Tutti i progetti per l`infanzia

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Tutti i progetti per l`infanzia
Incammino
Tutti i progetti
per l’infanzia
B4100411
Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale –70% aut. N° 070085 del 09/10/2007 DCB Parma
Bimestrale del Centro Cardinal Ferrari di Fontanellato
Anno 5 Numero 3 - aprile/maggio 2011
Dalle attività in palestra alla piscina,
aumentano i programmi riabilitativi del
CCF dedicati ai bambini
APPROFONDIMENTO
Presentate le
conclusioni della
Consensus
eventi
Il 20 maggio, il
convegno sulla
Terapia Occupazionale
NEWS
Ritorno da Sestriere,
ecco come è andata
sulle piste da sci
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In cammino
Maggio 2011
Editoriale
Novità e conferme
di Simona Lombardi
A volte per innovare occorre cambiare filosofia, altre volte occorre consolidare e confermare le strade intraprese.
Come centro riabilitativo, possiamo dire di avere fatto entrambe le cose.
Se penso a storie come quella di Paolo Badano e la sua invenzione della
carrozzina a due ruote, mi viene in mente come a volte la genialità sia
meno “astratta” di quanto si possa pensare. Come a volte le idee brillanti
siano tanto più realizzabili quanto più le esperienze si vivono in prima
persona, calandosi nei problemi, nelle esigenze più pratiche e quotidiane.
Con questo stesso animo, mi sento di dire che anni fa ci siamo approcciati,
ad esempio, all’idea del Ritorno alla guida: esigenza, fattibilità, progetto,
risultati. L’esigenza era un desiderio di un nostro paziente di tornare al Simona Lombardi
volante dopo un periodo lungo di riabilitazione. La domanda che ci siamo Direttore
Centro Cardinal Ferrari
posti è stata, come?E la risposta è stata: proviamoci. Oggi il progetto è
una delle punte di diamante della nostra Terapia Occupazionale.
Abbiamo perseguito i nostri obiettivi (superando l’idea che i limiti della
disabilità siano ostacoli insormontabili), abbiamo innovato (un progetto
tra i pochissimi in Italia), abbiamo ottenuto conferme (oltre 100 persone
dal 2006 ad oggi hanno riacquistato la patente).
Tutto questo richiede un grande sforzo ma soprattutto competenze che sappiano unire creatività a scientificità, progettualità a fattibilità,quotidianità
a lungimiranza.
Ma credo che la strada intrapresa sia quella giusta e se oggi possiamo
ospitare un convegno di esperti sui temi della Terapia Occupazionale vuol
dire che anche altri, come noi, seguono la stessa via.
Il 20 maggio, attraverso il confronto, cercheremo conferme del nostro operare ma anche stimoli nuovi per migliorare, perché la riabilitazione, come
percorso di riappropriazione della “vita” e della sua qualità, deve sapere
sempre mettersi in gioco, non scoraggiarsi di fronte alle difficoltà, valutare, sperimentare e, così, anche innovare.
In copertina:
esercizi nella palestra
dell’infanzia del CCF
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In cammino
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Focus
Fra i programmi, l’attività terapeutica in acqua e l’avviamento allo sport
I progetti riabilitativi dedicati ai bambini
Aumentano le attività, operativa anche la palestra dedicata all’infanzia
Si intensifica l’attività del Centro Cardinal Ferrari nei percorsi di cura dedicati ai bambini.
Negli ultimi anni, infatti, il
CCF, nato per la cura del grave
cerebroleso soprattutto adulto,
ha sviluppato progetti riabilitativi rivolti anche ai pazientipiù piccoli. Si tratta della presa
in carico di bambini affetti da
esiti di paralisi cerebrali infantili, trauma cranico, disturbi
da iperattività, malattie neuromuscolari e patologie a carattere ortopedico. In linea con la
filosofia generale del Centro,
prevale la presa in carico multidisciplinare e multiprofessionale di menomazioni severe.
“Gran parte dei nostri giovani
pazienti sono seguiti in regime
di ricovero in Day Hospital con
La palestra dell’infanzia
frequenza variabile in rapporto
ai bisogni, tenendo conto delle
esigenze della famiglia e per
poter permettere la frequenza
all’asilo o alla scuola – spiega
Un grazie alla Fondazione Cav. Mario Magnetto
La Fondazione Cav. Mario Magnetto ha donato al Centro Cardinal Ferrari
diversi giocattoli didattici adatti alle terapie riabilitative. Un gesto di
grande generosità, utile all’attività del Centro rivolta ai bambini. I giochi
sono stati collocati all’interno degli spazi per l’infanzia e nella palestra.
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In cammino
Donatella Saviola responsabile del DH del CCF –. La famiglia riteniamo debba essere
coinvolta il più possibile nel
progetto riabilitativo con la
condivisione degli obiettivi che
via via possono essere proposti a seconda della gravità del
quadro clinico e dello sviluppo
evolutivo - continua -. E’ fondamentale riuscire a costruire
una valida alleanza terapeutica
con i familiari per affrontare le
varie problematiche legate al
complesso iter riabilitativo nel
corso della vita quotidiana”.
