ViolenzaaRoma,rinforzieaccuse
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ViolenzaaRoma,rinforzieaccuse
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 06/01/12-N:RIBATTUTA PESARO 7 Abbinamenti facoltativi (da aggiungere al prezzo del quotidiano). 7 Prezzi promozionali: nella provincia di Macerata q 0,70. Nelle restanti province delle Marche q 0,50. 7 Tandem con altri quotidiani (non acquistabili separatamente): nelle province di Brindisi e Lecce e Taranto Il Messaggero + Quotidiano q 1,00, la domenica con Tutto Mercato q 1,20. In Umbria e Abruzzo Il Messaggero + Corriere dello Sport-Stadio q 1,00 Nel Molise: Il Messaggero + Il Quotidiano del Molise q 1,00. Nella province di Reggio Calabria e Cosenza Il Messaggero + La Gazzetta del Sud q 1,00 INTERNET: www.ilmessaggero.it Sped. Abb. Post. legge 662/96 art. 2/19 Roma ANNO 134 - N˚ 5 e 1,00 Italia IL GIORNALE DEL MATTINO VENERDÌ 6 GENNAIO 2012 - EPIFANIA DI N. S. Un solo colpo ha ucciso il padre e la figlia. L’ambasciata cinese: prendete gli assassini ViolenzaaRoma,rinforzieaccuse Ilgovernoinviasubito130agenti.Alemanno:finitalanostrapazienza Il dolore della mamma «La mia bimba dov’é?» LA CAPITALE CHIEDE SICUREZZA di PAOLO GRALDI N ON chiamiamoli balordi. Non diciamo che sono due drogati fradici di stupidità e ferocia, non mettiamo sul conto il disagio delle periferie degradate.Seriuscirannoainventarsi qualche attenuante che se la giochino in tribunale quando sarà equo invocare il massimo della pena. Quei due di Torpignattara sono due assassini, punto e basta. Assassini a sangue freddo, conlaperfida premeditazione di chi disprezza la vita, qualunque vita: a qualsiasi costo volevano quella borsa,forsesapevanoosperavano di arraffare un fascio di banconote. Un attimo, un lampo di paura per inginocchiare le vittime, la famiglia di padre madre e figlioletta che rientrava a casa dopo aver chiuso il bar che gestivano insieme con un locale di money transfer. Un grido («vi uccidiamo come cani») che contiene la furia dell’assalitore e insieme una rabbia di sapore razzista. Lascia la presa o ti uccido. E li hanno ammazzati: il padre, la bimba di nove mesi, madre ferita, salva per sbaglio secondo loro. Queidue vannoidentificati, presi, portati alla sbarra. Al più presto. Non solo perché è giusto che sia così ma perché da qui deve cominciare una stagione di rispostasevera, a largo raggio, su tutte le ruote della violenza e del crimine. Se ciò non accadrà in tempi brevi e con i mezzi necessari (la sicurezza costa, cerchiamo di farlo capire a chi non ci sente da quest’orecchio e lesina pure sul pieno di benzina alle volanti) prepariamoci realisticamente ad un acuirsi progressivo e martellante della violenza disseminata. ROMA K «Erano persone perbene». C’è rabbia a Torpignattara. E stupore. I residenti non vogliono credere che «uno di qui, uno che parla italiano» possa essersi macchiato di tanta ferocia. E un pensionato cliente del bar gestito dalla famiglia cinese aggiunge: «Ditelo che era gente perbene. Spesso mi capitava di fermarmi a parlare con loro: la bimba era stupenda, una bambolina, giocava con la mamma, sorrideva a tutti. Era gente che viveva di lavoro, si alzava alle 5 del mattino e finiva la sera alle 10. Non come tanti che conosco da queste parti». Marincola a pag. 3 Spread oltre quota 500. Disoccupazione, due milioni senza impiego Borse giù, titoli di Stato sotto tiro Monti a sorpresa va a Bruxelles LA PICCOLA JOY E LE ALTRE di DACIA MARAINI C OSA possiamo dire di una città che non sa difendere i propri figli più fragili e indifesi? Ogni giorno ci tocca leggere di bambini che vengono picchiati, usati, abbandonati. O uccisi in una rapina a mano armata. Come è successo a Torpi- gnattara, un quartiere di periferia ormai diventato punto nevralgico di una città multicentrica come Roma. Ai tempi deiracconti romani di Moravia, dei primi film di Pasolini, Roma era già una città difficile e piena di ladruncoli e tagliaborse. ROMA K Giovedì nero per Piazza Affari che va giù del 3,65% trascinata da Unicredit, che ha perso ieri il 17,24%. Piazza Affari è stata la maglia nera d’Europa, seguita da Madrid. Ieri la Consob ha acceso un faro sulle oscillazioni del titolo Unicredit. Non si placano le tensioni sui mercati dei titoli di Stato, lo spread Btp-Bund è risalito a 522 punti. Ed è allarme per i senza lavoro: a novembre il tasso di disoccupazione ha raggiunto quota 8,6%, un giovane su tre non lavora. Intanto il presidente del consiglio, a sorpresa, ieri è volato a Bruxelles. Palazzo Chigi parla di visita privata, di una tappa di lavoro in vista dei prossimi vertici europei. Oggi Monti vedrà Sarkozy a Parigi. CONTINUA A PAG. 14 «Liberalizzareenergiaeservizipubblici» ROMA K Avanti tutta sulle liberalizzazioni: dai servizi pubblici locali alle poste, dai trasporti all’energia, fino alle professioni e alla semplificazione dell’attività amministrativa. Sono queste alcune delle proposte inviate dall’Antitrust al parlamento perfavorire la concorrenza e per «far ripartire al più prestolacrescita economica». È necessario, spiega l’Autorità, «superare gli egoismi di parte e le resistenze», battendo le corporazioni. Ma se le liberalizzazioni sono necessarie, vanno «accompagnate con interventi che garantiscano l’equità sociale e che favoriscano, anche attraverso le opportune riforme del diritto del lavoro, nuove opportunità di inserimento per i soggetti che ne uscissero particolarmente penalizzati». Secondo l’Antitrust, è la legge annuale sulla concorrenza lo strumento ideale con il quale procederein maniera spedita. Per superare gli ostacoli «dei gruppi che si sentono danneggiati, occorre infatti recuperare la dimensione dell’interesse generale e la sua prevalenza sui vari egoismi di categoria, procedendo con interventi di ampia portata». Per quanto riguarda le professioni, l’Antitrust suggerisce l’abolizione di qualsiasi forma di tariffario e la riforma degli ordini. Per i carburanti propone invece una razionalizzazione della rete di vendita. Di Branco a pag. 8 IL PERSONAGGIO De Rossi tra cuore e Manchester «capitan futuro» è a un bivio Fisco,ilcasoCortinadivide Biglietti della Lotteria in calo DAL 05/01/2012 PER 6 SETTIMANE L’ANTITRUST CARRETTA, LAMA E MORABITO ALLE PAG. 8, 9 E 11 L’agenziadelleentrate:inarrivoaltreispezionianti-evasione Leoni a pag. 13 La rabbia del quartiere «Era gente perbene» AJELLO, CIRILLO, ERRANTE, FUSI, LOMBARDI, MENAFRA, PERSILI, ROSSI E STANGANELLI ALLE PAG. 2, 3, 4, 5 E 7 CONTINUA A PAG. 14 CORTINA K «E’ solo propaganda». «No, è giusto così». Cortina si divide dopo l’incursione delle Fiamme Gialle, alla ricercadegli evasorifiscali. «Ci hanno demonizzato», dicono in tanti. Ma c’è anche chi dichiara che «i controlli andavano fatti prima».Intanto l’Agenzia delle Entrate preparauna listadilocalità da controllare, alla ricerca di ricchi nullatenenti per il fisco. La Lega attacca: «Al Sud vanno fatte le stesse verifiche che si fanno al Nord». Il direttore dell’Agenzia, Befera: «Se si dice che evadere è giusto non siamo in un mondo civile». ROMA K Choc e polemiche a Roma dopo il duplice omicidio di Torpignattara. Il governo invia 130 uomini delle forze di polizia,mentre l’ambasciata cinese chiede che vengano presi gli assassini. Alemanno dice: è finita la nostra pazienza. Sul frontedelle indagini, siè scoperto che il commerciante cinese Zhou Zheng, 31 anni, e sua figlia, la piccola Joy, di appena nove mesi, sono stati uccisi l’altra sera al Casilino da un solo colpo di pistola, che ha trapassatolatempia dellapiccola per finire dritto al cuore del padre. Lo ha stabilito l’autopsia effettuata ieri pomeriggio. Le indagini dei carabinieri, invece, avrebbero accertato che c’è un terzo uomo, un complice dei due assassini con il casco, che li aspettava su uno scooter. ROMA K Torna questa sera la Lotteria con l’estrazione della notte della Befana. E segna un record negativo. Sono stati venduti 8 milioni 300 mila biglietti, contro i 9,6 dello scorso anno: una flessione del 15%. Si assegnerà comunque un primo premio da cinque milioni di euro e altri cinque premi di prima categoria, oltre a molti altri minori. Castagni a pag. 16 di MIMMO FERRETTI L UI, Daniele De Rossi, ha sempre dichiarato di coltivare un sogno su tutti: vincere lo scudetto con la Roma, la squadra del suo cuore. È stato campione del mondo con l’Italia nel 2006, è salito così sul tetto più alto della sua professione, ma, da romano e romanista, ha sempre messo in cima a tutto la vittoria del campionato con la maglia giallorossa. Ha già giocato con lo scudetto sul petto, ma quello non era il suo scudetto. Continua nello Sport CARINA E RENGA NELLO SPORT Epifania magica per i Gemelli B UONGIORNO, Gemelli! Magica notte dell’Epifania, Luna splende nel segno e chiama verso di voi la fortuna di Venere, il sogno di Nettuno, la forza rinnovativa - tutta tecnica - di Urano. Una fortuna più che meritata, dopo oltre due mesi di pressioni nel lavoro, impegni familiari, incertezze personali. Marte sarà ancora in postazione faticosa, ma spesso sarà «coperto» da altri pianeti amici, Venere per prima, che sta lavorando per un anno veramente nuovo della vostra vita, in tutto. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 16 -MSGR - 20 CITTA - 2 - 06/01/12-N:RCITTA 2 PRIMO PIANO SANGUE A ROMA IL MESSAGGERO GLI SVILUPPI VENERDÌ 6 GENNAIO 2012 LE INDAGINI La famiglia cinese aggredita a Torpignattara: il loro bar vicino al SerT Hanno sparato alla bambina il colpo ha ucciso anche il papà Cacciaaiduekiller:avevanouncomplice.Lapistatossicodipendenti di NINO CIRILLO e VALENTINA ERRANTE ROMA - Un colpo solo ha ucciso padre e figlia, un maledetto colpo che non sembra aver lasciato bossoli sul terreno, che ha trapassato la tempia della piccola Joy - il 16 marzo avrebbe compiuto un anno - e poi è finito dritto all’altezza del cuore di Zhou Zheng, il commerciante cinese di 31 anni che la teneva amorevolmente in braccio. E quei due con il casco abbassato sul viso non erano soli: li aspettava in sella a uno scooter un complice, con il motore acceso, duecento metri più in là, dietro l’angolo, su via Antonio Tempesta. Li hanno visti fuggire in tre sullo stesso scooter, una coppia di assassini disperati e il loro disperato aiutante. Mentre la caccia prosegue - il comandante provinciale dei carabinieri Maurizio Mezzavilla ha messo in campo gli uomini migliori mentre si setacciano case e garage, mentre si controllano pistole e permessi, sono queste le prime due novità dell’inchiesta sulla rapina dell’altra notte al Casilino. La procura di Roma - il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il pm Maria Teresa Gregori - ha aperto un fascicolo per duplice omicidio e lesioni, cioè le ferite riportate dalla moglie di Zhou Zheng - dieci giorni di prognosi - che fino all’ultimo ha cercato di opporsi ai due killer. Intanto il direttore dell’istituto di medicina legale della Sapienza, Paolo Arbarello, ha effettuato ieri pomeriggio le due autopsie. L’esame ha confermato che Zhou Zheng e sua figlia siano stati raggiunti da un solo colpo, un colpo calibro 9, da un’arma che non dovrebbe aver rilasciato bossoli, almeno a giudicare dalle ricerche finora vane dei carabinieri. La prima pista - apparentemente la più logica - è quella della rapina sgangherata e tragica di due tossicodipendenti. C’è un fatto che impressiona: il New Sedrick bar di Zhou Zheng -dove il giovane cinese aveva anche una piccola agenzia di money transfer- è al numero 405 di via Casilina e poco più in là, poco più giù verso il centro di Roma, al civico 397, c’è un SerT, un ambulatorio per tossicodipendenti. E’ possibile, cioè, che li abbiano pedinati per giorni, abbiano studiato le loro mosse dentro al bar e al momento di abbassare le saracinesche ogni sera, prima di aspettarli con una pistola e un coltello davanti al portone di via Giovannoli 26. C’è meno di un chilometro -novecentocinquanta metri- tra il bar e l’abitazione della famigliola cinese. Zhou Zheng, moglie e figlia li hanno percorsi tranquillamente l’altra sera, senza nessuna precauzione particolare, a parte quella borsa a tracolla che Zheng Lia, la donna, teneva gelosamente stretta a sé. E proprio a quella gli assassini miravano, l’hanno tranciata di netto e portata via. Si è pensato che lì dentro ci fossero i soldi fino a quando nella tasche del povero Zhou Zheng, ieri mattina, sono stati trovati tremila euro in contanti, probabilmente l’incasso della giornata. Cosa conteneva allora la borsa, al punto da indurre la donna a opporre ancora resistenza nonostante marito e figlia fossero stati già colpiti, nonostante li avesse già visti cadere sul marciapiede? Perché non si è chinata subito a occuparsi di loro? Il mistero della borsa non c’erano soldi ma la moglie di Zheng la difendeva Zhou Zheng 31 anni l’uomo ucciso mercoledì sera insieme alla sua bambina Joy di nove mesi E possibile che Zheng Lia non sapesse, che immaginasse i tremila euro proprio nella borsa e non nelle tasche di suo marito, ma è possibile anche che la borsa contenga altro, qualcosa di altrettanto prezioso rispetto ai tremila euro in contanti. Sulla borsa puntano molto anche i carabinieri del reparto investigativo di via In Selci -il colonnello Minutoli e i suoi uomini- che si sono presi in carico le indagini. Sperano, ad esempio, che i rapinatori non si siano disfatti subito del cellulare di Zheng Lia, per poter disporre di qualche traccia almeno sulle loro prime vie di fuga. Neanche il resto è tutto così chiaro. La ricostruzione della rapina e della duplice esecuzione, infatti, si basa quasi esclusivamente sul racconto di Zheng Lia, 26 anni: è lei l’unica che ha raccontato dell’aggressione, del colpo partito, dei due killer che parlano in italiano. Le prime testimo- La scena del duplice delitto a Torpignattara Sulla barella la madre dell’uomo ucciso colta da un malore nianze, a parte la sua, si riferiscono al dopo, alla fase in cui lei continua a resistere e viene picchiata, alla fuga dei due con il casco, al complice che li ha aspettati sullo scooter. Sono i ricordi di cittadini che hanno udito quel colpo e si sono affacciati. Questo per dire che subito dopo la pista dei tossicodipendenti ce ne sono altre, e i carabinieri non le stanno L’AGGUATO ROMA - Sono le 20.30 quando Zhou Zheng, cittadino cinese di 31 anni e sua moglie Zheng Lia, cinese anche lei, 26 anni, decidono di avviarsi verso casa insieme alla piccola Joy, nove mesi appena. Abbassate le saracinesche del loro New Sedrick bar, al civico 405 di via Casilina, proprio all’incrocio di via di Tor Pignattara, se ne vanno a piedi: debbono raggiungere via Giovannoli 26, l’appartamento dove abitano, a distanza di novecentocinquanta metri esatti. Impiegano quei venti-venticinque minuti di una passeggiata tranquilla, non credono di aver nulla da temere, nonostante quella borsa a tracolla che Zheng Lia tiene gelosamente con sé, mentre il marito procede sicuro con la piccola in braccio. L’uomo ha con sé tremila euro in contanti, le banconote arrotolate con cura in una tasca dei pantaloni: sono gli incassi del bar e anche della piccola agenzia di money transfer che gestiva. Li stanno aspettando. In due, con i caschi abbassati In meno di cinque minuti la famiglia a terra nel sangue I controlli dei carabinieri sulla scena del delitto finora non sono stati trovati bossoli Sono scappati in tre su una sola moto, tutti con i caschi abbassati sul volto sul viso, uno armato di pistola e l’altro di coltello: evidentemente li seguivano da giorni, tutte le sere lo stesso percorso, tutte le sere quella borsa a tracolla, e sempre senza nessuna particolare precauzione. Sono le 20.55 quando la famigliola arriva davanti al portone di casa e lì scoppia l’inferno. Vengono affrontati, aggrediti e picchiati, quei due agiscono come se la bambina non ci fosse. Tentano di strappare la borsa dalle mani della donna, ma lei reagisce, non la molla. Allora interviene l’uomo con il coltello e trancia la tracolla di netto, mentre l’altro fa partire il colpo di pistola - forse l’unico- che trapassa la tempia della piccola Joy e va dritto al petto di suo padre. Marito e figlia sono in terra -sono passati pochi minuti , potremmo essere proprio intorno alle 21- e Zheng Lia che pure li ha visti cade- re, non si rassegna ancora. A quel punto i killer, ormai padroni della borsa, si accaniscono su di lei, quasi un pestaggio come si ricaverà dal referto del San Giovanni: ferite a un braccio e anche al volto. A quel punto i due scappano, con il casco sempre abbassato, verso via Antonio Tempesta. La donna riferirà ai carabinieri di aver ascoltato distintamente delle frasi pronunciate in italiano. E’ delle 21.05 la testimonianza di un abitante del quartiere -poi ne seguiranno delle altre- che ha sentito quel colpo di pistola e che si è affacciato e li ha notati mentre fuggivano. E’ sempre lui, questo testimone, che nota anche uno scooter con il motore acceso e un terzo uomo alla guida. Vanno via in tre su un solo sellino. Scatta l’allarme in tutta la città. Le radio dei carabinieri lanciano le prime imprecise indicazioni, per forza di cose: «E’ stato ucciso un bambino di età fra i due e i quattro anni...». Si scoprirà, invece, che sul l’asfalto è rimasta la piccola Joy, ed è ancora in vita. Quando alle 21.10 arrivano i medici dell’ambulanza del 118 tentano un salvataggio disperato. Sono i momenti più drammatici, la bambina morirà, purtroppo, durante il viaggio verso l’ospedale San Giovanni. certo trascurando. Non viene accantonata l’idea, cioè, che possa essersi trattato di una vendetta mirata contro Zhou Zheng, per cosa, per quali motivi questo ancora non si sa. Si sta indagando sulla sua attività, su nemici che potrebbe essersi fatto gestendo il bar o anche l’agenzia di money transfer. Sono indagini complicati perché da un lato affondano in un ambiente difficile come quello della comunità cinese, storicamente poco propensa ad aprisi, chiusa nella sua lingua e nei suoi riti, e dall’altro fanno sicuramente i conti con schegge impazzite come il terzetto che ha organizzato l’agguato. Gente che probabilmente non ha nessun legame con la malavita tradizionale del quartiere, gente difficile da andare a pescare anche quando le maglie si stringono come in queste ore. © RIPRODUZIONE RISERVATA N.C. ©RIPRODUZIONE RISERVATA ABCD Fondato nel 1878 Direttore Responsabile: MARIO ORFEO Vicedirettori: STEFANO BARIGELLI (Vicario) ALESSANDRO BARBANO Redattori Capo Centrali: STEFANO CAPPELLINI (Responsabile) RAFFAELE ALLIEGRO ALESSANDRO DI LELLIS ANGELA PADRONE MASSIMO PEDRETTI LUCIA POZZI Presidente: Vicepresidente: Amministratore Delegato: Consiglieri: FRANCESCO G. 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La tiratura di giovedì 5 gennaio 2012 è stata di 273.403 copie Certificato ADS N. 7233 del 14-12-2011 -MSGR - 20 CITTA - 3 - 06/01/12-N:RCITTA IL MESSAGGERO SANGUE A ROMA VENERDÌ 3 PRIMO 3 PIANO 3 LE TESTIMONIANZE 6 GENNAIO 2012 LA SOPRAVVISSUTA Lagiovanemammainospedale:soloieriseratardihasaputodellamorte «La mia piccola è caduta fatemela vedere, dov’è?» Il dolore di Lia: mio marito l’abbracciava, li ho visti crollare di MARIA LOMBARDI e PAOLA VUOLO ROMA - Lia non ricorda, il tempo per lei s’è fermato un attimo prima dello sparo. «Voglio vedere la mia bambina, perché non me la portano qui? L’ho vista cadere, forse si è fatta male. Come sta la mia bambina?». Gli occhi della mamma guardano altrove e si perdono in ricordi scomposti e mutilati. Lia non sa ancora, la memoria s’è bloccata a un soffio dalla morte: il marito che scivola a terra e la piccola che scivola con lui e c’è ancora il respiro di entrambi sul marcia- piede davanti casa, c’è ancora la sua famiglia nell’ultima immagine di quella sera troppo carica di dolore per poter diventare un ricordo. Solo in serata le dicono la verità. Zheng Lia ha i capelli lunghi e un viso smarrito e dolce, 26 anni appena. Il lenzuolo del letto d’ospedale le copre le ferite al braccio, ma non quella alla guancia sinistra. Le medicine «Quandoquelle belve sonofuggite mi sono girata: Zhou era piegato sulleginocchia» La piccola Joy morta tra le braccia del suo papà avrebbe compiuto un anno a marzo Processionediamicieparenti ROMA - La nonna di Joy è accasciata su una sedia, al primo piano dell’ospedale San Giovanni, e fatica anche ad alzare gli occhi consumati dalla lacrime. E’ sfinita dal dolore. Le si avvicina don Michele, parroco di San Bernardino da Siena di via Panisperna, e in cinese le chiede se ha bisogno di qualcosa, le dice che gli amministratori della città sono vicini alla sua famiglia. La mamma di Lia fa sì con la testa e non si muove più. Lei sa che la nipote non c’è più e nemmeno il genero, con Lia non può parlare. La sorella della giovane mamma, una delle zie di Joy, ha avuto un malore, per lei in attesa di un bambino il trauma è stato troppo grande e non ha retto. L’hanno ricoverata in ginecologia. Ed è un via vai di parenti, all’ospedale San Giovanni, e di connazionali, gli occhi rossi e la consapevolezza che qualcosa è cambiato per sempre nella loro vita in questa città. C’erano così tanti cinesi, nell’androne dell’ospedale, che era difficile farli entrare tutti. Una processione muta di amici e conoscenti. E chi non è andato in ospedale ha portato un fiore sotto casa. attutiscono i rumori e i pensieri, le parole scivolano lente. Ha sonno, così tanto che non arrivano nemmeno le lacrime e i volti di chi le sta intorno le sembrano lontani. Quello del vicesindaco di Roma, Sveva Belviso, che le si avvicina per raccogliere dalle sue labbra domande a cui non poter dare risposta, o delle infermiere che le controllano la flebo e si commuovono a vederla così. Parla abbastanza bene italiano, vive qui da 12 anni e qui era tutta la suavita prima che degliassassini la facessero a pezzi. Ma Lia non sa e racconta fin dove il suo cuore può arrivare. «Eravamo usciti da poco dal bar, come tutte le sere. Io, Zhou e la bambina. Lavoriamo tanto per la famiglia. Tornavamo a casa, Joy in braccio al papà. Eravamo arrivati al I messaggi di solidarietà lasciati alla famiglia aggredita a Torpignattara LE REAZIONI di CLAUDIO MARINCOLA ROMA K «Dateci le belve che ci pensiamo noi». Torpignattara ora vorrebbe farsi giustizia da sola. Lo dicono i ragazzi del muretto, quelli che si impennano sui motorini. E lo pensano in tanti. Non vogliono credere che «uno di qui, uno che parla italiano» possa essersi macchiato di tanta ferocia. Andrea ha il giubbotto di pelle e i capelli spruzzati di gelatina. «Saranno i cinesi a trovare gli assassini, vedrete se non finirà così», garantisce agli amici con l’aria di chi è disposto a scommettere. Palazzi di 8 piani e palazzine più bassesenza ascensore convivono tra i pieni e i vuoti tipici della periferia romana. Un mix di edilizia popolare e manufatti abusivi. La vecchia periferia, immutabile per anni, è cambiata all’improvviso scossa dai flussi migratori. Cinesi, bengalesi, egiziani, marocchini, romeni. «Questa gente ha bisogno di vedere un futuro, e se questo futuro si annebbia, allora ecco che c’è chi reagisce negandolo agli altri», sintetizza il parroco, don Mario, arrivato due mesi fa dal Bresciano. «Erano delle brave persone» La rabbia del quartiere: qui la droga ha cambiato tutto La comunità cinese si è recata sul luogo del delitto In preghiera adulti e bambini Nel raggio di pochi metri, tra la Casalina e via Giannoli, la stradina senza uscita dove la famiglia cinese è stata aggredita, contiamo 3 frutterie e 5 bar. Angelo è un pensionato di origini siciliane che porta a spasso il suo nipotino Gabriele spingendolo sul passeggino. Fino a qualche anno fa gestiva una tabaccheria, poi è andato in quiescenza e ha venduta la licenza. Anche lui era un cliente del bar gestito dalla famiglia cinese. «Ditelo che era gente per bene. Il titolare era il padre che ora è ricoverato in ospedale per una trombosi. Così ora lo gestiva la moglie insieme alla figlia e al figlio, un ragazzone che quelli del posto chiamano King Kong. Spesso mi capitava di fermarmi a parlare con loro: la bimba era stupenda, una bambolina, giocava con la mamma, sorrideva a tutti. Era gente che viveva di lavoro, si alzava alle 5 del mattino e finiva la sera alle 10. Non come tanti che conosco da queste parti...». Il riferimento è ai tossici che aspettano la loro dose davanti al SerT di via Casilina. In attesa del metadone si siedono ai piedi delle serrande. «Perché non lo hanno spostato? I drogati qui non li vogliamo». Angelo, un pensionato «La coppia assalita viveva solo di lavoro dall’alba alla sera» Si viene a sapere così che mercoledì sera, subito dopo il blitzassassino, polizia ecarabi- DonClaudio:«Intornoaquelcorpotuttipiangevano» ROMA - «Quando ho visto tutte quelle sirene e quelle volanti ho pensato che forse poteva servire un prete. Mi sono avvicinato e ho visto il corpo dell’uomo a terra. Stavo per impartirgli l’estrema unzione quando un carabiniere mi ha fermato e mi ha chiesto di seguirlo, solo quando gli ho mostrato la croce ha capito chi ero e mi ha lasciato andare». É il racconto di don Claudio, 62 anni, sacerdote della parrocchia di San Barnaba. «Intorno a me la gente piangeva, anche gli agenti erano sconvolti: è successo qualcosa di terribile ma sapremo reagire, la nostra è una comunità molto unita, sa stringersi intorno a chi ha provato tanto dolore». © RIPRODUZIONE RISERVATA nieri hanno bussato alle porte del SerT. Nottetempo hanno svegliato il direttore e si sono fatti aprire l’ambulatorio. Le chiavi non si trovavano finché non sono arrivati i sorveglianti dell’Urbe.Per accedereai tabulati e scorrere l’elenco dei circa 100 pazienti in cura disintossicante occorreva però l’autorizzazione del magistrato. Davanti alla saracinesca del bar, tra i tanti mazzi di fiori ieri ce n’era uno degli operatori del SerT. «Anche noi eravamo clienti - ammette un infermiere - purtroppo però questo è un luogo di ritrovo. A quelli che vengono da noi per la somministrazione della dose si aggiungono i pazienti in cura presso gli altri SerT di via dei Platani e di via Casalina 1368. Capisco che la gente del quartiere non li veda di buon occhio. Ma non sono persone pericolose, noi li conosciamo bene». Dopo l’immigrazione, è la droga l’altro fattore che ha cambiato il quartiere e muove l’economia sommersa. «Eroina, cocaina ma anche ecstasi e tanta roba chimica K elenca l’infermiere - ma da qui a dire che gli assassini sono tra i nostri assistiti ce ne corre». © RIPRODUZIONE RISERVATA portone, quando quelli ci hanno presi alle spalle. Volevano la borsa, quelle belve, volevano portarla via. Avevano i caschi in testa, questo l’ho visto bene. Parlavano italiano. Ho resistito, ho lottato. Mi hanno ferita al braccio per tagliare la tracolla della borsa e prenderla. Sono fuggiti e li ho inseguiti per un po’. Poi mi sono girata». E Lia si ferma perché l’ultima immagine è quella che fa più male, il vicesindaco l’accarezza con lo sguardo. «Mi sono girata e ho visto Zhou piegato sulle ginocchia. Ho visto mia figlia scivolare a terra dalle sue braccia. Dov’è la mia bambina? Non me l’hanno ancora portata e non capisco perché. Sono in ospedale, Joy potrebbe entrare qui. Voglio vederla, fatemela vedere». E lo ripete tante volte, come se chiedere di vedere Joy la rassicurasse, la fermasse a un passo dal baratro. Ancora non le hanno rivelato che Joy e il marito sono morti. «Voglio sapere se mio marito sta bene. Aveva Joy tra le braccia, sono caduti insieme». Il racconto di Lia si perde lì. Non ricorda, la mamma, d’aver preso Joy tra le braccia, di essersi bagnata del suo sangue e d’averlo visto scorrere sul viso. Non ricorda d’averla cullata con disperazione come la madonna della pietà, e d’aver sentito la vita di Joy che se ne andava e nulla poteva il suo abbraccio. I soccorritori l’hanno trovata così, in ginocchio sul marciapiede accanto al marito e con la piccola stretta al petto. Davanti al portone di casa, in via Alò Giovannoli a Torpignattara, sul nero dell’asfalto c’è un cerchio piccolo segnato dal gesso accanto a un cerchio più grande: una J per indicare la sagoma della bambina e una I per quella del papà. E poi le lettere D, E, F per tracciare il percorso dell’orrore. I cinesi si inginocchiano davanti a quei segni, accendono lumini, lasciano fiori. Si asciugano le lacrime davanti al portone che l’altra sera è rimasto chiuso e condividono il pianto con la gente del quartiere, con i vicini, con chi li conosceva, con le ragazzine che ricordano Zheng Lia, il suo matrimonio e le volte che usciva di casa con la bambina piccola, i sorrisi discreti della giovane cinese che da poco aveva messo su famiglia. «Tutti ci vogliono bene nel quartiere.Siamo grandi lavoratori, non andiamo mai a divertirci. Lavoriamo tanto per la nostra famiglia. E in tanti anni che stiamo a Roma non ci è mai successo niente di simile. Eravamo tranquilli». La donna, ricoverata all’ospedale San Giovanni, ringrazia il vicesindaco per la visita e la guarda andare via «con gli occhi sbarrati, apparentemente calma perchéè sedata», racconta Sveva Belviso. «I meccanismi di difesa le impediscono adesso di ricordare tutto quello che ha vissuto». I familiari non possono vederla, per adesso è importante proteggerla evitandole altre emozioni. Tutti i parenti hanno dato l’addio alla piccola Joy e al suo papà, vivono in silenzio il doppio lutto. I carabinieri l’hanno ascoltata, lei ha raccontato quel che può. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 5 - 06/01/12-N:RCITTA IL MESSAGGERO SANGUE A ROMA VENERDÌ 5 PRIMO 5 PIANO 5 LE ISTITUZIONI 6 GENNAIO 2012 di FABIO ROSSI ROMA - L’allarme c’è, e il sindaco non lo nega. Gianni Alemanno è profondamente turbato dal tragico epilogo della rapina di mercoledì sera. La notizia lo ha raggiunto in Argentina, da dove ieri ha immediatamente cominciato il viaggio di ritorno, per poter seguire daPalazzo Senatorio l’evolversi della situazione. «La pazienza di Roma e dei romani è finita - dice l’inquilino delCampidoglio - Ci sono belve criminali che agiscono nella nostra città che devono essere fermate a tutti i costi. Roma si attende fatti e non promesse». Sindaco Alemanno, dopo il doppio omicidiodiTorpignattara l’allarme sicurezza a Roma è sempre più evidente. Anche perché qui non si tratta di regolamenti di conti tra bande rivali, ma di una rapina finita tragicamente. Come spiega l’escalation di delitti degli ultimi mesi? «Mi pare che stia crescendo un tessutocriminalefuoridaquellichepossonoessereconsiderati limiti fisiologici. C’è troppo traffico di droga e armi nella città. La mia impressione è che nei quartieri a rischio tutte le piccole e grandi bande sembrano aver alzato la testa, sentendosi quasi padrone del territorio». Non crede che il problema sia stato sottovalutato, fino a oggi? Negli ultimi 12 mesi i morti ammazzati nella Capitale sono stati ben 35. «Sono mesi che lancio questo allarme, quasi perseguitando letteralmente le diverse autorità di pubblica sicurezza, dal ministro in giù, con continue e pressanti richieste di interventi coordinati a livello strategico e della massima incisività». L’ultimo risultato di questo pressing è stata la firma del terzo patto per Roma sicura, prima di Natale. Ci sono ritardi nell’applicazione dell’accordo, come denuncia la commissione capitolina sulla sicurezza? «Il patto è stato firmato appe- 29 luglio 2008, appena eletto sindaco Alemanno stringe con il ministro Maroni il primo Patto per la sicurezza 21 dicembre 2011, Alemanno Polverini e Zingaretti siglano con Cancellieri un nuovo Patto L’INTERVISTA «Le accuse della sinistra? Un sindaco non ha responsabilità diretta nella lotta al crimine organizzato» «Sono mesi che lancio l’allarme nessuno può rimproverarci» Alemanno: belve da fermare ad ogni costo, serve una terapia d’urto A Il terzo patto sulla sicurezza è una premessa che garantisce più mezzi B na 15 giorni fa, il 21 dicembre scorso,quindinonsi puòparlare di ritardi nell’applicazione. Semmai, abbiamo faticato molto, per mesi, a firmare il patto. Devo dire che su questo il ministro Cancellieri è stata molto sollecita, portando a termineinpochigiorni una trattativa fra le diverse istituzioni che durava dall’estate». In ogni caso, crede che il patto sia sufficiente, dopo l’esperienza dei primi due, o servono altre misure? «IlterzoPattoper Roma sicura è una premessa che garantisce più uomini e mezzi nella città diRoma euna strategiacoordinata contro la criminalità organizzata, cioè quello che è mancato fino a oggi. Ma oltre a ciò, serve una terapia d’urto che agisca preventivamente nei quartieri a rischio come sto chiedendo da molti mesi: e ciò che dico in pubblico è solo una parte minimale di quello che sostengo nei colloqui privati con le diverse autorità compe- tenti». Cosaintendeperterapiad’urto? «Sono necessarie perquisizioni a tappeto, è necessario far uscire fuori tutto quello che cresce nel sottobosco delle tantebande territoriali che vivono aRoma. Credo che ilComitato per l’ordine pubblico presieduto dal Ministro degli Interni, che si è tenuto ieri, abbia con chiarezza segnato questa svolta». Ancoraunavoltalacriminalità ha colpito le periferie da Roma, dopo anni di impegni da parte delle varie amministrazioni per il loro rilancio. Ma la situazione non sembra migliorata, anzi. «È necessario agire contemporaneamente su un doppio tasto. Da un lato aumentare la coesione sociale in modo che i giovani e idisoccupati abbiano delle alternative alla manovalanza criminale e i quartieri abbiano una vita sociale viva e reattiva per non cadere nella sindrome della paura. Ma tutto questo non è sufficiente». Quindi? «Nei quartieri a rischio, come ho detto prima, serve una terapia d’urto. Bisogna agire in maniera preventiva per colpire con molta fermezza le bande territoriali che stanno alzando la cresta». Visti i dati sugli omicidi, il centrosinistra la accusa di aver fallito sul tema della sicurezza,chefuunodei capisaldidellasuacampagnaelettorale nel 2008, soprattutto dopo l’omicidio di Giovanna Reggiani. «La continua ripetizione di questapessimapolemicapolitica non è abbinata a nessuna accusa concreta, né tanto meno a qualsiasi forma di controproposta costruttiva. È un puroslogandichinel2008,durante la campagna elettorale, mi accusava di utilizzare il tema della sicurezza per speculare sulle paure dei cittadini. Oggi A Chiedo perquisizioni a tappeto per stanare il sottobosco delle bande territoriali B anche la sinistra ha scoperto la sicurezza e mi vuole mettere sul banco degli imputati». Le cifre dei delitti, citate più volte dal Pd, fotografano una situazionemoltodifficile. Così come i sondaggi di opinione, che vedono la sicurezza in testa alle preoccupazioni dei romani. «A sinistra fingono di dimenticarsi che un sindaco non ha una responsabilità diretta nel combatterela criminalità organizzata ma, soprattutto, non riescononeanchelontanamenteaindicarequalcosadiconcreto su cui la nostra amministrazione è manchevole o che comunque dovrebbe essere fatto nelfuturo.Almeno,però,hanno scoperto che la sicurezza non è solo uno slogan delladestramaunconcreto bisogno dei cittadini. È già un passo avanti». Lei parla di problema di coesione nel tessuto sociale cittadino. Su questo è d’accordo con quanto sostiene l’ex sindaco Walter Veltroni. «Come ho detto prima c’è anche questo aspetto. Ma guai a ricaderenelvecchioerrorebuonista di pensare che sia sufficiente la solidarietà per combattere il crimine. Ci vuole la solidarietà, la cultura ma anche la fermezza. Per Veltroni, utilizzare questa tragedia per giustificare un’antica sconfitta politica è quanto meno patetico». Quanto influisce la crisi economica generale sulla situazione? «La crisi economica influenza molto perché, da un lato, aumentail disagio sociale e,quindila tentazione di ricorrere alla criminalità come scorciatoia per trovare fonti di sostentamento.Dall’altro lato,lebande criminali vedono restringersi il mercatodellospacciodelladroga e divengono più feroci nel contenderselo sul territorio». Romasembraparticolarmente colpita da questo fenomeno, soprattutto negli ultimi mesi. «Un aumento della criminalità si nota in tutte le città italiane ed europee che sono colpite da questa straordinaria crisi economica e quindi, ancora unavolta,bisognaunireilrilancio economico e sociale a un contrasto durissimo alla criminalità nei quartieri a rischio». © RIPRODUZIONE RISERVATA LA POLEMICA di MARIO STANGANELLI ROMA - L’assassinio di Torpignattara, piombato come un macigno sul clima ancora festivo della città e ultimo di una lunga catena di fatti di sangue accaduti nell’arco del 2011, innesca lo scontro tra gli opposti schieramenti politici che si rinfacciano, da un lato, responsabilità della scarsa tenuta dell’ordine pubblico nella capitale, mentre, dall’altro, replicano conl’accusa di «strumentalizzazione» del tragico evento. Una voce neutrale, per quanto vibrante di allarme e preoccupazione, appare essere quella del cardinal Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, il quale, affermato che «se non si ha più rispetto della vita umana,siamo veramente alla giungla», osserva che «Roma ha bisogno di un sussulto morale che le permetta di tornare ad essere una comunità accogliente, solidale, rispettosa della dignità e della vita di ogni essere umano». Secondo il porporato, il nuovo «tragico episodio che segue i numerosi analoghi fatti del 2011, è l’ennesimo allarmante segnodel degrado morale e spirituale» davanti al quale - oltre all’impegno delle autorità preposte alla sicurezza dei cittadini - «è l’intera città che deve reagire per far fronte a questa vera e propria emergenza». Il cardinal Vallini conclude affermando che «nessuno può pensare di sottrarsi a interrogativi come: è questa una città degna dell’uomo? E’ questo il futuro che vogliamo garantire ai nostri figli». A raccogliere «l’appello alle coscienze» del vicario del Papa è l’esponente del Pd Enrico Gasbarra, già presidente della Provin- Scambio di accuse tra Pd e Pdl Il cardinale Vallini: siamo alla giungla, sussulto morale contro la violenza cia di Roma, che sostiene la necessità di «un piano straordinario di interventi sociali che sviluppi più punti di aggregazione, che ridia vita ai quartieri, che promuova la cultura». Rivolto poi alla maggioranza in Campidoglio, Gasbarra, ricordando l’omicidio di Giovanna Reggiani a Tor di Quinto, aggiunge: «Noi non speculeremo sul dolore, non faremo le macabre passerelle elettorali a Torpignattara come fece la destra nel 2007. E’ ora di porre fine - conclude il deputato del Pd alla politica che ricerca il consenso attraverso le paure, le divisioni e le intolleranze». Ancora più esplicito nell’attribuzione delle responsabilità per l’aumento della violenza nella capitale è Ignazio Marino: «Il feroce omicidio di Torpignattara -afferma il senatore del Pd - è l’ennesima prova di una situazione fuori controllo. Per la quale esistono delle responsabilità essendoci un’amministrazioneincapace di far fronte all’emergenza. Gianni Alemanno - prosegue Marino - che ha fatto della lotta alla criminalità e della sicurezza il suo primo impegno verso i cittadini proprio per essere eletto sindaco, ammetta il suo fallimento e si dimetta da un ruolo che non è assolutamente in grado di esercitare». A queste accuse ribatte Fabrizio Cicchitto: «Mettere in conto al sindaco Alemanno Il cardinale vicario di Roma Agostino Vallini l’esplosione di una violenza a Roma che discende da molteplici fattori non riconducibili a responsabilità comunali, è l’ennensima dimostrazione che la sinistra vive solo di di faziosità». Riconosciuto che «purtroppo qualcosa di profondo si è spezzato a Roma da molti anni a questa parte», il capogruppo del Pdl alla Camera afferma che ora «è necessario fare il punto con chi ha la responsabilità statuale della gestione dell’ordine pubblico e con le forze politiche di maggioranza e opposizione al Comune. Invece il Pd - conclude Cicchitto - risolve il tutto invocando le dimissioni di Alemanno». Tra le voci del centrodestra scese in campo in difesa del sindaco - non molte in verità - anche quelle di Francesco Storace e di Alfredo Mantovano. Secondo l’ex presidente della Regione Lazio, l’atteggiamento della sinistra romana sul delitto di mercoledì sera «fa schifo. Ma che c’entra Alemanno con la follia criminale che ha stroncato due vite? Sciacalli ecco cosa sono». Più pacatamente di Storace, l’ex sottosegretario all’Interno del governo Berlusconi invita, a sua volta, ad evitare «strumentalizzazioni ideologiche o partitiche, come inve- ce fanno alcuni esponenti dell’opposizione al governo cittadino: attribuire al sindaco o al Comune la responsabilità politica di episodi così efferati - afferma Mantovano - degrada il dibattito e squalifica chi lo fa». Sul versante del centrosinistra è il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, a denunciare «l’intollerabile situazione di disgregazione e, spesso, di solitudine di territori che si sentono abbandonati e lasciati alla mercé di scorribande criminali». Auspicata una reazione solidale di tutta la città per «reprimere processi di infiltrazione della delinquenza, forse troppo a lungo negati», Zingaretti denuncia quello che per lui è stato il «tragico errore, commesso qualche anno fa e che ancora paghiamo, di portare nel dibattito politico il tema della delinquenza e della criminalità», visto che il tema della sicurezza è di competenza del Viminale, non di chi amministra gli enti locali. A dichiararsi «sconvolta» dai fatti di Torpignattara è Renata Polverini. Rilevato che quello che è accaduto mercoledì a Roma «ha sapore di altri tempi», la presidente della Regione dice che ora «occorre lavorare tutti, istituzioni e associazioni, per avere un quadro più chiaro di quello che accade in alcuni quartieri della capitale». Prendendo spunto dai tragici avvenimenti romani, è anche il capogruppo dell’Udc al Senato, Giampiero D’Alia, ad aprire una polemica con la destra e la Lega, accusandole di «polemizzare sulla tassa di soggiorno, ma di non dire una parola quando le vittime di gravissimi fatti, come quelli di Roma, sono straniere. Che si usino due pesi e due misure?». © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 7 - 06/01/12-N:RCITTA IL MESSAGGERO SANGUE A ROMA VENERDÌ 7 PRIMO 7 PIANO 7 LA POLITICA 6 GENNAIO 2012 IL GOVERNO Vertice al Viminale con il capo della polizia e il comandante dei carabinieri Cancellieri: lo Stato è presente deciso l’invio di 130 uomini Il ministro: «Azione più incisiva e su obiettivi mirati» di MARIO AJELLO ROMA - «Lo Stato c’è e lo dimostrerà». Parola del ministro dell’Interno. Quindi le misure per combattere l’emergenza criminale a Roma - sconvolta per «l’uccisione di una bambina di pochi mesi e del suo papà avvenuta sotto il portone di casa e ciò non può lasciare indifferenti», come spiega Annamaria Cancellieri - saranno all’altezza dellagravità del fenomeno e delle richieste di interventi speciali che il Campidoglio da mesi chiede al Viminale? Il vertice di ieri, ovvero il comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico fra il ministro, i capi delle forze dell’ordine e i rappresentanti delle istituzioni locali, non ha varato nessuna misura speciale. Se non quella dell’attuazione del terzo patto perRoma sicura,siglato quindici giorni fa dopo che, evidentemente, i primi due non hanno portato risultati. Significa in sostanza che il ministro dell’Interno ha confermato l’impegno a impiegare nella Capitale e in provincia 400 uomini delle forze dell’ordine in più. Il numero pieno si avrà entro un mese, e intanto 130 rinforzi sono stati messi sul campo. Ci si sarebbe potuto aspettare un pacchetto di provvedimenti più profondo e più forte? Va bene così? O magari poteva essere meno di routine, da par- I principali clan criminali della Capitale S. Basilio Flaminio Nord ‘Ndrina Sergi-Marando (‘Ndrangheta) ‘Ndrina Morabito ‘Ndrina Bruzzaniti ‘Ndrina Palamara ‘Ndrina Speranza ‘Ndrina Scriva (‘Ndrangheta) L’omaggio dei romani sul luogo del duplice assassinio Sotto il vertice al Viminale tra il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, il capo della polizia, Antonio Manganelli e il comandante generale dei carabinieri, Leonardo Gallitelli Borghisiana XX Appio, Tuscolano, Anagnina Clan Ierinò V VIII Clan Casamonica (criminalità locale) XI Ciampino-Centocelle X Clan Senese (Camorra) XIII Ostia Ex Banda della Magliana Clan Fasciani Clan Cuntrera-Capuana Clan Triassi (Cosa Nostra) Clan Senese (Camorra) ROMA Tor Bella Monaca Romanina Clan Alvaro Clan Casamonica (criminalità locale) Fonte: Osservatorio regionale tecnico scientifico per la legalità - Regione Lazio 2008 te del Viminale che ha convocato il vertice, questa risposta immediata a un duplice omicidio terribile e a una capitale che invoca sicurezza non da oggi? Sicuramente ci vorrà del tempo per saggiare la forza della risposta dello Stato a quanto sta accadendo nella sua città simbolo, stremata da troppi agguati e da troppe morti. Il ministro Cancellieri - che non ha convocato una conferenza stampa al termine dell’incontro di ieri promette: «Non dobbiamo trascurare alcun ambito o settore. Concentrando, come ha proposto il capo della polizia, una più incisiva e visibile operatività delle forze dell’ordine su obiettivi territoriali mirati». Insomma, come si legge in ANSA-CENTIMETRI una nota del Viminale: preso atto dell’analisi dei fatti, e dell’imponente sforzo che è in corso anche sul piano investigativo per l’individuazione dei responsabili e per garantire maggiore sicurezza ai cittadini di Roma, gli interventi da fare saranno fatti, intensificando «la prevenzione e il contrasto». Ma proseguendo una linea già decisa, senza (a quanto sembra al momento) innovazioni particolari. Al vertice con il ministro hanno partecipato fra gli altri Carlo De Stefano (sottosegretario all’Interno), Nicola Zingaretti (presidente della Provincia), Antonio Manganelli (capo della polizia), Maurizio De Palmo Mezzavilla (comandante provinciale dei carabinieri), il prefetto Giuseppe Pecoraro, il questore Francesco Tagliente e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Ignazio Gibilaro. A rappresentare il Campidoglio, il vicesindaco Sveva Belviso. Ed è lei che chiede, durante il summit, più libertà d’azione per le forze dell’ordine, «anche con perquisi- zioni nelle abitazioni dove c’è una notizia di reato». «L’articolo 41 del testo unico della legge di pubblica sicurezza - afferma il vicesindaco - è una legge dello Stato ma difficilmente viene applicata in questo periodo. Le perquisizionispesso non vengono convalidate dalla Procura». Risposta del ministro? «E’ stata positiva», assicura Belviso, per quanto riguarda la necessità di operazioni mirate. Quante, quali e come saranno poi si vedrà. E intanto, «non dobbiamo trascurare alcun ambito o settore», osserva il titolare del Viminale: «Dobbiamo dare un segnale di grande attenzione alla comunità ma anche restituirle serenità». Cancellieri ha anche espresso i sentimenti di profondo cordoglio e vicinanza alla comunità cinese, «così duramente colpita». «Ti ammazzo come un cane» sono parole che la città di Roma e tutte le sue comunità difficilmente dimenticheranno. Parole cui si risponde con atti e impegni concreti. La politica delle promesse ha già fatto il suo tempo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Parla l’ex sindaco Veltroni: «Efferatezza infinita» L’INTERVISTA «La sicurezza si fa in primo luogo con le strategie sociali» di CARLO FUSI ROMA K «Penso che su Roma l’effetto emotivo che quest’ultima tragedia avrà e anzi sta già avendo, sarà il medesimo del delitto dei fratelli Menegazzo. Che fu la perdita dell’innocenza della città, la consapevolezza che si era entrati in una fase nella quale ciò che era sempre stato sicuro, tranquillo: le chiavi di casa nella toppa della porta, non c’era più, non rappresentava più unacertezza. Senza sottacere ovviamente l’efferatezza di questo delitto verso persone che vengono da un altro Paese, l’assassinio di una bambina di pochi mesi, la brutalità dei modi: è chiaro che assistiamo all’escalation di un qualcosa che tuttavia è cominciato da tempo. Sono almeno un paio d’anni, infatti, che a Roma da un lato c’è una sequenza di eventi criminosi la cui dimensione non è solo una questionecontabile, e dall’altroassistiamo alla diffusione di questi crimini su tutta l’area della città, non solo in periferia. Bisogna partire da qui». Per arrivare dove, onorevole Veltroni? «Per arrivare a dire tre cose fondamentali, tre elementi per capire le ragioni di questo tsunami criminoso. Il primo. Assistiamo in tutta Italia, purtroppo Roma compresa, al dilagare della attività della camorra, che approfitta della crisi economica per conquistare spazi sempre maggiori nel commercio, nel turismo, nelle industrie agricole eccetera. Io ne ho parlato nella commissione antimafia con il prefetto e con il procuratore capo: a Roma esiste un problema che si chiama mafia, camorra e ’ndrangheta. Negare o sottovalutare il quale è qualcosa a metà tra il suicidio e l’omicidio della città. A questo, si collegano poi forme di criminalità organizzata più propriamente romane. Non indugio sulla letteratura riguardante la banda della Magliana, ma insomma: gli epigoni di quella roba lì sono ancora in circolo». Roma terreno di scontro e di conquista della peggiore criminalità organizzata. Una questione solo di contrasto poliziesco? «No. Il secondo elemento è la crisi economica. Cherende ovviamente tuttopiù duro, piùdisperato, inevitabilmente più violento. Tutte le fase di crisi economica si accompagnano ad una esaspe- «Roma ha perso l’innocenza la destra le ha tolto l’identità» Imperversano camorra, mafia e ’ndrangheta negarlo è un suicidio Alemanno sul luogo del delitto Reggiani è una pagina orrenda della politica italiana B IL GOVERNO Palazzo Chigi potrebbe essere opposta: l’arroccamento. «In quel caso sarebbe l’inizio della fine. Siamo in una fase molto delicata nella quale se gli elementi a cui ho fatto riferimento si combinano insieme, amplificandosi l’uno con l’altro, possono creare una situazione di invivibilità. Tanto la destra ha giocato sulla paura, tanto io credo invece si debba investire sulla speranza. Si debba investire, cioè, sull’idea - che abbiamo dimostrato possibile - che una città può vivere serena. Per sette anni Roma è stata una città nella quale centomila persone in più hanno usufruito dei servizi sociali; una città nella quale chiamandoun numero di telefono c’era qualcuno che si occupava di chi dormiva per terra. E anche le politiche culturali. Se oggi ripensiamo alla notte bianca, che qualcuno bollava con improvvido con sarcasmo: ebbene lì c’erano centinaia di migliaia di ragazzi che si incontravano e non è mai successo nulla. Perché? Perchè quei ragazzi della periferia venivano nel centro e vivevano le stesse opportunità degli altri. Ci inventammo persino la festa dei vicini di casa o gli anziani davanti alle scuole per la sicurezza dei bambini e anche lì ci furono fastidiose ironie di destra. Era semplicemente un modo per dire: Roma è una città di tutti. Invece si è affermata una idea contraria. Con le loro idee e atteggiamenti, esponenti della destra molto estrema hanno creato un clima assai pesante». Insisto: come uscirne? Roma capitale d’Italia ora è anche un attribuito istituzionale. Che esempio devono dare Roma e i romani al resto del Paese? «Intanto ci vuole una grande mobilitazione civile contro la violenza. Lutto cittadino per la morte di questi innocenti; poi smetterla con gli atteggiamenti di tipo xenofobo verso chi non è italiano. Quando ero sindaco organizzammo l’elezione dei rappresentanti delle comunità straniere di Roma nel Consiglio comunale: ebbene mi auguro che si faccia presto una legge che consente a queste persone di votare alle elezioni amministrative. L’idea di una città divisa per blocchi, per zone è una idea sbagliata. Dobbiamo fare un di più di comunità. E quando c’è il senso di una comunità, la città cresce anche economicamente». B razione delle tensioni di ogni tipo, comprese quelle legate alla criminalità». Il terzo elemento? «A mio avviso è particolarmente importante. Mi riferisco al fatto che si è sbagliata la politica sulla sicurezza. Si è pensato che il problema della sicurezza fosse più o meno risolvibile con un aumento numero di poliziotti per strada, peraltro conil governo Berlusconi difficilmente realizzabile visti i tagli operati alle forze dell’ordine. E non si è capito che invece la principale politica di sicurezza di una città è la politica sociale. E’ la politica di inclusione, è il contrasto alla povertà, è la lotta all’emarginazione. E’, al dunque, la realizzazione di una città aperta, accogliente, solidale. Tutto questo è stato smantellato nel corso di questi anni. A Roma è stata tolta l’anima che con tanta fatica si era conquistata. Con una aggravante ulteriore, che è la violenza politica». Il riferimento al sindaco Alemanno e alla giunta di centrodestra è palese. Ma è credibile addebitare al sindaco attuale fenomeni così giganteschi e pervasivi? «Guardi, come ha visto nel mio ragionamento ho introdotto due elementi oggettivi: penetrazione della criminalità e crisi economica, che non sono ovviamente riconducibili a chi oggi svolge il mandato di sindaco». Già. E tuttavia? «Il terzo elemento sì, quello è responsabilità di una idea sbagliata della sicurezza. Quello che certamente non farò, né in questa intervista né altrove, è ciò che fecero Alemanno e gli altri quando ci fu il primo episodio drammatico di violenza a Roma, cioè l’omicidio della signora Reggiani. Allora Alemanno andò sul posto dove il delitto fu compiuto e quella fu una delle pagine più orrende della storia della politica italiana. Perchèla strumentalizzazione, per prendere qualche voto, della morte di una persona è un atto che si definisce da solo. Io non farò la stessa cosa. Anche perchè diventano, comesi vede, un boomerang. Alemanno assicurò ai romani che se fosse stato eletto la sicurezza sarebbe stata garantita: fatto sta che ormai dopo quasi quattro anni di suo governo, Roma è diventata una città con un livello di violenza intollerabile. La responsabilità di Alemanno è di aver tolto alla città la sua identità. Per i sette anni in cui sono stato sindaco io è stata coltivata l’idea di una città inclusiva, nella quale ciascuno desse una mano all’altro, in cui ci fosse il senso di relazione tra le persone: tutto questo è stato schiantato e cancellato da una politica opposta. E ora si pagano i prezzi». Veltroni, che messaggio bisogna dare ai romani? Lei parla di inclusività ma la reazione IL COMUNE © RIPRODUZIONE RISERVATA Il palazzo del Campidoglio -MSGR - 20 CITTA - 8 - 06/01/12-N: 8 PRIMO PIANO LA POLITICA IL MESSAGGERO I NODI DELL’ECONOMIA VENERDÌ 6 GENNAIO 2012 LA GIORNATA Missione d’emergenza sui tassi? Palazzo Chigi parla di visita privata Napolitano: Italia affidabile Monti a sorpresa a Bruxelles Il premier: io abito a Roma e qui. Oggi l’incontro con Sarkozy di DAVID CARRETTA BRUXELLES - «Io abito a Roma e a Bruxelles». Così, con una battuta mentre entrava nella casa brussellese comprata quando era commissario europeo, Mario Montiha liquidato le speculazioni sull’improvvisa partenza ieri per la capitale europea. Con gli spread a 522 punti, i rendimenti sui Btp decennali sopra il 7 per cento, una serie di collocazioni di titoli di stato dall’esito incerto e gli imminenti vertici con Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, il viaggio di Monti ha subito fatto pensare a un incontrod’emergenza su unadecisione straordinaria per l’Italia. Invece, secondo le versioni ufficiali, quella del presidente del Consiglio a Bruxelles era solo una «visita privata», una «tappa di lavoro» per preparare una riunione europea sul nuovo trattato, prima di ripartire questa mattina per Parigi, dove Monti pranzerà con il premier François Fillon, interverràa un convegno e incontrerà Sarkozy. Dopo la partenza da Ciampino, l’ipotesi di una «cena segretissima» con il presidente del Consiglio europeo o quello della Commissione non era stata esclusa da alcuni diplomatici. La manovra di dicembrenon ha avuto effetti duraturi su rendimenti e spread, mentre la «fase 2» non ha ancora convinto i mercati. Dal vertice del G20 a Cannes di novembre, si sono moltiplicate le voci di un possibile ricorso a una linea di credito precauzionale del Fondo Monetario Internazionale. Sarkozy e Merkel non hanno smentito le voci di pressioni in questo senso su Silvio Berlusconi, prima che l’ex premier lasciasse. Ma i portavoce europei sono rimasti sorpresi dall’arrivo di Monti: Herman Van Rompuy e José Manuel Barroso non sono ancora rien- Giorgio Napolitano ieri a Napoli all’uscita da Capodimonte trati dalle vacanze, come il commissario agli Affari economici, Olli Rehn, che segue da vicino il dossier Italia. La visita di Monti a Bruxelles «è una tappa di lavoro importante» in vista della riunione di oggi sul nuovo trattato intergovernativo per rafforzare la disciplina di bilancio della zona euro, spiegano fonti governative. Gli sherpa delle capitali e i rappresentanti di Commissione, Europarlamento e Banca centrale europea discuteranno per la prima volta della bozza di trattato. Come altri paesi, l’Italia ha presentato una serie di emendamenti, con l’obiettivo di rendere più flessibili le regole sulla riduzione del debito e dare più spazio agli investimenti pro-crescita. Monti – riferiscono le fonti – «ha fatto il punto dei negoziati» con l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci che rappresenta l’Italia nelle trattative. Senza modifiche alla bozza di trattato, il rischio è di dover adottare una manovra annuale da 40-50 miliardi per i prossimi venti anni. Sarà uno dei temi caldi con Sarkozy a Parigi e con la cancelliera Merkel la prossima settimana a Berlino, oltre al Vertice europeo del 30 gennaio dedicato a crescita e a occupazione. «Monti, per la sua esperienza di governo europea, la sua Mario Monti a Bruxelles durante l’ultimo Consiglio europeo di dicembre competenza e sua autorevolezza, ha tutti i titoli per poter porre questioni che riguardano il modo di garantire rigore e crescita in Europa», ha ricordato ieri il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nel suo tour europeo Monti porta con sé «questa forte pezza d’appoggio del decreto approvato in Parlamento che è veramente la prova concreta di come l’Italia sia, anche dal punto di vista del debito pubblico, un paese pienamente affidabile», ha detto Napolitano. Lo stesso messaggio inviato dal presidente del Consiglio nell’intervista di mercoledì al Figaro: «L’Europa non ha più alcun motivo di aver paura dell’Italia». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA L’Antitrust: andare avanti nell’apertura del mercato ma guardando all’equità sociale L’obiettivo è garantire nuove opprtunità di lavoro a tutti BENZINA POSTE FERROVIE Razionalizzare la rete per favorire lo sviluppo di operatori indipendenti Per Banco Posta, l’Antitrust suggerisce una società separata da Poste Italiane Centrale la separazione verticale tra la gestione delle infrastrutture ferroviarie e del servizio di lavorio forniture. Per i servizi vanno inseriti precisi limiti e in ogni caso occorre un’analisi di mercato che evidenzi i concreti benefici dell’affidamento in house. Carburanti Per il settore, l’autorità propone una razionalizzazione della rete con misure che favoriscano lo sviluppo di operatori indipendenti dalle compagnie petrolifere anche attraverso formedi aggregazione di piccoli operatori o di gestori di impianti. Energia elettrica Secondo l’antitrust, occorre ridurre il gap di informazione tra i distributori e venditori finali non integrati verticalmente con i distributori stessi, aumentando la concorrenza. Per questo, occorre introdurre specifici obblighi informativi ampliando la quantità e la qualità dei dati. Autostrade e aeroporti Va modificato il sistema di revisione delle tariffe previsto dalla Convenzione tra Anas e Autostrade per l’Italia, passandoa un meccanismo che preveda la sottrazione dal tasso di inflazione del tasso di produttività attesa e, soprattutto, un premio per un miglioramento della qualità del servizio e per i progetti di investimenti futuri. Trasporto ferroviario L’autorità ritiene centrale la questione della separazione verticale tra la gestione delle infrastrutture ferroviarie (rete, terminali e stazioni) e la gestione del servizio. L’antitrust auspica che sia resa rapidamente operativa l’autorità dei trasporti: sarà così possibile vigilare sulla terzietà della gestione di tutte le infrastruttu- di MARCO CONTI re ritenute essenziali per lo svolgimentodi un corretto confrontoconcorrenziale nei servizi di trasporto ferroviario. Servizi postali Sull’attività di Banco Posta, l’antitrust suggerisce la costituzione di una società separata da Poste Italiane, che abbia come oggetto sociale lo svolgimento dell’attività bancaria a pieno titolo e che risponda ai requisitidella normativa settoriale contenuta nel testo unico bancario. Esercizi commerciali Nell’ambito della distribuzione commerciale, l’autorità ritiene necessario abolire la possibilità di deroghe al principio di libertà di apertura di nuovi esercizi, chiarendo meglio le tipologie di esercizi alle quali la norma non si applica per evitare interpretazioni riduttive. Taxi Va incentivato l’aumento del numero delle licenze dei taxi, almeno nelle città dove l’offerta del servizio presenta le maggiori carenze, prevedendo adeguati meccanismi di compensazione per gli attuali titolari delle licenze. Farmaci Occorre liberalizzare la vendita dei farmaci con prescrizione medica ma a totale carico del paziente (i cosiddetti farmaci di fascia C) e rimuovere gli ostacoli all’apertura di nuove farmacie, aumentando la pianta organica delle stesse. Professioni Nel settore viene suggerita l’abolizione espressa di qualsiasi forma di tariffario mentre gli ordini vanno riformati, garantendo che la funzione disciplinare sia svolta da organismi che garantiscano un ruolo terzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA «Servizi pubblici, poste, energia: più concorrenza» di MICHELE DI BRANCO Ilprofessore a Parigi con il viatico della Ue ROMA - I conti pubblici in sicurezza, «l’Italia affidabile» e un europeismo fuori discussione, per trattare da pari a pari con Parigi e Berlino. La politica estera dell’Italia riprende quota oggi da Bruxelles, città dalla quale stamani Mario Monti si muoverà per arrivare a Parigi e incontrare all’Eliseo Nicolas Sarkozy. L’improvviso blitz del presidente del Consiglio italiano a Bruxelles, oltre che permettere di incontrare i negoziatori italiani al tavolo del trattato, consente a Monti di daresensoeforzaad un’iniziativa di politica estera incentrata sulla necessità di affrontare la crisi dell’euro con gli strumenti comunitari e non intergovernativi. Ilfacciaa facciatra Monti e Sarkozy si terrà nel pomeriggio dopo la partecipazione del premier italiano e del ministro Passera al convegno organizzato dal ministro dell’IndustriafranceseEricBesson su«Ilfuturo dell’Europa». Di futuro molto prossimo parleranno i due capi di Stato visto che a Bruxelles proprio oggi si apre la trattativa sul nuovo patto di bilancio a Ventisei. Monti si troverà di fronte un presidente della Repubblica francese reduce dal primo appuntamento di una lunga campagna elettorale che porterà i francesi alleurne ad aprile emaggio, per scegliere il presidente, e a giugno per rinnovare il parlamento. Un doppio appuntamento che sta condizionando non poco le decisioni di Sarkozy, ancora penalizzato dai sondaggi per colpa di una crisi che sta compromettendo anche l’affidabilità finanziaria di Parigi. Al presidente francese, che nelle scorse settimane è stato accusato dalla stampa francese, tedesca e americana di essere troppo prono alle scelte di Berlino, Monti spiegherà che l’Italia intende sostenere la linea che emerge dal parlamento europeo e dalla Commissione. Ovvero che la definizione delnuovo trattato,previstodalConsiglio europeo dello scorso dicembre, non potrà non tenere conto delle indicazioni comunitarie, che la trattativa non potrà avvenire solo a livello di governi e che, soprattutto, «l’Italia lavorerà per recuperare anche Londra all’intesa». In buona sostanza l’Italia trova forza per le sue ragioni (compresa la Jose Manuel Barroso valutazione del ciclo economico per stabilireil piano di rientro dal debito), attestandosi sulla linea del Parlamento europeo e della Commissione. Non è un mistero che il Parlamento europeo, unica istituzione di democrazia diretta dell’Unione, è sul piede di guerra contro i governi ( dopo il consiglio europeo dell’8 dicembre) perché teme un ridimensionamento delle competenze ampliate di recente dal Trattato di Lisbona. Più o meno la stessa paura di Barroso preoccupato del rischio di un’emarginazione della Commissione da lui presieduta. Al punto da aver di recente sostenuto che la Commissione «non accetterà mai derive non comunitarie». Il blitz di ieri sera a Bruxelles di Monti serve quindi all’Italia per sostenere una linea che di fatto rifiuta qualsiasi punto del nuovo trattato che, in materia di bilancio, peggiori quanto già non sia previsto dalla disciplina comunitaria. Monti spiegherà Sarkozy ciò che mercoledì a Berlino dirà alla Merkel con eguale fermezza. Ovvero che occorre una strategia europea in grado di mettere assieme il risanamento dei conti pubblici con le esigenze di garantire una crescita di tutti i paesi dell’Unione. Inoltre l’aumento dello spread anche in altri paesi della zona euro, il rialzo dell’inflazione e la discesa dell’euro rispetto al dollaro, sono motivi che danno ragione a chi sostienecheilproblemanonèl’Italia,quantol’incapacità dell’Europa di convincere i mercati finanziari della propria solidità. Monti sa che non sarà facile convincere Parigi e Berlino della necessità di riprendere in considerazioni gli eurobond e i project-bond per gli investimenti, ma è sicuro di avere dalla sua non solo le istituzioni comunitarie e il Parlamento, ma anche una buona parte di paesi (Belgio e Polonia in testa) che sopportano poco un’Europa gestita da sole due capitali. Pitruzzella invia la segnalazione all’esecutivo e al Parlamento ROMA - Liberalizzazioni subito per far ripartire al più presto la crescita economica del Paese ma garantendo l’equità sociale e favorendo, con interventi mirati, nuove opportunitàdilavoro a beneficio di chi sarà penalizzato dal cambiamento. E’ampio il ventaglio di suggerimenti chel’Antitrustoffre a governo e parlamento per procedere sulla stradadelle riforme. Servizi pubblici locali, poste, trasporti, energia, professioni e semplificazione dell’attivita’ amministrativa: questi alcuni dei settori individuati dagli uomini del presidente GiovanniPitruzzella e sui quali è necessario «rimuovere ogni ostacolo all’apertura dei mercati,per meglio promuovere la concorrenza e la competitività dell’Italia». Ecco alcuni dei suggerimenti proposti. Servizi pubblici locali Per garantire che i principi di liberalizzazione abbiano effettiva applicazione, occorre introdurre l’obbligo, per gli enti locali, di definire in via preliminare gli obblighi di servizio pubblico. Stabilito il perimetro, dovranno verificare la possibilità di una gestione concorrenziale con procedure aperte di manifestazione di interesse degli operatori del settore a gestire in concorrenza i servizi. Appalti pubblici Il Codice dei contratti pubblici deve contenere un espresso divieto di affidamento in house IL RETROSCENA Roma decisa a seguire la linea di Commissione e Europarlamento -MSGR - 20 CITTA - 9 - 06/01/12-N: IL MESSAGGERO LA POLITICA VENERDÌ 9 PRIMO 9 PIANO 9 I NODI DELL’ECONOMIA 6 GENNAIO 2012 I MERCATI L’euro si indebolisce sul dollaro, ieri è sceso ai minimi da settembre 2010 Borse giù, Milano -3,65% risale lo spread tra Btp e Bund IlcrollodiUnicredit(-17%)edeibancaritrascinaalribassoPiazzaAffari di ROSSELLA LAMA LA POLEMICA «Costi della politica decidono le Camere» ROMA - Per gli interventi sugli stipendi dei parlamentari «la competenza appartiene alle Camere e non esistono poteri sostitutivi» da parte del governo anche in caso di «inerzia» da parte del Parlamento. Lo sottolinea un nota di palazzo Chigi, con ciò ribadendo ancora una volta che la materia non potrà essere oggetto di un decreto dell’esecutivo. Intanto prosegue il graccio di ferro sui tagli. Il pdl Osvaldo Napoli suggerisce di vincolare l’indennità parlamentare alle variazioni del Prodotto interno lordo, «un parametro costruito in larga misura con le decisioni del governo e il voto del Parlamento». «È inutile insistere e girarci intorno», secondo un altro azzurro, Francesco Giro, «i parlamentari italiani sono i meno pagati d’Europa, Strasburgo inclusa. Non ricevono un euro bucato per i collaboratori. Ma sia chiara un volta per tutte una cosa oggettiva: se dobbiamo equipararci ai nostri colleghi europei dobbiamo allora pretendere i fondi per i collaboratori che oggi non riceviamo affatto ma così i costi della politica allora lieviterebbero». Non tutti i colleghi parlamentari la pensano allo stesso modo, però. Antonio Di Pietro, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio per chiedere al governo un intervento immediato sull’abbattimento dei costi della politica. ROMA -L’anno era partito bene, ma ieri ha invertito la rotta. Piazza Affari ha fatto un tonfo, e con Madrid è stata la peggiore d’Europa. L’euro è scesosotto quota 1,28sul dollaro, ai livelli minimi da settembre del 2010. E lo spread Btp-Bund è risalito a 522 punti, 21 in più della chiusura di mercoledì. Insomma, per i mercati finanziari del Vecchio continente è stato un giovedì nero. E per Milano lo è stato particolarmente. Sono stati i titoli bancari a guidare l’affondo. Dopo il calo superiore al 14% di mercoledì, ieri le azioni Unicredit sono crollate di un altro 17,24% fino a 4,48 euro, prezzo mai visto negli ultimi dieci anni. La Borsa si sta allineando alle condizioni del maxi aumento di capitale appena annunciato. Questo certamente. Ma un così forte avvitamento è sospetto. Gli operatori parlano di grandi manovre di hedge fund esteri sui titoli Unicredit e di operazioni speculative, e la Consob ha deciso di andare a vedere bene come stanno le cose. Gli investitori temono che Così lo spread 9 nov 5,5 5,23 5,52 7,09% rendimento 7,25% La Francia colloca all’asta 8 miliardi di titoli di Stato ma a tassi crescenti 5,0 4,5 27 ott 4,0 3,66 6 dic 5,87% 3,68 5,87% 3,5 OTT NOVEMBRE DICEMBRE 5/1 ANSA-CENTIMETRI Fonte: Bloomberg se Unicredit ha dovuto fare un’operazione di ricapitalizzazione così pesante, anche le altre banche italiane non potranno farne a meno. E così sui titolibancari si sono concentrate le vendite, con Banco popolare e Popolare di Milano che hanno perso più del 10%, UbiBanca e Mps più dell’8%, Intesa più del 7%. L’indice Mib di Piazza Affari ha lasciato sul terreno il 3,65%. Maglia nera insieme a Madrid che ha perso quasi il 3%. Anche le banche sono state sotto pressione in tutt’Euro- pa, il resto del Vecchio continente ha limitato le perdite, Londra allo 0,78%, Francoforte allo 0,25% e Parigi a -1,53%. Il timore per le grandi ricapitalizzazioni in arrivo si è fatto sentire molto anche sulla Borsa madrilena. Il nuovo primo ministro delle Finanze ha creato un vero e proprio terremoto dichiarando che le banche iberiche hanno bisogno di nuovo capitale per altri 50 miliardi di euro. I titoli, ovviamente, sono andati a picco. Le Borse fanno anche le spese dell’indebolimento del- l’euro, che è causa ma anche effetto delle perdite di queste settimane, e della crisi dei debiti sovrani acuita dal nuovo focolaio rappresentato dall’Ungheria. Un segnale non buono sul rischio che la crisi si allarghi anche a paesi solidi, giudicati sinora i più affidabili dalle agenzie di rating, èarrivato ieri dalla Francia. Parigi ha venduto all’asta titoli di Stato per 8 miliardi di euro, con scadenze tra i dieci e i trent’anni, ma la domanda non è stata esaltante e i rendimenti sono cresciuti rispetto al precedente collocamento. Sembra ormai scontata la perdita della tripla A, il massimo voto di affidabilità come creditore, da parte di Standar&Poor’s. Il verdetto sul downgrating arriverà prestissimo, ma la freddezza degli investitori all’asta dei titoli francesi sembra darlo a questo punto per certo. Con il risultato di aggravare la situazione dell’Eurozona, lo stato di salute dell’euro, e le prospettive di uscita dalla crisi. Mentre fino a qualche mese fa i titoli francesi e quelli tedeschi erano pratica- mente allineati, a riprova che gli investitori li consideravano ugualmente sicuri, ieri la forbice si era allargata a 150 punti. Per raccogliere denaro Parigi deve offrire l’1,5% in più di Berlino. Distanza ovviamente con confrontabile con i 522 punti che separano il Btp dal Bund. Ieri il rendimento del decennale italiano si è attestato al 7,09%. Il problema dell’Europa non è limitato alla crisi del debito. Le previsioni per quest’anno parlano di recessione per alcuni paesi europei. L’Italia c’è già entrata. E senza crescita èanche difficilissimo risanare i conti pubblici. In vista dei prossimi vertici europei Mario Monti incontra oggi a Parigi ilprimo ministro francese e il presidente Sarkozy. Le misure per lo sviluppo saranno un tema forte del confronto. L’indebolimento dell’euro è conseguenza delle previsioni di un Vecchio continente fermo, mentre gli Usa non faranno faville, ma dovrebbero comunque crescere dell’1,5-2%. Al termine degli scambi di ieri la moneta unica valeva 1,279 dollari, come un anno e mezzo fa, contro 1,297 di mercoledì. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CASO La crisi ungherese QUANTI FIORINI PER UN EURO 350 Andamento in punti percentuali Differenziale di rendimento tra Btp italiani e Bund tedeschi decennali nella fase acuta della crisi IERI 1 AGO 22 SET 14 NOV 4 GEN 270,12 293,06 315,599 320,01 Fiorino a picco, Ungheria a un passo dal default Il governo di destra sull’orlo del baratro cede sulla banca centrale per avere un prestito da Fmi e Ue di FABIO MORABITO 300 250 CREDIT DEFAULT SWAPS (Misurano in punti il livello di rischio attribuito dal mercato al debito sovrano. Dati di chiusura) 800 1 AGO 4 OTT 25 NOV 4 GEN 312 572 645 721 600 400 4 GEN 745 200 AGOSTO 2011 SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE RECORD DICEMBRE GEN 2012 ANSA-CENTIMETRI ROMA - «Vogliamo un accordo con ilFondomonetario ese servepotremmo cambiare la legge sulla Banca centrale». Il messaggio è di Tamas Fellegi, capo negoziatore per l’Ungheria sugli aiuti finanziari di cui Budapest ha bisogno, alle prese con una crisi economica pesantissima, sull’orlo del default: i costi delle assicurazionicontroilrischiodifallimento sono saliti al valore della Grecia, lo spread rispetto ai bund tedeschi ha toccatogli850punti,ildebitopubblico è l’82,6% del Pil. I bond a dieci anni hanno un rendimento del 10,9%, Budapest ha fallito un’altra asta di titoli di stato: ne ha venduti per 35 miliardi di fiorini, pari a circa 110 milioni di euro; doveva venderne per 45. L’Ungheria, che ha aderito all’Unione europea ma non ancora all’euro,havistolasuamoneta perde- re il 30% del valore in tre mesi. È una crisi che tocca direttamente anche l’Italia: le nostre Unicredit (ieri -17,27%, seconda giornata di perdite in doppia cifra dopo l’annuncio dei termini dell’aumento di capitale) e Intesa San Paolo (ieri -7,33%) controllano rispettivamente la settima e la quinta banca in Ungheria. Sono in ballo dai 15 ai 20 miliardi di euro, il finanziamento che gli emissari dell’Unione europeaedel Fondomonetariointernazionaledovevano negoziarein questi giorni a Budapest. L’appuntamento è stato sospeso, anche se mercoledì prossimo a Washington Fellegi incontrerà Christine Lagarde, direttrice generale dell’Fmi. Il nodo è che Bruxelles giudica inaccettabile la riforma della Banca centrale ungherese, legge che prevede il potere del governo di sceglierne i vertici. Già in altre occasioni l’Ungheria harassicuratol’Europa sulla compatibilitàconildirittocomunitario delle nuove trenta leggi costituzionali, e in particolare su quella sulla stampa (Klubradio, popolare voce di opposizione, è stata costretta a chiudere per il gioco delle frequenze). Leggi che il nuovo governo guidato dal conservatore Viktor Orbanha approvato,fortedellamaggioranza dei due terzi su cui può contare il suo partito Fidesz. Poi il governo ha proseguito sulla strada intrapresa. Stavolta, però, la posta in gioco non è La moneta ha perso il 30% in tre mesi il debito pubblico è l’82,6% del Pil FRANCOFORTE (HAHN) CITTÀ ROMANTICHE – STORIA DA VIVERE Città romantiche, momenti spumeggianti. È quanto promettono le sei città storiche di Treviri, Coblenza, Magonza, Spirae Worms nella Germania occidentale, non lontane dal Reno e dalla Mosella. Qui si trovano tre dei quattro siti della Renania-Palatinato facenti parte del patrimonio dell’umanità dell’Unesco: i monumenti romani, il duomo e la chiesa di Nostra Signora a Treviri, la valle superiore del medio Reno nelle vicinanze di Coblenza e il duomo di Spira. Monumenti, edifici e paesaggi che vi affascineranno! Lo scenario perfetto per un fine settimana romantico in un’ambientazione storica. www.romantic-cities.com una reprimenda o le blande sanzioni che Bruxelles può minacciare aprendo «procedure d’infrazione». Anche se Gyorgy Matolcsy, ministro dell’EconomiaaBudapest,conunalettera al presidente della Bce Mario Draghi e al commissario Ue agli Affari economici Olli Rehn, sostiene tuttora che la legge rispetta l’indipendenza dell’istituto. L’Ungheria è sotto pressione su più fronti. Il governo Orban ha annunciato ieri che proporrà al Parlamento l’amnistia per 43 manifestanti (tra i quali 15 deputati dell’opposizione, compreso l’ex premier socialista Ferenc Gyurcsany) arrestati, e poi rilasciati, il 23 dicembre. L’accusa è di aver ostacolato il traffico incatenandosi davanti al parlamento. I deputati arrestati hanno già detto di voler rifiutare l’amnistia. © RIPRODUZIONE RISERVATA 17 SOLO ANDATA, DA € ,99 Prenota entro la mezzanotte del 06.01.12. Viaggia a Febbraio e Marzo. Tasse e spese incluse. Offerta valida per viaggiare dal Lunedì al Giovedì. Soggetto a disponibilità, termini e condizioni. Per ulteriori informazioni e per conoscere i giorni in cui i voli sono operativi visita Ryanair.com. Spese opzionali escluse. Partenze da Roma (Ciampino). -MSGR - 20 CITTA - 11 - 06/01/12-N: IL MESSAGGERO I NODI DELL’ECONOMIA VENERDÌ 11 PRIMO 11 PIANO 11 LA CRISI 6 GENNAIO 2012 LAVORO Emergenza al Sud dove le donne senza una attività sono arrivate al 39% Allarme disoccupazione a casa un giovane su tre Anovembretassogeneraleall’8,6%.Duemilioni senzaimpiego di LUCIANO COSTANTINI ROMA K Novembre a quota 8,6%. Il tasso di disoccupazione continua ad inanellare record con un crescendo che sembra inarrestabile. E, probabilmente, il tetto toccato due mesi fa è destinato ad alzarsi perché dalla fase di crisi siamo passati a quella della recessione. Giovani e donne erano e restano i piùpenalizzati: nella fascia di età tra 15 e 24 anni la percentualedeisenzalavoro è salita al 30,1%, in crescita di 0,9 punti percentuali rispetto ad ottobre e di 1,8 punti su base annua. Si tratta del tasso più alto da sette anni a questa parte. Vuol dire anche che un giovane su tre è disoccupato. L’ultimo rilevamento dell’Istat dice ancora che nel terzo trimestre 2011 tra le donne delMezzogiorno d’Italia, comprese nella stessa fascia di età, il livello di disoccupazione ha toccato addirittura il 39%. Il saldo finale di novembre, prendendo cioè in considera- La disoccupazione mese per mese Giovani (15-24 anni) 30 25 MINIMO feb 2007 19,2% GEN 2004 23,1% SU NOV 2010 +1,8 p.p. SU OTT 2010 +0,9 p.p. 20 Nellafascia di età tra 15 e 24 anni il livello èarrivato al 30,1% ilpiù alto da sette anni Totale forza lavoro NOV 2011 30,1% Tassi su dati destagionalizzati NOV 2011 8,6% 15 10 MINIMO apr 2007 5,9% GEN 2004 8,2% In base ai dati Istat oggi in Italia ci sono più di due milioni di persone che non hanno un lavoro SU NOV 2010 +0,4 p.p. SU OTT 2011 +0,1 p. p. 5 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Fonte: Istat 2011 ANSA-CENTIMETRI zione tutte le fasce di età, si attesta all’8,6% in crescita dello 0,1% rispetto ad ottobre e dello 0,4% sull’anno. Lo stesso livello raggiunto nel maggio del 2010. Sempreanovembre, secondo il rilevamento del nostro istituto di statistica, il numero dei senza lavoro era di oltre due milioni, in aumento dello 0,7% (+15.000 unità) rispetto ad ottobre e del 5,6% (+114.000 unità) su base annua. Dall’aprile del 2008, anno di inizio crisi, al novembre scorso in Italia si sono persi 670.000 posti: ad aprile di circa quattro anni fa gli occupati erano 23.573.000, men- tre a novembre 2011 erano 22.906.000. Dati certamente preoccupanti, ma da allarmare è soprattutto l’aumento della disoccupazione di lunga durata, cioè quella che perdura da oltre 12 mesi, che ha raggiunto il 52,6% dal 50,1% registrata nel terzo trimestre dello scorso anno. Il che vuol dire che è sempre più problematico riassorbire nel mondo del lavoro coloro che perdono l’impiego. Le organizzazioni sindacali invocano da tempo una inversione di tendenza che parta dal rilancio della produzione e dei consumi. Il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, parla di autentico dramma: «Bisogna smetterla di parlare di licenziamenti più facili, serve un piano straordinario per l’occupazione». Il sindacalista di corso d’Italia ricorda che senza la copertura della cassa integrazione i 670.000 posti perduti dal 2008 sarebbero diventati oltre un milione. «Per il futuro avverte il numero due della Cisl, Giorgio Santini - il rischio è di ulteriori cadute dell’occupazione. Quella riguardante i giovani poi è una vera e propria emergenza sociale». «Non c’è bisogno di nuovi ammortizzatori nè di un nuovo contratto di lavoro - sottoli- nea il leader dell’Ugl, Giovanni Centrella - servono solo crescita e sviluppo. Il problema non è l’articolo 18 e dunque toglierlo non sarà la soluzione». Per il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy le cifre sfornate dall’Istat e che riguardano i giovani non hanno precedenti negli ultimi otto anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA Mille posti a rischio a Fiumicino Braccio di ferro su Fincantieri e scattano i primi scioperi giornata di protesta a Palermo Lo scalo di Fiumicino ROMA K Fari puntati sull’incontro di martedì prossimo al dicastero dello Sviluppo dove il ministro Corrado Passera tenterà una mediazione sulla vertenza che oppone Fincantieri ai sindacati metalmeccanici sul futuro degli impianti di Genova e Palermo. Ieri l’azienda ha inviato ai lavoratori una lettera in cui denuncia il «comportamento autolesionistico di alcune minoranze che minano la fiducia degli armatori». Comportamenti che rischiano di far saltare la trattative commerciali in atto. L’azienda ricorda anche che, in base all’accordo con le organizzazioni sindacali tranne la Fiom, i lavoratori in mobilità fino al 2016-17 percepiranno un assegno di 1.400 euro. Fronte in fibrillazione. La convocazione della riunione al ministero dello Sviluppo ha prodotto per ora solo una tregua armata. I lavoratori della Fincantieri di Sestri Ponente hanno indetto otto ore di sciopero per martedì prossimo in concomitanza con il tavolo che si aprirà a Roma dove sarà presente una delegazione delle maestranze. A Palermo ieri quarto giorno consecutivo di protesta degli operai del cantiere e dell’indotto contro il piano aziendale che prevede 140 esuberi. ROMA K Ora è ufficiale: lunedì mattina Elsa Fornero incontrerà Raffaele Bonanni e nel pomeriggio Luigi Angeletti; martedì mattina Giovanni Centrella; mercoledì pomeriggio Emma Marcegaglia. In tre giorni il ministro del Welfare, dopo aver avuto ieri l’altro un faccia a faccia con Susanna Camusso, vuole ascoltare a tavoli separati - i leader di Cisl, Uil, Ugl e Confindustria per poi portare i risultati al premier, fermamente intenzionato a chiudere la partita sulla riforma del mercato del lavoro in tempi strettissimi. Una accelerazione dettata anche dal calendario stilato da Bruxelles. Ma non sarà una partita facile perché Camusso ha confermato che l’articolo 18 era e resta un argomento indiscutibile e, piuttosto, ha ribadito la necessità di affrontare, insieme a quello del lavoro, temi strettamente legati alla crescita come il fisco, l’occupazione, le pensioni. Insomma, il leader della Cgil, vorrebbe discutere l’intero pacchetto delle questioni sul tappeto. Il fatto è che Mario Monti non ha il tempo e forse neppure l’esigenza stretta di impegnarsi su più fronti. Dall’altra parte ci sono Cisl, Uil eUgl che premono per tentare di individuare una prima intesa che dovrebbe costituire la piattaforma per la costruzione di un nuovo Patto sociale. L’articolo 18 per Bonanni, Angeletti e Centrella non è più un tabù, semmai resta l’ultimo dei capitoli da affrontare. Il governo per ora tiene ancora le carte coperte, ma si sa che punta ad un contratto unico di inserimento con salari e tutele crescenti nell’arco di tre anni per i neo assunti. Operazione legata a una ineludibile riforma degli ammortizzatori sociali. «L’economia ristagna - sottolinea Bonanni - e invece la classe dirigente va dietro ad un asino che vola, come l’articolo 18, pur di non affrontare la durezza dei problemi. Serve un Patto sociale per fare trasparenza altrimenti si avrebbe un diabolico teatrino mediatico al giorno». Poi un avvertimento all’esecutivo: «Apra una discussione subito o sarà travolto. Se non vorrà fare concertazione, ma solo una consultazione, e noi non resterà che protestare. Ma se farà così si metterà fuori da solo». Emma Marcegaglia mercoledì, prima di incontrare il ministro, presiederà una riunione del direttivo di Confindustria per fare il punto sullo stato dell’arte. Solo dopo i colloqui con il governo, gli industriali elaboreranno una loro proposta. Resta comunque confermata fin d’ora lo «spirito di apertura al dialogo». In tre giorni vedrà sindacati e industriali Bonanni:il premier trattio saràtravolto LE VERTENZE ROMA K Allarme a Fiumicino sul fronte occupazionale. Secondo i sindacati sono almeno 1.000 i posti di lavoro a a rischio. Già indetta una serie di scioperi: il primo di 6 ore il 13 gennaio dalle 12 alle 18 dell’intera Divisione Tecnica Alitalia (manutenzione, magazzini e linea tecnica) per la vertenza dei lavoratori della Argol, società che dal 1994 si occupa per conto della compagnia aerea Alitalia della movimentazione dei componenti aeronautici e della logistica. Poi, entro lo stesso mese di gennaio, il primo stop generale regionale di 4 ore dell’intero comparto aereo. «Il nostro - spiega Stefano Monticelli, segretario regionale Filt-Cgil trasporto aereo - è un allarme realistico fondato sui fatti. Dal 2011, infatti, ci portiamo dietro mille procedure di cassa integrazione già aperte in vari settori che riguardano sia l’Alitalia, sia la Flight Care, per quanto riguarda l’handling, ma anche la Lsg Sky Chefs per il catering e tante altre realtà». A preoccupare la Filt Cgil è anche il piano industriale di Aeroporti di Roma: «Vogliamo capire bene cosa comporterà. Se ci saranno, cioè, così come pare assai probabile, ricadute sull’occupazione e in che misura passando attraverso l’esternalizzazione di attività». Sulla riforma Fornero accelera Un cantiere navale L.Cos. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CASO di WALTER RAUHE BERLINO - Circa 535 mila posti di lavoro in più in un solo anno e il più alto livello occupazionale da 21 anni a questa parte. Un tasso di disoccupazione che nel 2011 è stato in media del 6,6 per cento, la percentuale più bassa mai registrata in Germania fin dal 1990. Sono dati davvero sorprendenti quelli che giungono dal Paese locomotiva dell’economia europea e sono dati sempre più in controtendenza rispetto a quelli di così tante altre nazioni dell’Eurozona, Italia compresa. E anche se il potente colosso manifatturiero nel 2012 risentirà dei contraccolpi provocati dalla crisi finanziaria internazionale con una crescita del pil pronosticata attorno allo 0,5% (contro il + 3 per cento dell’anno scorso), l’occupazione dovrebbe comunque crescere, anche se a ritmi più lenti. Per il 2012 l’Ufficio statistico federale di Wiesbaden - l’Istat tedesco - Flessibilitàeconsenso,vinceilmodellotedesco Orari variabili e tutele in caso di crisi. In un anno 535 mila occupati in più prevede la nascita di 200-250 mila nuovi posti di lavoro. E con posti di lavoro, si intendono esclusivamente assunzioni a contratto fisso. Ma al di lá degli effetti trainanti di un’industria tedesca in ottima salute e sempre più concorrenziale, quali sono le ragioni di questo miracolo occupazionale? Secondo Gert Wagner, esperto del lavoro all’Istituto tedesco di ricerche economiche di Berlino (Diw), le ragioni sono almeno tre. Il contenimento delle richieste salariali, reso possibile grazie al consenso delle potenti organizzazioni sindacali, la forte specializzazione dei lavoratori dipendenti e la flessibilizzazione del mercato dellavoro, con l’introduzione su scala nazionale di orari di lavoro variabili a seconda del volume degli affari e del meccanismo di lavoro a tempo ridotto in tempi di crisi. Soprattutto questo meccanismo ha scongiurato negli anni più cruenti della crisi finanziaria tra il 2008 e il 2009, licenziamenti in massa da parte delle imprese. Ai lavoratori viene comunque garantito circa l’80% del loro vecchio stipendio anche nel caso di una riduzione dell’orario di lavoro del 50% e più. E questo perchè lo Stato compensa ai dipendenti una percentuale del loro salario che le imprese non pagano più. «Questo meccanismo è stato davvero miracoloso», ammette Gert Wagner. «Da un lato lo stato spende meno soldi sovvenzionando una parte degli stipendi dei lavoratori piutto- sto che pagargli l’assistenza sociale di disoccupazione. E dall’altro le imprese mantengono intatto il loro staff produttivo e sono quindi in grado di reagire tempestivamente alla fine delle crisi e agli sbalzi delle vendite, riaccendendo immediatamente le catene di montaggio, ripristinando gli orari pieni e tornando a pagare i pieni salari ai loro dipendenti». Protetti contro licenziamenti sono inoltre solo i dipendenti di aziende con più di 10 lavoratori, mentre quelle più piccole, non hanno alcun vincolo di legge e sono quindi in grado di licenziare ma anche di assumere più facilmente. Mail miracolo occupazionale tedesco ha anche un lato meno positivo e spesso trascurato. Secondo gli studi dell’Ufficio statistico infatti, a ben il 14% dei lavoratori tedeschi lo stipendio non basta più per sbarcare il lunario e fa così richiesta d’aiuto all’assistenza sociale. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 13 - 06/01/12-N: IL MESSAGGERO I NODI DELL’ECONOMIA VENERDÌ 13 PRIMO 13 PIANO 13 LA CRISI 6 GENNAIO 2012 FISCO L’Agenzia delle Entrate sta compilando una lista di località da controllare In arrivo altre ispezioni per contrastare l’evasione La Lega attacca: «Al Sud le stesse verifiche che si fanno al Nord» di MICHELE DI BRANCO ROMA - Cortina? E’ solo l’inizio. All’Agenzia delle entrate si stupiscono per lo stupore suscitato dal blitz nella località ampezzana. «Facciamo controlli di questo genere continuamente e ne abbiamo fatti, per dire, anche la scorsa estate nella celebre Porto Cervo senza che si alzasse questo polverone» dice una fonte vicina al direttore, Attilio Befera. I cui uomini, nel riserbo più assoluto, stanno compilando una lista di località di turistiche, non solo nordiche ma anche appenniniche, da controllare, nei prossimi mesi. Le parole del direttore dell’accertamento, Luigi Magistro, indicano peraltro una strategia chiara da parte degli 007 fiscali. «Al di là di singole località, ci dobbiamo aspettare ulterioriattività come quella di Cortina – ha avvertito Magistro – ma non ci sarà bisogno di aspettare quest’estate, la stagione invernale è ancora lunga. Il problema – ha proseguito il responsabile dell’accertamento difendendo l’operazione – non è andare incontro all’opinione pubblica punendo qualcuno, ma far in modo che una massa consistente ancora renitente agli obblighi fiscali si convinca che le cose sono profondamente cambiate». Chi si sente potenzialmente a rischio-controlli, intanto, alza la guardia. «Lusso non vuol dire evasione – ha messo le maniavantiAurelio Marguerettaz commentando l’ipotesi di I furbetti del fisco sotto i 20.000 Si intensificano i controlli per combattere l’evasione fiscale Reddito medio dichiarato dai possessori di beni di lusso tra i 20.000 e 50.000 26% 31% 42% 26-27% POSSESSORI DI BARCHE 30% POSSESSORI DI AEROMOBILI 36% PROPRIETARI DI AUTO OLTRE I 185 CHILOWATT ANSA-CENTIMETRI un blitz del fisco, analogo a quello di Cortina, nelle località turistiche dellaregione – e quindi ritengo che in Valle d’Aosta le persone perbene siano prevalenti». Secondo l’assessore al turismo locale, la regione non ha nulla da temere perché «l’attività di accertamento in Valle d’Aosta è da sempre stata assicurata e le imprese commerciali sono risultate sempre complessivamente in regola». Molto meno sobria la reazione delle associazioni imprenditoriali. «Nei Paesi normali – si è lamentato il presidente di Conturismo Veneto, Marco Michielli, se si vuole colpire il presunto evasore possessore di auto di lusso, si incrociano gli archivi del Pra con le dichiarazioni dei redditi equesto avverrebbe senza importunare i cittadini né mobilitare decine di funzionari che,nel tempo necessario a verificare a casaccio pochi casi, con l’ausilio dell’elettronica, ne sco- verebbero migliaia». Il blitz cortinese dell’Agenzia delle entrate, intanto, sta già provocando una sorta di polemica strisciante tra le località amate dai Vip, veri o finti poveri. «Se gliispettori fossero andati a Capri o Taormina probabilmente la percentuale di evasione scoperta sarebbe 20 volte superiore. Ammesso che al Sud sappiano cosa sono gli scontrini fiscali» siè velenosamente sfogato, ad esempio,il sindaco di Calalzo, Luca De Carlo, puntando l’indice sulla «teatralità dei controlli, che hanno svilito un territorio e la sua gente, facendola passare per delinquente». Al nord insomma, in queste ore ci si sente sotto tiro, come ha fatto notare senza mez- Befera: «Se si dice che evadere è giusto non siamo in un mondo civile» ze misure il governatore del Veneto, Luca Zaia, tirando in ballo persino Mario Monti. «Spero che al Sud si facciano le stesse verifiche che si fanno al nord – ha attaccato Zaia – e confido che il presidente del consiglio utilizzi questa polemica per dimostrare che non ci sono due pesi e due misure». Di fronte al sospetto di favoritismi il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Befera, taglia corto: «Se si dice che evadere è giusto allora non siamo in un mondo civile». E gli uomini dell’Agenzia affermano che «non si fanno sconti a nessuno» snocciolando decine di località controllate e pizzicate in difetto negli ultimi mesi. Due mesi fa, per dire, durante l’operazione Night and day, condotta a Rovigo, è bastata la discreta ma severa presenza dei funzionari del fisco presso gli esercizi commerciali per far registrare, guarda il caso, incassi superiori an- che del 600% rispetto alla normale attività. La scorsa estate, una campagna a tappeto sulle spiagge pugliesi, ha evidenziato la diffusa tendenza degli esercenti a registrare solo una minima parte dei ricavi. Gli scontrini battuti, mentre i funzionari del fisco presidiavano la cassa, sono stati 5 volte superiori a quelli emessi nelle serate precedenti. E sempre nell’estate 2011, gli 007 fiscali camuffati da bagnini hanno passato al setaccio le principali strutture balneari dell’esteso litorale partenopeo e delle isole scovando una diffusa sottofatturazione dei ricavi in rapporto alla capacità ricettiva, con maggiori ricavi medi per oltre 275 mila euro. Risultati analoghi sulle spiagge del Molise: quando fanno la loro comparsa gli ispettori del Fisco, gli incassi delle attività balneari si impennano del 200%. Per non parlare della capitale italiana del turismo di massa: Rimini. Sono bastati 90 controlli, negli ultimi due anni, per scoprire 4 milioni di euro sottratti al fisco. Tra interessi e sanzioni, l’Agenzia delle entrate locale ne ha già recuperati la metà. © RIPRODUZIONE RISERVATA E ora Courmayeur teme il blitz COURMAYEUR - Il terremoto provocato dal blitz di San Silvestro a Cortina fa tremare anche le altre località turistiche di elite. E tra le stazioni sciistiche più prestigiose dell’arco alpino c’é Courmayeur, in Valle d’Aosta, dove comincia a serpeggiare il timore di una visita degli ispettori dell’Agenzia delle entrate. «Accadesse durante il pienone di queste vacanze - commenta il presidente degli albergatori di Courmayeur, Alessio Berthod - sarebbe penalizzante. I nostri turisti stranieri non capirebbero questa bizzarra iniziativa». Il giudizio di Berthod sui controlli a Cortina non è positivo: «Come potremmo spiegare agli Inglesi, ai Francesi, agli Americani un clima da Stato di polizia nei giorni di Capodanno? Si chiederebbero ciò che ci chiediamo anche noi: a cosa servono?». Ancora più netto è il sindaco di Courmayeur, Fabrizia Derriard: «Quella a Cortina mi è sembrata una gita superflua», dice. Poi puntualizza: «Sia chiaro, i controlli sono legittimi e vanno fatti, ma ci possono essere metodi di verifica diversi e possono essere effettuati dagli uffici per via telematica, senza creare imbarazzo nei turisti e in chi, in questi giorni, sta lavorando per accoglierli al meglio». IL REPORTAGE di GIULIA LEONI CORTINA- «Il blitz dei finanzieri ci ha insegnato come fare: per evitare brutte sorprese basta girare con macchine prese a noleggio. Eccola qua». Francesco, commercialista di Padova, tira fuori dal giaccone la chiave e il nome di una famosa società di autonoleggio in bella vista è la prova che non sta scherzando. «La nostra auto è rimasta a casa perché in panne», si affretta a giustificarsi la moglie a passeggio con lui in Corso Italia, la strada del vip watching dove si va per farsi vedere e vedere chi c’è. Ma sui controlli a tappeto dei finanzieri a Capodanno la signora picchia giù duro: «non dico che non dovevano essere fatti, ma per incrociare le targhe con i nomi dei proprietari, potevano risparmiarsi il viaggio.Sono venuti qua solo per farsi pubblicità». All’indomanidella pubblicazione dei risultati clamorosi del blitz che ha visto sguinzagliati nella perla delle Dolomiti ben 80 ispettori a caccia di evasori, sono in molti nelle vie del centro, mentre la neve riprende a fioccare, a pensarla come lei. Vacanzieri e ampezzani, contestano le modalità e soprattutto «l’eccessiva spettacolarizzazione» del blitz. «E vero che non c’è democrazia senza controllo ma stavolta temo che si sia fatto solo tanta propaganda a spese di una bella località, oggi sulla bocca di tutti come patria dell’evasione», dice Paolo, ex professore di economia aziendale di Marsala. Di macchinoni, «se ve vedono tanti «Cihanno demonizzato, prenderemo in affitto le auto di lusso» «Solo propaganda». «No, giusto così» Cortina si divide dopo l’incursione delle Fiamme Gialle anche in Sicilia e se i finanzieri venissero dalle mie parti le assicuro che i risultati sarebbero molto più eclatanti, ma farebbero molto meno notizia. Scegliere lo scenario del set di un cinepanettone, in questo senso, è stato azzeccatissimo». Che Cortina sia stata demonizzata lo pensa anche Carlo, agente di commercio di Treviso: «E’ giusto che i controlli vengano fatti ma si può arrivare agli stessi risultati anche facendoli in sordina. Non mi è piaciuto il clamore che si è dato ad una attività che dovrebbe essere di routine». Si dice davvero arrabbiata Anna, ampezzana doc che più che con i controlli che hanno stanato i proprietari di Suv nullatenenti o i possessori di superbolidi intestati a società in perdita da anni, punta il dito contro le verifiche a 35 esercizi commerciali (su un totale di quasi mille): «Sono nata e vivo a Cortina da sempre», dice, «e le assicuro che qui c’è tanta gente onesta. Con questa operazione si è voluto mettere in ginocchio la località. Ci sono ristoran- ti e bar che hanno avuto tavoli occupati dai finanzieri per ore e ore, in alcuni casi si sono piazzati alle casse con metodi da stato poliziesco». Sarà un caso, ma mentre gli ispettori del Fisco controllavano documenti, fatture e scontrini, lo scorso 30 dicembre i ristoranti di Cortina hanno registrato incrementi di incassi strabilianti: fino al 300% in più rispetto allo stesso giorno dell’anno precedente. Mentre gli incassi dei bar solo saliti del 40% e quelli dei commercianti di beni di lusso si sono impennati del 400% . «Abbiamo favorito il turismo», ha detto ieri Attilio Befera, direttore delle Agenzia delle Entrate ma la battuta a Cortina non è piaciuta. «Non ho parole», dice allargando le braccia la bionda titolare di un negozio di antiquariato, con le vetrine che si affacciano proprio sulla chiesa di Cortina, «questa operazione ci sta facendo passare tutti come disonesti. Ci vuole più rispetto per chi lavora e dà lavoro». Gianpiero invece non vuole parlare. Il suo negozio di abbigliamento vicino alla Cooperativa, avrebbe ricevuto la visita dei finanzieri, si vocifera, e lui si fa negare dalle commesse. «Hanno fatto bene», dice la marchigiana Mariella, «sia a controllare i negozi che le auto di lusso. Queste verifiche andrebbero centuplicate perché ci risparmierebbero l’aumento delle tasse». La pensa allo stesso modo «soprattutto perché i controlli hanno salvaguardato la privacy» anche Giuseppe, avvocato di Napoli che mette subito le mani avanti: «Giro con una Rav Toyota, che ha un costo in linea con la mia dichiarazione dei redditi». Per Fabrizio, romano dipendente di una compagnia aerea, «il blitz è in linea con il nuovo trend della politica italiana. Mi auguro che gli ispettori vadano avanti con meticolosità, non solo a Cortina ma in tutta Italia. I frutti ci saranno senz’altro». Si rammarica Sabrina, ma solo perché i controlli non sono scattati prima: «forse le cose andrebbero meglio oggi. Sono anni che il parcheggio della seggiovia di Socrepes sembra una concessionaria di macchine tedesche. Da quando è passata la Finanza ce ne sono meno, saranno ben nascoste nei garage», dice. «C’è una Ferrari abbandonata sul piazzale qua di fronte, qualcuno la vada a spostare», è stata la battuta di Bruno Gambarotta all’apertura dell’appuntamento di ieri di Cortina Incontra. Tra i presenti qualcuno ha pensato che fosse vero. «C’è tanta gente che paga le tasse i controlli andavano fatti prima» © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 17 - 06/01/12-N:RIBATTUTA COMPRO ARGENTO COMPRO ARGENTO fino € 450,00 al Kg. ESTERI COMPRO ORO fino € 32,00 al gr. C.ne Gianicolense, 150 (fronte H S. Camillo) - Tel.: 06.5342224 Via Monte delle Capre, 1 (Ang. via del Trullo) - Tel.: 06.6536848 e-mail: [email protected] fino € 450,00 al Kg. COMPRO ORO fino € 32,00 al gr. C.ne Gianicolense, 150 (fronte H S. Camillo) - Tel.: 06.5342224 Via Monte delle Capre, 1 (Ang. via del Trullo) - Tel.: 06.6536848 fax: 06 4720629 STATI UNITI Il presidente illustra la svolta. «Struttura più agile e con più peso per i servizi di intelligence» Usa, finisce il tempo delle grandi guerre Obama al Pentagono indica la nuova strategia: anche dopo i tagli, resteremo i più forti di ANNA GUAITA te molto più avanzate, e quin- c’è una storica rielaborazione La constatazione ha subito NEW YORK - Dopo dieci di «agili, flessibili, pronte ad di uno dei concetti base della scatenato gli attacchi del partianni di guerra «si volta pagi- affrontare situazioni e minac- Difesa Usa, e cioè la necessità to repubblicano che ha accusana». Barack Obama va di per- ce di tutti i tipi». Non aperta- di essere in grado di combatte- to Obama di «aver preparato sona al Pentagono per presen- mente dichiarato, ma implici- re due grandi guerre nello stes- la ritirata militare degli Stati ta nel discorso del presidente, so tempo. Uniti». Il generale Dempsey, tare insieme al segretario della Difesa Truppe Usa nel mondo Schieramento personale militare Usa Leon Panetta Costo delle ultime guerre e al capo degli per gli Stati Uniti stati maggiori Martin PAESI EX URSS Dempsey la mld di nuova strate160 dollari USA gia militare degli Stati Uniti. La superpotenza, mld di promette il dollari presidente,rimarrà tale, EUROPA ma dovrà fa80.718 re economie. Si libererà ASIA CENTRALE, ASIA dunque «dei AFRICA AMERICA LATINA MEDIO ORIENTE ORIENTALE sistemi invecAfghanistan Iraq E CANADA E NORD AFRICA E PACIFICO SUB-SAHARIANA chiati, legati (2001-) 2003-2011 55.671 1.965 654 115.670 all’era della ANSA-CENTIMETRI Guerra Fredda» e investirà piuttosto nelle necessità del futuro,e cioè «intelligence, sorveglianza, antiterrorismo». Le ISLAMABAD- Il Mullah Omar, leader posto due condizioni: il rilascio dei prigioForze Armate, aggiunge Obaspirtuale e «primula rossa» dei talebani, nieri dal carcere di Guantanamo Bay e il ma, saranno tecnologicamendal suo misterioso nascondiglio afgano ritiro completo delle truppe guidate dagli avrebbe confermato l’apertura di undialo- Usa dall’Afghanistan. Comunque, conclugo di pace con gli Stati Uniti. Secondo quanto sostenuto dall’emittente pachista- de GeoTv, il Dipartimento di Stato amerina, Geo Tv, che però non specifica il cano ha indicato che per il momento non è modo in cui ha ottenuto l’informazione, stata presa alcuna decisione sul rilascio la guida spirituale dei talebani avrebbe dei detenuti di Guantanamo. 800 1.219.995 490 Afghanistan, il mullah Omar apre ai negoziati che ha appoggiato in pieno la revisione proposta dal presidente, ha rimbeccato che anche con i tagli e la ristrutturazione gli Stati Uniti «saranno sempre in grado di fare più di una cosa per volta». Ma il nuovo traguardo del Pentagonosarà comunque ridimensionato, come ha spiegato Panetta, e consisterà nel «vincere una guerra mentresiostacolano gli obiettivi di un possibile avversario in un seObama condoconflitto». Insomma: non più un gigantesco corpo militare in grado di condurre contemporaneamente due massicce guerre stile Iraq, per poi occupare grandi territori per anni. Obama vuole che il Pentagono guardi avanti, a nuovi teatri di possibile scontro. Pur rimanendo stretti alleati con l’Europa, gli Usa capiscono che il rischio di un’invasione Sovietica non esiste più, mentre la Nato ha dimostrato di saper agire con una concordia che «ne moltiplica la forza». Invece bisogna tenere d’oc- chio il Medio Oriente e l’Iran, e«proiettare» la forza americana nel Pacifico, dove permane il rischio del nucleare coreano e dove la Cina sperimenta nuove armi e aspira a dominare i corridoi marittimi. Il piano strategico di Obama non conteneva ieri particolari molto precisi. Per ora si trattasolo diuna nuova «filosofia», che verrà poi definita nei suoi particolari pratici entro duemesi,quando verrà presentato il bilancio del Pentagono. Obama è obbligato a fare l’equilibrista, stretto com’è dalla necessità di ridurre il deficit federale e di proteggere la potenza Usa: «Possiamo mantenere il nostro Paese sicuro con un bilancio che comunque rimarrà maggiore del bilancio dei dieci Paesi che vengono subito dopo di noi» ha spiegato. E il suo segretario alla Difesa, Panetta, un virtuoso dei tagli e delle economie, ha aggiunto: «I cambiamenti saranno guidati da rigorose analisi e non solo dai numeri. Non dovremo scegliere tra la sicurezza nazionale e il bilancio». © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CASO Egitto, il procuratore chiede la pena capitale per Mubarak di AZZURRA MERINGOLO Nasconde gli occhi impauriti dietro un paio di occhiali scuri. Eppure dalla sua espressione trapela la paura di un uomo che trema all’ideadi finire alla gogna. La sentenza finale doveva arrivare ieri, ma il vecchioraìsdovràaspettarealmeno fino a lunedì per sapere selacortecairota deciderà di dichiararlocolpevolecondannandoloallapena capitale. La sua sorte è legata quella dell’ex ministro degli interni Habib el Adly e di altri sei collaboratori, tutti accusati di omicidio premeditato nei confrontidi centinaia dimanifestanti uccisi durante la rivolta scoppiata il 25 gennaio scorso. Insieme I Fratelli musulmani verso la vittoria nelle elezioni ai due figli, Alaa e Gamal, Hosni Mubarak deve anche rispondere ad accuse di corruzione. E mentre l’ex faraone aspetta di conoscere il suo futuro, i protagonisti della nuova scena politica egiziana attendono che la Commissione elettorale annunci il risultato del terzo turno elettorale tenutosi martedì e mercoledì, con il quale si decreterà la composizione finale della camera bassa del nuovo Parlamento. Gli ultimi ad andare alle urne sono stati i residenti delle province di Qaliubiya, Gharbiya, Daqahliya, New Valley, Minya, Qena, Matrouh e dell’intera regione del Sinai. Secondo i primi dati, Libertà e Giustizia, il partito della Dopo aver donato e ricevuto amore sterminato, e’ volata alla Casa del Padre Tutto lo Studio Borioni Parise Tognozzi, PAOLA PARISE segretarie piangono inconsolabili la loro Ne danno l’annuncio fiaccati dal dolore ma immensamente grati di aver avuto a fianco una donna straordinaria che fino all’ultimo ha regalato meraviglia e insegnamenti, il compagno FABRIZIO, il figlio ADRIANO con LUCA, i genitori DARIO e ANNAMARIA, il fratello FLAVIANO con LAURA e il piccolo DARIO. I funerali si svolgeranno il 7 Gennaio 2012 alle ore 11,00 nella Chiesa di Cristo Re in Roma, Viale Mazzini. gli avvocati, Arrivederci amore, ciao amore mio maestoso, guardiana della verita’, incantevole regina, custode del mio cuore, stella polare della mia vita. Non ci sono tra noi parole non dette, grazie. Tuo FABRIZIO. Roma , 5 gennaio 2012 Piangono increduli la scomparsa della carissima amica PAOLA PARISE avvocato collaboratori e le amatissima PAOLA che porteranno per sempre, preziosa insostituibile nel loro cammino personale e professionale, esempio di vigore intellettuale, di coraggio e di lealta’. Roma, 5 gennaio 2012 PAOLA Roma , 5 gennaio 2012 PAOLA i amica mia, compagna di avventure professionali, di giornate sempre sorridenti e di momenti indimenticabili, la tua forza, il tuo coraggio, il tuo entusiasmo vivranno per sempre dentro di me. Un egiziano manifesta contro Mubarak MARY e’ in cielo sul suo mare smeraldo. con SANDRA e ALEX abbracciano GIANNI, FRANCESCA GINEVRA e FLAMINIA con VALERIA e GIULIA in questo momento GIANNI, tanto affetto sono vicini alla cara amica di grande dolore per la perdita della VALERIA e alla famiglia per la scomparsa amata VALERIA e GIULIA per “Grazie” al Prof. EDOARDO ARCURI, al Dr. ERNESTO ROMEI, al Dr. FABIO PACELLI ed a chi, nel tempo, ha fatto si’ che MARY trascorresse anche giorni sereni. MARCELLO, Il funerale si terra’ in Roma, il 7 Gennaio, ore 11, presso la Chiesa “Gran Madre di Dio”, via Cassia n.1 (Ponte Milvio). Roma, 5 gennaio 2012 la la nostra mamma che ci ha insegnato il senso della vita: l’amore. GIANLUCA e FLAVIA con SOFIA, ELISA e VALERIA e GIULIA LUIGI abbracciano ADRIANO e la famiglia Roma, 5 gennaio 2012 per la scomparsa di Oggi ci ha lasciato una donna piena di luce e di amore per tutti MARY Marcello, Matteo e Michelangelo Melandri e Alessandra Giovagnoli meravigliosa mamma. Un bacio ENRICO e MARCELLO. Roma , 5 gennaio 2012 Roma , 5 gennaio 2012 Roma, 5 gennaio 2012 FABIO PULSONI della madre MARY MARY ACAMPORA Roma, 5 gennaio 2012 Roma, 6 gennaio 2012 RACHELE, ENRICO e LUCREZIA MOLE’ sono vicini con affetto a GIANNI VALERIA e GIULIA nel rimpianto di MARY ACAMPORA Il tuo sorriso la tua dolcezza saranno MARY ACAMPORA immagine di gioia serenita’ e coraggio. CESARE e SILVANA Roma, 5 gennaio 2012 Roma, 5 gennaio 2012 DANIELE e GIUSEPPINA partecipano al GABRIELE SEVERINI e’ vicino a GIULIA, grande dolore di GIOVANNI e dei figli nel VALERIA e all’Avvocato per la prematura ricordo della cara scomparsa della cara MARY MARY BADIN ACAMPORA SCAGLIARINI Roma , 5 gennaio 2012 partecipa commosso al dolore dell’amico e collega GIOVANNI ACAMPORA scomparsa della amata consorte MARY ACAMPORA Bologna, 6 gennaio 2012 e CRISTINA per la Iraq, attentati fanno strage di sciiti: oltre 70 morti BAGDAD - Strage di sciiti in Iraq. Quarantacinque sono morti a causa di un attentato-kamikaze nella città meridionale di Nassiriya, altri 27 in diverse esplosioni nella zona della capitale. La gravità del bilancio rispecchia il crescenti clima di violenza e insicurezza venutosi a creare dopo la partenza dell’ultimo convoglio americano dal Paese, a dicembre. ANassiriya, ipellegrini sciiti sono stati colpiti mentre, a piedi, erano in marcia verso la città di Kerbala. L’attentatore suicida, con indosso una cintura esplosiva si è mischiato a loro durante una pausa lungo il cammino. Il responsabile regionale della sanità, Hadi Badr al-Riyahi, oltre dei 45 morti ha riferito anche di 68 feriti. Gli attentati, che anche nella zona di Bagdad, hanno preso di mira musulmani sciiti, hanno avuto luogo a Sadr City e a Kadhimiya. A Sadr City, due esplosioni hanno provocato la morte di 12 persone. Il primo ordigno, sistemato su una motocicletta parcheggiata pochi minuti prima, è esploso tra un gruppo di uomini radunati in cerca di lavoro. Trenta minuti dopo, una seconda esplosione, nei pressi di un negozio di tè. A Kadhimiya, 15 gli sciiti morti in seguito all’esplosione simultanea di due autobombe. Oltre all’ondata di violenza, la definitiva partenza delle truppe Usa ha provocato a Bagdad una profonda crisi politica coincisa, due settimane fa, con la richiesta di arresto, per connessione con il terrorismo, del vicepresidente sunnita Tariq al-Hashemi. Da allora,il gruppo al-Iraqqiya, il maggior blocco parlamentare sunnita, sta boicottando per protesta l’assemblea parlamentare. I sunniti accusano il primo ministro, sciita, Nouri Maliki, di voler monopolizzare il potere. Si è spenta serenamente all’ eta’ di 89 anni ROSALBA COLUCCI GIOVE Gia’ Professoressa e Preside presso l’Istituto M. Massimo La ricordano con amore a quanti l’ hanno conosciuta e apprezzata per le sue qualita’ profuse per la famiglia e la scuola, il marito CORRADO con i figli e i nipoti. FERRUZZI si stringono all’Avv. GIOVANNI ACAMPORA, a VALERIA e a GIULIA, uniti al loro dolore per la scomparsa della cara MARY Roma , 5 gennaio 2012 Ieri e’ serenamente mancata la Signora MARIA ADELAIDE CARRESCIA Vedova MARIANI Ne danno il triste annuncio i figli PAOLO Roma, 5 gennaio 2012 Avv. ARTURO Dott.ssa una persona speciale. GIANNI MARY Roma , 5 gennaio 2012 sempre nel nostro cuore. A Roma , 5 gennaio 2012 PAOLA MARCO e MARCO sono affettuosamente vicini a incolmabile perdita della carissima Quanti lo riterranno, invece di fiori, potranno offrire un donativo a “Iris Onlus”, “Policlinico Agostino Gemelli” - reparto di ginecologia oncologica. © RIPRODUZIONE RISERVATA MARIO e KIKA SANTARONI con CRISTINA GIOVANNI ACAMPORA, con la sua famiglia, affettuosamente, ringrazia il Prof. GIOVANNI SCAMBIA ed il Prof. GIOVANNI SIMONETTI per avere, con alta professionalita’, consentito a MARY un percorso di vita migliore e piu’ lungo. MARY GIANLUCA. Fratellanza musulmana, avrebbe conquistato almeno il 35% per cento dei voti. Come accaduto nei due turni precedenti, al secondo posto si dovrebbero posizionare i salafiti di Al-Nour, un partito islamista più radicale che avrebbe incassato poco meno del 25% delle preferenze. A contendersi il terzo posto saranno lo storico partito nazionalista del Wafd e il Blocco Egiziano, l’alleanza su istanze liberali guidata dal tycoon copto Naguib Sawiris che fino ad ora si è aggiudicata circa il 15 % dei seggi. Anche se per conoscere la composizione finale del Parlamento bisognerà attendere le votazioni con le quali nei prossimi mesi verrà eletta anche la camera alta, i primi preoccupati diquesta ascesa al potere dell’Islam politico sono i cristiani che proprio domani festeggeranno il Natale copto. Per contenere il settarismo ed evitare quanto accaduto l’anno scorso ad Alessandria e nel 2010 a Nag Hammadi, quando comunità cristiane sono state vittime di attentati all’uscita delle loro funzioni religiose, si sono mobilitati anche i leader dei Fratelli musulmani che stanno organizzato ronde a difesa delle chiese. A mostrare le stesse intenzioni sono stati anche i salafiti. Le loro parole però, ha commento il segretario del papa copto Anba Boutros, «sembrano piuttosto un gesto propagandistico» in contraddizione con quanto detto la settimana scorsa da Nadar Bakar, portavoce del Nuor. «Nessun augurio di Natale ai cristiani» aveva suggerito Bakar. «Sarebbe contro le nostre convinzioni». Bimba piange la morte di suo padre con PAOLA FRANCESCO e LUDOVICA, ed ANDREA i fratelli, le cognate ed i nipoti tutti. Il funerale avra’ luogo sabato 7 alle ore 10 presso l’ Istituto M. Massimo - via M. Massimo 7. Roma, 5 gennaio 2012 A Il giorno 4 Gennaio si e’ spento ANTONIO DI SIMONE (TONINO) Ne danno il triste annuncio la moglie LAURA, le figlie GABRIELLA ed EMANUELA, il genero ANDREA ed il nipote SAVERIO. I funerali avranno luogo il giorno 6 Gennaio a Roma nella Chiesa Santa Croce in via Guido Reni n. 2 alle ore 11,00. Santa Chiara in Piazza dei Giuochi Un affettuoso ringraziamento al Dott. MASSIMO MEUCCI per la grande professionalita’ e l’affetto dimostrato alla famiglia per tutta la durata della grave malattia. nel nostro cuore, per sempre. Delfici. Roma, 5 gennaio 2012 MAURIZIO e LAURA Roma, 6 gennaio 2012 Ciao indimenticabile MARY Roma, 5 gennaio 2012 I funerali avranno luogo il giorno 7 Gennaio alle ore 11,00 nella Chiesa di CATTOLICA ROMANA 06-66016262 Taffo Funeral Service Tel. 06/48.88.68 Segue -MSGR - 14 PESARO - 29 - 06/01/12-N: VENERDÌ 6 GENNAIO 2012 REDAZIONE: Via Marsala, 15 Tel. 0721/370934-24-26 Fax 0721/370931 E-mail: [email protected] Epifania di Nostro Signore IL SOLE: Sorge Tramonta 7,42 16,46 LA LUNA: Sorge Cala 14,21 6,01 Pesaro soccorso Carabinieri Polizia Vigili del fuoco Guardia di finanza PESARO Questura/Prefettura Comune Pesaro Vigili Urbani Polizia Stradale Descritta nel Vangelo di Matteo, l’Epifania ricorda l’omaggio dei tre re magi Gaspare, Baldassarre e Melchiorre al Bambino Gesù, nato da pochi giorni. La festa simboleggia come i popoli pagani, impersonati dai magi, fossero pronti a ricevere il nuovo messaggio portato da Gesù Cristo. PUBBLICITA’: Piemme: Via Marsala, 15 Tel. 0721/377399 0721/372072 Guardia medica Telesoccorso n. verde Osp. S. Salvatore Taxi Piazza del Popolo P.zzale Matteotti 0721/38611 V.le Repubblica 0721/3871 Stazione 0721/387800 FANO 0721/42371 Carabinieri 118 112 113 115 117 0721/22405 Polizia 800464809 Polstrada 0721/3611 Vigili del fuoco Vigili urbani 0721/31430 Comune 0721/34053 Guardia medica 0721/34780 Ospedale 0721/31111 Taxi Stazione 0721/814700 URBINO 0721/83351 0721/863891 0721/860110 0721/887715 0721/8871 0721/882261 0721/8821 Carabinieri Polizia Polizia stradale Vigili del fuoco Vigili urbani Ospedale Guardia medica 0722/378900 0722/35181 0722/350592 0722/4828 0722/309300 0722/30111 0722/3101927/906 335/7798439 Taxi 0721/803910 P.zza della Repubblica Borgo Mercatale 0722/2550 0722/327949 PESARO Ruggeri, c.XI Settembre 3 (Soria). FANO Gamba, p.Unità d’Italia 1. URBINO Lucciarini, portici Garibaldi 12. Confronto Cgil, Cisl e Uil con il Comune di Pesaro: no solo all’addizionale Irpef sotto i 28 mila euro METEO Pesaro Pesaro ANCONA OGGI Macerata ANCONA DOMANI Macerata Fermo Fermo Ascoli P. Ascoli P. Fano antica Sindacati, accordo sulla stangata La Befana questa sconosciuta Ma tutti sanno Sì alla tassa di soggiorno e all’Imu al massimo sulle seconde case chi è la Vecchia I sindacati benedicono Imu sulle seconde case al massimo, addizionale Irpef rialzato chiedendo una fascia di esclusione fino a 28 mila euro di reddito, e tassa di soggiorno. Ma non ci sarà nessun ritocco sulle tariffe, nemmeno in base all’inflazione e resta il Fondo anti-crisi. In altri tempi vedere i rappresentanti provinciali di Cgil, Cisl e Uil firmare un pre-accordo su un bilancio comunaleche prevede di utilizzare tre leve, tra fisco e imposte, avrebbe avuto del surreale. Non a caso, l’ultimo vero rialzo della tassazione nel capoluogo, il raddoppio dell’addizionale Irpef dal 3 al 6 per mille, avvenuto cinque anni fa, portò ad una fumata nera nell’accordo finale tre le parti. Ma i tempi sono cambiati e la segretaria della Cgil Simona Ricci si rende conto che «il Comune purtroppo deve applicare la tassazione introdotta dal Governo per colmare i tagli subiti». di ALBERTO BERARDI IlsuperassessoreViventi «Un 2012 di grandi opere tra cuila Fano-Grosseto» Umberto Eco e Monte Cerignone Eco, la festa blindata degli ottant’anni Marfoglia a pag.34 Delbianco a pag.33 ANCONA – Trasporti, infrastrutture, urbanistica. Il super assessore Luigi Viventi illustra le sfide e gli obiettivi del 2012 in alcuni dei settori nevralgici dell’economia regionale. «Il primo è quello di ottenere la firma del ministro Passera per il nostro piano delle infrastrutture. Piano non finanziato nel 2011 per le vicissitudini del Governo. Siamo in attesa dei 220 milioni per il completamento del raddoppio della variante alla SS16. Ma dal Governo attendiamo anche che venga sbloccato il nuovo schema di proposta per far partire la Fano-Grosseto.Ci sono dei buoni presupposti anche per la strada dei due mari. Strabag, Astaldi e Cmc, hanno manifestato il proprio interesse formando un’associazione temporanea di imprese. Sono grandi aziende. Se si innamorano del progetto, possiamo finalmente partire». Per i treni, il 2011 si è concluso con la buona notizia di quasi tutti i regionali salvi. Nel 2012 recuperate anche gli Eurostar per Roma? «Faremo di tutto per farlo. Mercoledì a Roma riprende la partita». Cionna a pag.31 I carabinieri della Città della Fortuna hanno presentato il bilancio dell’attività 2011 Ceriscioli: «Bene l’accordo Aspes ma stadio modulare» Più di 200 arresti, sequestrati stupefacenti per un milione di euro Fano, anno record dell’Arma di THOMAS DELBIANCO PESARO - «Favorevole all’accordo per uno stadio più piccolo, ma che sia modulare, con la possibilità di ampliarlo se ce ne sarà bisogno in futuro. Nessuna operazione da Corte dei Conti, non c’è sperpero di denaro pubblico». Il sindaco Luca Ceriscioli condivide la soluzione sulla quale sta lavorando il presidente di Aspes Spa Vittorio Panzieri, per uscire dai meandri del nuovo stadio, attraverso un accordo con Spinosa, che eviti contenziosi. L’impresa di Isernia potrà continuare a costruire le palazzine previste nell’area del Benelli, con gli oneri di urbanizzazione che verranno versati alla società pubblica. Ma non avrà più l’obbligo di costruire lo stadio alla Torraccia: l’intervento passa di mano ad Aspes Spa, che si terrà le altre due aree del project financing, quella a Chiusa di Ginestreto e il terreno a Villa Fastiggi. Dalla loro vendita, la società in house dovrà Luca Ceriscioli ricavare le risorse, almeno 3 milioni di euro, per realizzare uno stadio di dimensioni minori, con una capienza iniziale di 3 mila persone. L’accordo tra le parti, a meno di un dietro-front di Spinosa, dovrebbe essere firmato entro la fine della prossima settimana. Per il sindaco, che da settimane chiedeva ad Aspes di trovare una soluzione per mettere un punto ad una partita che si stava prolungando in maniera inverosimile, l’escamotage anticipato da Panzieri va in questa direzione. Una soluzione che raccoglie positivamente le indicazioni comunali non solo sotto il profilo economico - amministrativo, ma anche dal punto di vista progettuale, per quanto riguarda le eventuali capacità di espansione dell’impianto. «E’ importante che lo stadio sia modulare - afferma Ceriscioli per ora una struttura da 3 mila posti basta e avanza, ma in futuro potrebbe servire un ampliamento se la società sportiva di calcio passerà a campionati superiori». © RIPRODUZIONE RISERVATA FANO - Più arresti e denunce rispetto al 2010 da parte dei carabinieri di Fano nell’anno appena trascorso: 204 arresti (contro i 193 dell’anno prima), 61 dei quali - quasi il doppio del 2010 - in esecuzione di provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria a seguito di indagini dei militari. A questo si aggiungono 1.124 persone denunciate in stato di libertà (83 in più) per reati di vario genere. Per i carabinieri della Compagnia di Fano, coordinati dalcapitano Cosimo Giovanni Petese, l’anno appena trascorso è stato davvero intenso. E a confermarlo sono le statistiche relative all’attività condotta negli ultimi dodici mesi. Con il concorso dei Comandi Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile, sono stati eseguiti11.935 servizi di pattuglie e perlustrazioni. Giovenco a pag. 35 IL COMMERCIO SPERA Negozi aperti, tanta voglia di saldi Negozi aperti anche nel giorno della Befana per sfruttare i saldi La Befana non ferma la stagionedegli sconti:tanti icommercianti che, nonostante la giornata festiva, hanno deciso di tenere aperte le loro attività. Le vendite di Natale hanno subìto un calo rispetto all’anno scorso e i negozianti tentano di recuperare quello che è stato perso. Una partenza tra speranze e preoccupazioni dei commercianti, sospesi tra l’attanagliante crisi economica e l’attesa di un colpo di coda degli affari. Resta la lamentela per una data troppo ravvicinata alle feste. Quasi tutti aperti, dunque oggi, chiusiinvece l’IperRossini e l’Ipercoop. Nei quartieri popolari fanesi, a cavallo della seconda guerra mondiale, nessuno aveva mai pronunciato il nome Befana e solo pochi parlavano di Epifania. Eppure si festeggiava eccome, ma era «La Vecchia». Befana per i ceti borghesi, Epifania per gli eruditi, «La Vecchia» per tutti gli altri. Una distinzione linguistica di non poco significato. Veniva così eliminato alla radice qualsiasi problema filologico sull’origine dei termini Befana ed Epifania. Problemi, come è noto, di non facile soluzione. La Vecchia era la Vecchia e basta. Dispensatrice di doni ai bambini, gli ultimi nati in famiglia a lei consacrati in un antico rito riconducibile a quello degli dei lari e