Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare
Transcript
Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare
“Zona Nove” è su www.niguarda.eu APRILE 2013 Anno 19 - n. 208 ONA NOVE 32.000 copie distribuite GIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA - PRATOCENTENARO - ISOLA Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 Cell. 335.1348840 Redazione: via Val Maira 4 (Mi), tel. 02/39662281, e-mail: [email protected] Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 648 del febbraio 1997 - Editore: Associazione Amici di “Zona Nove”, via Val Maira 4, Milano - Stampa: Litosud s.r.l. via A. Moro, 2, Pessano con Bornago (Mi). Direttore: Luigi Allori. Redazione: Clara Amodeo, Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Primo Carpi, Valeria Casarotti, Roberta Coccoli, Claudio Dozio, Teresa Garofalo, Antonietta Gattuso, Sergio Ghittoni, Roberto Lana, Antonella Loconsolo, Angelo Longhi, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Diana Roca, Sandra Saita, Gero Urso. Collaboratori: Laura Albani, Valia Allori, Stefano Bartolotta, Silvia Benna Rolandi, Maria Piera Bremmi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Daniele Cazzaniga, Roberta Coccoli, Augusto Cominazzini, Luca Corbellari, Silvia Cravero, Ivan Crippa, Silvia Faggiano, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Franco Massaro, Giorgio Meliesi, Luigi Muzzi, Pamela Napoletano, Antonio Pizzinato, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Vittorio Sardo, Renato Vercesi, Norman Zoia. Presidente dell’Associazione Amici di “Zona Nove”: Lorenzo Gomiero. Pubblicità: Flaviano Sandonà (tel. 02/39662281). Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866). di orro “Zona Nove” lettori scuseranno Zorro se I“Zona una volta tanto parlerà di Nove” e non... della Zona 9, anche se tra giornale e comunità c’è ormai una perfetta simbiosi. In realtà questo numero dimostra quanto il “giornalino” sia cresciuto: non a caso a febbraio prossimo compirà 20 anni. Grazie a una redazione entusiasta e capace, cui si stanno aggiungendo sempre più giovani reclute, e a una schiera di lettori che riempiono il Tazebao con informazioni, denunce e proposte, riusciamo a dare e interpretare sempre meglio, io credo, le notizie locali: negli ultimi numeri, e anche in questo, è dimostrazione il trattamento dei temi dei trasporti pubblici e della viabilità. Ma non solo. Come è noto, è nostro punto d’onore dare soprattutto spazio alla pubblicazione delle “notizie indigene” ma ora vogliamo proporvi un collaterale taglio informativo: far commentare i fatti extrazonali, comunali o addirittura nazionali, da esperti della nostra stessa comunità. Su questo numero ci sono diversi esempi: a parte che non passa numero senza interviste ad assessori o addirittura al Sindaco Pisapia (vedi a pag. 3), il “nostro” Don Buraglio saluta con molta sensibilità Papa Francesco (pag. 7) e nel “Filo diretto con le istituzioni” (pag. 25) gli eletti nella nostra zona fanno per noi gli speciali corrispondenti dal Parlamento (il neosenatore Franco Mirabelli), dalla Regione (Onorio Rosati) e dal Comune (Mattia Stanzani), informandoci sui fatti che avvengono fuori della zona, ma che comunque ci coinvolgono e ci infuenzano profondamente. Intervista esclusiva al sindaco Giuliano Pisapia su realtà e prospettive della metropolitana lilla SEVESO Non si può stare tranquilli pag. 5 PARCO NORD La passerella di via Ornato pag. 6 AZIENDE IN CRISI (disegno di Gero Urso) Il fioretto Tocca alla Arrow di Fulvio Testi pag. 6 BILANCIO COMUNALE pag. 8 L’analisi di Mattia Stanzani 25 APRILE Tutte le iniziative nella nostra zona pag. 15 SUPPLEMENTO ONA NOVE pagg. 13-14 Il termometro della criminalità a cura di Grazia Morelli in collaborazione con i Carabinieri di Greco viale F. Testi 119 - tel. 02/66104191 (Non sono compresi i reati denunciati alla Ps) RAPINE MARZO ‘13 0 MARZO ‘12 Come va la M5? Quando verrà aperta la nuova tratta? Come risolvere il problema dei parcheggi di corrispondenza e delle strisce blu? FURTI MARZO ‘13 pag. 3 Modifiche alle linee dei mezzi pubblici di superficie Braccio di ferro tra Atm e Consiglio di Zona 9 pag. 4 Viva la Lotta di Liberazione Nazionale! UNITÀ MEDICA SILOE FISIOTERAPIA TRATTAMENTI ANTISTRESS PALESTRA E PISCINA Medici Specialisti: Dott. Mozzanica Dermatologia • Dott. Cataldo Cardiologia Dott. Macheda Endocrinologia • Dietologia Dr. Giana Fisiatria Dott. Rossi Gastroenterologia • Dott. De Giorgis Ortopedia Promozione: “PRIMAVERA” trattamenti specifici per rimodellare il corpo 30% sconto consultazione gratutita promozione valida fino al 30 aprile trattamenti da effettuarsi entro il 30 giugno Via Cesari 19, Milano Tel 02 6422188 Direttore Sanitario: Dott. Sergio Ghidinelli [email protected] – www.unitamedicasiloe.it Ristorante Pizzeria Griglieria Via Graziano Imperatore, 33 - Milano - Tel. 3457893618 - 02.66106110 Aperto tutte le sere. La domenica anche a pranzo il venerdì sera oltre il consueto menù, vi proponiamo le nostre proposte a “prezzo fisso” SERATE A TEMA 12 aprile SERATA SPAGNOLA € 24,00 19 aprile SERATA MAREMMA € 18,00 26 aprile SERATA SICILIANA € 18,00 3 maggio SERATA FRIULANA € 18,00 10 maggio SERATA ABRUZZESE € 18,00 17 maggio SERATA BRUSCHETTA 24 maggio INAUGURAZIONE GRIGLIA PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA Il Giovedì… dopo cena… (anche se non cenate da noi) KARAOKE! A partire dalle 21,00 13 aprile alle ore 10 dimostrazione BIMBY - ROBOT DA CUCINA con ingresso libero e degustazione gratuita dei piatti realizzati al momento. dal lunedì al giovedì “GIROPIZZA E MENÙ ALL INCLUSIVE” GRATIS!!! Sabato 20 aprile a partire dalle 11,30 APERITIVO Offerto da DSE Illumia Società leader nel risparmio energetico. Un consulente sara' a vostra disposizione per farvi conoscere come risparmiare sui vostri consumi di energia elettrica e gas analizzando con voi le ultime bollette ricevute! Si organizzano cene e/o pranzi per cerimonie e feste 3 75 MARZO ‘12 72 SCIPPI MARZO ‘13 0 MARZO ‘12 0 Giovanni Beduschi Giovannino, tu hai buttato il feto in politica, il Sì,chemiovabelsempre bene per far ridere ora che, vivaddio!, la politica la fanno i comici neanche molto divertenti. Ma io, 15 anni all’assassino del vigile Savarino Remi Nikolic, minorenne all’epoca del delitto, uccise Niccolò nel gennaio del 2012 mentre era al volante di un suv. che di certa politica sento il feto-re, ti suggerisco altri tagli umoristici. “È stata una fetalità”, disse la donna incinta. La moglie del feto, la feta, è un formaggio greco. Poi c’è anche OOM IN la Feta Turchina. Infine pensa al fatto che il professore coinvolto si chiama Vescovi: hai voglia di trovare battute su vescovi e feti... (Zorro Nove) 0NA di Ortensia Bugliaro - foto Giansanti Parcheggio ingannevole on 15 anni di reclusione si è concluso, almeno in primo grado, il C percorso giudiziario di Remi Nikolic, il giovane rom che, a bordo di un suv, poco più di un anno fa a Milano, travolse e uccise l’agente di polizia locale, Niccolò Savarino, e venne poi arrestato in Ungheria dopo tre giorni di fuga. Un fatto tragico che sconvolse la città, tanto che al vigile urbano venne assegnato l’Ambrogino d'oro alla memoria e, nel nostro piccolo, lo Zonino d’oro. Il 12 gennaio 2012 Savarino, 42 anni, mentre stava effettuando un normale servizio di controllo in un parcheggio in via Varè, nei pressi di piazza Bausan, alla Bovisa, venne travolto dal suv guidato dal nomade e il suo corpo fu trascinato dalla macchina per 200 metri. Soltanto tre giorni dopo, a seguito di indagini serrate, la squadra mobile fermò il giovane in Ungheria. Da un certificato di nascita recuperato in Francia si scoprì che si chiama Remi Nikolic ed era nato il 15 maggio del ‘94 in un carcere parigino, dove era detenuta la madre. Era minorenne, dunque, quando uccise Savarino. Così, il tribunale per i minorenni ha riconosciuto l’omicidio volontario come contestato dal pm, ma anche le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti e lo ha condannato a 15 anni di reclusione. (Giorgio Meliesi) CRONACA di Ortensia NERA Bugliaro Niguarda: preso un rapinatore di edicole • Veloce Vincenzo Avagnano, tossicomane pregiudicato di 48 anni: nel giro di un’ora ha rapinato un’auto e tre edicole e ingaggiato un inseguimento con i Carabinieri. Per poi finire, come al solito, in cella. La sua avventura inizia alle 5.30 quando, armato di coltello, si fa consegnare l’auto dal dipendente Atm incaricato di aprire la fermata Gioia del metro. Poi assalta edicole in via Graziano Imperatore,davanti al Niguarda e in piazza Belloveso, dove prende 250 euro. Mentre altre viene respinto dai giornalai. Nel frattempo gli equipaggi dei Carabinieri lo imbottigliano in via Pianell. Avagnano tenta la fuga, fracassando 4 vetture in sosta e poi è costretto ad arrendersi. Poi si scopre che il 4 marzo ha anche rapinato una farmacia in via Melchiorre Gioia. (7 marzo) Affori: accoltella il rivale in amore e fugge • Un uomo di 39 anni accoltella l’amante della sua compagna sorpresa durante il tradimento. È accaduto ad Affori, dove il 39enne è rientrato alle 2.30 e ha trovato la compagna, una russa di 41 anni, a letto con l'amante italiano di 44 anni. Pazzo di rabbia l’uomo ha afferrato un coltello e si è avventato sul rivale, riuscendo a ferirlo di striscio a un braccio. Alla vista del sangue, però, il fidanzato tradito si è spaventato ed è scappato via. (1 aprile) è nato Leonardo ttenzione, automobilisti, al piccolo parcheggio localizA zato in Via Ornato, lato numeri dispari, davanti alla Banca Unicredit!. Il parcheggio è stato realizzato oltre dieci anni fa a uso carico e scarico, come tanti altri sul territorio. Purtroppo la realizzazione dello spazio si è rivelata un errore per cui non è parcheggio ma marciapiede e quindi sanzionabile di una multa di euro 95! Questo, nessuno lo sa, anche perché sul parabrezza non si rilascia più il cartaceo ma poiché la notifica dell’infrazione arriva a casa non è neppure contestabile. Secondo il dizionario della lingua italiana il marciapiede è la “parte laterale rialzata della sede stradale, riservata ai pedoni”. Automobilisti, vi sembra di vedere una parte rialzata? Se un errore c’è stato, perchè non si è ritornati al marciapiede originario? Perché non c’è un cartello che indica il divieto di sosta? Possibile che siano sempre i cittadini a dover pagare? figlio di Valia Allori e Davide Casale nipote di Grazia Morelli e di Luigi Allori Sabato 25 maggio, all’Auditorium Ca’ Granda torna il Night Stompers Sextet L’Associazione Amici di “Zona Nove” e il Centro Culturale della Cooperativa presentano “Jazz is a Happy Music for Happy Hours” Mercatino di primavera l gruppo “Bottega Creativa” della Parrocchia di S. Giovanni IPrimavera Battista alla Bicocca vi invita a visitare il Mercatino di che sarà allestito presso il Centro Parrocchiale di viale F.Testi, 190 dal 13 al 16 aprile prossimi con i seguenti orari: sabato 13 dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19; domenica 14 dalle 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19; lunedì 15 e martedì 16: dalle 16 alle 19. Troverete lavori di cucito, ricamo, ecc. ideati e realizzati artigianalmente. Il ricavato sarà devoluto in parte alla Parrocchia a sostegno delle sue attività caritative e in parte all’Associazione “Il Mondo è la mia casa” per progetti di missione in Brasile. Stefano Bassalti, alla Tromba Gilberto Tarocco, al Sax tenore / Sax Baritono Sandro Di Pisa, alla Chitarra Alberto Guareschi, al Contrabbasso Marcello Colò, alla Batteria Ospite d’onore Paolo Tomelleri, al Clarinetto Info e prenotazioni (entrata libera con prenotazione obbligatoria): Centro Culturale della Cooperativa - 02/66114499 ATTENZIONE La sede della redazione in via Val Maira 4 (Pratocentenaro) è aperta ogni mercoledì pomeriggio dalle 15.30 alle 18 per ricevere coloro che desiderano segnalare problemi, annunciare o proporre iniziative, articoli o servizi per il giornale. Si può anche telefonare allo 02.39662281. ONA NOVE 2 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. TRASPORTI E VIABILITÀ/1 Intervista esclusiva al sindaco Giuliano Pisapia su realtà e prospettive della metropolitana lilla Come va la M5? Quando verrà aperta la nuova tratta? Come risolvere il problema dei parcheggi di corrispondenza e delle strisce blu? ono passati quasi due mesi dall’inauS gurazione della prima tratta della nuova linea metropolitana M5 ed è ora Daniele Cazzaniga di fare un primo bilancio. Primo bilancio che, oltre a esaminare il funzionamento di queste prime 7 fermate, non può non considerare l’apertura della seconda tratta, il parcheggio di corrispondenza e le strisce blu. “Zona Nove” su un tema così importante ha ottenuto un’intervista esclusiva dal sindaco Pisapia. Domenica 10 febbraio è stata attivata la prima tratta della Lilla: 4.1 km di percorso e 7 fermate. Perché questa nuova infrastruttura è importante per la zona 9 e per tutta la città? La nuova metropolitana è importante per la città perché abbiamo mosso un ulteriore passo in avanti verso la mobilità sostenibile. La nostra è una visione di Milano che sempre di più mira al bene comune, a una migliore qualità della vita e, in questo senso, il potenziamento del trasporto pubblico e l’ampliamento delle alternative all’utilizzo dell’auto privata sono un chiaro messaggio, lanciato con iniziative concrete e tangibili. La Lilla è fondamentale anche e soprattutto per la zona 9 perché finalmente si potranno raggiungere in metrò luoghi strategici prima accessibili solo con i mezzi di superficie. Penso per esempio all’Ospedale Ca’ Granda e all’Università Bicocca. Inoltre l’interscambio con la linea 3 della metropolitana consente velocemente di raggiungere il centro città, oppure la Stazione Centrale. Nei prossimi mesi, inoltre, saranno aperte altre 2 fermate fondamentali come Isola e Garibaldi. Come è stata accolta dai milanesi? Che riscontri sono pervenuti al Comune e ad Atm? Siete soddisfatti del numero di utenti giornalieri? E dei livelli di servizio e di sicurezza della nuova linea automatica? Non si grida mai vittoria troppo presto ma mi sembra ci sia soddisfazione per la nuova metropolitana. Il giorno dell’apertura è stata una grande festa e ogni giorno cresce il numero di cittadini che ci prendono confidenza. Ricordo che si tratta di una metropolitana altamente tecnologica, senza conducente e con elevati standard di sicurezza. Tutto ciò ci rende estremamente soddisfatti. Ovviamente questo è il primo passo della M5. A quando l’apertura della tratta fino a Porta Garibaldi, nodo strategico per interscambiare con le FS e la Verde? Come procedono i lavori? Ci sono ulteriori ritardi o il cronoprogramma predisposto è al momento rispettato? Sono state fatte stime d’incremento dell’utenza quando sarà attivata quest’ulteriore tratta? Come dicevo prima, nei prossimi mesi apriremo la fermata Isola e la fermata Garibaldi. Per consentire l’avanzamento dei lavori abbiamo anticipato la chiusura del servizio della M5 alle 22. L’interscambio con le Ferrovie dello Stato e con la linea 2 sono fondamentali per una città interconnessa. Resta il problema della mancanza di parcheggi di corrispondenza al capolinea Bignami. C’è solo l’area da 200 posti all’ex Dazio. Il Parco Nord ha aperto alla possibilità di mettere a disposizione l’area, fino a pochi mesi fa occupata dal cantiere per la costruenda M5, a patto che venga realizzato un progetto “parco-compatibile”. È una strada che lei e gli assessori competenti pensate di sondare? L’ipotesi di utilizzare quest’area trasfor- mandola in parco compatibile è già in valutazione presso gli uffici dell’assessorato. Il nostro obiettivo resta comunque quello di trasformare Milano in una città sostenibile con un servizio di trasporto pubblico migliore e sempre più capillare che permetta anche a chi proviene da fuori città di lasciare l’auto e proseguire con i mezzi verso il centro. I parcheggi di interscambio hanno esattamente questa funzione. A Milano sono ben 21 i parcheggi gestiti da Atm, in corrispondenza di metropolitane, linee di superficie e fermate del Passante ferroviario e salgono inoltre a quasi 15mila i posti macchina disponibili in tutta la città. E Abbiamo messo in progetto anche la realizzazione del parcheggio di interscambio e bicistazione a Comasina, in concomitanza con il capolinea della M3 che ospiterà 305 posti auto, di cui 10 dedicati a persone con disabilità, e 393 stalli per biciclette, di cui 111 custoditi. L’attivazione, pur parziale, dell’Ambito 43 ha tranquillizzato i residenti ma ha innescato diversi problemi con i commercianti e con coloro che lavorano in realtà produttive, di servizi e di pubblica utilità che pagano per parcheggiare la propria auto. Cosa può dirci in merito? Intorno alla nuova metrò sta ovviamente cambiando anche il modo di muoversi e parcheggiare: in questi mesi abbiamo disegnato sulle strade dei quartieri a nord della città più di 12 mila nuovi parcheggi, delimitati dalle strisce blu, dove i residenti potranno sostare gratuitamente mentre i non residenti, invece, pagheranno 80 centesimi all’ora, dalle 8 alle 13, dal lunedì al venerdì. L’estensione della sosta regolamentata fa parte di una più ampia e complessiva strategia del Comune, che mira a ridurre il traffico e a migliorare le condizioni ambientali della nostra città. Le strisce blu servono, infatti, proprio a tutelare i residenti delle zone servite dal metrò perché non vengano invase dalla sosta dei non residenti. Sappiamo che possono essere contestate, ma sono una delle strategie più efficaci per ridurre il traffico e allo stesso tempo convince sempre più cittadini a utilizzare il trasporto pubblico. Per gli studenti dell’Università un sogno lilla in zona 9 Giulia Lazzaroni lla lunga avevamo smesso di crederci. Causa inondazioni A negli scavi, proteste sulla sicurezza e continui rinvii dell’inaugurazione, la Lilla era diventata una creatura mitologica dell’immaginario studentesco di Bicocca e paraggi. Quando si chiedeva: “Ma quando aprono la Metro 5?” era un po’ come domandare degli alieni, di big foot o della fatina dei denti. In fondo per studenti fuori sede e non della zona 9, arrivare in centro senza il cambio mezzi è sempre stata utopia. Da secoli, la vita urbana ci ha insegnato che la fermata Duomo bisognava guadagnarsela. Molte erano le vie minuziosamente calcolate con esperienza su traffico, meteo, durata dei semafori, oroscopo dell’anno corrente, aruspicina e avanzati mezzi tecnologici che univano google maps e il sito dell’Atm. Ma che tu ti rivolgessi a Sant’Antonio o alla Madonnina, 40 minuti dovevi metterci e 45 minuti almeno ci mettevi e se qualche disgraziato proponeva: “Andiamo a CORSI DI YOGA • Yoga integrale • Yoga per la gravidanza • Yoga per la terza età Prendersi cura di se stessi vuol dire volersi bene! • Massaggi Anticellulite • Massaggi Decontratturanti V.le Rodi 85 (zona Università Bicocca) • Massaggi Linfodrenanti Per informazioni lunedì: ore 17-19 martedì: ore 9-10 Tel. 347.7820043 ANCHE A DOMICILIO • Massaggi Sportivi Roberto: 345 2162929 Vuoi SUBITO contanti portaci l’oro che non usi COMPRO ORO COMPRO ORO, ARGENTO, DIAMANTI, MONETE, OROLOGI PRESTIGIOSI MASSIMA VALUTAZIONE Viale Sarca, 91 Milano Tel. 02.39543511 PROSSIMA APERTURA VIALE SUZZANI 12 OUTLET DELL’USATO 50% - 60% - 70% MENO DELLE GIOIELLERIE fare un aperitivo suoi Navigli?” erano cavoli amari per tutti. Ma ora, finalmente, uscire dall’università sotto la neve dell'11 febbraio e scendere nella fermata lilla nuova fiammante è come avere un secondo Natale: la Bicocca è raggiungibile in pochi minuti da tutta la zona. Non avremo più levatacce per le corse delle 8.30, i Navigli non saranno più un miraggio e cercando su annunci di affitto a Milano, troveremo le magiche parole: “Appartamento affitto vicino metro M5”. Scegliere di vivere nella tranquillità della zona universitaria, restando collegati con il centro, non è una preferenza per chi cerca casa nel caos milanese, ma una necessità. Nonostante i residenti fossero già affezionati a Parco Nord e dintorni, ora i suoi meravigliosi confini sono diventati una possibilità concreta per tutti, e personalmente, ritengo che sia proprio questo il significato di una vera innovazione. • Massaggi Ayurvedici • Naturopatia-Iridologia: antichi metodi per il benessere del corpo, consigli alimentari, fiori di Bach • Ontological Life Coach e Breath Coach: un allenatore per migliorare la tua comunicazione e il respiro Daniela: 347 9460730 C’è qualcosa di vecchio… di nuovo… di VINTAGE Arcobaleno compra - vendita usato Via Valfurva, 3 (Piano Rialzato) - Milano ONORANZE FUNEBRI GROPPI SERVIZI ACCURATI COMPLETI 24 ORE SU 24 Milano - Via Ornato 46 - Tel. 02 6435741 Milano - Via Reguzzoni 4 Tel. 02 6428414 Aperto dal martedì al sabato dalle 15 alle 19 Martedì - venerdì - sabato apertura anche al mattino dalle 9.30 alle 12.30 Esposizione gratuita dei vostri oggetti Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 3 TRASPORTI E VIABILITÀ/2 Modifiche alle linee dei mezzi pubblici di superficie Braccio di ferro tra Atm e Consiglio di Zona 9 Luca Simi, presidente della Commissione Territorio, anche in risposta alle lettere di protesta e di proposta dei nostri lettori: “Sicuramente vanno modificate la 31 e riformate la 42 e la 51, mentre per le altre linee occorrerà un periodo di rodaggio per valutare al meglio eventuali correttivi”. Daniele Cazzaniga ono passate quasi tre settimane dalS l’entrata in esercizio dei nuovi percorsi delle linee di superficie Atm ed è tempo di tracciare un primo bilancio, sicuramente sommario e ulteriormente modificabile. In redazione sono arrivate diverse mail e lettere di protesta e di proposta. Noi abbiamo sentito Luca Simi, Presidente della Commissione Territorio del CdZ 9 che si è occupato della vicenda e se ne dovrà necessariamente occupare nuovamente in un prossimo futuro. Il 16 marzo sono state introdotte importanti modifiche alle linee di superficie gestite da Atm per “fare posto” alla neonata M5. Facciamo il punto della situazione. Le modifiche alle linee di superficie sono state attivate. Sulla questione della linea 31 Milano-Cinisello abbiamo già espresso perplessità sul capolinea attuale di fronte alla Manifattura Tabacchi visto che il Consiglio di Zona 9 valuta più idoneo il prolungamento fino all’ospedale di Niguarda. Le altre linee soprattutto quelle automobilistiche dovranno essere “rodate” per avere una valutazione sul miglioramento o viceversa sul peggioramento della nuova soluzione adottata. Il punto sarà fatto dopo la pausa estiva e si apporteranno i necessari correttivi. Avete già ricevuto qualche richiesta di modifica da parte dei cittadini/utenti? Alla nostra redazione sono pervenute segnalazioni sul capolinea della metrotramvia 31, sul mancato passaggio della 51 in via Zubiani e sugli eccessivi tempi di attesa della 42 dopo la biforcazione all’altezza di via Gregorovius. Certo, come ho già precisato sopra, riteniamo un peccato terminare il percorso del 31 in viale Fulvio Testi, ma soprattutto riceviamo numerose lamentele per lo sbinamento della linea 42 che nella configurazione modificata, oltre ad essere di difficile comprensione la destinazione delle vetture in direzione periferia, risulta particolarmente ridotta la frequenza di ciascuna delle due destinazioni; su questo occorrerà modificare la situazione in essere. La questione 51 su via Zubiani andrà rivalutata nella prospettiva di continuare a servire il “Blocco sud” dell’ospedale di Niguarda, proprio dove vengono erogate le prestazioni ambulatoriali della struttura sanitaria, e ove sarebbe dunque oltremodo auspicabile mantenere quel passaggio. Quali sono gli accordi con Atm e Comune? Quando v’incontrerete per esaminare l’efficacia delle modifiche ed apportare gli auspicabili correttivi? Ci siamo dati alcuni mesi di “rodaggio” per poi trovarci e valutare positività e criticità così da intervenire efficacemente e puntualmente. Poiché tutte queste modifiche sono state apportate in seguito all’entrata in esercizio della prima tratta della M5 ci dica cosa ne pensa della “Lilla”? Concorda che per valutare appieno le sue potenzialità dobbiamo attendere l’apertura della seconda tratta da Zara a Garibaldi? Certamente, la linea M5 al momento non è pienamente efficace per rispondere ai bisogni di mobilità dei cittadini milanesi e soprattutto dei pendolari che vengono dall’hinterland. La linea acquisterà maggiore interesse quando sarà prolungata, alla fine del 2013, alla stazione FS di Porta Garibaldi, dove potrà interscambiare sia con la linea M2 che con il Passante Ferroviario. Non ultimo problema è la mancanza di un parcheggio di interscambio importante al capolinea della M5: il parcheggio approntato oggi sull’area dell’ex Dazio a Bignami oltre ad essere poco capiente (350 posti) non è utilizzato dai pendolari in quanto è stato allestito con la regolamentazione delle strisce blu dell’ambito 43: quindi con un costo di 4 euro al giorno. So che l’Amministrazione comunale sta cercando con l’Atm una forma di gestione alternativa per diminuire le tariffe, adeguandole a quelle degli altri parcheggi d’interscambio (per esempio, in piazzale Maciachini si spende 1 euro per le prime 4 ore, 1,6 euro fino a 8 ore, 2 euro per tutta la giornata). Speriamo che tale gestione possa essere attivata al più presto possibile. Inaugurato il nuovo tunnel di Monza Difettano però i collegamenti anche per la zona 9 Giorgio Meliesi inalmente inaugurato il tunnel di viale Lombardia, la galleria che metterà in colleF gamento diretto, senza incroci e senza attraversare il centro urbano di Monza, il passo dello Spluga all’autostrada A4 e alle tangenziali. Il tunnel è entrato in servizio giovedì 4 aprile, ma l’indomani ci so o state code di 20 minuti. Le cause dei rallentamenti sarebbero state individuate nel restringimento della terza corsia in direzione Milano e da un impianto semaforico pedonale a chiamata al confine tra Monza e Cinisello Balsamo. Quello di Monza è uno dei tunnel urbani più lunghi in Europa. Ogni giorno sarà percorso da migliaia di veicoli che raggiungeranno il capoluogo lombardo dalla Brianza. Lungo 1.805 metri, ha due centrali di filtraggio dell’aria e 13 piazzole, ma mancano ancora diversi innesti, e non è praticabile la ciclopasserella di attraversamento di viale Testi a Cinisello. • Viale Fulvio Testi In particolare rimane molto da fare per rendere fluida la viabilità nella zona del nord Milano, zona 9 compresa. È tuttora chiuso, infatti, l’accesso dal viale Fulvio Testi, direzio- ne Monza, alla tangenziale nord in direzione Venezia all’altezza del centro commerciale di Cinisello, così come l’innesto sul viale, sempre in direzione Monza, provenendo dalla stessa tangenziale, direzione Como. La riapertura di queste due strade è prevista per fine maggio. • L’innesto È ancora da terminare, inoltre, l’innesto da viale Fulvio Testi, direzione Milano, sulla stessa tangenziale nord, sempre direzione Como. E qui sta il pomo della discordia tra l’Anas e il Comune di Cinisello. L’amministrazione cinisellese e il comitato di cittadini del quartiere Robecco, che è tagliato in due dal viale Fulvio Testi, chiedono un incrocio nel sottosuolo. La tangenziale, infatti, passa in trincea e non è a livello del viale. Ma un’opera del genere costa molto, e al momento gli enti pubblici non hanno soldi. • La passerella Infine la ciclopasserella di attraversamento di viale Testi a Cinisello: prima un centro commerciale non la voleva, poi una volta realizzata è stata rifatta da capo a causa dei bulloni difettosi. La data di apertura è ancora ignota. 20162 Milano Piazza Belloveso, 2 Tel. 02.6472651 OPTOMETRISTI Porte blindate • Tapparelle di ogni tipo Serramenti in alluminio e all/legno Porte per interni • Zanzariere Opere da fabbro • Cancelli in ferro Produzione propria - Show-Room Telefono 02 6431402 - Show-Room - Via Val Furva 4 Laboratorio via Ampère 2 - Paderno Dugnano ORAZIO ANTONIO MALDINI Si eseguono lavori di imbiancatura, verniciatura, tappezzerie murali, stucchi veneziani, nuvolature, pitture metallizzate, spugnature e tutti i tipi di decorazioni. Fornitura e posa di cornici in poliuretano e gesso, moquette e pavimenti in P.V.C. Porte interne e pareti in cartongesso Preventivi gratuiti P. zza Dei Daini, 3 - 20126 Milano Cell. 335.5425854 - 02.66117135 Benecino Gestioni benecinogestioni.it Amministrazioni Condominiali Property Solutions Piazza Spotorno 3, 20159 Milano Tel. 02 398.20.346 IL MERCATINO DELL’USATO DI QUALITÀ CHE TI PROPONE OGGETTI SELEZIONATI PIZZERIA - RISTORANTE - TAVOLA CALDA Pizze al trancio da asportare e da gustare sul posto Birre alla spina 5 197 dal ARIA CONDIZIONATA chiuso il lunedì 20162 Milano - via Val Maira,11 tel. 02.64.37.287 Corsi di musica Chitarra acustica ed elettrica 3 sedi in Zona 9 Corsi aperti a tutti Maestro Alex Schiavi 339.4158942 www.scuoladimusicamilano.eu ONA NOVE 4 Dott. Giovanni Galli ACQUISTO Medico Chirurgo dischi in vinile 45/33/78 giri, libri, CD, videocassette e oggettistica varia. SPECIALISTA DERMATOLOGIA E MALATTIE VENEREE Studio via Romolo Bitti, 18 - 20162 Milano Per appuntamento telefonare Tel. 02.6420086 - Cell. 347.8247384 www.dermatologomilano.net 3420813771 Cell. 3883762183 DALL’ARREDAMENTO ALL’OGGETTISTICA, DALL’ABBIGLIAMENTO ALLE IDEE REGALO, PROVENIENTI DA SET CINEMATOGRAFICI, PUBBLICITARI E… NON SOLO! ORARIO DI APERTURA Da martedì a venerdì: 10.00/13.00 - 14.30/19.00 Sabato: 10.00/18.30 Via Guido da Velate 9 capannone 27 (zona Niguarda) - Milano T. 02.66111206 - www.propsusato.it - [email protected] Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. CRITICITÀ Anche se il Seveso negli ultimi mesi non è esondato ecco perché non si possono dormire sonni tranquilli a mesi, nonostante le piogge copiose, il D fiume del “diavolo” che attraversa i nostri quartieri non sta esondando. Fortuna o no, secondo noi Comune e Provincia stanno gestendo meglio lo scolmatore di Palazzolo che devia nel Ticino le acque putride del Seveso (che insieme al Sarno e Lambro sono i tre fiumi più inquinati d’Europa), ma in ogni caso non possiamo certo dormire sonni tranquilli. Come mai, è presto detto: • 150 mc/s e la portata del fiume in metri cubi al secondo nel primo tratto sino a Palazzolo di Paderno Dugnano (dove c’è la deviazione del canale scolmatore di nord ovest); • 140 mc/s è quella sino all’ingresso del Comune di Milano; • 30 mc/s e infine qualla nel tratto tombinato del Comune di Milano. Attenzione: i dati sopra citati, che fanno gridare allo scandalo, sono ufficiali dello studio Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) e sanciscono senza se e senza ma che il tratto tombinato in Milano da via Ornato in poi è un vero e proprio imbuto. Come non rimanere senza parole di fronte alle molteplici esondazioni che stanno massacrando i nostri quartie- Giorgio Meliesi ri? E meno male che c’è il canale scolmatore che, pur insufficiente, cerca di mettere una toppa a questa situazione pazzesca! Morale: in piazzale Istria, dove casualmente (?) il fiume esonda, c’è la massima strettoia. Per avere un’idea: su 5 litri di acqua che arrivano in fase di piena, uno passa e quattro esondano. Il tutto anche perché nel corso degli anni, visto che il cunicolo dove l’uomo ha imbrigliato il Seveso non è ispezionabile e pulibile, la portata in questo tratto è calata da 70 mc/s degli anni ‘50/’60 agli attuali 30, con il rischio che si possa scendere ancora. Conclusione: le principali cause di esondazione del Seveso sono due: 1. Urbanizzazione selvaggia del territorio che fa sì che il quantitativo di acqua piovana che precipita sulla parte di territorio impermeabilizzato si riversi quasi subito nel corso d’acqua anziché essere assorbita dal terreno. 