Norme redazionali - Associazione Italiana di Linguistica Applicata

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Norme redazionali - Associazione Italiana di Linguistica Applicata
NORME REDAZIONALI AItLA
1.
Generalia
I contributi per i volumi collettanei possono essere scritti in italiano o in inglese, e non devono superare le
7.000 parole, tutto compreso.
Si prega di seguire scrupolosamente le norme redazionali della collana e di non utilizzare fogli di stile o altri
tipi di formattazione automatica.
La pagina deve avere i margini impostati come di seguito: destro cm 4, sinistro cm 4, superiore cm 5,
inferiore cm 5,5.
2.
Carattere e corpo del testo. Formato
Il carattere da utilizzare per l’intero testo è il Times New Roman, carattere tondo. I corpi sono di 11 pt. per il
testo, 10 pt. per l’infratesto (esempi fuori testo, citazioni più lunghe di tre righe ecc.), 9 pt. per le note.
Lettere greche e simboli matematici devono avere lo stesso corpo del testo. Sigle e parole tutte maiuscole
vanno in corpo 9.
Il testo deve essere ad interlinea singola e giustificato (margini laterali allineati). Il numero di pagina non
deve apparire sulla prima pagina; nelle altre va inserito in basso al centro.
Il primo paragrafo di ogni sezione inizia al vivo (allineato a sinistra); i paragrafi successivi hanno riga
iniziale rientrata di 0,5 cm. Ogni volta che il testo subisce un’interruzione (fine del paragrafo, infratesto,
tabella) la prima riga successiva all’interruzione inizia al vivo.
3.
Struttura degli articoli
3.1. Titolo. In alto alla pagina, centrato, maiuscolo tondo, corpo 11. Un eventuale sottotitolo va nella riga
seguente, centrato, minuscolo tondo, corpo 11.
3.2. Nome Autore/i. È separato dal titolo da un doppio spazio; va centrato, in maiuscoletto, corpo 9. Nome e
cognome vanno scritti per intero. Nel caso di più autori, questi vanno separati da una virgola, e l’ultimo da
e/and (Es.: PINCO PALLINO e PINCA PALLINA). L’indicazione dell’istituzione di afferenza va in una nota a
piè di pagina, segnalata dopo il cognome da *, senza punto finale. Per inserire l’asterisco in nota bisogna
evidenziare con il mouse il richiamo al numero della nota 1 nel testo, poi cliccare su ‘Inserisci’ >
‘Riferimento’ > ‘Nota a piè di pagina’ e all’interno dello spazio a destra della voce ‘Segno personalizzato’
inserire il simbolo *, infine cliccare su ‘Inserisci’. Le note successive saranno numerate a partire da 1. In nota
l’asterisco è seguito da due spazi. Se gli autori sono tre con tre affiliazione diverse, usare ° e rispettivamente
per il secondo e terzo autore.
3.3. Abstract. L’abstract è in italiano se l’articolo è in inglese, e in inglese se l’articolo è in italiano e non
deve superare le 150 parole. È separato dal nome dell’autore da doppio spazio sopra e dal titolo della prima
sezione da un altro doppio spazio sotto. È in corsivo corpo 10, testo giustificato.
3.4.
Titoli di paragrafo. I paragrafi sono numerati a partire da 1. Dopo il numero ci va il punto, uno
spazio e il titolo. Il titolo va in minuscolo corsivo (limitando l’uso delle maiuscole ai casi necessari), senza
punto finale, allineato al margine sinistro. Il titolo è preceduto da un doppio spazio e seguito da uno spazio.
3.5. Note. Le note vanno limitate al massimo, sia nel numero sia nella lunghezza. In particolare non vanno
inserite figure, tavole o tabelle all’interno delle note. Devono essere a piè di pagina e numerate
progressivamente: il numero di nota, in corpo 9, deve essere seguito da un punto e da un doppio spazio (es.:
1. Testo della nota). Nel testo le chiamate di nota devono essere invece in esponente, senza parentesi di
chiusura, e vanno collocati prima della punteggiatura, es. ...1. Ogni numero di nota deve iniziare al vivo
(allineato a sinistra); i successivi paragrafi della stessa nota devono avere la prima riga rientrata di 0,5 cm.
(come nel testo). All’interno della nota il testo è giustificato, a interlinea singola, corpo 9. Non va lasciato
spazio tra una nota e la seguente.