penati.Anche la calza appesa al camino nelle case dei lavoratoritrovava pochi imitatori. La Vecchia forse per ricordare il destino che attendeva i piccoli preferiva riempire di dolci e mandarini una «carriolina» giocattolo già presente in casa ma infiorettato per l’occasione con strisce di carta velina colorata che sarebbero poi servite ai più intraprendenti a masche- Alberto Berardi rarsi da indiani. Ma per sfuggire ad un problema si ricadeva in un altro perché per «La Vecchia» esisteva una altra derivazione oltre quella degli antenati, una derivazione inconsapevolmente nota: l’antica Madre terra, simbolo tellurico, dispensatrice di abbondanza, cibo e fertilità per i latini: Matres, Matrae, Matronae lessicalmente collegato al tradizionale mobile da cucina, la Matra, oggi scomparsa, in cui si conservavano la farina, il pane ed altri cibi. Si mascheravano nella maniera ambigua della Vecchia perciò anche i giovani questuanti che su un carro agricolo trainato da buoi passavano in tutte le case coloniche cantando accompagnati da un organetto (una fisarmonica primitiva) le famose Pasquelle e fingendo di potere elargire il bene ed il male a seconda delle contribuzioni ricevute in uova, farina e salsicce ( questo prima che a Fano qualcuno parlasse di halloween). Ignoravano tutti infine ma non nell’inconscio che quella era «la dodicesima notte», una notte magica, alla quale William Shakespeare dedicò una opera con questo preciso titolo. Una notte di fuochi, strepiti ed altre pratiche apotropaiche tese a ricacciare da dove erano usciti i «defunti inquieti» prima che il varco si richiudesse e «les revenants» potessero infilarsi nelle abitazioni infestandole. Riempiva di dolci una carriola decorata © RIPRODUZIONE RISERVATA Di Palma a pag. 32 LE PREVISIONI DEL METEOROLOGO GIORNO & NOTTE Epifania con il sole e minime sotto zero di MASSIMILIANO FAZZINI Buona Befana a piccini e grandi. Una giornata festiva che aprirà unponte particolarmente atteso e che - confermo - sarà meteorologicamente stabile ma freddo e ventoso. Già la giornata prefestiva di ieri si è mostrata burrascosa, stante il dominio di venti violenti, da nord a sud del «bel paese»pur con componenti differenti. Se al nord è stata la tramontana intervallata al ponente a spirare decisa e rafficosa, al centro sud sono prevalse intense correnti di libeccio - o garbino sul medio Adriatico. Tutto ciò a causa dell’approssimarsi di un fronte freddo che sta «scaricando» abbondanti nevicate sui versanti alpini esteri e che “sfoga” la sue energia sotto forma di venti di fohn al nord. Il fronte, che nelle prime ore di oggi transiterà anche sulla nostra regione, ha richiamato le appena citate correnti mediterranee che diverranno settentrionali a metà mattinata, rinforzando specie sulla costa e determinando un sensibile calo termico sia nelle temperature reali che in quelle avvertite. Il garbino ha di fatto provocato un evidente aumento delle temperature nel pomeriggio di ieri, specie allo sbocco delle valli aventi andamento sudovest – nordest ed in generale nel pesarese. Sovente si sono toccati nei fondivalle i 15˚C mentre i venti hanno toccato nel primo pomeriggio punte di circa 100 km/h sui Sibillini settentrionali e sul Montefeltro. Dopo aver detto dei venti, evidenzio che oggi il cielo sarà poco nuvoloso ed il mare molto mosso o agitato al largo. In nottata il vento si attenuerà gradualmente e la giornata di domani sarà più gradevole, con sole quasi ovunque prevalente e venti deboli sempre a componente settentrionale. Il mare sarà mosso. Infine la giornata di domenica sarà soleggiata anche se molto fredda al mattino, con venti in temporaneo nuovo rinforzo da nord e mare molto mosso. Le temperature odierne saranno comprese tra 2 e 9˚C, le minime oscilleranno tra -5 e 5˚C. © RIPRODUZIONE RISERVATA A Urbania oggi Befana superstar La vecchina arriva anche con il paracadute fra calze, doni e dolci A pag.36 -MSGR - 14 PESARO - 31 - 06/01/12-N: 31 IL MESSAGGERO VENERDÌ MARCHE 31 6 GENNAIO 2012 LE INFRASTRUTTURE «L’aeroporto è gestito bene ma i debiti pregressi pesano. Ho fiducia nella mossa di Eurnekian» «Sarà un anno di grandi opere» Dalla Fano-Grosseto all’Uscita Ovest,Viventi: «Se Passera ci aiuta, svoltiamo» di GIANLUCA CIONNA ANCONA – Trasporti, infrastrutture, urbanistica. Il super assessore Luigi Viventi (nella foto a lato) illustra le sfide del 2012 in alcuni dei settori nevralgici dell’economia regionale. Assessore, quali sono gli obiettivi 2012 per le infrastrutture? «Il primo è quello di ottenere la firma del ministro Passera per il nostro piano delle infrastrutture. Piano non finanziato nel 2011 per le vicissitudini del Governo. Siamo in attesa dei 220 milioni per il completamento del raddoppio della variante alla SS16. E di altri 40-50 milioni per il bypass di Falconara e per la strada Mezzina. Ma dal Governo attendiamo anche che venga sbloccato il nuovo schema di proposta per far partire la Fano-Grosseto». Per la strada dei due mari il 2012 potrebbe essere finalmente l’anno della svolta? «Cisono deibuoni presupposti. Strabag, Astaldi e Cmc, hanno manifestato il proprio interesse formando un’associazione temporanea di imprese. Sono grandi aziende. Se si innamorano del progetto, possiamo finalmente partire». Si parte anche con l’Uscita ovest che deve collegare il porto di Ancona all’autostrada? «Entro quest’anno contiamo di avere il progetto definitivo e l’assegnazione alla ditta che dovrebbe mettere la prima pietra a inizio 2013». E sulle opere della Quadrilatero il rischio stop è ormai superato? «Sulla SS 77 Civitanova-Foligno stiamo rispettando i tempi e dovremmo completare l’opera nel 2013. Riguardo la Ancona-Perugia, speriamo che Impresa spa, che ha rilevato la commissariata Btp, acceleri i lavori. Rimane però il problema dei finanziamenti dell’opera, il 18% dei quali doveva entrare dalla vendita dell’area leader di Falconara. Vendita che non è ancora avvenuta». In quell’area insiste l’Aeroporto delle Marche che viaggia tra l’interessamento del magnate argentino Eurnekian e le repentine cancellazioni di tratte come Siviglia e Bruxelles. Come sta realmente Aerdorica? «Il bilancio corrente è in pareggio, ma certo, il vecchio debito non è stato cancellato, produce interessi e appesantisce la gestione. E’ normale. Ora Eurnekian è interessato ad acquisire il 25-30% delle azioni. Se l’offerta sarà orientata a un progetto serio per il territorio, potremmo anche cedere la quota pubblica, che in questo momento rappresenta la maggioranza». Sui bus si va verso un’azienda unica come chiedono i sindacati? «Andiamo per gradi. Prima dobbiamo avere il coraggio di aprire una partita ferma da anni per interessi contrapposti. Facciamo una programmazione unica regionale. Poi una razionalizzazione delle 54 aziende presenti sul territorio avverrà di conseguenza. E la gestione potrà avvenire su bacini provinciali oppure su bacini diversi, ma omogenei dal punto di vista territoriale». Per i treni, il 2011 si è concluso con la buona notizia di quasi tutti i regionali salvi. Nel 2012 recuperate anche gli Eurostar per Roma? «Faremo di tutto per farlo. Mercoledì a Roma riprende la partita. E tenteremo da subito di assicurarci le risorse per il trasporto anche per il 2013 per mettere al sicuro i nostri pendolari». «Bus,l’azienda unicaèloscenario Treni,mercoledì insistosugli Eurostar» con il © RIPRODUZIONE RISERVATA CRISI & POLEMICHE «Checosac’entral’Amat IlsegretariodellaFnp-Cisl con la rassegna a New York?» «Pensionisenzacontante Giorgi(Idv)contro Troli penalizzati migliaia di anziani» ANCONA - La vice presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche Paola Giorgi (Idv), censura la scelta dell’ Amat, «ente pubblico che riceve dalla Regione Marche circa 800 mila euro annui, che propone a New York, nell’ ambito dell’iniziativa promozionale culturale ed enogastronomica della Regione Marche. Italy’s land of infinite discovery, 9 recite di una compagnia riminese, quindi dell’ Emilia Romagna». Mentre è stato «totalmente escluso il Teatro Stabile delle Marche, la più alta realtà produttiva teatrale regionale riconosciuta ministerialmente». «Questa scelta non è altro che la conferma delle affermazioni gravissime, denunciate sulla stampa, che il Presidente uscente dell’ Amat Troli ha fatto nel corso dell’ Assemblea dell’ Associazione tenutasi lo scorso 13 Dicembre quando ha dichiarato che per lui lo Stabilepuò anche chiudere. L’unico scopo dell’ Amat e di chi la gestisce - continua la vicePaola Giorgi presidente del consiglio regionalePaola Giorgi - è mantenere il potere attraverso il controllo di tutta l’attività teatrale marchigiana, precludendo la valorizzazione della produzione teatrale, il confronto, la diversificazione, il dinamismo, che sono l’anima di qualsiasi azione culturale». Sull’argomento l’esponente Idv annuncia un’interrogazione al presidente Spacca e all’assessore alla Cultura Marcolini. ANCONA - «Un atto grave, assurdo e ingiusto quello del governo di bloccare l’erogazione in contanti delle pensioni sopra i mille euro». Parole del segretario generale della Fnp-Cisl Marche, Mario Canale. «Un provvedimento del genere è inconcepibile - lamenta - perché impone un’ulteriore spesa a migliaia di pensionati, anche con redditi medio-bassi, obbligandoli ad attivare un conto corrente: un inaccettabile regalo al sistema bancario e postale a danno delle categorie più deboli, che poteva essere evitato imponendo alle banche la gratuità dei nuovi conti correnti». Non basta. Secondo Canale «si tratta di un espediente intollerabile anche dal lato umano perché toglie al pensionato la possibilità di ricevere la propria pensione in contanti e di decidere sul come preservare il proprio denaro. L’interesse del governo di porre in essere misure antiriciclaggio è solo un pretesto perché incorpora nella categoria dei possibili evasori anche i pensionati che già pagano le tasse attraverso la ritenuta alla fonte. Infine è grave che il Governoper giustificare le misure sbagliate adottate con la Un ufficio postale manovra che alimentano il malumore sociale e sono lontane anni luce dai reali bisogni dei lavoratori e dei pensionati che stanno subendo la parte più pesante, dichiari in modo strumentale che con questo accorgimento si eviterebbero i furti o gli scippi ai pensionati, perché in questo caso si tratta di problemi di altro genere che riguardano la sicurezza di tutti i cittadini». Il sindacato, conclude il segretario, «non rimarrà in silenzio. Verranno intraprese tutte le iniziative necessarie per tutelare gli interessi dei pensionati». Polizia stradale Senza catene o gomme termiche Già 80 multe di MARINA VERDENELLI ANCONA - Meno morti sulle strade e meno incidenti ma scattano le prime sanzioni per il mancato rispetto dell’ordinanza antineve che obbliga chi transita sulle strade provinciali ad avere le catene a bordo o le gomme termiche. Questo il bilancio del 2011 della polizia stradale delle Marche. Le multe elevate a dicembre 2011 sono state ben 80 nel territorio regionale e nelle strade di percorrenza dove erano in vigore le ordinanze. Pianificando un’attività di controllo mirata, gli agenti hanno fermato gli automobilisti e disposto le verifiche. Torniamo alle vittime di incidenti: il numero dunque scende. Nel 2011 sono state 46, il 6% in meno rispetto al 2010. I feriti 2.956, ben il -6,39%. Diminuiti anche gli incidenti stradali, 4.253 nel 2011 contro i 4.537nel 2010.In salita (più 10%) però le denunce per guida in stato di ebbrezza. In totale sono stati 1.296 gli automobilisti sanzionati dopo essere stati sottoposti al test dell’etilometro e 65 quellisorpresi a guidare sotto l’effetto di stupefacenti. La polizia stradale ha anche sequestrato 476 veicoli, 365 quelli tolti aconducenti ubriachi. A seguito dell’entrata in vigore del divieto assoluto di bere per i minori di 21 anni, i neopatentati e i conducenti professionali, sono state accertate 98 infrazioni. Oltre 1.300 i servizi condotti con misuratori di velocità e 23.176 le violazioni per eccesso di velocità rilevate. Gli agenti hanno ritirato in totale 2.523 patenti di guida e 1.136 carte di circolazione con 141.040 punti-patente decurtati. Aumenta invece in valori assoluti il numero di infrazioni al codice della strada. Ben 95.482, +2,51%. Dal primo gennaio al 31 dicembre 2011 sono state 21.502 le pattuglie di vigilanza stradale istituite nella regione. Per i controlli finalizzati alla diminuzione delle stragi del sabato sera, nei fine settimana sono stati effettuati 704 specifici posti di controllo con l’impiego di 768 pattuglie che hanno rilevato 157 incidenti, di cui 1 mortale, e 161 persone ferite. DIGITALE TERRESTRE RADDOPPIA ! La trovi sui tasti 11 e 111 del telecomando www.tvrs.it Bilancio 2011 menomorti più ubriachi alvolante © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 32 - 06/01/12-N: 32 IL MESSAGGERO VENERDÌ PESARO 6 GENNAIO 2012 FESTA CON SCONTI Casa Rossini e Musei civici open,con una sorpresa Negozianti fiduciosi Chiusi Ipercoop e IperRossini Anche i Musei civici e Casa Rossini saranno aperti l’intera giornata di oggi dalle 10-13 e 15.30-19. E per i visitatori ci sarà una piacevolissima sorpresa nella sala dell’Angelo dove è temporaneamente esposto (fino al 15 gennaio) un capolavoro tornato alla luce dai depositi, fresco di restauro e recentemente attribuito al grande pittore napoletano Luca Giordano (1634-1705): Sansone e Dalila. Un’altra struttura comunale, il Museo della Marineria Washington Patrignani sarà visitabile gratuitamente oggi, domani e domenica dalle 16 alle 19. Domani pomeriggio il museo cittadino che racconta la storia del nostro mare sarà anche presente nella tendo-struttura di piazza del Popolo in occasione della 2^ edizione della manifestazione «Il mare d’inverno». di DANIELE DI PALMA La Befana non ferma la stagione degli sconti: tanti i commercianti che, nonostante la giornata festiva, hanno deciso di tenere aperte le loro attività. «Noi siamoaperti- afferma Roberto Ragaglia, titolare di Linea Uomo, negozio di abbigliamento maschile in Corso XI Settembre- al mattino dalle 10 alle 13 e, nel pomeriggio, dalle 16 alle 19.45. Le vendite di Natale hanno subìto un leggero calo, del 10-15%, rispetto all’anno scorso. Siamo fiduciosi ma non crediamo di poter recuperare quello che è stato perso: i saldi non fanno quadrare i conti». E l’apertura anticipata dei saldi fa storcere il naso a molti commercianti: «E’ sicuramente troppo presto per gli sconti- continua Ragaglial’ideale sarebbe spostarli a fine gennaionon permettendo sconti, promozioni o vendite sottocosto negli altri periodi di vendita. Altrimenti meglio liberalizzare tutto». Una partenza tra speranze e preoccupazioni dei negozianti, sospesi tra l’attanagliante crisi economica e l’attesa di un colpo di coda degli affari: «Anche noi siamo aperti per la Befana- annuncia Riccardo Pantanelli, titolare dell’omonimo negozio di pellicceria e abbigliamento in Corso XI Settembre- le vendite nel periodo natalizio sono state piuttosto scarse, fatta eccezione per le giornate del 23 e 24. Speriamo nei saldi: purtroppo sono diventati l’unica soluzione per Da ieri saldi in tutti i negozi e molti già al 50 per cento (Foto TONI) Befana, porte aperte per la tentazione saldi Oggi molte serrande alzate per recuperare il calo di vendite registrato a Natale aumentare il volume degli affari. Ma un’apertura così anticipataè assolutamente da bocciare: i saldi dovrebbero essere spostati a inizio marzo. Così ci facciamo solo del male». «Siamo aperti dalle 9.30 a 12.30afferma Giuseppe Berti, titolare del negozio di abbigliamen- to Gibi Sport in viale Trieste- e dalle 16 alle 19.30. Le vendite natalizie sono andate malissimo ma, perlomeno, siamo rimasti ai livelli dello scorso anno. Confidiamo in una ripresa dei consumi: abbiamo notato molta gente incuriosita dalla merce in vetrina, attratta dagli sconti del 50%. Ora speriamo che comprino. Se prima- continua Berti- ero nettamente contrario a un inizio così anticipato dei saldi, ora con la crisi economica è necessario liberalizzare completamente i saldi. Così come è stato per gli orari diapertura. Forse avremo qual- che difficoltà per i primi tempi ma, successivamente, la situazionesi andrebbe normalizzando». «Noi- afferma Sergio Ginepro, titolare dell’omonimo negozio in via Rossini- siamo aperti dalle 10 alle 12.30 e, nel pomeriggio, dalle 16 alle 20. Molti negozi aperti oggi nel giorno della Befana per utilizzare al massimo l’inizio degli sconti Siamo fiduciosi: abbiamo iniziato bene, speriamo continui così. In autunno e a Natale non vi è stata una grande affluenza ma, con la stagione degli sconti, speriamo che la gente compri di più. I nostri sconti vanno dal 30 al 50%». «Lavoriamo anche nel giorno dell’Epifaniaaffermano dalla camiceria Zachary in Corso XI Settembresiamo aperti la mattina dalle 10 alle 13 e, nel pomeriggio, dalle 16 alle 20». «Noi- annunciano dal negozio di biancheria intima Fantasy in via Brancasaremo aperti solo nel pomeriggio dalle 15.30 alle 20». Aperte anche le grandi catene di abbigliamentoe d’intimo come Terranova, Calliope, Tezenis, Calzedonia. Una curiosità: i due grandisupermercati IperRossini e Ipercoop resteranno invece chiusi per tutta la giornata. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ALLARME Indagine sui prezzi di Federconsumatori Adiconsum: «Spaventano anche i rincari sull’alimentazione» di LUIGI BENELLI Glieffetti della manovra saranno sotto gli occhi di tutti, anzi forse sarebbe il caso di dire nel portafoglio di tutti. Imu, benzina, incremento dei costi dei servizi. Federconsumatori e Adiconsum tracciano una stima degli aumenti che ogni famiglia dovràsostenere. «Si tratta di più di 2000 euro – spiega Sergio Schiaroli, presidente Federconsumatori – il nostro centro studi ha effettuato un’indagine voce per voce di tutti gli aumenti. Siamo davvero preoccupati perché ai nostri sportelli pesaresi la gente è disperata. Non riesce ad arrivare neppure alla terza settimana del mese. Ora questi ulteriori balzelli non faranno altro che raggelare i consumi». Secondo Federconsumatori, su elaborazione di dati Istat, il costo per l’alimentazione crescerà del 7% con una spesa di 392 euro in più l’anno. I treni incideranno per 81 euro per i pendolari, i servizi bancari compresi mutui e bolli costeranno 93 euro in più a famiglia. Poi la stangata dei carburanti: 192 euro in più compresi i 5 centesimi che la Regione Marche addebita dopo l’alluvione di Fermo. Altri 123 in più per i detersivi e prodotti per la casa Portafogli più leggeri di 2000 euro Tra Imu, benzina, treni e servizi sale il prelievo a famiglia Consumi Pesaro al 62esimo posto nella spesa media procapite derivati dal petrolio, il 6% in aumento su assicurazione auto (78 euro), poi ci sono le tariffe. Un bel +11% sul gas (113 euro a famiglia), +12% sull’elettricità (72 euro) e +12% sul riscaldamento (195 euro). Tutte cifre a cui va aggiunta l’Imu: alcune stime parlano di ulteriori 400 euro a famiglia, ma qui bisogna valutare caso per caso e Comune per Comune in base anche alle rendite catastali e seconde abitazioni. «Ci aspettiamo un nuovo crol- L’ACCORDO Confcommercio, agevolazioni fiscali per le aziende Il direttore provinciale di Confcommercio, Amerigo Varotti ed i segretari provinciali di Flcams Cgil Simone Paolucci, Fisascat-Cisl Leonardo Piccinno e Uiltcs-Uil Fabrizio Bontà, hanno firmato l’accordo territoriale, valido per tutte le aziende aderenti a Confcommercio della provincia che garantirà sino al 31 dicembre 2012 agevolazioni fiscali e contributive alle imprese. «E’ un accordo ottimo – sostiene Varotti – che in un momento di crisi consentirà alle nostre aziende di mantenere i livelli di reddito dei loro dipendenti avvicinando il costo aziendale a quanto effettivamente percepito dai lavoratori. La detassazione dei premi di produttività, lavoro straordinario incrementerà così i benefici in busta paga per i lavoratori e diminuirà i costi per le aziende. E’ un accordo importantissimo». Amerigo Varotti lo dei consumi – continua Schiaroli – abbiamo intervistato 200 famiglie e per Natale emergeva un dato: il 72% avrebbe stretto sulle spese per regali. La nostra previsione è stata addirittura superata e di- verse associazioni parlano di un 80% in meno di consumi natalizi. In questo contesto siamo favorevoli alle liberalizzazioni affinchè possano portare un livellamento dei prezzi verso il basso». La classifica della qualità della vita di Italia Oggi dice che Pesaro è al 62˚ come spesa media mensile pro capite per consumi. Anche il dato delle pensioni suggerisce una stretta dei consumi: è fra i peggiori con una media di 612 euro pro capite. I depositi in anca sono di 13.242 euro per risparmiatore, cifra che vale il 39˚ posto, ma il costo della vita è alto. La provincia è al 75˚ posto nel prezzo di un appartamento al metro quadro: ben 2.125 euro in zona semicentrale. E ci sono stati ritocchi sui prezzi nell’ordine di un 2% nel 2011 rispetto al 2010. Anche per Claudio Blasi, referente provinciale. dell’Adiconsum la situazione si fa «difficile». «La stima che abbiamo è chela manovra costerà circa 2000 euro a famiglia. Si tratta di un incrocio fra i consumi e gli aumenti dei vari generi. Laconseguenza è che le famiglie dovranno fare un ulteriore buco nella cinghia e stringerla ancora di più. Avremo servizi più costosi e aumenti anche sui generi alimentari, questo è quello che spaventa di più le famiglie». INIZIATIVA AdriaticArena domenica solidarietà Avsi Domenica all’Adriatic Arena si potrà compiere un gesto di solidarietà sostenendo per il diciassettesimo anno la Fondazione Avsi. Centoventi volontari passeranno a raccogliere le offerte tra il pubblico durante gli intervalli del match tra Scavolini Siviglia e Canadian Solar Bologna, con la speranza di mettere insieme una quota cospicua (la passata stagione si contarono tremila euro). Avsi attualmente sostiene quattro progetti nel mondo: quello abbinata al terremoto di Haiti è il più importante, poi ci sono le iniziative in Kenia, nel Congo e in Egitto. La campagna ha come titolo «Alla radice dello sviluppo c’è il fattore umano». «Nell’uomo manca una consapevolezza di se stesso, non si rende conto delle potenzialità che ha – riflette Mirko Scatassa, operatore Avsi di Pesaro – e Avsi vuole partire dal fattore educativo. La fede cristiana è alla base di tutto. La disponibilità che ogni anno ci dà la Scavolini Siviglia deve essere da esempio. Ci raggiungeranno anche i volontari di Bologna, e chissà che non si possa iniziare una raccolta anche nei Palasport emiliani…!». «Quella sensibile e disponibile è la vera Pesaro, non quella che offende la dignità delle persone e rovina l’immagine di un marchio – sostiene il direttore generale dellaScavolini Siviglia Mauro Montini -. Fa piacere tornare alla normalità dopo l’ amarezza delle scorse settimane». Cam.Ca. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA LA PROTESTA NUOVE NORME «Assurdo tagliare le corse dei bus» Pensionati, addio al contante Panaroni di Sel, critico con la Regione, appoggia l’assessore Biancani Le Poste annunciano che il 50 per cento ha già scelto l’accredito «E’ impensabile un taglio di 50.000 km alle corse degli autobus per Pesaro». E’ deciso Alessandro Panaroni, coordinatore di Sinistra ecologia e libertà di Pesaro. «Soprattutto - aggiunge in un momento di aumenti vertiginosi del carburante per mezzi privati. Non si può far pagare gli effetti della crisi a chi non si può più permettere di viaggiare in auto o ai tanti pendolari, lavoratori e studenti, che quotidianamente si affidano agli autobus per gli spostamenti». «Come è ben noto - sottolinea - la manovra economica del governo Monti ha decretato l’aumento delle tariffe della benzina per mantenere lo standard dei mezzi pubblici, quindi, perchè la Regione Marche intende diminuire il servizio del trasporto pubblico a Pesaro, città capoluogo di provin- cia e seconda città delle Marche? Dopo la sforbiciata alle linee ferroviare - effettuato da Trenitalia - dove il governo regionale è rimasto inerme, una diminuzione delle linee dei mezzi pubblici su gomma rappresenterebbe un ulteriore schiaffo ai danni dei cittadini». «Da parte mia e di Sel- continua Panaroni c’è la volontà a collaborare con l’assessore Biancani e l’amministrazione comunale affinché le corse degli autobus rimangano invariate e, soprattutto, venga garantito un servizio decente destinato ad un’utenza sempre più in aumento. Pertanto ritengo che il taglio al comparto dei trasporti pubblici, effettuato in modo insensato, ci fa comprendere l’assenza di una seria programmazione del servizio di trasporto e la poca lungimiranza di alcuni amministratori». Per i bus previsto un taglio consistente di corse I pensionati si adeguano alle nuove norme. Dal 7 marzo, non sarà più consentito agli istituti finanziari né agli uffici postali di effettuare il pagamento in contanti delle pensioni, per importi superiori ai 1000 euro. «Così – fanno sapere da Poste Italiane - il 50 per cento degli oltre 43 mila pensionati della provincia di Pesaro e Urbino, ha già scelto l’accredito gratuito sul libretto postale nominativo o sul conto corrente. A questo proposito, l’Azienda, sta promuovendo una campagna di comunicazione con una serie di consigli utili per restare al passo con le nuove regole». Il tema di questa campagna è proprio quello di favorire la diffusione dei sistemi di accreditamento attraverso un piano di informazione e sensibilizzazione dei consumatori. «In questi giorni di pagamento del rateo di gennaio – aggiungono da Poste Italiane – in tutti i 121 uffici della provincia, il nostro personale illustrerà le caratteristiche e i vantaggi degli strumenti elettronici di prelievo o pagamento a disposizione dei clienti. L’Azienda,ha semplicementeaccolto gliinviti delle istituzioni governative, nazionali e comunitarie, ad allineare il Paese al resto d’Europa in termini di penetrazione degli strumenti innovativi di pagamento e della loro efficienza». M.D.F. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 33 - 06/01/12-N: 33 IL MESSAGGERO VENERDÌ PESARO 33 6 GENNAIO 2012 COMITATO DI SICUREZZA La polizia scientifica esamina il biglietto lasciato sulla porta di Equitalia (Foto TONI) GuardiegiuratedavantiaEquitalia,nonsolotelecamere Vertice in Prefettura dopo le azioni dimostrative e minacce. Militari in pattuglia anche di notte di THOMAS DELBIANCO di LUIGI BENELLI I sindacati benedicono Imu sulle seconde case al massimo, addizionale Irpef rialzato chiedendo una fascia di esclusione fino a 28 mila euro di reddito, e tassa di soggiorno. Ma non ci sarà nessunritocco sulle tariffe, nemmeno in base all’inflazione e resta il Fondo anti-crisi. In altri tempi vedere i rappresentanti provinciali di Cgil, Cisl e Uil firmare un pre-accordo su un bilancio comunale che prevede di utilizzare tre leve, tra fisco e imposte, avrebbe avuto del surreale. Non a caso, l’ultimo vero rialzo della tassazione nel capoluogo, il raddoppio dell’addizionale Irpef dal 3 al 6 per mille, avvenuto cinque anni fa, portò ad una fumata nera nell’accordo finale tre le parti. Ma i tempi sono cambiati e la segretaria della Cgil Simona Ricci si rende conto che «il Comune purtroppo deve applicare la tassazione introdotta dal Governo per colmare i tagli subiti». Ma nel documento di pre-intesa siglato ieri, al quale dopo i macrobiettivi consiliari seguirà l’accordo vero e proprio, le sigle sindacalipongonorigidipaletti su tutela del welfare ed equità. «Per il 2012, tra le ripercussioni delle ultime manovre e l’allargamento di fenomeni come quello dell’assistenza ai minori, dobbiamo recuperare 13 milioni di euro- afferma l’assessore al Bilancio Antonello Delle Noci ma riusciremo a mantenere un immutato livello di qualità dei servizi socialied educativi». Sul fronte degli asili, però, il problema riguarda il blocco del personale e con i prossimi pensionamenti la Ricci non esclude che «il Comune debba ancora ricorrere all’esternalizzazione». Resterà il Fondo anti-crisi, mentre il documento sindacale chiede di non ritoccare di un centesimo le tariffe, nemmeno in base all’Istat. Rette che dovranno basarsi «sull’equità» richiesta an- Il caso Equitalia arriva sul tavolo del prefetto. Attilio Visconti ne ha parlato ieri mattina durante la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. All’incontro c’erano anche i vertici provinciali delle Forze di polizia e i responsabili provinciali dell’Agenzia Equitalia nelle cui sedi si sono verificate, ultimamente, sia sul territorio nazionale che in provincia, azioni di minacce e danneggiamento. Il prefetto ha disposto una mirata intensificazione dei servizi di vigilanza da parte delle forze di polizia alle sedi presenti nella provincia. Dall’altra parte i responsabili dell’Agenzia hanno confermato che le sedi di Fano e Pesaro sono munite di sistemi di difesa passiva come telecamere e allarmi ma Visconti è andato oltre. Ha suggerito di attivare anche una vigilanza fissa delle sedi principali a mezzo di guardie giurate. Il Prefetto ha poi annunciato la proroga al 31 dicembre prossimo dell’utilizzo dei militari per il servizio di perlustrazione e pattuglia in concorso e congiuntamente con le Forze di Polizia. Dalla Prefettura fanno sapere che le tute mimetiche potranno essere impiegate anche in orari notturni a seconda delle esigenze della questura. Proprio su questo tema Visconti spiega che «l’impiego dei militari avverrà con criteri di flessibilità attraverso una programmazione distribuita in varie fasce orarie ottimizzandone la presenza al fine di garantire la sicurezza del territorio». I militari delle Forze Armate continueranno ad essere impiegati congiuntamente con le Forze di Polizia, sotto il loro coordinamento nei centri storici delle città IL BILANCIO Cgil, Cisl e Uil chiedono anche al Comune di non applicare addizionale Irpef sotto i 28 mila euro Fisco e imposte, sindacati d’accordo SìatassadisoggiornoeImumassimasullesecondecasemanessunaumento delletariffe URBINO IL BALZELLO Imposta turismo, summit decisivo Mausoleo dei Duchi passeggiata Il sindaco incontra le associazioni, ma è difficile una marcia indietro e visita guidata Con una passeggiata e una visita guidata al Mausoleo dei Duchi e alla tomba di Guidantonio da Montefetro a Urbino inaugurazione dei lavori che hanno permesso di costruire il marciapiede, fare l’illuminazione e l’asfalto che collega la zona della Croce dei Missionari a San Bernardino.L’appuntamento è fissato per oggi a partire dalle 10 dalla Croce dei Missionari. I lavori del camminamento sono stati seguiti con attenzione dalla cittadinanza. Simona Ricci, segretario provinciale della Cgil e il sindaco Luca Ceriscioli che da Morbidelli della Uil, attraverso lo strumento dell’Isee lineare, che per il sindaco Luca Ceriscioli è il vero indicatore della situazione economico-patrimoniale delle famiglie. «Quello che sta succedendo a Cortina è emblematico - dice il sindaco - redditi da 30 mila euro dichiarati da chi ha auto di lusso, case. Questo testimonia che la dichiarazione dei redditi non basta come strumento per la lotta all’evasione fiscale, mentre l’Isee è davvero indicativo, perchè fotografa anche il patrimonio dei contribuenti». Tuttid’accordo sull’introduzione della tassa di soggiorno e sull’orientamento per gli immobili: Prima Casa al 4 per mille, affitti a canone concordato con un’imposta agevolata e Imu sulle seconde case al massimo. Si punta anche sulla gestione associata dei servizi e sull’evasione