2. Un corso d’acqua “serio” vede la propria portata aumentare lungo il proprio percorso, proprio per trasportare agevolmente l’acqua piovana che raccoglie lun- go il proprio bacino. Il Seveso invece ha una portata che decresce pesantemente dai 150 mc/s ai soli 30mc/s di piazzale Istria. Purtroppo a complicare le cose entrano in campo anche le mutate condizioni meteorologiche che stanno trasformando le nostre piogge in monsoni fino a configurarsi come vere e proprie bombe d’acqua. Come se ne esce? Ormai le soluzioni sono note da anni: canali scolmatori e vasche volano coperte, oppure vasche di laminazione di notevoli dimensioni scoperte previa depurazione delle acque del Seveso per ridurre l’impatto sul territorio. Il tempo passa ma da pochi mesi ai problemi dei residenti e della viabilità se n’è aggiunto un altro: la M5. Ricordiamoci infatti che in piazzale Istria passa la M5 e qualche centinaia di metri più avanti c’è l’interscambio con la M3. Siamo sicuri che le tecniche costruttive utilizzate e le soluzioni studiate mettano al sicuro queste due strategiche infrastrutture milanesi? Gli ingegneri dicono di sì e questo ci solleva ma per tagliare la testa al toro sarebbe meglio evitare di mettere alla prova i calcoli effettuati sulla carta. STUDIO LEGALE BORTOLOTTI Avvocato Carlo Bortolotti Consulenza e assistenza in materia Civile, del Lavoro e Tributaria Prima consulenza gratuita a chi si presenterà con una copia di “Zona Nove” Viale Fulvio Testi, 74 - 20126 Milano Tel./Fax 02.39562104 Cell. 347.7188684 e-mail: [email protected] Le aree di esondazione del Seveso a Niguarda, Ca’ Granda e Istria Ospedali: Maroni lottizza sette commissari Al Niguarda torna Marco Trivelli a giunta regionale, su proposta del goL vernatore Roberto Maroni, di concerto con il vicepresidente e assessore alla Salute, Mario Mantovani, e (per le Asl) con l’assessore alla Famiglia, Maria Cristina Cantù, ha nominato i commissari che guideranno le sette strutture sanitarie lombarde - fra Asl e ospedali - rimaste senza direttore generale. Ai vertici dell’ospedale Niguarda di Milano si segnala un ritorno: il commissario che guiderà la struttura, dopo il trasloco di Walter Bergamaschi alla direzione generale della Sanità lombarda, è Marco Trivelli, Giorgio Meliesi laureato in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi, che è già stato direttore amministrativo dell’ospedale. Il Partito Democratico contesta le scelte dell’esecutivo Popolo della Libertà-Lega. “La giunta Maroni ha deciso di mantenere il metodo della spartizione per i vertici della sanità”, sostengono Alessandro Alfieri, capogruppo del Pd in Regione Lombardia e Gian Antonio Girelli, responsabile Sanità del Pd lombardo. Il criterio della “lottizzazione” è quello che ha guidato la nomina dei commissari. “La sanità lottizzata per partiti e per correnti ha già dato pessimi frutti - osservano in una nota - e sorprende che la si voglia perpetuare. La nostra proposta è già sul tavolo: abbiamo messo a disposizione un progetto di legge per cambiare la modalità di nomina, con l’introduzione di una commissione indipendente che valuti i curriculum senza influenze dalla politica. Se c’è la volontà politica di cambiare metodo, il Consiglio regionale la può approvare in tempo per le nomine di dicembre”. di Angela Grande ABBIGLIAMENTO Uomo - Donna Elena Mirò taglie forti Pennyblack 20125 MILANO - Via Pianell 47 - Telefono 02.64.25.857 COMPRO ANTICHITÀ ARGENTERIA: SERVIZI DA TE’, POSATE www.falegnamepaolo.it MOBILI ANTICHI, QUADRI D’EPOCA, CAMINI, FONTANE IN PIETRA LA ROCCA ANTICHITÀ Cellulare 335.273555 [email protected] Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 5 PARCO NORD Presentata la passerella ciclopedonale di via Ornato La nuova passerella in acciao, in una sola campata, scavalcherà la via Ornato, la via Aldo Moro e il Seveso, permettendo di andare da Affori a Sesto San Giovanni, o da Cormano a Niguarda, senza mai attraversare una strada trafficata, andando a trovarsi in concomitanza con il nuovo parcheggio di interscambio di via Ornato, e con i suoi capolinea di tram ed autobus. Roberta Coccoli a prima passerella ciclopedonale all’inL terno del Parco Nord fu costruita nel 1989, su via Giancarlo Clerici, cui seguirono quella su via XX Settembre, fra Bresso e Milano (1997) e quella sul viale Fulvio Testi, al confine con Sesto San Giovanni. Altre tre passerelle di accesso al parco sono quella all’altezza del Centro Scolastico su viale Fulvio Testi, quella che scavalca la via per Bresso e l’autostrada A4, e quella che attraversa viale Enrico Fermi. Ora è in progetto una nuova passerella ciclopedonale su via Ornato, al confine fra Bresso e Niguarda. La realizzazione dell’opera è stata presentata il 20 febbraio scorso ai dipendenti, ai volontari e ai collaboratori del parco, e il progetto è stato affidato alla Società Land (già protagonista degli spazi verdi della nuova Bicocca), che ne curerà anche la direzione dei lavori, sia della passerella che delle opere di mitigazione e compensazione ambientale, sotto la supervisione da parte degli architetti del Parco. La nuova passerella in acciao, in una sola campata, scavalcherà la via Ornato, la via Aldo Moro e il Seveso, permettendo di andare da Affori a Sesto San Giovanni, o da Cormano a Niguarda, senza mai attraversare una strada trafficata, andando a trovarsi in concomitanza con il nuovo parcheggio di interscambio di via Ornato, e con i suoi capolinea di tram ed autobus. I lavori per la costruzione sono iniziati a marzo 2013 con la posa delle cesate, dopodiché verrà realizzato il terrapieno nella parte di parco limitrofa al Green Calcio S.r.l. (Bresso), attraversando la via Vittorio Veneto, creando un’arcata che passerà poi sopra via Aldo Moro, per collegarsi al parcheggio di interscambio con i mezzi pubblici. Dalla stessa passerella si distaccheranno altre discese che porteranno all’ingresso del futuro Centro Commerciale, procedendo nella parte del par- co verso il Cimitero di Bruzzano, lungo il Seveso, per proseguire con una curva a gomito. Sarà dunque una costruzione molto più complessa delle altre passerelle già realizzate nel Parco Nord. Secondo le previsioni dovrebbe essere pronta nel 2014, e sarà realizzata dal gruppo “Il Gigante”, a scomputo degli oneri di urbanizzazione dovuti per la costruzione del nuovo spazio commerciale poco distante, che sta sorgendo a cavallo tra Milano e Bresso e che vedrà appunto la formazione di una piazza, coperta da una pensilina in vetro, che diventerà il fulcro del progetto della Urbam, e si troverà in corrispondenza della futura stazione della nuova metrotramvia intorno alla quale sorgeranno, insieme al centro commerciale, nuovi edifici residenziali con funzioni compatibili. L’intervento prevede inoltre spazi per artigianato e/o terziario ai due piani superiori del fabbricato, con tre piani interrati destinati ai parcheggi, nonché la realizzazione di edifici residenziali con superficie lorda complessiva di mq 7.288 di cui mq 5.092 di edilizia libera e mq 2.196 di edilizia convenzionata. Il sistema dei nuovi percorsi ciclo-pedonali, scavalcando con nuove passerelle gli assi viari esistenti, connetteranno le aree del Parco attualmente tra loro separate. Nuovi orti in via Bisnati: al via le iscrizioni seguito della costruzione di 30 nuclei ortivi in zona via Bisnati, A il Parco Nord ha recentemente aperto le iscrizioni alla lista di attesa per l’assegnazione di 18 di questi appezzamenti. È possibile iscriversi a tale elenco, denominato Lotto “N” Bisnati, fino a martedì 30 aprile: lunedì 6 maggio i richiedenti saranno poi convocati presso la sede del Parco Cascina E. Ferrario (via Clerici 150, Sesto San Giovanni) per l’assegnazione, attraverso un sorteggio tra tutte le domande, degli orti disponibili, riservando un minimo dell’80% agli orti in abbinamento tra due richiedenti. Le richieste che non verranno estratte e i rinunciatari (ossia chi, assente alla convocazione, era stato estratto) andranno a costituire la graduatoria di attesa secondo un ordine temporale riferito alla data di protocollazione della domanda. Comporranno infine la commissione per l’assegnazione del Lotto N di via Bisnati, tra gli altri, Riccardo Gini, direttore del Parco Nord e presidente della commissione, Tomaso Colombo, responsabile del servizio Vita del Parco, e Valeria della Francesca, referente per gli orti del Parco. • Corsi di orticultura Dal 6 aprile, tutti i sabati mattina, per dieci settimane fino all’8 giugno, al Parco Nord Milano, Giovanni Salvan, docente della Fondazione Minoprio, terrà un corso base di orticoltura. Ogni lezione sarà strutturata in una prima parte teorica e in una seconda di esercitazione pratica. Le lezioni dureranno due ore, dalle 10 alle 12. Il corso sarà avviato al raggiungimento di un numero minimo di 25 partecipanti. (Clara Amodeo) Telerie Mercato V.le Fulvio Testi 70 (ang. via Pianell) Milano - Tel. 02/6434071 Sconto 10% presentando questo coupon INTIMO UOMO DONNA CONFEZIONI BAMBINO FILA - LOVABLE - MADIVA Biancheria per la casa Quadrifoglio Pizzeria con forno a legna anche da asportare Il 28 aprile è la Giornata mondiale contro l’amianto Un corteo anche a Sesto San Giovanni Michele Michelino ([email protected]) l 28 aprile di ogni anno si celebra la IOgni giornata mondiale contro l’amianto. 5 minuti una persona nel mondo muore a causa dell’amianto: 120.000 persone ogni anno nel mondo ne sono vittime. I danni provocati all’ambiente e agli esseri umani sono giganteschi. Questa strage avrà il suo picco massimo attorno al 2020-2030. In Italia ci sono circa 4.000 morti all’anno solo per tumori al polmone e ai tessuti mesoteliali (pleure, peritoneo, ecc.). La strage provocata dall’amianto è uno dei più grandi “crimini di pace” del XX secolo e in Italia sono ancora molte le questioni aperte. Le bonifiche delle coperture in cementoamianto (si stima in circa 32 milioni di tonnellate), la bonifica delle reti degli acquedotti con migliaia di km di tubazioni in cemento/amianto per l'acqua “potabile”, delle scuole, degli edifici pubblici e dei siti industriali dismessi presenti anche in zona 9 è un problema non più rinviabile e una vera emergenza. Con la monetizzazione della salute e della vita umana accettata dai tribunali, imprenditori condannati nei processi si comprano l’impunità. Spesso al danno si aggiunge la beffa. L’Inail e l’Inps, pur di non pagare gli indennizzi, costringono le vittime a lunghe cause. Una società civile non può accettare che l’unico diritto riconosciuto sia quello di fare profitti a scapito di tutti gli altri “diritti umani”. Contro le morti sul lavoro, gli infortuni e le malattie professionali, si deve alzare forte la voce di tutti i lavoratori e dei cit- al mercoledì riposiamo tadini, perché la salute viene prima del profitto di qualche industriale. In zona 9 sono decine le vittime dell’amianto che hanno lavorato alla Breda e alla Pirelli. Per ricordare i lavoratori morti e impedire che altri continuino a morire dobbiamo alzare forte la nostra voce e manifestare per la completa bonifica del territorio. Basta morti sul lavoro e di lavoro! Le fibre d’amianto non guardano in faccia nessuno. Manifestare insieme alle vittime e alle loro famiglie per onorare tutti i morti d’amianto e dello sfruttamento e è interesse della collettività. Per questo Il Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio organizza come tutti gli anni una manifestazione “in ricordo di tutti i lavoratori assassinati in nome del profitto”. Si terrà sabato 27 aprile con un corteo alle 16. Partenza dal Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” di via Magenta 88, Sesto San Giovanni, fino alla lapide di via Carducci che ricorda gli operai e i cittadini morti per amianto alla Pirelli, Breda Falck, Ansaldo, Marelli. Amianto nelle scuole: scatta l’inchiesta della Procura a Procura di Milano indaga sulla preL senza o meno dell’amianto nelle scuole materne e nei nidi di Milano, affidando alla Asl una delega di indagine per capire quanto sia diffusa la sostanza killer negli asili della città e se esista un pericolo per i bambini che li frequentano. Palazzo Marino ha però già impegnato 12 milioni di euro e dichiara di star rispettando la tabella di marcia. In effetti ci sono già dieci edifici per i quali è programmata una bonifica, tra cui, nella nostra zona, quello di via Thomas Mann 9. Sette altre stutture, tra cui il nido di viale Suzzani, sono gia state bonificate. IL NEGOZIO Ferrari Preziosi Via Plinio 37 - Milano - Tel. 02.29533290 SALDI 50% PICCOLA OREFICERIA - BIJOUX MODA ARGENTO E ACCIAIO FIRMATI - OROLOGI COMPRO ARGENTO MASSIMA QUOTAZIONE ONA NOVE 6 a mezzogiorno pranzo completo € 10 Via Ornato 47 Tel. 02 6438639 HOTEL GALA ### V.le Zara, 89 20159 Milano Tel. 02/66800891 r.a. Fax: 02/66800463 e-mail: [email protected] Web: www.hotelgalamilano.it Metrò - Tram e bus Tv satellitare Parking free AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DI BENI IMMOBILI rag. Rodolfo di Bisceglie iscrizione A.N.A.C.I. - MI - N° 1036/711 consulenza legale in sede previo appuntamento Via Teano 10/1 - 20161 Milano Tel. 02 6457942 - Fax 02 66204711 e-mail: [email protected] Metropolitana linea 3 fermata Comasina Morisco Imbiancatura • Verniciatura • Tappezzeria Stucco antico • Marmorino • Tamponato Spugnato • Terre fiorentine • Velatura Cellulare 338.3142219 - Tel. 02.6472345 A U T O S C U O L A E L E N A Milano - Via Arganini 22 - Tel. 02.6420814 Da oltre 30 anni offriamo professionalità serietà ed esperienza Patenti A - B - C - D - E Patentino ciclomotori - Corso recupero punti Esami e visite in sede Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. “Francesco, Vescovo di Roma, ha spalancato porte e finestre della Chiesa” Don Giuseppe Buraglio enza nulla togliere a chi lo ha preceduto, diciamo che FranS cesco (Bergoglio), argentino con genitori italiani, già nel 77° anno di età, eletto Vescovo di Roma (e quindi Papa) il 13 marzo scorso, ha come spalancato le porte e le finestre della Chiesa e ha fatto entrare aria fresca! Forse era tanto il desiderio di questa aria fresca che probabilmente la sentiamo anche oltre il suo naturale spirare. Ma quanto ci piace e quanto ci fa bene! Anche pensarla come un vento! Un Papa che si presenta come Vescovo di Roma.Perché tale è innanzitutto il Papa. La Chiesa di Roma, con il suo Pastore, presiede nella carità tutte le Chiese del mondo. Francesco non si è presentato come un super-vescovo,e tantomeno come un super-uomo.I Cardinali, nel conclave, hanno dato un Vescovo a Roma e lui come tale si è affacciato sulla città per cui eserciterà il suo ministero apostolico. Un Vescovo che si presenta a Roma e al mondo in tutta semplicità, di parole, di gesti, di “ornamenti”. Un parlare delicato e per tutti, un atteggiarsi quasi imbarazzato come di scolaretto chiamato alla lavagna, un vestire giusto con la sola talare bianca “di ordinanza”, senza mantelli o cappelli o croci dorate. Un Uomo che cede alla volontà di Dio, nella consapevolezza della sua inadeguatezza e della sua fragilità, ma con la ferma intenzione di condurre la Chiesa sulla strada della fratellanza e della misericordia. Per questo, prima di dare la benedizione, la chiede al popolo per sé, una benedizione che venga da Dio per intercessione della gente semplice, quella amata dal Signore e che lui, Vescovo di Roma,amerà proprio perché prediletta dal Signore. Francesco, che il Signore ti dia la forza di ricostruire la Chiesa come ha fatto il Poverello di Assisi di cui porti, per tua precisa scelta, il nome! La nostra preghiera e la nostra solidarietà ti accompagneranno. Che il Signore ti conservi a lungo il sorriso sereno che ci ha conquistati tutti e subito. Che tu possa essere davvero povero tra e per i poveri, pur dovendo vivere in mezzo a ricchezze vere o presunte, che peraltro potrai, se vorrai, almeno in parte condividere. Ti auguriamo di godere per molti anni anche della forza fisica; l’età che avanza non spegne lo spirito ma il corpo si fiacca: speriamo che tutto ciò, Francesco, accada il più tardi possibile! LA PIÙ GRANDE ESPOSIZIONE DI FALSI D’AUTORE E QUADRI ORIGINALI DI AUTORI MODERNI Van Gogh Monet - Klint Caravaggio Bruegel - Renoir Fiamminghi INGRESSO LIBERO APERTO TUTTI I GIORNI COMPRESI SABATO DOMENICA E FESTIVI Ritratti e dipinti su commissione Orari: dalle 10 alle 13 dalle 14,30 alle 20 Galleria Maria Sidoli Via Trescore 3 (P.le Istria) MM 3 (Zara) Tram 2-5-7-11-31 Bus 42-43 Milano - Tel. 330/336890 - www.mariasidoli.it Lista nozze CRISI ECONOMICA Arrow Electronics: un colosso industriale e una storia di ordinaria disoccupazione Più di un terzo dei 579 lavoratori dovranno rimanere a casa: 158 del magazzino di Cornaredo, 9 nell’Informatica e 45 interni, dell’ufficio acquisti di viale Fulvio Testi. Ben 212 persone buttate fuori. Vi spieghiamo perché i licenziamenti in un’azienda che va bene. Sergio Ghittoni ista la mail di quel nostro lettore su TazeV bao di febbraio che parlava delle amare vicissitudini della Arrow, siamo andati a vedere di persona per cercare di capirne di più. L’azienda si trova in viale Fulvio Testi al 280, in quello che era il futuristico palazzo di un colosso dell’informatica, la Digital Equip-ment, che oggi non esiste più. Il palazzo è bello, ma i segni del degrado si vedono: passando davanti all’entrata delle auto ci siamo trovati infatti faccia a faccia con un bel topone che con tutta calma raggiungeva la sua tana… Poi ci siamo fatti spiegare con tutti i dettagli la brutta avventura di questa azienda dal nostro lettore. Parrebbe una delle tante storie che si ascoltano di questi tempi: crisi, crollo delle vendite, chiusura e lavoratori per la strada. Ma non è così. L’azienda va bene, i risultati commerciali sono soddisfacenti. Il mercato della Arrow Inc. infatti copre tutto il mondo e in particolare la filiale italiana serve tutta l’Europa del sud e il fatturato tiene. Ma l’Italia non è più competitiva e, malgrado il costo del lavoro sia ormai ai minimi livelli, la casamadre americana ha deciso di spostare i magazzini italiani potenziando quello già esistente in Olanda (non in Cina o nell’Est Europa…) dove dicono che i costi di gestione siano molto inferiori. La Arrow americana è un colosso mondiale, presente in tutto il mondo, e l’anno scorso ha fatturato più di venti miliardi di dollari senza produrre nulla, ma semplicemente comprando e rivendendo materiale elettronico. Dobbiamo specificare che questa azienda è sbarcata in Italia, ormai molti anni fa, assorbendo un’azienda italiana concorrente, la Silverstar, e naturalmente ha imposto i suoi manager, i suoi standard e i suoi programmi di gestione. Il software gestionale precedente è stato rottamato e gli archivi con tutte la informazioni su prodotti, clienti, fornitori, ordini e fatture hanno dovuto essere trasferiti con uno sforzo notevole nel nuovo sistema su piattaforma Oracle, utilizzando anche consulenti indiani.Ora però, terminata questa fase, anche molti softwaristi sono in esubero, l’ufficio acquisti verrà accentrato in Germania e l’azienda si prepara quindi a un taglio brutale degli organici. Più di un terzo dei 579 lavoratori dovranno rimanere a casa. 158 del magazzino di Cornaredo, 9 nell’Informatica e 45 interni, prevalentemente dell’ufficio acquisti di viale Fulvio Testi. Ben 212 persone buttate fuori. E cosa offre l’azienda? Per ora pare una buonuscita e poi mobilità modulata a seconda dell’età dei lavoratori in esubero. Oppure cassa integrazione per coloro che non dovessero accettare la buonuscita. Per i nove informatici, invece la situazione è più critica: niente mobilità, visto che il reparto era stato scorporato anni fa diventando una società cui non spettano, per numero di dipendenti, alcune agevolazione di legge. In ogni caso, per tutti la pensione è lontanissima e la prospettiva è quella di affrontare lunghi anni senza né salario né pensione in un’età troppo avanzata per trovare un altro lavoro. Quando si arriva a questi punti, l’intervento del sindacato è doveroso,ma spesso poco efficace.Sì,qualche piccola riduzione nel numero de- gli esuberi, qualche scaglionamento più morbido, qualche mensilità aggiuntiva, ma quasi mai si ottiene una inversione di rotta. Ci si chiede se il sistema tedesco che prevede che i sindacati siedano nel Consiglio di Amministrazione delle società non sia un deterrente ben più efficace alle delocalizzazioni così di moda tra le nostre aziende. Comunque anche in questo caso la Cgil è stata presente. Un primo sciopero il mese scorso, che è servito per costringere l’azienda a sedersi al tavolo delle trattative, per le quali il sindacato ha diversi obiettivi: per i lavoratori del magazzino, per cui la chiusura ormai è stata decisa, cercare di ottenere buonuscite più consistenti. Per gli interni cercare di indicare all’azienda settori alternativi in cui impiegare i lavoratori in esubero in modo da ridurre il numero di licenziamenti o almeno istituire una cassa integrazione a rotazione in modo da non gettare sul lastrico nessun lavoratore. Per i nove addetti all’Information Technology della controllata Arrow Electronics Services la situazione è ancora più complessa perché l’azienda si è dichiarata disposta a riconoscere alcune mensilità aggiuntive per parificare le condizioni di questi tecnici a quelle degli altri lavoratori, ma rifiuta categoricamente di farsi carico dei contributi Inps figurativi previsti dagli ammortizzatori sociali. La vertenza è aperta. La Arrow ha presentato la sua proposta di incentivi che vorrebbe fosse firmata entro il 22 aprile. Su questa ipotesi chi non firma dovrebbe essere messo in cassa integrazione a zero ore e ci si rivedrebbe l’anno prossimo, quando le condizioni potrebbero essere ancora più incerte e non più garantite. Ma la parola fine su questa vicenda non è stata ancora pronunciata. Ci sono ancora spiragli e margini di trattativa che vanno percorsi e sfruttati al massimo. Gelaguela Gelateria - Pasticceria Brasiliana • Frullati e gelati con frutta tropicale • Frappé • Granite tropicali • Cioccolata calda • Pasticcini brasiliani • Zucchero filato • Mousse • Semifreddi • Macedonia Torte brasiliane a fette o su prenotazione Personalizzate da: € 17,50 al kg. Via Pianell Salvatore 45 Tel. 334.7378420 CAF Nazionale del Lavoro EUREKA S.a.s. di Tavazzi E. & C. 730 dipendenti e pensionati Mod. unico (ex 740/750/760) Dichiarazione di successione Calcolo IMU nuova imposta comunale sulla casa Contabilità minime/semplificata/ordinaria Buste paga DIPENDENTI, BADANTI E COLF Tel. 02.6437206 - Via Santa Marcellina, 4 (MI) Orari: lunedì/venerdì 09.00/13.00 - 14.00/18.00 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 7 PALAZZO MARINO Problemi e obiettivi del Bilancio Preventivo 2013 del Comune di Milano “Si è cercato di praticare una distribuzione dei sacrifici e del rigore che rispettasse il principio della maggiore equità possibile e di salvaguardia delle categorie più deboli... È necessario che Milano si liberi dalla morsa del Patto di stabilità in relazione agli investimenti connessi all’Expo, evento che la città garantirà alla nazione e al territorio... La modifica del patto di stabilità, che permetta il recupero di risorse per gli investimenti, e la restituzione ai Comune degli introiti di imposte municipali, quali l’Imu, saranno fondamentali per il futuro di tutti i Comuni e, quindi, anche del nostro.” Mattia Stanzani (consigliere comunale, presidente della Commissione Bilancio) el 2012 il Comune di Milano ha dimostraN to serietà nei confronti dei cittadini impegnandosi nell’approvazione del bilancio al 30 giugno, contribuendo al patto di stabilità nazionale e ottenendo così un finanziamento di 110 milioni di euro che ha permesso una chiusura in equilibrio dei propri conti. Per il 2013 la Legge di stabilità ha rinviato al 30 giugno il termine per l’approvazione del Bilancio a causa delle incertezze che riguardano ancora molte partite contabili: ad esempio la verifica del gettito e della ripartizione con lo Stato del gettito Imu 2012, nonché la ripartizione (che sarà decisa entro aprile), tra i diversi Comuni dei nuovi tagli ai trasferimenti locali annunciati per il 2013: ben 2.250 milioni di euro (!). Si ipotizza, da più parti, che il rinvio a giugno subirà ulteriori spostamenti, anche per effetto dell’insediamento del nuovo Governo e del nuovo Parlamento che potrebbero adottare nuove e diverse politiche sul patto di stabilità e sulle entrate dei comuni (si pensi ad esempio al dibattito in corso sulle modifiche da introdurre all’Imu). Si è lavorato anche per la riduzione dell’indebitamento (altro grande problema della nostra Città), riducendo di oltre 70 milioni il debito presente al 31.12.2011 (circa 4,2 miliardi di euro). Non vi è incertezza sul fatto che nel 2013 verranno chiesti dallo Stato agli enti locali nuovi sacrifici, proseguendo una tendenza (6 mld di euro tagliati ai Comuni nell’ultimo triennio) che costringerà tutti gli enti locali a rincorse sempre meno facili per l’equilibrio del bilancio corrente. Anche Milano ha subito i tagli dei trasferimenti: 250 milioni di riduzione di risorse rispetto a tre anni fa, che certamente aumenteranno - potrebbero avvicinarsi a 350 milioni di Euro - con la ripartizione dei nuovi tagli citati, previsti nel 2013. Tra l’estate e l’autunno del 2011, con pochissimi mesi a disposizione, si è riusciti a colmare un disavanzo previsto superiore a 150 milioni di euro, con alcune decisioni che si è cercato di far pesare il meno possibile sulle categorie meno favorite: • introducendo un’addizionale Irpef con soglia di esenzione a 33.500 euro, la più alta in Italia, che ha escluso dal suo pagamento 4 milanesi su 5 (il confronto con le soglie di esenzione delle altre città, parla da solo: Genova, Napoli,Verona 10.000 euro,Torino 11.000, Bologna 12.000, Padova e Brescia 15.000); • con Il rincaro del biglietto del tram, peraltro già previsto dalla precedente amministrazione, che è stato effettuato senza toccare gli abbonamenti all’Atm, sulla cui crescita poggiava l’obiettivo strategico di incentivare i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici (gli abbonati Atm sono cresciuti del 20%).E a dimostrazione dell’attenzione verso i soggetti con maggiori difficoltà, recentemente, la giunta ha deliberato 1,7 milioni per abbonamenti gratuiti a disoccupati, cassintegrati e precari; • un taglio di spese correnti di 50 milioni di euro, che non ha intaccato i servizi di aiuto alla persona la cui domanda è in pesante crescita a causa della dura crisi economica. Fin dall’inizio del mandato si è cercato di osservare alcuni principi base nel nostro agire economico: una distribuzione dei sacrifici e del rigore che rispettasse il principio della maggiore equità possibile e di salvaguardia delle categorie più deboli. Anche il riequilibrio del bilancio corrente del 2012 ha cercato di salvaguardare questi principi: abbiamo evitato accuratamente operazioni di tagli ai servizi alla persona, e abbiamo modulato un intervento sulle entrate tributarie (mi riferisco in particolar mo- do all’Irpef e all’Imu) che rispettasse per quanto possibile il principio della scala reddituale e patrimoniale. • Per l’Irpef, senza intaccare la soglia di esenzione a 33.500, il maggior introito è stato ottenuto con la progressività delle aliquote per fasce di reddito. • Per l’Imu prima casa siamo riusciti a mantenere l’aliquota al suo livello standard (0.4), evitando i rialzi che altre grandi città hanno chiesto ai cittadini (Roma, Napoli, Genova allo 0.5 - Torino allo 0.57). • Per l’Imu seconda casa, si è cercato di contenere il più possibile gli effetti dell’aliquota, con il contributo propositivo del Consiglio comunale (ricordo l’aliquota Imu ridotta per le case affittate con contratti registrati e per gli immobili strumentali per particolari attività economiche). Accanto agli sforzi di equità cercati nel riequilibrio dei bilanci correnti 2011 e 2012, unitamente agli sforzi del Consiglio per dare sostanza economica a provvedimenti anti-crisi, non si può ignorare il grande sforzo per rispettare in questo biennio il patto di stabilità, imposto dalle norme ma anche dal senso di responsabilità in una fase storica in cui la nazione ha rischiato il dissesto finanziario: • Nel settembre 2011 ci siamo trovati con un gigantesco squilibrio nel patto di stabilità vicino ai 350 milioni di euro. In Italia, per rispettare il patto, molti comuni ritardavano i pagamenti ai fornitori contribuendo, in questo modo ad alimentare la crisi di liquidità del sistema. Noi invece abbiamo rispettato il pagamento puntuale di ogni scadenza, (e il bando Sea ha consentito di rispettare questo impegno) e soprattutto al fine di evitare i clamorosi effetti economici che sarebbero derivati dal suo mancato rispetto (pari a 65 milioni di euro di sanzioni, nonchè un taglio di spese correnti di 490 mm di euro per l’anno successivo!). • Lo squilibrio del patto di stabilità dell’anno successivo 2012 si è presentato addirittura superiore all’anno precedente (oltre mezzo miliardo di euro), ed è per questo che abbiamo avviato una lunga negoziazione con le banche sui derivati, che ha consentito di incamerare un flusso di cassa di 450 milioni di euro, con cui non solo abbiamo coperto il deficit 2012 del patto di stabilità senza subire sanzioni, ma abbiamo anche generato un surplus che ci ha garantito ulteriori 110 milioni di euro di entrate correnti utilizzabili nel bilancio. Il resoconto su quanto fatto in questi due anni è necessario per ribadire i principi di equità e rigore a cui cercheremo di attenerci nell’affrontare i bilanci prossimi - anche quello del 2013 - nella ricerca di un equilibrio strutturale dei conti futuri, che costituirà una sfida di responsabilità per tutti. L’equilibrio strutturale significa che nei prossimi anni non potrà più essere coperto il deficit corrente con l’utilizzo di poste straordinarie, cioè non ripetibili: il che presumibilmente avverrà sia per evoluzione normativa (che consente sempre meno la copertura di partite correnti con entrate straordinarie), sia per la riduzione oggettiva delle fonti disponibili. Nell’ultimo quadriennio del precedente mandato, la quota di partite straordinarie utilizzate per coprire i bilanci è stato dell’ordine di circa 500 milioni di euro, tra plusvalenze e dividendi straordinari. Nelle prossime settimane e mesi, sulla base dei chiarimenti e delle possibili (o promesse) modifiche normative e quantitative che dovranno essere decise dal Governo e dal Parlamento, avremo una quantificazione dei diversi saldi che saremo chiamati a coprire per la redazione del bilancio 2013 e per il relativo patto di stabilità. Nell’attesa di tali decisioni, e sulla base dell’attività di istruttoria numerica, intendiamo praticare fin da subito, nel rispetto dei principi di fondo già citati, alcune linee guida preparatorie nell’ azione politica e amministrativa del Comune di Milano. Alla Bicocca c’è il Gas (Gruppo di acquisto solidale) Ortensia Bugliaro as Bicocca è una risorsa. G È formato da un gruppo di persone e famiglie che intendono praticare i principi del consumo critico e consapevole, mettendo in primo piano un radicale cambiamento di stile di vita rispetto al consumo e alla produzione. Gas ha una precisa finalità: provvedere agli acquisti dei beni di prima necessità attraverso la solidarietà e la relazione tra le famiglie, dimostrando uno spiccato senso solidale verso l’economia, cioè un’economia delle relazioni, dello scambio e della condivisione. Far parte di un Gas non significa voler risparmiare acquistando grandi quantitativi, ma la consapevolezza di ciò che realmente si acquista: il prodotto ha rispettato le risorse naturali, ha rispettato l’impatto sull’ambiente in termini d’inquinamento, d’imballaggio e trasporto? Gas è anche uno strumento di rilevante importanza che promuove la crescita di una società, dove le persone cercano di essere veri protagonisti della loro vita, accogliendo le diversità, creando rapporti personali di conoscenza e soprattutto di fiducia. I gruppi cercano prodotti provenienti da piccoli produttori locali, per avere la possibilità di conoscerne la produzione direttamente e per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto, e dunque considerando di primaria importanza la ricerca dei prodotti biologici ed ecologici e che siano stati realizzati rispettando umane condizioni di lavoro. Da settembre Gas Bicocca partecipa attivamente al progetto patrocinato dal Comune di Bresso “Sì, si può fare”, un progetto che nasce dall’incontro di due esperienze diverse che possono trovare reciproca realizzazione, attraverso la sinergia dei differenti attori, nella realizzazione di uno ONA NOVE 8 spazio fisico (“negozio”) con diversi obiettivi, come promuovere, attraverso la particolarità di questo “negozio”, un modo nuovo di fare la spesa in sintonia con i principi e le modalità dei Gas: acquisti, distribuzione, informazione e formazione e soprattutto una nuova cultura nell’acquisto. Il punto fondamentale è come affrontare in modo positivo le molteplici problematiche inerenti la disabilità. Per quest’aspetto delicato, i promotori hanno chiesto l’appoggio del professor Nicola Cuomo, responsabile del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, per creare all’interno delle famiglie percorsi di vita autonomi e indipendenti, inserendo i ragazzi nel mondo del lavoro, affidando loro una mansione, facendo acquisire così nuove competenze e, soprattutto facendo crescere in loro il desiderio di diventare adulti, pronti ad affrontare anche eventuali sconfitte. Si organizzano così anche mercatini con scambi di oggetti utili e in buono stato: ad aprile ce n’è già stato uno ben frequentato e, il mese prossimo, se ne organizzerà un altro, sperando in una partecipazione sempre maggiore. I gruppi di acquisto nel nostro territorio sono già quattro, sono collegati in rete in modo da aiutarli a diffondere l’esperienza attraverso lo scambio d’informazioni. In questo periodo in Italia sono censiti circa 900 Gas, il che significa che noi italiani siamo un popolo solidale, rispettoso dell’ambiente e delle risorse naturali. Si può aderire al Gas Bicocca inviando una email a: [email protected]. L’adesione è libera ed è gradita la partecipazione alle iniziative e ai progetti. • Intendiamo intensificare l’azione di sobrietà e revisione della spesa, con un’analisi attenta che individui i reali margini di riduzione dei costi, evitando facili propagandismi e populismi. Ricordo che in un’analisi, effettuata un anno fa dalla nostra Ragioneria, le spese correnti dell’ultimo quinquennio hanno visto un incremento delle spese correnti pari al 3,3%, dato sensibilmente inferiore all’inflazione cumulata del quinquennio (11,1%). Ciò significa che la revisione delle spese non potrà che essere figlia di un’attentissima selezione, e orientata a un ripensamento delle modalità di erogazione dei servizi. • Proseguire con decisione nelle azioni mirate a una dura lotta all’evasione e all’elusione fiscale e tariffaria, con un deciso rafforzamento delle attività di controllo sulle autocertificazioni e sulle dichiarazioni Isee. • Svolgere un’approfondita istruttoria che rafforzi e omogeneizzi l’utilizzo dell’Isee nei diversi campi di applicazione, nell’attesa che il Governo licenzi definitivamente il nuovo Isee (che conterrà una valutazione più attenta delle condizioni economiche e patrimoniali, capace di evitare sperequazioni nell’accesso ai servizi). Sul fronte del controllo delle spese, da attuarsi fin da subito in attesa della predisposizione del bilancio 2013, la Giunta e il Consiglio comunale hanni già condiviso e praticato alcuni indirizzi, tra cui limitare le spese a quelle obbligatorie, contrattuali o essenziali, nonché a quelle che possono generare maggiori entrate o risparmi futuri. Si sta inoltre analizzando in profondità il patrimonio finanziario e immobiliare dell’ente, verificando tutte le modalità che possano consentire di liberare risorse per gli investimenti in città e, a tal fine, sono già in corso contatti approfonditi con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per verificare la possibilità di utilizzare le entrate future - generate da beni di proprietà del Comune (ad esempio gli affitti futuri della Galleria,destinati a raggiungere in breve la cifra di 30 milioni di euro all’anno) quale garanzia per la realizzazione di nuovi investimenti. Tema, questo, che dovrà essere posto al centro dell’attenzione nei rapporti con il futuro Governo. È infatti assolutamente necessario che Milano si liberi dalla morsa del Patto di stabilità in relazione agli investimenti connessi all’Expo, evento che la città garantirà alla nazione e al territorio cercando di conservare nel frattempo le proprie capacità di investire sul futuro. Sull’esigenza di riprendere ad effettuare investimenti, mi limito a richiamare l’elaborazione effettuata dalla Ragioneria,che ha visto gli impieghi in conto capitale dedicati alla manutenzione e agli investimenti per il funzionamento della città ridursi del 50% nell’ultimo quadriennio dello scorso mandato. Nel frattempo sono cresciuti gli impieghi in infrastrutture (ad esempio Metropolitane, metrotranvie, passante), ma è anche vero che la manutenzione ordinaria e straordinaria sono beni comuni non rinunciabili. È con il nuovo Governo, quindi, che dovremo affrontare non solo le tematiche sul patto di stabilità connesso alle opere Expo della città di Milano ma anche una riflessione sulla necessità di rivedere il trattamento contabile e finanziario delle città metropolitane, le cui difficoltà di bilancio sono dovute anche alla necessità di farsi carico di una serie di costi infrastrutturali e gestionali superiori, per effetto del notevole aumento di chi, ad esempio, viene a Milano, anche quotidianamente, da altri luoghi, per lavoro, per turismo o per altre necessità: ha 1.300.000 abitanti, ma i suoi costi ed investimenti sono rivolti ad una popolazione media superiore del 50%. La modifica del patto di stabilità, che permetta il recupero di risorse destinabili a investimenti, e la restituzione ai Comune degli introiti di imposte municipali, quali l’Imu, saranno fondamentali per il futuro di tutti i Comuni e, quindi, anche del nostro. I Giardinieri degli Aromi per seminare una nuova urbanità Clara Amodeo rmai l’abbiamo capito: O quando Il Giardino degli Aromi ci si mette, i risultati non tardano a giungere. È successo il 23 marzo scorso quando l’incontro pubblico “Seminiamo una nuova urbanità!” ha riempito di esperti e curiosi l’intera biblioteca Affori (viale Affori 21): “Cento persone dentro e forse addirittura una cinquantina che se ne sono dovute andare perché non ci entravano”, ci assicurano gli organizzatori. Si è trattato di una spiegazione informativa non solo dell’area dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini ma di tutta la zona interessata, comprendente l’Istituto di istruzione superiore Vilfredo Federico Pareto, l’associazione Il Giardino degli Aromi Onlus, la cooperativa sociale Aromi a Tutto Campo, l’associazione Olinda Onlus e la cooperativa sociale La Fabbrica di Olinda Onlus. I relatori, Sara Travaglini responsabile dell’area rapporto sociale della cooperativa Dar-Casa, Paola Savoldi e Alessandro Coppola, docenti di Architettura e Società presso il Politecnico di Milano, e Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, hanno mostrato l’importanza della zona su cui si vorrebbe costruire, la quantità di CO2 assorbita, il valore degli alberi e del paesaggio, con la sua biodiversità faunistica continuamente monitorata dalla Lipu. E dopo aver raggiunto quota 12.000 nella raccolta firme della petizione “Seminatori di urbanità”, il Giardino degli Aromi non si ferma: per domenica 21 aprile è infatti stata indetta una “passeggiata di massa nel pioppeto” durante la quale sarà possibile scoprire l’immenso territorio messo a rischio dal Pgt provinciale e verrà lanciato un concorso aperto a tutti per raccogliere le proposte dei cittadini circa la possibile gestione comune di uno spazio di grande importanza come è quello del pioppeto. Zac! 4 si dedica alla semina Clara Amodeo d aprile si semina: ce lo A insegna Zac!, mercato contadino biologico e stagionale organizzato dall’associazione Gastardi e patrocinato dal CdZ 9, in calendario per sabato 20 aprile dalle 10 alle 18 presso il parco Nicolò Savarino (ex parco Bassi) di via Livigno 17. Giunto alla sua quarta edizione, Zac! ha scelto di approfondire il tema della semina: aprile è il mese in cui molti semi di specie basilari per la nostra alimentazione vengono coperti dalle zolle, coccolati e curati affinché “buttino” i germogli e diano vita a una pianta forte e rigogliosa; le venti associazioni legate al territorio e i quaranta produttori etici presenti all’evento dedicheranno, dunque, grande spazio ai semi, fornendo informazioni sulle varietà, su come badare alle gemme e su come coltivare al meglio ciò che a conclusione del lavoro ci andrà a nutrire. A fine giornata, poi, alcuni semi verranno consegnati ai produttori che partiranno per la Val Susa dove si terrà l’incontro nazionale di Genuino Clandestino, campagna per la libera lavorazione dei prodotti contadini, e verrà anche lanciato il progetto Terra bene comune, legando così idealmente i due mercati. Oltre a tali novità, Zac! 4 continuerà a sviluppare gli strumenti sperimentati nelle precedenti edizioni per instaurare un rapporto di maggior conoscenza tra produttore e consumatore: a questo proposito tornano Prodotto Zac!, articoli venduti a un prezzo particolarmente basso per invitare i cittadini ad avvicinarsi alle primizie contadine nonostante la crisi economica, e Schede produttori, la carta d’identità in cui gli le aziende mostrano le proprie credenziali e, attraverso Prezzo trasparente, spiegano come sono composti i propri prezzi. E ancora, infopoint a cura dei Gas, laboratori per grandi e piccini, ciclofficine, pcofficine, narrazioni, raccolta firme del comitato La goccia e Seminatori di urbanità. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 9 COME SI LAVORA IN CD 9 Ecco la Commissione che si occupa dei centri di aggregazione sociale È la “Pmz-Polo Multifunzionale Zonale” presieduta da Anna Maria Santoiemma Primo Carpi intervista con Anna Santoiemma, L’ presidente della Commissione Pmz, integra per molti versi quella alla presidenza della Commissione Politiche Sociali (vedi “Zona Nove” di febbraio). Finalità della Commissione Pmz - leggiamo nelle sue linee programmatiche 2013-2014 - è infatti quella di agire in qualità di interprete delle esigenze di interrelazione e di cultura dei cittadini nelle loro diverse realtà: singoli, famiglie, scuole, associazioni, parrocchie, gruppi sportivi… In Zona 9 le strutture aggregative interessate, ritenute sostanzialmente “punti di apertura alla città per favorire coesione sociale, evoluzione culturale, miglioramento del benessere collettivo”, sono: • Un Cam (Centro di aggregazione multifunzionale zonale) in Via Cirié (zona Niguarda) e un altro in Cassina Anna (zona Bruzzano); • Un Cag (Centro di aggregazione giovanile) in via Cirié, un altro in Cassina Anna, cinque altri ancora presso strutture convenzionate (Fondazione Aquilone, Fondazione Maria Anna Sala, Casa di Redenzione Sociale, Associazione di Volontariato La Lanterna, L’Amico Charly). Eccoci, signora presidente, abbiamo letto il programma della sua Commissione. Ci può fornire qualche numero sui Cam e sui Cag di Zona? Pensiamo si tratti di numeri importanti. Abbiamo infatti visitato recentemente Cassina Anna e l’abbiamo trovata affollata nonostante quel giorno il tempo fosse pessimo. È vero, i numeri sono effettivamente significativi! Nel polo di via Cirié, ampio e dotato anche di spazi multifunzionali (il teatrino e la palestra), posto al centro di un quartiere di case popolari caratterizzato da diverse criticità (condizione femminile e giovanile innanzitutto), il Cam conta oggi più di 500 iscritti e vede attivi 13 corsi per ogni fascia di età. Anche il Cag ha visto un incremento esponenziale e significativo delle sue attività. Nel polo di Cassina Anna, più ridotto ancorché provvisto a sua volta di due spazi multifunzionali (la cosiddetta palestrina e l’Auditorium) il Cam contava, nel 2012, 160 iscritti e 13 corsi rivolti ad adulti, bambini ed anziani. Dopo diversi bienni di affidamento della sua gestione a Milano Sport, l'Amministrazione Comunale, per il Biennio 2013-2014, ha emesso a fine 2012 un bando vinto da Csi, Centro Sportivo Italiano. Altra realtà istituzionale attrezzata molto bene per questo tipo di supporto. Questi i numeri. E i contenuti ? Sia i Cam che i Cag realizzano laboratori che favoriscono, a titolo di servizio per lo più gratuito, attività culturali, ricreative, del tempo libero. Attività idonee a rendere vivibili i quartieri di appartenenza e a coinvolgerne i cittadini. Per il Cag le attività principali sono costitui- te da quelle didattiche del dopo-scuola, cui si sono aggiunte attività del tempo libero (sportive e musicali)) ed altre atte a favorire l’introduzione dei giovani al mondo del lavoro (rete tra Cag, Comune, imprese). Per i Cam possiamo enumerare: • Attività auto organizzate dai cittadini con ampio spazio per iniziative condotte da associazioni; La presidente e la sua Commissione N ata a Gioia del Colle (Bari) il 25 luglio 1973. Dopo il diploma di Maturità Classica, si trasferisce a Milano per conseguire gli studi in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Milano. Dopo la laurea effettua pratica legale presso uno studio milanese e collabora contemporanemente a titolo di volontariato con l’associazione no-profit “Villa Amantea” in qualità di consulente giuridico a favore degli immigrati. Impiegata dal 2000 presso la Direzione di una grande società di comunicazioni. Appassionata di cucina naturale, nel 2010 ha conseguito un diploma presso una scuola specializzata nel campo. Ha due bambine di 5 e 9 anni e nel febbraio 2011 è stata eletta fra i 18 rappresentanti delle commissioni mensa di Milano. Eletta con le elezioni amministrative del 2011 nel CdZ 9 nelle file della Lista Milly Moratti per Pisapia. Entra come vicepresidente nella Commissione Pmz (Presidente Roberto Medolago - Pd) per poi assumerne la Presidenza nel settembre 2012, quando Medolago viene a sua volta “trasferito” alla presidenza della nuova commissione Decentramento e Partecipazione. Vicepresidente attuale della commissione Pmz è Marco Mauri del Pd. Gli altri componenti della Commissione sono: Abbiati Gabriele Luigi (Lega Nord), Bina Andrea (Partito Democratico), Codegoni Sandro (Partito Democratico), Cortese Santo Antonio (Casini Libertas Unione Centro), Cribio Leonardo (Sinistra Per Pisapia), De Lorenzo Roberto (Il Popolo Della Libertà), Fede Pellone Alessandro (Il Popolo Della Libertà), Ferrario Marzio (Il Popolo Della Libertà), Fregoni Simona (Partito Democratico), Illuzzi Federico (Il Popolo Della Libertà), Laterza Antonio (Movimento 5 Stelle), Macario Simone Maria (Di Pietro Italia Dei Valori), Medolago Roberto (Partito Democratico), Melone Anna Maria (Verdi Ecologisti No Al Nucleare), Mizzau Giovanna (Partito Democratico), Pellegrini Andrea (Lega Nord), Senesi Vanessa (Partito Democratico), Simi Luca (Partito Democratico), Todaro Raffaele - Il Popolo Della Libertà, Tucci Gianfranco (Sinistra Per Pisapia), Viganò Roberto (Sinistra Ecologia Libertà). CORSIVO IN PUNTA DI BIC co di anziani che viene portato in gita gratuita da una ditta di casalinghi che, durante il viaggio, li sottopone al lavaggio del cervello per acquistare batterie di pentole a rate. Quando ho letto che Grillo avrebbe caricato i suoi parlamentari su un bus e li avrebbe incontrati in località segreta ho avuto un déjà vu: poi ho pensato che, trattandosi di un gruppo parlamentare 2.0, probabilmente gli avrebbero presentato non padelle, ma videocamere wireless per dirette streaming, salvo sequestrargliele all’ingresso dell’incontro con il caro leader e il fido Gianroberto. Già, perché come il marchese del Grillo (ricordate? “Io so io, e voi nun siete un cazzo”), anche il nostro Beppe decide, a suo insindacabile giudizio, quando l’incontro debba essere pubblico e quando invece debba essere segreto, con buona pace delle signore Democrazia Diretta e della sua amica Partecipazione, che a volte, purtroppo, non vengono invitate. In compenso per me si apre una stagione di ricordi, infatti Vito Crimi, ogni giorno di più, mi ricorda un mitico personaggio dei Caroselli della mia infanzia: Oracolo, quello che seguiva il cantastorie nella pubblicità dei biscotti Doria. “Oracolo mi segue, suonando il tamburello, ma non ci fate caso, è un poco picchiatello”. Taca banda, una banda a 5 stelle. Qual’è il ruolo delle associazioni in questa galassia di argomenti e di eventi ? E quale lo spirito di decentramento nelle politiche del Pmz? Nel nostro programma associazioni e decentramento godono di un ruolo fondamentale. Come ho accennato prima, infatti, a integrazione del nucleo di attività già garantito dal Csi, la mia commissione assegna contributi ad associazioni ed enti senza scopo di lucro per progetti zonali di animazione, sport e cultura. Vengono così messe in pratica attività che attengono a problemi di genere e di valorizzazione del sé, oppure legate al benessere psicofisico e, per le donne, alla difesa personale. Al riguardo, anzi, sta valutando l’opportunità di aprire uno sportello dedicato alle donne che subiscono maltrattamenti. Sono tradizionalmente patrocinate dal Cdz, inoltre, le collaborazioni con associazioni specializzate rivolte ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro oppure a particolari situazioni di disagio come: • Alcolismo e Tossicodipendenze (con particolare ricerca di integrazione con le strutture territoriali specializzate); • Disturbi relazionali e di personalità (compresi fenomeni come il bullismo e problematiche alimentari); • Problematiche familiari (con interventi di educazione socioaffettiva e sessuale). Faccio presente che gli spazi multifunzionali, spesso istituiti con espressa delibera promossa dalla nostra commissione, servono proprio a questo: a fornire alle associazioni del territorio tempi e spazi per le loro iniziative! Guardando la cartina della Zona, si vede come via Ciriè e Cassina Anna non coprano certamente in modo omogeneo tutto il suo territorio. Ci sono novità al riguardo in un prossimo futuro? È il Comune a individuare nuove possibili strutture. Per la Zona 9, ad esempio, contiamo che in tempi brevi si realizzi il Centro Civico dell’Isola. Perfetto! In effetti - promettiamo - il Centro Civico dell’Isola sarà un’ottima occasione per riaprire questa intervista, completandola con una visione d’insieme dei bisogni di coesione e di “culturalità” della zona e delle cifre economiche in gioco. SA.NI. Snc SAnitaria NIguarda Via Val di Ledro 11 - 20162 Milano Tel. 02.6423040 [email protected] • Taca Banda! • a gita a Tindari” è un libro della serie del “L commissario Montalbano del grande Andrea Camilleri. Vi si narra di un pullman cari- • Corsi (a partire da quelli su temi ormai tradizionali quali ginnastica per anziani, informatica, yoga, cucina, inglese); • Iniziative culturali (manifestazioni, mostre, eventi) aperte alle realtà di quartiere; • Iniziative atte ad affrontare problematiche legate alla donna (consulenza legale, diritto di famiglia, valorizzazione del sé, equilibrio e autostima, maltrattamento, difesa personale). Per quanto riguarda le attività dei Cam, la Commissione Pmz, in sinergia con il coordinatore comunale dei Cam assegnato al Cdz 9, ha proprio il ruolo di integrare il programma della Associazione gestitrice con altre richieste degli utenti. TECNICO ORTOPEDICO IN SEDE - PEDICURE IN SEDE O A DOMICILIO - VENDITA NOLEGGIO ASSISTENZA TECNICA CARROZZINE - BUSTI GUAINE REGGISENI SU MISURA - PLANTARI SU MISURA. Carrozzina pieghevole ruote grandi Doppia crociera ruote estraibili € 199,00 Deambulatore casa 2 ruote + 2 puntali Deambulatore esterno con cestino € 49,00 € 120,00 • Hey, hey, hey, Renzie! • uando l’ho visto nelle foto, il sindaco di Q Firenze, vestito da Fonzie in una trasmissione serale in cui la conduttrice indossava un elegante pigiama Palazzo in seta, mi sono sentito male per lui. Sembrava una di quelle persone sprovvedute che si presentano nei ristoranti eleganti e gli tocca indossare la cravatta che tengono appesa in cucina per i poveri allocchi. Ma sprovveduto non è: gioca a fare il superggggiovane, il nostro Matteo. E dopo aver perso le primarie, non senza aver gridato al gomblotto per regole accettate prima dell’inizio della competizione elettorale, adesso ha deciso che il momento è buono per assaltare alla gola Bersani. Solo che il vecchio Pigi ha un appeal che il “nuovo” Renzi non ha: è infatti molto più nuovo mantenere gli impegni presi (ricordate? Nessun governo con il Pdl) che non usare il solito sistema del ribaltone (“Non si può perdere tempo, subito un governo con il Pdl”). • Good news • O gni tanto, nel mare magnum delle notizie che ci rendono felici come un gatto in un mastello di acqua gelata, ci trovi qualche perla che ti regala un attimo di soddisfazione, un sorriso che si allarga mentre alzi gli occhi dalla pagina del giornale, sul tram, e vedi intorno un sacco di sguardi interrogativi della serie “cacchiociavràdariderequelpistola?” A me è successo leggendo di un’esimia dottoressa di Pordenone, la quale, chiamata d’urgenza da una ostetrica perché intervenisse ad aiutare una paziente che, sottoposta ad una interruzione volontaria di gravidanza, stava male, rifiuta di prestare soccorso appellandosi al fatto che è obiettrice di coscienza. E così, mentre la donna viene salvata in extremis dal primario, accorso dopo avere inutilmente tentato al telefono ONA NOVE 10 di far capire alla dottoressa che era suo preciso dovere intervenire per assistere la paziente in pericolo, la dottoressa viene processata e condannata ad un anno di carcere. Questa condanna, poca cosa in realtà per una che butta nel cesso il giuramento di Ippocrate in nome di un occhio per occhio che avrebbe soddisfatto la sua concezione vendicativa della religione (hai abortito, adesso muori, deve essere stata l’idea di giustizia che l’animava), mi ha dato per un momento un sorriso ebete, in nome di tutte le donne del mondo morte nel passato e nel presente sul tavolo di qualche mammana, o di qualche ginecologo che adesso magari è obiettore e prima incassava buste profumatamente piene di soldi rigorosamente in nero per “fare un’eccezione, solo per questa volta”. Alzawater varie misure € 29,00 Kit materasso ad aria + compressore € 99,00 Letto manuale a 3 movimenti comoda 3 in 1 € 269,00 sedile vasca girevole € 85,00 sedia comoda con ruote e freni € 110,00 € 149,00 Noleggio stampelle € 1/giorno - Noleggio carrozzina € 3,50/giorno - Noleggio Deambulatore € 3,50/giorno SCONTO 10% PER SOCI ABITARE E SOCI ENAC ESCLUSA LA MERCE GIÀ IN SALDO CALZE A COMPRESSIONE GRADUATA SANAGENS - SIGVARIS - GLORIA - JOBST - ALBERT ANDRÉ PRODOTTI ORTOPEDICI TIELLE - CAMP - RO+TEN -DR.GIBAUD. CORSETTERIA ANITA - GHIFER – RIPARAZIONI O MODIFICHE BUSTI PANCERE - BODY CALZATURE SPECIALI PER PIEDE DIABETICO. CALZATURE MODA COMODA CONSEGNE O MISURAZIONI BUSTI E CORSETTI ANCHE A DOMICILIO AUTOBUS LINEA 51 TRAM LINEA 4 - 5 AMPIA POSSIBILITA DI PARCHEGGIO ORARI: LUNEDÌ MATTINA CHIUSO - POMERIGGIO15 -19 DA MARTEDÌ A VENERDÌ 9 -12,30 15 -19 SABATO 9 - 12,30 POMERIGGIO CHIUSO Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. “Quando cambi il modo di osservare le cose, le cose che osservi cambiano”. ONA NOVE VITA E CULTURA (fisica quantistica) Visti e non visti Pamela Napoletano www.pamelanapoletano.com GLI APPUNTAMENTI DEL MESE FILMS IN ONA a cura di Grazia Morelli a cura di Silvia Cravero Chi intenda far pubblicare proprie iniziative in questa rubrica dovrà farne pervenire notizia entro il 20 del mese precedente l’uscita del giornale. Visti nelle sale di Skyline, Multisala Bicocca e cinema Rondinella G GIOVEDÌ 11 APRILE Alle 20.45, Banche: un ladro in casa, con B. Storti e F. Coniglio, testo di F. Coniglio. Fino al 14/4. Alle 21, Il contrappasso, di Patrick Suskind. Fino al 21/4. Alle 21, Veronika Voss, soggetto di R. W. Fassbinder. Fino al 21/4. Alle 21, Peppino Di Capri “Magnifique”. Teatro della Cooperativa Via Hermada 8 Teatro Verdi Via Pastrengo 16 Sala Fontana Via Boltraffio 21 Teatro degli Arcimboldi G VENERDÌ 12 APRILE Teatro degli Arcimboldi Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Elio e le Storie Tese Tour 2013 Alle 21, Rassegna “Il cinema italiano visto da Milano. Dentro e fuori dal carcere”, Il gemello, di Vincenzo Marra. G SABATO 13 APRILE Teatro della Cooperativa Via Hermada 8 La Scighera Via Candiani 131 Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Alle 16.30, Teatro Stabile di Innovazione di Verona, I tre Porcellini, canzoni e regia di M. Lazzeri (per bambini dai 3 agli 8 anni). Alle 21.30. Concerto, con Maxmaber Orkestar. Alle 16, tre mediometraggi del Gruppo Audiovisivi del carcere di San Vittore:Campo corto, Fine amore mai, Il grande fardello. G DOMENICA 14 APRILE Alle 16, Bambini, Rosso a spasso, di e con S. Locati. Alle 22, Concerto, con M. Incudine. Alle 21, Serata di Tango. La Scighera Via Candiani 131 Casa di Alex Via Moncalieri 5 G LUNEDÌ 15 APRILE Centro culturale della Cooperativa Via Hemada 14 Teatro Verdi Via Pastrengo 16 Alle 21, Viaggio tra i geroglifici, di Pippo Scirè. Anche il 21/4. Alle 21, 50 violini per Verdi, musiche da Verdi, Bartòk, Prokofiev, Berio. G MERCOLEDÌ 17 APRILE La Scighera Via Candiani 131 Alle 21.30, Teatro, Tango, regia di D. Marongiu. Centro culturale della Cooperativa Via Hemada 14 Alle 21, Presentazione del libro di G. Montemezzani Come stai compagno Mao?, a cura di M. Di Puma e F. Barbarossa. Teatro degli Arcimboldi Alle 21, Francesco De Gregori “Sulla Strada tour”. Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 21.30, Concerto blues, con Harmonica Slim & Friends. G SABATO 20 APRILE La Scighera Via Candiani 131 Alle 21,30, Concerto, con ScigheraInFolk Sons Libres. Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Dalle 15.30, La tela animata, di J.F. Laguionie, Valzer con Bashir, di A.Folman, Opere d’arte in movimento, di S. Massi. La bottega dei suicidi, di P. Leconte. Teatro CarloVerga via Val Daone 1 Alle 21, Lohengrin, di A. De Benedetti, regia di A. Avanzi e I Vaglia. Anche 21/4, alle 16. G DOMENICA 21 APRILE Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Dalle 15.30,La tela animata,di J.F.Laguionie, I corti, di G. Toccafondo, Persépolis, di M. Satrape, L’illusionista, di S. Chomet. G GIOVEDÌ 25 APRILE Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Alle 21, Milano liberata e Roma città libera, di M. Pagliero e L. F. D’Amico. G VENERDÌ 26 APRILE La Scighera Via Candiani 131 Alle 22,Concerto,con Fabrizio Cammarata & The second grace. Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Dalle 15, Il Generale Della Rovere, di R. Rossellini, Piccoli maestri, di D. Lucchetti, Giorni di furore, di G. Dolino, Salò o le 120 giornate di Sodoma, di P. P. Pasolini. G SABATO 27 APRILE Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Dalle 15, Claretta, di P. Squitieri, Lettere di condannati a morte della Resistenza, di F. Fornari, La mano sul fucile, di L. Turolla, Roma Città Aperta, di R. Rossellini, Venezia insorge, di F. Pasinetti, Il terrorista, di G. De Bosio. G GIOVEDÌ 18 APRILE G DOMENICA 28 APRILE La Scighera Via Candiani 131 Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Alle 21.30, Teatro, La Stazione Centrale. Un viaggio cinematografico, regia di D. Marongiu. G VENERDÌ 19 APRILE Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Alle 15,Animazione d’autore, Persépolis, di M. Satrapi. Alle 17, I corti, di G. Toccafondo. Alle 19, Appuntamento a Belleville, di S. Chome. Alle 21,Opere d’arte in movimento,di S.Massi. Dalle 15, Il partigiano Johnny, di G. Chiesa, Paisà, di R. Rossellini, La lunga notte del ’43, di F. Vancini. G LUNEDÌ 29 APRILE Teatro degli Arcimboldi Via dell’Innovazione Alle 21, Massimo Ranieri “Canto perché non so nuotare...”. Benvenuto Oz • Un giorno devi andare ( ) Regia: Giorgio Diritti. Cast: Jasmine Trinca, Anne Alvaro, Pia Engleberth, Sonia Gessner, Amanda Fonseca Galvao, Paulo De Souza, Eder Frota Dos Santos, Manuela Mendonça Marinho, Federica Fracassi. Genere: Commedia. Nazione e Anno: Francia, Italia 2013. Augusta, una giovane donna italiana di poco più di trent’anni, parte per l’Amazzonia per cercare di reagire ad alcune vicende personali particolarmente dolorose. Inizialmente lavorerà in una missione, per poi distaccarsene alla ricerca di un’esperienza che dia senso alla sua vita. Su una piccola barca e nell'immensità della natura amazzonica, inizierà un viaggio tra i villaggi indios. Dalle favelas di Manaus fino all’isolamento nella foresta, affronterà l'avventura della ricerca di se stessa… ) Regia: Gabriele Salvatores. • Educazione siberiana ( Cast: Arnas Fedaravicius, Vilius Tumalavicius, Eleanor Tomlinson. Genere: Drammatico. Nazione e Anno: Italia, 2013. L'educazione e l’apprendistato criminale di Nicolas, detto Kolima. Cresciuto in Transnistria in una comunità di criminali che segue le antiche regole siberiane, il ragazzo crescerà con gli insegnamenti di nonno Kuzja… ) Regia: Benh Zeitlin. Cast: • Il re della terra selvaggia ( Quvenzhané Wallis, Dwight Henry. Genere: Commedia. Nazione e Anno: Usa 2012. Hushpuppy, una bambina di cinque anni che vive con Wink, papà severo ma affettuoso, nella comunità soprannominata Bathtub, La Grande Vasca, una zona paludosa di un delta del Sud americano. Wink, che ha contratto una grave malattia, sta preparando Hushpuppy a vivere in un mondo dove non ci sarà più lui a proteggerla. Inoltre il Bathtub è alla vigilia di una catastrofe di epiche proporzioni: gli equilibri naturali si infrangono, i ghiacci si sciolgono e arrivano gli Aurochs, misteriose creature preistoriche... ) Regia: Riccardo Milani. Cast: • Benvenuto presidente ( Claudio Bisio, Kasia Smutniak, Remo Girone. Genere: Commedia. Nazione e Anno: Italia, 2013. Per un errore Giuseppe Garibaldi, tranquillo abitante di un paesino di montagna, è eletto Presidente della Repubblica. Viene catapultato nei palazzi del potere ma, semplice e puro, risulterà incorruttibile e porterà un’aria di rinnovamento nel Paese. Cercherà di conquistare il cuore della bella Janis, addetta al cerimoniale che cerca disperatamente di prepararlo al meglio per il suo nuovo ruolo. ) Regia: Sam Raimi. Cast: Mila • Il grande e potente Oz ( Kunis, James Franco, Rachel Weisz. Genere: Fantasy. Nazione e Anno: Stati Uniti, 2013. Quando Oscar Diggs, illusionista di un piccolo circo, viene trasportato dal polveroso Kansas nel fantastico Regno di Oz, pensa di aver vinto alla lotteria: fama e fortuna a sua completa disposizione. Questo finché non incontra tre streghe, Theodora, Evanora e Glinda. Coinvolto suo malgrado nei conflitti del Regno di Oz e dei suoi abitanti, Oscar deve capire chi è buono e chi non lo è prima che sia troppo tardi. Grazie alle sue arti magiche, Oscar si trasformerà nel grande e potente Mago di Oz… ) Regia: Joe Wright. Cast: Keira • Anna Karenina ( Knightley, Michelle Dockery, Kelly MacDonald. Genere: Drammatico. Nazione e Anno: Stati Uniti, 2012. La tragedia di Anna Karenina, moglie e madre esemplare travolta dalla passione, è racchiusa tutta in un palcoscenico che si apre e si trasforma, inglobando città ed interni. Intorno al fatale amore di Anna si intrecciano le storie di Kitty e Levin, di Dolly e del fratello. Diversi tipi di sentimento, stesse declinazioni di una forza universale. mediocre discreto bello imperdibile Calzature delle migliori marche NUOVI ARRIVI PRIMAVERA ESTATE PACCHIONI CALZATURE Orario estivo: Martedì h. 16-19 Mercoledì h. 9.30-12.30/16-19 Giovedì h. 9.30-12.30/16-19 Venerdì h. 16-19 Sabato h. 9.30-13/16-19 Ex Euromarket della Calzatura Via Graziano Imperatore 31 interno Pelletteria e Bigiotteria Tel. e Fax 0239662248 - [email protected] www.pacchionicalzature.com Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 11 APPUNTAMENTI CULTURALI All’Hangar l’immaginario onirico di Weerasethakul, un grande artista Valeria Casarotti-Teresa Garofalo ntrando nel luminoso e ampio spazio delE l’Hangar Bicocca per avvicinarci al mondo artistico del thailandese Apchatpong Weerasethakul, una delle personalità più interessanti del panorama culturale contemporaneo, veniamo letteralmente investite da una musica travolgente e da immagini turbinose di giovani che si inseguono e corrono calciando palle infuocate. Suono e immagini provengono da un grande schermo posto all’ingresso dello Shed di Hangar, prima tappa di “Primitive”, l’originale progetto espositivo dell’artista fatto di immagini, movimento e suono. Entriamo quindi nel cuore della mostra, un progetto multipiattaforma costituito da otto video, un’installazione a doppia proiezione verticale e dal libro d’artista Cujo. Nel buio quasi totale che ci circonda un gioco di luci e ombre, voci e silenzi, suoni e quiete creano un’atmosfera magica e misteriosa. Attraverso tappe video e sonore che prevedono modalità di visione differenti, frontali o in movimento, da seduti o da sdraiati, si snoda una macrostoria, un mix di memoria, archivio biografico, storia collettiva, spiritualità e ambienti, elementi che ciascun visitatore può intrecciare in modo assolutamente libero per creare una narrazione personale. Protagonisti dei video sono i giovani abitanti di Nabua, un villaggio del nord della Thailandia, ripresi mentre corrono, giocano, dormono, simulano aggressioni e lotte o costruiscono un oggetto improbabile, una nave spaziale, luogo in cui ritrovarsi per evadere dalla realtà ma anche per progettare un futuro diverso. “Primitive” è un’opera nata quasi per caso. L’artista stesso racconta che nel 2008 viaggiando nel nord est del suo paese natale si trova un giorno in un villaggio non lontano dal fiume Mekong ai confini con il Laos, Nabua, un luogo ormai dimenticato che dagli anni ‘60 agli anni ‘80 aveva subito una violenta occupazione da parte dell’esercito con soprusi e vessazioni. Alla rivolta armata dei contadini accusati di legami con i Khmer rossi del vicino Laos nel 1965 i militari rispondono col fuoco costringendo gli uomini a fuggire nella giungla. Nel villaggio restano solo donne e bambini. Il governo thailandese ha minimizzato le violenze perpetrate in varie località della zona e anche di questa tragica vicenda oggi si è persa la memoria. Le giovani generazioni nulla sanno di Nabua. “Decisi quindi di lavorare lì,di indagare sulla storia del villaggio e documentarne il paesaggio - spiega Apchatpong Weerasethakul -. Nabua è un luogo in cui ricordi e ideologie sono estinti. Così “Primitive” è diventato il ritratto di una generazione di adolescenti che forse ha perso il senso della storia ma non l’energia e la speranza necessarie per immaginare un futuro migliore”. Il video che conclude la mostra è una scena notturna nel villaggio popolato da enigmatiche apparizioni rese ancor più inquietanti alla luce sinistra dei fulmini che squarciano il buio profondo. Apchatpong Weerasethakul, nato nel 1970 a Bangkok, ha studiato architettura e poi si è specializzato in filmmaking all’Art Institute di Chicago. Le sue opere sono esposte nei più importanti musei nel mondo, a Parigi, Londra e New York. Come regista ha ricevuto numerosi premi tra i quali il premio della Giuria di Cannes del 2004 e La Palma d’Oro a Cannes nel 2010 per il film “Uncle Boonmee who can recall”. È un vanto per l’Hangar e quindi per la nostra zona aver ospitato per la prima volta in Italia l’opera al completo di questo grande artista, non solo “Primitive” nella versione ideata appositamente per l’Hangar ma anche tutti i suoi film, molti dei quali in anteprima assoluta in Italia, proiettati lungo tutta la notte tra il 22 e il 23 marzo, un evento straordinario mai prima d’ora realizzato. Al Centro Culturale della Cooperativa i geroglifici di Rosetta e gli ideogrammi di Mao Diana Roca cco il programma del Centro culturale E della Cooperativa, via Hermada, per il mese di aprile. • Lunedì 15 e 22 aprile, alle 21, “Viaggio tra i geroglifici”. 1° incontro: “La Stele di Rosetta, Champollion e la decifrazione dei geroglifici”. 2° incontro: “Lettura, traduzione e scrittura del proprio nome in geroglifico”. Un nuovo corso, in collaborazione con il “Museo della Macchina da Scrivere”, che si tiene presso il Centro Culturale della Cooperativa. Due incontri con Pippo Scirè, professore di lettere appassionato di scritture antiche. Le più note, comparse quasi contemporaneamente, furono la geroglifica nata sulle rive del Nilo e la cuneiforme, comparsa alla foce dei fiumi Tigri ed Eufrate, dove si erano stabiliti i Sumeri. Nelle due serate dedicate all’Egitto si parlerà della Stele di Rosetta, del francese Champollion, della decifrazione, lettura, traduzione e scrittura in geroglifico. • Venerdi 19 aprile, alle 21, “Come stai compagno Mao?”. Per “Gli incontri del Venerdì” e in occasione della ricorrenza del 25 aprile, Marco Di Puma (Radio popolare) presenterà il libro “Come stai compagno Mao?” di Gino Montemezzani. Giacomo “Gino” Montemezzani, che è stato tra i finalisti del premio LiberEtà 2004 e del premio Pieve 2005, nasce nel 1927 in Val Padana: freddo intenso e caldo afoso, “quasi che le altre stagioni non esistessero”. Come lui stesso racconta: “Una cascina sporca e malinconica, come tutte le cascine, miseria, bigottismo e fatica. Una vita di lavoro e sofferenza ma anche di qualche momento di serenità”. Poi il trasferimento a Milano e il cambiamento di status della famiglia, la scuola, la fabbrica, l'’mpegno antifascista, la scelta di militare nella Resistenza e di andare in montagna. La vittoria giunge come promessa di un mondo migliore: la ricostruzione, la politica e, come funzionario del Pci, in Sicilia nel pieno della reazione scelbiana. Ma perché il titolo “Come stai compagno Mao?”