialogato che hanno cercato sempre di sviluppare le capacità logiche e di collegamento degli alunni e con riferimenti alla realtà locale per quanto possibile MEZZI E STRUMENTI Lavagna tradizionale - Presentazioni PowerPoint - Analisi delle colture arboree dell’Istituto Testo: Produzioni Vegetali C: Coltivazioni Arboree – Spigarolo, Bocchi, Ronzoni, CaligioreEd. Poseidonia OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo diversificato dalla classe in cui si evidenzia un gruppo interessato alle tematiche proposte e che si è impegnato nello studio con costanza . altri hanno risentito delle lacune accumulate negli anni precedenti e del metodo di studio poco adeguato. Pagina 24 di 46 BIOTECNOLOGIE AGRARIE DOCENTE: prof.ssa Laura Ardigò OBIETTIVI Conoscere le principali fitopatie delle colture Saper definire le conseguenze di interventi tecnici sui cicli fisiologici delle colture Conoscere i principali sistemi di lotta a basso impatto ambientale Capacità di esporre gli argomenti con un linguaggio tecnico specifico corretto e in modo interdisciplinare CONTENUTI FITOPATIE: concetto di malattia e danno, diagnostica in campo e laboratorio, sintomatologie PRINCIPALI FITOPATIE: FERITE: cause, danni, modalità di riparazione, prevenzione e trattamento CARIE DEL LEGNO E VALUTAZIONE DELLA STABILITA’ DEGLI ALBERI FUNGHI BATTERI E BATTERIOSI VEGETALI VIRUS FITOPLASMI INSETTI NEMATODI: cenni LOTTA AI PARASSITI - Conservazione e impiego degli antiparassitari PRINCIPALI PARASSITI di Vite, Melo, Pesco e Olivo TRATTAMENTI E IMPIEGO REFLUI ZOOTECNICI METODO Lezioni di tipo dialogato che hanno cercato sempre di sviluppare le capacità logiche e di collegamento degli alunni e con riferimenti alla realtà locale per quanto possibile MEZZI E STRUMENTI Lavagna tradizionale - Presentazioni PowerPoint - Analisi delle colture arboree dell’Istituto Articoli di riviste specializzate OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli argomenti trattati hanno stimolato l’interesse della classe, non tutti si sono però impegnati con costanza nello studio e rielaborazione individuale. Nel complesso i risultati sono stati soddisfacenti. Pagina 25 di 46 ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE DOCENTE: prof. Angelo Vecchio Insegnante Tecnico Pratico: prof.ssa Ortogni Angela Competenze da raggiungere e certificare ST1 Essere in grado di organizzare attività produttive ecocompatibili ST2 Saper gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti assicurando tracciabilità e sicurezza. Conoscere, descrivere e correlare criticamente la realtà economica contestuale al soggetto economico utilizzando un linguaggio orale o scritto appropriato. Saper prendere motivate decisioni argomentando le proprie tesi ST3 Saper interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate. ST7 Saper realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché alla qualità dell’ambiente. Marketing: caratteristiche ed applicazioni ST10 Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi benefici e di valutazione d’impatto ambientale. Essere in grado di inquadrare il quesito estimativo e di stendere delle relazioni estimative applicate a situazioni professionali concrete applicando correttamente formule, metodologie e procedure risolutive. ST11 Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza. Ragionare sulle voci di bilancio patrimoniali ed economiche e saper utilizzare criticamente manuali, prontuari, sussidi e banche dati ST12 Saper utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. Cogliere le correlazioni ed i contesti culturali, sociali e professionali. L1 Essere in grado di individuare ed utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. Essere in grado di estrapolare da un contesto i concetti chiave o di approfondire analiticamente un aspetto di un problema a livello personale ed in interazione col gruppo Pagina 26 di 46 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Conoscenze ed abilità da raggiungere: essere in grado di descrivere, individuare, elaborare, risolvere problemi, esprimere giudizi estimativi relativi a: Sapere applicare le appropriate formule della matematica finanziaria nell’ambito del processo valutativo Conoscere doti del perito, metodologie, procedure, scopi della stima e gli aspetti economici implicati nella valutazione di beni, diritti e servizi, aggiunte e detrazioni al valore ordinario. Conoscere gli IVS (International Valuation Standard): concetti e prospettive applicative Essere in grado di redigere relazioni di stima di fondi rustici condotti in economia diretta ad indirizzo cerealicolo zootecnico ed a produzione di latte Essere in grado di redigere relazioni di stima di fondi rustici condotti in economia diretta ad indirizzo frutticolo coetanei e disetanei e del calcolo del valore di soprassuolo, valore del suolo, valore intermedio, valore dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali Saper distinguere le tipologie di miglioramento fondiario, esprimere il giudizio di convenienza all’esecuzione della miglioria, calcolare il valore potenziale all’attualità ed effettuare il riparto delle spese consorziali. Conoscere l’analisi costi benefici ACB. Essere in grado di definire il concetto di danno ed indennizzo, di conoscere gli elementi di una polizza assicurativa e di stimare i danni da incendio, da grandine e da inquinamento Sapere quali sono le tipologie di servitù personali e prediali, le loro modalità di costituzione e di estinzione il calcolo degli indennizzi da corrispondere ai proprietari dei fondi serventi sia nel caso di servitù temporanee che permanenti. Conoscere ed applicare normative, procedure e modalità di calcolo degli indennizzi nel caso di espropri totali e parziali di fondi rustici Conoscere normative e problematiche che regolano le successioni ereditarie. Stesura del progetto divisionale con calcolo delle quote di diritto e di fatto Cenni alla VIA – valutazione d’impatto ambientale – e per quali opere essa è richiesta Mercato dei prodotti agricoli: contratti di produzione e d’integrazione Marketing: concetti, obiettivi, strategie, strumenti e tecniche di ricerca, dinamiche e potenzialità. Benchmarketing Cenni alle Politiche Agrarie Comunitarie Pagina 27 di 46 GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO DOCENTE: prof. Angelo Vecchio 1 2 3 1 2 3 4 5 Competenze da raggiungere Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali Essere in grado di organizzare attività produttive ecocompatibili Saper interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali relative al settore ambientale Abilità da raggiungere Rilevare le strutture ambientali e territoriali Individuare le diverse attitudini territoriali mediante idonei sistemi di classificazione Individuare interventi di difesa dell’ambiente e della biodiversità Individuare ed interpretare le normative ambientali e territoriali Individuare i canali di collaborazione con enti e uffici territoriali Conoscenze da raggiungere 1 2 Caratteristiche dell’ambiente, del territorio e del paesaggio Risorse ambientali e ruolo dell’attività agricola 3 4 Pedologia Tecniche di difesa del paesaggio Normativa comunitaria, nazionale e regionale Organizzazione amministrativa degli organi competenti Valutazioni ambientali 5 Pagina 28 di 46 TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI DOCENTE: prof. Marco Torselli Insegnante Tecnico Pratico: prof. Prof. Aurelio Alfano Come testo gli studenti hanno utilizzato sia per la parte teorica che per quanto riguarda la parte pratica dispense fornite dal Dipartimento di Trasformazione dei Prodotti. INDUSTRIA ENOLOGICA: il tecnico enologico è una figura esperta ed essenziale per le cantine. Ha il compito di selezionare le uve, stabilire il periodo di vendemmia, di seguire le fasi di vinificazione, di procedere ai diversi controlli analitici al fine di garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie e della qualità del prodotto finale. Per il raggiungimento di tali competenze lo svolgimento del programma è stato così suddiviso: - Uva, maturazione industriale, vendemmia - Ammostamento: definizione, composizione e tipi di mosto. - Determinazione: zuccheri, acidità, pH - Fenomeni chimici della vinificazione: fermentazione alcolica. - Tipi di vinificazione: con macerazione, in bianco. - Composizione chimica del vino, determinazioni analitiche componenti, - La stabilizzazione : tartarica e proteica - Difetti e malattie del vino. - Limiti legali di genuinità. - Classificazione dei vini. - Vinificazioni speciali: spumantizzazione metodo classico. INDUSTRIA OLEARIA: l’addetto agli impianti di trasformazione olearia è una figura professionale prevista in molte aziende. Ha il compito di effettuare i controlli analitici al ricevimento della materia prima e di seguire le fasi di produzione , garantendo la qualità del