La famiglia viene, quindi, supportata con: colloqui periodici
stabiliti con il medico referente
dove si discute del progetto riabilitativo e dei risultati ottenuti
o attesi; sedute mensili di audit
ogni 15 giorni e confronto fra i
vari operatori sull’evoluzione
del programma con possibilità
di addestramento dei familiari
alle varie tecniche da utilizzare a domicilio; colloqui individuali o di gruppo (di supporto,
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Focus
didattici, psicoterapici) con le
psicologhe. Di recente, sono
stati attivati anche gruppi di
training autogeno per i familiari per gestire meglio l’ansia
e poter favorire il rilassamento.
In questi anni, si è anche attivata
una collaborazione con l’Associazione Amici di Elsa, (www.
aamiel.it) impegnata nell’ aiuto ai bambini disabili, e con
l’esperto Boris Guinzbourg che
pratica esercizi di acquaticità,
seguendo il metodo Aquananda, in collaborazione coi fisioterapisti del CCF.
Esercizi di nuoto nella piscina del CCF, allenamento di Andrea S.
Il team riabilitativo
Il team riabilitativo dedicato al
bambino è costituito da più figure professionali che dialogano costantemente tra di loro,
con la famiglia e con i servizi
socio-educativi:
un’equipe
medica (neurologo, neuropsichiatra infantile, fisiatra, pneumologo, oculista, otorinolaringoiatra, chirurgo funzionale
ortopedico); altre figure professionali interne alla struttura
(psicomotricista, fisioterapista,
logopedista, ortottista, psicologa, psicoterapeuta, terapista
occupazionale, educatore, animatore, infermiere, ota, assistente sociale, tecnico dell’ausilioteca); figure professionali
esterne (pediatra di riferimen-
Dal judo al nuoto
“Nessuno avrebbe scommesso
su di lui, creduto che potesse
arrivare a questo punto”. Maria
Rita ne è convinta. La mamma del
piccolo Andrea S., paziente del
CCF, oggi incoraggia chi affronta
situazioni difficili come la sua.
“Mio figlio è cerebroleso dalla
nascita, ipovedente, le diagnosi sui
suoi miglioramenti non erano certo
incoraggianti – racconta – ma sono
stata determinata, ho colto tutte le
occasioni che mi si presentavano,
esattamente come questa del CCF”.
Andrea è al Centro per seguire
un programma di riabilitazione
motoria in palestra ed in acqua che
lo aiuterà, tra l’altro, ad affrontare
una gara di nuoto a settembre, i
50 metri a dorso (nelle foto in alto,
Andrea in piscina e mentre fa judo).
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“L’idea di farlo gareggiare è nata
proprio al CCF – continua Maria
Rita – Andrea pratica già attività
sportiva con successo”. Maria Rita
infatti è istruttore di Judo, cintura
nera. “Insegno anche ai disabili,
Andrea ha iniziato due anni fa ed
è straordinario, tramite l’Unione
Ciechi di Tivoli l’ho fatto tesserare
Cip – conclude – il programma di
esercizi neuro motori in acqua qui
al CCF lo aiutano a migliorare la
capacità polmonare e la mobilità
del braccio destro, essendo
mancino è importante”.
to, neuropsichiatra infantile
del territorio, insegnanti di
scuola materna, primaria e secondaria; educatori, assistenti
sociali del territorio; possibile
attivare una consulenza genetica).
L’ambiente terapeutico
I setting utilizzati in palestra, in
piscina, con la psicomotricista,
logopedista, psicologa, ortottista, educatore non devono mai
trascurare l’aspetto ludico che
rende maggiormente partecipe
il bambino. Soprattutto per i
quadri clinici più gravi l’obiettivo è creare un “ambiente terapeutico” che coinvolga il bambino disabile nella sua globalità
per parte della giornata e anche
valutando il contesto del proprio domicilio e dell’ambiente
in cui vive.
L’aiuto degli ausili
In base al quadro clinico e
neurofunzionale sono di aiuto
alcuni ausili tecnologici. L’Ausilioteca offre la possibilità di
avvalersi di personale specializzato per individuare l’ausilio
il più possibile personalizzato e
condiviso con i genitori.
In cammino
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Approfondimento
Si è svolto a Roma l’incontro sui risultati della 3° Conferenza tenutasi a Salsomaggiore
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Consensus, presentate le conclusioni
Nel documento, tutte le raccomandazioni della Giuria in tema di GCA
È stato presentato a Roma,
presso il Best Western Hotel
Universo, il documento finale
elaborato dalla Giuria della 3°
Conferenza Nazionale di Consenso dal titolo “Buona pratica
clinica nella riabilitazione ospedaliera delle persone con Gravi
Cerebrolesioni Acquisite”, tenutasi a Salsomaggiore Terme,
nel mese di novembre scorso.