? Nella pagina più sensazionale della sua biografia è narrato l’incontro a Pechino nientemeno che con Mao in persona,avvenuto il 17 maggio 1964.Gino stesso racconta: “Un colloquio pacato, senza effusioni, ma le questioni in discussione erano enormemente al di sopra della nostra statura”. Tutto questo ed altro ancora sarà raccontato nel corso della serata con proiezioni, interviste e stacchi musicali, a cui si aggiungerà l'attore Silvano Piccardi per la lettura di alcuni brani del libro. • Mercoledì 8, 15, 22, 29 maggio, alle 18,30 “Impariamo ad essere assertivi”. È un nuovo corso per il quale sono aperte le iscrizioni. Dopo quello dedicato all'autostima tenuto nel maggio scorso, la dr.ssa Ilaria Magnaghi, psicologa e psicoterapeuta, ritorna per approfondire un nuovo argomento: “Impariamo ad essere assertivi”, un percorso di gruppo in quattro incontri. L’assertività è il comportamento che permette a una persona di agire nel suo pieno interesse, di difendere i suoi diritti senza ignorare quelli degli altri. Le circostanze in cui ci serve essere assertivi? Quando vogliamo negoziare, vogliamo dare un feedback, si vuole o non si vuole qualcosa.Per informazioni e iscrizioni tel. 02/66114499. Apichatpong Weerasethakul, “Primitive” - fino al 28 aprile 2013 - Hangar Bicocca. via Chiese, 2 Milano - hangarbicocca.org Un doppio Olandese volante con il Gis Z9 mese di marzo i due teatri di cui il nostro Gis Nelè punto di riferimento in Zona 9, Teatro alla Scala e Teatro degli Arcimboldi, hanno proposto in promozione la medesima opera in due differenti versioni: L’Olandese volante (o se preferite Il Vascello fantasma) di Richard Wagner (vedi foto sopra). Il Teatro alla Scala ha messo in scena l’opera in tre atti, proponendo un nuovo spettacolo in coproduzione con l’Operhaus di Zurigo e la Den Norske Opera di Oslo. Il Teatro degli Arcimboldi invece si è affidato a una versione “giovane” e in collaborazione con il “Progetto Opera Domani” ha presentato un adattamento musicale dell’opera. Anche in questo caso si è trattato di una coproduzione europea che coinvolgeva il Theater Magdeburg e l’Opéra de Rouen Haut Normandie, con un team che ha realizzato lo spettacolo composto da giovani artisti francesi. Sempre agli Arcimboldi, a maggio, è previsto il ritorno in scena di Siddharta the Musical. Liberamente tratto dall’omonimo libro di Hermann Hesse e ispirato al film Piccolo Buddha di Bernardo Bertolucci, lo spettacolo è concepito come un susseguirsi di quadri rappresentanti i momenti dell’esistere. In scena un cast di cantanti e ballerini di alto livello,scenografie grandiose e musiche ispirate alla tradizione indiana intrecciate alle moderne sonorità. Continuiamo ad ampliare il nostro elenco di nominativi e indirizzi mail dedicato espressamente agli appassionati di musica e teatro che hanno già usufruito dei nostri servizi o intendono farlo in un prossimo futuro. Se desiderate farne parte contattateci telefonicamente allo 02/66114499 o per via elettronica a: [email protected]. Bambini, al Teatro della Cooperativa arrivano i tre Porcellini! cco il programma del Teatro della Cooperativa, E via Hermada, per il mese di aprile • Dal 9 al 14 aprile, alle 20.45, prima milanese di Banche: un ladro in casa, con Bebo Storti (vedi foto a sinistra) e Fabrizio Coniglio, testo di Fabrizio Coniglio. Il titolo di questo spettacolo prende spunto da una frase che una signora di 78 anni si è sentita dire dal direttore della propria banca, quando è andata a lamentarsi per come le avessero volatilizzato i risparmi: “Signora non c’è più niente da fare, ci metta una pietra sopra... Come se un ladro le fosse entrato in casa”. Come nel peggior incubo o racconto kafkiano, quando si ritorna in banca avendo saputo magari dalla televisione dei crack finanziari che hanno coinvolto i gruppi e imprese in cui erano stati investiti i nostri risparmi - il direttore non c’è più, è sparito anche lui, nel nulla. Un viaggio dentro le famiglie truffate,per mettere a nudo un sistema bancario che non conosce più regole. • Sabato 13 aprile, alle 16.30, una produzione Fondazione Aida - Teatro Stabile di Innovazione di Verona, I tre Porcellini (spettacolo teatrale per bambini dai 3 agli 8 anni) con Anna ONA NOVE 12 Benico, Jacopo Pagliari e Riccardo Carbone, scene di Andrea Coppi, pupazzi di Gino Copelli, tecnico luci e audio Riccardo Carbone, drammaturgia, canzoni originali e regia di Massimo Laz-zeri. Tre attori quasi invisibili animano cinque pupazzi che cantano, ballano, saltano, corrono (chi più, chi meno…) su una verde collina che si trasforma via via in casa di paglia, legno e mattoni, in strada di campagna e in albero di mele. Una nonna nella storia sbagliata (o sarà lei in quella giusta e tutti gli altri fuori posto?), tre allegri porcellini e un lupo, che ha un’unica passione (quella della musica) e un’unica paura (quella dei bambini)! Le canzoni che i personaggi cantano, passando dal rock leggero ad un accattivante stile country, coinvolgeranno i bambini con le loro orecchiabili melodie e proietteranno i grandi in un’atmosfera gioiosa di campagna americana assolata. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Pagina web: www.niguarda.eu Per la vostra pubblicità su questo giornale per le zone Affori, Bovisa, Bruzzano, Comasina e Dergano telefonate a Patrizia APRILE 2013 Anno 5 - n. 51 ONA NOVE GIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA - ISOLA Cell. 347.5447285 BALLA CON NOI CORSI DI: SALSA E BACHATA ANIMAZIONE PER FESTE VIA Abba, 26 Zona Maciachini Martedì sera dalle ore 19 alle ore 22 Maestri diplomati A.N.M.B. Novella 3313178347 A.S.D. King of the salsa Affiliato C.O.N.I. Redazione: via Val Maira 4 (Mi), tel./fax 02.39820110 - e-mail: [email protected] - Supplemento di “Zona Nove” Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 648 del febbraio 1997 - Editore: Associazione Amici di “Zona Nove”, via Val Maira 4, Milano - Stampa: Litosud s.r.l. via A. Moro, 2, Pessano con Bornago (Mi). Direttore: Luigi Allori. Redazione di “Zona Nove”: Giovanni Beduschi (vignettista), Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Valeria Casarotti, Diego Attilio Cherri, Teresa Garofalo, Sergio Ghittoni, Antonella Loconsolo, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Sandra Saita, Maria Volpari. Redazione del supplemento Isola: Sergio Ghittoni (responsabile), Primo Carpi, Gilda Ciaruffoli, Diana Comari, Roberto Lana, Penelope Dixon Giaouris, Angelo Longhi, Maria Antonia Vetti. Collaboratori: Silvia Benna Rolandi, Don Giuseppe Buraglio, Augusto Cominazzini, Ivan Crippa, Celestino De Brasi, Simona Fais, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Angelo Longhi, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Giorgio Meliesi, Sabrina Orrico, Antonio Pizzinato, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Diana Roca, Caterina Sinisi, Gero Urso, Luigi Venturini, Renato Vercesi, Roberto Vettorello, Norman Zoia. Amministrazione: Lorenzo Gomiero. Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866). Cavalcavia Bussa e Centro Civico: partono i progetti on la esposizione all’Urban Center in Galleria (dall’8 al 18 marC zo) dei possibili modellini di un nuovo Cavalcavia e con l’assemblea pubblica del 3 aprile presso la nuova Stecca avente come tema la presentazione delle proposte del gruppo di cittadini “Isola Partecipata” relativamente al Centro Civico, si è in pratica avviato l’iter realizzativo dei due progetti. Mancano ancora, alla data, alcuni passi molto importanti, come le delibere del Consiglio di Zona e gli ultimi pareri degli uffici tecnici degli assessorati competenti. Però il Comune pare avere ormai tutti gli elementi per stilare le linee guida per i bandi realizzativi di questi irrinunciabili interventi sul territorio promessi in memorabili assemblee di quartiere pochi mesi dopo l’insediamento della nuova giunta. A dire il vero, ad avere la copertura finanziaria assicurata è soltanto il Centro Civico; anche per il Cavalcavia il Comune si è però impegnato a reperire i fondi necessari alla sue ristrutturazione una volta assegnato il bando relativo. Per entrambi gli interventi, comunque, si conta di far partire i bandi per fine anno. E per il Centro Civico ci si sbilancia a prevederne la conclusione tra la fine del 2015 e gli inizi del 2016... Inaugurazione della mostra dell’Urban Center ed assemblea della Stecca hanno registrato gli apprezzamenti di istituzioni e cittadini per i risultati conseguiti, ma la storia dell’Isola Partecipata merita un particolare rilievo in quanto tale. Per Isola Partecipata si intende infatti il processo di lavoro partecipativo che ha portato sia alle sessioni condivise cittadini-architetti che hanno partorito i progetti dell’Urban Center sia alla visione del Centro Civico descritta qui accanto. Una storia di un modo diverso di fare città, innanzitutto. Con un nucleo di esperti di questo genere di progettazione messo in campo dal Comune. E una squadra (sempre aperta) di cittadini messa del quartiere. Una storia di visite, di perlustrazioni, di interviste, di assemblee, di tante serate, di tantissime emails, di qualche litigata. Un giorno si scriveranno libri sull’Isola Partecipata! Per i prossimi mesi, più semplicemente, l’inserto Isola di Zona Nove vi dedicherà una rubrica tutte le volte che potrà. Chiamandovi a scriverci dentro, ciascuno per la competenza che gli spetta, i facilitatori, gli architetti, gli urbanisti, i consiglieri di Zona, le associazioni, i cittadini che hanno partecipato e quelli che non lo hanno fatto. E riportando anche qualche bella analoga esperienza italiana o estera con la quale valga la pena di gemellarci idealmente. Una, dieci, cento Isole! (Primo Carpi) Il 25 Aprile dell’Isola nche quest’anno i caduti ed i deportati sempre ragazzi A dell’Isola avranno l’abbraccio del loro quartiere. Ci si incontra alle 9.30 in piazzale Segrino e di lì si ripeterà il corteo che tanto bene riuscì, anche se alla sua prima edizione, lo scorso anno. Andremo così a visitare una ad una, portandovi corone fresche, le tante case dell’Isola che hanno una lapide ricordo alla loro porta. Il servizio d’ordine stavolta lo faranno i vigili, ma spero che al corteo partecipino egualmente i ragazzi del Piano Terra che tanto efficacemente gestirono le cose nel 2012. Verso le 11.30, ci si ritrova in piazzale Segrino dove il Coro di Cirene si esibirà par suo con le più belle canzoni della nostra Resistenza. Poi, a mezzogiorno, tutti nella chiesa del Sacro Volto per l’omaggio e i fiori sulla lapide di don Eugenio. Alla fine, verso le 12 e mezzo, il rinfresco tradizionale offerto generosamente dalla Cooperativa di Abitanti presso i suoi locali di via Volturno - Sebenico. Otto progetti avveniristici per il cavalcavia Bussa ome già preannunciato nello scorso C numero, dall’8 al 18 marzo, presso l’Urban Center cittadino, si è tenuta la mostra sui progetti di rilancio del cavalcavia Bussa elaborati nel corso di Isola Partecipata. L’inaugurazione ha registrato effettivamente la presenza degli assessori De Cesaris e Benelli, degli architetti firmatari dei progetti, di molta gente, del quartiere e non. I singoli progetti saranno inoltre in mostra anche nei negozi dell’Isola durante il Salone del Mobile ad aprile. Il cavalcavia Bussa, in effetti, rappresenta una scommessa ideale per la visionarietà degli urbanisti! Residuo ciclopico di un progetto di aggiramento con annesso sventramento dell’enclave Isola-Garibaldi, sembra attualmente un gigantesco animale preistorico arenato tra le case. La sua superficie è sproporzionata: quasi 6.000 metri quadri! Una enormità se si pensa che quella di piazza Gae Aulenti, disegnata per dare un degno piedistallo ai 230 metri da primato delle torri Pelli, è di circa 2.300! La sua funzionalità assolutamente scarsa. A parte i piccoli soprassalti di inizio e di fine giornata, vi si è rilevato un traffico medio durante il giorno di 50 auto all’ora. Nemmeno una al minuto! L’incongruenza delle sue piste ciclabili che nascono e muoiono con i suoi raccordi è divenuta oramai proverbiale. L’apertura della bretella che da via De Castillia porta a piazza Gae Aulenti (e di lì quindi, con un finale in technicolor, in corso Como) ha reso tra l’altro ancora più surreale la sua presenza. Già poco convincente come struttura di accesso al quartiere, a questo punto il Bussa si stacca ulteriormente dalla sua Isola e diviene un patrimonio di tutta la città. E non è casuale che quasi tutti i progetti creino, per chi cerca di immedesimarsi negli scenari che essi propongono, un’atmosfera quasi metafisica. Una bolla di spazio e tempo a sé stante dove il passaggio delle auto viene sempre più scoraggiato (quando non interrotto del tutto in una vocazione inarrestabile di pedonalizzazione globale). Spazi verdi, punti di ristoro, punti di osservazione, panchine, cannocchiali… il Bussa diviene una piattaforma affacciata sul grande golfo dei binari in uscita dalla stazione Garibaldi e spaziante sui profili familiari del Resegone. Gli habitué raffinati che festeggiano con prosecco e angurie il plenilunio estivo sul belvedere dell’Isola, laddove la casa bianca del Terragni si affaccia su via Pepe, avranno ora un’intero parco pensile per le loro notti. Assemblea costituente per il Centro Civico dell’Isola ssemblea veramente importante per il A futuro del nostro Centro Civico quella indetta dal CdZ mercoledì 3 aprile presso la nuova Stecca. Una specie di atto ufficiale con il quale il Centro Civico esce dal limbo e viene consegnato, dopo pubblica e libera discussione, alle istituzioni. Presenti diversi consiglieri e la vicepresidente del CdZ, tecnici e responsabili degli assessorati competenti (Urbanistica e Decentramento), facilitatori e partecipanti della Cabina di gestione del progetto partecipato, prima fra tutti Marianella Sclavi, la sua coordinatrice. Dopo i saluti dei padroni di casa (Isabella Inti e Paolo Artoni), Luca Simi, presidente della commissione Territorio del CdZ, Marianella, e due dei quattro portavoce della Cabina, Tiziana Freti e Claudio Consolo, presentano il primo gli obiettivi dell’assemblea (permettere al Consiglio di avviare con apposita delibera l’iter istituzionale per la formalizzazione del progetto e l’apertura dei bandi relativi), gli altri lo spirito e l’operato del tavolo partecipato. Sia riguardo al Centro Civico (Tiziana) sia al Cavalcavia Bussa (Claudio). Relazioni centrali ovviamente sono quelle di Marianella e Tiziana sul Centro Civico, aiutate in questo dai diversi cartelli colorati appesi alle pareti riportanti le conclusioni più importanti del gruppo di lavoro. Dalle specifiche strutturali auspicate, alle aspettative di servizio e di miglioramento della vita del quartiere affidate al Centro. Doverosamente, Tiziana ripercorre anche le tappe della fase preliminare dei lavori, quella relativa alla localizzazione del Centro. Ora oramai stabilita in vicolo De Castillia, ma a lungo pensata in largo De Benedetti e poi, con profonde discussioni, negli spazi del giardino condiviso conquistato dalla associazione Pepe Verde. Oramai il dado è tratto, e il pezzo di verde che il nuovo edificio sottrarrà al parco (circa 700 metri quadri) sarà per fortuna ampiamente compensato da quello lasciato libero dal Palazzo della Moda che non verrà realizzato. Il Centro Civico vero e proprio si comporrà di due piani da 500 metri quadri circa, un poco più grande, cioè, della nuova Stecca che di metri quadri sui due piani ne conta 700. Finite le relazioni, scorsi assieme i cartelli, si apre naturalmente la fila delle domande. Dopo quelle sui tempi di consegna (fine 2015, inizio 2016) le più ricorrenti insistono sulle modalità del Centro, una volta realizzato. Sembra fondamentale infatti che in esso vengano coniugati le libere ed autonome programmazioni dei cittadini più attivi con i diritti di tutti gli abitanti del quartiere. Necessario quindi che il Comune non lasci solo il quartiere e fornisca una quota adeguata di personale e di servizi. Esemplare e conclusiva la riflessione di Marianella, mutuata dalle sue esperienze di Case di Quartiere di tutto il mondo. L’essenziale è che si realizzi un’opera bella e funzionale! Il suo utilizzo ed il suo successo saranno assicurati. Non eravamo moltissimi, una quarantina, anche se a me è sembrato di vedere rappresentato tutto il quartiere. Al mio rientro nella vecchia Isola, oppresso dalle torri e dai nuovi edifici strabordanti su ogni dove, mi sono detto che all’ingresso del Centro Civico prossimo venturo ci avrei ben visto la seguente lapide. “Dopo tanto cemento colato tra le sue vecchie strade, il quartiere Isola ha a lungo discusso ed esitato se occupare questi pochi metri del suo parco. Giura di utilizzarli al meglio, a presidio del suo e di tutti i giardini del mondo”. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 13 Cronache isolane Accade all’Isola (e dintorni) sulle infiltrazioni mafiose in zona Isola, condotto dall’Agenzia di ricerca sociale Codici e dal mensile Terre di Mezzo - Street Magazine. Preceduto da un apposito corso di formazione, esso è entrato nel vivo con la distribuzione di appositi questionari, molto articolati, nelle giornate del 27 el 28 marzo. • Domenica 24 marzo nella nuova Stecca degli Artigiani in via de Castillia 24 si è tenuto il primo Restart Party di Milano. Riparazione di pc e piccoli elettrodomestici, biciclette, mobili, installazione di Doudou Linux e altro software libero, laboratori di serigrafia e fumetti, karaoke, bicicletta. Spin Art, mostra fotografica per il decennale della Ciclofficina, pranzo popolare e, nel pomeriggio, la tradizionale Asta delle Biciclette organizzata dall’associazione +bc ed arricchita dai computer di PcOfficina, dai mobili di Bricheco e dalle serigrafie di Unza! I laboratori di ciclomeccanica, falegnameria e pc sono rimasti aperti tutto il giorno. Green Island 2012 • Fuorisalone Isola Partecipato Dal 5 al 14 aprile grande movimento nel quartiere per il Fuorisalone! Si inizia con la mostra TRiciclo ad UroBuro (presso Fonderia) con oggetti di design con materiali di scarto realizzati da tre cooperative sociali che inseriscono sofferenti psichici al lavoro. Da lunedì 8, nei negozi dell’Isola sono esposti gli otto progetti per il ponte Bussa reduci dalla mostra presso l’Urban Center. In calce l’elenco dei negozi espositori. Mercoledì in Fonderia Napoleonica arriva Zaha Hadid, grande architetta di origine irachena, i cui lavori resteranno in mostra. Poi un concerto venerdì sera 12 aprile al Sacro Volto, una Festa di Primavera “Green Island” sabato 14 sera in via Pepe, un mercato della “creatività locale” domenica 15 in via Borsieri ed un dibattito sull’esperienza di “design partecipato” con Marianella Sclavi e Giulio Ernesti, sempre domenica alla Nuova Stecca di via De Castillia. Il tutto coordinato dalle Associazioni di via Isola Revel e Borsieri Isola Garibaldi nell’ambito del Distretto Urbano del Commercio con il sostegno ed il patrocinio del Consiglio di Zona 9 e del Comune di Milano (Assessorato al Commercio). Libreria Les Mots, via Carmagnola angolo Pepe - Libreria Isola Libri, via Pollaiuolo 5 - Mobili Buraschi, piazza Minniti 6 - Tommasello Elettrodomestici, via Borsieri angolo Dal Verme - Emporio Armadi, via Borsieri angolo piazzale Segrino - Tintoria Quick, via Thaon di Revel Osteria al Nove, via Thaon di Revel 9 - Farmacia Fontana, piazza S. Maria alla Fontana • Partito il progetto Sentinelle di quartiere finanziato e approvato dal CdZ (Commissione Commercio, Sport e Tempo Libero). Si tratta di un progetto-indagine rivolto ai commercianti della zona ONA NOVE 14 • Psicologi per il cambiamento: Corsi ed esperienze di gruppo a cura di Buen Vivir (Alessandra Tedeschi [email protected]) su alcuni temi fondamentali per il nostro benessere psicofisico: Ascoltare il corpo, rilassare la mente - Ansia e panico, ascolto o fuga? - Tristezza e lutto, depressione o rinascita? Obiettivo di questi seminari tenuti in orari compatibili con gli impegni lavorativi, è di volta in volta la scoperta di uno spazio mentale in cui ritrovare la calma e affrontare con nuove energie la vita quotidiana, conoscere lo stress, imparare a gestire alcune situazioni di difficoltà. Oppure saper riconoscere l’emozione “ansia”, il sintomo del panico, le strategie che servono a stare meglio ed evitare quelle che peggiorano la situazione. Oppure ancora l’emozione della tristezza, il senso di perdita, la paura di guardare avanti e ritrovare le risorse personali e collettive per ricominciare. Questo sul piano cognitivo, emotivo e corporeo e attraverso tecniche di rilassamento integrato e di consapevolezza. • Green Island e The green bike: eventi realizzati nella settimana del Fuori Salone a cura di aMAZElab (Claudia Zanfi - [email protected] - www.amaze.it). Green Island è il progetto “verde” portato avanti da un decennio da aMAZElab nella “sua” Isola ed avrà il suo show sabato 13 aprile con la Festa di Primavera nelle vie Pepe/Pastrengo - Pepe/Montano. The green bike, ispirato dall’esigenza di incentivare e sensibilizzare l’uso della bicicletta unitamente alla diffusione di aree verdi cittadine, è nato in collaborazione con l’Ambasciata e il Consolato Generale dei Paesi Bassi a Milano ed è sponsorizzato dall’Assessorato alla Mobilità, Ambiente, Arredo Urbano e Verde del Comune di Milano. L’evento ha avuto luogo lunedì 8 aprile ore 12 a Palazzo Marino con una conferenza stampa alla presenza di istituzioni e autorità cittadine, oltre a rappresentanti dell’Ambasciata Olandese. Durante l’intera settimana The green bike alimenterà serie di mostre, incontri e conferenze, utilizzando spazi esistenti nella città e dedicati alla filosofia della bicicletta, i “bike stores”. In particolare, qui all’Isola, Equilibrio Urbano, via Pepe 12. Presso ogni Bike Store sono presentati anche gli ultimi sistemi di illuminazione a basso consumo, progettati dalla olandese Philips e speciali tipologie vegetali, dotate di proprietà fonoassorbenti e anti inquinanti, testate dalla Nasa. (Primo Carpi) Ti ho rivisto Wanda De Giorgis (residente all’Isola Garibaldi dal 1954) Ti ho rivisto. Il tempo ha spento la luce che splendeva sul tuo viso e cancellato l’alterezza dei tuoi occhi belli ormai stanchi, tristi, velati. Quando fissavo la tua bocca, la tua bocca lenta al sorriso col poeta, palpitante, mi chiedevo: “…ma dove vanno i baci non dati?” Ti ho rivisto e il cuore ha avuto un battito dimenticato. Povero amore segreto, sprecato, perduto… Ti ho rivisto. Se qualche volta mi cerchi e mi trovi nei tuoi pensieri forse ti vengono incontro, vagando, gesti trattenuti, slanci, lampeggiare di sguardi. emozioni, parole che non trovavano voce. Se è così, non ho bruciato invano sul fuoco dei miei anni giovani stupori irripetibili. Se è così l’amore non si è tra le nebbie smarrito. Ma è così? Chi mi darà questa certezza? Aperte le preiscrizioni al Piccolo Conservatorio a direzione del Piccolo Conservatorio di Milano, diretto dal maeL stro Alex Schiavi, comunica che sono aperte, a partire dal 12 aprile al 15 giugno, le preiscrizioni ai Corsi che partono a settembre 2013.I corsi sono: chitarra acustica, chitarra elettrica, chitarra rock e chitarra blues, basso elettrico, stage per fonico e tecnico di studio di registrazione. Per tutti coloro che si preiscrivono ci sarà lo sconto del 50% sulla quota di iscrizione. Informazioni e preiscrizioni: maestro Alex Schiavi, 339-41.58.942 (dalle ore 10 alle ore 21) -www.scuoladimusicamilano.eu - [email protected]. Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 - Cell. 335.1348840 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Viva la la lotta di liberazione nazionale Molteplici iniziative per il 24 aprile [email protected] N umerose le iniziative a Niguarda per celebrare l’anniversario della Liberazione. L’Anpi, come tutti gli anni dal 1946, dà appuntamento alle 21 del 24 aprile in via Hermada 8, da dove accompagnati dalla musica della banda di Affori, partirà una manifestazione che girando per le vie del quartiere onorerà le lapidi dei caduti con l’affissione delle corone di alloro. • Il centenario della morte di Gina Galeotti Il 4 aprile 2013 ricorre il centenario della nascita di Gina Galeotti Bianchi e per tale occasione il Teatro della Cooperativa metterà in scena il suo spettacolo “Nome di battaglia Lia” al Teatro Elfo Puccini a Milano, nella sala Shakespeare, dal 23 aprile al 1 maggio. Lo spettacolo, che ha ricevuto molti riconoscimenti tra i quali una medaglia commemorativa della Presidenza della Repubblica, è ambientato a Niguarda ed è il risultato dei racconti orali delle donne e degli uomini delle case di ringhiera di allora. L’Anpi Provinciale di Milano, la Camera del Lavoro di Milano e il Teatro della Cooperativa stesso organizzano, per il debutto del 23 aprile, una replica speciale seguita da un incontro al quale hanno già confermato la propria presenza il Segretario Generale della Cgil Susanna Camusso, il Presidente dell’Anpi Nazionale Avv. Carlo Smuraglia e la Senatrice Emilia De Biasi. Saranno presenti anche i parenti più prossimi di Gina Galeotti Bianchi. L’incontro sarà dedicato a Lia e al ruolo fondamentale - a volte dimenticato o sottovalutato - che ebbero le donne all’interno della Resistenza e della Lotta di Liberazione. • Gli scioperi del ‘43 Ma il 2013 è anche l’anniversario degli scioperi del marzo 43 che diedero inizio alla Resistenza contro il nazifascismo (vedi anche articolo in basso). • Iniziative culturali Il circolo del Pd Francesco Rigoldi organizza per il 24 aprile pomeriggio una serie di iniziative: dalle 14 alle 21 il Mercatino della Memoria, proiezione non stop di documentari sull’insurrezione milanese, possibilità di acquisire una copia di oltre 40 documentari sulla Resistenza e l’Antifascismo in dvd al costo del supporto o portandovi dietro la vostra chiavetta Usb > 4giga; dalle 19 alle 19.45, proiezione del docufilm “Quei ragazzi del ‘43 -‘44” con Marco Balma e Ottavia Piccolo, regia di Leonardo Gervasi; dalle 19.45 alle 21 intervento di Onorio Rosati, consigliere regionale del Pd, già segretario regionale della Camera del Lavoro di Milano, intervallato dall’attrice Silvia Pantano che leggerà lettere di condannati a morte della Resistenza. Gli intervenuti poi si uniranno alla manifestazione dell’Anpi. • Il percorso della memoria Il 25 aprile, alle 9.30, da via Suzzani 273 partirà un corteo di macchine a portare una corona di alloro alle undici targhe che ricordano i nostri caduti. Il percorso comprende case popolari, Pirelli Bicocca, cimitero di Greco, cooperativa Pratocentenaro. Davanti a ogni targa sarà distribuito un testo che ricordi il partigiano o i partigiani caduti e un episodio della Resistenza. Un trombettiere suonerà il silenzio. La posa delle corone si concluderà alle 11 in via Moncalieri alla Casa di Alex, dove un rappresentante dell’Anpi provinciale ricorderà i compagni che ogni 25 aprile erano con noi e che purtroppo ci hanno lasciato. ONA FRANCA a cura di Sandra Saita In nome della Pace ricordiamo il 1945 uesti ricordi sono per tutti coloro che non Q sono ritornati dal fronte e dalla montagne e sono morti in nome della Pace e della Liberazione. Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, racconta nella scuole la sua terribile avventura, per non dimenticare, “per amare sempre e comunque la vita. Vidi annullare e violare la femminilità di donne esposte e ridotte come bestie al mercato. Eravamo isole di dolore e di disperazione, immerse in un mare grigio. Era grigia la neve per la cenere portata dal vento dalle ciminiere dei forni creatori, erano grigi il cielo, le facce e le divise. C’era un’insopportabile assenza di colori, l’unico colore era quello della fiamma rossa che usciva dai camini dei forni”. In nome della Pace lo ricordava sempre un giovane reduce dalla Russia che se la guerra è il più grande orore della vita la Pace va amata, difesa, conservata come il tesoro più bello. Quanto conosciamo la storia vissuta dai nostri padri-vostri nonni? È importante conoscesre la storia dei fatti successi nella cara amata Italia. Il 1945 è stato e sarà sempre un anno importante per noi italiani. Mese dopo mese vi voglio raccontare gli avvenimenti che hano reso l’Italia libera: • 1° febbraio: il Consiglio dei ministri approva il decreto legge che estende alle donne il diritto di voto. • 24 febbraio: Eugenio Curiel, fondatore del Fronte della Gioventù, è assassinato dai fascisti a Milano. • 11-12 marzo: Luigi Longo lancia la parola d’ordine: il dilemma da porre ai fascisti è “Arrendersi o perire”. • 28 marzo: scioperi a Milano, Genova, Torino. • 20 aprile: Bologna liberata dai partigiani prima dell’arrivo delle truppe alleate che hanno sfondato il fronte tedesco ad Argenta. • 23 aprile: Genova insorge. • 25 aprile: avanguardie garibaldine entrano a Reggio, liberano Biella, incomincia l’insurrezionale a Milano, A Genova il generale Meinhold si arrende ai partigiani con tutte le sue truppe. • 26 aprile: insorge Torino. • 27 aprile: insorge Padova; Mussolini e un gruppo di gerarchi vengono catturati presso Dongo mentre tentano di fuggire in Svizzera. • 28 aprile: insorgono Venezia, Bergamo, Aosta; Mussolini viene giustiziato. • 29 aprile: insorgono Trieste, Cuneo, Piacenza; gli alleati giungono a Milano e Venezia. • 30 aprile: i tedeschi in fuga assassinano 66 persone presso Torino poche ore prima dell’arrivo degli alleati. • 1° maggio: prima Festa del Lavoro nell’Italia liberata. • 2 maggio: le truppe tedesche si arrendono. • 8 maggio, con la resa tedesca finisce la guerra in Europa. • 6 agosto: Hiroshima viene rasa al suolo dalla prima bomba atomica americana. • 20 giugno: Ferruccio Parri è designato dal Cnl per formare il nuovo governo in sostituzione di quello di Bonomi. • In dicembre, dopo una crisi che segna il primo netto spostamento a destra dell’asse politico italiano, Alcide De Gasperi forma il nuovo governo. Tutti i film della Resistenza al Mic Luigi Luce l Mic (Museo Interattivo del Cinema, viale Fulvio Testi 121) due eventi importanti. Dal 5 al A 14 aprile il Festival “Il Cinema Italiano visto da Milano”, con una retrospettiva e tante anteprime tutte dedicate a film sulla situazione carceraria, con ospite Matteo Garrone, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. E poi, dal 25 al 28 aprile, in occasione della ricorrenza della Liberazione dal nazismo e dal fascismo, la Rassegna “Viva l’Italia, l’Italia liberata”. Eccone il programma: • Giovedì 25 aprile, alle 21, Milano liberata (1945, 10’), antologia di filmati sulla Liberazione della città di Milano. A seguire: Roma città libera (Marcello Pagliero e Luigi Filippo D’Amico, Italia, 1946, 80’). Ronda di personaggi sfasati e alla deriva sullo sfondo di una Roma notturna, disordinata e allucinata subito dopo la Liberazione, ancora dominata dalla presenza delle truppe alleate. I personaggi sono magistralmente delineati sotto il profilo psicologico, alle prese con una povertà e una disillusione che non impedisce loro, però, di credere ancora nella vita. Luigi Allori sarà presente in sala per illustrare il libro che ha scritto assieme ad Antonio Masi, Antifascismo e Resistenza: Niguarda e dintorni, dal 1921 al 1945. • Venerdì 26 aprile, alle 15, Il Generale Della Rovere (Roberto Rossellini, Italia, 1959, 132’): nella Milano del ‘43 Bertone, un anziano truffatore, viene arrestato dalle Ss tedesche. All’alto ufficiale che lo interroga viene l’idea di valersi dell’abilità di truffatore dell’imputato per raccogliere le confidenze dei prigionieri politici detenuti nel carcere di San Vittore, gli propone infatti di fingere di essere il generale badogliano Della Rovere, procurando così alle Ss preziose informazioni. Alle 17, Piccoli maestri (Daniele Lucchetti, Italia, 1997, 116’): è l’autunno del 1943 quando alcuni studenti universitari, Gigi, Lelio, Enrico, Simonetta, Bene, decidono a loro modo di opporsi all'invasione nazista dell’Italia e partono per l’altopiano di Asiago, pronti ad unirsi ad altri gruppi di partigiani. Ma i ragazzi non sono capaci a fare la guerra. Mentre si muovono tra i villaggi, si aggiungono al loro gruppo un operaio, un marinaio, il loro professore antifascista,Toni Giurolo, e Dante, giovane sottufficiale alpino. Ogni piccola azione, ogni decisione da prendere è una discussione. Nessuno dei ragazzi vuole veramente uccidere. Alle 19, Giorni di furore (Gianni Dolino, Alfieri Canavero, Giovanni Canavero, Isacco Nahoum, Italia, 1963, 95’): il documentario prende l’avvio dai primi movimenti fascisti in Italia e, in una rapida sintesi, vuole illustrare i principali avvenimenti politici e sociali fino al ‘40, soffermandosi su Mussolini, Hitler, la guerra di Spagna, le battaglie d’Africa e di Russia, i massacri delle Ss, i campi di concentramento e la lotta antifascista. Alle 21, Salò o le 120 giornate di Sodoma (Pier Paolo Pasolini, Italia/Francia, 1975): verso la fine della seconda guerra mondiale, quattro potenti “Signori” nazifascisti aderenti alla Repubblica di Salò si ritirano per un soggiorno in una enorme e decadente villa isolata dal resto del mondo: fanno rapire e sequestrare un folto gruppo di giovani ragazzi, di entrambi i sessi, con l'intenzione di usarli per soddisfare tutte le loro perversioni sessuali. Con il passare dei giorni, le sevizie, gli abusi e le violenze, sia fisiche che psicologiche, aumentano gradualmente di intensità, fino all'esecuzione della condanna a morte per coloro che in precedenza hanno osato disobbedire agli ordini impartiti dai quattro “Signori”. • Sabato 27 aprile, alle 15, Claretta (Pasquale Squitieri, Italia, 1984, 127’): storia di Claretta Petacci, della sua famiglia, e della sua relazione con Benito Mussolini dal 25 luglio 1943 fino alla morte nell’aprile 1945. Alle 17, Lettere di condannati a morte della Resistenza (Fausto Fornari, Italia, 1953, 12’): tratto dall’omonima raccolta di Lettere, a cura di Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli, è un documento straziante e un tributo alla memoria dei martiri del periodo tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945. La mano sul fucile (Luigi Turolla, Italia, 1963, 90’). Un reparto disperso della Repubblica Sociale e un gruppo di partigiani si fronteggiano sulle alture di un'impervia gola montana e si sorvegliano; sono ridotti allo stremo e gli uni sanno che gli altri attendono il lancio di un rifornimento di viveri. Negli scontri attraverso i quali le due sparute schiere tentano di impadronirsi della posizione dove avverrà il lancio, i combattenti cadono l’uno dopo l'altro e, quando il prezioso carico di viveri tocca la terra, si trovano dinanzi, soltanto due uomini, gli unici superstiti, che non hanno il coraggio di uccidersi. Alle 19, Roma Città Aperta (Roberto Rossellini, Italia, 1945, 100’): nella Roma del 1943-44, occupata dai nazifascisti, la lotta, le sofferenze, i sacrifici della gente sono raccontati attraverso le vicende di una popolana, di un sacerdote e di un ingegnere militante nella Resistenza. Alle 21, Venezia insorge (Francesco Pasinetti, Italia, 1945, 9’, doc.): documentario sulla Liberazione di Venezia, i fatti sono stati ripresi in diretta da Francesco Pasinetti. Il terrorista (Gianfranco De Bosio, Italia/Francia, 1963,100’): Nella Venezia del 1943, Renato Braschi, esponente del Partito d’Azione a capo dei partigiani, sceglie di continuare le sue azioni di sabotaggio contro i fascisti nonostante gli inviti dei superiori alla prudenza e alla sospensione degli attentati. Ma anche tra i compagni più fidati possono nascondersi i traditori.. • Domenica 28 aprile, alle 15, Il partigiano Johnny (Guido Chiesa, 2000, 135’): Johnny, studente universitario appassionato di letteratura inglese, dopo l’8 settembre 1943 diserta dall’esercito a Roma e ritorna a casa, ad Alba. Inizialmente rifugiatosi in una villa in collina, dove si dedica ai suoi studi, dopo la morte di un amico decide di agire in prima persona, lascia quindi la città e si aggrega alla prima formazione partigiana che incontra, i “rossi” guidati dal Biondo, dei quali non condivide l’ideologia comunista, ma solo il desiderio di combattere i fascisti. Alle 19, Paisa’ (Roberto Rossellini, Italia, 