prodotto finale. Non va inoltre dimenticato la capacità di degustare e classificare gli olii in base alle loro caratteristiche organolettiche. La trattazione degli argomenti è stata così suddivisa: - Le olive e i sistemi di raccolta. - L’estrazione dell’olio: ciclo continuo e discontinuo. - Composizione chimica e classificazione olii in base all’acidità. - Conservazione e confezionamento. - Difetti ed alterazioni. - Operazioni di rettifica agli olii. - Olii di semi: fasi di lavorazione. - Indici chimico-fisici. INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA Il tecnico del settore è una figura professionale di notevole rilievo. Svolge i controlli analitici della materia prima, responsabile delle fasi di lavorazione nella caseificazione e burrificazione. Garantisce il rispetto delle normative igienico sanitarie e dell’etichettatura dei prodotti finiti. Le conoscenze che deve possedere per svolgere i ruoli sopra visti, hanno portato alla seguente suddivisione degli argomenti: - Il latte: sua composizione e principali indici chimico-fisici. Latte alimentare: classificazione merceologica e in base ai trattamenti di bonifica. Microrganismi del latte: classificazione e loro utilità. Burro: fasi principali del processo di burrificazione e composizione chimica. Caseificazione: fasi principali per produzione Grana Padano DOP. Classificazione merceologica dei formaggi, difetti ed alterazioni. Pagina 29 di 46 SCIENZE MOTORIE DOCENTE: prof.ssa Edvige Santus Finalità specifiche della materia Acquisizione del valore della corporeità, tramite esperienze motorie e sportive per la formazione di una personalità equilibrata e stabile. Acquisizione di una cultura motoria quale costume di vita. Raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio, tramite l’affinamento delle capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuromuscolari. Approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive, per favorire l’acquisizione di capacità trasferibili all’esterno della scuola. Arricchimento della coscienza sociale tramite la consapevolezza di sé, l’acquisizione della capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport. Obiettivi generali a. Miglioramento delle capacità motorie. b. Potenziamento fisiologico (miglioramento delle capacità coordinative e condizionali). c. Consapevolezza dei percorsi effettuati. d. Apprendimento motorio. e. Rielaborazione degli schemi motori. f. Conoscenza e pratica delle attività sportive. g. Affinamento delle funzioni neuromuscolari. h. Acquisizione di capacità operative e sportive. i. Aspetti teorico pratici. j. Conoscenza e pratica delle attività sportive. k. Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni. l. Conoscenza delle norme elementari sulla tutela della salute. m. Conoscenza degli aspetti tecnici tattici e metodologici degli sport praticati. Obiettivi di apprendimento Considerata la particolare struttura della disciplina, gli obiettivi minimi prefissati sono, oltre al miglioramento individuale del livello di partenza, rilevato nei test e valutato in alcuni casi soggettivamente, i seguenti: 1. Strutturazione dello schema corporeo ed affinamento dell’equilibrio dinamico. 2. Acquisizione di una buona mobilità e scioltezza articolare. 3. Affinamento della coordinazione. 4. Potenziamento organico generale e miglioramento della funzione cardio-respiratoria. 5. Miglioramento della resistenza organica e della potenza muscolare. 6. Velocità e prontezza come capacità di pronta reazione ad uno stimolo ed alle varie situazioni ambientali. 7. Conoscenza culturale dell’educazione fisica, apprendimento di nozioni generali di pronto soccorso. 8. Raggiungimento di qualità morali quali la lealtà e il rispetto degli altri, la forza di volontà e il coraggio, la capacità di collaborazione e di iniziativa. Obiettivi trasversali Si è previsto il raggiungimento degli obiettivi trasversali concordati con il consiglio di Classe. Pagina 30 di 46 Contenuti Scansione quadrimestrale dei contenuti: Corsa di resistenza con ostacoli naturali e in forma agonistica. Potenziamento muscolare globale con carichi ed eseguito in circuito. Esercizi di affinamento della coordinazione. Esercizi di mobilizzazione e scioltezza articolare. Preacrobatica al suolo e ai grandi attrezzi. Esercizi in forma globale e analitica per l’apprendimento del gesto tecnico. Atletica leggera: corse salti