La metodologia di lavoro si è
basata sulla ricerca estensiva
delle evidenze scientifiche e
sulla verifica critica del loro impatto nella pratica clinica, con
una raccolta di informazioni
sui comportamenti adottati dai
principali centri italiani che si
occupano di riabilitazione delle
GCA, attraverso l’adozione di
specifici processi strutturati di
survey (questionari, interviste
ecc). Il documento approfondisce anche il tema della corretta
informazione e del coinvolgimento attivo nel progetto riabilitativo del paziente e dei fa-
In cammino
miliari i quali, rappresentati dai
due più importanti network di
Associazioni, ovvero la Federazione Nazionale Trauma Cranico e La Rete, sono stati assoluti
protagonisti della Conferenza
di Salsomaggiore. Le conclusioni rappresentano per i centri
ospedalieri italiani raccomandazioni utili ad omogeneizzare
la pratica clinica e a formulare
indicazioni per un migliore approccio alle GCA.
Il documento finale in sintesi
Il termine GCA (Gravi Cerebrolesioni Acquisite) comprende
una varietà di lesioni cerebrali
acute a eziologia traumatica
e non, caratterizzate da uno
stato di coma più o meno prolungato, e dalla contemporanea presenza di menomazioni
motorie, sensoriali, cognitive
e/o comportamentali. Si tratta
di una popolazione eterogenea
(nelle GCA rientrano anche lesioni conseguenti a ictus ischemici gravi come, per esempio,
l’infarto “maligno” dell’arteria cerebrale media) che rileva
una scarsa disponibilità di dati
in grado di superare il vaglio
di una valutazione metodologica rigorosa. La gestione del
paziente grave cerebroleso è
complessa e richiede una valutazione caso per caso. Da qui
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Esiste una prassi operativa
La Giuria ha concluso che nonostante la disomogeneità della
casistica disponibile, è possibile identificare un approccio
consensuale all’identificazione
e trattamento riabilitativo dei
problemi delle GCA derivante
dall’esperienza pratica diffusa
nel territorio. La Giuria ritiene
che l’assenza di evidenza non
possa essere considerata come
evidenza di assenza. Secondo il
National Center for the Dissemination of Disability Research
(www.ncddr.org) la produzione di linee guida e raccomandazioni circa la pratica clinica in
riabilitazione dovrebbe essere
basata sulle “migliori evidenze
disponibili integrate dall’expertise clinica e dall’esperienza
delle persone con disabilità e di
altri stakeholders”.
Sviluppo di studi clinici
Un significato positivo viene
attribuito alle risultanze della
survey in quanto rappresenta
una prima raccolta di dati e di
opinioni a livello nazionale e costituisce un corpus di informazioni da cui è possibile sviluppare ulteriori raccomandazioni.
Tuttavia, la Giuria auspica che
vengano sviluppati studi sperimentali e clinici per chiarire i
meccanismi di base delle GCA
e affinarne la diagnosi su base
fisiopatologica al fine di migliorarne il trattamento.
Le risposte ai quesiti sono pubblicate on line
Il documento finale presentato a Roma è pubblicato sul sito
www.consensusconferencegca.com. Contiene per ogni area
esaminata il quesito posto alla Giuria, l’inquadramento del
problema, le raccomandazioni e le indicazioni per la ricerca.
L’obiettivo è: definire criteri di “best practice” nella fase intensiva del processo riabilitativo; migliorare l’appropriatezza
clinica e organizzativa degli interventi; ridurre l’eterogeneità
di comportamenti, ancor oggi esistente in questo campo. Fra i
temi trattati: le modalità per la gestione delle menomazioni parossistiche e delle complicanze neurologiche e neurochirurgiche (epilessia, idrocefalo, ecc); le procedure per lo svezzamento
e il raggiungimento della massima autonomia sia respiratoria
che nutrizionale possibile; indicatori per la definizione di diagnosi, prognosi e monitoraggio nei pazienti in stato vegetativo
o a basso contenuto di coscienza; la valutazione e il trattamento delle menomazioni e disabilità cognitivo-comportamentali,
con particolare riferimento a tempi e modalità, metodologia
del trattamento riabilitativo e caratteristiche della terapia farmacologica.
ziente e le modalità per garantire una corretta informazione. La
Giuria ritiene che il cardine di
un buon processo assistenziale
sia l’informazione come metodo
strutturato e integrato nell’assistenza quotidiana. Le informazioni devono riguardare non
solo la diagnosi e la prognosi,
ma anche le specifiche dei pro-
Approfondimento
l’esigenza della necessità di un
approccio multidisciplinare e di
individuare indicatori condivisi
nei percorsi di cura.
grammi riabilitativi, gli aspetti
legali, i diritti del paziente, le
risorse impiegate in ospedale e
sul territorio. Compatibilmente
con l’organizzazione dei reparti, si raccomanda l’introduzione
del case-manager, come riferimento della famiglia durante le
varie fasi del percorso riabilitativo.