1946, 124’): nel 1943 gli alleati sbarcano in Sicilia; nella Napoli occupata dagli alleati uno sciuscià ruba le scarpe a un soldato di colore. Roma: una storia d'amore tra una prostituta e un soldato americano. A Firenze tedeschi e partigiani si combattono sui tetti della città tagliata in due dal fronte. Dopo una parentesi in un convento sull’appennino emiliano, approdiamo sul delta del Po mentre infuria la lotta partigiana. Il film è composto da sei episodi che ripercorrono un momento della storia italiana seguendo il cammino degli alleati dal Sud verso il Nord. Alle 21, La lunga notte del ’43 (Florestano Vancini, Italia, 1960, 106’): siamo nell’autunno del 1943, a Ferrara. Il fascista Aretusi fa assassinare il moderato console Bolognesi, accusa gli antifascisti e conduce poi la rappresaglia: undici fucilati sotto la casa del farmacista Barillari, tra cui il padre dell’amante di Anna, moglie di Barillari. Dopo l’eccidio, Anna lascia Ferrara e il suo amante se ne va in Svizzera. Nell’estate del 1960 quest’ultimo torna in città e incontra Aretusi, che gli fa i suoi complimenti; i due si stringono la mano. Renato Sarti, direttore del Teatro della Cooperativa, sarà presente in sala per presentare la pièce teatrale Nome di battaglia Lia. Nel marzo di 70 anni fa iniziava la riscossa contro il fascismo Nel 1943 per la prima volta durante la dittatura fascista i lavoratori delle “nostre” fabbriche scioperavano gettando le basi per la libertà del nostro paese. Teresa Garofalo el marzo 1943 la partecipazione italiana alla guerra nazista duN ra ormai da tre lunghi anni e le condizioni di vita nel paese sono insostenibili. È in atto il razionamento dei generi tesserati, mancano beni alimentari di prima necessità, scarseggiano legna e carbone per il riscaldamento, i cancelli delle ville e dei giardini sono smontati e fusi per costruire armi di cui c’è grande richiesta, gli orari e i ritmi di lavoro nelle fabbriche diventano sempre più pesanti, i prezzi lievitano a dismisura ogni giorno di più, a fiorire è solo il mercato nero. La lista dei morti in combattimento o sotto le macerie delle città bombardate si allunga ogni giorno di più vertiginosamente. È a questo punto che tra gli operai comincia a serpeggiare una parola da lungo tempo proibita, quasi dimenticata: sciopero. I più giovani non la conoscono. “Nel marzo ‘43 ho sentito la parola ‘sciopero’ e non sapevo cosa voleva dire.Mi hanno detto che scioperare significava abbandonare il lavoro, allora noi giovani abbiamo partecipato con entusiasmo. Si era stanchi della guerra, della fame, del lavoro a ritmo continuo, senza pause, stanchi dei soldi sempre troppo pochi”. Così racconta nella sua testimonianza Angelo Signorelli, operaio modellista alla Falk Unione, che nel ‘43 aveva 17 anni. Il 5 marzo, a Torino, gli operai della Fiat attendono come al solito il segnale per la prova di allarme aereo ma la direzione, forse subodorando qualcosa, ordina di non suonare la sirena. Un attimo di smarrimento generale e poi la decisione: fermare le macchine. È il primo sciopero dell'era fascista. Dal capoluogo piemontese l’incredibile notizia giunge, con i camionisti della Fiat, al reparto Bulloneria della Falck e qui, alle 10 in punto del 23 marzo, 200 operai incrociano le braccia, seguiti un’ora dopo da altri lavoratori del reparto Laminatoio. Di fabbrica in fabbrica lo sciopero, promosso dai comitati di agitazione clandestini, si propaga rapidamente a macchia d’olio in ogni centro industriale del nord Italia, sono migliaia gli operai e i lavoratori che vi aderiscono e, nonostante i tentativi di riportare l'ordine da parte dei dirigenti e delle autorità fasciste, la protesta continua inarrestabile fino al 10 aprile. Cosa chiedevano gli scioperanti? Pane, latte per i bambini, abiti di lavoro e scarpe, legna e carbone per scaldarsi, condizioni meno dure di lavoro, un aumento di salario e un acconto sul premio di produzione delle 192 ore, sempre promesso e mai pagato. Rivendicazioni di natura economica che nascondevano riflessi “politici” era infatti evidente l’insoffe- renza alla guerra, alla dittatura e all’occupazione tedesca che opprimevano il nostro paese. La reazione dei fascisti non si fa attendere, è immediata e furiosa. Prima che si levi l’alba del 24 vengono arrestati nelle loro case numerosi operai, deferiti al Tribunale speciale di Milano, processati e condannati. Nell’ottobre dello stesso anno partono verso i campi di concentramento e di sterminio nazisti i primi convogli con deportati italiani, in gran parte lavoratori che avevano partecipato agli scioperi, ma il germe della rivolta era gettato e la protesta ormai non poteva più essere fermata. Seguiranno infatti altri scioperi, quelli del dicembre ‘43 e quelli del marzo del ‘44 che immobilizzarono le fabbriche del Piemonte, della Lombardia, del Veneto, dell’Emilia Romagna, della Liguria e della Toscana contribuendo a far sì che la lotta per la Liberazione potesse svilupparsi fino alla sua felice conclusione. “Politicamente - scrive ancora Angelo Signorelli - gli scioperi del marzo ‘43 non avevano risolto niente ma nel clima dittatoriale di allora rappresentarono una sfida coraggiosa, la prima significativa scossa contro il regime dell’oppressione nazifascista”. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 15 I NOSTRI ARTISTI Dalle immagini di Simona Di Meo un insolito ritratto del Borgo Pirelli Valeria Casarotti-Teresa Garofalo abato 16 marzo, con la presentazione al pubblico de “La Collina dei S Ciliegi” della fotografa Simona Di Meo, si è concluso il progetto “Art Around - Immagini per lo spazio pubblico” voluto dal Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. Un modello di lavoro a rete iniziato nella primavera del 2011 che ha visto giovani artisti collaborare con gli stessi abitanti del territorio per collegare idealmente otto luoghi, ex fabbriche dismesse del Nord Milano, trasformati dagli anni duemila in centri di cultura: il Parco Nord, l’ex Manifattura Tabacchi, la zona Bicocca, il Teatro degli Arcimboldi, il Centro Sperimentale di Cinematografia, il Centro Culturale Pertini e la Villa Forno di Cinisello Balsamo, la Biblioteca Tilane di Paderno Dugnano. L’attenzione di Simona si è concentrata sul vecchio Borgo Pirelli e sulla vicina collina artificiale, un luogo la cui storia sembra una parabola della nostra Italia, sempre più preda della cementificazione che cancella pagine significative di vita. Il risultato del lavoro è un’installazione costituita da tre fasi. La prima è rappresentata da una serie di diapositive che riproducono pagine tratte da un lungo capitolo di una rapida corsa attraverso quattro lustri, diario di un’abitante del borgo, la signora Buroni ora scomparsa, che nel suo manoscritto racconta vent’anni della sua vita familiare e delle vicende del borgo stesso. La seconda fase è racchiusa tra due documenti d’archivio, uno tratto dal primo numero dell’organo di comunicazione interna della Pirelli “Fatti e notizie” del 1951, l’altro da un giornale del 1952 scritto, stampato di notte dagli operai della Pirelli e distribuito illegalmente in fabbrica. Tra questi due testi si inserisce il passato del Borgo raccontato attraverso immagini scattate da Simona e, come un arcipelago della memoria, costellate da vecchie foto d’epoca in bianco e nero trovate negli archivi o ricevute dagli abitanti della zona. Sono foto di piccolo formato e un po’ ingiallite dal tempo che descrivono scene di vita quotidiana: il Natale, gli altarini con le immagini dei defunti, i ritratti di famiglia, i bambini a scuola nella Villa degli Arcimboldi, i giochi nei vasti spazi verdi, le villette con orti, fiori, il lavoro in fabbrica che vedeva in tuta da operaio anche ragazzi giovanissimi. Protagonista dell’ultima fase dell’installazione è la Collina dei Ciliegi, luogo fortemente simbolico del quartiere. Ad essa l’artista dedica 12 polaroid scattate nell’arco di un anno, un percorso emozionale nel tempo e nello spazio che conduce il visitatore a riflettere sulle contraddizioni insite in ogni importante processo di trasformazione dell’ambiente. Sono immagini suggestive che offrono ampia libertà di lettura. Ci emozionano i rari alberi scheletriti che, sorgendo dalla terra brulla e tetra della collina, si stagliano contro un cielo plumbeo, le forme indistinte come fantasmi che aleggiano in un paesaggio solitario e silenzioso, e le ombre fluttuanti, sembianze oniriche di un passato vitale e dinamico. Forti e inquietanti le immagini di fosche e metalliche schegge che squarciano il suolo per emergerne prepotentemente. Sono forse le memorie di un passato sepolto che non vuole essere dimenticato? O è piuttosto la simbolica trasposizione dei sentimenti degli attuali abitanti del Borgo verso questo luogo dal nome romantico, la Collina dei Ciliegi, vissuto come presenza estranea e infida? A conclusione del percorso una bellissima fotografia ci abbaglia con un’esplosione di luce, un fuoco d’artificio che lacera il buio circostante, un messaggio di forza e di vitalità, un desiderio di affrontare con speranza il futuro. All’inaugurazione della mostra erano presenti molti abitanti del Borgo, felici di vedere la conclusione del lavoro a cui avevano partecipato attivamente. “È stata l’occasione - dicono - per far conoscere alla cittadinanza la storia del Borgo, il cui futuro è molto incerto. Senza l’aiuto delle Istituzioni rischia di scomparire nonostante il nostro continuo impegno per ristrutturare le abitazioni e il faticoso lavoro per coltivare i nostri orti e i nostri giardini con l’intento di mantenere un certo decoro delle villette e quindi dell’intero Borgo. Il nostro è un piccolo angolo di paradiso in mezzo a tanto cemento, una pagina storica del nostro Novecento che si inserisce nell’opera di riqualificazione della Bicocca senza cancellare il suo straordinario passato. Per questo andrebbe valorizzato e protetto”. Per approfondire il percorso e il senso dei lavori realizzati dagli otto giovani artisti nell'ambito dell’esperienza di Art Around c'è, a cura dello stesso Museo di Fotografia di Cinisello, un’interessante pubblicazione che, ricca di immagini, mappe, articoli di giornali locali, testimonianze personali, ci restituisce un ritratto inedito del Nord Milano recuperato attraverso l'impegno e la passione degli artisti e di tutti quei cittadini che con entusiasmo e generosità hanno partecipato al progetto. La pubblicazione è in vendita presso il Museo, nella Libreria MiCamera Bookstore di Milano (via Medardo Rosso 19), Libreria Tarantola e Libreria Lumi di Sesto, Libreria Gulliver di Cinisello e Natura Urbana di Paderno Dugnano. La Collina dei Ciliegi - 17 marzo-5 maggio 2013 - Museo di Fotografia Contemporanea - Villa Ghirlanda- via Frova 10 www.artaround.mufoco.org. Complice la crisi, Elio Cristiani, 43 anni, da responsabile marketing a ceramista Andrea Bina onosco Elio da tantissimi anni, dai tempi dell’università, quando ci C si trovava a studiare in biblioteca in via Passerini. Finiti gli studi, le nostra strade si sono un po’ separate ma ci si vedeva e ci si aggiornava sulle vicissitudini della vita ai seggi elettorali, facendo gli scrutatori o i rappresentanti di lista. Cosa avvenuta puntualmente anche a fine febbraio di quest’anno. È proprio in quest’occasione che apprendo che anche Elio è finito nella rete della crisi che sta lacerando il nostro Paese. Una crisi che brucia le nuove generazioni e le forze migliori della nostra nazione. Un brillante studente, laureato a pieni voti alla Bocconi, che a 43 anni deve reinventarsi una vita, buttando a mare gli sforzi mentali ed economici degli anni universitari. Elio raccontami un po’ la tua storia. Il progetto che voglio raccontarti è figlio di una serie di eventi accaduti in quest’ultimo anno, “grazie” ai quali ho potuto dare forma a quello che da tempo era il mio sogno: poter trasformare la mia creatività in un’attività da svolgere a tempo pieno e in maniera professionale, evitando di relegarla ai pochi momenti di tempo libero di cui potevo disporre. Oggi la “Elio Cristiani Arte Ceramica” rappresenta il ceramista, e non solo, che sono diventato. Nel concreto come si svolge la tua nuova attività? Ho un mio laboratorio di ceramica Raku, un tipo di ceramica ricca di storia e di fascino attraverso la quale posso dare spazio alla mia creatività e realizzare pezzi che ritengo originali ed espressivi. La tecnica Raku si distingue dalla ceramica più tradizionale per la particolare modalità di cottura: i pezzi, dopo una prima cottura vengono smaltati e sottoposti a un nuovo trattamento termico. Al raggiungimento di circa 1000° i manufatti si estraggono incandescenti dal forno e posti in contenitori in metallo al cui interno è presente della segatura. I contenitori vengono immediatamente richiusi con dei coperchi in modo che la segatura inizi un processo di combustione in riduzione (in assenza di ossigeno) che genera un denso fumo nero. Nel frattempo, la temperatura del pezzo scende velocemente e questo shock termico genera una fissurazione dello smalto di cui è ricoperto (effetto crackle) attraverso la quale il fumo si insinua imprimendo sulla superficie segni casuali e irripetibili arricchiti dalla luminosità degli smalti. Ma come è succsso che la passione per la ceramica si è trasformata in attività lavorativa? Il mio percorso professionale, fino ad un anno fa, si è svolto in un ambito completamente diverso da quello artistico. Ho conseguito una laurea a pieni voti in Economia Aziendale con specializzazione in Marketing presso l’Università Bocconi, grazie alla quale ho potuto lavorare in prestigiose aziende nazionali ed internazionali ricoprendo, in questi ultimi anni, il ruolo di responsabile marketing. È stato un percorso durato oltre 15 anni, ricco di soddisfazioni e riconoscimenti ma, sebbene tra le tante funzioni aziendali il Marketing sia quella che più spesso permette di attingere alla propria creatività, il desiderio di realizzare un mio personale progetto artistico covava silenzioso dentro di me. A inizio 2012 l'azienda per cui lavoravo ha attraversato varie vicissitudini, ed è stata messa in vendita: una volta acquistata da un'altra realtà, il pro- getto di “ristrutturazione” si è tradotto per alcuni, me compreso, nella cassa integrazione. Niente di nuovo, in questo momento di crisi economica diffusa in cui per molti riuscire ad arrivare alla fine del mese è diventata l’unica ambizione possibile. Io però ho compreso che per me questa poteva essere l’occasione per una riflessione più profonda: dovevo “rimettermi sul mercato” per cercare un nuovo posto di lavoro nel mio ambito professionale, o potevo rischiare ed imboccare una strada nuova? Hai intrapreso una strada tutta nuova… Anche grazie al fondamentale sostegno e incoraggiamento di mia moglie, ho attinto dentro me stesso alla determinazione, alle risorse e alle energie per concretizzare il mio sogno: in poco più di sei mesi, sono riuscito ad aprire un laboratorio in cui, oltre che forgiare le mie creazioni, ho potuto dare corpo al mio desiderio di condividere e trasferire le mie conoscenze organizzando dei corsi di ceramica, in un luogo che è uno Spazio assolutamente unico. Si tratta del “Made in Mage” di Sesto San Giovanni, un suggestivo esempio di architettura industriale d'inizio secolo. Quindi oltre a produrre opere d’arte insegni? In questo open space di 1.700 metri quadrati lavoro a stretto contatto con altri 15 artisti e designer con i quali è possibile dare vita a una costante condivisione di tutto ciò che attiene all’arte e alle sue differenti forme di espressione.Tale convivenza è in grado di generare un’energia e una vitalità difficilmente descrivibili che spero di poter condividere con un numero sempre maggiori di partecipanti ai miei corsi. Mi piacerebbe che questa mia testimonianza potesse essere un esempio di come ognuno di noi, con la propria passione e l’aiuto di chi ci ama, possa trasformare un accadimento negativo nell’opportunità per risvegliare la parte più sognatrice, quella che imperterrita ci suggerisce di non arrenderci a un destino scritto dall’abitudine e dalla “normalità”, quella che con il passare degli anni si fa sempre più fatica ad ascoltare. Elio Cristiani Arte Ceramica - Sede legale Via Polvani, 5/D Laboratorio e show-room “Made in Mage” Viale Italia, 548 20099 Sesto S. Giovanni - [email protected] - www.eliocristiani.com. Ad Art Action il viaggio tra passato e presente di Adriana Bevacqua Lo sguardo dell’artista si sofferma su semplici oggetti del quotidiano, memorie di vita e di affetti, ma anche metafore di una storia “minore” ma autentica. Valeria Casarotti-Teresa Garofalo al 9 al 28 marzo presso la galleria Art Action di Bresso in mostra D opere della pittrice Adriana Bevacqua, un’artista di grande maestria e sensibilità. Nata a Genova, dopo aver conseguito il diploma di maturità presso il Liceo Artistico, termina i suoi studi all’Accademia Linguistica di Belle Arti. Nel 1971 inizia la sua attività espositiva operando nel campo della pittura, della grafica e dell’incisione e dal 1987 è docente di arti visive presso il Liceo artistico Klee di Genova. La personale ”Singoli e Multipli” ospitata nella deliziosa sala della piccola galleria di Bresso raccoglie copie di tele e opere uniche, un percorso interessante tra oggetti e luoghi, tracce della memoria personale e collettiva. Lo sguardo dell’artista si sofferma su semplici oggetti del quotidiano, brandelli di vita.Gli occhiali poggiati su uno scrittoio, un calamaio di vetro ad inchiostro, un calendario, l’angolo di una cucina con un antiquato lavandino in ceramica non sono solo dettagli, memorie di vita e di affetti, ma anche metafore di un’esistenza, di una storia “minore” ma autentica. La necessità che richiede la nostra epoca consumistica di produrre a ritmo frenetico merci, oggetti sempre più evoluti e sofisticati da sostituire rapidamente, spinge l’artista a voler fissare sulle sue tele quelle cose che - come ella stessa afferma - ”fanno parte del nostro vissuto e, cessata la loro funzione, si trasformano in rottami, frammenti ingombranti, rimasugli di memorie e di affetti che ci circondano nelle nostre case e nelle nostre città”. ONA NOVE 16 Emblematico a tale riguardo il dipinto che mostra in un angolo di una vecchia casa una sedia consunta e abbandonata alla quale i colori rossi e blu del pavimento accentuano il senso di malinconia e di solitu- dine. Ma anche la nostra civiltà industriale fa parte ormai di un passato, di un’era che non esiste più e di questo recente passato l’artista riprende con i pennelli ciò che resta, “labirinti meccanici, immensi intrichi di tubi, viti, bulloni, fabbriche abbandonate e dismesse”. Nei dipinti di Adriana Bevacqua la fotografia delle nostre metropoli alienate e alienanti risulta spesso popolata da folle anonime, un brulichio insensato di persone tutte uguali che sembrano aver perso la propria individualità. E a sottolineare il delirio delle città ecco ancora le auto sfreccianti, simbolo della frenesia e del parossismo del nostro tempo. In mostra anche suggestivi scorci di Milano e di Genova, due luoghi molto cari all’artista. Della capitale lombarda Adriana Bevacqua rievoca il fascino antico dei navigli, testimonianza di una suggestiva componente, ormai scomparsa, della fisionomia della città, di Genova ritrae il cuore pulsante, il suo porto abbracciato dalle case variopinte che lo abbelliscono come un gioiello. Il richiamo al prestigioso passato storico di Genova è anche presente nelle tele che immortalano antichi strumenti della navigazione, carte nautiche, mappe, un cannocchiale, una bussola, un astrolabio e un sestante. Una pittura circostanziata quella di Adriana Bevacqua, attenta al particolare ma non fotografica, un racconto vivamente partecipato che inizia da un dettaglio per trasmettere una storia più “grande”, quella dell’umanità. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. CAPRICCIO AZZURRO Albergo Residenziale Boario Terme (BS) Via Roccole 17 Villa Liberty-Boario Terme Villa San Rocco-Capo di Ponte HOTEL RESIDENCE CAPRICCIO AZZURRO COMUNITÀ RESIDENZIALE PER ANZIANI A soli 90 minuti da Milano, immerso nella stupenda natura della Valle Camonica, a pochi passi dal Centro di cura Termale Boario, il Residence Capriccio Azzurro si propone di offrire in un ambiente elegante, il soggiorno più piacevole a chi desidera tranquillità e assistenza. Si tratta di una moderna ed elegante struttura alberghiera, in grado di ospitare in camere o miniappartamenti persone “della terza età” in cerca di tranquillità, ma anche dal carattere indipendente e sempre desiderose di seguire i propri interessi. • Eleganti miniappartamenti o camere con bagno, telefono, tv, con possibilità di accoglienza e permanenza di parenti e/o amici. • Servizio ristorante, con menù personalizzati. • Assistenza diurna e notturna. • • • • • • • • Cortile alberato, arredato a giardino. Ampi terrazzi coperti. Palestra. Sala soggiorno, bar, giochi di società, musica, animazione, gite ed escursioni. Servizio di andata e ritorno per Milano. Funzioni religiose. Iniziative culturali e di spettacolo. Cure termali (idroponica*, inalazioni*, irrigazioni*, terapia fisica strumentale, riabilitazioni, massoterapia, piscina termale* con percorso vascolare, centro estetico, parco con musica e animazioni varie). • Servizio infiermeristico - servizio medico - servizio OSS *trattamenti mutuabili SONO APERTE LE PRENOTAZIONI ESTIVE. “CHI PRIMA PRENOTA MEGLIO ALLOGGIA” Per informazioni: Capriccio Azzurro tel. & fax 0364/531419 oppure 336/412435 - Sito web www.capriccioazzurro.altervista.org Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 17 SOLIDARIETÀ Corsi formativi per disoccupati e neomamme Donne Claudio Dozio Donne impegnate Donne indaffarate Donne seducenti Donne col mal di denti Donne eterne mamme Donne con l’auto in panne Donne con il sorriso Donne che raccoglievano il riso Donne nella storia Donne, anziane, senza memoria. Donne innamorate Donne molto arrabbiate Donne in dolce attesa Donne, ma quanto pesa, Con la borsa della spesa. Donne in carriera Donne sulla corriera “S top al Femminicidio: Gli psicologi ci mettono la faccia.E non solo...”Questo il tema della Mostra fotografica di Eva Losa e Ioris Premoli che, con i patrocinio dell’Ordine degli Psicologi del Lazio e l’Ordine Psicologi Lombardia, è stata inaugurata giovedi 21 marzo alle 18.30, presso il Circolo Pd di Niguarda, via Hermada 8. Alla presentazione sono intervenuti Emilia Cimino, psicologa-referente del Progetto Mostra, Laura Legora e Monica Pirola, psicologhe, Ylenia Bonomi, per Aiuche di Abcd - Educatrice Comu- nità delle vittime di violenza, Mariangela Rustico, coordinatrice Pd Zona 9. Il messaggio lanciato durante la manifestazione è stato: “La violenza intra ed extrafamiliare è un fenomeno in crescita. Rompi il silenzio e chiedi aiuto!” Gli psicologi del Centro Indivenire lanciano una campagna di sostegno psicologico gratuita rivolta alle donne-vittime di violenza fisica, psicologica e sessuale e agli uomini-carnefici-vittime in difficoltà rispetto alla gestione della rabbia e delle condotte aggressive. Nostra linfa, nostro destino, Nostra guida in questo cammino. Amore, forza, parità, rispetto, Mete ancora spesso da conquistare Senza intaccare però La vostra, immensa, capacità di amare. Per incontrare uno psicologo contattare il Centro Indivenire - Mobile 349 6843699 - Mail [email protected]. - www.centroindivenire.it - http://www.facebook.com/centro.indivenire. l Consiglio di Zona 9 in collaborazione con Ibene” “Buen Vivir. Cultura e pratica del vivere organizza due iniziative • Pre-occupati - percorso formativo gratuito, a cura Dott. Emiliano Disarò, per persone disoccupate, cassintegrate, giovani che si terrà per sei lunedì di seguito a partire dall’8 aprile, dalle 10 alle 12, presso lo Spazio Sugus di via Dal Verme 4. Si tratta di un breve percorso che vuole “rimettere in moto” chi vive il disagio causato dalla disoccupazione che, oltre a essere economico, è personale, cercando di aiutare i partecipanti a riconoscere in loro stessi le capacità di affrontare un momento difficile della vita e a costruire una rete di supporto. Iscrizione obbligatoria: [email protected] <mailto:[email protected]?subject=iscrizione%20corso>. • Mamme in zona - Percorso gratuito a cura della Dott. Francesca Atzori che si terrà per otto venerdì di seguito a partire dall 19 aprile, dalle 10.30 alle 12.30, presso lo Spazio Sugus di Via dal Verme 4. Promuove il benessere psico-fisico di mamma e bambino. È rivolto alle mamme in gravidanza e con bambini fino a 9 mesi. Le partecipanti riceveranno informazioni, supporto e strumenti, in un clima di condivisione, gioco e relax insieme ai propri piccoli. Iscrizione obbligatoria: [email protected] <mailto:[email protected]?subject=iscrizione%20corso>. Terremotati: parte dalle scuole il progetto di “Adozione Niguarda-Emilia” l Gruppo Niguarda-Emilia presenta un “Progetto di Adozione”per alIhanno cune famiglie emiliane, colpite dal terremoto di maggio 2012, che ancora bisogno del nostro aiuto. Il Gruppo è nato nelle scuole grazie alla volontà di alcuni genitori dell’Associazione Genitori Cesari, cui poi si sono aggiunti i genitori dell’Associazione Cassinis, del Comitato Passerini e il Gruppo GasTronomi Niguarda. Il Progetto prevede l’”Adozione” di dieci famiglie con le quali le Associazioni coinvolte hanno instaurato un rapporto. In questo modo, creando un contatto diretto, si spera che le raccolte attivate siano mirate alle reali necessità di ciascuna famiglia. Il progetto ha lo scopo di riuscire ad accompagnare ancora queste famiglie, tuttora in gravi difficoltà, per aver perso oltre alla casa anche il lavoro. Il progetto avrà durata di tre mesi e si concluderà ai primi di giugno; prevede almeno tre viaggi (aprile, maggio, giugno); un pacco contenente generi alimentari e per l’igiene personale composto tenendo conto Antonella Gattuso delle esigenze specifiche (intolleranze, diete particolari...); la possibità di fornire abiti,se richiesti,o altri generi di necessità;prevede altresì un contributo economico nell’ordine di 100 euro al mese per famiglia. Il contributo monetario potrebbe essere importante per varie ragioni: consente a chi lo riceve di acquistare alimenti freschi diversi dallo scatolame ricevuto dalle Associazioni; permette di contribuire alla ripresa dell’economia locale acquistando prodotti sul posto; evita di dover trasportare grandi quantità di materiale e quindi favorisce la riduzione del numero di mezzi coinvolti nei viaggi e delle spese sostenute per gli stessi. Le donazioni si intendono libere e anonime. Considerate che se 20 persone di una classe o di più classi unite donassero anche solo 5 euro al mese a testa, si coprirebbe la cifra prefissata. Eventuali donazioni in eccedenza verrebbero girate su un’altra famiglia, per la quale ma- gari non si è raggiunta la cifra, o ridistribuite su tutte le famiglie. La referente volontaria sul posto, con la quale le Associazioni sono in contatto, è Marianna Benatti, che fa parte dell’Associazione Onlus “Noi teniamo botta con fermezza”, che si sta spendendo per dare un aiuto a chi ancora ne ha bisogno. Potete trovare maggiori informazioni sui volontari di questa Associazione, seguendoli sulla loro pagina Facebook. La partecipazione al Progetto è aperta anche a tutte le famiglie della Zona che volessero intervenire, indipendentemente dal fatto che siano legate alle Scuole o meno, che potranno contribuire con donazioni delle quali verrà reso prontamente conto. Per quanto riguarda il ritiro dei pacchi-famiglia e delle buste con le donazioni, esso avverrà nei giorni immediatamente a ridosso del viaggio. Il Progetto di Adozione è già partito e il primo viaggio avverrà il 21 aprile. Chi volesse dare una mano può rivolgersi al Gruppo Niguarda-Emilia su Facebook o scrivere a [email protected] . “La tragedia nascosta”: una serata dedicata agli armeni l 6 marzo scorso “Zona Nove” è andato in trasferta. La redazioIpreparazione ne, infatti, ha deciso di raccogliere l’invito dei Civici Corsi di agli Esami di Idoneità e Stato di via Deledda 11, in zona 2, per assistere a un’originale e importante iniziativa: “La Tragedia nascosta”, dedicata allo sterminio degli Armeni, il primo genocidio del XX secolo. “Una scuola alla ricerca della verità storica” si intitola il progetto dell’Istituto pomeridiano e serale che opera nel Civico Polo Scolastico “A. Manzoni” (sede, di mattina, del Liceo Linguistico), e mai denominazione ci è parsa più azzeccata, in quanto la tragedia della popolazione armena è stata taciuta per decenni e ancora adesso viene negata dallo Stato turco. Ma non da tutti i turchi, come ha tenuto a sottolineare il prof. Baykar Sivazliyan, Presidente dell'Unione degli Armeni d’Italia, che ha preso la parola dopo i saluti della preside, dott.ssa Corniglia, e della professoressa Vitagliano, promotrice dell’iniziativa. Nel suo intervento il prof. Sivazliyan ha sottolineato l’esistenza di una forte solidarietà da parte di alcuni intellettuali e scrittori turchi, desiderosi di tenere aperti gli occhi davanti alla morte di un milione e mezzo di Armeni avvenuta nel biennio 1915-1916. In pratica, due Armeni su tre che vivevano nell’Impero Ottomano sono stati uccisi da quelle che la prof. Claudia Bolognino, antropologa e studiosa di Storia armena, ha definito “carovane della morte”. Al contrario dell’olocausto, il genocidio organizzato dal triumvirato a capo del regime dei “Giovani Turchi” non si è compiuto in strutture visibili e riconoscibili come i lager, ma attraverso lunghe marce a cui gli Armeni venivano costretti nella zona dei deserti della Mesopotamia: la maggior parte di loro periva di fame e stenti prima di arrivare alle nuove, lontanissime, destinazioni, poiché veniva proibito loro di bere, mangiare, coprirsi. Qualcuno, però si è salvato, ed è solo grazie alla sua flebile voce Lorenzo Meyer che si è aperto uno squarcio nel vergognoso muro di silenzio costruito da tutti i governi turchi. Ed è stato particolarmente toccante ascoltare, tramite il video presentato durante la serata, queste persone anziane che parlavano delle violenze subite dalle donne, dei loro suicidi, di bambini e vecchi morti per denutrizione nell’in- differenza degli aguzzini turchi che li scortavano verso il “nulla”. Come ha spiegato la dott.ssa Bolognino, queste testimonianze dei sopravvissuti risultano fondamentali perché è tramite la presa di coscienza del proprio passato che un popolo reciso da un trauma collettivo enorme, come può essere un genocidio, riesce a superare il trauma stesso e a rinascere. La memoria delle proprie vittime, insieme al riconoscimento del torto subito, diventano indispensabili per categorizzare un trauma, porre la parola “fine” alla tragedia subita e guardare al futuro, ricostruendo la propria identità sulle basi distrutte dal genocidio. Nel 1992 l’Armenia è diventata uno Stato, eppure la mancata ufficializzazione a livello internazionale di questo genocidio continua a pesare (anche se in Francia, ad esempio, negarlo costituisce reato). Ed è proprio per questa ragione che la serata organizzata dai Civici Corsi di Idoneità, una delle massime espressioni della multietnicità di Milano grazie ai suoi 500 studenti provenienti da 32 Stati del mondo, è da considerare meritoria, perché ha stimolato la riflessione, la contestualizzazione storica e la valorizzazione di principi quali il rispetto per l'interculturalità e le minoranze. Proprio per ciò il giorno scelto è stato il 6 marzo, data in cui si è celebrata la Prima giornata Europea dei Giusti istituita dal Parlamento Europeo nel maggio del 2012, al fine di ricordare non solo coloro che si sono impegnati a salvare la vita dei perseguitati mettendo a rischio la propria, ma anche per difendere la dignità umana calpestata nei sistemi totalitari. La serata si è tenuta nell’Aula Magna della scuola, affollata da studenti e insegnanti che hanno seguito con grande partecipazione gli interventi dei relatori, i filmati e le slide proposte. Un segno positivo, che dimostra come i giovani, se ben indirizzati, sappiano cogliere l’importanza della storia e del suo divenire. In ricordo di Maria Rosa Manzoni, la professoressa volontaria Le volontarie del gruppo H-zona 9 omunichiamo con vivo dolore a tutti gli C amici e conoscenti la scomparsa il 31 gennaio scorso della nostra Coordinatrice Maria Rosa Manzoni. Un grazie grande a Maria Rosa che ha creato e sostenuto in tutti questi anni, a partire dal 1985, l’attività e la coesione del gruppo di volontari del Comune di Milano che tuttora opera in zona. È vivo e caldamente partecipato il cordoglio e la vicinanza di tutti i cittadini che hanno conosciuto e apprezzato l’attività sempre disponibile e generosa di Maria Rosa. • La forza di una donna può cambiare il mondo attorno a sé Quali talenti ricordare nella figura di Maria Rosa Manzoni? Il suo ONA NOVE 18 primario ruolo di educatrice? La sua perseverante azione di solidarietà civile? Il suo generoso spendersi per ogni situazione vulnerabile? Il suo rigore morale e civile? Maria Rosa era l’insieme di tutto questo. E ben lo sanno gli amici, gli allievi, i cittadini e quanti l’hanno conosciuta ed apprezzata per le sue qualità umane e morali. Nata nel 1929,dopo aver vissuto i tempi bui della guerra,Maria Rosa ha vissuto il periodo entusiasmante della Liberazione: tempo di speranze di una società migliore, più equa, con maggiori opportunità e libertà per tutti… Mai ha rinunciato da allora ad oggi, nonostante le delusioni degli ultimi anni, ad operare per difendere i valori della Costituzione Italiana. Tutta la sua vita è stata motivata da questa tensione morale riconosciuta con l’assegnazione .dello “Zonino d’Oro”. Da sempre professoressa presso il Liceo Scientifico Russell, insegnava le materie di italiano, storia e latino. Folta è la schiera di ex allie- vi che tuttora la ricordano e molti dei quali si sono stretti ora attorno alla sua salma per onorarla, assieme ai propri figli che spesso proprio da lei hanno avuto un aiuto scolastico. Nel 1985 coinvolge un gruppo di persone motivate dall’aiuto volontario a famiglie con figli portatori di gravi handicap che, dopo la scuola dell’obbligo, non avevano opportunità di vita sociale e sportiva. Con l’iscrizione all’Albo dei Volontari del Comune di Milano inizia l’attività del Gruppo H-zona 9 in stretto rapporto con i Servizi Comunali di zona e con il Centro di Neuropsichiatria Infantile dell’Asl. Molte e varie le attività del gruppo: affiancamento a portatori di H nelle scuole superiori per il diritto allo studio, sostegno scolastico pomeridiano, accompagnamento delle famiglie per problemi burocratici o sanitari, accompagnamento di minori a cure o terapie riabilitative. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. www.ilbattistrada.it Via E. DE MARTINO 1 (ang. v.le Suzzani) Tel/Fax 02/6470165 - [email protected] da sempre il n° 1 in Milano PREVENTIVI GRATUITI SOSTITUZIONE IMMEDIATA I nostri servizi: • Pneumatici di tutte le marche • Cerchi in lega • Equilibrature elettroniche • Convergenza computerizzata • Gonfiaggio azoto • Kit gomme/cerchi • Deposito pneumatici • • • • • • • • Tagliandi Ricarica climatizzatori Freni/dischi Ammortizzatori Diagnosi elettronica Meccanica avantreno Prerevisioni Gratis assicurazione pneumatici • Prenotazione e preventivi on/line • Auto sostitutiva • Assistenza esterna • Presa e consegna a domicilio • Pagamenti dilazionati • Punti extra Esso IN COLLABORAZIONE CON: Acquista i tuoi pneumatici HANKOOK nuovi e se non sei soddisfatto te li sostituiamo Vieni a trovarci per un preventivo gratuito Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 19 SCUOLA IN ONA a cura di Antonietta Gattuso Agazzi e Mann Interventi per le palestre C on uno stanziamento pari a 5 milioni di euro da parte del Comune di Milano, partono gli interventi per la riqualificazione di 23 palestre nelle Scuole Primarie e Secondarie di I grado della città, che verranno anche aperte alle attività dei quartieri negli orari extrascolastici, per favorire attività di aggregazione sociale accessibili a tutti. Per quanto riguarda la Zona 9, le palestre interessate sono quelle della Scuola Primaria Sorelle Agazzi di P. Gasparri 6 e la Scuola Secondaria di I grado di Via Thomas Mann, 8. Come avvalersi della “Dote Scuola” a Dote Scuola è un’iniziativa, a cura della Regione L Lombardia, riguardante il sostegno reddituale alle famiglie, finalizzata al mantenimento allo studio di alunni che abbiano sino ad un massimo di 21 anni d’età. Le domande per l’assegnazione della Dote Scuola per l’anno scolastico 2013/2014 devono essere presentate: • dalle 12 dell’11 marzo alle 17 del 2 maggio per la richiesta di Dote Scuola delle componenti “Sostegno al reddito”, “Buono Scuola”, “Integrazione al reddito” e “Disabilità”; • dalle 12 del 2 settembre alle 17 del 30 settembre 2013 per la richiesta di Dote Scuola della componente “Merito” relativamente ai risultati conseguiti nell’a.s. 2012/2013. La compilazione, l’ inoltro e la gestione delle domande avvengono esclusivamente in via informatica attraverso il sito: scuola.dote.regione.lombardia.it. A tal fine, è stata predisposta un’apposita Guida per la compilazione online, pubblicata nella sezione “Domanda on-line”. Info: Spazi-Regione di Regione Lombardia, numero verde 800 318 318 o [email protected]. Giornate sulla Legalità “No alla ‘ndrangheta” Associazione Genitori Cesari, l’Associazione Genitori Gino L’ Cassinis e l’Associazione Gastronomi Niguarda, con il patrocinio del CdZ 9, hanno organizzato un evento per sensibilizzare e attivare risposte all’infiltrazione della mafia, in particolare della ‘ndrangheta, a Milano. È in fase di richiesta anche il patrocinio del Comune di Milano. Lo spunto è costituito dall’incendio del Centro Sportivo Comunale di via Iseo. La data scelta è prossima alla ricorrenza dell’omicidio di Giovanni Falcone. L’evento prevede due momenti di approfondimento: un dibattito (sabato 18 maggio sera, presso l’Auditorium di Cassina Anna) e un’ esposizione di esperienze e contributi (domenica 19 maggio pomeriggio, sempre presso Cassina Anna). Al primo dibattito aderiranno il dr. Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, il prof. Antonio Nicaso, giornalista, scrittore, esperto di ‘ndrangheta e il dr. David Gentili, Presidente della Commissione Antimafia del Consiglio Comunale di Milano. La scelta di quest’ultimo oratore è motivata dal fatto che rappresenta un organo consiliare nel quale si possono quindi riflettere tutti gli elettori. Il secondo evento sarà costituito da un’esposizione di esperienze dal titolo “No alla ‘ndrangheta: cosa facciamo insieme”. In particolare il 18, prima del dibattito serale, si svolgerà una giornata di eventi sportivi e di festa presso il Centro Sportivo di via Iseo e la domenica mattina sarà organizzata una biciclettata per le vie del quartiere. Tra gli obiettivi di questa manifestazione c’è quello di superare la rimozione della questione mafia a Milano, incrementando la conoscenza sul fenomeno mafioso e la sua infiltrazione in città. Un punto caratterizzante sarà costituito da esempi di risposte concrete e di soluzioni possibili già attivate, per esempio, da cittadini, associazoni antimafia o dalla Camera di commercio e dalle associazioni di categoria di Reggio Emilia, che stanno producendo risultati concreti e che si vanno a sommare a quelli prodotti da organi di Polizia e Magistratura. Un terzo obiettivo consiste nel cercare di dare continuità al processo che s’intende attivare: si ritiene importante, infatti, riuscire a irrobustire la consapevolezza della capacità di risposta individuale e associata, incanalando l’aumento di conoscenza e la partecipazione in un circolo virtuoso che si possa autoalimentare. È stato bandito anche un concorso per la realizzazione di due loghi della manifestazione. Sono previste due premiazioni per ogni sezione del concorso (esposizione e dibattito), che prevede appunto il coinvolgimento delle Scuole Secondarie di I grado della Zona 9, per la prima sezione, e quella di tutte le Scuole Secondarie di II grado di Milano, per la seconda sezione. La scadenza per la consegna dei loghi è il 12 aprile. La manifestazione è aperta a tutti i cittadini che desiderano partecipare. Così i ragazzi della Cassinis ricordano il 25 aprile I l ritorno a un passato non lontano, che ha segnato la storia del nostro Paese: è stato questo il tema dell’incontro del 1 febbraio al Teatro della Cooperativa che ha coinvolto i ragazzi della Media Gino Cassinis e del Liceo Scientifico Russell. Una lezione sulla Resistenza a Milano e a Niguarda per non dimenticare i partigiani, morti per la Libertà. Dopo un discorso di Antonio Masi, dell’Anpi di Niguarda, ha preso la parola il presidente dell’Anpi provinciale, Roberto Cenati, che ha descritto il ruolo avuto dalla lotta partigiana nel periodo più drammatico per l’Italia. A conclusione dell’incontro è stato proiettato il film “Il tepore della libertà”, un’intervista a Giuseppe Colzani, partigiano a 17 anni. Nella sua testimonianza si avverte il dolore ancora vivo per gli amici uccisi, la paura mai vinta di uccidere e di morire, l’ansia di quei giorni tanto attesi della Liberazione, il senso di grande stanchezza che prende, insieme alla gioia, di chi sa di avere finalmente vinto. Ma il ricordo più vivo di quella mattina di aprile del ‘45, in cui la radio diffonde la notizia dell’avvenuta Liberazione di Milano,è una sensazione fisica: il calore del sole che accarezza, timido, la pelle, dopo il freddo intenso di un inverno che sembrava destinato a non finire mai. (La classe IIIaD della Scuola Gino Cassinis) • L’incontro con i partigiani Dopo l’iniziativa al Teatro della Cooperativa i ragazzi del- dell’Istituto Locchi presso la Palestrina della Scuola,dalle 9 alle 13: venerdi 12 aprile “I mestieri della musica: il liutaio”, incontro con Stefano Bertoli che illustrerà le diverse fasi di lavoro nella costruzione degli strumenti ad arco - “Gli archi suonano” con Denise Mirra e i suoi giovanissimi allievi violino, Walter Bagnato al pianoforte. • Concerti serali per gli studenti dell’Istituto Locchi, aperti alle loro famiglie e a tutti gli abitanti della Zona 9: Venerdi 12 aprile alle 20.45, ONA NOVE 20 dini della Repubblica di Salò,dal giugno ’44 all’aprile ’45,visse la condizione di “sbandato”,in collegamento con un gruppo partigiano del cremonese che gli fornì un fucile e una bomba a mano da utilizzare nel caso di scontri... Grazie ai racconti dei partigiani, i ragazzi sono riusciti a ricostruire la Niguarda di 70 anni fa. In quei lunghi mesi tutti avevano un compito da svolgere, un obiettivo da raggiungere e una fede che dava loro il coraggio e la forza per continuare a combattere. Due nomi sono stai citati più volte, quelli di don Aniceto Bianchi e di don Giovanni Macchi: due sacerdoti che rischiavano tutti i giorni la vita per proteggere i partigiani. A conclusione dell’incontro, i ragazzi hanno letto alcuni articoli della Costituzione volendo sottolineare lo stretto rapporto che esiste tra la lotta di Liberazione dal nazifascismo e i valori espressi dalla nostra Carta dei diritti. L’articolo 2, che richiama i diritti inviolabili dell’uomo,fa pensare alle innumerevoli violenze perpetrate dalla dittatura fascista; l’articolo 3, che ribadisce il concetto di uguaglianza, scaturisce dalle reminiscenze delle leggi razziali e dagli orrori da esse provocati; l’articolo 11, in cui lo Stato ripudia la guerra come strumento di offesa e di risoluzione delle controversie internazionali, nasce proprio dalla ferma volontà di impedire che si ripetano le atrocità della guerra. (Matteo Duvia, IIIaD Cassinis) Un Armadio della Vergogna da non dimenticare S abato 23 marzo, presso la Sala Pontremoli di via Cesari, si è rinnovato l’appuntamento annuale con il Giorno della Memoria, patrocinato dal CdZ 9, su iniziativa degli ex studenti della Scuola Secondaria di I grado, Gino Cassinis, con il sostegno del Comitato Soci Coop di via Ornato. Ricordiamo che la Sala Pontremoli è dedicata al maestro Giuseppe Pontremoli, che fu il primo ad introdurre nell’Istituto Comprensivo Vittorio Locchi iniziative per il Giorno della Memoria, fin dalla sua istituzione. Il 2004, anno della morte del M. Pontremoli, è stato l’unico in cui il Giorno della Memoria non è stato ufficialmente ricordato. Da quell’anno in poi l’evento viene ripetuto, nella convinzione che il maestro Pontremoli avrebbe voluto che l’iniziativa continuasse. L’incontro del 23 marzo è stato spettacolare e commovente. All’inizio è intervenuta Antonella Loconsolo, vicepresidente del CdZ 9, ringraziando tutti coloro i quali hanno fatto rivivere ancora dei momenti sicuramente tristi, ma che non bisogna dimenticare perché, dice Loconsolo, “il filo della Memoria non si spezzi, ma continui ad essere coltivato negli anni come un fiore, in uno dei più bei giardini di Niguarda”. Ringraziamo tutti i ragazzi e i professori che si sono prodigati per la riuscita di questo ormai tradizionale appuntamento per ricordare le stragi dimenticate. Quest’anno la preparazione si è basata sulla lettura di alcuni testi e la visione di alcuni filmati. Fondamentale è stata la lettura del libro “L’Armadio della Vergogna” di Franco Giustolisi. Con il termine “Armadio della Vergogna” si indica l’armadio rinvenuto nel 1994 in uno scantinato in disuso di Palazzo Cesi (sede della Procura Generale Militare) a Roma, contenente 695 fascicoli e un grande registro di 272 pagine riportante 2274 notizie di reato, relativi a crimini di guerra commessi sul territorio italiano durante l’occupazione nazifascista. Si tratta di materiale documentale (istruttorie e denunce), che era stato raccolto dalla Procura Generale del Tribunale Supremo Militare, incaricato dal Consiglio dei Ministri. All’interno dell’armadio emersero fascicoli su innumerevoli stragi naziste, la maggior parte delle quali rimaste impunite per oltre 50 anni, alcune tuttora. Il gruppo ha lavorato in particolare sulla strage di Sant’Anna di Stazzema, sull’eccidio di Monte Sole (noto ai più come strage di Marzabotto) e sull’eccidio di Cibeno, presso il campo di Fossoli, in provincia di Modena. Fu merito del Procuratore Militare Antonino Intelisano (che si stava occupando del processo contro l’ex Ss Erich Priebke) se si rinvenne questo armadio, rimasto per anni con le ante rivolte contro il muro, nel quale c’erano documenti “archiviati provvisoriamente” circa 50 anni prima. Tra i documenti ritrovati anche un promemoria prodotto dal Comando dei Servizi Segreti Cassinis: le Giornate della Musica ontinuano con successo Le Giornate della C Musica della Media Cassinis. • Concerti al mattino rivolti agli studenti la III D della Cassinis hanno incontrato, al Centro Culturale di via Hermada, alcuni protagonisti della Resistenza niguardese pronti a raccontare le loro storie e le esperienze vissute durante la guerra e la lotta di Liberazione: Carlo Rovelli, sua moglie Adriana Sironi, Dante Reggi e Guido Pasini. Carlo Rovelli, fuggito da Niguarda per evitare l’arresto per volantinaggio contro il regime, nel ‘44, a 19 anni, andò a combattere in montagna, in Val Grande, insieme al suo amico Ersilio Rigoldi. Entrambi parteciparono a operazioni di sabotaggio e di attacco a fascisti e tedeschi per sequestrare armi, munizioni, cibo e soldi. Guido Pasini aiutò a costruire una grande barricata in via Graziano, di fronte all’odierno negozio di motocicli. Fu lui a soccorrere per primo Gina Galeotti Bianchi, staffetta partigiana colpita da una raffica di mitragliatrice dei tedeschi in fuga e divenuta in seguito simbolo della Resistenza a Niguarda. Era il 24 Aprile ‘45 e Gina stava portando al Comando del Comitato di Liberazione di Niguarda l’ordine di lasciare passare i tedeschi in ritirata e il messaggio dell’insurrezione del giorno successivo. Il soccorso di Pasini fu tempestivo,ma Gina morì poco dopo rimanendo per sempre nella memoria del nostro quartiere. Adriana Sironi, dalla finestra di casa sua, fu testimone oculare della scena. Dante Reggi, che per non imbracciare le armi agli or- alla Sala Pontremoli, scuola di via Cesari 18: Alfredo Arcobelli al corno, Cosimo Gigante al pianoforte, Complesso vocale Syntagma (direttore Franco Monego) - Venerdi 19 aprile, alle 20.45, all’Auditorium viale Ca’ Granda 19: Magnasco Muvie Quartet, Gianluca Campi, alla fisarmonica, Andrea Cardinale al violino, Francesco Gardella al clarinetto, Alessandro Magnasco al pianoforte - Venerdi 3 maggio, alle ore 20.45., alla Sala Pontremoli, scuola di via Cesari 18: “I suoni del popolo dalla tradizione al classico”, Fabio Bagnato voce e chitarra, Walter Bagnato pianoforte e fisarmonica, Antonino Bonfiglio al flauto. Britannici, con stampigliato il timbro “secret”, frutto della raccolta delle testimonianze e dei risultati dei primi accertamenti effettuati sui casi di violenze da parte dei nazifascisti, che al termine della guerra era stato consegnato ai giudici italiani. La mancanza di chiarezza sulle modalità e sul luogo del ritrovamento generò una serie di interpretazioni: prima fra tutte, la “ragion di Stato”. Il clima della guerra fredda, che vedeva contrapposti i due blocchi delle potenze del Patto Atlantico da un lato e l’Urss e stati satelliti dall’altro, suggerì che fosse poco “opportuno” smascherare tutti i crimini commessi dall’esercito tedesco, e non solo dalle Ss, visto che quello stesso esercito nei piani delle potenze vincitrici era destinato a riarmarsi al più presto, in funzione antisovietica. Gli ex studenti della Cassinis (Vittorio Bolzani, Ilaria Bordonali, Ylenia Casali, Karin Florian,Nicole Florian,Greta Pascucci) e il “giovane compagno di strada” Alessandro Monti, insieme agli insegnanti Barbara Cestari, Donata Martegani e Antonio Sacco, hanno cercato di evocare i tempi, i luoghi, le persone coinvolte nella tragedia, ricreando un’atmosfera carica di emozioni che ha fatto riflettere e commuovere il pubblico. Le letture sono state tratte, oltre che dal libro già citato, anche da “Marzabotto parla” di Renato Giorgi e da “L’ultimo girotondo” di Laura Pellegrini. Renato Vercesi ha messo a disposizione la sua video-presentazione “Il Campo di Fossoli”. È stata proiettata una parte del film “L’Uomo che verrà”di Giorgio Diritti del 2009, con la suggestiva colonna sonora curata da Mario Biscardini e Daniele Furlati. Non sono mancati brani musicali e canti di tradizione ebraica grazie all’eccezionale voce del soprano Suzanne Hobley ed alla bravura di Stefano Bobbio (chitarra), Sofia Greco Lucchina (flauto), Vittorio Bolzani (piano). Grazie anche a Marcello Brunero, addetto alle immagini, e a Pietro Brunero, Marco Casali e Daniele Pascucci per le riprese. Grazie anche alle alunne della IIIaD di Cassinis (Simona Smedile, Alessia Brignoli, Gaia Casali, Tecla Lioce, Sofia Màspero, Rebecca Prazzoli) che, seguite dalla prof.ssa Giovanna Calegari, hanno realizzato l’albero delle “Gocce di Memoria” (vedi foto a sinistra): gocce in terracotta appese come foglie a un albero, con impresso il nome delle località italiane colpite dalle stragi nazifasciste e il numero delle vittime.Infine anche la testimonianza di Renato Vercesi ha emozionato la platea. Il papà, Luigi Vercesi, è stato assassinato a Fossoli nel 1944. Prima di salire sul camion che lo avrebbe trasportato al poligono di tiro di Cibeno, riuscì a scrivere e lanciare a terra un biglietto, raccolto da due donne che lo fecero recapitare alla famiglia. Sul biglietto c’era scritto:“Mi hanno assassinato. Avvertite la famiglia. Luigi Vercesi via Paolo Sarpi 10 Milano.” Luigi Vercesi aveva 29 anni, una bambina di otto e un figlio di appena due mesi. “Quel bambino ero io”, ha raccontato quel pomeriggio Renato Vercesi, che ha testimoniato personalmente questa storia. Il papà era nato a Genova il 21 giugno 1914 ed era residente a Milano. Arruolatosi nella Marina militare, si imbarcò su un sommergibile con base a Taranto. Dopo il suo matrimonio con una ragazza del luogo nel 1935, nacque la sua primogenita. Congedato, si trasferì a Milano dove si impiegò in una ditta di progettazione e costruzione di caldaie. Allo scoppio della guerra fu richiamato in Marina ma, trascorsi alcuni mesi, fu congedato perché altri tre suoi fratelli erano già arruolati. Dopo l’8 settembre 1943 non rispose ai bandi della Rsi e il 23 marzo 1944 fu arrestato e rinchiuso nel carcere di San Vittore fino al 29 giugno successivo quando fu trasferito al campo di Fossoli come internato politico. Il 12 luglio, al poligono di tiro di Cibeno, fu fucilato insieme ad altri 66 internati politici. La condanna fu motivata come rappresaglia per un attentato partigiano compiuto a Genova; in realtà, come ci ha spiegato Renato Vercesi, non si trattò di rappresaglia, ma di un vero e proprio omicidio politico di massa, in quanto quasi tutti i fucilati erano riconducibili a gruppi di opposizione antifascisti clandestini e selezionati sulla base di una lista nominativa arrivata dal comando tedesco di Verona. Nel ‘47 gli fu riconosciuta la qualifica di partigiano per il periodo settembre 1943 - luglio 1944. Nel luglio del 1964 gli fu conferito dal Comune di Milano, l’Ambrogino d’Oro alla Memoria. L’11 maggio “Poesiamoci in Zona 9” Associazione Amici di “Zona Nove”, con il L’ patrocinio del Consiglio di Zona 9, è lieta di invitare le Scuole Primarie e Secondarie di I grado della Zona 9 di Milano e tutti coloro che avranno piacere di partecipare, alla Cerimonia di Premiazione del Concorso “Poesiàmoci in Zona 9”, IIa Edizione, che si terrà sabato 11 maggio alle ore 16 presso l’Auditorium di Viale Ca’ Granda 19. Saranno premiati, alla presenza del presidente del CdZ 9 Beatrice Uguccioni, del presidente della Commisione Educazione del CdZ 9 Antonella Loconsolo, del presidente della Giuria Serena Siniscalco, del presidente della Associazione Amici di “Zona Nove” Lorenzo Gomiero e del direttore di “Zona Nove” Luigi Allori, i primi tre classificati per ogni sezione: la Sez. A dedicata ai bambini del IV e V anno della Scuola Primaria; la Sez. B dedicata ai ragazzi del I, II e III anno della Scuola Secondaria di I grado. Inoltre verranno conferiti premi ai bambini e ai ragazzi segnalati dalla Giurìa come “Partecipanti con Merito” ed anche alle classi o alle scuole che si sono distinte per l’impegno e l’originalità. Vi aspettiamo numerosi! Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 21 UNIVERSITÀ BICOCCA a cura di Luigi Luce Un feto nel freezer: continuano le indagini e l’inchiesta interna Università della Bicocca non conduce alcun tipo di “L’ ricerca che preveda l’utilizzo di feti umani e applica in modo integrale le leggi vigenti in tema di materiali biologici umani”. Cosi il rettore Marcello Fontanesi ha commentato il ritrovamento da parte di un dipendente di un feto umano di 4-5 mesi in un freezer del dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze. Il freezer in oggetto appartiene al gruppo di ricerca del professor Angelo Vescovi, associato di biologia applicata nello stesso dipartimento. “Nel nostrio ateneo esiste un comitato etico - ha aggiunto Fontanesi - che vigila e approva le ricerche che implicano l'uso di materiale biologico. Costituiremo una commissione di inchiesta interna per indagare sulla vicenda e se dovesse emergere il coinvolgimento di personale dell'università, potete star certi che non metterà più piede in Bicocca”. Lo stesso Angelo Vescovi ha sottolineato come questo episodio sia avvenuto in concomitanza con la conclusione di un’importante ricerca sulla Sla (sclerosi laterale amiotrofica) che egli sta conducendo non in Bicocca ma presso il centro europeo di ricerca sulle cellule staminali di Terni e l'Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. “Per la ricerca e la terapia scientifica è impossibile utilizzare feti interi - ha comunque precisato Vescovi - ed eventuali frammenti possono essere impiegati solamente previa autorizzazione dei Comitati Etici delle strutture coinvolte. Insomma, il reperto cosi come è stato ritrova- to, ovvero congelato a -80 C°, lo rende completamente inutilizzabile a fini scientifici, perché la temperatura cosi bassa applicata a un corpo intero distrugge completamente le cellule e la anatomia dei tessuti stessi”. Sulla vicenda indaga ora la magistratura, che ha chiesto di acquisire le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza. Un aiuto alle indagini potrebbe arrivare dai sistemi che registrano ogni variazione di temperatura dei freezer, segnalando in pratica l'apertura delle celle frigorifero. Ma per il momento la mano che ha aperto quel frigo per custodirvi un feto umano resta sconosciuta. Sulla scatola di polistirolo in cui era custodito ilfeto c'era una vecchia etichetta con il nome di una professoressa che da anni, ormai, vive e insegna negli Stati Uniti. Si tratta di Paola Leone che ha lavorato anni fa alla Bicocca, ma dirige ora un dipartimento in New Jersey. Che ci faceva quell’etichetta sulla scatola di polistirolo? Coincidenza. È prassi che “ogni ricercatore contrassegni i propri reperti - spiega la direttrice del dipartimento, Marina Lotti - prima di metterli in frigo”. Dunque, quella scatola non arrivava da fuori. Adesso in Bicocca le preoccupazioni sono due: da una parte fare chiarezza sulla vicenda, dall’altra recuperare la serenità necessaria per continuare a fare ricerca. “Noi non lavoriamo sui feti racconta una delle ricercatrici - però siamo stati sommersi di domande dopo che è uscita questa storia. Ora abbiamo paura che a essere screditato sia il nostro lavoro”. Laurea ad honorem a Paolo Fresu il jazzista che crea benessere sociale Università Bicocca L’ ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Psicologia dei processi sociali, decisionali e dei comportamenti economici al musicista Paolo Fresu. La laurea è stata assegnata “per aver dedicato la sua arte alla promozione della cultura nelle comunità e nei gruppi della sua terra, attivando le relazioni sociali che si pongono a fondamento della convivenza; ha così favorito il benessere di tali collettività, benessere che dipende da fattori psicosociali e non solo da fattori economici. Fresu ha dimostrato così la potenza comunicativa della musica, in quanto forma simbolica, coniugando in un rapporto originale e fecondo il jazz e la cultura folklorica sarda”. Durante la cerimonia il professor Francesco Paolo Colucci, docente di psicologia sociale, nel suo intervento “Musica, Jazz e Psicologia Sociale” ha detto: “Il conferimento di una laurea honoris causa in Psicologia a un musicista jazz che si occupa anche di musica folklorica potrebbe apparire una bizzarria a chi non conosce la nostra disciplina e la sua storia. Infatti, alcune importanti radici della psicologia sono intrecciate con la musica e, ancor più, con la musica folklorica”. Eraldo Paulesu, docente di psicologia fisiologica ha affermato: “Fresu è stato premiato per la sua arte molte volte. Viceversa nostra intenzione, intenzione del Senato Accademico e del Magnifico Rettore, è stata quella di premiare prima di tutto l’operatore culturale”. “L’innovazione - ha detto a sua volta il rettore Marcello Fontanesi - che è uno dei valori fondanti della nostra Università, passa anche attraverso la cultura e la musica”. “Produrre cultura - ha detto Paolo Fresu nella sua lectio - non significa solo generare economia, ma promuovere l’uomo, prima ancora di ciò che egli produce. Pensiamo all’enorme numero di giovani che leggono, scrivono, dipingono, fotografano, vanno a teatro, suonano o recitano e scoprono il mondo attraverso l’arte. Giovani che non solo scoprono la realtà grazie ai linguaggi creativi ma che, attraverso questi, vedono il mondo (e i suoi problemi) con lucidità e sgombri dai pregiudizi e dagli steccati che l’architettura della società odierna ci impone. Sono loro i giovani del futuro. Quelli che dovranno cambiare le regole e che avranno il compito di tracciare strade meno tortuose di quelle attuali. Cultura è sinonimo di conoscenza laddove il fine è nobile e utile alla crescita della società e, dunque, del Paese”. Fresu ha concluso la sua lectio con un concerto per tromba, flicorno e multi effetti alla presenza, fra gli altri, di Ornella Vanoni, Caterina Caselli e il neoassessore alla cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno. È stata anche allestita una mostra, dal titolo “Time in Jazz. Una terra in musica” che, attraverso un percorso di immagini e video, racconta i 25 anni del festival di Berchidda. Il 16 maggio elezioni per il nuovo rettore ono state indette le elezioni S del rettore dell’Università Bicocca per il mandato 20132019. La prima votazione si svolgerà il prossimo 16 maggio. Nel caso in cui nessun candidato riuscisse a ottenere la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, così come previsto dallo Statuto dell’Università, sono previste tre ulteriori tornate. La data per la presentazione delle candidature è il 6 maggio prossimo. L’elettorato attivo spetta a tutti i professori di ruolo, ai ricercatori sia a tempo indeterminato che determinato, agli assistenti ordinari del ruolo ad esaurimento, a tutto il personale tecnico-amministrativo a tempo indeterminato con voto ponderato del 10 per cento e ai rappresentanti degli studenti eletti in Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Nucleo di Valutazione e Consiglio degli Studenti. Alla carica di rettore possono candidarsi tutti i professori di prima fascia delle Università italiane. Lucia De Biase, la professoressa che insegnava col sorriso ucia De Biase, scomL parsa di recente, è stata professore associato dal 1980 nel raggruppamento scientifico-disciplinare di Analisi Numerica, prima presso l’Università degli studi di Milano, poi presso l’Università Bicocca. È stata tra le fondatrici del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e del corso di laurea in Scienze Ambientali, poi Scienze e Tecnologie per l’Ambiente. Ha ricoperto diversi incarichi nell’Ateneo, tra cui membro del Nucleo di Valutazione. La sua attività di ricerca ha riguardato lo studio di problemi di fluidodinamica ambientale, con particolare riferimento ai flussi di massa e di energia in corsi d'acqua superficiali, nel mare e nei ghiacciai, la previsione di parametri ambientali rilevanti per la produzione di energia elettrica e per la previsione di eventi catastrofici innescati da situazioni meteorologiche particolari. Le attività di ricerca si sono svolte, in gran parte, nell’ambito di collaborazioni con Cesi Ricerca Spa e con la Regione Lombardia. La ricordiamo con un testo scritto dagli amici e dai colleghi: “La Professoressa Lucia De Biase è stata il riferimento per l’insegnamento della Matematica a Scienze Ambientali fin dalla sua istituzione nel 1992, quando ancora l’Università Bicocca non era ancora stata costituita. La sua passione per l’insegnare e per gli studenti si percepiva in ogni sua azione: nello svolgere le lezioni e le esercitazioni, nel seguire le innumerevoli tesi, nell’accogliere gli studenti amorevolmente nel suo studio ogni qualvolta avessero un problema. Tra le tante attività svolte con entusiasmo, tutti noi abbiamo ben presente l’impegno profuso all’interno dell’Ateneo quale membro del Consiglio di Amministrazione e del Nucleo di Valutazione. La sua fervente curiosità le ha permesso di accostarsi a numerosi campi di ricerca, in cui la matematica talvolta sembrava non avere un ruolo predominante, mentre ne era l’asse portante. Interpretando profondamente la multidisciplinarietà delle “Scienze Ambientali”, si appoggiava a validissimi esperti esterni, spesso suoi ex studenti, che contribuivano all’originalità, al valore ed alla valenza delle tesi sviluppate, nella visione di un Sapere con diverse sfaccettature che oltrepassava i limiti delle singole discipline. Lucia è stata una persona che ha dato vita, ha vissuto e trasmesso vita con intensità, fino all’ultimo, nonostante la vita non sia stata certo clemente con lei. Ma questa forza ed energia è rimasta fortemente impressa nei nostri cuori, illuminandoli. Tante volte a chi l’incontrava in Università, anche nelle estreme difficoltà delle ultime settimane, lei diceva: ‘Come potrei non cercare di venire in Dipartimento il più possibile? Faccio un lavoro che mi diverte, mi apre il cuore, e pensate, mi pagano anche per farlo! Sono stata davvero fortunata!’ Grazie Lucia”. OSPEDALE DI NIGUARDA Fondazione Collice: concerti per pazienti Uno sportello in aiuto dei neo-genitori Lorenzo Meyer Monica Landro assimo Collice (nella foto), nato a Cosenza nel M 1945 e morto a Niguarda nel 2009, è riconosciuto dal mondo scientifico come un maestro della Neurochirurgia, dai suoi pazienti come un padre, e dai suoi amici come un maestro di vita. Ha cominciato a lavorare al reparto di Neurochirurgia di Niguarda nel 1970, dapprima come Assistente poi come Aiuto, poi ancora come Primario e infine come Direttore del Dipartimento di Neuroscienze. È stato Professore a contratto dell’Università Statale di Milano, Presidente della Società Italiana di Neurochirurgia, nominato Primario Emerito dell’Ospedale Niguarda. A lui è stato dedicato il Reparto di Neurochirurgia di Niguarda. Nel 2011, in memoria del marito, la moglie Rosa Borgia Collice ha voluto la Fondazione per le neuroscienze Massimo Collice Onlus. Gli obiettivi della Fondazione sono coerenti con il duplice interesse, clinico e scientifico, che ha animato tutta l’attività professionale di Massimo Collice. Sul piano scientifico è stato promosso un bando internazionale annuale riservato a giovani studiosi che premi il contributo più innovativo sul tema delle malformazioni vascolari cerebrali. Gli altri progetti prevedono invece l’apertura all’interno del ONA NOVE 22 Reparto di Neurochirurgia di un ambulatorio di sostegno psicologico ai malati a cui sia stata diagnosticata una grave patologia e la raccolta fondi per la costruzione di uno “spazio vita” collegato con l’Unità Spinale dell'Ospedale Niguarda. Spazio polifunzionale che ospiterà: laboratori in cui insegnare ai malati para o tetraplegici ad usare le capacità residue anche per un nuovo inserimento professionale, aule multimediali, spazi per terapie diverse (pet therapy, terapia occupazionale, ecc), auditorium. Tuttora in corso è invece la stagione di musica itinerante nei reparti dell’ospedale per offrire ai degenti, ma anche ai parenti o a tutti coloro che lo desiderano, la possibilità di godere di un contatto ristoratore con la bellezza e l’armonia. La stagione musicale continua coi seguenti appuntamenti: Sabato 20 aprile, ore 16, “Da Napoli a Buenos Aires”, Tenore: G.Cerreto, Pianoforte: I. Zincone; Sabato 4 maggio, ore 16, “La chitarra nelle Americhe”, Chitarre: L. Burocchi, D Marinelli: Sabato 18 maggio, ore 16, “Casta Diva: Sentimento e passione”, Soprano: D. Cera, Pianoforte: G.Martano. I concerti si terranno presso la sala d’attesa degli ambulatori dell’edificio Blocco Sud, piano terra. Ingresso gratuito. o scorso novembre all’Ospedale Niguarda ha L preso il via un importante progetto. Si chiama “Fiocchi in Ospedale” ed è un’iniziativa - firmata Save Children - finalizzata a dare una mano alle neo-mamme e ai neo-papà. Può capitare che un evento così bello come la nascita di un figlio sia minato da sensazioni come ansia, preoccupazione, senso di inadeguatezza, soprattutto in contesti in cui la genitorialità nasca in situazioni di disagio. “Il progetto ‘Fiocchi in Ospedale’ ha preso il via al Niguarda e al Policlinico di Bari - ci spiega Laura Anzideo, coordinatrice per Save the Children dell’iniziativa nell’ospedale milanese - e intende intervenire per supportare i servizi già attivi sul territorio per sostenere le neo-mamme e i neo-papà, che affrontano problemi quali la povertà, la solitudine, la depressione, la scarsa conoscenza delle cure genitoriali”. Questi fiocchi, che ci immaginiamo rosa e azzurri si traducono in una piccola stanza, nel cuore del Dipartimento Materno-Infantile (al piano terra del padiglione 16) dell’Ospedale Niguarda. Si tratta di uno spazio confortevole in cui le mamme possono trovare un punto di ascolto per le loro difficoltà, uno sportello a cui rivolgersi per chiedere informazioni, oppure una semplice, ma altrettanto fondamentale, area per allattare il piccolo. Ad accoglierle ci sono gli educatori e gli operatori sociali dell’Associazione di Promozione Sociale Mitades, che con Save the Children porta avanti il progetto al Niguarda. “L’idea - ci dice Silvia Baldini, Presidente Mitades - è quella di uno sportello socio-educativo nell’ospedale per favorire l’inserimento nel percorso-nascita. Spesso ci troviamo di fronte a giovani coppie o giova- ni famiglie e l’obiettivo è quello di fornire loro servizi che possano sostenerli dal punto di vista psicologico e dal punto di vista educativo. Spesso, poi, chi si rivolge a noi lo fa per avere un sostegno materiale o una consulenza legale,come nel caso delle donne immigrate, spaesate dalle numerose pratiche burocratiche che le aspettano dopo la nascita del bambino”. Per aiutare è necessario creare un contatto, ascoltare e dare una mano anche indirizzando e consigliando i servizi ad hoc sul territorio, ma anche quelli già presenti in Ospedale dedicati alle neo-mamme. Ciò che preme arrivi forte e chiaro è il concetto di conoscersi per fare rete, di condividere e partecipare: sono diverse, infatti, le attività pensate per coinvolgere le mamme in prima persona. “Al pomeriggio ci ritroviamo al padiglione 3 - ci dice Valentina Affettuoso, operatrice sociale del progetto - e a seconda del giorno sono in programma diverse attività, come l’introduzione al massaggio infantile, ma anche letture ed esercizi per imparare a vedere il mondo con gli occhi del bambino, per immedesimarsi con il piccolo e i suoi bisogni già da quando è nella pancia della mamma”. Il percorso in gruppo è molto importante perché aiuta a far emergere con più facilità i veri bisogni e le difficoltà con cui i neo-genitori si scontrano ogni giorno. Inoltre aiuta a combattere contro quella solitudine che tanto spesso travolge le mamme, una volta tornate a casa con il neonato. Sapere che esiste un sostegno in ospedale, dove se vuoi puoi ritornare per chiedere aiuto è il primo passo per non essere spaventati da questa nuova esperienza, ma per godersela appieno e per poter avere una maternità “coi fiocchi”. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA 9 BELLEZZA IN DERBY ONA a cura di Franco Massaro I pirati in Zona a cura di Lorenzo Meyer e Mauro Raimondi Enzo Jannacci, il milanese milanista stato “tutto, anzi parecchio”, È Enzo Jannacci. Lo sappiamo. E visto che è inutile ripeterlo, in queste poche righe non vogliamo ripercorrere la sua carriera di cantante o la sua attività di medico: all’uopo, ci sono i quotidiani che - giustamente! negli ultimi giorni hanno riempito le loro pagine con la biografia e i capolavori di uno dei maggiori uomini di spettacolo che Milano abbia mai partorito. No, quello di cui vogliamo parlare è dello Jannacci milanese, di colui che è stato e sempre sarà il simbolo di una città intera. Anzi, di un certo tipo di Milano, quella umile Enzo con Ricky Gianco e un po’ imbranata ma anche sensibile, ironica e orgogliosa, come il barbone con le scarpe da tennis che quando capisce di non essere gradito impone allo spocchioso guidatore di farlo scendere. La Milano proletaria di Rogoredo, dove Jannacci era cresciuto, ma che poteva e potrebbe benissimo essere anche quella di Niguarda o della Bovisa. La città degli anni ’60, che il boom lo viveva chiusa in fabbrica o sulle impalcature (e d’estate all’Idroscalo), mentre altri, esattamente come ora, si arricchivano sul suo sudore. Quella dei milanesi non-bauscia, che nonostante le apparenze erano e rimangono la maggioranza. Diciamolo chiaramente, al di là dell’ironia e della poesia con cui sono spesso condite, del divertimento o il “magone” con cui le ascolti, le canzoni di Jannacci sono assolutamente “politiche” nel decidere di affrontare alcuni temi o di descrivere con sincera empatia certi personaggi. Vedono infatti come protagonisti chi trascorre ore intere sul tram (o ad aspettarlo) e poi la domenica scappa allo stadio (sbagliandolo) o in balera, dove per “una basin mi su no ma quella sera avria daa la vita intera“. Ai molti “vengo anch’io no tu no”, a quelli che sono soli, alle Veroniche e alle Vincenzine, ai Giovanni telegrafista, ai Soldato Nencini, a tutti quelli che “hanno cominciato a lavorare da piccoli, non hanno ancora finito adesso. E non sanno che cazzo stanno facendo”: chi, almeno una volta nella vita, non si è sentito così? E siamo poi così sicuri che in città non ne esistano più, di persone simili? Anche per questa ragione, naturalmente, Jannacci ha cantato molto in quel dialetto milanese in mezzo al quale lui era nato e cresciuto, con cui si identificava. E la sua grandezza è stata anche quella di rimanere sempre e coerentemente schierato con questa metà del cielo meneghino, anche quando si è guadagnato la celebrità o è diventato uno stimato professore. Fedele fino alla fine, proponendo sui nuovi dischi, pur nel vergognoso revisionismo storico degli ultimi decenni, canzoni sui partigiani come “Cesare” o “Sei minuti all’alba”. Prendendosela negli anni con gli spacciatori di droga e, nella memorabile “Sun sciupaa”, con la “Milano da bere” e i suoi “fighetti” che si mettevano le Timberland e si pulivano la coscienza dalla propria ricchezza consigliando al barbone di turno di “non bersi” i quattro soldi che gli davano. Smascherando l’ipocrisia di tutti quelli che “se me lo dicevi prima” davanti alla disperazione di chi non ha un lavoro. In questo suo essere “popolare”, Jannacci è stato anche, profondamente, milanista. Almeno fino a quando tenere per il Milan ha significato qualcosa di socialmente identificabile. Perché essere tifoso rossonero, quando lui lo è diventato negli anni ’50, voleva dire trovarsi dalla parte di quei poveretti che non vincevano un campionato dal lontanissimo 1907. Dei “cacciavit”, come erano stati battezzati i milanisti per i loro umili lavori ma anche per l’incapacità a fare qualcosa di buono nella vita e nel calcio. Non è un caso che anche due dei più cari amici di Jannacci di quei tempi (oltre a tutti i comici che affollavano il mitico Derby), Beppe Viola e Renato Pozzetto, avessero scelto il Milan: allora era la seconda squadra di Milano, quella per cui tifavano gli operai della Breda e della Pirelli oppure - per l’appunto - gli scapestrati come loro, molto differenti dagli impiegati e dagli “sciuri” neroazzurri della Milano bene. Anche perché il Milan, da sempre, era simbolo di un gioco magari non sempre vincente ma spettacolare, alla Gre-No-Li, contrapposto al catenaccio dell’Inter di Foni; del bonario e ironico Nereo Rocco, antitetico all’algido e categorico Helenio Herrera. Pur generalizzando, per tutti gli anni ’60 e ‘70 il derby è stato il simbolo della divisione sociale presente in città, anche perché parteggiare per una o l’altra squadra lo si ereditava di padre in figlio. “Zero a zero anche ieri ‘sto Milan qui, ‘sto Rivera che ormai non mi segna più, che tristezza, il padrone non c’ha neanche ‘sti problemi qui”, canta Vincenzina. E in effetti fino ai primi anni ’80, cioè a quando sono esistite le fabbriche, essere milanisti (o interisti) voleva dire appartenere a una precisa classe sociale. Non solo, significava pure possedere delle caratteristiche psicologiche ben precise, come dimostrò l’appassionata, generosa presenza a San Siro dei tifosi del Milan durante il campionato di serie B del 1982-83, addirittura superiore a quella dei “cugini” - sempre pronti a fischiare la loro Inter - nella massima serie. Quella è stata l’ultima testimonianza della atavica diversità tra le tifoserie delle due squadre meneghine. Da quel momento, progressivamente, tutto si è uniformato, e quel football che Jannacci e molti di noi hanno amato ha smarrito buona parte della sua poesia, soffocata da un calcio sempre più fisico ma soprattutto da interessi economici e politici. Così, adesso, più che il milanismo quello che resta di Jannacci è la sua milanesità, ben rappresentata inoltre dal carattere aperto dell’artista, dalla sua bonomia. Come ha ben compreso l’Inter, che prima della sfida con la Juventus ha commosso San Siro inondandolo delle note di “El purtava i scarp del tennis”. Un gesto bello e dovuto, per un milanese che ha saputo raccontare con originalità e poesia una città che, pur tra molti cambiamenti, ha mantenuto gli stessi problemi di emarginazione e povertà di qualche decennio fa. Ma che, adesso, non ha più nessuno che li sappia cantare FOTOREPORTER DI è sempre qualche sorpresa a guardare in alto, specialmente C’ quando soffia un venticello fresco di Primavera. Così, inaspettatamente, sul tetto di un palazzo di una decina di piani ai confini del Parco Nord, ho visto sventolare la bandiera dei pirati! Normalmente si vedono quelle di Inter e Milan e qualche volta il Tricolore, ma questa, poi, non me l’aspettavo! Con tanto di pennone! È proprio tempo di cambiamenti. Buona Primavera. ([email protected] <mailto:[email protected]>) Ciao Andrea! stata una triste Pasqua per la famiglia, gli amici, per tutti È coloro che l’hanno conosciuto nella sua breve vita. Andrea Aceti aveva 23 anni! È stato alunno della scuola elementare di via Cesari e in seguito ha frequentato le Medie in via Asturie. Una fatalità, dopo un’immersione nelle acque di Bonassola in Liguria, ha deciso che lasciasse tutti noi. La notizia ci ha scosso profondamente. Gli insegnanti lo ricordano come ragazzo brillante, sportivo, solare e maturo. Condoglianze alla famiglia da parte della Redazione di “Zona Nove” e da tutte le persone che hanno avuto modo di conoscerlo. Ciao Andrea! Ricordo di Luigi Tessadri el mese di marzo di questo anno ci ha lasciati Luigi N Tessadri. Alla moglie Anna, al figlio Stefano, alla nuora e ai nipoti vanno le nostre più sentite condoglianze. Ciao Luigino, ti ricorderemo sempre con affetto. Gli amici del Bar Lory ONA a cura di Franco Bertoli Ancora cose belle e cose brutte in Zona 9 1 4 2 5 iacevole è ammirare ciò che la natura propone in questo inizio di P primavera (foto 1-2) o ciò che l’uomo rappresenta sui muri per contrastare il grigiore di questa città (foto 3). Sconcertante è al contrario, 3 6 sempre,constatare quanto sia sgradevole trovare pali al limite della caduta in V.le Testi ang. Vidali (foto 4), discariche pedonali in Via Gatti (foto 5). Il Comune poi ci mette del suo lasciando che le buche sul mar- 7 ciapiede di Via Gatti (foto 6) si allarghino (speriamo nel petrolio sottostante?) o evitando il lavaggio delle strade lasciando che sia l’acqua piovana a fare il lavoro (foto 7)-. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 23 ONA NOEUV Cont el coo in di nivôl L’angolo di Don Giuseppe La colonna poetica a cura di Augusto Cominazzini a cura di Don Giuseppe Buraglio a cura dei lettori Sta citto… Un liceo dentro il Sessantotto Pensierino di stagione …parli soltant mi! L’è ‘l perentori avvertiment d’ona specie de Rasputin, perchè chi sgarra el vègn radiaa, el ris’cia el confin. El vocifera cont intôrna cént alter intent a guardà lu ch’el baccaia, el gesticola, el gira e rigira infolarmaa. I consilii d’on moderno Nostradamus ghe guzzen la ment, tutt l’è sbagliaa, tutt l’è guast, de rifà, indecént. Bisògna mandà a cà i politich veri zòmbbi rinsecchii, eliminà ‘l governo e tutt quèll ch’el gh’ha lì. Mètt in riga magistraa, funzionari, sciôr imprendidôr, mandà in galéra i côrròtt, chi l’ha perduu l’onôr. L’è quèll “del v’ aff...”, del strasà, de l’illegalità (a proposit del Costa Rica gh’è nisun’altra novità?) Lu el vôsa, ma quèi che stann, mut, a scoltà a còsa serven se deven soltant pensà e guardà? Fòrse gh’hann el permèss de parlà con quèi de la stèssa idea, minga de politica, ma de culinaria o come crèss on’orchidea. Finalment hinn riescii a rivà in Parlament, paren la copia de quèi de la Giovin Italia del vòttcént. Quèi li eren di cospiradôr che taseven per salvà la pèll, invece questi chi pensen, tasen guarden per salvà ‘l sgabèll. Infatti rinuncen, per onestà môral (e per l’aria che tira) a la poltrona comoda (mèi el sgabèll), a stipendi d’or... nò TAV, nò TV, nò euro, se tôrna a la lira. Mai pu privilegi, vita francescana, sobrietà, mensa popolar, a pé o in biciclètta, mandaa de eseguì con impègn particolar. Intant lôr pensen, guaden tasen... ma la barca l’affonda, impreparaa ai difficoltà per fà tôrnà l’Italia... provvida, sicura, giocônda. Lu el sbèrgia, el critica, l’insulta, el condanna, però el scantona dai grev responsabilità ch’el gh’ha adòss. E num, insemma a lôr, pensom, guardom e... “sta citto li!”. D urante la mia vita di studente ho frequentato un Liceo pubblico, lo Scientifico “G.Pascoli” di Gallarate. L’ho iniziato nell’ottobre 1966 e ho dato la maturità nel luglio 1971. Questo ha voluto dire iniziare prima del nascere della contestazione giovanile detta “del sessantotto” e finire nel pieno della stessa contestazione. Un periodo a dir poco interessante. Sicuramente stimolante. Oltre che… pericoloso! Ricordo le infuocate assemblee di noi studenti, le prime della storia della scuola italiana, le varie richieste per una gestione più “democratica” della scuola, per ottenere le “interrogazioni programmate”, per il “sei politico”. Tutto questo condito da una atmosfera altamente politicizzata: destra contro sinistra, in uno scontro frontale che provocava letteralmente dei morti! Erano i tempi della guerra in Vietnam, del discusso presidente americano Nixon (poi coinvolto nello scandalo del Watergate), della esaltazione del comunismo cinese (o cubano), delle rivoluzioni sociali e politiche soprattutto dell’America Latina. A livello di Chiesa si stava vivendo la primavera aperta dal Concilio, con tutto il rinnovamento che portava con sé tanta contestazione della Gerarchia, accusata di soffocare il rinnovamento spirituale, di segregare teologi progressisti come Hans Kung piuttosto che Leonard Boff, quest’ultimo esponente di spicco della cosiddetta “teologia della liberazione”, vicina al popolo sudamericano oppresso dai regimi di destra. La scuola viveva in intima simbiosi con la società, e non solo nazionale. I problemi del mondo entravano nella scuola, facevano discutere, creavano tensioni, stimolavano la coscienza civica di studenti e professori. A mio giudizio, posso dire che questo periodo ha avuto il grande pregio di creare e tenere viva in noi giovani di allora una profonda consapevolezza di tutti i problemi del mondo. Spesso ci si perdeva un po’ dentro, vuoi per inesperienza, vuoi per superficialità, vuoi per incapacità a resistere al plagio dei vari “guru” della destra o della sinistra invero un po’ “snob”. Il vero vantaggio era quello di avere degli interessi grandi, positivi, non circoscritti ai soli libri di testo o ai semplici “piaceri dell’età giovanile”. Per contro, devo dire che un po’ lo studio ci è andato di mezzo. Ricordo bene che dentro tutto questo bailamme non sempre le materie scolastiche stavano in cima ai nostri pensieri! Il tempo ha poi contribuito a ridimensionare le esagerazioni e a riportare un po’ le cose al loro posto. Ma mi chiedo: oggi siamo tornati forse troppo indietro? Abbiamo perso del terreno guadagnato? Questo anelito per le grandi problematiche mondiali è rimasto almeno in qualche misura? Non voglio rispondere: lascio aperte le domande! Mi sembra più corretto e stimolante. odiaco di ona a cura di Anna Maria Indino L’oroscopo di Aprile ARIETE 21.3 – 20.4 Spazierete da un campo all’altro, da un interesse all’altro con grande abilità ed eclettismo. Avrete modo di mettere le basi per un rapporto affettivo più profondo e significativo di quelli che avete attualmente, sentimenti profondi animeranno le vostre azioni. Se avete la necessità di effettuare acquisti importanti, attendete momenti migliori. BILANCIA 23.9 – 22.10 Sarete tentati di mandare all’aria un incontro amoroso per paura di qualche complicazione, vi perdereste una bellissima occasione. Lavoro, il momento appare fortunato anche per costruire il vostro futuro professionale. Sarete attratti da un’attività fisica molto utile e rigenerante, il vostro fisico e la vostra mente hanno bisogno di allentare un po’ la tensione. TORO 21.4 – 20.5 Se penserete più a voi stessi e alla vostra realizzazione personale e interiore che al partner tutto migliorerà notevolmente nel vostro rapporto. Non fatevi incantare dalle promesse di un parente, ma decidete di testa vostra, seguendo soprattutto ciò che vi suggerisce il cuore. Salute, pigrizia e golosità a danno della forma, andate in palestra. SCORPIONE 23.10 – 22.11 Non fatevi sfumare una bella occasione per fare un viaggetto simpatico e inserirvi in una compagnia di persone in gamba. Sarete attratti da una nuova attività creativa che potrà diventare fonte non solo di gratificazioni professionali ma anche di interessanti guadagni. Salute, per controlli preventivi o cure termali, l’ultima settimana. GEMELLI 21.5 – 21.6 Tenderete una mano a chi si trova in un forte stato di tensione e di confusione e che saprà ben presto esservi riconoscente. Lavoro, si prevede un periodo difficile, potranno verificarsi cambiamenti non desiderati. Ottimo praticare l’attività fisica per scaricare la tensione accumulata da diverso tempo, positivi anche interessi creativi e culturali. SAGITTARIO 23.11 – 21.12 Tenterete di scaricare sugli altri alcune vostre responsabilità, ma potreste provocare reazioni contrarie. Una simpatica amica vi coinvolgerà in uscite divertenti, grazie alle quali vi sentirete più allegri. E, grazie a tante nuove amicizie, non farete più gli orsi. Coccole, ottimi gli ultimi dieci giorni per le sedute dal parrucchiere e dal pedicure. CANCRO 22.6 – 22.7 Se la situazione professionale non vi soddisfa non state fermi a recriminare, ma agite subito e in modo efficace, avrete molte possibilità da sfruttare. Sta nascendo un’intensa attrazione fisica con una persona molto affascinante, ma che non desidera legami seri, tenetelo presente. Denaro, riuscirete a far fronte anche alle spese impreviste. CAPRICORNO 22.12 – 20.1 Si prevede che sarete in buona forma fisica, pronti ad affrontare diversi momenti di impegno e di fatica, raggiungendo ottimi risultati sia agonistici sia professionali. In amore qualche piccola ripicca rischierà di incrinare il rapporto, parlatene subito, prima che sia troppo tardi. Salute, periodo ideale per migliorare il tono muscolare delle gambe. LEONE 23.7 – 23.8 Finalmente alcune vostre insicurezze spariranno come d’incanto. Vi sentirete molto positivi e carichi di vitalità. Al lavoro sarà necessario ridefinire alcuni accordi espliciti e impliciti tra colleghi. Una volta chiarite le reciproche posizioni potrete ripartire alla grande. Salute, curate l’alimentazione e evitate i cibi elaborati. ACQUARIO 21.1 – 19.2 Attenzione a spiacevoli sorprese da parte di soci e collaboratori, dovreste mettervi al riparo stabilendo accordi più chiari e formalizzando la vostra posizione in modo più preciso. Amore, avrete piena disponibilità a rinnovare il rapporto di coppia. Salute, combattete la tendenza agli eccessi rinunciando a qualcosa, i vantaggi saranno immediati. VERGINE 24.8 – 22.9 Potrete gestire meglio i rapporti affettivi e di amicizia, a patto che riusciate a superare la eccessiva gelosia o possessività. Al lavoro inutili battibecchi tenderanno a disturbarvi e mettervi di pessimo umore, cercate di non dar loro troppo peso e di proseguire serenamente per la vostra strada. Denaro, periodo molto movimentato. PESCI 20.2 – 20.3 Molti saranno con voi per una decisione economica importante, quindi decidetevi ad agire, senza immaginare strane complicazioni e intoppi. In amore sarete voi a tenere le redini della situazione, anche se non sempre ve ne renderete conto, cercando continue conferme. Bellezza, puntate tutto sulla seconda metà del mese, per scegliere un look nuovo ma vincente. IL SEGNO DEL MESE ARIETE 21.3 - 20.4 Segno di Fuoco, è detto Cardinale in quanto dà inizio alla stagione della primavera. Caratterizza personalità impulsive, vivaci, leali, ingenue, generose, dalla psicologia semplice ed immediata. PIETRA: Rubino – COLORE: Scarlatto – ESSENZA: Lavanda – FIORE: Garofano – GIORNO: Martedì ONA NOVE 24 Giorgio Tacconi Amo le api che con il loro grazioso volteggiare ronzano alacremente attorno ai fiori primaverili. Sono affascinato dalle libellule che con le loro ali dai colori metallici e cangianti sfrecciano con rapidi scatti sopra placidi stagni. Passerei ore ad osservare il frenetico intrecciarsi delle laboriose formiche nei loro misteriosi percorsi Ammiro i ragni mentre tessono abilmente eteree e robuste tele Accolgo con gioia il frinire delle cicale quando al mare d’estate mi svegliano alle prime luci del sole. Ma le zanzare, Signore. Le zanzare… Perché? Nell’aria c’è Marina Amodeo Nell’aria c’è una grande voglia di aspettare. Nell’area c’è una speranza per lottare. Nell’area c’è una grande voglia d’amare, sì ecco perché sento tanta voglia nel sperare nuove emozioni disegnando la vita a colori. Natura e Salute a cura di Paola Chilò (naturopata) Per rimanere giovani e in salute nti-aging, che in italiano significa Anti-età, è una parola ultimaA mente molto utilizzata, che rimanda immediatamente all’idea di eterna giovinezza. Fin dai tempi più antichi la giovinezza è un simbolo considerato quasi “divino”, basti ricordare come nella mitologia greca Ebe, figlia di Zeus e di Era, che portava salute e benessere agli dei dell’Olimpo dispensando nettare e ambrosia con una coppa, venne in seguito denominata Juventas nell’antica Roma, poiché identificata con il perenne rifiorire e ringiovanire dello stato. Alla luce di tale leggenda mitologica si può dedurre che attraverso un buon nutrimento, un buon cibo, una buona alimentazione (e non solo), Ebe, cioè l’eterna giovinezza, ci riconosca come suoi commensali facendoci dono di salute e benessere. Per compiacere Ebe, le regole principali sono tre: prendersi cura di sé con una regolare attività fisica; bere e mangiare in modo sano; gestire lo stress. La pratica dell’esercizio fisico ha un doppio vantaggio: favorisce la circolazione periferica con un miglioramento dell’elasticità e del nutrimento della pelle, rallenta il declino delle capacità cognitive, previene molti disturbi legati all’invecchiamento; e secondariamente ma non meno importante, aumenta l’autostima, il tono dell’umore, attenua i livelli di stress ed ansia. All’origine dell’invecchiamento cellulare vi sono i radicali liberi, responsabili dei processi ossidativi dannosi per l’organismo. È per questo che la nostra alimentazione deve prevedere una dose relativamente alta di cibi antiossidanti e abbondante acqua per garantire un buon ricambio stimolando l’eliminazione delle scorie. Facciamo quindi scorta di Vitamina E, Vitamina C, selenio, bioflavonoidi, acido lipoico, coenzima Q10 che si trovano in: mirtilli, ciliegie, fragole, lamponi, uva, amarene, prugne e susine, cipolle, cavolo rosso, carote, zucche, verdure a foglia verde, peperoni e frutta color arancio, anche il tè verde e il vino rosso sono altamente antiossidanti. La vitamina E è maggiormente disponibile in mandorle, noci e nocciole e anche in spezie essicate come basilico,maggiorana, prezzemolo, rosmarino, salvia, mentre il selenio è un minerale che si trova principalmente in riso, avena, noci e molluschi. Una posizione particolare nella lista dei cibi “rinvigorenti”la possiedono l’aglio e il peperoncino.Il primo ha proprietà antivirali, antibatteriche, stimola il fegato e riduce la pressione favorendo la prevenzione delle malattie cronico-degenerative. Il secondo stimola la circolazione e depura i reni, regola la pressione e aiuta a mantenere alti i livelli energetici. Vi sono infine due alghe ormai ampiamente riconosciute come alimenti ricchissimi di minerali indispensabili per il mantenimento della salute, quali l’alga klamath e l’alga spirulina per integrare le nostre pietanze. Per gestire lo stress e aiutare il nostro sistema psico/fisico a sostenere periodi di intensa fatica,esistono complessi di oligoelementi come il manganese/cobalto che, assunti regolarmente, offrono un valido sostegno a corpo e mente, ricordandoci che siamo un tutt’uno e pertanto “siamo ciò che in fondo pensiamo di poter essere. Se la giovinezza è in noi Ebe sarà lieta di dispensarci nettare ed ambrosia.” Le ricette di ona Nove a cura di Franco Bertoli Filetto di branzino al radicchio rosso trevigiano ppassire il radicchio (tagliato a fette) per 5/6 minuti in una A padella coperchiata con olio, sale, pepe e vino bianco. Ungete una pirofila per forno con un cucchiaio d’olio ed una spruzzata di sale grosso adagiando il filetto di branzino. Salare, pepare e passare sul filetto un velo di formaggio (ricotta affumicata o grana). Sul tutto stendere il radicchio coprendo la pirofila con carta stagnola. Infornare a 180° per 7/8 minuti. • Ingredienti: 4 filetti di branzino, 2 mazzetti di radicchio rosso trevigiano, ricotta affumicata o grana, mezzo bicchiere di vino bianco secco, olio e.v., sale, pepe. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. FILO DIRETTO CON LE ISTITUZIONI DAL PARLAMENTO Al lavoro sulle prime misure contro la crisi e per le riforme costituzionali Franco Mirabelli (senatore della Repubblica) niziamo da questo mese una nuova ruIluoghi brica che intende avvicinare i cittadini ai istituzionali. Come operano i parlamentari eletti sul territorio? Come far pervenire loro le nostre istanze, i nostri suggerimenti e le nostre critiche? Pensiamo che sia utile anche questo spazio. Quali sono state le sue prime esperienze di senatore? Come è andata, in particolare, l’elezione di Pietro Grasso a presidente del Senato? Entrare al Senato le prime volte è stato per me emozionante. Al di là della crisi della politica e delle istituzioni e della sfiducia che purtroppo circonda il Parlamento e che sicuramente è responsabilità di una politica sempre più chiusa, autoreferenziale apparsa, in tempo di crisi, troppo distante ai cittadini e dai cittadini. Sedere in Senato è un grande onore e soprattutto una grande responsabilità: sei nel luogo che più di altri rappresenta la democrazia, i valori della nostra Repubblica per cui tanti si sono battuti mettendo in gioco la propria vita e lì hanno lavorato per il Paese i padri della Patria. Le prime sedute le abbiamo dedicate all’elezione del presidente del Senato. Il Pd aveva cercato un accordo con le altre forze politiche per eleggere alle camere due presidenti che potessero rappresentare tutti. Purtroppo il Movimento Cinque Stelle e il raggruppamento di Monti si sono resi indisponibili a ogni scelta comune. Per non rinunciare alla scelta di eleggere persone che potessero rappresentare insieme autorevolezza, apertura, discontinuità col passato e sensibilità sociale,abbiamo proposto ed eletto Laura Boldrini e Pietro Grasso. Non solo.Abbiamo anche eletto con i nostri voti, senza scambi, al Senato un Questore e alla Camera un Vicepresidente di M5S a testimoniare ulteriormente la nostra idea per cui quando si parla di istituzioni si parla di un patrimonio comune che non può essere ridotto a una sola parte anche se maggioritaria. Pietro Grasso è stato eletto anche coi voti di alcuni senatori di Cinque Stelle e la sua Presidenza, lo ha fatto capire subito, sarà segnata da un forte impegno per la legalità, il valore a cui si è ispirato da Magistrato e che si è già tradotto in una proposta di legge sulla corruzione coerente con l'impegno che molti di noi avevano assunto in campagna elettorale firmando l'appello di Libera e Don Ciotti. Negli ultimi giorni, pur nell’incertezza politica, stiamo lavorando per approvare provvedimenti importanti come quelli che prorogano la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari visti i ritardi delle Regioni nel predisporre soluzioni alternative e, soprattutto, quelli che possono aiutare la nostra economia consentendo, in tempi brevi, alle aziende di ricevere i pagamenti dalla Pubblica Amministrazione, che ritardano ormai da molti mesi, e ai Comuni di poter investire un po' di soldi grazie all'allentamento del patto di stabilità. Al 2 aprile il mandato di Pierluigi Bersani è stato “congelato” perché in Parlamento non si è concretizzata una maggioranza stabile sia alla Camera sia al Senato. Sono al lavoro due Commissioni di esperti. Come vede questa situazione, per molti versi inedita? In queste settimane, di fronte alla domanda di cambiamento venuta dalle urne e all’urgenza dettata dalla crisi di affrontare i problemi concreti degli italiani, abbiamo proposto provvedimenti che possono essere approvati presto e che servono a ricreare sviluppo, lavoro e ad affrontare le emergenze sociali e a riformare la politica, tagliando i costi, abolendo le Province, dimezzando i parlamentari, sostituendo il Senato con una Camera federale, togliendo i rimborsi elettorali e riducendo gli stipendi. Allo stesso tempo abbiamo proposto di creare una commissione in cui discutere con tutti le riforme istituzionali ormai urgenti e indifferibili a partire dalla riforma elettorale. Sulla base di questa proposta il presidente Napolitano ha dato a Bersani l'incarico di verificare la possibilità di formare un governo. Il paradosso è stato ed è che proprio le forze che più hanno intercettato la voglia di cambiamento, in partico- lare M5S, di fronte alla possibilità di realizzare concretamente proposte che sono anche loro, si sottraggano alla responsabilità, rischiando alla fine di favorire proprio chi in questi anni ha portato il Paese sull’orlo del baratro. Ora il Presidente Napolitano ha chiesto a due commissioni variamente composte di suggerire possibili convergenze su cui costruire un nuovo governo. È un contributo utile e importante per il Parlamento, ne faremo tesoro. Restando però convinti che solo un Governo che tenga insieme responsabilità e cambiamento possa essere utile al Paese e per questo non siamo disponibili a fare un esecutivo con chi in questi anni ha portato l'Italia a questo punto e non ha nessuna credibilità come forza di rinnovamento. Su quali temi intende impostare la sua attività? A quando il primo incontro con i cittadini della zona 9 per raccogliere idee, spunti di riflessione e critiche? Per quanto riguarda le Commissioni ho scelto di continuare ad occuparmi delle cose per cui ho lavorato in Regione:casa,Expo,infrastrutture e trasporti. Credo in questo modo di poter mettere a frutto le mie competenze ma anche di poter essere più utile alla realtà milanese che, proprio su questi temi, si gioca una parte del proprio futuro. Ma intendo occuparmi anche di legalità e lotta alla criminalità organizzata e le prime mozioni che ho firmato sono state per la ridefinizione della Tares e il pagamento dei debiti della P.A. Infine, come mi ero impegnato a fare in campagna elettorale, ho sottoscritto un disegno di legge per il riconoscimento delle coppie omosessuali. Proprio la complessità della situazione politica mi spinge a creare occasioni di incontro con i cittadini della zona, per ascoltare opinioni oltre che per raccontare l’attività che svolgo in Parlamento. Domenica 14 aprile alle ore 10 presso il circolo Pd Prato-Bicocca di via Moncalieri abbiamo organizzato un primo incontro a cui spero partecipino i cittadini della zona che hanno proposte, idee e voglia di confrontarsi in un momento tanto difficile. www.francomirabelli.it - [email protected] DALLA REGIONE LOMBARDIA Sui costi della politica i primi segnali di Maroni non sono incoraggianti Onorio Rosati (consigliere regionale) Comincia con questo numero la collaborazione di Onorio Rosati (neo consigliere regionale per il Pd) con il nostro mensile per farci conoscere cosa succede in Regione. osti della politica e costi della democrazia, attorno a questi due temi si sta discutendo dei tagli, previsti dal decreto Monti, sul contenimento della spesa pubblica che riguarderanno a partire dai prossimi mesi anche la Regione Lombardia, entrata nella sua X Legislatura. I primi segnali della Giunta Maroni, non sono incoraggianti. La questione è semplice, come applicare i tagli relativi alle indennità dei consiglieri, degli assessori e del presidente, insieme a quelli per il personale dei Gruppi consiliari regionali, per la comunicazione e il loro funzionamento. Cosa necessaria e assolutamente dovuta, vista la situazione di crisi che attraversa il Paese e la necessità non più rinviabile di un contenimento della spesa pubblica, senza che questo porti a tagliare il welfare e i servizi per i cittadini, vista la necessità che la politica e i politici si diano un profilo di sobrietà, nei toni e nei loro comportamenti, dopo le impresentabili vicende avvenute da queste parti. Dicevo, come fare tutto C questo, con tempestività? Entro tre mesi si dovrà fare una apposita legge regionale, senza alterare le regole basilari della democrazia, e che riguardano un rapporto equilibrato anche nelle risorse destinate tra il funzionamento della Giunta Regionale e quindi del Governo di Regione Lombardia e il funzionamento del Consiglio Regionale, quindi del Parlamentino della Lombardia, dove sono rappresentate tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione e dei Gruppi consiliari regionali. Alcune cifre possono aiutare e partendo dai consilglieri, alla fine della scorsa legislatura erano stati aboliti i vitalizi e l'indennità di fine mandato. Il decreto Monti, che andrà recepito da apposita LR entro tre mesi dall'inizio della nuova legislatura, pena il taglio dell'80% delle risorse trasferite dallo Stato alla Regione Lombardia (escluse quelle per la sanità), prevede per i nuovi consiglieri solo due fasce massime, per le loro indennità. Compensi che andranno decisi, nelle loro quantità e nella loro erogazione, Regione per Regione, ma che non potranno superare i 6200 euro mensili per i consiglieri, per 12 mensilità, e i 7200 euro mensili per gli assessori, sempre per dodici mensilità. Nella scorsa legislatura i compensi superavano per i consiglieri non milanesi i 10.000 euro. A questi tagli che riguardano gli eletti, si aggiungono la drastica riduzione delle risorse destinate, e qui ci sono le noti dolenti, alla copertura dei costi del personale dei Gruppi, e quindi la loro dotazione numerica, insieme alla riduzione delle risorse per il funzionamento dei Gruppi (iniziative politiche sul territorio, convegni, seminari, propaganda, informazione). Anche qui alcuni dati: è previsto il taglio del 50% delle risorse per il personale dei Gruppi e del 75% per le spese di comunicazione e di funzionamento dei Gruppi. In questo contesto, ai sacrifici, necessari, previsti per i Gruppi e il Consiglio, non corrisponde assolutamente un analogo comportamento, da parte della Giunta Maroni, che non vincolata allo stesso modo e misura dal Decreto Monti, ha predisposto un’apposita delibera regionale che prevede, per se e per la sua struttura, un taglio di solo il 10% delle risorse utilizzate nella scorsa legislatura. Tutto ciò produce due effetti, entrambi negativi: una minore quantità di risparmi di risorse pubbliche e insieme l’alterazione del rapporto tra la maggioranza e le opposizioni, finendo con il penalizzare pesantemente queste ultime, non potendo esse beneficiare dell'informazione istituzionale, tipica di chi governa. Contro