lanci. Giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, calcio. Parte teorica: concetto e metodi di allenamento della resistenza e della velocità. Metodi d’insegnamento A. Approcci didattici, tipologia di attività e modalità di lavoro. B. Osservazione ed analisi dell’alunno per stabilire il reale livello psicomotorio. C. Presentazione delle attività in modo tale da sollecitare l’interesse dell’alunno, motivandone i contenuti ed i fini; fissare la sua attenzione sulla necessità di abituarsi al “fare ragionato”; creare l’entusiasmo sia per il movimento in sé, sia per le sue applicazioni utilitarie e ricreative. D. Guida dei tentativi e delle ripetizioni. E. Dosaggio del numero delle ripetizioni sia nei tempi d'esecuzione che nella quantità. F. Incoraggiare l’alunno ad insistere a perseverare, conservando il suo interesse. Strumenti di lavoro Palestra, piccoli e grandi attrezzi, campo sportivo. Verifica e valutazione Per la verifica formativa si è proceduto con il controllo in itinere del processo di apprendimento. Si è valutato in ogni momento, con l’osservazione diretta, la partecipazione di ogni allievo, lo sforzo e l’intensità dell’attenzione. Strumenti per la verifica sommativa: controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione. Per quanto riguarda la valutazione psicomotoria, va intesa come momento di verifica periodica degli obiettivi, mediante l’effettuazione di test motori diretti a valutare i miglioramenti delle capacità coordinative e condizionali. Scala dei voti effettivamente utilizzati da 1 a 10. Pagina 31 di 46 SIMULAZIONE PRIMA E SECONDA PROVA Sono state effettuate in data 2 e 13 maggio le simulazioni di Prima e Seconda prova d’Esame. I testi sono stati concordati dai docenti all’interno dei rispettivi dipartimenti. PRIMA PROVA – testo: è stato proposto il testo della maturità 2013-14. INDICATORI A. ORTOGRAFIA E MORFOSINTASSI Punti 5 B. CONTENUTO Punti 5 C. ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Punti 5 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA VOTO DESCRITTORI 1 Presenza di numerosi errori ortografici e morfosintattici 2 Presenza di errori ortografici e morfosintattici 3 Presenza di qualche errore ortografico e morfosintattico e di qualche improprietà lessicale 4 Errori sporadici e non pregiudizievoli, lessico corretto 5 Correttezza generale e buona competenza lessicale 1 Contenuto non attinente alla traccia 2 Traccia sviluppata parzialmente 3 Contenuto adeguato alla traccia 4 Contenuto adeguato ed esaustivo 5 Contenuto approfondito, con riferimenti interdisciplinari ed elementi di creatività e di originalità 1 Elaborato privo di organicità 2 Elaborato semplice, superficiale 3 Elaborato coerente, coeso, ma lineare 4 Elaborato coerente, coeso e logicamente organizzato 5 Elaborato coerente, coeso, ampio e ben argomentato Pagina 32 di 46 SECONDA PROVA – testo: Prima parte Un tecnico viene incaricato di determinare l’indennità da corrispondere, ai sensi del RD 1775/1933 e successive modifiche, al proprietario di un fondo per la costruzione di una servitù di elettrodotto coattivo permanente. I dati rilevati sono i seguenti: l’elettrodotto attraversa il fondo servente per una lunghezza di 400 m con 2 basamenti in calcestruzzo di m 4x4. Uno dei tralicci viene costruito vicino alla cascina del proprietario. La costruzione dell’elettrodotto avviene il 15 maggio, e sulla superficie asservita è in atto la coltura di un cereale estivo. Dopo aver descritto l’azienda in oggetto, il candidato, ipotizzando con cognizione di causa eventuali dati mancanti, proceda alla determinazione dell’indennizzo. Seconda parte Il candidato svolga due quesiti tra quelli proposti 1. Illustrare in quali casi conviene applicare il Valore complementare nelle stime. 2. Riassumere l’iter procedurale per i casi di espropriazione. 3. Compilare il conto colturale di un ettaro di vigneto in fase di maturità. 4. Quali quote e su quali capitali si devono calcolare, in un bilancio estimativo? Durata massima della prova: 6 ore È consentito l’uso del dizionario di italiano e Manuali tecnici. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA DESCRITTORI Contenuti insufficienti e/o non rispondenti alle richieste della traccia. Contenuti superficiali e/o poco rispondenti alle richieste della COMPLETEZZA traccia. DEI Contenuti sufficienti e coerenti alle richieste della traccia, ma CONTENUTI essenziali, generici Contenuti completi, coerenti e con sufficiente approfondimento. INDICATORI CORRETTEZZA TECNICA DEI CONTENUTI PUNTI 1-3 4 5 6 Contenuti completi, pertinenti e ben approfonditi. 