Un piano anti-debito - Movimento 5 Stelle Fano
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Un piano anti-debito - Movimento 5 Stelle Fano
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 09/08/12-N:RIBATTERE PESARO *e 1.00 Lazio, Abruzzo e Umbria. e 1.20 Resto d'Italia salvo promozioni e tandem. 7 Prezzi promozionali: nella provincia di Macerata q 0,70. Nelle restanti province delle Marche q 0,50. 7 Tandem con altri quotidiani (non acquistabili separatamente): nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto Il Messaggero + Quotidiano q 1,00, la domenica con Tutto Mercato q 1,20. In Umbria e Abruzzo Il Messaggero + Corriere dello Sport-Stadio q 1,00 Nel Molise: Il Messaggero + Il Quotidiano del Molise q 1,00. Nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valenzia Il Messaggero + La Gazzetta del Sud q 1,00 INTERNET: www.ilmessaggero.it Sped. Abb. Post. legge 662/96 art. 2/19 Roma Di Pietro e Grillo LECATTIVE TENTAZIONI DELNUOVO POPULISMO di GIOVANNI SABBATUCCI N ELLE fasi di crisi, quando le aspettative di benessere declinano e aumenta la complessità dei problemi da affrontare, arriva il momento dei grandi semplificatori, ovvero dei populisti. Il discorso populista può prendere forme diverse – di destra, di sinistra e persino di centro – ma si basa da sempre su un assunto comune, che consiste in una rappresentazione semplificata e dicotomica della realtà. Da un lato c’è il popolo (o la nazione, o i cittadini), un’entità indifferenziata e indefinibile, vista come naturalmente buona e depositaria di ogni virtù. Dall’altro le macchine del potere: i partiti, che dividono ciò che dovrebbe essere unito, i gruppi di pressione e le oligarchie finanziarie, che tramano nell’ombra aidanni della collettività. Per risolvere ogni problema basta dunque rimuovere le oligarchie e affidare la gestione della cosa pubblica ai comuni cittadini (la cuoca di Lenin nella versione di sinistra, il ragioniere di Guglielmo Giannini in quella di destra, ma anche un inflessibile magistrato nei sogni delneo-giustizialismo italiano). Il trucco sta naturalmente nell’attribuirsi la rappresentanza di quei cittadini, al di là di ogni verifica elettorale, e nel dipingere gli altri come portatori degli interessi delle caste. Umori variamente populisti hanno sempre circolato all’interno delle democrazie occidentali. Ma i movimenti da essi ispirati, dalla fine della seconda guerra mondiale in poi, hanno avuto vita breve e si sono sgonfiati dopo qualche effimero successo. Potremmo allora pensare che la stessa sorte sia fatalmente riservata al movimento Cinque stelle di Beppe Grillo, che oggi naviga nei sondaggi su percentuali più che lusinghiere, o all’Italia dei valori di Antonio Di Pietro. ANNO 134 - N˚ 219 e 1.00* IL GIORNALE DEL MATTINO GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012 - S. TERESA BEN. DELLA CROCE Monti vedeAlfano e Casini: a settembre tagli e dismissioni.Allarme della Fornero «Un piano anti-debito» Napolitano firma la spending ma critica l’eccesso di decreti DOPING La versione di Schwazer: ho comprato l’Epo in Turchia ROMA K Mario Monti consulta Pier Ferdinando Casini e Angelino Alfano sulla crisi economica, mentre oggi dovrebbe sentire al telefono il leaderdel Pd Pier Luigi Bersani. Sul tavolo l’abbattimento del debito pubblico, le misure per rilanciare la crescita e il nodo delle riforme. A settembre un piano anti-debito con tagli e dismissioni. Dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha firmato la spending review, arriva un monito: troppi decreti e fiducie, ma c’è un’emergenza senza precedenti. Intanto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, lancia un allarme: «Autunno difficile, futuro industriale a rischio. Gli imprenditori investano di più». In vendita palazzi e castelli per 1,5 miliardi ROMA K Una partita in sei mosse nell’arco di cinque anni per dare scacco matto al debito pubblico italiano. Una partita da 170 miliardi di euro, da giocare tra il 2013 e il 2017, perer riportare il debito intorno alla soglia di sicurezza del 107% rispetto al Pil. Tra i beni in vendita 350 palazzi e castelli per un valore di 1,5 miliardi di euro. Una società si occuperà di alienare i beni di Stato. Di Branco e Pirone a pag. 4 COLOMBO, CONTI, COSTANTINI, FUSI, NICOTRA, STANGANELLI E TERRACINA ALLE PAG. 2, 3, 4 E 7 di VINCENZO CERAMI U NA cosa è essere atleti, ben altra essere campioni. E di campioni ne nascono pochi, sono destinati a restare nella storia mondiale dello sport e sono perennemente alla rincorsa di un record assoluto da superare. Essere campioni vuol dire aver conquistato un’identità personale a tutto tondo, riconosciuta e unanimemente apprezzata. Un campione, in quanto modello di perfezione, totalmente dedito al nutrimento del proprio talento, non può uscire dall’immagine omologata che tutti si sono fatta di lui. Continua a pag. 12 Imprese di volley e Settebello Terzopugilealmenobronzo LONDRA K Doppia impresa azzurra: volley e pallanuoto in semifinale, entrambi battendo gli olimpionici uscenti. La squadra di Berruto ha sconfitto gli Stati Uniti 3-0 e ora dovrà vedersela con il Brasile. Il Settebello ha invece battuto l’Ungheria 11-9. In semifinale troverà la Serbia. Nella boxe Vincenzo Mangiacapre ha conquistato la semifinale, quindi almeno il bronzo: è il terzo azzurro a riuscirci. DE LUCA, DE MARTINO, DE MIN E SANTI NELLO SPORT CANETTIERI E MERCURI A PAG. 9 Severino in visita a Regina Coeli pronte misure alternative al carcere L’unico regalo dell’estate torrida fermate finalmente le botticelle Continua a pag. 8 A PAG. 8 CORRAO A PAG. 6 ROMA K Dai dintorni della capitale fino al centro città, continua l'assedio degli incendi, molti dei quali di origine dolosa. A Tivoli un uomo ha appiccato le fiamme ad alcune sterpaglie e mentre cercava di allontanarsi è stato individuato e bloccato dalla polizia. Tra Ciampino e Marino è stato evacuato un supermercato circondato dalle fiamme. Ma a bruciare è tutta l’Italia: i roghi sono centinaia e si registrano anche due morti. A Borgotaro, sull'appennino parmense, un uomo di 87 anni è stato ucciso nel vasto incendio di un bosco. A Sabbioni di Loiano, nel bolognese, un ottantenne è morto a causa delle fiamme di sterpaglie che lui stesso stava bruciando. In Toscana sono stati salvati 25 scout in difficoltà. Moltidegliincendisonodolosi. LA STORIA S ROMAK Burocrazia asfissiante, giustizia lenta etroppe tangenti. Sono tre mali che caratterizzano l’Italia e le assegnano la maglia nera tra 26 Paesi, europei e non. Le aziende, inoltre, pagano una bassa qualità dei servizi pubblici e delle infrastrutture. E’ la Confcommercio, con una ricerca dell’Ufficio studi che passa al setaccio i rapporti tra Stato e aziende e indaga sulle ragioni dell’evasione, a stilare per l’Italia una pagella tutta con il segno rosso, ad esclusione di sanità e istruzione primaria: due settori in cui possiamo vantare un ottimo settimo posto. Secondo l’associazione le attività sommerse hanno raggiunto il 17,5% del Pil. Sfugge così al fisco una cifra stimata pari a 154 miliardi di tasse non pagate. Italia in fiamme, due morti a Roma scatta l’emergenza IL CASO EBASTIANO deve aver avuto gli occhi belli, si capisce anche ora che non ha più sguardo. Attraverso le sbarre della cella in cui è rinchiuso, gli cade addosso il sorriso preoccupato di una signora bruna. Si chiama Paola Severino, fa il ministro della Giustizia, è un avvocato, è una mamma, ha il valore aggiunto delle donne. Lo guarda con dolcezza, gli chiede come sta. Sebastiano le risponde qualcosa sottovoce, ma il sorriso no, non lo ricambia. Evasione e tangenti siamo ultimi in Europa Centinaia di roghi da Nord a Sud. A Tivoli preso un piromane CONTINUA A PAG. 12 di MARIDA LOMBARDO PIJOLA IL RAPPORTO Paura Totti scongiurata la lesione di LUCA RICCI D ROMA K La paura per il dolore alla caviglia è passata. Ma la preoccupazione per Francesco Totti è stata tanta. Gli esami a Villa Stuart hanno evidenziato un’infiammazioneai tendini peronei della gamba sinistra. Nessun problema,dunque,alla placca di titanio applicata nel febbraio di sei anni fa. ICIAMOCELO francamente, non c’è niente come l’estate per far venire fuori le cose nella loro brulla desolazione. Che sia il fetore di un cassonetto di rifiuti o la cellulite di una turista con un pantaloncino troppo corto, quando il caldo infuria per le strade i nostri limiti si vedono meglio, sono messi in evidenza. C’è la solitudine dell’anziano parcheggiato su una panchina, o quella del padre di famiglia attaccato al bocchettone dell’aria condizionata. Quest’anno tutto ci rema contro. Ferretti nello Sport Continua a pag. 12 Toro, la fortuna è dietro l’angolo B UONGIORNO, Toro! Nella sequenza zodiacale il vostro segno governa e influenza il tesoro pubblico, il commercio, le banche. Ultimo quarto in Toro diventa così importante per noi tutti, ma siete voi che potreste guadagnare di più o, dipende, perdere di meno. Nonostante un Mercurio instabile, che rende volubili anche i vostri soci, con il vostro fiuto indovinerete l’affare giusto. In amore lasciate che siano gli altri a indovinare, a scoprire, le corde sensuali del vostro animo (corpo): lasciatevi prendere. Auguri! © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 11 -MSGR - 20 CITTA - 2 - 09/08/12-N: 2 PRIMO PIANO LA POLITICA IL MESSAGGERO LE QUESTIONI APERTE GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012 IL CASO In una nota l’apprezzamento di palazzo Chigi per le proposte azzurre Monti vede Alfano e Casini «Avanti con le dismissioni» Il segretario Pdl: spread, caso chiuso. Il leader Udc: abbattere il debito di CLAUDIA TERRACINA ROMA- Prima delle brevi vacanze, Mario Monti consulta Pier Ferdinando Casini e Angelino Alfano sulla crisi economica, mentre oggi dovrebbe sentire al telefono il leader del Pd Pierluigi Bersani. Sul tavolo l'abbattimento del debito pubblico, le misure per rilanciare la crescita e il nodo delle riforme. Ma il nodo politico è l’abbassamento della tensione con le forze politiche, in particolare con il Pdl. Una sorta di verifica con la maggioranza prima delle vacanze, che serve al professore per sondare gli umori dei partiti che sostengono il governo in vista della ripresa di autunno che si annunciacaldissima. E per chiudere il girodiconsultazioni, dopo l'incontro di iericon Renato Schifani il professorevedrà domani Gianfranco Fini. Il premier riceve in mattina il leader dell'Udc che annuncia per settembre «un «piano per tagliare il debito esaminando tutte le proposte Angelino Alfano sul tappeto». Alle 17 è la volta del segretario del Pdl che pone i paletti del suo partito: «Le nostre priorità saranno l'elezione diretta del Capo dello Stato e il taglio del debito», premette. Ma il clima volge al bello, tanto che Alfano si premura di assicurare che «dopo la telefonata di scuse di ieri fatta da Monti a Berlusconi è definitivamente chiuso il caso nato dalle frasi del professore al Wall Street Journal sullo spread che «sarebbe salito a 1220 se il governo precedente fosse ancora in carica». Monti, dunque, incassato il rinnovato sostegno di Pdl e Udc, si concentra sulle prossime mosse, a cominciare dal piano delle dismissioni, come risulta da un comunicato diffusoin serata al termine del colloquio con Alfano: «Il governo condivide le finalità della pro- posta del Pdl di revisione della spesa pubblica ed esprime apprezzamento per la volontà di collaborare con per esaminare metodi e tempi del programma di dismissioni pubbliche». Problemi risolti, dunque? Casini, interrogato sul tema, non si sbilancia. «Anche se avessimo parlato delle tensioni con il Pdl, non lo direi certo», scherza con i cronisti. Salvo poi esprimersi positivamente sulla buona salute dell’esecutivo dei professori, spiegando di aver trovato Monti «per nulla preoccupato, sereno, anzi serenissimo». Allafine dell’intenso pomeriggio le nubi sul governo sem- brano, dunque, diradate. Ed Alfano promette che «a fine agosto il Pdl rilancerà la proposta sul debito con un ulteriore studio». Il piano illustrato dal segretario del Pdl prevede la creazione di un fondo cui lo Stato ceda i beni pubblici. La riduzione del debito pubblico è stato anche uno dei temi al centro del confronto fra Monti e Casini. «Abbiamo parlato dei prossimi impegni del governo alla ripresa dei lavori- spiega il leader centrista- e il primo di questi impegni, insieme alla fase 2 della spending review, sarà un piano per l'abbattimento del debito, che va impostato su cifre realistiche, non da libro dei sogni». E se gli si chiede se si riferisca al piano Alfano, replica: «Dico solo che leggo di misure irrealistiche». Mentre definisce «interessante» la proposta Amato-Bassanini, che entro il 2017 dovrebbe dare un gettito ipotizzato in 178 miliardi in 5 anni. Insomma, per dirla con Casini, a palazzo Chigi si sta facendo « una sorta di inventario delle proposte». Ma il governo, ovviamente, ha una strategia propria. A palazzo Chigieal ministero dell’Economia, fanno presente fonti di governo, i tecnici sono già al lavoro da tempo e «le idee sono chiare, sia per quanto riguarda gli strumenti sia per la tempisticadei provvedimenti da mettere in campo». Oggi colloquio telefonico con Bersani © RIPRODUZIONE RISERVATA IL RETROSCENA Pier Ferdinando Casini di MARCO CONTI ROMA - Prima Casini e poi Alfano. Prima i timori per l’andamento dei mercati, poi la preoccupazione per un clima politico troppo surriscaldato per un Paese che rischia di dover chiedere, dopo la Spagna, aiuto al fondo anti-spread. Mario Monti riceve i due leader a palazzo Chigi, ma solo al segretario del Pdl tributa l’onore di un riconoscimento ufficiale per il piano di dismissioni del patrimonio pubblico. Un gesto politico e non di sola cortesia, che il presidente del Consiglio fa anche per ridimensionare le preoccupazioni di quelli che nel Pdl - dopo lo scontro del giorno prima - danno Monti già perso alle ragioni del centrosinistra e di coloro che intendono far proprio la sua agenda anche nella prossima legislatura. Ad imporre la massima cautela nei rapporti con il professore è stato lo stesso Silvio di ETTORE COLOMBO ROMA - L'Udc punta ad essere il «baricentro di una nuova proposta politica che raccolga lo spirito del governo Monti». Lo dice chiaramente il leader centrista Pier Ferdinando Casini dagli studi di Uno Mattina, ma - avverte Casini, questa grande coalizione dovrà inevitabilmente fare a meno di chi in nome del populismo e della riproposizione di protagonisti della vecchia stagione si autoesclude. L'Udc - spiega Casini - punta ad aggregare, con l'aiuto di Fini, «un contenitore che abbia al suo interno politici seri e uomini nuovi», candidandosi a governare senza «prescindere» dall'area del Pd. Certo, chiarisce Casini, il centro è «alternativo alla sinistra socialista», ma «in un periodo di emergenza gli schemi tradizionali saltano». In quest'ottica l'Udc sta lavorando alla consueta convention di Chianciano dei primi di settembre: lì potrebbe nascere un nuovo soggetto politico. Gli inviti per Chianciano, ancora riservati, saranno recapitati a esponenti di spicco del governo, a rappresentanti della società civile e imprenditori, tra cui Emma Marcegaglia, al mondo cattolico (area di Todi) e a moderati in rotta col Pdl come Beppe Pisanu. Soprattutto, ci si prepara in vista del primo Berlusconi frena i falchi, resta la tentazione di sfilarsi in autunno Il premier lavora alla nuova agenda «Peròvoglio garanziedai partiti» Berlusconi nel vertice serale a palazzo Grazioli che ha preceduto la salita di Alfano a palazzo Chigi. Il Cavaliere, malgrado l’irritazione per le bordate poi corrette di Monti, non intende ripetere l’errore fatto nel ’94 con Lamberto Dini che finì col consegnarlo alla sinistra. Ovvio quindi che Alfano al presidente del Consiglio abbia ribadito il massimo sostegno comprendendo le ragioni che in pochi mesi lo hanno costretto a lavorare solo con lo strumento del decreto. A Monti la gestione dello spread, ai partiti arrivare a quella legge elettorale che lo stesso presidente del Consiglio ha più volte indicato come riforma in grado di contribuire al rasserenamento dei mercati.Obiettivo arrivarealla scadenza naturale della legislatura senza il Porcellum e senza che sia necessario inoltrare alla Commissione e alla Bce formale richiesta d’aiuto.Due scommesse che ieri nei colloqui a palazzo Chigi si sono intrecciate e che il Paese rischia di perdere se la situazione dovesse precipitare e lo spread dovesse spingere il Pae- se al voto anticipato per permettere la nascita di un governo politico in grado di trattare le condizioni che verranno messe nero su bianco nel memorandum. Monti sa che senza nuova legge non potrà muoversi prima da palazzo Chigi e ha bisogno di mettere a punto una nuova agenda. Berlusconi sa che con l’attuale Porcellum è destinato a dividere, molto probabilmente, la rappresentanza del 45% riservata all’op- Per il professore essenziale arrivare al superamento del Porcellum posizione, con una miriade di soggetti politici. Sulla legge elettorale è in corso una trattativa molto difficile. Una sorta di sfida che si sta consumando sull’orlo di un burrone e che verrà vinta da chi deciderà di frenare per ultimo senza rischiare di sfracellarsi al suolo. Ai leader dei due partiti incontrati ieri, e presto anche al segretario del Pd Pier Luigi Bersani, Monti ha quindi chiesto quali sono i margini di manovra che il suo governo ha da settembre a fine legislatura. Se l’Udc di Casini continua a dare carta bianca al professore, il Pdl di Alfano - presentan- Sicilia,provedidialogoprogressisti-moderati CentristiprontiasostenereildemocratCrocetta,Lombardotentadianticipareleurne appuntamento elettorale: quello della Sicilia. Il segretario regionale Udc nell’isola, nonché capogruppo al Senato, Gianpiero D'Alia, ha fatto la classica mossa del cavallo. A fronte di un Pd, quello siciliano, imballato e dilianato dai veti interni in vista di elezioni regionali che si dovrebbero tenere il 28 ottobre, ma che la giunta dimissionaria di Lombardo potrebbe anticipare al 7 ottobre, D'Alia ha avanzato la candidatura di Rosario Crocetta (europarlamentare democrat, ex sindaco rosso di Gela, cattolico e omosessuale dichiarato) a governatore della Sicilia in nome di un patto civico tra progressisti e moderati. Una scelta, quella di Crocetta, che gode dell' imprimatur di Casini, della non ostilità del mondo cattolico isolano e di alcuni testimonial d'eccezione, dal procuratore Grasso al confindustriale Lo Bello. Cro- L’expresidentedella Camera:diversi dallasinistra,maora ivecchi schemi saltano Palazzo dei Normanni, sede dell’Ars cetta, la cui autocandidatura è nata sui social network, esulta subito, via agenzie: «Il sostegno dell'Udc alla mia candidatura non fa altro che anticipare l'accordo nazionale tra Bersani e Casini. Il Pd dovrebbe essermi riconoscente: non riuscivano a trovare un candidato, ora ce l'hanno». Manca, in effetti, l'imprimatur del segretario regionale, Salvatore Lupo, che s'è a lungo opposto al nome di Crocetta, mentre altri ambienti democrat siciliani (D'Antoni) avevano provato a mettere in pista altri nomi, da Pippo Baudo a Gianni Riotta. A breve, però, dovrebbe arrivare il placet dei vertici nazionali del Pd. Per ora parlano in pochi: per Antonello Cracrolici, capogruppo del Pd all'Ars, la scelta dell'Udc su Crocetta «è una buona notizia» mentre per il bindiano Giovanni Burtone «va bene allargare all'Udc, ma resta il problema di ricostruire un centrosinistra lacerato». Infatti, da un lato c'è un'altra autocandidatura, quella delcata- do ieri la sua proposta di taglio del debito - ha di fatto sancito la fine o quasi del programma che l’attuale governo si era dato per arginare i mercati, aprendo di fatto la campagna elettorale. Monti non si aspetta molto di più dal Pd visto che nel Pd di Bersani c’è chi si chiede con sempre maggiore insistenza se abbia senso continuare a tenere in piedi la legislatura. Berlusconi però non sembra avere fretta di votare e lo ha ripetuto ai suoi nel vertice notturno dimartedì. Il ragionamento che l’altra sera il Cavaliere ha condiviso è stato più o meno questo: lasciamo che si chiuda la finestra elettorale che ci porterebbe a votare prima ma con il Porcellum e poi abbiamo le mani più libere per trattare sulla legge elettorale. Anche a costo di uscire dalla maggioranza lasciando a Pd e Udc il compito di prendersi gli ultimi meritidel governo Monti. © RIPRODUZIONE RISERVATA nese Claudio Fava, tra i big di Sel, che polemizza dasettimane atrecentosessanta gradi. E dall'altro si attendono notizie da Palermo: Leoluca Orlando potrebbe puntare su un suo uomo, il senatore Giambrone, in alleanza con la sinistra radicale (Prc e Pdci) e in funzione anti-Pd, ma anche in rottura con Fava. Nel centrodestra isolano intanto regna il caos più totale. Di candidature ufficiali c'è solo quella di Innocenzo Leontini, capogruppo all'Ars, che però si candida con il Pid dell'ex ministro Saverio Romano e senza l'imprimatur di Alfano. Il Pdl, alla fine, potrebbe appoggiare la candidatura di Gianfranco Micciché, leader di Grande Sud, sponsorizzato da Stefania Prestigiacomo e dallo stesso Berlusconi. Resta, infine, il partito del governatore, Raffaele Lombardo, l'Mpa: ha formato il Nuovo Polo con Fli, Mps (micro formazione locale) e Api e vorrebbe candidare Massimo Russo, vicepresidente regionale e assessore alla Sanità, ma non è esclusa la spaccatura con Fli. Dove da un lato Fabio Granata punta a fare asse con l'Idv e Carmelo Briguglio,segretario regionale, non esclude di appoggiare Crocetta, già scelto dall'Api. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 3 - 09/08/12-N: IL MESSAGGERO LA POLITICA GIOVEDÌ 3 PRIMO 3 PIANO 3 LE QUESTIONI APERTE 9 AGOSTO 2012 IL MONITO Il capo dello Stato firma la spending review: servono leggi più veloci Napolitano: eccesso di decreti ignorati gli appelli alle riforme di MARIO STANGANELLI UN EQUILIBRIO IMPERVIO PRIVO DI ALTERNATIVE Giorgio Napolitano non smette di sollecitare Parlamento e forze politiche a guardare in faccia la realtà: le riforme sono indispensabili, anche quelle che riguardano i regolamenti parlamentari per evitare l’abnorme proliferazione dei decreti legge. Il governo Monti ne ha varati ad un ritmo medio che è quasi il doppio del predecessore Berlusconi anche se entrambi, riconosce il Quirinale, hanno dovuto operare in situazioni di «urgenza ed emergenza» senza precedenti. Tuttavia è un nervo che rimane scoperto perché tanti appelli ed un pressing così forte da parte del Colle non hanno finora smosso l’inerzia dei partiti. Inerzia che si fonda sulla volontà di salvaguardare, privilegiandoli, i singoli interessi di parte mettendo invece la sordina a quello generale del Paese. L’unica eccezione riguarda la riforma elettorale su cui un accordo sembra a portata di mano, anche perché votare con il Porcellum è considerata da tutti una iattura (e un autolesionismo a favore del grillismo). E se la nuova legge vedrà la luce a settembre non è detto che automaticamente la legislatura si accorcerà. Sia il premier che il Pdl hanno chiuso in fretta l’incidente provocato sullo spread a 1200 se a palazzo Chigi fosse rimasto il Cavaliere: è evidente che nessuno ha interesse - o convenienza - a creare i presupposti per una divaricazione che porterebbe alla crisi di governo. Al contrario, sia Casini che Alfano hanno ribadito la volontà del capo dell’esecutivo di completare il mandato e arrivare fino alla scadenza naturale della legislatura. E’ fin troppo evidente che la caduta di Monti avrebbe ripercussioni nefaste sulla credibilità del Paese e conseguenze altrettanto negative da parte dei mercati. E’ significativo anche che sia stato evidenziato lo sforzo che deve essere fatto per misure capaci di aggredire il debito pubblico anche attraverso la vendita di asset strategici. Una parola d’ordine cara al partito berlusconiano che però Monti non intende delegare: non a caso nel comunicato di palazzo Chigi dopo il colloquio con il segretario del Pdl è detto che sia il premier che il ministro dell’economia Grilli «hanno espresso il loro apprezzamento per la volontà del Pdl di collaborare con il governo per esaminare metodi e tempi del programma di dismissioni pubbliche». Ombre fugate, dunque? Fino ad un certo punto. L’equilibrio del quadro politico resta intriso di tensioni, e lo fanno capire alcune affermazioni sia di Cicchitto che di Gasparri («L’accademia dei baroni è lontana dalla realtà»). Come pure è palese che le mosse delle prossime settimane della strana maggioranza andranno lette alla luce dell’appuntamento elettorale del 2013. In particolare per quel che riguarda future alleanze di governo: la sintonia tra Udc e Pd per ora è confermata. In sintesi: l’emergenza economica non è finita, anzi. E il percorso di Monti rimane irto di ostacoli. Ma alternative non ce ne sono. La fotografia più veritiera della situazione è sempre quella scattata a novembre scorso, quando il Professore sostituì il Cavaliere. © RIPRODUZIONE RISERVATA NELLA LEGISLATURA 66 I decreti dei governi Berlusconi e Monti e convertiti in legge 46 i testi di iniziativa parlamentare approvati dalle Camere questa è «una prassi di antica data, su cui il presidente Napolitano ha espresso le sue preoccupazioni, tendendo a porvi freno fin dall’inizio e in tutto il corso del suo mandato». «Peraltro - prosegue la nota del Colle a sottolineatura del carattere di necessità e urgenza proprio di questo provvedimento - è innegabile che nel corso dell’ultimo anno il governo precedente e quello attuale hanno dovuto affrontare emergenze e urgenze senza precedenti insorte in sede europea. Ed è altrettanto innegabile qui la bacchettata presidenziale alle Camere - che la ripetuta sollecitazione del presidente ad approvare in Parlamento modifiche costituzionali e riforme regolamentari che garantissero un iter più certo e spedito dei disegni di legge ordinari,non hatrovato riscontri in conseguenti iniziative e deliberazioni nelle due Camere, neppure nella presente legislatura, almeno fino a questo momento». «C’è dunque - osserva in conclusione il Quirinale - materia perriflessionicritiche e per impegni concreti da parte sia di chi governa sia delle forzepolitiche, per assicurare tanto un pieno rispetto, e un libero svolgimento, del ruolo del Parlamento, quanto il tempestivo ed efficace assolvimento dei compiti propri dell’esecutivo». D’altra parte, la nota del Colle - pur giustificando, in nome della crisi, quello che comunque deve considerarsi un eccesso - si apriva con un riconoscimento alla funzione Tutti i voti di fiducia del governo Monti 34 14 Senato Mario Monti e Giorgio Napolitano ROMA - Giorgio Napolitano ha firmato ieri sera il decreto legge sulla revisione della spesa pubblica a cui la Camera martedì ha votato la fiducia. Quella spending review che governo e Parlamento italiani si sono trovati ad affrontare con grande urgenza come uno dei più difficili compiti a casa che crisi ed Europa hanno imposto al nostro Paese. Ed è proprio il carattere emergenziale di quest’operazione che sembra abbia fatto superare le reticenze del capo dello Stato a mettere per la 23esima volta la propria firma sotto uno dei provvedimenti d’urgenza che il governo ha emanato dall’atto della propria nascita. Altri tre, tra cui quello sull’Ilva di Taranto, devono ancora fare il loro iter alle Camere prima di arrivaresulla scrivania del Presidente. Il quale, nell’arco del suo settennato, non ha mancato di pronunciarsi ripetutamente contro l’eccesso di decreti legge e di ricorsi al voto di fiducia. Cosa che ancora una volta Napolitano ha fatto ieri in una nota che accompagnava l’annuncio dell’avvenuta firma, e nella quale, in riferimento «al frequente ricorso alla decretazione d’urgenza e alla posizione di questioni di fiducia», viene rilevato che am 20 C era «Troppe fiducie ma c’è un’emergenza senza precedenti» ANSA-CENTIMETRI Apprezzamento bipartisan delle forze politiche per il Colle del Parlamento che, viene rilevato, «ha ancora una volta dato a larga maggioranza e in piena,responsabile consapevolezza, il suo consenso, nel quale si esprime - in Italia come in ogni Paese democratico - l’imprescindibile, autonomo e decisivo ruolo del Parlamento». Parole significative, queste,anche alla luce delle recenti polemiche, allargatesi sul piano internazionale, sul rapporto tra esecutivi e Camere. Fatto sta che le preoccupazioni espresse da Napolitano si basano su innegabili evidenze riguardanti il ricorso ai decreti legge. Sia del governo attuale che di quello che lo ha preceduto. In otto mesi il Professore ne ha emanati 26 alla media di 3,5 al mese. Il Cavaliere si era contenuto in una media di 1,9 al mese, emanandone 80 nei 42 mesi del suo ultimo esecutivo. Ma il record assoluto appartiene allo stesso Berlusconi che nei suoi due governi della XIV legislatura ne licenziò 217. La presa di posizione del capo dello Stato ha riscosso apprezzamenti praticamente unanimi. Anche da parte di uno dei suoi più accesi critici, quell’Antonio Di Pietro che nelle ultime settimane aveva ripetutamente sollecitato un intervento del Colle contro una prassi che «strangola l’attività del Parlamento». Quindi, nell’occasione, il leader dell’Idv valuta «giuste e comprensibilile preoccupazioni del presidente della Repubblica», anche se le considera «purtroppo tardive». Plaude decisamente, invece, il vicecapogruppo del Pdl al Senato, Gaetano Quagliariello, che nelle parole del capo dello Stato legge «una sensibilità istituzionale che le cronache degli ultimi giorni dimostrano essere un bene da non considerare scontato». L’esponente azzurro sottolinea inoltre come «l’attuale prolungata emergenza proponga, al fine di farvi fronte, l’urgenza di aggiornare gli strumenti della democrazia politica». Sullo stesso argomento avevano espresso le loro preoccupazioni anche il vicepresidente del Senato, il pd Vannino Chiti, e il presidente della Camera, Gianfranco Fini, il quale aveva sottolineato che «34 ricorsi al voto di fiducia in otto mesi pongono oggettivamente un problema di cui discutere». © RIPRODUZIONE RISERVATA CON IL GOVERNO MONTI 26 I decreti legge presentati dal governo Monti Di questi, 23 sono stati convertiti in legge L’INTERVISTA di FABRIZIO NICOTRA ROMA - E’ arrivato il momento di stabilire un nuovo equilibrio tra i poteri, che rispetti in primo luogo le Camere. Il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Antonio Malaschini (ex segretario generale del Senato) riflette in questi termini sull’ennesimo appello di Giorgio Napolitano relativo all’eccessivo ricorso da parte dei governi alla decretazione