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GENNAIO 2016 Anno 22 - n. 238 Direttore: Luigi Allori. Redazione: Clara Amodeo, Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Primo Carpi, Valeria Casarotti, Roberta Coccoli, Claudio Dozio, Teresa Garofalo, Antonietta Gattuso, Sergio Ghittoni, Roberto Lana, Giulia Lazzaroni, Antonella Loconsolo, Angelo Longhi, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Diana Roca, Sandra Saita, Gero Urso. Collaboratori: Laura Albani, Valia Allori, Stefano Bartolotta, Silvia Benna Rolandi, Maria Piera Bremmi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Daniele Cazzaniga, Augusto Cominazzini, Luca Corbellari, Silvia Cravero, Ivan Crippa, Silvia Faggiano, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Franco Massaro, Giorgio Meliesi, Luigi Muzzi, Pamela Napoletano, Antonio Pizzinato, Giovanni Poletti, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Vittorio Sardo, Dario Vercesi, Norman Zoia. Presidente dell’Associazione Amici di “Zona Nove”: Giovanni Poletti. Pubblicità: Flaviano Sandonà (tel. 02/39662281). Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866). SMOG SU MILANO La nuova Sanità lombarda vista dal Niguarda pag. 2 Come superare l’emergenza? Le sigle della sanità A PRIMARIE Previste per il 7 febbraio (disegno di Gero Urso) pag. 3 ci poniamo un interrogativo. La riforma leghista della Sanità lombarda appena entrata in vigore è una rivoluzione che punta a offrire un servizio migliore ai cittadini o si riduce a un cambio di sigle sulle insegne degli istituti e di nomi di chi occupa le poltrone dirigenziali? Di primo acchito sembra prevalga la seconda ipotesi, anche sulla base di quanto ha scritto Marco Trivelli, direttore generale dell’Ospedale di Niguarda rinnovato fino al 2018. Le Aziende Ospedaliere (Ao), come burocraticamente chiamano gli ospedali da quasi 20 anni, si trasformano in Aziende Socio Sanitarie Territoriali (Asst), le quali assumono la gestione delle cure ospedaliere, di quelle territoriali e di tutti i servizi socio-sanitari delle Asl. Queste ultime a loro volta si trasformano in Agenzie di Tutela della Salute (Ats) e, perdendo i compiti di erogazione di servizi, si focalizzano sulle funzioni di programmazione e controllo del sistema. In questo ambito anche il Niguarda si trasforma in Asst: il 31 dicembre è stata congedata l’Ao “Ospedale Niguarda Ca’ Granda” e ha preso avvio la Asst “Grande Ospedale Metropolitano Niguarda”, che assume la responsabilità delle cure territoriali dei cittadini residenti nella zona 9 di Milano. Dalla attuale Asl confluiscono nella nostra Asst alcuni servizi, in particolare alcuni consultori, e dalla Ao San Carlo il Cra (Comunità riabilitativa di psichiatria) di Via Assietta, in zona Affori. Sul balletto di sigle e poltrone tutto chiaro, dunque, anche se nel linguaggio ermetico degli acronimi. Per capire, invece, se tutto questo garantirà un accesso migliore alle cure e un costo più equo non ci resta che aspettarne conferma pratica. pag. 3 CANTIERI APERTI Il metro in Brianza pag. 4 e le vasche del Seveso CASERMA MAMELI Il progetto pag. 5 in Consiglio di Zona AMIANTO Il processo pag. 8 per la Breda/Ansaldo DICEMBRE ‘15 1 DICEMBRE ‘14 Con la riforma della sanità lombarda gli ospedali non si chiameranno più Aziende ospedaliere (Ao) ma Aziende socio sanitarie territoriali (Asst). Si tratta di una rivoluzione a vantaggio dei cittadini o solo di un cambio di sigle e/o di poltrone? Ecco come la pensa Marco Trivelli, direttore del nostro ospedale. pag. 3 Bocciata la riqualificazione degli scali ferroviari Una grande occasione persa per la città pag. 5 Liberté, égalité, fraternité 2 DICEMBRE ‘15 DICEMBRE ‘14 98 50 DICEMBRE ‘15 DICEMBRE ‘14 11 6 Giovanni Beduschi h sì, caro il mio Giovanni Chitarra del western padano, E tu contribuisci a rovinare l’ambiente. Infatti, mentre tu schizzi sui fogli di carta rubati alle foreste brasìliane impe- dendo agli alberi di pulire l’aria nell’era dell’auto e dei riscaldamenti centralizzati, le donne ragionano e dicono: certi politici pensano di più a deligittimare gli avversari che a fare l’interesse dei cittadini. Ad esempio, per Maroni l’importante non è dare battaglia allo smog ma mettere in cattiva luce Pisapia. (Zorro Nove) Lo smog su Milano. Come superare l’emergenza? Anna Aglaia Bani egli ultimi dieci anni Milano ha ridotto le emissioni da traffico N del 22%. E oggi è l’unica città lombarda che effettui i controlli sulle caldaie previsti per legge; che spende miliardi di euro, in parte dello Stato, per costruire una metropolitana, la M4; che sta prolungando la M1 che vuole prolungare la M5; che nel 2016 farà la sua prima gara per bus elettrici; che ha uno dei più efficienti e capillari servizi di bike-sharing e dii car-sharing per cui le auto private negli ultimi due anni sono scese da 55 a 50 ogni 100 abitanti. Tutto questo impressionante sforzo per fare sì che Milano sia una metropoli ecosostenibile però non è bastato a scongiurare l'emergenza smog, culminata nei giorni di fine anno con il blocco totale del traffico veicolare privato. Misura, sicuramente emergenziale, palliativa, ma necessaria quantomeno per arrestare la crescita del Pm10 e del Pm2.5. Poi, con l’arrivo del 2016, Santa Pioggia, Santa Neve e San Vento hanno fatto il resto facendoci tornare a respirare. È chiaro a tutti che non possiamo andare avanti a sperare nel meteo e che Milano da sola non può nulla se non si pensa a un piano concreto, con ingenti risorse economiche certe, di vasta scala e di lungo respiro. Prima della fine dell’anno si sono svolto incontri, prima tra Comuni e Regioni e poi a Roma dal Governo per elaborare un Piano Nazionale contro lo smog. L’Associazione Nazionale Comuni ritiene i seguenti punti utili a dare una svolta alle politiche ambientali del Paese: •. Far ripartire gli investimenti nel trasporto pubblico fermi da anni; rilanciare i programmi per la sostituzione di bus, avviare programmi di investimento per l'acquisto di tram. • Utilizzare parte delle risorse della privatizzazione delle ferrovie Una firma contro i fascisti Vandalismo in via Hermada lla fine di dicembre sono state già raccolte, a Milano in un paio di A settimane, tredicimila firme per la petizione “Una firma contro il fascismo” lanciata online da un largo fronte antifascista - Cgil, Fiom, Anpi, Acli, Rifondazione oltre a un lungo elenco di associazioni - e rivolta al presidente della Repubblica Mattarella e a quelli di Camera e Senato, Boldrini e Grasso. Obiettivo: raccogliere entro aprile centomila firme per ottenere lo scioglimento di sigle neofasciste tipo Forza Nuova, Casa Pound, Fronte Skinhead. Dal canto suo l’Associazione Amici di “Zona Nove” aderisce a questa iniziativa e invita i suoi lettori e i cittadini a impegnarsi affinché sia posta fine alla vergognosa presenza di associazioni neofasciste che da troppo tempo manifestano impunemente nelle piazze di città e paesi senza che le autorità locali neghino loro le piazze. “Zona Nove” richiama al rispetto della Costituzione Italiana e dei suoi valori. “Il nostro Paese”, fanno notare Giovanni Poletti, presidente dell’Associazione di “Zona Nove”, e Luigi Allori, direttore del nostro giornale, “ha sofferto enormi atrocità durante la dittatura fascista e questi rigurgiti offendono la memoria di tutto il popolo italiano e in particolare di chi soffrì a causa della tirannide”. In questo clima non è quindi un caso che si acuisca la violenza teppistica. Sebbene a Milano i reati tradizionali (omicidi, furti e rapine) siano in calo del 10% rispetto al 2014, sono invece in aumento i reati di violenza pura, come quelli sessuali, le risse, i pestaggi e gli atti vandalici. Nella nostra zona lo dimostrano la cronaca nera quotidiana (vedi in questa stessa pagina) e i raid fascisti come le ripetute deturpazioni del murale dell’Anpi sull’insurrezione del 24 aprile 1943 a Niguarda e il recentissimo raid di stampo fascista in via Hermada, durante il quale sono stati danneggiati la bacheca della Uil, l’insegna di un dentista, l’insegna e le luminarie del Teatro della Cooperativa e alcune macchine in sosta, compresa quella di un invalido. (Giorgio Meliesi) per il rinnovo del parco treni locali e per incrementare l'esercizio dei servizi ferroviari. • Fissare scadenze per rottamare gli euro 0,1,2, 3 e 4 diesel e come alternativa imporre a questi mezzi l'obbligo di installazione di scatole nera o strumenti elettronici atti a verificare il rispetto dei divieti ambientali. Prevedere incentivi sul bollo per mezzi meno inquinanti. • Fissare una data per sostituire le caldaie più inquinanti pena il divieto di accensione, valorizzando gli ecoincentivi governativi che negli anni hanno consentito di migliorare la situazione. costituire un fondo rotativo di garanzia per gli interventi di efficientemento energetico dei condomini. Impegnarsi entro 36 mesi nella sostituzione integrale dell'illuminazione pubblica verso il led. • Spostare gli investimenti dalle autostrade alle infrastrutture di trasporto pubblico. • Spostare gli incentivi dall'autotrasporto merci al trasporto merci su ferrovia. • Promuovere un coordinamento delle regioni della Pianura padana allo scopo di concertare azioni di lungo periodo o di emergenza. Far scattare le emergenze in modo automatico, quali le limitazioni del traffico dopo un periodo di sforamento dei limiti e l'obbligo di abbassare le temperature massime di riscaldamento negli edifici pubblici e privati. • Realizzare entro 30 mesi una rete di ricarica elettrica per la riconversione elettrica dei mezzi in sharing, della logistica merci, delle auto delle istituzioni e servizi pubblici. Prevedere incentivi e cofinanziamenti per i biciplan, il bike sharing, il car sharing. CRONACA NERA di Ortensia Bugliaro • Ca’ Granda: anziana investita e uccisa da una moto Travolta mentre alle 18 attraversava il viale che porta all’ospedale Niguarda. Non c’è stato niente da fare per l’anziana investita da una moto. La vittima, 78 anni, è stata soccorsa sul posto dal personale del 118 che non ha potuto far altro che constatarne la morte. Ferito lievemente il conducente del mezzo. (1 dicembre) • Via Imbonati: un cliente di un bar ferito al collo da un bastone con punta metallica In un’aggressione verificatasi di notte in un bar, un un boliviano di 36 anni è stato aggredito da due sconosciuti, apparentemente sudamericani come lui ed è rimasto gravemente ferito al collo, colpito con una punta metallica. Operato, si trova fuori pericolo. (20 dicembre) • Via Val Cismon: un giovane aggredito e ferito Un 23enne è stato percosso da tre sconosciuti armati di bastoni e mazze da baseball che gli hanno fratturato una tibia. La vittima, sotto effetto di stupefacenti, stava rientrando a casa quando è stato aggredito senza alcun motivo dal gruppo che non gli ha rubato nulla. Ricoverato al Niguarda, ha riportato colpi al viso e una frattura alla tibia. (24 dicembre) • Dergano: giovane gravemente ferito da una coltellata alla schiena Un 26enne egiziano, regolare e incensurato, è rimasto ferito in modo grave alla schiena da una coltellata sferrata da uno sconosciuto al culmine di una lite scoppiata davanti a un bar di via Filippo Baldinucci a Dergano. L’uomo, è stato trasportato dal 118 in codice rosso all’ospedale Niguarda. (24 dicembre) • Via Chiese: violenta rissa nella notte: due ragazzi in ospedale Due ragazzi sono stati aggrediti, in via Chiese. Entrambi 23enni, sono stati soccorsi da due ambulanze del 118. Secondo quanto riferisce l’Areu, Azienda regionale emergenza urgenza, è accaduto poco dopo le 4 di notte. Sul posto anche la polizia di Stato, (28 dicembre) Come è stata in questi anni sua consuetudine, il sindaco Giuliano Pisapia si è recato al reparto pediatrico dell’ospedale di Niguarda portando doni ai piccoli pazienti ricoverati. Lilla: chiusa per tre giorni la stazione dell’Isola redisporre uno scambio sui binari per migliorare la circolazione P ed evitare problemi quando i treni arrivano in galleria e devono invertire la marcia per tornare indietro. Per questo la stazione Isola del metrò Lilla è stata chiusa tra il 2 e il 4 gennaio. Il tempo necessario di fare l’intervento.Tra sabato 2 e lunedì 4 le stazioni di Zara e Garibaldi sono state provvisori capilinea dei treni della M5. La linea Lilla è stata regolare nelle tratte Zara-Bignami e Garibaldi-San Siro, ma interrotta alla stazione Isola, chiusa per i lavori nella galleria che mette in comunicazione la linea 2 e la linea 5. Quindi, per fare il percorso della Lilla, i passeggeri hanno dovuto cambiare mezzo, salire su mezzi di superficie (tram 7 da Zara a Isola e tram 33 da Isola a Garibaldi) e arrivare alle stazioni aperte di Zara e Garibaldi. “Si è trattato - spiegano alla Mm - di un intervento che avremmo potuto fare anche in una sola notte in giorni feriali, ma che abbiamo voluto fare con più calma, in periodo festivo, avvisando gli utenti, per evitare che ci fosse qualche imprevisto che impedisse poi la mattina di riprendere regolarmente il servizio”. La 500 arrostita resiste Dopo l’approdo. Un racconto per immagini e parole sui richiedenti asilo na lunga documentazione iniziata in Sicilia e arrivata fino a U Roma e Milano per raccontare la storia dei richiedenti asilo approdati in Italia. Il progetto fotografico e di ricerca “Dopo l’approdo”, presentato all’Ateneo della nostra zona in dicembre, è un racconto per immagini e parole realizzato grazie al sostegno di Open Society Foundations, con la collaborazione del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università Bicocca. Nel reportage ci sono campi d’accoglienza, abitazioni e insediamenti improvvisati, luoghi nati dall’abbandono istituzionale, spazi di transito e di incontro informale, come piazze o stazioni. E poi c’è il lavoro, in molti casi fatto di espedienti e sfruttamento. Testi e fotografie in cui ci sono Trapani, Caltanissetta, Palermo e Catania dove i profughi sono approdati; ci sono gli arrivi a Roma e poi a Milano, con un’attenzione particolare ai transiti dei siriani dalla stazione centrale, e degli eritrei da Porta Venezia. Il progetto fotografico, che va dall’operazione Mare Nostrum a Triton, è stato coordinato da Barbara Pinelli, docente di Antropologia dei Processi Migratori dell’Università Bicocca e Luca Ciabarri, ricercatore in Antropologia dell’Università di Milano. La documentazione fotografica è stata realizzata da Alessandro Sala, Giovanni Diffidenti e Alessio Genovese. Tutti gli scatti sono stati raccolti sul sito www.dopolapprodo.com e pubblicati in “Dopo l’approdo. Un racconto per immagini e parole sui richiedenti asilo in Italia” (edit press, Firenze 2015). (Luigi Luce) a “mitica” 500 targata Perugia si trova ancora lì, in via L Moncalieri altezza n. civico 5 dal settembre 2014 a dicembre 2015. Ci sono state varie esondazioni del Seveso ma l’auto bruciata, oramai, ha un parcheggio tutto suo e così ha resistito e nessuno si è preoccupato di spostarla in altro luogo, più idoneo per lasciare spazio ad altre auto dei cittadini di zona. Il 31 dicembre, a 97 anni, è mancata all’affetto dei suoi cari Maria Rossi Garofalo donna dolcissima e amabile, madre adorata della nostra redattrice Teresa Garofalo. A lei e ai suoi familiari la redazione tutta esprime le sue sentite condoglianze. La nuova Sanità lombarda vista dal Niguarda Il sistema socio-sanitario voluto da Maroni è una vera rivoluzione o solo un cambio di nomi e/o di poltrone? Ecco come la pensa Marco Trivelli, direttore generale del nostro Ospedale. Anna Aglaia Bani er diversi mesi vi abbiamo racconP tato a grandi linee le novità introdotte dalla riforma del Sistema sociosanitario voluta da Roberto Maroni. Ci siamo soffermati sui punti, a nostro avviso, positivi e sulle criticità e sulle storture del vecchio impianto di Formigoni non cancellate. Da pochi giorni la riforma è entrata in vigore e possiamo quindi sperimentare con mano le novità e i cambiamenti. Grazie alle nostre fonti abbiamo reperito la mail che il direttore generale dell’Ospedale Niguarda ha inviato a tutti i dipendenti. Ve la proponiamo qui sotto, perché in poche righe esemplifica molto bene quello che sarà il futuro degli ospedali pubblici e dei servizi sul territorio, aggiungendo due note a margine: la prima è che Marco Trivelli, contrariamente a quanto aveva annunciato anche il diretto interessato, resterà a capo del nostro nosocomio fino a dicembre 2018. La seconda riguarda la lettera: i toni sono quelli di chi annuncia una rivoluzione copernicana. “Zona Nove”, pur comprendendo che il “capo condottiero” deve motivare le proprie truppe, da oggi controllerà che quanto si sta affermando si tradurrà concretamente in un miglioramento del servizio offerto alla cittadinanza. Non vorremmo che tutta questa “rivoluzione” si traducesse solo in un cambio di nomi e di poltrone. Con il 1 gennaio 2016 - scrive il direttore generale dell’Ospedale di Niguarda Marco Trivelli - prende avvio l’evoluzione voluta dalla Giunta del Presidente Maroni del Sistema socio-sanitario regionale. Questa riforma riconosce la qualità degli ospedali lombardi e si pone l’obiettivo di incrementare la qua- lità delle cure fuori dagli ospedali, in piena sinergia. Per questo motivo le Aziende Ospedaliere, con le quali abbiamo assunto dimestichezza da quasi un ventennio, si trasformano in Aziende Socio Sanitarie Territoriali (Asst), le quali assumono la gestione diretta sia delle cure ospedaliere che delle cure territoriali e tutti i servizi sanitari e socio-sanitari della Asl. Queste ultime a loro volta si trasformano in Agenzie di Tutela della Salute (Ats) e, perdendo definitivamente i compiti di erogazione di servizi, si focalizzano sulle funzioni di programmazione e controllo del sistema. Che cosa accade al nostro Ospedale? Innanzitutto anche noi ci trasformiamo in Asst: il 31 dicembre si congeda l’Ao “Ospedale Niguarda Ca’ Granda” e con il nuovo anno prende avvio la Asst “Grande Ospedale Metropolitano Niguarda”, che sarà il nostro nuovo datore di lavoro. Cambiamo denominazione, marchio, partita Iva: tutto si svolgerà comunque in una sostanziale continuità amministrativa e gestionale. In secondo luogo assumiamo la responsabilità delle cure territoriali dei cittadini residenti nella zona 9 del Comune di Milano; dalla attuale Asl vengono fatti confluire nella nostra Asst alcuni servizi, in particolare alcuni consultori, e dalla Ao San Carlo il Cra - Comunità riabilitativa di psichiatria - di Via Assietta, in zona Affori. Diamo il benvenuto ai nuovi colleghi provenienti dalla Asl e della Ao San Carlo. Infine il nostro interlocutore istituzionale sarà la Ats della Città Metropolitana di Milano, che ingloba le 3 Asl della Provincia di Milano e quella della Provincia di Lodi. Certamente l’impatto della riforma sul nostro assetto è limitato, ben diverso da quello che interessa i nostri colleghi, per esempio, delle Ao San Carlo e San Paolo