7 Numerosi errori concettuali gravi. 0 Alcuni errori concettuali gravi. 1 Numerose imprecisioni tecniche non gravi. 2 Alcune imprecisioni tecniche non gravi. 3 Nessun errore e/o imprecisione tecnica. 4 Terminologia tecnica generica, non specifica ed impropria. 0 Terminologia tecnica generica, non specifica. UTILIZZO DELLA Terminologia tecnica sufficientemente appropriata. TERMINOLOGIA Terminologia tecnica appropriata e specifica. SPECIFICA Terminologia tecnica appropriata, specifica, varia e ricca. 1 2 3 4 Pagina 33 di 46 SIMULAZIONE TERZA PROVA Le simulazioni della terza prova sono state fatte in data 2 marzo (gestione dell’ambiente – trasformazione dei prodotti – produzioni animali – storia) e 30 aprile (produzioni vegetali – matematica – inglese – biotecnologie). Per la terza prova è stata scelta la tipologia B (3 quesiti per materia a risposta breve). PRIMA SIMULAZIONE della TERZA PROVA 2 MARZO 2016 Materie: Gestione dell’ambiente e del territorio – Trasformazione dei prodotti Produzioni animali - Storia STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA QUESITO 1: Descrivi il concetto di AUTARCHIA proprio dell’economia italiana durante il periodo fascista QUESITO 2: In cosa consisteva il progetto denominato “Nuovo Ordine” di matrice nazionalsocialista? QUESITO 3: A cosa vanno fatte risalire le inimicizie fra Stati Uniti e Russia che sfoceranno nella Guerra Fredda? INDICATORI COMPLETEZZA CONTENUTI Punti: da 1 a 4 USO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA DELLA DISCIPLINA STORICA Punti: da 1 a 3 CORRETTEZZA MORFO-SINTATTICA Punti: da 1 a 3 DESCRITTORI 1234123- Scarsa Insufficiente Sufficiente Buona Insufficiente Sufficiente corretto 1- Insufficiente 2- Sufficiente 3- Pienamente corretta TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI 1) Il candidato indichi quali sono le acidità di un vino e come vengono espresse. 2) Il candidato indichi quali sono le cause che provocano intorbidamento in un vino. 3) Il candidato spieghi il significato della rifermentazione in bottiglia nella spumantizzazione GRIGLIA DI VALUTAZIONE INDICATORI DESCRITTORI Contenuto 1-3 Non attinente Punti da 1 a 8 4-5 Superficiale 6-7 Adeguato 8 Approfondito, con riferimenti interdisciplinari Forma 1 Presenza di numerosi errori Punti da 1 a 4 2-3 Presenza di alcuni errori 4 Corretto Capacità di sintesi 1 Carente Punti da 1 a 3 2 Adeguata 3 Buona capacità di sintesi Pagina 34 di 46 GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO 1) Indicare e spiegare almeno tre tipologie di verde urbano 2) Quali sono i principali metodi di campionamento del suolo? 3) Disegnare lo schema di funzionamento di un termovalorizzatore. PRODUZIONI ANIMALI 1) Perché nelle vacche ad alta produzione nella razione dobbiamo sostituire una quota di carboidrati con dei lipidi e fino in che percentuale? 2) Spiega per quale principio biologico i prodotti zootecnici si conservano per insilamento. 3) Cosa sono e perché sono tanto temute le aflatossine? Pagina 35 di 46 SECONDA SIMULAZIONE della TERZA PROVA 30 APRILE 2016 Materie: produzioni vegetali – matematica – inglese – biotecnologie. INGLESE 1. Analyse the different phases of white wine production . 2. Analyse the red wine making process emphasizing the differences between red wines and white wines. 3. State what the basic requirements for organic wines are. GRIGLIA DI VALUTAZIONE Pertinenza della risposta all’argomento proposto Conoscenza dei contenuti disciplinari Efficacia dell’impostazione e coerenza delle argomentazioni Padronanza delle procedure e del lessico specifico Correttezza morfo-sintattica 2 punti 4 punti 5 punti 2 punti 2 punti BIOTECNOLOGIE AGRARIE 1. Descrivi gli obiettivi principali della normativa vigente per l’impiego di antiparassitari 2. Descrivi le analisi da effettuare e le informazioni da recepire per la diagnosi di un problema fitopatologico sul frutteto 3. Perché l’Unione Europea ha emanato la direttiva nitrati? PRODUZIONI VEGETALI 1. Descrivi i fattori che favoriscono la radicazione delle talee 2. Importanza del controllo della flora avventizia nel vigneto 3. Quali tecniche di potatura possono sostituire il taglio e perche? MATEMATICA 1. Dai la definizione di combinazioni di n oggetti in classe K scrivi la formula relativa ed utilizzala in modo opportuno per calcolare in quanti modi possiamo estrarre 3 maschi e 2 femmine dal tuo gruppo classe. 