3.6. Infratesto. Corpo 10, separato dal testo superiore ed inferiore tramite uno spazio, con margini laterali
uguali a quelli del testo. Come nel testo, il primo paragrafo deve avere la riga iniziale al vivo (allineata a
sinistra), i capoversi successivi devono avere la prima riga rientrata di 0,5 cm. Ad ogni interruzione, la prima
riga successiva inizia al vivo.
Gli esempi fuori testo vanno preceduti da un numero progressivo inserito fra parentesi tonde, es.: (1). Dopo il
numero va inserito un tab. lungo 1 cm.
3.7. Tavole, tabelle e figure. Devono avere riferimento nel testo ed essere numerate progressivamente (fig.
1, tav. 1, tab. 1, graf. 1 ecc.). Devono essere inserite dopo la loro menzione nel testo. La larghezza massima
deve essere quella del testo. Figure di minor larghezza inserite nel testo devono essere centrate rispetto ad
esso. Le didascalie devono essere situate al di sotto, dopo uno spazio, centrate e in corpo 10. Fig., Graf. ecc.
vanno abbreviati, seguiti dal loro numero, da : e dal titolo, la cui prima lettera va maiuscola (es.: Fig. 1:
Risultati ) e non vanno seguiti dal punto.
4.
Riferimenti bibliografici
Tutti i testi riportati nella bibliografia finale devono avere almeno un riferimento in forma abbreviata
all’interno del testo e viceversa.
4.1. Citazioni bibliografiche all’interno del testo. Esempi:
(Green, 1985)
(Green, 1985: 56-57)
Green (1985) se il nome dell’autore è parte del testo.
Se gli autori sono due vanno separati da &: (Green & Black, 1999). Se gli autori sono più di due va nominato
il primo seguito da et al. (corsivo): (White et al., 1996).
Se vengono citati insieme più lavori, di uno stesso autore o di autori diversi, vanno sempre divisi dal punto e
virgola, nel primo caso elencati per data, nel secondo in ordine alfabetico:
(White, 1989; 1991)
(Brown, 1987; Yellow & Red, 1990).
4.2. Bibliografia finale. Contiene la descrizione per esteso del riferimento bibliografico. Corpo 10, testo
giustificato ad interlinea singola. La parola BIBLIOGRAFIA (REFERENCES se l’articolo è in inglese) deve
essere scritta in maiuscolo, corpo 10, centrata preceduta da un doppio spazio e seguita da uno singolo.
Le citazioni bibliografiche devono essere elencate in ordine alfabetico per cognome di autore, separate da
uno spazio l’una dall’altra, prive di rientri. Più lavori dello stesso autore pubblicati nello stesso anno sono
differenziati sia nel testo sia nella bibliografia con i suffissi a, b, c ecc. scritti dopo l’anno di pubblicazione.
4.2.1. Monografie. Cognome dell’autore in maiuscoletto con iniziale maiuscola, iniziale del nome, virgola,
titolo dell’opera in minuscolo corsivo, virgola (attenzione che questa NON sia in corsivo), nome della casa
editrice, virgola, il nome del luogo, virgola, anno di pubblicazione. Se c’è più di un autore, anche gli autori
successivi al primo hanno l’iniziale del nome dopo il cognome. Gli autori sono separati da una virgola,
tranne l’ultimo che è separato da &. Se si è usato et al. nel testo, in bibliografia vanno nominati tutti gli
autori. Esempio:
BIBER D., Dimensions of Register Variation. A Cross Linguistic Comparison, Cambridge University Press, Cambridge,
1995.
LENCI A., MONTEMAGNI N. & PIRRELLI V., Testo e computer. Elementi di linguistica computazionale, Carocci, Roma,
2005.
4.2.2. Articoli in collettanee. Cognome dell’autore in maiuscoletto con iniziale maiuscola, iniziale del
nome, virgola, titolo dell’articolo in minuscolo tondo, virgola, iniziale del nome e cognome del curatore del
volume in maiuscoletto (preceduto dalla parola: in), seguiti da: (ed.) o (eds) / (a cura di) a seconda della
lingua del volume, titolo del volume in corsivo. Nei titoli in inglese vanno evitate le maiuscole non
strettamente necessarie. Dopo una virgola, seguono la casa editrice, il luogo e l’anno di pubblicazione
separati da virgola, la prima e l’ultima pagina dell’articolo. Esempi:
IRVINE J., “Style” as distinctiveness: the culture and ideology of linguistic differentiation, in P. ECKERT & J. RICKFORD
(eds.), Style and sociolinguistic variation, Cambridge University Press, Cambridge, 2001, 21-43.