che devono fondersi, oppure di Ao Icp che vedono lo scorporo di due presidi come Buzzi e Cto. Ma sarà nondimeno significativo: assumeremo un nuovo orientamento, quello di prenderci carico della cura dei pazienti anche dopo il ricovero, dopo la fase acuta, per tutti i pazienti, ma in modo diretto per i cittadini della zona 9. Pertanto noi proseguiamo sulla nostra strada, quella di sempre: curare, fare formazione, fare ricerca; ma con l’intelligenza di comprendere se e quando, per il bene del paziente, dobbiamo creare e formalizzare una relazione con altri soggetti del Ssr, con i Mmg (medico di medicina generale, ndr) o con l’universo del sociale appartenente agli enti locali. Grande Ospedale Metropolitano Niguarda: nella nuova denominazione che la Regione ci attribuisce c’è il riconoscimento del ruolo a noi riservato nel sistema regionale; c’è anche, verso i cittadini, una promessa di grande competenza e di grande accoglienza. Una promessa che noi manterremo. Primarie del centrosinistra a Milano La macchina organizzativa è a pieno regime Giorgio Meliesi l 7 febbraio vota il tuo sindaco”. È que“I sto lo slogan scelto per le primarie del centrosinistra a Milano, scritto su uno sfondo multicolore. Lo slogan è stato presentato pochi giorni prima di Natale e ha subito scaldato gli animi e l'interesse del variegato mondo che compone il centrosinistra in salsa meneghina. Accanto allo slogan anche il logo bianco e rosso (Primarie centrosinistra Milano 2016 votaMi) . Per rimanere sempre aggiornati in vista dell'appuntamento cruciale, che decreterà chi sarà il candidato Sindaco che dovrà raccogliere il testimone di Giuliano Pisapia, gli organizzatori hanno creato anche un profilo twitter e Facebook “Primarie Milano 2016”. Al momento non è stato ancora aperto il sito ufficiale delle primarie. L’obiettivo - spiegano dal comitato or- ganizzativo - è di sottolineare l'importanza di prendere parte alla vita politica della propria città attraverso la partecipazione alle primarie. "Per la campagna - aggiungono - non è stato scelto un colore specifico ma un’immagine con tanti colori, uno per ogni principio contenuto nella Carta dei valori del centrosinistra milanese”. Pochi giorni di pausa sotto Natale e poi di nuovo nella campagna elettorale perché di tempo non ce n’è molto, meno di un mese. Archiviata il 12 gennaio la pratica della consegna delle firme per presentare la propria candidatura alla contesa, i contendenti si stanno cimentando in passeggiate nei quartieri, soprattutto quelli popolari, in dibattiti pubblici e in faccia a faccia oltre a ricercare l’appoggio di personalità, più o meno illustri, che vivono nella nostra metropoli. Per quanto ci riguarda, “Zona Nove” pubblicherà volentieri gli intenti politici e i programmi amministrativi di tutti i candidati, ma senza dare alcuna indicazione di voto per nessuno di essi. Pertanto le eventuali prese di posizione nei confronti di questo o quel candidato che appaiono su questo numero o appariranno sul prossimo vanno considerate del tutto personali e non della redazione. Prolungamento a Monza della metropolitana I cantieri e gli studi di fattibilità avanzano Ma c’è il rischio che tali progetti siano troppo impattanti per il territorio a nord di Milano, per la piccola distribuzione commerciale e per la produzione artigianale. Michele Cazzaniga l 18 dicembre è stata approvata dal ConsiIPiano glio comunale di Cinisello la modifica al dei Servizi propedeutica alla variante del Piano di Intervento Integrato Bettola relativa all’area del centro commerciale Auchan, anche in previsione del passaggio della M5. È infatti prevista la realizzazione di un parcheggio di interscambio a servizio del capolinea M1 e in prospettiva del passaggio della M5 per un totale di circa 1.500 posti, a totale carico dell’operatore. L’area dell’intervento ha una superficie territoriale di circa 276 mila mq nei quali sono insediabili circa 151 mila mq di funzioni commerciali, terziarie, culturale e ricreative. All’interno di queste quantità sono previsti 48 mila mq per il parcheggio specificamente dedicato alla metropolitana e circa 3000 mq tra bici stazione e ciclofficina, stazione degli autobus e un sistema di piazze pubbliche esterne. Il tema dei trasporti è stato centrale anche durante il dibattito in Consiglio Comunale: durante i lavori è stato infatti votato un ordine del giorno che chiede con forza il prolungamento della linea 5 della metropolitana fino a Monza passando dal territorio di Cinisello e dalla stazione Bettola incrociando il futuro capolinea della M1. È la realizzazione di questo intervento, e in particolare lo sviluppo dell’hub intermodale, che offre le condizioni ottimali per giustificare il passaggio della M5 un collegamento che altrimenti non avrebbe servizi. Non sono mancate le polemiche durante e dopo l’approvazione del progetto, oggettivamente molto impattante per il territorio del nord Milano e non solo. Il Movimento 5 Stelle e Legambiente parlano apertamente di cementificazione inutile mentre l’associazione dei commercianti di Sesto e Cinisello suona il de profundis per i piccoli negozi dell'intera area a nord di Milano. Fortissima preoccupazione è stata espressa da parte del presidente dell’Associazione territoriale Confcommercio di Sesto San Giovanni Zeffirino Melzi e di Rodolfo Meda, presidente della Delegazione Confcommercio di Cinisello Balsamo. “A regime - ha dichiarato Melzi - si creerà una situazione pressoché insostenibile per le migliaia di imprese commerciali dei centri urbani: non soltanto a Cinisello o Sesto, ma in tutta la fascia nord di Milano arrivando fino alla Brianza. E un im- patto vi sarà sicuramente anche sulle attività commerciali dei quartieri nord della stessa Milano. Senza contare lo ‘tsunami’ altrettanto devastante per il traffico e l’ambiente”. Che però si utilizzasse il tema delle metropolitane, della viabilità e mobilità sostenibile, tre argomenti strettamente collegati fra loro, soprattutto dopo l’emergenza smog, era chiaro da tempo: già in aprile 2015 il Comune di Cinisello s’interrogava sul futuro per l’area del capolinea della M1 Cinisello-Monza. Nelle osservazioni presentate dal Comune di Cinisello Balsamo al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune di Milano si segnalava la necessità di realizzare l’Hub metropolitano del Nord Milano, un nodo di interscambio con soluzioni innovative, che prevedesse un parcheggio, una moderna stazione (Cinisello-Monza) su modello europeo per l'interscambio della metro e del trasporto pubblico locale, con la bicistazione, la ciclofficina e un sistema integrato di servizi per i ciclisti urbani. Nella richiesta, sviluppata in coordinamento con i Comuni di Bresso, Cormano, Monza e Sesto San Giovanni, si sottolinea anche che il prolungamento della M5 da Bignami a Monza, attraverso il nodo di Bettola, potrà essere realizzato in superficie per il tratto del Viale Fulvio Testi, con rilevante risparmio di risorse, e che il deposito dei treni potrà essere inserito sul territorio monzese. Pane per passione Tutti i tipi di pane, di kamut, di riso, di mais e girasole e la michetta tipica milanese. Le nostre chiacchiere per un Carnevale speciale Via P. Di Calboli 3 - Milano Tel. 02.6425552 Vasche di laminazione: il progetto va avanti ma i problemi non mancano Michele Cazzaniga 13 dicembre arriva la notizia che Milano Idilstanzia altri 9 milioni di euro per interventi manutenzione dei corsi d’acqua a valle del Seveso. Con due delibere approvate dalla Giunta, sono stati approvati importanti interventi che andranno a contenere il rischio idrogeologico rappresentato dal fiume. Il primo riguarda il consolidamento di Cavo Redefossi, nel tratto tra piazza Cinque Giornate e corso Lodi. I lavori, per un importo pari a 7 milioni e 200mila euro, sono finanziati dal programma statale #italiasicura e saranno realizzati successivamente a quelli per il consolidamento del primo tratto del canale sotterraneo, tra Piazza Oberdan e Piazza Cinque Giornate (già finanziati dal Comune per un importo di 7.650.000 euro). Il secondo stanziamento - oltre 1 milione e mezzo di euro -, riguarda il risanamento del canale sotterraneo del Naviglio Martesana che scorre sotto via Melchiorre Gioia, fra via Pirelli e viale della Liberazione, nel quale confluiscono le acque del Seveso. Entrambe le manutenzioni si pongono l’obiettivo di migliorare il flusso delle acque nel tratto tombinato sotto Milano. Il Comune prevede entro il 2016 di avviare tutti i cantieri delle vasche di laminazione. Aipo (Agenzia interregionale per il Po), ha appena affidato i lavori per quella di Senago e, non appena saranno concluse le verifiche amministrative imposte dal regolamento, l’appaltatore procederà con la progettazione esecutiva in modo da iniziare i lavori in primavera. Per quanto riguarda la vasca prevista al parco Nord, Mm ha consegnato il progetto definitivo che verrà ora sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale (Via) da parte della Regione, prima di essere messo a gara per il progetto esecutivo. Entro marzo, infine, verranno presentati il progetti definitivi della vasca di Lentate sul Seveso e di Paderno Dugnano-Varedo. I lavori su Cavo Redefossi e sul Naviglio della Martesana si aggiungono ad altri interventi mirati al recupero della funzionalità statica e idraulica dei canali sotterranei dei corsi d’acqua “coperti” per i quali la Giunta ha stanziato recentemente 5 milioni di euro. Lo sviluppo complessivo delle tombinature presenti nel sottosuolo milanese è di circa 202 km, 54 dei quali sono relativi all’Olona, al Seveso, al Redefossi e al Naviglio Martesana, mentre i restanti chilometri sono costituiti da condotti minori nei quali scorrono corsi d’acqua di più modeste portate, quali rogge e fontanili. L’ottimismo di Milano in parte si scontra con le notizie provenienti da Senago, da sempre ostile al progetto della “vasca mostro” da un milione di m3 e che sta ancora battagliando, con tutti i mezzi che ha a disposizione, per scongiurarne la realizzazione. Infatti la tanto attesa udienza del Tribunale delle Acque che avrebbe dovuto esprimersi in merito al ricorso di Senago contro la vasca di laminazione è stata rinviata al 3 febbraio ovvero non è stata cancellata e non è stato rigettato il ricorso. Per il momento Aipo sta per affidare i lavori all’associazione temporanea di imprese Geometra Milesi Sergio srl ed Edile Stradale Artifoni spa che hanno presentato un ribasso di 3,45% sulla base d’asta di 30 milioni (ovvero uno sconto di circa 1 milione di euro). Il tutto con la spada di Damocle del Tribunale delle Acque che potrebbe accogliere il ricorso di Senago o decidere il rinvio per acquisire ulteriore documentazione. Anche se fra i cittadini serpeggia un po’ di rassegnazione il Comune va avanti e ora punta sull’innalzamento della falda. Secondo dati in possesso di Senago, che dovranno essere confermati, in ottobre, nonostante l’assenza di precipitazioni significative, l’altezza della falda era fra gli 8 e i 13 metri ovvero un dato altissimo che rischia di interferire con la vasca. Il timore che la vasca possa, se non nel breve ma nel lungo periodo, contaminare la falda ovvero l’acqua che beviamo è sempre più concreto. 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Ma vediamo cosa è successo di preciso a dicem- oggi bre, dopo che per mesi, sulle pagine del nostro giornale, vi avevamo tenuti aggiornati sull'iter di questa operazione fortemente voluta dalla Giunta Pisapia. Mercoledì 9 dicembre l’ambizioso progetto di riqualificazione degli scali ferroviari è stato affondato con l’esplicito contributo di cinque consiglieri comunali di maggioranza: Basilio Rizzo, presidente del Consiglio eletto con la Sinistra per Pisapia, della collega di partito Anita Sonego e, ancora, del socialista Roberto Biscardini, del radicale Marco Cappato e di Raffaele Grassi (Valori per Milano). L’Assessore all’Urbanistica Alessandro Balducci il 16 dicembre aveva parlato chiaro: “Questo progetto è fondamentale per la città. Ci permette infatti di riqualificare - senza alcun consumo di suolo - oltre un milione di metri quadrati oggi abbandonati e degradati e di creare 22mila nuovi posti di lavoro. Prevede 540mila metri quadrati di nuovo verde e servizi, uno spazio grande una volta e mezza il Parco Sempione. Infatti il verde ammonta al 52% dell’intera estensione delle aree. Non solo, ci permette di realizzare 2.600 alloggi a canone calmierato per garantire una risposta abitativa ai ceti meno abbienti e 12 km di piste ciclabili”. “L’Accordo di Programma inoltre - ha concluso Balducci - prevede 50 milioni di euro di investimenti aggiuntivi da parte di Fs per creare nuove stazioni e migliorare il trasporto ferroviario urbano. E, sempre, in tema di investimenti, altri 80 milioni di euro saranno utilizzati per viabilità interventi di riqualifi- cazione urbana. Ciò significa garantire la riconnessione urbana di intere aree oggi separate, non accessibili e non fruibili che pagano lo scotto dell’abbandono”. Il tutto si è schiantato contro il muro di uno schieramento fra il centrodestra, il Movimento 5 Stelle e schegge di maggioranza. Tutto da rifare, dunque. Ma se ne dovrà ovviamente occupare la prossima Giunta. domani? Caserma Mameli: in CdZ 9 presenti i progettisti Assente il proprietario, la Cassa Depositi e Prestiti Anna Aglaia Bani unedì 21 dicembre si è svolto presso il L CdZ 9 il primo incontro ufficiale per discutere del futuro della ex Caserma Mameli, uno dei progetti di riqualificazione strategico per i nostri quartieri e per tutto il nord Milano. Lo diciamo subito: siamo rimasti estremamente delusi per un motivo molto semplice, non imputabile al CdZ 9 e al Comune. All’incontro mancava un interlocutore fondamentale: la Cassa Depositi e Prestiti (CdP) ovvero la proprietà. Domanda: come si può intavolare una discussione proficua, anche se si trattava del primo incontro, se non si possono porre domande e sentire il punto di vista di chi quell’area la deve trasformare? Detto questo vi proponiamo un breve sunto di quanto emerso, ringraziando per la loro disponibilità e capacità espositiva Franco Zinna, direttore del Settore valorizzazione aree comunali e non comunali, e Gian Carlo Floridi, dello Studio di Architettura Onsitestudio srl a cui CdP ha commissionato il progetto urbanistico di trasformazione. Al momento non vi è nulla di concreto sulla valorizzazione di questa caserma ma anche delle altre dismesse a Milano. Il Pgt ha modificato gli ex siti militari in ambiti di trasformazione e inoltre ci sono due protocolli d’intesa, firmati nel 2008 e 2014: è partendo da qui, oltre che dai paletti imposti dalle Belle Arti, che hanno vincolato il 70% degli edifici e delle aree ricomprese all’interno della ex caserma che bisogna iniziare a discutere su come ridisegnare questo im- menso e centrale spazio dismesso di 10 ettari ovvero 10mila mq. La proprietà è passata da due Enti (Difesa e Demanio) ad uno solo (CdP) e questo è positivo perché ci si deve confrontare con un solo interlocutore. Non di poco conto i vincoli entro i quali i progettisti devono cimentarsi per elaborare un serio e sostenibile, dal punto di vista sociale, urbanistico ed economico, piano di riconversione. In primo luogo il Pgt che assegna, per queste aree ex caserme, un indice di edificabilità di 0,7 mc/mq, ovvero, visto che l’area è di 100mila mq, si possono realizzare 70mila mc di volumetria contro gli attuali 30mila mq presenti all’interno delle mura di cinta. Inoltre il mix edificativo deve essere così suddiviso: edificazione abitativa 50% libero mercato e 50% housing sociale. Da questi dati si ipotizza l'insediamento di circa 1.800 persone. L’altro vincolo importante, forse più di quelli imposti dal Pgt, arriva dalle Belle Arti che nel 2010 hanno decretato che il 70% della superficie, ovvero edifici e aree (esempio la piazza d'armi), è sottoposta a vincolo e può quindi solo essere ristrutturata e recuperata ma non abbattuta o demolita. Il proponente il progetto di riqualificazione, ovvero la CdP, deve cedere almeno il 50% dell’area al Comune per poter realizzare funzioni pubbliche, ad esempio verde e servizi, scuole, asili e parcheggi. Inoltre, fatto non trascurabile, essendo un ex sito militare, la normativa vigente precede la bonifica bellica e poi quella ambientale, con conseguente aumento dei costi di riqualificazione. Siccome la redazione di “Zona Nove” non si accontenta mai siamo andati sul web a reperire qualche altra informazione. Ecco quello che abbiamo trovato. • Il progetto urbanistico di trasformazione della Caserma Mameli Si prevede di insediare nell’area nuove residenze, anche sociali, servizi privati e una quota di servizi commerciali e di realizzare un grande parco urbano a servizio del quartiere nella ex piazza d’armi della caserma e di riqualificare parte degli edifici esistenti per servizi pubblici. Il progetto è in fase di elaborazione e deve essere presentato alle amministrazioni locali. Sul sito di Onsitesudio ci sono notizie circa il progetto che si sta sviluppando su questa strategica area del nostro quartiere ma potremmo dire di tutto il nord Milano e abbiamo trovato queste scarne notizie, segno che, come è apparso evidente durante l’audizione presso il CdZ 9, siamo ancora in alto mare. Successo dello Zonino d’oro, il premio di “Zona Nove” per i cittadini meritori! Ecco di seguito i premiati di questa diciottesima edizione: Giancarlo Rota, Cavaliere della Repubblica - Associazione dateciPista, Gestore del velodromo del Parco Nord - Claudio Jaccarino, Pittore - Riccardo Garrone, Attore - Scuola primaria Vittorio Locchi di via Passerini, È passato oltre un secolo dalla delibera di costruzione dell’edificio - Maria Sidoli, Pittrice di falsi d’autore - Lorenzo Oliveto, Campione italiano a 11 anni di Kata e Kumite (componenti del Karate) - Carlo Rovelli, Partigiano - Impresa Turati, Creatrice in via Bauer della vecchia Niguarda di fine ’800 - Claudio Ciceri, Vicepresidente del Niguarda Calcio - Renato Vercesi, Collaboratore di “Zona Nove” dalla nascita del giornale e Presidente dell’Anpi di Niguarda a cura di Lorenzo Meyer - foto Giansanti I presentatori (Duperdu) con il Metropol Swing Quartet I premiati con Beatrice Uguccioni, presidente del CdZ 9 Il complesso jazz di Stefano Bassalti L’undicenne Lorenzo Oliveto, campione italiano di Karate Maria Sidoli e Vanessa Senesi, commissione cultura CdZ 9 Domenico e Stefano Turati con la redattrice Roberta Coccoli l Natale alle porte e il giorno infrasettimanale non hanno Itivascoraggiato i molti cittadini accorsi al Teatro della Cooperalo scorso 15 dicembre per assistere alla diciottesima edi- esibito in una dimostrazione di Karate sostenuto dal tifo indemoniato dei suoi compagni di scuola. Seguita con partecipazione la storia del partigiano Carlo Rovelli mentre ha commosso l’intervento di Valeria Malvicini che ha ritirato il premio alla memoria di suo marito Renato Vercesi. Molto interesse inoltre per la storia dell’Istituto Vittorio Locchi rappresentato dalla preside Gabriella Forgiarini. Curiosa e interessante novità della serata è stata la proiezione del filmato-intervista ai redattori del nostro giornale realizzato da Giovanni Beduschi e Clara Amodeo; tanti piccoli ricordi dei nostri reporter che hanno raccontato il loro percorso di avvicinamento a Zona Nove. La serata, presentata con la consueta verve da Marta Marangoni è stata arricchita dai duetti di Marta e Fabio Wolf e dalla spumeggiante musica jazz dei Metropol Swing Quartet. zione dello Zonino d’oro, manifestazione organizzata dall’Associazione Amici di “Zona Nove” con il patrocinio economico del Consiglio di Zona 9. Mattatore della serata è stato il piccolo Lorenzo Oliveto che, salito sul palco per ricevere il premio, si è Visti e fotografati Immagini di Franco Massaro Pettirosso (Erithacus rubecula) GLI APPUNTAMENTI DEL MESE Airone cinerino (Ardea cinerea) FILMS IN ONA a cura di Grazia Morelli a cura di Silvia Cravero Chi intenda far pubblicare proprie iniziative in questa rubrica dovrà farne pervenire notizia entro il 20 del mese precedente l’uscita del giornale. Visti nelle sale di Skyline, Multisala Bicocca e cinema Rondinella l VENERDÌ 15 GENNAIO l DOMENICA 24 GENNAIO Hangar Bicocca Via Chiese Hypothesis, di P. Parreno. Fino al 14/3/16. Conosci te stesso, alle 19, Maharishi Mahesh Yogi-Sage of a New Generation (A. Waite). Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Remake d’autore, alle 15, La piscina (J. Deray), anche il 28/1; alle 17.15, L'uomo che sapeva troppo (A. Hitchcock), anche il 19/1 e il 29/1; alle 19, Cape Fear - Il promontorio della paura (M. Scorsese), anche il 21/1. Alle 21, Visti da est, di F. Andreotti e L. Klobas, con L. Klobas, regia di F. Andreotti. Fino al 17/1. Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Teatro della Cooperativa Via Hermada 4 La Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 21, I me ciamava per nome: 44.787, scritto e diretto da R. Sarti, con N. Ramorino, E. Rossi, R. Mola e R. Sarti. Fino al 31/1. Alle 21.10, inizia il II° Corso di danze popolari, con Cristina Duci. Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Remake d’autore, alle 15, La sfida del samurai-Yojimbo (A. Kurosawa). Anche il 29/1. Dedicato a Pulcinella, alle 17, Il viaggio di Capitan Fracassa (E. Scola). Teatro della Cooperativa Via Hermada 4 l SABATO 16 GENNAIO Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Remake d’autore, alle 16, La mosca (D. Cronenberg). Omaggio a Buster Keaton, alle 18, Il navigatore. La Casa di Alex Via Moncalieri 5 Art Action Via Dante 15/A Bresso Alle 21.30, Concerto rock, con Il Castello di Atlante. Alle 17.30, quadri in mostra Tesori dalla stiva del veliero. (Orario: 18.30-20. Chiuso domenica e festivi). Fino al 18/2. l DOMENICA 17 GENNAIO Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Remake d’autore, alle 17.15, A Bigger Splash (L. Guadagnino). Anche il 31/1. Conosci te stesso, alle 19.30, Mot Naturen (O. Giaever). l VENERDÌ 22 GENNAIO Teatro Arcimboldi V. dell’Innovazione 2 Alle 21, Musica leggera, Concerto, Carmen Consoli. Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Remake d’autore, alle 15, Per un pugno di dollari (S, Leone). Dedicato a Pulcinella, alle 17,Tutti i pulcinella (E. Luzzati e G. Gianini, animaz.); alle 18, Bella e perduta (P. Marcello); anche il 23/1 alle 16 e il 29/1 alle 19. Centro Culturale della Cooperativa Via Hermada 14 Alle 21, Giulio Cesare, chi era costui?, con A. Menin, curioso ricercatore del passato. Teatro Verdi Via Pastrengo 16 Alle 21, Arri sonori, Non essere, una tentazione. Studio sul Doctor Faustus di Marlowe Fino al 24/1. l SABATO 23 GENNAIO Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Dedicato a Pulcinella, alle 16, Totò Sapore e la magica storia della pizza (M. Forestieri, animaz.). Omaggio a Buster Keaton, alle 18, Il Fattorino, Il Garage. l LUNEDÌ 25 GENNAIO l MARTEDÌ 26 GENNAIO l MERCOLEDÌ 27 GENNAIO Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Giornata della Memoria, alle 15 e alle 19, Perché non scenda la notte (A. Singer); alle 17, Wunderkinder (M. O. Rosenmüller). Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Remake d’autore, alle 15.00, L’esperimento del dottor K (K. Neumann). Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Teatro Arcimboldi V. dell’Innovazione 2 Omaggio a Buster Keaton, alle 18, Oh dottore!, Il rustico, Una settimana. l GIOVEDÌ 28 GENNAIO l SABATO 30 GENNAIO La Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 21, Musica leggera, Concerto, Davide Van De Sfroos e Orchestra Sinfolario. Alle 21.30, Concerto rock pop, Pmt. Paul McCartney Tribute. l DOMENICA 31 GENNAIO Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Conosci te stesso, alle 19.30, Il sale della terra (W. Wenders). Teatro Arcimboldi V. dell’Innovazione 2 Alle 21,30, Danza su ghiaccio, La Bella Addormentata On Ice. Centro Culturale della Cooperativa Via Hermada 14 Teatro della Cooperativa Via Hermada 4 Alle 21, Louis Armstrong, un ragazzo venuto da New Orleans, a cura di Stefano Bassalti. l GIOVEDÌ 4 FEBBRAIO l VENERDÌ 5 FEBBRAIO Alle 21, Cronache sessuali, di, con e regia Antonio Cornacchione, Fino al 10/2. Il piccolo Macbeth • Il ponte delle spie ( ) Regia: Steven Spielberg. Cast: Tom Hanks, Billy Magnussen, Amy Ryan. Genere: drammatico, Nazione e Anno: Stati Uniti, 2015. Il titolo del film fa riferimento al ponte che unisce la zona est e quella ovest di Berlino, noto come Ponte di Glienicke. Il soprannome gli viene dal fatto di essere stato spesso teatro di scambi di prigionieri tra i servizi segreti americani e quelli della Germania Est. E Il ponte delle spie racconta proprio del primo scambio di prigionieri avvenuto su di esso riguardante il rilascio di un pilota statunitense, Francis Gary Powers, abbattuto nei cieli dell'Unione Sovietica mentre volava a bordo un aereo spia U2. • Quo vado? ( ) Regia: Gennaro Nunziante. Cast: Checco Zalone, Eleonora Giovanardi, Sonia Bergamasco. Genere: commedia. Una commedia ambientata tra la Puglia, la Sardegna e la Norvegia in cui Checco Zalone interpreta la parte di un impiegato che, pur di non perdere il posto fisso, si trova costretto a viaggiare e a spostarsi in giro per l’Europa. • Il piccolo principe ( ) Regia: Mark Osborne. Cast: (Voci Italiane) Toni Servillo, Lorenzo D’Agata, Paola Cortellesi. Genere: animazione. Nazione e Anno: Francia, 2015. È la storia di un vecchio ed eccentrico aviatore e della sua vicina di casa, una bambina molto matura. Attraverso le pagine del diario dell'aviatore e i suoi disegni, la bambina scopre come molto tempo prima l’aviatore fosse precipitato in un deserto e avesse incontrato il Piccolo Principe, un enigmatico ragazzino giunto da un altro pianeta. Le esperienze dell'aviatore e il racconto dei viaggi del Piccolo Principe in altri mondi contribuiscono a creare un legame tra l’aviatore e la bambina. Affronteranno insieme una straordinaria avventura, da cui la bambina imparerà a usare la sua immaginazione. • Macbeth ( ) Regia: Justin Kurzel. Cast: Michael Fassbender, Marion Cotillard, Elizabeth Debicki. Genere: drammatico. Nazione e Anno: Gran Bretagna, 2015. Macbeth, valoroso condottiero, cede alla propria sete di potere e alle ambizioni della moglie per seguire la profezia che lo indica come il futuro re di Scozia. L’ascesa al trono di Macbeth prevede l'eliminazione fisica del reggente in carica, e sarà seguita da una serie di altri delitti, poiché l'uomo, divorato da dubbi e paure, vede ostacoli in chiunque. E Lady Macbeth si renderà conto di aver creato un mostro incontrollabile. • Star Wars-Il risveglio della forza ( ) Regia: J.J. Abrams. Cast: Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill. Genere: fantascienza. Nazione e Anno: Stati Uniti, 2015. Prosegue la saga stellare creata dal grande George Lucas. • Carol ( ) Regia: Todd Haynes. Cast: Cate Blanchett, Rooney Mara, Sarah Paulson. Genere: Drammatico. Nazione e Anno: Gran Bretagna, Stati Uniti, 2015. Si tratta dell'adattamento di un romanzo della giallista americana Patricia Highsmith. Al centro della vicenda, ambientata nella New York degli anni Cinquanta, c'è l'amore fa una ragazza di 19 anni che lavora in un grande magazzino e una bellissima donna fortemente in crisi con il marito. • Assolo ( ) Regia: Laura Morante. Cast: Laura Morante, Lambert Wilson, Francesco Pannofino. Genere: commedia drammatica. Nazione e Anno: Italia, 2015. Donna meravigliosamente imperfetta, Flavia è fragile e insicura. Ha due matrimoni alle spalle, due figli, un cane in prestito ed è sempre alla disperata ricerca del consenso e dell’affetto delle persone che la circondano. Incapace di separarsi emotivamente dai suoi ex mariti, Flavia intesse rapporti amichevoli anche con le loro nuove compagne. In questa famiglia allargata Flavia è però incapace di raggiungere qualsiasi obiettivo per lei importante, che sia la patente di guida o un corso di tango. Flavia imparerà che l'autostima e la libertà tanto inseguite erano proprio li, a portata di mano. • Natale col boss ( ) Regia: Volfango De Biasi. Cast: Pasquale Petrolo, Claudio Gregori, Paolo Ruffini- Genere: Commedia. Nazione e Anno: Italia, 2015. Alex e Dino sono due affermati chirurghi plastici bravi a cambiare i connotati dei loro pazienti a colpi di bisturi. Leo e Cosimo invece sono due maldestri poliziotti sulle tracce di un potente boss di cui nessuno conosce il volto. Alex, Dino, Leo, Cosimo e il Boss inciamperanno l'uno nella vita dell'altro, in una commedia piena di equivoci, colpi di scena e grandi risate, in cui ognuno alla fine cercherà di... salvare la faccia. mediocre discreto bello imperdibile a cura di Luigi Luce a cura di Angelo Lomghi Morti per amianto alla Breda/Ansaldo Il processo entra nel vivo Michele Michelino opo oltre un anno di rinvii, cambi di giudici, D richieste di perizie e cavilli vari per allungare i tempi processuali (la prescrizione è sempre un obiettivo che perseguono gli avvocati difensori di tutti i padroni e manager imputati) è finalmente cominciato il 16 dicembre a Palazzo di Giustizia di Milano il processo per i morti per amianto alla Breda Termomeccanic/Ansaldo, anche se non sono mancati colpi di scena. Gli avvocati dei dirigenti dell’azienda imputati della morte per amianto di 12 lavoratori e la difesa di Finmeccanica (società in cui è confluita la Breda/Ansaldo, chiamata a risarcire il danno in caso di condanna) davanti al nuovo giudice titolare, il dr. Simone Luerti e al pm Nicola Balice ancora una volta hanno sbalordito tutti. Le difese degli imputati hanno infatti sollevato una serie di eccezioni opponendosi all’acquisizione di alcuni documenti presentati in udienza dal pm. Il giudice si è riservato se ammetterli. L’udienza è stata caratterizzata anche da altri due fatti: 1) L’avvocato di Finmeccanica ha chiesto al Tribunale l’esclusione della società come responsabile civile accampando pretestuose ricostruzioni dei passaggi societari. Il giudice come già avevano fatto i precedenti dopo una breve camera di Consiglio le ha respinte. 2) Il pm ha chiesto l’esclusione dal processo dell’imputato Magri perché non componente del Consiglio di Amministrazione e non risulta dai documenti che avesse mai avuto deleghe sulla sicurezza. Il giudice dopo una breve sospensione ha letto in aula il dispositivo con cui proscioglie Magri facendolo uscire dal processo. Il giudice ha poi stabilito il calendario delle prossime udienze, due a gennaio (l’8 e l’11) tre a febbraio (17-25-26) e tre a marzo (1016-24) aula 9 bis a pianterreno. Alla prossima udienza finalmente inizierà l’istruttoria in cui saranno chiamati a testimoniare tre testi del pm. Purtroppo i tempi lunghi della “giustizia” rischiano di lasciare impuniti gli assassini: gli operai avvelenati dall’amianto continuano a morire in silenzio e i responsabili a godere dell’impunità. “Giornali locali e nuove municipalità” Un convegno a Villa Litta di Affori i è svolto il 12 dicembre scorso a Villa Litta di Affori, in un clima di grande interesse, il convegno “Giornali locali e nuove municipalità”, organizzato dal giornale “Abc”, in occasione del ventennale della fondazione. Presenti il direttore del giornale “Milanosud” Stefano Ferri, accompagnato dalla vicedirettrice Giovanna Tettamanzi e dalla caporedattrice della pagina culturale Lea Miniutti, il direttore di “Zona Nove”, Luigi Allori, insieme al presidente Giovanni Poletti. A fare gli onori di casa Alida Parisi, redattrice di “Abc”, e Francesco Adducci, presidente della cooperativa che edita il giornale. Assente per motivi di salute Gianni Russo, direttore di “Abc”, che ha fatto pervenire al convegno i suoi saluti. All’incontro erano presenti come relatori anche Beatrice Uguccioni, presidente del CdZ 9, Roberto Medolago, presidente della Commissione Decentramento del CdZ 9 e Idanna Matteotti, responsabile Area Cultura e Media di Legacoop Lombardia. Il convegno è stata l’occasione per presentare alla città l’accordo tra le testate “Abc”, “Milanosud” e “Zona Nove”. Un coordinamento che negli intenti dei tre giornali dovrà portare a massimizzare l’efficacia dell’informazione e le sinergie, anche di carattere economico. Oltre che definire una strategia e una presenza sul territorio che valorizzi il ruolo della stampa locale. Tutti gli interventi hanno sottolineato come, con l’istituzione della Città metropolitana e soprattutto dei municipi, i nuovi soggetti istituzionali che dalla prossima legislatura comunale sostituiranno i Consigli di Zona, lo scenario della informazione locale sia destinato a cambiare. Si tratta di un passaggio istituzionale - hanno praticamente affermato all’unisono i rappresentanti delle tre testate - che renderà S necessario un nuovo livello di trasparenza e di controllo da parte dell’opinione pubblica, che “Abc”, “Milanosud” e “Zona Nove” si preparano ad affrontare, sin dai prossimi mesi, con accordi specifici. Tutto questo in uno scenario di indipendenza e autonomia delle linee editoriali delle tre testate - hanno ribadito i direttori - che collaboreranno però a livello di redazioni, per condividere di volta in volta temi, inchieste, servizi e articoli, e lanciare campagne stampa nell’interesse dei cittadini. Sostanzialmente sulla stessa lunghezza d’onda gli interventi dei relatori e dei cittadini presenti. La presidente Uguccioni ha sottolineato il ruolo della stampa locale e di come questa sia spesso “molto più sul pezzo” e letta dai cittadini che la stampa cittadina più titolata. Il consigliere Medolago ha illustrato il percorso attraverso cui Palazzo Marino arriverà entro il prossimo gennaio a definire le competenze e le risorse dei nuovi municipi e di come, in quest’ottica, l’informazione locale assuma un ruolo sempre più centrale, per il controllo democratico e la partecipazione. La rappresentante di Legacoop ha illustrato il progetto di riforma della legge sui contributi alla stampa e come questa possa premiare la stampa locale e la sinergie tra testate. Presenti tra il pubblico anche i rappresentanti delle testate locali “Noi2” e “z3xmi.it”, che hanno presentato i loro giornali e auspicato nuove forme di collaborazione. Durante il convegno l’attuale squadra di “Abc” ha premiato i fondatori del giornale e presentato la redazione di “Abc” Junior, l’inserto che si occupa di tematiche giovanili. Poi tutti a festeggiare il ventennale e l’accordo con un simpatico aperitivo, che è stato un’ulteriore occasione per stringere i rapporti tra le tre testate e definire i prossimi passi. Storie di uomini e donne della Resistenza che hanno liberato l’Italia Presentazione di “Voci di Testimoni, da Venafro a Niguarda”, libro di Masi e Scarabeo Di Lullo sabato 16 dicembre al Teatro della Cooperativa. Riccardo De Gregorio el 2015 ricorreva il settantesimo anniversario N della Liberazione dal nazifascismo e del ritorno alla democrazia in Italia. La sezione Anpi Martiri Niguardesi, sempre molto attiva e dinamica, dà il suo contributo anche con un libro: “Voci di Testimoni, da Venafro a Niguarda”, curato da Antonio Masi e Vincenzina Scarabeo Di Lullo. La sua particolarità è quella di essere “un libro di storia sì, ma soprattutto un libro di storie. Tante storie, talvolta piccole ma vere, scritte o raccontate da chi le ha vissute o sentite, come ce ne sono state tante in Italia, negli ultimi anni di guerra e durante la Resistenza”. Con un’attenzione particolare a Niguarda, quartiere milanese che ha avuto un ruolo essenziale nella lotta partigiana, e a Venafro, nel Molise, dove sono nati i due autori. Lo sottolinea bene Beatrice Uguccioni, Presidente di Zona 9, quando dice che si tratta di “Storie di resistenza armata ma soprattutto non armata; storie di uomini e di donne che, con le loro azioni quotidiane, hanno contribuito a liberare e a cambiare l’Italia; Nord e Sud, laici e cattolici uniti contro il nazifascismo. Questo e molto di più è “Voci di testimoni”: un libro che fa memoria della vita e del sacrificio delle persone - non dei personaggi - che nella loro eccezionale semplicità hanno salvato altre vite e hanno condiviso il percorso che ci ha permesso di vivere in una democrazia. È un insieme di emozioni che non troviamo nei libri di storia ma che, con grande umanità e passione, Antonio Masi e Vincenzina Scarabeo Di Lullo ci regalano e di questo dobbiamo senza dubbio essere loro grati.” Nelle ricche e autorevoli note introduttive sono ben inquadrati i contenuti di “Voci di Testimoni”. Angelo Longhi, presidente della sezione Anpi Martiri Niguardesi, ricorda come “nella completa oscurità della notte della dittatura e dello sterminio i testimoni seppero tenere viva la luce della libertà e della giustizia”. Le testimonianze “non ci parlano solo di partigiani, ma di tutti i resistenti che non tradirono i partigiani o gli ebrei nascosti, di coloro che diedero rifugio ai ricercati sfidando la persecuzione”. Antonio Plescia afferma: “Gli stessi Alleati hanno sempre riconosciuto che la Resistenza italiana ebbe un ruolo decisivo per l’esito della Campagna d’Italia e che concorse attivamente ad impegnare le unità militari e paramilitari nazifasciste, a compromettere il morale ed a mantenerne in crisi le retrovie”. Roberto Cenati, presidente dell’Anpi di Milano e provincia, scrive: “Nel libro si sottolinea un elemento che viene spesso trascurato nella ricostruzione storica: l’apporto complessivo del Sud alla Liberazione del Paese, nelle tante forme che esso ha assunto, non solo a Napoli, con la cacciata dalla città dei tedeschi, ma in tutte le regioni del Mezzogiorno. Accanto alla Resistenza armata, gli autori si soffermano sul fenomeno enorme e grandioso della Resistenza non armata e dell’apporto della Chiesa nell’aiutare i partigiani, gli ebrei, i renitenti alla leva.” Il ruolo che ebbero i cattolici niguardesi è ben