fiscale, anche se l’abolizione del consiglio tributario, voluta dal governo, ha fatto storcere il naso sia agli amministratori che ai sindacati. Il braccio di ferro, se così si può chiamare, visto che gli animi tra le parti sono sereni, riguarda l’addizionale Irpef: il documento delle sigle dei lavoratori chiede di non considerare, nel rialzo dal 6 all’8 per mille, «almeno» il primo scaglione, cioè quello fino a 15 mila euro. Ma «ci piacerebbe» che la fascia venisse alzata ai redditi fino a 28 mila euro» auspica De Simoni della Cisl. E lo stesso chiedono Nardelli e Ippaso del Pdl nei loro emendamenti che il sindaco ha apprezzato, «non sono affatto demegogici». Ma sulla possibilità di alzare lo scaglione Irpef, Delle Noci, per ora, non può andare oltre un «nì». Tassa di soggiorno, il sindaco accetta la richiesta di incontro lanciata dagli albergatori. Si terrà martedì prossimo alle 11, come anticipato ieri mattina da Ceriscioli, il faccia a faccia tra l’amministrazione e le associazioni di categoria degli albergatori pesaresi per discutere il nodo rovente della tassa di soggiorno. Una convocazione che arriva dopo i recenti attacchidiretti al sindaco,soprattutto dal direttore della Confcommercio Amerigo Varotti, per la mancata concertazione, con la minaccia di una rottura dei rapporti tra la sua associazione e il Comune. Pare comunque davvero difficile che gli albergatori riescano a convincere l’amministrazione a fare marcia indietro sull’introduzione della tassa di soggiorno, che dovrebbe portare circa un milione di euro a servizi del turismo nelle casse pubbliche. E a questo proposito, anche ieri mattina, a margine della conferenza stampa per il pre-accordo di bilancio con i sindacati, Ceriscioli ha ribadito l’intenzione di voler applicare l’imposta sui soggiorni dei vacanzieri nel capoluogo già a partire dal 2012. Intanto, sulla questione interviene Piero casula di Fli, IL DUELLO Ippaso contro Di Domenico Il Pdl litiga su Facebook Ippaso e Di Domenico, la guerra degli ex Udc passati al Pdl, corre su Facebook. Dagli affondi sul regolamento del centro storico, agli emendamenti al bilancio, tra i consiglieri comunali del Pdl Alessandro Di Domenico e Davide Ippaso, la convivenza all’interno del gruppo, e tanto più tra due vicini di scranno nell’emiciclo, sembra essere diventata davvero impossibile. Ad accendere nuovamente la miccia tra i due, è stata la «fuga in avanti» e «tentativo di «consociativismo con la maggioranza», espressi da Di Domenico nei confronti degli emendamenti ai macrobiettivi presentati da Nardelli e Ippaso. Un intervento apparso ieri pomeriggio su Facebook, che ha incassato la dura reazione di Ippaso, con aggettivi rivolti a Di Domenico, tutt’altro che teneri. Secondo indiscrezioni, oltretutto, pare che altri consiglieri Pdl, attraverso una corrispondenza interna al gruppo, abbiano appoggiati l’iniziativa di Nardelli e Ippaso, criticando l’uscita, che di seguito riportiamo, del loro col- di Pesaro e Fano; la loro attività consentirà di incrementare la presenza di operatori sul territorio e sicuramente contribuirà a svolgere un’azione di deterrenza nei confronti dell’attività criminosa e a rafforzare la percezione della sicurezza dei cittadini. Oltre che nei centri storici i militari sono stati impiegati in posti di blocco e nelle stazioni ferroviarie e degli autobus. Dal primo agosto al 25 dicembre i venti militari sono stati presenti infatti in 646 pattuglie. Hanno identificato 1332 persone di cui 505 stranieri. Sono stati cinque gli arresti e due in stato di libertà. Hanno controllato 415 veicoli e sequestrato anche due armi bianche. L’attività è proseguita con 87 controlli in esercizi pubblici e l’accompagnamento di 20 persone in questura per l’identificazione. lega Di Domenico: «Questo teatrino della politica consociativistica deve finire. Se queste sono le prove generali del salto della quaglia lo dicano subito- Non siamo ipocriti, già prima delle festività natalizie Ciancamerla aveva gettato l’amo della condivisione citando uno dei consiglieri comunali delPdl, ma l’unico risultato ottenuto, è stato quello di rinviare la discussione sui macrobiettivi. Credo che i margini per la condivisione del documento, dal mio punto di vista, non ci siano. Non facciamo paternalismi sul cosiddetto senso di responsabilità. Tutti vogliamo meno tasse, più servizi e non aumentare le tariffe. Qual è la ricetta nuova? Qual è il senso di responsabilità al quale dobbiamo richiamarci? Questa maggioranza non ha mai recepito nessuna proposta avanzata dell’opposizione in fase di bilanci preventivi esui macro obiettivi, ma ci hanno umiliato in diverse fasi sulle nostre proposte. Ai colleghi del Pdl dico solo che forse è giunto il momento che scelgano dove stare». Continua il dibattito condito da polemiche sull’istituzione della tassa di soggiorno che si è «voluto confrontare con alcuni piccoli albergatori, e lo scenario emerso è tutt’altroche quello descritto da Ceriscioli. Pensate che un piccolo albergo di 30 camere, che lavora stagionalmente, con la stagione di apertura ridotta, a causa della crisi, a 100 giorni l’anno, che applica prezzi irrisori per poter occupare le camere, e con dei margini bassissimi, dovraà versare circa 80 euroal giorno, pervedere ridotto il proprio esiguo margine a fine stagione di circa 10.000 euro. Perchè questo onere aggiuntivo, per cosa? Per dare la possibilità magari la prossima estate di fare un’altra bella Festa del Pd a Pesaro? E’ vergognoso attacca Casula - Una proposta politica, deve veniredal dareprima che pretendere, una proposta politica si sarebbe basata, per il 2013, sull’investimento in una iniziativa Turistica dell’amministrazione comunale che avrebbe fatto anticipare o prolungare il periodo stagionale di alcune settimane, un modo per chiedere uno sforzo a fronte di un sostegno delle attività produttive alle quali si richiede l’impegno, un rapporto di correttezza nei confronti dicoloro cheproduconoeconomia e denaro da coloro che, per propriainefficienza, lospendono male». T.D. © RIPRODUZIONE RISERVATA VUELLE Il caso porchetta, resta tanta amarezza Il direttore generale della Scavolini Siviglia Mauro Montini (Foto TONI) «Goliardata» e boomerang. Montini: «Troppe tensioni, denuncia inevitabile» di GIANCARLO IACCHINI PESARO – Il «caso» che ha scosso la Pesaro cestistica nei primi giorni del nuovo anno si sta per fortuna sgonfiando rapidamente, anche se resta l’amarezza – propria di tutto il popolo biancorosso a cominciare dai primi tifosi della Vuelle, il patròn Valter Scavolini e il presidente Franco Del Moro – per aver visto il nome della città adriatica associato, sui mass media nazionali e perfino su alcuni giornali esteri, ad atti di intimidazione malavitosi che invece non c’entrano nulla con quanto è successo prima di Natale davanti alla porta della nuova sede della Scavolini Siviglia. La (tardiva) lettera anonimacon cui gli autori del gestaccio, dicendosi sorpresi e dispiaciuti della piega che ha preso la faccenda, hanno spiegato la loro «goliardata» sembra proprio autentica, così come la precisazione sul reale stata nessuna intimidazione «mafiosa», nessuna minaccia personale (né all’allenatore né a dirigenti della società). Questo è bene che sia chiarito con tutta evidenza. Al direttore generale Mauro Montini, che dopo avere scoperto in prima persona il macabro «scherzo» ha deciso che fare, chiediamo come sia stato possibile il generarsi e il dilagare di un caso così pesancontenuto del biglietto lasciato insieme a quella che non era una truculenta testa di maiale mozzata, bensì i resti di un pasto a base di porchetta. Rimane per intero – beninteso – l’idiozia di ipotizzare, con quella esibizione di pessimo gusto, un presunto cambio in panchina tra Dalmonte e Stefano Pillastrini (immaginario autore del biglietto che auspicava «la testa» del coach) ma la buona notizia è che non c’è te e antipatico: «Benché il biglietto adesso venga definito scherzoso, noi abbiamo preso il fatto molto sul serio, perché compiuto ai danni di una società come la Vuelle, a cui è stato arrecato un danno di immagine. Perciò ho preso la decisione di sporgere denuncia ai carabinieri. A quel punto, essendoci affidati alle forze dell’ordine, spettava a loro valutare il grado di gravità della «Marta sui tubi» al Dylan Pop irriverente e testi pungenti Altro evento al Dylan. Il 2012 comincia stasera alle 22.30 con il concerto dei «Marta sui tubi». Pop irriverente, con testi pungenti, ironici e melodie intriganti: grazie a questi ingredienti, i Marta sui Tubi sono diventati una della band più popolari in Italia e sul palco del Dylan presentano il loro nuovo album «Carne con gli occhi», uscito pochi mesi fa. A seguire, dj Set. cosa; e non era più nostro compito la diffusione di notizie agli organi di informazione». Nemmeno quando l’equivoco stava generando un’immagine così palesemente distorta della città di Pesaro e della sua tifoseria? «Non mi meraviglio di quel che è seguito, ma di ciò sono responsabili solo gli autori della bravata. Noinon abbiamo forzatoniente, non abbiamo né informato né disinformato, ma solo fatto la denuncia». Ma non le è sembrato chiaro fin da subito che si trattava di una iniziativa di pessimo gusto e non di un’intimidazione? «No. Nessuno sipuò permettere di coinvolgere una società seria in cose del genere, e poi…». Poi? «…in un momento così carico di tensioni e di polemiche, di tutti contro tutti…». Appunto: non si sentiva proprio il bisogno di appesantire il clima lasciando montare in silenzio un caso ancora più grave. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 35 - 06/01/12-N: FANO e-mail: [email protected] IL BILANCIO SOLIDARIETÀ Olio di qualità donato alla mensa San Paterniano Tante le operazioni edicontrolli svoltidall’Arma nell’anno appenaconcluso di MARCO GIOVENCO FANO - Più arresti e denunce rispetto al 2010 da parte dei carabinieri di Fano nell’anno appena trascorso: 204 arresti (contro i 193 dell’anno prima), 61 dei quali - quasi il doppio del 2010 - in esecuzione di provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria a seguito di indagini dei militari. A questo si aggiungono 1.124 persone denunciate in stato di libertà (83 in più) per reati di vario genere. Per i carabinieri della Compagnia di Fano, coordinati dal capitano Cosimo Giovanni Petese, l’anno appena trascorso è stato davvero intenso. E aconfermarlo sono le statisticherelativeall’attività condotta negli ultimi dodici mesi. Con il concorso dei Comandi Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile,sonostatieseguiti 11.935 servizi di pattuglie e perlustrazioni, e questograzie aun’efficace razionalizzazione dell’attività di ufficio dei diversi Comandi. Complessivamente sono stati controllati55.290 automezzi eidentificate 65.706 persone; mentre i servizi dei carabinieri di quartiere in centro storico a Fano sono stati 350. Accanto a questo, durante il periodo estivo, in particolare nei week-end, è stato rinforzato il servizio di pattu- fax: 0721 370931 La consegna FANO - Tanto olio di ottima qualità, circa 400 bottiglie, nella «calza» destinata alla Mensa di San Paterniano, luogo dove ogni giorno trovano conforto e un pasto caldo centinaia di bisognosi e persone in situazioni di temporaneo disagio economico. Un dono che l’Olea, associazione nazionale che riunisce circa 3.500 assaggiatori esperti di olio di tutta Italia, ha voluto fare alla mensa dei poveri dove svolgono servizio i volontari dell’Opera Padre Pio. L’iniziativa è nata in maniera naturale e spontanea, ha spiegato il presidente di Olea Ettore Franca, e ha visto il pieno appoggio di tutta l’associazione. Le circa 400 bottiglie di olio provengono dai migliori produttori italiani e sono quelle che hanno partecipato alle selezioni de «L’oro d’Italia», il prestigioso concorso degli oli extravergini di oliva d’Italia indetto da Olea. «Siamo ai vertici della produzione olivicola nazionale - ha aggiunto il segretario dell’associazione Giorgio Sorcinelli - e ci è sembrato bello far apprezzare questi ottimi oli anche agli ospiti della mensa di San Paterniano». Alla breve cerimonia di donazione hanno preso parte anche il vescovo di Fano, Mons. Armando Trasarti, entusiasta per un’iniziativa in favore di una realtà così attenta e vicina ai più bisognosi, e il presidente dell’associazione San Pater- niano Gabriele Darpetti. «Non posso che ringraziare i vertici di Olea e tutti i produttori olivicoli per la sensibilità dimostrata - ha detto -, anche perché si è appena concluso un anno particolarmente difficile dal punto di vista economico e sociale. Alla mensa non si sono rivolti soltanto stranieri ed extracomunitari, ma anche tanti fanesi travolti dalla crisi o da drammi familiari come separazioni. Purtroppo anche il 2012 riserverà momenti difficili, ma con la sensibilità della gente, di aziende e associazioni - come nel caso di Olea - sarà più facile superarli». M.G. © RIPRODUZIONE RISERVATA Oltre 200 arresti, l’anno dei carabinieri Attività da record, sequestrata anche droga per un milione di euro Il 2011 è stato un anno molto intenso per i carabinieri della compagnia di Fano DOPO IL PESTAGGIO Ancora polemiche tra destra e sinistra FANO - Polemiche di coda sul pestaggio di San Silvestro. «La violenza è monopolio dei criminali», afferma il consigliere comunale Andrea Montalbini (Pdl) replicando a Samuele Mascarin di Sinistra Unita e a un suo recente commento: «La violenza politica è monopoliodei neofascisti». Montalbini ribadisce lasolidarietà alla vittima dell’aggressione attuata da cinque teste rasate, poi denunciate, e invita Mascarin a riflettere sul «nuovo pericolo che viene dagli ambienti dell’estremismo rosso, degli anarchici e dei no global». Secondo Montalbini il giudizio dell’opposizione fanese sulle forze dell’ordine è «a intermittenza come le luci natalizie»: severo come sui fatti di Genova e positivo gliamento, soprattutto nella zona del Lido. E i risultati sul frontedelle denunce e degli arresti non sono mancati: sono aumentati gli arresti per spaccio (61 contro i 50); le denunce per detenzione di sostanze stupefa- centi a fini di spaccio (101 rispetto ai 75); mentre sono rimaste in linea con l’anno precedente le persone segnalate in qualità di consumatori di droghe (66). Un’attività incessante che ha portato al sequestro di 2 chili come sul pestaggio a Fano. E qui entra in ballo l’intervento del grillino Hadar Omiccioli, che ha criticato i pattuglioni carabinieri-soldati: «Parole molto gravi. Sarebbe meglio se noi consiglieri comunali ci confrontassimo su come riorganizzare la polizia municipale: meno attenta a fare multe o a sedere in ufficio». Replica Mascarin che la «destra sociale e identitaria, come Montalbini ama definirla, sconta ancora qualche deficit di cultura democratica, nonostante Fiuggi e altri passaggi depurativi. Ribadisco che a Fano la violenza politica ha sempre un solo colore, quello del neofascismo. Quando accetteremo tutti questa semplice verità, sarà un giorno importante». e 306 grammi di cocaina, 279 grammi di eroina, 2 chili e 646 grammi di hashish, 956 grammi di marijuana, 20 piante di canapa indiana, 128 dosi di metadone, 71 compresse e alcunemigliaia di flaconi e confezioni di medicinali anabolizzanti, il tutto per un valore complessivo che supera di poco il milione di euro. Soddisfacenti i risultati anche sul fronte del recupero di refurtiva e di automezzi rubati, 22, per un valore di almeno 200mila euro. L’attività di controllo sugli stranieri ha visto 31 persone proposte per l’espulsione, mentre sono stati 122 gli stranieri denunciati in stato di libertà e 63 quelli arrestati. L’attività del servizio di pronto intervento ha registrato poco più di mille interventi e sono state 32 le proposte formulate dal Comando per l’irrogazione di misure di prevenzione (rimpa- Alcuni skineads trio con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno) nei confronti di pregiudicati. Intenso lavoro anche sul fronte della sicurezza stradale: 63 le persone denunciate per guida in stato di ebbrezza derivante dall’abuso di alcol o di stupefacenti; 1.613 le contravvenzioni elevate, per un totale di 385.397 euro. Numerosi anche gli interventi per incidenti stradali, 177, 6 dei quali mortali e 142 con feriti. LA TRATTATIVA Frenata sulla tassa di soggiorno Lunedì l’incontro tra amministrazione ed associazioni FANO - Tassa di soggiorno, lunedì prossimo l’incontro risolutivo fra Amministrazione fanese e associazioni di categoria. «Siamo intenzionati a non aumentare i tributi, soprattutto in un periodo come questo», affermal’assessore Alberto Santorelli, aggiungendo però che la decisionedefinitiva deve considerare anche le esigenze del bilancio comunale 2012. Si punta a preservare in primis la spesa per «scuola e solidarietà». Questi Santorelli: «Meglio ridurre le spese». Ma c’è ancora incertezza Infuria il dibattito sulla tassa di soggiorno stessi concetti sono stati illustrati dallo stesso Santorelli a Luciano Cecchini degli Alberghi consorziati e Amedeo Tarsi per l’Associazione dei campeggi, ieri mattina durante un incontro informale e interlocutorio in Municipio. «Detto per inciso - prosegue Santorelli - appartengo a un partito che rifugge la politica degli aumenti alle tasse. Di conseguenza intendiamo raggiungere il pareggio di bilanciooperando una riduzione dellaspesa, assessorato per assessorato. Monitoriamo la situazio- ne e poi vediamo che cosa si può fare. Resta comunque la difficoltà a far quadrare i conti e per questo motivo agli operatori di settore potrebbe essere richiesto un contributo come tassa di soggiorno, o sotto altre forme, per garantire il livello qualitativo dei servizi e dell’accoglienza offerti al turista». La questione tassa di soggiorno verràa una sintesilunedì prossimo, durantel’incontro in Municipio a Fano cui parteciperanno Santorelli, il sindaco Stefa- no Aguzzi, il direttore provinciale di Confcommercio, Amerigo Varotti, e la collega di Confesercenti, Ilva Sartini. Il confronto intanto è andato avanti e l’impressione è che, prima o poi, i tempi di vacche magre porteranno a istituire il nuovo tributo. Meglio poi piuttosto che prima, sembra dire Francesco Mezzotero, direttore di Confcommercio a Fano: «Ripetiamo da tempi non sospetti che sarebbe assurdo adottare la tassa di soggiorno in questo L’INDAGINE FANO - La nutria dilaniata dall’esplosione di un grosso petardo, qualche notte fa davanti a un’abitazione nel quartiere di Sant’Orso, potrebbe essere un atto intimidatorio contro un insegnante. Le indagini su questorivoltante gesto, condotte dalla polizia municipale, hanno imboccatouna pista precisa, che porta a un gruppo di giovani che avrebbero già lasciato la scuola. Attribuire responsabilità precise sembra un lavoro piuttosto complicato, però gli accertamenti vanno avanti. Si è infatti in attesa di conoscere il parere del veterinario sulla morte del grosso roditore, che ha colonizzato i nostri corsi Un petardo d’acqua in questi ultimi anni. Sembra che la nutria sia morta primadell’esplosione e per cause naturali. Si escluderebbero così atti di crudeltà verso l’animale, resta comunque la gravitàdell’episodio, gesto intimida- Confesercenti e consumatori condividono il pessimismo FANO - Sconti già stracciati nei negozi di Fano, ieri al primo giorno di saldi, ma la gara al ribasso era di fatto iniziata dopo il Natale. «I prezzi sono stati subito abbattuti dal 30 al 50 per cento, mentre prima la media iniziale era del 20 per cento: anche questo è un altro segnale di grossa crisi», afferma Ilva Sartini di Confesercenti. «Siamo molto preoccupati per la stagione dei saldi, dopo che i dati di fatto hanno dimostrato la giustezza delle nostre previsioni sul calo dei consumi natalizi», incalza Sergio Schiarolidi Federconsumatori. Sartini assicura che anche i commercianti «non si fanno grandi illusioni. L’abbigliamento ha ricevuto davvero una bella botta, adesso i fanesi possono però usufruire di tante occasioni. Si comincia a vedere un po’ di gente nei negozi di qualità medio alta, i più ambiti, gli altri esercizi sono ancora piuttosto vuoti». Schiaroli prende lo spunto dalla stagione degli sconti per fare alcune considerazioni sulla situazione del commercio, sui consumi e sulla ripercussione della crisi sulla vita quotidiana nella nostra città. «Siamo favorevoli -dice -a liberalizzare gli orari di lavoro negli esercizi commerciali. Capiamo che i piccoli negozi possano trovarsi in difficoltà, ma i lavoratori avrebbero più tempo per fare acquisti in modo consapevole, per valutare meglio il rapporto qualità-prezzo, altrimenti la fretta avvantaggia la grande distribuzione, e perpremiare i prodotti locali. Ne abbiamo tanti di ottimo livello. La telefonia e i prodotti farmaceutici di banco sono stati liberalizzati e guarda caso i prezzi sono gli unici a diminuire». Schiaroli conferma che è «desolante» il quadro di chi si affaccia agli sportelli di Federconsumatori, auspica che siano evitate «speculazioni sul rincaro della benzina» e conclude che la crisi richiede «nuovi stili di vita: consumi più consapevoli, più sobrietà, meno sprechi». Qualche consiglio utile in tempo di saldi: «Si preferiscano negozi che dichiarino i tre prezzi, vecchio, nuovo e sconto. Che non ingombrino la vetrina con i cartelli e lascino vedere all’interno. Che cambino le merci, separino ciò che è in saldo da ciò che non lo è, nonpratichino sconti eccessivi, accettino bancomat e carta di credito». O.S. O.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA LA CERIMONIA Nutria esplosa, gesto intimidatorio torio o ripugnante ripicca che lo si voglia definire. Qualche notte fa la carcassa di una nutria è stata smembratada un grosso petardo: l’esplosione intorno alle 3. Chi si è affacciato a vedere che cosa fosse successo, ha trovato davanti a sé brandelli dell’animale e schizzi di sangue sparsi sul pianerottolo oppure lanciati contro i muri o sulle auto in sostalì vicino. «Rimango incredulo e indignato rispetto a un gesto così barbaro»,aveva commentato l’indomani l’assesso- momento, quando i listini dei prezzi sono già stati comunicati. Il discorso può essere aperto, ma per tempo, quindi da adesso al 2013, econ un’ottica diversa. Proponiamo una tassa di scopo, che riguardi tutte le attività turistiche, non solo alberghi e campeggi». «Mai avuto dubbi, siamo contrari alla tassa di soggiorno», conclude Pier Stefano Fiorelli, vice presidente di Confesercenti. Via ai saldi reLuca Serfilippi, che hainvitato gli abitanti della zona a collaborare con le indagini della polizia municipale. Un gesto, quello di chi ha dilaniato la carcassa, cui ha fatto seguito l’indignazione dei fanesi, anche nei dibattiti su Internet. Le nutrie si sono insediate da alcuni anni lungo il corso del fiume Metauro e in città possono essere osservate dai ponticelli sul canale Albani. Questo castorino divora piante acquatiche, fino a creare squilibri dell’ambiente, e cau- sa danni anche alle coltivazioni. Scava la sua tana negli argini dei fiumi e per questo motivo è ritenuto la causa di fontanazzi, infiltrazioni d’acqua durante le piene. La nutria è arrivata in Europa dal Sudamerica come animale da pelliccia, fughe dagli allevamenti e liberazioni intenzionali hanno permesso la sua proliferazione nel nuovo ambiente. È considerata tra le cento specie esotiche più nocive al mondo. O.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA Si celebra la Veglia della Pace Offerte destinate ai detenuti FANO - La Diocesi di Fano celebra stasera la ventiduesima Veglia per la Pace. Alle 21 inizia nella Cattedrale la preghiera preparata da Caritas diocesana e Azione cattolica diocesana. Collaborano Acli, Ufficio pastorale giovanile, Ufficio pastorale vocazionale, Ufficio pastorale sociale e del lavoro. La cerimonia religiosa sarà presieduta dal vescovo Armando Trasarti e incentrata sul messaggio di Papa Benedetto XVI per la Giornata mondiale della Pace 2012, intitolato «Educare i giovani alla giustizia e alla pace». Giovani saranno anche i testimoni della giornata: Elisa Di Blasi, casco bianco in Albania con la comunità Papa Giovanni XXIII, e Francesco Montanari, coordinatore del gruppo Fuoritempo di San Michele, parleranno di pace e giustizia. Il ricavato dalle offerte della Veglia sarà devoluto ai progetti di integrazione sociale a favore dei detenuti nella casa circondariale di Fossombrone. -MSGR - 14 PESARO - 36 - 06/01/12-N: 36 GIORNO E NOTTE IL MESSAGGERO VENERDÌ 6 GENNAIO 2012 di MARCO DELLA FORNACE Signoree signori, la Tombola. La reginaincontrastata dei giochi natalizi. Il colpo d’occhio è meglio di qualunque statistica. Le decine di persone che aspettano il proprio turno tra una tavolata e l’altra e in alcuni casi anche fuori dai locali, parrocchie, circoli o hotel che siano, testimoniano una sola grande verità: se la Lotteria Italia è in crisi, la Tombola se la spassa. E se la spassa chi gioca, anche a costo di bruciare in poche ore euro su euro. Vuoi mettere la soddisfazione di portare a casa un prosciutto? Già, perché sembrerà strano. Ma in molti, a detta degli stessi organizzatori, piuttosto che vincere l’ennesimo elettrodomestico per il quale in cucina non c’è più posto o il cesto con prodotti per le pulizie, preferiscono il caro vecchio pezzo di L’INIZIATIVA Tombole, è qui la vera festa obiettivo un bel prosciutto A Santa Veneranda oggi pomeriggio tombola per i più piccini Iniziativa della parrocchia di don Michele Rossini maiale: prosciutto in primis, senza disdegnare lonze, salami e salsicce. Certo, nessuno sputa sopra a un bel televisore all’ultimo grido o a un viaggio per chissà dove. Ma quelli sono super regali, di super tombole con troppa gente che gioca e dove le probabilità di vittoria sono piuttosto basse. E nessuno, questa sera alle 21.30 al ristorante da Rossi, nel centro storico di Tavullia, disdegnerà la possibilità di accaparrarsi il casco di Valentino nella tombola di beneficenza organizzata dal Motosaraghina Team. Ma come detto, da ogni parte di Pesaro c’è spazio per una tombola, dal circolo Concordia di via Foscolo all’Hotel Flaminio, dalla parrocchia di Soria a quella di Santa Veneranda, dovequesto pomeriggio alle 16 ci sarà addirittura una tombolata per i più piccoli, con tanto di Befana. © RIPRODUZIONE RISERVATA Re Magi in arrivo a Gradara a Mondolfo e a Gabicce Arrivano i Re Magi nel Castello di Mondolfo per la seconda rappresentazione di Presepepaese, il presepio vivente che anima il centro murato della Città a Balcone sul Mare. La sacra rappresentazione, dalle 17,30 alle 19, al lume delle fiaccole, proporrà oggi un itinerario ampiamente rinnovato per conoscere luoghi insoliti e particolarmente suggestivi di uno dei più grandi castelli del litorale adriatico. E a Gabicce monte si ripeterà oggi dalle 15.30 la rievocazione della Natività. Ogni particolare e ogni ambientazione sono stati curati con pazienza e dedizione dagli abitanti dei Quartieri di Gabicce Monte, Ponte Tavollo, Case Badioli e Gabicce Mare. Verranno offerti castagne e vin brulè a tutti i visitatori. A Gradara alle 16 arrivo dei Re Magi e presepe medioevale, corteo storico con spettacolo mangiafuoco. E non mancheranno anche le nonnine paracadutate Tanta voglia di Befana fra doni, calze e strenne Numerose le manifestazioni a Pesaro e a Fano di CHIARA BOIANI e MARCO GIOVENCO In centro storico e in periferia: quest’anno la Befana raddoppia gli appuntamenti. I bambini di Pesaro la potranno incontrare oggi pomeriggio sia nella tensostruttura allestita in piazza del Popolo, sia al centro civico 5 Torri. Giochi, dolcetti e l’animazione di Pesaro Village per chi si presenterà in piazza alle 16.30. Musica, giochi e magie per chi sceglierà di trascorrere il pomeriggio dell’Epifania (dalle 15 in poi) nella sede in largo Volontari del Sangue. Nella tensostruttura verranno regalate ai più piccoli 300 calze piene di caramelle e torroncini da gustare e la merenda, distribuita dagli stand del festival del cibo di strada, sarà per l’occasione a base di crostate alla marmellata e brownies al cioccolato. Come l’anno scorso, verrà riproposta invece domani dalle 16 fino a mezzanotte nel tendonein piazza del Popolo, la manifestazione Il mare d’inverno: eventodal gusto retrò. «Rivivremo insieme - spiega Andrea Thor Schianini,direttore artistico della kermesse – le atmosfere degli anni ’60. Con il Blob Cinematic Theatre verranno mixati dal vivo e proiettati su un maxi schermo inuna sequenza davvero coinvolgente spezzoni di film in bianco e nero, videoclip di canzoni, fotografie, lampi di luce e flash colorati. Mario Miclini di radio Deejay sarà con noi per tutto il pomeriggio e alle 19.30 scatterà il Bay Watch Party con dj set e musica a tema». All’evento sarà abbinata anche la degustazione di pesce azzur- ro organizzata dall’assessorato comunale alTurismo. Ilsommelier Otello Renzi insegnerà a tutti trucchi e ricette per cucinare i migliori piatti della tradizione pesarese, accompagnandoli con un buon bicchiere di vino. Spettacoli, animazioni e divertimento per bambini in tema con la festa anche a Fano. Per il primo anno la Befana di Tre Ponti debutta in piazza XX Settembre, per poi proseguire nel pomeriggio presso la storica cooperativa in zona Chiaruccia. L’appuntamento è per le 9,30 in piazza XX Settembre: a promuoverlo l’associazione Gente di Quinta, con il patrocinio del Comune di Fano e il sostegno dell’ente carnevalesca. In programma giochi per bambini, animazioni e dolciu- Anche a Pesaro e Fano numerose iniziative mi, per poi accogliere le befane -tra le quali le miss-befane dell’agenzia Montanari Comunicazione- che arriveranno su due ruote, a bordo delle rombanti Vespe dei soci del Vespa Club di Fano. Dalle 15 la festa prosegue a Tre Ponti e le befane arriveranno dal cielo con paracadute. Calze in regalo a tutti i bambini. Altro appuntamento alle 18, nell’ex-chiesa Sant’Arcangelo in corso Matteotti 48 dovesarà presentato lo spettacolo teatrale «La Befana all’incontrario», a cura di Lucilla Monaco. Nel pomeriggio divertimentoanche aFenile con la tradizionale festa della befana e calze e dolciumi per tutti i bambini. Al Ciotola Cafè, in via Bovio, seconda edizione de «La festa della scopa». A chi, fra le 20 e le 21, porterà la scopa più bella e particolare al Ciotola Cafè riceverà simpatici premi messi in palio dagli sponsor. STASERA A Urbania la vecchina ci prova con la Lotteria IN PROVINCIA Tanti gli appuntamenti con la Befana in tutta la provincia. A Fermignano stamattina alle 10,00 arriveranno le befane in piazza Garibaldi, dove sotto l’albero di Natale di distribuiranno caramelle aibambini. AGabicce Mare alle 16 «Arriva la Befana» nella Casa delle Favole del Mare, in via del Porto. L’iniziativa è promossa dall’Avis. I bambini attenderanno la befana che regalerà ad ognuno di loro una calza. Inoltre oggi alle 15,30, verrà replicato il Presepe vivente. A Fossombrone dalle 16 si svolgerà lo spettacolo tradizionale «Befana di Piancerreto» a spasso pere le vie della città, con arrivo alle 17 in corso Garibaldi e subito dopo degustazione di dolcetti e vin brulè gratuiti per tutti.Festa della Befana oggi anche a Montegrimano terme. Ricco il pro- spettacolo musicale «La banda degli Zulù». Alle 16,30 giocoleriacomica; alle mura del Castello proiezione di cortometraggi animati realizzati dagli allievi della Sezione Disegno animato e Fumetto della Scuola del Libro e Liceo Artistico di Urbino. Alle 17 spettacolo di teatro di strada «L’Ordalia dello foco» e nell’ex chiesa spettacolo di burattini. Alle 