florim in cifre - Confindustria Modena
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Ritratti d’impresa | Florim Ceramiche Sotto: il presidente di Florim Ceramiche Claudio Lucchese. A fianco: l’ingresso dell’azienda. Nel resto delle pagine, immagini di produzione nello stabilimento di Fiorano L’azienda di Fiorano Modenese è tra i protagonisti mondiali nella produzione di materiali ceramici per l’arredamento e l’architettura L’uomo l’argilla il design La materia prima per le piastrelle è povera. Il valore aggiunto viene dalle costanti innovazioni introdotte. Claudio Lucchese è a capo di un’impresa che da oltre 50 anni segna il passo dell’evoluzione tecnologica in una continua sfida a vantaggio di un futuro sostenibile di Arianna De Micheli - foto Elisabetta Baracchi artiamo dall’incontro inaspettato con Arthur Schopenhauer. Citato s’intende: «La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente». È questo uno dei tanti aforismi che battezza ogni singola sala. Proseguiamo con l’inconsueto. E cioè con una tecnologia medica all’avanguardia che mai ti aspetteresti di trovare in una struttura industriale dedita alla produzione di ceramica. Se però l’azienda in questione è Florim allora lo stupore iniziale cede il passo all’inevitabile conferma di una singolarità vissuta come para- P 82 OUTLOOK - SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 digma esistenziale. Unica sin dagli esordi perché fondata sul commercio e lo sviluppo del klinker trafilato (prodotto allora sconosciuto al mercato nostrano) e la prima in Italia a sfornare, con il nome di Floor Gres, monocottura in pasta bianca. Nel suo percorso di vita Florim Ceramiche non ha mai mancato di ribadire la propria unicità. Anche e soprattutto in termini di responsabilità sociale di impresa e di rispetto nei confronti dell’ambiente. Cartina di tornasole di questa propensione l’annuale bilancio di sostenibilità, arri- FLORIM IN CIFRE Nel 1962 l’ingegner Giovanni Lucchese introduce in Italia la produzione del klinker trafilato e fonda Floor Gres, nel distretto di Sassuolo. Nel 1984 Claudio Lucchese, figlio del fondatore, assume la guida di Floor Gres dopo la prematura scomparsa del padre. Nel 1990 Floor Gres acquisisce Cerim Ceramiche e nel 1992 dalla fusione delle due società nasce Florim. Il gruppo ha 1.300 dipendenti nel mondo. Nel 2013 il fatturato consolidato ha raggiunto i 325 milioni di euro (+3,5% rispetto al 2012) e l’utile netto è di 35,7 milioni (26,1 nel 2012) 48,8 milioni è la somma destinata agli investimenti (per il rinnovo del quartier generale di Fiorano Modenese e per la prima fase di ristrutturazione dello stabilimento di Florim Usa), 23 milioni i metri quadrati di materiale ceramico prodotti all’anno Nel 2013 sono state 9.000 le ore dedicate alla formazione interna che hanno coinvolto 424 persone con una media di 21 ore a testa. Dal 2005 Florim è sponsor ufficiale di numerosi corsi di alta formazione di Poli.Design, consorzio del Politecnico di Milano che gestisce i master post-laurea SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 - OUTLOOK 83 Ritratti d’impresa | Florim Ceramiche I NUMERI Nata Floor Gres nel 1962, battezzata con il nome attuale trent’anni dopo in seguito alla fusione con Cerim, Florim ha chiuso il 2013 con un fatturato di 325 milioni di euro, in crescita di 3,5 punti percentuali e con un utile netto di 35,7 milioni (26,1 nel 2012). Dati economici positivi cui si aggiunge un sensibile miglioramento anche sul fronte patrimoniale. Infatti, pur in presenza di investimenti importanti del valore di 48,8 milioni di euro (di cui 28,4 milioni spesi per il rinnovo del quartier generale di Fiorano Modenese e 20 milioni impiegati per completare la prima fase di ristrutturazione dello stabilimento di Florim Usa), l’indebitamento oneroso è passato da 127,7 a 96,5 milioni di euro. Questo anche grazie a un sensibile calo delle rimanenze in magazzino, che oggi sono di 84,4 milioni contro i 95,5 del 2012. I dipendenti Florim sono in tutto circa 