documentato, anche con un intervento di Don Fabio Baroncini, parroco di Niguarda. E il risultato è un libro interessante che aiuta a conoscere la Resistenza, a ricordarne i valori e, soprattutto, a trasmetterli alle generazioni più giovani. Da via Val di Ledro i ricordi di Giulio, partigiano diciassettenne Maria Maddalena Vedovello (Gruppo Donne Anpi Martiri Niguardesi) n una tiepida Inalemattina invermi trovavo in Via Val di Ledro e con un amico si parlava della situazione politica attuale, quando da un balcone vicino un distinto signore in modo molto educato ci ha chiesto: “Ma voi per chi votate oggi? Perché io non so più a chi dare il mio voto. Ho vissuto la guerra, ho fatto il partigiano!” Sui suoi occhi erano apparse le lacrime e sul suo viso si leggeva lo sconforto. Ho pensato: “Questa persona ha combattuto per degli ideali che ora vede oscurati”. Quel signore era Giulio Chiesa e in un successivo incontro mi ha raccontato la sua vita. Giulio è nato a Chiari (Bs) nel 1925. Negli anni successivi alla sua nascita, la famiglia, per motivi di lavoro, si trasferì a Milano nel quartiere di Affori. Durante la guerra lui, di fede antifascista come la sua famiglia, non esitò a schierarsi dalla parte delle vittime e degli oppressi. Decise così di entrare nel gruppo partigiano del suo quartiere ma ci rimase poco perché, durante un controllo delle generalità da parte dei militari fascisti e vista l’età di 17 anni, fu arruolato. Pochi giorni ed era già in Germania in un campo d'addestramento ai confini con l’Austria. Lì Giulio, e con lui tantissimi altri giovani, veniva preparato militarmente per essere poi avviato alla guerra. Dopo quattro mesi di permanenza in questo luogo venne trasferito temporaneamente in Liguria, nella caserma di Loano, da dove poi doveva partire per il fronte. Giulio capì che non poteva accettare questa sorte, in quanto contraria ai suoi ideali di uomo democratico e antifascista. Si ribellò quindi a questo destino, disertando e dandosi alla fuga. Affrontando un viaggio rischiosissimo, a piedi o con mezzi di fortuna, arrivò a Milano. La sua famiglia che era assai numerosa, otto fratelli oltre i genitori, lo accolse solidale e in tut- ti i modi lo aiutò a nascondersi. Avevano ben chiaro che, nel caso in cui l’avessero trovato, sarebbe finito in un campo di concentramento in Germania. Giulio ricontattò il gruppo partigiano di Affori, naturalmente senza informare la sua famiglia. Lo confiderà solo al suo intimo amico Sergio, che condividerà la sua scelta. Il suo ruolo nella Lotta di Liberazione continuerà tenendosi in contatto, per motivi di sicurezza, con un unico partigiano ed agendo da solo, o con il suo amico Sergio, nei vari incarichi che gli vennero affidati. Spesso erano azioni intimidatorie nei confronti di spie fasciste o dimostrative con lancio di bombe in punti simbolici della città. Come fece per esempio alla caserma di Bruzzano. Il rischio dell’arresto era sempre presente, come quel giorno nel cortile di casa sua, quando si presentarono dei militari fascisti chiedendo proprio a lui dove fosse Giulio Chiesa. Con prontezza d’animo rispose di essere il fratello minore Edoardo. Aggiunse anche che erano loro, piuttosto, a voler sapere dove avessero mandato il fratello, dopo l’addestramento alla caserma di Loano. Sicuramente anche il suo aspetto ingenuo da ragazzino lo aiutò a depistare i militari. Ma la paura, sua, come della mamma e dei suoi cari, gli rimase addosso per parecchio tempo. La Milizia lo fermò anche una sera in cui con l’amico Sergio stavano trasportando delle rivoltelle per ordine del loro contatto partigiano. Le avevano nascoste nella cinta dei pantaloni. Attraversando i prati dietro via Cialdini, al confine fra Affori e Dergano, vennero fermati dalle Camicie Nere. Anche in questo caso l’aspetto innocuo dei due giovani ingannò i militi che li lasciarono andare pensando che fossero inermi ragazzini. I ricordi di Giulio vanno poi al giorno della Liberazione quando si unì ai cori festanti dei partigiani che sfilavano in Piazza Duomo. La Resistenza è stata fatta anche con l’aiuto indispensabile di persone antifasciste come Giulio che, pur non essendo inquadrate “ufficialmente” in formazioni partigiani o di partito, collaborarono alla Lotta di Liberazione, mettendo a rischio le loro spesso giovani vite. Grazie Giulio, anche la tua testimonianza è un tassello importante della storia antifascista e democratica del nostro Paese. Idrokinesiterapia e nuoto terapeutico all’Unità medica Siloe di via Cesari dott. Alfredo Rossi (Direttore sanitario) a più di 30 anni l’Unità Medica Siloe è dedicata a ogni tipo di D riabilitazione attraverso programmi di fisiokinesiterapia in palestra e di idrokinesiterapia in piscina. Il valore della terapia fisica orientata sia al ripristino di diverse condizioni patologiche, sia alla prevenzione dei danni osteo-artro-muscolari che inevitabilmente accompagnano la vita umana è ben noto da secoli e fonda le sue radici in epoche lontane (antichi Greci e Romani). Più recentemente il sapere medico e le basi dell’evidenza scientifica hanno permesso una codificazione più esatta delle diverse tecniche fisiokinesiterapiche: oggi esse costituiscono, accanto agli interventi farmacologici e chirurgici, una reale risposta terapeutica alle condizioni di disabilità. In particolare l’idrokinesiterapia consiste nell’esecuzione delle tecniche fisioterapiche in acqua. Il mezzo fluido offre il vantaggio dell’assenza di gravità e di carico, sia sulla colonna vertebrale che sugli arti. Per un’immersione fino all’altezza delle spalle il peso corporeo viene infatti alleggerito fino al 90% e ciò consente un sensibile accorciamento dei tempi di riabilitazione. L’uniforme ed omogenea re- sistenza dell’acqua promuove inoltre la stimolazione della sensibilità propriocettiva muscolare e articolare, migliorando il senso automatico di posizione del corpo. Date le caratteristiche della piscina del Siloe gli esercizi possono essere eseguiti, a seconda delle indicazioni, sia in scarico parziale (con appoggio sul fondo), sia in completo galleggiamento, con o senza l’uso di supporti. L’idrokinesiterapia non ha sostanziali controindicazioni, mentre rappresenta il mezzo ideale per il trattamento e la prevenzione di ogni forma di disabilità, quali: • la patologia dell’apparato locomotore, sia di tipo degenerativo-artrosico che post-traumatica e post-operatoria; • le neuropatie centrali e periferiche, quali il morbo di Parkinson e le neuro-miopatie; • la prevenzione, dedicata agli anziani, ma specialmente ai bambini in età di sviluppo. La salute dei bambini è un bene prezioso e deve essere garantita durante la delicata fase di crescita. Prevenire potenziali patologie significa, oltre che mantenere lo stato di salute individuale, contribuire alla riduzione in prospettiva della spesa sanitaria. Le direttive europee considerano essenziale la tutela della salute anche a livello preventivo come espresso dalla Corte Ue (art. 13 IV Direttiva) e come recepito a livello nazionale (sent. 20/11/2003 n. C212/01, C-307/01 e 14/09/2000 n. C-348/98). L’attività del nuoto, esercitata fin da piccoli, consente, come ben noto, il migliore sviluppo armonico della crescita psicofisica : il nuoto diventa fondamentale nella prevenzione e nella precoce individuazione di iniziali dismorfismi dell’età evolutiva che potrebbero compromettere un corretto sviluppo. L’Unità Medica Siloe, mediante le tecniche di idrokinesi, attua da anni corsi di nuoto terapeutico dedicati a bambini in fase di crescita. Acquaticità, corretto galleggiamento, respirazione, utilizzo armonico dell’apparato muscolo scheletrico, gestione e padronanza dell’acqua sono benefici oggi ritenuti essenziali. Il primo e più importante intervento preventivo consiste proprio nell’insegnare ai bambini a nuotare… e a nuotare bene! (www.unitamedicasiloe.it - [email protected]) Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 Cell. 335.1348840 Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 Cell. 335.1348840 GENNAIO 2016 Anno 8 - n. 81 Direttore: Luigi Allori. Redazione di “Zona Nove”: Giovanni Beduschi (vignettista), Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Valeria Casarotti, Diego Attilio Cherri, Teresa Garofalo, Sergio Ghittoni, Antonella Loconsolo, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Sandra Saita, Maria Volpari. Redazione del supplemento Isola: Sergio Ghittoni (responsabile), Primo Carpi, Gilda Ciaruffoli, Diana Comari, Roberto Lana, Penelope Dixon Giaouris, Angelo Longhi, Maria Antonia Vetti. Collaboratori: Silvia Benna Rolandi, Don Giuseppe Buraglio, Augusto Cominazzini, Ivan Crippa, Celestino De Brasi, Simona Fais, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Angelo Longhi, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Giorgio Meliesi, Sabrina Orrico, Antonio Pizzinato, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Diana Roca, Caterina Sinisi, Gero Urso, Luigi Venturini, Renato Vercesi, Roberto Vettorello, Norman Zoia. Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866). Il fantastico mondo del Pavilion Unicredit Accadde, accadrà all’Isola naugurato nel luglio scorso, il Pavilion Unicredit di Piazza Gae Iziative Aulenti 10 vanta già al suo attivo un incredibile elenco di iniartistiche, culturali, mondane. Mantenendo le sue promesse, questa bellissima struttura in legno il cui profilo somiglia a… un armadillo, leggera, luminosa, ecosostenibile, ha ospitato mostre, concerti, eventi, dimostrandosi un luogo inclusivo, in linea con il contesto in cui si è materializzata. Il suo spazio interno su 3 livelli, flessibile e suddivisibile, ospita anche un auditorium, una “passerella dell’arte”, un asilo nido per i figli dei dipendenti. Insomma un vero e proprio centro polifunzionale che fin dall’inizio ha registrato un “tutto esaurito”. Ha esordito il 28 luglio con il concerto fotografico “Sinfonie in Scena: un viaggio nella storia del cinema” condotto da Giancarlo Giannini, con immagini inedite di grandi film italiani grazie all’Archivio della Cineteca Nazionale e al Centro sperimentale di Cinematografia; dal 31 luglio una mostra a ingresso libero ha portato per la prima volta a Milano 78 opere d’arte della collezione UniCredit; a settembre, il Pavilion è stato il quartiere generale della moda, durante le sfilate; quindi una rassegna di concerti, “Crescendo in Nota”, con i borsisti della Filarmonica della Scala in omaggio ai nuovi talenti musicali italiani; ci sono stati poi i concerti jazz ed a dicembre il Festival internazionale del documentario. Infine, in questi giorni, sino al 31 gennaio, la grande mostra fotografica omaggio a Gabriele Basilico “Ascolto il tuo cuore, città”. • La mostra di Gabriele Basilico. L’esposizione,si muove alla scoperta dei paesaggi urbani, oggetto privilegiato di una ricerca lunga e articolata. Basilico durante la sua carriera ha ritratto 50 città globali: Napoli, Mosca, Berlino, Istanbul, Shanghai, tanto per citarne alcune. Ma una parte preponderante ovviamente l’avrà lei, la città di Milano, grazie alla presenza del celebre ciclo “Ritratti di fabbriche”, realizzato tra il 1978 e il 1980 e considerato un capolavoro della fotografia contemporanea. Ad esso accostato l’ultimo lavoro del Maestro: una documentazione rigorosa del recupero e della riqualificazione della zona di Porta Nuova, dai crateri delle fondamenta fino alla costruzione della Torre UniCredit. L’allestimento conta poi sulla serie dedicata ai Porti e sul celeberrimo reportage civile su Beirut, provenienti dall’archivio Gabriele Basilico e inoltre alcune opere della Collezione d’Arte UniCredit che vanta un patrimonio di circa 4000mila fotografie storiche e contemporanee. Nozze di titanio all’Isola iriaco e Rosaria CaroC prese. Sono ancora innamorati come in quel lontano 24 novembre 1945 nella chiesetta di Santa Maria del Popolo di Belvedere Marittimo (Cosenza). Qui alle loro nozze di titanio ci sono i figli, i figli dei figli, i parenti, una benedizione del Papa, una lettera di auguri del Sindaco di Milano che Mario Esposito, amico di famiglia e consigliere di zona, ha affettuosamente provocato. Arrivano a Milano, direttamente e per sempre all’Isola, in via Jacopo dal Verme, per ricongiungersi con la figlia sposata che già vi risiede, e dove Ciriaco vi lavora, sino alla pensione, in una grande azienda di ristorazione. Negli anni 70, mi dicono, per chi proveniva dal Meridione non era sempre facile abitare all’Isola. E il primo ricordo importante che hanno del quartiere è quello dell’incontro con Don Eugenio Bussa, il parroco. La ricetta per festeggiare così rilassati il settantesimo anniversario di matrimonio? Affetto reciproco, lavoro, sobrietà, serenità nelle giornate di sole ma, e qui sta il trucco, anche in quelle di pioggia. La nuova sede dell’Anpi alla Casa della Memoria 13 dicembre l’Anpi provinciale e regionale ha inaugurato la sua I14.lnuova sede all'interno della Casa della Memoria, in via Confalonieri Nel pomeriggio gli antifascisti milanesi hanno affollato la grande festa di inaugurazione. Dopo quelli di Roberto Cenati (Anpi Milano) e Tullio Montagna (Anpi Lombardia), il discorso del Presidente nazionale Carlo Smuraglia ha chiuso la bella iniziativa. Nel programma anche un’esibizione dell’Orchestrina del suonatore Jones (repertorio di musiche popolari, nonché canti sociali e partigiani) e con Gaetano Liguori Trio Ideas” (musica Jazz). Nella Casa della Memoria hanno trovato sede oltre all’Anpi l’Aned (Ass.Naz. ex-Deportati), Vittime del Terrorismo, Vittime di Piazza Fontana, e l’Insmli (Ist. Nazi. Storia del Movimento di Liberazione in Italia) con un vasto centro di documentazione. • Uno Zonino d’Oro per un pittore dell’Isola. Il 15 dicembre assegnati da “Zona Nove” 11 Zonini d’oro a 11 personaggi meritori della nostra Zona. Tra questi il pittore Claudio Jaccarino (nella foto in basso con la nostra redattrice Sandra Saita) che ha il suo studio laboratorio in via Borsieri 12 (vedi sul numero di dicembre a pag 13 e su questo a pag. 6), diventato la base della sua attività di artista e di insegnante. Sabato 30 gennaio 2016, ad esempio, il suo Laboratorio di Cromografia propone una maratona di disegno dall'alba al tramonto, cominciando disegnando un cappuccino in via Borsieri alle 7 del mattino, proseguendo e disegnando i grattacieli tra la nebbia (o sotto la neve ) en plein air, poi rientrando in studio per una sessione di disegno con modella, poi nuovamente ritratti e paesaggi fino alle ore 18 . Alternando il disegno con letture, commenti, appunti colorati presi con ogni mezzo pittorico. Per approfondimenti e iscrizioni (a numero chiuso) : [email protected] oppure 3384576147. • Un Ambrogione di cartone per il Sindaco Pisapia. Il 14 dicembre c’è stato un seguito all’Ambrogino d’Oro 2015 della settimana precedente: l’Ambrogione consegnato da esponenti del Comitato Residenti Isola al Sindaco. Si tratta di un medaglione di cartone dorato, decorato a mano, e di una pergamena (lilla, il colore del quartiere) in cui il Comitato dichiara di conferire “la prima edizione dell’Ambrogione al Sig. Sindaco di Milano e alla sua Giunta”, riconoscendone ironicamente “l’estremo coraggio e la tenacia nell’aver trovato la soluzione definitiva per lo spostamento del mercato rionale Garigliano Lagosta” e di “aver garantito ai residenti, ai commercianti del quartiere la certezza dei soccorsi tempestivi“. Altresì di “aver realizzato il recupero delle vie e delle piazze” e di “aver così concesso le prospettive di sviluppo del quartiere integrandolo alla nuova modernità milanese”. E infine della “lungimiranza della scelta nell’ottica del risparmio del Bilancio Comunale”. In effetti la delibera richiamata del 18.7.2014 formalizzava il riconoscimento da parte della Giunta di un progetto di spostamento del mercato in viale Zara che ad ora non è diventato operativo. • Frutta, verdura e altri prodotti biologici Un mercato settimanale, dedicato esclusivamente ai prodotti biologici del territorio, torna ogni sabato mattina in via De Castilla, 26. Un comparto sicuramente sostenuto anche dalle politiche agricole del Programma di Sviluppo Rurale europeo. • L’Associazione L’abilità Onlus di via Pastrengo 16/18, da tanti anni nota per le sue strutture e le sue iniziative di mutuo soccorso tra famiglie di minori con problemi di disabilità, presenta dal 22 dicembre al 7 febbraio 2016 “Maternage-Tracce di un viaggio” presso il Museo Diocesano di Corso di Porta Ticinese, 95. Si tratta di un’installazione d’arte contemporanea, le cui locandine tra l’altro sono visibili in tutta la città, carrozze del metro comprese, che racconta il vissuto quotidiano dei genitori e dei fratelli dei bambini con disabilità. L’artista è Laura Morelli. Il percorso della mostra si snoda attraverso otto stanze nelle quali il pubblico entra in contatto con la sfera intima della famiglia di un bambino con disabilità e con il progetto dell’Associazione L’abilità Onlus In viaggio senza valigie, che rappresenta la genesi della mostra. a cura di Luigi Luce Al Blue Note la “Wild Dance” di Enrico Rava Al Mic Buster Keaton, il genio del cinema In via Hermada 14 da Cesare ad Armstrong l Centro Culturale della Cooperativa (Via Hermada 14 Isorpresa, 02/66114499) ha ripreso la propria attività il 2 gennaio, a con un Concerto di Capodanno del tutto imprevisto. i primi di dicembre Enrico Rava è tornato al Blue Note per una A doppia serata con il suo nuovo gruppo, il Rava New Quartet. Insieme a Rava suonano Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Enrico Morello alla batteria, giovani musicisti scoperti dallo stesso Rava ai seminari jazz di Siena, dove da anni tiene dei Masterclass. I concerti sono stati l’occasione per presentare l’ultima incisione di Rava (la prima con il New Quartet) intitolata Wild Dance (Ecm). Un cd registrato praticamente in diretta in meno di 2 giorni, tutto composto da incisioni originali del trombettista, in parte inedite. Le serate al Blue Note, oltre a vedere un Rava in splendida forma nonostante i suoi 75 anni, hanno mostrato un gruppo carico di energia e di creatività. Tutti i musicisti che hanno accompagnato Rava stanno ricevendo riconoscimenti anche fuori dai confini italiani e si contraddistinguono per la loro creatività e sensibilità musicale. (testo e foto di Stefano Parisi) Al Teatro della Coop la Risiera di San Sabba • Dal 25 al 31 gennaio, al Teatro della Cooperativa va in scena “I me ciamava per nome: 44.787”, scritto e diretto da Renato Sarti da testimonianze di ex deportati, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con Nicoletta Ramorino, Ernesto Rossi, Rossana Mola e Renato Sarti. In occasione della prima lo spettacolo sarà preceduto da interventi di Dario Venegoni, presidente nazionale Aned, e di Giuseppe Valota, autore del libro “Dalla fabbrica ai Lager. Testimonianze di familiari di deportati politici dall’area