d’urgenza. Una questione che si ripropone da diverse legislature. Un problema senza soluzione? «Non è un problema recente e sepermane con questa insistenza attraverso le legislature, le formule politiche, i governi, le maggioranzediverse,unaragione c’è. Il modello con cui si procedeèsenzadubbiocambiato rispetto a quello previsto dalla Costituzione. Nella Carta c’è undisfavoreversoladecretazioned’urgenza:sidicecheilgoverno non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti cheabbianovaloredileggeordinaria. Poi, certo, si parla di casi straordinari di necessità e d’urgenza e questa è una cosa che ha,evidentementeedisgraziatamente, una sua latitudine interpretativa. Posso dire di aver visto molti più decreti in altri momenti della storia della Repubblica di quanti ne vediamo adesso. E tuttavia la prassi è quella che abbiamo sotto gli occhi:da anniilpercorso èquello del decreto, seguito dal maxi-emendamento e poi dalla richiesta della fiducia». E questo non svuota le prerogative del Parlamento? «Napolitano sottolinea come gli ultimi governi si siano trovati davanti a una situazione in cui era quasi necessario, se non obbligato, il ricorso ai decreti. Malaschini: è necessario un bilanciamento tra i poteri Ilgovernodeve poter direalle Camere: lavorate,ma voglio il via liberaentro questa data Ho visto molta più decretazione in altri momenti della storia repubblicana Non tanto per la valenza politica dell’atto, quanto per la reale urgenza di provvedere. Le contingenze sono state indubbiamenteparticolari.Però(inparticolare per questo governo e, in parte, per gli ultimi decreti del governoprecedente)nonc’èstata una spoliazione del Parlamento. Guardiamo ai decreti sulleliberalizzazioniesullarevisione della spesa: il dibattito è stato intenso, il Parlamento è intervenuto moltissimo. Le Camere e le commissioni hanno fatto notte diverse volte». Il presidente Fini ha parlato delrischiodiunmonocameralismo di fatto. Un testo, cioè, viene presentato in una delle B B Il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Antonio Malaschini Digiuno a staffetta per la legge elettorale ROMA - Soccorrere Roberto Giachetti e tenere alta l'attenzione sul tema della riforma elettorale. È il doppio obiettivo che un gruppobipartisan di parlamentari si è prefissato di raggiungere con un'iniziativa non violenta, inaugurata lo scorso 4 luglio proprio dal deputato Pd: lo sciopero della fame. A rotazione, un giorno ciascuno, i 25 parlamentari che hanno aderito, digiuneranno per fare in modo che il percorso per cambiare il Porcellum (la legge è in discussione da settimane al Senato), non si impantani nuovamente dopo l'accordo tra i gruppi, che hanno stabilito di presentare un testo base condiviso alla ripresa dell'attività legislativa. «Sono grato a chi ha voluto sposare la mia causa perché dopo 35 giorni di digiuno -ha dichiarato Giachetti, che nel frattempo ha perso 11 kg- qualche problema di salute comincio ad averlo. Con questa staffetta avremo la possibiltà di tenere alta l'attenzione sulla riforma». «Dato che stiamo parlando di un'iniziativa bipartisan, ognuno di noi -ha aggiunto il capogruppo di Fli, Benedetto della Vedova- ha una preferenza per un sistema elettorale ma ciò che ci unisce è la preoccupazione di cambiare una legge che, a detta di tutti fa schifo». Oltre a Della Vedova, alla staffetta hanno aderito Straquadanio, Realacci, Margiotta, Bobba, Castagnetti, Della Seta. Ferranti, Miotto, Viola, Recchia, Concia, Mogherini, Mecacci, Bernardini, Perina, Di Biagio, Moroni, Paglia, Raisi, Buonfiglio, Giulietti, Mario Pepe, Costa e Crosetto. due Camere. Che lo discute, lo modifica e lo approva. Nell’altra Camera viene posta la fiducia così da avere un via libera immediato. «Direi un moncameralismo eventuale perché a volte riguarda la Camera, altre il Senato. Un sistema diverso dalla previsionecostituzionale sulcorretto rapporto tra gli organi. Il punto è proprio questo: trovare un equilibrio tra le esigenze del Parlamento quelle del governo, che deve intervenire in tempi a volte addirittura immediati. E’ chiaro che oggi le necessità di intervento sui mercati sono ben diverse da quelle che c’erano 40 anni fa». E come si trova questo equilibrio? «Iltestosulleriformecostituzionali uscito dalla commissione Affari costituzionali del Senato dava la risposta: il governo, su un determinato provvedimento, poteva indicare la data entro la quale chiedeva che quel testo fosse approvato». Le ripetute sollecitazioni del Colle a modificare la Costituzione e i regolamenti parlamentari, ricorda Napolitano, sonoperòrimaste inascoltate. «La strada è quella di cui parlavo prima. La necessità di intervento c’è? Allora va ricondotta a un rapporto corretto. Con il governochesiassumeresponsabilmente la decisione di dire al Parlamento:lavorate,fatelevostre proposte e le vostre modifiche, e tuttavia io devo avere il via libera entro questa data. Serve un nuovo bilanciamento tra i poteri, che rispetti in primo luogo il Parlamento». Il testo sulle riforme, però, non vedrà la luce. «Un vero peccato, quella poteva essere la soluzione». © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 4 - 09/08/12-N: 4 PRIMO PIANO LA POLITICA IL MESSAGGERO I NODI DELL’ECONOMIA GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012 Lastrategiainseimosseperriportare l’indebitamento al 107% del Pil in 5 anni. In ballo lepartecipazioniinEni,Enel,Finmeccanica Cessioni di immobili e quote: possibili 60 miliardi nel 2013 Una società pubblica o privata per alienare i beni dello Stato di MICHELE DI BRANCO ROMA K Una partita con 6 mosse distribuite nell’arco di 5 anni per dare scacco matto al debito pubblico italiano. Il vero tallone d’achille, tra i fondamentali economici del Paese. Una partita da 170 miliardi di euro da giocare tra il 2013 e il 2017. Per riportare il debito intorno alla soglia di sicurezza del 107% rispetto al Pil. Lontano da quel 123,4% stimato per fine anno che, con la crisi economica, rischia di peggiorare ulteriormente spingendoci lontano dall’euro. Il piano, che ora è in bella evidenza sul tavolo di lavoro di Mario Monti, deciso ad affrontare energicamente la questione a settembre, è stato messo a punto dalla fondazione Astrid ed è stato scritto da Giuliano Amato, Franco Bassanini e da una decina di economisti. Tra i quali Paolo Guerrieri, docente di economia internazionalealla Sapienza. Che ci aiuta ad entrare nel merito di questa proposta di maxi-operazione di rientro dal passivo fatta di vendite immobiliari, privatizzazioni, tasse sui capitali all’estero e riorganizzazione del sistema delle concessioni. Più una ristrutturazione della gestione dei titoli di Stato. «La situazione economica si sta deteriorando rispetto alle previsioni formulate dal governo nel Def ad aprile – spiega Guerrieri – e il Fondo monetariointernazionale ritiene che, senza crescita, l’Italia non riuscirà a ridurre il debito con gli strumenti utilizzati finora. Aumentare le tasse in recessione non si può, e ora Gli effetti sul debito L'impatto Il totale Dati in % del Pil Dati in miliardi di Euro 2011 Laposta ingioco complessivamente arriva a 170 miliardi di euro 2012 2013 2014 2015 2016 di DIODATO PIRONE 12,8 nel 2017 125 nel 2016 22,8 31,8 nel 2015 Palazzo Chigi TOTALE 178,17 120 41,8 115 nel 2014 59,5 nel 2013 110 Scenario Base - Fmi 10 nel 2012 Proposta "Astrid" 105 ANSA-CENTIMETRI occorre affrontare il problema in maniera strutturale con un piano a lungo termine o i mercati ci puniranno». Un piano che Guerrieri definisce una «missione di struttura» per rimettere in sesto i conti pubblici con il coinvolgimento istituzionale più ampio possibile. Unaoperazione ad «alta densità politica». Capace di incidere sul Pil per l’11,5%. Con una correzione da 60 miliardi possibile già dal prossimo anno. Immobili La spina dorsale del piano taglia-debito poggia, per circa il 40%,suuna operazione dimessa all’asta di immobili pubblici. Ne aveva parlato alcune settimane fa anche il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, accennando alla possibilità di alienazioni da 15 miliardi all’anno, per un punto di Pil. Il valore del patrimonio immobiliare della Pa è di circa 600 miliardi di euro, di cui oltre la metà utilizzato dalle amministrazioni proprietarie e il 30% in uso ad altri enti no profit. L’ipotesi è quella di affidare a una società, pubblica o privata, la vendita di quel 10% di patrimonio pubblico disponibile. E, soprattutto, con reale valore di mercato. Per evitare svendite. Possibile un incasso, prudenziale, di 60 miliardi di euro. Dei quali un terzo già nel 2013, per scendere poi progres- sivamente fino a 10 miliardi nel 2017. Quanto al patrimonio immobiliare deglienti locali, su un patrimonio di 100 miliardi, la previsione delle vendite è di 10 miliardi di euro. Partecipazioni Il Piano prevede la cessione di partecipazioni di società quotate (Eni, Enel e Finmeccanica) per un valore di Borsa oggi stimato in circa 25 miliardi. Sul tavolo ci sono già altri otto maxi piani di tagli ROMA K La proposta taglia debito Amato-Bassanini è la nona di una serie di maxi-piani elaborati negli ultimi tempi da partiti politici ed economisti. Recentemente il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha presentato un piano per un colpo di scure da 400 miliardi. L’idea è semplice: far confluire in un maxifondo i beni da valorizzare (non solo immobili ma anche le azioni di società pubbliche) e contestuale emissione di obbligazioni che quindi farebbero scendere il valore del debito pubblico senza che lo Stato perda il controllo delle aziende pubbliche. Proposta simile a quella, molto sofisticata tecnicamente, dei professori Paolo Savona e Antonio Maria Rinaldi. Molti economisti tuttavia, nutrono dubbi sull’effettiva possibilità che lo stato ricavi fondi dell’ordine dei 400 miliardi. Il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, ha proposto una patrimoniale permanente e crescente sui grandi patrimoni immobiliari. Per l’ex direttore generale di Bankitalia, Mario Sarcinelli, sarebbe opportuno invece un tributo straordinaro da versare in tre anni e a carico Da luglio il Tesoro lavora alla nascita di tre Fondi per la vendita del patrimonio pubblico ROMA - A.A.A., Italia vendesi. Ancora una volta, come da una quindicina di anni a questa parte, sta per partire una nuova campagna di dismissionidi caserme, castelli, ex carceriealtri palazzi di proprietà principalmente dello Stato, delle Forze ArmateedeiComuni. Che una nuova stagione di vendite di beni pubblici fosse vicinalosi sapeva da luglio, dopo l’annuncio del Tesoro della nascita di tre fondi specializzati destinati a mettere sul mercato proprio quegli immobili di cui Stato e Comuni non riescono a sbarazzarsi da anni. Da ieri, però, l’operazioneha assuntoil profilo di un mega-saldo internazionale con un’intera pagina del prestigioso Wall Street Journal dedicata alla (ri)apertura delle«Grandi Occasioni Italiane». C’è anche qualche indica- 2017 130 solo dei possessori di beni dell’ordine dei 300 miliardi di euro. L’ex Ragioniere Generale dello Stato, Andrea Monorchio, ha invece proposto il lancio di un prestito, anche forzoso, a carico dei cittadini mentre Giuseppe Vegas, attuale presidente della Consob, pensa alla creazione di un Fondo di proprietà del Tesoro che emetta obbligazioni garantite. Infine il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, a luglio ha annunaciato l’intenzione di vendere beni pubblici per 10/20 miliardi l’anno per cinque anni di seguito. FOCUS Verrebbero messe sul mercato anche le partecipazioni non quotate dello Stato, a cominciare da Poste italiane, per un incasso di 15 miliardi. Secondo Guerrieri, la mossa non metterebbe in discussione il controllo, da parte della mano pubblica, di asset strategici, come l’energia e lo spazio, ma servirebbe anzi a valorizzare questi settori. La misura produrrebbe entrate solo nei primi 4 anni. Capitali in Svizzera Viene proposta l’introduzione di una tantum del 25% e un prelievo a regime sui redditi da capitale italiani non scudati che si trovano in Svizzera. Dal momento che si parla di un patrimonio complessivo stimato in circa 150 miliardi, si potrebbe ottenere una posta «one-shot» di 37 miliardi e, successivamente, 2-3 miliardi l'anno. Gli stessi esperti che avanzano l’ipotesi, però ragionano su cifre molto più basse. Perché è evidente, per dirla con le parole di Guerrieri, che «se venisse introdotta questa tassazione, in molti non starebbero lì a farsi colpire e sposterebbero i propri soldi presso altri paradisi fiscali off shore». Per questa ragione, gli economisti ipotizzano una una-tantum di 13 miliardi e per il prelievo a regime un miliardo di euro. Incasso complessivo, 17 miliardi, di cui l’80% già nel 2013. Concessioni Guerrieri afferma che il sistema italiano delle concessioni Intera pagina sul Wall Street Journal: grandi occasioni. Introito previsto: 1,5 miliardi In alto il Castello Orsini di Soriano del Cimino e, qui sopra, uno scorcio di Palazzo Bolis a Milano LA CIFRA 42 E’, in miliardi di euro, il valore dei beni immobiliari posseduti a vario titolo dalle varie amministrazioni pubbliche italiane Comuni compresi persino castelli che da anni l’Agenzia del Demanio e moltissime amministrazioni pubbliche grandi e piccole cercano di vendere con successo altalenante. Un elenco unico e dettagliato di questi 350 immobili, però, non c’è. O non c’è ancora. Tuttavia, la Cassa Depositi e Prestiti, la banca del Tesoro che gestisce parte del patrimonio pubblico, assegna al «mat- © RIPRODUZIONE RISERVATA Ma l’operazione è tutt’altro che definita in passato molte strutture sono rimaste invendute E l’Italia mette in vendita 350 palazzi ecastelli zione concreta: alcune caserme a due passi dal centro storico di Bologna; l’affascinante Palazzo Diedo sul Canal Grande messo in vendita dal Comune di Venezia per 19 milioni tramite la Hera Immobiliare; il Palazzo Bolis Gualdo in via Bagutta a Milano di cui l’amministrazione meneghina si sbarazzerebbe i cambio di 31 milioni di euro. Si chiude in bellezza con il Castelo Orsini di Soriano sul Cimino costruito da un Papa nel 1270 e poi usato come prigione. Il giornale finanziario americano fa anche una stima dei palazzi pubblici italiani in vendita indicando un numero di 350 grandi immobili in vendita e un possibile introito di 1,5 miliardi. Una cifra probabilmente desunta dalla quantità di beni caserme, capannoni, palazzi più o meno storici e «è caratterizzato da attività che appaiono scoordinate tra di loro». Il gruppo di lavoro è convinto che riorganizzare il settore (beni demaniali e giochi pubblici in primis) possa fruttare un incasso (tra il 2013 e il 2015) di 30 miliardi di euro. Casse di previdenza Verrebbe introdotto un vincolo di portafoglio agli investimenti delle casse di previdenza degli ordini professionali, che sarebbero obbligati ad acquistare di titoli di Stato a lunga scadenza (oggi il loro portafoglio è composto solo per il 13% da debito pubblico sovrano). Possibile un incasso da 15 miliardi di euro spalmati nell’arco dei prossimi 5 anni. Gestione debito pubblico Possibile introduzione di correzioni fiscali per favorire l'allungamento delle scadenze del debito pubblico. La tassazione degli interessi del 12,5% verrebbe posticipata al momento del rimborso del capitale e, per chi fa trading, verrebbe introdotta la tassazione immediata al 20%. Da questa partita, si ipotizzanoentrate per 8 miliardi di euro, equamente spalmati su ciascuna annualità. tone pubblico» un valore complessivo di 42 miliardi. E 42 miliardi - come scrive il Wsj fanno gola al ministero dell’Economia poiché se venissero incassati tutti assieme, per ipotesi, il debito italiano scenderebbe di botto di quasi quattro punti di Pil. Tuttavia sarebbe sbagliato cedere a facili entusiasmi. «Lo Stato - indicava giorni fa il dirigente generale del ministero dell'Economia Francesco Parlato alla commissione Bilancio della Camera - possiede immobili per un valore di 240-320 miliardi di euro, ma solo il 30% è vendibile. Su 530 mila unità immobiliari censite, pari a 220 milioni di metri quadri, il 70% è destinato ad attività istituzionali e il 9% a uso residenziale». Lo stesso Wsj invita i suoi lettori alla prudenza ed elenca le difficol- In alto, il carcere di Santo Stefano di fronte a Ventotene. Sopra, Palazzo Diedo a Venezia tà di realizzazione del piano di dismissioni: la crisi dell'euro, cheallontana gli investitori istituzionali da Paesi come Italia, Spagna e Grecia, la burocrazia italiana «notoriamente lenta», le necessarie ristrutturazioni, le difficoltà di trovare inquilini interessatiin tempi di recessione. Per fortuna non ci sono riferimenti al film di Totò sulla vendita della Fontana di Treviall’ingenuo turista americano di turno. A giustificare lo tiepidezza del giornale Usa ci sono soprattutto le decine di piani di dismissioni di immobili pubblici varati dal 1998 in poi. Basta collegarsi ad internet e si scoprono decine di titoli di giornali sulla vendita di ex-caserme, spiagge, fari, cinema, interi pezzi delle Dolomiti e persino, ma non si capisce bene a che titolo, del mercato di Porta Portese. Molte cessioni sono rimaste sulla carta. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 5 - 09/08/12-N: IL MESSAGGERO I NODI DELL’ECONOMIA GIOVEDÌ 5 PRIMO 5 PIANO 5 L’EUROPA 9 AGOSTO 2012 Prime nubi sui due Paesi-traino della Ue Fitch però conferma la tripla A alla Germania con outlook stabile Rallenta la locomotiva tedesca export e industria arretrano Francia verso la recessione: Pil stimato in calo dello 0,1% di WALTER RAHUE BERLINO K Guai in vista anche per la locomotiva economica europea che sulla scia della crisi dei debiti sovrani che ha colpito molti paesi dell’Eurozona inizia a dare i primi sintomi di contagio. Le esportazioni della Germania hanno così registrato nell’ultimo mese di giugno una flessione negativa dell’1,5% rispetto al mese precedente.Una contrazione superiore a quella prevista dai principali analisti che avevano stimato una riduzione dell’export pari all’1,3%. I dati diffusi ieri dall’istituto federale tedesco di statistica riportano nello stesso periodo anche una diminuzione delle importazioni pari a quasi tre punti percentuali (- 2,9%), mentre su base annua la tendenza è ancora positiva (anche se inferioreal 2011)conun aumento complessivo delle esportazioni di pur sempre il 7,4%. Sull’intero arco dell’anno gli analisti continuano a prevedere un au- mento dell’export del Made in Germany ancora del 3%, ma il «salvoimprevisti» anche in questo caso è d’obbligo e l’outlook degli stessi responsabili del ESTERO governo e della Bundesbank resta prudente. Gli effetti dellacrisiinfatÈ la contrazione delle esportazioni tiinizianoafarsi sentire sem- registrata a giugno rispetto a maggio Nell’anno l’aumento è del 7,4% pre di più anche sul versante della produPRODUZIONE zione industriale. Deludenti in questo caso sono i dati diffusi dal Ministero del- È il calo della produzione industriale l’economia a giugno rispetto a maggio che sempre nel Le previsioni stimavano un -0,8% mese di giugno ha registrato una flessione dello 0,9% rispetto a maggio, contro il -0,8% previsto invece dagli istituti economici. Particolarmente forti le ripercussioni nel settore edilizio delle costruzioni, dove la produzione è scesa di ben due punti e in quello manifatturiero con una flessione dell’1%. Già martedì i dati sulle ordinazioni avevano registrato una contrazione superiore alle previsioni pari al meno 1,7%. Nel suo complesso il surplus commerciale tedesco resta comunque in positivo salendo nel mese di giugno a 16,2 miliardi di euro. L’agenzia di rating Fitch intanto ha comunicato ieri di aver confermato il livello massimo della tripla A sul merito di credito della Germania. «L’outlook sul rating K si legge in una nota dell’agenzia americana K è stabile. La conferma riflette la solidità creditizia e la brillante performance economica nel corso degliultimi due anni. Sullo sfondo della fragile ripresa della congiuntura globale e dell’aggravarsi della crisi nell’Eurozona, la Germania è stata in grado di mostrare una vivace crescita del prodotto interno lordo e un trend al ribasso nel tasso di disoccupazione, in parte per effetto delle misure strutturali già adottate in precedenza». «Tuttavia K ammonisce Fitch ratings K rispettare i nuovi requisiti di basilea III rimarrà una dura sfida per le banche tedesche anche alla luce della loro modesta redditività». Se inoltre il paese dovesse esporsi troppo aumentando il suo contributo finanziario al fondo europeo salva stati (EFSF), anche la Germania perderebbe la sua tripla A, sostiene l’agenzia americana. Se il rapporto Debito-Pil dovesse salire oltre la soglia limite del 90%, gli esperti di Fitch sono pronti a levare a Berlino il livello massimo delle tre A. Stime ancora più buie provengono nel frattempo dalla Banca centrale francese che per i prossimi tre mesi prevedono una variazione negativa dello 0,1% per il prodotto interno lordo nazionale e quindi una vera e propria recessione. Sempre secondo i dati della Banca di Francia, l’indice relativo alla fiducia delle imprese mostra nel mese di luglio una caduta di un punto pieno a quota 90 punti. Mayer: «Allarme prematuro tiraladomandainterna» nia è meno dipendente quindi dall’andamento delle congiunture nei paesi europei ed è riuscita a compensare parte dei cali delle esportazioni in questi paesi con un aumento dell’export verso la Cina, l’India, il Brasile o il Messico». Che ruolo gioca la domanda interna invece? «Un ruolo sempre più importante. E anche in questo caso la Germania si è resa più immune dagli umori e dalle flessioni dei mercati europei e globali. Con un tasso di disoccupazione molto stabile e ai livelli più bassi da vent’anni a questa parte, i consumi interni sono a loro volta riusciti a compensare parte delle diminuzioni delle esportazioni. Per tutti questi motivi non vedo al momento il pericolo reale di una recessione nel nostro paese». -1,5% -0,9% © RIPRODUZIONE RISERVATA L’INTERVISTA BERLINO K Produzione industriale in leggero calo, esportazioni che nel mese di giugno hanno registrato una flessione superiore del previsto e un calo degli ordini nel settore manifatturiero ed edilizio. Anche in Germania si fanno sentire piano piano gli effetti della crisi nei paesi dell’Eurozona, tanto che i timori di un contagio diventano sempre più reali nel paese locomotiva dell’economia europea. Per Thomas Mayer, capo economista del principale istituto bancario tedesco Deutsche Bank, non c’è ancora alcun motivo di allarmarsi. «Non sono dati sufficienti a legittimare timori per l’arrivo, entro tempi medio-brevi, di una fase recessiva per l’economia tedesca. Resta chiaro ovviamente che all’interno di un mercato così ramificato ed omogeneo come quello europeo, non possono esistere isole felici e nessuno è immune dai problemi degli altri. Se dunque in molti paesi dell’Eurozona i mercati subiscono forti contrazioni e attraversano addirittura periodi di recessione, come nel caso dell’Italia o della Spagna e forse prossimamente anche della Francia, è assolutamente ovvio che anche in Germania, nazione la cui forza economica si basa in buona misura sulle esportazioni, alla lunga si registrano delle conseguenze». I rapporti economici e commerciali fra Italia e Germania sono molto intensi. Cosa significa questo per le indu- Thomas Mayer, capo economista di Deutsche Bank strie tedesche? «Le imprese del nostro paese hanno registrato una contrazione delle esportazioni verso i Paesi partner della zona euro di circa il 5%. Un dato molto elevato che però la Germania riesce a compensare in parte grazie al crescente peso dei mercati asiatici o di quello latino americano. Rispetto ad ancora dieci anni fa, la Germa- TECNOLOGIE MECCANICHE S.R.L. Via Traspontina n. 40 - 00040 Ariccia (RM) Importante azienda operante nellʼambito Medical Device, Civile e nel settore di Sicurezza e Segnalamento Ferroviario RICERCA per potenziare il proprio organico i seguenti profili: PROFILO 1: 2 PROGETTISTI MECCANICI di provata conoscenza nella meccanica fine, nei cinematismi, nella robotica e nei sistemi di movimentazione idraulica. 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Milano ha chiuso in sostanziale parità, guadagnando lo 0,06%, mentre il differenziale di rischio Italia-Germania sui titoli di Stato è rimasto sotto quota 450, con il rendimento dei Btp a 5,89%. Stabile anche Francoforte, scesa solo dello 0,03%, mentre Parigi ha lasciato sul terreno lo 0,43%. A Madrid, la Borsa ha ceduto lo 0,84% e lo spread spagnolo-tedesco è risalito leggermente a 545 punti. Ma in compenso sono volate le azioni dell'istituto di credito più malandato della Spagna, Bankia (+24%), sull'onda delle voci di aiuti europei imminenti. A luglio, i ministri finanziari del- Borse deboli dopo tre sedute positive spread stabile la zona euro avevano offerto a Madrid la possibilità di avere subito 30 dei 100 miliardi di euro di prestiti che le hanno messo a disposizione per interventi urgenti di ricapitalizzazione delle banche. Secondo El Pais, Bankia potrebbe beneficiare di parte di quei soldi entro pochi giorni,insieme a CatalunyaCaixa, Novagalicia Banco e Banco de Valencia. Ma da Bruxelles hanno frenato. «Non posso assolutamente confermare gli scenari pubblicati dalla stampa oggi», ha detto il portavoce Olivier Bailly, spiegando che per sbloccare i 30 miliardi serve una richiesta «giustificata e quantificata» che dovrà essere vagliata da Commissione Ue, Banca centrale europea e da un comitato tecnico dell'Eurogruppo. Da Madrid hanno risposto che arriverà a breve. Fonti Ue hanno anche minimizzato sul pessimismo dell'agenzia di rating Standard & Poor's, che martedì ha tagliato l'outlook sulla Grecia da stabile a negativo. Ma hanno aggiunto che i negoziati sui tagli da 11,5 miliardi di euro che Ue e Fmi pretendono in cambio del via libera a nuovi aiuti per Atene continueranno per tutto settembre. Le decisioni che dovranno assicurare la permanenza greca nell'euro slitteranno dunque all'Eurogruppo dell'8 ottobre. © RIPRODUZIONE RISERVATA Tutte le inserzioni relative a ricerche ed offerte di lavoro debbono intendersi riferite a personale sia maschile che femminile, essendo vietata, ai sensi dell’art. 1 della legge 9-1277, n. 903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. -MSGR - 20 CITTA - 6 - 09/08/12-N: 6 PRIMO PIANO I NODI DELL’ECONOMIA IL MESSAGGERO LE IMPRESE GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012 Uno studio della Confcommercio esamina i rapporti tra Stato e attività economiche e le ragioni di comportamenti poco virtuosi Burocrazia, evasione, tangenti Italia maglia nera in Europa Sommerso al 17,5% del Pil, sottratti all’erario 154 miliardi di BARBARA CORRAO ROMA K Burocrazia costosa e soffocante, giustizia lenta e troppe tangenti. Un mix esplosivo, a giudizio della Confcommercio, che colloca l’Italia agli ultimi posti nel confronto con altri 25 Paesi. Nel pacchetto ci sonoi nostripartner europei ma ancheUsa,Giappone, Australia e Canada. Chi avesse tempo per leggere le 120 pagine del rapporto («Una nota sulle determinanti dell’economia sommersa») preparato dall’Ufficio studi dell’associazione sulla base dei dati del World Economic Forum e della Banca Mondiale (fotografati al 2010), scoprirebbe che siamo quindicesimi per i tempi di attesa di una sentenza di fallimento: 1,9 anni. E siamo anche peggiorati: dieci anni fa bastava 1 anno. Burocrazia? Ventesimo posto. Qualità delle istituzioni? Ventitreesimi. Nei servi della pubblica amministrazione siamo ancora più giù: ventiquattresimi. Tangenti e corruzione, come anche le cronache purtroppo dimostrano ogni giorno, sono un vero disastro: 25˚ posto. Nelle infrastrutture siamo addirittura ultimi così come nell’efficienza del sistema giudiziario . Non è una bella pagella, quella elaborata dalla Confcommercio. A parziale consolazione, valgono i dati sulla sanità e l’istruzione primaria. Lì possiamo presentare delle credenziali di tutto rispetto: siamo al 7˚ posto e abbiamo migliorato le nostre posizioni rispetto al 2000 quando ci collocavamo al dodicesimo. Ma come mai la Confcommercio va ad esplorare i dati sull’efficienza della nostra amministrazione e, in definitiva, del sistema Italia? Perché, spiega l’Ufficio studi, «il sommerso economico e l’evasione fiscale, concetti distinti, ma fortemente correlati, costituiscono uno tra i più gravi problemi economici, e sociali, del nostro paese». Da qui la volontà di indagare quali ragioni spingono una parte degli italiani a uscire fuori dal binario della correttezza fiscale. Da un lato, è l’analisi, viene sentito troppo pesante e inefficace il peso dello Stato: riducendo l’area dell’intervento pubblico, si ridurrebbe la spesa e quindi anche la richiesta di tasse perfinanziarla. Dall’altro la qualità dei servizi, la fiducianelle istituzioni, la scarsa percezione della severità (e certezza) della pena, allontanano gli italiani da comportamenti virtuosi. Il che è almeno in parte vero ma non giustifica, in ogni caso, la scelta del sommerso. La verità, prosegue ancora lo studio di Confcommercio, è che assumendo una quota di attività nascoste pari al 17,5% del Pil e confrontandola con una pressione fiscale (rapporto gettito/Pil) stimata pari al 45,2%, si arriva ad una pressione effettiva (su coloro che le tasse le pagano) del 55%. «Un valore K afferma lo studio K che non solo è il più elevato nella nostra storia recente, ma costituisce un re- Ilsistemagiudiziario lento sulle controversie mancalapercezione dellapenaattesa cord mondiale assoluto». Se poi si moltiplica il Pil nominale 2012 ( circa 1600 miliardi) per il 17,5% di sommerso, si ottengono 154 miliardi di tasse evase. Si tratta di un gettito teorico, precisa l’Ufficio studi. Tuttavia, «non riteniamo possibile un equilibrio macroeconomico e sociale nel quale, oltre ai circa 800 miliardi di entrate, il settore privato dovesse consegnare altri 154 miliardi di euro annuali al settore pubblico». Quindi, è la sostanza, meglio correre ai ripari. Non solo alleggerendo la pressione ma soprattutto rendendo più semplicigli adempimenti. Per aprire un’impresa o mettersi in regola con gli obblighi fiscali in Italia serve un numero di ore quasi 5 volte superiore che in Lussemburgo, dice la Confcommercio. E la Coldiretti conferma: in agricoltura «una pletora di adempimenti quotidiani tolgono all'attività di impresa vera 100 giorni l'anno». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il ranking dell’Italia GIUDIZIO POSITIVO GIUDIZIO NEGATIVO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 La posizione del nostro Paese secondo il rapporto sulle determinanti dell’economia sommersa realizzato da Confcommercio 15 Attesa per sentenza di fallimento e di insolvenza 20 Burocrazia 23 Istituzioni 24 Servizi erogati dalla pubblica amministrazione 25 Diffusione di pagamenti irregolari e di tangenti 26 Infrastrutture 26 Efficienza del sistema giudiziario ANSA-CENTIMETRI L’eccesso di burocrazia soffoca le imprese italiane BANKITALIA Banche, meno prestiti alle aziende salgono gli acquisti di titoli di Stato ROMA - Brusca frenata dei prestiti alle aziende, calo per i mutuima aumentodegli acquisti di titoli diStato che raggiungono il livello record di 316 miliardi di euro colmando il disimpegno degli investitori esteri i quali detengono, secondo alcune stime, oramai circa il 32% della carta italiana. Gli ultimi dati diffusi dalla Banca d’Italia riferiti al mese PER TUTTA L’ESTATE SIAMO LA VOSTRA ANCORA DI SALVEZZA Anche il 14 agosto le nostre filiali saranno aperte ed operative per la partenza e la consegna delle vostre merci. Veloci e puntuali ovunque voi siate. di giugno mostrano una forte battuta d’arresto per i prestiti alle imprese che, già finiti in territorio negativo a maggio, sono scesi dell’1,5%. Rallenta, ma resta positiva, la crescita dei mutui alle famiglie (+0,8% contro il +1,3% di maggio). Le banche fanno i conti con una continua crescita delle sofferenze salite al 15,8% e con le nuove norme sul capitale che impongono criteri più rigidi nella concessione del credito. Inoltre il «cavallo dell’economia non beve» e la scarsità di domanda è evidenziata dai dati negativi sul Pil e la produzioneindustriale usciti questi giorni. Dove gli istituti di credito hanno aumentato l’esposizione, complici i tassi più appetibili e la liquidità a basso costo concessa dalla Bce (a luglio ha toccato quota 283 miliardi per il sistema del credito italiano) sono i Titoli di Stato. La Banca d’Italia segnala come (sul totale di circa 1600 miliardi) nei portafogli degli istituti vi siano 316 miliardi di euro contro i 302 di maggio e i 237 di inizio anno quando la Banca centrale europea concesse 1000 miliardi nelle due maxi aste di rifinanziamento a tre anni di cui 140 sono andati a istituti del nostro paese. «Le banche nazionali stanno supplendo alla fuga degli investitori esteri e hanno oramai in portafoglio circa il 20% del totale dei titoli di Stato» spiega un analista di una casa d’affari milanese. In un suo recente rapporto Fitch stima che la quota dei titoli detenuta dagli stranieri, che a fine 2011 era al 39% e a giugno dello scorso anno il 46%, sia scesa a maggio al 32% e attorno ai 500 miliardi di euro. Sui 668 miliardi certificati dalla Banca d’Italia a marzo vanno infatti dedotti i titoli in mano alla Bce e all’Efsf (il Fondo salva Stati) oltre che i disinvestimenti di questi ultimi mesi e la quota in mano a banche, società, assicurazioni, Banca d’Italia e privati italiani sia oltre il 60%. Va riconosciuto che, con un segnale in controtendenza, nell’asta di metà luglio ben il 54% della domanda per i titoli triennali è arrivata dall’estero. R.e.f. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 7 - 09/08/12-N: IL MESSAGGERO I NODI DELL’ECONOMIA GIOVEDÌ 7 PRIMO 7 PIANO 7 LA CRISI 9 AGOSTO 2012 LAVORO Il titolare del Welfare: situazione pesante, ridare dignità alla classe operaia Fornero: autunno difficile futuro industriale a rischio «La politica ha colpe, ma gli imprenditori investano di più» ROMA K Sarà un autunno difficile, probabilmente caldo. Parola di Elsa Fornero. Delresto e purtroppo i presupposti ci sono tutti: pil in discesa, produzione in netto calo, disoccupazione che può arrivare esuperarelabarriera dell’11 per «Perl’Ilva decisione cento, pressione equilibrata fiscale in crescita, imprese che hanno il fiato entro la fine del mese corto. Il titolare vedròMarchionne» del ministro del Lavoro non fa che prendere atto della situazione e tirare le somme. «L’autunno non sarà facile - dice di prima mattina ai microfoni di Radio Anch’io - in quanto la crisi è molto pesante e mette a rischio il futuro industriale del I TAVOLI nostro Paese». Fornero fa una semplice constatazione: se viene meno l’industria, viene meno il lavoro. Dunque, su di essa è necessario ancora puntare e remare tutti insieE’ il numero delle vertenze in discussione me. Chiaro riferimento al caal ministero dello Sviluppo: so Ilva, ma anche alla Fiat e, erano 109 a gennaio del 2011 piùprecisamente, agli investiper un totale di 163.000 lavoratori coinvolti menti assicurati da Sergio 131 Marchionne e sui quali una parte crescente del sindacato solleva dubbi e perplessità. Magari, fa intendere il ministro, la situazione della nostra imprenditoria è anche figlia degli errori della politica. Però se si va alla ricerca dei colpevoli bisognerà indicare anche altri responsabili: «Il credito e gli imprenditori stessi che devono avere un atteggiamento più volto all’investimento e alle aggregazioni che fanno economia di scala». Dallo scenario generale ai casi particolari che oggi si chiamano Ilva e Fiat. La decisione assunta dal Tribunale del riesame per il sito tarantino viene giudicata «positiva ed equilibrata». «Tutti abbiamo detto che rifiutiamo la CASSA INTEGRAZIONE 500 mila Sono i lavoratori che, secondo la Cgil, sono stati messi in cig nei primi sei mesi del 2012 in aumento del 3,16% rispetto allo stesso periodo del 2011 Sergio Marchionne e una fetta del sistema sindacale. Le organizzazioni dei lavoratori, Fiom in testa, chiedono da tempo un intervento del governoper garantire la realizzazione degli investimenti promessi dal Lingotto. Anche lo scontro a livello giudiziario tra il gruppo torinese e i metalmeccanici dalla Cgil ha contribuito ad ampliare la contrapposizione. Elsa Fornero ritiene che «incontri di franca discussione siano sempre utili». «Per- A sinistra il ministro del Welfare Elsa Fornero sonalmente - sottolinea - non mi sono mai sottratta ed anzi mi sono offerta più volte. Con Sergio Marchionne mi sono sentita recentemente ed abbiamo pensato ad un incontro anche nel mese di agosto. Ci sono motivi per continuare a ritenere che Fiat mantenga i propri impegni di investimento e perché l’industria automobilistica rimanga un asset importante del nostro Paese». L.C.. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’INTERVISTA di LUCIANO COSTANTINI ROMA K Bonanni, il ministro Fornero denuncia il rischio di un autunno caldo... «E’ singolare che un ministro del Lavoro usi queste parole. Vorrei sapere - interrompe il leader della Cisl - che cosa intende per autunno caldo». Beh, lei dovrebbe saperlo. «Prima bisognerebbe stabilire se sia possibile aprire una discussione anche ruvida sui problemi del Paese oppure dare soltanto voce al ventre più deteriore della società italiana, come è accaduto all’Ilva, dove un manipolo di persone fuori dalla realtà operaia ha contestato violentemente l’esistenza di quella fabbrica. I poteri forti vogliono questo: creare confusione per fare il proprio comodo. Comunque, con i posti di lavoro che si perdono e l’economia che si restringe, temo che le cose an- «Il premier riapra la concertazione» Bonanni: il ministro faccia attenzione a non surriscaldare il clima dranno peggio». Che il disagio sociale stia salendo è un fatto accertato. Non teme che possa scaricarsi sulle piazze? «La crisi c’è e lo riconosce la stessa Fornero. Vorrei solo che non fosse lei ad aiutare a far nascere un autunno caldo perché un contributo lo ha già dato». Per ora niente scioperi generali ma pressing sull’esecutivo In che senso? «Sulla questione delle pensioni che non ha discusso con alcuno, su quella degli esodati con la quale ha lasciato decine Indagine sui dati cumulativi di 2032 aziende patiscono meno le realtà di medie dimensioni MILANO - Fare impresa in Italia non paga: le entrate non sono sufficienti a ripagare il costo del capitale e così, nelle attività industriali italiane, si è assistito ad una conseguente distruzione di ricchezza pari a 1,4 punti. L'amara considerazione arriva dall'annuale indagine sui Dati cumulativi di 2.032 società italiane (che non include il contributo delle controllate estere) dell'Ufficio studi di Mediobanca. Una edizione, quella del 2012, che viene diffusa, il giorno in cui il ministro del Lavoro, Elsa Fornero avverte che «l'autunno non sarà facile» e che la crisi «mette a rischio il futuro industriale del nostro Paese». In particolare, secondo l'indagine, i grandi gruppi - visti nella loro dimensione italiana - sono quelli che hanno sofferto di più segnando un gap, nel 2011, pari a 5,2 punti mentre è stato più contenuto quello delle medie imprese (-1,2 punti) e delle medio-grandi (-1,4). La distruzione di valore ha risparmiato le sole società a control- contrapposizione tra lavoro e salute e che occorre cercare un equilibrio». Per Fornero deve «essere possibile lavorare in un’acciaieria che non metta a rischio la salute di chi vi opera e che Taranto abbia una fabbrica senza che la salute dei cittadini ne risenta. Nell’immediato occorre collaborare in modo cogente per far sì che l’operazione di modifica possa avvenire in tempi rapidi per dare serenità a tutte le famiglie che dipendono dall’Ilva. In un’ottica di medio e lungo periodo serve una riflessione su cosa deve essere dell’industria siderurgica del nostro Paese, un’industria che è sicuramente importante e che richiederà molti investimenti. Bisognerà vedere se in Italia ci sono le risorse per verificare se questa azienda possa continuare. Certo bisogna far si che il Paese non perda questo asset. E comunque è necessario ridare al lavoro dignità e identità». Due parolee due peculiarità, queste ultime, che spesso sono state tirate in ballo nella lunga contrapposizione tra B di migliaia di persone nell’incertezza, sulla restrizione degli ammortizzatori sociali che in una situazione di recessione avrebbero dovuto essere rafforzati anziché ridotti. Il suo è un atteggiamento che più che al dialogo è volto allo scontro, non cerca accordi ma disaccordi». Perché allora non avete chiesto a Monti un altro interlocutore? «Perché non è prerogativa del sindacato? Magari glielo avete chiesto con discrezione? «Il premier l’ha voluta e ora se la tiene». C’è uno sciopero generale che aleggia. E’ così necessario fermare il Paese? «E’ fuor di dubbio mantenere attenzione sui temi economici e sociali, tanto è vero che la nostra proposta è tenere in piedi iniziative ovunque. Altra cosa è lo sciopero generale che mi sembra più un ricorso ad una operazione ideologica che taluni invocano una volta al giorno. Mi rifaccio sempre alle parole di papa Wojtyla che nella sua inciclica lo indicò come strumento estremo. Credo che volesse dire che per dare forza a una battaglia, bisogna sempre protestare, ma lo sciopero è uno strumento da usare con molta attenzione». La Cisl chiede da mesi un Per Mediobanca le entrate non sono sufficienti a ripagare il costo del capitale Dal 2009 le esposizioni finanziarie sono salite di 6 miliardi Resta il fatto che lei chiede da mesi questo benedetto Patto che però evidentemente Monti non vuole. «Ho stima di Monti, ma sbaglia. Se continua così sarà travolto dagli eventi». © RIPRODUZIONE RISERVATA I grandi gruppi hanno sofferto di più segnando un gap di 5,2 punti nel 2011 Fare impresa non è remunerativo lo estero, grazie alla elevata redditività del capitale. In questo contesto gli investimenti a prezzi costanti ristagnano dal 2009 su livelli inferiori del 25% a quelli di inizio decennio. Le banche nel 2011 sembrano aver aperto un po’ di più i rubinetti delcreditoall'industriaanche, seguardando all'ultimo triennio, le imprese hanno fatto più ricorso a debito non bancario e a finanziamenti all'interno del gruppo. Più bond e finanziamenti non bancari. Dallo studio emerge che, nell' ultimo anno, è nuovamente aumentato il credito bancario Patto sociale che però implica una vera concertazione alla quale il premier sembra refrattario? «Ne parla male ogni volta che le cose non vanno. Più precisamente, quando lo spread si impenna. Ed è come se volesse esorcizzare una verità banale, quella che i grandi sforzi si riescono a fare solo quando c’è una cooperazione di tutti i soggetti rappresentativi della società. Se sul piano internazionale l’immagine dell’Italia è migliorata, non mi pare che il dirigismo tecnocratico di Monti abbia prodotto sul piano economico risultati significativi». (+4,6 miliardi) che ha coperto circa l'80% del maggior debito finanziario contratto (+5,8 miliardi). Guardando però nel dettaglio, nell'ultimo triennio, viè stata un'importante contrazione del debito bancario a medio lungo termine (-18,3 miliardi) ed un'espansione di quello a breve (+6,8 miliardi), con conseguente riduzione dei finanziamenti bancari per circa 11,5 miliardi. Tra il 2009-2011, dunque, i debiti finanziari complessivi sono aumentati di 6 miliardi e le imprese hanno fatto ricorso a maggiore debito non bancario per 17,5 miliardi (13 miliardi Gomma e cavi in aumento beneficiando dell’estero conobbligazioni eper 4,5 attraverso finanziamenti intercompany). Non ancora su livelli pre-crisi. L'ulteriore ripresa nel 2011 del fatturato, pari al 9,2% sul 2010, non è sufficiente a raggiungere, seppure di poco, il livello pre-crisi del 2008, a causa della forte flessione del 2009. In questo quadro l'export si è mosso a velocità più che tripla rispetto alle vendite domestiche (+18,3% contro +5,5%). I maggiori incrementi,supportati dagli aumenti dei prezzi delle commodities, sono arrivati da metallurgia (+20,2) ed energetico +17,6%). Gomma e cavi (+20,2%) hanno beneficiato della domanda estera. Anno negativo, invece, perelettrodomestici, stampa-editoria, farmaceutico e cosmetico. Sul fronte occupazionale, per il quarto anno consecutivo, si è assistito ad un calo (-0,2% nel 2011), anche se in misura inferiore al 2010 (-1,6%) e soprattutto al 2009 (-2,7%). -MSGR - 14 PESARO - 33 - 09/08/12-N: R E A L I Z Z I A M O L E T U E I D E E GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012 REDAZIONE: Via Marsala, 15 Tel. 0721/370934-24-26 Fax 0721/370931 E-mail: [email protected] w w w. v i t a l i a r r e d a m e n t i . n e t Tel. 0721.22523 - PESARO IL SOLE: Sorge Tramonta 6,06 20,22 LA LUNA: Sorge Cala 23,42 14,42 Santa Edith Stein >Edith è un'ebrea, nata a Breslavia nel 1891. Colpita dall'Autobiografia di Teresa d'Avila, chiede il battesimo nel 1922. Nell' agosto del 1942 la Gestapo la porta ad Auschwitz. È la prima ebrea elevata agli onori degli altari, oltre le donne del Vangelo, da papa Giovanni Paolo II l'11 ottobre 1998. Pesaro soccorso Carabinieri Polizia Vigili del fuoco Guardia di finanza PESARO Questura/Prefettura Comune Pesaro Vigili Urbani Polizia Stradale PUBBLICITA’: Piemme: Via Marsala, 15 Tel. 0721/377399 0721/372072 Guardia medica Telesoccorso n. verde Osp. S. Salvatore Taxi Piazza del Popolo P.zzale Matteotti 0721/38611 V.le Repubblica 0721/3871 Stazione 0721/387800 FANO 0721/42371 Carabinieri 118 112 113 115 117 0721/22405 Polizia 800464809 Polstrada 0721/3611 Vigili del fuoco Vigili urbani 0721/31430 Comune 0721/34053 Guardia medica 0721/34780 Ospedale 0721/31111 Taxi Stazione 0721/814700 URBINO 0721/83351 0721/863891 0721/860110 0721/887715 0721/8871 0721/882261 0721/8821 Carabinieri Polizia Polizia stradale Vigili del fuoco Vigili urbani Ospedale Guardia medica 0722/378900 0722/35181 0722/350592 0722/4828 0722/309300 0722/30111 0722/3101927/906 335/7798439 Taxi 0721/803910 P.zza della Repubblica Borgo Mercatale 0722/2550 0722/327949 PESARO Mari, v.F.lli Rosselli 42. FANO Centrale, c.Matteotti 143. URBINO Lamedica, p.della Repubblica. www.vitaliarredamenti.net METEO Pesaro Pesaro ANCONA OGGI ANCONA Macerata DOMANI Macerata Fermo Fermo Ascoli P. Ascoli P. In diversi quartieri la situazione si è stabilizzata solo ieri ma a Santa Veneranda è un inferno di polvere Acqua, class action e proteste Associazioni pronte a chiedere rimborsi. Bollette, in sette anni un terzo di aumento E’ un lento ritorno alla normalità per Pesaro. Solo ieri l’acqua è tornata a scendere dai rubinetti più o meno in tutta la città. Ma cresce il malumore dei cittadini a causa dei disagi subiti che si trasformano in un vero e proprio danno economico per albergatori,ristoratori ed esercenti. «Chi restituisce i mancati incassi a causa della chiusura dell’attività?» chiede Davide Ippaso, segretario comunale Confcommercio. Marche Multiservizi ha già fatto sapere che non intende rimborsare per il disservizio.«Sarebbe invece auspicabile - spiega Sergio Schiaroli, presidente provinciale dell’associazione dei consumatori - che tra la Multiservizi e le associazioni dei consumatori si concretizzasse un accordo per garantireun rimborso o comunque uno sconto in bolletta agli utenti, sulla scia di quanto fatto con Enel». Intanto a Santa Veneranda dopo il fiume di fango ora è inferno di polvere. E se si osserva la bolletta dal 2004 ad oggi, si vede che il costo a metro cubo è aumentato di un terzo. Fano sceglie la più bella Vale alla Yamaha l’annuncio anticipato a domani di MAURIZIO BRUSCOLINI La presentazione dell’omaggio dell’artista Tullio Pericoli a Rossini nella galleria di Franca Mancini (F. TONI) Rof verso il debutto senza trasgressioni Fabbri, Benelli e Delbianco a pag. 36 e 37 Salvi, Facchini, Rossi e Spagnoli a pag. 38 e 39 L’annuncio ufficiale del passaggio di Vale alla Yamaha avverrà domani mattina alle 9 con un comunicato della Ducati seguito un’ora dopo da una analoga comunicazione della Yamaha. Si placherà così il clamore suscitato dall’anticipazione sulla stampa dell’ufficializzazione del trasferimento del campione il prossimo 15 agosto. L’annuncio aveva causato una situazione di tensione tra Yamaha e Ducati. Ognuno riversava sull’altro la responsabilità della fuga di notizie. In realtà, la data del 15 agosto era stata scelta da Ducati per mitigare l’effetto mediatico negativo del divorzio tra Rossi e la Rossa, ipotizzando una divulgazione più soft e non massiccia per la tradizionale mancanza dei quotidiani in edicola il giorno dopo. Insomma l’anticipazione della notizia ha suscitato un tale clamore con tanto di scambi di mail infuocati, che la Yamaha avrebbe deciso di anticipare a questo punto l’annuncio ufficiale. Domani e non più il 15 agosto. Novitàperlaviabilità nelcentrodiFano, pergliambientalisti èuncompromesso fraassessorati Lotta all’evasione la Finanza recupera seicento milioni Sarà isola pedonale solo dopo le 20, salvaguardato il commercio L’elezione di Miss Fano 2011 Il sogno della passerella nella torrida estate fanese si concretizza domani sera all’anfiteatro Rastatt, nel cuore del lungomare di Sassonia, con la settima edizione di Miss Fano. È il concorso di bellezza per eccellenza della Città della Fortuna, organizzato «quasi per gioco» nel 2006 da Alex Montanari. Giovenco a pag.46 E’ Ztl a metà per via Cavour FESTA di LETIZIA LARICI Lotta all’evasione e all’abusivismo, nei primi sette mesi dell’anno la Guardia di Finanza ha stanato nelle Marche 206 furbetti del fisco, per un totale di 600 milioni sottratti all’Erario più 200 milioni di Iva non versata. I dati sono stati diffusi ieri dal Comando Regionale, che ha visto i suoi uomini impegnati negli accertamenti su tutto il territorio, con una stretta nei mesi estivi. Effettuate oltre 2000 verifiche fiscali, con controlli in materia di imposte dirette, Iva e Irap, le ispezioni hanno portato alla denuncia di 305 persone per reati fiscali. Nel mirino dei finanzieri sono finiti anche medici, commercialisti e avvocati (oltre cento gli studi professionali passati alsetaccio) e imprenditori del settore della ristorazione. Le verifiche hanno portato gli 007 delle FiammeGiallea scoprire ben 206 evasori totali, per lo più piccoli commercianti che risultavano nullatenenti, e 28 cheavevano occultato parte del proprio reddito. Recuperati 260 milioni di imponibile e 8 milioni di Iva, sono stati anche Controlli della Finanza individuati mille lavoratori innero. Effettuati 9.278 controlli sull’emissione di scontrini e ricevute, l’ispezione si è conclusa con l’accertamento di 2.027 irregolarità (22%). Le indagini hanno riguardato anche 26 benzinai, con il riscontro di 6 illeciti, mentre in materia di marchi e brevetti sonostati effettuati 283 interventi sfociati in 112 denunce e nel sequestro di oltre 2 milioni di prodotti contraffatti. Intercettate in porto circa 51 tonnellate di sigarette di contrabbando, per un tributo evaso di oltre 9 milioni,la lotta all’importazione abusiva di tabacchi ha portato anche a 12 arresti. Sul fronte droga, sono stati sequestrati 3,7 chili di eroina, 2,4 di cocaina e 774 di hashish e marijuana. Il bilancio è di 34 arresti, 92 denunce e 135 segnalazionI. FANO - La chiusura di via Cavoursi farà, ma in oremarginali rispetto alle esigenze delle attività commerciali. La strada, che dà il nome all'omonimo borgo di Fano, resterà aperta dalle 8 alle 20, mentre diventerà zona a traffico limitato per il resto della giornata. «Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore già dal prossimo mese», assicura l'assessore alla Viabilità, Michele Silvestri. Una misura, dunque, che media tra l'esigenza di proteggere un altro settore del centro storico dal traffico selvaggio e la volontà di non pestare i calli ai negozianti. C'è però chi ritiene questastessasoluzione un compromesso storico, per meglio dire del centro storico, fra lo stesso Silvestri e il collega al Commercio, Alberto Santorelli, come sostiene Lupus in Fabula. SQUADRA MOBILE Uno stage di danza Disoccupato spacciava coca a prezzi stracciati iforniva di cocaina tutto il litorale da Fano a Marotta. Spacciava al Lido, il cuore della movida fanese, tra i clienti c’erano soprattutto i giovani. Un giro imponente con 262 grammi di coca sequestrata, ma che segna anche una svolta: la cocaina conosce gli effetti della crisi e i prezzi calano a discapito della qualità. Per questo la Questura di Pesaro lancia l’allarme. L’arresto del 49enne albanese è avvenuto ieri pomeriggio sulla superstrada, all’altezza di Acqualagna. Un pedinamento durato giorni e giorni. A pag.40 Il dirigente della squadra mobile di Pesaro, Stefano Seretti A Pesaro un giovedì di musica e danze A pag.46 A CAGLI Roberta Biagiarelli con Gianni Rigoni Stern Estate, road movie per la solidarietà Marsigli a pag.46 Scatassi a pag.41 LE PREVISIONI DEL METEOROLOGO L’INIZIATIVA Venticello da nord, caldo più accettabile Si visita Palazzo Ciacchi ma solo su prenotazione di MASSIMILIANO FAZZINI La quinta ed intensa ondata di calore di stampo africano inizia piuttosto rapidamente la sua ritirata verso l’Africa settentrionale. E già da ieri, almeno al centro nord,le temperature esoprattutto l’umidità relativa hanno iniziato a decrescere, soprattutto grazie al previsto «venticello» settentrionale che ha soffiato gradevolmente non solo sulla costa. Al sud invece «Nerone» ha insistito deciso a tal punto da determinare nuovi record assoluti del caldo in Sicilia. Si pensi che ad Enna, a 1000 metri di quota, le massime hanno superato i 41˚C! L’anticiclone africano in realtà non si ritira verso la sua regione sorgente, ma migra con il suo asse principale verso la penisola iberica. Di conse- guenza la nostra regione si troverà sul bordo orientaledella campanaanticiclonica, laddove le correnti provengono miti e secche dalla Manica. Ne deriverà un tipo di tempo sempre assolutamente stabile ma con un clima termico decisamente gradevole, e sopportabile rispetto a quello vissuto nell’ultima settimana. Gli effetti delle correnti settentrionali saranno o più netti durante il prossimo fine settimana quando le temperature scenderanno persino sotto le medie del periodo. Ma si tratterà di una breve pausa. I modelli evidenzierebbero per Ferragosto il ritorno di un caldo «sopra le medie» per via di una nuova possibile espansione anticiclonica nord africana. In questo quadretto meteorologico cosi bello la sola grande nota stonata sta nell’aggravarsi delle già critiche condizioni di siccità, con atmosfera limpida e modesti annuvolamenti cumuliformi in prossimità delle vette più elevate della dorsale appenninica. Il mare sarà mosso. Domani non si verificheranno variazioni sostanziali nel quadro meteorologico, con il sole che continuerà a dominare incontrastato la scena, al mare come sui monti, in un contesto termico molto gradevole e persino con un po’ di fresco, nottetempo nelle conche in tramontana. I venti saranno moderati di maestro con mare mosso. Le temperature odierne saranno comprese tra 23 e 31˚C; le minime della prossima notte oscilleranno tra 9 e 21˚C. © RIPRODUZIONE RISERVATA Domani appuntamento a palazzo Ciacchi, sede di Confindustria Pesaro Urbino, per ammirare una selezione di dipinti e ceramiche provenienti dai depositi dei Musei Civici. L'ingresso è gratuito ma occorre prenotare. Solo per agosto, la possibilità di visitare l’allestimento di palazzo Ciacchi viene anticipata al secondo venerdì del mese: l'appuntamento, dunque, è per venerdì 10, dalle ore 15 alle 18 su prenotazione telefonica. Il percorso di palazzo Ciacchi sede di Confindustria Pesaro Urbino - presenta opere diverse, articolate in sezioni omogenee per stile e ambito culturale. Per informazioni e prenotazioni 0721 3831, [email protected], www.museopalazzociacchi.it. -MSGR - 14 PESARO - 36 - 09/08/12-N: 36 IL MESSAGGERO GIOVEDÌ PESARO 9 AGOSTO 2012 LE REAZIONI Consumatori e commercianti, aria di class action Le associazioni pronte a sostenere chi si farà avanti per chiedere rimborsi e sconti in bolletta Le fontanelle messe a disposizione per l’emergenza L’EMERGENZA Aato e Multiservizi cercano di rassicurare ma ci sono ancora disagi a macchia di leopardo di LUCA FABBRI E’unlento ritorno alla normalità per Pesaro. Solo ieri l’acqua è tornata a scendere dai rubinetti più o meno in tutta la città. Dopo due giorni di black out del sistema di approvvigionamento idrico, che hanno causato enormi disagi ad oltre 100 mila persone eingenti danni agli operatori economici. Nonostante gli annunci del sindaco Ceriscioli, secondo cui l’acqua sarebbe tornata a scorrere nelle case già dalle 19 di martedì, la situazione ha richiesto diverse ore in più prima di normalizzarsi. E così ieri mattina a Montegranaro ancora non c’era acqua, mentre in quartieri popolosi come Soria, Villa Ceccolini e piazza Redi è tornata solo nella notte tra martedì e mercoledì. Tra i primi quartieri in cui è stata ripresa la distribuzione della risorsa idrica ovvero già entro lamezzanotte di martedì, invece, ci sono Pantano, la zona Mare e il Centro storico. Più fortunatiovviamente i residenti al piano terra che hanno potuto usufruire prima dell’acqua mentre chi abitava ai piani alti ha dovuto attendere più tempo. Tra coloro che in queste 48 ore di emergenza idrica hanno avuto maggiori problemi ci sono sicuramente i residenti del quartiere di Santa Veneranda, i quali martedì sono stati letteralmente sommersi da uno strato di 15 centimetri di fango venutosi a creare dopo la rottura della condutturain via Bonini. «Stiamo impegnando i nostri mezzi per ripulire il quartiere di Santa Veneranda - spiega l’ad di Marche Multiservizi Mauro Tiviroli - I Dai consumatori agli operatori. Cresce il malumore dei cittadini a causa dei disagi subiti per la mancata erogazione dell’acqua nelle giornate di lunedì e martedì. Disagi che si trasformano in un vero e proprio danno economico per albergatori, ristoratori ed esercenti che nella migliore delle ipotesi hanno dovuto lavorare tra mille difficoltà mentre in alcunicasi sono stati addirittura costretti a chiudere la propria attività. E’successo per esempio a numerose gelaterie, parrucchieri e ristoranti. «Chi restituisce a questi operatori i mancati incassi percepiti a causa della chiusura dell’attività? - chiede Davide Ippaso, segretario comunale Confcommercio - Nel 2012 quello che è accaduto a Pesaro, rimasta per due giorni senza acqua, è inaccettabile. Chiediamo che gli amministratori si assumano le proprie responsabilità». Marche Multiservizi ha già fatto sapere che non intende rimborsare i pesaresi per il disservizio. Confcommercio la pensa diversamente. «Credo che un rimborso sarebbe quantomeno dovuto: la decisione dell’azienda è vergognosa - continua Ippaso - Paghiamo una bolletta dell’acqua che è tra le più care in Italia e ogni estate ci ritroviamo a pregare perché non si rompa l’acquedotto portando sostanzialmente alla paralisi una città di 100 mila abitanti. Se gli operatori manifestano l’intenzione di avanzare qualche richiesta di risarcimento Confcommercio è pronta a sostenerli. Nel frattempo stigmatizziamo la mancanza di progettualità dei soggetti che gestiscono il servizio idrico nella nostra provincia». Ma anche i consumatori sono sul piede di guerra. Alla segreteria della Federconsumatori sono giunte numerose Alcune bollette lamentele in queste ultime ore. «Sarebbe auspicabile che tra la Multiservizi ele associazioni deiconsumatori si concretizzasse un Acquedotto, lentissimo ritorno alla normalità In diversi quartieri la situazione si è stabilizzata solo ieri dono le dimissioni del sindaco Luca Ceriscioli e le associazioni di categoria e dei consumatori pensano a una richiesta d’anni, il presidente dell’Aato Alighiero Omicioli traccia un quadro del sistema infrastrutturale idrico della provincia. «Purtroppo si tratta di un problema sostanziale perché in tanti anni in questo territorio cantieri per i lavori della terza corsia? Non c’entrano nulla con la rottura dell’acquedotto in via Bonini». L’azienda di via dei Canonici fa anche sapere che ognuno dei tre guasti è costato all’azienda circa 25 mila euro «e queste - conclude Tiviroli - saranno spese a carico della Multiservizi». E mentre in Rete tanti chie- LA PROTESTA Nel pomeriggio è partita la pulizia Telefoniroventi pervigilieComune Inferno di polvere a Santa Veneranda Via Bonini epicentro dei disservizi: «Una situazione insostenibile» di DANIELE SACCHI L’altro ieri un fiume di melma, ieri mattina un deserto di polvere. Non c’è pace a Santa Veneranda, dove via Bonini era ieri l’unica strada pesarese ancora costretta a convivere con gli strascichi delle rotture dell’acquedotto. Dove il fango sputato in strada dall’allagamentopost-guasto, ieri si è seccato procurando quantità industriali di polvere che, al continuo passaggio d’auto nella principale direttrice stradale del quartiere, si sono trasformate in una malsana nuvola irrespirabile. Imbestialiti i residenti che ieri hanno tempestato di telefonate Comune, vigili urbani, Protezione Civile e Asur. Ovvero chiunque potesse avere competenze o deleghe ad un ripristino della normalità. O, perlomeno, ad un’attenuazione dei disagi invocando un’eventuale chiusura della strada alla circolazione. «E’ una vergogna che continua a ripetersi – racconta Venerina Catalani, residente in via Bonini – Siamo tappati dentro casa con un caldo infernale senza nemmeno potere aprire una finestra. Perché entrano nugoli di polvere che penetrano nei polmoni». Insomma, da un giorno passato senz’acqua e tra il fango ad un altro senz’aria e tra la polvere: «E’ questa la vera emergenza. Ed è un’emergenza sanitaria – continua la residente – Sulla rottura dell’acquedotto è inutile puntare il dito. E’ un incidente che può accadere. Ma è questo lasciarci all’abbandono che non è accettabile. Se fino a ieri utilizzavano le autobotti di Marche Multiservizi per rifornire i cittadini d’acqua, perché oggi quelle cisterne non sono state usate per lavare un chilometro di strada fatiscen- te che ha al suolo dieci centimetri di melma asciugata? O almeno si sarebbe potuto smorzare il problema chiudendo la strada al traffico per non far sollevare la polvere, visto che il giorno precedente così era stato per le conseguenze del guasto». Operazione di pulizia che, per fortuna, è partita nel pomeriggio. Vigili urbani hanno monitorato la situazione con sopralluoghi e qualche pulitura. La prima autobotte è arrivata in tarda mattinata, altre due si sono aggiunte per ripulire la più «disastrata» via Superchi. «Capiamo le procedure, ma non si tratta di pignoleria, bensì di una questione di salute. Tant’è che abbiamo pure chiesto le mascherine all’Asur. Capiamo che non si possa agire subito dappertutto, ma in via Bonini siamo ancora chiusi in casa». accordo per garantire un rimborso o comunque uno sconto in bolletta agli utenti, sulla scia di quanto fatto con Enel spiega Sergio Schiaroli, presidente provinciale dell’associazione dei consumatori - Ora prendiamo atto delle volontà manifestate dalla Multiservizi e ci prendiamo tempo per valutare se in base a quanto stabilito nella Carta dei Servizi i cittadini abbiano diritto a unrisarcimento per il disservizio, legato al mancato rispetto degli obblighi sulla tempestività degli interventi e dell’informativacon cui si sono comunicati i guasti. In quel caso saremo pronti ad intraprendere le azioni opportune». Lu.Fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA IDV non si è fatto nulla per qualificare le infrastrutture idriche commenta il numero uno dell’Autorità d’ambito - Noi comeAato abbiamo programmato circa 70 milioni di euro di investimenti, spalmandoli in cinque anni anziché in 25, per accelerareil processo di miglioramento dell’impiantistica per la depurazione e la potabilizzazione». Lo stesso Tiviroli ha sollecitato un rifacimento dell’acquedotto stimando un investimento complessivo di 14 milioni di euro. E’ fattibile? «Posso assicurare che i nostri investimenti sono finalizzati alla realizzazione di progetti prioritari per il sistema idrico provinciale, ma se si vuole destinare parte delle risorse al rifacimento dell’acquedotto si può fare: basta che gli amministratori del territorio esprimano questa volontà, noi ci limitiamo a recepire le loro indicazioni ben sapendo che la coperta è corta - continua Omicioli Oppure la Multiservizi accantoni parte degli utili annuali, che vanno anche ai Comuni soci dell’azienda oltre che al soggetto privato, per la realizzazione dell’acquedotto. Nell’arco di dieci anni potremmo avere i soldi per realizzare un nuovo sistema di condutture idriche. I dividendi però, specie in questo periodo, fanno moltocomodiai Comuni:difficile rinuncino». Le associazioni chiedono sconti i bolletta o rimborsi. «Capisco la valenza simbolica di un rimborso per l’interruzione del servizio per due giorni - conclude Omicioli - ma credo che quei soldi sarebbe meglio investirli nel settore idrico per migliorare il servizio reso ai cittadini». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Acacia Scarpetti «Dieci anni di domande senza risposte» «Era il 9 agosto 2001 - scrive il consigliere regionale Idv luca Acacia Scarpetti - quando presentai un'interrogazione al comune di Pesaro, per sapere delle continue rotture all'acquedotto comunale. Allora se ne contavano già 60 in quei pochi anni di vita dell'infrastruttura. Ed era il 19 agosto del 2003 quando la sollecitai. Ancor aspetto insieme ai cittadini. Voci di corridoio insistono sul riferire che il problema nonèil terrenoma èla mancanza di adeguata fondazione o basamento su cui poggia la condotta stessa. Che si sia speculato allora (quando venne costruito) su una parte difficilmente verificabile? Fatto sta che ancora qualcuno deve rispondere e fatto sta che gli acquedotti romani, anche a Pesaro, dopo millenni, funzionano sempre senza mai rompersi». A suffragio delle sue parole, Acacia Scarpetti ricorda anche il testo dell’interrogazionedi 11 anni fa: «considerato che la recente rottura dell’acquedotto cittadino, pur non comportando nessuna responsabilità diretta per gli attuali uffici o organi comunali, ha fattoriemergere alla popolazione la già vissuta emergenza acqua; riconoscendo comunquel’impegno elo sforzoprofuso per il rapido ripristino della reteidrica; considerato che l’inconveniente accaduto non è il primo verificatosi, di tale natura; considerato che si è appreso che la recente rottura è stata la 60˚ avvenuta, nei venti anni di vita del nuovo acquedotto; il sottoscritto chiede di sapere i motivi delle frequenti rotture dell’acquedotto comunale, tramite una realzione tecnica sui guasti». CRISI IDRICA Invasi a secco, si apre il pozzo del Burano Via libera ieri dal Comitato protezione civile Furlo, San Lazzaro e Tavernelle perdono 21mila metri cubi al giorno di LUIGI BENELLI L’acqua non c’è più, si riapre il pozzo del Burano. Ma non senza polemiche che arrivano da un consigliere regionale. Ieri mattina la riunione in Provincia del Comitato Protezione civile (presieduto dall’assessore Alessia Morani), Marche Multiservizi, Aset e Aato per adottare misure immediate contro l’emergenza idrica. Il dato è impietoso: negli ultimi giorni i tre invasi del Furlo, San Lazzaro e Tavernelle sono diminuiti complessivamente, in media, di 21mila metri cubi al giorno, circa 250 litri d’acqua al secondo. Per questo il comitato, per scongiurare una situazione che si profila drammatica, ha deciso di riaprire, dalle ore 14 di ieri fino al 31 agosto, il pozzo Burano, con un prelievo di 160/165 litri d’acqua al secondo. Marche Multiservizi e Aset si sono impegnate a ridurre di 70 litri al secondo le loro captazioni dal fiume Metauro. E ora via anche alle multe con la Provincia che trasformerà intensificherà i controlli della polizia provinciale lungo i fiumi, con l’applicazione di sanzioni a chi infrange le regole sui prelievi abusivi. I provvedimenti si aggiungono a quelli già adottati dall’inizio dell’estate: la ridu- zione dei prelievi dal fiume Metauro, le ordinanze di Provincia e Comuni, la riduzione dei rilasci dagli impianti dell’Enel e la riduzione dell’entità del rilascio dall’invaso di Mercatale da parte del Consorzio di bonificaFoglia-Metauro-Cesano. Le portate orami sono di 700 metri cubi al secondo, quando il fabbisogno giornaliero provinciale è di 1200 metri cubi al secondo. «La Provincia, a par- MaTraversini(Pd) protesta:«Forzatura chel’entroterra vive come un sopruso» tire da maggio – evidenzia l’assessore Alessia Morani – ha monitorato costantemente la situazione delle risorse idriche, che sono in continua diminuzione. Anche le previsioni meteo non ci confortano, per cui abbiamo dovuto adottare, con consenso unanime dei presenti, questi provvedimenti urgenti per stabilizzare il livello dell’approvvigionamento idrico». Soluzione però non condivisa dal consigliere regionale Pd Gino Traversini. Il colore è lo stesso dell’amministrazione di via Gramsci, le idee no. «Sono stato sindaco di Cantiano dal ’90 al 2004 e conosco bene la storia del pozzo del Il pozzo del Burano a Cantiano Burano. Dopo tante battaglie siamo riusciti a ottenere che si potesse attingere da questa riserva solo per le emergenze. Il problema è che l’emergenza è diventata normalità e questo non è accettabile. Serve una politica seria di recupero dell’acqua piovana, pulizia degli invasi e riduzione dei prelievi abusivi.Se è emergenza possiamo portare acqua con autobotti o imbustarla, ma ben altra questione è quella dell’immissione di centinaia di litri d’acqua al secondo nel fiume. Questa prima di arrivare all’impianto di potabilizzazione evapora o viene captata abusivamente aumentando gli sprechi. Il prelievo genera scompensi anche per le zone interne. Questa è una forzatura che non fa altro che aumentare la frattura tra costa ed entroterra perché i cittadini percepiscono il prelievo come un’invasione delle proprie riserve naturali». © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 37 - 09/08/12-N: 37 IL MESSAGGERO GIOVEDÌ PESARO 37 9 AGOSTO 2012 L’EMERGENZA Bolletta sempre più cara: si è passati da 1,42 euro al metro cubo nel 2004 all’1,85 di oggi Autorità sanitaria Acqua, in sette anni costa un terzo in più Tiviroli:«Ilprelievoavvienedaretisuperficialinondafalde,perquestoèpiùoneroso» di LUIGI BENELLI Bolletta,quanto mi costi. Quella dell’acqua ha fatto registrare una continua corsa al rialzo dal2004. Tanto da far proiettare Pesaro tra le città più care d’Italia. La rottura dell’acquedotto non finirà in bolletta, questo è certo, perchè la voce guasti già la paghiamo. Magliaumenti ci sono stati, eccome. Stimando il consumo medio statistico a Pesaro per uso domestico a 140 metri cubi l’anno per una famiglia nel 2004 il costo dell’acqua eradi 1,42 euro al mc e la bolletta era di 199 euro. Dal 2005 le tariffe vengono stabilite dalla Aato e non più da Marche Multiservizi.Il metodo è quello normalizzato e prevede la copertura dei costi operativi, investimenti e canoni comunali. Si passa a 1,49 euro al mc per una bolletta di 208 euro. L’anno successivo sale a 212 con 1,52 euro al mc. Nel 2007 un nuovo ritocco: si passa a 1,57 per una bolletta di 219 euro.Cifra simile al 2008 (221). Nel 2009 il costo è salito a 1,68 euro al mc per 235 euro. In sei anni la bolletta è aumentata di 36 euro. Si registrano anche gli aumenti del canone per la depurazione da 45 a 54 euro e della quota fissa da 8 a 20 euro. Per le fogne il dovuto passa da 16 a 20 euro. Nel 2010 un nuovo aumento del 4% giustificato da 7,5 milioni di investimenti. La tariffa è passata da 1,68 a 1,74 euro. Oggi? Dal 2011 al 2012 un nuovo ritocco. Se l’anno scorso si viaggiava a 1,77 ora l’acqua si paga 1,85. In pratica siamo passati da 199 euro del 2004 a 260 euro circa di quest’anno per un consumo di 140 mc l’anno. Mauro Tiviroli, amministratore delegato Mms smentisce però che si tratti di una delle bollette più care d’Italia come appare ogniannonelle varie classifiche. «Dobbiamo dire che l’83% dell’acquaviene da reti superficia- Senza contare gli aumenti del canone per la depurazione e della quota fissa oltre che per il sistema fognario I lavori per riparare la conduttura che si è rotta a Santa Veneranda (Foto TONI) li quindi i costi di potabilizza- zione e approvvigionamento sono più alti rispetto a quelli che si potrebbero avere da falde sotterranee». In pratica fra i nostri costi ci sono circa 8 milioni solo per l’energia elettricaper depurazione e sollevamento. Poi paghiamo 2,5 milioni per far fronte alle rotture. «Le classifiche che dicono che la nostra è l’acqua fra le più care d’Italia si basano su un consumo di 200 mc l’anno. Ma non è un dato reale, qui ne consumiamo sui 130-150 mc. E dopo una certa soglia la tariffa da base passa a eccedenza e qui i costi sono più alti». © RIPRODUZIONE RISERVATA GLI INTERVENTI Ceriscioli: «Priorità alle fogne per l’acquedotto mancano fondi» di THOMAS DELBIANCO Sindaco Luca Ceriscioli, l’emergenza acqua e i tanti disagi causati ai cittadini in questi giorni, hanno fatto riemergere il problema dell’acquedotto. L’ad di Marche Multiservizi Tiviroli parla di 14 milioni di euro per sostituirlo, maci vuole un piano di investimenti più lungo di quello finora indicato dall’Aato. Lei cosa ne pensa? «Il tema della sostituzione dell’acquedotto è legato alla presenza di finanziamenti ad hoc, ma sono più di 15 anni che lo Stato non mette nemmeno un centesimo per questi investimenti. E non credo che in futuro arriveranno nuove risorse». L’ipotesi di caricare i costi dell’investimento sulle bollette? «Non è percorribile, non è possibile recuperare attraverso le bollette un investimento di questa portata. Fino a che non cisaranno finanziamenti statali, non si può pensare ad un nuovo acquedotto. Le risorse «Serve comunque un piano per superare i disagi prolungati» ora servono ad altro...». A cosa si riferisce? «Al sistema fognario. Servono investimenti per 15 milioni di euroripartititra Marche Multiservizi, Regione e Aato. Ora ci dobbiamo concentrare sullefogne, andare fino in fondo sul tema della depurazione delle acque». E con l’acquedotto che continua a fare crac come la mettiamo? «Erano anni che non si verificavano tre rotture così ravvicinate. Negli ultimi tempi è capitato che ci fosse una sola rottura, ma nessuno se n’è accorto, perchè i serbatoi hanno garantito l’approvvigionamento idrico. Serve, comunque, un piano per superare i disagi che vanno oltre la mezza giornata, in questo senso ho già delle idee che valuteremo insieme a Marche Multiservizi in un incontro a fine mese». E’ possibileavere delleanticipazioni? «Una delle ipotesi potrebbe essere quella di moltiplicare i punti per il rifornimento con le autobotti e la distribuzione dei sacchetti con l’acqua. Oppure, nonescludodi seguire il modello fanese, caricando acqua nei pozzi, che possa essere sempre utilizzata,anche se non potabile». © RIPRODUZIONE RISERVATA Ore decisive per i parametri di potabilità a Fano FANO- Atteso perla mattinata di oggi il parere decisivo dell'autorità sanitaria sulla qualità dell'acqua fornita dal potabilizzatore a Saltara. Riparate le due rotture dell'acquedotto a monte di Fano (una a Rosciano e l'altra a Calcinelli), nelle tubazioni sono tornati a correre circa 150 litri al secondo e il ritorno alla normalità sembrava molto vicino. La presenza di terra, conseguenza dei duecedimenti, ha però «appannato» l'acqua, primadiessere «spurgata» nel giro di qualche ora e ha richiesto un po' più di tempo per valutare i parametri della potabilità. Nella giornata di ieri la società multiservizi Aset spa, che gestisce il servizio idrico a Fano, ha effettuato i prelievi e il suo laboratorio analisi ha anticipato che la qualità dell'acqua è tornata nella norma. Ora si attende la conferma da parte dell'autorità sanitaria, che permetterebbe al sindaco Stefano Aguzzi di revocare il divieto riguardante il consumo alimentare. Nel frattempo l'acqua dei rubinetti continua a provenire dai pozzi di riserva e a titolo precauzionale non può essere bevuta, contenendo unaquantità di nitrati superiore al consentito. -MSGR - 14 PESARO - 40 - 09/08/12-N: 40 PESARO URBINO IL MESSAGGERO GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012 POLIZIA Arrestato spacciatore: disoccupato e con famiglia numerosa ma per smerciare droga girava in Bmw Coca a prezzi stracciati dilaga in riviera Anche il mercato degli stupefacenti è in crisi, oggi una dose si può trovare a 40 euro di LUIGI BENELLI esagonale di coca per un totale l’umidità. E nascosti fra i chic- può costare dai 60 agli 80 euro non si mai con quali sostanze portanti. «Era uno spacciatore PESAROKRiforniva di cocai- di 112 grammi. Il secondo pas- chi altri 150 grammi di polve- al grammo, ma con la crisi il venga mischiata. Anche l’eroi- che muoveva grandi quantità na tutto il litorale da Fano a so è stato quello di perquisire re bianca. Poi bilancini di pre- prezzo è sceso anche a 40 euro. na che si trovava a 30-40 euro di droga, pensiamo di aver Marotta. Spacciava al Lido, il l’abitazione. Nascosto dietro cisione, forme esagonali per Questo è possibile perché si ora si può trovare anche a dato un bel colpo a questo cuore della movida fanese, tra un pensile della cantina ecco impacchettare la droga, tre cel- riduce la qualità e la droga 15-20 euro al grammo. Ma con commercio» chiudono Seretti i clienti c’erano soprattutto i un barattolino di sottaceti in lulari, dosatori e materiale per e Sguanci. giovani. Un giro imponente vetro. Dentro c’era del riso, tagliare la coca, la mannite. viene tagliata maggiormente. che sostanze è mischiata?». © RIPRODUZIONE RISERVATA con 262 grammi di coca seque- cosa che serve per evitare L’uomo è stato arrestato, ora si E questo è pericoloso perché L’arresto è stato di quelli imtrova a Villa Fastiggi in attesa strata, ma che segna anche una della convalida. È incensurato svolta: la cocaina conosce gli CARABINIERI e questo spiega il perché agisse effetti della crisi e i prezzi calacon disinvoltura. Si stima che no a discapito della qualità. il valore complessivo della coPer questo la Questura di Pesaca fosse di 26 mila euro. Ma sui ro lancia l’allarme. L’arresto prezzi della droga Seretti apre del 49enne albanese è avvenuun capitolo a parte. «Abbiamo to ieri pomeriggio sulla superPESAROKNon l’aveva mai data per persa notato che anche la coca si è strada, all’altezza di Acqualaquella sua bici rubata agli inizi di aprile. Ed adeguata alla crisi. In media gna. Un pedinaaveva fatto bene a denunciarne il furto perchè mento durato quando l’altro pomeriggio ha notato in via giorni e giorni. Guido D’Arezzo quella bici praticamente «L’operazione identica ma con un altro lucchetto e un fapartedi Litoradiverso possessore (una ragazza moldava di le sicuro, una 19 anni) non ha esitato a chiamare i carabiniecampagna estiva ri. E quando la ragazza, fermata, non ha a largo raggio cosaputo giustificare la provenienza della bici, è ordinatadal questata denunciata per ricettazione mentre il store Italo D’Anmezzo è stato restituito al legittimo proprietagelo contro la cririo. Anche un’altra moldava di 21 anni semminalitàeinquepre a Pesaro (viale Trieste) e sempre l’altro sto caso alla dropomeriggio è stata denunciata per ricettazioga - ha spiegato il ne. Anche in questo caso il proprietario ha dirigente Antonotato la bici, rubata giorni fa, ed ha chiamato nioSguanci –siai carabinieri a cui aveva denunciato il furto. La coca sequestrata con altro materiale mo impegnati I dirigenti della Questura di Pesaro Stefano Seretti e Antonio Sguanci con gli uomini della Mobile, della prevenzioINDAGINE CONFINDUSTRIA ne crimine e della Questura». E proprio il dirigente della Squadra Mobile di Pesaro Stefano Seretti ha spiegato le modalità dell’arresto. «Era senza lavoro da tempo, aveva un’azienda di edilizia che da tempo non fatturava più nulla. Viaggiava in Bmw serie 5 e di SIMONA SPAGNOLI Il presidente di Confindustria attese per la seconda parte del aveva una famiglia numerosa. Pesao e Urbino 2012 si tingono di nero, specie Uno stile di vita troppo alto PESARO - Economia pesarese Claudio Pagliano per il mercato interno, mentre ancora in retromarcia. Nel seche non poteva coincidere col risultano stabili su quello estefatto che fosse un nullafacente. condo semestre 2012 cala del ro. E allora è presidente degli 5,7% la produzione industriaEra incensurato e dalla sua industriali a dover infondere la abitazione sispostava tranquil- le,trascinata in basso dall'andanecessaria, quanto doverosa mento negativo delle vendite lamente tra Fano e Marotta. iniezione di MOBNDOLFOKServizio di bus speciale Adriabus da sul mercato interno (-4,4%) positività: Spacciava soprattutto al Lido, Torrette-Pontessasso e Marotta per Mondolfo (esteso che nemmeno i buoni risultati «Ci sono nel week end, fra i giovani». Di delle esportazioni (+3,5%) rieanche a Mondavio), con partenza da Marotta piazza aziende – ha quigli appostamenti e i pedina- sconoa migliorare.L'andamenRoma (fontana) ore 21 e rientro attorno a mezzanotte. affermato menti fino alla giornata di mer- to dei prezzi è stabile, ma non è Sarà assicurato anche il servizio bus speciale per staseClaudio Para, in quella che si presenta a Mondolfo come la grande coledì quando l’uomo a bordo in grado di coprire i costi delle gliano - che notte della cultura, per l’iniziativa Musei d’estate sotto di una Ford Focus viaggiava materie prime che, soprattutto stanno metle stelle. Promossa dal Comune di Mondolfo, sarà da Fano verso l’entroterra in all'estero, continuano a galoptendo in atto possibile dalle ore 21 alle ore 23 visitare gratuitamente superstrada. Gli uomini della pare (+4,1% su base annua). interventi inil Complesso Monumentale di S.Agostino, il Museo Mobile l’hanno fermato e do- Ne fanno le spese tutti i princinovativi, graCivico, la Memoria della Fisarmonica e quell’imparegpo un’attenta perquisizione ec- pali settori dell’economia, ad zie ai quali sogiabile scrigno d’arte che è la Chiesa di S.Maria del co che dal bocchettone del- eccezione delle poche aziende no diventate Soccorso, una vera pinacoteca e non solo. l’aria del passeggerosono spun- del settore gomma e plastica, più vitali e in tati 10 compresse di forma comeillustra larilevazione congradodicontigiunturale condotta dal Centro crollano a -9,3%, solo chi espor- delle vendite particolarmente ri, ma le prospettive per il futu- nuare a rappresentare, anche Studi di Confindustria Pesa- ta riesce a sorridere (+12.3%). accentuato sul mercato interno ro in base agli ordini in portafo- nella congiuntura sfavorevole, ro-Urbino. Pochi dati per foto- Non va meglio per la meccani- e meno forte sui mercati esteri glio sono improntate ad un ciò che sempre sono state ossia grafare la situazione: il mobile ca, con un dato sul fatturato (-3,1%). Sostanzialmente stabi- certo pessimismo. E’ il genera- veri motori di sviluppo e coeferma la produzione a -5,2%; le che rimane critico (-9,5%), frut- le il tessile-abbigliamento, così le peggioramento del clima di sione sociale». vendite sul mercato italiano to di un andamento difficile come lo sono tutti gli altri setto- fiducia adesso a fare paura: le © RIPRODUZIONE RISERVATA Sequestrati quasi tre etti destinati ai clienti di Fano e di Marotta Pesaro, trovate bici rubate due ragazzedenunciate L’economiafrenaancora, si salva solochi esporta Crollano i consumi interni, in difficoltàsettori trainanti come il legno e la meccanica Mondolfo, bus speciali per la notte dei musei Area vasta, Prc minaccia la crisi a Fossombrone FOSSOMBRONE - Rifondazione minaccia la crisi a Fossombrone. Il voto favorevole al Piano di Area Vasta dell’assessore Prussiani, non è andato giù ai rifondaroli che ora chiedono un passo indietro al sindaco Maurizio Pelagaggia. «Il sindaco Pelagaggia scriva una lettera al presidente della Conferenza dei Sindaci e alla direttrice Capalbo precisando che in osservanza delle decisioni prese dal consiglio comunale il voto sul Piano di Area Vasta del Comune di Fossombrone non può che essere negativo enon positivo come dichiarato dall’assessore Prussiani - attacca il segretario forsempronese di Rifondazione Claudio Casavecchia - Il sindaco Pelagaggia, che gestisce la delega alla Sanità, si attivi da subito per far rispettare entro il 30 settembre la volontà del consiglio e far mantenere all’assessore regionale Mezzolani gli impegni assunti durante la campagna elettorale dello scorso anno». Insomma secondo gli alleati del Pd, il Piano di Area Vasta smantellerebbe l’ospedale di Fossombrone e dunque è necessario correggere il tiro ed esprimersi negativamente «altrimenti - conclude Casavecchia - se le due proposte non saranno rispettate ci riserviamo, attraverso i nostri eletti ovvero Chiarabilli, Cipriani e Lustrissimini, di intraprendere le opportune Mare pulito BaiaFlaminia non s’accontenta «Oravogliamo labandierablu» PESARO - «Balneazione in tutta la Baia, merito di anni di battaglie degli operatori. Ora la Bandiera Blu». E’ stataaccolta positivamente, e non poteva essere altrimenti, da chi lavora in Baia Flaminia, la notizia che anche il punto 15, quello più vicino alla foce del Foglia, è stato riaperto alla balneazione. Rimozione del divieto di fare il bagno firmato con un’ordinanza del sindaco, a seguiro del via libera arrivato dalla Regione lo scorso 30 luglio. Ora si può parlare di riscatto della Baia, dopo anni di delusioni? «Più che un riscatto, direi che è un obiettivo raggiunto grazie anche alle battaglie sostenute dall’associazione Baia 200 e dagli operatori commenta il segretario comunale della Confcommercio Davide Ippaso l’intervento di realizzazione del pennello di prolungamento del lungofoglia e tutte le attività legate all’allaccio delle fognature al depuratore, hanno consentito di raggiungere questo risultato sulla balneazione». Ora si guarda avanti e il prossimo passo, che confermerà, e darà il giusto riconoscimentoal trattocostiero sotto il San Bartolo, è la Bandiera Blu anche a Baia Flaminia. Il pregiato vessillo non potrà comunque arrivare fino al 2013, considerato che per il 2012 le bandiere sono già state assegnate al litorale di viale Trieste e Sottomonte. Ma, anche se non formalmente, nella pratica possiamo dire che su tutta Pesaro ora sventola già Bandiera Blu - continua Ippaso - il lavoro svolto dal Comune su spinta delle associazioni ha ridato vita ad una delle zone più belle della città». Baia Flaminia non sarà più una spiaggia di serie B: «D’ora in poi pari dignità con gli altri versanti balneari. Gli enti locali dovranno porre nei confronti della Baia la stessa attenzione riservata a viale Trieste e Sottomonte. Non c’è più una spiaggia di serie B, Pesaro dal punto di vista balneare ora è unita. Non esiste più quella divisione che finora era contrassegnata dal fiume Foglia», conclude Ippaso. T.D. © RIPRODUZIONE RISERVATA PESARO In zona Santa Colomba cambia la viabilità Niente più svolta pericolosa da via Timavo e a Colombarone concluse le rotatorie di THOMAS DELBIANCO PESARO - Via Timavo cambia senso di marcia, addio alla svolta pericolosa davanti alla casa di riposo Santa Colomba per imboccare il sovrappasso. E a Colombarone sono conclusi i lavori delle rotatorie, ma c’è chi si lamenta per le loro piccole dimensioni. L’apertura dell’Interquartieri nord, con il nuovo collegamentotra la Torraccia e l’Urbinate (percorribile in entrambe le direzioni, ma con svolta solo a destra in entrata e in uscita), ha permesso all’amministrazione comunale di mettere mano ad uno dei punti viari considerati pericolosi per la viabilità locale: via Timavo, la strada che da via Gagarin finora conduceva all’Urbinate, passando dietro alla nuova sede della polizia stradale e della finanza, costeggiando la ferrovia, a partire da oggi cambierà il senso di marcia. Sulla strada si potrà transitare venendo da via Mondini verso via Gagarin. Chi viene quindi dalla Ur- La rotatoria provvisoria realizzata sulla Statale 16 a Colombarone binate, potrà percorrere via Timavo fino a via Gagarin e da lì svoltare obbligatoriamente a destra. «Con l'apertura della nuova bretella che collega l'Interquartieri alla statale Urbinate – spiega l'assessore alla Mobilità Andrea Biancani - non ha più senso che via Tivamo sia percorribile al traffico in quella direzione di mar- cia. Inoltre si renderà più sicuro l'incrocio all'altezza di Santa Colomba». Intanto, a Colombarone fanno bella mostra di se le due nuove rotatorie, una all’incrocio con la strada che porta a Casteldimezzo. E l’altra nell’intersezione con il percorso che sale verso Gradara. L’annuncio sulla fine dei lavori è arrivato sia da Biancani che dal sindaco Ceriscioli su Facebook. Ma proprio nel social network ieri c’è chi si è lamentato per «le dimensioni troppo piccole delle due rotatorie, che non porteranno a nessuna riduzione della velocità delle auto lungo la Statale all’altezza di Colombarone». Restando in tema di rotatoie, martedì sera Vittorio Sgarbi, ospite della trasmissione Quinta Colonna, in onda su Canale 5, ha definito le rotatorie della zona di Pesaro «opere che nella maggior parte dei casi sono inutili, per le quali sono stati sprecati soldi pubblici o fondi europei». © RIPRODUZIONE RISERVATA COMUNITAʼ MONTANA ALTO E MEDIO METAURO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE SUAP - GESTIONE ASSOCIATA Allegato “A” COMUNE DI URBINO PROVINCIA DI PESARO E URBINO SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE “Ampliamento dellʼimmobile a destinazione alberghiera denominato Hotel La Meridiana - Via Urbinate - Comune di Urbino - Foglio catastale N. 74 mappale 277 subalterno 9”. Ditta: Hotel La Meridiana con sede in località Trasanni Via Urbinate N. 43 - 61029 Urbino (Pu) P.I. 02361590413. IN VARIANTE AL VIGENTE P.R.G. IL RESPONSABILE DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Ai sensi del D.P.R. 440/00, del DPR 160/2010 e per quanto previsto dallʼart. 