questa decisione, il Gruppo del Pd è pronto a battersi con le altre forze di opposizione in Consiglio Regionale, perché al taglio dei costi della politica, pur necessari, non debba corrispondere un taglio anche della democrazia e della normale dialettica democratica tra maggioranza ed opposizioni. Comunque, vi terrò informati sugli sviluppi di questa vicenda. Un saluto a tutti. LE NOTIZIE DEL MESE Due milioni dal Comune per la nascita di nuove imprese e promuovere lavoro Angelo Longhi ([email protected]) (disegno di Luigi Muzzi) • 23 marzo. Sorprese dai dati delle dichiarazioni dei redditi di tanti italiani… Sono solo 426 mila (l’1,35% del totale) i contribuenti che dichiarano al fisco di guadagnare più di 100 mila euro lordi anno. I dati che arrivano dal dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia sulle denuncie dei redditi del 2012 ci dicono che i dipendenti guadagnano in media più degli imprenditori. Che i gioiellieri denunciano in media 15 mila euro lordi anno. Che ci sono il 24% dei con- tribuenti che dichiarano un reddito così basso che sono a imposta zero. Eppure le norme sull’Imu hanno fatto emergere 100 mila soggetti che possiedono immobili all’estero per un valore complessivo di 21 miliardi di euro. I dipendenti e i pensionati versano l’80% dell’Irpef mentre il lavoro autonomo contribuisce solo per il 6,7%. Il 10% della popolazione detiene il 50% della ricchezza e la forbice si allarga sempre di più complice anche la crisi economica. • 24 marzo. Pisapia tra i sindaci più amati in Italia Nella lista dei sindaci più amati d’Italia Pisapia è in decima posizione con un consenso del 61,2% in crescita di 5 punti rispetto a un anno fa. • 26 marzo.10 anni dopo il budget di Albertini, partono i lavori Pisapia ha recuperato, dopo che per 10 anni erano stati dimenticati i soldi in un cassetto, i progetti per il sistema elettronico di indirizzamento ai parcheggi, voluto e approvato dalla prima giunta Albertini. Cartelloni elettronici fuori dall’area C avvertiranno dove sia possibile parcheggiare. Ridurre le auto parcheggiate su strada e abbattere anche il tempo (e le emissioni inquinanti) in cui al volante si gira spesso a vuoto a caccia del posteggio sono le intenzioni non solo di Abertini ma anche di Pisapia. Che farà partire i lavori a luglio. Del 2013. • 27 marzo. Bando Start 2013: finanziamenti per le imprese lombarde Sono più di due milioni di euro i fondi messi a disposizione di tutti i lombardi per favorire la nascita di nuove imprese e/o promuovere opportunità di impiego in imprese già esistenti per disoccupati, cassaintegrati e iscritti alle liste di mobilità. Il bando finanziato tra gli altri dal Comune di Milano (assessore Cristina Taiani) ha come prioritario il coinvolgimento nel progetto delle aree più periferiche della città, con un dialogo attivato anche grazie al coinvolgimento dei CdZ. Il progetto Start 2013 si prefigge anche di aiutare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro, supportando le piccole e medie imprese lombarde con meno di 4 anni o con più di 4 anni ma operanti nei settori moda, design, green economy. Se fanno nuove assunzioni o stabilizzano il personale precario ci sono voucher da 8mila o 10mila euro. Novità di quest’anno è anche il finanziamento fino a 25mila euro per l’avvio del singolo progetto, attraverso l’istituto del microcredito. Le informazioni sui termini del bando sono consultabili su www.start.lombardia.it. • 27 marzo. Marchionne sotto indagine penale dalla magistratura per violazione dei diritti sindacali Dopo le 2 condanne di 1° e 2° grado a Roma e di un altro pronunciamento a Torino, la Fiat che continua la sua discriminazione antisindacale, si dice sorpresa per il procedimento (penale questa volta), iniziato contro di lei dopo le diffide della Fiom. Secca la reazione di Maurizio Landini segretario della Fiom:“La Fiat ha scelto di impedire agli iscritti alla Fiom di Pomigliano di lavorare. Questo è anticostituzionale, in nessun paese democratico le aziende fanno lavorare o lasciano a casa la gente sulla base dell’iscrizione a questo o a quel sindacato. Dunque noi ci rivolgiamo ai tribunali per difendere il diritto di quei lavoratori. Non capisco lo stupore della Fiat. Loro calpestano i diritti e i cittadini-lavoratori vanno in tribunale a difendersi.” • 28 marzo. Inchiesta della Cgil: spesa per la casa insostenibile per 3 milioni di italiani. Tra tasse, mutui e bollette si utilizza il 40% del reddito cosìcché 3 milioni di famiglie scivolano verso la povertà. Nonostante la crisi abbia fatto crollare il numero delle compravendite di abitazioni i prezzi non hanno ancora subito un calo equiparabile. Nell’ultimo decennio i costi sono aumentati dal 50% fino al 100%. E peggio è andata per gli affitti che si sono incrementati del 130% per i contratti rinnovati. Non stupiscono gli incrementi esponenziali che si sono registrati per gli sfratti per morosità aumentati del 100% (240 mila negli ultimi 5 anni). Di pari passo crescono i pignoramenti perché diventa insostenibile pagare il mutuo. Tra il 2008 e il 2011 sono aumentati di circa il 75% (arrivando a sfiorare i 38 mila). • 30 marzo. Dolce e Gabbana : 343 milioni di multa per evasione fiscale. Erano seguiti dallo studio commercialista dell’ex ministro berlusconiano Giulio Tremonti Vivessero in Germania per loro ci sarebbero pene molto dure. Da noi (purtroppo) non è così. I miliardari Dolce e Gabbana sono stati condannati in appello per un’evasione ingentissima perpetrata tramite un intreccio di società lussemburghesi e di compravendita di marchi. A fronte di una contestazione di evasione per un miliardo di euro hanno concordato il pagamento di 343 milioni. • 31 marzo. Malattie simulate, falsi incidenti, doppi lavori, nei guai 5 agenti di Linate e un vicequestore Prima Filippo Ninni (già condannato a 4 anni per aver utilizzato in modo a dir poco disinvolto l’auto di servizio, e aver fatto la cresta su diverse trasferte), e adesso altri 5 suoi ex sottoposti a processo per peculato, truffa e falso. Gli agenti avrebbero simulato due incidenti stradali per ottenere un lunghissimo periodo di convalescenza e un sostanzioso risarcimento. • La frase del mese è di Beppe Grillo:“…e chi è deluso perché non facciamo accordi (con il Pd per dare un governo di cambiamento al Paese, ndr) ha sbagliato voto”. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 25 FILO DIRETTO CON LE PROFESSIONI PARERI LEGALI Il licenziamento collettivo Dimitri Barbera istituto del licenziamento collettivo è disciplinato principalL’ mente dall’art. 24 della Legge n. 223 del 1991. Le cause che giustificano il ricorso a tale istituto risiedono nella riduzione o trasformazione dell’attività o del lavoro di un’azienda, e nella cessazione dell’attività stessa. L’ipotesi di licenziamento collettivo si verifica nel caso in cui le imprese che occupano più di 15 dipendenti, in conseguenza di una suddetta causa, intendono effettuare almeno cinque licenziamenti nell’arco temporale di 120 giorni nella medesima unità produttiva, oppure in più unità produttive dislocate nella stessa provincia. Fra i tanti aspetti del lavoro che la cosiddetta Riforma Fornero ha intaccato, c’è anche quello dei licenziamenti collettivi. La legge 28 giugno 2012 n. 92 ha, infatti, modificato diversi passaggi di quanto previsto dalla legge n. 223/91 per quanto riguarda la procedura e le modalità di licenziamento, la comunicazione del licenziamento, e le sanzioni in caso di trasgressione della normativa. La nuova riforma del lavoro stabilisce che l’azienda intenzionata ad effettuare tagli di personale debba comunicare l’elenco dei lavoratori che intende licenziare non oltre i 7 giorni dalla comunicazione del licenziamento inviata a ciascuno di essi e non più in concomitanza. Tale comunicazione da inviare, oltre che ai lavoratori interessati, anche alla Direzione Territoriale del Lavoro, ai Sindacati e alle Associazioni di categoria, è da effettuarsi in forma scritta inserendo in essa alcune informazioni obbligatorie. Ovvero: le cause che hanno portato ad un sovrannumero di dipendenti; la quantità, il ruolo aziendale e il profilo professionale in recesso; le tempistiche di attuazione delle modalità ed eventuali azioni per ridurre le conseguenze sociali del taglio. La riforma ha introdotto importanti novità per quanto riguarda le sanzioni da applicare a quell’aziende che non rispettano la legge nell’iter di licenziamento dei lavoratori. Queste le conseguenze in caso di licenziamento illegittimo e inefficace: a) reintegro nel posto di lavoro e pagamento da parte dell’azienda al lavoratore di un’indennità commisurata all’ultima retribuzione globale maturata, che non deve essere inferiore a cinque mensilità, in caso di licenziamento mancante di comunicazione in forma scritta; b) reintegro nel posto di lavoro e pagamento da parte dell’azienda al lavoratore di un’indennità commisurata all’ultima retribuzione globale maturata, che non supera le dodici mensilità, in caso di mancato rispetto dei criteri di scelta del lavoratore da collocare in mobilità; c) risarcimento in forma di indennizzo per un corrispettivo variante fra le dodici e le ventiquattro mensilità, tenendo in considerazione l’ultima retribuzione globale, per il mancato rispetto della procedura sindacale durante l’iter di licenziamento. È possibile impugnare il licenziamento entro 60 giorni dalla comunicazione. Nei 180 giorni successivi è, invece, obbligatorio presentare il ricorso alla cancelleria del giudice del lavoro o in alternativa inoltrare la richiesta di conciliazione alla controparte. L’onere della prova in ordine alla sussistenza dei requisiti richiesti dall’art. 24 della Legge n. 223/91, per quanto riguarda il licenziamento per riduzione del personale grava su chi assume che il licenziamento ha tali caratteristiche. Quindi, sul datore di lavoro, o viceversa, sul lavoratore, a seconda di chi sostenga che il licenziamento presenta i requisiti indicati dall’art. 24 della Legge 223/91. È importante sottolineare che l’azienda nell’effettuare eventuali tagli al personale deve considerare esigenze e criteri tecnico-produttivi e organizzativi della propria attività, oltre che le indicazioni dei sindacati e delle associazioni di categoria. Non da ultimo vanno tenute presenti, in mancanza dei criteri sopra citati, le situazioni famigliari e l’anzianità dei lavoratori. E’ evidente che questi sono tempi duri per tutti. Dimitri Barbera - Avvocato del Foro di Milano V. Arganini, 24 Studio Legale e Tributario Via Soperga 4, telefono 02.66714559 - fax 02.700418300 - [email protected]. ODONTOIATRIA I low cost dentali sono sicuri? Nunzio M. Tagliavia odontoiatra privato con senso etico, nel momento in cui deciL’ de di adottare una politica a prezzi contenuti, low cost, sa bene che al di sotto certi prezzi non può scendere, altrimenti ne perderebbe la qualità della prestazione, e farebbe correre dei rischi ai pazienti. Il low cost nella sanità ormai si è diffuso in tutte le specialità mediche, con le forme più disparate che, non di rado, disorientano il potenziale paziente. Nel caso specifico, chi è alla ricerca di un centro per ricevere cure dentali può avere il dubbio se i low cost siano affidabili dal punto di vista della qualità delle cure o della sicurezza dei materiali utilizzati. Sciogliere questo dubbio non è sempre facile, poiché le offerte di questo genere sono talmente numerose, che è certamente complicato scegliere basandosi su quanto proposto dalla pubblicità, veicolo di informazione principale, che oggi ha praticamente soppiantato il passaparola.Allora, l’unica possibilità che rimane al potenziale paziente è seguire alcune semplici regole che limiteranno al minimo i rischi di fregature, nel caso ci si rechi in una struttura di questo tipo. Una prima regola è identificare il titolare della struttura, ed eventualmente controllare la regolare iscrizione nel sito dell’Ordine professionale di per- tinenza. Avere poi la conferma che chi ci cura i denti sia un medico odontoiatra, oppure un odontoiatra, è un’ottima base di partenza per avere la sicurezza che le cure proposte saranno corrette e che le tariffe, per quanto calmierate, rientreranno in parametri di decoro per l’odontoiatra e di sicurezza per il paziente. Ne consegue che, se mai un potenziale paziente dovesse rilevare tariffe troppo basse o, peggio, ascoltare miracolose promesse di cura, deve sospettare che ci si trovi di fronte a un “abusivo”, ovvero un soggetto che non possiede i titoli legali per esercitare, e che del prezzo troppo basso ne fa specchio per le allodole. Altra regola utile è dubitare quando, una volta redatto il preventivo (che deve essere sempre chiaro), la struttura insiste nel proporre un contratto di finanziamento per il pagamento delle cure. Il finanziamento delle cure mediche è strumento utile e diffuso, ma non deve essere metodo primario per il loro pagamento. Purtroppo quando lo è, la tariffa low cost, anche in questo caso, è uno specchio per allodole per vendere contratti di finanziamento, e lì trovare i guadagni; e purtroppo la cronaca recente ci ha già segnalato casi di strutture pseudo-odontoiatriche, il cui scopo primario non era quel- lo di curare denti ma proprio di vendere contratti di finanziamento. Se si ha necessità di dilazionare i pagamenti molto meglio una scrittura privata con l’odontoiatra. Inoltre, occorre avere cautela verso le politiche di sconti attraverso “buoni” a prezzo molto basso. Anche in questo caso, potrebbe esserci il sospetto che il low cost sia un modo per attirare un numero alto di clienti, magari a scapito della qualità. Quindi molto meglio una politica di low cost di uno studio con impostazione tradizionale, vale a dire, con un rapporto costante e diretto con uno o più odontoiatri per le cure. Questo perché solo chi esercita questa professione con la sola missione di curare denti, e ci mette il proprio nome, può praticare tariffe low cost etiche e affidabili, che non rappresentano né uno svilimento della professione né una gara ad accaparrarsi clienti-pazienti. Il tutto a vantaggio della sicurezza del paziente. Dottor Nunzio M. Tagliavia, medico chirurgo odontoiatra, via Luigi Mainoni d’Intignano 17/a - 20125 Milano - Telefono 02.6424705 - Cellulare 329.4339539 - [email protected] www.dentistalowcost.it. L’ARCHITETTO RISPONDE Come ristrutturare un appartamento senza spostare bagni e cucina entili architetti, abbiamo un appartamento di circa G 100 mq situato all’ultimo piano di un condominio, con due bagni poco funzionali e molto spazio sprecato in corridoi. Vorremmo ristrutturarlo senza spostare bagni e cucina, con l’obiettivo di allargare la stanza dei nostri due bimbi ed ingrandire il soggiorno, in modo da ampliare gli spazi per farli giocare e per ricevere gli amici. Vorremmo anche sfruttare meglio i bagni per mettere una lavatrice e un bidet dove manca. Cordiali saluti, Elena e Massimo entili Elena e Massimo, vi proponiamo una soluzione G che, attraverso interventi relativamente “soft”, rivoluziona lo spazio a vostra disposizione. Partiamo dall’ingresso, reso più accogliente allargandolo e ribassandolo con un controsoffitto. Da qui si passa alla zona giorno attraverso due passaggi, uno principale rivolto all’area dei divani e uno diretto allo studio, che non è più una stanza a parte ma è una zona del soggiorno semplicemente occultata da una libreria a giorno. Si otterrà un ambiente molto più spazioso, luminoso e flessibile, adatto alle feste con gli amici e ai giochi dei bimbi. Abbiamo anche ricavato un caminetto tra le due finestre di fronte ai divani: dato che siete all’ultimo piano potrete eventualmente costruire una canna fumaria. Eliminando parte del disimpegno, al centro della casa si sviluppa la zona pranzo, anch’essa con un ribassamento dedicato, e un nuovo ripostiglio poiché quello attuale cede il posto a vantaggio della camera dei bambini, molto spaziosa al centro per poter giocare. Infine i bagni sono resi più funzionali senza troppa spesa: vasca e doccia sotto la finestra lasciano più spazio, da una parte per la lavatrice e dall’altra, dove il bagno lungo e stretto viene ampliato, per il bidet e un grande mobile lavabo. Studio Archimeg - v.le F. Testi 74, 20126 Milano www.archimeg.com - Tel. 02.45077251 Tra Cielo e Terra: novità nella tradizione Arti marziali, Zumba e Balli di Gruppo e Ballo Liscio! Nel Centro di Viale Zara 9, nel cuore pulsante della città, nuovi corsi di Zumba, Savate, Ginnastica posturale e, ultima novità, i Balli di Gruppo, da Sala e Ballo Liscio. e novità solide affondano le L radici nella tradizione: Tra Cielo e Terra crea nel Centro, un posto protetto in un clima familiare in cui bambini, ragazzi, single e famiglie possono sentirsi coccolati, sereni e sicuri, per praticare attività sportiva. Il Centro è il punto d’incontro ideale per varie discipline ma, soprattutto, un importante luogo d’incontro per le persone. Il Direttore del Centro “TRA CIELO E TERRA”, Dr. Paolo Menconi, fautore di una operazione di continuo rinnovamento, ci spiega: “Agire nell’ambito di una realtà particolare come la nostra, coordinando le varie discipline in modo da creare un’efficace interazione è, sicuramente, una prova appassionante che coinvolge e stimola tutti. Tra le varie attività, abbiamo sviluppato nuovi corsi di Zumba, Savate, Ginnastica Posturale, Pilates e Kung-fu con grande entusiasmo dei nostri Associati: inoltre, con l’avvici- ONA NOVE 26 narsi della primavera, stiamo facendo sistemare, ammetto con grande passione, il nostro ampio giardino (chicca davvero rara in zona!); conto, con la bella stagione, di portare alcuni corsi all’aperto, in mezzo al verde e ai fiori. Avete tra le novità anche un corso di Savate. Che cosa è il Savate? P.M.: Il Savate, chiamata anche Boxe Francese, è una disciplina completa che sviluppa velocità, forza, dinamicità e autostima e può essere praticata, in sicurezza, sia dai bambini che dagli adulti. Utilizza sia le braccia, come la boxe, che le gambe ed è molto efficace anche come difesa personale. Nel nostro Centro viene insegnata da un grande campione del mondo, che è stato anche allenatore di alcune nazionali di vari Paesi, che hanno portato al titolo mondiale i loro atleti. Vi invito a provarla gratuitamente per una settimana, ne sarete affascinati. Zona Danza in grande fermento. Aggiornaci sulle ultime novità. P.M.: Nel nostro Centro, la straordinaria offerta di ZONADANZA già presentava corsi per tutte le età di Danza classica, Modern Jazz, Break Dance, Hip Hop, Danze Polinesiane, Balli Caraibici. Un’offerta rivolta a tutti: dalle bambine, ai teeneger sino agli adulti, con eccellenti Maestri di grande livello. Queste competenze ci consentono di portare con ZonaDanza l’Arte del Ballo al “servizio di tutti”. In quest’ottica, abbiamo creato i nuovi corsi di Balli di Gruppo, Balli da Sala e Liscio, con insegnanti con grandissima esperienza. Valzer, Polka, Mazurca, Tango, Paso Doble, Balli LatinoAmericani e Standard: balli della nostra tradizione con corsi per tutti i livelli, per dare una risposta anche a quelle persone della nostra Zona che amano guardare trasmissioni come “Ballando con le Stelle”; un’occasione, quindi, per lasciar da parte i momenti di solitudine e, attraverso il ballo, trovare un modo per socializzare, per stare in forma, per condividere momenti spensierati e divertenti e stare insieme “ballando con gli amici” e con le tante persone che si possono conoscere nel nostro Centro. Un caloroso invito a tutti coloro che quando ascoltano la musica non riescono a fermare il loro corpo che inizia a muoversi a ritmo, come per magia... venite a dare un’occhiata al Centro Tra Cielo e Terra in V.le Zara al 9 per una lezione di prova gratuita e per iscrivervi ad un corso di ZonaDanza. Sarà per noi un piacere avervi tra i nostri Associati. Auguro ai lettori di Zona9 e alle loro famiglie un periodo ricco di attività sportiva, di salute e di serenità. Buon divertimento a tutti! - www.tracieloeterra.net - Tel. 02-69003406 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Iscriviti all’Associazione Amici di ONA NOVE Socio ordinario Euro 10 (Euro 5 per studenti e pensionati), Sostenitore Euro 25. Per iscriversi rivolgersi presso la sede del giornale in via Val Maira 4. TA EBAO Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 Cell. 335.1348840 Pagina riservata ai lettori lettere in redaz ione POCHI MA VUOTI I PARCHEGGI BLU La Lilla funziona da alcune settimane, senza un adeguato supporto di parcheggi auto vicino alle fermate. Eppure, gli esigui spazi destinati alla sosta, delimitati con striscia blu, sono utilizzati solo a metà. Il paradosso è presto spiegato: solo pochi permessi di parcheggio sono arrivati per posta ai residenti, che non si azzardano a parcheggiare la mattina senza avere il pass regolare. Risultano affollati, invece, gli uffici dell’anagrafe di via Passerini per il rilascio dei permessi. Si sapeva fin dall'inizio che il piano di finanziamento per la nuova metropolitana non copriva la realizzazione di parcheggi vicino alle stazioni. Quindi il Comune ha deciso di drenare il flusso di auto pendolari con l’istituzione di parcheggi gratuiti solo per i residenti in zona. Agli uffici della motorizzazione, che gestiscono gli archivi degli automezzi in circolazione, spettava di indicare i permessi da rilasciare. Ma l’operazione ha funzionato male: si sono verificati molti errori di attribuzione e lacune informative, che hanno lasciato parecchi residenti senza permesso. Finora i vigili si sono mostrati tolleranti, girando al largo dalle vie in questione, ma fino a quando? I funzionari dell’anagrafe sono stati sommersi dalle richieste nel mese di marzo, ma affermano che col tempo la situazione si normalizzerà. Per ottenere il rilascio di un permesso regolare, il residente deve recarsi all’ufficio anagrafe con patente e libretto di circolazione del mezzo intestato, in originale e fotocopia; inoltre deve compilare un modulo di richiesta. L’operazione è abbastanza rapida... quando finalmente arriva il proprio turno e si accede allo sportello. Se i parcheggi si riempiranno, sarà una buona notizia. Sarà il segnale che le persone lasciano le auto e circolano in metro, in bicicletta o a piedi. Claudio Antonelli ( marzo) ANCORA SULLE STRISCE BLU Arrivano le strisce blu: in zona 9 parcheggi gratis solo per i residenti. Falso, la mia famiglia è residente in via Ornato ma non in area 43 quindi non abbiamo diritto al Pass. È arrivata la Lilla che porterà beneficio a chi percorre l’asse Testi-Zara ma in un paese civile non avrebbero permesso l’apertura parziale di una linea di metrò senza creare punti di raccordo con aree di parcheggio libero per residenti e non. La motivazione data per le strisce blu è la seguente: tutelare i residenti sprovvisti di box dal crescente numero di vetture che si prevede verranno parcheggiate a ridosso delle fermate della M5. Non mi risulta che la M5 sia stata presa d’assalto dagli utenti provenienti da fuori zona in auto al punto da far pagare il parcheggio a tappeto non solo nei grandi viali ma anche nelle vie laterali e meno significative visto che non c’è un solo parcheggio non a pagamento nell’area 43. Inoltre qualcuno controlla che le strisce blu siano rispettate? Mirella Granzotto (marzo) STRISCE BLU CERCASI Nella nostra zona è esteso il servizio di parcheggio a pagamento delimitato dalle strisce blu. Per i residenti sono stati predisposti dei pass per parcheggiare gratuitamente nelle suddette strisce, sotto casa propria e nei limiti della zona 43 di appartenenza. Tutti, tranne gli inquilini di via Lanfranco della Pila 5 che, essendo fuori dai limiti di zona, chissà poi perché, non ne hanno diritto e si trovano accerchiati dalle strisce blu senza poter parcheggiare da nessuna parte, in modo gratuito si intende. Qualcuno mi sa spiegare il perche di questa scelta? È possibile porre rimedio a questa discriminazione? Fabiano Dago (aprile) che proseguono per via Tremiti, sia che vengano da via Maestri del Lavoro e svoltano a sinistra, proseguendo spesso in controsenso, sia da coloro che vengono dalla stessa via e svoltano a destra, con pericolo di incidenti fra Via Saluzzo è una camera a gas stato rimesso davanti alle finestre delle camere da letto del È nostro condominio in via Antonio da Saluzzo 5, il capolinea dell'autobus 42. Già nel 2008 era stato spostato il capolinea della linea 44 di via da Saluzzo 5, in seguito a un grave incidente: il 6 febbraio 2008 l’autobus in sosta davanti nostro condominio esplode e incendia tutta la facciata con gravissimi danni (esplosione vetri e facciata da rifare). L’Atm ci ha rimborsato il danno subito ma ora a distanza di pochi anni rimette il capolinea nello stesso posto valutato come pericoloso e inadatto solo 5 anni prima. Ma è assurdo! Il capolinea va assolutamente spostato in una via ampia dove non rechi pericolo e disagi a nessuno! Un autobus in sosta perenne davanti alle camere da letto, e peraltro a rischio d’incendio, è altamente nocivo per la salute e per la sicurezza di noi condomini a causa dei gas di scarico dei bus che si susseguiranno ininterrottamente dalle 6 di mattina alle 24. Il marciapiede che separa l’autobus dalle finestre raggiunge forse il metro e 30 di larghezza, il rumore è tale da far tremare i vetri, i mezzi sono inoltre pericolosi: gli stessi conducenti mi riferivano, ai tempi della linea 44, di non poter spegnere i mezzi perché rischiavano di non ripartire o peggio di prendere fuoco e senza dubbio come sappiamo. Tra l’altro sono pochissime le persone che prendono l’autobus in via Saluzzo o che scendono, è assolutamente inutile quindi un capolinea in una zona a bassissima frequentazione. Marta Gallizia (marzo) WIFI PER TUTTI Diversamente da quanto pubblicato su ”Zona Nove” di febbraio, la biblioteca dell’U12 non fornisce il servizio WiFi ai cittadini (resta ad uso esclusivo degli studenti). Sarebbe bello se “Zona Nove” si facesse promotore per far dare accesso WiFi an- auto e per i pedoni stessi che si avventurano nella sua traversache ai cittadini. ta. Le chiedo di intervenire presLuca Viero (marzo) so chi di dovere onde poter inserire una “vera rotonda fisica” al LA ROTONDA posto dell’attuale o provvedere DISEGNATA Alla Sig.ra Uguccioni, presiden- in altro modo. te del CdZ 9. Da circa un anno Giovanni Boffi (marzo) nella zona fra Via Adriatico,Via IL MOTORINO Maestri del Lavoro e via TremiDIMENTICATO ti è stata inserita una rotonda ovoidale solo disegnata sul- Sono parecchi mesi che il motol’asfalto. In tale rotatoria viene rino nella foto 1 (probabilmante costantemente violato il senso rubato) è parcheggiato sul mardella stessa, tagliata dalle auto ciapiede all’angolo di via Cicero- 2 1 4 ne, vicino all’ufficio postale, I vigili di zona sono stati avvisati, ma il motorino è ancora li. Non sarebbe il caso che con il numero di targa si risalisse al proprietario? Foto 2: per attraversare la strada si prega 5 di non usare le strisce pedonali. Lettera firmata (marzo) IL SALOTTO SUL MARCIAPIEDE Come si vede dalla foto 3 all’incrocio Pila/Arganini da qualche settimana abbiamo un bel televisore completo di sedia in legno per meglio vedere i programmi tv nonché alcuni sacchi di rifiuti vari. Colui che deposita il tutto penso stia rifacendo casa perchè da due mesi circa ci delizia con le sue offerte gratuite. Abbiamo già collocato: materassi, rete per letto, minifrigo, stendi biancheria e numerosi sacchi di rifiuti. Purtroppo queste ultime offerte non sono più disponibili in quanto l’Amsa da me interessata ha gentilmente rimosso il tutto. Alfredo Belo (marzo) I CANTIERI DEL TUBO I lavori in via Sbarbaro (foto 4) durano ormai da oltre un anno, costringendoci a rientrare in zona Niguarda da un’unica via alternativa che arriva da Bresso. Altra difficoltà alla viabilità sono i lavori stradali di via Bauer/Arganini. Ma quando finirà questo stillicidio? Edmondo La Tegola (marzo) IL PARCHEGGIO DELL’OSPEDALE Il parcheggio antistante l'ospedale Maggiore di Niguarda è grande e praticamente e fortunatamente sempre mezzo vuoto. Trovo assurdo fare pagare il parcheggio davanti a un ospedale (non è un teatro) con una simile disponibilità di spazio. Marco Vittori (marzo) PRIGIONIERE NELL’ASCENSORE Mi reco con un’amica al parcheggio della coop, non per la spesa, ma perché dovevo fare delle foto tessera al negozio di Giansanti. Al ritorno prendiamo l’ascensore per tornare al parcheggio e saliamo insieme a un’altra signora con il figlio e un carrello. Arrivati al primo piano l’ascensore non sia apre in nessun modo (eravamo sotto solo di una decina di cm dall’uscita). Suoniamo l’all’arme e dopo dieci minuti circa sentiamo qualcuno che ci dice che l’ascensore è appena stato aggiustato e il tecnico è ripartito da 5 minuti, di pazientare che lo avrebbe richiamato immediatamente. Dopo più di quaranta minuti eravamo ancora chiuse nell’ascensore,. Allora chiamo il 115, con la persona fuori che ci dice di avere pazienza che sta arrivando il tecnico degli ascensori! Arrivano nel giro di pochi minuti i pompieri.. meno male siamo fuori!! Ora, in accordo con le altre persone, avremmo voluto denunciare la cosa alle autorità, primo per una questione di sicurezza, secondo e sopratutto per la maleducazione di questa fantomatica persona che è scomparso dopo che sono arrivati i pompieri. Lettera firmata (marzo) PARCHEGGI DA INVERTIRE? Vorrei sottoporre un simpatico indovinello. Le foto 5-6 si riferiscono al parcheggio di prossimità del capolinea della M5 Bignami ex Dazio (Righe blu: residenti nessuno) e un’area adibita a parcheggio nell’adiacente via Giolli (nessuna limitazione di sosta - svista? - zona ampiamente abitata). Non sarebbe più logico invertire le cose? Gli utenti potrebbero usufruire comodamente del parcheggio ex Dazio e i residenti non sarebbero assediati dal parcheggio selvaggio. Ercole Mazzone (marzo) VIA SILVESTRI E I NOMADI Per noi che abitiamo intorno a Via Silvestri non c’è pace. I nomadi che erano stati allontanati sono ritornati ancor più numerosi di prima. Solo dopo le innumerevoli telefonate pervenute agli organi di polizia domenica 3 marzo sono stati fatti sgomberare. Tra qualche giorno comunque ritorneranno. Il CdZ 9 ha dimostrato di non saper gestire la situazione. Non si può dire che i cittadini non abbiano fatto presente ciò che avviene in Via Silvestri e nell’attiguo giardino pubblico: progetti di riqualificazione, proposte di una barriera anti camper, raccolta di firme ma, da parte del CdZ nessun cenno. Oggi la guida della Città è su posizioni progressiste e riformiste: quale migliore occasione per un gesto di discontinuità rispetto al passato. Basta individuare un’area esterna alla città, e in cambio dell’affitto del suolo, dotarla di servizi igienici e quant’altro. Pierluigi Lazzari (marzo) DISCARICHE E TOPI Vorrei segnalare che, uscendo dalla nuova linea lilla, all’angolo tra Esperia e Testi, c’è una vera e propria discarica a cielo aperto all’interno della recinzione del cantiere Progetto Manifatture. Oltre a essere antigienica, è anche una pessima vista agli occhi di chi esce dalla M5... E intanto i topi sono arrivati fino davanti alla scuola media di Via Asturie (visti con i miei occhi). Qualcuno può intervenire? Grazie. Lettera firmata (marzo) 3 6 tel. e fax. 02/39662281 – e-mail: [email protected] Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 27 La piccola pubblicità degli indirizzi utili NIGUARDA La Caneva Enoteca con vino sfuso Via Ornato (ang. via Hermada) Tel 02.66114268 Spazio Arte ospita Artisti per mostre personali e collettive di Pittura - Scultura Grafica - Fotografia Fulvio Orlando Costruzioni • Ristrutturazioni Bioedilizia Tel./Fax 02.6436327 348.0345251 [email protected] Sede operativa: via Hermada 4 20162 Milano cell. 348.1756079 [email protected] www.ecoedile.org IL TAPPEZZIERE Nuova apertura a Niguarda ATTREZZATURE TOELETTATURA alimenti VENDITA ANIMALI Orario continuato: 9/19.30 Chiuso il lunedì Via Paolo Rotta, 4 - 20162 Milano (ang. Via Ornato) Zona Niguarda Tel./Fax 02.66.10.48.18 www.argopetshop.it [email protected] Riparazioni e Rifacimento Divani, Poltrone, Sedie Tende per interni Lavori accurati Materassi - Zanzariere Via Luigi Ornato 13 Tel. 02.6887767 Cell. 333.2483564 Asilo Nido - Baby Parking Ampio giardino CONVENZIONATO CON IL COMUNE DI MILANO BABY SITTER A DOMICILIO Via Vergato, 13 (ang. via Astesani) Tel. 02.6455999 - Cell. 335.6942856 www.casettadianna.it [email protected] www.studiolegalegusso.it PORTA VITTORIA AFFORI La Casetta di Anna Studio Legale avv. Elisabetta Gusso Via Luigi Ornato 65 20162 Milano Tel. e Fax 02.6435168 Cell. 338.4650727 Il Colombo Termoidraulica Impianti idraulici Riscaldamento - Scaldabagni Condizionamento . Gas Via Gaetano Osculati, 17 20161 Milano Tel. 0287073255/Fax 0287073256 Cell. 338.2611745 e-mail: [email protected] STUDIO LEGALE Avv. Eloisia Minolfi Dott. Luana Minolfi Via Benvenuto Cellini 1 20129 Milano Tel. 02.54123438 - Fax 02.54019967 E-mail: [email protected] PRATOCENTENARO STUDIO LEGALE RENZULLI Pasticceria e Caffetteria Vinti V.le Ca’ Granda 2 Tel./Fax 02.66100795 www.avvocatorenzulli.it [email protected] Produzione propria Via Val Maira 4 Tel 02.6438259 ISOLA Studio Dentistico Dott. Vittorio Bonvini Medico Chirurgo Odontoiatra Via Borsieri 32 20159 Milano Tel./Fax 02.6884249 ONA NOVE 28 Massimo Mauri Fisioterapista Via Sebenico 25 20124 Milano Tel. 349.6609363 [email protected] S.O.S. COMPUTER !!! Interventi Rapidi Anche SERA e WEEKEND Prezzo Trasparente: Uscita + 1a ora € 29 mezzore sucessive € 9 cell. 338.77.87.196 [email protected] Come aderire a “Indirizzi Utili” Per la vostra piccola pubblicità, per offerte o domande di lavoro, rivolgersi a Flaviano Sandonà Tel./Fax/Segr.: 02.39662281 Cell. 3351348840. Il costo annuale del vostro annuncio (undici numeri) è di euro 110 + Iva Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.
Documenti analoghi
Giornale completo
Direttore: Luigi Allori. Redazione: Clara Amodeo, Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Primo Carpi, Valeria Casarotti, Roberta Coccol...
ONA NOVE - Niguarda.eu
Direttore: Luigi Allori. Redazione: Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Valeria Casarotti, Teresa Garofalo, Sergio Ghittoni, Roberto...
Layout 1 (Page 1)
portato per molto tempo il disagio del cantiere molto indi un’autosilo. Tutto inutile: il parcheggio è terminato da mesi, ma resta ancora chiuso. Solo i graffittari imperversano sulle pareti estern...