industriale di Sesto San Giovanni”. La Risiera di San Sabba a Trieste è stato l’unico lager nazista in Italia munito di forno crematorio (da 3.000 a 5.000 le vittime). • Dal 5 al 10 febbraio “Cronache sessuali” di, con e regia Antonio Cornacchione. Cornacchione espone il suo personalissimo rapporto sulle abitudini sessuali degli italiani. Molti sono gli interrogativi. Per esempio: se il sesso è la felicità dell’uomo moderno, allora le persone più felici della terra sono gli attori porno? L’orgasmo è un diritto o un dovere? In tutto questo c’entra qualcosa Berlusconi? Una risata vi seppellirà. Ma era quella del cavaliere? Ancora una volta grazie al patrocinio del CdZ 9, all’introduzione nel mondo musicale del Clavicembalo Verde e alla nostra organizzazione abbiamo potuto offrire ai quartieri della zona un evento musicale che si richiamava al Concerto di Capodanno di Vienna. Quali gli ingredienti? L’orchestra sinfonica Antonio Vivaldi con il direttore Lorenzo Passerini e il tipico programma di queste occasioni: la famiglia Strauss, padre e figlio con valzer e marce, da Sul bel Danubio blu alla Marcia di Radetsky. Il tutto esaurito per un successo strepitoso che ha riscaldato l’Auditorium Ca’ Granda. Veniamo ora ai programmi di inizio 2016 ed in particolare ai nostri “Incontri del venerdì”. • Giulio Cesare il “divino” Si partirà il 22 gennaio con una new entry: Attilio Menin, un non storico che chiacchiererà di storia. Il personaggio preso in considerazione, o di mira se preferite, sarà Giulio Cesare il “divino”, non più visto come un uomo assatanato di potere, ma un uomo come tutti noi con pregi, difetti, piccole manie. Un grande politico con un disegno ben preciso sul futuro di Roma, conquistatore della Gallia, valente oratore e scrittore. E poi l’Egitto con il regno dei Tolomei: tutte le storie fra Cesare e Cleopatra che ci hanno tramandato e che il cinema ci ha mostrato con grande sfarzo (“Cleopatra” di J. Mankiewicz di cui vedremo qualche immagine) sono favolette, in quanto la base del loro sodalizio era un sano piano politico con interessi reciproci notevoli. Un uomo eclettico dunque, ma assolutamente dedito a Roma come lo erano tutti i veri romani, a prescindere dal partito di appartenenza. • Louis Armstrong, un ragazzo venuto da New Orleans Si cambierà totalmente soggetto venerdì 5 febbraio con un incontro guidato da Stefano Bassalti, jazzista per hobby, ma in realtà musicista di livello che ha portato più volte nelle nostre zone il clarinettista Paolo Tomelleri e la sua band. La serata sarà dedicata a “Louis Armstrong, un ragazzo venuto da New Orleans” con una biografia musicale ricca di immagini e di musica. Qualche parola su Satchmo, letteralmente “bocca a sacco”, come era chiamato Armstrong. Nato a New Orleans nel 1901 è stato uno tra i più famosi musicisti jazz del XX secolo raggiungendo la fama inizialmente come trombettista e divenendo poi anche uno dei più importanti cantanti jazz, soprattutto verso la fine della carriera. Viene considerato una delle più grandi e influenti personalità in campo musicale del '900 e le sue innovazioni interpretative hanno permesso alla musica jazz di evolversi ed espandersi divenendo un genere celebre in tutto il mondo. • Web per tutte le età - Palestra informatica Si ricorda che sono aperte le iscrizioni al secondo corso base dedicato agli utenti a livello “0” (nessuna conoscenza o scarsissima conoscenza del computer), che inizierà martedì 16 febbraio. Proseguono invece le lezioni di approfondimento per utenti a livello superiore: non solo window ma anche Ipad, tablet Android, Smartphone Info/iscrizioni 02/66114499 - [email protected]. llo Spazio Oberdan e al Mic, dal 9 al 31 gennaio a 50 anni A dalla scomparsa, una retrospettiva dedicata a Buster Keaton, uno dei maggiori artisti della storia del cinema, dalla comicità lunare, tanto diversa da quella dei contemporanei Charlie Chaplin e Harry Langdon. Al Mic in programma tutti i mediometraggi muti, allo Spazio Oberdan nove lungometraggi muti e tre sonori. • Conosci te stesso Dal 10 al 31 gennaio, “Conosci te stesso”, 4 film che conducono lo spettatore verso la meditazione e la ricerca interiore: ”Il cammino per Santiago” di Emilio Estevez: “Mot Naturen” di Ole Giaever, commedia norvegese condotta sul filo dell’ironia e del pensiero profondo; “Maharishi Mahesh Yogi - Sage of a new generation”, in cui si spiegano i benefici della meditazione trascendentale; “Il sale della terra”, capolavoro di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado. • La Giornata della Memoria Mercoledì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, il documentario “Night Will Fall - Perché non scende la notte”, al cui montaggio contribuì anche Alfred Hitchcock. Il film raccoglie le testimonianze visive degli orrori dei campi di concentramento nazisti girate dalle forze armate inglesi, russe e americane. • Remake df’autore Dal 15 al 31 gennaio, “Il doppio sullo schermo-Remake d’autore”, 5 film cult + 5 remake: “La Piscina” (1969) di Jacques Deray e il suo remake “A bigger Splash” (2015) di Luca Guadagnino: “La mosca” (1986) di David Cronenberg, remake de “L'esperimento del dottor K” (1958) di Kurt Neumann, capolavoro dell’horror-fantascientifico; “Cape Fear Il promontorio della paura”, rifacimento di Martin Scorsese dell’omonimo thriller di John Lee Thompson del 1962: le due versioni (1934 e 1956) del film di Hitchcock “L’uomo che sapeva troppo”; “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone remake de “La sfida del samurai” di Akira Kurosawa. • Una rassegna dedicata a Pulcinella Dal 22 al 30 gennaio, rassegna dedicata a Pulcinella la celebre maschera napoletana. Tra gli altri film “Il viaggio di Capitan Fracassa”, commedia di Ettore Scola che vanta un cast stellare e racconta la storia di una compagnia di comici in viaggio dalla Spagna a Parigi fra intrighi amorosi. Una delle migliori interpretazioni di Massimo Troisi. • Cinema a quattro zampe Fino al 31 gennaio “Cinema a quattro zampe, films per baby cinofili”, tutte le domeniche alle 15 tanti appuntamenti dedicati ai bambini e alle famiglie con protagonisti i più famosi quattrozampe della storia del cinema. Nel Giorno della Memoria recital su Auschwitz ercoledì 27 gennaio, alle 18, presso l’Associazione onlus M Fabbrica dell’esperienza, piazza San Giuseppe 12, recital dedicato ai Martiri dei campi di concentramento “Requiem per Auschwitz”, di e con Alex Schiavi & Experience. Come tutti gli anni, il maestro Alex Schiavi dedica un concerto alle vittime della crudeltà dei campi di concentramento, in occasione del 27 gennaio, giorno della Memoria. Partecipano al recital: Alex Schiavi alla chitarra, Salvatore Isgrò al basso e Antonio Gavazzoni alla batteria. La storia della “Cassina Anna” da complesso agricolo a biblioteca Fabrizio Ternelli ella biblioteca di Bruzzano e successivamente alla “Sormani” è staN to presentato di recente il libro “La Cassina del Duca”, edito dal Sistema Bibliotecario di Milano, che ripercorre dalle origini ai nostri giorni le trasformazioni della grande corte colonica milanese chiamata prima “Cassina Ida” poi “Cassina Anna”. Gli autori - Giuseppe Conti oggi Calabrese, Elena Bertani, Monica Aresi, Paola Signorino, Alberto Caruso e Luca Re Sartò - hanno svolto approfondite ricerche inquadrando le vicende della “cascina” entro un secolo di storia ambrosiana. Il complesso agricolo originario fu costruito, infatti, nell’ultimo decennio dell’Ottocento per iniziativa del duca Guido Visconti di Modrone, che lo dedicò alla moglie, la contessa Ida Renzi. Per questo la struttura si chiamò inizialmente “Cascina Ida”. Nel 1907 passò in eredità a Giuseppe Visconti (padre del regista Luchino Visconti) e nel 1934 fu venduta alla società anonima “Cassina Anna”, da cui ricevette il nome che ha tuttora. Gli ultimi proprietari privati furono Francesco Andreoletti - presidente del “Consorzio Produttori Latte di Milano” - e i suoi eredi. Nel 1982, infine, venne acquisita dal Comune di Milano e in seguito ristrutturata dall’architetto Alberto Caruso. Questo, in sintesi, è quanto risulta dai saggi raccolti nell’opera, ma sono numerosi i particolari, gli avvenimenti curiosi, talvolta poco noti, gli intrecci e i collegamenti storici che si scoprono leggendo il volume. Come scrive nella presentazione l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, “scorrendo le pagine del libro, ricche di foto d’epoca in gran parte inedite, mappe topografiche e accurate citazioni, il lettore avrà modo di addentrarsi in un tema oggi di particolare attualità e per nulla risolto: quel rapporto tra città e campagna, tra agricoltura e industria tornato al centro della scena mondiale grazie a Expo 2015. ”L’interesse e il coinvolgimento di ricercatori e docenti del Politecnico e delle Università Bicocca e Cattolica,” aggiunge Stefano Parise, direttore del Settore Biblioteche, “ha contribuito alla fisionomia definitiva dell’opera che, oltre ad essere un originale contributo alla storia recente di Milano, indica anche un interessante orizzonte cui rivolgere l’attenzione per costruire una memoria del territorio da condividere e divulgare”. Oggi la storica corte colonica ospita alcuni servizi sociosanitari e una biblioteca ben organizzata. Quest’ultima, anche attraverso le frequen- ti iniziative che propone, è un apprezzato punto di incontro fra le persone e rappresenta un luogo ideale per la vita culturale nella zona. L’opera - a cura di Giuseppe Conti Calabrese, bibliotecario della “Cassina Anna” - può essere scaricata gratuitamente dal sito www.digitami.it. ieri a cura di Luigi Luce Nei nostri quartieri di pari passo tecnologia e arte Ortensia Bugliaro-Beatrice Corà ella piazza dell’Ospedale Maggiore, oltre l rastrelliera del N Bike Sharing, è stata installata una stazione di ricarica elettrica delle auto. È detta Car Sharing ma, come è stato scritto sul “Fioretto di Zorro” nella prima pagina del dicembre scorso (“Bici a nolo”), usando la nostra bella lingua italiana, possiamo chiamarla ricarica per auto elettriche oltre che per strumenti come computer, smartphone e per la navigazione WiFi. È una delle 27 isole digitali esistenti a Milano (Niguar- da-Ca’ Granda) e sembra che sia accessibile, purtroppo, solo ai mezzi elettrici al 100%. Ma la nostra zona non si rinnova solo a livello tecnologico. Si riveste anche con i colori di tanti murales. Per esempio quelli che qui mostriamo vicino alla sede del Consiglio di Zona 9, in via Guerzoni, in via Jenner e in via Lario. Nei recenti giorni grigi di nebbia un po’ di colore ha così ravvivato le nostre strade. Arte e tecnologia, se ben accostati, vengono apprezzati da tutti. Urban Art alla Collina dei Ciliegi con Grafite HB i sono conclusi domenica S 20 dicembre i lavori di Urban Art, promossi dall’associazione culturale Grafite HB e patrocinati dal CdZ, che hanno ridato colore alle scale esterne della Collina dei Ciliegi di viale Sarca. Il writer Mr. Blob ha aggiunto i propri disegni a quelli già realizzati da Korvo, Mate e dal gruppo degli Outline, mentre gli atleti della palestra di parkour Milan Monkeys si sono esibiti nelle loro acrobazie accompagnati dalla musica. L’evento è stato realizzato nell’ambito del bando “Giovani creativi in Zona Nove”, indetto dal CdZ 9 per il quale gli artisti dell’associazione culturale Grafite HB hanno realizzato disegni e scritte che hanno in comune il tema della pace e della pacifica convivenza tra i popoli. Così ora, tra l’antico villaggio Pirelli e il moderno quartiere Bicocca, è possibile ammirare il lavoro dei writer milanesi che hanno dipinto con bombolette Kobra, tra lunghe mani che reggono la Terra e scritte che inneggiano alla pace. Info: Associazione culturale Grafite HB: [email protected] - Clara Amodeo: 3481218293. A Natale la festa degli amici a 4 zampe Ortensia Bugliaro embrava primavera il S pomeriggio del 21 dicembre scorso e, quando in mez- Un nuovo dipinto in San Carlo alla Ca’ Granda Ortensia Bugliaro-Beatrice Corà a parrocchia San Carlo alla Ca’ Granda, in via Val Daone, per alcuL ni giorni ha mostrato (appoggiato all’altare) uno stupendo dipinto realizzato dal famoso pittore Franco Vignazia che è, da sempre, amico della fraternità di San Carlo Borromeo. Il dipinto, di grandi dimensioni, ora è nella sagrestia e rappresenta la pesca miracolosa e il riconoscimento di Gesù da parte degli Apostoli (dal Vangelo secondo Giovanni 21,1-14). Per dipingerlo è stata utilizzata una grande tela di cotone con colori acrilici, una tecnica che viene definita neoespressionista. Senza dubbio gli elementi che colpiscono di più sono i grandi occhi, le mani forti e i piedi che calcano il suolo. È la testimonianza di un’arte didattica in cui il racconto diventa linguaggio figurativo con l’avvenimento e le azioni che esprimono il miracolo avvenuto sul lago Tiberiade. Franco Vignazia è figlio d’arte (il padre era scultore e pittore futurista e lui dipinge fin da bambino). È stato docente di arte, illustratore, pit- tore e scultore. Ha realizzato moltissime mostre in Italia e all’estero in cui esprime la sua arte sia con soggetti religiosi che riguardanti il vivere quotidiano. È stato alpino e su alcune tele ha lasciato anche le fatiche delle marce e la solidarietà del corpo degli alpini raccontandone la realtà, alle volte, anche scomoda. Ci dice del suo modo di dipingere: “Le linee conducono verso un punto dell’immagine, verso il cuore dell’immagine stessa che è anche il cuore dell’esperienza. Il mio modo di esprimermi ha ritrovato le sue radici nel Cristianesimo riscoprendo, in sequenza, l’arte romanica, bizantina, copta, d’Egitto, d’Etiopia e d’Eritrea”. Siamo orgogliosi di avere a Niguarda un “messaggio” artistico ricco di così elevata religiosità e bravura. Il dipinto merita veramente di essere osservato con attenzione per poter vivere quel passo del Vangelo a colori forti, decisi, armoniosi, tutti simboli di vitalità. Info: Don Jacques du Plouy - [email protected]. Le gattare dell’Associazione Coccobello Miao & Bao Roberta Coccoli econdo la Legge n° 281/91 le colonie feline devono essere tutelate, S tanto che “è vietato a chiunque di maltrattare i gatti che vivono in libertà”. Questi infatti devono essere “sterilizzati dall’autorità sanitaria competente per territorio e riammessi nel loro gruppo” e “possono essere soppressi soltanto se gravemente malati o incurabili”. La legge prevede inoltre anche l’esistenza di enti e associazioni che possano, “d’intesa con le unità sanitarie locali, avere in gestione le colonie di gatti che vivono in libertà, assicurandone la cura della salute e le condizioni di sopravvivenza”. Anche nella nostra zona esistono diversi enti che si occupano delle colonie feline, e una di queste è l’“Associazione Coccobello Miao & Bao Onlus”, nata ufficialmente solo nel febbraio 2015, ma attiva da tempo, di cui è presidente la signora Adriana Lucario che da anni si occupa come volontaria dei randagi di strada. Come vi occupate delle colonie feline? La nostra Associazione è composta da 7 fondatori, 10 soci collaboratori e circa 15 soci sostenitori; siamo tutti volontari, e “gattare” riconosciute dal Comune e dalla Asl. Ci preoccupiamo che le colonie feline che gestiamo abbiano cibo e pulizia, ci occupiamo del loro censimento, e quindi di segnalare al Comune eventuali nuovi gatti, che poi verranno sterilizzati dai veterinari della Asl, che si occupano anche di inserire i microchip, e ci prendiamo cura di gatti malati a spese dell’Associazione. Ogni giorno ci distribuiamo i compiti per non far mancare assistenza, cura e cibo alle nostre colonie, ognuna riconoscibile con un nome: c'è la colonia di via Edgardo Sogno, con alcune postazioni (Campone, Acquedotto, Ditta…) o quella di Via Guido da Velate, o quelle della piscina Scarioni con altre 4 postazioni, e poi quelle di via Cherasco, via Val Maira, e vie adiacenti. Cerchiamo di offrire loro un riparo, con delle casette. Siamo tutti volontari, ma non manca giorno che le nostre colonie feline non abbiano la nostra assistenza, sia che piova, nevichi o faccia freddo. Ma l'Associazione si fa carico anche di altri compiti… Sì, in effetti ci preoccupiamo anche di aiutare anziani e indigenti che vogliano tenere un animale in casa loro, di poterli assistere in modo adeguato, consegnando alimenti e prestando cure sanitarie: abbiamo anche delle convenzioni con negozi di cibo per animali (per esempio la PetNutriStore di Via S. Gregorio) che ci forniscono prodotti per cani e gatti, anche tramite cestoni posti nel negozio dove le persone possono donare cibo per gli animali della nostra Associazione. Ci occupiamo di salvare dalla strada più pelosini possibili. Cani e gatti abbandonati, maltrattati, o provenienti da luoghi inadatti e pericolosi ci vengono segnalati da ogni parte d’Italia, e noi ci preoccupiamo della messa in sicurezza degli animali in strutture o stalli domestici, cercando loro un’adozione, e quindi un pre-affido e controlli post-affido, ed inoltre dando le cure necessarie (vaccini, sterilizzazione, sverminizzazione). Per tutto questo però abbiamo anche bisogno di fondi, e per aiutare l’Associazione ci si può iscrivere (20 euro all’anno) o diventare sostenitore con una donazione. In questo periodo stiamo anche raccogliendo firme per presentare al Comune di Milano una petizione per il potenziamento dell'illuminazione e l’installazione di dissuasori di velocità nelle vie Moncalieri-Girola e via Val Maira poiché lì le auto corrono veloci ed è pericoloso tanto che dall’inizio dell’anno sono già mancati 5 gattini. Inoltre, ogni anno, ci prendiamo in carico un rifugio per animali abbandonati non convenzionato col Comune, posto su tutto il territorio nazionale, e offriamo supporto alimentare e antiparassitario. Se pensate, quindi, di volervi occupare di un gatto o di un cane, non c'è bisogno di andare lontano: qui in zona potete adottare uno degli animali dell’“Associazione Coccobello Miao & Bao Onlus”! Info: [email protected] - 340/4130114. zo alla distesa verde del Parco Nord (entrata via Adriatico, nella zona dedicata ai cani), si è svolta la quinta edizione della festa natalizia insieme agli amici a 4 zampe. Sistemato nel mezzo del prato, un maestoso albero rendeva più luminosa la festa con tante luci colorate e foto dei cuccioli che, ogni giorno, trascorrono diverse ore in questo luogo ridente a loro riservato. Inoltre, “i genitori dei cani” avevano preparato un vasto banchetto ricco di dolci, manicaretti vari e di molte altre leccòrnie fatte in casa. Soprattutto c’era un vin brùlé che ha riscaldato gli animi con quell’aroma speziato, tanta allegria, gioia e partecipazione. Ogni tanto qualche cucciolo, a turno, si avvicinava, saltava e tentava di salire sui tavoli attratto dai profumi che gli appetitosi bocconcini emanavano. È stato un bel pomeriggio di festa con scambio augurale di felicità e serenità e tante coccole fatte ai piccoli