2. Elenca le formule per il calcolo sulla somma logica e del prodotto logico di eventi facendo eventuali distinzioni. 3. Utilizza il teorema di Bayes per il calcolo che segue: Due macchine producono lo stesso pezzo di ricambio d’auto. La prima produce il 45% del totale e di questi il 90% non ha difetti. La seconda produce pezzi con difettosità pari al 8%. Estraendo un pezzo a caso nella produzione delle due macchine, calcola la probabilità che sia difettoso; successivamente la probabilità che, essendo difettoso, sia stato prodotto dalla prima macchina. GRIGLIA DI VALUTAZIONE Criteri di assegnazione del punteggio (percentuale del punteggio da assegnare al singolo esercizio) Conoscenza dei formule e procedimenti e impostazione dei calcoli Parziale correttezza nello svolgimento Piena correttezza del calcolo e conclusione esercizio % 50% Dal 10% al 40% 50% Pagina 36 di 46 Allievo con P.E.I. SIMULAZIONE PRIMA PROVA Storia del calendario Quando gli uomini cominciarono a osservare sistematicamente i movimenti degli astri e si accorsero che tali movimenti seguivano dei cicli regolari, nacque il primo calendario: probabilmente circa 5.000 anni fa. Alla base del calendario stanno quindi alcuni grandi cicli naturali quali: la rivoluzione della Terra intorno al Sole e le fasi lunari che formano il mese lunare. Mentre il concetto di anno ebbe la sua origine dall'osservazione dell'alternarsi delle stagioni, l'origine del mese e della settimana è legata al ciclo della Luna, composto dalle 4 fasi: crescente, piena, calante e nuova, che durano circa 7 giorni ciascuna, per un totale di 29-30 giorni. L'anno è dunque il tempo che la Terra impiega a compiere un giro completo attorno al Sole: dopo millenni di osservazioni e accurate misurazioni, oggi sappiamo che la durata esatta dell'anno solare è di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. È chiaro perciò che l'anno solare non potrà mai coincidere con l'anno del calendario a causa di quelle quasi 6 ore eccedenti i 365 giorni; queste 6 ore ogni 4 anni formano un altro giorno che si aggiunge a febbraio e quell'anno avrà 29 giorni e l'anno si chiamerà bisestile. Giulio Cesare, nel 46 a. C. riformò il calendario allora in uso portando il capo-danno al primo gennaio, anziché all'1 di marzo come era prima e inventando l'anno bisestile per recuperare il giorno perso ogni 4 anni. Anche i mesi furono risistemati così come ancora oggi li suddividiamo noi: alcuni di 30 giorni, altri di 31 giorni e febbraio di 28 (29 negli anni bisestili). Con questa riforma del calendario giuliano (dal nome del suo riformatore), calcolando lo scarto in 6 ore esatte (anziché 5 ore 48 minuti e 46 secondi) ci si venne a trovare in anticipo sull'anno solare di circa 11 minuti: pochi direte voi, ma dopo 128 anni questi 11 minuti sommandosi portano a 1 giorno! Così nel 1582 l'anticipo del calendario giuliano sull'anno solare era diventato di 10 giorni: occorreva ancora un 'altra riforma, che fu operata dal papa Gregorio XIII, imponendo il calendario gregoriano, che è quello che usiamo ancora oggi. Per l'anno 1582 vennero saltati 10 giorni, per riportarsi in pari con l'anno solare, quindi si mantennero gli anni bisestili, ma nessun anno centennale sarebbe stato bisestile a meno che non fosse divisibile per 400 (così il 1900 non è bisestile ma lo è stato il 2000). Anche il calendario gregoriano non è perfetto, ma il suo errore è decisamente piccolo: 3 giorni di anticipo ogni 10.000 anni. Il calendario gregoriano venne proposto in un periodo di dispute religiose perciò non fu adottato contemporaneamente in tutti i Paesi. Dal 1923 tutti i Paesi della Terra hanno concordato di adottare, per uso civile, il calendario gregoriano, mantenendo però anche i propri calendari basati su elementi di carattere storico, sociale e soprattutto religioso. Pagina 37 di 46 Fai una croce sulla risposta esatta: 1) Il primo calendario nacque perché gli uomini non sapevano misurare il tempo? [V][F] 2) ll primo calendario nacque probabilmente 5000 anni fa? [ V ] [ F ] 3) L'origine del mese è legata al ciclo del Sole? [ V ] [ F ] 4) Il ciclo della Luna dura 29-30 giorni? [ V ] [ F ] 5) L'anno è il tempo che la Terra impiega a fare un giro attorno al Sole? [ V ] [ F ] 6) L'anno solare coincide sempre con l'anno del calendario? [ V ] [ F ] 7) Ottaviano Augusto riformò il calendario allora in uso? [ V ] [ F ] 8) Nel 46 a.C. fu inventato l'anno bisestile? [ V ] [ F ] 9) Il calendario giuliano fu riformato nel 1582? [ V ] [ F ] 10) Dal 1923 tutti i Paesi della Terra adottano per uso civile il calendario gregoriano?