Il case manager
Un aspetto importante della
Consensus è stato l’approfondimento del ruolo dei familiari
nel percorso riabilitativo del pa-
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In cammino
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L’evento
Si parlerà dei progetti, dalla cucina al teatro, dallo shopping all’orto giardino
Il 20 maggio, un convegno sulla TO
In Rocca Sanvitale si fa il punto sui percorsi di Terapia Occupazionale
“Percorsi di terapia occupazionale nelle gravi cerebrolesioni
acquisite”. È questo il titolo del
convegno che si terrà venerdì
20 maggio 2011 presso la Rocca
Sanvitale di Fontanellato. Una
giornata, promossa dal Centro
Cardinal Ferrari, col patrocinio del Comune di Fontanellato, della Provincia di Parma e
dell’Ausl di Parma, che affronterà il tema delle esperienze di
terapia messe a punto in diversi centri riabilitativi italiani. Un
convegno di esperti che rientra
in un percorso di approfondimento della TO e che segue
all’iniziativa organizzata nel
2010 sull’arte terapia, che aveva previsto anche una mostra
in Rocca a cura dei pazienti.
Un’esperienza che aveva dato
risultati positivi e che ha dato
il via all’organizzazione di un
secondo momento di studio.Il
20 maggio si parlerà in modo
più ampio di terapia occupazionale, passando in esame tutte le attività sperimentali e non
che consentono di strutturare
percorsi riabilitativi con risvol-
Il Centro Cardinal Ferrari durante il convegno sul Ritorno alla guida in sicurezza
ti positivi sulla ripresa fisica e
cognitiva dei pazienti.
INFORMAZIONI UTILI
Per ricevere informazioni ci si
può rivolgere alla segreteria organizzativa:[email protected], al t.
0521820266 o al fax 0521820295.
Le categorie professionali per
le quali è stato chiesto l’accreditamento sono: medici, terapisti
occupazionali,fisioterapisti, psicologi ed infermieri. La quota
di partecipazione (60 euro)
comprende la partecipazione
Visita ai Boschi di Carrega nell’ambito del progetto Orto giardino
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In cammino
alle sessioni scientifiche e allo
spettacolo teatrale, abstract,
colazione di lavoro, coffe break
pomeridiano, attestato di partecipazione. La domanda deve
essere inviata con fax o posta
elettronica entro il 12 maggio
mediante la scheda di iscrizione
con allegata la ricevuta di bonifico bancario intestato a: Istituto di Riabilitazione Santo Stefano srl Centro Cardinal Ferrari
presso Cariparma filiale di Fontanellato - numero codice iban
IT58N0623065740000035420915
IL PROGRAMMA
Il programma della giornata è
suddiviso in una sessione mattutina ed una pomeridiana. Si
parte al mattino, alle 8.30, con
la registrazione dei partecipanti, alla quale seguirà i saluti delle Autorità e l’avvio dei lavori
moderati da Rodolfo Brianti,
direttore del dipartimento Geriatrico-Riabilitativo dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria di
Parma, e Antonio De Tanti, direttore medico scientifico del CCF.
Il primo intervento di Alessia
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L’evento
Tafani, presidente S.I.T.O., coordinatore e docente del corso
di laurea in Terapia Occupazionale dell’Università Cattolica
Sacro Cuore di Roma, illustrerà
il quadro generale di come la
TO si sta sviluppando in Italia. Seguirà la presentazione da
parte di medici e operatori del
CCF di esperienze avviate in
questi anni: Le ADL primarie
in fase precoce; Un esempio di
laboratorio tematico: percorso
cucina; Il laboratorio teatrale e
scenografico; Gestione del denaro e shopping; Orto-giardino-boschi: un percorso riabilitativo strutturato nelle GCA. Al
termine della sessione mattutina, al Teatro Sanvitale di Fontanellato si terrà uno spettacolo
con partecipazione dei pazienti
in collaborazione con gli attori
dell’Associazione “Progetti &
Teatro” di Parma (vedi approfondimento pagina 10). La sessione pomeridiana sarà moderata da Antonello Morgantini
direttore di Villa Adria Torrette
di Ancona - Santo Stefano Riabilitazione. Si parlerà di: Ruolo
Fare la spesa, Fontanellato
Prove in barca, Savona
dell’Ausilioteca nei percorsi di
Terapia Occupazionale; Ortesi personalizzate in materiale
termoplastico a supporto del
progetto riabilitativo; Percorsi mobilità: ritorno alla guida
dell’auto, carrozzina elettrica e
bici a tre ruote; Realtà virtuale
in riabilitazione; Valutazione
funzionale ai fini del reinseri-
mento socio-lavorativo; Progetto di reinserimento sociale
“La Fenice”; Avviamento allo
sport al Centro Cardinal Ferrari; La Musica: un’esperienza
di vita; I “Comanauti”. Dopo il
confronto delle varie esperienze, seguirà una discussione
aperta che concluderà la giornata.
Verrà presentato il libro “Trauma cranico e Terapia Occupazionale”
Il convegno sulla Terapia Occupazionale che si terrà venerdì 20 maggio
in Rocca, rappresenterà anche l’occasione per presentare il libro “Trauma
cranico e terapia occupazionale, guida dell’autonomia nella vita
quotidiana” edito da Franco Angeli, a cura di Antonio De Tanti e Donatella
Saviola, rispettivamente direttore medico scientifico e responsabile del Day
Hospital del Centro Cardinal Ferrari. Nel libro sono descritti percorsi di
terapia occupazionale in cui i pazienti sono coinvolti in esperienze sempre
più ecologiche, che li portano a sperimentare in sicurezza, prima in setting
molto strutturati nel contesto di laboratori tematici, poi fuori dalle mura
dell’ospedale, attività che il trauma ha troppo a lungo bloccato. Il libro
nasce da esperienze concrete, realizzate nel Centro Cardinal Ferrari, in cui
il terapista occupazionale è protagonista essenziale nel team riabilitativo.