amici pelosi a 4 zampe, i compagni fedeli di tutti i giorni! a cura di Antonietta Gattuso Enel Energia X: un sogno per i ragazzi del Russell crivono i ragazzi del Russell sul progetto “Enel Energia X un sogno” S che ha donato alla scuola un’aula di musica e una partecipazione a X Factor. • Si sa che in un periodo di crisi e incertezze come quello offerto dall’attuale situazione economica è sempre più difficile trovare sinceri esempi di filantropia. Tra dati e statistiche che si ripresentano periodicamente con negativa ridondanza, guardare al futuro con atteggiamento ottimista è ormai diventata un'abitudine rara, soprattutto di fronte allo scenario desolante offerto dai media. Futuro che, per inciso, è destinato a noi giovani, forse la parte della popolazione maggiormente sensibile ad ogni decisione politica, e senza dubbio quella più esposta ai rischi che ne conseguono. In tutto questo, lo spazio dedicato alle passioni poetiche pare diventato quasi marginale: una carriera nel mondo della musica è guardata con atteggiamento critico e, sebbene la scuola pubblica faccia del suo meglio perché le qualità artistiche di ogni ragazzo affiorino e siano sviluppate, all’atto pratico gestire un laboratorio musicale con i fondi risicati del governo diventa un’impresa ardua. Ecco quindi perché un aiuto dall’esterno non può che fare piacere. Il progetto “Enel Energia X un sogno” ha infatti donato al mio liceo, l’Istituto Bertrand Russell, la possibilità di ottenere un’aula di musica moderna, ben fornita e soprattutto funzionale. Il luccichio degli strumenti nuovi e l’atmosfera di rivoluzione hanno accolto l’entrata mia e dei miei compagni in una stanza che, siamo sicuri, difficilmente avremmo avuto occasione di vedere in situazioni differenti. Inoltre, tramite la collaborazione di X Factor Italia, abbiamo potuto fare la conoscenza di un affabile Alessandro Cattelan, presentatore del programma, che nell’incredulità generale ci ha offerto la partecipazione alla finale dell’edizione 2015. Abbiamo ovviamente accettato. A parte l’opportunità di finire in televisione in diretta nazionale (“Ciao mamma!”), e andando anche oltre l’aver assistito dal vivo a uno show di tali proporzioni, trovo che tutta l’esperienza mi abbia donato una visione più chiara dell’intero fenomeno dei talent. Senza dubbio poter far parte della folla esultante, a pochi metri dai propri idoli musicali e illuminati dalle coreografiche luci stroboscopiche, ti dà un’idea cristallina su cosa voglia dire avere poco più, o forse meno, di vent’anni e trovarsi ad esprimere ciò per cui si è nati davanti a diecimila persone. E ti fa capire come in fondo, per quanto remota e ardua possa essere la possibilità di fare parte di questa dimensione, esiste ed è concreta a patto che si abbia la fiducia di scommettere su di essa. Ciò ovviamente vale anche oltre il mondo dello spettacolo e oltre la stessa musica, sebbene questa sia stata la principale protagonista dell'evento e si sia prestata, per l’occasione, a fare da sinonimo di ottimismo e volontà di mettersi in gioco, persino nella situazione difficoltosa in cui ci troviamo. È sempre la musica infatti a impegnare numeri impressionanti di persone in festival, concerti e fenomeni televisivi di questo tipo, ed essa inizia a lavorare proprio nei contesti più semplici e quotidiani, tra i quali può distinguersi per esempio un “banale” laboratorio di musica. Da qui dunque dobbiamo partire per valutare l’importanza del mondo musicale, amalgamato nelle nostre esperienze di tutti giorni e soprattutto nell'ambiente più stimolante per noi giovani, ovvero quello della scuola. Per citare Nietzsche: “La vita senza la musica sarebbe un errore”. Credetemi, detto da un nichilista non vuol dire poco. (Antonio Arabia - IVb Russell - Scienze Umane) • “Enel Energia X un sogno” è un progetto che parte dalla disponibilità di Enel, in collaborazione con XFactor, di donare una nuova aula di musica alla mia scuola, il Liceo Bertrand Russell di via Gatti. Martedì 1 dicembre è stato il giorno dell’inaugurazione della nuova aula, così io e altre tre compagne, frequentatrici del corso pomeridiano di musica, abbiamo partecipato con entusiasmo all’evento. Finite le lezioni sono iniziate le riprese: con altri studenti ci siamo trasformati in attori e abbiamo simulato una tipica giornata scolastica, in attesa di andare a vedere per la prima volta l’aula di musica ristrutturata. L’attesa è finita con l’arrivo di Alessandro Cattelan, il presentatore di XFactor, che ci ha accompagnato nel nostro nuovo laboratorio. La prima cosa che ho notato sono stati gli strumenti, e poi… era incredibile come fossero riusciti a trasformare un’aula vecchia e rovinata, piena di fili che penzolavano da tutte le parti, in un luogo così moderno e accogliente! Finalmente eravamo riusciti ad ottenere un luogo adeguato dove poter esprimere il nostro amore per la musica, un posto non soltanto bello ma anche funzionale con le pareti insonorizzate in modo tale da non infastidire gli altri studenti e i professori durante le nostre prove. Dopo i primi momenti di euforia, tutti hanno studiato attentamente l’aula e gli strumenti al suo interno, poi Cattelan ci ha riuniti intorno alla pianola e ci ha invitati alla finale di XFactor. Per noi del Russell è stato un momento indimenticabile. In molti seguiamo il programma sin dagli inizi e avere la possibilità di conoscere il presentatore e di assistere alla diretta è stata la realizzazione di un piccolo sogno. (Martina Longi - Va Russell - Scienze Umane) Passerini: la preside sui cento anni della scuola opo il conferimento dello Zonino d’Oro 2015 D alla Passerini, abbiamo incontrato la preside dell’Istituto Comprensivo Vittorio Locchi, la quale è stata contenta per il merito riconosciuto alla scuola. La prof.ssa Gabriella Forgiarini, è la dirigente da questo anno scolastico 2015/2016 e ha appreso con entusiasmo la voglia degli insegnanti di festeggiare degnamente il centenario rendendosi disponibile per coordinare il Comitato Cento Anni che si occuperà di organizzare una serie di eventi, da gennaio a dicembre 2016, con una festa di fine anno scolastico come il clou dei festeggiamenti. Secondo la preside è molto importante festeggiare questa scuola che ha visto passare tra i propri banchi diverse generazioni. In un quartiere come Niguarda, con le sembianze di un paese, una scuola centenaria testimone di migliaia di storie è orgoglio di nonni e genitori i quali hanno frequentato la Passerini e oggi accompagnano ancora i propri figli e nipoti. Ciò che l’ha colpita di più appena arrivata è stata proprio la struttura vetusta della scuola stessa, prototipo delle costruzioni scolastiche degli inizi del ‘900: alla Passerini sono stati rifatti gli infissi qualche anno fa, ma le porte conservano ancora la loro struttura antica e massiccia. La preside ha dato la propria disponibilità per coordinare il Comitato che si occuperà di organizzare gli avvenimenti per i festeggiamenti perché apprezza l’impegno degli insegnanti e del Comitato Genitori che collabora in modo positivo e propositivo all’organizzazione. Il Comitato Cento Anni sarà suddiviso in sei Commissioni (Storica, Concorso Letterario/Fotografico, Economica, Comunicazione, Ex Alunni ed Ex Insegnanti, Evento) ognuna delle quali si occuperà di uno specifico argomento e di una specifica attività secondo i punti di vista che riguardano l’operato della Commissione stessa, preoccupandosi di organizzare e gestire le condizioni necessarie per convergere in una festa importante e grandiosa alla fine di questo anno scolastico, come la Passerini si merita coinvolgendo per i festeggiamenti, in un modo o in un altro, tutti i cittadini del quartiere. Nei prossimi numeri di “Zona Nove” verrà comunicato quando si potranno cominciare a inviare, o consegnare a mano, documenti sulla storia delle suola in busta chiusa indirizzata al Comitato Cento Anni, direttamente a scuola all’ingresso, dalle 8.30 alle 12.30 dal lunedì al sabato, oppure via mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Quattro classi sul progetto Cinema a Scuola l Progetto Cinema a Scuola, a cura di Luigi Allori e in collaborazioICentro ne con il Mic (Museo Interattivo del Cinema), è presentato dal Culturale della Cooperativa e patrocinato dal CdZ 9. Ricordiamo che è dedicato alle Scuole Primarie e Secondarie di I grado della zona e che prevede un laboratorio di Educazione all’Immagine. Nel dicembre scorso si è tenuto un primo incontro con gli insegnanti che hanno aderito al Progetto per l’Anno Scolastico 2014/2015, durante il quale Luigi Allori ha fornito indicazioni per iniziare a lavorare direttamente in classe con i ragazzi. Gli insegnanti che hanno aderito sono delle Scuole Secondarie di I grado Cassinis (due classi), Rodari (una classe) e Tommaseo (una classe). Per lavorare con i ragazzi bisogna innanzitutto far capire che quanti fanno cinema o tv non sono maghi o esseri superiori, ma gente che lo fa come mestiere o per vocazione; che sono persone normali, seppur preparate e intelligenti, ma non certo più del papà che organizza il suo lavoro o della mamma che progetta e organizza le perfette scenografie domestiche. La cosa più importante, inoltre, è sapere che per imparare a realizzare un film, occorrono serietà e impegno, applicazione e studio. I bambini e i ragazzi saranno sicuramente entusiasti di questo Progetto, se si renderanno conto fin dall’inizio che girare un film non è una cosa da prendere alla leggera, che non è come semplicemente andare al cinema o guardare la tv, dove la pappa è già tutta scodellata: qui la pappa va preparata (inventata e sceneggiata), cucinata (girata e montata) e servita da loro e da loro soli, sulla tovaglia dello schermo. Quindi, come minimo, bisogna insegnare il funzionamento di certe macchine e l'uso di certe tecniche di linguaggio. E poi, siccome produrre un film è un fatto di collaborazione collettiva, occorre organizzarsi sin dall'inizio affinché tutto fili liscio e coordinato, dividendo bene i compiti secondo capacità, interessi e volontà. In questo modo sarà facile coinvolgere anche i bambini e i ragazzi meno volenterosi e magari dopo questa attività, l’italiano o la matematica saranno più gradevoli. E se è vero che per assimilare bene la teoria bisogna metterla in pratica, alla fine non avranno solo prodotto un film, ma avranno anche imparato nuove forme di comunicazione e di espressione. Del resto è molto importante che gli alunni pensino alla scuola come a un posto bello e questo Progetto può contribuire a renderla più interessante, perché così facendo studiano argomenti utili e allo stesso tempo divertenti. Durante l’incontro Luigi Allori ha risposto alle domande degli insegnanti, suggerendo come far partire l’iniziativa. Ha indicato quindi come cominciare a realizzare le prime fasi della storia e della sceneggiatura, partendo dalla scelta del soggetto. In definitiva, secondo il suo metodo, bisogna stabilire subito il tema a livello di titolo provvisorio, reale o fantasioso, ma non troppo impegnativo da subito poiché durante la successiva stesura del soggetto, nuove idee e nuove fantasie possono modificare il tema scelto. Quello che c’è da fare inizialmente è mettere bene in evidenza il titolo provvisorio, magari scrivendolo alla lavagna, per trovare poi un corpo e un’anima, aggiungendo storie che i bambini e i ragazzi cominceranno a scrivere singolarmente o in gruppo. Successivamente bisognerà intrecciare le storie o scegliere le migliori cercando di coinvolgere i suggerimenti di tutti; dopodiché si passerà alla realizzazione dei disegni, per mettere sulla carta, sotto forma di sceneggiatura, ciò che è stato scritto e che si cercherà di tradurre in immagini nel modo migliore possibile. Questo lavoro riguarderà la prima fase della realizzazione del progetto, dopodiché altri incontri seguiranno successivamente, per continuare i lavori del laboratorio. Info: [email protected] - [email protected]. Alla Bussero finalmente l’ingresso per i disabili a scuola primaria di via G. da Bussero, che già aveva visto imporL tanti interventi sulla facciata, la sostituzione degli infissi e il rifacimento totale dei bagni, adesso è ora anche totalmente accessibile alle persone con disabilità. Alla fine del percorso di collaudo è entrato in funzione l'ascensore che, unito alla messa in piano dei pavimenti del pianterreno, alla costruzione di bagni accessibili e alla realizzazione di una rete WiFi (che, tra le altre cose, consente a chi dovesse assentarsi a lungo per problemi di salute di collegarsi alla classe da casa o dall’o- spedale) rende questa scuola un luogo accogliente e sicuro per tutti. “Altre scuole adesso dovranno seguire questo percorso virtuoso”, dice la Presidente della Commissione Educazione del CdZ 9 Antonella Loconsolo, “ma nel frattempo festeggiamo questo risultato, reso particolarmente difficile dalla particolare struttura di questo edificio degli anni Trenta”. Un ringraziamento agli assessori Rozza e Cappelli e ai loro tecnici per la sensibilità dimostrata nell’acquisire come urgente e prioritario questo intervento. Il 23 gennaio tutti da Helen Doron English Milano Isola! nel settembre scorso, il learIIsolanaugurato ning center Helen Doron English Milano esordisce con il suo Winter Open Day il prossimo sabato 23 gennaio. Save the date! Dalle 15 alle 18 sarà possibile una full immersion nel mondo Helen Doron English partecipando gratuitamente e su prenotazione alle “Demo lessons”. Tutto lo staff del centro sarà a disposizione per illustrare concretamente un metodo di insegnamento della lingua inglese unico nel suo genere che da 30 anni si rivolge a bambini e ragazzi dai 3 mesi ai 19 anni, ovvero dalla nascita alla conclusione del ciclo scolastico obbligatorio (e della formazione fisiologica dei circuiti di apprendimento e di associazione del nostro cervello). I corsi Helen Doron English sono suddivisi in varie fasce (da 0 a 3 anni; da 3 ai 6; da 6 ai 12 e da 12 ai 19) contraddistinte ognuna da tecniche e obiettivi di apprendimento specifici. Tutti i corsi infatti prevedono un approccio coinvolgente e pensato appositamente per consentire ai piccoli e grandi studenti di parlare e comprendere l’inglese come la lingua madre fin da subito e soprattutto con una gioia ed una vitalità non comuni in una classe di tipo tradizionale. Le attività poi sono studiate per accompagnare gli studenti in tutte le fasi della loro crescita, stimolandoli e lavorando in modo mirato in piccoli gruppi. Francesca Covatta (responsabile del centro) mostrandoci gli spazi colorati e gli strumenti didattici del centro, ci ha letteralmente stravolto tutto quanto ricordavamo della nostra vecchia scuola d’inglese. Ci ha spiegato inoltre che gli strumenti di comunicazione tecnologici dei nostri giorni consentono a tutti i centri Helen Doron English (800 in tutto il mondo) un vero e proprio gemellaggio in grado di “avvicinare” e abbattere le barriere tra i ragazzi di nazionalità e culture differenti. Da sempre luogo di insegnamento la scuola diventa anche uno spazio di animazione e di incontro, aperto ad eventi dove coinvolgere famiglie e amici. (Primo Carpi) Milano Isola Learning Center, Via Rigola (entrata di fronte a via Boltraffio 12) - tel: 02.36601410 [email protected] - www.helendoron.it. Beretta, bottega storica a Niguarda l 16 novembre scorso a Palazzo Reale Iriconosce l’Amministrazione Comunale di Milano il negozio di calzature Beretta di via Luigi Ornato 45 come “Bottega Storica” e lo premia con una targa e un diploma attestanti il valore e lo status di bene culturale dopo 88 anni di attività. L’1 febbraio 1927 Ernesto Beretta avviò l’attività del negozio di calzoleria e riparazione con licenza di vendita al minuto di scarpe a Niguarda in via Luigi Ornato 45 insieme alla moglie Adele e nel 1971 venne premiato dalla Camera di Commercio di Milano con diploma e medaglia d’oro per 44 anni di lodevole attività. Il figlio Aldo Beretta con la moglie Agnese continuarono l’attività fino a luglio del 1996 quando donarono il negozio alla figlia Lucilla (terza generazione) che a tutt’oggi lo gestisce sempre nella stessa sede di via Ornato n. 45. Calzature Beretta ringrazia di cuore tutti i clienti che hanno scelto il loro negozio durante i propri 88 anni di attività. a cura di Roberto Braghiroli a cura di Lorenzo Meyer e Mauro Raimondi Sacchi e Capello: da “signori nessuno” a miti. Gli allenatori del Milan, parte quarta (1987-1998). siste, nel calcio italiano, un prima e E un dopo Sacchi? Cioè, l’”omino di Fusignano”, come lo soprannominò Gianni Brera, è stato davvero così determinante nella storia del football nostrano? Una domanda per nulla oziosa perché, nonostante le vittorie e la stima che all’estero viene unanimemente riconosciuta all’allenatore romagnolo, in Italia non tutti concordano sulla risposta. Infatti, c’è un “partito” che ritiene che Sacchi abbia solo sviluppato delle tattiche come il “pressing” e la “zona” già precedentemente applicate da Liedholm, Radice e addirittura Corrado Viciani nella Ternana dei primi anni Settanta. Nel calcio nessuno inventa nulla, dicono gli anti-sacchiani, e la differenza l’hanno fatta soprattutto i fenomeni che lui ha avuto la fortuna di guidare: con Van Basten, Gullit, Baresi, Maldini e compagnia bella chiunque avrebbe vinto, anche se avesse giocato a uomo e in contropiede... Dall’altra parte, invece, ci sono quelli che giudicano Sacchi un assoluto innovatore che ha cambiato la mentalità difensivistica del calcio tricolore portandolo a livelli di organizzazione, intensità, velocità e soprattutto spettacolarità mai visti in precedenza. Per la prima volta, una squadra italiana veniva ammirata all’estero per il suo gioco, e il merito di questo “miracolo” era da attribuire all’Arrigo nazionale. Proprio come ha scritto il giornalista Giancarlo Dotto nel suo libro “La squadra perfetta” (Mondadori, 2008), che come sottotitolo recita: “Perché il Milan allenato da Sacchi ha giocato il miglior calcio della storia”. A voi, cari lettori di “Zona Nove”, la risposta... In questa serie di articoli sugli allenatori delle due squadre meneghine, infatti, noi abbiamo deciso di evitare approfondimenti e limitarci a brevi sintesi che hanno lo scopo di rinverdire i vostri ricordi e fare un po’ di Storia del Calcio (o meglio, visti gli spazi, un bigino…). Perciò, su Arrigo Sacchi ci limiteremo a dire che quando arrivò, nell’estate del 1987, furono in molti a storcere il naso e a citare il manzoniano “Carneade, chi era costui?”