26 della L.R. n° 34/92 e successive modificazioni. RENDE NOTO Che con Provvedimento del Responsabile di Sportello Unico Attività Produttive n° 62 del 31/07/2012 è stato approvato il Verbale della Conferenza di Servizi del 31/07/2012 relativa al progetto di cui sopra, quale proposta di Variante allo Strumento Urbanistico vigente. La normativa vigente per progetti comportanti variazione dello strumento urbanistico, prevede la pronuncia definitiva da parte del Consiglio Comunale, dopo lʼespletamento delle procedure di pubblicazione – osservazioni, proposte e opposizioni. Pertanto per 60 (sessanta) giorni interi e consecutivi, decorrenti dalla data in calce, si trova depositata la relativa documentazione presso il Comune di Urbino – Ufficio Urbanistica nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 09,00 alle ore 13,00 o presso lo Sportello Unico Attività Produttive di questa Comunità Montana nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 09,00 alle ore 13,00. Entro i 60 giorni di deposito chiunque abbia interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento, è invitato a prendere conoscenza della anzidetta documentazione e presentare, presso lo Sportello Unico Attività Produttive della Comunità Montana Alto e Medio Metauro in Urbania (PU), Via A. Manzoni n° 25, eventuali osservazioni, proposte e opposizioni in merito. Urbania, lì 31/07/2012 IL RESPONSABILE DELLO SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE F.to Geom. Renato DINI -MSGR - 14 PESARO - 41 - 09/08/12-N: FANO e-mail: [email protected] VIABILITA’ CARABINIERI Spaccio e botte, scattano arresti e denunce Santorelli aveva detto no apedonalizzarla per salvaguardare i commercianti di MARCO GIOVENCO di OSVALDO SCATASSI FANO - La chiusura di via Cavour si farà, ma in ore marginali rispetto alle esigenze delle attività commerciali. La strada, che dà il nome all'omonimo borgo di Fano, resterà aperta dalle 8 alle 20, mentre diventerà zona a traffico limitato perilrestodella giornata. «Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore già dal prossimo mese», assicura l'assessore alla Viabilità, Michele Silvestri. Una misura, dunque, che media tra l'esigenza di proteggere un altro settore del centro storico dal traffico selvaggio e la volontà di non pestare i calli ai negozianti. C'è però chi ritiene questa stessa soluzione un compromesso storico, per meglio dire del centro storico, fra lo stesso Silvestri e il collega al Commercio, Alberto Santorelli: «Il rinviodelprogetto per pedonalizzare via Cavour - interviene Claudio Orazi, vice presidente di Lupus in Fabula - non è solo il risultato dei conflitti in giunta, purtroppo è anche il frutto della miopia e dell'arretratezza di una compagine amministrativa che sulle politiche del traffico ha fatto il peggio possibile. A Fano contano solo gli interessi di bottega e per non perdere una manciata di voti, si è disposti a lasciare il fax: 0721 370931 Indagini dei carabinieri FANOKUna pattuglia dei carabinieri di Mondavio lo ha notato mentre, con atteggiamento sospetto e furtivo, si aggirava nei pressi di alcune abitazioni della periferia fanese. È stato sufficiente un rapido controllo personale per trovargli addosso un coltello a serramanico del genere proibito con una lama di 8 cm. È stato così denunciato per porto illegale di armi un 25enne della zona, già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri hanno anche sequestrato l’arma. È una delle operazioni che i militari della compagnia di Fano, coordinati dal capitano Cosimo Giovanni Petese, hanno messo a segno in queste giornate di intenso lavoro estivo. Nel corso dei controlli a Fano i militari della stazione di Saltara e del Norm hanno anche tratto in arresto un 21enne della zona, vecchia conoscenza dei carabinieri, trovato in possesso di 33 grammi di hashish destinati all’attività di spaccio. Lo stupefacente è statosottoposto a sequestro mentre per il 21enne di sono aperte le porte del carcere di Pesaro. A Saltara i militari della locale stazione sono intervenuti d’urgenza in un’abitazione del luogo dopo essere stati chiamati tramite 112. Denunciato un 53enne con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Da diversi mesi l’uomo vessava e malmenava la moglie. La telefonata di aiuto è scattata nel corso dell’ultimo violento episodio che è sfociato in una terribile aggressione. Nell’ambito dei controlli i carabinieri hanno verificato260 automezzi eidentificato290 persone. Passati alsetaccio diversi casolari disabitati, talvolta occupati da stranieri senza fissa dimora, le zone della stazione ferroviaria, della Sassonia e del Lido. Controllati anche diversifrequentatori di pub e locali notturni, fra i quali sono stati individuati alcuni soggetti con precedenti. Tre persone colpite da ordine di carcerazione sono state arrestate e sono stati identificati anche alcuni giovani trovati in possesso di diversi grammi di hashish, marijuana e cocaina detenuti per uso personale. Compromesso per via Cavour senz’auto Silvestri: «Ztl dopo le 20». Gli ambientalisti: «Conflitto fra assessori» MARE SICURO L’ingresso di via Cavour La guardia costiera rafforza i controlli FANOKAlle porte della settimana di Ferragosto la Guardia Costiera di Fano, al comando del tenente di vascello Mario Esposito Montefusco, si prepara a un massiccio dispiegamento di uomini e mezzi. Misure intensificate nell’ambito della già efficiente operazione Mare sicuro che, dal suo avvio all’inizio di luglio ha totalizzato 8 soccorsi, verifiche su 133 unità navali, 321 controlli svolti presso strutture balneari, 273 controlli antinquinamento e sulla pesca, 19 illeciti rilevati con sanzioni amministrative elevate per un importo complessivo di 9.920 euro. Nei prossimi giorni, e in particolare nelle giornate a cavallo di Ferragosto, il Circomare ha predicentro storico, una zona monumentale di elevata potenzialità commerciale, come parcheggio o tangenziale». Orazi confuta inoltre le tesi di Confcommercio, contraria a pedonalizzare via Cavour perché «vive con il transito delle auto», mentre la stessaoperazione potrebbe essere tentata con strade analoghe, come via da Serravalle, meglio servite da parcheggi. In realtà, secondo Lupus in Fabula, c'è una sola differenza: «In termi- sposto un programma di rafforzamento delle attività di pattugliamento e vigilanza sulla costa. In prima linea in mare la motovedetta CP 535, il battello veloce GC 332 e la moto d’acqua GC L20, mentre un team di altre tre unità gestirà le segnalazioni in sala operativa. In tutto 14 militari tra terra e mare, dislocati fra Fosso Sejore e il fiume Cesano. Il comandante Montefusco ha evidenziato «l’importanza di far sentire la presenza dell’autorità marittima in giornate delicate e particolari come quelle che ci si appresta a trascorrere, quando l’afflusso di bagnanti e turisti tocca i livelli più alti». Per eventuali emergenze in mare è attivo il numero blu gratuito 1530. ni economici paga di più una clientela che si muove a piedi o in bici, rispetto a chi lascia l'auto in divieto di sosta o sul marciapiede per fare acquisti mordiefuggi. Questoi commercianti di via da Serravalle l'hanno capito. Amministratori avveduti dovrebbero discernere tra bene comune e legittime rivendicazioni di alcuni, gli basterebbe guardarsi intorno». Le timidezze su via Cavour, con- M.G. clude Lupus in Fabula, metterebbero a rischio il nuovo piano per il traffico in centro storico, che dovrebbe ridurre gli attuali ingressi a sei, presidiati da telecamere a partire dagli inizi del 2013. «La misura è stata concordata in giunta - conclude Silvestri - ed è diversa dal disegno che ho proposto all'inizio. Si tratta però di un primo passo nel progetto che punta a riorganizzare in modo comples- Ferragosto sicuro sivo il centro storico di Fano. Quando saranno effettuati interventi per migliorare l'arredo urbano e quando saranno diminuiti gli accessi, misura davvero fondamentale per controllare un traffico ora ingestibile, allora si potrà allargare l'attuale Ztl del centro storico anche a via Cavour. Ripeto, sarebbe Ztl e non isola pedonale. Lo sottolineo, perché limitare il traffico è diverso da pedonalizzare». IL CASO Carrara, inquinanti fuori norma Tavolo tecnico in Municipio sul piano presentato dalla ditta FANO – Le sostanze inquinanti individuate nell’ex cava Solazzi, a Carrara, sono superiori al livello previsto dalle norme sui terreni agricoli, quindi la società proprietaria «dovrà bonificare l’area o mettere in sicurezza i rifiuti, in via definitiva». Lo specifica l’assessore Luca Serfilippi, che ha partecipato al tavolo tecnico convocato nel Municipio diFano per valutare il piano della stessa ditta Solazzi. Il piano è il risultato di Individuati all’ex cava Solazzi. Serfilippi: «Area da bonificare» L’area dell’ex cava Solazzi analisi a tappeto effettuate «con la medesima metodologia sia dagli esperti dei privati sia dall’agenzia ambientale Arpam». La verifica ha esaminato «circa 7 ettari di terreno ed è stata concentrata soprattutto in prossimità delle aree con maggior accumulo di rifiuti. In totale sono stati prodotti circa 20.000dati, elaborati esuddivisi in tre fasce di profondità fino a un massimo di dieci metri». «Gli esami – prosegue Serfilippi – hanno riguardato tutti i settori ambientali: monitorag- gio dell’aria, carotaggi, campionamento e analisi delle acque sotterranee. Diversi parametri «superano la soglia prevista per i terreni agricoli, ma non quella relativa ai terreni industriali e commerciali». Nelle prossime settimane, si prevede comunque entro questo mese, la conferenza di servizi dovrà approvare il cosiddetto piano di caratterizzazione appena presentato dalla proprietà dell’ex cava. Seguiranno le analisi di rischio e la valutazione degli interventi che gli stessi privati dovranno proporre. Il tavolo tecnico è stato convocato dall’ufficio comunale all’Ambiente, hanno partecipato i rappresentanti di Asur, Arpam, Provincia e ditta Solazzi. «Non siamo in presenza di un inquinamento forte – assicura Serfilippi – e gli interventi successivi impediscono che si espanda. Nell’ex cava sono stati scaricati due diversi blocchi di rifiuti. INIZIATIVE FANO – Soldi dalla Regione per animare monumenti come il bastione Sangallo e la rocca malatestiana, oltre che altri spazi storici di proprietà comunale. Ilprogetto, che prevede una spesa complessiva di 126.000 euro, si chiama «Effetto Giovane», prevede due o tre borse di studio per neo-laureati e ha attirato l’attenzionedella minoranza consiliare. Samuele Mascarin di Sinistra Unita e Francesco Aiudi del Pd sollecitano infatti una serie di chiarimenti. «Conquali modalità – chiedono entrambi – il Comune ha pubblicizzato questa importante opportunità? Quali so- La Rocca Malatestiana no stati i criteri per individuare i soggetti beneficiari? E chi li ha individuati?». Mascarin e Aiudi vogliono sapere, inoltre, se la fase progettuale di «Effetto Giovane» sia stata condivisa con associazioni o future e di «regole trasparenti, condivise, per l’utilizzo degli spazi pubblici, in particolare il bastione Sangallo e la rocca malatestiana». Mascarin e Aiudi, è evidente, temono che il progetto «Effetto Giovane» possa provocare altri motivi di conflitto. «Credo che i due consiglieri abbiano preso un granchio – commenta l’assessoreLuca Serfilippi–Il progetto è stato presentato alla Regione dagli assessorati alle Politiche giovanili e alla Cultura, ma deve essere ancora appro- O.S. Bocciata la centrale prevista a Lucrezia FANO - Producono più danni che vantaggi i criteri adottati dalla Regione per autorizzare le centrali a biogas. Questa è la conclusione di Enrico Vergoni (Fli), che aggiunge di non avere pregiudiziali verso simili impianti: «Producono energia pulita e buon ritorno economico». Il problema, semmai, è «dove si costruiscono». In tutta evidenza i luoghi scelti per le due strutture previste a Fano, una a Tombaccia e l'altra a Monteschiantello, sono considerati altrettanti errori, perché Fli «apprezza l'impegno del Comune e del comitato in una battaglia fondamentale per il futuro del nostro territorio». Ora si attende un segnale da chi ci rappresenta «in Regione e in Parlamento, ognuno deve fare la propria parte». «Non si può far finta - prosegue Vergoni che le centrali a biogas non abbiano impatti ambientali. Siamo preoccupati dalla coltivazione intensiva di vegetali per alimentare gli impianti, che comprometterebbe le colture di qualità. Sul piano economico, siamo curiosi di sapere come possano rimanere sul mercato impianti fin troppolegati ai prezzi deiprincipali combustibili, soia e mais, che hanno avuto un' impennata a causa della siccità. Chi verrà in vacanza nella nostra riviera, se sarà sovrastata da silos alti una decina di metri?». Comune di Cartoceto e Provincia, intanto, hanno bocciato la centrale prevista a Lucrezia sia per carenza di documentazione sia per incompatibilità con il Piano regolatore. La vicenda è diversa rispetto ai due casi fanesi e il coordinamento provincialecontro gli impianti impattanti invita a non cantare vittoria troppo presto. Per Mrs Fano è comunque un segnale positivo: «Dimostra che le centrali hanno vita dura, quando i procedimenti riguardano Amministrazioni pubbliche disposte ad ascoltare i cittadini e intenzionate ad applicare criteri razionali di giudizio. Si rende ancora più evidente la linea arrogante adottatainvece dalla Regione, che ha approvato entrambi gli impianti a Fano nonostante le motivate e ragionevoli obiezioni di comitato e Comune. Una caparbia volontà politica neo-autoritaria, a prescindere da ragioni di democraziae buon senso, che individua nell'attuale maggioranza marchigiana una precisa responsabilità». O.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA APPUNTAMENTI La Rocca fa ancora discutere consulte e se l’ambito sociale sia stato coinvolto. La richiesta di chiarimenti origina dalla vicenda della corte malatestiana. L’associazione di giovani Work in progress ha ottenuto di vivacizzare gli spazi interni del monumento, ma la formula adottata dal Comune per assegnare l’incarico è stata giudicata troppo discrezionale. Ha lasciato l’amaro in boccasia a «numerose associazioni fanesi» sia alla loro consulta, che hanno appena avanzato la richiesta di garanzie L’accumulo a monte è più consistente e in teoria più inquinante rispetto alle quantità lasciate vicino al laghetto, più a valle. Nel primo caso servirebbero circa 500 camion per rimuovere tutto, nel secondo molti di meno. Ora aspettiamo la proposta della ditta, ma voglio essere ottimista e confido che questa lunga vicenda si concluda entro settembre». Impianti a biogas vato. Spero che lo sia. Lo dico tanto per le due o tre borse di studio, che darebbero lavoro a neo-laureati, quanto per il preciso obiettivo di animare luoghi della cultura a costo zero per il Comune, com’è stato fatto per la rocca malatestiana. Questa è l’unica attinenza con Work in Progress, perché finora nessuna gestione è stata assegnata a qualcuno. La condivisione del progetto, infine, c’è stata». La risposta della Regione è attesa a novembre. O.S. FANOKSole a Mezzanotte è il concerto-evento per la presentazione dell’associazione Maruzza Marche Onlus, in programma questa sera alle 21 nell’ex chiesa di San Francesco. Scopo dell’associazione è sensibilizzare, formare e diffondere lo sviluppo, anche domiciliare, delle cure palliative per pazienti pediatrici colpiti da patologie oncologiche e malattie rare. Musiche dell’orchestra Rossini Flute Ensemble diretta da Fiorenzo Di Tommaso e recital operistico con brani eseguiti da Lorenzo Bavaj (pianoforte), Francesco Panni (tenore) e Angela Venturino (soprano). L’associazione è presieduta da Elmo Santini. Domani alle 21 l’ex chiesa di San Francesco ospita invece il nuovo appuntamento del ciclo Parole e Note. Protagonista AidaDuo in KosModulArt «Salmodiesubliminali e Mitocosmi per la notte delle stelle cadenti». È la presentazione dell'arte modulare, metodologia ideata e promossa da Stefano Vagnini e Giorgia Ragni nelle Università americane ed europee. Introduzione di Umberto Bultrighini dell’Università di Chieti. E poi Giorgia Ragni (soprano), Ardo Quaranta (voce recitante e video), Stefano Vagnini (pianoforte) e Marco Florio (voce recitante). -MSGR - 14 PESARO - 45 - 09/08/12-N: 45 IL MESSAGGERO GIOVEDÌ SPORT 45 9 AGOSTO 2012 CALCIO SCOMMESSE Stefano Palazzi procuratore della Federcalcio, ha chiesto la retrocessione di Grosseto e Lecce in Lega Pro: è atteso oggi il verdetto della Disciplinare Grosseto e Lecce tremano, Vicenza e Nocerina sperano Oggi i verdetti della Disciplinare. In serie B probabile ribaltone, incertezza sulla prima giornata di MAURIZIO NORCINI di BRUNO FERRETTI ASCOLI K Tre giorni alla CopASCOLI K Grosseto e Lecce retrocesse in Lega paItalia, una quindicina alcamPro e con penalità da scontare nel prossimo pionato. Si incomincia a fare campionato. E’ la punizione chiesta dal procusul serio, insomma, e allora è il ratore Stefano Palazzi alla Disciplinare che casodi tastare il polso ai biancooggi emetterà i verdetti a carico di società e neri partendo da uno che gode tesserati coinvolti nel calcio scommesse. Le diuna visione certamente prividue società devono rispondere di responsabililegiata. Quella dalla porta. tà diretta causa il coinvolgimento dei rispettivi Guarna, un mese di lavoro. presidenti Camilli e Semeraro (quest’ultimo Che Ascoli sta nascendo? nel frattempo ha ceduto il Lecce al nuovo «Bella domanda. Anch'io come i tifosi sono un po' curioso proprietario Tesoro). Se Grosseto e Lecce sadi valutare il reale potenziale ranno retrocessi al loro posto risaliranno in B della squadra. Sono arrivati otVicenza e Nocerina, classificate rispettivamentimi giocatori assieme a giovate al quart’ultimo e terz’ultimo posto nel passani promettenti e la società sta to campionato. Anche il Gubbio ha chiesto e cercando le pedine giuste per completare il mosaico. Però sarà il campo a dire l'ultima parola, come sempre. Non possiamo fare altro che aspettare e vedere». Avete incassato qualche rete di troppo in precampionato? «CastelRigone, Teramo, Maceratese ci hanno fatto gol ma è meglio adesso che quando ci saranno punti veri in palio. Mancano ancora la condizione e le giuste distanze fra i vari reparti. Poco a poco arriveranno, io non mi preoccupo». DILETTANTI Si partirà domenica con il Portogruaro che due anni fa battè l’Ascoli sul neutro di MONTEGRANARO K Il Udine. Montegranaro Provincia «E noi non Fermana ha raggiunto l'actrascuriamo cordo con il centrocampista niente. PrenStefano Bagalini, classe ’81, deremo la che nella sua lunga carriera partita col solito scrupolo, ha giocato fra i professioninon è il caso sti con Teramo, Avellino, di rischiare Verona, Samb, Cisco Rouna figuracma, Lanciano, Sangiustese e cia». Fermana. Bagalini è un rinBen altra forzo importante per il cendifficoltà trocampo di mister Jaconi vi aspettain vista del prossimo camte alla pripionato di Eccellenza. ma di campionato a Varese? to perché deve ancora finire il «Ogni calenmercato. Sono ad Ascoli da dario divendieci anni e la volontà di restare ta facile o difc'è: vedremo se si riuscirà a Il portiere Enrico Guarna è lieto di restare. Ma il mercato è ancora lungo... (Foto SPOT) ficile in base trovare un accordo che soddisfi alla forma in tutti». cui troveremo gli avversari. Sa- vero, ma dobbiamo evitare di periodo». d Stasera a Jesi. L'Ascoli tornerà un piacere risalutare mister ricadere negli errori passati, Ma Guarna resterà a difende- rà in campo questa sera a Jesi Castori, ma faremo di tutto per cioè avere troppa fretta all'inire la porta dell'Ascoli? (ore 20). Silva dovrebbe avere zio per eliminare l'handicap. mettergli i bastoni fra le ruote. «Qualche approccio da parte di tutti a disposizione visto che Luilo sa bene enon ci sottovalu- Dovremo mantenere sempre la altre squadre c'è stato ma offer- ieri sono tornati in gruppo anstessa mentalità, partita dopo te vere e proprie non mi sono che Giallombardo e Scalise. terà». giunte. Perciò penso solo a lavo- Questa mattina si alleneranno Comunque si parte con un partita». Mancherà Papa Waigo, per- rare con serietà, qui sto bene. Il solo quelli che, causa acciacchi solo punto di penalizzazione. Rispetto all'anno scorso un dita pesante. Storia strana mio procuratore si sta muoven- fisici, hanno saltato qualche sebel passo avanti... quella del senegalese: che do, ma io non so nulla perché duta. nulla mi dice». «La classifica dice questo, è idea si è fatto? © RIPRODUZIONE RISERVATA «Preferirei non toccare l'argoLei va in scadenza di contratmento perché non ne so più di to, c'è la possibilità di allunvoi. Solo Papa Waigo e la sociegarlo? tà sanno come sono andate ve- «Con la società non ne ho parlaramente le cose in quest'ultimo to, ma non è neppure il momen- ottenuto di entrare nel processo con la speranza di trarre qualche beneficio. Le società e tutti i tesserati condannati avranno cinque giorni di tempo -da oggi- per presentare appello. Subito dopo ferragosto, martedì 17, la Corte di giustiziafederale a sezioni unite (presidente Mastrandrea) esaminerà i ricorsi e lunedì 20 agosto si tornerà in aula: le sentenza di appello sono previste per il 23 agosto ovvero 48 ore prima dell’inizio del campionato di serie B. E’ un margine insufficiente e per questo avanza l’ipotesi di rinviare la prima giornata in un turno infrasettimanale, oppure a gennaio riducendo le vacanze invernali (1-24 gennaio). Altra ipotesi al vaglio di Federcalcio e Lega di serie B è quella di far disputare regolarmente la prima giornata ad eccezione delle due partite interes- sate: Grosseto-Novara e Spezia-Lecce che -con i ripescaggi- potrebbero diventare Vicenza-Novara e Spezia-Nocerina. Ci sarà poi il terzo e ultimogrado di giudiziodavanti alTnas (Tribunale nazionale del Coni) che potrebbe anche ridurre le sanzioni ma, nonostante la riduzione dei tempi, il verdetto non potrà arrivare prima di settembre, quindi a campionato iniziato.o Guberti rischia tre anni. Fra i numerosi tesserati che rischiano una pesante squalifiche ci sono anche due ex bianconeri: il portiere Ferdinando Coppola e Stefano Guberti. Quest’ultimo è rientrato dal Torino alla Roma per fine prestito ma è fuori rosa. Palazzi ha chiesto per Guberti (accusato di illecito sportivo) 3 anni di squalifica. Per il Novara 4 punti di penalità. CALCIO SERIE B Il portiere: «Sto qui da dieci anni e c’è la volontà di restare». Stasera amichevole a Jesi Ascoli, Guarna: «Contento di restare» «Ilrinnovodelcontratto?Nonne abbiamoparlato,speriamoditrovareunaccordo» Il centrocampista Stefano Bagalini al Montegranaro MERCATO Mazzola via, è tornato in Svizzera L’attaccante in prova bloccato da un infortunio: se ne riparlerà a gennaio ASCOLI K E’ finita l’avventuradiNicolas Mazzola in bianconero. Almeno per il momento. L’attaccante italo-argentino è ripartito per Locarno, la società svizzeracon la qualeha disputato l’ultimo campionato. Mazzola, causa un problema muscolare, si è dovuto fermare dopo mezz’ora durante l’amichevole con il Castel Rigone a Norcia. E non ha potuto disputare quelle successivecontroTeramo eMaceratese. L’Ascoli non ha avuto lapossibilità di valutare Mazzola con attenzione e ha deciso di liberarlo. Se ne riparlerà al mercato di gennaio, ma nel frattempo l’Ascoli deve cercare un altro attaccante per sostituire il desaparecido Papa Waigo. Di quest’ultimo si sono perse le tracce. Il senegalese, che continua ad essere assente ingiustificato, si è rivolto alla Fifa chiedendo l’annullamento del suo contratto con l’Ascoli per svincolarsi a parametro zero. Ma, logica alla mano, senza alcuna possibilità di accoglimento. Papa Waigo potrebbe chiedere la rescissione unilaterale del contratto ma in questo caso dovrà pagare una penale all’Ascoli (stabilita dalla Fifa in base all’entità del contratto) e scontare un periodo di squalifica. Lo fara? L’Ascoli spera ancora di poter risolvere il caso bonariamente ovvero cattraverso un L’AMICHEVOLE Fermana sconfitta con onore dall’Aquila. Gol di Bolzan di ROBERTO CRUCIANI AMANDOLA K Una Fermana decisamente positiva perde solo allo scadere contro L’Aquila (Seconda divisione) che punta a ben figurare nel proprio girone. Risultato: 2-1 per gli abruzzesi. Per i gialloblù a segno capitan Bolzan, tra i migliori in campo in assoluto. De Angelis schiera la Fermana con un 4-3-3 decisamente interessante nel quale Cudini e Bolzan sono i perni difensivi, Fabiani e Gentile gli esterni bassi davanti a Chessari; a centrocampo il riferimento centrale è Perra con Polidorio e Francisco Casim (interessante la sua prestazione in mezzo al campo) con Lepre a destra e Luciano Casim a sinistra con Attadia riferimento centrale. La partenza forte è de L’Aquila che passa al 5’: cambio di gioco per Improta che controlla, spostato a sinistra, si accentra e a giro infila sul secondo palo. Passano i minuti e la Fermana prende le misure a centrocampo. Gara in equilibrio con Guzzon che in chiusura di tempo si salva in angolo su Carcione. Ripresa che parte con molti cambi. La Fermana trova il pari con Bolzan che deposita in rete dopo un’ottima iniziativa di Cognigni. Nel finale sono gli ospiti ad imporsi grazie alla stoccata di Perelli, ben imbeccato da Iannini. L’Aquila (4-4-2): Testa; Aprile, Ingrosso, Mucciante, Ligorio; Ciotola, Agnello, Carcione, Improta; Colussi, Infantino. Subentrati: Tomarelli, Tamini, D’Amico,Leone, Iannini, Perelli, Piccioni, Dell’Armi, Simboli, D’Ippolito, Antonucci, Sordilli, Notaro, Addari, Balestra, Modesti. Allenatore: Graziani Fermana (4-3-3): Chessari; Fabiani, Cudini, Bolzan, Gentile; Polidorio, Perra, Francisco Casim; Lepre, Attadia, Luciano Casim.Subentrati: Guzzon, (Livini) Marcatili, Matera, Attanasio,Mangiola, Cognigni, Consolazio, Haruna, Moccia, Cannoni, Pazzi. Allenatore: De Angelis Arbitro: Pistarelli di Fermo. Reti: 5’ Improta, 60’ Bolzan, 88- Perelli Note: Spettatori 200 circa. I nuovi bianconeri Hanine e Zaza impegnati durante una partitella in famiglia. Stasera ultimo collaudo a Jesi prima della Coppa accordo con l’Al-Wahda, la squadra del Dubai interessata a Papa Waigo. Ciofani e Giallombardo. Il primo potrebbe tornare per completare il reparto arretrato dove l’ex cesenate Ricci ha preso il posto di Rosania. Per Giallombardo, sfumate le piste Ternana e Novara, se ne apre una che conduce alla Cremonese, ambiziosa squadra di Lega Pro. Stipendi sospesi. Lega calcio e sindacato Aic (Associazione italiana calciatori) hanno fir- mato il nuovo accordo collettivo di durata annuale. In tema di calcio scommesse l’accordo prevede la sospensione degli stipendi ai calciatori condannati anche solo in primo grado.Inpratica quello che hafattol’Ascoli con i suoi tesserati condannati (Sommese, Micolucci e per ultimo Pederzoli) chiedendo autorizzazione agli organi federali perchè la norma nel vecchio accordo non c’era. Ma Sommese e Micolucci si sono rivolti al Giudice del lavoro. Primavera-Grottammare 0-2. Prima amichevole precampionato per la Primavera dell’Ascoli che ieri ha ospitato il Grottammare di mister De Amicis. E’ finita 0-2 oer gli adriatici con un gol per tempo del difensore Adamoli e del nuovo attaccante Rosa. I baby bianconeri torneranno in campo sabato con la Maceratese. B. Fer. © RIPRODUZIONE RISERVATA CALCIO SECONDA DIVISIONE Fano piegato dall’ambizioso Foligno L’allenatore del Fano Karel Zeman Secco 0-2 al Mancini, attesa per il calendario che sarà diramato oggi di ANDREA AMADUZZI GUBBIO - La buona notizia è che col Foligno l’Alma non avrà in futuro più nulla a che spartire. Umbri al sud con ambizioni dichiarate (Gaeta l’ultimo acquisto), granata al nord con un bel po’ di lavoro ancora da fare per arrivare in tiro al campionato. Almeno fermandosi a quello che è saltato fuori dalla prima sfida del Memorial Mancini, il triangolare di Gubbio con partite da un tempo l’una che rappresentava per la squadra di Zeman il primo banco di prova credibile dopo due settimane e mezzo di preparazione scandite da superlavoro e qualche agevole goleada. Siccome una formazione titolare non esiste ancora, improbabile precisare quanto quella scesa in campo le potesse somigliare. Certo solo che oltre a Beni e Bartolucci, che torneranno solo dopo Ferragosto, e Cossu, programmato per l’autunno, il Fano ha dovuto rinunciare ancora una volta a Cazzola, sempre alle prese con gretti fiancheggiare un Marolda che è solo da poco rientrato in gruppo. Quando Sbardella ha avvicendato Ugolini, con l’ accentramento conseguente di Colombaretti, e Piccoli ha preso il posto di Bongiovanni, poco è cambiato, nel disegno tattico e anche nell’andamento di una sfida che è sempre il ginocchio infiammato, e anche ad Evangelisti e Forabosco, mentre dei tre in prova su cu a fine ritiro sarà presa una decisione non c’era Zanni. Panchina per Piccoli, almeno all’inizio, e dunque Berretti davanti alla difesa con gli under Urso e Proia da interni. Dietro Colombaretti defilato, almeno per metà tempo, così da dare strada in mezzo all’ex di serata Merli Sala assecondato da Ugolini, mentre davanti è toccato a Bongiovanni e Alle- stata sotto il controllo dei falchetti. Anche perché proprio Piccoli ha quasi subito rimediato un colpo e si è preferito far finire la sfida ad Antonioni. Accreditata dalle eccellenti perfomance con Reggina e Siena, culminate in sconfitte con perdite minime ed elogi a pacchi, la squadra di Tedesco si A.J.FANO 0 FOLIGNO 2 ALMA JUVENTUS FANO (4-3-3): Giovagnoli; Colombaretti, Merli Sala, Ugolini (26’ Sbardella), Amaranti; Urso, Berretti, Proia: Bongiovanni (26’ Piccoli, 35’ Antonioni), Marolda, Allegretti. A disposizione: Matteagi, Righi, Sbardella, Boccaccini, Piccoli, Sassaroli, Muratori, De Julis, Antonioni, Faccini. Allenatore Zeman FOLIGNO (4-3-1-2): Zandrini; Adamo, Cotroneo, Biondi, Petti; Lepri, Borgese, Fiordiani; Vassallo; Balistreri, Brunori Sandri. A disposizione: Piacenti, Cancelloni, Barbetta, Padoin, Lonardo, Gatti, Polidori, Gesuele. Allenatore. Tedesco. ARBITRO: Sacchi di Macerata. RETI: 17’ (rig) e 42’ Balistreri. muove subito con più autorità, sbloccando il risultato dopo un quarto d’ora e spiccioli. Ci vuole comunque un rigore, quello procurato da Vassallo sull’intervento scomposto di Urso e trasformato da Balistreri. La doppietta dell’ex perugino si materializzerà sul finire quando un cross di Brunori Sandri troverà la sua degna accoglienza in area. L’Alma ha opposto giusto un paio di tiri da fuori. Il primo sull’1-0 di Proia che recuperata palla a metà campo, ha sondato i riflessi di Zandrini, l’altro sul 2-0 del subentrato Sbardella, con l’estremo del Foligno reattivo nella deviazione in angolo. A seguire la sfida col Gubbio, questa mattina invece il calendario, reso noto nel corso della presentazione ufficiale dei campionati che la Lega Pro ha fissato a Palazzo Vecchio. Ma liberato o quasi da trasferte proibitive e mercoledì lavorativi, il Fano ci farà relativamente caso qualunque dovesse essere. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 46 - 09/08/12-N: 46 GIORNO E NOTTE IL MESSAGGERO GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012 PESAROKPer quattro giorni Baia Flaminia risuona sulle note di 28 band pesaresi e non solo. Tante saranno a far vibrare gli amplificatori nella seconda edizione del Jump Out Festival che prende il via oggi presso un Campo di Marte che alternerà il «divertimento marsupiale» della sua «festa del canguro» a birrifici artigianali, stand gastronomici e luna park. Apertura di festival all’ora dell’aperitivo con i Vertex in un giovedì sera che sarà completato dalle esibizioni di Sammy wants to fly, Imago Lunae, A memorable day e We don’t like you. Domani ancora musica non-stop con le performances di Vremenà, Belfast, Windom Earle, Selica, Lantern, Montezuma e Raein. Notte ancora più lunga quella di sabato che vedrà alternarsi sul palco A Failed Desire, Estize, Bone’s Law, Our last sunset, Edward in Venice, IL CONCORSO Jump Out Festival alla Baia e show danzante sul mare Questa sera a Pesaro diversi appuntamenti musicali Chartise, Barely Awake e finale con il dj set di Droplet & Republic from Soundrama Crew. Domenica, la chiusura di festival risuonerà della musica di Fat, The Faccions, Polidori & Cardinali duo, Machweo, Diadainconsupertrafra, Be Forest, Drink to me. Dalla Baia a viale Trieste (angolo viale Fiume) ancora musica stasera con il sesto appuntamento dei «Giovedì in Giardino» che metteranno in scena lo show danzante degli Arabesque. In viale Zara dalle 22 alle 23 torna la Zumba con Center Stage con lezione per i più piccoli dalle 21 alle21.30. Ad affiancare l’evento anche i volontari di Ant e Avis e le ragazze di Atelier (negozio di artigianato) che hanno realizzato simpatici gadget a favore di benefiche raccolte-fondi. D.