In questi anni al Centro sono state avviate diverse attività: ortoterapia,
arte terapia, teatro, sport, cucina, shopping. Tutte attività che entrano nel
percorso riabilitativo a pieno titolo agendo da stimolo sia nelle attività
riabilitative classiche (palestra, esercizi quotidiani di cura…) sia nella riacquisizione del sè (“posso uscire”, “posso
fare shopping”, “posso essere autonomo”). Nel libro è data voce anche alle testimonianze di alcuni pazienti.
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In cammino
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Punti di vista
Un momento che ha visto la partecipazione dei pazienti e degli operatori
Una grande festa tutta da raccontare
L’articolo di Giacomo sull’iniziativa del CCF in occasione del Carnevale
Nelle immagini in questa pagina ed in quella a fianco, momenti della festa e di alcuni partecipanti selezionate dal Gruppo Redazione
Il giorno di martedì grasso qui
in clinica si è svolta la festa di
carnevale per i bambini con la
partecipazione dei pazienti e
degli operatori, tutti vestiti con
dei costumi fatti appositamente
da loro o dal gruppo di animazione. Fra la varietà dei generi
e dei colori dominava il mondo
animale, così che si potevano
notare personaggi ispirati al
cartone animato Madagascar:
giraffa, zebra, ippopotamo,
orso, tigre, e il gruppo delle
fisioterapiste tutte vestite da
pinguino in frac. Io ero vestito
da ‘’nessuno‘’ ovvero un personaggio inventato da me composto da una bombetta nera , una
maschera color cuoio a mezzo
viso veneziana, una camicia
bianca, una cravatta rosa, un
paio di bretelle e dei pantaloni
marroni scuri eleganti. Tutti i
Cuochi si diventa! Un corso di cucina al CCF
Il giorno 5 aprile sette pazienti del CCF si sono incontrati con il cuoco
del Centro per effettuare la prima di una serie di lezioni di cucina nella
quale, per incominciare, ci ha presentato questo variegato mondo fatto di
tanti elementi, poi subito dopo ci ha mostrato degli attrezzi particolari:
lo scavino per fare le palline di patate, un utensile per fare i riccioli di
burro e la saponetta di acciaio per togliere l’odore del pesce dalle mani.
Il nostro cuoco Maurizio ha voluto sottolineare come l’arte della cucina
italiana si è evoluta nel tempo, mantenendo intatti i valori, il gusto e i
sapori ora conosciuti in tutto il mondo: un percorso tra i gusti della cucina tradizionale fatta di pasta, risotti, legumi,
carni, pesce e verdure di stagione. Il cuoco ci ha mostrato come usare il coltello in modo corretto e sicuro tagliando
finemente zucchine e cipolle. Nella seconda parte della lezione abbiamo definito un menù ideale partendo dagli
antipasti fino al dolce che, nel corso delle varie lezioni, andremo a sviluppare e realizzare sperando poi di poter
anche mangiare. Questi sono i commenti di due apprendisti cuochi: “ho trovato il cuoco interessante; mi piace
molto cucinare; io ho proposto la meringata però, dato che siamo dei cuochi in erba, faremo il sorbetto alla mela
verde perché è più semplice.”
“A noi è piaciuto tantissimo, è stato divertente e ci servirà anche in futuro”.
Antonella M.
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In cammino
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In questo numero di In cammino
riceviamo due righe da Raffaella
M., ex paziente del CCF. “Mi fa
piacere scrivere e manderò altri
contributi in futuro, ho pensato
che come prima volta io debba
presentarmi… Ciao a tutti, mi
chiamo Raffaella, ho 38 anni sono
completamente paralizzata, sono
stata degente al Centro Cardinal
Ferrari e dopo un periodo di riabilitazione ora ho una carrozzina speciale
che guido con la testa. Quello che mi sento di dire a chi vive situazioni
come la mia è che c’è sempre una soluzione. In questo modo, grazie
all’aiuto del CCF, mi sono resa indipendente negli spostamenti. Questo
contributo che ricevete da me l’ho inviato via internet scrivendo una
mail col puntatore oculare”.
partecipanti facevano foto per
immortalare il momento, cantavano con il karaoke e ridevano.
Per chi voleva era disponibile
anche un rinfresco nella sala
dove i pazienti vanno a lavorare solitamente con la Sara in
terapia occupazionale, ovvero a svolgere le cose della vita
quotidiana, e credo che questo
sia stato pensato molto bene in
quanto chi voleva divertirsi si
divertiva nella palestra e chi voleva mettere qualcosa in bocca
entrava a terapia occupazionale. La cosa bella è stata rivedere ex pazienti che sono venuti
apposta per prendere parte alla
festa che non è durata molto,
ma penso che per i bambini e
quindi per tutti sia stata molto
divertente e spensierata, anche
per me, e spero che si ripeta il
prossimo anno (Giacomo B.).