1.300 e di questi 992 lavorano in Italia (385 donne di cui 2 dirigenti e 607 uomini di cui 18 dirigenti). Nel 2013 le ore dedicate alla formazione interna hanno toccato quota 9.000 e hanno coinvolto 424 persone con una media di 21 ore a testa. Dall’anno accademico 2005-2006 Florim è sponsor ufficiale di numerosi corsi di alta formazione di Poli.Design, consorzio del Politecnico di Milano che gestisce i master post-laurea. Con l’obiettivo di fornire un concreto sostegno alle famiglie dei dipendenti, l’azienda ha rinnovato il progetto del centro estivo, nel 2013 esteso per la prima volta anche ai colleghi di Mordano, vicino a Imola. La quota di iscrizione ai due centri estivi, l’uno a Spezzano e l’altro a Mordano, pensati ad hoc per i figli dei lavoratori Florim è a carico dell’azienda. Inoltre, l’impresa ha stipulato convenzioni con diversi asilo nido nelle realtà in cui è insediata, per offrire ai figli dei dipendenti posti a tariffe agevolate. E, non ultimo, è stata creata la Fondazione Ing. Giovanni Lucchese con lo scopo di sostenere famiglie e iniziative virtuose sul territorio. 84 OUTLOOK - SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 «Da più di 50 anni occupiamo una posizione da protagonista nel panorama mondiale dell’industria ceramica», ricorda Claudio Lucchese, presidente di Florim. «Questo soprattutto grazie a un’inconfondibile attenzione verso la ricerca, l’innovazione e la responsabilità sociale. Sono i tre cardini che contraddistinguono il nostro modo di fare impresa» vato alla sesta edizione. Ciò non toglie che il centro sperimentale di Fiorano Modenese «Florim salute&formazione» (550 metri quadrati nel quartier generale Florim dedicati alla simulazione medica, per approfondire dalla prevenzione cardiovascolare agli infortuni sul lavoro, agli incidenti stradali o domestici) rappresenti una novità assoluta. «Un centro a disposizione della sanità sorto nel cuore pulsante di un’impresa. In Europa non esiste nulla di simile», è la conferma del presidente di Florim Claudio Lucchese. «La “cabina di regia”, vero e proprio concentrato di tecnologia all’avanguardia sviluppata per la simulazione, è in collegamento video sia con l’esterno sia con le altre sale della struttura. Da qui è possibile controllare i parametri dei due manichini, un adulto e un bambino, che riproducono in modo perfetto le funzioni vitali dell’essere umano». Frutto di una solida partnership con l’Ospedale di Sassuolo, la struttura non solo risponde alle esigenze dei lavoratori Florim, ma è a disposizione dell’intera comunità, offrendo infatti la possibilità di organizzare lì corsi di formazione di diverso livello, da quello base al più elevato, rivolti anche ai più preparati professionisti della salute. Qui chiunque desideri non soltanto toccare con mano un nuovo modello di cultura industriale e sanitaria ma anche approfondire le proprie conoscenze, soprattutto in materia di primo soccorso, è legittimato e accolto. «Il passo d’esordio verso la realizzazione del centro è stato l’acquisto da parte di Florim dei primi defibrillatori; non è però sufficiente acquistare la tecnologia, è infatti indispensabile formare le persone affinché siano in grado di utilizzarla. Da questa riflessione è nato un progetto, che noi abbiamo trasformato in realtà concreta. Certamente, spetta ora ai responsabili sanitari utilizzarla nel migliore dei modi. Credo sia auspicabile che, in nome della formazione, altri ospedali uniscano le proprie forze». Uomo schivo e poco incline a inseguire la luce dei riflettori, determinato ma non spregiudicato, Lucchese ammette che in principio non sentiva suo il ruolo di delfino designato. Suo padre Giovanni, che nel 1962 aveva fondato Floor Gres, muore nel 1984. Una scomparsa prematura. «Avevo 33 anni, da dieci una laurea in economia e diverse esperienze lavorative alle spalle. Il mio debutto in azienda, non certo in veste di dirigente, risaliva a qualche anno prima, era il 1967. Ma ero restìo a farmi coinvolgere nei problemi societari