. L’Arrigo, infatti, non aveva mai allenato in serie A e vantava come unico merito l’avere eliminato il Milan dalla Coppa Italia 1986-87, mostrando con il suo Parma un gioco che aveva fatto innamorare Berlusconi. Il quale, per il torneo successivo, lo volle a tutti i costi sulla panchina del suo Milan. Una scommessa che il presidente avrebbe stravinto perché, in quattro anni di guida tecnica, Sacchi vinse due Coppe dei Campioni, due Intercontinentali e due Supercoppe Europee (in pratica, sei finali su sei!), portando il Milan sulla bocca di tutti i tifosi del mondo proprio come Berlusconi aveva desiderato. In Italia, invece, Sacchi si aggiudicò solo un campionato (il primo, nel 1987-88) peraltro entusiasmante, al termine di un’incredibile rimonta sul Napoli di Maradona, sorpassato alla terz’ultima di campionato grazie a un 3-2 ottenuto in un San Paolo dove, il giorno prima, era stato persino sparso del sale “propiziatorio”. Dopo di che, nel 1988-89 l’Inter di Trapattoni e dei record, nel 1989-90 il Napoli di Maradona e della monetina di Alemao (la cui sceneggiata regalò ai partenopei un punto fondamentale) e l’anno successivo la Samp di Boskov, Vialli e Mancini fecero meglio del Milan, determinando così l’addio del mago di Fusignano che considerò chiuso il suo ciclo, nonostante il 26 maggio 1991, all’ultima di campionato, per buoni tratti della gara, San Siro intero intonasse “Tutti i tifosi del Milan hanno un sogno nel cuore, Arrigo allenatore”. Tanto era l’affetto che Sacchi aveva meritato dai milanisti, che ora si sentivano orfani. Chiunque fosse arrivato, avrebbe dovuto gestire un’eredità difficilissima. Ci voleva un uomo forte e intelligente, che sapesse dare alla squadra un gioco meno frenetico e più pratico, più consono a dei campioni non più giovanissimi e un po’ spremuti. Ma pur sempre campioni. Anche in questo caso, bisogna ammetterlo, fu decisivo Berlusconi che, di nuovo, scelse di testa sua un perfetto sconosciuto: Fabio Capello. In realtà, l’ex giocatore della Juve e del Milan della Stella aveva già guidato i rossoneri nella parte finale della stagione 1986-87, quando era subentrato a Liedholm, portandoli in Coppa Uefa. Poi, era sparito dietro una scrivania per quattro anni. Ed ora, tornava in panchina tra i molti dubbi dei tifosi milanisti. I quali, ancora, si sarebbero dovuti ricredere per i quattro scudetti su cinque campionati che Capello sarebbe stato in grado di conquistare dal 1991-92 al 1995-96. Un risultato incredibile, affiancato però da una sola Coppa dei Campioni (un meraviglioso e inaspettato 4-0 al favorito Barcellona nel 1994) su tre finali consecutive e da due sconfitte nell’Intercontinentale. Il contrario di Sacchi, insomma, che era stato invincibile fuori dall’Italia ma abbastanza deludente nei patrii confini (perdendo anche una Coppa Italia contro la Juventus). I due ex “signori nessuno”, insomma, avevano ottenuto risultati “geograficamente” diversi. Ma erano stati comunque così vincenti da meritare di essere richiamati. Dopo un primo arrivederci, infatti, entrambi sarebbero tornati in rossonero con esiti - però - disastrosi, a testimoniare che molto spesso la minestra riscaldata non è buona. Arrigo Sacchi, dopo aver condotto l’Italia alla finale contro il Brasile nel Mondiale del 1994 ed essere stato sconfitto solo ai rigori, nel 1996-97 accettò di rientrare nelle fila rossonere per sostituire Oscar Tabarez, ma concluse il torneo all’11° posto dopo un umiliante 1-6 a San Siro contro la Juve e un 1-3 nel derby. Così, l’anno dopo, nel 1997-98, sulla panchina di Sacchi si riaccomodò proprio Capello. Anche in questo caso, però, la magia era svanita. Il Milan finì il campionato al 10° posto, ma ancora più cocente fu la sconfitta nella finale di Coppa Italia: dopo aver vinto l’andata a San Siro per 1-0 ed essere in vantaggio a Roma con lo stesso risultato, anche a causa di qualche sua sostituzione sbagliata, Capello subì tre gol in dieci minuti facendo infuriare Berlusconi e dando l’addio al trofeo. E al Milan. Questa volta, definitivamente. a cura di Franco Bertoli L’ Orchestra del Titanic non ha mai smesso di suonare hi di noi non ricorda la scena del film C “Titanic” con l’ orchestra che si rassegna a non abbandonare la nave durante l’ affondamento e decide di continuare a suonare nonostante la situazione?. Queste foto che ritraggono lo stato di salute della città di Milano, scattate alle 8 di mattina di un qualsiasi giorno di dicembre, dovrebbero farci capire che, senza reazioni serie e concrete, la nostra situazione è assolutamente analoga alla famosa orchestra. Sappiamo cosa ci aspetta ma continuiamo a parlare e a discutere durante meeting globali su cosa fare, firmiamo trattati (che poi rimango- no lettera morta) ma alla fine gli interventi sono sempre “troppo dispendiosi”, e/o si scontrano con le imposizioni dei paesi “industrializzati”. Mi auguro, per il bene delle generazioni a seguire, che non ci si rassegni a dover dire un bel giorno “un ultimo pezzo, per favore signori!”. I Corsi sulla neve dello Sci Club Cormano Associazione Sportiva Dilettantistica Sci Club Cormano con il L’ patrocinio del CdZ 9 annuncia alla cittadinanza l’apertura alle iscrizioni dei corsi di sci per tutti coloro che vogliono imparare e migliorarsi a muoversi sulla neve in tutta sicurezza. I corsi di sci si terranno a Champorcher (AO) al sabato. Inoltre, da quest’anno proponiamo alla domenica Bielmonte (BI), all’interno di una stupenda oasi naturalistica. L’iscrizione prevede: 4 viaggi A/R, 12 ore di scuola, assicurazione e tessera Uisp, ski-pass, buoni pasto, gara finale e festa di fine corso. I corsi del sabato inizieranno il il 6 febbraio e quelli della domenica il 24 gennaio. Il raggiungimento delle località sciistiche avverrà in pullman partendo da Cormano, dai comuni limitrofi e dalla Zona 9 di Milano (vedi il nostro sito alla pagina “Fermate e orari” per i dettagli) con gli accompagnatori dello Sci Club. Il format del corso permette ai corsisti l’abituarsi a muoversi sulla neve senza difficoltà e di accedere alla pratica con la massima sicurezza, facilità, divertimento e rispetto dell’ambiente. Per chi invece scia già la possibilità di perfezionarsi nella tecnica sciistica. Info: www.sciclubcormano.it. a cura di Franco Massaro Il Lago di Niguarda e ne parlava da qualche anno, erano tanti i “si dice”, “sembra”, “un S lago balneabile” e infine eccolo qui, grande, parecchio grande. Piace alla gente? Direi di sì anche se molti non l’hanno ancora visto, non ancora “provato”! Ricordo l’enorme scavo che finiva dove iniziava il grande mucchio di terra che sarebbe stato la base per la lunga passerella. E ora è lì, pieno d’acqua! Come lo immaginavo! Certamente manca ancora il verde vicino alla riva, ma gli alberi sono stati messi a dimora e in pochi anni saranno magnifici. Di negativo voglio segnalare che, sulla rampa della passerella, sono state rubate circa duecento piantine ornamentali (le buche vuote sono tristemente visibili) rovinando il futuro colpo d’occhio. Aggiungo che, forse, il prossimo anno ci sarà anche il bagnino e allora avremo veramente il lago balneabile. Per ora nuotano solo i Gabbiani ed i Germani! Buon Anno a tutti! ([email protected]) a cura di Sandra Saita L’Abc del Giubileo are lettrici e cari lettori, durante questo Giubileo C della Misericordia vedremo l’immagine che riproduciamo qui a fianco: è il logo creato appositamente che raffigura Gesù che porta sulle spalle Adamo. È un simbolo potente che, con il motto “Misericordiosi come il Padre”, ci accompagnerà durante tutto questo anno Santo. È opera di padre Marko Ivan Rupnik, gesuita e artista, direttore dell’atélier Centro Aletti di Roma. Purificazione, umiltà e affidamento alla Misericordia ci vogliono in ogni cosa che il cristiano vive e fa. Il buon pastore nella Mise-ricordia si carica sulle spalle i poveri, i migranti di ogni tempo e di ogni luogo e, come direbbe Papa Francesco, “chiunque partecipa alla vita del Pastore, avrà l’odore delle pecore”. Papa Francesco ci esorta a fare questo cammino di conversione tutti insieme. Possa, per tutti, quest’anno della Misericordia diventare misericordia ricevuta che diventa nella vita di ognuno di noi misericordia donata agi altri, soprattutto ai più poveri. In sintesi, possa accompagnarvi l’“Abc del Giubileo”! Ancora a tutti un sereno anno nella Misericordia. • Corsi di volontariato dell’Unione Samaritana. La cosa più bella che puoi fare per te è fare una cosa per altri. Chiunque volesse dare corpo al proprio desiderio di solidarietà può beneficiare degli Incontri Formativi di Base organizzati dallUnione Samaritana, che annoverà un’esperienza di 67 anni di attività. Gli incontri si terranno dalla 9.30 alle 12 presso l’Aula Unità Spinale dell’Ospedale di Niguarda nei sabati 13, 20, 27 febbraio. Info: 0264442249. L’eredità del 2015 e gli impegni per il 2016 per Milano e per l’Italia Franco Mirabelli (senatore della Repubblica del Pd) anno che è appena iniziato proL’ mette di essere un anno importante per il nostro Paese e per la nostra città. Nel 2015 molto è cambiato e in meglio ma ancora sono molte le incognite. Il pericolo del terrorismo resta alto nonostante gli interventi contro l’Isis decisi dalla comunità internazionale finalmente unita anche per trovare soluzioni in Libia e in Siria e nonostante il grande sforzo che stanno facendo le nostre istituzioni per garantire sicurezza ai cittadini con una incessante opera di prevenzione, indagine e presidio del territorio. Certamente il lavoro resta ancora un grande problema per gli italiani e soprattutto per i giovani. La disoccupazione è passata dal 13 all'11% e sono aumentati i contratti a tempo indeterminato, ma tutti sappiamo che non basta, che accanto alla riforma del mercato del lavoro e agli incentivi per chi assume serve una ripresa stabile dell'economia che consolidi i dati positivi sull'aumento dei consumi, delle esportazioni e della produzione industriale per poter creare nuovi posti di lavoro. Le riforme hanno creato le condizioni per cambiare in meglio i dati della nostra economia. Il prodotto interno lordo ha ricominciato a crescere, la stabilizzazione degli ottanta euro per i lavoratori dipendenti con meno di 1500 euro di stipendio così come la cancellazione della Tasi sulla prima casa hanno favorito la ripresa dei consumi, ma nel paese europeo col risparmio privato più alto resta ancora insufficiente quella fiducia nel futuro necessaria per investire e alimentare la nostra economia. Ci troviamo a fronteggiare una situazione ambientale preoccupante. I livelli altissimi di polveri sottili che sono stati registrati in tutte le grandi città del Paese sono solo la punta dell’iceberg di una situazione, generata dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici, che mette a rischio futuro e salute dell’intera umanità se non saranno fatte scelte radicali. L’accordo di Parigi sul clima sembra dimostrare che questa consapevolezza si sta diffondendo tra i gover- ni del pianeta. Nel nostro Paese quest’anno sono state approvate leggi importanti contro i reati ambientali per diminuire, con l'ecobonus, i consumi e le emissioni dalle abitazioni e per introdurre, col collegato ambientale, misure volte a favorire la mobilità sostenibile, per intervenire sul dissesto idrogeologico. Il nostro Paese continua ad avere nella corruzione, nell'illegalità e nella evasione fiscale una zavorra che limita le sue stesse possibilità. Su questi fronti in quest'ultimo anno Parlamento e Governo hanno fatto molto: dalla legge anticorruzione che finalmente punisce con pene adeguate corrotti e corruttori, all’istituzione dell'autorità nazionale anticorruzione presieduta dal giudice Cantone che consente di intervenire preventivamente per bloccare appalti sospetti, alla legge contro il falso in bilancio, alla introduzione del reato penale di autoriciclaggio che ha anche consentito di costringere il rientro di ingenti capitali nascosti all'estero senza alcun condono con alcuni miliardi (3-4) di benefici per le casse dello stato. C’è ancora da fare e l'inizio di quest’anno vedrà l’approvazione definitiva della nuova legge sugli appalti che introduce modalità di lavoro innovative per garantire trasparenza e controllo sugli appalti pubblici. Questo sarà anche l'anno in cui si concluderà il percorso di riforma della politica e delle istituzioni in cui sarà mantenuto l'impegno preso a cambiare, per provare a superare la distanza tra cittadini, politica e istituzioni che rischia di indebolire la nostra democrazia. Saranno gli elettori a stabilire col referendum confermativo, probabilmente a ottobre, se la riforma costituzionale che supera il bicameralismo perfetto, abolisce definitivamente le province, riduce nei fatti il numero dei parlamentari, vedrà la luce dopo anni di tentativi falliti. Quella consultazione sarà l’ultimo passaggio di molti interventi per cambiare la politica, le istituzioni e il loro funzionamento: una legge elettorale che garantisce ai cittadini di scegliere chi governa e di dare a chi governa gli strumenti per farlo, che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti, i vitalizi e altri privilegi nonché la riforma della pubblica amministrazione. Tutte decisioni già prese, scelte già fatte. Insomma, il 2015 è stato un anno importante in cui, oggettivamente, la nostra economia è ripartita dopo anni di recessione e in cui Parlamento e Governo hanno approvato riforme attese da anni, ma ci ha anche consegnato il compito di consolidare la ripresa, fare in modo che i dati positivi dell'economia si traducano al più presto in un miglioramento concreto della vita delle persone che più ne hanno bisogno e in una maggiore fiducia nel futuro. Per questo il 2016 sarà un anno cruciale. Allo stesso modo noi milanesi nel 2016 dovremo rinnovare l'amministrazione comunale. La giunta di centrosinistra guidata da Giuliano Pisapia ha cambiato in meglio la città, le ha restituito prestigio internazionale e ruolo in Italia. L’Expo ha messo Milano al centro del mondo e scelte strategiche come Area C, le nuove linee metropolitane, la riqualificazione della Darsena e dell'area Garibaldi-Porta Volta sono diventate simboli di vivibilità e orgoglio. Milano è cambiata in meglio e queste innovazioni hanno migliorato la qualità della vita di tanti. Il sindaco merita, per questo, la riconoscenza di tutta la città e la sua scelta di non ricandidarsi consegna al centrosinistra il compito di mettere in campo una proposta che garantisca la stessa capacità di ascoltare i cittadini, lo stesso coraggio di innovare, la stessa capacità di guardare avanti e di investire sul futuro della città. Dobbiamo farlo, così come a livello nazionale, sapendo che ancora c'è molto da fare: che dalle positività di questi anni si deve ripartire per affrontare le grandi questioni ancora irrisolte, a cominciare dalla riqualificazione delle periferie, dai quartieri popolari, fino alla costruzione della città metropolitana che da onere burocratico va trasformata in una straordinaria opportunità per lo sviluppo della nostra realtà. Il 7 febbraio il centrosinistra milanese sceglierà il proprio candidato sindaco con le primarie, confermando la scelta che fa della partecipazione dei cittadini un elemento qualificante è imprescindibile del nostro progetto politico. Sarà il primo appuntamento politico importante del 2016. Per ciò che mi riguarda ho già scelto di sostenere Beppe Sala perché penso che sia la persona più adatta a non disperdere il patrimonio di credibilità che Milano si è costruita in questi 5 anni e, insieme, ad affrontare pensando in grande e guardando al futuro, i problemi ancora aperti con una attenzione prioritaria alla vita delle persone. Ma, comunque la si pensi, la cosa più importante per Milano, non solo per il centrosinistra, è impegnarsi perché le primarie del 7 febbraio siano una straordinaria occasione di partecipazione e di democrazia. Si confrontano candidati importanti, portatori di esperienze vive nella città. Gli elettori di centrosinistra hanno l’opportunità di scegliere sulla base delle proprie idee e delle loro storie è importante non lasciarsela sfuggire. Nel 2016 il futuro sarà nelle nostre mani Matteo Mauri (deputato del Pd) Eccoci dunque nell’anno nuovo, Onorevole Mauri! Sará un 2016 da incorniciare oppure sarà un altro anno di passione? Il 2015 è stato un anno ancora molto complicato ma in cui l’Italia ha fatto dei passi avanti. Passi ancora troppo timidi perché non sono ancora sufficienti per uscire in maniera definitiva dalla crisi, ma che non dobbiamo sottovalutare perchè hanno segnato un’inversione di tendenza che non era scontata. Siamo usciti dalla recessione economica, il Pil è migliorato e l’occupazione ha ripreso il segno positivo. Dobbiamo fare ancora molto, ma mi verrebbe da risponderle in modo inusuale con una delle intelligenti filastrocche di Gianni Rodari. Quale? Sono curiosa si saperlo perchè ne ho lette tante a mio figlio! Anch’io ne ho lette parecchie alle mie figlie negli anni scorsi quando erano più piccole.Questa vale per i bambini ma soprattutto per i grandi. Fa così: “Indovinami, indovino tu che leggi nel destino: l'anno nuovo come sarà Bello, brutto, o metà e metà? Trovo stampato nei miei libroni che avrà di certo quattro stagioni, dodici mesi, ciascuno al suo posto, un carnevale e un ferragosto, e il giorno dopo il lunedì sarà sempre un martedì. Di più per ora scritto non trovo nel destino dell'anno nuovo per il resto anche quest'anno sarà come gli uomini lo faranno.” Bella la filastrocca! Il significato è che il futuro è nelle nostre mani, giusto? Esattamente così. Certo, non tutto dipende noi. Ma molto del nostro destino sta nelle scelte che faremo e nello spirito che ci metteremo. E questo vale per la vita di tutti i giorni ma ancora di più per chi fa politica. Ogni giorno chi come me ha responsabilità politiche si trova di fronte a tante scelte e a tanti bivi. Bisogna saper prendere la direzione giusta nell'interesse collettivo. Ma a volte la strada corretta non è così facile da individua- re e spesso non è la più battuta. È proprio in quei casi che serve esperienza, studio e coraggio. È quello il momento in cui si vede chi la politica la intende come il modo più alto per mettersi al servizio dei cittadini - anche percorrendo la strada meno popolare e chi invece la intende come qualcosa di utile solo per se stesso, e per farlo alimenta il populismo e l'antipolitica. Il Pd sceglie ogni giorno la strada più difficile ma anche l'unica possibile. A volte si può anche sbagliare ed in quei casi bisogna avere l’umiltà per ammetterlo e per correggersi. Chi invece finge di avere sempre la verità in tasca e passa il tempo solo a giudicare quello che fanno gli altri - pensando di aver capito tutto - in realtà mente sapendo di mentire ai cittadini. C’è chi prova a rendere le istituzioni più forti e chi prova a delegittimarle nella logica miope del “tanto peggio tanto meglio”. Noi siamo dalla parte dei primi. Immagino proprio che si riferisse all'atteggiamento distruttivo del Movimento 5 Stelle. Ma forse non l'ha esplicitato perchè il Natale ha reso più buono anche lei! Scherzo ovviamente. All'inizio dell'anno non si può certo esimere dal dichiarare le sue buone intenzioni per il 2016. A maggior