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Di nuovo uomo vs. animale, ma in un’ottica diversa… La maggior parte degli studi concorda sul fatto che Homo sapiens abbia costruito la propria fortuna evolutiva sulle potenzialità offerte dal linguaggio come mezzo potente sia per condividere, diffondere le invenzioni culturali da un gruppo sociale all’altro e conservarne memoria, che per determinare le relazioni sociali all’interno del gruppo, controllare e influenzare gli stati mentali dei suoi membri e pianificare strategie e alleanze. (Simone Masin (2013), Comunicazione acustica e sviluppo di codici comunicativi nell’uomo e negli altri animali, in N. Grandi (a cura di), Nuovi dialoghi sulle lingue e sul linguaggio, Bologna, Pàtron, p. 35) Analogie - ‘periodo finestra’ / periodo critico - facilitazione sociale - ‘lallazione’ (produzione di lunghe sequenze di suoni in una sorta di ‘gioco vocale’) - produzione di canti in modo ‘produttivo’ in alcune specie di uccelli canori - ricco repertorio di ‘strategie comunicative’ > successo riproduttivo - ... “Due sono le linee di ricerca in quest’ambito : la prima studia i sistemi di comunicazione animale in natura, la seconda si occupa di valutare la possibilità che alcune specie animali possano essere addestrate a utilizzare modalità di comunicazione simili al linguaggio umano . In quest’ultimo caso, l'obiettivo primario è quello di poter utilizzare un approccio indiretto nello studio delle facoltà cognitive di altre specie . L’apprendimento di un codice comunicativo è visto allora come un mezzo , più che un fine , per rivelare capacità cognitive comuni” (Simone Masin ( 2013 ), Comunicazione acustica e sviluppo di codici comunicativi nell’uomo e negli altri animali , in N . Grandi (a cura di), Nuovi dialoghi sulle lingue e sul linguaggio , Bologna, Pàtron, p . 38 ) Cercopiteco grigioverde Cacatua galah (Cacatua leadbeteri) e Cacatua rosa (Cacatua roseicapilla) Competizione per i siti di nidificazione e occupazione dello stesso sito da parte di due coppie delle due specie per la deposizione. Al momento della cova, la femmina di Cacatua rosa estromette la femmina di Cacatua galah. “I pulcini di galah, nei primi giorni di vita emisero i richiami di richiesta cibo, definiti begging calls, propri della propria specie e diversi da quelli dei genitori adottivi, tali richiami hanno evidentemente una base innata . Ma appena i giovani si involarono, i richiami di contatto, che in molti uccelli vengono usati dai pulcini che hanno appena abbandonato il nido e si disperdono sugli alberi circostanti per comunicare ai genitori la loro posizione, sorprendentemente, erano identici sia per i piccoli galah che per i figli legittimi della coppia! Ancor più sorprendente era che i piccoli adottati esibissero una geometria di volo identica a quella dei genitori adottivi e completamente diversa dal modo di volare della propria specie e che perfino le preferenze alimentari, una volta svezzati, fossero simili a quelle dei Cacatua rosa . Questi eleganti studi naturali, sebbene poco numerosi, sembrano confermare l’importanza dell’apprendimento e la duttilità comportamentale di questo gruppo di uccelli anche in natura” (Simone Masin (2013), Comunicazione acustica e sviluppo di codici comunicativi nell’uomo e negli altri animali , in N. Grandi (a cura di), Nuovi dialoghi sulle lingue e sul linguaggio , Bologna, Pàtron, p. 42) Washoe Kanzi “[...] al lungo, amoroso studio dedicato da Sue Savage - Rumbaugh a Kanzi, un giovane bonobo educato alla comunicazione in un contesto nel quale l’affettività, la partecipazione sociale e lo scambio interspecifico hanno avuto un ruolo finora inedito. E’ in questo contesto che, secondo Savage Rumbaugh e collaboratori (2001), Kanzi “passa la soglia” e si avvicina a comportamenti ritenuti tradizionalmente umani: non solo perché, contrariamente a ogni attesa, diviene capace di comprendere parole e intere frasi inglesi, ma perché sviluppa una rete affettiva psicologicamente complessa, che induce a ripensare in termini non più discontinuistici il concetto di mente” (Stefano Gensini (2013), Linguaggio e mente fra umani e (altri) animali: un tema di confine, in N. Grandi (a cura di), Nuovi dialoghi sulle lingue e sul linguaggio, Bologna, Pàtron, p. 19) http://www.youtube.com/watch?v=2Dhc2zePJFE Koko Alcune delle caratteristiche che caratterizzano il linguaggio di Homo sapiens s[o]no presenti anche nei sistemi comunicativi di altri vertebrati, sebbene non esista un’altra specie che le esprima tutte assieme e al livello di complessità della specie umana. Anche le dinamiche di apprendimento di un codice comunicativo rivelano sorprendenti analogie tra un vasto numero di specie di vertebrati e la specie umana, sia per quanto riguarda il succitato periodo sensibile di apprendimento, che per le modalità miste di apprendimento “innate - apprese” (Simone Masin (2013), Comunicazione acustica e sviluppo di codici comunicativi nell’uomo e negli altri animali, in N. Grandi (a cura di), Nuovi dialoghi sulle lingue e sul linguaggio, Bologna, Pàtron, p. 36) Ricorsività Il grooming
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