BERRUTO G., Sul concetto di lingua mista, in R. BOMBI, G. CIFOLETTI, F. FUSCO, L. INNOCENTE & V. ORIOLES (a cura
di), Studi linguistici in onore di Roberto Gusmani, Edizioni dell’Orso, Alessandria, 2006, 153-169.
4.2.3. Articoli in riviste. Cognome dell’autore in maiuscoletto con iniziale maiuscola, iniziale del nome in
maiuscolo, virgola, titolo dell’articolo in minuscolo tondo, virgola, titolo della rivista in minuscolo corsivo
(preceduto dalla parola: in), numero del volume e tra parentesi numero del fascicolo, anno, prima e ultima
pagina dell’articolo. Usare le maiuscole anche per le riviste italiane. Esempio:
HAN Z., Fossilization: five central issues, in International Journal of Applied Linguistics 14(2), 2004, 212-242.
4.2.4. Collettanee. Cognome dell’autore in maiuscoletto con iniziale maiuscola, iniziale del nome, seguiti
da: (ed.) o (eds.) / (Hrsg.) / (a cura di) a seconda della lingua, virgola, titolo dell’opera in minuscolo
corsivo, virgola, nome della casa editrice, virgola, luogo e anno di pubblicazione separati da virgola. Se c’è
più di un autore, anche gli autori successivi al primo hanno l’iniziale del nome dopo il cognome. Gli autori
sono separati da una virgola, tranne l’ultimo che è separato da &. Se si è usato et al. nel testo, qui in
bibliografia vanno nominati tutti gli autori.
4.2.5. Corpora e dizionari. Se hanno uno o più curatori/editors chiaramente riconoscibili: acronimo o
abbreviazione con i quali è stato identificato il corpus/dizionario all’interno del testo in maiuscoletto corsivo
tra parentesi quadre, cognome del curatore/editor in maiuscoletto con iniziale maiuscola, iniziale del nome,
seguiti da: (ed.) o (eds)/ (a cura di) a seconda della lingua, virgola, titolo del corpus/dizionario in
minuscolo corsivo, virgola, nome della casa editrice, virgola, luogo e anno di pubblicazione separati da
virgola. Se c’è più di un curatore/editor, anche i curatori/editors successivi al primo hanno l’iniziale del
nome dopo il cognome. I curatori/editors sono separati da una virgola, tranne l’ultimo che è separato da &.
Esempio:
[ICE] NELSON G. (ed.), International Corpus of English, The Chinese University of Hong Kong, Hong Kong, 2010.
ice-corpora.net/ice
[DEA] GÖRLACH M. (ed.), A Dictionary of European Anglicisms, Oxford University Press, Oxford, 2001.
Se corpora o dizionari non hanno un curatore/editor chiaramente riconoscibile: acronimo o abbreviazione
con i quali è stato identificato il corpus/dizionario all’interno del testo in maiuscoletto corsivo tra parentesi
quadre, titolo del corpus/dizionario in minuscolo corsivo, virgola, nome della casa editrice, virgola, luogo e
anno di pubblicazione separati da virgola.
[BNC] British National Corpus, Oxford University Computing Services, Oxford, 2007. www.natcorp.ox.ac.uk
[OXFORD-PARAVIA] Oxford Paravia. Il dizionario inglese-italiano italiano-inglese, Paravia Bruno Mondadori, Torino,
2006.
5. Recapiti autore/autori
Alla fine di ogni articolo, ma prima della bibliografia, deve essere ripetuto il nome di ciascuno autore, scritto
per intero, maiuscoletto, corpo 9, seguito una riga sotto da relativo indirizzo e-mail; il nome deve essere
allineato a destra con un rientro di 0,5 cm rispetto al bordo pagina, e separato dal testo da doppio spazio. I
nomi di più autori devono essere separati fra loro da uno spazio.
Esempio:
PINCO PALLINO
e-mail <[email protected] >
PINCA PALLINA
e-mail <[email protected]>