ragione perchè lei è diventato Vice Capogruppo del PD alla Camera! Il 2016 sarà un altro anno con tante, tantissime responsabilità. Il mio impegno per l'anno nuovo è semplice: ci metterò tutto il lavoro e la passione di cui sono capace, ci metterò tutto me stesso. Sperando che sia sufficiente. E buon Anno a tutti! Come evitare le malattie da raffreddamento Paola Chilò ccoci in Inverno! Umidità, freddo, vento, riscaldamento, E forme virali e non… sono elementi che in questo periodo dell’anno incontriamo molto spesso e il nostro sistema immunitario è sicuramente la parte più coinvolta nel sostenere una importante attività di difesa. In psicosomatica l’apparato respiratorio ha come funzione lo scambio, ovvero lo scopo di far entrare ossigeno e far uscire anidride carbonica. Questa funzione rimanda alla possibilità di entrare in contatto con il mondo esterno e di proiettarlo dentro di noi, per poi rimandarlo elaborato. Infatti il primo approccio con il mondo avviene proprio attraverso i polmoni (respiro) e la pelle (tatto). Le vie respiratorie più basse (trachea, bronchi, polmoni) coinvolgono un aspetto più intimo della relazione con gli altri. Ci si rifà al mondo degli affetti, qualche cosa che è già presente in noi e che in qualche modo crea un problema di “scambio” a livello profondo. Quando questi aspetti vengono messi a dura prova, si abbassano le difese e… ci si ammala. Per fortuna la natura saggiamente ci mette a disposizione una serie di soluzioni naturali quali: ortaggi, frutta, erbe e spezie che guarda caso vengono prodotti proprio in inverno come i cavoli, cavolfiori, broccoli, cime di rapa, rape, porri, arance, mandarini, limoni ecc. In comune hanno un’elevata concentrazione di vitamina C, zinco, magnesio, calcio e altri minerali con funzioni alcalinizzanti e antiossidanti che con- tribuiscono ad abbassare la possibilità di infiammazioni, aiutando l’intero sistema. Rinforziamo quindi le nostre difese con una giusta alimentazione che prevede una buona dose giornaliera di frutta e verdura cruda, un’altra buona dose di ortaggi a foglia verde cotti (ricchi di clorofilla ), una diminuzione in proporzione di proteine di origine animale cioè carni rosse, insaccati, latte e latticini. Questi ultimi in particolare, nei casi di produzione eccessiva di catarro, possono aumentarne la quantità. In alternativa al famoso latte e miele vi sono delle meravigliose tisane o decotti che si possono preparare velocemente utilizzando erbe radici e spezie come: timo, zenzero, cannella e limone dolcificati con miele d’acacia, il quale aumenta l’efficacia della tisana… ottima durante i giorni freddi. Questo infuso, oltre a un’azione riscaldante, ha proprietà antisettiche ed espettoranti grazie al timo. Quando invece il raffreddore è già presente, necessita una tisana di cipolle, limoni, chiodi di garofano e noce moscata almeno 3 volte al giorno… ha un effetto benefico sulle secrezioni nasali! Bere un limone spremuto in un bicchiere d’acqua tutte le mattine appena svegli è una buonissima abitudine che migliora la salute in generale in quanto disinfiamma e apporta vitamina C, fondamentale in inverno. Un grande aiuto viene fornito anche dagli olii essenziali i quali, essendo veri e propri distillati di principi naturali, se usati come prevenzione sia per via epidermica che inalatoria, contribuiscono alla risoluzione di diversi disturbi causati dal freddo. Per esempio se utilizziamo 2 gocce di eucalipto, 2 gocce di timo e 2 gocce di abete bianco in un pentolino d’acqua calda, come si usava un tempo, e inaliamo per 5 minuti vapore balsamico, il nostro apparato respiratorio ne avrà un gran beneficio per 2 motivi: per la sua azione mucolitica, antisettica, protettiva, e per la possibilità di regalarci uno spazio e del tempo solo per noi… pochi minuti di sano relax. Naturalmente non bisogna dimenticarsi l’intestino: se è in salute, sarà maggiore la prontezza di risoluzione cha avrà il nostro organismo; quindi l’assunzione quotidiana di frutti di bosco, mandorle, noci, semi di lino, fermenti lattici (yogurt, kefir, latte fermentato), verdure amare ricche di fibre, gioverà a tutto l’organismo. Infine, quando ci ammaliamo, proviamo a chiederci quale parte di noi voleva riposare ma non poteva concederselo. Il corpo ci parla! Paola Chilò, Naturopata esperta in riequilibrio alimentare con orientamento psicosomatico - Per informazioni o appuntamenti: Tel. 3396055882 - Studio Naturopatia in Via Terruggia 1, 20162 Milano - e-mail [email protected]. Iscriviti all’Associazione Amici di Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 Cell. 335.1348840 ONA NOVE Socio ordinario Euro 15, Sostenitore Euro 25. Per iscriversi rivolgersi presso la sede del giornale in via Val Maira 4. IL PROBLEMA DELLO SMOG Seguo l’attesa riunione sul problema smog, che mischia: polveri, gas tossici, mutamenti climatici, risparmio energetico, raccolta immondizie, traffico, incentivazioni, ecc. I provvedimenti raccomandati dal ministro intaccano marginalmente (è inevitabile) ciascuna delle “emergenze”, mentre lo scopo annunciato era di abbattere le polveri sottili oggi ristagnanti su certe aree d’Italia. Si blandiscono i sindaci, giunti agguerriti, confermando loro piena autorità sulle misure da prendere localmente. Insomma: una riunione inutile (sindaci e Legambiente hanno annotato che si può “attingere” a circa 1 mld di euro europei), ma conclusa con la previsione del meteorologo che sono in arrivo pioggia e vento dalla Siberia che sistemeranno tutto (e con l'ammissione estorta che è tutta colpa dei cambiamenti climatici di origine antropica). Un’altra occasione persa. Buon anno 2016 a tutti. Giusto Buroni (gennaio) LA PISTA DELLE MOTO La pista ciclabile in viale Marche non è percorsa dalle biciclette ma dalle moto che vi sfrecciano ad alta velocità. Prolungarla significa buttare soldi pubblici. Ogni settimana a causa dell’uso scorretto della pista da parte dei motociclisti all’incrocio Zara/Marche in entrambe i sensi di marcia avvengono incidenti più o meno gravi con blocco temporaneo del traffico e conseguente aumento dell'inquinamento che tanto si vuole abbassare. Battetevi per far eliminare del tutto queste piste da tutto il viale Marche: non servono a nulla e creano solo problemi. Marco Troglio (dicembre) IL DEPURATORE DI VIA TREMITI Sotto leggerete il testo inviato all’Istituto Arpa da parte di alcuni abitanti delle abitazioni vicine al depuratore di via Tremiti. Chiedo al giornale di aiutare tutti noi a capire e cercare di risolvere il problema che da alcuni mesi, a parer mio ma non solo, è diventato insostenibile. Tiziano Scumaci (dicembre) • Spett.le Arpa, abito in prossimità dell’impianto di depurazione delle acque reflue situato in Via Tremiti a Niguarda. Siamo continuamente sottoposti da anni alle emissioni gassose maleodoranti prodotte da tale impianto e mi pare che sia la frequenza sia la quantità di emissione sia aumentata in questi ultimi mesi. Essendo comunque sottoposti a un notevole disagio, mi chiedo se, oltre alla molestia olfattiva, non ci sia anche un problema sanitario. Mi chiedo inoltre se tale impianto ottemperi alla linea guida sia per la caratterizzazione, l'analisi e l'autorizzazione delle emissioni gassose in atmosfera sia per le caratteristiche delle acque restituite all'ambiente, così come alla normativa vigente in materia. Se non erro, tra i Vostri compiti sono contemplate le misurazioni delle emissioni in atmosfera, uno degli aspetti di prevalente impatto ambientale, le attività di controllo ordinaria e straordinaria degli impianti di depurazione a servizio degli agglomerati urbani, nonché le attività di controllo ordinaria e straordinaria sugli scarichi in ambiente delle acque reflue ur- Un buon 2016 con “Zona Nove” bane ed industriali. Come cittadino, chiedo pertanto un controllo sulle autorizzazioni dell’impianto di depurazione in oggetto ed una verifica se le emissioni in atmosfera e nelle acque restituite all’ambiente ottemperano a quanto previsto dalla normativa vigente, fermo restando comunque uno spiacevole e notevole disagio. I GIARDINI DI VIALE SARCA In riferimento ai giardini di viale Sarca, volevo informarvi che sono anni che sagnalo/segnaliamo presso gli uffici di Giardini e parchi del comune di Milano il degrado e la non manutenzione in quanto non sono stati consegnati da Pirelli al Comune. Comunque questo non giustifica che qualcuno del Comune non possa sollecitare e imporre a Pirelli di manutentare e pulire il giardino pubblico di sua proprietà, soprattutto quello dalla parte di via Padre Beccaro che è abbandonato, sporco e con piante morte. È li, andate a vederlo. E poi non vedo mai girare un solo vigile in quella zona, mai, mai. Sono anni ormai che i ladri entrano dai giardini di viale Sarca per fare i furti negli appartamenti, purtroppo sono tutti affacciati da quel lato e così in fatto di sicurezza siamo veramente messi male. I giardini di Viale Sarca nel periodo invernale devono essere chiusi alle ore 18. Ho fatto una piccola indagine e l’11dicembre verso le 19 li ho trovati ancora aperti, ho trovato un signore che, fra l’ altro, non capiva e parlava neanche l’ italiano che teneva il cancello aperto. E mi ha spiegato con molta fatica che era li per far uscire le persone che per sbaglio potrebbero rimanere chiusi.Mi ha spiegato anche, che 2 sere prima alle, 18.30 dopo il furto in un appartamento, ha fatto uscire tre ladri in bicicletta invitandoli dalla parte del cancello aperto. In realtà, l’addetto all’apertura per emergenza deve stare fuori dai giardini con i cancelli chiusi e non dentro con il cancello aperto. Ora, io capisco tutto e capisco anche che qualcuno possa rimanere dentro dopo le 18. Ma il fenomeno che ha pensato questo tipo di organizzazione chi è? Mi piacerebbe conoscerlo. Comunque, se l’orario di chiusura è le 18, i cancelli vanno chiusi tutti alle 18, semmai se qualcuno deve uscire dai giardini l’addetto al comune aprirà dopo aver chiamato le forze del ordine per verificare perché tale persone erano dentro ai giardini dopo l’orario di chiusura. Nei giardini l’illuminazione è quasi assente: vogliamo mettere qualche telecamera o far passare ogni tanto qualche vigile? Giorgio Cofano (dicembre) IL COMITATO DI BRUZZANO Siamo il Comitato Amici e Residenti di Bruzzano, comitato di recente costituzione nel quartiere omonimo con lo scopo di contrastare le opere di nuova viabilità che il Comune ha in programma per il quartiere. Vi preghiamo di informare i vostri lettori che stiamo effettuando una raccolta di firme in merito. Lettera firmata (dicembre) PARCHEGGI IN POZZOBONELLI In Via Pozzobonelli si verifica quotidianamente il problema delle molte auto in divieto di sosta sia sulla carreggiata che sul marciapiede.Tutto ciò crea molto pericolo per chi transita in auto, moto e anche per i pedoni. Per cercare una soluzione al problema ho provato a scrivere al Comando di Polizia Locale zona 9, al Comune di Milano e al Comandante della Polizia Locale (dal quale attendo risposta). La soluzione che stanno vagliando è quella di istituire il senso unico per Via Pozzobonelli asserendo che i parcheggi presenti non sono sufficienti, non tenendo in considerazione che l'adiacente Via Tremiti ha parcheggio su entrambi i lati sempre a disposizione. Il problema si crea negli orari di maggior afflusso al centro sportivo Vittorio Pozzo sito nella via, dove gli utenti invece di fare qualche metro in più a piedi parcheggiano in divieto di sosta. Nicola Morelli (dicembre) TANTI FURTI IN VIA CESARI In via Cesari succede di tutto: asportazione di tutte le ruote alle auto parcheggiate, in un mese tentativi di furto di sei auto con relative serrature scassate, furti nelle case. Che volete di più per intervenire? Luca Baschenis Begnis (dicembre) VAL DI LEDRO E TERRUGGIA MARCIAPIEDI LORDI Scrivo per segnalare la sporcizia e il degrado dei marciapiedi di Via Val di Ledro e Via Terruggia. È un campo minato dagli escrementi dei cani. Una maleducazione da parte dei padroni infinita… ma a loro non dà fastidio camminare su un marciapiede così lordo? Ma è mai possibile che per questa gente non esista il senso civico? Il cane è il miglior amico dell’uomo, l’uomo è il peggior amico di se stesso… Manteniamo i marciapiedi puliti, raccogliete lo sporco dei vostri cani, fatelo anche per voi stessi. Grazie. Luca Cantoni (dicembre) tel. e fax. 02/39662281 – e-mail: [email protected] Cont el coo in di nivôl a cura di Augusto Cominazzini L’oroscopo del 2016 ARIETE 21.3 – 20.4 Lavoro, cogliere al volo le numerose occasioni, soprattutto nei mesi di Luglio e Agosto. Amore, lanciate una freccia oltre l’orizzonte, con la certezza di fare centro soprattutto nei primi mesi dell’anno. Salute, sarai in forma e proprio per questo ti sentirai libero da ansie. Denaro, attenzione verso fine anno. BILANCIA 23.9 – 22.10 Lavoro, la fortuna giocherà spesso a tuo favore, soprattutto da febbraio. Amore, per chi ha due relazioni è arrivato il momento di decidersi e fare una scelta. Salute, attenzione alla forma fisica anche se da settembre sarete in forma smagliante. Denaro, durante l’anno ci sarà una vertenza legale, tutto si risolverà al meglio. TORO 21.4 – 20.5 Lavoro, se siete imprenditori, artisti e lavoratori autonomi avrete moltissime opportunità. Amore, lo scoprirete nel cuore e negli occhi del partner, ogni giorno. Salute, potrete trovare una cura importante per un malessere che va avanti da anni, ma da giugno. Denaro, più risorse e meno spese soprattutto verso ottobre. SCORPIONE 23.10 – 22.11 Lavoro, astuzia e una micidiale capacità di persuasione per tutto l’anno saranno determinanti per raggiungere gli obbiettivi prefissi. Amore, da metà giugno a metà settembre potrai programmare e pianificare i tuoi progetti. Salute, da marzo potrete iniziare una terapia che rimandate da tempo. Denaro, scarso a febbraio. GEMELLI 21.5 – 21.6 Lavoro, è arrivato il momento di sfoderare grinta e tenacia, e di dimostrare al mondo la tua professionalità. Amore, per chi è ancora in cerca, o spera di cambiare partner, le prospettive sono eccellenti. Salute, prima la salute, poi l’immagine. Denaro, introiti da una disputa legale, comunque attenzione ai passi falsi. SAGITTARIO 23.11 – 21.12 Lavoro, se pensate di cambiare lavoro non è un anno favorevole, siate prudenti. Amore, sarà un anno meno tormentato del 2015, chi è solo potrà incontrare la sua metà. Salute, ripresa da aprile, favorite le gravidanze per cui riguardatevi. Denaro, per chi vuole acquistare un bene attenzione alla cassa. CANCRO 22.6 – 22.7 Lavoro, razionalità e stabilità, saranno le soluzioni efficaci soprattutto nell’ambito imprenditoriale. Amore, darete un taglio netto a molti rapporti che sono in bilico, e cercherete altrove nuovi stimoli, ma da giugno. Salute, la natura sarà il tuo medico. Denaro, la nota favoletta della cicala e della formica sembra scritta per te. CAPRICORNO 22.12 – 20.1 Lavoro, nel 2015 avete seminato bene in ogni campo, è ora di raccogliere i frutti. Amore, periodo fertile, un figlio potrebbe essere la soluzione per rafforzare un rapporto in crisi. Salu-te, carichi di energia per tutto l’anno. Denaro, anno generoso per questioni finanziarie, compravendita casa o ufficio. LEONE 23.7 – 23.8 Lavoro, per chi è in attesa di un lavoro ci saranno buone risposte, soprattutto da maggio a luglio. Amore, per tutti i single da metà aprile i sogni potrebbero diventare realtà e mettere radici. Salute, la diagnosi è molto importante, soprattutto se avete trascurato un fastidio cronico. Denaro, guadagni per chi lavora in proprio. ACQUARIO 21.1 – 19.2 Lavoro, se avete intenzione di aprire un’attività commerciale i primi mesi saranno quelli più propizi. Amore, tormentato e difficile da gestire, ma da agosto tutto si risolverà con incontri divertenti. Salute, la famiglia è importante ma è ora di cercare un po’ di spazio per voi stessi. Denaro, sospiri di sollievo da luglio. VERGINE 24.8 – 22.9 Lavoro, troverai il modo di arginare le complicazioni e le risorse necessarie per rilanciare l’attività, conferme entro l’anno. Amore, conflitti con un ex, imparerai che amore non vuol dire non dover mai chiedere scusa. Salute, ansia e tensione ma da luglio tutto ok. Denaro, sarà un anno in positivo, anche se con fatica. PESCI 20.2 – 20.3 Lavoro, se per motivi personali avete lasciato il lavoro, da luglio potrete inserirvi o aprire un’attività in proprio. Amore, a giugno potreste incontrare il compagno tanto desiderato, ma fate delle verifiche, basta un ex. Salute, da marzo la forma fisica sarà più forte per affrontare un controllo preventivo. Denaro, il guadagno arriverà a febbraio. IL SEGNO DEL MESE CAPRICORNO 22.12 - 20.1 Segno di Terra, Cardinale in quanto dà inizio alla stagione dell’inverno. Caratterizza personalità organizzate, precise, pessimiste, esecutive, stacanoviste, conservatrici, affidabili, fedeli, metodiche, puntuali. PIETRA: Quarzo - COLORE: Marrone - ESSENZA: Pino - FIORE: Edelweiss - GIORNO: Sabato. Vint ann Hoo cominciaa in del gennar del novantases a romp i scatol su “Zona Nove”, ògni mes, minga per cercà onôr o grand celebrità, bensì per salvà el mè dialett ... quasi dimenticaa. On impègn ch’el dura da ben vint ann, che foo giò a la bòna, sénza tanto affann e credi che hoo poduu interessà on mucc de milanes cont i mè fandòni e baggianad, de pòchh pretes. Intrattant son rivaa a ultra novant’ann, la ment la se restring, a pòcch, a pòcch, lentament, i ricòrd, cont el passà del temp, s’hinn sbiadii, la memoria l’è zòppa e foo on poo fadiga a sentì. Però, in tutti sti ann, hoo poduu assit o vedè tanti event tragich, nefast, faa sénza on perchè e hoo notà, in di nòster abitudin, di mutament, dovuu a l’interess vers usi e costumm de altra gent. In primavéra i rondin tornaven a volà su la città, parpai e sposètt svolazzaven, alegher, sôra i praa, i Navilii, la Martesana, el Lamber eren nètt, se podéva bev, sénza timôr, l’acqua del rubinètt. Arent al Dòmm, la “Maniga Strètta”, ‘na zona trista, l’è sparida per fà spazi a l’Arengari, de fed fascista e hinn sparii, in Piazza, anca i omnibus coi cavai, cambiaa cont i tramvain verd che traballaven sui rotai. Pòcch auto in gir, ma tanta gent in biciclètta, sémper serena e contenta, anca se l’éra in bollètta, tanti strad gh’aveven la “rizzada”, fada cont i sass e vegniven illuminaa cont i lampionin a gas. Ricòrd antigh che dann de pensà ... Incoeu vivom in on mônd assurd, egoista, esagitaa, quand’è che se torna a ragionà, a considerà el valôr de la vita, el diritto a la libertà, on’illusiôn? ... Intant me prèmm de fà a tutti on sincer auguri de longa vita, con tanta pas e con serenità, perchè presumi che in futur, podè viv cent’ann sarà pu ona ecceziôn, bensì ona normalità. NICODOMUS S.I. DI CALLÀ N. Tel. 0266106087 Fax 0266106486 e-mail: [email protected] www.nicodomus.it Bus 42 MM5 Tram 5-7-31
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