dell’azienda», rivela Lucchese. «Prendere in mano le redini dell’allora Floor Gres non era la mia principale aspirazione. Mettiamola così: sono stato sorteggiato». Armato di una fede incrollabile nel Paese Italia e nelle potenzialità del territorio di cui è figlio, Lucchese guarda però al distretto ceramico di Sassuolo con SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 - OUTLOOK 85 ha l’obiettivo di facilitare l’incontro fra Propone un servizio efficiente e qualificato diretto a soddisfare le esigenze delle aziende che ricercano personale e a favorire concrete opportunità di inserimento lavorativo a chi cerca lavoro. Aut. Ministero del Lavoro del 17/11/2008 prot. 13/I/0021066 PER MAGGIORI INFORMAZIONI: Via Bellinzona, 27/A • 41124 Modena tel. 059.448344 • fax 059.448330 [email protected] Consulta le offerte di lavoro sul sito: e inserisci il tuo curriculum all’indirizzo: www.unimpiego.it www.unimpiego.it/curriculum costruisci il TUO futuro con NOI UNIMPIEGO CONFINDUSTRIA domanda e offerta di lavoro. Ritratti d’impresa | Florim Ceramiche «Anche se nel mondo il consumo di ceramica è in costante aumento, l’offerta rimane eccessiva. I mercati devono essere conquistati e poi mantenuti giorno dopo giorno», commenta Lucchese. «In passato solo grazie alle acquisizioni strategiche le imprese hanno avuto l’opportunità di crescere. Florim vanta marchi prestigiosi con prodotti che richiedono impianti di ultima generazione, dove il fattore umano gioca un ruolo fondamentale» occhio disincantato. «Non credo che il comprensorio possa tornare agli antichi fasti. Sorto sull’onda dello sviluppo vertiginoso del dopoguerra, favorito dalla presenza delle vicine cave di argilla, negli anni Cinquanta e Sessanta il distretto ceramico non era secondo a nessuno. Tanto che oltre un terzo della ceramica prodotta a livello mondiale veniva da qui. Attualmente il distretto si attesta intorno al 3-4 per cento della produzione mondiale. Le vecchie cave sono state chiuse e la maggior parte dell’argilla viene ora importata dall’Ucraina o dall’ex Germania Est». Eppure, nonostante anche Florim abbia vissuto momenti difficili, puntualizza il presidente, come è successo ad esempio tra il 2008 e il 2009 quando il fatturato ha subìto un calo di oltre il 20 per cento, «non abbiamo mai preso in considerazione l’opzione di trasferirci altrove. Il valore aggiunto del nostro territorio? Il buon livello delle risorse umane e una rete di aziende di supporto al manufatto ceramico robusta e oltremodo efficace. Rete che, negli ultimi tempi, si è rafforzata anche dal punto di vista logistico e ren- Focus | Costante attenzione all’impatto ambientale ed energetico Gli sforzi aziendali in campo ambientale ed energetico sono stati riconosciuti col raggiungimento di un ambizioso traguardo: oltre ad avere confermato il rinnovo della certificazione ISO 14001 per la gestione ambientale, Florim è la prima azienda ceramica a ottenere la certificazione ISO 50001 per la gestione dell’energia. L’attenzione a questi temi abbraccia tutte le attività dell’azienda e si sviluppa a 360 gradi. • Sviluppo di prodotti dal design contempo- raneo con uno sguardo sempre molto attento al contenuto green dei materiali: l’ultimo nato in casa Florim è una linea di prodotti per esterni di due centimetri di spessore, ottenuti con più del 70% di contenuto riciclato. • Attenzione all’ottimizzazione delle risorse e dell’energia nel processo di industrializzazione: progressiva riduzione degli scarti, recupero dei rifiuti, che ha toccato quota 140 per cento perché, oltre al recupero di rifiuti interni, si reintroducono nel processo produttivo rifiuti prodotti da terzi; totale recupero e riutilizzo delle acque reflue; creazione autonoma del 68 per cento dell’energia elettrica necessaria all’azienda, grazie all’impianto fotovoltaico e ai due impianti di cogenerazione; diminuzione delle emissioni di CO2. Inoltre, il 41 per cento dei veicoli utilizzati in azienda sono elettrici e in un anno sono state introdotte e