Periodo Edo (edo jidai 江戸時代 , 1603
Transcript
Periodo Edo (edo jidai 江戸時代 , 1603
Corso di Cultura Giapponese Periodo Edo (edo jidai 江戸時代 , 1603-1867) Periodo Edo Gli intellettuali ● ● ● ● ● Quattro sono i ruoli in cui si incanalarono gli intellettuali, soprattutto monaci zen e i confuciani, nel nuovo sistema del Giappone Tokugawa: “studiosi ufficiali” (goyo gakusha) al servizio delle autorità; i “portavoce” d e i bushi (guerrieri); intellettuali che si rivolgono alla gente comune; i “poeti in ritiro dal mondo” I goyo gakusha si interessavano di documenti di politica estera, problemi di governo, e problemi religiosi connessi con il programma di governo i “portavoce” dei bushi riportano su carta esperienze di guerra e realizzano “manuali” per guerrieri sull'arte della spada (Il Libro dei Cinque Anelli di Miyamoto Musashi; All'ombra delle foglie di Yamamoto Tsunetomo) I monaci zen che si rivolgevano alle masse lo facevano con lo scopo di mettere il loro sapere a disposizione della comunità I poeti romiti portano avanti la tradizione poetica del Giappone, infatti gli studiosi confuciani iniziano a interessarsi a quest'arte solo nelle ultime battute del XVII sec. Periodo Edo Le arti ● ● ● ● ● I più alti risultati artistici del XVII sec. possono trovarsi nelle arti plastiche, in particolare nell'architettura dei castelli e nella raffinatezza dei padiglioni per la cerimonia del tè (sado), di cui Sen no Rikyu aveva espresso i fondamenti nel precedente secolo Per quanto riguarda le arti performative, invece, nel XVII sec. il teatro del noh è il diletto dei bushi, mentre il kabuki è quello dei chonin Il teatro diviene un “palcoscenico di vita” (kabuki, joruri) Altra caratteristica che ben rende il carattere “leggero” di questa epoca è la moda di realizzare parodie di opere di epoche precedenti (Ise Monogatari e Nise Monogatari) In pittura viene rielaborato il modello cinese acquisito nel periodo Muromachi e, attraverso le tecniche della stampa, prendono piede le stampe ukiyo-e, le “stampe del mondo fluttuante” Periodo Edo Cultura Genroku (Genroku bunka) ● ● ● ● ● Il periodo Genroku va dal 1688 al 1704, ma con “cultura Genroku” si intende un campo più ampio che va dalla metà del XVII alla metà del XVIII. È una cultura fondamentalmente laica Forse il momento di maggior sviluppo culturale del periodo Tokugawa, vede sia la continuazione degli “studi cinesi” in Giappone e la produzione di letteratura in cinese dei bushi (prosa e poesia), sia il mondo del kabuki, teatro di ispirazione populista, e la letteratura del chonin. La rigida gerarchia imposta dai Tokugawa causa la separazione in due della cultura: da un lato il potere, dall'altro il popolo La prima parte del periodo è ancora caratterizzata dal cristianesimo, che era arrivato a raggiungere circa 1/3 della capitale: nel 1587 vengono espulsi i missionari ma non viene soppresso il credo. Ieyasu Tokugawa, conscio del pericolo del cristianesimo, nel 1635 bandisce l'ideologia dal paese dichiarandolo “chiuso” Dal XIV sec. inizia il processo di laicizzazione del buddhismo che nel XVII porta a utilizzarlo come arma contro il cristianesimo e a farne un organo di amministrazione del potere centralizzato Per quanto riguarda invece la gerarchizzazione sociale, il riferimento è il confucianesimo: se nel Muromachi gli intellettuali erano quasi tutti monaci zen, nel Tokugawa saranno di stampo confuciano Periodo Edo Gli intellettuali del Genroku ● ● ● ● ● ● ● Ogyu Sorai: importante filologo e studioso di classici cinesi Arai Hakuseki: storico del pensiero autoctono, dall'ambito politico a quello della poesia Chikamatsu Monzaemon: dà forma letteraria ai testi degli spettacoli di burattini j JO RURI Matsuo Basho: con i suoi discepoli rende indipendente lo haiku (5-7-5) dallo haikai renga trasformandolo in una nuova forma lirica Ihara Saikaku: nei suoi romanzi offre una realistica descrizione della vita dei chonin, quando il relismo era ancora fondamentalmente sconosciuto alle letteratura di Cina e Giappone Ogata Korin: elabora nuovi modelli pittorici sulla base dell'influenza cinese in periodo Muromachi giungendo alla separazione della pittura nipponica dal modello continentale Ueda Akinari, storie di fantasmi ispirate alla tradizione cinese e giapponese. I racconti di pioggia e di luna (Ugetsu Monogatari, 1776). JORURI 浄瑠璃 HAIKU 俳句 furuike ya kawazu tobikomu mizu no oto il vecchio stagno la rana salta tonfo nell'acqua Matsuo Basho OGATA KORIN 尾形光琳 SUMI-E GOZAN 五山墨絵
Documenti analoghi
TITOLO TESI
Risonanze essoteriche ed esoteriche nietzscheane nel Dr.Faustus di T.Mann.
Hiroshima mon amour. L'olocausto atomico raccontato nella letteratura e le altre arti.
La propaganda delle elezioni politi...