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA Al Teatro Libero c’è Niba si ride con il tocco di Zelig CAGLI – L’attore comico Niba, già noto per il suo successo a Zelig, sarà protagonista, oggi insieme all’attore Andrea Bartola e a Mario Mariani (al pianoforte), dello spettacolo ironico surreale Pigna Bausch che si terrà alla Pineta di Fosto di Cagli, nell’ambito della rassegna Teatro libero del Monte Nerone, ideata dallo stesso Mariani. Un atteso appuntamento, ad ingresso libero, che unirà il divertimento alla musica, in un luogo suggestivo e ricco di emozioni. La serata inizierà alle ore 18.30 con una seduta di yoga tenuta da Francesca Sgreccia, cui seguirà una cena al sacco conviviale (possibilmente vegetariana) portata e condivisa dai presenti, fino ad arrivare all’evento in programma. Info: cell. 328.3292515; www.mariomariani.com Appuntamento domani sera all’anfiteatro Rastatt Le preselezioni del concorso di Miss Fano si stanno già svolgendo in questi giorni Passerella di bellissime per eleggere Miss Fano Anna Matveychuk cederà lo scettro di reginetta di MARCO GIOVENCO FANOKIl sogno della passerella nella torrida estate fanese si concretizza domani sera all’anfiteatro Rastatt, nel cuore del lungomare di Sassonia, con la settima edizione di Miss Fano. È il concorso di bellezzapereccellenza della Città della Fortuna, organizzato «quasi per gioco» nel 2006 da Alex Montanari dell’agenzia MontanariComunicazione, che sognava di creare un’opportunità per la città, un momento di spettacolo, di divertimento, di sana competizione. Scommessa vinta. L’altra sera, alla Cooperativa Tre Ponti, le ultime preselezioni per restringere a 18 la rosa delle 27 concorrenti iscritte. L’appuntamento è per domani sera, 10 agosto, notte di San Lorenzo e delle stelle cadenti. Alle 21,30 il via alle tre sfilate al termine delle quali la giuria decreterà la nuova miss che prenderà scettro e corona di Anna Matveychuk, Miss Fano 2011. Ma come è ormai tradizione, lo spettacolo comincerà già nel primo pomeriggio coinvolgendo tutta la città: dalle 16 alle 18 le aspiranti miss animeranno una passerella del tutto particolare a bordo di auto d'epoca messe a disposizione dal Fiat 500 Club Italia–Coordinamento delle province di Pesaro e Ancona. Le miss sfileranno fra centro storico (corso Matteotti e Piazza XX settembre) e zona mare (Anfiteatro Rastatt e lungomare Simonetti al Lido), concedendosiper servizivideo e fotografici. Un’allegra anteprima in attesa dello spettacolo serale, quando le ragazze sfileranno con la divisa del concorso, in costume e in abito da sera. Ma a regalare emozioni al pubblico non saranno soltanto le miss: gli organizzatori hanno messo a punto un programma articolato in sfilate e intermezzi coreografici curati dalla scuola di ballo Dance Academy. Spazio anche alla solidarietà con la conferma del sodali- Lo spettacolo già dal pomeriggio con la sfilata a bordo di auto d’epoca PESARO L’Angolo della Poesia chiude con Quasimodo Ultimo appuntamento con la poesia PESAROKSaranno i versi di Salvatore Quasimodo a chiudere la seconda edizione de «L’Angolo della poesia. Alla ricerca del loro», rassegna ideata dal regista Giuseppe Saponara. L’appuntamento è per stasera alle 21.15, nel cortile di Palazzo Ricci e sarà proprio il figlio a parlare di una delle figure più importanti del ‘900 italiano. Alessandro Quasimodo, attore, regista e figlio del poeta siciliano, proporrà un ritratto di Salvatore Quasimodo. Al poeta sono andati numerosi riconoscimenti, uno su tutti quello del 1959 con l'assegnazione del premio Nobel per la letteratura. Nei suoi testi ricorrono frequentemente le immagini della Sicilia, la rievocazione del suo passato, l’insoddisfazione per il presente, vissuto nel grigio di una grande città del Nord. Molto importante, poi, è il ruolo morale e civile che Quasimodo attribuisce alla poesia, in particolare alla denuncia dell’oppressionenazi-fascista e all’esaltazione della Resistenza. Anche l’ultima serata ha in programma documentari esclusivi realizzati da Giuseppe Saponara e messi a disposizione delle teche Rai, la video intervista a Don Gallo sulle parole dimenticate e l’omaggio, con la proiezione di Pinocchio a Carmelo Bene. zio instaurato con l’Avis Fano. «Miss Fano continua a farsi portavoce del messaggio di Avis –ha spiegato Montanari– persensibilizzare al dono gratuito e volontario del sangue, una scelta importante che siamo orgogliosi di incoraggiare erappresentare».In occasione dellaserata di preselezione i rappresentanti Avis Fano si sono confrontati con le aspiranti miss sui temi del volontariato e del sociale e domani sera, al termine della sfilata, un'apposita giuria svelerà il nome della ragazza vincitrice del Premio speciale Avis Fano legato al messaggio «Belle fuori e belle dentro». E a proposito della serata finale, tra gli ospiti ci saranno la miss uscente Anna Matveychuk e la miss Carnevale di Fano 2012 Cristina Malai; mentre in giuria siederà anche Federico Fattinger, cantautore e compositore roveretano che nel 2012, ad appena 20 anni, ha conquistato il secondo posto nella finale della trasmissione televisiva Italia’s Got Talent. La giuria assegnerà tre fasce con relativi premi, tra cui spiccano gioielli, city-bike, abbonamento a trattamenti estetici e centri benessere, accessori di moda e una cena per due persone. Miss Fano è patrocinata dall’assessorato al turismo del Comune, dalla Provincia di Pesaro e Urbino e daglienti carnevalesca e manifestazioni. Ingresso gratuito. All’Oliveriana i miti spiegati ai bambini PESAROKLa mitologia per tutti, soprattutto per i bimbi. E la sera alla scoperta di grandi archeologici. E’ il giovedì dell’Oliveriana, quello diviso fra Mito Minimo e incontri Al Museo. Oggi pomeriggio nella biblioteca di via Mazza proseguono gli incontri di Mito minimo: alle 17.30 la scrittrice Sabina Colloredo leggerà Zeus. Re degli dei, degli uomini e di moltissime donne, uno dei suoi racconti tratto dalla collana Hotel Olimpo - Edizioni El. L'evento fa parte del Salone della parola, Festival della filologia III 2012 per bambini e ragazzi. L’incontro è per bambini dai 7 agli 11 anni (massimo 50 partecipanti). Sabina Colloredo è la scrittrice di un’ampia serie di racconti per l’infanzia, direttrice creativa di un’agenzia di pubblicità e copywriter milanese. Autrice delicata e attenta anche al mondo giovanile e alle sue problematiche, ha pubblicato finora una quarantina di libri, tradotti in numerosi Paesi esteri e due romanzi per adulti, per editoricome Nord,El, Einaudi Ragazzi, Carthusia. Vive e lavora a Milano per otto mesi all’anno, mentre trascorre quelli estivi nelle Marche, nella sua casa in cima alla collina, dove ha Anche i piccoli al museo scritto la maggior parte delle sue opere. La partecipazione è gratuita, ma occorre prenotarsi nella sede del Museo archeologico Oliveriano, da lunedì a sabato dalle 16 alle 19 (tel. 0721.33344). Giusto il tempo della pausa-cena per poi ritrovarsi di nuovo nel cortile dell’Oliveriana. Alle ore 21.15 verrà proiettato il documentario L’imperatore dei mari. I viaggi di Zheng He di Keiko Hakihara Bang” (Singapore 2007). Nel 1403 Zheng He divenne Ammiraglio della flotta cinese per volere dell’imperatore Ming Yongle. Egli compì sette spedizioni in mare, raggiungendo l’India, il Medio Oriente e l’Africa. Il film cerca di scoprire qual era il vero scopo dei viaggi intrapresi e chi era questo uomo straordinario. La proiezione sarà introdotta da MarioMorbidoni, Presidente dell’Archeoclub d’Italia – sezione di Pesaro. Ingresso libero. Lu.Ben. CAGLI di ELISABETTA MARSIGLI CAGLIKDopo gli eventi a Palazzo Tiranni (mostra di nove artisti in nove stanze) e a Palazzo Ruberti (Cagli in Veglia con cinque intense interpreti de La Pioletta) Estate a Palazzo, iniziativa promossa dall'Istituzione Teatro del Comune di Cagli e assessorato Beni e Attività Culturali, ritorna domani sera alle ore 21.30 al Berardi Mochi-Zamperoli (ingresso libero) con l'incontro curato dal professor Massimo Puliani dal titolo: «Le imprese utopiche di Roberta Biagiarelli». La Biagiarelli è considerata una delle più interessanti giovani attrici nonché autrice di video-documentari che hanno registrato, per i contenuti e la singolarità delle tematiche scelte, l'apprezzamento di qualificate firme del giornalismo italiano, da Paolo Rumiz a Carlo Petrini. Roberta Biagiarelli presenterà a Cagli il suo recente road-movie del 2011 «Le mucche dalla Val Rendena a Srebrenica», racconto di rigenerazione di valori, di scambi e relazioni positive legate Road movie fra mucche e solidarietà Nell’ambito di Estate a Palazzo si presenta l’ultima opera di Roberta Biagiarelli alla terra, tra compaesani che vivono differenti geografie, che si è messo in evidenza come esempio di solidarietà tra i popoli e come progetto per la pace. Il documentario ha come «protagonista» Gianni Rigoni Stern, figlio del grande scrittore, uomo dellamontagna dell'Altopiano di Asiago (VI), il quale narra una impresa di solidarietà che ha i sapori di una fiaba: il trasferimento e la consegna di 48 manze e manzette che dall'Italia sono state donate, a seguito di un percorso di conoscenza e identificazione sul campo, alle famiglie di allevatori di Suceska di Srebrenica. Un progetto incisivo, un’ azione che prendeavvio dalla volontà di porre rimedio in modo concreto ai danni lasciati sul campo dalla guerra, per aiutare a ricostruire, almeno in piccola parte, le condizioni di una ripresa e di una prospettiva Da sinistra Roberta Biagiarelli Gianni Rigoni Stern e le mucche della Val Rendena sul futuro agricolo di una comunità bosniaca che patisce, ancora oggi, a quindici anni dalla fine della guerra, le conseguenze e i danni della devastazione. La Biagiarelli aveva già affrontato la tragedia della guerra in Bosnia-Erzegovina con «SouvenirSrebrenica», presentato a Speciale Tg1 su Rai1; ed è stata e responsabiledi un progetto pilota volto alla rivitalizzazione culturale delle aree di Srebrenica per conto della Cooperazione in Bosnia Erzegovina /Ambasciata d’Italia a Sarajevo. Con questa iniziativa sarà allestito un tavolo per poter contribuire al progetto a favore della Val Rendena. www.cagliteatriemusei.blogspot.ite.mail: [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA •• 2 PRIMO PIANO GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012 ALTRI DISAGI DALL’ECCESSO DI UTILIZZO DELL’ACQUA. NON E’ BASTATA UNA NOTTE PER RIEMPIRE IL SERBATOIO DI S. GAETANO ACQUA AMARA Lo strazio dell’«acquerotto»: se la città di Pesaro Consumi altissimi dopo il ripristino del flusso e serbatoi bassi. Intanto Marche POZZO BURANO «Nell’etroterra si rischia la rivolta» APERTO il pozzo, l’entroterra insorge. «Sono indignato — sbotta Gino Traversini, consigliere regionale Pd e sindaco di Cantiano per 14 anni —. Abbiamo combattuto perché non diventasse l’acquedotto della costa e ci siamo riusciti. Il pozzo è considerato risorsa strategica e deve servire solo in casi di emergenza. Qui invece l’emergenza è diventata consuetudine». Traversini incalza: «Facile così, si prende la strada più breve e si intacca una riserva preziosa. Qui si continua a fare un uso indiscriminato dell’acqua. Si era concordato di mettere in atto tutte le misure per il risparmio, dal controllo delle captazioni alla pulizia degli invasi, e invece si continua ad agire allo stesso modo. Che senso ha buttare acqua minerale nel fiume?» «Nessuno ha ancora dimostrato che non ci sia connessione tra il pozzo e l’impoverimento delle sorgenti in quota. Nessuno sa fino a che punto ci si può spingere, anche perché gli studi sono stati abbandonati. Dov’è il riequilibrio costa-entroterra? Perdiamo scuole, ospedali. E ci portano via anche l’acqua. Attenzione: si rischia la rivolta». Il sindaco di Cagli Patrizio Catena è imbestialito: «Hanno aperto il pozzo senza consultarci. La nostra giunta aveva dato parere contrario. Questa è arroganza. E allora sapete che faccio? Revoco l’ordinanza e dico ai cagliesi: sprecate pure l’acqua. Come fanno loro con la nostra». AL LAVORO L’ad di Marche Multiservizi Mauro Tiviroli nella notte di Calcinelli osserva i lavori per riparare la condotta TORNATA a scorrere l’acqua nelle tubature, i pesaresi si sono scatenati dopo due giorni di astinenza. Docce a go-go, lavatrici e lavastoviglie a tutta manetta. Così anche quella di ieri è stata una giornata di fibrillazione per i tecnici di Marche Multiservizi, tutta vissuta sul filo del rasoio. Già, perché se la dotazione normale per la città è di 320 litri al secondo (quelli provenienti dal potabilizzatore di San Francesco di Saltara), ieri si è dovuto fronteggiare una domanda di 500. Utenti assatanati: si sono fiondati sull’acqua come viandanti nel deserto. Risultato: ieri mattina il serbatoio di San Gaetano era ancora semivuoto, dopo una notte che doveva servire a ripristinare le scorte e invece ha tenuto altissimi i consumi. E questo spiega perché diversi quartieri avessero ancora problemi di fornitura adeguata. Enorme anche la richiesta da parte dei bagnini, e qui si è verificato un problema ulteriore, specie nella zona di Sottomonte dove negli anni sono aumentate le utenze ma i serbatoi sono rimasti gli stessi. L’altro problema per l’azienda è stato quello di «spurgare» le linee, cioè di ripristinare il flusso eliminando anche le sacche d’aria. DA IERI SERA la situazione è tornata a regime. La speranza ora è che l’estate trascorra senza altri DOPO LA ROTTURA Da 320 litri al secondo di standard a 500 litri Disagi in diverse zone «incidenti» gravi. Le tre rotture in serie avvenute nei giorni scorsi, che hanno mandato in tilt il sistema acquedottistico, sono un fatto senza precedenti, ma anche l’ennesimo campanello d’allarme. Perché ripropongono il tema di una adduttrice fragile, sempre esposta agli sbalzi di temperatura (quando il terreno si ritira, il vibrocemento si spacca). E la mancanza di approvvigionamento alternativo (a differenza di Fano) nei casi di emergenza. Quando l’acquedotto PROTEZIONE CIVILE PRESA L’UNICA DECISIONE POSSIBILE. PER ASSENZA TOTALE DI ALTERNATIVE Emergenza idrica, aperto il pozzo Burano DA IERI la bocca-pozzo del Burano scarica nel fiume 165 litri al secondo della falda profonda. Acqua pura, acqua gelida (meno di 10 gradi), acqua proveniente dai giacimenti più profondi e misteriosi del nostro Appennino. Il pozzo delle emergenze, di cui ha le chiavi la Protezione civile, ormai è diventato una «droga» per il nostro precario sistema acquedottistico. Doveva essere usato solo in casi eccezionali, da qualche anno in qua viene munto sistematicamente ogni estate. Un dato: l’anno scorso è stato aperto il 1 settembre ed è stato tenuto attivo per oltre 40 giorni regalando all’acquedotto pesarese 600.000 metri cubi di acqua in più, l’equivalente di uno dei tre invasi del Metauro pieni. Quest’anno siamo in largo anticipo sull’emergenza idrica, ed il dato deve far riflettere nell’anno del nevone. Vuol dire che siamo sempre più esposti al cambiamento climatico e sempre più carenti nell’approvvigionamento. Su questo fronte scontiamo decenni vissuti da cicale: abbiamo saccheggiato le risorse fornite dalla natura senza preoccuparci di crearne di nuove. Il vuoto della politica in tutti questi anni è lo stesso che oggi vediamo negli invasi. E quando i lettori ci scrivo- captazioni dal Metauro. La Provincia trasformerà in divieto assoluto l’ordinanza dell’11 luglio che riduceva del 50% il prelievo dai corsi d’acqua (ad eccezione di quelli per uso potabile e zootecnico), intensificando i controlli della polizia provinciale lungo i fiumi, con l’applicazione di sanzioni a quanti contravverranno. I provvedimenti si aggiungono a quelli già adottati: la riduzione dei pre- LINFA VITALE Misurazioni di portata subito a valle del pozzo Burano, che garantisce al fiume 165 litri di acqua in più no che sono stufi di vedere ogni volta la stessa situazione, le stesse facce e le stesse chiacchiere, hanno perfettamente ragione. IERI IN PROVINCIA si è svolta una riunione urgente del Comitato di Protezione civile (presieduto dall’assessore Alessia Morani in assenza di Matteo Ricci), con la solita sfilza di enti e autorità competenti in materia. Ebbene, di fronte alla portata del Candigliano scesa a 500 litri al secondo e ai tre invasi (Furlo, San Lazzaro, Tavernelle) che perdono 20.000 metri cubi al giorno perché il consumo è di gran lunga superiore (650 litri vanno all’acquedotto), non potevano che prendere una decisione: riaprire il pozzo del Burano: dalle 14 di ieri fino al 31 agosto. Per assenza totale di soluzioni alternative, visto che dall’anno scorso a oggi non si è mossa foglia. Oddio, qualcosa è stato fatto: c’è il progetto per lo sfangamento di San Lazzaro, che se tutto va bene partirà nel 2013. «Da parte loro, Marche Multiservizi e Aset si sono impegnate a ridurre di 70 litri al secondo le loro TAGLIO AI CONSUMI Diventa totale l’ordinanza di divieto di prelievo di acqua dai fiumi per irrigare lievi dal fiume Metauro, le ordinanze di Provincia e Comuni, la riduzione dei rilasci dagli impianti Enel e la riduzione del rilascio dall’invaso di Mercatale da parte del Consorzio di bonifica. Il Comitato di protezione civile inviterà i Comuni ad una maggiore vigilanza per evitare prelievi abusivi e ingiustificati, sollecitando i Comuni che non lo hanno ancora fatto (e ce ne sono, ndr) ad emettere ordinanze per limitare l’utilizzo di acqua potabile». La vigilanza lungo i fiumi? E’ affidata ai volontari, naturalmente. ma.ci. PRIMO PIANO GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012 Alighiero Omiccioli presidente Ato Patrizio Catena sindaco di Cagli Gino Traversini consigliere regionale DA NOI C’E’ LA CONVINZIONE CHE BASTA APRIRE UN RUBINETTO E L’ACQUA ARRIVA SPRECANO LA NOSTRA ACQUA? E IO DICO AI MIEI CITTADINI DI FAR LO STESSO RIEQUILIBRIO TERRITORIALE PORTARE VIA L’ACQUA E CHIUDERE SCUOLE E OSPEDALI dipende da un tubo Multiservizi si interroga... va in tilt, Pesaro può contare solo sui 15.000 metri cubi di riserva di San Gaetano; ovvero un’autonomia di poche ore. Marche Multiservizi in questi giorni si sta interrogando: sull’eventualità di rifare l’acquedotto (tenendo conto che finora solo 3 chilometri di condutture su quasi 30 sono stati sostituiti), operazione da costo di 12-14 milioni di euro; sulla necessità di dotarsi di risorse alternative; sulla possibilità di riattivare vecchi campi pozzi abbandonati per emergenze come quella appena trascorsa. E pazienza se nel caso dovesse essere fornita acqua non potabile: è quello che ha fatto Fano ma nessuno se ne è lamentato. Il discorso, in estrema sintesi, è: non possiamo dipendere da un tubo in vibrocemento. Ma qui servirebbero progettualità di lungo periodo e sponde politiche che in questo momento si fa fatica a trovare. QUESTIONE annosa quella di un «acquerotto» rivelatosi tale sin dai primi vagiti, che nel primo anno di esercizio (1984) ha fatto registrare oltre 160 giorni di non potabilità, nel secondo 69, nel terzo 63, nel quarto 23 e via andare. Che in 28 anni ha già collezionato centinaia di rotture, 13 solo nel 2012, ognuna delle quali costa 22.000 euro di riparazione, costi del personale esclusi. Già nel 1986, una relazione della Snam ne indicava i punti deboli: errori di progettazione (affidata all’Università di Padova), di realizzazione, di direzione lavori, mentre veniva invece scagionata la qualità dei materiali (il vibrocemento non è cattivo in sé, semmai non è adatto ai nostri terreni argillosi). Più avanti, la funzionalità dell’impianto è migliorata in seguito a costosi interventi (valvole antiariete e di modulazione) ma la fragilità complessiva è rimasta. Mauro Ciccarelli Albergatore contesta Comune: «Ci ha lasciato totalmente soli» MASSIMO Ermedi, direttore dell’Hotel Continental, è rimasto per 30 ore con i rubinetti a secco e con lui i suoi clienti: «I turisti erano arrivati all’esasperazione, altro che foto delle famiglie felici in vacanza. Molti ospiti avevano minacciato di lasciare l’hotel la sera stessa del 7 agosto o la mattina dopo se l’acqua non fosse arrivata. E l’amministrazione comunale dov’era? I comunicati emanati erano troppo ottimistici, ecco perchè noi albergatori ci siamo trovati impreparati. Il comunicato di Marche Multiservizi parlava di riparazione finita alle ore 16 con conseguente ripristino del servizio per le 19. Il risultato? L’acqua è tornata dopo le 21.30 ed ai piani superiori a mezzanotte, con la pressione era ancora la metà. Con disagi per gli alberghi allucinanti». 3 •• CHIUSO Ecco il cartello affisso ieri nella porta dell’Ufficio del Lavoro in piazzale Matteotti. Qualcuno ha lasciato aperto un rubinetto di un bagno Un rubinetto lasciato aperto: e si allaga l’Ufficio del Lavoro L’acqua ha invaso i tre piani dell’edificio QUALCUNO non è stato contento del ritorno dell’acqua. Almeno in cuor suo. E’ un impiegato (o comunque un frequentatore di quegli ambienti) dell’Ufficio Provinciale del Lavoro di piazzale Matteotti, rimasto sconosciuto, che ha lasciato aperto distrattamente il rubinetto di un bidet quando l’acquedotto era in tilt. I danni sono da quantificare. Alle 20,30 dell’altra sera è tornata l’acqua, e quel rubinetto ha fatto il suo dovere. Col risultato che ieri mattina, all’arrivo degli impiegati, tre piani del palazzo erano completamente allagati, con l’acqua che è entrata in ogni stanza, fino ad impedire l’accesso. I più reattivi hanno preso scope, secchi e ramazze cominciando a buttar fuori acqua mentre altri hanno aperto tutte le finestre sperando che il sole e l’alta temperatura potessero asciugare il prima possibile tre piani di uffici. Il che non è stato facile. Il direttore dell’ufficio ha fatto sapere che si è trattato di «una spiacevole e non voluta circostanza e che quanto prima gli uffici torneranno al più presto pienamente funzionali ma per FATTO ACCIDENTALE Esclusa l’ipotesi di un atto doloso. Le porte erano regolarmente chiuse ora i resteranno chiusi». Per l’allagamento dell’Ufficio del lavoro si è scartata subito l’ipotesi di un atto di vandalismo perché non c’erano state forzature di alcun tipo. Quindi l’apertura del rubinetto doveva esser stata fatta per forza di cose da qualcuno che si trovava all’interno. E an- che sulla natura accidentale del gesto non ci sono dubbi. Nessuno ha messo in dubbio quella tesi, anche perché l’acquedotto ha lasciato la città a secco per oltre 30 ore, in particolare nella giornata di martedì. ANCHE chi si è soffermato al lavoro nel pomeriggio, non poteva accorgersi dell’acqua in libera uscita. Non era ancora ripreso il funzionamento dell’acquedotto. Purtroppo nessuno si è accorto durante la notte dell’allagamento in corso nei tre piani dell’edificio storico di piazzale Matteotti, perché non c’è un controllo interno degli uffici da parte della vigilanza. E dall’esterno, non ci si accorgeva di nulla. Lo «spettacolo» si è mostrato in tutta la sua gravità solo al mattino di ieri, con molta gente che si è fermata a guardare il possente corso d’acqua che usciva dalla porta. LA PROTESTA LA ROTTURA DELL’ACQUEDOTTO A MONTE DEL QUARTIERE STA METTENDO A DURA PROVA I RESIDENTI DI VIA BONINI Santa Veneranda, dopo il fango anche la polvere gialla PUNTUALE dopo il fango, ecco la polvere. All’indomani della valanga di melma che a seguito della rottura dell’acquedotto a monte di via Bonini ha invaso da via Viviani fino alla rotatoria che collega Santa Veneranda all’Interquartieri, una coltre di finissimi granelli di tufo è diventata il tormento di residenti e ciclisti che passano in zona. Il lavoro di ripristino continua da parte di Marche Multiservizi, con squadre di operai impegnati per tutta la giornata di ieri a grattare ed eliminare il fango incrostato dal manto stradale, ma non abbastanza velocemente da evitare una continua e sonora protesta da parte dei cittadini. In particolare ieri la signora Venerina Cattalani dopo aver sollecitato più volte l’intervento della polizia municipale, si è guardata bene dall’uscire di casa senza mascherina alla bocca. «Non si respira – spiega la signora – e non dico fesserie: guardi la coltre depositata sulle automobili parcheggiate in strada. Devono sbrigarsi a pulire perché si tratta di un fastidio insopportabi- AVVIATA BONIFICA I mezzi di Marche Multiservizi hanno lavato le strade per tutto il giorno le». Via Viviani, dove abita la signora, è anche «l’accesso per camion, ruspe e mezzi pesanti diretti al cantiere per l’allargamento della terza corsia – spiega - Ogni volta che uno di questi colossi passa alza una nu- ESASPERATA La signora Venerina Cattalani di Santa Veneranda ieri mattina è uscita con la mascherina per difendersi dalla polvere be che prima di depositarsi inquina l’aria e sporca ovunque». La signora è esasperata e mostra gli angoli e le zone dove i depositi di fanghiglia sono diventati un ostacolo alla sua libera circolazione: «Ho cercato di avvisare la municipale: per un po’ mi hanno ascoltato. Devono venire a vedere in che stato è la strada. Allora dico che è meglio che la chiudano: almeno fino a quando non avranno finito di pulire». Probabilmente però i commercianti della via, già penalizzati da una giornata di emergenza, potrebbero non condividere l’opinione della signora Cattalani. Morale della favola: prima le squadre finiranno di pulire e meglio sarà per tutti. s.v.r. 11 GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012 •• OGGI UN TUFFO «NEL PASSATO CON VITRUVIO» NUOVO appuntamento (stasera alle 21,30 nella sala Capitolare dell’ex convento di S. Agostino) con il ciclo «Nel passato con Vitruvio» organizzata dall’Archeoclub di Fano. Si parlerà delle tecniche costruttive stradali romane e l’imponente rete viaria che collegava Roma, centro del potere imperiale, con il resto del mondo. Ampio spazio sarà dato alla via Consolare Flaminia, importante in antico ma anche oggi poiché nel tratto pertinente alla provincia di Pesaro Urbino è la più ricca in assoluto di resti. EMERGENZA Appello dell’Avis «Donate sangue nel periodo delle vacanze» PREVENZIONE I carabinieri di Fano stanno monitorando il territorio identificando 290 persone tra costa ed entroterra Picchia la moglie davanti ai figli Lei lo denuncia ai carabinieri Continui episodi di violenza da parte di un cinquantatreenne NEGLI ultimi mesi i litigi erano diventati sempre più frequenti e spesso dalle parole si passava ai fatti con violenze fisiche che sono culminate in una pesante aggressione. Quello che è accaduto a Saltara è una storia di maltrattamenti in famiglia alla quale hanno assistito anche i figli della coppia. Fortunatamente la vittima di questa brutta vicenda ha avuto la forza di denunciare il suo aggressore e di porre fine alle continue vessazioni. Il tutto è successo in una «normalissima» famiglia di Saltara dove il capofamiglia, un 53enne, aveva trasformato la moglie in una sorta di bersaglio su quale concentrare le proprie frustrazioni. Le violenze fisiche che la donna era costretta a subire, in silenzio, con il passare del tempo si sono fatte sempre più frequenti e sono sfociate in una furiosa lite durante la quale il marito non ha esi- tato a colpire la moglie al volto. La donna a quel punto, per timore che la situazione potesse degenerare, ha chiesto l’intervento del 112. I carabinieri di Saltara si sono così precipitati sul posto ed hanno denunciato l’uomo per maltrattamenti in famiglia. La donna ha invece rifiutato di farsi visitare al pronto soccorso. NELLA periferia di Fano i militari del comandante Cosimo Giovanni Petese hanno tratto in arresto un 53enne pregiudicato calabrese, perché colpito da ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Monza, in quanto doveva scontare quattro anni e due mesi di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Un 45enne pregiudicato campano è stato invece ammanettato perché colpito da ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Pesaro, perchè doveva scontare quattro anni ed un mese di reclusione per rapina aggravata e lesioni personali. I carabinieri di Marotta hanno tratto in arresto un 41enne pregiudicato albanese, ri- CONTROLLI E ARRESTI In manette diversi pregiudicati Fermato 25enne con coltello che si aggirava tra le case sultato gravato da un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Aosta, poiché doveva scontare la pena di un mese di reclusione per «porto abusivo di armi». Arrestato anche un 65enne pregiudicato siciliano, perché colpito da ordine di esecuzione pena emesso dal- la Procura della Repubblica di Milano per truffa e bancarotta fraudolenta (la pena da scontare è di tre anni di reclusione). SEMPRE a Fano, i militari di Saltara hanno tratto in arresto un 21enne pregiudicato della zona trovato in possesso di 33 grammi circa di hashish che deteneva per l’attività di spaccio. A Mondavio è stato invece denunciato un 25enne che, in possesso di un coltello con lama di 8 centimetri, si aggirava con fare sospetto nelle vicinanze di alcune abitazioni. In totale gli uomini di Petese hanno controllato 260 automezzi ed identificato 290 persone. Passati al setaccio anche diversi casolari disabitati talvolta occupati da stranieri senza fissa dimora. co.mo. NON C’È solo la siccità in termini di pioggia ma anche di donazione di sangue visto che proprio alla luce del consueto e fisiologico calo estivo l’Avis comunale di Fano lancia un appello a tutti i donatori. «Nel periodo delle vacanze estive — dicono dalla sede fanese di Avis — a causa delle vacanze che comportano un minor afflusso di donatori presso i centri raccolta nonché degli incidenti stradali (che aumentano in quanto sulle strade vi è un maggior afflusso di autovetture), il sangue è ancor più indispensabile. Prima di andare in ferie pertanto invitiamo tutti i donatori di sangue a donare e chi ancora non lo è, perché no, ad iscriversi. Ma perché è importante donare il sangue? E’ importante donare il sangue, perché il sangue sta alla base di moltissime procedure chirurgiche e mediche. E’ assolutamente fondamentale avere la risorsa sangue che essendo una risorsa biologica che non può essere approvvigionata altre fonti se non quelle della donazione. Proprio donando sangue si ha la possibilità, con un semplice gesto, di salvare in concreto delle vite». AMBIENTE L’ASSESSORE ANNUNCIA CHE LA DITTA HA CONSEGNATO IL PROGETTO DEFINITIVO CON I RISULTATI DEGLI ESAMI Serfilippi sulla cava Solazzi: «E’ in arrivo il piano di bonifica» DOVREBBE essere in dirittura d’arrivo la