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Punti di vista
In collegamento con Raffaella via internet
Pasta al ragù di asparagi (per 4 persone)
Ricetta di Michele C.: 400g di pasta;
400g di asparagi; 40g di pinoli; 100g
di panna fresca; 2 scalogni; 20g di
burro; un mazzetto di prezzemolo;
noce moscata; sale e pepe.
1- Pulite gli asparagi, lavateli,
tagliateli a dadini, scottateli per
qualche istante in acqua bollente
salata e scolateli.
2- Sciogliete il burro in un tegame,
fatevi appassire gli scalogni affettati sottili e poi unite i pinoli tritati.
Lasciate insaporire, aggiungete gli asparagi e proseguite la cottura per
5 minuti.
3- Unite la panna, aggiungete un pizzico di noce moscata ed il
prezzemolo.
4- Cuocete la pasta in acqua salata, rovesciatela nel tegame con il sugo,
mescolate e servite.
In cammino
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News
Il gruppo di pazienti è rimasto in montagna 4 giorni insieme allo staff del CCF
Sestriere, l’entusiasmo dei partecipanti
Positivi i risultati dell’esperienza, eseguito anche un video documento
Successo dei quattro giorni a
Sestriere. L’esperienza in montagna di un gruppo di pazienti, seguiti dallo staff del Centro
Cardinal Ferrari, si è rivelata positiva anche quest’anno. Il progetto, avviato alcuni anni fa, si
articola in quattro giornate sulla
neve per l’abilitazione al sitting
ski, con un corso di sci della
scuola Free White di Sestriere,
con la supervisione di operatori
formati del Centro. L’obiettivo è
riappropriarsi di una propria autonomia nella vita reale tornando a praticare sport conosciuti
o volendo anche per la prima
volta iniziare attività sportiva
invernale. I partecipanti hanno
potuto sperimentare le attrezzature da sci adattate, imparare
in pochi giorni a muoversi sulle
piste, sfatare il pregiudizio se-
Nelle foto un paziente con l’unisci e un momento in compagnia in albergo
condo il quale la persona con
grave disabilità non possa fare
le cose come gli altri. L’iniziativa
rientra nell’ambito delle attività
di Terapia Occupazionale del
CCF. La permanenza a Sestriere
quest’anno è stata ripresa da Fabio Castagnetti. “Il video servirà ad archiviare le esperienze e
lavorare su un feedback”, afferma Alberto Cavagni, educatore
del CCF e nello staff organizzativo dell’iniziativa. Il progetto è
realizzato in collaborazione con
Istituto Santo Stefano, cooperativa All Mobility di Reggio Emilia, Free White Sestriere e col sostegno dei Lions di Parma.
I consigli di “Illorca”. Un viaggio nella musica, tra band e canzoni storiche
Conoscere la musica significa capirla, leggere tra le righe
dei brani, assorbirne le sonorità e captarne la magia.
Carlo Alberto Pellegrini, ex bassista dei Timoria, questo
lo sa. E chi parla con lui lo sente. In questo numero di
In cammino ci ha concesso un po’ del suo tempo e noi
un po’ del nostro spazio per regalare preziosi consigli
musicali ai lettori, così come Illorca aveva già fatto quel
pomeriggio che aveva registrato al CCF una puntata del
suo programma radiofonico “Sassi nelle Scarpe” in onda
su Radio Onda d’Urto (nella foto, un momento della
registrazione, con dj Gerry e Diego Galeri). Partiamo dalla
sua musica, quella dei Timoria. Da un brano storico. “Viaggio senza vento è l’album che ha segnato la storia
del nostro gruppo, è un concept album , quasi cinematografico, che racconta la storia di Joe, il protagonista
che lega tutti i pezzi - racconta Illorca - nasce da una crisi spirituale e senza voler essere terapeutico la storia è
un viaggio fisico e metaforico verso oriente, di profonda introspezione”. Viaggio senza vento è un cult del rock
italiano. Fra i pezzi indimenticabili della band, cita Sangue impazzito e la Cura giusta. “Vorrei consigliare per
momenti più ludici Lasciami in down, per momenti particolarmente romantici Alba fragile, molto dolce”.
Ma lo stile dei Timoria è più rock che soul, anzi “Metal - aggiuge l’ex bassista - con Speedball 2020 siamo
entrati prepotentemente in questo genere musicale”. E per un viaggio liberatorio? “Andrei su Duane Allman
grande chitarrista americano, la sua musica è sicuramente di grande presa, da grandi distese”.
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In cammino
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Genny, alla scoperta di un utile ausilio
Una carrozzina a due ruote che rivoluziona la filosofia della mobilità
Fornire un servizio come quello
offerto dall’Ausilioteca, non è
così semplice come può a volte
sembrare. Aldilà di essere sempre pronti a capire le esigenze
del paziente e consigliare l’ausilio più adatto, con anche suggerimenti di personalizzazione,
nostro compito è tenerci sempre
aggioranti sulle novità.