riciclate oltre 10.500 tra bottiglie e lattine. SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 - OUTLOOK 87 Ritratti d’impresa | Florim Ceramiche L’immagine con cui l’impresa di Fiorano si presenta al mondo è Florim Gallery (nome scelto dagli stessi dipendenti), spazio multifunzionale di novemila metri quadrati utilizzato anche come enorme showroom espositivo che, al pari del nuovo magazzino verticale da 37.000 posti pallet, coniuga innovazione e gusto estetico de agevole la consegna in tutta Europa». Oggi Florim, nata nel 1992 dal matrimonio tra Floor Gres e Cerim Ceramiche, azienda acquisita da Lucchese due anni prima, vanta un fatturato di 325 milioni di euro, in crescita del 3,5 per cento rispetto all’anno scorso. Con tre stabilimenti produttivi, di cui due in Italia (Fiorano Modenese e Mordano, in provincia di Bologna) e uno a Clarksville (nel Tennessee, dove ha sede Florim Usa), e forte del contributo di due centri logistici (Stati Uniti e Brasile), Florim vanta sei brand di alta gamma e un flagship store a Milano in procinto di trasferirsi in una nuova, ampia location. Ma come ha reagito la famiglia Lucchese alla crisi che da oltre un lustro miete vittime ovunque? Con determinazione e scelte mirate. Come sempre ha fatto. «Quando nei primi anni Sessanta insieme ai suoi cognati fondò Floor Gres, azienda atipica rispetto allo standard del comprensorio ceramico di allora», racconta Lucchese, «mio padre sfruttò le proprie competenze di ingegnere minerario per mettere a punto un estruso chiamato klinker. Ossia una soluzione innovativa di qualità tecnica molto elevata realizzata con argille preziose di origine tedesca. I primi anni furono durissimi soprattutto per le difficoltà incontrate nella produzione. I macchinari erano infatti ancora pressoché dei prototipi. Ai tempi ero ancora un bambino, ma ricordo come fosse ieri i cortili dell’azienda soffocati dagli scarti. Ma alla fine dimostrò di avere visto giusto». Oggi i problemi sono di natura diversa. «Per quanto a livello mondiale il consumo di ceramica risulti in costante incremento, l’offerta rimane eccessiva. I mercati devono essere conquistati e poi mantenuti giorno dopo giorno», commenta il presidente. «In passato, solo grazie alle acquisizioni strategiche, infatti, le imprese hanno avuto l’opportunità di crescere adeguatamente. Florim vanta marchi molto prestigiosi (Floor Gres, Rex, Cerim, Casa dolce casa, Casamood, Slim/4+ e Florim Usa) pensati per un mercato di alta gamma orientato verso i grandi formati. Formati ideali per soddisfare le esigenze dell’architettura contemporanea che però richiedono impianti di ultima generazione, dove il fattore umano gioca un ruolo fondamentale. Nell’ottica di una crescita interna e con l’obiettivo di valorizzare le risorse umane, Florim ha affidato compiti importanti a persone qualificate che hanno dimostrato capacità e competenza. Inoltre, negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di donne è passato di categoria sino ad assumere ruoli di alta responsabilità». Insomma i capitoli sempre aperti in Florim sono l’investimento su più fronti in modo mirato, la formazione continua e l’adeguamento dell’offerta alle richieste di un mercato in costante cambiamento, perché il prodotto è l’anima del business. «A Bologna, all’ultima edizione del Cersaie, abbiamo presentato una linea dedicata all’outdoor che si avvale di una innovativa e versatile soluzione autoportante di alto design e in totale sintonia con l’ambiente: il nostro nuovo prodotto ha uno spessore di 2 centimetri ed è composto per oltre il 70 per cento da materiale riciclato». SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 - OUTLOOK 89 Ritratti d’impresa Ecco in sintesi la formula made in Fiorano per restare sulla cresta dell’onda. Lo scorso anno Florim ha investito una cifra complessiva di 48,8 milioni di euro, di cui 28,4 solo per trasformare la sede in via Canaletto in un tempio di stile e funzionalità. Il 2013 rappresenta infatti l’ultima fermata di un percorso