[ V ] [F] Comprensione del testo 1. Cosa notarono gli uomini sui movimenti degli astri? 2. A che cosa è legato la nascita della settimana e del mese? 3. Chi riformò per primo il calendario? 4. Che cosa inventò e perché? 5. Cosa successe nel 1582? 6. Chi fece questo? 7. Cosa venne stabilito? 8. In questo calendario, ci sono errori? 9. Cosa successe nel 1923? 10. Esistono calendari basati su altri elementi? GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA INDICATORI PUNTI DESCRITTORI A. Autonomia sociale dimostrata durante la prova Punti 5 B. Autonomia di lavoro didattico Punti 5 C. Abilità sociali e personali dell’alunno (perseguite come obiettivi educativodicattici nel PEI ) Punti 5 Da 1 a5 - Capacità di autocontrollo Rispetto del contesto di lavoro Capacità di relazionarsi e di comunicare i propri bisogni Capacità di collaborare con l’insegnante di sostegno Da 0 a5 - Capacità di utilizzare gli strumenti didattici utili al lavoro richiesto Da 0 a5 - Capacità di lavoro e competenze sociali dal contenuto didattico riportato nella prova Pagina 38 di 46 SIMULAZIONE SECONDA PROVA Il fornitore del vivaio “I Fiori del Mondo” ha ricevuto un ordine di acquisto di fiori e materiale vario da parte del titolare del vivaio tramite una e-mail. Nella e-mail, Carlo, il titolare del vivaio dice di voler comprare delle piantine da fiore e ordina: - 13 cassette di begoniette. UNA cassetta contiene 175 piantine e ogni pianta costa 1,19€; - 15 cassette di sunpatiens, In UNA cassetta ci sono 125 piante e ogni pianta costa 1,89€; - 9 cassette di petunie che costano 1,99€ a piantina e in UNA cassetta ci sono 150 piantine; - 7 cassette di portulaca multicolore al costo di 2,19€ a piantina, nella cassetta ci sono 150 piantine; - 35 piantine di gerani a 2,99€; - 15 piantine di gelsomini a 7,99€; - 25 piantine di azalee a 3,79€. Nella mail scrive che ha bisogno di alcune piante da orto: - 75 cipolle a 0,69€; 25 melanzane a 1,29€; 50 zucche a 1,49€; 85 peperoncini a 0,99€; 35 peperoni a 0,49€; 45 pomodori ramati a 0,79€. Infine, ordina di consegnare dei sacchi di terra e altro materiale per la cura del giardino: - 5 bancali di terriccio universale. Su un bancale ci sono 15 sacchi ed un sacco di terriccio costa 28,79€; - 99 sacchi di concime per prato verde a 69,99€; - 35 sacchi di sabbia a 35,99€; - 45 sacchi di corteccia a 69,99€ Tutti i prodotti verranno consegnati direttamente al vivaio con un costo di 39,90 €, che viene scritto direttamente in fattura. In fattura si aggiunge l’IVA, che è il 23% del prezzo totale. 1. Quanto ha speso per le piante da fiore? 2. Quanto sono costate le piantine da orto? 3. Quanto sono costati i sacchi e il materiale per la cura del terreno? 4. Completa la fattura con gli ordini. NUMERO ORDINE DESCRIZIONE QUANTITÀ PREZZO UNITARIO PREZZO TOTALE TOTALE TOTALE Pagina 39 di 46 INDICATORI A. Autonomia sociale dimostrata durante la prova Punti 5 B. Autonomia di lavoro didattico Punti 5 C. Abilità sociali e personali dell’alunno (perseguite come obiettivi educativodicattici nel PEI ) Punti 5 PUNTI Da 1 a5 DESCRITTORI - Da 0 a5 - Da 0 a5 Capacità di autocontrollo Rispetto del contesto di lavoro Capacità di relazionarsi e di comunicare i propri bisogni Capacità di collaborare con l’insegnante di sostegno Capacità di scegliere le immagini adatte alla prova Capacità di utilizzare gli strumenti didattici utili al lavoro richiesto Capacità di lavoro e competenze sociali desunte dalle immagini e dal contenuto didattico riportato nella prova Pagina 40 di 46 SIMULAZIONE TERZA PROVA: GESTIONE AMBIENTE-TERRITORIO Rispondi alle domande non superando le righe segnate: Quali sono le energie rinnovabili che conosci? Cosa fa il termovalorizzatore e da quando è in funzione quello di Brescia? Cosa fa il termovalorizzatore e da quando è in funzione quello di Brescia? PRODUZIONE VEGETALE 1) COMPLETA IL DISEGNO INSERENDO NELLE CASELLE LE PARTI DELLA MELA 2) SCRIVI LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL MELO 3) DOVE VIENE COLTIVATO IL MELO E COME DEV’ESSERE IL TERRENO? BIOTECNOLOGIE AGRARIE 1) COSA SONO I REFLUI ZOOTECNICI? 