Una di queste, che vi propongo, è senz’altro una novità, un
cambio di stile e di filosofia di
trasporto. Si tratta della carrozzina Genny. Un’idea di Paolo
Badano, paraplegico da 15 anni,
a seguito di un incidente stradale, il quale, impegnato in una
ricerca di maggiore autonomia,
si è ispirato al Segway, il mezzo che permette ad un uomo di
spostarsi in piedi su due ruote
parallele. La sua idea è stata
quella di trasferire un modello
di mobilità ludico per persone non disabili alle esigenze di
trasporto di un disabile. L’idea
è senz’altro rivoluzionaria rispetto alla concezione della carrozzina tradizionale. Genny infatti permette di muoversi con
un semplice spostamento del
proprio baricentro e lascia completamente libere le mani. La
tecnologia di Genny garantisce
rotazioni immediate sullo stesso asse e l’avanzamento senza
necessità di azionare leve di comando quali acceleratore e freno. Le due ruote parallele, i numerosi sensori elettronici, tra cui
cinque giroscopi, permettono a
Genny di muoversi spostando
soltanto parte del proprio busto
in avanti per avanzare, ed indietro per rallentare e frenare. I
Maggio 2011
Gerardo Malangone
sensori giroscopici e due accelerometri percepiscono il cambio
di terreno e della posizione del
corpo 100 volte al secondo.
Un semplice manubrio garantisce la rotazione del mezzo senza
l’obbligo dell’uso specifico delle
mani. Genny riesce ad affrontare terreni difficili, quali sabbia,
neve. Infatti, esistono due modelli, quello urban e quello off
road per terreni sterrati.
Il sistema funziona a batterie
senza fili, con un’autonomia
fino a 38 km per il modello urban e fino a 19 km per il model-
lo fuoristrada.
La carrozzina su due ruote
consente libertà di movimento,
permette di passeggiare guardando il paesaggio senza preoccuparsi del fondo stradale,
poter mangiare un gelato, portare a spasso il proprio cane.
Tutte azioni comuni per chi
cammina ma spesso impossibili
per chi usa una sedia a rotelle.
Come Ausilioteca siamo interessati a questo nuovo ausilio
che cercheremo di acquisire per
valutarne le potenzialità per i
pazienti del CCF.
Ausilioteca
Una novità che sarà in commercio a breve, l’inventore si è ispirato al modello Segway
Nelle foto, in alto la carrozzina
Genny in versione off road, in basso il modello urban
In cammino
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Il medico risponde
Il rischio di crisi epilettiche tardive è basso. Non vanno sottovalutati i disagi psicologici
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Paura ed epilessia dopo un trauma
Evitare l’eccessiva fatica e stress emotivo, salutare il riposo notturno
Il Medico Risponde è una rubrica
a cura del dott. Antonio De Tanti direttore medico scientifico del
Centro Cardinal Ferrari.
La rubrica è anche online sul sito
www.centrocardinalferrari.it. dove
possono essere visionate le domande e le risposte più frequenti .
Domanda
Buongiorno, ho 45 anni e
ho avuto un incidente con
la moto a fine novembre del
2010 con alcuni giorni di rianimazione. Nella lettera di
dimissione sono riportati i
seguenti dati “Glasgow Coma
Scale all’esordio:11, con importante agitazione psicomotoria e amnesia post-traumatica di circa 5 giorni. Riscontro
TAC di plurime fratture del
massiccio facciale e Emorragia Subaracnoidea (ESA) in
sede temporo-frontale dx.”Le
mie attuali condizioni sono
soddisfacenti, non ho grossi
ostacoli né fisici né mentali, ma naturalmente ci sono
ancora margini di recupero:
mi sento ancora un poco impacciato nei movimenti e ho
meno equilibrio di prima; mi
capita di stancarmi di più e di
far fatica a concentrarmi molto a lungo sul lavoro.
Forse sono più ansioso e sento il bisogno di mettermi sempre alla prova in tutti campi,
nel timore che gli altri mi giudichino meno brillante di prima. Sicuramente mi accorgo
di essere molto più nervoso
di quanto già non fossi prima
dell’incidente.Vorrei semplicemente chiederle se posso
In cammino
Il dott. Antonio De Tanti
incrementare le attività tipo
viaggi in aereo, attività sportive, lavoro già intenso, senza
avere il timore di incorrere in
sollecitazioni tali da favorire
attacchi epilettici di cui sono
terrorizzato all’idea o altri inconvenienti (il mio problema
non è fare, ma frenare).
Risposta
In termini generali le posso
segnalare che il rischio di crisi
epilettiche tardive (ovvero insorte dopo la prima settimana
dal trauma) è basso ma superiore alla popolazione “normale”. A seconda dei vari autori
si parla di una percentuale variabile dal 5 al 10% dei casi di
trauma “chiuso” con una probabilità che si riduce progressivamente fino a tornare sovrapponibile alla popolazione
sana dopo circa 10 anni.