18,30 concerto «Puer natus est» del coro Gaudium Vocis dell’Unione Roveresca. E ancora tante golosità tipiche.Altre iniziative a Carpegna dove alle 15.30 la pieve di San Giovanni Battista ospiterà Arriva la Befana, alle 15 appuntamento a Serra Sant’Abbondio, a Piobbico alle 15 all’oratorio di Don Bosco. A Urbino invece la festa della Befana si terrà domenica al Palasport a partire dalle 15,dedicata aibambini residenti e nati tra il 2004 e il 2009. DaFossombroneaFermignano un pomeriggio per tornare bambini gramma di Piagge in tanti punti del paese. Tra gli altri, alle 15 Ristoro della Befana in via Roma con animazione, alle 15,30, nell’ex chiesa, laboratorio creativo «Costruisci una befana da passeggio», spettacolo itinerante di giocoleria comica; nel Ristoro della Befana, laboratorio scientifico per ragazzi e adulti a cura del Museo del Balì; all’Osteria del Campanile, spettacolo teatrale «Le avventurose avventure del Bianconiglio»; all’Osteria del Guerriero Nero, Befana oggi protagonista URBANIAKLa Befana di Urbania non mangia solo dolcetti. Oggi la Befana mangia tipico e la Festa Nazionale della Befana si arricchisce con numerosi stand dedicati alle specialità non solo locali ma anche regionali. Tra tutti saranno circa 120 gli stand che si potranno visitare e assaggiare… Inoltre questa sera ci sarà la diretta dalla Prova del Cuoco con Antonella Clerici, per tre volte si collegheranno con Urbania in occasionedella lotteria. La giornata inizierà dalle 10 al cortile del Palazzo Ducale con «Il cortile delle tipicità» e in Piazza Duomo con la mostra mercato dei prodotti tipici regionali. Tra le varie proposte da segnalare «Il Tipico di Verona» con degustazioni gratuite di risotto al radicchio rosso. Nel frattempo Befana avrà già consegnato doni a casa di ogni bambino: una magia resa possibile grazie al lavoro della Proloco Durantina alla quale i genitori potranno rivolgersi per organizzare un’Epifania indimenticabile per i loro bambini. Ma la festa si fa preziosa anche per scoprire le tradizioni e la bellezza di Urbania: ogni giorno in collaborazione con l’Ufficio Turistico del Comune visite guidate della città per scoprirne i tanti tesori, dal Palazzo Ducale, sede del Museo Civico e della Pinacoteca, dove sono custoditi i famosi Globi del Mercatore alla Chiesa dei Morti, dove sono conservate 16 mummie naturali, fino al Barco Ducale, l’imponente dimora di caccia dei duchi Antonella Clerici di Urbino, appena fuori dalla città. Urbania, celebre per le sue ceramiche propone anche laboratori didattici per conoscere e imparare antichi mestieri e prendere parte alle lezioni di CerAmica Durantina curate dall’Associazione Amici della Ceramica. Ce n’è per tutti in questa nuova edizione della festa Nazionale della Befana che attira ogni anno circa 50 mila visitatori, un successo possibile grazie al lavoro della ProLoco Casteldurante e del Comune di Urbania con la collaborazione e il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Pesaro Urbino e della Comunità Montana Alto e Medio Metauro. C.R. © RIPRODUZIONE RISERVATA AL CINEMA SALA PER SALA PESARO ASTRA Via Rossini, 82 - Tel. 0721.34139 Non pervenuto LORETO Via Mirabelli, 3 - Tel. 0721.390890 Emotivi Anonimi di Jean Pierr Ameris; con Benoit Poelvoorde, Isabelle Carre, Lise Lametrie (commedia) 17.30-19.00-20.30 Lo schiaccianoci di Andrei Konchalovsky; con Elle Fanning, Nathan Lane, John Turturro (fantastico) 15.30 MULTISALA METROPOLIS Via Volontari del Sangue, 1 - Tel. 0721.451334 Sala1 Immaturi - Il viaggio di Paolo Genovese; con Raoul Bova, Ambra Angiolini, Ricky Memphis (commedia) 15.30-17.50-20.15-22.30 Sala 2 Il gatto con gli stivali di Chris Miller; (animazione)14.30-16.3018.30-20.30 Sala 2 Sherlock Holmes: Gioco di ombre di Guy Ritchie; con Robert Downey Jr (azione) 22.30 Sala 3 Vacanze di Natale a Cortina di Neri Parenti; con Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Ricky Memphis (commedia) 22.30 Sala 3 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può! di Mike Mitchell; (animazione) 14.30-16.30-18.30-20.30 ODEON Via Salvatori, 13 - Tel. 0721.53707 J. Edgar di Clint Eastwood; con Leonardo Di Caprio, Naomi Watts, Josh Lucas (biografico) 15.00-17.30-20.00-22.30 SOLARIS Via Turati, 42 - Tel. 0721.410615 A The Artist di Serge Hazanavicius; con Jean Dujardin, Berenice Bejo, John Goodman (drammatico) 16.30-18.30-20.30-22.30 B Almanya - La mia famiglia va in Germania di Yasemin Samdereli; con Vedat Erincin, Fahri Ogun Yardim, Lilay Huser (commedia) 16.30-18.30-20.30-22.30 C Le idi di Marzo di George Clooney; con George Clooney, Ryan Gosling, Philip Seymour Hoffman (drammatico) 20.30-22.30 C Le nevi del Kilimangiaro di Robert Guediguian; con Ariane Ascaride, Jean Pierre Darroussin (drammatico) 16.30-18.30 UCI CINEMAS PESARO Piazza Stefanini, 5 - Tel. 892960 Sala 1 Vacanze di Natale a Cortina Digitale di Neri Parenti; con Christian De Sica, Sabrina Ferilli (commedia) 14.20-17.00-20.00-22.40 Sala 2 Il gatto con gli stivali 3D di Chris Miller (animazione) 14.00-16.10-18.20 Sala 2 Finalmente la felicità Digitale di Leonardo Pieraccioni; con Leonardo Pieraccioni, Ariadna Romero, Rocco Papaleo (commedia)20.3022.40-1.00 Sala 3 Sherlock Holmes: Gioco di ombre di Guy Ritchie; con Robert Downey Jr (azione) 14.10-17.00-19.50-22.40 Sala 4 Capodanno a New York Digitale di Garry Marshall; con Robert De Niro, Jessica Biel, Halle Berry (commedia) 14.30-17.15-20.00-22.40-00.50 Sala 5 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può! Digitale di Mike Mitchell; (animazione) 14.10-16.20-18.30-20.40-22.50-1.00 Sala 6 Immaturi - Il viaggio Digitale di Paolo Genovese; con Raoul Bova, Ambra Angiolini, Ricky Memphis (commedia) 14.10-17.00-19.50-22.30-1.00 FANO CITYPLEX POLITEAMA via Arco d’ Augusto, 52 - Tel. 0721.801389 Sala 1 Immaturi - Il viaggio di Paolo Genovese; con Raoul Bova, Ambra Angiolini, Ricky Memphis (commedia) 15.30-17.50-20.15-22.30 Sala 2 Sherlock Holmes: Gioco di ombre di Guy Ritchie; con Robert Downey Jr (azione) 22.30 Sala 2 Il gatto con gli stivali di Chris Miller (animazione) 14.30-16.30-18.30-20.30 Sala 3 Vacanze di Natale a Cortina di Neri Parenti; con Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Ricky Memphis (commedia) 22.30 Sala 3 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può! di Mike Mitchell; (animazione) 14.30-16.30-18.30-20.30 MALATESTA via Mura Malatestiane, 1 - Tel. 0721.808677 J. Edgar di Clint Eastwood; con Leonardo Di Caprio, Naomi Watts, Josh Lucas (biografico) 15.00-17.30-20.00-22.30 MASETTI Via Don Bosco, 12 - Tel. 0721.800244 Le nevi del Kilimangiaro di Robert Guediguian; con Ariane Ascaride, Jean Pierre Darroussin (drammatico) 21.15 UCI FANO Via Einaudi, 30 - Tel. 892960 Sala 1 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può! di Mike Mitchell; (animazione) 14.10-16.20-18.30-20.40-22.50 Sala 2 J. Edgar di Clint Eastwood; con Leonardo Di Caprio, Naomi Watts, Josh Lucas (biografico) 16.45-19.45-22.40 Sala 3 Immaturi - Il viaggio di Paolo Genovese; con Raoul Bova, Ambra Angiolini, Ricky Memphis (commedia) 15.30-17.50-20.10-22.30 Sala 4 Sherlock Holmes: Gioco di ombre di Guy Ritchie; con Robert Downey Jr (azione) 14.10-17.00-19.50-22.40 Sala 5 Finalmente la felicità di Leonardo Pieraccioni; con Leonardo Pieraccioni, Ariadna Romero, Rocco Papaleo (commedia) 22.40 Sala 5 Il gatto con gli stivali 3D di Chris Miller; (animazione) 14.00-16.10-18.20-20.30 Sala 6 Vacanze di Natale a Cortina di Neri Parenti; con Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Ricky Memphis (commedia) 15.15-17.45-20.15-22.40 ACQUALAGNA A. CONTI Riposo Per comunicazioni e variazioni Fax 06.44256550 email [email protected] P.zza Maffei - Tel. 328.1115550 CANTIANO NUOVO FIORE Via IV Novembre, 14 Vacanze di Natale a Cortina di Neri Parenti; con Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Ricky Memphis (commedia) 21.15 PERGOLA CAPITOL Chiuso per lavori Via Don Minzoni, 4 - Tel. 0721.734774 PIANDIMELETO MAGI Non pervenuto Via Giovanni XXIII, 42 - Tel. 0722.721381 URBINO DUCALE Via Budassi, 13 - Tel. 0722.2413 Sala 1 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può! di Mike Mitchell; (animazione) 16.00-18.00-20.00-22.00 Sala 2 Vacanze di Natale a Cortina di Neri Parenti; con Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Ricky Memphis (commedia) 16.00-18.00-20.00-22.00 NUOVA LUCE Via Veterani, 17 - Tel. 0722.4059 Immaturi - Il viaggio di Paolo Genovese; con Raoul Bova, Ambra Angiolini, Ricky Memphis (commedia) 17.30-21.15 -MSGR - 14 PESARO - 47 - 06/01/12-N: 47 IL MESSAGGERO VENERDÌ SPORT 47 6 GENNAIO 2012 Calcio Serie B Il campionato riparte con l’ultima di andata. I bianconeri affrontano lo squadrone veneto Ascoli, senza paura contro il Padova Il capitano Di Donato ai tifosi: «Tutti al Del Duca, uniti possiamo salvarci» di BRUNO FERRETTI il lusso di portare in panchina quarto sarebbe stato Giovanni- che vorremmo che il Del Duca ASCOLI K Dopo 20 giorni di l’ex genoano Milanetto. Perl’A- ni ma è infortunato). Sul fronte tornasse ad essere il punto di sosta per le festività di fine scoli, insomma, un avversario opposto c’è solo il finlandese forza dell’Ascoli, quel fortino difficilmente espugnabile che anno riparte oggi il campionato davvero tosto da affrontare con Portin, ma in panchina. L’appello del capitano. Alla ha messo paura anche alle grandi serie B con l’ultima giornata la massima attenzione. di andata e prima partita del Pederzoli, Soncin e Faisca vigilia il capitano Di Donato, a di squadre». nuovo anno. La pausa è stata ex. Sono tre gli ex del Padova: nome di tutta la squadra, ha «Noi sentiamo che si è ricrecertamente utile per i biancone- Pederzoli, Faisca e Soncin (il rivolto un appello. «Ci rivolgia- ato un forte entusiasmo Kagmo con forza a tutti quei tifosi ri di Silva che nelle ultime partiche da un po’ di tempo disertate hanno speso tante energie sia no lo stadio facendo sembrare ASCOLI fisiche che mentali e avevano surreale l’atmosfera che respibisogno di riprendere fiato. Ma riamo quando scendiamo in il riposo ha giovato a tutte le PADOVA campo. Conosciamo bene l’afsquadre, compreso il Padova ASCOLI (5-3-2): Guarna; Gazfetto che la gente nutre per che oggi scende al Del Duca zola, Andelkovic, Peccarisi, l’Ascoli e molti di noi hanno (ore 15). Faisca, Pasqualini; Sbaffo, Pevissuto il pubblico delle grandi Causa i 7 punti di penalità derzoli, Di Donato; Soncin, occasioni. E’ proprio perché col’Ascoli è fanalino di coda a Falconieri. A disposizione: nosciamo queste potenzialità quota15,unomeMaurantonio, Ciofani, Tambuno della Noceririni, Parfait, Vitiello, Papa Waina, tre del Gubgo, Beretta. bio, mentre LiAllenatore: Silva. vorno e Modena PADOVA: (4-3-3): Pelizzoli; sono a 20. Se riuDonati, Schiavi, Legati, Renscissero a centrazetti; Bovo, Italiano, Cuffa; Cutolo, Ruopolo, Lazarevic. A re la seconda vitdisposizione: Perin, Portin, toria casalinga Trevisan, Milanetto, Jidayi, (dopo quella col Hallenius, Succi. Bari) i bianconeAllenatore: Dal Canto. ri chiuderebbero Arbitro: Giacomelli di Triel’andata a 18 con ste (assistenti Posado e Aruna prospettiva giento; quarto ufficiale Giorcertamente migetti). gliore in chiave Stadio: «Del Duca» di Ascoli, salvezza. Il Gubore 15. (Foto SPOT) bio oggi ospita il La curva sud dello stadio Del Duca roccaforte del tifosi binconero Bari dell’ex trainer Torrente, la Nocerina se la LA VIGILIA DEL MISTER vede col Pescara di Zeman. Compito difficile anche per il Modena (a Verona) e il Livorno nel derby toscano a Grosseto. Torna Guarna, due dubbi. Frai pali rientra iltitolare Guarna dopo la doppia squalifica (è stato ben sostituito da Maurantonio). Un dubbio in difesa fra Ciofani e Andelkovic (ristabili- ASCOLI K «Abbiamo lasciato ambizioni. Dovremo perciò fato dopo lunga assenza), uno in il campionato in un buon more attenzione. Però -sottolinea attacco fra Falconieri e Papa mento, speriamo di riprendere Silva- a prescindere dall’avverWaigo che ha avuto problemi subito la strada interrotta». sario che avremo di fronte noi muscolari. Possibile staffetta Questolo stato d’animo di Masci troviamo nella condizione di fra i due. non poter sbagliare. La classifisimo Silva a poche ore da AscoCorazzata veneta. Quinta in li-Padova. E’ l’ultima del giroca ci impone di fare punti per classifica, la squadra veneta a ne di andata ma per i bianconeridurre ancora di più il distacco dicembre ha accusato una fles- ri non è un giro di boa: anzi, dalle dirette concorrenti e masione ma resta una delle più psicologicamente rappresenta gari agganciarne qualcuna. Per forti del campionato con un la prima tappa di una lunga riuscirci dovremo tirare fuori organico di prima qualità e tan- volata salvezza. «Un sorta di una prova d’orgoglio, sempre ticalciatori di serie A.Nel Pado- girone di ritorno prolungato di partendo da una base di umiltà va, che ha effettuato un maxi una partita. Per questo spero perché, come detto, il Padova è ritiro a MilanoMarittima, man- anche nei tifosi -prosegue l’alleun avversario molto scomoca Cacia (squalificato) ma il natore- il loro incitamento po- L’allenatore Massimo Silva do». Per la formazione Silva potenziale offensivo è garanti- trebbe darci quel qualcosa in resta sulle generali: «Il 3-5-2 è toda Ruopolo, Cutolo e Lazare- più. Didecisivo. Sento che si stanno ricompattan- per noi ormai un modulo collaudato, assimilato vic. L’uomo guida del centro- do e tocca a noi dar loro la spinta decisiva». E in nei meccanismi dai miei giocatori e non c’è campo è Italiano. L’allenatore effetti sembra che il pubblico si stia riavvicinan- motivo di cambiare». Il tecnico è però sulle spine Dal Canto, che oggi torna al per le condizioni di Papa Waigo: «L’attaccante è modulo 4-3-3, può permettersi do al Del Duca e oggi si potrà forse vedere sugli recuperato. Mi resta comunque il dubbio se spalti la prima degna cornice della stagione che possa tenere o no tutta la gara visto che non si è finora ha registrato un bilancio di presenze di allenato molto negli ultimi tempi». L’impressiocerto non all’altezza della storia bianconera. «Ci ne è che alla fine il senegalese possa anche partire aspetta un impegno difficile contro una squadra dalla panchina e subentrare a gara in corso. forte come il Padova, costruita per tentare la M. Nor. scalata alla A e che non ha mai nascosto le sue © RIPRODUZIONE RISERVATA giunge Di DonatoK lo stesso entusiasmo che lo scorso anno ci ha trascinati alla conquista della salvezza. Quest’anno l’impresa non è meno facile, ma siamo caricati e convinti di potercela fare anche stavolta, insieme ai nostri tifosi. E quale Mercato Chiricò chiesto alLanciano IlCittadella vuoleRomeo migliore occasione per ricreare un ambiente incandescente già nella partita col Padova? Ci piace concludere con la frase di un tifoso: Chi aspetta il tramonto dell’Ascoli non vedrà mai l’alba». © RIPRODUZIONE RISERVATA Rientra Guarna Possibile staffetta tra Falconieri e Papa Waigo L’esterno Chiricò (21 anni) Di Donato e Pederzoli, pilastri del centrocampo bianconero La carica si Silva: «Serve una prova d’orgoglio» «Avversario forte, costruito per andare in serie A, ma noi non possiamo sbagliare» ASCOLI K Per sostituire Boniperti (che va al Carpi con il nulla della osta della Juventus) l’Ascoli punta su Cosimo Chiricò, esterno mancino prestato dal Lecce al Lanciano. Chiricò, che proprio ieri ha compiuto 21 anni, è stato con Silva alla Virtus Casarano in serie D. La conferma della trattativa arriva da Lanciano. «Chiricò piace a diverse squadre fra cui Ascoli, Ternana e altre Kha detto il diesse LeoneK E’ un giocatore sul quale puntiamo e vorremmo tenerlo con noi fino al termine del campionato. Vedremo nei prossimi giorni». Il Lecce, titolare del contratto di Chiricò, è pronto a dare l’ok per il trasferimento all’Ascoli ma il Lanciano vuole una contropartita. Nel club abruzzese giocano in prestito tre giovani bianconeri: i centrocampisti Capece e Margarita, il difensore Rosania. L’Ascoli potrebbe trasformare il prestito di uno dei tre (Margarita) in comproprietà, visto che Capece e Rosania al termine del campionato dovrebbero rientrare al club bianconero. E su queste basi si sta operando. Chiricò è un esterno molto agile e dotato di buona tecnica, uno capace di saltare l’avversario in dribbling. Silva lo conosce bene. Il Cittadella, che già nel mercato estivo aveva mostrato interesse per Romeo, si è rifatto avanti con AscolieSampdoria perl’attaccante. L’operazione può andare a buon fine e in quel caso l’Ascoli sostituirà Romeo con un altro attaccante dalle caratteristiche simili. Al Santarcangelo (Seconda divisione) piace il terzino sinistro Tamburini che potrebbe riavvicinarsi alla sua Romagna. B. Fer. © RIPRODUZIONE RISERVATA ECCELLENZA SECONDA DIVISIONE Cingolana alla Disciplinare per la bomba carta di Cagli Tegola sul Fano, Piccoli disponibile solo a fine febbraio di ROBERTO CRUCIANI no ed è ancora in cura. AbbiaCINGOLI K L’avvicinamento mofiducia nella giustizia sportialla sfida con la Fermana che va e presenteremo ricorso alla domenica aprirà il girone di Commissione Disciplinare Territorno, non è certo a cuor legge- ritoriale». Archiviato, per il momento, ro per la Cingolana il cui ricorso presentato in merito ai fatti di il dopo-Cagli l’attenzione è riCagli è stato respinto. Visibil- volta alla gara con la capolista mente contrariato il tecnico Er- Fermana. «Ci prepariamo, comanno Carassai: «E’ stata una me sempre, con la massima attenzione cusentenza a rando al memio avviso glioogniaspetvergognosa to. La FermaKaffermasenna è fortissiza tanti giri di ma: ha un paroleK che grande grupcrea un precepo, costruito dente pericoper vincere, loso. A questo un grande tecpuntotutti ponico cui faccio tranno tirare i miei compliqualsiasi comentieunamsa, basta che bienteeccezionon avvenga Il trainer Ermanno Carassai nale. Di certo nel rettangolo ha maggiori di gioco. Non hanno considerato che a Cagli le panchine sono pressioni rispetto a noi ma sarà integrate nella tribuna. A causa durissima per noi, anche perché di quello scoppio non ho potuto abbiamo qualche problemino». utilizzare ben tre giocatori in Il tecnico infatti dovrà fare i panchina perché storditi, tra conti con le squalifiche di Maccui Gambini che non ha ancora cari e Klekqa, l’indisponibilità ripreso ad allenarsi. Il ragazzo di Cacciamani mentre è in dubha rischiatodiperdere un timpa- bio Lorenzo Gigli. Sarà sottoposto ad artroscopia al ginocchio. Sul mercato continua la caccia a Marinucci Palermo e in alternativa a Sogus di ANDREA AMADUZZI FANO – Tolto Urbinati, che continua a progredire ma a questo campionato non ha ancora potuto iscriversi, nell’Alma che comincerà l’anno e il ritorno contro la Vigor Lamezia l’unico assente sarà Piccoli, fuori ormai dal 20 novembre e a questo punto indisponibile almeno fino alla fine di febbraio.In queste ore è infatti definitivamente prevalso l’orientamentoa sottoporre adartroscopia il ginocchio che sta limitando l’ex cesenate. Un intervento di pulizia di cui si attende ormai solo di definire contesto e data, con tempi di recupero stimati, sulla carta, intorno al mese e mezzo. La perdita è pesante ma non sembra poter deviare la politica di mercato del club granata, che resta su Marinucci Palermo almeno fino alla prossima settimana e nel frattempo prova a vedere se in giro ci sia uno che ne riproduca almeno in parte le caratteristiche, premesso che l’identikit potrebbe calzare abbastanza a Sogus del Carpi. Anche lui al momento è considerato incedibile, ma non è detto che la valutazione sia TorneigiovaniliaCorridonia Castel di Lama e Castelferretti Epifania all’insegna di torneidi calcio giovanile. A Corridonia si conclude il «1˚ Torneo della Befana» per Giovanissimi fascia B. L’Atletico Biscubio ne organizza uno per Pulcini misti (7˚ Meeting di Capodanno-Memorial Mancioli). A Castel di Lama l’Atletico Truentina cura invece lo svolgimento del «1˚ Torneo della Befana» riservato alla categoria Pulcini misti. Domenica in campo gli Esordienti 1˚ e 2˚ anno per il «Torneo vacanze di Natale» organizzato dalla Castelfrettese. L’allenatore del Fano Baldassarri (Foto TONI) Piccoli fuori fine al termine di febbraio definitiva e per questo il Fano resta vigile. La Vigor Lamezia ha invece firmato Franchino, ventenne terzino destro di scuola Toropescato nel Melfi, eCostantino non dovrebbe perdere tem- po a farlo debuttare. Il ruolo è senza padrone dopo che Sinicropisi èfatto male e Rondinelli è incappato in una nuova squalifica. Fuori causa da un po’ anche Mangiapane, tutto estro e sinistro, resta dadecide- re se insistere con il 4-2-3-1 oppure virare sul 4-3-3, con Lattanzio, Mancosu e De Luca (15 gol in tre) a formare la prima linea e Cane a congiungersi eventualmente ai mediani Giuffrida e Cerchia. In can- tiere c’è almeno un’altra operazione di mercato per difendere un posto nei playoff, magari provare a migliorarlo e comunque non mettere minimamente a repentaglio un girone d’andata sopra le righe.Leprime dodici partite senzaperdere,tresolesconfitte intutto,laseconda miglior difesa del lottoeunostraordinario rendimento casalingo (lì 25 punti dei 37 totali, più di tutti) hanno consentito ai biancoverdi di collocarsi sulla stessa linea di formazioni teoricamente più attrezzate come la Paganese e il Catanzaro, battuto nel recupero prenatalizio e cosìagganciato. Con tresuccessi nelle ultime quattro metabolizzato senza conseguenze il passo falso di Perugia e intatti i presupposti per fare bene anche nel ritorno. Se da Fano in poi, dipende anche dall’Alma. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fondato nel 1885 VENERDÌ 6 gennaio 2012 | Anno 127 - Numero 4 € 1,20 | 2.590.000 lettori (dati Audipress 2011/II) | www.ilrestodelcarlino.it Nomi eccellenti nell’inchiesta Nullaosta per stranieri: via agli interrogatori · In Cronaca di Pesaro IL COMMENTO di FRANCO CANGINI RESA DEI CONTI CON L’EUROPA L A PARTENZA a sorpresa enfatizza la missione affidata a Mario Monti, commesso viaggiatore di una rinnovata affidabilità italiana. La sua agenda è fitta di appuntamenti, ma il risultato della missione dipende dall’ascolto che gli riuscirà di ottenere da Angela Merkel. E’ ironico che al più “tedesco” dei governanti italiani tocchi il compito di arginare la poderosa pressione della Germania per una Europa “tedesca”. Che l’ascesa di Monti a Palazzo Chigi sia stata fortemente sponsorizzata dalla signora cancelliere è un segreto di Pulcinella. Ma se lo ha fatto per disporre di un’altra pedina nel suo gioco europeo è possibile che rimanga delusa. Per quanto ammiratore della disciplina e efficienza tedesche, il gioco delle parti – per cui si è ciò che si rappresenta – obbliga il capo del governo italiano a unire i suoi sforzi a quelli dei molti membri dell’Unione che non reggono il passo cadenzato imposto da Berlino al risanamento economico. E’ come opporre l’idea di una “Germania europea”, già alla base della stessa moneta unica, alla prospettiva di una “Europa tedesca”. [Segue a pagina 5] La Lotteria Italia non fa più sognare Flop dei biglietti Servizi · A pagina 10 Borsee titoli, nuovabufera Milano la peggiore: -3,65%. Vola lo spread. Allarme Ue per la crisi ungherese e altri servizi Blitz a sorpresa di Monti a Bruxelles. Oggi vertice con Sarkozy GOZZI · Alle pagine 4 e 5 ROMA PADRE E BIMBA UCCISI DA UN SOLO COLPO. PECHINO PROTESTA BIANCHI, NATOLI e commento di BASSINI · Alle pagine 2 e 3 I soccorsi alla nonna della piccola Joy, la bimba cinese di 9 mesi (sopra) uccisa insieme al papà. La Cancellieri: «Lo Stato è presente» Disoccupati, a casa un terzo dei giovani L’ANALISI di GIUSEPPE TURANI MASTRANTONIO, GRASSI e commento di PARSI · Alle pagine 14 e15 di LORENZO GIRELLI B 9 771128 674503 Ragazzi penalizzati, va meglio agli over 55 BONASI · A pagina 6 Obama taglia «IO, IL BENZINAIO PIÙ CARO D’ITALIA» ENVENUTI dal benzinaio più caro d’Italia, forse più caro del la difesa mondo. Siamo nell’area di servizio Piceno Ovest della compagnia Shell, lungo la corsia sud dell’A-14, nel territorio comunale di «Ma restiamo Campofilone, in provincia di Fermo. Qui un litro di benzina costa la bellezza di 1,865 euro, mentre per uno di gasolio ce ne vogliono 1,757. i più forti» Considerando la capacità del serbatoio di una vettura di classe media, 20106 Esplode la polemica dopo il blitz del fisco Cortina si ribella: chiediamo i danni Asia e Pacifico le priorità LA STORIA PIOLI · A pagina 22 Pesaro circa 45 litri, i conti sono presto fatti. Per un pieno di benzina bisogna tirar fuori dal portafoglio un patrimonio: 84 euro, 80 per il diesel. Quasi 10 euro in più rispetto ad altre zone d’Italia. Ma Aristide Corazzi, il gestore, riminese trapiantato da vent’anni e più in questo angolo di Fermano, alza le mani. «Le nostre responsabilità sono praticamente nulle» si difende. [Segue a pagina 19] MA NON SARÀ L’APOCALISSE · A pagina 4 •• 4 PRIMO PIANO VENERDÌ 6 GENNAIO 2012 CERISCIOLI & LA TRIPLICE SIMONA RICCI: «PUNTO DI PARTENZA PER IL CONSIGLIO COMUNALE» «CHI PIU’ HA, DEVE PAGARE». «BENE I FONDI ANTI CRISI» I sindacati a braccetto con il Comune: «Purché si faccia la lotta all’evasione» Firmato pre-accordo: «Per garantire i servizi ed i ceti più deboli» ASSE DI FERRO Il sindaco e l’assessore al Bilancio con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil alla firma della pre-intesa sulle politiche comunali di bilancio. Ceriscioli ottiene un autorevole avallo per l’aumento delle tasse DIFFICILE ragionare sul futuro quando nelle casse vengono a mancarti 13 milioni di euro. Parte da qui lo sforzo dell’amministrazione comunale e dei sindacati: dalla fatica per cercare di far quadrare i conti del Comune, mantenendo tutti i servizi invariati il più possibile. Per questo si sono incontrati e hanno per la prima volta elaborato una pre-intesa sulle politiche di bilancio in vista del prossimo consiglio comunale in cui verranno discussi i macrobiettivi. «E’ una cornice dentro la quale il consiglio comunale potrà epsrimersi», dice Simona Ricci della Cgil. «Ci siamo incontrati in itinere, visto anche le diverse manovre governative che hanno riguardato il Paese», ha sottolineato l’assessore al Bilancio Antonello Delle Noci. Che spiega come «l’intento di sindacati e amministrazione sia quello difendere i servizi». Ma non solo. Perché sono tanti i punti «ineludubili». «Verranno mantenuti i fondi anticrisi — spiega Simona Ricci — per i lavoratori in difficoltà, pensando però di rendere più agevole l’accesso agli stessi. Entro il 30 giugno si provvederà poi ad applicare l’Isee lineare, bloccando per tutto il 2012 le tariffe e le rette dei vari servizi». Inoltre: «Per rendere più efficiente la macchina organizzativa — ha spiegato — il Comune attiverà una gestione associata dei servizi tra le diverse amministrazioni locali, soprattutto nelle politiche tributarie e di contrasto all’evasione fiscale. Nell’applicazione di queste norme il Comune dovrà contenere la tassazione sulla prima casa, non superando l’aliquota minima». E leggendo punto per punto l’intesa che sono andati a firmare con il Comune, Umberto De Simoni della Cisl ammette: «Se da una parte siamo preoccupati per la situazione econo- mica, dall’altra siamo soddisfatti dell’accordo che va a salvaguardare i redditi più bassi». Gli fa eco Riccardo Morbidelli della Uil: «L’intesa è stata raggiunta — dice — dopo che ci siamo incontrati fra noi sindacati. Per fortuna è stato nel tempo costruito un sistema di welfare che oggi regge perché VIA LIBERA ALLE TASSE «L’Ici sulla prima casa al minimo». Il sindaco: «Non possiamo che aumentarle» sono state fissate linea guida ancora attuali». Un punto findamentale, che nell’intesa non c’è ma che diventa determinante, soprattutto dopo che il governo Monti ha abrogato il Consiglio tributario, è la lotta all’evasione: «Sarà determinante — continua Morbidelli — fare la lotta all’evasione e sco- prire chi usufruisce ingiustamente di vantaggi nei servizi». L’ATTENZIONE rivolta ai redditi più bassi porta inevitabilmente a far pagare di più di ha di più: «So che chiediamo dei sacrifici ai pesaresi — spiega il sindaco Luca Ceriscioli — ma in questo momento di difficoltà è giusto che ci sia collaborazione e chi ha più risorse paghi di più». Per quanto riguarda la lotta all’evasione: «Quella si è sempre cercata di fare — ammette Ceriscioli — e quando l’Ici era controllata dal Comune c’era un quadro della situazione più chiara, inevitabilemente c’era più equità». E per quanto riguarda gli emendamenti proposti da Ippaso e Nardelli del Pdl, Delle Noci e Ceriscioli seguono la linea del capogruppo Pd: «Apprezziamo molto, perché invece di assumere un atteggiamento demagogico hanno preso una posizione di responsabilità». Margherita Giacchi Tassa di soggiorno Fli è preoccupato: «Una scelta davvero brutta» «SE l’atteggiamento dell’amministrazione comunale per il 2102 è quello che vediamo espresso in alcuni interventi come quello sulla tassa di soggiorno, possiamo presupporre che sarà un anno difficile ed impegnativo». E’ questa la sensazione di Futuro e Libertà. «L’imposizione di tasse — dice Fli — sta a significare che non si ha la cognizione della reale situazione in cui versano oggi gli imprenditori, senza il quale contributo non vi puo’ essere economia, lavoro e benessere. Fa sorridere il fatto che non si capisca la differenza tra il turismo di Roma e quello di Pesaro. Parlare in modo semplicistico di un euro al giorno — continuano i finiani — non è altro che il modo piu’ subdolo di far passare un prelievo forzato per una misera offerta. In questi giorni ci siamo confrontati con alcuni piccoli albergatori, e lo scenario è tutt’altro che quello descritto da Ceriscioli. Pensate che un piccolo albergo di 30 camere, che lavora stagionalmente che applica prezzi irrisori per poter occupare le camere, e con dei margini bassissimi, dovrà versare circa 80 euro al giorno, per vedere ridotto il proprio esiguo margine a fine stagione di circa 10 mila euro. Perché questo onere aggiuntivo? Per dare la possibilità, magari la prossima estate, di fare un’altra bella Festa del Pd a Pesaro? E’ vergognoso. E’ vergognoso, e credo sia deludente per i cittadini che hanno dato a Ceriscioli la guida della propria città, vedere che la sua giunta è priva di iniziativa politica, e trovi nell’arroganza delle imposizioni l’unico modo di gestire Pesaro. Una proposta politica si sarebbe dovuta basare sull’investimento in una iniziativa turistica dell’amministrazione comunale — conclude Fli — che avrebbe fatto anticipare o prolungare il periodo stagionale di alcune settimane». 