vicenda della cava Solazzi. L’assessore all’Ambiente Luca Serfilippi ha infatti comunicato che la ditta ha consegnato il piano di caratterizzazione definitivo e che tutti gli esami effettuati hanno confermato quanto già evidenziato e cioè che in quell’area ci sono rifiuti speciali non pericolosi. «Sono stati effettuati circa 140 campionamenti — spiega Serfilippi — ed in totale sono stati prodotti cir- ASSICURAZIONI «Dopo la conferenza dei servizi seguiranno l’analisi di rischio e la valutazione degli interventi» ca 20.000 dati. Gli esami eseguiti hanno riguardato tutti i settori ambientali. Nelle prossime settimane verrà convocata la conferenza di servizi che dovrà approva- re il piano di caratterizzazione portato dalla ditta. A questo seguirà l’analisi di rischio sito specifica e il vaglio degli interventi che la ditta proporrà per bonificare o mettere in sicurezza permanente il sito. Ora attendiamo il prima possibile la proposta di bonifica della ditta, che dovrebbe arrivare nell’arco di un mese — conclude l’assessore all’Ambiente Luca Serfilippi — sperando che sia una proposta accoglibile ed esaustiva per poter scrivere così la parola fine su questa vicenda». Nella cava Solazzi sono stati effettuati centoquaranta campionamenti •• 12 FANO GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012 VIABILITA’ L’ASSESSORE SILVESTRI ANNUNCIA IL GIRO DI VITE «Dalla prossima stagione bici vietate in Sassonia» MISS FANO Diciotto bellezze a spasso per le vie della città Proposta: mezzi a mano in corso Matteotti e nella Ztl «DALLA prossima stagione estiva le biciclette saranno vietate lungo la passeggiata di Sassonia mentre per il centro storico mi confronterò con le associazioni di categoria». L’annuncio è dell’assessore alla Viabilità Michele Silvestri dopo che il Circolo Nuova Fano è tornato a proporre di condurre le biciclette a mano lungo Corso Matteotti e nelle ztl delle zone mare per questioni di sicurezza. «Già l’anno scorso era emerso questo problema — dice Silvestri — ed avevamo iniziato a valutare una serie di soluzioni. Oggi che la questione è stata sollevata nuovamente posso dire che dalla prossima stagione vieteremo il passaggio delle biciclette nella passeggiata di Sassonia perché quella è esclusivamente pedonale. Le bici hanno un loro corridoio lungo viale Adriatico, lato mare. Per il centro la questione è diversa perché lungo il corso ci sono le attivi- tà commerciali e quindi prima di prendere qualunque decisione ci confronteremo con le associazioni di categoria». VINCENZINA Turiani di Sinistra Unita è piuttosto critica: CONFRONTO «Per il centro storico voglio sentire i negozianti» La questione sicurezza «Non scherziamo, non ha senso impedire l’utilizzo della bici nella nostra città. Certo, ci vuole maggiore coscienza anche da parte dei ciclisti ma credo che prima si debba pensare alle auto». Secondo Hadar Omiccioli di Fano a Cinque Stelle la discussione sule tema delle biciclette è esagerata. «Ci sono problemi maggiori in città e comunque se vogliamo mettere i puntini sulle i basterebbe mettere dei vigili urbani nei punti cruciali per fare un po’ di prevenzione sul corretto utilizzo delle bici nelle vie del passeggio. In questo caso non serve la repressione ma basterebbe fare per qualche giorno la giusta. Comunque — conclude l’esponente dei “grillini” — visto che il Circolo Nuova Fano ha un rappresentante in maggioranza lo invito a fare proposte concrete per cercare di affrontare la questione». Pierino Cecchi dell’Udc ritiene invece giusta la proposta di regolamentare l’utilizzo delle due ruote. «Ci sono biciclette che sfrecciano pericolosamente per il corso infischiandosene delle persone che passeggiano e mettendo in pericolo soprattutto i bambini. Anche negli attraversamenti pedonali c’è molto caos visto che sono poche le persone che scendono dalla sella e conducono a mancano la bici. Credo che sia giusto educare i ciclisti ad un corretto utilizzo della due ruote». Corrado Moscelli TUTTO pronto per l’edizione 2012 di Miss Fano, il concorso di bellezza organizzato da Montanari Comunicazione. Anche quest’anno l’appuntamento si terrà la notte di San Lorenzo, meglio nota come la notte delle stelle, domani all’Anfiteatro Rastatt alle ore 21,30 con ingresso libero. Il pubblico, durante la serata, potrà ammirare le 18 ragazze aspiranti al titolo più ambito della città attraverso una agguerrita sfida in passerella. Come gli scorsi anni durante il pomeriggio di venerdì 10 agosto (dalle 16 alle 18 circa) la città potrà ammirare in anteprima le aspiranti Miss che a bordo di auto d’epoca gentilmente fornite dal Fiat 500 Club Italia – Coordinamento delle provincie di Pesaro ed Ancona, sfileranno per le vie della città, dal centro al mare. Durante la serata le ragazze sfileranno prima con la divisa del concorso, in costume e con gli eleganti abiti del negozio Pretty White. Inoltre le aspiranti miss indosseranno i gioielli della collezione 2012 creata dalla Gioielleria Giorgi. Tra una sfilata e l’altra gli intermezzi saranno curati dalla scuola di ballo Dance Academy con coreografici balletti e dal negozio Fantaghirò che farà sfilare numerosi bambini con gli abiti delle sue collezioni dedicate ai più piccoli. FANO E VAL CESANO GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012 •• Mondolfo regala indumenti e giocattoli ai terremotati La delegazione mondolfese pro terremotati SI CHIAMA «La staffetta della solidarietà» l’iniziativa a favore delle popolazioni terremotate dell’Emilia messa in campo dal Comune di Mondolfo in collaborazione con l’Auser marottese presieduta da Iole Mariotti. «In pochi giorni — evidenzia l’assessore ai servizi sociali Flavio Martini — grazie alla sensibilità della nostra gente, siamo riusciti a raccogliere centinaia di indumenti e di giocattoli e a recapitarli a destinazione. Una delegazione di questo territorio, composta dal sottoscritto, dal vicesindaco Alvise Carloni e dai volontari Auser Maurizio Vitali, Nello Beretta e Virgilio Bordi,oltre che da Adriano Spadoni, autista della ditta Barberini Allestimenti, che ci ha messo gratuitamente a disposizione un adeguato mezzo di trasporto, ha consegnato direttamente il vestiario e l’altro materiale agli amici del Comune di Novi, uno dei centri più colpiti dal violento sisma di tre mesi fa». MAROTTA MONDAVIO Dalla costa all’entroterra con il pullman di rocche e castelli Una piazza gremita per ammirare le «Modelle oggi» in passerella PROSEGUONO i «Tour per Rocche e Castelli» ideati da Adriabus per accompagnare nell’entroterra i turisti e gli abitanti della costa compresi fra Torrette di Fano e Ponte Cesano. Stasera sarà la volta di una visita guidata a Mondolfo e a Mondavio e sempre Mondavio sarà la tappa di martedì prossimo in occasione della rievocazione storica «Caccia al cinghiale». Come di consueto, il pullman parte dai residence «Girasole» e «Le Vele» alle 20,55 e 5 minuti più tardi è in piazza Roma ad attendere l’arrivo del bus cabrio proveniente da Torrette. Rientro dai centri dell’entroterra a mezzanotte e 15 minuti. Giovedì 30 agosto il pullman turistico raggiungerà Pergola e il suo museo dei Bronzi dorati. Una corsia dell’ospedale di Pergola oggetto di una feroce polemica PERGOLA DURA NOTA DEL SEGRETARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO ENRICO ROSSI «L’ospedale l’abbiamo salvato noi Dal Pdl solo chiacchiere e offese» CLIMA incandescente nella città dei Bronzi sulla vicenda ospedale. Secondo il Pd, sulla «salvezza» del nosocomio cesanense (dove verranno mantenute le funzioni per acuti) la maggioranza consiliare vuol prendersi meriti non suoi e dello stesso parere è anche l’Associazione Progetto Pergola. «Il consigliere Antonio Baldelli — evidenzia con una nota il segretario del Partito Democratico Enrico Rossi — dimostra ancora una volta di essere senza pudore. Dopo mesi di attacchi al Pd, all’assessore Mezzolani e alla giunta regionale, oggi fa marcia indietro e, goffamente, s’inventa fantomatici emendamenti del sindaco accolti in Regione. Mentre il signor Baldelli e il fratello sindaco per mesi 13 hanno offeso gli esponenti del Pd locale facendoli passare per bugiardi, terrorizzando i pergolesi con la sicura chiusura dell’ospedale e la sua trasformazione in cronicario, il Partito Democratico ha lavorato affinché il nostro nosocomio mantenesse le funzioni attuali, nonostante i tagli alla sanità applicati dal governo del partito di Baldelli, il Pdl, e il Piano sanitario nazionale varato dallo stesso esecutivo che proponeva la chiusura delle strutture ospedaliere come la nostra. Ora che finalmente Baldelli ha preso atto che le promesse e gli impegni assunti dall’assessore Mezzolani sono stati mantenuti, invece di ammettere che avevamo ragione noi, ha deciso di continuare a prendere in giro i cittadini raccontando falsità circa un emendamento del sindaco di Pergola accolto dalla Regione che a suo dire avrebbe salvato l’ospedale. Ma la Regione non FRANCO BOMPANI «Sono anni che il sindaco e il consigliere Baldelli fanno terrorismo psicologico» ha accolto nessun emendamento; la giunta ha salvato gli ospedali di Pergola e Amandola con il Piano sanitario approvato a dicembre, nonostante i Baldelli abbiano sempre affermato il contrario, richiedendone l’annullamento avanti al Tar e spendendo i soldi dei pergolesi in giudizi inutili e costosi». Al vetriolo anche le parole di Franco Bompani dell’Associazione Progetto Pergola: «Sono anni che il Pdl ed in particolare il sindaco Francesco Baldelli ed il consigliere provinciale Antonio Baldelli, fanno terrorismo psicologico sul futuro dell’ospedale di Pergola… ad un tratto l’inversione a 180 gradi e l’improvviso ravvedimento: Antonio Baldelli dichiara che sono “salve le funzioni per acuti”. Con un estremo contorsionismo tenta addirittura di avocare a sé il merito di questa soluzione; ma il risultato è stato ottenuto grazie all’azione congiunta della lista civica “Tutti insieme per Pergola” e del Pd locale». s.fr. UNA piazza Kennedy gremita ha accolto, nei giorni scorsi a Marotta, la prima selezione regionale del concorso «Modella Oggi», organizzato e coordinato nelle Marche da Claudio Pierfederici e Laura Oretta Mancini di «New Radio Star». In “passerella” hanno sfilato ventitré partecipanti, intervallate da esibizioni di canto di Riccardo Polidoro di Chieti, Valentina Folly di Mondolfo, dalla band emergente «Caso chiuso» di Mondolfo e da momenti di poesia. La kermesse è stata aperta dalle partecipanti di un balletto coreografato dalla «Blue Energy Dance». In questa prima selezione regionale sono state assegnate otto fasce ad altrettante ragazze, di cui quattro tematiche — a Silvia Testaguzza di Monteporzio, Vinka Dabelic di Ponte Rio (Monterado), Chiara Turco in vacanza a Marotta, Elena Petroliti di Castelplanio — e quattro ufficiali del concorso, a: Barbara Bencivenni di Pesaro; Valentina Zambon di Lodi in vacanza a Torrette di Fano; Giuliana D’Errico di Falconara; Maria Chiara Sanchini di Cattolica. La seconda selezione e la finale regionale sono previste sempre in piazza Kennedy a Marotta, la sera di sabato 18 agosto. Chi desidera partecipare al prossimo appuntamento del concorso «Modella Oggi» può contattare già ora «New Radio Star a Marotta al numero telefonico 0721-960214. E-mail: [email protected] Guerrieri fa festa coi consumatori: Wine tour per celebrare i vini premiati UN TOUR per festeggiare i vini che hanno vinto premi nazionali. Luca Guerrieri di Piagge apre la sua azienda ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17,30 in poi per il «Wine tour», giro aziendale tra i vigneti e nell’uliveto, con degustazione gratuita in cantina «per accrescere la conoscenza dei prodotti in un momento in cui è importante che il consumatore verifichi di persona». Sarà l’occasione per degustare gratuitamente i vini storici dell’azienda: dal Bianchello del Metauro Celso che quest’anno si presenta con profumi vegetali, clorofilla, per poi evolvere in crosta di pane e rivelare una sorprendente fragranza al palato, con sensazioni di fiori di pesco e finale ammandorlato che tanto ricorda il Verdicchio. E ancora il Guerriero bianco, premiato (foto) con la medaglia d’oro alla recente selezionale nazionale dei vini da pesce coordinata dall’enologo Alberto Mazzoni che lo ha portato come esempio di «valorizzazione dei vitigni autoctoni». Un vino armonico, morbido, con profumi e sapore di vaniglia e ananas, notevole persistenza e avvolgenza aromatica. Alla statua del Lisippo Guerrieri ha dedicato il Colli pesaresi bianco di bella acidità e freschezza, con profumi di mosto e glicine al palato. Ogni mercoledì di luglio e agosto (tranne ferragosto) dopo il tour spettacolo di falconeria. PESARO SPORT GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012 il Resto del Carlino 13 ••• Il Fano è ancora indietro Doppia sconfitta a Gubbio Memorial Mancini I granata cedono al Foligno e ai padroni di casa Alma Fano Foligno 0 2 ALMA FANO (4-4-2): Giovagnoli, Colombaretti, Amaranti, Proia, Merli, Ugolini (26’ Sbardella, Marolda, Urso, Allegretti, Berretti, Bongoivanni (26’ Piccoli (30’ Antonioni)). A disp.: Matteagi, Righi, Boccaccini, Muratori, Sassaroli, De Julis, Faccini. All.: Zeman. FOLIGNO (4-3-3): Zandrini, Adamo, Petti, Borgese, Biondi, Cotroneo, Fiordiani, Vassallo, Balistrieri, Brunori Sandri, Lepri. A disp.: Piacenti, Cancelloni, Barbetta, Padoin, Lo Nardo, Gatti, Polidori, Gesuele. All.: Tedeschi. Arbitro: Sacchi di Macerata. Reti: 15’ (rig.) e 40’ Balistrieri. Note: angoli 1-3. recupero 2’.Spettatori 250. · Gubbio IL FOLIGNO gioca bene, costruisce manovre ed occasioni ed alla fine vince con merito la gara con il Fano che inaugura la XIX edizione del «Memorial Mancini». La superiorità dei falchetti si manifesta quasi subito al cospetto dei granata che accusano i carichi di lavoro; al 13’ Colombaretti salva sulla linea un tiro di Brunori Sandri. Il gol arri- Gubbio Alma Fano Il Fano schierato da Zeman nella prima partita Suo il memorial Il Gubbio c’è IL GUBBIO vince con merito il memorial Mancini superando in finale il Foligno per 2-0. A segno Scardina al 10’ e Galabinov al 14’ Anche stavolta l’undici di Sottil ha offerto 45’ di qualità. va al 15’ su rigore trasformato da Balistreri (fallo di Urso su Vassallo). Al 20’ l’unico tiro del Fano con Proia deviato in corner da Zandrini. Al 21’ ed al 30’ Balistreri fallisce due occasioni clamorose, ma al 40’ mette dentro il raddoppio. Al 43’ Urso costringe Zandrini alla seconda deviazione. Da parte del Fano buona volontà ma scarsa incisiva con Zeman che prova invano a rianimare la squadra con l’aiuto della panchina. 3 0 GUBBIO (3-5-2): Venturi, Briganti, Pacheco, Boisfer, Pambianchi, Galimberti, Grea, Guerra, Galabinov, Scardina, Palermo. All. Sottil. A disp. Farabbi, Regno, Farina, Procacci, Barwuah, Khribech, Manzoni, Semeraro. FANO (4-3-3): Giovagnoli, Sbardella, Amaranti, Proia (12’ Urso), Colombaretti, Boccaccini (30’ Merli), Marolda, Berretti, Antonioni, Muratori, Bongiovanni (30’ Faccini). All. Zeman. A disp. Matteaggi, Ugolini, Allegretti, Righi, Piccoli, Sassaroli, De Julis, Arbitro: Lazzari di Arezzo. Reti: 1’ Guerri, 5’e 24’ Galabinov. Note: angoli 2-1; spett. 400. · Gubbio GUBBIO convincente sul piano del gioco, della determinazione, della proposta. Trascinato da Galabinov, affiancato da uno Scardina abile come suggeritore. Al 1’ grande azione di Galabinov e colpo vincente di Guerri, Al 5’ Galabinov raddoppia su lancio di Boisfer, mentre al 10’ Giovagnoli dice no a Scardina; al 24’ però il bulgaro lo beffa con uno scavetto delizioso su lancio di Scardina. E’ un monologo dei rossoblù che il Fano non riesce a contrastare. Promozione E’ quel che predica Pascucci. Zonghetti, Giampaoli e Strenga per il dopo Api Il Vismara ci riprova ma con più umiltà · Pesaro DA NOVE GIORNI il Vismara ha iniziato la preparazione, che per i primi 15 giorni svolgerà sul sintetico di Villa San Martino, a causa dei lavori sull’impianto di via Liri. Dopo l’ottimo campionato scorso, e con l’innesto di alcuni giocatori anche di categoria superiore, la società dei presidenti Parlani e Ferri è convinta di poter dire la sua anche nel prossimo campionato di Promozione. La squadra è stata affidata a Giuseppe Pascucci, entusiasta dell’incarico ricevuto, con la consapevolezza di poter trasmettere tale valore anche ai giocatori, con l’aggiunta dell’umiltà per far meglio della stagione scorsa. Orfano del capocannoniere Api, accasatosi al Matelica, il Vismara plasmato dal ds Maurizio Del Bene presenta comunque un organico molto competitivo, con innesti di valore, fra i quali spiccano Zonghetti (ex Vis), i difensori Bellucci (ex Vigor) e Davide Bartoli, nonché il portiere Gerbino (questi ultimi ex Cagliese), Giampaoli, Strenga e l’under Meglio (ex Fano). La presentazione ufficiale della squadra avverrà il 31 agosto nella sede della 5ª Circoscrizione a Vismara, aperta a tutti. • La rosa. Portieri: Gerbino L. (82); Andreoni A. (78); Di Chio W. (95). Difensori: Bartoli D. (83); Bellucci D. (79); Gaggiolini A. (90); Ghezzi A. (85); Meglio D. (95); Memmo R. (93); Vagnini F. (94); Baronciani L. (95). Centrocampisti: Tebaldi E. (84); Bartoli E. (80); Giampaoli S. (85); Malandrino M. (94); Spadoni A. (95); Vaierani D. (88); Velija J. (94); Magi C. (94). Attaccanti: Rabrenovic L. (94); Cesaroni A. (91); Maffei N. (93); Pagnini M. (93); Strenga S. (79); Zonghetti S. (84). IN CAMPO I «magnifici» sette nuovi arrivati del Vismara con il neo allenatore Pascucci ESULTANZA Luca Cremona, autore di una tripletta al Morgagni di Forlì L’amichevole Biancorossi in palla Tripletta di Cremona La Vis passa a Forlì Forlì Vis Pesaro 2 3 FORLI’ (3-4-3): Casadei, Vesi, Orlando, Martini, Scarponi (Piras), Sampaolesi (Sozzi), Evangelisti (Morvdini), Sabato (Monti), Filippi (Oggiano), Petrascu (Ferri), Buonaventura (Pirani). All. Bardi. VIS PESARO (4-4-2): Foiera (25’ st Falcetelli); Boinega (25’ st Vagnini GM), Paoli, Santini, Dominici G. (35’ st Bacchiocchi); Rossini (35’ st Pensalfini), Ridolfi, Urbinati (25’ st Bastianoni), Bugaro (40’ st Bottazzo); Torelli G. (25’ st Angelelli), Cremona (25’ st Vicini). All. Magi. Arbitro: Balzani di Forlì. Reti: 20’ pt, 42’ pt, 44’ pt Cremona, 46’ pt Petrascu rig., 10’ st Ferri. · Forlì CHIAMATELO Tre-mona. Perché sarà pur sempre calcio d‘agosto ma segnare una tripletta a una squadra di categoria superiore, di fronte a un grande ex bomber vissino come Sandro Cangini e i tifosi della Vecchia Guardia saliti a Forlì per l’occasione, è sempre una goduria pazzesca. La Vis sbanca Forlì per 3-2: parco divertimenti biancorosso nei primi 44’ con un 3-0 griffato Luca Cremona. Colpo di testa in anticipo su portiere e difensore (20’), pallonetto chirurgico su Casadei in uscita (42’) e ancora capocciata vincente su ango- lo (44’). Paolo Ginestra, ex portiere vissino, reduce dalla difficile stagione di Foggia, presentato ieri come nuovo numero uno del Forlì è stato esentato dalla partita: forse avrà tirato un piccolo sospiro. Difficile tenere a bada un Cremona così. Ma anche una Vis così, illuminata da un Ridolfi che, come regista, ha incantato, in tribuna, il ct della Rappre- Buoni segnali L’attaccante castigamatti nel primo tempo, ma tutta la squadra è ispirata sentativa di Serie D Magrini. Ottimo Paoli e bene anche Foiera, gattesco nel murare a sinistra il generoso rigore concesso a Petrascu (contatto di Santini e Dominici) e costretto a capitolare al 46’, sempre dagli 11 metri, ancora con Petrascu (qui il rigore c’era, provocato da Foiera in uscita) e poi, al 55’, con un tocco ravvicinato di Ferri. Da segnalare l’esordio del portierino Falcetelli. Per la cronaca, il Forlì di Bardi, ex tecnico del Montecchio, era in formazione tipo con il nuovo Buonaventura, ex Civitanovese, in attacco con gli esperti Evangelisti e Petrascu. Gianluca Murgia Calcio d’agosto I durantini superano il Vismara. Parità tra River e Atletico GC. Tra i metaurensi brilla il ’95 Pagliari Urbania, il solito Tassi. Il Fossombrone di misura · Pesaro IERI alcune compagni dilettantistiche della provincia sono scese in campo per la prima amichevole della nuova stagione. River Urbinelli-Atletico Gallo C. E’ finita 1 a 1. Ha aperto le marcature nel primo tempo (attorno al 40’) Paoli (Atletico GC), poi nella ripresa dopo 10 minuti ha pareggiato su calcio di rigore Simoncelli. «Una partita di preparazione — ha commentato al termine il diesse del Gal- lo Colbordolo Ettore Mariotti — con un gran caldo. Entrambe le squadre si sono mosse bene, un’amichevole utile». I nuovi? «Sono andati bene, sia Rolon che Nobili e Bacciaglia». Nel River bene Cossa e Simoncelli, anche questi ultimi arrivati. L’incontro si è giocato a Borgo Santa Maria. Urbania-Vismara Vittoria dell’Urbania per 1 a 0 con gol di Tassi al 40’ del primo tempo. «Una buona sgambatura — ha sot- tolineato il dirigente dell’Urbania Giampiero Pierini — hanno fatto bella figura entrambi i portieri (Celato dell’Urbania e Gerbino del Vismara), certo il calcio d’agosto lascia il tempo che trova, comunque una gara utile per la preparazione». Valfoglia-Fossombrone A Rio Salso è finita 1-2. Ha prevalso il Fossombrone, grazie ad una doppietta del giovane Pagliari (classe ‘95) . «Eravamo molto rimaneggiati — commenta il trainer del Fossombrone Michele Fucili — con vari giocatori a riposo per infortunio, tra questi Baleani, Allegrini, Cecchini, Ruggeri e Sannipoli. Hanno giocato molti under che hanno fatto bene». Biagio Nazzaro-Ancona Sorpresa a Chiaravalle. La Biagio si impone sull’Ancona per 2-0. A segno Persiani al 20’ e Ruggeri al 10’ st. Dorici sbadati, la Biagio fa un figurone. Amedeo Pisciolini Dal 1860 il quotidiano delle Marche Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB - AN - “Taxe Perçu” y(7HB5J0*QOTORO( +$!z!:!z!; Corriere Adriatico + sezione nazionale del Messaggero a € 1.00 Anno 152 Nº 219 Giovedì 9 agosto 2012 € 1.00 PESARO e FANO www.corriereadriatico.it Stop alla coca per la movida PRIMO PIANO Sequestrati due etti e mezzo di droga, arrestato il pusher in Bmw ...................................................................................... Fano Spacciava con disinvoltura nella zona del Lido di Fano: a finire in manette per il reato di detenzione ai fini di spaccio di 260 grammi di cocaina, un incensurato 50enne albanese A.K., padre di famiglia e residente a Monterado, in provincia di Ancona. L’operazione Litorale sicuro ed un piano straordinario di controllo del μ Il ministro Fornero con il premier Monti μ Fornero: sarà un autunno difficile territorio ha consentito alla mobile di Pesaro di raggiungere un altro importante risultato nell’ambito di controlli anti-droga bloccando in questo caso un giro di affari di 25-30 mila euro. A portare gli inquirenti sulle tracce dell’albanese, lo stile di vita piuttosto agiato ed il possesso di una Bmw: elementi che hanno destato da subito perplessità tant’è che un’intensa attività info-investi- Pesaro Finita l’emergenza acqua per la rottura dell’acquedotto in città, resta, anzi si aggrava, l’emergenza siccità tanto che da ieri è stato riaperto il pozzo del Burano. La decisione è arrivata a seguito della prevista convocazione del Comitato di Protezione civile, presieduto per l’occasione dall’assessore provinciale Alessia Morani su delega del presidente Matteo Ricci. Presenti anche esponenti e dirigenti di Multiservizi e Aset e i tecnici del settore per studiare l’adozione di misure per fronteggiare l’emergenza idrica. Senesi In cronaca di Pesaro Ridurre drasticamente il debito pubblico e allo stesso tempo rilanciare la crescita, o almeno per deprimere ulteriormente le possibilità di ripresa. Il premier Mario Monti prende atto dei dati dell’economia e prepara le contromisure. E il ministro Fornero avverte: autunno difficile. Perego-Limido Alle pagine 2 e 3 Ultimi prelievi dalle autobotti L eggo sulle agenzie: “Un uomo è stato giustiziato nel Texas”. All'orrore per il fatto si accompagna lo sdegno per il linguaggio. Io credo che un facile ma potente contributo all'abolizione definitiva della pena di morte sarebbe di usare l’unica parola oggettivamente appropriata: “assassinato”. S’immagini l’effetto che, a ogni notizia di esecuzione capitale, avrebbe questo medesimo titolo su tutti... Continua a pagina 11 μ Da Nord a Sud è emergenza L’Italia in fiamme Due morti in Emilia Loccese A pagina 5 μ .......................................... IL SUMMIT ............................................................................ Roma ALDO MASULLO ............................................................................................................... LA POLIZIA Allarme siccità, Metauro in crisi ................................................................................................................... Il diritto alla vita .......................................... Lo spacciatore è incappato nei controlli dell’operazione “Litorale sicuro” ristrutturazioni edili, attività che però non faceva registrare fatturato da diversi anni. Si muoveva nella zona della movida fanese solitamente teatro di spaccio, dal Lido, Sassonia e nella zona sud di Fano sino al lungomare di Marotta. La clientela dell’albanese era variegata, ma soprattutto i giovani frequentatori di pub e disco-bar. Francesconi In cronaca di Fano Dopo le tre rotture dell’acquedotto scatta l’emergenza idrica: nuove captazioni dal pozzo del Burano Monti ai partiti “Giù il debito e più crescita” IL CASO WILSON gativa ha poi permesso di accertare che il 50enne nullafacente era possessore di partita Iva per l’attività di I GIALLI DELL’ESTATE μ Coppia diabolica uccise la skipper Curina L’amore assassino per un catamarano Il corso apre alle auto Contro la crisi, agosto senza isola pedonale ............................................................................ Fossombrone Serviranno alcuni giorni per i necessari accorgimenti ma stavolta i commercianti si diranno soddisfatti. E’ vero che l’isola pedonale di corso Garibaldi riapre il venerdì pomeriggio? “Sì. La giunta comunale ha fatto propria la proposta del sottoscritto - risponde il vice sindaco Michele Chiarabilli - in seguito alla richiesta del comitato Forum Shopping che si era riunito alla fine di giugno. Quindi corso transitabile per le auto in tutto il mese di agosto. Giungi In cronaca di Pesaro CONTROCORRENTE Pippo Di Cristofaro in tribunale Sconocchini A pagina 8 Grande abbuffata MARIANGELA PARADISI ............................................................................................................... A lla Indesit Company 748 mila 772 euro di finanziamenti pubblici - 292 mila 731 europei, 353 mila 817 statali, 102 mila 223 regionali - per il progetto “Homeline: dall’elettrodomestico al sistema casa per ridurre i consumi energetici”. Per “incrementare la competitività”, recita la motivazione del finanziamento. Ma la “Ricerca & Sviluppo” non rientra tra le attività tipiche d’impresa? Perché... Continua a pagina 12 OLIMPIADI 2012 μ La verità del marciatore sul doping Schwazer confessa “Ho fatto tutto da solo” La necropoli scoperta per caso nel 2004 In mostra i segreti delle tombe etrusche ARCHEOLOGIA ............................................................................ Serra Sant’Abbondio I ritrovamenti di cinquanta sepolture con i loro corredi, a testimonianza che tra il III e il IV secolo a. C. viveva una civiltà rilevante nel comprensorio all’ombra del Catria, da oggi sono finalmente esposte al pubblico. Questo pomeriggio, nel primo piano del palazzo del municipio, il sindaco Nadia Molla- roli, in presenza di tantissime autorità, inaugura una mostra permanente dedicata alla necropoli di Pian Santa Maria. Necropoli rinvenuta, per caso, otto anni fa nel 2004, durante i lavori per urbanizzare l’area artigianale comunale individuata nel piano regolatore. Una mostra che espone il risultato di una campagna di scavo svoltasi in quattro tempi fino al 2008. Angeletti In cronaca di Valcesano Alex Schwazer ieri a Bolzano μ Garavelli Nello Sport Pallavolo e Settebello in semifinale Gli azzurri che volano Nello Sport Giovedì 9 agosto 2012 R E A L I Z Z I A M O L E T U E I D E E www.vitaliar redamenti.net Tel. 0721.22523 - PESARO T: 0721 31633 PESARO E: [email protected] I www.vitaliarredamenti. net F: 0721 67984 Siccità, riaperto il pozzo del Burano Dopo l’incubo delle rotture dell’acquedotto scatta l’emergenza idrica: summit d’urgenza in Provincia ALLARME IDRICO LUCA SENESI ............................................................................ Pesaro Finita l’emergenza acqua per la rottura dell’acquedotto in città, resta, anzi si aggrava, l’emergenza siccità tanto che da ieri è stato riaperto il pozzo del Burano. La decisione è arrivata a seguito della prevista convocazione del Comitato di Protezione civile, presieduto per l’occasione dall’assessore provinciale Alessia Morani su delega del presidente Matteo Ricci. Presenti anche esponenti e dirigenti di Marche Multiservizi e Aset e i tecnici del settore per studiare l’adozione di misure immediate volte a fronteggiare l’emergenza idrica. Da considerare il fatto che negli ultimi giorni i tre invasi del Furlo, San Lazzaro e Tavernelle sono diminuiti complessivamente, in media, di 21mila metri cubi al giorno, circa 250 litri d’acqua al secondo. Per scongiurare una situazione che si profila drammatica, è stato deciso di riaprire, dalle 14 di ieri fino al 31 agosto, il pozzo Burano, con un prelievo di 160/165 litri d’acqua al secondo. Da parte loro, Marche Multiservizi e Aset si sono impegnate a ridurre di 70 litri al secondo le loro captazioni dal fiume Metauro. La Provincia trasformerà in divieto assoluto l’ordinanza dell’11 luglio che riduceva del 50% il prelievo dai corsi d’acμ qua, ad eccezione però di quelli per uso potabile e zootecnico. Nello stesso tempo saranno intensificati i controlli della polizia provinciale lungo i fiumi, con l’applicazione di sanzioni a quanti contravverranno alle disposizioni. I provvedimenti si aggiungono a quelli già adottati dall’inizio dell’estate ovvero la riduzione dei prelievi dal fiume Metauro, le ordinanze di Provincia e Comuni, la riduzione dei rilasci dagli impianti dell’Enel e la riduzione dell’entità del rilascio dall’invaso di Mercatale da parte del Consorzio di bonifica Foglia-Metauro-Cesano. Il Comitato Protezione civile inviterà i Comuni ad una maggiore vigilanza per evitare prelievi abusivi e ingiustificati, sollecitando gli enti locali che non lo hanno ancora fatto ad emettere ordinanze per limitare l’utilizzo di acqua potabile ai casi strettamente necessari. Nell’incontro inoltre è stato evidenziato come, tra gli interventi strutturali previsti per la soluzione della ricorrente crisi idrica, sia a buon punto il progetto di pulizia degli invasi. E’ stato infatti raggiunto un accordo con l’Enel cui compete la pulizia per un primo intervento sull’invaso di San Lazzaro, con fondi reperiti dalla Provincia in collaborazione con il Comune di Fano. Si tratta di una quota parte dell’importo complessivo attraverso fondi strutturali, l’altra parte sarà a carico di Enel e Ato. ................................... Multiservizi e Aset riducono le captazioni dal Metauro. Intensificati controlli e sanzioni ................................... In sella a due bici rubate Denunciate IL FURTO ........................................................................ Pesaro Il vertice che si è tenuto ieri mattina in Provincia per rispondere all’emergenza idrica “La Provincia, a partire da maggio – evidenzia l’assessore Alessia Morani – ha monitorato costantemente la situazione delle risorse idriche, che sono in continua diminuzione. Putroppo nessun conforto viene dalle previsioni meteo nei prossimi giorni, per cui abbiamo dovuto adottare, con consenso unanime dei presenti, questi provvedimenti urgenti. Dalla prossima settimana ci aggiorneremo costantemente sulla situazione”. Ancora disagi a Santa Maria dell’Arzilla Intervento a S. Veneranda contro il fango ............................................................................ Pesaro Nella giornata di ieri mentre l’acqua è tornata a sgorgare regolarmente sulla maggior parte della città, alcuni quartieri hanno dovuto aspettare più di altri. Tra questi quello di Santa Maria dell’Arzilla dove anche per l’intera mattinata diversi rubinetti erano ancora a secco e i cittadini facevano il numero dei vigili urbani per avere qualche risposta. Intanto questa mattina presto è iniziato l’intervento definitivo per la pulizia delle strade di Santa Veneranda invase dal fango dopo la terza rottura. Incertezze per l’industria pesarese, il presidente Pagliano: situazione negativa ma ci sono buoni segnali Crescere imparando da chi ha successo ............................................................................. Pesaro Nel secondo trimestre del 2012 la rilevazione congiunturale, condotta dal Centro Studi su un campione di aziende, segnala la presenza di una situazione sempre difficile ed incerta, in linea con quanto avviene a livello regionale, specie per il prolungarsi nel tempo delle difficoltà economiche nazionali ed internazionali. Nel trimestre aprile-giugno 2012, la produzione industriale ha registrato una diminuzione del 5,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con variazioni negative che hanno interessato tutti i principali settori dell’economia, ad eccezione delle poche aziende del settore gomma e plastica. Negativa l'attività commerciale complessiva: l’andamento delle vendite in termini reali ha registrato una diminuzione dello 0,7% rispetto allo stesso trimestre del 2011, con andamenti negativi sul mercato interno (4,4%), parzialmente coperti dai miglioramenti avuti su quello estero (+ 3,5%). Le previsioni degli operatori ................................... “Le aziende che hanno messo in atto interventi innovativi sono riuscite a diventate più vitali” ................................... sulla tendenza delle vendite per i prossimi mesi sono negative per quanto riguarda il mercato interno e sostanzialmente stabili per l’estero. Per quanto riguarda i costi delle materie prime si registra un -1% sul mercato interno e un +3% su quello estero rispetto al trimestre precedente (molto più consistenti sono le variazioni anno su anno che evidenziano rispettivamente un +1,4% e +4,1%). L’andamento dei prezzi di vendita vede una sostanziale stabilità per quanto riguarda il trimestre precedente (-0,8% sull’interno e + 0,4% all’estero) e un incremento per quanto riguarda le comparazioni anno su anno (+1% sull’interno e +0,6% all’estero). Nella media del trimestre aprile-giugno 2012, i livelli occupazionali del campione di aziende oggetto di indagine hanno registrato una variazione negativa pari allo 0,2%. I livelli di cassa integrazione del trimestre sono passati da 2 milioni e 177 mila ore dello stesso periodo del 2011 a 2 milioni 924 mila ore del corrente anno (+ 34,3%), frutto degli incrementi negli interventi ordinari e in deroga. Al 30 giugno 2012, le imprese attive della provincia di Pesaro Urbino erano 37.784 contro le 37.641 del 2011; le imprese manifatturiere attive hanno fatto registrare Claudio Pagliano una leggera diminuzione dell’1,6% passando da 5.242 del 2011 a 5.159 del 2012. “Nonostante gli evidenti dati negativi –ha commentato il presidente di Confindustria Pesaro Urbino, Claudio Pagliano – avverto dei segnali di positività: ci sono aziende che hanno messo in atto interventi innovativi, grazie ai quali sono diventate più vitali e in grado di continuare a rappresentare, anche negli attuali difficili momenti di con- giuntura sfavorevole, ciò che sempre sono state ossia veri motori di sviluppo e coesione sociale”. Il numero uno degli industriali pesaresi ha anche auspicato che “i comportamenti e le esperienze virtuose adottate dal campione di aziende preso in esame nella ricerca del prof. Enzo Rullani, docente di economia della conoscenza all’Università Ca’ Foscari di Venezia, possano diventare buone prassi in grado di indirizzare il cammino verso la crescita”. Nella lunga analisi di Confindustria viene approfondita la situazione dei settori trainanti della nostra economia: il mobile e il legno, la meccanica, e il tessile e abbigliamento. Tutti e tre i settori in relazione all’andamento produttivo e commerciale registrano un calo rispetto allo stessa periodo del 2011: nel primo caso la produzione diminuisce dell’1,1% e la commercializzazione del 3,8%. Nel secondo caso produzione in calo dello0,5% con un - 9,5% di fatturati. Per il tessile e abbigliamento lieve calo produttivo ma tiene l’attività commerciale. Anche negli altri settori si conferma difficile la situazione produttiva e commerciale con un aumento significativo dei propri costi sia dal punto di vista interno che estero. Ordini in portafoglio La crisi non molla I SETTORI .............................................................................. Pesaro E se si guarda avanti le cose non vanno meglio tanto che lo stesso presidente Pagliano continua a invocare innovazioni. “Anche le prospettive per il futuro - scrive Confindustria provinciale - in base agli ordini in portafoglio sono improntate ad un certo pessimismo”. Del resto sul fronte cassa integrazione per il mobile e il legno nel periodo gennaio-luglio 2012 parliamo 1.285.905 contro 678.468 del 2011 (+89,5%), per la meccanica sono 707.522 contro 836.623 del 2011 (-15,4%) e per il tessile e abbigliamento 219.562 contro 220.396 del 2011 (-0,4%). Quanto alle imprese attive nel settore del mobile al 30 giugno 2012 sono 1.001 (-0,3% rispetto al periodo precedente), nel settore della meccanica 1.516 contro le 1.522 del trimestre precedente (-0,4%) e nel tessile e abbigliamento 697 contro le 692 del precedente trimestre (+0,7%). Sono stati i proprietari di due biciclette rubate, entrambi con la fortuna di riconoscerle mentre venivano utilizzate da due ragazze. Chiesto l’intervento dei carabinieri per entrambi il rientro a casa è avvenuto in sella alle proprie bici. Il primo caso ieri mattina in via Guido D’Arezzo. Un signore vede sfilare davanti ai suoi occhi una ragazza in sella alla bicicletta che gli era stata rubata. Chiama i carabinieri che fermano la donna, risultata di origine moldava. Spergiura di aver acquistato il mezzo a due ruote ma non è in grado di dire né dove né da chi. La bici viene riconsegnata al legittimo proprietario e la ragazza denunciata per ricettazione. Stesso identico copione in viale Trieste: un’altra ragazza moldava in sella a una bicicletta viene individuata dal proprietario derubato che chiama gli uomini dell’Arma. Anche lei non è in grado di spiegare dove abbia acquistato la bici sulla quale è seduta. Anche per lei denuncia per ricettazione e bici restituita al proprietario, La polizia regala 300 caschi ai ragazzi SICUREZZA ...................................................................... Pesaro L’aveva anticipato nei giorni scorsi il Questore Italo D’angelo, e finalmente ci siamo: oggi un altro tassello va a completare la campagna Bici Sicure. Perché la bici è sì un mezzo utile ma sempre più dev’essere un mezzo intelligente e così l’appuntamento è per oggi alle 10.30 in piazzale della Libertà dinnanzi la Palla: per promuovere e sensibilizzare la sicurezza stradale, la polizia di Stato donerà ben 300 caschetti ai ragazzi dell’associazione Azobè Onlus di Pesaro , che si occupa di programmi di sostegno, educativi, didattici e famigliari rivolti ai minori . Caschetti saranno consegnati anche a tutti i piccoli ciclisti presenti. La prima fase del progetto Bici sicure, si legge in una nota diffusa dalla questura, continuerà sino al 12 agosto. Gli agenti infatti saranno impegnati in un’opera di educazione all’uso della bicicletta, richiamando i ciclisti all’osservanza delle norme basilari della circolazione. IV Giovedì 9 agosto 2012 FANO T: 0721 31633 μ E: [email protected] F: 0721 67984 Tre giorni di controlli serrati della Capitaneria: già elevate sanzioni per diecimila euro. Verifiche in 321 stabilimenti balneari Ferragosto e dintorni, giro di vite in mare e spiaggia ............................................................................ Fano Vanno avanti senza interruzione i controlli predisposti dalla Guardia Costiera di Fano agli ordini del Tenente di Vascello Mario Esposito Montefusco, nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro” finalizzata alla sicurezza della navigazione e della balneazione. Il progetto predisposto dalla Guardia Co- stiera ha portato sino ad ora ad un consuntivo di 8 soccorsi, 133 controlli su unità navali, 321 su strutture balneari, 273 controlli antinquinamento e sulla pesca, della rilevazione di 19 illeciti con sanzioni amministrative per un importo complessivo di 9.920 euro. In occasione del ferragosto, periodo in cui si prevede un maggior afflusso di bagnanti e turisti, l’Ufficio Circon- dariale Marittimo di Fano ha predisposto un programma di rafforzamento delle attività di pattugliamento e vigilanza sulla costa. La macchina organizzativa dispone di una motovedetta Cp 535, di un battello veloce Gc 332, di una moto d’acqua GC L20, di 2 pattuglie via terra e di un team di tre unità in sala operativa per gestire le segnalazioni. In tutto saranno im- piegati 14 militari tra terra e mare, dislocati lungo il territorio di giurisdizione compreso tra Fosso Sejore ed il fiume Cesano. Dal 14 al 16 di agosto, dunque, massimo dispiegamento di uomini e di mezzi per garantire il rispetto delle regole da parte di tutti. La Guardia Costiera in questi giorni è al massimo del suo sforzo operativo in termini di uomini e mezzi lungo l’ampio litorale di giurisdizione per garantire un “mare sicuro” ma non c’è piena sicurezza senza senso civico e soprattutto, senza la consapevolezza da par................................... In due mesi effettuati otto soccorsi in acqua e 133 ispezioni su altrettante unità navali e natanti ................................... te di tutti gli utenti dei propri limiti fisici per affrontare il mare. “E’ importante – ha dichiarato il comandante Montefusco - far sentire la presenza dell’autorità marittima in giornate delicate e particolari come quelle che ci apprestiamo ad affrontare nelle quali l’afflusso di bagnanti e turisti dovrebbe toccare i livelli più alti”. Spacciava cocaina per la movida fanese Tradito dall’auto sportiva e dalla bella vita: arrestato albanese. Aveva due etti e mezzo di droga Inferno in famiglia, botte e minacce alla moglie: denunciato SCACCO AL CRIMINE Da tempo maltrattava e picchiava la moglie e quando la violenza è esplosa la donna ha chiamato il 112. I carabinieri sono intervenuti così a Saltara nell’abitazione di una coppia di coniugi ed hanno denunciato in stato di libertà un 53enne con le accuse di “maltrattamenti in famiglia”. L’uomo da diversi mesi si comportava come un despota e non dava pace alla moglie costringendola a continue vessazioni e violenze fisiche. Queste sono poi culminate con una violenta aggressione e a quel punto la poveretta non ha potuto fare altro che chiamare i soccorsi. Questo è stato comunque solo uno dei tanti interventi che i carabinieri di Fano e dei distaccamenti limitrofi, hanno effettuato negli ultimi giorni. Non sono mancati nemmeno gli arresti. A Fano ad esempio i Carabinieri di Saltara e del Nucleo radiomobile di Fano hanno arrestato un 21enne pregiudicato della zona trovato in possesso di 33 grammi circa di hashish che deteneva per l’attività di spaccio. Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro mentre per il 21enne si sono aperte le porte del carcere di Pesaro. Potenzialmente più pericolosa invece la posizione di un altro giovane, un 25enne pregiudicato che si aggirava con fare sospetto nei pressi di alcune abitazioni di Mondavio. I carabinieri del posto lo hanno denunciato per “porto illegale di armi”. Costui infatti è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico con una lama lunga ben 8 centimetri. Il coltello è stato sottoposto a sequestro. Questi interventi sono alcuni dei risultati di una serie di servizi straordinari di controllo del territorio svolti negli ultimi giorni su tutto il territorio dai carabinieri di Fano guidati dal capitano Cosimo Giovanni Petese. Complessivamente hanno controllato oltre 260 automezzi ed identificato di circa 290 persone. Passati inoltre al setaccio diversi casolari disabitati talvolta occupati da stranieri senza fissa dimora. seconda autovettura, una Ford Focus, è stato notato dagli agenti mentre da Fano si dirigeva verso la Superstrada. Erano comunque già diversi giorni che veniva controllato a vista ma per acciuffarlo è stato necessario un lungo pedinamento in auto, alla fine lo spacciatore è stato raggiunto e bloccato in località Acqualagna”. E subito l’indagine degli inquirenti è stata diretta alla perquisizione dell’autovettura: ben nascoste all’interno del condotto di aereazione del cruscotto, 10 compresse di forma esagonale di cocaina, del peso complessivo di 112 grammi. Una perquisizione approfondita ed estesa anche all’abitazione dell’albanese dove la “coca” è stata rinvenuta in un vano nascosto ubicato nella cantina, all’interno una busta contenente altri 150 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi impacchettate e pronte per lo spaccio. Se- gno che il Pusher ben conosceva i meccanismi di conservazione, la droga era conservata in un barattolo mischiata a del riso per proteggerla dall’umidità. Dagli approfondimenti in corso, è emerso che l’albanese si riforniva nel pesarese e la sua piazza d’azione era su scala provinciale. Intanto, oggi allo spacciatore che al momento si trova rinchiuso nel carcere di Villa Fastiggi, sarà convalidato l’arresto. L’AGGRESSIONE .............................................................................. Fano LETIZIA FRANCESCONI ............................................................................ Fano Spacciava con disinvoltura nella zona del Lido di Fano: a finire in manette per il reato di detenzione ai fini di spaccio di 260 grammi di cocaina, un incensurato 50enne albanese A.K., padre di famiglia e residente a Monterado in provincia di Ancona. L’operazione Litorale sicuro ed un piano straordinario di controllo del territorio ha consentito alla mobile di Pesaro di raggiungere un altro importante risultato nell’ambito di controlli anti-droga bloccando in questo caso un giro di affari di 25-30mila euro. A portare gli inquirenti sulle tracce dell’albanese, lo stile di vita piuttosto agiato ed il possesso di una Bmw: elementi che hanno destato da subito perplessità tant’è che un’intensa attività info-investigativa ha poi permesso di accertare che il 50enne nullafacente era possessore di partita Iva per l’attività di ristrutturazioni edili, attività che però non faceva registrare fatμ I dirigenti Stefano Seretti e Antonio Sguanci turato da diversi anni. Si muoveva nella zona della movida fanese solitamente teatro di spaccio, dal Lido, Sassonia e nella zona sud di Fano sino al lungomare di Marotta. La clientela dell’albanese era va................................... Bloccato un giro d’affari di 30 mila euro: vendeva gli stupefacenti ai giovani in particolare nei weekend ................................... riegata, ma a cadere nella morsa della “coca”, un rituale che si ripete ogni fine settimana, erano soprattutto tanti giovani frequentatori di pub e disco-bar sempre più attratti dai prezzi ribassati della cocaina. E proprio da Fano sono partiti appostamenti e pedinamenti mirati, a riferirlo in conferenza stampa, il capo della mobile Stefano Seretti : “Era il pomeriggio di martedì quando il Pusher, questa volta a bordo di una Il tavolo tecnico conferma la presenza di rifiuti inquinanti Esaminato il piano di bonifica per i lavori nella cava di Carrara ............................................................................ Fano L’assessore all’Ambiente Luca Serfilippi ha reso noti i risultati del tavolo tecnico che si è svolto lo scorso 3 agosto per esaminare in via preliminare il piano di caratterizzazione della cava di Carrara presentato dalla ditta Solazzi. Quest’ultima ha utilizzato gli stessi metodi d’indagine di Arpam, la qualeha proceduto in contradditorio per verificarne l'attendibilità. Gli esami eseguiti hanno riguardato tutti I settori ambientali: monitoraggio aria, carotaggi, campionamento e analisi delle acque sotterranee attraverso i piezometri, verifica dei livelli di falda nelle acque esterne all'area di cava, campionamento dei rifiuti accumulati nell'area di cava, campionamento con camera di cattura, campionamenti di acque superficiali, prove di permeabi- A sinistra il sindaco Stefano Aguzzi durante un sopralluogo alla cava lità su alcuni piezometri, per un totale di circa 140 campionamenti.Tutti i sondaggi hanno raggiunto il substrato del terreno estendendosi su un’area di circa 70.000 metri quadri e concentrandosi soprattutto in prossimità delle aree con maggior accumulo di rifiuti. In totale sono stati prodotti circa 20.000 dati, i quali sono stati elaborati e suddivisi per fascia (da 0 a 1 metro di profondità dalla superficie, da 0 a 3 metri e da 3 a 10 metri). “Dall'esame approfondito – ha evidenziato Serfilippi - si può verificare come diversi parametri hanno superato la soglia prevista dalla normativa riguardante i terreni agricoli e il verde pubblico, quale è l'area in questione, ma non superano quella prevista per i terreni industriali e commerciali.Nelle prossime settimane, verrà convocata la conferenza di servizi che dovrà approvare il piano di caratterizzazione portato dalla ditta. A questo seguirà l'analisi di rischio sito-specifica e il vaglio degli interventi che la ditta proporrà per bonificare e mettere in sicurezza permanente il sito. Ci auguriamo di arrivare ben presto alla conclusione di questa brutta vicenda che ha preoccupato molti cittadini fanesi, in particolar modo gli abitanti di Carrara. Fino ad oggi ci siamo adoperati per mettere in sicurezza l'area e far sì che i rifiuti presenti in cava non si mescolassero con I terreni circostanti, attraverso la copertura di essi con teli impermeabili e la regimentazione delle acque meteoriche sia a valle che a monte della cava”. μ Proficua operazione dei carabinieri Presi tre latitanti nascosti tra i turisti ........................................................................ Fano Numerose le operazioni che i Carabinieri di Fano hanno portato a termine in queste ultime giornate. Nello specifico i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato un 53enne pregiudicato calabrese, perché colpito da ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Monza dovendo scontare la pena di quattro anni e due mesi di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Villa Fastiggi di Pesaro. Anche un 45enne pregiudicato campano è stato arrestato perché colpito da ordine di carcerazione emesso, questa volta dalla Procura della Repubblica di Pesaro. L’uomo doveva scontare una pena di quattro anni e un mese di re- clusione per rapina aggravata e lesioni personali. Anche il 45enne è stato condotto in carcere. Arrestato dai Carabinieri della stazione di Marotta anche un 41enne pregiudicato albanese. Su di lui gravava un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Aosta, poiché doveva scontare la pena di un mese di reclusione per “porto abusivo di armi”. Anche l’albanese è finito nel carcere di Villa Fastiggi. Infine è stato arrestato un 65enne pregiudicato siciliano, perché colpito da ordine di esecuzione. La pena era stata emessa dalla Procura della Repubblica di Milano dovendo scontare la pena di tre anni di reclusione per “ truffa e bancarotta fraudolenta ”. Anche quest’ultimo è finito dietro le sbarre nel carcere di Villa Fastiggi. Giovedì 9 agosto 2012 V FANO • VALCESANO Online www.corriereadriatico.it Necropoli ai piedi del Catria μ Proseguono i tour per rocche e castelli L’evento dell’estate: cinquanta tombe da oggi visibili al pubblico La stele con epigrafe dedicata a Tusno ARCHEOLOGIA E TURISMO LA CURIOSITA’ ............................................................................. Serra Sant’Abbondio VERONIQUE ANGELETTI ............................................................................ Serra Sant’Abbondio I ritrovamenti di cinquanta sepolture con i loro corredi, a testimonianza che tra il III e il IV secolo a. C. viveva una civiltà rilevante nel comprensorio all’ombra del Catria, da oggi sono finalmente esposte al pubblico. Questo pomeriggio, nel primo piano del palazzo del municipio, il sindaco Nadia Mollaroli, in presenza di tantissime autorità, inaugura una mostra permanente dedicata alla necropoli di Pian Santa Maria. Necropoli rinvenuta, per caso, otto anni fa nel 2004, durante i lavori per urbanizzare l’area artigianale comunale individuata nel piano regolatore. Una mostra che espone il risultato di una campagna di scavo svoltasi in quattro tempi fino al 2008 e che testimonia quanto, in questo lembo di terra, esisteva una società crocevia culturale tra comunità umbro-piceni, gallici ed etrusco-romani. Non solo dimostra anche la preparazione tecnico scientifica degli archeologi e dei restauratori della soprintendenza per i beni archeologici delle Marche diretti e coordinati attualmente da Maria Gloria Cerquetti e, al momento del ritrovamento, dal funzionario responsabile di zona Gabriele Baldelli l’equipe che ha studiato i reperti e cuμ La stele con l'epigrafe del III secolo a.C. dedicata a "G. Tusno" rato l’esposizione. Una mostra dunque che fa crescere l’offerta culturale del comprensorio con un doppio e indubbio vantaggio: da un parte quello di non pesare sul bilancio comunale poiché allestita nel municipio serrano, e dall’altra di avere orari certi di apertura godendo degli stessi ................................... S’inaugura una mostra permanente dedicata al sepolcreto rinvenuto per caso otto anni fa ................................... orari della sede municipale. “Nonostante siamo professionisti dei reperti archeologici – commentano Fabio Milazzo e Mirco Pasquini responsabili dei restauri della ceramica per la soprintendenza – i corredi delle 51 tombe di Serra Sant’Abbondio ci hanno stupito. Nel vasellame da mensa sono stati rinvenuti resti ossei di giovanissimi maiali sacrificati ma, soprattutto, da una analisi specifica, per la prima volta, è stato dimostrato la presenza di pollastro nelle Marche”. Significativo anche il corredo dei guerrieri. Ben Concerto per presentare l’associazione Maruzza per i bimbi Sole a mezzanotte a S. Francesco CURE PEDIATRICHE ............................................................................. Fano “Sole a Mezzanotte”, un concerto come evento per la presentazione della associazione Maruzza Marche Onlus si terrà alle ore 21 nella ex chiesa di San Francesco con ingresso gratuito. La manifestazione rappresenta la prima eco di un lavoro fino ad oggi silenzioso, che grazie alla sensibilità dei rappresentanti istituzionali, dei professionisti sanitari, dei cittadini, μ ha consentito all’associazione di strutturarsi, iniziare ad operare e diventare un patrimonio comune per tutto il nostro territorio. Essa nasce da una esperienza genitoriale drammatica con la morte della piccola Alessia, a cui è seguita dopo circa cinque mesi la scomparsa del padre che non ha retto al dolore che si trascinava da anni. Lo scopo della associazione, presieduta da Elmo Santini, è quello di promuovere la sensibilizzazione, la formazione, la diffusione e lo sviluppo, anche domiciliare, delle cure palliative per pazienti pediatrici colpiti dal dolore di patologie oncologiche e malattie rare. Il concerto di questa sera comprende l’esibizione dell’ orchestra “Rossini Flute Ensemble” formata da allievi del Conservatorio Rossini e diretta da Fiorenzo Di Tommaso ed un recital operistico con la esecuzione di brani da parte del maestro Lorenzo Bavaj al pianoforte, del tenore Francesco Panni e del soprano Angela Venturino che, gratuitamente, intervengono alla serata. Foschi e Baldelli: non c’è gusto con questa opposizione incapace “L’ospedale di Pergola salvato da noi” SANITA’ ROVENTE MARCO SPADOLA ............................................................................ Pergola “La giunta regionale ha salvato gli ospedali di Pergola e Amandola con il Piano socio sanitario approvato a dicembre”. Il capogruppo provinciale del Pdl Antonio Baldelli e la consigliera regionale Elisabetta Foschi, contestano le dichiarazioni del coordinatore del Pd pergolese Rossi, sottolineando come altresì i meriti, per il nosocomio di Pergola, siano dell’amministrazione comunale. “L’amministrazione – spiega la consigliera del Pdl Foschi – è stata capace di mantenere sempre alta l’attenzione e intelligente a intervenire in modo ap- propriato con tutti gli organi istituzionali e forze politiche. Non va dimenticato che l’innegabile volontà della sinistra di chiudere l’ospedale pergolese era scritta nella determina 240 e atti successivi. Se la Regione ha fatto retromarcia è grazie al grande lavoro dell’amministrazione”. Prosegue Baldelli . “Non c’è gusto ad avere un’opposizione incompetente, incapace e tragicomica, che solo un mese fa ha riempito la città di manifesti con scritto “L’ospedale di Pergola sta chiudendo e l’amministrazione Baldelli non fa nulla” e oggi invece, in palese contraddizione, afferma sulla stampa: “L’ospedale è sempre stato salvo, era l’amministrazione comunale a mentire”. Ma non si rende conto que- st’armata Brancaleone di cadere nel ridicolo? Se l’ospedale almeno per ora è salvo, lo si deve ai Pergolesi, alla’amministrazione e agli amici che si sono uniti nella battaglia. Pd e Renzini, sono capaci solo di insultare, mentire e fingono di ignorare che il 30 luglio, a Urbino, la Regione ha presentato alla conferenza dei sindaci un Piano d’area vasta che trasformava in cronicari gli ospedali come quello di Pergola. Piano che è stato approvato con la maggioranza dei voti dei sindaci del Pd ma con il voto contrario di quelli di Pergola, Cagli, Fano, Cartoceto, Fermignano e altri. Nel frattempo l’amministrazione di Pergola ha presentato emendamenti per salvare le funzioni per acuti. Così il Piano è stato modificato”. “Pur presentando corredi modesti –precisa l’archeologo Maurizio Cruciani - alcune tombe si distinguono per la presenza di vasellame in ceramica con forme chiaramente importate. Per i profani colpisce il design dei piedistalli e la purezza della stampa di fiori di loto o di palmette sul fondo”. Quanto alla stele con l’epigrafe “G Tusno”, della prima metà del III sec a.C. “il fatto che dovrebbe essere dedicata ad un gentilizio dell’Etruria –afferma Valentina Belfiore della soprintendenza marchigiana–costituisce una prova dell’atteggiamento etrusco quasi una generazione dopo la battaglia dell’odierna Sassoferrato nel 295 a. C. quattordici delle cinquantun tombe scavate finora, contenevano armi. Niente armi difensive comunque ma spade e foderi che, di solito, erano di proprietà di élite celtiche. “Il fodero della tomba 47 ad esempio – precisa il restauratore Renaud Bernardet - è semplicemente stupefacente. Ha una placca di rinforzo in bronzo ornata di perline di corallo che trova un equivalente preciso addirittura nelle necropoli di Monterenzio vicino a Bologna”. Il che apre ancora un altro filone di ricerche storiche. Caccia al Cinghiale, la rievocazione finisce banchettando I giovedì di Adriabus Itinerari in pullman GLI APPUNTAMENTI .......................................................................... Mondolfo Proseguono i “Tour per rocche e castelli” del giovedì, ideati da Adriabus, rivolti a turisti e abitanti della costa. Dopo le escursioni, tutte supportate da esperte guide, a Mondolfo-Mondavio, Pergola, Gradara e Corinaldo, i tour vengono riproposti ad agosto per i turisti nuovi arrivati e i residenti che ancora non hanno visitato questi magnifici luoghi. Si riparte da Mondolfo-Mondavio oggi per poi tornare a Mondavio martedì 14, in occasione della rievocazione storica della Caccia al cinghiale. Per l’occasione il pullman, che parte sempre dai residence Girasole e Vele alle 20.55 ed è in piazza ................................ La vigilia di Ferragosto tappa in occasione della rievocazione storica della Caccia al cinghiale ................................ Roma a Marotta alle 21, dove attende l’arrivo del bus cabrio proveniente da Torrette alle 21.05, ripartirà da Mondavio alle 00.15. Giovedì 16 si ripropone il tour a Gradara, che tanto successo ha avuto il 19 luglio, con visita guidata al castello e al borgo. Infine, giovedì 30 è prevista la visita al museo dei Bronzi dorati a Pergola e alla città. “Vengono invece sospese – spiega il vicepresidente di Ami Sauro Olivieri - le corse programmate il sabato sera Marotta-Senigallia. Dopo le corse svolte nei sabati concomitanti con la Fiera dell’Artigianato, la Notte Bianca e la Festa alla Rotonda a Mare, l’inizio del Summer Jamboreè, che hanno visto uno scarso utilizzo da parte di turisti e cittadini della zona Torrette-Marotta del mezzo pubblico e anche le sgradevoli e miopi polemiche, sollevate da qualche operatore turistico, sul fatto che il sabato sera venivano “sottratti” qualche decina di potenziali clienti ai bar locali”.
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