Nel suo caso i fattori di rischio sono la amnesia durata più di 24 ore e l’ESA. Per
motivi di sicurezza, e vista
la sua preoccupazione, le
consiglio l’esecuzione di un
elettroencefalogramma,anche
se la probabile assenza di segni
di tipo irritativo nell’attività
elettrica dell’EEG non costituisce sicurezza assoluta rispetto
al rischio di crisi.
In considerazione della sua
storia clinica e anche della negatività di segni lesionali alla
RMN che mi ha inviato, ritengo che non vi siano in assoluto controindicazioni al volo in
aereo. Rispetto a tutte le altre
attività fisiche e sportive, vale
una considerazione di buon
senso: pur non essendoci controindicazioni quantificabili,
sarebbe prudente che la sua
ripresa di attività fosse graduale, anche per evitare quella
continua gara con sé stesso che
mi sembra stia ingaggiando e
che, in realtà, è forse conferma
di ansia e insicurezza.
Tenga presente che eccessiva
fatica e stress emotivo, la mancanza di adeguato riposo notturno, la assunzione eccessiva
di alcool e sostanze stimolanti, possono incidere negativamente su una soglia epilettogena già più bassa a causa del
recente trauma.
In conclusione, le ricordo che il
trauma da lei subito non rientra
tra i più gravi (fortunatamente
non ha avuto periodo di coma)
ma ugualmente può portare a
segni di disagio psicologico,
come quelli da lei accennati,
che non devono essere sottovalutati e, nel caso non si risolvessero rapidamente, potrebbe essere utile chiedere un sostegno
psicologico esperto per evitare
che si cronicizzino.
Maggio 2011
Santo Stefano Riabilitazione opera nella riabilitazione attraverso strutture operative di degenza e
ambulatoriali diffuse sul territorio nazionale, organizzate in base ai bisogni riabilitativi e assistenziali dei pazienti.
•
Centri di Riabilitazione
Istituto di Riabilitazione S.Stefano - Porto Potenza Picena (MC)
Villa Adria - Ancona (AN)
Centro di Macerata Feltria - c/o Ospedale C. Belli - Macerata Feltria (PU)
Centro di Cagli - c/o Ospedale Civile A. Celli - Cagli (PU)
Centro di Ascoli Piceno - c/o Casa di Cura San Giuseppe - Ascoli Piceno (AP)
Villa San Giuseppe - Anzano del Parco (CO)
Ospedale San Pancrazio - Arco di Trento (TN)
Centro Cardinal Ferrari - Fontanellato (PR)
• Residenze Sanitarie e Riabilitative
Abitare il Tempo - Loreto (AN)
Casa Argento - Fossombrone (PU)
Residenza Dorica - Ancona (AN)
Casa di Cura Villa Pini - Civitanova Marche (MC)
Le foto del 19 marzo
L’attività è svolta nei :
La casa di curra è dotata anche di 105 posti letto ospedalieri per acuti
• Rete di Centri Ambulatoriali
diffusi sul territorio della regione Marche
Persone per servire Persone
Santo Stefano Riabilitazione opera da anni per dare risposte riabilitative altamente specializzate, appropriate e complete alle persone con disabilità e
alle loro famiglie. Abbiamo scelto un approccio terapeutico multidisciplinare che garantisce la realizzazione di un progetto riabilitativo personalizzato,
in considerazione del quadro clinico delle esigenze del singolo. Il nostro lavoro è improntato alle più recenti acquisizioni scientifiche, tecnologiche ed
organizzative. L’obiettivo: la massima riduzione possibile della disabilità e la valorizzazione delle abilità residue nel rispetto della dignità della persona.
Istituto di Riabilitazione S.Stefano s.r.l. - via Aprutina, 194 - 62018 Porto Potenza Picena (MC) - Tel. 07336891- Fax 0733688958 e-mail: [email protected] - www.sstefano.it
In Cammino
Bimestrale del Centro Cardinal Ferrari
Anno IV - N. 4 novembre 2010
Autorizzazione del Tribunale di Parma n.
10/2007 del 04/09/2007. Spedizione A.P. –70%
aut. N° 070085 del 09/10/2007 DCB Parma
Editore: Centro Cardinal Ferrari srl
via IV Novembre 21 - 43012 Fontanellato (PR)
Direttore Responsabile: Simona Lombardi
Coordinamento editoriale:
Rosaria Frisina
Maggio 2011
Novembre
2010
Redazione: Antonio De Tanti, Donatella
Saviola, Sabina Cavatorta, Chiara Bertolino,
Iolanda Antonelli, Monica Beghetti,
Rita Comberiati, Stefano Pintelli, Nadia Maradini,
Monica Pizzaferri, Gerardo Malangone,
Stefano Gabelli.
Contatti: tel. 0521.820211
email: [email protected]
Stampa: Tipografia Stamperia Scrl, Parma
Tiratura: 2.500 copie
Questa rivista è stampata su carta riciclata
al 100%
In cammino
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Sul sito www.consensusconferencegca.com è possibile consultare e
scaricare il documento finale della terza Conferenza Nazionale di Consenso
di Salsomaggiore “Buona pratica clinica nella riabilitazione ospedaliera delle
persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite”.
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In cammino
Maggio 2011