iniziato nel 2011 con la demolizione dei primi capannoni, strutture poi risorte a nuova vita sotto un tetto di 16.000 metri quadrati di pannelli fotovoltaici. Un impianto valutato tra i più innovativi a livello europeo che, in tandem con le nuove turbine di cogenerazione, permette a Florim di produrre in casa il 68 per cento dell’energia consumata. E che soprattutto ha reso l’azienda guidata da Lucchese la prima ceramica in grado di fregiarsi della ISO 50001, la certificazione che garantisce una corretta e oculata gestione energetica. Florim è infatti sempre attenta all’ottimizzazione delle risorse. Una progressiva riduzione degli scarti, il riutilizzo delle acque reflue, la costante diminuzione di emissioni di anidride carbonica e il sorprendente recupero del 140 per cento dei rifiuti (oltre a recuperare quelli interni, vengono introdotti nel processo produttivo anche i rifiuti prodotti da terzi) sono emblema di un impegno green che è riconosciuto a tutti i livelli. D’altra parte, nel Codice etico (che al pari del Modello di organizzazione, gestione e controllo, è stato approvato dal cda Florim il 18 maggio 2011) è scritto che la mission dell’azienda è «produrre elementi e materiali ceramici per molteplici destinazioni d’uso e proporre le soluzioni più adeguate tanto per l’arredamento quanto per l’architettura. Tutto questo in un’ottica di eco-sostenibilità cercando di soddisfare le esigenze dei clienti e di creare valore per gli azionisti, i dipendenti e il territorio, nella consapevolezza del necessario rispetto dei principi espressi nel codice etico». Il volto con cui l’impresa di Fiorano si presenta al mondo è però quello di Florim Gallery (nome scelto dagli stessi dipendenti), spazio multifunzionale di novemila metri quadrati utilizzato anche come enorme showroom espositivo che, al pari del nuovo magazzino verticale da 37.000 posti pal- let, coniuga innovazione e gusto estetico. Sinfonia di note bianche e nere e di suggestive trasparenze, progettata e costruita a misura di piastrella e dunque nel rigoroso rispetto del grande formato, («basta osservare i pavimenti per rendersi conto che nessuna lastra ceramica è stata tagliata»), la galleria ha ospitato il primo Family Day aziendale lo scorso dicembre durante la pausa natalizia. Un evento che ha visto 1.600 protagonisti tra dipendenti e loro familiari e che, c’è da giurarlo, diventerà un nuovo e irrinunciabile appuntamento annuale. Quante sono le persone che di Florim rappresentano l’anima e il carburante? Stiamo parlando di circa 1.300 dipendenti, di cui 992 assunti in Italia e oltre 300 arruolati da Florim Usa. L’azienda è stata acquisita dalla casa madre italiana nel 2000 e il suo stabilimento produttivo, oggi tra i più grandi e tecnologicamente avanzati degli Stati Uniti, ha avuto bisogno di una ristrutturazione costata circa 20 milioni di euro, con l’istallazione di un mulino continuo e la sostituzione di sette linee di pressatura ormai obsolete. «Sono convinto che, soprattutto alla luce di una congiuntura economica poco favorevole, un puntuale aggiornamento interno sia fondamentale allo sviluppo», ribadisce Lucchese. «Lo scorso anno abbiamo dedicato novemila ore alla formazione di oltre 400 persone. Inoltre, forti del consenso ottenuto durante le precedenti due edizioni e sempre con lo scopo di promuovere un fattivo incontro tra i giovani e il mondo industriale, abbiamo deciso di ripetere l’esperienza “Master in Florim”, percorso di formazione di 26 settimane riservato quest’anno a 12 giovani, quasi tutti neolaureati provenienti da diverse facoltà italiane. Giovani che, dopo una selezione, verranno inseriti in azienda e saranno seguiti da un nutrito gruppo di professionisti sia interni che esterni. A causa delle difficoltà del turnover, l’età media dei lavoratori oggi tende infatti ad aumentare. Aprire le porte alle nuove leve equivale dunque a donare linfa vitale all’impresa, nonché a scongiurarne l’invecchiamento». •
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