2) COLLEGA LE FOTO ALLA LORO DESCRIZIONE E POI METTILE NEL GIUSTO ORDINE Pagina 41 di 46 1. IL PAVIMENTO GRIGLIATO 2. LA STALLA 3. LA VASCA DI RACCOLTA 4. LA SPATOLA MECCANICA 5. IL CANALE DI SCOLO ZOOTECNIA Rispondi alle domande non superando le righe segnate: Cosa mangiano le vacche? Come avviene la mungitura a mano? Come avviene la mungitura con le macchine? TRASFORMAZIONE PRODOTTI Rispondi alle domande non superando le righe segnate: Cosa avviene quando l’uva è matura? Cosa avviene dopo la vendemmia e come si fa la pigiatura? Come si arriva al vino? Pagina 42 di 46 INGLESE 1) GUARDA LA MAPPA E RISPONDI ALLE DOMANDE YOU ARE HERE TRUE OR FALSE 1) The school is next to the chemistry 2) The bar is on the corner of Main St and Pine St. 3) The police station is next to the Fire Department 4) The toy shop is opposite the Chinese Restaurant 5) The chemistry is between the train station and the hospital 6) The hospital is opposite the parking lot 7) The neswsstand is between the library and the clothing shop 8) Cal’s Cafe is on the corner of Hill Ave. and Main St. 9) The cinema is next to the laundry 10) The petrol station is opposite Cal’s café. T F T T T T T T T T T F F F F F F F F F 2) COMPLETA IL TESTO INSERENDO LE PAROLE CORRETTE A: Excuse me. Where’s the supermarket? You: The supermarket? Go _______ on ____________________ turn __________ into __________ it’s __________ the museum. A: Thank you! A: Excuse me. Where’s the bank? You: Go __________ on __________ turn __________ into__________ and turn __________ into __________ and again turn __________ into__________. The bank is __________ the Italian restaurant and the bus stop. Pagina 43 di 46 STORIA Rispondi alle domande non superando le righe segnate: Chi era Giuseppe Garibaldi? Quando nasce il regno d’Italia, qual’era la capitale e chi era il re? Completa lo schema della spedizione. MATEMATICA Nicola e Luca sono andati alla Coop con 25 euro ciascuno ed hanno visto tante cose buone. Hanno comprato: 3 barattoli di coppa oro (1 barattolo 1,50 €) 2 milka luflée (una confezione (0,50 €) 1 confezione di cioccolatini (3,60 €) 1 confezione di danissimo (1,69€) 2 confezioni di cioccolato bianco (1 confezione 0,49 €) 2 confezioni di patatine (1 confezione 0,86 €) 1 bottiglia di coca cola (1,15 €) 2 bottiglie di succo (1 bottiglia 1 €) 3 confezioni di Kit-Kat (1 confezione 0,89 €) 1 confezione di Artù (0,93 €) 1 confezione di pecorino (8,93€) a) Quanti soldi hanno in tutto Nicola e Luca? b) Quanti soldi hanno speso? c) Quanti soldi rimangono loro? d) Se si dividono il resto in parti uguali, quanti soldi rimangono ad ognuno? Pagina 44 di 46 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA INDICATORI PUNTI DESCRITTORI A. - Capacità di autocontrollo Autonomia sociale Da 1 - Rispetto del contesto di lavoro dimostrata durante la prova a5 - Capacità di relazionarsi e di comunicare i Punti 5 propri bisogni - Capacità di collaborare con l’insegnante di sostegno B. - Capacità di scegliere le immagini adatte alla Autonomia di lavoro didattico Da 0 prova Punti 5 a5 - Capacità di utilizzare gli strumenti didattici utili al lavoro richiesto C. - Capacità di lavoro e competenze sociali Abilità sociali e personali Da 0 desunte dalle immagini e dal contenuto dell’alunno (perseguite come a5 didattico riportato nella prova obiettivi educativo-dicattici nel PEI ) Punti 5 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE Indicatori Punti Capacità di relazionarsi e comunicare, con le proprie modalità, con i membri della commissione Da 0 a 15 Abilità di autonomia sociale e personale desunte dal contenuto della prova presentata Da 0 a 15 Punteggio assegnato Pagina 45 di 46 MATERIA DOCENTE Religione Prof.ssa Bragaglio Enrica Lingua e Letteratura Italiana Prof. Minari Fabio Storia Prof. Minari Fabio Lingua Inglese Prof.ssa Scifo Paola Francesca Matematica Prof.ssa Franceschini Piera Produzioni Animali Prof. Bertoli Ivano Produzioni Vegetali Prof.ssa Ardigò Laura Biotecnologie Agrarie Prof.ssa Ardigò Laura Prof. Vecchio Angelo Economia, estimo, marketing e legislaz. Economia, estimo, marketing e legislaz. Gestione dell’ambiente e del territorio Trasformazione dei Prodotti Trasformazione dei Prodotti Scienze Motorie e Sportive Produzione Vegetale Prof.ssa Ortogni Angela Prof. Vecchio Angelo Prof. Torselli Marco Prof. Alfano Aurelio Prof.ssa Santus Edvige Prof. Calogero Brescia, 14 Maggio 2016 Giudice FIRMA IL PRESIDE (prof. Augusto Belluzzo) Pagina 46 di 46