11 VENERDÌ 6 GENNAIO 2012 •• TEATRO DELLA FORTUNA I GIORNI DI HAPPY DAYS Sono 21 i ragazzi dai 16 ai 23 anni che balleranno, canteranno e reciteranno al Teatro della Fortuna venerdì 13 gennaio, alle 21, nel musical «Tonight Mamma Mia!». Lo spettacolo, proposto dall’associazione culturale giovanile «Happy Days», è stato realizzato da Caterina Maggini, con Fabrizio Bartolucci che ha curato il laboratorio teatrale. «Vogliamo festeggiare il primo anno dell’associazione Happy Days», ha detto Maggini. Biglietti in vendita al botteghino del Teatro della Fortuna da domani. CARABINIERI IL BILANCIO DDEL 2011, I REATI SONO IN AUMENTO FESTA IN PIAZZA DALLE 9,30 Spaccio di droga, alcol, furti Duecento arresti in un anno La befana oggi arriva in Vespa e regala cioccolato a mille bambini Cento persone in più denunciate, controlli a tappeto GENEROSI Un momento della consegna degli oli DUECENTO persone finite in manette, oltre mille quelle denunciate e ben cinque chilogrammi di droga sequestrati. Sono solamente alcuni dei numeri che hanno caratterizzato il 2011 dei carabinieri della Compagnia di Fano diretta dal comandate Cosimo Giovanni Petese. Un 2011 particolarmente intenso in cui i militari dell’Arma si sono distinti soprattutto per la lotta al traffico di sostanze stupefacenti. Durante l’anno appena trascorso sono stati 55.290 gli automezzi controllati e 65.706 le persone identificate in occasione dei servizi di controllo del territorio. I servizi di carabiniere di quartiere messi in campo nel centro storico di Fano sono stati 350. Nel periodo estivo, al fine di garantire maggiore tranquillità e sicurezza lungo il litorale e, in particolare nella zona lido di Fano, alle «normali» pattuglie si è aggiunta la stazione mobile ed il maggior presidio ha evitato che si verificassero fatti di particolare rilievo in quella zona. Rispetto al 2010 sono aumentati gli arresti, che da 193 sono passati a 204 del 2011. Le persone denunciate sono state 1.124 (erano 1.041 nel 2010). OPERA PADRE PIO RECUPERATI 22 automezzi rubati e refurtiva per oltre 200.000 euro. Importanti risultati sono stati ottenuti nell’attività tesa a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Aumentati anche gli arresti per spaccio: sono stati 61 contro i 50 del 2010, mentre sono stati 101 i soggetti denunciati in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (erano 75 nel 2010). Le persone segnalate quali Olio per i poveri della mensa: Olea ha donato trecento bottiglie IMPEGNO PER LA SICUREZZA Cosimo Giovanni Petese comanda la Compagnia di Fano dei Carabinieri, protagonista di brillanti operazioni I NUMERI Ben 350 servizi in centro Refurtiva per 200mila euro e chili di sostanze stupefacenti consumatrici di sostanze stupefacenti sono state 66. In totale i carabinieri del comandante Petese hanno sequestrato 2,306 kg di cocaina, 279 grammi di eroina, 2,646 kg di hashish, 956 grammi di marijuana, 20 piante di canapa indiana, 128 dosi di metadone, 71 compresse, alcune migliaia di flaconi e confezioni di varie specialità medicinali anabolizzanti. Il tutto per un valore complessivo di oltre un milione di euro. Per quanto riguarda l’attività di controllo sugli stranieri, sono stati 31 quelli proposti per l’espulsione (molti dei quali effettivamente espulsi grazie alla collaborazione con la Questura di Pesaro e Urbino nel servizio di accompagnamento degli stranieri ai centri di identificazione ed espulsione). Sono 122 gli stranieri denunciati in stato di libertà e 63 quelli tratti in arresto. L’attività del servizio di pronto intervento ha registrato oltre 1.000 interventi. Le persone denunciate in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza derivante dall’abuso di alcol o dal consumo di sostanze stupefacenti sono state 63, con ritiro delle patenti di guida. Le contravvenzioni al codice della strada elevate sono state 1.613 per l’importo di euro 385.397. Sono stati 177 gli interventi per incidenti stradali, dei quali6 mortali e 142 con feriti. SONO più di 300 le bottiglie d’olio che Olea ha donato, ieri mattina, alla Mensa di San Paterniano dell’Opera «Padre Pio». Un regalo solidale che i rappresentanti dell’associazione hanno voluto fare quasi in sordina. «Tra gli obiettivi dell’Olea — ha spiegato Ettore Franca, presidente — c’è quello di far conoscere l’olio del nostro paese. Abbiamo pensato di far apprezzare le caratteristiche di questo prodotto agli ospiti della Mensa». La donazione proviene dai tanti concorsi che l’associazione promuove durante l’anno «e rappresenta — ha aggiunto Franca — il “meglio del meglio” dell’olio preveniente da tutta Italia». Presente al momento della consegna delle casse contenenti le 300 bottiglie degli altrettanti produttori, anche il vescovo di Fano monsignor Armando Trasarti, che ha chiesto informazioni sull’olio e sulla coltivazione degli ulivi, e Gabriele Darpetti, presidente associazione San Paterniano. MISS IN VESPA vestite come la più famosa delle «vecchine», calze regalo per almeno mille bambini, cioccolata calda gratis e solidarietà. Sono gli ingredienti della festa della befana che prenderà il via al mattino in centro storico per poi spostarsi nel pomeriggio a Tre Ponti. Gente di Quinta, con il patrocinio del Comune ed il sostegno della Carnevalesca, ha organizzato per questa mattina una simpatica iniziativa che inizieranno alle 9,30 in piazza XX Settembre con giochi per bambini, dolciumi e momenti di animazione. Le befane, ci saranno alcune Miss dell’agenzia Montanari Comunicazione, saliranno a bordo delle vespe del Vespa Club Fano ed arriveranno intorno alle 11 in piazza dove regaleranno calze di dolciumi ai bimbi presenti. Stefano Ceresani del Caffè del Pasticciere, come sempre molto sensibile quando si tratta di partecipare ad iniziative pubbliche, regalerà invece oltre 500 litri di cioccolata calda. A margine dell’iniziativa quelli di Avis distribuiranno materiale informativo per sensibilizzare alla donazione, mentre sarà presente anche la lotteria del Carnevale che anche quest’anno metterà in palio una automobile. Alle 15 la befana si sposterà a Tre Ponti dove come da tradizione arriverà dal cielo con il paracadute. Anche nella cooperativa di Gino Bartolucci non mancheranno dolciumi ed animazione anche grazie a mago Giancarlo e alla piccola Elisa che a soli 5 anni salirà sul palco per mostrare le sue doti canore. Intanto la befana l’altro giorno si è presentata al centro trasfusionale dell’ospedale Santa Croce per donare il sangue. •• 12 FANO VENERDÌ 6 GENNAIO 2012 LA TUA FANO IL CAPOGRUPPO GIACOMO MATTIOLI «Non andiamo a sinistra semmai vogliamo la Lega» E tranquillizza sul dopo Aguzzi: «Siamo solidi» FIDUCIOSO Giacomo Mattioli, capogruppo de «La Tua Fano» NESSUN ribaltone con la sinistra, possibilità di ricucire il rapporto con la Lega, fiducia nel dopo Aguzzi. Giacomo Mattioli capogruppo de La Tua Fano è uno dei volti nuovi e giovani della politica fanese ma ha già le idee chiare sul futuro della sua lista civica e della coalizione Uniti per Fano. Mattioli, si è detto in più di una circostanza che la Tua Fano stia colloquiando con il Pd in vista delle prossime amministrative. Un ribaltone del genere è possibile? «Tranquillizzo subito il nostro elettorato: con il Pd non potrà mai esserci un’alleanza. Con loro non condividiamo nulla, abbiamo visioni diverse sulla città. E più probabile un riavvicinamento con la Lega che un’alleanza con il Pd». Quindi la Lega potrebbe rientrare nella coalizione? «Non è una cosa semplice perché ultimamente hanno attaccato questa amministrazione in maniera forte e anche come lista civica non abbiamo mai legato tanto. Però è anche ve- FUTURO «Con questo Pd non esiste una possibilità di intesa Abbiamo governato bene» ro che hanno fatto parte del progetto che ci ha portato al governo della città e se dimostreranno di voler rientrare siamo sempre disponibili ad un confronto». Con il Pdl i rapporti come sono? «Buoni, come sempre. Si sono sempre dimostrati alleati leali e corretti ed hanno sempre garantito un contributo importante. Cer- to dovremo capire il “peso” politico che hanno oggi dopo quello che è successo a Berlusconi, ma questo è un discorso che vale a livello nazionale anche per altri partiti, compreso il Pd». Voi il vostro dopo Aguzzi lo avete già deciso? «Avete individuato la figura che dovrà rappresentarvi? Innanzitutto vorrei precisare che Aguzzi continuerà a dare il suo contributo, gli anni da sindaco verranno messi a disposizione della lista civica e della coalizione. Trovare un altro Aguzzi non sarà semplice perché lui incarna una serie di caratteristiche politiche ed umane che in pochi hanno, però vorrei fare una precisazione importante. Non c’è scritto da nessuna parte che il candidato dovrà essere de la Tua Fano. A mio avviso dobbiamo lavorare ad un nuovo programma ed una volta stabiliti i punti saldi dovremo capire quale persona sarà più adatta per concretizzarli. Persona che potrà essere de La Tua Fano, come del Pdl o come di altre forze della coalizione». Paura che senza Aguzzi facciate fatica a riconfermarvi? «Come già detto lui non sarà semplice da sostituire però siamo molto fiduciosi perchè crediamo di aver amministrato bene e siamo anche consapevoli che l’opposizione non è mai riuscita a dare un contributo importante alla città. Sono certo che questa coalizione continuerà a governare a patto che la politica si riappropri del suo ruolo e riesca a dimostrare che quello che conta non è la poltrona ma il bene della collettività. Il Vescovo ha detto che bisogna “amare quello che si fa”, questa frase deve valere anche in politica». Corrado Moscelli COMUNE «VIRTUOSO» IL SINDACO SPIEGA COME RISANERA’ IL BILANCIO Tagli alle spese degli assessori TEMPO di bilanci per il Comune e nella riunione di giunta di martedì scorso il sindaco Stefano Aguzzi ha chiesto ai suoi assessori di limare quanto più possibile le spese nei vari settori per non essere costretti a mettere le mani nelle tasche dei cittadini. «Dallo stato ci saranno minori trasferimenti per 2,7 milioni di euro — spiega il primo cittadino — sono un sacco di soldi. Noi per cercare di far fronte a queste entrate che verranno a mancare abbiamo agito in tre modi: riducendo il numero dei dirigenti ed eliminando le Apo, estinguendo alcuni mutui e riducendo le spese nei vari assessorati. In questo modo siamo già riusciti a risparmiare 1,7 milioni di euro. Ci manca ancora 1 milione ed ho chiesto agli assessori di fare ulteriore economia anche se penso che sarà difficile fare nuovi tagli alle spese. Nell’ottica di fare “sacrifici” abbiamo tenuto in considerazione l’importanza dei servizi sociali e della pubblica istruzione che non subiranno grossi ridimensionamenti». A QUESTO punto la giunta sarà forse costretta a mettere mano all’Imu e alla tassa di soggiorno per cercare di rimpinguare quel milione di euro che verrà a mancare alle casse comunali. «Premesso che abbiamo già deciso di non aumentare i servizi individuali, c’è la possibilità di intervenire sull’Imu, ma risparmiando la prima casa e agendo eventualmente solo sulla seconda e sugli altri immobili oltre che sulla tassa di soggiorno. Vedremo il da farsi, siamo in una fase interlocutoria non abbiamo preso ancora decisioni». E a proposito di tassa di soggiorno ieri mattina l’assessore al Turismo Alberto Santorelli ha incontrato gli operatori di settore ai quali ha spiegato che se non si vuole arrivare alla tassa di soggiorno è necessario che gli addetti ai lavori siano pronti a fare qualche sforzo economico. Lunedì prossimo è in programma un nuovo incontro al quale parteciperà anche il sindaco. co.mo. Veglia speciale per i detenuti Marta sui tubi oggi al Dylan UNA veglia di preghiera per la pace e per i detenuti del carcere di Fossombrone. Domani alle 21 in Cattedrale monento di preghiera con il vescovo Armando Trasarti, preparata dalla Caritas Diocesana e dall’Azione cattolica diocesana, con la collaborazione delle Acli, dell’Ufficio pastorale giovanile, dell’Ufficio pastorale vocazionale e dell’Ufficio pastorale sociale e del lavoro. Il ricavato delle offerte sarà devoluto ai progetti di integrazione sociale dei detenuti del carcere di Fossombrone». UNA BEFANA folk punk all’italiana, stasera al Dylan. Il 2012 comincia alla grande nel locale di Fosso Sejore con il concerto dei «Marta sui tubi», uno dei gruppi più interessanti, originali e di qualità che offre la penisola. Pop irriverente, con testi pungenti, ironici e melodie intriganti: grazie a questi ingredienti, i Marta sui tubi sono diventati una della band più popolari in Italia e sul palco del Dylan presentano il loro nuovo album «Carne con gli occhi», uscito pochi mesi fa. Info. 0721 823421. L’OROSCOPO DEI POLITICI Il gioviale Santorelli viaggerà più del solito alla ricerca di contatti ECCO l’ultimo oroscopo di Riccardo Deli ai politici. Alberto Santorelli, 27 gennaio 1983, ore 23,25, Fano. Sole in Acquario, Ascendente Bilancia. Nonostante l’appartenenza al segno internazionale e cosmopolita dell’Acquario, il planetarium di Alberto Santorelli evidenzia il suo grande attaccamento al luogo natio. Il Sole (in Acquario) si trova infatti nella sua casa IV, la casa delle proprie origini, della famiglia natale, del luogo in cui si abita, della propria città. La Luna al Medium Cielo, all’inizio, cioè, della casa della carriera (la X), splende nel Cancro. Questo segno, che nella progressione zodiacale è il quarto, è il signore (o maestro) della IV casa che da esso, quindi, mutua i significati. La Luna in Cancro nel settore che indica la carriera e l’ascesa sociale fa pensare a un iter politico a fasi alterne, crescente e calante, come appunto la Luna. E dato che il settore inizia al 23˚ grado del Cancro per poi stendersi fino al 28˚ del Leone, segno dell’autorità e del comando, si desume che il soggetto abbia aspirato a posti in vista e di responsabilità (Leone) nella propria città (Cancro). Venendo ora ai transiti di Giove, dispensatore di eventi e situazioni fortunate, il suo ingresso nella casa delle alleanze, dei soci in affari, dei lavori in equipe, dei nemici dichiarati e delle cause legali è avvenuto il 13 aprile 2011. E’ probabile che, nei mesi passati e fino al 18 aprile 2012, il soggetto abbia messo o metterà le basi per cercare appoggi e nuove alleanze, che sia stato visto (e sia visto tuttora) dagli altri come una persona autorevole, dal carattere gioviale, privo di tratti arroganti e autoritari che pure potrebbero non essere estranei al suo carattere da- ta la presenza, alla nascita, di due pianeti «duri» come Plutone (in Bilancia) e Saturno (in Scorpione) congiunti in I casa. Dal 19 aprile 2012 al 9 maggio 2013 Giove percorrerà il campo 8˚, settore dei beni pubblici, dei beni posseduti in comune e quindi dell’amministrazione pubblica. La casa è sgombra di pianeti, non ci sono aspetti né particolarmente positivi, né negativi, quindi è lecito supporre che il soggetto passerà un perio- RICCARDO DELI «Fama, folla, potere quale politico non ci metterebbe la firma?» do di relativa tranquillità nel suo ruolo di amministratore. Uscito dall’8ª casa, l’astro si posizionerà, dal 10 maggio 2013 al 15 giugno 2014, nel campo 9 i cui significati sono legati all’estero, al lontano inteso anche come filosofie e religioni di altri continenti, agli stranieri, ai grandi viaggi (piacere o lavoro), alla metafisica. Ci sarà un intensificarsi di contatti con persone, associazioni e amministrazioni lontane, oppure il soggetto viaggerà più del solito e con risultati più lusinghieri. La congiunzione gioviana con la Luna natale, all’inizio della casa della carriera, inizierà il 18 gennaio 2014 e toccherà l’apice il 15 giugno 2014, quando i due astri si sovrapporranno al 23˚ grado del Cancro. Per avere una situazione del genere dovranno passare altri dodici anni: fama, folla, donne in congiunzione con fortuna, appoggi, ottimismo, potere nella casa della carriera, del prestigio. Quale politico non ci metterebbe la firma? FANO E VAL CESANO VENERDÌ 6 GENNAIO 2012 SCELTE DI FEDE LA SVOLTA «TRASMETTERE L’INVITO DI MARIA PERCHE’ TUTTI SI AVVICININO A DIO» HA LASCIATO LA BORSA PER OCCUPARSI DELL’AGENZIA DEDICATA A MEDJUGORIE Stefano Iacucci ogni mese a Medjugorie, miracoli spirituali e corporali MOLTE anche le guarigioni corporali, per le quali, dice Iacucci, «è stata istituita in questi giorni una commissione di inchiesta me- IN VIAGGIO La veggente Mirjana Dragivecic, di fianco Stefano Iacucci con sua figlia Sonya dopo un viaggio a Medjugorie, uno dei tanti che organizza non solo per i fanesi per i fedeli di diverse regioni TESTIMONIANZA «Coppie in odore di divorzio e atei che trovano la pace Guarite malattie gravissime» dica. Sono state accettate 485 grazie corporali. Tra le più eclatanti quella di uno scienziato coreano che aveva un figlio afflitto da varie patologie inguaribili: era ateo, ha chiesto la guarigione a Medjugorie e l’ha ottenuta e quindi si è fatto il viaggio dalla Corea per salire al monte delle apparizioni e per lasciare una statua della Madon- na». Storie di fede e di abbandono. Lo stesso Iacucci in questi giorni ha fatto una scelta difficile e radicale. Tutti cercano il lavoro? Lui, con una famiglia numerosa, l’ha lasciato: «Sì, ho lasciato il mio lavoro di consulente finanziario, grazie a cui vivevo bene, per dedicarami solo all’organizzazione di pellegrinaggi nella mia filiale di Lucrezia di via Flaminia 154 (0721 877283) dell’agenzia Enterprise. Non appena ho lasciato il lavoro ho ricevuto tante richieste da persone che non sapevano di me, ma che cercavano la Madonna. Si sono subito aperte nuove possibilità. Anche questa è una grazia. Organizziamo pellegrinaggi ogni mese, da marzo a dicembre, con partenza da Ancona. Il prossimo il 16 marzo, sarà per festeggiare il compleanno della veggente Mirjana e assistere all’apparizione della Madonna. La quale sta mantenendo la sua promessa: proprio a Mirjana ha detto che sarebbe apparsa ogni 2 del mese per dare un messaggio al mondo. E così è. Un messaggio che ci invita ad avvicinarci a Dio, a staccare i piedi da terra per trovare la pace vera e aprirci alla vita eterna». Davide Eusebi DIGITALE TERRESTRE CHIAMATE A CATENA DEI TELESPETTATORI FANESI PER GUAI TECNICI Segnale Tv, antennisti sull’orlo di una crisi di nervi UN INIZIO di anno frenetico per gli antennisti. Il passaggio al digitale terrestre ha comportato non pochi problemi ai telespettatori fanesi e una relativa impennata nelle richieste d’aiuto ai tecnici. In molte zone della città, infatti, si lamenta la mancanza del segnale per alcune reti. Alla Trave fa difetto Mediaset e a Carrara la Rai; a Centinarola gli appartamenti di Laura e Matteo distano solo pochi metri ma lei non vede nessun canale della Rai (e neppure Cielo) mentre lui li prende «tutti e di più perché ho due antenne: una rivolta verso Ancona e una verso Novilara»; in zona Flaminio Giacomo è costretto a risintonizzare i canali «un giorno sì e uno no perché qui molti sono “ballerini” (tipo La7, MTV...) e ogni tanto vanno e vengono. Nessun problema con Rai e Mediaset, purtroppo non si vede Real TV (quello dove fanno vedere come costruire le cose...) che invece in zona Poderino si vede alla perfezione. L’antennista mi ha detto che sono problemi temporanei e che hanno in tanti, finchè il segnale non sarà potenziato» . Alla Trave accendere la tv su Canale 5 fa venire il nervoso… con tutti quei pixel (rettangolini) che disturbano l’immagine mentre Sant’Orso è invece una zona che vale oro: qui lo switch off è arrivato senza recar danno a nessuno. «Molti dei problemi sono interni — spiega Enrico Londei titolare di “Digital Service” — ovvero legati ai conflitti tra i vari segnali». Non dipendono quindi dalle an- •• LA MISSIONE Consulente finanziario lascia il lavoro per guidare i fedeli verso la Madonna HA FATTO scoprire Medjugorie a tantissimi fanesi e non solo, introducendoli al mistero delle apparizioni della Madonna. Stefano Iacucci, sposato, cinque figli, ha lasciato proprio in questi giorni la sua attività di promotore finanziario, per abbracciarne totalmente un’altra, quella di scout dello spirito in uno dei luoghi più frequentati e vissuti dai cattolici: «La mia prima volta fu nel 1997 e lì è scoccata la scintilla: sono andato là per ringraziare per la nascita di mio figlio nonostante avessimo deciso di non averne più. Luca è nato nel giorno del mio compleanno e io ho letto ciò come un regalo di Dio. A Mediugorie ho trovato la pace ed è stato l’inizio di un nuovo percorso. Ci sono tornato centinaia di volte». E con lui tante persone che hanno trovato soprattutto grazie spirituali: «Gente che era atea — spiega Iacucci — si è ritrovata ad andare a Messa e a convertirsi aprendo il suo cuore a Dio e trovando la pace vera». Un caso emblematico? «Una signora che dopo 57 anni ha sentito la necessità di confessarsi proprio dopo essere venuta a Medjugorie. La Madonna ha salvato anche tante coppie sull’orlo della separazione, togliendo la cattiveria dal cuore e donando il perdono là dove c’era l’odio. Ho visto abbracciarsi persone che sono andate là con le carte del divorzio in tasca. Chi va a Medjiugorie col cuore aperto, riceve il multiplo». 13 tenne, ma dalle reti televisive. Sebbene alcuni di questi problemi di ricezione si possano ovviare rivolgendo l’antenna altrove, è bene sapere che questo è un semplice e momentaneo palliativo. Al massimo «al momento è conveniente LAMENTELE Alla Trave fa difetto Mediaset a Carrara problemi con la Rai Frequenze ballerine al Flaminio avere due antenne — dice l’antennista — che è poi il tipo di intervento che stiamo facendo di più». Il motivo: «perché le antenne rivolte verso il ripetitore di Fossombrone hanno problemi con i cana- li Rai mentre quelle rivolte verso il Conero hanno uno scarso segnale Mediaset». «Fino ad aprile almeno — continua Londei — occorre solo aver pazienza e risintonizzare i canali con cadenza settimanale. Rai e Mediaset, infatti, non hanno ancora risolto il problema dell’interferenza tra le frequenze. In parole povere: utilizzano le isofrequenze, ovvero le stesse frequenze in tutta Italia. Per farlo, però, devono adottare dei ritardi tra i vari ripetitori per non sovrapporsi. Se non si accoppiano bene succedono i casini di questi giorni. Noi antennisti non possiamo farci nulla. L’unica soluzione quindi è aspettare, pazienti». Tiziana Petrelli MONDOLFO Oggi al castello arrivano i re magi: il presepe vivente animerà il borgo ARRIVANO oggi i Re Magi anche nel Castello di Mondolfo, per la seconda rappresentazione di «Presepepaese», il presepio vivente che anima il centro murato della Città a Balcone sul Mare. La sacra rappresentazione, dalle ore 17,30 alle ore 19, al lume delle fiaccole, proporrà un itinerario ampiamente rinnovato dalle precedenti edizioni, per conoscere luoghi insoliti e particolarmente suggestivi di uno dei più grandi castelli del litorale difronte al mare Adriatico. Il successo della prima serata del 26 dicembre scorso, nella giornata successiva al Natale, il giorno della Natività, ha segnato l’ottimo inizio di questa edizione 2011: particolarmente apprezzato il «cortile del loggiato», trasformato in grande bazar, così come la riproposizione del censimento e del tributo all’imperatorie. La Sacra Famiglia, impersonata dal nucleo famigliare di Mirco Mattioli, Valeria Rossi e la loro neonata Gloria, ha ben rappresentato il calore ed il messaggio di speranza del Natale. «Un itinerario nel centro — sottolineano i volontari della Parrocchia che col concorso del Comune allestiscono “Presepepaese” — che vede l’intero Castello trasformarsi in un grande presepio, facendo partecipare tutti i sensi alla gioia del Natale». Ancora due appuntamenti, dunque, per la sacra rappresentazione di «Presepepaese», la più grande del litorale Adriatico, in programma oggi e domenica 8 gennaio, sempre ad ingresso gratuito, dalle ore 17,30 alle ore 19. Info: www.parrocchiamondolfo.it; 0721.957257. l.d. 6 ••• PESARO SPORT il Resto del Carlino VENERDÌ 6 GENNAIO 2012 Riaggregato quattro mesi dopo l’operazione ai crociati. «Due infortuni gravi, credo di aver dato ALMA FANO abbastanza. Non vedo l’ora di tornare a giocare. Voglio rifarmi con questa maglia, che adoro» Urbinati, ecco il primo acquisto · Fano NON SI È GODUTO niente del nuovo corso granata. Nè in coppa a inizio stagione ne in campionato. Infortunatosi durante il quadrangolare Amati di Lucrezia il 12 agosto, l’aitante mediano Gianluca Urbinati ha passato tutto il tempo a curarsi. Ora però, a quattro mesi dall’operazione ai crociati, il calvario per Gianluca è finito. Il 24enne marottese si è aggregato al gruppo da qualche settimana e per il centrocampo dell’Alma sarà proprio lui il nuovo acquisto, indipendentemente dall’arrivo di un valido elemento per la mediana, che la dirigenza del Fano ha promesso entro una quindicina di giorni (Marinucci o chi per lui). Se non si fosse fatto male, Gianluca avrebbe giocato tanto, quindi sarà importante il totale recupero, in modo da dare valore aggiunto a un reparto che in breve avrà notevoli frecce al suo arco. «NON VEDO l’ora di tornare ad assaporare il calcio giocato — spiega Gianluca — e dopo tanto soffrire, riabilitazione, allenamenti specifici, piscina, finalmente posso cominciare a lavorare con i compagni. In questi giorni mi sto allenando a parte ma intensamente, in attesa dell’ultimo controllo che farò dal prof. Cerulli fra una settimana. Visita che dovrebbe risultare decisiva. Se sarà così, a inizio febbraio potrò rendermi disponibile. Fisicamente sto bene, mi alleno su buoni ritmi anche grazie alla tabella di lavoro predisposta dal prof Renzoni e da mister Baldassarri». Non è stato fortunato Urbinati in questi anni: «Direi proprio sfigato: a Gubbio quando stavo andando molto bene mi infortunai seriamente e rimasi fuori un anno; dopo un lungo e sofferto recupero finalmente ritrovo il professionismo a Fano ed ecco un altro grave infortunio! Credo di aver dato abbastanza alla sfortuna. Adesso voglio solo pensare a rifarmi con la maglia granata, che adoro». Da Urbinati poi un grazie «ai tifosi del Fano che mi sono stati sempre vicino, ai tanti fisioterapisti che mi hanno seguito pas- Vis Pesaro Alla scoperta degli avversari Real Rimini? Prego suonare all’albergo · Pesaro MAROTTESE Gianluca Urbinati si dispera dopo un gol sfiorato. Il centrocampista sa farsi valere anche in fase conclusiva so passo, a tutti coloro che continuano a credere in me e sono tanti, compagni di gioco, dirigenti». Fano dunque ben assortito in vista del girone di ritorno. «Per me questo Fano è molto forte; l’ho visto spesso dalla tribuna e sono certo che andremo a disputare un grande girone di ritorno». Ieri prove anti Lamezia al Mancini, ad eccezione di Piccoli, Muratori e Urbinati. Vista la ritrovata abbondanza non è emerso nulla circa la formazione, che solo il tecnico ha in testa. ANTICIPO. Stasera va in scena un succoso anticipo della prima di ritorno: al Curi si gioca Perugia-Aversa (20,30, diretta su SportItalia). Roberto Farabini C’ERANO un napoletano, un bolognese e un piemontese. Sembra l’inizio di una barzelletta, invece è la storia del Real Rimini, ultima della classe che la Vis affronterà domenica al «Romeo Neri». Scordatevi (operazione non difficile, per la verità) la squadra che all’andata subì dai pesaresi 4 reti, che aveva nel pittoresco presidente campano Aquilino Di Tora la mente del mercato e nel figlio, l’attaccante Andrea Di Tora, il «fiore all’occhiello» di una squadra capace di segnare 6 reti (e incassarne 49) in 17 partite. Questo sarà un Real Rimini in fase di ricostruzione: il nuovo presidente, l’impresario edile bolognese Gabriele Dragoni, dopo aver «affittato» la società ha nominato come allenatore il piemontese Dario Dighera, 39 anni, ex Santhià (dove ha allenato l’ex vissino Barison) e Biellese, esordiente assoluto in D. Prima di appendere le scarpette al chiodo per completare gli studi, ha giocato con Ivrea, Biellese e nel settore giovanile «della Juve con Giampaolo, Micillo e Sartor». Ora è un credente praticante del 4-4-2: «Purtroppo — spiega — dopo il pareggio con la Recanatese, con gli svincoli in mano già firmati da Di Tora, se ne sono andati via tutti: Barbato, Famiano, Donzelli e Rocco. E’ rimasto solo Camillini (foto). Ora abbiamo una Juniores a cui stiamo aggiungendo qualche svincolato. E’ arrivato solo l’esperto Farabegoli (35 anni ex Cesenatico, ndr). Stiamo ancora trattando l’ex Altamura Ianni, Capuano e il cugino di Perrotta, oggi al San Marino. Ma per domenica, rispetto all’ultima trasferta di Agnone, rientra solo Grimaldi, reduce da un lungo infortunio». Curiosità: la sede della società è all’albergo Kent di Rimini, zona mare. «Sappiamo che i playout sono per ora una missione impossibile. Ma l’obiettivo è di migliorarsi: è lo stimolo che mi ha fatto accettare questa offerta. E la nuova gestione ha dato tranquillità: ora siamo felici di arrivare al campo e allenarci. Che partita sarà con la Vis? Chiaramente difficile. Loro sono organizzati e sereni, noi possiamo solo crescere». Gianluca Murgia Dilettanti Utilizzzati 148 arbitri (di cui 29 Cai) e 103 assistenti. In Eccellenza svetta Cudini di Fermo Arbitri, le classifiche dell’andata: Pompei ai primi posti Giacomo Pompei Poentini della sezione di Pesaro · Pesaro AL TERMINE dei gironi di andata dei campionati regionali si possono analizzare anche le presenze di arbitri ed assistenti che hanno diretto le 945 partite di Eccellenza, Promozione e Prima categoria. Un esercito di 148 arbitri (29 dei quali del C.A.I. provenienti da fuori regione) e 103 assistenti che hanno girato in lungo e in largo la regione dal 3 settembre al 22 dicembre. Per gli assistenti il numero è sicuramente insufficiente visto che a volte vengono designati sia il sabato che la domenica (solo in Promozione). Anche il gentil sesso è largamente rappresentato con 4 arbitri e 15 assistenti. Vediamo il dettaglio. Sezioni. Quella di Ancona ha fornito il maggior numero di arbitri (22) e assistenti ( 18), seguita da Macerata (21-18), Pesaro (20-17), Fermo (20-12), Ascoli (14-14), San Benedetto (14-8) e Jesi (8-16). Classifica generale per numero di presenze. Al primo posto Feliks Musta (San Benedetto) con 15 presenze (2 Ecce, 10 Promo, 3 Prima); seguono Filippo Pirani (Jesi) con 14 (1-10-3) e una sfilza di arbitri con 13. Tra questi Francesco Baietta di Pe- saro che ha diretto 1 gara in Eccellenza, 1 in Promozione e 11 in Prima categoria. Classifica di Eccellenza. Primeggia per presenze Cristian Cudini della sezione di Fermo con 9 gare dirette; seguono con 8 Giacomo Pompei Poentini di Pesaro e Denis Didu di Jesi; quindi con 7 Marco D’Ascanio e Marco Rossetti, entrambi di Ancona; a quota 6 Cosignani di San Benedetto e Guerrieri di Ascoli, Catani di Fermo e D’Angelo di Ascoli. Classifica di Promozione. Svettano in tre a quota 11 presenze: Antonio Martiniello di Macerata, Cristian Mariotti di Ancona e Giacomo Caporaletti di Macerata; a quota 10 Musta di San Benedetto, Pirani di Jesi, Mataloni, Albanesi e Salvucci di Macerata, Marconi di Ancona. Classifica Prima categoria. Al primo posto Francesco Baietta della sezione di Pesaro con 11 presenze, seguito da Picchio di Macerata con 10; quindi 9 arbitri con 9 presenze, fra questi Umberto Carriera di Pesaro. Classifica generale assistenti. Al primo posto per presenze, a quota 19, Umberto Sclavi di Macerata, Mattia Gasparri di Pesaro, Laura Gigli di Ma- cerata, Chiara Francesca De Marino di Jesi. Seguono a 18 Marco Petracci e Fabrizio Grisei di Macerata, Luigi Domenella di Ancona. A quota 16 Marco Sorcinelli di Pesaro. Classifica Eccellenza. L’assistente più assiduo è Umberto Sclavi di Macerata con 12 presenze, segue con 11 Marco Ladisa di Ancona, quindi Mattia Gasparri di Pesaro con 10. Classifica Promozione. Chiara Francesca De Marino (Jesi) è la più gettonata con 18 presenze; seguono Laura Gigli di Macerata con 17 e Marco Antonelli di Macerata con 15. Marco Sorcinelli (Pesaro) è a quota 13. Arbitri Cai (Commissione interregionale). Infine la graduatoria di utilizzo in Eccellenza di arbitri provenienti da fuori regione. La squadra che ne ha più beneficiato è il Tolentino (7); seguono Fermana e Maceratese con 6, B. Nazzaro con 5, Cingolana e Montegranaro con 4, Corridonia ed Elpidiense con 3; Grottammare, Monturanese, Fortitudo, Belvederese, Vigor e Cagliese con 2; Truentina, Montecchio, Fossombrone e Urbania con 1. Giuseppe Stulzini
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